Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale venerdì ventinove marzo questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi il Medioriente Gaza le tensioni crescenti tra Stati Uniti e e Israele vi proporremo in particolare
Commento pubblicato da le monde una firma la fra shop sul malessere nella relazione israelo americana l'astensione degli Stati Uniti nel voto
All'ONU lunedì su un cessate il fuoco è l'ultima dimostrazione in ordine di tempo del cambiamento in corso in questa vecchia coppia tuttavia come vedremo secondo l'altro show c'è un cambiamento profondo dentro gli Stati Uniti
Che alla fine favorisce Benjamin Netanyahu
I la la possibilità per il primo ministro israeliano
Di snobbare in qualche modo di richiami dell'amministrazione by the un poi parleremo nuovamente della guerra la Russia contro l'Ucraina lo faremo con uno degli editoriali dell'Economist di questa settimana resistere da soli il titolo
La Russia si prepara una nuova grande offensiva lungo tutta la linea del fronte l'Ucraina deve prepararsi secondo il settimanale che useremo per parlare anche di Unione europea e delle sue politiche migratorie nella rubrica Charlemagne
Viene spiegato come la paura dei migranti sì è arrivata a dominare la politica estera europea
Commercio aiuti lo sviluppo visti sono sempre più condizionati
Al cooperazione limitare le partenze verso l'Europa sottolinea tra l'altro la rubrica Charlemagne a dell'Economist
Ovviamente ci sarebbero altri temi alcuni di stretta attualità da da approfondire
Tra l'altro la condanna a venticinque anni di carcere per frode del fondatore gli effetti samba in canna Fried ma concentriamoci innanzitutto su ghazal dopo il voto che c'è stata questa settimana il Consiglio di sicurezza dell'ONU
Su una risoluzione che chiede il cessate il fuoco e questo grazie all'astensione degli Stati Uniti le mondo oggi pubblica un commento di alla fascia dal titolo malessere nella relazione israelo americana
Andiamo a leggere
Benjamin Netanyahu tiene testa aggio by the Moon sul futuro di casa sulla condotta della guerra contro Hamas il Primo Ministro israeliano si oppone al Presidente americano
La domanda è se questa sia una disputa come ce ne sono state tante altre tra questi due alleati
Per all'altro show non è sicuro anzi
Il conflitto Netanyahu valide ma è indicativo del disagio che negli ultimi vent'anni si è installato nelle relazioni israelo americane nel secolo scorso
La Casa Bianca in più occasioni aveva dovuto alzare la voce per farsi ascoltare dal suo protetto israeliano Israele riceve oggi più di tre miliardi di dollari di aiuti militari annuali dagli Stati Uniti
Israele in genere alla fine nel secolo scorso si era conformato alla volontà americana ma oggi non funziona più così qualcosa di profondo è cambiato in questa vecchia coppia l'astensione degli Stati Uniti durante il voto il Consiglio di sicurezza dell'ONU neri per chiedere il cessate il fuoco a Gaza nell'ultima manifestazione
Per settimane prosegue l'Hammond
Netanyahu ha resistito alle ingiunzioni di By the in quest'ultimo pienamente consapevole della singolarità del massacro perpetrato da massi sette ottobre
Ha difeso il diritto di Israele di rispondere
L'America ha consegnato in continua a fornire al suo alleato le munizioni necessarie per un'intensa campagna di bombardamenti a casa
Cinque mesi dopo Hamas ha subito perdite significative circa dieci mila morti tra i suoi combattenti
Tuttavia la popolazione civile palestinese don bambini anziani ad aver sofferto di più più di venti mila morti secondo Hamas
E senza dubbio ce ne sono molti altri sotto le macerie Gaza city devastata la fame minaccia più di un milione di persone hanno trovato rifugio nel Sud a Rafah
Il Presidente americano vuole che la città di Rafah venga risparmiata
Il capo del governo israeliano invece vuole continuare la guerra proprio lì i due uomini non sono d'accordo nemmeno su cosa dovrebbe essere il dopoguerra secondo valide un
Ricominciare la lunga marcia verso uno Stato palestinese
Secondo Netanyahu continuare come prima prima del sette ottobre e prima della guerra by the né troppo compiacente si chiede le Monde nel momento in cui rifiuta di porre condizioni all'assistenza
Militare americana e il governo di estrema destra di Netanyahu
La verità e
Più complessa e qui
Alla Fraktion introduce come dire gli elementi più originali della sua analisi
Il rapporto tra Israele e Stati Uniti si è e voluto è cambiato dalla fine della guerra fredda i figli OC israeliani si sono emancipati dal padrino gli Stati Uniti
Israele ha acquisito un margine di autonomia diplomatica stretto legami con le grandi e medie potenze emergenti
Senza rompere con Washington Israele ha sviluppato le sue relazioni con Russia Cina India e molti altri
L'opinione pubblica mondiale denuncia il bombardamento di Gaza ma all'aria un porto di Tel Aviv l'immagine è quella di un paese collegato con l'intero pianeta
Il rapporto con gli Stati Uniti pur restando privilegiato ha perso il suo carattere esclusivo
In termini di relazioni stato stato Israele meno isolato che mai nessuno dei Paesi arabi che lo hanno riconosciuto ha rotto le relazioni a causa della guerra a Gaza
La Cina rimane uno dei principali investitori nella tecnologia israeliana
Prosegue il dialogo strategico con Mosca
Nessuno negli americani negli Europei né i cinesi nei russi condizionerà le proprie relazioni con Israele alla cessazione della colonizzazione in Cisgiordania che continua senza ostacoli in una popolazione americana ancora segnata dalla seconda guerra mondiale poi il sostegno allo Stato ebraico si fonda da tempo su un'empatia naturale la memoria della Shoah l'esperienza condivisa dell'avventura pionieristica
E poi la Bindi è la democrazia è il caso prima di tutto dei democratici partito per il quale la comunità ebraica vota a più del settanta per cento
Ma per quasi trent'anni ormai
Il sostegno più importante da quasi trent'anni arriva dalle fila repubblicane se c'è un gruppo di pressione pro israeliano Washington oggi è quello non della comunità ebraica americana ma degli evangelici
Cioè cristiani sionisti che all'ottanta per cento votano proprio partito repubblicano
Questo sviluppo guidato dall'ascesa del movimento evangelico nel protestantesimo americano non è politicamente neutrale ha un impatto diretto sulla politica di Washington in Medioriente
In nome di una lettura
Letterale dell'Antico Testamento gli evangelici credono che il ritorno di Cristo in terra sia legato al compimento di una condizioni interattiva
Gli ebrei devono riprendersi l'intera Giudea essa Maria cioè la Cisgiordania in breve la colonizzazione è un'ingiunzione biblica
Naturalmente la destra israeliana che intende mettere questi due territori palestinesi non è rimasta indifferente di fronte al discorso messianico venuto a corroborare il proprio discorso e il leader della destra israeliana sono giunti a una conclusione che però Vermeer braccio destro di Netanyahu riassume così
Israele deve rinunciare al sostegno degli elettori democratici ebrei americani considerati troppo critici per contare sull'incrollabili a sostegno dei cristiani evangelici
Nel corso dei suoi molteplici mandati Netanyahu il leader della destra nazionalista abbandonato la vecchia pratica della diplomazia israeliana
Quella di coltivare il sostegno bipartisan a Washington sulla scena americana Netanyahu ha scelto da che parte stare i repubblicani allineati con i loro elettori evangelici i repubblicani legittimano l'espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania
Allo stesso tempo una fascia crescente dell'elettorato democratico denuncia lassismo di Washington su questo tema
A causa di questo disaccordo fondamentale la difesa meccanica di Israele negli Stati Uniti è meno certa di quanto fosse ieri così tra l'altro
Allora fra show su le Monde
Di oggi
Veniamo a alla guerra della Russia contro l'Ucraina
Oggi vale la pena segnalare e leggere uno degli editoriali del dell'Economist uscito nelle edicole con un un giorno d'anticipo per per una pausa pasquale
Difendersi da soli e il titolo la Russia
Si prepara una nuova grande offensiva lungo tutta la linea del fronte l'Ucraina deve prepararsi scrive l'Economist la l'arrivo della primavera in Ucraina
Porta due tipi di tregua il clima più caldo significa che i frenetici attacchi missilistici di Broni della Russia contro le infrastrutture elettriche e del gas
Non saranno così insopportabili e con il nuovo caldo arriverà anche il il fango
Per circa un mese i movimenti militari diventeranno più difficili questo dovrebbe ostacolare l'ondata di attacchi russi lungo la linea del fronte che si estende attraverso l'Ucraina
Orientale meridionale ma ricorda l'Economist il fango non durerà
Mentre la primavera
Diventerà estate il timore che la Russia all'ANCI una nuova grande offensiva come aveva fatto lo scorso anno e la capacità dell'Ucraina di tenere la Russia a bada questa volta
Sembra molto meno sicura di quanto lo fosse allora ecco perché è urgentemente necessario mobilitare più truppe costruire difese di prima linea più con robuste
Gli ucraini comprensibilmente incolpano i politici di tutto il mondo per la loro situazione impegnati con il Medio Oriente con le prossime elezioni con i problemi economici interni
Gli alleati occidentali dell'Ucraina sono distratti la decisione dei repubblicani sostenitori di Trump al congresso di bloccare il pacchetto di aiuti
Militari da sessanta miliardi di dollari proposto dall'amministrazione ma idem per l'Ucraina sta avendo effetti sulla linea del fronte per la mancanza di munizioni e sopra le città ucraina per mancanza di contraerea
I soldati ucraini sono costretti a razionare i loro proiettili d'artiglieria mentre in alcune luoghi del del fronte la Russia può superare
In termini di colpi d'artiglieria l'Ucraina con un rapporto di cinque a uno più di centocinquanta droni e missili sono stati lanciati contro l'Ucraina in una sola notte la scorsa settimana
L'Ucraina è a corto di missili per intercettare quelli russi soprattutto quelli che possono eliminare intrusi più letali
Lo stallo americano prosegue l'economista e rischia di consentire alla Russia di sfondare le inadeguate linee di difesa dell'Ucraina e gli europei non se la passano molto meglio malgrado le dichiarazioni del presidente francese non al Macro
Che insiste sul fatto che la Russia deve essere sconfitta ma poi in via
Fornisce pochi mezzi in termini di hardware militare
Per far sì che ciò accada c'è anche il poco brillante cancelliere tedesco OLAF Scholz che si rifiuta di fornire i potenti missili a lungo raggio Tau russa l'Europa inoltre non è riuscita a mantenere l'obiettivo di fornire un milione di proiettili di d'artiglieria all'Ucraina entro la fine di marzo malgrado il fatto che la Repubblica Ceca stia setacciando il mondo per colmare il deficit anche il denaro un problema all'Europa almeno da questo punto di vista dovrebbe aiutare e invece Polonia Francia ora stanno cercando di bloccare le vitali esportazioni agricole dell'Ucraina in modo da proteggere i propri agricoltori
Detto ciò sottolinea l'Economist
L'Ucraina non può limitarsi a incolpare i suoi alleati anche lei ha responsabilità
Anche anche chi abbia fatto errori un errore è stato il fallimento in termini di
Manodopera
La Russia si sta preparando per un'altra ondata di mobilitazione con lo sguardo rivolto alla prossima grande offensiva l'attacco terroristico contro una sala da concerto di Mosca il ventidue marzo
Potrebbe effettivamente rendere tutto più facile a Vladimir Putin che urgeva questo attentato per dire che la Russia deve essere forte di fronte anemici assetati di sangue
Ma in Ucraina i tentativi di reclutare nuovi uomini sono ancora bloccati nelle
Maglie del processo democratico
Secondo quanto è stato riferito sono stati più presenti sono stati presentati più di mille emendamenti a un disegno di legge in parlamento che darebbe al governo più margine per reclutare il numero di soldati di cui ha bisogno
A corto di soldi e temendo l'impopolarità del presidente Volodymyr Zalinschi non ha fatto secondo l'Economist abbastanza sforzi per ottenere ciò che voleva in termini di mobilitazione l'Ucraina è anche molto in ritardo nel rafforzare le proprie posizioni difensive prosegue il settimanale
In un certo senso questo è comprensibile il governo si sogna ancora una controffensiva tende l'idea che l'attuale linea del fronte
Posso diventare qualcosa di molto simile a un confine che taglierebbe un quinto del paese e priverebbe l'Ucraina della maggior parte del suo accesso al mare
L'idea che questa linea possa diventare la base per un futuro negoziato di pace esattamente ciò che se le scuole invitare ma ora i pericoli sono così grandi che questa appare come l'opzione meno dannosa nelle ultime settimane gli scavatori hanno cominciato muoversi essi stanno seminando denti
Del Drago quelli che servono a bloccare i carri armati
L'Ucraina avrebbe dovuto iniziare molto prima ora occorre pregare che non sia troppo tardi così
L'economista questa settimana particolarmente
Pessimista
E sul quale rimaniamo per approfondire un altro tema le politiche migratorie dell'Unione europea e la cosiddetta dimensione esterna Charlemagne che la rubrica settimanale sull'Europa
A questo titolo come la paura dei migranti dell'Europa è arrivata a dominare la sua politica estera
Alla domanda se il loro passato coloniale possa dare diritto risarcimento per l'ex colonie gli europei preferiscono cambiare discorso sottolineando i generosi aiuti della politica di sviluppo nei paesi più poveri
L'Europa ospita alcuni dei più importanti programmi di aiuti esteri al mondo una manciata di membri dell'Unione europea soddisfa l'obiettivo di spendere lo zero sette per cento di PIL per alleviare la povertà globale
Ma chiunque si senta con l'anima in pace guardando alla prospettiva di scuole o sistemi di irrigazione costruiti con soldi europei
Dovrebbe dare un'occhiata alle clausole scritte in piccolo prevedere chi esattamente viene aiutato negli ultimi anni per esempio i Paesi Bassi hanno trovato un nuovo destinatario della generosità della politica di sviluppo parte del costo per ospitare i richiedenti asilo sul territorio olandese pagato dal bilancio degli aiuti allo sviluppo del ministero degli Esteri
Gli internazionalisti protestano la destra risponde che non importa se un afgano viene aiutato a errate o all'Aja perché perché in ogni caso
Va tutto agli stranieri
La contraddizione è evidente da un lato l'immigrazione clandestina è vista come un problema e i politici sanno che la politica del blocco navale o qualsiasi cosa equivalente vi aiuta a restare in carica dall'altro gli europei si considerano una forza positiva nel mondo per decenni due mondi sono stati tenuti separati
Poliziotti e funzionari dei ministeri dell'Interno da un lato hanno eretto recinzioni per tenere lontani i migranti dall'altro diplomatici funzionari specialisti della politica di sviluppo hanno riversato denaro vaccini e accordi commerciali
Sugli stessi Paesi da cui provenivano i rifugiati sulla scia della crisi migratoria del due mila quindici e sedici e poi del recente aumento di arrivi illegali l'Europa ha deciso che fermare le imbarcazioni e più importanti perché essere gentili con gli altri
E così la politica estera è stata cooptata dal ministero dell'Interno per contenere il numero di migranti sottolinea l'Economist
Ricordando che una serie di leggi il famoso nuovo patto su immigrazione e asilo che sarà adottato tra poco
Prevede un approccio globale e cosa significa approccio globale fondamentalmente pagare i dittatori
E chi non collabora il caso dell'Egitto l'ultimo cinque miliardi di euro prima Turchia poi i Tunisia
Per esternalizzare il problema dei migranti ma questo non basta perché perché occorre rimpatriare gli arriva e allora qual è il di il l'accordo punire chi non coopera
Come con tagli agli aiuti allo sviluppo taglio dei visti
Anche possibili sanzioni commerciali cioè Dazzi morale ha vinto la fazione del ministero degli Inter
In un sistema politico in cui i populisti deve di destra sono in forte crescita nei sondaggi l'immigrazione è diventata la priorità politica gli aiuti esteri
No
Così tra l'altro l'Economist non ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale