Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale martedì due aprile questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi ovviamente i risultati delle elezioni amministrative domenica in Turchia riempiono la la cronaca di diversi giornali
Non tutti sono usciti a causa della pausa Pasquale l'opposizione turca conquista di grandi città in un duro colpo per Recep Tayyip Erdoğan
Scrive il Financial Times nel suo principale
Articolo il partito del presidente subisce una severa sconfitta nelle elezioni locali le questioni economiche hanno spostato l'elettorato turco sottolinea tra l'altro il quotidiano
Della si di noi però oggi ci soffermeremo
In particolare su commenti che riguardano altri temi
Innanzitutto la Russia di Vladimir Putin le sue mire espansionista e leggeremo Gideon Racman sul Financial Times Putin sta aspettando che Washington diventi
Silenziosa il leader russo vede un'opportunità
In una crisi politica in Terna negli Stati Uniti dopo le elezioni presidenziali e il possibile ritorno di Donal Trump alla Casa Bianca per ristabilire una sfera di influenza in Europa
Altro tema che cerchiamo Remo di approfondire attraverso i commenti
La la situazione in Medio Oriente a Gaza il Washington post ieri avevo un editoriale come Stati Uniti e Israele possono tornare sulla stessa pagina sulla stessa lunghezza Donda poi torneremo a parlare de la crisi in Europa a causa delle proteste agricole
Con i trattati di libero scambio che vengono utilizzati come capro espiatorio lo sottolineava ieri
Figaro in un editoriale infine se avremo tempo parleremo anche dell'Italia vista dall'estero in particolare il presidente del Consiglio Giorgia Meloni
La scorsa settimana vi abbiamo proposto tutto uno speciale di Libération che sembra avere risvegliato l'attenzione anche di altri
Giornali questo fine settimana è uscito un lungo articolo sul quotidiano belga le Soir
Il doppio gioco di Giorgia Meloni in Europa si presenta come costruttiva a Roma lascia che i suoi scagnozzi portino avanti il progetto di fratelli d Italia
Concentriamoci però sulla Russia di Vladimir Putin e il Financial Times Dino Racman Putin sta aspettando che Washington si faccia silenziosa leader russo
Vede un'opportunità per ristabilire una sfera di influenza in Europa scrive il quotidiano della City
Nel nel suo libro di memorie pubblicato nel due mila Vladimir Putin ricorda
Di aver chiesto a una unità dell'Armata Rossa lì vicino di proteggere il quartier generale del KGB a Dresda nella nell'allora Germania dell'Est
La risposta che ricevette lo sciocco non possiamo fare nulla senza ordini da Mosca e Mosca si fece silenziosa
Qualche anno dopo prosegue Racman Putin spiegò di aver avuto la sensazione che il suo paese non esistesse più che fosse scomparso
Esperienze brucianti come questa sono formative
La lezione che Putin sembra aver tratto dal mille novecentottantanove che i grandi imperi possono crollare a causa del disordine politico interno
Dopo aver visto Mosca cadere nel silenzio ora Putin spera di vedere Washington cadere nel silenzio e di impero americano crollare a sua volta
Viste da Mosca prosegue raccomanda le possibilità devono apparire allettanti le l'elezione di Donal Trump per un secondo mandato come presidente degli Stati Uniti
Metterebbe l'alleanza occidentale sotto una tensione senza precedenti i cambiamenti politici che potrebbero essere avviati da Trump
Come la fine totale del sostegno all'Ucraina un ritiro americano della NATO sono solo una delle potenziali strade che potrebbero portare alla Russia raggiungere i suoi obiettivi
Un secondo percorso di cui si parla meno non dipende da cambiamenti consapevoli nella politica della Casa Bianca
In questo secondo scenario le conseguenze di un'elezione di Trump vedrebbero il governo e la società americane cadere nello scompiglio
Preoccupata dai propri conflitti interni l'élite americana perderebbe la volontà o la capacità di proiettare la potenza nel resto del mondo
