Cerimonia di inaugurazione della targa dedicata a Pietro Bembo

Quando no come no qui bene campione
Vediamo grande Magliana
Ma che ha reso grande in la nostra lingua l'italiano
E devo dire che non poteva esserci da Nando qua e guardandomi intorno opposto migliore perché oggi in qualche modo suggeriamo un incontro che nella storia non sarebbe mai potuto avvenire tra Garibaldi tappe Garibaldi e Pietro Bembo due grandi personaggi della della nostra della nostra Italia
E Pietro Bembo e è una è stato un cardinale ma soprattutto un umanista un uno scrittore un drammatico appassionato veramente della cultura degli antichi nativo di Venezia e con il padre che era commerciante ha girato mezza mezz'Italia conosciuto
Il Lorenzo il Magnifico a è ha viaggiato è stato alla corte di Urbino per un diverso tempo è stata in Sicilia a studiare il greco e poi è arrivato a Roma con con le donne ed esce un papa leone decimo
Qui ha conosciuto da Ludovico Ariosto a Baldassare Castiglione sicuramente avrà conosciuto Raffaello Baldassare Castiglione Raffaello sono gli artefici di quella lettera accorata
Per in qualche modo valorizzare soprattutto tutelare il nostro patrimonio culturale quindi in questa casa ha vissuto ed è ed è morto e quindi noi oggi con con questa targa vogliamo proprio ricordare la sua presenza qua a Roma e quanto e quanto appunto
Ha fatto io lo lo devo dire lo ha conosciuto a studiando l'epistolario che ha avuto con Lucrezia Borgia
Hanno avuto una relazione epistolare queste queste due persone delle delle lettere veramente meravigliose
O così nella mia carriera ho avuto l'occasione di di poterle leggere anche studiarle e quindi mi sono particolarmente onorata oggi riscoprire questa targa
Adesso vorrei passare la parola al padrone di casa
E il il professore nonché presidente dell'associazione Luigi Sturzo Nicola Antonietti dell'istituto Luigi Sturzo
Farfalle volevo tirarlo fuori
Bene buongiorno a tutti
Innanzitutto al presidente Sabattini al presidente
Da chi
Oggi è una giornata importante per questo palazzo
Che notoriamente un bel palazzo se pensate ho scoperto venendo qua ovviamente che carico chiamava lo definiva il più bel piccolo palazzo di Roma e in effetti dalla casa del Bembo
Capi erano bene il valore storico di devo del palazzo e la comodità del Palazzo siamo tornati in Guinea dalle vicine al Vaticano vicinanze
Oggi è una giornata importante come dire come diceva il mi ha preceduto
Se si ricorda la permanenza
Un po'e la permanenza
Se attiva come
Metto di mi permetto di disdire ricordare che siamo negli anni venti trenta quaranta del cinquecento quando vita via viveva di guerra Francia e Spagna avevo fatto di questo Paese
E non di battaglie tremende tenete a mente chi mente
Dalla casa sia del galateo
Bembo sceglieva procederà della volgar lingua
Machiavelli scriveva al principe quindi in una stagione assolutamente
Credo terribili cinquecento italiano è un resta un secco tremendo per questa società eppure questi due personaggi tra gli altri hanno trovato favoriti anche forse da questa permanenza qua il tempo di lavorare
Cioè il tema della lingua comune e il tema del
Hanno trave persone galattico
E questo è stato
Un grande servizio che hanno fatto a questo Paese nel senso che hanno offerto la possibilità di relazionarsi in modo corretto il galateo e di ascolta e di capirsi il mondo Corvia
E questo è un dono enorme che ci hanno fatto Bembo e dalla casa e quindi dovevo ricordiamo molto volentieri quindi Palazzo e veramente onorato di poter a vere qui questo che ricordi questa questa sua permanenza e speriamo che di qui possono nascere altre iniziative per berlo con l'Accademia della Crusca azienda
Allora Paolo da chi rileva
Perché se ne parla da killer presidente della Camera capisca grazie allora io rivolgo anzitutto un saluto a tutte le persone presenti
Ringrazio chi ha parlato prima di me la dottoressa Giulia simpatia assessora al primo Municipio di Roma Capitale il professore Nicola Antonietti presidente dell'istituto Luigi Sturzo che appunto fa pub da padrone di casa
E ringrazio le altre
Autorità che hanno consentito questa al la scritta scoprì mento pay prima l'affissione di questa lapide
E cioè appunto la dottoressa Anna Capriotti chiederlo ruolo di direttore coordinatore presso il ministero per i Beni e le attività culturali e soprattutto Miguel Gotor assessore di Roma capitale e una un grazie anche alla sua équipe fra cui le dottoresse lavora Asor Rosa e Maria vittoria Mancinelli che hanno seguito l'iter dei lavori
Allora loro hanno consentito all'Accademia della Crusca di realizzare questa iniziativa che era stata promossa avviata nel dicembre due mila diciannove dal presidente onorario Claudio Marazza Fini che qui è che poi parlerà e che non arriva purtroppo avuto seguito
Dunque io vi confesso che sono molto emozionato nel parlare in presenza di autorità e anche di tante persone a me care tra cui mi limito a fare il nome del mio maestro il presidente onorario dell'Accademia Francesco Sabatini grazie Francesco opera essere
Devo dirvi che
Le ragioni della mia commozione ed il mio compiacimento sono molte siamo infatti in augurando un'epigrafe dedicata a Pietro Bembo una figura di fondamentale importanza nella storia della lingua della cultura e della letteratura italiana
Le inauguriamo a Roma nel palazzo in cui Bembo morì in questo stesso giorno diciotto gennaio nel mille cinquecentoquarantasette quindi quasi cinque secoli fa e a poca distanza dalla sua tomba che nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva
Con questa lapide l'Accademia della Crusca sigla forse la sua prima presenza ufficiale a Roma
Invitando i romani e i turisti di passaggio a ricordare questo grandissimo letterato che ebbe i natali a Venezia ma che a Roma da cardinale trascorse la parte finale della propria vita
Di Luís parleremo un po'più diffusamente negli scontro che si svolgerà subito dopo la cerimonia nella Sala Perin del Vaga che l'Istituto Sturzo cioè gentilmente messo a disposizione con il presidente emerito Claudio magazzini solo già ricordato quale primo motore dell'iniziativa con l'accademico Giuseppe Patota che al Bembo ha dedicato di recente alcuni studi importanti definendolo la quarta con una nella storia linguistica e letteraria dopo Dante Petrarca e Boccaccio
Già nel comunicato stampa si è fatto riferimento cenno ai lasciti del Bembo per quello che riguarda l'italiano e lo studio del latino
Aggiungerei anche quelli che si legano alla sua collaborazione all'inizio del Cinquecento con il tipografo Aldo Manuzio nato nel Lazio ma attivo a Venezia e che hanno avuto la fortuna europea nella storia della scrittura come la diffusione dell'apostrofo
E segno paragrafi ematico ripreso dalla lingua greca
Prima di concludere questo mio breve intervento desidero ricordare che nella targa ma lo sta già trova già fatto di in realtà si cita un altro grande letterato monsignor Giovanni Della Casa l'autore del Galateo che mise a disposizione dell'amico Bembo quella che era allora la sua dimora
E vorrei leggere proprio un sonetto di della casa scritto come risposta un altro di Benedetto Varchi che indicava appunto della casa come era ed è poetico del Bembo
E della casa si schermisce dall'elogio Celebre invece sia varchi sia soprattutto il grande amico scomparso
Varchi IPO creme il nobile cigno alberga che in altri ammise le sue Terni piume alla cui fama al cui chiaro volume non FIAT il tempo mai tenebre Asperger
Ma io palustre un gel che poco serva sulla valle sembro o l'Uncem firma il lume Calleri aura Macilletti e si consuma eh nei pollai ordine star caduca di regalini omissiva dunque i versi un divo dolci dimmi ma falsi di novelle Amour Dettori e non giudico e poi la mia casetta un mille chiusa
è d'oblio quanto gli anzi per dei o Venezia in lui Apollo voi restauri e Rino Mele
Beh i versi non sono di facile comprensione percepiamo la distanza anche linguistica che ci separa dai gas
Personaggi che in varia misura stiamo celebrando distanza che nella lingua della poesia alta e ancora maggiore che non in quella della prosa poi certe il della casa non era proprio un poeta eccelso
Ma le lodi del Bembo il nobile cigno nato ad Adria sono meritate perché anche grazie a luglio alle sue prose
Se l'italiano ha trovato nella letteratura prima ancora che nell'unità politica e qui riferimento a Garibaldi cade effettivamente a fagiolo
E nell'uso comune quell'unità linguistica che rappresenta tuttora uno store patrimonio un patrimonio che l'Accademia della Crusca ha contribuito e contribuirà ancora per quello che può a preservare
Vi ringrazio
Allora
Buongiorno anzi buon pomeriggio a tutte e a tutti
C'è un aspetto cerimoniale al quale
Ho l'obbligo di dare seguito anzitutto salutando l'Accademia della Crusca
Per aver avanzato al sindaco Roberto Gualtieri che e vi saluta che non può essere qui
Ma che partecipa a questa iniziativa toponomastica di aver dato il là
All'idea di dedicare in un luogo così prestigioso
Per ora la storia d'Italia lasciatemelo dire l'istituto Sturzo questa targa commemorativa a Pietro Bembo presidente Paolo D'Achille il presidente onorario Claudio Palazzini
Saluto e ringrazio Nicola Antonietti presidente dell'Istituto Sturzo che come punto sappiamo a la sede cui mi sembra dall'inizio degli anni Cinquanta ma che si è caricata sulle spalle
Una storia
O più profonde e più lunga
Naturalmente saluto e ringrazio la mia collega del primo Municipio
Con grande attenzione nel corso di questi due anni sta seguendo
Sostiene propone promuovere iniziative come questa
Basta poco
Per ricordare che
Forse un mese fa a poche centinaia di metri da qui direi non a caso abbiamo inaugurato una targa analoga per il rilievo quella dedicata al maestro Caravaggio
Finita questa parte diciamo cerimoniale desidero aggiungere un paio di considerazioni
Proprio riflettendo su questa coincidenza
Perché guardate veramente difficile stabilire un ponte politico culturale e civile
Tra Pietro Bembo che muore nel mille cinquecentoquarantasette in questo palazzo
E Caravaggio che vive e muore
Sessant'anni dopo a poche centinaia di metri da qui o meglio come sapete non muore qui muore a Orbetello in fuga ma che ha vissuto
Perché perché è una storia d'Italia che si divide
E il caso vuole
Simbolicamente che l'hanno proprio periodo Ytzhak ante col senno del poi si appropri mila cinquecentoquarantasette cioè la data della morte di Bembo
Fa impressione questa coincidenza prima veniva giustamente ricordato quanto Bembo sia stato importante
Per un aspetto fondamentale l'unità linguistica di un Paese
Con di un Paese stretto e profondo
Come l'Italia
E prima di lui naturalmente è stato fondamentale Dante Alighieri
E e Bembo non lo sa ma ciò che ha fatto
Nella sua vita come erudito è stato importante nella storia della penisola italiana e di questo spazio geografico così straordinario anche nei secoli successivi
Ci ha dato una lingua ha contribuito a codificare urla
Oggi l'Accademia della Crusca continua a custodirla
Che bello che ci sia questa collaborazione fra istituzioni diverse
L'istituto la crusca l'Accademia della Crusca quindi Istituto Sturzo e naturalmente la Sovrintendenza
La sovrintendenza tutta del Comune di Roma
La commissione arte storia che preposta alla definizione di queste targhe
E desidero ringraziare
Tutto il personale che ci lavora
Lo fa con grande professionalità
Però ecco vi dicevo
Il mille cinquecentoquarantasette una data pelo di Zante
Sono contento forse non lo devo anticipare che qui ci sia
Il termine di Rinascimento
Perché Bembo
E forse l'ultimo uomo del Rinascimento come Caravaggio
è un uomo che vivrà la cosiddetta Italia della Controriforma
E vero che Bembo si dedica tra le tante cose
Alla lingua italiana
E vero che monsignor Della Casa
Ha contribuito
A codificare le buone maniere con il suo Galateo
Però chi conosce la storia del nostro Paese e sa anche che è l'autore
Di un indice
Dei libri proibiti
Si può quindi allo stesso tempo occuparsi delle buone maniere
E Sempre nello stesso tempo occuparsi
Lasciatemi la battuta anche delle cattive maniere
E veramente il mille cinquecentoquarantasette è una data periodi tsan te per la nostra storia
Dal punto di vista vi direi da un lato teologico
E dall'altro militare
E le due cose non sono in contrasto perché per fare delle buone guerre bisogna avere in testa una buona tipologia
Dal punto di vista teologico perché guardate veramente fino al mille cinquecentoquarantasette poi
Poi suona il gong
Nei dieci quindici anni vent'anni precedenti si era discusso
Se ci si potesse giustificare
Per fede o per opere
Come
La frattura protestante che non si era ancora consumata
Chiedeva
C'è stato un dibattito ventennale conflitti e tensioni ventennali
Che hanno coinvolto anche gli eruditi di cui sopra che non a caso alcuni dei quali hanno anche rivestito importanti ruoli politici e diplomatici
Se sei Nunzio sei un politico-diplomatico se sei cardinale sei un principe della Chiesa
Soprattutto negli anni Trenta e quaranta del cinquecento
E nel mille cinquecentoquarantasette dopo il fallimento dei colloqui di Ratisbona dopo la crisi della mediazione
Di Melantone
E di tutta una parte della gerarchia ecclesiastica
Capitanata
Dal cardinal Contarini
Dopo la crisi dei ciò
Sì definisce
La Chiesa che poi chiameremo la chiesa della Controriforma
E non si tornerà più indietro almeno fino al Concilio Vaticano secondo
Come vedete il mila cinquecentoquarantasette periodi Tsang te come hanno proprio nell'anno in cui muore Bembo
Ma dal punto di vista militare come vi dicevo e poi concludo
Il ventennio precedente era stato un ventennio
Percorso
Dalle cosiddette guerre
L'Italia
Le guerre orrende le guerre che avevano forgiato la riflessione il pensiero attenzione anche in questo caso non di eruditi
Sconnessi dalla vita e dalla lotta politica Guicciardini e Machiavelli erano uomini politici del loro tempo
E producono le riflessioni che hanno prodotto
Proprio perché sono due uomini politici sconfitti e umiliati nel loro tempo
E le loro riflessioni
Pur nella loro diversità perché erano posizioni politiche diverse quelle di Guicciardini Machiavelli sono riflessioni tanto più acuminate
E costituiscono un contributo imperituro per la cultura
Mondiale
Convivere a dire occidentale
Mondiale
Proprio perché c'è stata quella sconfitta
L'Italia nel ventennio precedente era un territorio di disputa tra Francia e Spagna
Poi lo sappiamo no facciamo subito la battuta la battuta che dura nei sei poli Bessie certe allora come reagiamo per Franza o Spagna purché se magna questo lo sappiamo non è ma non è su questo non voglio fare del piccolo moralismo non è su questo
Dico semplicemente che l'Italia di lacerata lo è stata
Per circa trent'anni per un conflitto
Che ha riguardato la Francia e la Spagna e che vede l'Italia a diventare
Un territorio prima spartito e poi con una vincitrice vale a dire la Spagna
Bene finisco non è un caso che proprio nel mille cinquecentoquarantasette Carlo quinto
Decide
Dopo oltre vent'anni di esitazione
Di dare guerra
Ai principi tedeschi
Il Carlo quinto del quadro di Tiziano
E il mille cinquecentoquarantasette e l'hanno di una battaglia decisiva
Che cambia la storia d'Europa
Allora
Di tutto quello che è accaduto dopo il mille cinquecentoquarantasette il gennaio del mille cinquecentoquarantasette
Bembo non sa nulla
Non sa nulla
Però che Bembo umanista e uomo del Rinascimento come tra poco di svelerà Emo
Sia morto ospite di dalla casa esattamente alla vigilia del gennaio di questo anno così esclusivo
Se volete per qualcuno i può essere un disegno della Provvidenza per altri può essere
Un fattore simbolico che ha una capacità però come dire cosmica
Come coincidenza
E noi oggi pomeriggio
Ci piace e preferiamo e scegliamo di ricordare
Ben boh Bembo l'umanista Bembo l'uomo del Rinascimento nella convinzione
Che
Che siano due valori l'uno e l'altro che ci servono come il pane
Nelle ore mimesi e nei giorni che stiamo vivendo dove ancora una volta teologia
E guerra
Si danno la mano
E quando si danno la mano noi sappiamo che i destini di tante uomini e tante donne sono tragici e terribili e quindi noi con questa cerimonia dedicata all'umanesimo e alla cultura del Rinascimento vogliamo dare credito anche un segno di speranza
Rispetto al tempo presente grazie
No no
Malissimo
Sì Mafalda che cenavano ma
Massimo D'Alema va bene
Il progresso siamo se c'è risentito va be'riforma dell'un problema ma non credo che senza non è simpatia Novaro
Colombe allo
Grazie e gliela
L'avvocato mobili
La
Niente di
C'è una rubrica
Insomma
Ma ora invece l'attenzione interno David bardatura due nere un attimo allora
Radicale la cerimonia è finita però prosegue la come dire questo incontro su alla Sala Perin del Vaga che il presidente ci ha messo gentilmente a disposizione in cui parleremo ancora un pochino di ben boccone dei maggiori esperti grazie certo grazie grazie grazie volte
Allora io naturalmente avendo già detto qualcosa giù qui sarò molto molto rapido
E dico soltanto a completamento di quello che ho detto due cose un pochino più scherzose
Che questa prima di tutto questa epigrafe
è arrivi da a bimbo a Roma la sua statura di letterato perché la via Pietro Bembo e in un gruppo di strade con altri cardinali molto lontano dai suoi colleghi ben va be'adesso io questo lo volevo dirlo però insomma
E non in una sede centrale soprattutto fuori dalle dalle zone in cui sono a dalle strade intitolate ai letterati in questi insomma non ce ne sono ma insomma poteva stare bene riusciva Trissino appunto vicino
Diceva della casa secondo quando io sono diventato presidente De della Crusca qualcuno mi ha chiesto ma a Roma dove è chiaro idee cercava non può vedersi chiedere un po'averlo succursale beh diciamo che adesso la succursale della Crusca ideale sarà lì vicino alla alla lapide del bello allora prima del di di cedere la parola alla
Presidente Marazzi mette stato diciamo l'artefice di questa cosa io ho portato in porto ma tanto l'iniziativa quanto il testo
Della della scritta si devono all'Hui e l'avevamo deciso nel due mila diciannove nel direttivo ce l'ha
Giuseppe Patota e mi fa molto piacere che sia qui anche lui io devo ringraziare il mio collega e amico Giovanni Caudo di Roma Tre che mi ha messo in contatto con l'assessore Cottone perché appunto la la pratica si era persa non uscendo neanche più ritrovata e quindi siamo dovuti ripartire da capo il ringrazio così appoggia ringraziato devo anche ringraziare la segreteria dell'Accademia della Crusca e in particolare la dottoressa ragionieri c'è veramente affatto molto sia per tutta la la questione amministrativa si anche facendo una visita qui a qui a Roma allora prima di cominciare questo però volevo c'è c'è della parola a due persone prima al collega amico Mario De Nonno
Che qui rappresentata Zazà del rettore di Roma Tre io sono docente presso l'Università di Roma Tre l'università è presente con vari molti con vari colleghi e quindi mi pare oltretutto una come dire rinomato latinista e anche il bimbo come abbiamo detto qualcosa sulla Tino ed è anche anche per quello che riguarda la storia di latino avuto un suo peso poi se vogliono dare un saluto agli altri due presidenti
Onorario dell'Accademia e cioè Nicoletta Maraschio e Francesco Sabatini che ho già citato sunto e chiedo vuole anche fare una proposta mi ha detto e quindi sentiremo anche la sua proposta e vedremo come
Come realizzarla allora prego Mario
Va lasciato appunto l'Iran cosa tra gli altri interventi
Sì
Per allora cercherò di non rubare molto tempo perché
Come dire ora è il caso il momento di entrare nel vivo diciamo della rievocazione della valutazione della figura di Bembo
Tuttavia voglio voglio esprimere diciamo intanto salvo portarvi il saluto del rettore del Magnifico Rettore dell'Università Roma Tre Massimiliano Fiorucci che stamattina che oggi si trova fuori fuori sede per un impegno e quindi mi ha chiesto di rappresentarlo diciamo di portare punto voi il saluto e la l'adesione più fare vita diciamo da parte da parte della nostra diversità che e davvero scoppio Sargon sulla mentre annoverare tra i suoi verso i membri diversi gli accademici della Crusca tra l'ultrà cui il presidente pro-tempore Paolo D'Achille che una delle figure di maggiore spicco diciamo così nella nostra
Nella nostra comunità accademica
E io personalmente come forse uno o due persone all'interno del pubblico sanno che occupo di grammatica latina
Quindi diciamo il mio argomento di studio mi riporta come dire a simpatizzare anche personalmente in maniera toto corde diciamo così con con questa iniziativa questa iniziativa che mi ricordo riporta alla memoria le parole la famosa
Come dire espressione di
Mi Giuseppe Giusto Scaligero utile a ma essere ma bonus Grammaticus
Cosa che di questi tempi forse conviene
Conviene ricordare conviene ricordare anche perché il direi io non ho competenza per parlare degli altri di altri aspetti diciamo di Bembo come letterato ma sicuramente la sua attività nell'ambito diciamo della formalizzazione della costituzione in un certo senso
Per la nostra Linde alla sì appunto della regolamentazione della nostra lingua e
Un elemento diciamo di quella dialettica che noi riscontriamo in tanti fenomeni della storia e che è particolarmente attuale in questo momento fra elemento unitario
Ed elemento discreti attivo diciamo in altri tempi in altri momenti novembre è stato visto anche quasi con una sorta di soffocato ore di quelle che potevano essere le in realtà diciamo così disperse dialettali regionali tutto quanto il resto
E questo è un fenomeno che ne vediamo attualmente in atto le molteplici campi
Quello per il quale dico una parola adesso è appunto quello dell'università dove no chiunque di noi lavora nell'università sa benissimo che il concetto di sistema universitario nazionale e totalmente in crisi diciamo
A favore no di una sorta di competizione selvaggia tra gli atenei che annulla giova diciamo così all'immagine a sostanza degli studi
In questo senso diciamo tratti solidarizzare ampiezza con una figura come quella di un tempo che ha cercato di proporre un momento di sintesi diciamo così che naturalmente non
Non si nasconde l'importanza dell'analisi della particolarità della specificità diciamo così e tuttavia
Le Sprite sistema diciamo credo che in un Paese che si vuole come dire qualificare come tale dovrebbe ancora avere un ruolo importante
Quindi in questo senso davvero diciamo per motivi personali per motivi istituzionali per fucili culturali sono
Onorato di poter portare questo il saluto della Università Roma Tre via questa a questa giornata compiacente o mi altamente diciamo dell'iniziativa e del fatto che si sente riuscito dopo un percorso non brevissimo diciamo
A portarla a portarla a la felice conclusione grazie
Allora
Volevo dire che poi ci sono anche altri due presidenti di accademie romane L'Arcadia in Accademia Tiberina che alla fine se vogliamo dare un saluto lo potranno fare diciamo a conclusione proprio della cosa Nicoletta voi dire qualcosa anche tu
Prima di Francesco e naturalmente qui abbiamo anche la vicepresidente Rita Librandi sa che lei vuol dire altri membri del direttivo tanti accademici tanti storici della lingua di Roma e non solo di Roma il presidente della quindi sono siamo veramente Ina
Come dire in buona compagnia e quindi magari se qualcuno vuol dire qualcosa alla fine ci sarà sempre modo però presidente onorario audizioni ma io non voglio assolutamente portare via tempo
Voglio soltanto con piacere a me di questa iniziativa
Anche perché
è stata come una sorta di staffetta no proprio questo credo che sia un elemento interessante che rientra nello spirito dell'Accademia
Come sapete l'Accademia della Crusca pubblicato con il vocabolario un'opera collettiva che si è riprodotta aggiornata nel corso dei secoli e quindi totalmente una piccola iniziativa che però parte neopresidente magazzini e fatta copia dal nuovo Presidente
Paolo D'Achille e ci ha portato in questa bellissima giornata in questa sede
Stupenda
Stamattina sono poco fa sono state dette delle cose importanti per esempio che speriamo tutti che in questo modo si possa instaurare una collaborazione fra l'Accademia della Crusca e l'Istituto Sturzo e la crusca
Come sapete assente attinenti alla sua sede storica però il bisogno di altri collegamenti e e naturale e l'abbiamo naturalmente con mostri universitari in tutto il mondo eccetera però a Roma avete un rapporto più sistematico con ministri tutto importante come l'Istituto Sturzo credo che sia una cosa molto bella ecco basta così grazie grazie
Prego
Qualcuno
Buonasera a tutti o che sono un minuto solo parole
Salutare i presenti quali sono quasi tutti i colleghi negli anni molti anni ho avuto al fianco equilibrio tra il grande piacere vederli tutti insieme riuniti qui in questa sede per questa occasione
Ma anche come ho accennato ai presidenti
In carica è appena scesi dalla carica per proporre fare una proposta
Che il giorno diciotto gennaio diceva considerato il giorno della lingua italiana soprattutto nelle scuole
Che ora sia lui nelle scuole una riflessione guidata da la scienza dei principi scientifici Rolling lungi da me ogni esaltazione nazionalistica sotto qualsiasi specie ma anche proprio dato il ruolo fino al Lingotto vero l'esistenza in un Paese come il nostro
Questo sia tema divi impressione
Nel Milan ma nell'ambito delle scuole secondo gli indirizzi
E Vercesi le capacità che vengano dall'Expo dalla circolazione sia quindi non dettando Torazzi retorica roboanti
Da dal bar commentare ai ragazzi ma perché
L'argomento dava un'età
Della ragione rifletta sull'importanza della lingua
Sotto tutti gli aspetti da qualsiasi punto di vista il più naturalistico tecnico scientifico di tre aggettivi galla naturalmente
Sottolinea l'importanza della lingua per l'essere umano per una società organizzata come un paese quindi i colleghi dalla presidenza dell'accusa qui riuniti e a tanti altri colleghi e attraverso gli organi di stampa come si crede proporre il giorno diciotto gennaio e poi tra l'altro viene benessere viene dopo le vacanze invernali che danno il tempo di preparare che diffonderà la notizia ci ha dedicato allora cosa studio all'importanza delle lingue in generale naturalmente non vogliamo riesce in dieci perché vorremmo contraddetti immediatamente dopo da altre riflessioni ma certa per l'Italia per quello che abbiamo sentito e che ci ha guidato in questa iniziativa
Portata rapidamente alla conclusione dai colleghi
Si sono succeduti nella carica di presidente accade nell'alcol e anche di avvicinamento delle due capitali Firenze e Roma
Naturalmente di questo discuteranno gli organi direttivi delle istituzioni qui rappresentata ma credo che un ci sia materia sufficiente per arrivare quanto prima alla definizione di un'indicazione di tal genere del genere
Da passare voleva dai nemici dell'istruzione e da diffondere nelle scuole è questo quello che a me bolle in petto questo che volevo dire naturalmente nel cogliete tuttora
La pregnanza dovuta tutti gli anni
E non solo condizionano la mia esistenza ma naturalmente mi hanno permesso di auto con rare idee proposizioni conoscenza collaborazione in cui sono tanti direi a tutti presenti e a tanti altri
E generico contro il piacere di incontrare sulla mia strada grazie a voi sia
Grazie
Naturalmente
Noi ci proveremo non è che la proposta sia facile
Facile da realizzare però mi pare un'idea molto bella e già che ci siamo io voglio dire che proprio sta uscendo in questi giorni uno volume di Francesco e cioè intitolato un italiano accogliente
Un'intervista che ha rilasciato a varie riuscì a Cristiana De Santis e veramente in cui Cina tante indicazioni sulla sua figura sull'importanza della lingua e anche in generale
Sul nesso lingua storia d'Italia che ha caratterizzato tutta la
Come dire l'attività straordinaria di Francesco Sabatini quindi grazie
Allora
Avrà finalmente a Claudio ha creato imbarazzi inizia appunto avuto il merito di lanciare questa iniziativa anche di portarla avanti poi ci sono state difficoltà interni tra l'altro eravamo con la pandemia forse anche quella avrà messo avrà messo di suo accadeva Razzini oltre ad avere l'idea anche dettato il testo della della scritta
Che io ho mi sono limitato a fare qualche piccola correzione per l'impaginazione perché appunto da studioso di epigrafi ha detto ma forse è meglio la capo qui e lui le ha accettate e poi Rita Librandi affatto qualche piccolo taglio perché appunto ci hanno detto che era un pochino troppo lunga
E quindi abbiamo dovuto rinunciare al principe nella vedeva baltici che è un'espressione gara ci dispiace abbiam fatto qualcosina dobbiamo tagliare abbiamo abbiamo tagliato
Quindi grazie veramente per l'iniziativa io contorti ringrazio avuto in piacere l'onore di di portarla a termine ma nel merito tuo quindi cioè le vostre Rai nei termini riparati opportuni
Grazie Paolo non ne ne per piaggeria né per un gioco delle parti preordinato
Io comincio
Complimentandomi Conte perché quello che farò ora e raccontare brevemente come è nata l'idea di questa targa
Qualità appena attraversato prima di arrivare alla realizzazione e vedrete che il percorso è un po'più lungo lì quello che è stato detto ufficialmente esercitato il due mila diciannove in realtà è più lungo il discorso e ci spiega Ricci questo testimonia
Quanto tempo ci vuole a realizzare delle ed è
E anche quale decisione finale ha dato la spinta conclusiva respinta conclusiva e ha coinciso con la tua nomina al presidente e nel giro di un mese
Circa sono state Stern ordinariamente bene superate delle difficoltà che erano cominciate quando allora quando è nata l'idea l'idea è nata qui in questo palazzo il venti maggio del due mila diciassette
Perché si lega a un nome illustre anche della cultura italiana e Fiorentina Valdo Spini cibi Firenze
Che aveva nel due mila diciassette ha rilanciato laici cose laici
E l'associazione degli istituti di cultura italiani di cui la Crusca fa parte cioè fa parte anche il l'Istituto Sturzo che ci ospita in questo momento
E la riunione di lancio dell'Aci avvenne qui in questa sala io non ero mai entrato in Palazzo Baldassini
Non non non sapevo che qui fosse morto Bembo il palazzo e quello che voi vedete affascinante e il collegamento tra il palazzo del Bembo naturalmente il momento in cui entra nel palazzo emerge forte quindi intanto con emulsione perché uno storico della lingua e qui abbiamo Gepi Patota che il massimo studioso in questo momento di Bembo ma è difficile che uno storico della lingua non abbia nei suoi bibliografia qualche cosa in cui ha parlato di Bembo punto di passaggio per noi tutti quindi lo era naturalmente anche per me credo anzi di avere un libro con il Bembo del Tiziano in copertina pubblicato da Carocci no
E e quindi questa sala e le sale attigue che io immaginare che fosse alloggio privato di Bembo sale in cui forse potremmo entrare un attimo dopo è dare un'occhiata
Mi suggerirono immediatamente l'idea di mettere una targa anche perché entrando avevo visto quello che avete visto anche voi ciò che c'erano ben non uno ma due targhe dedicata a Garibaldi cosa che non solamente ci ci onora però pensare due targhe per Garibaldi e nessuna per Bembo forse un po'poco quindi dedichiamo ci il ventisette risonatori costruire gli storici devono lavorare sul documento e non se la memoria sognato riprendere tutta la mia posta elettronica di quegli anni il ventisette di aprile quindi venti maggio l'idea il ventisette di aprile la il a e tra l'altro mentre ero qui ospitato chiesi immediatamente la Fondazione Sturzo tutte le informazioni sul palazzo e mi diedero una pubblicazione bellissima
Che illustra la storia del palazzo dal punto di vista architettonico e riporta tra l'altro i passi delle lettere di Berengo che poi sono andato a rivedermi nell'epistolario cioè Brembo che racconta
Che cala che della casa gli ha offerto questo palazzo che a sua volta della casa affittata a Palazzo Baldassini
Per trecento scudi l'anno e gli è stato offerto gratis
Danno dal della casa che era diventato Nunzio del Papa a Venezia e vengo dice e della casa più bella che c'è in Roma riprese
E recentemente tra l'altro sono ritrovata ho visto un'altra lettera dell'epistolario i dell'anno dopo in cui Bembo ha firmato un contratto per l'affitto di un altra casa a Roma
E allora gli chiedono vendere via da Palazzo dal dalla casa del dalla casa del della casa dice ma nemmeno per sogno l'ho fatto perché serviva a Carlo non so se il guardiano utili in quel Peruzzi o chi sia questo Carlo non certo fratello che era morto
E dicevo dovuto farlo perché se non è già affittavano ma io non mi muovo da Packard al palazzo che è bellissimo quindici anche questa grande soddisfazione di Bembo nell'abitare in questo luogo che era consono insomma
Alle sue aspettative assieme al palazzo c'era anche una vigna suburbana sempre gratis al servizio disposizione e vi dicevo il ventisette di aprile scrissi una lettera al al presidente del dell'Istituto Sturzo Nicola Antone che che mi rispose il ventinove quindi è rapidissimo
Dicendo sì ben contento del ricordo di Bembo darebbe la lapide insomma è pronto a portare la richiesta nel consiglio di amministrazione della suo istituto appena fosse formalizzata
Che il tre maggio quindi il io il il tre maggio evidentemente le indie inviavo una richiesta ufficiale al comune di Roma per concretizzare questa iniziativa e dopodiché non ho più documenti nel mio archivio fino al ventuno dicembre due mila diciannove dove negli atti nel nella carte della Crusca abbiamo la bozza del testo e e tra l'altro l'invito ufficiale esattamente cioè quindi all'origine dice due mila diciannove parte un iter che poi non è stato nemmeno tanto breve nemmeno nel diciannove però trova la giustificazione come dici tu dal diciannove nel nelle vicende della pandemia ma ricordo però anche se non ho i documenti che dal diciassette al diciannove in due occasioni io incontrai Virginia Raggi e ne parlai di questa targa
E naturalmente quando si parla di tempo con qualcuno che non ne ha detto i lavori c'è sempre un attimo di imbarazzo perché non hai sempre così il dubbio Gisele spiegare bene di che si tratta ma Virginia Raggi era entusiasta
Cioè mi disse che era contentissima e in entrambe le occasioni mi mise immediatamente frontalmente a contatto col suo segretario che in un taccuino come questo che firmano segno tutte le indicazioni dicendo ci sentiamo prestissimo e ahimè in realtà non ci siamo sentiti prestissimo per arrivare a realizzare abbiam dovuto vere un cambiamento politico nel comune di Roma e soprattutto cambiamento di presidenza nell'accademia della Crusca a luglio è riuscito quello quando tra l'altro con la rapidità quando Paolo mi disse e tutto fatto vieni anche tu a Roma e provare beh da una parte e naturalmente il vigilante poi ambire azione è anche gioia e anche gioia perché secondo me importante mettere questa questa targa
E e di cui poi gli accademici della Crusca colgono appieno l'importanza anche perché si tratta di una scrittura esposta
Quanti di noi hanno scritto menzione da te sulle lampioni le scritture esposte sappiamo che durano nel tempo
Non la facciamo non è tanto un iniziativa nessuno di noi credo può ingenuamente immaginare che abbia una ricaduta giornalistica come altre cose che pure naturalmente la Crusca fa e però sappiamo che
Quella lapide resterà nel tempo
Chi passerà magari si soffermerà ricorderà quella che è stata la storia di questo palazzo ecco tu dicevi il testo anche il testo come diceva Nicoletta nasce da un lavoro collettivo
Perché io ci ho messo
Certe mie passioni certe mie manie quindi certo il principe dei grammatici che mi fu graficamente opporci al punto cancellato da qualcuno ma che con da te ecco ma che avrai notato sì come ho potuto mettere mano io in parte nel comunicato stampa ora introdotto e che non so non non sono stato io però addirittura metterlo nel titolo
Nel titolo non è stato Paolo Belardinelli l'addetto stampa della Crusca cui evidentemente a differenza che alte ed altri e piaciuta questa storia del principe
I grammatici sono scusa grave per lettera di intervenire allora ci avevano chiesto di abbreviare sino a vedere nel predicato sempre viene quello o togliere gli della casa
Poi però ci hanno detto che il nella casa era più importante volevano che ci fosse anche il Della Casa e quindi per questo abbiamo dormito bene bene cioè gli è stato in predicato fino a lunedì pronte Rita affatto presunti
Un servizio certamente a censurare incerto per l'espressione che cosa intenda certa e un'altra cosa che era saltata e avevo messo quindici alla storia del testo anche un po'di Filologia il palazzo qui che lo hanno definito sacro alle lettere d'Italia e ammetto che un po'magniloquente però a me
Piace a volte insomma questo linguaggio d'altri tempi insomma questo questa rotondità al oratoria no
E certamente
Il valore simbolico del luogo come dicevo spie ed è palpabile in questo palazzo e per di più per me e piemontesi e nel senso quale il legame tra Bembo e il Piemonte c'è un legame tra Bembo il Piemonte che ho sempre sentito molto fortemente sapete che uno dei grandi
Del le più grandi studiosi di Bembo è stato Carlo Dionisotti se voi leggete la vita di Bembo nell'altra che nella biografiche nel Dizionario biografico della Treccani
E leggete la prosa una prosa stupenda è una una vita appassionante quella che raccontata divinamente bene da Carlo Dionisotti e qualcuno oggi ha citato un aspetto della vita di Brembo che attualmente tra i più affascinanti per un largo pubblico cioè la povera apporto con Lucrezia Borgia e il carteggio
Il i il il non è l'unica storia d'amore di di beni perché ci sono le le storie d'amore di Bembo sono a loro modo anche affascinanti si comincia con la Savorgnan e giustamente proprio tu proprio Gepi Patota ha fatto notare come la prima promessa di una grammatica italiana nasca sulle lettere d'amore con la Savorgnan amore infelice perché la Savorgnan era sposata e quindi non avrebbe mai potuto Bembo possedere legalmente questa donna è un rumore che poi dura per un po'per cui si spegne Dionisotti pubblicò il carteggio
Bembo Savorgnan le lettere di Bembo alla Savorgnan erano già state pubblicate c'erano già state pubblicate fino a cinquecento anonime come lettere giovanili
Dicendo beh è certa avuto questo trascorso ma quelle della saponi hanno non c'erano furono ritrovate all'Ambrosiana dove ci sono molti cimeli nella Biblioteca Ambrosiana ben piani tra cui in una campana di vetro quella ciocca di capelli biondi
Del di Lucrezia Borgia è stata esposta la splendida mostra padovana nelle collezioni ben Vianelli alcuni anni fa
Quindi ecco I vi dicevo prima il il non indù la primo notizia di un interesse grammaticale di una di una grammatica da parte di Bembo ed e e nella lettera Savorgnan prendere nel senso che Luís dice
Ho visto la tua richiesta di sostanza Savorgnan mandava delle lettere un po'Quintero Veneto e dice mele poi correggere e lui dice compensato questa cosa tante osservazioni che non scriverei mai però sulla tua lettera di amore sacra che rilevo al massimo baciare ma in un altro posto non profanare la lettera d'amore con la grammatica ma
Dalla lettera d'amore ideare insomma una grammatica e nella vita di Dionisotti si concludeva parlando proprio di questa casa
E facendo notare che e a breve distanza dal luogo in cui Bembo è sepolto cioè Santa Maria sopra Minerva
Dove la tomba di Brembo che nel pavimento della chiesa e tra i due monumenti funerari di leone decimo di Clemente settimo ceduto Papi tra l'altro che hanno una relazione
Con la sua vita voi cosa ancora prima gol torna nella sua bella presentazione dell'epoca di Bembo ha detto che Bembo non sapeva che sarebbe stato importante e non lo sapeva lo sapeva tanto più che aveva una cosa che a me sempre molto piaciuta anche se proprio il contrario del nostro tempo
Cioè tempo in sostanza disporre disprezzava insuccesso presso i contemporanei perché il successo vero l'unico era quello presso i posteri e lo dice dice mani porterebbe niente di avere successo adesso Sozzi lavorò come penso in futuro e nei secoli ancora sì quindi certamente immaginava voleva protendeva aveva lavorato per il proprio successo questo è uno dei motivi per cui mi è simpatico
E perché devo dire che io amo Bembo sempre di più attraverso specialmente ogni volta che prendo in mano io risolti e ogni volta che prendo in mano i dieci anni della vita di Pietro Bembo di Vittorio Cian che non è che la piemontese di nascita ma era professore a Torino ed era maestro qui Carlo Dionisotti e quelle dieci anni nella vita di Vittorio degli Di Pietro Bembo sono ancora un libro
Notevole fondamentale mi piace Bembo per la sua dimensione europea
Perché senza atto fondamentale perché per franchismo diventato tali in Europa grazie a Bembo
Mi piace per la sua plurilingue dei Giochi raffica localizzazioni in Italia perché se pensate a Bembo lo collegate delle città nascita veneziana forte presenza a Padova
A Urbino dove sbocciare questa cultura del Rinascimento Gubbio dove diventa vescovo di Gubbio e ci sta anche per un po'di tempo Romano Roma a cui deve molto in fondo come vedete non c'è Firenze
Non c'è Firenze quindi curioso che proprio colui che in qualche modo ha sancito nella vittoria della lingua fiorentina antica confidenza ma poco che fare tanto è vero che mi pare parchi diceva dice il nome è stato anche Firenze quand'era piccolo col padre no quand'era piccolo col padre niente dice di aver imparato un po'di Fiorentino
C'è una lettera proprio degli ultimissimi anni mi del cuore poco prima della morte in cui lui dice
A questa lingua di Firenze che per noi che siamo di luoghi diversi d'Italia di così difficile da imparare tutta la vicenda primo grande il grande drammatico del Cinquecento che ancora edizione questa lingua che c'è difficile da imparare
La conciliazione poi tra tempo che non che nel nel proseguo per lingua aveva detto che non contava essere fiorentini però tra le tra tra questa sua teoria fiorentino antico e Ferentino moderno fa varchi con con l'edizione definitiva delle prose della volgar lingua che hanno appunto l'introduzione di varchi
E dicevo allora questa presenza in tanti luoghi d'Italia che ne fa un intellettuale italiano e non provinciale ma provinciale con Roma il rapporto importante credo che ne parlerà in anche tu però non dimentichiamo ecco nelle le donne abbiamo citato alcune delle donne la donna da cui poi ha avuto tre figli tre mi sembra sì
E la Morosina che lo incontra qui
Roma non si sa niente della Morosina non si sa da dove venisse
La incontra sedicenne e rimane fedele tutta la vita questa donna chi dai figli dai poi abiterà a Padova morirà prima di lui quando lui ha cardinale non non ecco sposato
Tra l'altro ecco anche in questo in una bellissima figura di intellettuale italiano
Che vive l'ultimo scorcio di un Rinascimento libero in cui voi essere diventare vescovo diventare cardinale avere dei figli aiutare i figli cercando ridare loro dei benefici ecclesiastici come figlio Torquato no
Quindi un'Italia molto libera lui arriva fino al Concilio di Trento viene ancora non partecipa al Concilio di Trento ma viene consultato perché e giustamente Dionisotti dice non sarebbe mai stato l'uomo per quella stagione era impossibile a lui all'uomo per una stagione che precede in cui i valori sono di Renzi però e un uomo
Serio quando dice messa non ha più queste colpe sulle spalle i figli li aiuta e li riconosce ma questo una cosa
Assolutamente legittima quindi un un grande intellettuale e secondo me anche un uomo di notevole il notevole statura vissuto in un'epoca molto travagliata è molto complessa come avete sentito dire anche dal voto dal presidente e che e questo insomma ce lo rende vicino quindi io sono felice abbiamo potuto coronare questa sogno nato il venti maggio del due mila diciassette di apporre una targa che resterà nei secoli come ben proporre grazie
Grazie Claudio io prima di cedere la parola Geppi dico soltanto qualche piccola cosa
Io ho citato diciannove perché diciannove la comunicazione ufficiale ovviamente per carità di patria hanno risaliamo anche dietro però devo dire che appunto quando hanno fatto una ricerca non c'era assolutamente niente
Quindi effettivamente questa lo scambio con l'allora sindaco sono segretario del sindaco era rimasto così più per aria ma non si era concretizzato neanche in una richiesta all'assessore alla cultura che ripeto io ho potuto fare grazie ha un'amicizia comune e volevo anche dire che una cosa che naturalmente
Qualcosa di bimbo ho scritto anch'io molto poco rispetto a
Ai nomi che sono stati fatti però io naturalmente ne parlo sempre i miei corsi e ci sono due cose che dico e che mi piace dire un po'scherzosamente
Primo è quello che è ricordato cioè che da giovane era anche una seduttore insomma che ha avuto varie
Avventure io devo dire che proprio su suggerimento di Francesco Sabatini della mia tesi di dottorato ho spogliato il la corrispondenza alcuna Maria Savorgnan e devo dire che tratti del parlato ritrovavo solo in lei non in lui lei ha un grandissima passione Luis ittero
E più contenuti insomma c'è si presterebbe a un analisi del genere oggi però la cosa interessante e che la Savignano ogni volta Carlo dal marito ci si viene a quest'ora che Luís non c'è io lui è sistematicamente presente riferito al marito quindi forse questo spiegherà anche l'antipatia dipendeva proprio adesso il mio scriveva che l'Amati aperto cioè c'era però lei da dove la copia e soggette Luigi lo censura e l'altra cosa dico che è vero Bembo è stato il primo grammatiche quindi quello che ha messo le come dire ha dato delle regole alcuna grammatica prescrittiva però se poi pensiamo alle grammatiche successive un po'confronto che si fa tra il Vangelo e il catechismo ecco
Le grammatiche hanno fatto capisco bene è tutto la visione per cui effettivamente è quasi se noi appunto una testo sacro comunque un testo di tutt'altro livello come ci mostra ora
L'amico carissimo Andrea Giuseppe Patota che effettivamente il maggiore studioso di dei sì no e dobbiamo dirlo eh il massimo esperto di Bembo e comunque la presenza di Geppi che è stato allievo di Luca Serianni
Ci permette anche di ricordare Luca Serianni e di rammaricarci perché appunto se la targa fosse pressata avesse seguito l'iter normale anche Luca avrebbe avuto la gioia vive Virna che invece appunto ma purtroppo non c'era quindi possiamo solo ricordano aspettando poi tardi su Linux
Allora prego
Grazie
Allora quando il presidente da Chillemi ha che ringrazio naturalmente di questo invito mia
Proposto di fare questo intervento ne sono stato molto contento onorato però così domandato Paolo dovrà fare un intervento di tipo divulgativo e lui mi ha detto ha certamente perché sarà un pubblico composito e io in questo pubblico composito a cui rivolgerò questo intervento divulgativo insomma trovo in questo pubblico composto quattro presidenti dell'Accademia della Crusca varie colleghe e colleghi accademici colleghe colleghi storiche storici della lingua italiana d'Italia fuori d'Italia bene adesso vi sentirete questo intervento divulgativo
Da destinare a un pubblico composito
La io non volevo sapere ma anche e ci sarebbe stata un'adesione così massiccia dei colleghi va bene speriamo che qualche cosa qualche cosa di di di di originale riesca a dirla lo stesso
La strada della cultura nella nel Rinascimento italiano prese una piega particolare
Verso la quale Converso ero tutte le arti il rapporto fra lingua letteratura pittura e scultura appunto strettissimo
Di scrittori diciamo così gli artigiani della lingua e i grammatici che la regolavano ebbero un dialogo costante con gli artisti che da parte loro corrispose Roy
Probabilmente se non ci fossero state le opere degli uni
Non ci sarebbero state o comunque sarebbero state diverse le opere degli altri questo dialogo si praticò in diverse parti d'Italia ma sicuramente
Uno dei luoghi in cui fu particolarmente fitto è la città in cui ci troviamo siamo Palazzo Baldassini dove come è stato ovviamente più volte ricordato in questo pomeriggio il cardinale Pietro Bembo
Autore delle prose nelle quali si ragiona della volgar lingua la più importante grammatica della storia dell'italiano trascorse di ultimi anni della sua vita
Vengo può amico sia di Michelangelo sia di Raffaello e si ricordò di loro all'inizio del terzo libero delle rosse
Qui scrisse che cito Michele angolo fiorentino e Raffaello da Urbino l'uno dipintore scultore architetto parimente l'altro
E dipintore e architetto altresì fine della citazione nella Città eterna dei papi qui riassumo avevano creato delle meraviglia avevano reso la pittura
La scultura dell'architettura della Roma moderna
Pari alla pittura alla scultura e all'architettura di Roma antica era tempo che posatori e poeti italiani imitandoli facessero altrettanto nel campo
Della letteratura
Prendessero cioè la lingua moderna quella che lui chiamava la volgar lingua e che noi col senno e la terminologia di poi a buon diritto possiamo
Chiamare italiano prendessero la lingua moderna dicevo pari a quell'antica quando Raffaello morì Pietro Bembo scrisse per lui un epitaffio lettino che tradotto in italiano suo una pressappoco così qui giace Raffaello
Da cui quando visse la natura emette gli è servita ora che lui è morto lei
Forse avrebbe prodotto quello a lui la natura teme di morire
L'epitaffio in questione e inciso sulla tomba del grande pittore che si trova a due passi da qui in piazza della rotonda all'interno del Pantheon che è uscito dal Pantheon guardi
Dinanzi a sé vede un albergo
Adesso questo albergo si chiama l'Albergo del Sole ma quando fu aperto nel mille quattrocentosessantasette si chiamava la Locanda del Montone e sulla sua facciata in alto a destra rispetto all'ingresso
Dell'albergo un'epigrafe simile a quella che abbiamo inaugurato tutto sommato
Ricorda che poco più di cinquecento dieci anni fa fra il marzo e l'aprile del mille cinquecentotredici nella Locanda del montone soggiorno Ludovico Ariosto
Anche Ariosto come Bembo accomuno in un unico elogio Michelangelo Raffaello lo fece come è ben noto
Nella seconda ottava nel trentatreesimo canto dell'Orlando Furioso nota o famosa come l'ottava sui pittori in cui certo Novi pittori del suo tempo contribuendo
Semmai ce ne fosse stato bisogno alla loro con l'Olbia
La lista si apre con il nome di Leonardo a al centro Michelangelo
Ed è chiusa o quasi da Raffaello che quando Ariosto era regista di teatro Ferrara progettò per lui le scene di una commedia
Il nome di Michelangelo
In cui si incarna l'equivalenza tra scrittore scultura e pittura dice Ariosto appare a sculture colora e scisso in due elementi Michele e Angelo il secondo dei quali Angelo e accompagnato dall'aggettivo divino allora
Ripassiamo Cherie
Leonardo Andrea Mandelli Mantegna Giambellino due dossi e quel caparra sculture colora Michele più che mortale Angel's divino
Bastiano Raffaele Tiziano con ora nomenclatore che quei Venezia e Urbino
Nell'Orlando Furioso Ariosto non omaggio soltanto Michelangelo e Raffaello ma anche il nostro cardinale
Che l'autore del Furioso considerasse Bembo un'autorità in fatto di lingua e assolutamente fuori di dubbio
In una lettera del febbraio mille cinquecentotrentuno mi chiese di aiutarlo a rivedere l'ultima versione dell'opera quella che sarebbe uscita
L'anno dopo e nell'ultimo canto del furioso lo mette al centro della scena elogiando lo con questi versi
La leggo Pietro
Bembo che il pure dolci chioma nostro rilevato corde il volgare uso tetro qual è serve ci ha col suo esempio mostro quindi vedo la Pietro Bembo che ci ha mostrato col suo esempio col suo insegnamento
E anche col suo esempio fattivo con una la sua scrittura come deve essere la nostra lingua cura il dolce sottratta all'uso
Basso che quotidianamente nei fatti popolari Osto con questo con perfettamente la dimensione aristocratica delle prose
Ma rimaniamo ancora per un momento in piazza della rotonda
Il Pantheon che la domina e una delle più importanti testimonianze del mito di romantica
Nel Cinquecento questo mito fu celebrato da molti scrittori ma più di tutti da un fiorentino e così almeno Firenze la nominiamo ma fra l'altro era già stata nominata da molto Niccolò Machiavelli che in ogni pagina dei suoi discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio e saltò la grandezza e la virtù della Roma Repubblica poco lontano
Dalla piazza c'è la basilica di Santa Maria sopra Minerva Pietro Bembo come è già stato ricordato è sepolto lì sotto il pavimento dell'altare accanto a due dati chi sono
Uno dei due e Clemente settimo cioè Giulio dei medici cioè il dedicatario delle prose nelle quali si ragiona della volgar lingua
Giulio de'Medici e il cugino di Lorenzo dei Medici non naturalmente il magnifico ma suo nipote che invece è il De dedicatario del principe scritto da Machiavelli fra il luglio e il dicembre del mille cinquecentotredici qualche mese dopo il soggiorno di Ariosto
Nella locanda dei momento e qui il nostro cerchio si chiude Pietro Bembo fu
Prima di tutto un grande esperto di lingue classiche aveva studiato il greco a Messina alla scuola di Costantino Lascaris il più famoso grecista del tempo e conosceva accusi bene il latino che nel mille cinquecentododici papa leone decimo
Lo un altro fiorentino
Porgiamo qui a Roma come segretario con l'incarico di scrivere naturalmente in latino le lettere i documenti ufficiali del Pontefice
Comunque Messer Pietro come sappiamo dedicò la maggior parte delle sue energie all'italiano nel mille cinquecento uno nel mille cinquecentodue curò per conto del più grande editore dell'epoca un quasi romano un bus Chianese Aldo Manuzio che si era trasferito va bene sia due raffinate edizioni del Canzoniere
E della Divina Commedia
Che ottenne un grande successo di pubblico
Nella sua attività di editore di curatore dovete risolvere centinaia di dubbi grammaticali relativi a forme parole costruzioni dell'italiano
Fin dai primi del Cinquecento aveva preparato delle schede su questi argomenti dato che si riprometteva di scrivere questa grammatica dedicata alla lingua volgare
L'opera di sembrava necessaria perché gli intellettuali italiani erano incerti sul modello di lingua cui farsi in più in più
La donna da lui amata Maria Savorgnan perché vengo
Anche questo ormai lo sappiamo nonostante fosse cardinale aveva una fidanzata allora usava così gli aveva chiesto per lei
Ed aveva chiesto di scrivere per lei un libro di regole grammaticali sul volgare
E all'amata te difficile direi di no come dimostra questa lettera che Bembo le scrisse il due settembre del mille cinquecento Paolo io non sono affatto d'accordo con te
Era innamoratissimo anche Nuys mi dispiace
Tenno perché conta e straniera freddo e calcolatore ce l'hai presentato così
Ma lo fondarsi
Guardate guardate come ci siamo ridotti ormai
Ho dato principio ad alcune notazioni della lingua come io vi dissi di voler fare quando mi diceste che io nelle vostre lettere il facessi ma quello che avete affare vi dirò benigno amate mi
E sia di vi sia la vostra anima il vostro cuore alquanto caro
Queste note rally grammaticali confluirono nel terzo libro delle sue prose pubblicate a Venezia nel mille cinquecentoventicinque
In cui lo scrittore sostenne Checconi grandi scrittori fiorentini del Trecento
Il volgare aveva raggiunto un livello di armonia percezione bellezza paragonabile a quello ottenuto da scrittori latini dell'importanza di Virgilio
E di Cicerone il volgare aveva avuto il suo Virgilio in Petrarca il suo Cicerone in Boccaccio
Agli scrittori italiani il compito di limitare la lingua del primo se intendevano scrivere versi la lingua del secondo se intendevano scrive rocce
E Dante
Non se Pietro riconobbe che un grande e magnifico poeta però nella commedia usò parole forme e soluzioni stilistiche inadatte al verso
Raccolse troppe parole latine troppe voci estranee al toscano arcaismi termini Daria Rossi le parolacce
Sgradevoli dei film deforma ove rovino parole pure nobili e altre ne inventò senza obbedire a alcune criterio il poema dantesco viene paragonato da Bembo a un campo di grano bellissimo esista e spazioso ma intestato Dall'Oglio e dal dalle erbacce oppure a una vite non quotata carica si ribelli e UE però anche di fogli Hatchet
Edifici ci la scelta di Bengodi riportare le lancette dell'orologio della grammatica circa due secoli prima del suo tempo
Era ed il modello che lui aveva in mente perfetta assolutamente ingiustificata
Pietro intendeva scrivere il scrisse non una grammatica dell'italiano tout-court
Ma una grammatica dell'italiano letterario da destinare ai letterati meglio ancora una grammatica dell'armonia da applicare all'italiano letterario e da destinare ai letterati il principio coordinatore
Dell'armonia assunto dallo studio attentissimo
Della filosofia di Marsilio Ficino nelle prose evocato quasi a ogni pagina da parole che lo richiamano
Direttamente come per esempio ad ornamento agevole agevolmente chiaro convenevoli dolce gentile Grazia grato il spedito leggiadro le già duramente leggero mondo piacevole piacevolezza puro vaghezza vado
E così via
Quasi tutti i poeti prosa attori che vennero dopo
Seguirono la lettera queste indicazioni così e Napoli italiano
Tra trecento cinquecento
Ho detto ripetuto può essere pro senatori perché quella rinvengo non è una grammatica come quelle che siamo abituati a consultare
Dico nulli pubblico i suoi destinatari non sono gli studenti ma gli studiosi e letterati è stata idee una grammatica di difficile lettura e comprensione non soltanto per i lettori di oggi
Ma anche per quelli di ieri per preparati e competenti che fossero con tutto ciò nei secoli successivi le norme vengano e vengano applicate prima all'italiano insegnato dai precettori ai figli dei nobili o dei professori nelle classi superiori dei collegi e dei seminari poi a partire dal mille ottocentosessantuno
All'italiano insegnato nelle scuole del regno un italiano che per varie ragioni
Continuo a identificarsi a lungo con quello letterario e così le regole prescritte da Bembo finirono con avere con l'avere una destinazione diversa da quella per cui erano state pensate
E conseguentemente furono de contestualizzate e banalizzata
Curiosa sorte insomma quella di Bembo
Ecco potrei questo sì forse può essere un esempio originale lasciamo stare il divieto di usare Luís lei eccetera eccetera in luogo di ieri ma pensiamo a un'altra cosa no
Alla caccia alle ripetizioni che da sempre ha caratterizzato la nostra scuola ecco la censura ossessiva della ripetizione della stessa parola o dello stesso gruppo di parole in sequenze continue che a scuola ha spinto e tuttora spinge gli studenti a ricorrere al vocabolario dei sinonimi più spesso che a quello
Generale con conseguenze a volte tragicomiche
Sembra un povero relitto di quella ricerca della variazione esaltata dal Bembo sensata in un testo poetico ispirato a Petrarca insensata in un testo prodotto a scuola
Curiosa sorte insomma quella di Bembo se oggi
Il fiorentino del trecento e la lingua nazionale degli italiani lo dobbiamo in buona parte a luglio ma non allunghi
Ma ha un'estensione indebita delle su indicazioni abbagliata dell'italiano non coincidenti con quello letterario che era il vero oggetto del suo interesse
Dobbiamo anche il fatto che l'italiano insegnato a scuola o la scuola scusate sia stato al lungo quanto meno per un concerto
Periodo di tempo una lingua chiusa alle innovazioni e più vicina al mondo iperuranio della letteratura
Che a quello concreto della comunicazione quotidiana parlata e scritta
è un fatto però
Che nel momento più drammatico della crisi spirituale e politica il militare che investì l'Italia nel corso del Cinquecento
In assenza di quell'unità politica che in Francia aveva reso lingua dello Stato il dialetto della capitale Parigi
In assenza di quella coesione socioculturale che in Germania stava rendendo lingua comune dei tedeschi quella usata dall'utero nella sua traduzione della Bibbia
La proposta classicista di Bembo esce lingua comune degli italiani quella usata da Boccaccio e da Petrarca nelle loro opere letterarie
Grazie a questa sua strategia di persuasione
Morbida se dicessi soft power sarei immediatamente cacciata dall'accademia nonostante la presenza armata della Francia prima della Spagna poi
L'Italia si rivelò molto più che è un'espressione geografica prima di diventare una Repubblica democratica fondata sul lavoro l'Italia una repubblica aristocratica fondata sull'italiano
Di una tale Repubblica letteraria Roma fu senz'altro una delle capitali grazie
Quantunque meno composito di quanto io dissi immaginato pubblico abbiam pensato molto questo tuo intervento va bene nave voglio aggiungere qualcosa anzi i saluti un'autorità
Collega Lorenzo Tomasin quando che ma ha fatto la sorpresa di arrivare con lungo viaggio no nelle prime ore della mattinata è ancora al di là delle Alpi e
Tempo fa in una conversazione mi citavi dei passi di leopardi in cui Bembo e veniva definito il Puoti del cinquecento per cento
Ieri si è scusa Miceli Cesaria cinquecento ecco e allora era un po'stupito che si muovesse per rapide Bembo farlo giustamente ma ha detto io vengo come ambasciatore della Serenissima della Repubblica di Venezia perché in fondo questo era veneziano quindi ti ringraziamo l'ambasciatore è venuto apposta magari dandoci l'appuntamento un'altra targa che credo non ci sia nel posto in cui è nato io non so dov'è nato esattamente potrebbe San Piero nato nel palazzo Bembo che sul Canal Grande da Rialto si vede no io faccio sempre della fotografia e gli studenti per far capire cosa significa
La visto Croazia intellettuale nel Cinquecento dice vedete Bembo veniva da quella Casetti generali vicino e loro lo capiscono perché oggi i divi non si comperano un pezzo di Canal Grande quindi avere la comunicazione immediata grazie ambasciatore tutto qua va be'
Invitò appunto dentro i due presidenti e ed HTA della
Se vogliono porgere loro saluto e qua c'è qualcuno dei presenti vuole intervenire anche porre delle domande prima di concludere
Cerciello abbiamo ancora un pochino di tempo perché punto abbiamo lasciata fino alle cinque allora prego cominciamo dalla prima fila
Buongiorno a tutti intanto io debbo ringraziare l'Accademia della Crusca per questo invito che c'era onorato al punto che i nostri accademici sono arrivati da Palermo e da Messina
Per questo evento
Evento che ha trovato grande soddisfazione perché quando si parla del nostro Paese delle norme bacino culturale che noi abbiamo saputo dare a questo mondo un po'ingrato e un po'e riconoscente
Io sono sempre estremamente contento al punto che quando mi capita di presentare l'Accademia ricordo le persone
Che mi ascoltano che quando nel mille ottocentotredici noi discutevamo se seguire le linee lo studio delle lingue latine o greche motivo per cui ci separammo dall'il dalle lei Nica i nostri più famosi vicini d'oltre oceano sterminarono centocinquanta milioni di e nativi americani e i nostri cugini d'oltralpe ci toglievano le corna dagli elmetti
Questo perché io credo che noi dovremmo rivendicare
Questa nostra unicità
Noi siamo
Il paese che ha dato origine al più grande esempio di cultura e credo che la cultura sia veramente l'arma che dobbiamo imbracciare per sconfiggere il brutto che ci circonda
Soprattutto per quelle generazioni che sono abbandonate a se stesse
Che non hanno più riferimenti e che invece potrebbero trovare nella vostra opera e in quella che facciamo noi delle certezze per il futuro che gli appartiene grazie
Allora Maurizio prego
Allora sì Bongiorno a tutti a tutti allora ma io come custode dell'Arcadia
Faccio le mie congratulazioni e a Paolo e un po'ci scherzo pure perché questa targa è lontana dalla sede della Crusca ma il vicinissimo alla sede dell'Arcadia e cinquanta da Paolo è un membro del Savio collegio qui in sala oggi ci son tanti Arcadi quindi possiamo un po'scherzare c'era un po'regalata questa targa la crusca
Perché uscendo da da dalla sede dell'Arcadia insomma adesso potrò vederla tutti i giorni tra l'altra strada che faccio per tornare a casa
E allora
Io posso aggiungere insomma atta a tutto quello che è stato detto subendo ecco una così un bel sulla una notizia così ben voi Roma
Il rapporto di Bembo con Roma oggi abbiamo sentito dire a un certo punto che ben guerra di Roma chiaramente qualcuno è saltato sulle scarpe perché era un respinge lettera si poi è stato corretto però insomma il rapporto con Bembo e Roma inizia fin dalla prima data ben vero ma inizia fin dalla prima giovinezza
Una delle prime opere di un bene un bogey ancora viveva nella mito di Poliziano e sognava Ugolino accreditarsi come uno umanista latino
Un dialogo scritto negli anni Ferrari sì quindi siamo appunto negli anni Novanta del del quattrocento ed è un dialogo di un venditore questo ovviamente lo volevo dire a voi che
Avendo già scelto la strada degli orsi a letterari sa che come nobile veneziano avrà dei problemi
Anche col padre
C'era andato un po'troppo nella ecco e quel Bembo guarda come proprio modello ideale non tanto l'icona quasi non tanto a Poliziano ma ad un nobile veneziano che ha seguito quella strada anche insomma con pagando un prezzo abbastanza alto ma poi appunto riuscendo a in qualche maniera riscattarsi a Roma cioè Ermolao Barbaro e lui scrive questo dialogo
Dei vigili unisce Terenzi fa abolisse in cui appunto si correggono di di due i due testi si correggono ovviamente con i due manoscritti del padre differenzio bene divino e il codice di Virgilio
Di Bernardo Bembo che ancora oggi figura negli apparati di Virgilio i personaggi che correggono i due testi manoscritti alla mano sono appunto Ermolao Barbaro e Pomponio Leto
E quell'Ermolao Barbaro nobile veneziano che aveva fatto il suo strappo diciamo rispetto alla insomma alla all'iter che devono seguire i nobili veneziani ed era venuta a Roma chiaramente una proiezione di Bembo
E il dialogo iniziamo un delle pagine bellissime
In cui i due Ermolao Barbaro Pomponio Leto sono sull'Aventino guardano questo panorama di statue Tronchetti ancora offriva appunto la quello che si poteva vedere diciamo fino al Palatino e al Campidoglio e
E sentono che quell'estate tronche son perse per sempre così come persa versa l'identità di quelle statue persa per sempre come persa per sempre
Gran parte della letteratura latina contemporaneamente però avverto l'impulso di salvare quello che si può salvare
Sul volo versante quindi tornano ai manoscritti anche uno dei primi
Testi in cui le rovine di Roma sono approcciate con un taglio fortemente lirico quindi Bembo potrebbe anche essere uno dei primi autori del rovini Nismo che poi diventa un vero e proprio genere letterario
Ecco questo già per aggiungere qualcosa su un uso Bembo e Roma l'iniziativa davvero bellissima insomma mi fa molto piacere essere qui oggi come Arcadia mi fa pure molto piacere che l'Arcadia oltre a me
Si era presentata ai massimi livelli quindi grazie alla Crusca aspettiamo la targa sud della casa costo Puff
Grazie
Allora se non ci sono ritardi Edo se voi no coinvolgeva va bene allora concludiamo qui
Questo nostro incontro vi ringrazio per essere venuti e per gli accademici per chi potrà venire il prossimo incontro la prima tornata
Che sarà l'otto febbraio a
A Firenze dopo questa puntata romana ritorneremo appunto della nostra vita