Un periodo di disordini potrebbe non dover durare a lungo per avere conseguenze sconvolgenti nel resto del mondo come ha ricordato lo stesso Putin a proposito dell'Unione Sovietica avevamo perso la fiducia solo per un momento ma è stato sufficiente per sconvolgere l'equilibrio delle forze nel mondo un periodo di perdita di fiducia causato dalle turbolenze post elettorali negli Stati Uniti
Sembra abbastanza plausibile sottolinea Didion Racman se Trump dovesse vincere ha già detto che intende vendicarsi dei suoi nemici politici
Trump ha parlato di Processi per tradimento o corruzione contro esponenti democratici perfino ex funzionari della sua
Amministrazione
Quella quella nel primo mandato i suoi bersagli includono Dubai denigrare i Clinton e marca medley che era l'ufficiale militare più alto in grado dell'America sotto la presidenza Trump
I think-tank pro Trump hanno elaborato piani preliminari vertici dell'amministrazione americana i funzionari del Pentagono temono che Trump cacci per slealtà i massimi livelli dell'esercito
Perché resistono le sue richieste di schierare truppe nelle strade d'America temono anche che Trump nomini dei veri e propri autoritaria Imberti sci dei servizi di Intelligence delle forze armate o che possa spingere i ranghi inferiori a rivoltarsi contro i vertici
L'altro scenario che Trump perda contro by interna ma anche in questo caso c'è una forte possibilità che si verifichino disordini politici negli Stati Uniti
Chi può credere che Trump per i suoi sostenitori accetterebbero la sconfitta una replica dell'insurrezione del sei gennaio due mila ventuno solo che questa volta ci sarebbe anche il sostegno aggiuntivo di politici
Locali sembra abbastanza probabile tutto ciò sarebbe una ricetta per turbolenze negli Stati Uniti
E per quella che Putin chiamava nel contesto sapienti con la paralisi del potere
Una Washington paralizzata rappresenterebbe un'opportunità per Mosca e Pechino
Io gli ho raccomandato aggiunge che non è possibile oggi sapere in anticipo quale forma super assumerà questa opportunità
Il disfacimento dell'imperio pero sovietico nel mille novecentottantanove
Fu caratterizzato in gran parte da e venti imprevisti e improvvisazioni ma per Putin la prospettiva di invertire l'umiliazione del mille novecentottantanove
E ristabilire una sorta di sfera di influenza russa in Europa
Deve sembrare allettante e molto vicina
Tuttavia la visione di Putin su quanto accaduto nel mille novecentottantanove e quindi le sue ambizioni per il due mila venticinque
Soffre di un grave difetto le cause del crollo dell'impero sovietico non furono semplicemente la confusione o la mancanza di volontà Mosca la ragione più profonda fu che il dominio sovietico era disprezzato nell'Europa centrale e orientale
L'Unione Sovietica aveva inviato i carri armati in Ungheria nel mille novecentocinquantasei in Cecoslovacchia nel mille novecentosessantotto per reprimere il dissenso
La decisione di Mikhail Gorbaciov di non schiere schiacciare per la terza volta le aspirazioni democratiche dell'Europa orientale era stata una scelta morale non un momento di debolezza come lo considera Vladimir Putin
E proprio il vecchio modello brutale di dominio sovietico che Putin ha cercato di replicare nel due mila e ventidue quando ha lanciato la sua invasione su vasta scala dell'Ucraina
Il problema è stato che il mondo
è cambiato tra mille novecentottantanove e prima ancora il due mila ventidue in modo che in modi che punti non riesce a capire
Gli ucraini hanno reagito l'Occidente ha fornito loro armi a differenza del mille novecentocinquantasei del mille novecentosessantotto quando gli Stati Uniti e i loro alleati si fecero da parte
Senza opporsi di fatto all'intervento di Mosca
Molte su cose sono cambiate dal mille novecentottantanove a Mosca Washington Berlino e Varsavia
Ma una cosa che rimane costante e la determinazione degli europei a resistere alla dominazione russa
Le nazioni dell'Unione Europea sono dolorosamente consapevoli di quanto siano diventate dipendenti dalla potenza militare americana
Ma sono determinate a fare qualcosa al riguardo è possibile che Washington cada nel silenzio il prossimo anno
Ma conclude video Racman ciò non significa che Mosca sarà in grado di riportare l'orologio dell'Europa indietro al mille novecento ottantotto così tra l'altro il il Financial Times ci spostiamo all'altra guerra quella a Gaza in Medioriente condotta da Israele
Contro Hamas si avvicina al sesto mese
Con
Fratture sempre più evidenti tra i due principali alleati di questo conflitto
Almeno nel campo delle democrazie cioè Stati Uniti e Israele il Washington post ieri aveva un editoriale dal titolo come Stati Uniti e Israele possono tornare
Sulla stessa linea mentre la guerra case si avvicina al sesto mese si stanno manifestando sempre più crepe nel fronte un tempo iniquo dal invoca vilmente unito tra Israele e Stati Uniti
Nel frattempo la fame minacce civile Agasa che a causa degli sfondamenti delle malattie dalla morte hanno già pagato un prezzo orribile se Israele Stati Uniti non risolveranno le loro divergenze e non si accorderanno su un approccio praticabile per la prossima fase a Gaza
Compreso come alleviare le sofferenze dei civili e estromettere a mass Hamas potrebbe emergere come vincitore arrivato il fatto sia stato lui a iniziare questa guerra massacrando gli israeliani il sette ottobre un risultato del genere sottolinea Washington post potrebbe minacciare non solo la stabilità di Israele ma anche l'intera regione
Le critiche aperte del presidente Beiderbecke ha detto che Israele non è riuscito a limitare le vittime civili a consentire agli aiuti di raggiungere i palestinesi si aggiungono a un importante discorso del senatore Charles da sciame
Che ha criticato il premier israeliano Benjamin Netanyahu e si aggiungono alle alla decisione degli Stati Uniti di astenerci alle Nazioni Unite su una risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiede il cessate il fuoco
Astensione che ha provocato l'ira di Israele questi eventi recenti hanno inasprito il rapporto tra i due Paesi come raramente prima d'ora
La tensione si basa sulla realtà
Ne by indenne Netanyahu sono popolari in patria entrambi tendono di perdere il posto eppure si trovano ad affrontare pressioni politiche interne incompatibili tra loro
Baj Del si scontra con l'ala sinistra del partito democratica che sempre più critica nei confronti della continuazione della guerra da parte di Israele
Così come con la crescente impazienza del più ampio elettorato americano
Il potere di Netanyahu dipende dall'estrema destra che sostiene l'annessione della Cisgiordania
Ma va anche ricordato che gli israeliani più moderati considerano questa guerra come esistenziale e sono disposti ad andare avanti Agasa per annientare Hamas l'altra realtà però è che Hamas sebbene grava mente colpito da da dall'esercito israeliano ancora una leadership intatta al comando di quattro battaglioni rintanati nel sottosuolo di Gaza allo stesso tempo le condizioni oggettive per i circa due milioni di palestinesi Agasa la maggior parte sfollati da casa in rovine sono terribili
A dire la verità la loro difficile situazione in parte colpa di Hamas che ha iniziato una guerra
In cui non ha potuto con una voluto proteggere donne e bambini dalla morte tuttavia per Israele è proteggere i civili innocenti dovrebbe essere imperativo sia dal punto di vista strategico che morale secondo coscienza
Segnali che malgrado le tensioni recenti
Stati Uniti Israele potrebbero iniziare a passare dal teatro Polito politico a una discussione più matura
I consiglieri di Netanyahu hanno programmato un incontro con i funzionari dell'amministrazione invalidanti
Dopo che il primo ministro lunedì aveva deciso di cancellare questa missione per protestare contro l'astensione sulla risoluzione all'ONU nel frattempo il ministro della Difesa io altro Galland
Ha tenuto colloqui con la squadra di sicurezza nazionale di Baj Dan su un argomento che conta davvero cioè come ossei
Israele posso attaccare le restanti forze di Hamas Arafat senza causare una catastrofe umanitaria per gli oltre un milione di palestinesi che sono fuggiti in quella città dopo i precedenti combattimenti nel resto di casa
Ciò che è emerso sottolinea Washington poste una chiara dichiarazione dell'amministrazione
Che lascia spazio agli Stati Uniti per sostenere un'offensiva Rafa ma solo a una condizione se include un piano realizzabile e verificabile
Per prendersi cura della sicurezza dell'incolumi unità del milione e mezzo di abitanti di Gaza che hanno cercato rifugio lì come ha detto un portavoce della stessa amministrazione
La pressione di Balder è cruciale
Una soluzione preferibile nel breve periodo sarebbe quella di negoziare una tregua di sei settimane con Hamas
Con il rilascio degli ostaggi israeliani ma i negoziati sembrano non andare da nessuna parte forse perché Hamas ha intravisto un'opportunità nelle tensioni tra Stati Uniti e Israele
Nonostante da settimane si parli di un imminente attacco israeliano Arafat un'operazione di questo tipo richiederebbe un'ampia preparazione
E probabilmente non potrebbe iniziare prima di almeno un mese qualunque cosa accada Israele deve comunque aumentare il livello di aiuti che entrano a Gaza
Israele però non a tempo illimitato per porre fine a questa guerra e a tutte le enormi sofferenze che ne derivano
Nessuno città israeliane civili di Gaza gli ostaggi che languono nei tunnel di Hamas può permettersi una situazione di stallo
Nonostante le sue dure critiche by del è ancora amico di Israele e disposto a correre rischi politici per sostenerlo
Ma il futuro di Israele potrebbe dipendere dal fatto che Netanyahu comprenda che quando qualcuno del genere qualcuno come baite offre consigli saggio ascoltarle
Così tra l'altro Washington post non abbiamo più molto tempo però un tema su cui vogliamo tornare quest'oggi approfittando anche della de la pausa di Pasqua gli agricoltori le proteste in Europa e uno dei bersagli trattati di libero scambio in particolare uno al Mercosur Ra
Figlia o ieri aveva un editoriale dal titolo
Separare il grano dal l'olio il libero scambio facile capro espiatorio sarebbe sbagliato buttare via il sette al Mercosur con l'acqua sporca degli accordi di libero scambio
Che da tempo sono oggetto di critiche
Questi due trattati secondo le figlie o non hanno granché che fare l'uno con l'altro
Entrambi mirano ridurre le barriere doganali aumentare il commercio a beneficio di tutti i firmatari con il seta l'accordo con il Canada le esportazioni verso il Canada sono aumentate di un terzo in cinque anni addirittura il settantadue per cento per i prodotti lattiero caseari francesi il trattato Mercosur invece è privo di requisiti ambientali clausole di reciprocità
Trattato Mercosur non è ancora firmato in realtà ci sono questi requisiti ma a volte anche i giornali difendendo le proprie posizioni cadono come dire
Nel nell'inganno della della del modo di dire del modo di trattare certi argomenti ma qual è il punto
è che sottolinea giustamente figlia o
Gli accordi di libero scambio sono diventati facili capri espiatori troppo facile
Perché cosa vediamo da vent'anni per l'agricoltura francese in generale europea un netto aumento delle esportazioni fuori dall'Europa
In realtà le difficoltà delle imprese agricole francesi sono in gran parte dovute a una burocrazia invasiva
Eccessiva trasposizione normativa mancanza di competitività del modello agricolo
Insomma insomma occorre separare il grano Dalloglio dei trattati di libero scambio infine una segnalazione che riguarda l'Italia l'abbiamo detto le sommarie
Si è riacceso un po'l'attenzione sul nostro paese del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo un lungo dossier pubblicato da Liberazione che abbiamo in parte proposto la scorsa settimana nel weekend è stato il quotidiano un bel Belgrado sua a pubblicare una lunga inchiesta dal titolo il doppio gioco di Giorgia Meloni
Al Consiglio europeo la leader di estrema destra smentito i timori iniziali con il suo atteggiamento costruttivo e il suo sostegno all'Ucraina ma a Roma Meloni lascia i suoi scagnozzi portare avanti il progetto di Fratelli d'Italia
Questa tensione finora è stata gestita in modo piuttosto abile dal primo ministro italiano che rimane in testa ai sondaggi a due mesi dalle elezioni
Europeo così tra l'altro lussuoso con cui ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale