"Carcerazione, collaborazione e Stato di diritto" Convegno promosso dall'Unione delle Camere penali italiane nel quadro delle tre giornate di studio dedicate alla giustizia penale (Palermo, Palazzo di giustizia)

Abbiamo
Inizio ai lavori
Alle autorità
Alle gentili signore
Ai meriti ospiti
A quanti hanno voluto partecipare a questo nostro convegno ai colleghi
Porgo il saluto più sentito
Più cordiale e quello di benvenuto ai lavori del nostro convegno nella qualità di
Rappresentante dell'avvocatura penale italiana sociale
A pochi mesi di distanza dal congresso
Quinto congresso ordinario dell'Unione delle camere penali italiane
Celebrato ad Abano Terme
In occasione del quale
Prima di dichiarare l'apertura dei lavori ho pregato il socio onorario
Dell'unione
Professore Pisapia
Di onorarci della sua presenza
Al tavolo della presidenza
Con quella arguzia
Con quella bonomia
Con quella ritrosia e modestia che lo caratterizzava mi rispose dicendo che la poltrona diffida era certamente più comoda
E più spaziosa le seggioline che avevamo che avevano predisposto sul palcoscenico
Gli ho dato il braccio accompagnandolo per quella ripida scaletta interminabile convinto soltanto ad accertare il nostro invito nel momento in cui seicento delegati in piedi commossi applaudivano
E lo chiamavano alla presidenza
Oggi Lecco di quegli applausi
Arriva ininterrotto hanno
Così come avremmo fatto
Chiamandolo oggi ancora una volta a presiedere questo convegno
Io vi prego di continuare quell'applauso ideale vedendolo salire questo gradino per essere qui insieme a noi
Per potergli dire
Che nel suo nome e nella sua memoria questo convegno si accinge ad iniziare
Grazie
Pregheremmo da qui a poco il eccellenza il professor Conso
Di ricordarcelo e di commemorarlo
Non è soltanto
Ci sentiamo di dire che
Il su cure generoso non batte più
Ma
Diverrà
Certamente
Nel nostro ricordo
All'insegna di questa mestizia devo ricordare che nei giorni scorsi la Camera penale di Palermo
Ha perduto uno dei più cari
Di più
O se lei
Usare un termine che dice tutto per noi uno dei più puliti
Dei più corretti
Dei più generoso
Che non meritava certamente di scomparire così improvvisamente come è scomparso lasciando cinque bambini cinque ragazzi
Un giovane che abbiamo visto crescere un giovane che abbiamo visto avviarsi alla professione una Pilotto che si accingeva a a spiccare il volo diventare un grande avvocato Gaetano Petralia non è più con noi
E allora ancora una volta perdonatemi consentitemelo
Un istante di raccoglimento alla memoria di questo nostro carissimo
Carissimo indimenticabile fratello
E un programma quello dei lavori odierni
Ricco di relazioni
Gli interventi programmati
E mi auguro di trovare il tempo per dare spazio ad altri numerosi interventi
Da noi tanto che
E questa la prima come avete visto
Delle tre giornate dedicate alla giustizia penale
Che viene celebrata a Palermo e non a caso e che avrà un seguito a Napoli e quindi a Milano
Il tema lo conoscete
Carcerazione collaborazione stato di devo fare subito una premessa per tranquillizzarvi
Mi rendo conto della esigenza tirannica del tempo a disposizione e peraltro non intendo assolutamente sottrarre neanche un minuto agli interventi
Degli oratori
Autorevoli
Che svilupperanno i temi del convegno
Mi dovete soltanto per mettere pochi flash
Il primo dei quali
è il seguente
I problemi della giustizia certamente gravi e da sempre insoluti direi piuttosto forse i problemi dalla malagiustizia
Non si risolvono ne sono stati risolti certamente con uno lo scempio
Chiara caratterizzato il sistematico smantellamento del nostro codice di procedura penale
Né si risolvono certamente con lo svuotamento interno di esso attraverso la applicazione di un nuovo Codice supposto
Noi come camere penali italiane
Diciamo
A questo punto basta ai continui tentativi di snaturamento
Delle regole del sistema processuale penale
Un secondo Flash
Sapete che già processo è polemica
Per le norme ieri riguardanti le modifiche del codice di procedura penale e qui il l'avvocato onorevole Fragalà che componente dalla commissione Giustizia alla Camera uno di dei deputati che si è occupato del problema può darcene
Sia per la semplificazione dei procedimenti
Sia relativamente alle misure cautelari e ai diritti della difesa
E sono di pochi giorni addietro addirittura ieri l'eguaglianza di qualche procuratore della Repubblica sull'abrogazione della dell'articolo trecentosettantuno bis del Codice penale
Per il delitto di falsa informazione
Ed è già piagnisteo
Sulle modifiche in tema di esigenze cautelari
Sull'obbligo del CIPE di interrogare
L'indagato nel momento in cui presenti istanza per la revoca delle misure stesse e quant'altro
Alle lamentazioni che certamente
Sono di competenza delle tre finché noi vorremmo dire che come associazione
Gli avvocati penalisti italiani
Rispondiamo
Che il processo
Il processo delle regole e processo di Tartini
E non processo di una
Ho promesso di Flash
E non intendo aprire sul punto
Una introduzione che mi porterebbe lontano
Anche perché non devo dimenticare
Il mio compito di moderatore
Nel momento in cui vengo chiamato ha l'onore di presiedere questo convegno
Terzo Flash
L'Unione delle camere penali italiane
Comunque questa è una dichiarazione ufficiale non consentirà mai qualsiasi tentativo
Di ritorno alla cultura del sospetto
E tanto meno alla legislazione dell'emergenza
E quindi l'ultimo e quinto o quarto slash
La cosiddetta sicurezza sociale
Non venga pretestuosamente utilizzata
Sì non addirittura finalizzata allora signor Rutelli all'ONU smantellamento delle regole di garanzia
Di libertà
La civiltà giuridica
Di democrazia
Il nome
Di quei principi fondamentali sullo stato di diritto e gli ho presentato il tema vi ringrazio
Vorrei dare subito la parola
L'apertura dei lavori all'avvocato Giovanni nato e immediatamente dopo
Per i saluti inaugurali associa lei sa dottore Pasquale Giardina primo presidente dalla corte d'appello di Palermo
L'avvocato Musotto presidente alla Provincia che purtroppo mi ha fatto sapere non so se è riuscito non ce l'ha fatta stava male ed era febbricitante e quindi non si sentiva o per lo meno bene bene hanno fatto a non farlo uscire da casa
All'avvocato Ettore Lo Cascio presidente del consiglio dell'ordine
Al rappresentante dell'Aia il giovane collega che sentiremo da qui a poco avvocato noto la parola
Autorità signore
Signori colleghi
A me l'onore di aprire i lavori di questo convegno a me nella qualità di presidente della camera penale di Palermo
Palermo
Perché Palermo
Perché Palermo è stata designata dagli organi centrali dell'Unione delle camere penali italiane come sede della prima giornata sulla giustizia
Cosa è successo
Il congresso di Abano del settembre novanta cara quattro si è concluso con la mozione politica
Che la sospensione del ricorso all'astensione dalle udienze come forma di protesta e di lotta decisa a Roma il diciotto giugno novantaquattro era subordinata
All'assunzione da parte del potere politico di efficaci iniziative legislative per la soluzione dei più gravi problemi della giustizia
Ebbene l'avvocatura di Palermo
Ha sottolineato con un'astensione dalle udienze che si è protratta per più di due mesi
Che il potere politico era rimasto sordo a tutte le sollecitazioni provenienti dall'avvocatura penalistica italiana da qui il riconoscimento da parte degli organi dell'Unione di assegnare a Palermo l'organizzazione della prima giornata sulla giustizia
Siamo orgogliosi per riconoscenti
Felici di ospitare in Palermo tanti colleghi illustri di altri fori
E il relatori dissi garante spessore
Li ringraziamo per la loro presenza ma soprattutto per quello che ci diranno e ci insegna i temi che saranno trattati per la loro pregnante attualità non possono che suscitare vivo interesse in un periodo così tormentato dal nostro Paese
Gli avvocati penalisti rinvengono in tante le loro preoccupazioni e Dell'Oro inquietudini
Avevano creduto in un codice nuovo basato sul principio incipit accusatorio che rappresentavo modello processuale maggiormente rispettoso dei diritti della persona umana si sono ritrovati
Attraverso le continue modifiche legislative la giurisprudenza costituzionale e le interpretazioni della Suprema Corte un sistema processuale certamente peggiore di quello che era stato abrogato
Annulla sono balzi gli sforzi dei penalisti italiani al convegno nazionale svoltosi a Bologna nel marzo del novantatré avente per tema recupero della legalità non hanno fatto seguito i risultati sperati
Ma è giusto che si sappia
Che gli avvocati penalisti non intendono transigere in ordine alla difesa di quei principi fondamentali che stavano a base del codice processuale vigente e che sono stati stravolti nel loro autentico significato
Non intendono transigere in ordine ai principi su cui si fonda lo stato di diritto e cioè la libertà personale e la presunzione di innocenza
I nomi in ordine al problema della libertà personale la restrizione in carcere per espressa statuizione del Codice di rito deve essere una eccezione
Che per di più deve essere ampiamente motivata e non una regola
Le cronache giudiziarie ci dimostrano ogni giorno che le cose purtroppo non stanno così
Si è compreso che la misura cautelare viene di sovente utilizzata per scopi più o meno estorsivi di confessioni
Val la pena di ricordare che l'interrogatorio dell'indagato è un mezzo di difesa e non un mezzo di ricerca della prova
Consegue che l'utilizzazione di tali strumenti in funzione probatoria rappresenta un'autentica devianza dello dallo spirito e dalla lettera della legge in ordine infine al problema delle chiamate in correità bisogna osservare come tale strumento certamente produttivo di affetti nell'accertamento della verità nell'ambito del processo penale dimostra proprio in questi giorni senza naturalmente esprimere alcuna valutazione di merito tutti i suoi limiti in quanto capace di ingenerare dubbi e confusione chiamata in correità caratterizzata come da uno origine infida e nell'ambito della quale possono trovare asilo i più disparati interessa
Ci siamo
Se questi sono i punti principali delle nostre preoccupazioni conviene domandarsi quale potrebbero essere i rimedi
Io modestamente accenno solamente all'attuazione concreta dell'articolo ottantotto delle disposizioni di attuazione alla rivisitazione delle norme in materia di libertà personale alla separazione delle carriere
Naturalmente ai signori relatori le conclusioni più brillanti e più positive grazie per avermi ascoltato e ancora un vivo ringraziamento per la vostra partecipazione
Il mio è un breve saluto
Mi è particolarmente gradito portiere a tutti gli intervenuti il cordiale benvenuto dei magistrati della corte di appello e mio personale in occasione di questa prima giornata
Sulla giustizia penale organizzata dall'Unione delle camere penali italiane
Il tema sul quale si svolgerà il convegno e di particolare interesse
Direi quasi di scottante attualità
Carcerazione collaborazione Stato di diritto
Sono argomenti sui quali mie stia consentito il dirlo
Sino a pochi anni orsono sarebbe stata estremamente banale organizzare un incontro per un confronto di idee
Tanto era lo fa un incontrastati i principi sui quali si fondavano gli istituti su cui oggi siete chiamati a occupare negli erano dubbi e incertezze sul significato istruì contenuti dell'espressione Stato di diritto che stava
A indicare indiscutibilmente lo Stato in cui i poteri istituzionali il legislativo l'esecutivo e il giudiziario operano strettamente nell'ambito delle proprie attribuzioni
E quindi nel rispetto più assoluto delle attribuzioni altrui senza straripamenti palesi o occulti e senza esercitare funzioni di supplenza che se generalizzate nel tempo
E nelle diverse direzioni portano inesorabilmente OutKast prima e quindi nel tempo a forme di dittatura più o meno palesi occupa occulte
è necessario quindi in questa difficile stagione di contrasti incertezze che si ristabilisca la normalità nel gioco delle parti e che si attribuisca una volta per tutte a ciascuno il suo nel rispetto della legge
E quindi della persona umana
Ed è con questo auspicio e con l'augurio che questo convegno possa contribuire efficacemente al ristabilimento di quelle condizioni di normalità nella giurisdizione cui tutti aspiriamo
Che io di auguro poco a corte lavoro
Chiedo scusa se dovrò allontanarmi ma un impegno fuori Palermo che mi costringe
A non potere continuare a partecipare ai lavori novella ringraziarlo e si consenta di villette siamo grati non soltanto per la sua presenza ma per la valenza del suo intervento grazie alle tre del l'avvocato Lo Cascio Presidente del consiglio dell'ordine di Palermo è pregato di
Queste giornate di studio
Dita Luna sospetti del diritto penale e processuale penale
In un'ottica significativa per la positiva acquisizione deducibile dall'evenienze fattuali nel tempo certamente a breve di superamento sono da norme del cosiddetto processo penale
Sono di importanza rilevantissima per diversa considerazione
Consentono intanto un dialogo diretto tra tutti gli operatori della giustizia avvocati magistrata dato aggiudicante magistrato all'ufficio del pubblico ministero docenti universitari
Impedendo che la trasmissione del pensiero di ognuna di questa categoria venga filtrata organo Borat da soggetto esterne al mondo giudiziario
Con effetti talvolta distorsivi
Sicché all'esperienza la proposta le aspettative che la singola categoria hanno necessità di comunicare e scambiare reciprocamente
Assumono talvolta abilmente manipolata la forma di posizione rigidamente corporative apodittico e in quanto tali necessariamente conflittuale
Attraverso il dialogo condotto comma intelligenza che ci appartiene che è propria del singolo ecco Teoria degli operatori della giustizia
è possibile sgombrare il campo da dubbi ad aumentare che creano un distacco tra levare componente del mondo giudiziario
è uno stato di tensione assai pericoloso nella misura in cui interverranno la frattura di impedimenti tanto allo svolgimento Reconta e dal giudice quanto al concreto esercizio del diritto di difesa
Concordo infine a migliorare e perché no a rendere più vivibile e stimolante il rapporto entrati Obiettivo cioè diverso operatore del diritto
Nella comune convenzioni che essi possono essere talora contro rettore necessari ora avversari se si vuole ma sempre e soltanto nel nel significato tecnico processuale dal termine
Ne ha deve essere conclusione potrebbe pervenisse anche se si ammettesse per assurdo
Che ogni operatore di giustizia è portatore di ideologia personale accanto molto politico realizzò so culturale poiché ebbene che all'Energia rimangono nel vestibolo al palazzo di giustizia
Accendo opportuno che alle stesse non entro nelle aule giudiziarie
Ed allora e così ho detto sciopero degli avvocati penalisti non attuabili certi fine giustizia e non costituisce e un regime condizione che se voglio dire di civiltà giudiziaria
Strumento idoneo a contraddire comportamenti denunziato denunciarvi di legittimità e oggi proprio negazione sotto profili diversi compresi quelli concedenti compere forma di eccesso di potere e di abuso di ufficio
Peraltro non è sopportabile che il giudizio negativo sul palco per opporre al mondo giudiziari pochi per la verità
Possa incidere in maniera strumentale sino a colpire la credibilità è l'aveva l'abilità di un'intera categoria
Un'apertura intelligente
Un dialogo serrato anche sul piano al contrasto è in sintesi
Un rapporto più leale orrendo era un servizio più utile più immediato è certamente meno fumoso di ogni sciopero ognuno conferenza stampa allargata Orrei fretta che sia e ciò soprattutto nella consapevolezza che è il primo spot regate comportamenti finalizzate unicamente al dialogo non si farà mai luogo all'interpretazione controversa e non vi sarà spazio però una strumentalizzazione esterna
E tutte le volte in cui fosse necessario occorre trasferite al dialogo e il confronto o la dovuta riservatezza ecco allora qua tenta vigenza
Nella sede di un dibattito Avalon Misha dal sole e non so qualcosa non sotto quella talvolta ovviamente dei riflettori
Gli incontri programmati dall'Unione delle camere penali italiane cui vaglio personale saluto applauso e non a quello degli avvocati è procuratore del foro di Palermo debbono pertanto costruire nell'ottica di quanto finito da dire una delle possible occasione di dialogo è di aperto confronto
Sicché è Paese possano recepire per un messaggio nuovo e diverso che avvalga una volta per tutte a sfatare un luogo comune
Talvolta gravemente destabilizzante secondo cui il rapporto è tra gli operatori del diritto debbono esserne già stranamente contrattuali se non addirittura Risso
Il mio personale ospizio è quello alla classe forense palermitana vanno in questa precisa dell'azione con l'augurio di un buon lavoro
Ringrazio il Presidente del Consiglio dell'Ordine anche se dobbiamo dire che non importa che sia o meno condiviso il punto di vista del consiglio dell'ordine stesso
Devo salutare
Per ordine di arrivo il l'onorevole Serafini Sebastiano Neri responsabile per i problemi che la giustizia di alleanza nazionale il quale ha chiesto di intervenire Locatello farà e gli sono grato per essere intervenuto
Saluto il procuratore della Repubblica dottor Caselli che arriva in questo momento ci fa piacere
Essere presente con noi e prima che io dia la parola all'avvocato greco mi corre l'obbligo perché un documento che dovrà far parte
Dei documenti allegati al convegno e anche perché porta la firma dell'avvocato Musotto il quale sarebbe dovuto intervenire e oltre quella dell'avvocato Musotto porta la firma del assessori dell'intera giunta da lui presieduta devo darvi lettura della seguente lettera aperta a tutte le istituzioni
Il presidente della Provincia Regionale di Palermo Francesco Musotto con i componenti della giunta provinciale esprime la più profonda solidarietà all'Arma dei carabinieri e ai familiari del maresciallo Antonino Lombardo
Un nuovo dramma individuale e collettivo si abbatte sulla martoriata terra siciliana di fronte alla morte violenta al dolore dei familiari all'oltraggio dall'offesa recata ad una persona che non poteva difendersi
E l'ha visto la morte come l'unica via che gli era una scenata per gridare la sua rabbia riaffermare la sua dignità
Il silenzio rispettoso patria del credente lo sconcerto e la disperazione potrebbero sembrare gli unici atteggiamenti possibili
Eppure chi ha delle responsabilità istituzionali deve superare la soglia dei sentimenti e cercare di capire di analizzare le ragioni di questa nuova morte di un servitore dello Stato certamente va evitata ogni ulteriore strumentalizzazione di una vicenda drammatica che come ha detto il generale Federici è nato da una cinica e spregiudicata strumentalizzazione
Bisogna però avere il coraggio di capire di denunciare la responsabilità e di creare le condizioni per il superamento della barbarie
Ora noi pare che da questa tristissima storia possiamo ricavare qualche insegnamento il primo riguarda gli effetti perversi di una politica chiedo al sindaco di Palermo è stata ridotta solamente
La politica come contrapposizione amico nemico che è stata utilizzata negli anni Venti e Trenta da politologi come il tedesco Carl Schmitt
E che poi fatalmente portò alla morte della democrazia al nazismo chi non fa parte della fazione dalla banda va demonizzato quando poi non si hanno idee argomenti progetti su cui costruire un'iniziativa politica seria
Si richiama l'esistenza del nemico non importa se l'amministrazione non funziona
Sì e servizi sono inefficienti se il cittadino scontento se un intero Paese insorge contro il suo Sindaco
In questi casi per superare l'assenza di vere proposte politiche si sfogano la minaccia del nemico endemico in Sicilia assume sempre il volto tremendo dalla mafia il nemico o è colluso con la mafia o inerte nella lotta contro di essa e quale accusa più grave di questa può essere mossa contro uomini che con abnegazione e senso del dovere
Hanno fatto davvero della lotta contro la mafia lo scopo della loro salute e assistenza
I siciliani hanno dimenticato troppo in fretta le tremende accuse che lo stesso Orlando ma John contro Giovanni Falcone il grande
Ed io ho superato interprete della ribellione dei siciliani al ricatto mafioso ora il gioco è stato ripetuto ma chi gioca d'azzardo può andare bene una due cento volte mai all'infinito dubito del fatto che l'opinione pubblica dimenticherà facilmente quanto è successo in questi giorni
Dovranno accertasse le responsabilità politiche quelle giuridiche di chi usa la lingua comune lontana questo lo ripetiamo deve servire non a realizzare vendette politiche hanno superato il vero senso della politica in una democrazia veramente pluralista
Una politica che non sia inserita nella calunnia giornaliera che non sia più gridata nelle trasmissioni televisive ma che permette di riscoprire le ragioni dello stare insieme inutili che servono a tenere unita la Società pur nel riconoscimento della diversità
La politica di una società democratica non è contrapposizione amico nemico mani accettazione della diversità
Contemporaneo con temperamento delle opposte esigenze sui stazione dei bisogni dei cittadini scegliendo i mezzi che sembrano migliori nella consapevolezza in una società democratica non esistono verità assolute
Questa Regione questa Regione nel succedersi dei diversi regimi politici è stata sempre avvolto da una capote ammenda d'autunno
Moro vittimismo politico che ha minacciato la libertà che invece e possibilità di differenza governanti intolleranti nemici della libertà
Speriamo che questa assurda morte possa fare ricrea ricredere chi ha creato la politica dell'infamia e possono servire alla crescita di una politica della convivenza firmato eccetera
Do la parola all'avvocato ho detto prima firmato dall'avvocato Musotto nella qualità di presidente della Provincia è firmato da tutti gli assessori della giunta provinciale
Do la parola all'avvocato Greco rappresentante dell'Aia lo invito a prendere posto
A nome dell'Associazione Italiana regione avvocati porgo il saluto alle autorità agli avvocati a tutti i presenti
Abbiamo accolto con interesse l'invito ad essere presente a questa giornata perché la nostra associazione è convinta che oggi l'avvocatura italiana è chiamata a dare il proprio contributo di idee per la soluzione dei mali che affliggono la giustizia
Ringrazio quindi l'Unione delle camere penali per avere organizzato questo convegno dal quale sono convinto che emergeranno tante proposte
Che potranno essere prospettate agli organi competenti affinché vengano poi attuata
Ringrazio il presidente Restivo per avermi dato la parola
Auguro a tutti buon lavoro grazie grazie collega
Adesso
Al presidente Conso
Rivolgo la preghiera
Di commemorare il professore Giandomenico Pisapia
Giandomenico Pisapia e tra noi
L'ha già detto il presidente avvocato Restivo
Il vostro lungo applauso per un applauso non tanto la sua memoria i suoi meriti
Quanto al suo essere idealmente a questo tavolo
Come credo sarà per lungo tempo
In tutte le vicende
Che avranno comunque riferimento alle attività così intense così varie
Così coerenti
Che cento medico Pisapia praticato l'un con l'arco della sua vita
Non ci sarà convegno dell'avvocatura in particolare
Non ci sarà incontro universitario in particolare
Non ci sarà incontro di giuristi più in generale che non potrà non fare riferimento ai suoi insegnamenti al suo stile
In una parola al suo modello
Perché è stato ed è un modello ed essere modello vuol dire restare non solo la memoria
Ma nelle cose
Se il modello deve essere operante
E quando il modello così operativo così proficuo così profondo così valido
Deve essere calato nella realtà è un impegno di tutti noi di non perdere nulla di quell'insegnamento e ricavare il massimo da quel modello
Sull'onda proprio per ricordarlo su un preciso invito che mi è stato fatto di cui ringrazio che mi ha toccato profondamente e che mi ha indotto ad accettare col cuore
Immediatamente invito stesso
Camera penale di Palermo
Primo dei tre incontri del tre giornate di studio
Organizzate dall'Unione Camere penali
Camera Penale Girolamo Bellavista
Io credo che la prima cosa che qui in questa sede sia da dire parlando di Giandomenico Pisapia
E un raccordo con la figura Di Girolamo Bellavista
Amici come erano colleghi come erano
E con tanti punti comuni
Nell'esercizio delle loro attività professionali
Entrambi docenti universitari partiti da concorsi vinti evidentemente in diritto penale
Materia insegnata nella prima parte la loro vita e poi il passaggio alla procedura penale al diritto processuale penale
Da entrambi vissuti con grande amore grande passione quasi non dico di un Rando il passato
Ma dando al diritto processuale penale
Una dedizione e al tempo stesso una patente di nobiltà
Di cui la materia
Dovrà e non potrà non essere sempre gloriosa Pieri vendicatrice
Attività professionale vissute da entrambi intensamente
Con estrema dedizione grande impegno
E un filo che univa Luís
Giandomenico Pisapia Girolamo Bellavista un filo che unisce Milano a Palermo
Un filo che unisce il nord al sud Italia in una grande unità di impegno civile
Condizione indispensabile perché il Paese possa fronteggiare e superare la grave emergenza
Che turba
Per la regia di Domenico Pisapia richiederebbe
Tempi certamente non corrispondenti
Ai non molti minuti che un convegno che deve affrontare temi a lui
Sicuramente cari
Ancora oggi come in tutti gli ultimi anni della sua vita e dire in tutta la sua vita
Quella della tematica della custodia cautelare della libertà personale
Lo stato di diritto
Ripeto richiederebbe molto tempo
Due giorni prima di morire
Aveva compiuto ottant'anni di età
è una storia di ottant'anni
Volendo lasciare all'infanzia che è pur sempre merita di essere rilevata per i riflessi che poi sul futuro può aprire la prima parte della vita
Quel suo nascere a Caserta
E poi il passare a Milano
E questo figlio tra il sud e il nord
Sì era in tessuto per Luis subito direi
Impegnando costantemente in questo guardare la sua origine e poi al suo vivere professionale
Diretto
Ebbene ottant'anni così intensi così impiegati su tanti fronti
Richiederebbe che capitolo per capitolo per fare cosa almeno in parte adeguata si snoda asse
Con precisione di dettaglio
Questo non è possibile
Pisapia ci scuserà
Ma certamente questo è un primo ricordo
Certo tanti altri seguiranno e via via il quadro dei ricordi si verrà completando
Ci sono due modi per ricordare la vita di un uomo
Di un uomo che ha vissuto così intensamente che tanto ha dato
Lo si può ricordare
Dicendo e parlando perché sia questo onore di ciò che di personale c'è stato tra chitarra e lui che va ricordato che viene ricordato
Oppure si può parlare di quelli che chiamerei i ricordi ufficiali
La vita all'esterno la vita documentata dalle cose appunto dai documenti
E l'un modo vale l'altro
L'ideale sarebbe forse
Esplicare l'uno ed esplicare l'altro
Ma allora acquista storia su un doppio binario richiederebbe ancora più attento
Allora io cercherò di ciascuno di questi capitoli
Di dare qualche traccia qualche indicazione
Fatta un po'di ricordo personale un po'di ricordo ufficiale
Molto resterà ai margini molto resterà nella penombra qualcosa sarà sottolineato
E di questo chiedo venia lui prima ancora che a voi
Università
Avvocatura
Codice di procedura penale malattia
Malattie in fondo possiamo dire la vita di ogni uomo
Sulla vita di ogni uomo incombe la malattia
La Mantia avviene in ogni momento della vita e poi alla fine normalmente la spegne
E quindi quest'ultimo capitolo che lo ha visto combattere contro il male l'ultimo anno in parte dell'ultimo mese della sua vita credo che sia da porre a conclusione che questo rapido affresco anche perché permetterà a meno di sottolineare l'aspetto dell'uomo
Nella sua globalità prescindendo
Dall'ambito professionale questo ambito professionale che si estrinsecato dalla cattedra nella dedizione alla scienza e alla scuola nell'avvocatura nell'impegno forense
E poi in quell'opera che lo ha visto la presidenza delle commissioni che poi hanno portato al nascere del Codice di procedura penale
Attività nella quale ha portato tutta la sua esperienza tutte le sue doti la combinazione direi più raffinata e più valida delle esperienze maturate
Sul piano scientifico
E sul piano forense
Ed è questo che gli ha permesso di potere guidare quella operazione grandiosa che resterà nella storia al di là di ogni polemica altri dati di ogni modifica successiva chiami alterato la fisionomia che l'ha fatto soffrire ogni volta
Proprio perché aveva la grande torta la grande dotazione del contributo dell'apporto scientifico è quella dell'esperienza vissuta nelle aule di giustizia intensamente per tutta la vita
Università scuola scienza i suoi libri i suoi corsi direzione i suoi allievi l'impronta che ha lasciato alle materie penalistiche prima
Il settore penale sostanziale operando in particolare Università di Modena dove ha creato una scuola rigogliose che poi si è tradotto in un rapporto con la scuola fiorentina perché io credo di poter dire che Pisapia è stato maestro della scienza penalistiche italiana nel sostanziale e processuale operando in particolare su un fronte Firenze Modena Milano
E di qui su tutto il piano nazionale
Allievi di grande valore nel settore penale prima a Modena e poi nel settore processuale penale a Milano
Con riflessi dicevo su Firenze e su tutte le università italiane
Un maestro
Onorato dagli allievi
Dagli allievi salito in cattedra ed allievi che poi si sono impegnati nella magistratura dall'avvocatura e nelle attività professionali giuridica dell'amministrazione in tutti i campi legioni e legioni
Generazioni e generazioni
Ciascuno dei quali porta in sé i ricordi personali
E si tiene in cuore che cerca di praticare e ciascuno potrebbe testimoniare qui sintetizzando appunto credo
Che restino a documentazione forte grande a disposizioni di tutti i suoi lavori di diritto penale i suoi lavori diritto processuale penale
In particolare le istituzioni rito penale e il compendio di procedura penale
Che tale linee forti di fondo del nuovo codice di procedura penale
Credo che in futuro nessuno studioso potrà volendosi dedicare in modo scientifico allo studio del processo penale italiano nuovo non partire da quel volume
Quel compendio lucido di chiarezza forte di concetti è la pace e la raccolta dei principi del fondo da cui è partito e nuovo codice di procedura penale
Parlare dei suoi libri dei suoi apporti scientifici richiederebbe certamente molto attento
Io mi limiterò dopo aver ricordato questi due lavori che sono di carattere generale e vorrei dire una parola in più per quanto riguarda i suoi rapporti e la parte speciale allo studio parte speciale del diritto penale è stato un pioniere
Circa l'importanza la trascuratezza la lotta contro la trascuratezza del settore della parte speciale
Ma poi è arrivato la procedura penale sposata con tutto l'amore possibile con tutta la dedizione e più grande
Ebbene prima del compendio numerosi altri iscritti si sono succeduti ma c'è un libro che mi è particolarmente care qui innesto un ricordo personale nella storia
Milanese in appunto ancora sulla cattedra di Modena è già pensava a dedicarsi aveva scelto
La strada del diritto processuale penale e scrisse un libro fondamentale il segreto istruttorio nel processo penale certo si riferiva a quel codice ma ci sono principi concetti che ancora oggi restano basilari
Uno sforzo di
Sistematica così rigoroso che costituisce direi in modo perenne una base per ogni genere di indagine su queste tematiche
E a Luís dovuta anzitutto la distinzione fondamentale che rappresenta un passaggio una svolta per un chiarimento di fondo
Questa tematica giallo ore sempre poi tanto scottante comunque vogliamo chiamare il segreto istruttorio o investigativo via dicendo comunque il segreto che pone anche l'avvocato
Di fronte al segreto professionale al segreto verso le indagini nei confronti dell'indagine la grande distinzione tra segreto interno il segreto Esterno chiave di volta per un grosso progresso della scienza e anche della normativa in questo campo
Io voglio soltanto dare atto
Non ricordo personale questo libro è nato non dico insieme perché libero il suo ma è nella bambagia di donarlo ad una raccolta più curato
E fu così generoso nel dare questo libro quella collana perversi questa collana si sia onorata abbia fatto un salto di qualità grazie all'apporto che Giandomenico Pisapia diede agli inizi della collana stesse
E c'è una pagina una pagina introduttiva che mi pare simboleggia la forza
Che ha avuto la figura di Giandomenico Pisapia nella scienza giuridica italiana
Il suo metodo il suo modo di affrontare il problema il suo modo di esporre il problema ogni problema metodo appunto
L'aspirazione dell'autore effettata quella in questo libro come in tutti i suoi di fare opera destinata non solo ai teorici manca il pratici
Cercando di non perdere mai di vista i principi generali e la correttezza dell'impostazione metodologica secondo la quale solo la scienza appunto può marcia ma rifuggendo dall'estrazione dall'astrazione ermetica delle acrobazie intellettuali
Di cui molti si dilettano e che sono la maggior parte dei casi espressione di vuoto esibizionismo cerebrale
Una dogmatica che non si esprima con chiarezza non sono non giova l'assunzione di concreti problemi applicativi ma non serve neppure la costruzione del sistema
Ed è condannata nella migliore delle ipotesi all'isolamento più sconsolato perché approfondisce quel solco tra il diritto alla vita che alcuni drammatici hanno il torto di aver segnato
Nessuna scienza più di quella del diritto processuale penale abbisogni tener sempre che il contatto con la realtà perché nessuno strumento giuridico e più del processo penale vicino la coscienza popolare
Nel cui nome nel cui interesse la giustizia penale e amministrare
è un messaggio oltre che una dichiarazione d'intenti
Sempre praticata
Unire l'aspetto teorico visto come sistematica metodologica non come vuota ricerca dogmatica
L'accostamento ai problemi concreti ai problemi della vita questo il suo segreto sempre praticato in ogni momento nello scrivere nel parlare questo lo rendeva così accessibile a tutti questo vendeva maestro di vita
Oltre che maestro di di
Questa pagina finisce
Non qui ma con un periodo immediatamente successivo
Che proprio sul piano personale credo debba essere ricordato
Farei torto a lui e anche a me che ho sotto gli occhi questa pagina omettere di leggere l'ultimo periodo
Dedico questo lavoro ai miei figli ahimè il sette
Nominati ad uno ad uno
Perché si ricordano che il mio lavoro il mio impegno anche lo stile questo libro è sempre avvenuto pensando a loro
E un omaggio
Ulteriore non solo praticato ma ha detto a quel grande valore
A quella forza centrale
Giovani finita sociale che la famiglia
Questa grande famiglia queste sette figli
Questo padre
Della padre la signora Margherita sempre vicino a luglio
Che lo hanno seguito che lui gli ha gridato
Lasciando loro grande libertà e dando l'esempio il suo modello
E che la famiglia fosse nel suo cuore in generale come valore
Credo si possa rintracciare anche in lavori
E chiamerei giovanili rispetto a quelli della seconda parte della sua vita
Essendoci egli è sempre molto delicato quando studiava diritto penale alle tematiche dei diritti contro la famiglia
Studiare i delitti contro la famiglia vuol dire battersi per il valore famiglie
E questo credo che nel momento in cui gli scuotimenti ci dimostrano come tutto debba cominciare dall'infanzia e dalla famiglia il suo insegnamento va ripreso non solo da quella pagina di genetica ma dai suoi libri e dal suo modo costante di praticare il valore famiglie
Avvocatura
Penso fosse che io parli agli avvocati agli avvocati dalla Camera penale Di Giandomenico Pisapia avvocato e in parte collocato penalista
è superfluo qui veramente ricordo personale non solo di ciascuno
Di voi di ciascun avvocato italiano
Ma il ricordo della classe forense e talmente impregnato di lunedì del suo esempio che forse qualunque parola potrebbe limitare quindi guastare
Il fondo delle cose
Però mi pare che si debbano ricordare almeno così personalmente dal punto di vista mio intreccio al ricordo professionale anche il ricordo personale il mio diretto alcuni aspetti alcuni momenti
Non soltanto dei processi e quando indossato la toga di avvocato e ricordo a quei tempi con grande Nostalgia ho praticato pullula più di una volta ci siamo trovati insieme
Abbiamo passato giornate d'aula e serate di preparazione
E di discussione sul processo di grande portata non soltanto umana ma deve culturale la cultura dell'uomo che era un uomo di cultura grande ma anche quella saggezza quell'insegnare a chi più giovane di lui aveva bisogno di questa esperienza così intensamente vissuta
E così vigorosamente sostenute
Cioè quello che gli dava carissima carisma nei confronto dell'allievo qua con il carisma anche nel confronto del collega
Carisma anche nei confronti del magistrato
Ho parlato di lui nei rapporti con i colleghi in particolare quello che posso ricordare della mia esperienza di avvocati
Ma credo che qui venga il nocciolo
Del suo insegnamento
Il suo stile di avvocato il suo essere avvocato appassionato impegnati intensamente
Ma sente con concreta lucidità
Con garbo infinito punteggiato da momenti di ironia
Ma sempre incisivo Center rispettoso dei rispettivi ruoli
Ecco perché quando
Indossando la toga si alzava per prendere la parola in un'aula di giustizia
Si faceva silenzio e concentrazione
Come e più che nelle aule universitarie come e più che nelle aule dei convegni giuridici
Parlava Giandomenico Pisapia l'avvocato professor Giandomenico Pisapia
Ammirato e amato dai colleghi
Ammirati amato dai magistrati
Per quel suo modo di porgere
Ha ricordato il presidente Restivo
Quali con modestia con semplicità
Ma con chiarezza e con vigore
Con convinzione
Determinazione
Ma rispetto dialogo
Contrapposizione pacata forte Serena vincente come metodo proprio per queste qualità
Io credo che se oggi
In questo mondo sempre più teso
E che crede che le tensioni si possono vincere creando altre tensioni alzando troppo la voce
Ci si mette si continua andare avanti su una strada sbagliata
Il modello Pisapia in questo a mio avviso è più importante ancora del modello Pisapia nella scienza e nella pratica professionale e qui anticipo
Ciò che più porta a dire dell'uomo dell'uomo come sintesi di atteggiamenti di comportamenti di vita come portatore servitore di valori come testimone di valori
E qui credo che sia incomparabile
Quello che Pisapia a operato nelle aule di giustizia fuori dalle aule di giustizia nei rapporti quotidiani da un lato con i colleghi lato con le parole persone da lui difeso dall'altro con i magistrati
Soprattutto con quei del Pubblico ministero
C'è un fatto che resta nella storia della magistratura dell'avvocatura italiana
Che simboleggia ed esalta
Tutte queste considerazioni che sono venuto facce le riassumere nobilita e testimonia con la forza delle cose
In occasione di un processo di Corte d'Assise
A Milano
Passato la storia con
Nell'omicidio di piazzale Lotto un benzinaio ferocemente trucidato
Era arrivato al dibattimento un imputato
Durante l'escussione dibattimentale
Giandomenico Pisapia
Chiese di poter testimoniare
Non era il difensore che quell'imputato
In quella veste non avrebbe certo testimoniato le avrebbe prodigati tesori della sua scienza per dimostrare innocenza di quell'imputato
Era fuori da questo ma un giorno gli era accaduto Protti in occasione di quel dibattimento di ricevere una confidenza
Una confidenza non tanto nel senso del confidente che vada lui a dire io ho sbagliato sono io l'autore di quel fatto
Ma ora una terza persona che sapendo come stavano le cose disse avvocati un caso di coscienza vengo da lei si sta procedendo nei confronti di un certo imputato a me costa è questo il mio Centa mi consta che il colpevole è un altro
Il dramma che visse Pisapia in quei giorni fu grande
Ma il suo carisma la sua esperienza il suo sapere fronteggiare ogni situazione anche la più difficile gli permise di risolvere quello problema così drammatico per il coinvolgeva la vita un altro uomo
No lui non difeso ma all'ottica qui non è quella dell'avvocato nell'ottica del cittadino che vuole servire la giustizia in qualunque modo possibile qualunque sia l'occasione che gli si offre quella era un'occasione vitale
Lei mi chiese di testimoniare il problema era drammatico
Era il problema di dire queste cose e di rispettare il segreto te la così detta Fonte
E noi sappiamo bene come in tema di segreti te resto c'è il suo libro che ne parla sia pure in fase istruttoria acquistiamo in fase dibattimentale
Come dire le cose non dire la fonte mini in partenza che certe volte addirittura impedisca l'assunzione di quella dichiarazione testimoniale
Ebbene bastò che lì si sedesse
Davanti al magistrato dopo aver giurato davanti al presidente dinanzi alla Corte d'Assise e dicesse io posso dire soltanto una cosa il colpevole un altro non chiedetemi di più non posso dire chi è quest'altro netta chi lo sa tutto
Non ci fu polemica non ci fu dibattito non ci fu nessuna eccezione procedurale si può non si può
Fu agli atti
E la Corte dette eventualmente conto che a breve quelle imputato fu prosciolto anzi fu assolto anzi forse Solto con formula piena
Successivamente il vero colpevole si fece avanti stesso forse colpito da questa versione di grande civiltà per questo carisma che aveva indotto una Corte d'Assise
Dal suo precede presidente al relatore ai giudici popolari al Pubblico ministero a ogni altra parte in causa rispettare accettare
La grande forza acquisita con quell'impegno che aveva caratterizzato quindi quali anche dopo la vita il comportamento pubblico Di Giandomenico Pisapia
Ma anche la sua personalità privata di uomo
Ammirato e rispettato
Considerato
Credo che questo esempio vada ricordato per indicare il modello comportarsi così premia sempre premia la persona ma il che può essere lui spicco o semplicistico premi alla società
Codice di procedura penale
Diciamolo pure il padre del nuovo codice di procedura penale
Anche Giuliano Vassalli ministro guardasigilli a cui proprio per ragioni di firma a modico dice Rocco o di altri codici il Codice fu in prima battuta riferito ripetutamente ha dichiarato il padre questo Codice non sono io e un altro il merito o casomai la critica ma certamente per la storia un grande merito una svolta storica e Giandomenico Pisapia
E questo nasce da un esame attento ma anche rapito al tempo stesso sono dati che parlano da soli
Al di sotto di questi dati c'è una lunga storia comprovata da una serie infinita di verbali di testimonianze e tutti coloro che hanno partecipato hanno vissuto con lui l'esperienza di quattro Commissioni per la riforma del Codice di procedura penale
Quella del settantaquattro che ha dato vita al progetto preliminare del settantotto quella da ottantatré che ha ripreso i lavori per affiancare il Parlamento nel recupero dell'idea abbandonata di un nuovo codice di procedura penale
Quello dell'ottantasette che poi quella decisiva perché diede vita al testo può entrato in vigore nell'ottantanove e poi subito dopo l'entrata in vigore la commissione incaricata di studiare le eventuali modifiche sono state non poche preparate da questa Commissione alcune rimaste nel cassetto ma tuttora varietà in utero che si continua a far riferimento a Brescia sempre sotto la sua guida sempre come l'UDC era sotto la mia la sua cioè responsabilità vissuta con grande consapevolezza nel rispetto del termine rispetto pegno
E quindi rendiamo omaggio questa sua grande dedizione verso appunto guidare io ammirato nel corso della prima commissione superare di presidente poi ho potuto ammirare come quella volta le volte dopo il suo saper non solo presiedere condurrà insegnare dosare le soluzioni e risposte ma direi
Come si fanno le relazioni ad un progetto le relazioni che erano predisposte per gruppi di lavoro che lui guidava che lui dirigeva ma che alla fine assemblabile riguardava dalla prima all'ultima parola
Sono una testimonianza di grande cultura di cultura moderna del processo di questo processo di civiltà giuridica di questo processo accusatorio cinque anni dopo un mese prima di morire Giandomenico Pisapia ebbe la bontà nonostante il male che lo travagliata
Nonostante un certo distacco che ormai era venuto in cuor suo dalla vita
Per questo soffrire senza forse speranza hai fatto un mese dopo sarebbe spirato ebbene negli ultimissimi giorni di gennaio sofferente di una seconda operazione
Con tutta una serie di conseguenze di quell'operazione che li rendeva Diepholz difficoltoso lo stesso respiro scrisse un articolo che è stato il suo ultimo il codice di procedura penale cinque anni dopo
Io lo considero come l'ultimo messaggio che gli ha dato con il sigillo conclusivo come quasi una sorta di testamento spirituale
Come cinque anni dopo il padre del nuovo codice vedeva il suo codice
Su un accurato
E lo dichiarava con quella precisione con quel garbo che lo caratterizzava con la forza della ragione
Contatti concreti
Senza emotività
E parlando delle modifiche legislative degli interventi della Corte costituzionale
Diceva rendiamoci conto al di là di ogni polemica perché poi le norme vanno accettate si altera completamente la natura delle indagini preliminari
E si fa un passo indietro non solo rispetto alla struttura originaria del nuovo Codice ma anche rispetto al codice del mille novecentotrenta vi sono tante considerazioni estremamente importanti che dovranno essere tenute presenti non solo a un punto di vista operativo ma anche nella ricostruzione storica di questi cioè no
Nonostante la delusione
I timori di vedere perduta l'operazione iniziare il suo spirito la difficoltà di recuperarlo c'ho potuto evitare l'inquinamento della prova
Inquinamento con cui rischia di crollare tutto il sistema con le sue garanzie ebbene alla fine
Ma nota leggermente ottimistica non posso
Facce sono convinto che malgrado le forti resistenze
Opposte lo mentalità inquisitoria difficile da sradicare si vada però lentamente formando una mentalità nuova semente dà maggiore spazio di tilt Martini sta entrando anche nella coscienza dei cittadini
Essi partecipano con interesse sempre maggiore ai problemi della giustizia e in particolare a quelle del giudice penale e questo è un passo avanti
Sul sentiero della civiltà
E certamente il suo dire il suo parlare al di là delle aule di giustizia al di là della universitarie Tito in televisione sui giornali
Attraverso appunto i mass media la sua chiarezza lo sta forse il convincimento certamente a trascinato con sé molti cittadini ha insegnato molto
Al popolo nel nome del quale la giustizia viene amministra
Rinviamo a quest'ultimo anno in particolare questi ultimi due mesi in particolare a questo ultimo mese di malattia che non perdona
Combattuta sino in fondo con lucidità senza mai perdere un attimo di consapevolezza ma faticando a parlare cercando con le labbra di esprimere concetti lui che era un parlatore così efficace così limpido così sicuro così convincente aveva perso lo strumento fondamentale della sua vita il suo bene
Più prezioso ciononostante fino alla fine con appunti scritti a fatica o la via al mente dettati difficili ha lasciato ancora un messaggio un messaggio da un uomo che sta morendo
Un messaggio da un uomo che ha insegnato tutta la verità è che fino all'ultimo vuole insegnare partendo dalla sua esperienze sempre le sue esperienze Pisapia saputo viverle tradurre ma queste era una esperienza che lo vedeva impegnato in prima persona
Non tanto nell'ausilio ad altri non tanto nell'insegnare ad altri non tanto nel dare ad altri ma per se stesso ma non in modo egoistico la sua esperienza di malato doveva servire per tutti i malati
Era la sua ultima lezione almeno dal vivo
Ebbene lasciando questi appunti incaricando un figlio distendere
Un breve riassunto ecco che cosa
Ho il dovere di leggere
Una settimana prima di morire
Mio padre e figlio Gian Vittorio che scrive si era sfilato dal polso
Posando lo sul comodino l'orologio automatico dal quale non si staccava mai erano anni che aveva questo orologio fino ad oggi avesse scaricato perché i gesti muoversi bastava ricarica quel certo giorno una settimana prima di morire
Pochi giorni prima di questo ottantesimo compleanno non potuto festeggiare
Come pur tutti avremmo voluto e la famiglia avrebbe tanto desiderato e lui disse no
Non è il caso di festeggiare ebbene l'orologio si era fermato
Per la prima volta quell'orologio aveva smesso di scandire i secondi minuti ore
Era stato posato sul comodino
E lui rinuncio a rimetterlo o a farlo rimettere in moto a chiederne un altro ci apparve allora chiaro che gli aveva preso una decisione irrevocabile
Che noi non potevamo accettare facilmente
Il nostro affetto non voleva nemmeno in quel momento così di sfibrata fine
Dell'efficacia delle cure accettare la rinuncia ma allora diventa doveroso rendere pubblico il messaggio
Che egli ha inciso sui fogli che arricchiva giorno dopo giorno da quando era stato privato contro la sua volontà non avrebbe voluto quell'operazione dovette subirla
Privato di quel bene al quale aveva affermato ripetutamente di non essere disposto a rinunciare la voce
Vi è un diritto ripeteva ancora oggi negato
Che dovrebbe essere riconosciuto come segno di dignità umana un individuo dovrebbe poter indicare una persona di sua fiducia all'attuale sia concesso la possibilità di rendere operative le volontà dell'infermo rispetto i tempi e i modi degli ultimi momenti di vita
Traspare qui una polemica con la medicina
A questo diritto si appellano a mio padre scrive Gian Vittorio non tanto e solo per sei e non perché soffrisse fisicamente come altri purtroppo soffrono
Ben più di quanto non abbia fisicamente sofferto l'uso ma perché era convinto che spetti al singolo decidere il proprio destino vi sono diritti e doveri del malato tra cui quello di lottare con tutte le proprie forze contro la malattia
Vi sono diritti e doveri della medicina tra cui quello di aiutare una persona vivere più a lungo possibile
Al medico spetta il delicato compito di mediare tra i diritti doveri del malato e diritti doveri e medicina ma l'ultima parola insisteva deve aspettare comunque al malato
Egli commise erano la sua ultima parola espresse quando aveva scritto che la malattia e come l'anno
Di notte si dorme e anche dormire vivere ma vivere non è morire
Perché non deve essere un dormire soltanto deve essere un operare e dormire non significa non operare
Io la vita l'ho vissuta ora mi costringono ad assistere la vita e io questo non lo accetto
Ogni frase ha un significato da chiunque detta ma noi dobbiamo abituarci a collegare le frasi che ascoltiamo la persona che ne dice
Perché è una frase detta da una persona può avere un significato diverso da quella stessa frase detta ad un'altra persona va rapportata al carattere al ruolo ma soprattutto alla vita di quella persona
Ecco almeno Tivo di dolore in più
Pensare questo dramma
A questo dramma degli ultimi giorni
Di nuovo sempre disposto al sorriso mai perentorio
L'apertura distensione alla comprensione
Sempre rispettoso di tutto e di tutti ebbene definiva dicendo non lo accetto
Quindi una vera ribellione a un qualcosa
Che secondo lui colpiva un diritto inviolabile dell'uomo
Alla difesa non nel processo
Il suo ruolo qui emergeva con l'uso di queste parole
La difesa non dal destino al quale ci si deve rassegnare
Ma da chi ha la responsabilità sociale di opporsi all'Arthur un duro messaggio alla medicina
Un insegnamento che dovremmo meditare di più accanto ai suoi segmenti penalistici un insegnamento da un uomo da cittadino che fino all'ultimo ha voluto onorato il suo ruolo di grande maestro
Io credo che ci sia un solo modo per coprire il vuoto della sua fine
Per aiutarci a superare il dolore e penso in particolare a quelli che lavoravano vicino a luglio quelli che con lui avevano avuto lunga consuetudine di vita
A quelli che potevano prendere il telefono e chiedergli un consiglio
E lui non negava mai di dare con grande serenità raccogliere tutti questi grandi insegnamenti in un insieme solo il modello Giandomenico Pisapia
Grazie professore connesso
E adesso diamo inizio al relazioni il professore Delfino Siracusano che avrebbe dovuto intrattenersi sul tema valutazione della prova sufficienti indizi libertà personale nel processo penale è stato colto da febbre altissima e anche lui ha disertato con tanto rammarico
Sì scusa egli porgiamo i migliori auguri
E allora darei la parola spostando mi è stato chiesto dal dottore dare la parola alla professore Giovanni Tranchina
Grazie presidente
E argomento sicuramente non nuovo quello relativo alla valutazione probatoria della chiamata in correità
E argomento dunque che mal si presta
Ah dell'occupazione in cui possa riconoscersi il pregio della originalità
E pur tuttavia
E argomento
Sempre suggestivo e direi suggestivo
In tanti sensi
Argomento
Estremamente suggestivo
Destinato come a subire l'influenza di categorie concettuali polimorfo prego non sempre adeguatamente sorrette da limpide connotazioni definitorio
Che l'allora
Non è forse del tutto inopportuno
Che ci si soffermi un attimo
A rileggere le regole nelle quali la delicata quanto controversa tematica trova la propria disciplina
Le attuali disposizioni in tema di valutazione delle chiamate di correo nascono fin troppo evidente e dall'accoglimento di un particolare indirizzo interpretativo emerso in giurisprudenza sotto il codice del mille novecento e tre
Accoglimento non certo preterintenzionale
Di un indirizzo interpretativo che pur tra le tante oscillanti congetture la cui apparivano caratterizzate allora le assai numerose pronunzie della suprema corte in materia
Finisce ad un certo momento con il per prevalere rassodante o il principio secondo il quale la valutazione delle propalazioni del coimputato deve sorregge fissi sugli elementi di conferma
Che è compito della pubblica accusa ricercare che compito della pubblica accusa sottoporre all'apprezzamento del giudice
Che al giudice spetta valutare in se stessi ed in relazione alle altre risultanze processuali
E dunque recependo questo convincimento il legislatore del mille novecentottantotto elabora la norma poi trasfusa nel terzo comma dell'articolo centonovantadue del codice
In forza della quale come risaputo le dichiarazioni contenenti chiamate in correità sono valutate unitamente agli altri elementi di prova che ne confermano la attendibilità
E qua se volessi lasciarmi andare a pedanteria e linguistico grammaticali
Potrei osservare come il legislatore
E non ad hoc per i e ci si sarebbe aspettato questo il congiuntivo elementi che confermino eventualmente la attendibilità ma far ricorso all'indicativo presente elementi che confermano
Come a voler sottolineare che l'attendibilità della chiamata di correo abbisogna di conferme cerca
Sicure
Inequivocabili assioma
E del resto la relazione al progetto preliminare del Codice fornisce e chiare spiegazioni raccogliendo vi si legge delle indicazioni provenienti dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione
Che ha sancito il principio del necessario riscontro probatorio per le chiamate di correo
Si è ritenuto di formulare la norma in chiave di regola sulla valutazione delle prove fissando un criterio di valutazione unitaria
Che postula l'impegno del giudice ad indicare nella motivazione del provvedimento la prova o indizi che corroborato la chiamata di correo
Ebbene e a questo punto e certo fuor di dubbio che oggi la chiamata in correità si qualifica come elemento potenziale probatorio
Suscettibile di legittima utilizzazioni in quanto tale
Anche se
E questo non può non a mettersi con onestà non poche affinità con gli indizi ce ne sono riconosciute dalla stessa sistematica del codice
Una sistematica che colloca
E a mio avviso non senza precisi intendimenti le disposizioni sulla chiamata di correo nello stesso contesto normativo in cui e disciplinata la valutazione degli indizi
Una sistematica che pretende per la chiamata una conferma
Ed è una conferma nella quale mutatis mutandis se si può leggere lo stesso significato della gravità precisione concordanza richieste ai fini della valorizzazione degli indizi
Vale a dire farà da freno
E ancora la relazione al progetto preliminare del codice che parla nei confronti degli usi arbitrari ebbe indiscriminati
Di elementi ai quali sul piano logico non è riconosciuta la stessa efficacia persuasiva della prova
Questo dunque lo sfondo
Nel quale la normativa codicistica colloca
La chiamata di Corleone
Elemento sul quale al quale sul piano logico non è riconoscibile la stessa efficacia persuasiva
E d'altro canto se di vera e propria prova si trattasse non avrebbe senso imporre la ricerca di riscontri attributiva di patenti di credibilità
Ed allora
Sganciata ormai da ogni salvifico ancoraggio agli alligatori in quanto disinvolti giochi del libero convincimento
La chiamata in correità postula la necessità che venga validamente corroborata o vestita come si preferisce dire in gergo forense da altri elementi di
Non sempre oro colato qualche racconta mi corregga spiega con la sua abituale incisività Franco Cordero
Ovvio quindi che essi non possano essere creduti sulla parola
In sostanza dunque e data la natura intrinsecamente sospetta dalla chiamata col principio fissato dal terzo comma dell'articolo centonovantadue il legislatore ha configurato una sorta è stato scritto in dottrina di presunzione relativa di inattendibilità
Ho come ama puntualizzare la Corte di Cassazione di insufficiente attendibilità ma non è che il discorso cambi poi tanto
Delle dichiarazioni rese dal Coni
Una inattendibilità o una insufficiente attendibilità se più aggrada legittimata proprio dal sospetto che non sia Oro colato quel che raccontano incorre una presunzione superabile soltanto nel momento in cui siano stati acquisiti altri elementi probatori idonea a dare attendibilità o sufficiente attendibilità che dir si voglia a quelle dichiarazioni
Anzi vorrei dire forse più correttamente
Elementi probatori idoneità superare l'anno non attendibilità o se ancora si preferisce la nomina sufficiente attendibilità di quelle dichiarazioni
E a questo punto prendi interrogativi di fondo
Attendibilità
Delle dichiarazioni del Congo ma attendibilità in ordine a che cosa
Altri elementi probatori quella tendi Bita conferma ma altri elementi probatori interessa
E in relazione al primo degli interrogativi prospettati
Deve essere immediatamente chiarito che l'esame sulla affidabilità delle dichiarazioni accusatorie di un corre opposto la da un punto di vista logico una duplice valutazione
Anzitutto attraverso un vaglio critico analogo a quello che va operato nei confronti di qualsiasi dichiarazione testimoniale
Anzi per certi versi più penetrante dal momento che il chiamanti in correità diversamente dal normale testimone da presumere che porti pur sempre un suo personale interesse nella vicenda processuale
Attraverso questo vaglio critico dico per battere verificato e su questo si è tutti d'accordo il grado di intrinseca credibilità come si usa dire di colui che effettua la chiama
Grato di credibilità desunto dalle caratteristiche personali caratteristiche intellettive patristiche sensitiva del soggetto
Desunto dalle comuni regole di esperienza relativa alla coerenza delle dichiarazioni alla loro autenticità spontaneità puntualità e così via lo sappiamo benissimo son tutti concetti che sono stati espressi abbastanza chiaramente
Ma una volta stabilita la intrinseca credibilità del dichiarante entra in gioco gli altri elementi di prova richiesti a conferma della attendibilità della dichiarazione
E qui la verifica
E su questo non tutti concordano
Diventa di carattere specifico
Sì perché
La verifica dovrà attendere ad accertare l'esistenza o meno di ulteriori elementi che si pongano in diretto rapporto probatorio col fatto da verifica vale a dire elementi riguardanti direttamente la persona dell'incolpato in relazione allo specifico fatto di cui vi si falde
In altri termini non avrà alcun significato una verifica che si risolva nella conferma ab extra di una circostanza che potrà avvalorare unicamente la credibilità intrinseca del chiamante
Non vuol dir nulla che si accertino aliunde
Particolari riferiti dal chiamante e che egli non avrebbe potuto conoscere se non avesse effettivamente partecipato
All'episodio laddove quei particolari niente dimostrino circa la contemporanea partecipazione del chiamato allo stesso episodio
Così ad esempio se nella chiamata si precisano luoghi ora circostanze in cui un determinato fatto sarebbe accaduto
E se tutti questi elementi trovano poi conferma in altre acquisizioni probatorie
Questo vorrà dire soltanto che il fatto si è verificato realmente
Che chiamante via realmente preso parte che quindi la sua dichiarazione può considerarsi intrinsecamente affidabile ma niente sarà stato ancora chiarito in ordine alla compartecipazione del chiamato
Compartecipazione del chiamato che resterà ancora nell'ambito del congettura bile sia pure sorretto da una parvenza di plausibilità
Ed invece la legge per la circostanza stessa di richiedere i riscontri palesa chiaramente le proprie preferenze per i fatti piuttosto che per le congetture
Del resto che debba essere così inteso il riferimento agli altri elementi di prova di cui al terzo comma dell'articolo centonovantadue
Appare evidente dal discorso globale
Il codice fa in ordine alla affidabilità riconosciuta alle dichiarazioni accusatorie del coimputato
Le quali vengono ritenute talmente poco plausibili da essere private di qualsiasi validità testimoniale dall'articolo centonovantasette e tester quindi dichiarate assolutamente inutilizzabili ove eventualmente assunte in violazione dal relativo divieto di acquisizione sancito dall'articolo centonovantuno
Ebbene di fronte ad un sistema
Che tratta in maniera talmente rigorosa la testimonianza sospetta sarebbe quanto meno il ragionevole pensare che al chiamante in correità che meno sospetto del coimputato testimone certamente non è si possa dar tanto credito da considerare le sue propalazioni assolutamente affidabili per poco vengono avallate da elementi sufficienti soltanto ad attestare una generica credibilità verso
E allora e da presumere
Che nel disciplinare l'ipotesi delle chiamate di correo il legislatore pur non sottovalutando da un lato la circostanza che si chiama non è certo persona che possa essere caduta sulla parola
Dall'altro lato è intenso per recuperare
Ogni possibile utile contributo per la scoperta di eventuali tempo autori di un reato dalla conoscenza che può portare chi quel reato ammette di avere effettivamente poco messo
A condizione però che l'importo per così dire è dato dal chiamante trovi poi l'avallo relativamente alla partecipazione del chiamato
Negli altri elementi di prova che in quanto tali
Attestano la affidabilità della chiamata in correità sempre relativamente alla partecipazione del chiama
Inaccettabili appaiono dunque certe conclusivo conclusioni alle quali e talora pervenuta alla giurisprudenza dei giudici di legittimità
Secondo cui i riscontri esterni della chiamata di correo non debbono necessariamente consistere in una prova distinta di colpevolezza del chiamato
Essendo sufficiente che appaiano idonei a sorreggere la ragionevole convinzione che il chiamante non abbia mentito
Diversamente argomentando precisano ancora i giudici di legittimità
Le dichiarazioni dal porre o perderebbero la loro efficacia probatoria
Come fonte autonoma di convincimento del giudice
Evidentemente ci si dimentica che proprio il terzo comma dell'articolo centonovantadue a non volere affatto considerare una chiamata di correo fonte autonoma di convincimento del giudice
Altri elementi di prova che confermano la attendibilità della chiamata
Esige dunque l'articolo centonovantanove
E qua il secondo degli interrogativi che prospettavo Diana
A quali elementi di prova può logicamente riferirsi l'allusione contenuta nel dettato normativo
A tutti nota
La posizione dominante in giurisprudenza per la quale gli elementi di riscontro in quanto non predeterminati nella loro specie o qualità
Possono essere in via generale di qualsivoglia natura purché idonea a confermare la attendibilità della dichiarazioni accusatorie
E pertanto si continua non essendo stata espressamente sancita l'esigenza secondo cui l'ulteriore elemento di prova debba essere di natura diversa
Dall'elemento che deve essere confermato la conferma può essere ricercata anche nelle dichiarazioni di altri coimputati
Nulla vieterebbe in sostanza che ci si possa riferire
Alle dichiarazioni di un coimputato come elemento corroborante delle dichiarazioni rese da un altro imputato il viceversa secondo la tecnica del cosiddetto riscontro incrocio
Insomma allorquando sussistano più chiamate di correo provenienti da più compartecipi ciascuna conferirebbe all'altra un apporto esterno di sinergia decisivo ai fini della valutazione di attendibili
L'assunto evidentemente muove dalla considerazione che la inattendibilità
Ho la non sufficiente attendibilità ci si rammenta di quella posizione giurisprudenziale Cennamo qualche minuto fa
Delle dichiarazioni del coimputato che questa inattendibilità non sufficiente attendibilità dicevo derivi da una carenza per così dire quantitativa
Del tipo per intenderci di quella descritta dal vecchio brocardo uno su testis nullo steste se per cui non credi turnisti stint due
Divinità
Delle dichiarazioni del correo nasce precisamente da una carenza quantitativa non da una carenza quantitativa
Cioè a dire da una carenza riferibile alla qualità del dica
Ed allora una dichiarazione priva di affidabilità
Perché si presume impura in quanto proveniente da un soggetto che si presume non disinteressato
Non può acquistare improvvisamente purezza per il fatto che venga convalidata da un'altra dichiarazione a sua volta in pura quanto la prima per lo stesso motivo
Dichiarazione che evidentemente trascorrere non potest rosso commenti sa a
E tutto questo a mio avviso anche in presenza di dichiarazioni tra loro indipendenti ossia anche quanti chiamanti non abbiano avuto la opportunità di concordare una Uniform storiche come si suol dire con terminologia da common law
Perché non può trascurare sì ritengo il particolare che chiunque faccia chiamate in correità che implichino una stessa persona per il semplice fatto di essere coinvolto nei medesimi episodi attribuiti al chiamante o per aver comunque legami con lui potrebbe essere portatore di interessi personali anche autonomi non necessariamente collimanti con quelli di un altro chiamante
Interessi la cui reale portata può esulare da normali canoni di comportamento e di comprensione del comportamento umano
E del resto sui fattori insondabili delle ragioni che possono indurre ad effettuare chiamate di correo e sulla obiettiva impossibilità di accertare lo sfondo psicologico su cui si staglia la chiamata in correità
Parecchio è stato scritto e non è qui il caso di insiste
Ed allora per concludere sul punto ed a ritenere che le chiamata in correità possono tutt'al più concorrere alla formazione di una prova in senso pieno solo quando risultino adeguatamente corroborate nella loro globale attendibilità da altre prove confermative di natura diretto oppure
Ed è in quest'ottica assai puntuale si rivela l'osservazione di una certa dottrina ricordo in particolare Delfino Siracusano oggi purtroppo può essere tra noi
Che afferma come senza il determinante apporto degli altri elementi di prova non può esservi spazio per la valutazione dell'unica o delle plurime
Chiamati di Forleo
Dunque anche quando siano più d'una la chiamata di correo abbisognano pur sempre del determinante apporto di altri elementi di prova
E ancora un'ultima rapida osservazione
Riguarda la applicabilità o meno della disciplina delicata dal terzo comma dell'articolo centonovantadue nella fase delle indagini preliminari
In particolare la configurabilità della chiamata di correo come grave indizio ai fini dell'applicazione di misure cautelari
Rammento a me stesso che la stragrande maggioranza delle decisioni della giurisprudenza di legittimità lo esclude conferma convinzione giungendo ad affermare che in tema di misure cautelari personali
La dichiarazione o le dichiarazioni dei coindagati che riferiscano di un reato e degli Autori gesso valgono più che un indizio
In quanto costituiscono sul piano logico prova dire
Ne consegue secondo questa giurisprudenza
Che non appare necessario che la dichiarazione del chiamante venga corredata da altri elementi di prova come invece richiesto dall'articolo centonovantadue ai fini si puntualizza però della sola decisione di comunità
Ebbene questo assunto
Si pone in netto contrasto con una ormai consolidata posizione dottrinaria
La quale dopo aver sottolineato che le regole contenute nell'articolo centonovantadue costituiscono espressione di una garanzia di razionalità
E perciò fungono alla costante parametro per qualche sia si provvedimento del giudice
Dopo aver ricordato questo principio generale
Si precisa che il giudice chiamato ad intervenire in materia di adozione di un provvedimento coercitivo
Di fronte agli elementi probatori forniti gli a supporto della relativa richiesta
Potrà utilizzare alla base del proprio provvedimento soltanto quegli elementi il cui impiego non sia incoerente con la corrispondente disciplina stabilita in materia di prove
E sviluppando ulteriormente questa considerazione si chiarisce
E poi facendo salva la maggiore elasticità consentita all'organo dell'accusa nell'acquisizione di informazioni da parte di chiamanti in correità
Fermo rimane quanto alla delibazione affidata al giudice in sede di adozione di provvedimenti cautelari
Che gli elementi desunti dalle chiamate dovranno per poter essere all'uopo utilizzati subire il necessario filtro dei riscontri prescritti ai sensi dell'articolo centonovantadue e allora spetterà al pubblico ministero ove si orienti a richiedere una misura restrittiva sulla base di risultanze così ottenute
Procurare che esse risultino al controllo del giudice debitamente corroborate da ulteriori dati su
E adesso veramente finito so benissimo
Che si potrebbero rimproverare
Posizioni di eccessiva cautela diciamo così
Nella mia interpretazione dei canoni normativi di valutazione probatoria dalla chiamata in correità
Specie ove si guardi al ruolo innegabilmente positivo che in tante in tantissime occasioni le chiamate in correità hanno svolto e continuano a svolgersi
Ma mi confortano le parole che ho letto da qualche parte scritte da un alto magistrato
Una corretta applicazione del nuovo codice di procedura penale presuppone una rinnovata cultura dei valori ed una approfondita riflessione
Che abbandonate le suggestioni condizionamenti derivanti da ricorrenti e pericolose contingenze storiche
Sappia riscoprire il valore di un impegno sempre necessario nella difesa dei diritti inviolabili dell'uomo per il quale esistenti
Per il quale vorrei aggiungere esiste lo Stato di diritto
Quello stato di diritto i cui valori questo convegno se ho ben capito intende richiamarsi nel nome anche diventi Fini maestri che ne furono convinti assertori il cui commosso ricordo aleggia oggi tra noi è un Domenico Pisapia di realmente presenti in questa sala come diceva poco fa Giovanni Conso
Girolamo Bellavista al cui nome la Camera penale palermitana si intitola vi ringrazio
Da
Ma
Grazie presidente la mia relazione si ispirerà
A quello che professor Conso ha indicato come modello Pisapia io sono stato un suo allievo ho imparato da lui molte cose una fra queste
E l'impegno a leggere e studiare la pratica oltre che ha interpretare le norme quindi unire insieme la lettura del dato normativo con la rilevazione di quello che accade veramente dei processi che cosa accade nella realtà che cosa possiamo ricavare dalla lettura delle norme non a caso Giandomenico Pisapia
Era entrato nel comitato della rivista di Sociologia di del diritto
Ed è stato uno dei primi nel nostro paese a dare un impulso all'attenzione per queste ricerche insieme con quelle di criminologia
Molto brevemente il titolo della mia relazione che è un po'inconsueto insomma è un titolo ovviamente provocatorio è un titolo molto polemico
è un titolo che cerca di fotografare in sostanza la divaricazione che esiste fra ciò che noi insegniamo all'università e ciò che noi desumiamo dalle norme da ciò che avviene nella pratica processuale e quindi il diritto scritto
Nelle nella Costituzione nel codice di procedura penale suona nel senso che esiste un diritto al silenzio il diritto così come è stato applicato in questi ultimi tre anni
Nelle inchieste su affari e e politica cioè nell'inchiesta di Tangentopoli e mi riferisco soprattutto l'esperienza del Nord non conosco quella del centro e del sud è un diritto nel quale la facoltà di non rispondere la facoltà di negare di tacere sono sostanzialmente cancellate e questo comporta immediatamente per chi fa l'osservazione della realtà
La presa d'atto di una forte divaricazione perché in sostanza proprio il codice di procedura penale del mille novecentottantanove si era impegnato in ogni sua parte a indicare che la custodia cautelare mai e poi mai sarebbe dovuta diventare strumento per l'acquisizione di un contributo probatorio da parte dell'imputato
Basta leggere dei lavori preparatori in particolare nella relazione al progetto per il preliminare alcuni passi ruminanti che dicono in sostanza che la la cautela processuale la misura cautelare non può servire a finalità è scritto così testualmente credo che questo passo sia dovuto a a Mario Chiavario che si è occupato di di questa materia della libertà personale
Non dovrebbe mai comportare
Un utilizzo affini estorsivi di dichiarazioni
Parole illuminante così come sono illuminante anche e altri dati normativi per la prima volta nel nostro sistema
è stata introdotta una disposizione sulla falsariga di quello esistente in altri codici per esempio del codice tedesco
Che bandisce espressamente letto di e tecniche diretti ad influire sulla facoltà di autodeterminazione da parte dell'imputato
Abbiamo poi un altro dato lo ricordo sono cose che voi tutti conoscete per quanto riguarda il dibattimento per la prima volta nel dibattimento e non è stato ancora capitarmi della pratica questa norma
Cioè non è stata capita secondo me la differenza fra l'interrogatorio all'esame dibattimentale l'esame dibattimentale è un contributo
Probatorio volontario
Che nel momento in cui viene acquisito sulla base di una consapevole scelta da parte dell'imputato vuota comportare una valorizzazione probatoria del silenzio
Perché l'articolo duecentonove lo dice chiaramente dice se l'imputato non risponde ad una domanda nel fatta menzione nel verbale e questo voleva dire almeno nell'intenzione di chi ha scritto la norma che
Una volta che l'imputato ha fatto la sua scelta di andare a sottoporsi all'esame il suo contegno così come il suo silenzio possono essere indicativi della vedi un valore probatorio ma perché c'è una scelta e quindi c'è una scelta e non c'è una costrizione tutti questi dati
Si scontrano dicevo con
Una realtà che è quella che ci viene esibita dalla pratica
Cercherò prima di di dare sinteticamente alcune indicazioni sulla rilevazione di questa pratica perché poi è questo il problema perché tutti ricorderanno che le polemiche che ci sono state in questo Paese hanno ha avuto sempre questo moto pendolare da un lato la posizione dei magistrati che dicevano ma perché continuate a parlare di custodia cautelare come istituto strumentare all'acquisizione della prova non è vero tant'è che poi la Cassazione
Ha sempre confermato i provvedimenti cautelari
Dall'altra parte invece
Dalla parte opposta di questo moto pendolare la posizione di chi diceva ma lo vediamo continuamente nella nostra esperienza giudiziaria vediamo questo uso corsi disinvolto e diciamo così distorto nella prassi applicativa allora bisogna andare al di là di questo moto pendolare e cercare di individuare dei dati dei referenti che riempiano quella che può essere una contrapposizione meramente ideologica se non si scende sul terreno dei dati concreti prima di far questo
Ritengo che però sia opportuno richiamare alla nostra attenzione e
L'estensione che ha avuto
In sostanza questa prassi applicativa con riferimento ai diversi modi in cui si può sollecitare la collaborazione il diritto al silenzio è una scelta di non collaborazione
è una prima accetta di non collaborazione che in sostanza suona a me pare come rifiuto del dialogo nei confronti di un interlocutore che ha una posizione non paritetica Rispetto all'indagato che conosce di più che indagato che sta indagando ha raccolto degli elementi e che la controparte e quindi è una sorta di ripudio di una situazione innaturale in cui si viene a trovare l'indagato
Al di là del diritto al silenzio c'è un'altra posizione che è quella che cambierei del diritto a non auto incrinarsi alla posizione diversa l'indagato
Parla ma l'indagato nel dare il suo contributo nel
Diffondersi in dichiarazioni non è tenuto ad offrire alla sua controparte Pubblico ministero che lo interroga nella fase delle indagini degli elementi che servano a corroborare
L'impianto accusatorio e quindi a dare sostegno a quella debito che
Vuole muovere il Pubblico ministero nei suoi confronti infine
Terzo passaggio c'è quello del diritto a non essere sottoposto all'esame nel dibattimento di cui parlavo prima e che è quella scelta nuova pie'viene fuori dal adeguamento del nostro sistema al modello accusato
Quando si dice che e ha abolito il diritto al silenzio come dico io
Intendo riferirmi in sostanza ad una situazione della prassi che abbraccia tutte queste diverse posizioni e queste diverse facoltà e quindi incide sia sul diritto al silenzio sia sul diritto a non auto incrinarsi la posizione dibattimentale e certamente diversa
Il riferimento è a questa estensione ma è anche a altre pratiche che si possono desumere dall'esperienza applicativa
E che passano attraverso non propriamente l'uso del carcere ma attraverso la minaccia del carcere
Attraverso la minaccia della applicazione della misura cautelare prima ancora che essa sia posta in essere per essere più chiaro ci sono delle situazioni
Conosciamo benissimo in cui l'indagato sta in carcere rende delle delle dichiarazione queste dichiarazioni appaiono insoddisfacenti per gli inquirenti scatta allora questo meccanismo di rafforzamento di prova dell'esistenza delle esigenze cautelari secondo l'interpretazione che si danno nella prassi e quindi la misura cautelare si protrae
Ci sono invece delle altre situazioni che sono quelle a me pare meno studiati ma ancora più diffuse nella prassi
Che prescindono dalla effettività e dalla attualità della carcerazione
Massi pongono in una situazione in cui l'indagato prende contatto con gli inquirenti e attraverso certe tecniche che cercherò di spiegare che sono frutto della via esperienze anche di quello che ho potuto apprendere ed altri si prospetta un impatto emotivo tale da determinare la abdicazione dal diritto al silenzio e quindi passaggio ad una condotta di collaborazione per evitare vita
Ecco quindi
In linea generale l'impianto sul quale brevemente vorrei svolgere breve considerazioni di considerazioni
Un'altra notazione riguarda
Il modo in cui si può desumere la prassi lo ne accennavo poco fa
è chiaro che
Quando ci si avventura su questo terreno visto che non ci sono le norme le norme sui ruoli da interpretare e quindi e siccome noi siamo abituati a interpretare le norme ci possiamo confrontare su queste quando invece si tratta di rilevare la prassi ecco possono
Esserci dei problemi proprio di metodologia
Allora io direi punto di partenza è la giurisprudenza di merito accanto a quella di legittimità e nonostante le difficoltà e si incontrano a radunare e a diciamo a mettere insieme questo materiale giurisprudenziale
In definitiva poi si scopre che ci sono dei punti d'emergenza in cui
I magistrati spesso nel momento in cui viene revocato il provvedimento cautelare fanno affiorare le ragioni della messa in libertà
Dell'indagato ragioni legate alla sua intervenuta condotta di collaborazione
Quindi non tanto nel momento della missione del provvedimento cautelare ma più spesso nel momento in cui il provvedimento viene revocato
A c'è la possibilità di tesi su vere queste indicazioni ci sono poi altre testimonianze alcune addirittura di magistrati io ne ricordo sempre una mi è già capitato di farlo in un altro convegno a a Napoli convegno di Magistratura democratica dell'anno scorso che è un fra le tante dei magistrati una presa di posizione che Raffaele Bertoni magistrato Bellotto già componente della corte di cassazione consigliera Corte di Cassazione ora deputato
Nello scrivere
Sud giustizia penale sul tema magistrati avvocati professioni a confronto
Fece un cenno in questo articolo del novantaquattro al cosiddetto disegno di legge Gargani che era quello che aveva prospettato alcune soluzioni in materia di custodia cautelare e allora
Nel prendere posizione nel ribadire secondo la linea che più e più volte è stata riaffermata dai magistrati cioè che non c'è mai stato un uso distorto delle norme in materia di custodia cautelare
E dice però se dovesse passare questo di lei disegno di legge e se questo dovesse diventare legge probabilmente in ci sarebbe da rammaricarsi e perché ci sarebbe da rammaricarsi
è facile prevedere scriveva Raffaele Bertoni
Che se la legge fosse approvata probabilmente non ci sarebbero più confessioni e i processi verrebbero amputati della prova proveniente dall'imputato
Che è indubbiamente quella di massima utilità per il giudizio
Cito questa affermazione perché è fatta da un autorevole magistrato oltretutto uno dei magistrati che è conosciuto meglio da tutti per avere sempre assunto delle posizioni molto equilibrate e garantiste per
Ricavarne una testimonianza su come questa problematica del rapporto fra custodia cautelare con visite confessione sia stata vissuta in questi anni dalla magistratura
E fino a confessare appunto che è inevitabile che ci sia questo passaggio
Che ci sia questo modo di utilizzare il carcere affini di acquisire dichiarazioni perché comporta un elevato tasso di acquisizione di materiale probatorio e quindi una utilità per le indagini
Che non può essere assolutamente abbandonata
Ancora sul piano delle testimonianze ne abbiamo una poi qualificatissima del Parlamento perché sappiamo tutti che il Parlamento approvato uno dei rami del Parlamento la Camera se non sbaglio approvato nel dicembre scorso il disegno di legge che modifica le norme in materia custodia cautelare e qui troviamo un'affermazione
Del legislatore
Che si dà la prova provata
Di che cosa è avvenuto nella prassi perché cosa dice il legislatore nel modificare l'articolo duecentosettantaquattro lettera cioè quella disposizione come tutti sappiamo che delinea l'esigenza cautelare probatoria con riferimento alla al pericolo di acquisizione della prova e al pericolo di inquinamento della prova
Dice le situazioni di concreto e attuale pericolo
Non possono essere individuate nel rifiuto della persona sottoposta alle indagini o dell'imputato di rendere dichiarazioni né nella mancata ammissione degli addebiti
è una sorta di conferma qualificata in sostanza della prassi che ci viene dal parlamento il Parlamento l'ha pensata così perché il Parlamento non ha non ha fatto altro che rilevare
Quelle deformazioni applicative che
Effettivamente si erano realizzate io mi sono anche chiesto perché questo fenomeno
Sia diventato così vasto e così allarmante proprio nei processi di Tangentopoli
è una possibile spiegazione di ordine diciamo così sociologico potrebbe essere questa
In realtà
In questi processi ci si trova di fronte ad inquisiti che non sono coloro che frequentano abitualmente i corridoi dei palazzi di giustizia o
Le celle dei delle nostre carceri e quindi ci si è trovati di fronte a inquisiti più morbidi
E più diciamo facilmente aggredibili dalla suggestione e dalla intimidazione che può derivare dal profilarsi del carcere a Milano il grosso problema
In Tangentopoli era non andare a fare un pittore e quindi
Diciamo speculando un po'su questo allarme che derivava dal solo fatto di aver passato la soglia di San Vittore
Qualche volta più di qualche volta l'acceleratore nel senso di spingere verso la collaborazione è stato mandato avanti
A me pare che
Se si vuole tracciare un quadro complessivo si può dire che il fenomeno è diventato allarmante perché da una parte c'era un inquisito morbido dall'altra parte c'era un pm molto forte questa è
Una realtà che noi tutti avvocati abbiamo conosciuta probabilmente siamo un po'noi responsabili quelli che hanno lavorato al Codice di aver dato tutti questi poteri ingenuamente al Pubblico ministero mi ricordo Vassalli nell'ottantadue lo diceva infatti non ha mai creduto nel Codice per questa ragione ma perché si pensava che
Dando più poteri al Pubblico ministero le indagini dovessero diventare più incisive
Ma non solo abbiamo dato libertà ma abbiamo dato anche potere di negoziazione che diventa un'arma formidabile nelle mani del pubblico ministero tant'è che alcuni aspetti
Dei metodi diciamo pressori per ottenere la collaborazione passa nell'esperienza giudiziaria attraverso il consenso dissenso rispetto ai riti alternativi
In questo quadro quindi si scrive questa
Diciamo radicale svolta che c'è stata in questi processi e che porta ad affermare ora che di fatto il principio è Omnis tenetur se detergere
Gli esempi più da vicino sono quelli che possiamo ricavare dalla giurisprudenza della corte di cassazione intanto oltre che la giurisprudenza di merito
Per la verità le norme sulla custodia cautelare tutte le norme
In materia
Di misure cautelari personali
Nell'impianto del Codice almeno a me sembra io non ho partecipato terrà direttamente a questa parte dovuto punto a diciamo nella sua architettura al lavoro di Mario Chiavario
E una delle parti più chiare più complete più dettagliate perché se leggiamo l'articolo duecentonovantadue nella parte in cui detta il
Tipo di motivazione che deve essere dato in materia cautelare sembra quasi che il legislatore prenda per mano il magistrato che deve scrivere
Il provvedimento e gli dice tu devi motivare in punto di rilevanza deve indicare gli elementi da cui derivano gli indizi deve indicare gli elementi chi da cui devi inserire l'esistenza delle esigenze cautelari e quindi più chiaro di così forse il Codice non poteva essere c'erano degli argini
C'erano degli argini anche duecentosettantaquattro per quanto riguarda le esigenze cautelari ma questi arzilli sono franati
Sono franati appunto
In particolare con riguardo alla esigenza cautelare cosiddetta probatorio investigativa perché la norma è stata trasformata
In una sorta di
Impegno da parte del magistrato a
Attenere in carcere l'indagato per il solo fatto che si debbono compiere indagini
Non perché c'è un pericolo di acquisizione della prova un pericolo di inquinamento della prova pian piano
La norma è stata corretta è stata ritagliata nella sua portata fino a a ridurla sostanzialmente ha questa valenza
Pendono delle indagini l'indagato può a vere interesse a inquinare le indagini e a impedire che la prova venga acquisita data per esempio la gravità del reato ergo si impone la misura cautelare
E si impone in questo stravolgimento anche con riferimento ai casi in cui l'imputato non risponde oppure risponde negando l'addebito chiaramente alcune sentenze
Una sentenza sul del caso Schiavone del novantuno dice il pericolo è reale in quanto vi è interesse del ricorrente all'inquinamento per aver negato i fatti in addebito
E ancora il Gip di Milano nel famoso caso Papi che però poi ha dato luogo a quella sentenza che ha affermato il principio secondo cui il diritto al silenzio non può essere utilizzato a fini cautelari
Il Gip di Milano però
Nel l'ordinanza del caso papi faceva riferimento a una specifica volontà dell'imputato dimostrata anche con il comportamento finora tenuto di occultare e rendere impenetrabili alle indagini il sistema delle tangenti
E tutto questo perché come tutti ricorderanno papi si era avvalso del diritto al silenzio
Utilizzo quindi in una chiave diciamo di stravolgimento della portata al duecentosettantaquattro che ritroviamo in un'altra sentenza di Cassazione del novantatré la sentenza del caso Damiani
Sempre in uno anche queste in materia di corruzione in cui si dice in materia di esigenze cautelari mentre appartiene al legittimo esercizio della strategia difensiva
La facoltà di negare taluno o tutti gli addebiti
è corretto e congruo dice la Corte di Cassazione
Il riferimento da parte del giudice a tale situazione per dar ragione della attualità di attentato all'acquisizione delle fonti di prova
Quindi la negativa è un attentato alle fonti di prova è chiarissima l'alterazione in sede interpretativa che si fa della norma perché la norma dice
Con estrema nitidezza che ci deve essere un pericolo per l'acquisizione delle fonti di prova o per la genuinità e quindi ipotizza un pericolo di facce re qui invece si ipotizza una condotta omissiva e si dice semplicemente per un non facce
Da parte dell'indagato scatta un pericolo attinente appunto alla alle indagini e alle alle prove
Il luogo però
In cui si sviluppa con maggiore decisività ancora questa tendenza ad alterare in sede interpretativa le norme del Codice relative alle Coppelle
Personali
E quello che attiene alla pericolosità
Dell'imputato cioè alla lettera c dell'articolo duecentosettantaquattro qui è stata elaborata una dottrina io la chiamo così scherzosamente anche coi coi giudici milanesi una dottrina
Che fa riferimento alla posizione dell'indagato che nel momento in cui non collabora
Dimostra di non essersi staccato dall'ambiente criminale al quale si tiene si ritiene che egli sia compenetrare atto e per ciò stesso
Continuando ad essere affidabile per quel mondo criminale proprio perché non parla perché non nega o perché non dice tutto merita di essere sottoposto alla custodia cautelare che si protrae in funzione di questo pericolo
Questa affermazione che è la più stravolgente rispetta i principi del sistema
La ritroviamo anche nella Cassazione Cei molte decisioni di merito ma nella Cassazione nella stessa sentenza del Damiani del novantatré si dice
La totale negativa lo rendeva ancora affidabile per il sistema criminoso
Nell'ambito del quale erano maturate le sue condotte illecite tutto ciò facendo riferimento alla posizione dell'indagato che aveva legato è chiaro che
In questo modo si cancella non le norme si sostituiscono alle norme nuovi contenuti applicativi che in sostanza sono incentrati prima di tutto sulla presunzione di colpevolezza
Perché è come dire se tu sta in silenzio se tu neghi se tu non con l'abilità fino in fondo
Sei presunto colpevole e quindi presunto colpevole perché io ritengo che con questa tua negativa tu sia collegato ancora al mondo criminale prima ancora d'averlo saputo prima ancora d'averlo dimostrato prima ancora di averne le prove ecco c'è un salto logico che comporta la cancellazione di un valore fondamentale come quello della presunzione di non colpevolezza
E
Comporta altresì il postulato che esiste un dovere di collaborazione
Esistendo un dovere di collaborazione il fatto di non osservare questo dovere di non adempiere a questo dovere comporta una lettura in chiave di pericolosità e quindi il protrarsi della custodia cautelare
Anche sotto questo profilo io credo che il disegno di legge che è stato approvato da un ramo del Parlamento dalla Camera
Possa portare un contributo
Di chiarezza
Forse sarebbe stato preferibile come era stato fatto in un precedente disegno di legge del novantatré che
Lo sbarramento alla utilizzabilità
Del silenzio della negativa in chiave cautelare fosse fatto
Non solo con riguardo alle esigenze probatorie della lettera del duecentosettantaquattro come nell'attuale disegno di legge
Ma fosse fatto con riferimento a tutti i profili delle esigenze cautelari e cioè anche alla porre pericolosità della lettera c proprio per comportare uno sbarramento per rassegnare cioè un momento di chiusura
Verso fughe che cerchino di recuperare i vecchi contenuti
Detto questo sul piano più generale
Mi rendo conto che forse tempo a mia disposizione sta per scadere
E
Vorrei fare riferimento a quello che è l'aspetto a mio avviso che più largamente trova applicazione
Nell'ambito della pratica
Dei processi di Tangentopoli
Che è quello che io chiamerei della custodia cautelare affini esplorativi
Quindi sostanza sia la ricerca di una auto incriminazione
Che sia oggettivamente completa
Nel senso che il punto di partenza è la costa di contestazione di una fattispecie di un certo episodio criminoso
La persona viene colpita da il provvedimento cautelare per questo episodio
Una volta che è in carcere nel corso dell'interrogatorio si dice guardi caro signore che a lei è stato contestato questo episodio di corruzione
Ma tenuto conto delle dimensioni della sua impresa e del suo fatturato lei non può venirci a dire che ha pagato solo duecento milioni di mazzette in un anno altro che duecento milioni sarà qualche miliardo
Perché non ci dice tutto il resto
L'indagato dice io metto questo addebito perché effettivamente in questo caso ho dato per il resto no io non ho altri episodi da riferire
Ecco che l'auto in crimine azione e oggettivamente incompleta per il magistrato nel senso che il magistrato postula che ci siano altri episodi che debbano emergere e allora
Viene fuori un meccanismo perverso che largamente sperimentato nel che ha sede giudiziaria me milanese che io definisco la teoria del fatto nuovo
Che cosa accade allora il disperato difensore che si trova ad assistere costruì che dice io rispondo di questo addebito ammetto questo addebito non vedo perché si debba CUP protrarre questa custodia cautelare dove sono le esigenze cautelari
Il difensore dice effettivamente non ce ne sono ce ne sono dal punto di vista della ricerca del magistrato
Più comoda certo più facile attraverso le dichiarazioni dell'indagato che non attraverso le indagini contabili e documentali di altri episodi
Allora
Viene fuori appunto questa esigenza di
Dichiarare un altro episodio nella pratica giudiziaria gli avvocati fra di loro dicono che cosa diamo in più che cosa offriamo sul piatto alle all'inquirente in maniera tale che sia soddisfatto il suo bisogno di conoscere né di allargare le indagini perché le indagini poi sono nati attraverso questo meccanismo
Allora e se si riesce a scoprire che ci che c'è un altro fatto e questo fatto viene confessato viene ammesso allora sì siccome si rimette in moto la catena di altri episodi
Il Gip come o in questo provvedimento del novantatré ma ce ne sono tantissimi in di questo tenore dice poiché l'indagato ammesso i fatti contestati e ha riferito un fatto del tutto ignoto agli inquirenti con ciò dando prova di inaffidabilità per il sistema se ne dispone
La liberazione si revoca il provvedimento cautelare cioè il fatto nuovo è quel quantum che fa venir meno la pericolosità e consente quindi la revoca del provvedimento
Ci sono alcuni giuristi che evidentemente poco consapevoli di quello che accade nella pratica e molto desiderosi invece di razionalizzare quello che non può essere razionalizzato nella prassi hanno detto che in questo modo di comportarsi da parte dei magistrati si può condividere e e hanno in sostanza teorizzato per me è scandaloso ma è stato detto è stato detto anche da uno che un mio collega che ha scritto anche un libro sulle molte retrocedette genere e poi si vede si era dimenticato quello che ha scritto tanti anni prima
E dice che in sostanza una volta che l'indagato comincia a parlare fa delle dichiarazioni
Perde il diritto al silenzio decade dal diritto al silenzio
Perché se accetta il dialogo da quel momento in poi scattano dei doveri di collaborazione che gli impongono di rappresentare al magistrato il quadro più completo
Degli venti di cui sia stato protagonista a me pare una
Interpretazione eversiva
Eversiva
Al punto che che cosa accade poi nella pratica e anche questo molto sconvolgente che nel momento in cui i magistrati dopo aver messo in libertà un soggetto un indagato
Il quale ammesso un certo episodio riesce a ottenere la libertà
Successivamente nel corso delle indagini si scopre che che chiamato in correità da un altro quindi c'è un altro episodio che non ha confessato
Viene fuori
Una sanzione e vera e propria attraverso la cattura perché la cattura serve a sanzionare
L'omesso dovere di collaborazione cioè il fatto di non aver dichiarato a suo tempo nella nel primo interrogatorio tutto quello che poteva emergere
Ho qui un provvedimento del Gip di Varese del novantadue che è chiarissimo
Dove viene esposto in modo assolutamente lineare il contenuto essenziale di questa teoria quali a dire della decadenza dal diritto al silenzio e della possibilità di anzi del dovere di sanzionare questo comportamento quando emerge il fatto che non sia stato dichiarato dice il Gip di fare di Varese in un provvedimento l'agosto novantadue
Ricorre la pericolosità sociale dell'indagato il quale allorché fu colpito dal provvedimento Curci Tivo
Nel maggio novantadue circa quattro mesi prima tre
Tacque numerose circostanze alunni notte di cui lui e altri erano responsabili
è indubbio che un indagato il diritto di tacere o anche di mentire al fine di difendersi
Ma alla luce dell'atteggiamento di collaborazione che l'indagato sosteneva di aver assunto in quanto a suo dire resipiscenza temi e indice invece in concreto di pericolosità sociale
In quanto rivelatore della volontà di mantenere i collegamenti con correi e quindi di voler perseverare nel delinquere all'occasione
La teoria sanzionatoria quindi della dell'omissione della collaborazione che trovo un ulteriore supporto a livello teorico nella dottrina che io chiamo dottrina Davigo perché è stata elaborata dal dottor Carlo davvero Davigo e che si ricollega al diritto medievale
Partendo dalla nozione di confessione sacrilega
Alla fine dei verbali di nei processi di Tangentopoli si usa mettere una clausola di questo tipo
Alla domanda del pubblico ministero a lei in altre occasioni versato dati tangenti o contributi a partiti
Se la risposta eh no allora c'è questa clausola di chiusura che consente poi di affermare che se successivamente emerge qualcosa la confessione sacrilega
è sacrilega perché non è stato detto tutto
Doveva essere detto tutto perché il dovere di collaborazione e il più ampio possibile e quindi
Deve essere sanzionato il comportamento per cui ci sono persone che sono state arrestate
A distanza di qualche mese perché si erano dimenticati di dire avendo prima parlato della finanza che in otto quattro cinque anni prima per un fatto quasi ai le soglie delle prescrizione avevano dato due milioni all'ufficio delle imposte dirette
La motivazione del provvedimento cautelare in questo caso è stata sia pure un po'fra le righe e non così platealmente nel senso che
La misura si giustificava per il fatto che la confessione non era stata totale era stata soltanto parziale
Come vedete quindi materiale e e più che mai ampio concludo
Con quelle che ho indicato prima essere
Misure alternative
Non al carcere ma rispetto all'uso del carcere come strumento per ottenere le confessioni qui veramente il terreno e ancora tutto da esplorare
Proprio nella prassi è difficile fare emergere certe situazioni alcune io li ho prospettate per fortuna ho visto che qualcuno in Parlamento ha raccolto quel mio grido di dolore e è stata modificata l'ultima parte dell'articolo duecentonovantaquattro
C'è una misura che si poggia sulla minaccia del carcere io l'ho sperimentata più volte gravissima
E che passa attraverso la sospensione della cattura in sostanza si tratta di questo
Il magistrato il CIPE emette il provvedimento cautelare l'ordinanza cautelare come si sa deve essere eseguita dal Pubblico ministero
Il Pubblico ministero
Invece di eseguire subito l'ordinanza cautelare
Pensa applicando l'articolo duecentonovanta
Comparire l'indagato davanti a sé l'indagato non sa che c'è un provvedimento cautelare già emesso e da eseguire
Nel corso dell'interrogatorio
Se la piega di queste domande è meglio delle risposte non va nel senso che è gradito all'interlocutore ecco allora che quel provvedimento rimasto nel cassetto esce fuori e io ho un verbale da cui risulta che eccetto appunto a metà del verbale il magistrato dice a questo punto il ma il Pubblico ministero fatta presente
All'indagato che è stato emesso nei suoi confronti un provvedimento cautelare glielo fa vedere e dice questo provvedimento naturalmente deve essere eseguito
L'esecuzione
Si può aggiungere non è scritto lì dipende da lei se collabora non sarà eseguito se non collabora sarà eseguito
è ovvio che questo è l'impatto emotivo più forte EU
Direi l'emblema della violazione di quell'articolo sessantaquattro che dice non debbono essere adottati nel confronto degli Indaco fronti degli indagati
I metodi
Ho tecniche diretti ab influenzare la loro capacità di auto determinazione
Come dicevo fortunatamente il Parlamento ha pensato di modificare l'ultimo comma del articolo duecentonovantaquattro per cui se questo disegno diventerà legge non sarà più possibile far questo e ci sarà l'iter normale emesso il provvedimento
Indagato deve essere sentito dal Gip non si vuol vietare assolutamente al pm poi di sentirlo ma ci deve essere uno spazio garantito che quello che va dalla missione del provvedimento
All'interrogatorio di garanzia del Gip perché altrimenti che senso all'interrogatorio cosiddetto di garanzia del Gip quella sorta di convalida in senso improprio non ne ha nessuno noi lo sappiamo che i spesso nella pratica
Il pm finisce per bypassare il Git e quindi fatto l'interrogatorio prima di quello del Gip quando si va davanti al Gip si conferma né più né meno quanto è stato dichiarato davanti al pm e quindi quello del Gip diventa un ruolo di ratifica
Un altro strumento diciamo così elaborato dalla pratica e che meno inquietante ma è pur sempre incisivo e suggestivo e quello che io chiamo l'arresto in transito
E che è stato praticato molte volte la procura pubblica di Milano
I consiste in questo
Il provvedimento viene eseguito la mattina la persona
Colpito dal provvedimento non viene portata al carcere
Viene portata alla alla Procura della Repubblica per rendere l'interrogatorio al Pubblico ministero
Allora la persona indagata percepisce che andare a San Vittore dipende da quello che dirà al Pubblico ministero perché c'è tutta la giornata davanti fino alla sera ci sarà un primo interrogatorio magari poi c'è un interrogatorio al pomeriggio lei
Ammette l'addebito che gli è stato comunque contestato magari ci sono anche degli altri fatti ci pensi bene verso sera facciamo accompagnare a San Vittore
E però è certo che se lei prima di sera in un altro interrogatorio
Forse vuol completare il quadro delle cose che sa allora si farà anche a tempo a andare su al da noi al settimo piano a fare l'interrogatorio del Gip e il Gip revocherà il provvedimento
Anche questo è un iter certo meno deviante rispetto all'altro della sospensione della cattura ma che imprime una forte suggestione perché l'indagato sa che nell'anticamera del carcere che mettere il piede nel carcere dipende dalle sue scelte in termini di dichiarazioni dire di più e dire di meno
Altre forme minori che così in questa mia raccolta puntuale del di quello che accade nella pratica che poi come pure è stata contestata c'è stata una polemica nel novantadue quando io avevo detto che come studioso avendo lavorato a fare il Codice ritenevo che fosse mio compito vedere come applicato
E ci fu una levata di scudi e tutti dissero che stavo preparando un dossier più favore di Tizio Caio o Sempronio
E che in questo Paese non si è abituati a osservare la prassi in questo Paese e si fanno discorsi e su quello che accade nelle norme quello che accade in Parlamento è molto difficile vedere quello che accade nella prassi io per preparare questa relazione ho visto
Le cose più recenti in Inghilterra c'è stato tutto un dibattito sul diritto al silenzio che è stato abolito in Irlanda ma sotto un altro profilo per quanto riguarda il suo uso dibattimentale e ci sono le statistiche di quanti gli hanno si sono avvalsi del diritto al silenzio di quanti hanno negato di quanti hanno fatto dichiarazioni
Per modo che a fare l'esistente che è un un lavoro che si deve fare se no discutiamo sempre su cose che vengono recepite o presentate in termini puramente ideologici altri aspetti abbastanza inquietanti dicevo sono quelli che passano attraverso i poteri che il Pubblico ministero hanno i riti alternativi
Ci sono dei casi in cui il PM si è comportato hanno localmente al districa tornei a americano che fa il cosiddetto Bargain forte stimoli cioè che patteggia con l'indagato vera vere le sue dichiarazioni
Dando come contropartita il consenso ad un rito ecco questo ovviamente è molto difficile da accertare nelle nei singoli casi però da quello che ho potuto apprendere in comportamenti concreti reali effettivamente manifestatesi è una tendenza che in qualche caso ha avuto modo di avere
Un'altra cosa molto singolare della quale non non si può percepire venne dall'esterno tutta la portata ma secondo me è molto grave e quella che io chiamo rogatoria internazionale privata coatta
Che è una cosa ci son tutti istituti nuovi non ci sono né il Codice Mangone costretto a dargli un nome giusto per
Succede questo
Che siccome nelle le vicende di Tangentopoli ci sono molti conti all'estero alcuni sono in Svizzera vicino e allora la Svizzera collabora e quindi i magistrati trovano facilità nella collaborazione
In altri casi o non non ci sono facilità di collaborazione o si tratta di conti che stanno don Cong o in altri paradisi fiscali o valutari e quindi è molto più difficile
Recepire quei documenti che sono i documenti che attestano che su quel conto sono stati fatti dei versamenti quindi danno la prova del reato ci mancherebbe altro la Procura della Repubblica ha il dovere di fare questi accertamenti
Di portare avanti le sue indagini con la massima incisività
Forse però si può discutere di questo metodo che comporta che una volta sentito un individuo il quale dica sì io mi sono interessato di questi conti conti sono all'estero
Sono in varie banche e ci sia veda che c'è una grande difficoltà
A ad avere questi documenti
Si revochi il provvedimento con una sorta di impegno vincolo da parte di questa persona di fare il giro del mondo e andare a raccogliere quei documenti e perché lo farà quella persona
Perché sa che evidentemente se non ritornerà con le prove che servono alla pubblica accusa probabilmente la sua situazione dal punto di vista cautelare potrebbe cambiare ecco perché è una rogatoria internazionale privata perché fatta in sostituzione di quello ufficiale e coatta perché diciamo la sollecitazione che viene alla persona messa in libertà
E diciamo costruita in maniera tale da far intendere che se non rispetta questi vincoli ci potrebbero essere delle conseguenze
Come vedete quindi un panorama quantomai variegato che io ho descritto qui molto su sommariamente mi scuso di questa somma di età ma è diciamo proprio il pullulare di questa realtà che è una realtà processuale deviante certamente ma che è un una realtà che andrebbe conosciuta andrebbe studiata andrebbe misurata per capire veramente che come a me pare di poter dire il nemo tenetur se detergere non c'è più
C'è l'amnistia né tu sede peggiore e non è cosa di poco conto perché non cioè solo un principio di etica processuale c'è anche un problema fondamentale di attendibilità dei risultati delle indagini
E spesso in queste indagini fatte esclusivamente sulla base di dichiarazioni ci possono essere e ci sono degli errori che poi non si potrà neanche rimedio doveva riparare nel corso del dibattimento perché magari a dibattimento non si va in quanto c'è stato un patteggiamento e allora tutta questa realtà così frammentaria che viene fuori da questa collaborazione coatta non giova certamente alla giustizia non giova neanche all'accertamento della verità grazie
Ringraziamo il professor Amodio per averci aggiornato sudditi che noi non conosciamo rischiamo un rito ambrosiano mi pare
Noi potremmo potremmo così con un termine forse siciliano parlare di politica del sconosciuta dica tiene
C'è la sconosciuta di catene
Vorrei vorrei rassicurare vorrei rassicurare i il convenuti che abbiamo preparato se ci darete questo onore per le tredici e trenta un buffet che ci consentirà di potere continuare i lavori senza ricorre la break che ci metterebbero in condizione di non potere mantenere il ritmo finora sostenuto quindi io darei subito la parola al dottore Caselli perché il professore Orazio Campo e impedito in questo momento seguito l'interrogatorio
Quindi pregherei il dottore Caselli di dare inizio al ciclo degli interventi programmati
Debbo confessare
Con la mia debolezza
E siccome copre credo un po'tutti
Cerco di coltivare un po'concetto di me costa
La mia debolezza
Forte complesso di inferiorità verso i professori universitari
Per favore aumenti momento per cortesia
Pronto sì
La mia debolezza è un forte compressori inferiorità verso i professori universitari
Complesso di inferiorità che stamattina ascoltando professor Amodio
Letteralmente
Esploso dentro di me
E chi li conosce professor Amodio riconosce essa quanta ammirazione opere professor Amodio
Ma state alla stagnazione è diventata
Grandissima conseguentemente complesso d'inferiorità
Tentato incontenibile mi fa soffrire Comas
Perché l'abilità dialettica il coraggio dialettico
Qualche volta addirittura temerarietà se mi è consentito dialettica
Con cui il professor Amodio
Ha cercato di dimostrare con riferimento alle prassi
Che Onnis tenetur se detergere parlando a Palermo l'undici maggio l'undici marzo novantacinque davvero grande
E la mia ammirazione nei suoi confronti è cresciuta
In misura esponenziale il mio complesso d'inferiorità conseguentemente davvero mi affligge
Voglio dire che l'Italia e
Molto lunga io non conosco rito ambrosiano non conosco se davvero quelle prassi
A volte esemplificate
Così così così sapientemente semplificate dal professor Amodio possono essere
Generalizzato in modo da ricavarne davvero delle prassi o non soltanto degli esempi dialetticamente utilizzabili in un certo contesto non lo so mi mancano i dati macro gli elementi posso soltanto ribadire proprio perché siano Palermo nell'anno di grazia novantacinque la mia ammirazione la verità con la quale il principio omini stretto se le attese a Palermo nel novantacinque e stato così coraggiosamente afferma
Cercando di superare questo complesso di inferiorità allora anch'io vorrei provare a dire alcune cose
In principio c'erano garantisti
E sostanzialistica le squadre
Civilmente contrapposte facilmente riconoscibili senza conta ministri contaminazioni fra
I due schieramenti
Poi il terrorismo
Lo strapotere della violenza
Dei mafiosi
Tangentopoli
Hanno sbattuto la risposta giudiziaria in primo piano e conseguentemente in prima pagina
Gli antichi schieramenti molto lenti si sono un po'confusi
Crisi crepe
Ripensamenti
Molte volte scontri
Dialettici ma sconti
Così la distinzione tra garantisti e sostanzialistica usi netta come un passato sembra
Roba vecchia
I toni si sono fatti diversi
Molte volte ricordano più le contrapposizioni tra le tifoserie che non il dibattito
Tutto questo comporta un corredo di slogan s'e di striscioni il garbo
E soprattutto la straordinaria capacità dialettica
Si è tipicità fa persino ridere sito ricco che sia io ricordarlo del professor Amodio
Lo attendono le mille miglia lontano
Le cento mila miglia lontano da da da toni di questo tipo
Però altri
Non certamente il professor Amodio trattano questi temi
Ricorrendo molte volte ad argomentazioni che chiede
Sanno un po'di slogan o di striscioni da stadio sostanzialmente questi dagli al perverso PM che perseguita le persone perbene con una variante dagli al pm cattivo chiuso il pentito come una clava
E l'altro striscione onore gloria Poteri
Ai difensori che sfidano la tracotanza dei pm per ricercare provare a difendere la verità
Con la variante contro le infamie sistematiche dei pentiti
Ecco l'ora contro l'abito dei giuristi proviamo a partire dai fatti lo ha fatto il professor Amodio
Prendiamo esempio dal professor Amodio
è chiaro che le garanzie non sono un fatto quantitativo che sufficiente anche soltanto una violazione per incrinata
Però conoscere la realtà partendo dai fatti può essere importante per giudica
Io vorrei
Citare alcuni dati che sono stati elaborati da un collega Livio Pepino
E in una certa parte sono state elaborati dalla Camera penale di Torino quindi saccheggi vero l'avvocato Negri concerto suo lavoro
Questi dati
Riguardano il tema è carcerazione
Le cifre fornite dall'amministrazione penitenziaria al trentun marzo novantaquattro circa la popolazione penitenziaria appunto
Nei duecento istituti italiani i detenuti erano cinquantadue mila novecentotrenta
Di cui ventisei mila duecentotrentaquattro pari al quarantanove cinquantasei per cento indagati o imputati ventisei mila seicentonovantasei pari al cinquanta virgola quarantaquattro per cento condannati
Più in particolare indagati imputati erano così ripartiti
Quindici mila cinquecentonovantuno pari al ventinove virgola quattro per cento in attesa di sentenza di primo grado
Sette mila cinquecentosedici quattordici virgola due per cento appellanti
Tre mila centoventisette circa cinque virgola nove per cento ricorrenti per Cassazione
Dato che si impone con una evidenza drammatica
E che nel mille novecentonovanta i detenuti erano ventisei mila crescono progressivamente arrivano appunto nel mille novecentonovantaquattro a cinquantadue mila novecentotrenta
Vale a dire che
Dal novanta ad oggi in cinque anni il numero dei detenuti e complessivamente raddoppiato
La media dei detenuti italiani
Poco meno di uno ogni mille abitanti
Per la precisione novantaquattro ogni cento mila abitanti
Significativo anche il dato che per la prima volta negli ultimi anni il marzo del novantaquattro ha visto invertirsi il rapporto tra detenuti condannati indagati o imputati
Con prevalere dei primi sia pure leggerissimo di un soffio
Cinquanta virgola quarantaquattro per cento
A fronte del quarantanove virgola cinquantasei per cento
Ma il trend consolidato negli ultimi anni resta nel senso che oltre la metà metà dei detenuti media dei cinque anni cinquantacinque per cento e inattesa di sentenza definitiva
Questo studio delirio Bettino
Contiene anche un confronto con la situazione di altri paesi Francia Germania Regno Unito Svizzera ci sono anche Russia e USA ma sistemi sono così diversi e per me così poco conosciuti che mi fermo a Francia Germania Regno Unito Svizzera
Per rilevare altri dati che possono essere interessante
La popolazione carceraria in Italia è proporzionalmente nella zona medio-alta dei Paesi europei
La situazione italiana è caratterizzata il condizionale è d'obbligo perché i sistemi processuali sono diversi e quindi la fronti non sono sempre facili
Da una presenza di detenuti in attesa di giudizio
In attesa perdoni sentenza definitiva percentualmente assai maggiore che negli altri Paesi considerati da noi il cinquanta per cento Francia Germania Regno Unito Svizzera mediamente il trenta per cento
Qualche altro rilievo e mi scuso i dati sono noiosi ma possono essere importanti
Dei cinquantadue mila novecentotrenta detenuti al trentuno marzo novantaquattro sette mila cinquecentodiciotto cioè il quattordici virgola due per cento erano ristretti per delitti di cui l'articolo quattrocentosedici bis
Seicentotrenta Codice penale e settantaquattro legge stupefacente
A mio giudizio giudizio del collega Peppino non è una percentuale alta ma naturalmente sui numeri ciascuno può esercitare le sue osservazioni
Di questi il quarantanove per cento era costituito da indagati l'undici per cento da appellanti il cinque per cento da ricorrenti il trentacinque per cento da condannati
Importante a mio avviso questa ricerca della camera penale di Torino mi scuserà ancora l'avvocato Negri che forse magari voleva usarle
Sui processi definiti nella città di Torino dal CIPE e dal tribunale nel primo semestre novantadue
Risulta che le persone giudicate sono state tre mila centoquattro
Mille seicentotrentadue dal Gip mille quattrocentottantuno dal tribunale
PS il cinquantotto virgola cinque per cento in stato di libertà il quarantuno virgola cinque per cento in stato di detenzione percentuale dell'incensurati cinquantatré per cento
Ma attenzione disaggregando i dati risulta che il quarantatré per cento degli imputati mille trecentoquarantadue in assoluto è stato giudicato per violazione della legge sugli stupefacenti e in questa categoria
Il rapporto tra livelli detenuti si inverte trentaquattro virgola cinque per cento liberi sessantacinque virgola cinque per cento detenuti
Terzo e ultimo
Dato informazioni fornite dalla Procura della Repubblica di Milano ottobre novantaquattro indagati per Tangentopoli erano sino ad allora erano circa quattro mila
Di essi seicento pari al quindici per cento erano stati raggiunti da misure cautelari mentre rinvia a giudizio in stato di detenzione erano fermi a poche unità
E allora proviamo attirare alcune prime conclusioni su questi dati
Primo
I settori nei quali la custodia cautelare incide in maniera più significativa sono quelli dei reati di strada
Si noti che tra il mille trecentoquarantadue giudicati per droga dal Tribunale di Torino nessuno aveva imputazione di associazione per delinquere
Secondo
La materia dei reati contro la pubblica amministrazione costituisce parte modesta
Dell'aria della custodia cautelare
Forse questa marginalità quantitativa nulla toglie ai problemi qualitativi che lo ribadisco non si può che ribadire resterebbero rilevanti quand'anche riguardassero una persona soltanto e una soltanto
Allora non c'è dubbio le cifre confermano la convinzione diffusa che nel nostro Paese il carcere sia troppo e che troppa sia anche la custodia cautelare
Che del pianeta carcere rappresenta la metà a queste problematiche sente
Problema col quale
Avvocati e magistrati si confrontano da quando hanno finito l'università
E nel caso mio l'università l'ho finita parecchi parecchi parecchi anni fa
E di fronte a questo problema che è di sempre per un lunghissimo periodo di tempo
Sono decisamente prevalse le analisi tesa a sottolineare lassismo
Nella normativa e nella prassi
Dieci le azioni ce l'ha ricordato il professor Amodio sono la regola quando si affrontano questi problemi ma una decisa radicale forte inversione di tendenza si registra
Con l'esplosione di Tangentopoli
In tutte le città italiane a Milano in testa
E anche nel momento in cui alcuni squarci
Sul problema mafia politica mafia affari mafia altri centri di potere occulti
Vengono offerti parroci squarci naturalmente senza esprimere giudizi definitivi perché non mi compete vengono offerti dalle collaborazione dei pentiti
è un problema che è di sempre che esiste da sempre e che quasi sempre stato accantonato e che soltanto con
Forti oscillazioni
Momentanee contingenti sull'onda del fattaccio appena commesso veniva trattato esplode con
Continuità
Sui media in Parlamento
E si affida la novella che oggi è in dirittura d'arrivo approvata da uno dei due rami del Parlamento
Ancora una novella
Quasi che
Si fossero dimenticate le ventiquattro evidentemente inutili novelle
Durante la vigenza del vecchio Codice
Quasi che si fosse dimenticato anche sistema delle ripetuti Issime di nuovo col sistema della novellistica modifiche apportate al Codice dell'ottantanove
Quasi che si fosse dimenticata una realtà che dovremmo invece avere sotto gli occhi tutti quanti che questi aggiustamenti
A colpi di novelle sono insufficienti ci dovrebbe invece porre mano strutturalmente a riforme strutturali e del diritto e del processo penale
Tutti ricordiamo che invece della Paris diventato celebre secondo la tradizione perché il suo elogio funebre
Avrebbe contenuto la frase un quarto d'ora prima di morire era ancora in vita ma oggi invece dalla Parisse
Forse non è più di moda
Se discutendo del tema drammatico importantissimo della custodia cautelare dimentichiamo
Troppe volte ferita ottiene la parisiani appunto
A custodia cautelare cresce innanzitutto perché cresce il diritto penale
Fervono dibattiti e giustamente fervono sull'eccezionalità del carcere
Eppure ancora oggi di fronte ad ogni emergenza sociale non parlo di crimine organizzato attenzione parlo di incendi boschivi di sassi
Scagliati dai cavalcavia o di violenza negli Stati ancora oggi di fronte ad ogni emergenza sociale la risposte tissutale prospettate Sempre è soltanto l'inasprimento delle pene
Allora dibattere sull'eccezionalità del carcere importante ma purtroppo realisticamente in questa situazione data è impensabile che si arriverà
Presto o in tempi brevi a una diminuzione della custodia in carcere
Ma si dice ed è un'affermazione di gran moda
Per alcuni affermazione
Che il professor Amodio ha cercato da par suo di dimostrare
Si dice che la dilatazione del carcere preventivo consegue anche alla sua utilizzazione come veicolo per ottenere la confessione o la collaborazione processuale anche forzando uno o più
Per i presupposti per duecentosettantaquattro Codice procedura penale
è un'accusa che
I pm italiani non esiste questa categoria utilizzava la promuove dentro respingono
Non nel senso di negare l'effetto
Ma nel senso di escludere applicazioni
Generalizzate sistematiche di misure a questo fine
Ma qui a parte gli esempi interessantissimi che il professor Amodio
Ci ha portato la mia affermazione a fronte dell'affermazione o mestiere tolse le tese
Della professor Amodio ci ci pone rispettivamente sul piano delle contrapposte petizione di principio
Non dico delle guerre di religione perché l'ultima persona con la quale vorrei fare qualche guerra tra proprio fra motivo o chi la pensa come persona Amodio voglio soltanto discutere ovviamente confronta
La propria non è
Porsi sul piano delle petizioni di principio la contrapposizione quasi filosofica
Problema profuso lavorìo ce lo ha insegnato davvero in maniera esemplare andare sul piano delle prassi che caratterizzano il processo penale la domanda solo con un sono equilibrate questa prassi
Risposta
Passat questo snodo garante di questo equilibrio almeno la prima fase il Gip il problema se il CIPE funziona o no
Io ritengo
A parte i drammatici problemi di organico e quindi i problemi di tempi di funzionamento del Gip io ritengo che per quanto riguarda la qualità
Della risposta offerta dal Gip come garante dell'equilibrio
Che deve caratterizzare il processo penale al di là delle posizioni di principio io ritengo che il Gip funzione
A Palermo funzione
Molte volte sentiamo parlare
Di appiattimento del Gip sul pm
Nulla di più secondo me
Superficiale
Nulla di più inesatto
Si argomenta e no questo appiattimento c'è perché è scarsa la percentuale delle decisioni difformi rispetto alle richieste del pm soprattutto in tema di libertà
Parte che questa è una considerazione forse errata in fatto in realtà non regge perché molto spesso sempre più spesso
è la giurisprudenza del Gip che condiziona le richieste del Pubblico ministero Paul però non è un suicida
Pubblico ministero conosce la giurisprudenza del Gip alla giurisprudenza leggi se vuole che il suo lavoro abbia delle probabilità di sviluppo di sbocco non può non cercare nei limiti naturalmente
Dell'esercizio del suo dovere del suo ruolo
Se non uniformarsi quanto meno tenere proventi preventiva preventivamente contro
E allora provò concludere
Anche qui magari con delle ovvietà
Controllo giudiziario un controllo di patologia in un sistema la patologia dovrebbe essere l'eccezione
I filtri veri dovrebbero essere fuori della magistratura
Nella politica
Che dovrebbe diventare soggetto effettivo di controllo e non terreno di distorsioni o di inquinamenti nell'opinione pubblica dei mezzi di informazione
Nei controlli amministrativi efficaci e preventiva
La magistratura in una corretta logica dei controlli dovrebbe essere unicamente segmento residuale
Finale
Ed è ciò che i magistrati vorrebbero che forse io dicevo che i magistrati per quanto loro compete cercano di contribuire perché avvenga
Ha detto questo
Occorre secondo me stare molto attenti
A non incappare in quello che sarebbe un grave errori
Quel che ho appena detto vale una prospettiva realisticamente a medio termine
Perché a medio termine la prospettiva di ristabilimento generale
Del funzionamento dei controlli tutti in un sistema previsto questa prospettiva e da perseguire con convinta sincera
Forte determinazione ma intanto le cose qui ed oggi stanno come stanno
E sarebbe estremamente pericoloso teorizzare qualcuno sembra invece indulgere nei
Che non bisogna
Sporcarsi le mani
Quando la realtà è che stiamo vivendo una stagione in cui non è lecito tirarsi indietro
Tanto più che non si tratta affatto di sporcarsi le mani l'espressione evidentemente altrui ma semplicemente di fare il proprio dovere
Poi c'è una preoccupazione
Che anche i magistrati del pubblico ministero
Sentono fortemente
Che finisca per
Prevalere tutto travolgendo la logica dei risultati
Fino ad incrinare il primato delle regole
Se ciò davvero accadesse sarebbe molto grave
Perché una battaglia di legalità
Ed è per una battaglia di legalità che i pubblici ministeri sono impegnati
Una fatale delle cavità ontologicamente non può pagare il prezzo di cadute
Di legalità ma anche in questo caso io credo è necessario intendersi bene
Ma cosa essere vigili
Ma cosa e cercare di evitare in concreto che si verifichino scadimento e di questo non possiamo che essere grati per l'esemplificazione offerte
Salva la riserva
Di un eventuale generalizzazione
Al per esempio sono offerte dal professor Amodio
Una cosa è essere vigili cercare di evitare in concreto che si verifichino scadimento ma cosa criticare gli errori e gli eccessi che si siano effettivamente verificato
Denunziare le con puntualità e precisione non con formule generiche o impressioni insieme o strumentali suggestive magari scorrette generalizzazioni
Altra cosa ben diversa e costruire una specie di Teorema
Per cui data una certa dimensione processuale data l'altezza della posta in gioco
Data l'utilizzazione di certe fonti probatorie collaboratore di giustizia in particolare dovrebbe perciò solo inesorabilmente derivarne una caduta di garanzie una sconfitta della Galizia
Questo è un teorema sbagliato queste untori ma fuorviante la realtà ci insegna che risultati si possono ottenere combinando la ricerca di essi con lo scrupoloso
Rispetto delle regole
Ha un'altra preoccupazione che non posso per concludere Presidente davvero
Non ricordare e che forse
Viviamo una stagione in cui vive
Se non si vogliono propriamente impedire i risultati quanto meno non ci si preoccupa sufficienza di consentire che anche i risultati nel rispetto delle regole possono essere conseguiti
Questo disegno di legge di riforma di procedura penale sembra in molte sue parti ispirato a una cultura del sospetto nei confronti del pm e nei confronti dei difensori dei pentiti
Faccio un solo esempio
Scopo fondamentale del processo contro uno degli scopi del processo non può non essere è
Ricerche all'accertamento della verità
L'organo preposto uno degli organi quanto meno preposti alla ricerca e l'accertamento delle verità nella fase d'indagini preliminari l'organo preposto il PM
Indispensabile essenziale
Che le persone sentite dal pm come informate sui fatti debbano dirgli la verità appena di sanzione penale
Che possono mentire al PM coloro che non sono né indagati nei imputati
Ha sostenuto il collega Marcello Maddalena è una io lo sostengo con lui e ora enormità
Queste enormità esisteva
E vero dell'impianto originario del Codice nuovo
Poi è stata eliminata
è stata eliminata dopo la strage di Capaci
Col decreto legge Scotti Martelli del mille novecentonovantadue fortemente voluto Senoni deviato e predisposto da Giovanni Falcone
Oggi con questo disegno di legge
Per quanto riguarda questo versante
Indubbiamente si vorrebbe tornare indietro
E tornando indietro
Al conseguimento di risultati
Sì fra porrebbe un ostacolo importante un ostacolo qualche volta invalicabile
Allora questo convegno che a un convegno di giuristi
Un conto di turisti che si tiene a Palermo
La denunzia di questo pericolo di arretramento su un versante così importante e decisivo come quello
Che ho appena ricordato
Non può non farsi con una certa indignazione
Con una certa preoccupazione diciamola così
Altrimenti faremo l'accademia e l'esercitazione retorica dell'astrazione
Rischiamo di prenderci un po'in giro
Noi qui a Palermo un prussiano
Non ricordare in ogni occasione
E soprattutto non possiamo non ricordare in occasione così importante così significativa
I morti
Quei morti che sono segno di riscatto civile morale ma sono anche una condanna
Ma condanna a vedere
Senza far finta di non vedere
L'illegalità e la violenza
Ma condanna vedere l'illegalità e la violenza senza ipocrisie
Senza subire il gioco di mediazioni a comodamente
Senza cercare
Il quieto vivere
Di questa condanna a vedere
Illegalità e violenza che Falcone Borsellino hanno scritto con loro sangue non possiamo mai dimenticarsi altrimenti di stato di diritto dobbiamo sì parlare
Ma se di questa condanna vedere ci dimenticassimo davvero lo Stato di diritto lo ridurremmo ha votato formula e certamente questa non è l'intenzione di nessuno dei partecipanti a questo convegno
Ringrazio il procuratore della Repubblica per il suo intervento il tema del congresso e siamo d'accordo
Carcerazione collaborazione Stato di diritto evidentemente non fa riferimento a determinate situazioni e quindi non si parla di delitti di mafia
E per quanto riguarda la preoccupazione in ordine eventuali delegittimazione nessuno pensa di potere o volere delegittimare i pentiti se mai da parte di coloro i quali hanno il diritto di intervenire in qualità di parte vie un'altra esigenza
Ed è semmai un'esortazione che quella che evidentemente non possiamo che condividere attenzione ai falsi pentiti sulla delegittimazione dei quali siamo perfettamente dovremmo essere tutti quanti d'accordo la ringrazio procuratore Caselli
E adesso io
Invito
Invito firmata
Dopo invito il professore il è l'avvocato Donato Messina
Che il secondo degli intervenienti programmati sì poi rimane e lo dico sin da questo momento immediatamente dopo interverrà l'avvocato Antonino Mormino
E quindi due interventi liberi onorevole Sebastiano né neri e avvocato Fragalà
Prego signor Presidente
Non ho all'altezza del dottore Caselli a questo lo devo imputare a madre natura non a una violazione del principio della par condicio
E in effetti è difficile prendere la parola dopo i brillanti e analitici interventi di coloro che mi hanno preceduto
è difficile perché il quadro generale degli argomenti da trattare è già stato delineato
E stancherei certamente il pur paziente pubblico parte del quale già si appresta al l'autocrate esso stancherei certamente parte del pubblico se ripercorre essi al sentieri argomentativi già delicati
E allora consentitemi subito di allacciarmi a una delle ultime osservazioni contenuta nel discorso del dottore Caselli per affrontare direttamente quello che secondo me dovrebbe essere il tema centrale di questo dibattito
Questo per noi deve essere
Questo dicevo per noi deve essere un momento di riflessione che fa seguito all'ONU Nalut lunga stagione di protesta ed è forse opportuno a questo punto mostrare maggiore attenzione non tanto a ciò che è accaduto quindi alla carcerazione alla collaborazione lo Stato di diritto così come ENA possiamo a questo punto forse a dirlo disciplinata dal vecchio tra virgolette codice di procedura penale
Come ben evidenziato il dottore Caselli oramai ci troviamo di fronte a un testo che quello delle modifiche al codice di procedura penale già licenziato dal dalla commissione parlamentare in sede redigente in data quattordici febbraio novantacinque testo che è destinata ad incidere profondamente non soltanto sulle norme le relative alla carcerazione preventiva ma anche su alcuni aspetti di diritto penale sostanziale
E dottore Caselli faceva appunto riferimento all'abrogazione dell'articolo trecentosettantuno bis
E allora dobbiamo affidare il nostro momento di riflessione a due problemi centrali attinenti appunto ad alcuni aspetti affrontati dal nuovo legislatore della testo di modifiche al sistema del Codice di procedura penale
E vorrei cominciare
Narrando la storia
Di una virgola di una virgola e la storia di una frase
La storia della virgola dimostra ovvi dimostra quanto sia approssimativa la produzione delle leggi del nostro Paese
Dietro invece la storia di una frase
Si nasconde una svolta decisiva dell'articolo trecentosettantuno bis del Codice penale
Dietro dicevo la storie di una frase si nascondono una svolta decisiva in tema di identificazione dei ruoli delle parti nel processo
E cominciamo con la storia di una piccola
è la storia di una piccola minuscola insignificante Visco
Che compare improvvisamente in un testo legislativo senza che ciò sia stato previsto a nessuno voi sapete benissimo che le modifiche al Codice di procedura penale
Sono state presentate prima da un gruppo di parlamentari poi sono state elaborate da un cosiddetto comitato ristretto
Sono state proposte anche all'attenzione della nostra Unione delle camere penali che ha proposto degli emendamenti se non vado errato e infine sono state portate alla Commissione in sede redigente del Parlamento e da questa Commissione sono già state licenziate
Signori miei qua ci troviamo fra poco di fronte a legge dello Stato
Quindi dovremmo se vogliamo dare un contenuto a questo riunione S. vorremmo soprattutto approfitta dal fatto che ci troviamo riuniti da un lato avvocato dall'altro magistrati dovremmo analizzare meglio il contenuto di queste norme prima anche senza che neppure ce ne accorgiamo queste diventano legge dello Stato
Cioè prima che queste diventano norme obbligatorie sia del pubblico ministero si per il giudice l'avvocato
Ora aveva preparato un'analisi sistematica dei ventiquattro articoli che compongono questo testo
L'orario non mi consente questa analisi tra l'altro credo che sia oggetto più che altro dell'incontro pomeridiano so farmi hanno invece l'attenzione su due momenti a uno è l'articolo tre di questo
Di questo testo di modifiche l'altro è l'abrogazione dell'articolo duecentosettantuno Toce
Cosa prevede l'articolo tre del testo degli articoli formulato alla Commissione insediamenti
Prevede in particolare
All'articolo alla lettera alla numero due
La modificazione della lettera c dell'articolo duecentosettantaquattro dal Codice procedura
Voi tutti sapete meglio di me perché la lettera c dell'articolo duecentosettantaquattro del Codice di procedura penale prevede la possibilità di applicare una delle misure cautelari
Qualora diciamo sinteticamente
Vi sia il concreto pericolo di un di una reiterazione del comportamento criminoso
E tutti voi sapete meglio di me che dal testo attualmente vigente
Questa retta questo giudizio del giudice per l'Egitto su questo pericolo concreto questa prognosi che il giudice formula la formula esclusivamente sulla base dei della personalità dell'imputato è sulla base di una certa tematiche attinenti ai reati possibilisti e possibilmente il soggetto può realizzare si deve cioè trattare di reati
Che concernono gravi delitti con l'uso di armi con altri mezzi prezzo personale o diretti contro ordine costituzionale ovvero diritti di criminalità organizzata o della stessa specie di quello per cui si procede in buona sostanza oggi il la lettera c dell'articolo centosettantaquattro in poppa al giudice nel momento in cui deve decidere se ammettere o meno una determinata misura cautelare un semplice giudizio in astratto formulato sulla persona dell'imputato e sul tipo di reato che si prevede apposta ulteriormente essere
Tutto questo sistema domani cambia
E dico domani perché oramai appunto siamo al quattordici due novantacinque questa legge licenziato siamo già in Senato quasi tutto questo sistema domani cambia
In che misura cambierà è facile vederlo basta leggere appunto la
Astratto in cui sinteticamente ho fatto cenno
Si sostituisce un doppio giudizio ed concreto doppio giudizio in concreto da parte del giudice che ha per oggetto una valutazione sul futuro la possibilità sempre che il soggetto non commenta da un po'non debba commettere ulteriori reati di quel tipo che abbiamo elencato
è una valutazione che viene fatta al passato in quanto il giudizio sulla personalità dell'imputato e oggi salato ma ancorato
Desunta da comportamenti o atti concreti o dai suoi precedenti per quindi non sarà più un giudizio astratto sulla personalità ma deve essa necessariamente ancorato al ai precedenti penali o dai comportamenti o atti concreti manifesta da soggette imputato indagato in ordine al reato per cui si procede doppio giudizio quindi in concreto ma non solo
Il numero due dell'articolo tre mi introduce anche un tetto aggiunge giacché
Il pericolo concreto di reiterazione determinati delitti
Deve riguardare anche i delitti per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore al massimo a quattro anni
Aggiunge cioè il tetto dei quattro anni in che senso
Nel senso che
Se si procede o meglio se vi è il pericolo concreto
Che il il soggetto possa commettere delitti della stessa specie di quelli per i quali si procede evidentemente il giudice non può emettere una misura cautelare se
Quali delitti della stessa specie
Prevedono una pena della reclusione non inferiore nel massimo accanto quindi mi pone un limite un tetto devo ricordare per inciso che questo tetto per l'Unione camere penali dovrà essere cinque anni oggi il Parlamento me lo liquida in quattro anni ma questo è un problema se vogliamo dica seconda ed è a questo punto che si inserisce la storia di una vi cosa succede
Ecco perché dovremo stare più attenti noi come avvocati
Non è necessaria né sufficiente protestare bisogna anche o astenersi all'udienza bisogna anche seguire conoscete attenzioni dal Pd lavori del parlamento è intervenire laddove ciò appare necessario cosa succede qual è la storia di questa la stella del Colle queste voi non avete probabilmente i testi davanti ma cioè io io credetemi sulla parola la Stradivari il black
Il testo della modifica dell'articolo due della della numero due dell'articolo tre così copre era stato elaborato dal comitato ristretto
Così come era stato sottoposto all'attenzione delle associazioni dei magistrati così Cova era stato sottoposto all'attenzione dell'Unione camere penali
Non conteneva non conteneva alcuna vittima
Ciò e testa andava letto così com'era stato formulato e cioè permettetemi di legge dice
E allora il giudice può emettere misure cautelari lettera C quanto per specifiche modalità e circostanze dal fatto
E per la personalità della persona sottoposta alle indagini o dell'imputato desunta da comportamenti o atti concreti o da sei precedenti penali sussiste il concreto pericolo che questi commetta gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza persona
O diretti contro l'ordine costituzionale ovvero delitti di criminalità organizzata o della stessa specie di quello per cui si procede per i quali sia prevista la pena della reclusione non inferiore al massimo a quattro cioè il cosiddetto tetto non essendoci nel testo alcuna vincola è intimamente ma era questa anche una ratio avevano sua giustificazione logica è intimamente collegato dice cosiddetta dei soltanto all'ipotesi di delitti della stessa specie di quelli per i quali si procede voglio di se il pericolo concreto di reiterazione del comportamento criminoso riguarda
Delitti contro l'ordine costituzionale e in questo caso il giudice avrebbe soltanto dopo vasto avrebbe dovuto valutare
La gravità
Del delitto contro l'ordine costituzionale ma sul giudizio né alcun modo vincolato dal tetto Massimo di pena edittale e in quanto questa seconda condizione
Si riferisce esclusivamente a delitti della stessa specie di quello per cui si procede
E tutto ciò ha una sua logica giustificazione perché la problematica centrale della lettera c ha dato proprio da diritti la stessa specie di quelli per cui si procede in quanto poteva trattarsi anche i delitti non virgolette gravi
Mentre i delitti controrivoluzionari per definizione o quelli con l'uso di armi per definizione soldi grazie
E allora ne avevamo un testo nel quale quindi la condizione del tetto era strettamente collegata anzi era sotto legata soltanto ai diritti della stessa
Mi trovo ora davanti
Al testo liquidato dalla commissione referente
Per un attimo ha avuto una perplessità ho chiesto un'altra copia di quello stesso testo che collega Miglio che ha fatto ha
Sapete cosa succede e qui non c'è alcuna volontà legislativa che è soltanto distrazione c'è soltanto probabilmente che che che ha fatto il testo non agli occhiali o non segue i consigli da Lotito
Succede questo succede che mi compare una virgola dopo l'espressione per cui si procede per tutto il tetto per i quali la pena prevista reclusione eccetera eccetera non fa ora più riferimento soltanto ai reati della stessa specie ma deve essere riferito necessariamente a tutti i reati elencati in altre tracce
In concreto cosa può accadere
In concreto può accadere che scade domani si può trovare a questa
Per il semplice fatto che noi non abbiamo una categoria nel nostro Codice di delitti contro l'ordine costituzionale ed etico soldi costruzione non esistono il nostro Codice prevede lo sapete meglio di me una serie di titoli eccetera ma non esistono i delitti contro l'ordine costituzionale
La categoria diritti controlli costituzionale è stata creata
A seguito di una bella monografia peraltro di Gallo e di
Busco appunto i delitti contro l'ordine costituzionale di tre quattro anni fa mi pare
A seguito di questa interessante l'orografia venne fuori anche dalla teste legislatore allora si aveva un suo interesse scientifico anche di de iure condendo però è chiaro bisognava una legge che bene attestasse la validità
Venne fuori la categoria dei delitti contro l'ordine costituzionale
è delitto contro l'ordine costituzionale
E anche l'offesa all'onore e al prestigio del presidente La Repubblica è un delitto contro l'ordine di assunzione per il quale il tetto massimo e cinque a ora difficilmente ieri
Di fronte a un reato da parte di un esponente politico o di un comico se preferite
Di offese allora questi già presidente La Repubblica un giudice avrebbe messo una ordine di custodia cautelare perché non era ogni grave delitto contro l'ordine costituzionale
Oggi invece se passa questo testo che è quasi obbligato perché vincolato a quel tempo per quattro anni venti l'offesa all'onore e prestigio presenterà il pubblica e ha un tetto agli amici
Quindi noi ci troviamo per una mera distrazione credo del legislatore abbia parere è una distrazione perché ripeto non l'ho riscontrata dei testi legislativi che hanno portato poi a questa approvazione
Ci troviamo di fronte alla devastazione che può comportare sul piano della libertà personale conseguenze inammissibile
E questa è la storia di una virgola
Lo spostamento o meglio gli inserimenti improvviso di una virgola ci porta a queste aberranti conseguenza
La seconda storia vado veloce e chiedo scusa se magari qualche su quali tratto non mi soffermo così come fatto meriterebbe
Ma devo tenere conti tante esigenze la seconda storia che volevo ricordare è la storia di una frase e qui mi riallaccio direttamente all'ultima parte dell'intervento del dottore Caselli
La frase brevissima
L'articolo trecentosettantuno bis del codice penale e approda
Io ora mi chiedo se il legislatore veramente
Ha riflettuto su tutte le implicazioni che l'abrogazione dell'articolo trecentosettantuno bis del Codice penale Compaq
Anticipo subito io non mi schiero né a favore nel contro l'abrogazione di quella norma
Mi permetto soltanto di evidenziare alcuni aspetti che forse il legislatore dei quali forse bisogna fare non ha tenuto conto
Mi permetto di evidenziare qual è perfetto assolutamente dirompente di questa eventuale abrogazione ripeto il testo è già stato approvato dal dalla Camera dei deputati
A mio parere l'abrogazione dell'articolo trecentosettantuno bis del codice penale
Costituisce
Gli inizi
Di un'altra rivoluzione copernicana che si accompagna la prima quella del Codice di procedura penale
La rivoluzione copernicana che introduce l'abrogazione articolo trecentosettantuno bis è la separazione netta legislativamente stabiliti a tra magistrati inquirenti e magistrati giudicanti
Cioè con l'abrogazione dell'articolo trecentosettantuno bis del codice penale noi assistiamo forse Saint anche qui senza che il legislatore si sia reso conto di queste implicazioni alla codificazione o alla cristallizzazione per la prima volta della separazione tra
Magistrato inquirente e magistrato giudica
L'abrogazione dell'articolo trecentosettantuno bis del Codice penale cioè è il primo passo decisivo
Verso la creazione
Nell'ambito del potere giudiziario
I due corpi autonomia è separata
Da un lato il potere di indagine o giudiziario in senso lato dall'altro lato il potere giurisdizionale o giudiziario in senso stretto
Questa conclusione la devo in qualche modo moti
è a tutti noto ve lo ha ricordato il dottore Caselli poco fa che l'articolo trecentosettantuno bis è stato introdotto nel mille novecentonovantadue per far per coprire un vuoto determinato proprio dall'entrata in vigore nel nostro codice di procedura penale
In quanto con l'entrata in vigore di quel codice evidentemente non poteva più costituire reato la falsa dichiarazione resa dal innanzi al Pubblico ministero in quanto il Pubblico ministero non era più una autorità giudiziaria così come Inca il
Deve così come dice lattico trecentosettanta
E allora a questo punto si poneva questo vuoto immediatamente coperto da quel decreto ricordato al dottore Cassetti
E nel mille novecentonovantadue che comportava subito quindi
L'inserimento di una fattispecie ad hoc e false o ridiventi dichiarazione prese dal soggetto informato sui fatti e innanzi al Pubblico ministero
E allora se quella norma era stata creata per coprire un vuoto evidentemente e automatica la reazione da parte dei
Alcune
Alcuni procuratori della Repubblica e mediatiche giustificata la reazione secondo la quale ma con rame presso una norma che copriva un vuoto la oggi la proviamo ritiriamo automaticamente un vuoto che avevamo coperto
è infatti abrogando l'articolo trecentosettantuno bis
Tornerebbero sostanzialmente lo ha dichiarato oggi il ventotto ragazze tornerebbero sostanzialmente ad essere impunite
Falsa o reticenti dichiarazioni rilasciate da persone informate sui fatti al Pubblico ministero collaborazione Kyoto ciò secondo la BCE non possiamo applicare lo sapete meglio di me e trecentosettantuno e allora le false o reticenti dichiarazioni rilasciate da persone informate sui fatti innanzi al pubblico ministero vi sarebbero presta sostanzialmente impunite ed è per questo motivo che numerose voci di protesta si sono sollevate contro questa apre
In realtà se addirittura parlato da parte di qualcuno di superamento della cultura della legalità
E in realtà e lì è vero e proprio diritto questo oggetto a mentire sia detto per inciso il diritto a mentire già lo aveva riconosciuto la Cassazione allorquando ci aveva detto che la norma trecentosettantuno bis non poteva essere applicata nel caso di false dichiarazioni rilasciate alla polizia giudiziaria anche se questa agisce su delega del Pubblico ministero
E andando velocemente andiamo al cuore del problema quindi abbiamo un movimento attualmente è contrario all'abrogazione dell'articolo trecentosettantuno bis
E il problema non è questo il problema cioè non è tanto
Se sia opportuno o meno abrogare la norma qua il problema è che questa abrogazione comporta ed è destinata ad incidere decisiva mette
Sono gli stessi potenti del Pubblico ministero ma non dobbiamo dimenticare che oggi il Pubblico ministero ha il potere di acquisire senza contraddittorio
Una prova è utilizzata per la decisione glielo consente la sentenza Corte costituzionale numero duecentocinquantacinque glielo consente glielo consento le modifiche apportate novantadue alcolici quella penale
Oggi il Pubblico ministero al potente acquisite senza contraddittorio delle parti una prova e utilizzarla tra presso l'istituto della contestazione per la decisione
Quindi oggi il Pubblico ministero è nello stesso tempo
Parte ma in certo senso anche giudice sulla
E tutto questo sino ad oggi e assistito da un dispositivo micidiale e dispositivo consentito appunto dall'articolo trecentosettantuno bis
E allora l'abrogazione dell'articolo trecentosettantuno bis porta ad eliminare questo strumento che qualcuno ha definito ma ma l'abrogazione dell'articolo centosettantuno bis riporta il processo accusatorio che è quello che bene o male dobbiamo rispettare
A quella che è la sua collocazione essenziale
Cioè il principio della distinzione fisiologica del
Voglio dire non si può consentire non si può affermare vado molto sinteticamente non si può affermare oggi che il nostro è un sistema di tipo accusatorio e consentirà un pubblico ministero di sentire un teste con la minaccia di trecentosettantuno bis Codice Penale è utilizzare poi quella prova senza contraddittorio attraverso l'istituto della contestazione al dibattito
E hanno la platea dico trecentosettantuno bis che lo so lo capisco comporta altri problemi per il pubblico ministero io attacca costituisce la svolta decisiva nella identificazione del ruolo del Pubblico ministero
Se ci sta confermando un altro che quello che già sapeva il Pubblico ministero è una parte del processo
E le sue figlie la disciplina e la sua attività è identica a quella del senso devo dato Messina io chiedo scusa abbiamo uno dei in allora anche per altri un intervento che di Linus parlare benissimo e allora sinteticamente anche perché appunto sono problemi che stanno spero affrontati nel corso la riunione pomeridiana volevo dire questo
Il nostro movimento di protesta è valido ad essere inquadrato in una attenta analisi degli atti parlamentari è nel seguire costantemente i lavori perché come gli ho dimostrato spostare una virgola o mettere lì a caso una frase può avere conseguenze inimmaginabili sull'intero sistema processuale penale vi ringrazio e chiedo scusa grazie
L'articolo io la prego onorevole mi
Cioè di scusarmi per la verità sono stato un pessimo padrone di casa non avevo capito che lei è il sostituto procuratore della Repubblica
Adesso passato al Parlamento per cui ritenevo di non dovere alternare e quindi darle la prego e mi scusi ancora
Che pensavo che avrebbe potuto io purtroppo ha ragione
Fra gli impegni già pregressi e per i quali sono in forte ritardo adesso vedremo come recuperare ho colto compiacere l'invito rivoltomi dall'avvocato passa Nisi quale responsabile del settore giustizia di Alleanza Nazionale a presenziare a questa giornata di studi visto che il tema riveste una grande attualità oltre che una grande importanza
Dal contenuto degli interventi che si sono susseguiti credo che la valenza del tema sia uscita grandemente rafforzata siamo di fronte
A un tema di attualità
Che però ci riporta proprio nella sua formulazione a quella
Legislazione di emergenza che poi ha caratterizzato tutti gli ultimi anni
è stato ricordato anche in questa sede che c'è stata una pendola vita di interventi su questa materia in particolare sul tema della custodia cautelare
Che è andata allargandosi spingendosi a seconda appunto delle emergenze o delle influenze più o meno marcata che certe impostazioni su questa materia
Hanno avuto
Il problema vero è un problema che secondo me deve trovare una soluzione in sede politica bisogna uscire definitivamente dalla legislazione dell'emergenza
Il tema della custodia cautelare
E a volo d'angelo tratteremo anche il tema della collaborazione dello stato di diritto che è strettamente connesso anche al primo
è un tema che oggi ha una forte valenza nel dibattito degli ti dei cosiddetti addetti ai lavori per una ragione vera
Che quella
Sotto gli occhi di tutti sono che ci si faccia mente locale
Non si riesce a celebrare i processi il problema vero l'emergenza vera ormai istituzionalizzata e un sistema processuale nella sua grande
Misura bloccato perché non riesce ad avere lo sbocco naturale che lo sbocco processuale
Fu detto alla vigilia e nei primi tempi dell'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale che la chiave di funzionamento sarebbe stata il filtro preventivo che consentiva di arrivare al dibattimento non più dell'otto dieci per cento dei processi questo anche sulla scorta di studi di distillazione comparata nei sistemi di sistemi accusatori
Avevano già adottato noi abbiamo un sistema che sotto questo profilo non funziona anche perché Amman ma man mano che si sale di livello nella valenza dei reati
I filtri hanno un'incidenza mi sul minore se non addirittura sono impraticabili come per esempio il patteggiamento
Questo è il limite oggettivo
Cos'è accaduto però nel contempo perché
L'intervento del politico in questa sede non si giustificherebbe se dovesse apportare un modesto contributo tecnico alla luce degli interventi qualificatissimo che sono già stati svolti
Cioè qual è il carico che la politica si deve fare di fronte a questa situazione che non è più di emergenza ma è di patologia speriamo non cronicizzata
E la proposta della via riuscita noi dobbiamo trovare il sistema per fare celebrare i processi in questo Paese
Perché la tematica della custodia cautelare ma se mi consentite anche la tematica della politicizzazione della giurisdizione ed in particolare della giurisdizione accusatorie
E una tematica che viene a
Da ad avere questa incidenza perché i processi non vengono celebrati
Perché se il cittadino come dovrebbe essere normale in uno stato moderno e in uno stato di diritto avesse la certezza dei tempi processuali
Quindi un giudizio assistito dalle garanzie necessarie e questa è la tecnica processuale quindi le norme procedurali
Che lo consentono in tempi certi con Lai esitazione positiva o negativa circa la sua posizione di imputato in tempi altrettanto certi e Brevi
Evidentemente farebbe diminuire la valenza di questa problematica
Noi abbiamo visto che c'è stata una distorsione generale delle proposizione attorno a quello che il processo penale
Noi abbiamo assistito in questi anni ha lo stravolgimento delle regole di fissazione della competenza territoriale determinate materie per cui noi abbiamo visto mi duole che il procuratore Caselli non ci sia perché credo che il dibattito anche in prospettiva di ulteriori incontri potrebbe arricchirsi sotto questi profili
Noi non possiamo avere in Italia dei Fori ha competenza speciale Milano per le tangenti Palermo per la mafia Roma per gli affari di politica in senso lato con tutto una serie di costellazioni
Che si sono create attorno a questi grandi nodi giudiziari
Che di fatto hanno determinato la politicizzazione della giurisdizione
E poiché questa strategia è stata perseguita con lucidità io mi rifiuto di pensare che sia soltanto un caso che si siano creati dei nodi giudiziari attraverso i quali finiscono per passare tutti i grandi affari che condizionano la vita pubblica
Italiane attraverso la scelta della politicizzazione della giurisdizione si è verificato poi l'attacco pesante a quelle che sono le regole di certezza del diritto
Tutto quello che oggi ruota è una interpretazione o demente soggettive se volete provocatoria mi rendo conto e mi scuso rifarà la provocazione
Non potendo peraltro trattenermi per poter approfondire il tema ma ci saranno mi auguro altre occasioni di incontro
La giorni la politicizzazione della giurisdizione
Tutto quello che poi ha portato a mio modo di vedere alla allo stravolgimento delle tematiche tecniche sulla custodia cautelare son la collaborazione in materia di giustizia
Perché oggi noi Torpedo questi problemi li abbiamo ma li abbiamo perché si è pensato forse da parte di qualcuno che forse negli anni scorsi percorribile quella che è stata definita la via giudiziaria alla conquista del potere allora
Allora la politica oggi non deve andare
Alla ricerca di rivincite su questo campo
Oggi la politica deve trovare le vie di uscita per riportare il processo penale ma anche quello civile
Non è la sede la giurisdizione in senso lato alla sua posizione di terzietà assoluta di custode delle garanzie e dei diritti dei cittadini in qualunque posizione se si trovano è necessario quindi ripristinare le regole della giurisdizione è necessario andare a sciogliere quei nodi giudiziari che attraverso l'avvolgimento della regola della competenza
Hanno portato a ingessare il sistema giudiziario italiano
Io voglio essere volutamente polemico
Un anno fa mi stupì grandemente della competenza che all'applicazione di queste regole di stravolgimento generale
Si era determinata di una competenza generale della procura di Palmi a indagare su tutti i fatti di massoneria in Italia è una cosa che ritengo su un piano decimo assolutamente allucinante ma è accaduto
E accade anche in altri settori quella era la punta dell'iceberg che dimostrava come si fosse andati veramente a rivoltare
Totalmente la logica e le regole processuali
Cosa bisogna fare allora
Se è vero che queste teorie lucidamente concepite o casualmente a realizzarsi se vogliamo dare un'interpretazione benevola hanno determinato la individuazione di questi nodi giudiziari bisogna andarli a sciogliere
La soluzione di questi problemi non è
Pur avendoci lavorato attivamente nella nuova normativa che le Camere hanno l'esame per quanto riguarda la custodia cautelare la e il riequilibrio dei diritti delle parti nel processo penale
Anche quello è un intervento di pronto soccorso non altro non è risolutivo ci consente forse speriamo di tenere in vita il malato non è la terapia che lo potrà guarire
La terapia sta in un altro
Intervento un intervento radicale di revisione dell'organizzazione giudiziaria del territorio
Tale da poter creare delle strutture efficienti in condizioni di rendere giustizia tale peraltro moltiplicando con un decentramento ragionato io non sto lanciando delle idee confuse le le sto mangiando così per sommi capi ma vi anticipo che abbiamo già all'elaborazione
Un progetto di legge in questo senso riteniamo di poterlo presentare all'Avvocatura alla magistratura tutti coloro i quali hanno interesse competenza a discutere di questioni di giustizia
Spero entro la prima parte della primavera e quindi spero a cavallo della settimana di Pasqua di avere pronto il primo testo normativo che invieremo tutte
A tutte le organizzazioni che di giustizia si occupano affinché possano valutarlo e aprire un dibattito di questo una revisione totale che tra l'altro ci consentirà di affrontare due cose delle quali danni si parla e che non trovano mai uno sbocco per delle difficoltà oggettive di praticabilità
La rotazione negli incarichi direttivi dei magistrati essendo io un magistrato mi farete
Grazie della buona fede della mia posizione voglio dire
Che è un problema fondamentale per per evitare le scuole lottizzazioni
In questa materia
è una differenziazione delle carriere come responsabile del settore di Alleanza Nazionale
Voglio parlare di differenziazione e non di separazione perché siamo aperti al dibattito ma riteniamo che
Da separazione crei più problemi di quanti non ne risolva che la differenziazione sia opportuna
E con una moltiplicazione di nodi giudiziari così come imporre ventaglio chiamati diventa facile per esempio introdurre un principio di divieto di tramutamento da funzioni inquirenti e giudicanti
Nello stesso ufficio giudiziario in quelli viciniori se viceversa i nuovi diventano cinque o sei come sono oggi sul piano nazionale
Diventa difficile dire al procuratore capo al procuratore generale di Milano fatto a fare da un'altra parte perché significa sbatterlo probabilmente agli antipodi
Della penisola con tutto quello
Che ne può conseguire
La strada e una riforma globale dell'ordinamento giudiziario un conseguente adeguamento che ritengo peraltro minimale
Delle norme procedurale una valorizzazione vera dei riti alternativi che dovrebbero fare da filtro al dibattimento ripristinare quindi le regole di certezza dalla competenza i tempi processuali
Ripristinare la praticabilità di un sistema giudiziario in grado di dare risposte certe in tempi certi ripristinare consentitemi quello che e
Il minimo indispensabile delle regole di uno Stato di diritto in questo contesto avremo altri problemi sul campo cioè certamente un problema di valutazione probatoria della collaborazione dei cosiddetti pentiti
C'è sicuramente altrettanto
Certamente un problema della gestione di questi pentiti io credo di poter affermare con la necessaria serenità la materia estremamente delicata il dibattito è aperto
Di non poter condividere il principio che il pentito sia gestito da chi poi deve valutarne l'attendibilità e la valenza processuale
Tutto questo non è un atto di sfiducia nei confronti di quelle che poi sono miei colleghi che attualmente si trovano a gestire queste situazioni
Questa è una constatazione
Ci piacerebbe sapere per esempio come sono fatti di questi giorni numerosi pentiti si continuano a dedicare ad attività di delinquenza comune se non anche di delinquenza organizzata
Pur essendo sottoposti al programma
Che gli atti al programma che li riguarda e pur percependo tra l'altro gli emolumenti che a tale programma
Prevede il fatto e di rampanti evidenza la magistratura non è attrezzata per gestire situazioni che sono inerenti agli aspetti di sicurezza gli aspetti di sicurezza vanno gestite dalle strutture dello Stato appositamente preordinate a questo scopo
La magistratura deve gestire i processi sia nella sua veste inquirente sia in quella giudicante il dibattito aperto dovremo trovare alle soluzioni che non debbono essere solo ciò di conflittualità
Ma debbono comunque essere situazione soluzione di funzionalità io non mi dilungo oltre
Approfitto di questa occasione e qui chiudo per annunziare che questi tempi premesso che questi dibattiti debbono servire a migliorare il servizio
E a migliorare il tasso di legalità che essa che credo rappresenti l'unica possibilità di fronteggiare veramente i fenomeni degenerativi di violenza
Di delinquenza organizzata e mafiosa in questo senso
Soltanto questo consentitemi io ho chiuso annuncio già in questa sede che alleanza nazionale ha in preparazione un convegno nazionale antimafia che terremo a Palermo pensiamo da qui a meno di un mese
E del quale poi daremo i dovuti particolari perché riteniamo indispensabile
Affiancare alla ricerca assoluta del ripristino della legalità nel Paese la riaffermazione di un impegno forte
Contro tutti quei fenomeni che attendono alla sicurezza e alla libertà del Paese ed anche dei cittadini soltanto in questo senso
Potremmo evitare
Di poter parlare di legalità come state cercando come Brel mente di fare senza che questo venga interpretato nel senso di un cedimento o di un annacquamento di quelle barriere che credo tutti abbiano elevato if modo indiscutibile di rinunciabile nei confronti di questi tre nomi
Io vi ringrazio mi scuso ancora se sono costretto
Grazie onorevole grazie per il contributo
Signor TAC che adesso io vorrei proporre all'Assemblea quattro ore e mezzo di lavori ininterrotti mi pare che Diano il diritto a quanti partecipano a questi lavori
Per lo meno ad un'ora di break che ci consenta di fare una colazione di lavoro per cui i tre interventi
A grazie iter
Interventi che sono ancora in programma avranno inizio alle ore quattordici e trenta così da dare la possibilità alle quindici e quindici alla tavola rotonda di iniziare i lavori grazie
E allora se l'avvocato Gerbino sgombra il campo noi crediamo l'avvocato Mormino li prende il posto l'avvocato Gervinho
Deceduto come
Per favore se prendono posto
Riprendiamo i lavori
Grazie ancora intervenuti avvocato Carmelo parola
Io assolvo compito
Nei limiti cui esso non finisca col interferire sull'andamento dei lavori
Quindi disturbare eccessivamente intervenuti che hanno già sono state già impegnati questa mattina in una in un impegno appunto duro
Ascolto
E il mio intervento sarà brevissimo che sarà piuttosto una riflessione che non una elaborazione di concetti che a me pare siano stati ormai ampiamente e diffusamente trattati nell'ambito del tema che ci siamo proposti per cui non mi pare che abbiano bisogno di ulteriori approfondimento
La mia riflessione è questa in primo luogo
Quella di fa riferimento al tema di questo convegno e di questa giornata
Per sottolineare l'opportunità forse che sulla
Dizione che trovo iscritta in questa in questa manifesto sì operi una inversione di Termini
E cioè a dire non già la carcerazione alla collaborazione con riferimento allo stato di diritto
Ma secondo la mia opinione
Uno lo Stato di diritto nel quale si collochino nel rispetto delle regole la carcerazione e la collaborazione
Perché
E il principio fondamentale
Che deve guidare per la nostra attività professionale in quella di tutti noi in quella di addetti al sistema giudiziario
E lo Stato di diritto che deve guidare i comportamenti
Che deve tener conto della tutela dei diritti di ciascuno di noi
Ma che deve tener presente anche la esigenza del rispetto dei doveri di ciascuno di noi a tutela dei diritti
Mi pare che il resto sia
Una
Problema di dettaglio comunque subalterno a questa concezione fondamentale
Attorno all'attuale dobbiamo compiere una attenta riflessione
In quella che deve essere una dialettica e che non può essere non credo che sia nella intenzione generale anche qui le semplificazioni non servono a stabilire dei criteri di carattere generale o delle constatazioni di carattere diffuso
Non è la la polemica aspra talvolta o perfino litigiosa che deve contraddistinguere il rapporto delle posizioni e il confronto delle posizioni all'interno dei problemi che contraddistinguono la crisi di un sistema che certamente pone una serie di esigenze di necessità che non sempre sono perfettamente compatibili da una parte e dall'altra
La dialettica si la discussione si la valutazione la considerazione dei problemi nella loro entità reale nel loro sviluppo nella loro configurazione
Teorica ma anche così come è stato sottolineato nella loro valutazione e nella
Considerazione della prassi nella quale le regole e la tutela dei diritti e l'espressione dei doveri sì manifestano
E sicuramente una visione che tenga presente
Questa doppia posizione quella cioè a dire di chi a il dovere di rivendicare o chi ha il diritto di rivendicare le proprie tutele e chi ha il dovere di rispettare le tutele riconosciute
Ed è nell'ambito di un rapporto equilibrato all'interno di questo sistema che non può non essere contrapposto
Non può non essere dialettico non può nonno corrispondere a visioni diverse dello stesso problema che si deve cercare una sintesi che sia però tale da consentire
Il rispetto dell'interesse di tutti
E io mi rendo conto che le cose dette valutando in un certo modo nel quadro di questo rapporto intricato tra i diritti e i doveri tra il rispetto dello stato del diritto e l'applicazione delle regole che all'interno dello stato di diritto si devono usare dico in questa visione diversa che porta Ennio Amodio a
Offrirci una rappresentazione concreta fenomenologica
E il dottore Caselli che sostiene sono sollecita a non generalizzare così come è giusto che sia e il problema si pone nell'ambito della dimensione
Che questo modo di gestire il sistema determina nella conflittualità dei diritti e dei doveri
E certo qui stabilire chi ha ragione o chi ha torto stabilire dove la devianza e dove il rispetto della regola e certamente molto difficile sicuramente ci troviamo di fronte alla constatazione di uno doppio rapporto
Anomalo sicuramente allo stato delle cose diceva il presidente Giardina probabilmente qualche anno addietro non ci saremmo ritrovati qui a discutere di un problema come questo perché era assolutamente banale
Che lo Stato di diritto avrebbe dovuto essere doveva essere rispettato applicando le regole
Oggi è presente a tutti unno rapporto di contrapposizione all'interno del quale occorre ritrovare la ragione o i torti e comunque la composizione tra chi
Dritti e ritiene di avere ragione stando collocato in una determinata posizione e chi ritiene di averla in una posizione diversa
E in questo senso
La diversa visione dei problemi
La diversa visione dello strumentalismo della carcerazione e la richiesta della collaborazione
La valutazione di un adeguamento a principi a elaborazioni concettuali dei principi deve essere estremamente cauto e certamente attento
Io per esempio sentivo poco fa con grande interesse
Con grande invidia però Giovanni Tranchina che esponeva la sua teoria la sua valutazione del principio relativo alla applicazione vide alcune dettati normativi in ordine per esempio alla valutazione della prova costituita dalla chiamata in correità
E riflettevo sul fatto che bello poter fare il professore d'università e sviluppare
Tutta la propria facoltà di elaborazione concettuale attorno a determinati problemi però nello stesso momento ecco poi pensava Ennio Amodio
Cercando di vedere come per l'elaborazione nella prassi trovi o meno corrispondenza
Io vi sollecito a una riflessione per esempio
Come che mi capita sempre più raramente vorrei dire non mi capita da tempo di leggere in una sentenza dei nostri giudici o di vedere annotate in una sentenza dei nostri giudici un richiamo ad un principio dottrinario piuttosto che non a una affermazione giurisprudenziale
Mi pare un segnale molto preoccupante
Attorno al quale dobbiamo sicuramente riflette perché non è possibile che esista questa frattura
Profonda
Fondamentale insuperabile
Tra
La visione
Distaccata del problema
E la visione
Interessata del problema interessata da parte di tutti con quella componente emotiva che proviene dalla dai drammi che viviamo dai problemi di crisi appuntato della nostra società del nostro sistema di convivenza
Che porta tutti a piangere i nostri morti da qualunque parte liberiamo che porta tutti a essere cauti nell'esasperare il rapporto dialettico tra le parti ma che vede ma che vede avere come guida sempre e in ogni momento il riferimento allo stato di diritto
Certo ci sono momenti nella vita di una società nella quale
è possibile che si creino delle divaricazioni
Tra i diritti e gli interessi e questo momento e uno di quelli in cui questa divaricazione rischia di farsi più acuta è più sensibile perché porre da una parte il diritto anzi l'esigenza della tutela della collettività ma dall'altra parte non può essere sopraffatto il diritto alla individuale Allegrini duale pretesa di libertà e di presunzione d'innocenza anche qui la esigenza di una riequilibrio
Di queste opposte posizioni che devono trovare una sintesi
Nella dialettica non dello scontro sicuramente deve pure ricercarsi è il nostro legislatore l'aveva ricercato soprattutto in un nuovo strumento processuale che superasse il sistema inquisitorio che creava disparità tra le parti ritrovando nel sistema accusatorio che avrebbe dovuto riequilibrare il rapporto tra le parti e però dobbiamo ahimè costatare come all'interno di questo nuovo sistema si è determinato uno sconvolgimento complessivo ma sicuramente grave della della visione
Che questo nuovo sistema avrebbe dovuto realizzare del nuovo processo il proprio nella alla ricerca della garanzia di tutti gli interessi
E di una riequilibrio sostanziale tra le posizioni delle parti
E l'attribuzione a ciascuno
Del ruolo di prestigio che ognuno deve avere all'interno di questo sistema Pubblico ministero per la sua parte
Il giudice per quella che è la funzione di sintesi assolutamente suprema che deve avere all'interno del sistema l'avvocato per quello che è il riconoscimento del suo ruolo del suo prestigio
Io poco fa ascoltavo il professore Consoli evocare un episodio storico della vita del nostro non dimenticato professore Pisapia
E io non so come sarebbe finito al professore Pisapia oggi una iniziativa che lo vedeva proiettarsi a usare il suo prestigio di avvocato
Prima che di uomo
Nella affermazione e nella ricerca di garantire un innocente un soggetto che li conosceva essere innocente
Probabilmente oggi non dico che sarebbe stato arrestato ma avrebbe certamente rischiato molto in questo senso
E allora è vero che ci troviamo di fronte ad un problema non risolto
Ad una esigenza non esaurita non esaudita
Ad una situazione che attorno alla quale occorre che tutti si faccia una riflessione
Consapevoli certo delle emergenze consapevoli delle esigenze che non possono però essere parcellare non possono essere definite territorialmente o secondo determinati momenti storico sociali che il nostro Paese attraversa in zone diverse per cui come si ricordava poco fa
Ci sia la giustizia di Tangentopoli ci sia l'assistito giustizia per la massoneria o per la mafia cerca
Le esigenze sono diverse possono presentarsi in modo diversi ma diversa ma lo sforzo deve essere quello di una sintesi che per quanto riguarda la posizione e qui nello specifico non posso che invocare questa rivendicazione che ciascuno di noi come avvocati facciamo per il nostro ruolo coperto correttamente con rispetto delle regole con rispetto degli avversari con riguardo nei confronti del giudice
Con uno soprattutto la sensibilità dell'obbligo del dovere che abbiamo di tutelare il diritto del cittadino di rivendicare una
Possibile
Parità
Possibile nei limiti in cui è possibile
In un sistema che comunque anche il codice così come era già mostrava i segni io ricordo
Quando si aprì il dibattito sull'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale essi tirava da una parte e dall'altra perché c'era chi sosteneva che dovesse entrare in vigore subito chi si dovresti sosteneva che si dovesse ritardare e Davigo questo lo sanno molti di noi a Palermo Giovanni Falcone prese posizione disse io voglio che subito il nuovo Codice di procedura penale entri in vigore e andrò a fare il pubblico ministero perché questo strumento mi attribuisce possibilità straordinarie nell'assorbimento del mio dove l'accertamento delle responsabilità nella indagine che io posso compiere e uno strumento ed è una situazione complessiva che non che probabilmente mai consentirà una reale parità tra le parti
Accontentiamoci di rivendicare quella che la nostra funzione e di non vedere tradito lo spirito di questa nostra evoluzione civile e culturale che era rappresentata dal nuovo Codice faccia musiche idee rimpianto e l'amarezza
Delle ultime parole del professore Pisapia Fossa non rimanere vana
Grazie proprio pulmino avvocato Fragalà
Grazie presidente io debbo immediatamente dire intervengo naturalmente sui temi bella tavola rotonda che è stata prestigiosa mentre condotta questa mattina e soprattutto riguardo a quel grido di dolore del professore avvocato a motivo che effettivamente è arrivato alla commissione giustizia della Camera
E di cui abbiamo tenuto conto in un dibattito
Sullo tema della carcerazione
Sul tema a della del riequilibrio o tra i poteri dell'accusa
E il potere ribella difesa arrivando pervenendo ad una unanime considerazione
E soluzione dei problemi che sono stati qui stamattina dibattuti e che sono Ras questa soluzione rassegnata in quel disegno di legge
Che come tutti gli operatori del diritto a Palermo hanno avuto la possibilità di a vere in copia quel disegno di legge che
Abbiamo fatto in Commissione giustizia un approfondito dibattito
E siamo pervenuti al di là delle distinzioni e politiche ad un'unica conclusione accorpando tutte le proposte di legge
Che i vari componenti della commissione Giustizia avevano proposto tra l'altro componenti tecnici di altissimo valore perché la Commissione giustizia della Camera in questo momento e composta da o illustri magistrati avvocati tecnici politici alcuni siciliani alcuni di questo foro e di questo ordine giudiziario che sono pervenuti a un'unica soluzione partendo da quali premesse partendo innanzitutto da una premessa
Che
Tra l'ottobre del mille novecentottantanove la prima vera del mille novecentonovanta
Tutte le carceri italiane avevano vista dimezzata la popolazione carceraria a seguito dell'approvazione del nuovo codice di procedura penale
Cioè il nuovo codice di procedura penale aveva dato un abbattimento del numero degli utenti chiamiamoli così
Delle patrie galere per cui anche il mitico Ucciardone era passato nella primavera del novanta da mille e duecento ospiti assolo cinquecento ospiti
Dal dall'ottobre anzi direi dal dicembre del novanta per tutto il novantuno la situazione
Aveva subito incrementi assolutamente non non ragguardevoli poiché era stato un boom un boom per cui eravamo tornati nel giro di pochi mesi nel novantuno e poi nel novantadue ha una popolazione carceraria straripante per cui eravamo addirittura avevamo superato i numeri
Bella dei periodi precedenti all'approvazione del Codice di procedura penale allora in Commissione giustizia abbiamo preso atto che se la statistica non è una opinione mai una scienza non c'è dubbio che tra la Teoria del nuovo codice di procedura penale che doveva emarginare
L'utilizzo della custodia cautelare
Preventiva assicurazioni assolutamente eccezionali e l'applicazione poi di questo codice che invece nel giro di un anno e mezzo
Aveva riportato i numeri della popolazione carceraria livelli assolutamente insopportabili abbiamo capito che evidentemente qualcosa
Non aveva funzionato ma nonno nelle leggi in cui sono d'accordo professore Amodio
La nitidezza ma non di quelle odierne ma anche di quelle dell'ottantanove era assoluta
I principi stabiliti dal duecentosettantadue dal duecentosettantatré lei esigenze rappresentate concretamente dal duecentosettantaquattro i criteri stabiliti in modo assolutamente inconfutabile dal duecentosettantacinque nonno ponevano
Non potevano porre al legislatore dell'ottantanove alcun dubbio
Che è quella Teoria si sarebbe tradotta in una pratica in una prassi assolutamente conseguente conforme non è successo e nel e non è successo non perché la teoria era sbagliata non perché le norme non erano nitide o non erano solari ma perché l'applicazione
è stata assolutamente assolutamente diversa da quella che era la ratio l'aspettativa l'intento del legislatore allora in Commissione giustizia abbiamo raccolto come dicevamo Dio questo grido di dolore che non veniva soltanto dall'avvocatura perché io debbo dire che le norme o le proposte di legge
Se non è un termine offensivo per nessuno più garantiste sono venute dai settori della magistratura perché la proposta di legge io ho l'ho subito detto in commissione più più garantista era quella del dell'onorevole Di Lello o in parte dell'onorevole Finocchiaro Fidelbo o in parte del dell'onorevole
Tullio Grimaldi
Ebbene cioè posizioni
Posizioni che venivano da tecnici operatori di giustizia appartenenti all'ordine giudiziario e appartenenti a dare politiche le più diverse che però rappresentavano appunto questa esigenza e quindi abbiamo risposto concretamente per evitare che nella futura applicazione del duecentosettantadue duecentosettantatré duecentosettantaquattro del duecentosettantacinque e così via ci fosse la possibilità di un ulteriore di un ulteriore stravolgimento dell'intento legislativo e quindi dell'utilizzo dell'utilizzo o per fini diversi da quello processuale della enorme sulla custodia cautelare
Lo sapremo se
Stare se
Avremmo
Sapremo tra poco se saremo riusciti a raggiungere questo risultato nel momento della futura applicazione però non c'è dubbio che alcuni dei temi che sono stati posti stamattina
Sul problema della confessione della confessione c'è una norma suggerita da Anna Finocchiaro Fidelbo che per esempio dice chiaro e tondo che la confessione non può è assolutamente
Essere
Utilizzata come strumenti strumento la non confessione come strumento processuale di pressione e via dicendo oppure per quanto riguarda gli atti c'è un obbligo specifico al pubblico ministero che deve depositare tutti gli atti in suo possesso che possano riguardare l'indagato e quindi anche gli atti a suo favore
E poi tutta una serie di norme che comunque non non li sto ad elencare racchiudono quelle che sono state stamattina le doglianze specifiche di esperienze pratiche di o stravolgimento dell'intento del legislatore del mille novecentottantanove il secondo problema che ci siamo posti
Quello che
Il riequilibrio fra
Poteri dell'accusa e poteri della difesa è un interesse non soltanto della collettività o del cittadino sottoposto a indagine ma è un interesse della giurisdizione perché ove mai il giudice terzo che deve decidere
Non si trovi due contendenti e quindi due testi due ragioni prospettate ad armi pari quel giudice evidentemente non avrà la possibilità la completezza non avrà non avrà alla fine concretamente il pieno la pienezza della sua giurisdizione
Perché il giudice veramente terzo quando i due contraddittori davanti a lui combattono ad armi pari hanno le medesime potenzialità di rappresentare le loro ragioni e le loro testi
Perché abbiamo anche attraverso statistiche
Da un osservatorio che naturalmente quello parlamentare deve essere assolutamente scevro da emozioni e turbamenti perché se
Ci si fa condizionare
Dalle emozioni ed ai turbamenti nel momento in cui si fanno le leggi e allora queste leggi diventano soltanto abiti su misura
Per la occasione o la emergenza di turno allora ci siamo dovuti rendere conto che alcuni aggiustamenti erano necessari
Ed erano necessari proprio per garantire alla giurisdizione la possibilità di giudicare di decidere di ius dicere in modo assolutamente completo
Questo però è un primo passaggio perché l'altro pacchetto giustizia quello che invece si occuperà del Gip si occuperà dei poteri del CIPE si occuperà dei riti alternativi si occuperà dell'abbreviazione
Dei tempi del processo perché una giustizia che di là che dilata a dismisura i tempi dell'indagine preliminare
Evidentemente non è una giustizia giusta perché il cittadino il suo processo lo riceverà soltanto nella prima fase
Poi la a fase dibattimentale sarà così lontana nel tempo o addirittura così improbabile che non avrà alcun interessa N per la collettività
Dal punto di vista esemplare nei per il cittadino che vuole avere un giudizio ebbene questo ulteriore pacchetto giustizia su il Senato la commissione Giustizia ci sta lavorando
Speriamo che in questa Ornella
Prossima legislatura se lo scioglimento dovesse essere imminente si arriverà a questo obiettivo che poi io credo che sia un obiettivo che deve stare a cuore a tutti a tutte le parti del processo e soprattutto alla collettività suo e l'obiettivo che il processo abbia come motivo centrale del suo svolgimento la Fasser giudicante la fase dibattimentale e non la fase delle indagini preliminari grazie
Grazie
All'onorevole Fragalà
Conoscenza non all'avvocato Fragalà a questo punto io vi ringrazio per l'attenzione mi scuso se sono andato al di là di quelle che dovranno essere i doveri della presidenza
Grazie ancora e prego l'avvocato l'andazzo di prendere il posto per presiede alla tavola rotonda grazie
La tavola rotonda
Dal titolo avvocati e magistrati confronto
Evidentemente si svolgerà sul tema del convegno
Vi partecipano i tre vicepresidenti dell'Unione
E tre magistrati illustri e noti
Che si sono divisi gli uni e gli altri
Le tre parole
Carcerazione collaborazione Stato di diritto in modo da farne tre sotto temi
Nei quali si intratterrà
L'ordine degli interventi dopo una mia
Presentazione dopo una mia il mio intervento introduttivo
Prevede il dottor da una
Do Guarnotta presidente di sezione del Tribunale di Palermo
E l'avvocato Michele Cerabona che parleranno della collaborazione
Il dottor Giovanni Puglisi presidente della sezione Gip del Tribunale di Palermo
Il professor Fabrizio Corbi
Parleranno della carcerazione
Il dottor Guido Lo Forte procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Palermo l'avvocato Luigi Pasini vicepresidente vicario dell'Unione
Parleranno dello stato di diritto purtroppo esigenze organizzative ci impediscono di dare più spazio di venti minuti complessivamente per ciascuno dei partecipanti che se lo ritengono per ragioni di comodità nella tavola rotonda potrebbero dividere in due parti il loro intervento
Dopodiché se mi consentite
Vorrei iniziare il mio intervento introduttivo
Con una stravaganza
Poco tempo fa
In una deliziosa serata fiorentina a casa di Fabrizio Corbi
Ho gustato dopo la ribollita
Un'antica brevissima e divertente poesia napoletana
Del marchese dica Cavone
Scritta verso la metà del secolo scorso in un'epoca non sospetta
Non vi sono controindicazioni per un sorriso nemmeno a Palermo
Oggi insanguinata è sempre stupenda
E d'altra parte il derubato che ride si dice che rubi qualcosa all'altro Shakespeare nell'hotel
E Beaumarchais idealmente aggiungeva mi affretto a ridere di tutto per la paura di esser costretto a piangere
Ah confessione Tania nello
Scusate il dialetto napoletano soprattutto il Nishida voleva perde forma formano preparata
Aniello cave scrupolo
Mo'che si può misura che predica si voglia sposa
Piglia e da fra Liborio abbattesse confessa
Padre le dice
Io rossa ecco e per niente nel testo
Ma politico Rosario e che lo fa perché è stato padre Wall alle femmine io canto in Coppa o bordelli
Ma sento messe prevede che è chiesto ma perché
Gli astemi arrocco o prossimo spoglia le donne vorresti
Ma poi facciale Mosè e che sto a pecche
E moto altre sentite la storte ma cannonata a Sora vostra a Brigitta la Jones abbonata
Se vota fallì buoni
Voglio Tosi Daniele
Io mensa buona mamma da e chiesto ma perché
Caliamo ci nell'ambientazione metaforica come a me almeno è venuto in mente di fare di questa giustizia Enza Bonate singolare di fra Liborio
Vedremo come è interessante
Notare che si avvicinano paurosamente i canoni comportamentali del confessore e del penitente
Dal presunto pentito potremmo dire
Non è difficile rinvenire nella filosofia del simpatico religioso il credo disinvolto e populistico di chi aspira alla giustizia di piazza
E intravvedere
Nella madre di Daniello il popolo
Che siccome non capisce non soffre parafrasando un proverbio siciliano vicino proprio che che non capisce non soffia
E anzi intanto ingenuamente gode senza riflettere sul fatto di esser rimasta bellamente in Savona
Peccato che fra Liborio dovrebbe vigilare per la corretta applicazione della legge cristiana
Che dovrebbe essere il sacerdote
Per la giustizia divina
Che non dovrebbe mortificare il suo ministero Enza volando a piacimento peccatori e no
Ha modi trasversale penitenza
E questo punto dovrei chiarire perché
In che senso in ostriche
Possono divenire pro processi in cui chiesto ma perché nello
Ossia in cui può capitare di tutto in quanto l'accertamento giudiziale della pena prescindono talvolta dalla penale responsabilità
In cui il giudice rischi di doversi confrontare con una verità pre cotta
Con una condanna popolare già arresa
In cui il PM trascuri la sua funzione giudiziaria per esaltare quella dell'investigatore condizionato da logiche giustizialiste
In cui l'utilissimo intervento dei collaboranti
Qualora sia inquinato da interessi esterni e privato dei necessari riscontri
Rischi di diventare il colpo di grazia lo Stato di diritto
In cui al difensore residui un ruolo passivo e formale
Dissimulata legittimazione dell'apparato magari guadagnandosi sul campo quella
Attribuzione di Luigi Pasini
Che definisce certi difensori vincolanti
Ossia che escono dalla stanza del magistrato Alchimia ossequiosi come da una chiesa
In cui l'imputato permeato russe detergere
Non solo per lo stravolgimento del Codice
E delle prassi distorte
Ma anche perché dobbiamo ammetterlo alcuni di noi
Disonorevole mente peccano di scarsa professionalità di eccessiva disponibilità nei confronti del magistrato
Di una certa di ritrosia pudica
A rivendicare adeguatamente il diritto alla legalità
Dovrei dicevo spiegare tutto ciò
Da un canto però in questa sede
Ritengo sia perfettamente inutile sappiamo tutti almeno dentro di noi
Come vanno le cose
Ne stiamo parlando davanti ad una scolaresca un club service
La forte tensione degli operatori del diritto di Palermo
Incute rispetto e stima e stima a tutti
E non tollererebbe interventi didattici
A nessuno
Dall'altro io vorrei dare un taglio diverso questo mio ruolo di moderatore cercherà di moderare davvero
I toni di una polemica fra magistrati avvocati
E considerare il problema da un altro punto di vista abbiamo tutti magistrati e avvocati
Una grossa responsabilità verso la società
Scaturente dalla consapevolezza di quel che accade nel pianeta giustizia e dalla convinzione che la giustizia e il parametro e il vessillo di una società civile
Quindi anziché difendere pregiudizialmente
Anche la patologia
Delle nostre rispettive categorie
O negarne caparbiamente l'esistenza
O peggio teorizzare un e giustificarne la valenza storica
Evidentemente non mi riferisco alle patologie rarissime peraltro che attengono alla illiceità in senso stretto alla illiceità penale la patologia che mi preoccupa come sapete ben altro
E ben più frequente
E dico anziché fare tutto questo esaminiamo serenamente l'esplicazione della nostra funzione con uno scopo leale confrontarci con la legalità individuare confessare sublimare
I nostri peccati anche veniali
Altrimenti non è difficile
Prevedere che saremo noi avvocati e magistrati rispondere alla storia
Che non ha lo sguardo miope è interessato
The talvolta becero
Di certi opinionisti nostrani per lo più osannanti al sensazionalismo
E noncuranti della verità
Insieme solo insieme i magistrati avvocati possiamo farci
Tutti gli operatori del diritto non soggiogati da ideologia emetta narcisismi
Né da interessi particolari e fuorvianti riusciremo se uniti
A riottenere il rispetto delle regole
E ad emarginare quanti filosofeggia Ando sull'assunto invero singolare che le regole devono piegarsi agli uomini almeno in questi lunghi momenti
E già ma il contrario
Preferiscono rinunciare all'altrui libertà
Per ergersi ad infallibili paladini del diritto
Noi non possiamo immiserire sedici magistrati e avvocati nel ricercare gli uni le colpe degli altri
Ciò è avvenuto e avverrà ancora in fondo e persino giustificabile perché no utile visto che è più facile vedere
La pagliuzza nell'occhio del vicino della trave nell'occhio nostro
Però non può e non deve esaurirsi qui la nostra funzione civica il confronto previsto in questa tavola rotonda non deve divenire l'ennesimo scontato scontro dialettico
Non deve essere uno sfogo reciproco né uno scambio di accuse e difese in questi sia in questo siamo tutti ormai bravissimo
Tuttavia sarebbe quasi inutile
Oggi magicamente
Vorrei che difensori giudici e pubblici ministeri ritrovassimo quella comune matrice giuridica
Che impronta Venosta di vent'anni quando molti futuri magistrati
Facevano pratica forense
Molti futuri avvocati
Tentavano in concorso per la magistratura
Vorrei che capissimo le ragioni dell'odierna difformità di vedute
Che rispolvera assumo quella comune aspirazione civica a fruire di una giustizia vera e a vivere in una società civile
E comincerò quindi simbolicamente invertendo i ruoli rivoltando il canovaccio
Esaminando soprattutto le ragioni degli altri
Oggi voglio mettermi nelle vesti dei pubblici ministeri anziché giudica
Essi hanno oltre alla immensa responsabilità della loro funzione
Diversi argomenti a loro favore innanzitutto un rapporto involontariamente perverso con la polizia giudiziaria
E la polizia giudiziaria cui fuor di retorica va la nostra gratitudine costante
A soffrire in prima linea di una situazione ambientale in cui la malavita prolifera e diventa sempre più arrogante pericolosa mentre la vita la loro vita diventa sempre più difficile
Quando gli uomini della polizia giudiziaria al termine di indagini anche molto rischiosa
I sacrifici anche molto pesanti di straordinari non pagati di Cicchetti non meritati
Di prevaricazioni mortificanti di intimidazioni di schermi di umiliazioni faccio fare una persona sospettata di aver commesso un crimine essi ci offrono un criminale
Al di là dei corsi di perfezionamento degli studi di diritto delle istruzioni ricevute dai loro superiori per i pubblici ministeri
La persona sottoposta ad indagine sarà tale per la burocrazia processuale per loro in certi processi almeno è il reo finalmente neutralizzato
Comprensibilmente soddisfatti del loro successo sito vengono dunque dal Pubblico ministero
Gli riferiscono orgogliosamente
Attendo a sue giustizia
A questo punto se si tratta di reati gravi ovviamente il Pubblico ministero si trova di fronte ad una scomoda alternativa
Istruire saggiamente il procedimento tenendo conto della presunzione di non colpevolezza
Delle reali esigenze della fattispecie oppure subire le pressioni
Sempre più esplicite della polizia giudiziaria
E chiedere subito una misura cautelare per il presunto colpevole perché è una misura cautelare
Non sempre per eccezionali cogenza e come ormai si ammette largamente anche da altri esponenti della magistratura fatto è che il carcere aiuta spaventosamente a indagare
è uno strumento di indagine e poi appaga l'opinione pubblica ci gratifica gli inquirenti la polizia giudiziaria i quali sanno
Che il carcere preventivo e l'unica pena che con tutta probabilità sconterà l'indagato
Dunque li ripaga dei sacrifici
Restituisce loro la voglia di lavorare per il benessere della Corvette della collettività evita al Pubblico ministero il cruccio delle ricorrenti cadute di tensione per la polizia giudiziaria
Anche di imbarazzanti incontri con diplomatici prefetti questori e comandanti quali tutti rispettosamente immagino preoccupati dalle scarse soddisfazioni ottenute le loro uomini e rappresentano la situazione al Pubblico ministero
Del resto non possiamo dimenticare anzi dobbiamo inchinarci di fronte all'agghiacciante quotidianità
Con cui troppi pubblico troppi pubblici ministeri Livorno
Blindati e soffocati da una scorta severissima che spesso li fa sentire braccati ventiquattro ore al giorno
Loro i loro familiari
Una scorta di agenti di polizia giudiziaria
L'altra soluzione e comunque il ricorso alla carcerazione solo nei casi limite previsti dal rito e certo più equa ma il Pubblico ministero non lo sa quasi più
Il sistema lo induce a dimenticarlo un sistema che lo costringe a libri di ismi del giudice e dell'investigatore
Che lo invoglia a trovarsi da solo una difficile identità
Nelle spinte verso le iniziative più dure
Sono solo della polizia giudiziaria l'opinione pubblica dove la mettiamo
Non sono più i tempi in cui si può prescindere dalle aspettative popolari i processi si celebrano
In piazza nei giornali sì me
Se nessuno nessuno esente dal sospetto
Quando venga ben truccato
Va escluso che la gente abbia voglia di sottoporre al vaglio critico la possibilità di innocenza del mafioso Tizio o del politico ladrone Caio almeno finché l'informazione giornalistica sarà così sciatta
E il cerchio si chiude
Opinione pubblica e polizia giudiziaria si appagano con la carcerazione del presunto colpevole se ha una certa caratura
Il pm riceve comunicazioni di notizia di reato infarcite di dichiarazioni spontanee e sommarie informazioni testimoniali naturalmente non registrate in barba all'articolo centotrentaquattro in cui si profilano gravi reati
Le prende per buone come del resto farà il Gip in sede di richiesta di misura cautelare e farà il gruppo in sede di udienza preliminare al dibattimento
Al dibattimento poi si vedrà
Per un verso queste riflessioni aiutano a comprendere alle fibrillazioni che accompagnano certe iniziative dei pubblici ministeri e a spiegare certe intemperanze
Non è certo facile fare il pubblico ministero come non è facile fare l'avvocato non è facile fare il giudice peraltro verso tuttavia quel che si ha detto ci aiuta a capire
Perché la sacrosanta funzione della polizia giudiziaria e del pubblico ministero non posso esuberare da quella posizione di parte in cui giustamente è stata collocata sia dalla legge che da pragmatiche esigenze collettive
Concludendo
Le leggi
Non sono elucubrazioni astratte di pensosi luminari
Nascono in né da un contesto sociale ben determinato anche ad opera dei politici
Un giorno chiesto da Solone se le sue leggi fossero veramente le migliori che si potessero dare agli ateniesi
Risposta fu una staffilata nient'affatto
Ma sono le migliori che essi potessero avere
Magistrati e avvocati
Se finalmente consapevoli delle rispettive coppe se finalmente disposti a discuterne lealmente
Potremmo riuscire a meritarsi leggi migliori e ad applicarle puntualmente a patto che non ci si impantana
A replicare ottusamente gli uni e rilievi degli altri rinunciamo a replicare disponiamo ci piuttosto a riflettere
A individuare quello che di vero c'è nelle parole del nostro contraddittore
Spesso ci accorgeremo che Luini merita la nostra soluzione seppure talora per mancanza di dolo
E che noi avremmo potuto svolgere meglio la nostra funzione
Pretendiamo gli uni e gli altri rispetto delle regole deontologiche che sono il primo presidio della nostra professionalità e rispetto delle regole procedurali che lo sono dello stato di diritto
Opponiamo ci insieme ai soprusi da qualunque parte provengano
E margini ha motivata fuoripista qualunque categoria appartenga soprattutto quando appartenga alla nostra
Non dobbiamo più permettere che l'immagine dell'avvocato e del magistrato sia assorbita da quei personaggi che appartengono a quella patologia premiata
Esclusivamente dalle club Tanza delle loro gesta
Chi nemico del sistema legale e nemico della libertà
E lo è perciò questo è il messaggio che insieme dobbiamo lanciare proprio da Palermo dei magistrati e degli avvocati
E forse utopistico prevedere oggi grandi iniziative congiunte ma sono convinto che la giustizia tornerà
Nelle nostre aule quando magistrati e avvocati ci renderemo conto che per onorare quei principi astratti e in qualche modo divini
Con cui si misurano i nostri sforzi quotidiani e necessaria saltare la nostra attività e scrollarci di dosso il peso di anacronistico di orgogliosi pregiudizi grazie
La parola al dottor Leonardo Guarnotta presidente di sezione del Tribunale di Palermo
No no
No
Diciamo Rotonda che siamo di fronte un bel tavolo rettangolare
Signor presidente ringrazio per la parola che mi ha ecco il gesto e dico subito che esso rondini giù al suo richiamo
Ad un intervento a questa tavola rotonda sereno pacato senza polemiche che in realtà sono d'accordo con lei non servono a niente
A me sembra di essere restaurato un dall'ultimo convitato alla mensa e non lo dico perché perché fino all'undici gennaio mille novecentonovantacinque ho svolto le funzioni di giudice istruttore sono quindi un sopravvissuto all'entrata in vigore
Lo può Codice di rito ventiquattro ottobre dell'ottanta nove
Grazie già fatta
Ma ritengo l'unico motivo per cui
Posso prendere la parola
Davanti a questa pratica così qualificata e che ho fatto parte
Sin dall'inizio
Delle pool antimafia l'Ufficio istruzione di Palermo e mi riallaccio al tema del mio intervento che quello dalla collaborazione che per primo ebbe ad occuparsi seriamente di questo problema
Anche se in precedenza
Vi erano state non delle forme di collaborazione diretta con l'altra giudiziaria ma di collaborazione sotto forma informazioni bisogna infatti ricordare che e le rapporto del dodici luglio del mille novecentottantadue porre con Michele più centosessantuno
Tutti forse non sanno
In cui per una volta si delineano l'organigramma delle famiglie mafiose palme dai principi secondo le conoscenze di allora caduto frutto non soltanto la la investigativa
Ho saputo intelligente
Di commissari tutti ricordano come del dottor Cassarà ma anche delle confidenze ricevute
Da persone che stavano lanciato dalla barricata
E che poi sarebbero diventati collaboratori ed è una quindi si pose però in maniera seria quando inizio ma collaborazione qui Tommaso Buscetta
In un recente intervento maggio l'anno scorso le pagine di un convegno la Fondazione giovane Francesca Falcone che svolse sul tema dei collaboratori
Di giustizia
Ecco io intervenni leggerò nove quattro dovettero tutto ma soltanto alcuni passi sembrano importanti
Sì sì allora
Che
Il collega Falcone si impegno
Sì seriamente su questo sono qua per rende personale diretta testimonianza e trovare una soluzione al problema connesso all'allora auspicato varo in tempi brevissimi poi vedremo che tempi brevissimi non furono di una organica normativa che regolamenta se il fenomeno ormai diffuso e costretto pentitismo
Problema già di per sé difficile anche perché mai affrontato primo prima è resa ancor più arduo come purtroppo si è subito modo di constatare e vedremo che hanno perché constatazione bisogna farle anche in tempi recentissimi da fortissime
Imprevedibili e forse inconfessabili resistenze opposte a vari livelli dalla sonda parte del Libero Giovanni Falcone interventi e proposte
Sono raccolti alcuni interventi del collega sul tema pentitismo e repressione delle finalità uno di essi dal titolo legge premiale per i pentiti di mafia è contenuto un inciso mi sembra rendere completamente il pensiero del collega sul tema
Gli ultimi ovunque cioè io ritengo una saggio introduzione sono parole testuali del collega di norme generali di natura premiale per chi collabora con la giustizia oltre al museo un principio costituzionale
Così sarebbe tra l'altro di far materiale passo avanti anche nella collaborazione giudiziaria internazionale
E in definitiva si risolverebbe in una maggiore incisività globale dell'azione della magistratura per la repressione del fenomeno dalla criminalità organizzata è chiaro che l'intervento del collega Falcone e datato risale ai tempi invero più realisti cinque mosse i primi passi un gruppo di magistrati che esperite messi nel tentativo di ripristinare pur nel pieno rispetto le norme per la processuali il predominio del diritto della legalità contro la violenza l'arroganza la trovata anzi intollerabili
Della che milita organizzata e tutto il tempo ne abbiamo un esempio chiarissimo
Comune e soprattutto l'associazione per delinquere di tipo mafioso denominata Cosa Nostra
Era infatti accaduto che fino allora le conoscenze all'apparato strutturale funzionale di Cosa Nostra fossero frammentarie parziali
Di converso e collettivamente fosse episodica e discontinua l'azione repressiva dello Stato diretta prevalentemente a colpire con risultati ovviamente modesti se non deludenti le singole manifestazioni criminose viste in un'ottica parcellizzando disancorata dalla considerazione unitaria del fenomeno mafioso
Soltanto in tempi successivi un rinnovato impegno investigativo assistito da una professionalità più qualificata
E da tecniche di indagini più sofisticate fino a produrre un corretto approccio al fenomeno mafioso ispirato alla riconosciuta necessità di inquadrare gli episodi specifici criminose alloggi che nelle dinamiche dell'organizzazione criminale di cui sono
Espressione in questo contesto si insedi poi la collaborazione di alcuni imputati estrazione mafiosa
Che ha consentito di verificare la validità risultati già raggiunti offrendo al contempo un limitante chiavi di lettura dall'interno del fenomeno mafioso e imprimendo ulteriore impulso alle indagini
Ora sono sotto gli occhi di tutti i risultati raggiunti
In in questi ultimi tempi a partire dalla sentenza che ormai famosissima trenta gennaio centonovantadue che ha fissato alcuni paletti in modo fermo
Che sono raggiunti grazie
Alla collaborazione
Di quelli che io preferisco parlare collaboratore non pentiti anche perché molto è stato detto di non pentirsi di niente
Se non che in quest'ultimi tempi
Inaspettatamente direi inopinatamente
Da più parti si sono alzate delle grida
Più o meno preoccupati più o meno sotto l'usbergo di un tedesco a garantismo
Verso nei confronti e sta legge sui pentiti finalmente nel frattempo è stata approvata premio centonovantuno duecentonovanta due
Nel testo che come tutti noi conosciamo
Ora è chiaro
Che
Un simile attacco racconto parte essa provenga non può rimanere senza una risposta da parte dello Stato stufato ormai che
La collaborazione dei pentiti è fondamentale ed è indispensabile
E che ovviamente
Per la stessa non può farsi a meno anche se è chiaro che le dichiarazioni rese dagli stessi debbano essere riscontrate
E questi ceti riscontri appaganti
Per i quali l'impegno del magistrato deve arrivare fino allo scrupolo condotto sino all'angoscia
Ed è chiaro ancora che l'attendibilità delle direzioni rese da un collaborante
E lasciata esclusivamente alla professionalità sta intellettuale di chi lo con un termine che a me non piace come si sa molto di chi lo gestisce
Ma ripeto gli ultimi tempi ce lo sapete gli attacchi
A questa legge
Si sono proposte opposte delle son sono preparate delle dei disegni che mirano a cambiare non c'è dubbio che la legge sui sui pentiti sui collaboranti è una legge che ne certamente perfetta mai perfettibile
E credo che in questo senso debba essere indirizzata
L'attività del nostro legislatore perché è sempre meglio possa essere condotta questa che molti non piace cioè il termine ma non posso dire in modo diverso visti anche gli ultimi avvenimenti sia una volta
Contro l'attività organizzata comune
Quella mafioso in particolare
Non c'è dubbio quindi che all'attuale normativa sui pentiti possono e devono essere apportate le modifiche migliorative e incentivanti la dissociazione giacché pentitismo si è dimostrato uno strumento vincente nell'ottava imita organizzato soprattutto di tipo mafioso
Ma una considerazione come già detto va tenuta presente in ogni caso e cioè che è necessario che la gestione tra virgolette dei collaboranti debba essere la più trasparente e chiara possibile perché non fosse sedato alito
Agito ad alcun inconveniente qualcun dubbio
Infine
Questo mio breve intervento mi sia consentito fare un auspicio c'è da molti anni a questa parte la metratura italiana
Impegnato in una dura lotta contro ogni forma di criminalità organizzata ha dimostrato di sapere adempiere al proprio dovere pagando un prezzo altissimo in termini di gravissime perdite ciò servite umana
Ebbene l'auspicio è che in quella che molti continuo a definire seconda Repubblica ma a me pare che sia ancora la prima la nuova classe politica
Dalla quale ci attende la soluzione una volta per tutte di tanti problemi del Paese
Sappia e voglia anche se da fare per dovere fino in fondo passando dai proclami e dalle mere dichiarazioni di intenti
Alla predisposizione attuazione di tutte quelle misure necessarie perché la macchina giustizia possa finalmente funzionare a pieno regime
A servizio dei cittadini in home dei quali dodici viziare quote di autonomia indipendenza ed autogoverno grazie
Se
Lo facciamo girare fra realmente
Disponiamo anche di quello il dottor Guarnotta ha speso soltanto dieci minuti disteso divertenti e quindi ha diritto ad altri dieci minuti
L'avvocato Michele Cerabona vicepresidente dell'Unione
Poi passo
Io non farò questo va be'quello e quindi non ruppero in dieci minuti Howard dottor guardano
Voglio immediatamente rappresentare come io ritenga
Che le osservazioni le riflessioni e gli stessi contenuti della relazione di Ennio Amodio di stamattina
Possano sostanzialmente essere rappresentati anche con riferimento al cosiddetto processo povero che io indico come tale per distinguerlo da quello ricco i cosiddetti processi di Tangentopoli
E Possa sostanzialmente essere utilizzata quella relazione
Anche per i processi del secondo binario
Quello che secondo alcuni riporta direttamente all'inferno
Io mi occuperò del tema della collaborazione anche se i due temi carcerazione collaborazione carcerazione non collaborazione collaborazione non carcerazione sembrerebbero estremamente ed intimamente connessi
E devo dire che naturalmente dopo
Il compiuto brillante intervento del professor trentina
Vi è poca oltre lo da dire
Sul cento novantadue
Se non che
Anche una
Regola di giudizio espressa
Che tendeva a definire il dibattito che negli anni ottanta
Si era articolato non solo nelle aule di giustizia
Ma anche fuori dalle aule di giustizia per alcuni processi
Che interessarono e turbare uno l'opinione pubblica
Ebbene
Il numero tre dell'articolo centonovantadue non è valso
A far superare questo dibattito che oggi credo come veniva ricordato dallo stesso presidente Giardina stamattina a maggior ragione insiste
Ebbene se io avessi avuto tempo
Avrei voluto leggervi alcuni brani
Di sentenze di giudici di merito
E perché no alcune massime verrà la Corte suprema
All'esito di questa vettura io penso che tutti insieme avremmo potuto convenire
Che quei giudici ritengono
Che il non so che dire pentito collaborazione cerchia stradale c'è qualcuno che mi dice che il termine pentito non lo so non non gli sta simpatico
Autry non amo quello di collaboratore io userò scusate mi dà un volto a Runo talvolta o altro così accontentare un po'tutti
Dicevo potremmo convenire tutti insieme
Che quei giudici di merito
Ritengono che per definizione
Il pentito sia credibile
Perché
Perché dico nella stessa sentenza si avrà occasione di leggere
Che se il pentito e preciso e circostanziato il problema non si pone
Se il pentito e impreciso
Generico
O addirittura la sua dichiarazione risulta contrastare con oltre emergenze processuali abbiamo la prova della genuinità e della spontaneità della dichiarazione
Tutti insieme probabilmente avremmo convenuto che ancora oggi
Dopo gli ampi dibattiti giurisprudenziali e dottrinali
Il riscontro
Continua ad essere un oggetto misterioso
Che di volta in volta viene modificato assume forme e contenuti diverso
Così avremo occasione di verificare come si passa dal riscontro
Che deriva dalla attendibilità a generale del chiamante
Al riscontro cosiddetto di riflesso
Tizio accusa Caio e Sempronio
L'accusa nei confronti di Cai riscontrata era lungo vi è il riflesso anche sulla posizione del terzo
Io potrei andare avanti in questa disamina ma sostanzialmente visivo come stamattina
Professore trentina di Agca trattato
Questa problematica e devo quindi rappresentare una reale esigenza
E la esigenza che il legislatore ha avvertito con riferimento
Alla normativa sulla carcerazione preventiva
Cioè se il detto la impalcatura originaria
Sembrava compiuta e corretta ciò nonostante il legislatore ha avvertito l'esigenza di qualificarlo voi oggi riteniamo che il centonovantadue vada riscritto
Che le regole vadano rideterminate
Che riscontro vada meglio definito e soprattutto che si scriva anche se qualcuno e mi pare lo stesso professore trentino riteneva necessario
Che si scriva che è quella regola di giudizio è una regola di giudizio che deve essere utilizzata anche nella fase delle indagini preliminari
E quindi anche per la applicazione e la emissioni di ordinanze applicative di misura cautelare
Io condivido l'ultima parte dell'intervento del dottor governo
Si debba comunque della necessità di Crea
Un sistema di assoluta trasparenza
Che eviti la possibilità di strumentalizzazione
Desidero infliggergli due letture non sono in dialetto
Napoletano
Ma che vi danno il senso
Vi è la necessità del ricorso a regole
Che definiscano in maniera compiuta
La gestione dei pentiti
Regole che occorrono otto proprio a coloro i quali tema temono
Che possono inserirsi
In questi discorsi
Lei momenti di strumentalizzazione
Io sono in possesso
Di un carteggio ricavato da un procedimento in corso innanzi al Tribunale di Napoli
L'udienza fissata il quindici marzo
E sono delle lettere sequestrate nel carcere di Benevento
A due pentiti
I quali si scrivono si danno dei suggerimenti e si danno dei consigli
Io non voglio dire che questo accada sempre
Ma il fatto che accada e grave e il fatto che si possa sospettare che altre volte accada e altrettanto grazie
Il pentito cosiddetto più anziano nel tempo che si rivolge al giovane pentito
Favola colui che tempora o mentre si è pentito successivamente gli scrive
E li indica i nomi
Che lui ha fatto ai sostituti vi è una sfilza di nomi che via Vito Peppe Stellone ribadisco
Poi a stampatello sottolinea
All'oro interessa Zazzera e Mazzarella
Per chi non lo sapesse
Sono due nomi Mezzasalma oltre deceduto sabato quello che so comunque sono due nobili incerto è un certo rievocata questo
Gli altri
Per loro sono Straw insetti che non servono a nulla io ho parlato di zanzare Mazzarella basta così tutto andrà bene
Però voi comprenderete
Che significato detto questo
Comprenderete come sostanzialmente devo dare atto alla
Stavo per dire la lealtà non si tratta di lealtà al rigore del magistrato che ha disposto quel sequestro di queste lettere perché un sostituto procuratore della Repubblica
Perché evidentemente aveva intuito l'esistenza di questo rapporto e che ha dato disposizioni
Perché si procedesse al sequestro di questa corrispondenza al interno del c'è il ove costoro erano ristretti
Dunque un altro brano per il significato e la filosofia terrestri
Ti voglio spiegare una cosa il saggio l'anziano l'esperto
Più hai da dire meglio è in questo momento sapere e la nostra fortuna
Io credo che anche questo passaggio
è un passaggio interessanti
E quando Amodio diceva
Che sembrerebbe che il carcere spaventi
Soltanto il ricco industriale milanese
Il quale ha uno spettro di San Vittore
E io avrei voluto dirgli che questo è un concetto
Che è diffuso da Milano
Palermo ritengo certamente annata
Perché
Ed è l'ultimo messaggio vi saluto
Ad un certo punto
C'è un PS lo spirito
Io ho già subito quattro interrogatori di quattro ore cioè sono sedici ore
Non sono andato a Poggioreale
Quindi lui l'Ucciardone
è riuscito a sfuggire lo con questi quattro interrogato
Solo dal Gip entrando dal portone dei magistrati nemmeno da quello del Po
Ora io non voglio dire mi piace con chiarezza a fermarlo
Che questa sia la regola
Ma questo dimostra come vi sia oggi la necessità del ricorso a delle regole che rendano trasparenti
La gestione dei pentiti e quindi credo di concordare con tutor Guarnotta se ho ben compreso
L'ultimo passaggio del suo intervento anch'egli rappresentava questa esigenza
E consentitemelo da buon napoletano sono in buona compagnia
Perché io ho qui con me un articolo che molti di voi probabilmente conosceranno tutti a firma di Agostino Cordova
E che è stato pubblicato sulla informazione
Che io mi sentirei di sottoscrivere
Vi leggo soltanto alcuni brani significativi direi che rubo a Cordova il mio pensiero perché il mio pensiero è perfettamente quello che viene illustra
Come da tempo vado sostenendo
Occorre innanzitutto quando taluno decide di pentirsi che venga immediatamente collocato in apposite strutture sterilizzate da qualsiasi pericolo di inquinamento interno ed esterno
E gestito da organismi che non abbiano a vedere con quelle ordinarie di polizia giudiziaria
Che venga immediatamente isolato con esclude l'esclusione dei colloqui di qualsiasi genere e specie ivi compresi quelli investigativi con i difensori
Che l'assoluto isolamento sia controllato non solo mediante vigilanza continua ma anche mediante telecamere collegate e videoregistratori per tutto l'arco delle ventiquattro ore
Che come proposto anche questo dal ministro Conso sia fatto di vitto che gli stessi difensori assistano più pentiti
Che sia interrogato esclusivamente dai magistrati naturalmente competenti con esclusione delle consuete assistenza di chicchessia
Che sia tenuto a dire senza apprezzabile soluzione di continuità tutto quello che è a sua conoscenza
Sulla composizione e sulla struttura dell'organizzazione di appartenenza dei campi di attività sulle connessioni con altri tre organizzazioni su tutti i reati commessi
Dagli adepti e da loro avversari sulle complicità e connivenze in genere tutto ciò che può essere penalmente rilevante
Che come recentemente disposto dal ministro Conso gli interrogatori siano obbligatoriamente registrati obbligo già esistente ma in genere l'uso per la la l'impossibilità di procedere di che siano comminate sanzioni penali speciali e la decadenza dai benefici ogniqualvolta si accerti non solo che il pentito abbia detto il falso
Ma anche sì che sia stato reticente su fatti oggetto dell'interrogatorio ovvero abbia taciuto fatti rilevanti a sua conoscenza
Anche
Se non interrogato a riguardo a tal proposito è singolare che la decadenza dai benefici previsti dall'articolo dieci della legge dell'ottantadue numero trecento e quattro per le dichiarazioni false o reticenti dei dissociati del terrorismo
Non sia stata riprodotta nella successiva normativa sul pentitismo
E vi dicevo sostanzialmente
Il dottor Cordova
Ha rappresentato
Una serie di interventi
Io ritengo potranno essere modificati studiati di elaborati ma intorno ai quali penso
Al di là del dibattito del confronto delle diverse opinioni possano trovarsi unanimità di consensi visto che l'intento è il medesimo
L'intento è quello della trasparenza la trasparenza evita strumentalizzazioni la trasparenza e la tra una gestione trasparente del pentito pone anche il giudice di merito in una condizione di maggiore serenità
Qualche riflessione ulteriore poi lascio subito la parola
Sposato sì sì meglio esaurisco tutto rapidamente qualche riflessione
Su alcuni problemi
Che nella pratica quotidiana si avvertono
Con riferimento all'esame dei pentiti
Noi abbiamo
Verificato
Perché questo naturalmente si appartiene al momento della prassi ma credo che anche questo possa essere disciplina
Che
Si è fatto talvolta ricorso
Alla formazione dei fascicoli da parte del pubblico ministero
Non inserendo
Lei dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sui fatti
Oggetto della indagine
Sì indica nella lista testimoniale
Il collaboratore di giustizia vi è una posizione
Ma nel fascicolo del pubblico ministero probabilmente perché quello dissociato risulti dichiarazioni in altri procedimenti
Non sì però vede a quella palla attività integrativa di indagine perché a mio modo di vedere questo determina un'attività integrativa di indagine se io ad un certo punto Pubblico ministero
O per ragioni del mio ufficio peraltro
Conoscenza di dichiarazioni di un collaboratori di giustizia su un fatto oggetto di un procedimento in un altro processo evidentemente io le conosco le vado a leggere
Svolgo in quel momento un'attività integrativa di indagine sicché io ritengo che il Pubblico ministero dovrebbe prendere quelle dichiarazioni o lo stralcio di quelle dichiarazioni inserito nel fascicolo del pubblico ministero e quindi depositarle
Così tra l'altro
Consentirebbe alla difesa la possibilità di svolge delle verifiche altrimenti impossibile quando quali sono stati i tempi dell'accusa quando come e perché è nata questa accusa sono queste tutte analisi
Che vengono sottratti al difensore vero qualcuno ha detto abbiamo dibattuto anche nelle aule di giustizia questo
Problema è acutamente qualche sostituto
Procuratore della Repubblica diceva è un rischio che io pure perché se io dovessi per avventura trovarmi cosa che capita
Innanzi al collaboratore di giustizia il quale quella mattina viene dice io non voglio rispondere io non posso fare nessuna contestazione
E ma
Io non lo so se vogliamo spingerci fino a questo punto se è vero che poi sostanzialmente come si assume da più parti come forse è giusto che sia
Vi deve essere questa attività rivolta all'accertamento della verità sebbene se quello e la finalità
Del processo
Io credo che tutti si debba essere posti in condizione
Di esercitare appieno la nostra funzione è la nostra funzione anche una funzione di critica e di denunzia laddove questa critica questa denunzia sia possibile
Così come vi è un altro un grosso problema che io credo la Treviso
Ed era presentato al caso inverso
Vi sono dichiarazioni nel fascicolo del pubblico ministero il collaboratore di giustizia si presenta in aula e si rifiuta di rispondere o peggio ancora
Il collaboratore di giustizia ed è accaduto in un suo Palermo Napoli accaduto più volte il collaboratore di giustizia risponde all'esame del Pubblico ministero e si rifiuta di riscontri al controesame
Noi napoletani siamo conosciuti per la fantasia che ci contraddistingue si pieghi fronte a situazioni di questo tipo abbiamo articolato una serie di questioni di legittimità costituzionale che ci sono state forse ragione respinte
Resta comunque un problema perché sostanzialmente il discorso io ritengo non può essere risolto
Così come è stato risolto a Napoli e cioè siamo in presenza di una valutazione che farà il giudice cioè il giudice prenderà atto e giudice di merito
Di questo comportamento sicché magari si accosterà con maggior prudenza rispetto al contenuto dell'esame del Pubblico ministero di fatto
Si è realizzato un momento nel quale alla difesa non viene consentito l'esercizio della propria funzione l'esercizio e l'obbligo di funzioni in Tc prese
E anche quello attraverso il controesame di verificare di controllare l'attendibilità
Del pentito e allora aldilà lavorare della necessità niente io rappresento di interventi legislativi che definiscano
Queste problematiche io credo e mi auguro che tutti insieme perché non proprio da Palermo
Ossa venire una richiesta
Di regolamentazione rivolta a definire una volta e per sempre in maniera trasparente il problema della gestione dei pentiti ringrazia
Saluto al procuratore generale dottor Palmeri che ringrazio per la sua presenza passo la parola al dottor Guarnotta che chiude così l'intervento dell'argomento
No soltanto per una precisazione grazie alla quanto desiderato
Seguito dal
Programma
Perché per quanto riguarda
Nata
La
Trasparenza e la gestione dei collaboranti chiaro che siamo d'accordo non mi sento invece di poter condividere un altro problema che si pone cioè quello delle cosiddette dichiarazioni ad orologeria o a tempo
E questo perché nasce da sospetto forse che la mancanza di limiti temporali però ha raccolto le dichiarazioni collaboranti sia stato possa essere stata sfruttata non ortodossa mente
Cioè cogliendo un favorevole momento storico-politico per far rendere collaboranti dichiarazioni ad orologeria con cui supportare iniziative giudiziarie che altrimenti non ebbero sortito l'effetto sperato da chiedere accoglieva
Ma io ritengo invece che le dichiarazioni progressive siano assolutamente lecite se una dirittura fisiologiche quando si parla di che merita organizzata quando si parla di Cosa Nostra
Quando infatti ci si riferisce a vicende concernenti questo organizzazione le cui peculiarità i cui rapporti diversi perverse intricati con gli stessi appartenenti a settori deviati delle istituzioni
Sono stati già dimostrati in modo inconfutabile da recenti indagini
Bisogna aver chiaro un problema cioè o sia presente in modo sempre vivo e corretto ciò che questo stato illegale
O parte dallo Stato legale ha rappresentato e rappresenta oppure si rischia di perdere di parlare a vuoto facendo riferimento a schemi astratti
Che nulla hanno a che vedere con la lealtà con la realtà dell'investigazione necessari in questa particolare materia
Tra l'altro ho sentito anche da molte parti farsi ricorso a modelli di redenzione straniere in particolare a quelle statunitensi
A cui si dovrebbe adeguare la nostra attuale legislazione
Introducendo recenti dichiarazioni a tempo predeterminato
Cioè quel collaborante rapporto al al ruolo rivestito in seno a Cosa Nostra ecco lo può dire deve parlare in una settimana in un mese
Non mi sembra che trovino riscontro e conforto nello stesso modello segnalato cioè in quello statunitense
Che cioè non soltanto perché negli Stati Uniti non esiste una realtà criminale un'associazione assimilabile a Cosa Nostra siciliana perché diverse Cosa Nostra statunitense con cui pure ci sono contatti e rapporti
Ma perché questi siamo giuridico non prevede la fattispecie di cui al nostro quattrocentosedici bis Codice Penale perché è cosa diversa è la Conspiracy
Per non dire poi già che questo è ampiamente noto quale enorme differenza esista tra l'ordinamento italiano che come tutti sappiamo è caratterizzato dall'obbligatorietà l'azione penale e quello statunitense che ha improntato a principi di discrezionalità
Ma nonostante questa notevole differenza che rendono non comparabili due sistemi
Bisogna dare che neppure la legislazione USA e dato rinvenire quel modello di dichiarazioni a tempo predeterminato che tanto si invoca come modello cui adeguarsi
E noi tutti fatti sappiamo che lo stesso teste protetto è stato il viene utilizzato in più processi che si svolgono in tempi diversi successivi per riferire fatti a sua conoscenza che vengono raccolti quando se ne presenta l'occasione o se ne ravvisa discrezionalmente l'opportunità ecco perché sono eh rimango convinto anche se ovviamente ho sempre disponibile a modificare la mia opinioni presenza di validi argomenti in senso contrario
Che quel tipo di obiezioni
Sono poco ragionate da un punto di vista tecnico o tendono a Fini che forse non sono quelli apparenti grazie
Ma
Tanto
Accennando pure
Dottor Leonardo Guarnotta presidente di sezione del Tribunale di Palermo inaugura il sottotetto e della collaborazione nella tavola rotonda
Prego no poi a mi scusi mi scusi sette otto e nove vorrebbe tutto se il dottor Giovanni Puglisi non ha escluso
Allora l'avvocato presente
Risalto dove la voce professor voglio prendere spunto dalle da quelle quei brani di lettere che l'avvocato Casabona gli ha letto permettere più avanti sì permettere prescritto alla introduzione di guida quella che volessero e poi l'introduzione del mio discorso
E il prescritto è questo
L'avvocato Casabona ha interpretato quelle letti Cerabona scusate ecco si riduce erano frutto dell'isola perché protetto
Il salto
Dunque l'avvocato Cerabona ha dato a quelle lettere una evidente interpretazione
Cioè
Le ha prese come un suggerimento dato da un pentito un altro per accordarsi su una verità comune
Io
Ho dato un'altra interpretazione
Cioè ho un ricordo da una una spinta da un pentito a un altro a dire la verità
Ora questo appunto l'ho voluto mettere a pre play introduzione del mio discorso
Perché io sono convinto che le interpretazioni delle norme
Che non gli altri usiamo fare
Sono interpretazioni che vanno lasciate
Ho ai convegni
Specifici specializzati proprio specificatamente indirizzati per la interpretazione di quella norma
O alle aule di giustizia dove checché se ne dica si ottiene l'unica verità che si possa avere nel processo
Perché c'è poco da dire
Che si sbaglia nelle interpretazioni
Si sbaglia il giudice code si sbaglia l'avvocato
Ma l'unica verità che si può ottenere e quella del giudicato perché l'unica verità che non gli altri possiamo ottenere ed è l'unica verità che si costruisce con l'esame
Da parte di uno due tre
Sei
In Cassazione sono cinque undici giudici è un equivalente numero di avvocati cioè dopo l'esame perlomeno di una ventina di persone
In questi in questi incontri come questo intitolato incontri tra magistrati e avvocati e dovrebbero giustamente l'avvocato Randazzo auspicava
Che se ne dovrebbero fare mille di questi incontri
In questi incontri necessario per arrivare a un risultato utile trovare quella che deve essere la strada da seguire
è la strada da seguire non è certamente quella di accanirci né sull'interpretazione delle norme
Cioè né accanirci a dare una possibile interpretazione delle norme
Della norma sui pentiti delle norme sulle carcerazioni cautelari e così via di seguito
Ne è quella permettetemi questo accenno polemico ma non è polemico soltanto nei confronti degli avvocati ecco polemico anche nei confronti dei magistrati
Né quella di assumere da una parte dalla parte dei magistrati la veste degli arcangeli
E dalla parte degli avvocati la veste dei Cavalieri del diritto offeso
Perché queste parti così assunte possono essere colpite
Da due obiezioni cattive
Una agli arcangeli si può dire questo è l'unico Two Sisters il sistema che tu hai
Per darti soddisfazione quella sua distrazione che il la tua professionalità ti può dare per essere conosciuto dal popolo italiano all'alta al agli altri cavalieri ancora più cattiva si può fare l'obiezione
Il la tua professione e quello che ti dà il tuo guadagno e quindi lacca dirti in certe posizioni da parte tua può anche essere sospettata malamente
Di credetemi sinceramente non
E soltanto una un sospetto che io che brutto
Quindi qual è la strada la strada che in queste riunioni si deve perseguire
La strada è quella di metterci un pochettino tutti assieme a studiare il perché le cose vanno male
In tema di custodia cautelare sappiamo tutti che da circa un ventennio a questa parte
Quel pendolo che l'avvocato
A mo'di scusatemi ma soltanto un lapsus che l'avvocato Amodio indicava stamattina come interpretazione da parte dei gli interpreti della norma
Se ricordate bene c'è stata in maniera
Proprio incredibile da parte del legislatore il quale ora si è buttato tutto a destra e ora si è buttato tutto a sinistra è poi ritornato tutto a destra e poi ritornato tutto a sinistra
Come il guidatore che non sa regolare l'acceleratore o il freno e quindi va a singhiozzo
E ieri sera prima di addormentarmi mia moglie mi ha regalato questo libro io dono sono messo sul comodino e primario addormentarmi la leggo alcuni passi
Leggevo
Una pensiero di Calamandrei
Il quale si riferiva ai faceva riferimento ai magistrati italiani
Facendo un raffronto tra i magistrati dell'epoca del Ventennio e i magistrati dell'epoca della Repubblica della democrazia e diceva questo
Magistrati all'epoca nel ventennio hanno resistito
Alle leggi fasciste
Esatto i magistrati dell'epoca della della Repubblica hanno interpretato le leggi democratiche della democrazia con lo spirito del fascismo
Perché perché praticamente c'è una certa resistenza nel cambiare mentalità
Ora lo stesso ovviamente avviene necessariamente nel nell'applicazione
Delle norme sulla custodia cautelare
E le norme sulla custodia cautelare che sono dettate per momenti di emergenza
E poi vengono smussate vengono interpretate necessariamente con quel
Con quel ricordo dell'emergenza che è stata è stato presentata nell'epoca precedente
Ed allora
Quello su cui dobbiamo metterci d'accordo
Quello su cui io personalmente e chi vi ha sentito in altre occasioni me ne può dare atto personalmente mi batto disperatamente in tutti i campi
E quel che è peggio per me in tutti i campi trovò consensi
Ma quello che è terribile in nessun campo trovato azioni è che non sulle norme si incita
Questo progetto di legge dei permetta l'avvocato Fragalà e mi scusi se
Non non apprezzo l'opera sua come parlamentare l'opera della commissione è aria fritta
In questo progetto di legge non c'è nulla che sia positivo se non se il nonno una norma di attuazione c'è la trasforma la modifica dell'articolo trentotto
Non dico se che ci siano cose negative non mi interessa sapere se ci sono cose che peggiorano lo Stato lo stato del del codice di procedura penale certo di positivo non c'è niente perché è inutile che voi altri vogliate togliere al giudice l'oggetto del suo giudizio
è inutile credere l'ho già detto e lo ripeto è inutile credere che un giudice giudichi in una maniera diversa perché si chiama giudice o perché si chiama Pubblico ministero è inutile che voglia altre restringe ente la sfera dei reati ai quali può essere applicata la custodia cautelare allargate il tetto stirate le le le stirate
Ferrari e ti restringe delle pareti
L'oggetto del giudizio sarà aggiudicato sempre in una determinata maniera
E quindi a un certo punto dovremo arrivare per esempio a togliere dalla custodia cautelare pure il quattrocentosedici bis perché si vedrà che i giudici applicano troppo rigorosamente a di presunti mafiosi e così via di seguito
La la l'incidenza dell'azione delle CISL attore deve essere sulla struttura del giudicare sulla struttura del giudice
In tema di custodia cautelare ed è questo il mio tema e quindi qui mi fermo in tema di custodia cautelare
Se voi si si vuole arrivare a un qualche cosa che sia positivo rispetto a questo a queste lagnanze a queste lamentele che si sente nel giro e soltanto quello
Di istituire in primo grado il tribunale della cattura e abolire il tribunale della libertà mi si risponderà come l'altro dall'onorevole Maioli ha risposto a un mio collega va perché lei crede che in un collegio
Sì io ragioni al di là del relazione del relatore bene allora a questo punto siccome qualcuno deve giudicare su queste cose
Si attribuisca un collegio formato da Sgarbi Pannella Maioli questa competenza è loro giudicheranno c'è poco da fare siamo tutti uomini sbagliamo tutti ma non soltanto i giudici sbagliano pure gli avvocati anche nel credere di loro loro
Lente innocente
Al di là delle delle evenienza
Dicevo
L'unica norma innovativa veramente che c'è in questo decreto legge questo articolo trentotto
Quest'articolo trentotto che finalmente
Darebbe ai difensori la possibilità di scavalcare il Pubblico ministero
E andare direttamente al giudice per le indagini preliminari per fare valere le proprie ragioni nelle indagini
Però noto che queste ragioni dovrebbero essere soltanto soltanto difese con documenti e non con altre prove perché se leggete l'articolo trentotto vi dice
Il difensore
Può presentare direttamente giudice elementi che egli reputa aveva anti Fini ha deciso a non lottare
Comma successivo la documentazione presentata al giudice viene introdotta nel fascicolo del pubblico ministero
La documentazione presentata al giudice
Quindi sarebbero tutte le prove
Ma dopo mentali tutte le prove documentali
A documentata va be'se avete un teste a un concerto
Esatto
Che poi che poi avvocato Fragalà onorevole Fragalà non avvocato onorevole Fragalà
Si voglia no in questo caso onorevole perché gli parlo da uno si voglia portare qui come grande grande conquista il fatto che il giudice per le due il giudice per le indagini preliminari
Diamo a Cesare quel che è discesa nelle custodia cautelare e del giudice indagine prelevai e non del pubblico ministero va bene quindi cattivi siamo noi e non il Pubblico Ministero il quale si liberano soltanto a chiederci i cattivi siamo nuovi
Dunque quando si dice che il giudice per le indagini preliminari e deve motivare
Deve motivare la non può motivare la sua la sua ordinanza di custodia cautelare
Sotto l'ipotesi della del non costringi mento alla confessione quanto mai si è motivato in questione in queste in questi sensi quando mai si è detto questo giustamente avvocato Mario ricordava che questo nasce questo questa motivo esce fuori dalle provvedimenti successivi
Ma è certo qui non ci vedo niente di strano il giudice il quale ha davanti una persona in qualche dichiara la propria responsabilità da tutte le dimostrazioni alla propria responsabilità deve necessariamente dire
Poiché ha detto tutto non ci sono esigenze cautelari da perseguire
Riferendomi sempre a quello che ha detto l'avvocato medio stamattina devo contestargli e concludo contestargli un un suo passaggio
L'avvocato il professor Amodio diceva stamattina che
E assurdo
Chiedere
L'assurdo mettere come
Motivazione
Della ordinanza di custodia cautelare o del diniego della della revoca della custodia cautelare
Il fatto che quella persona il richiedente
Non si sia dissociato
Ma io voglio ricordare
Che
Gli elementi di colpevolezza i gravi elementi di colpevolezza stanno sopra le ragioni cautelari
è nel caso di delitto di associazione
Il non dissociarsi significa permanere nel reato quindi altro che duecentosettantaquattro lettera c previsione di possibile connessione di ulteriori reati
Ma alla mai è presunto perché ha a monte ci stanno gli elementi gravi elementi di cui vede di responsabilità e quindi ovviamente in quella fase non si può che dire tu sei associato non ti dei soci continua a commettere il reato
Io ho concluso non so se ho ho preso tutti e venti minuti comunque Semeraro e Stars qualche cosa poi casomai
L'evasione
Professore avvocato Fabrizio Corbi
Vicepresidente dell'Unione parlerà sullo stesso tema
Mi è molto piaciuto il modo con cui il dottor pugliesi ha affrontato gli argomenti che dobbiamo discutere è piaciuto perché io penso che
A tavola rotonda sia sedersi intorno a un tavolo e sia scambiarsi delle opinioni
E certamente non portarono una tesi preconcetta non portare ognuno la sua maggiore o minore o addirittura inesistente sapienza e cercare di rivenderla all'altro
è così che si deve fare e dire che così che bisognerebbe fare molto spesso
Anche se il primo elemento di riflessione quello magistrati avvocati a confronto insomma il confronto significa già un qualche cosa che nasconde
Non dico una animosità non dico una controversia ma certo dei punti distanti
I punti distanti che ma insomma sono sempre esistiti voglio dire chi vi parla figlio di avvocato mai nipote due volte d'un magistrato in casa mia la toga l'abbiam portata per molti e molti molti e molti anni un po'di qua e un po'di là i ruoli sono sempre stati diversi
Ognuno di noi nel momento stesso in cui interpreta interpreta in buona fede questo vorrei che fosse ben chiaro per tutti cioè diamoci perlomeno questa assicurazione reciproca in piena buona fede
Non demonizziamo ci non demonizziamo né noi stessi nel nostro ruolo
E ognuno di noi porta con sé la carica affettiva della propria professione e anche la carica affettiva delle proprie idee
Quindi diciamo che i ruoli di per se stessi non sono un qualche cosa che dovrebbe eccitare oltre un certo limite il confronto
Forse sono i tempi mi sono chiesta anche questa nel dire di cosa parlo oggi con quelli che sono intorno a questo tavolo
Sì
Sono i tempi ma allora
I ruoli tempi le idee cosa è successo
Perché io l'avverto questo lo avverto dire lo avverto come sofferenza
Noi dicono i perché
Noi avvocati voi magistrati abbiamo sicuramente una matrice culturale comune questa abbiamo degli studi comuni abbiamo una formazione comune
Come cittadini abbiamo una Costituzione comune a patto che ci lega tutti collegavo in un certo modo hanno in un certo altro io dico sempre son prima cittadine poi avvocato e credo che voi dite diciate son prima cittadino e poi sono giudice
O magistrato mettiamo insieme i giudici pubblici ministeri eppure ha un bel momento quasi senza che ce ne accorgessimo le grandi cose buone o cattive che siano avvengono sempre così
E avvenuto che ci siamo ritrovati una cultura diversa
E questo fatto siccome fa molta paura o per lo meno si è formata una cultura diversa
Che non è più conseguenza dei ruoli diversi
Dato biologico questo fisiologico
Ma in a me pare essere diventata conseguenza di modi diversi di concepire i momenti e gli strumenti fondamentali del processo noi non riusciamo più a trovarci d'accordo su questo
Anche altre cose voglio dire forse anche la polemica sul processo come accertamento della verità reale può nascondere un qualche cosa che in in qualche maniera ci divideva questa forse più un'origine prettamente culturale e chi viene da una certa scuola la pensa in un certo modo di vedere l'accertata l'avete non cerca altro modo
La verità processuale la verità reale
Però io mi debbo domandare papà affrontando questo tema che certamente non affronto riparlando dei problemi della carcerazione del perché e del percome delle norme delle regole sì un accenno dovrà essere fatta una brevissima perché mi serve
The perché serve a voi voglio dire appunto siamo gente di cultura comune gli elementi sono gli abbiamo tutti per potere parlare apertamente da uomini liberi di queste cose
E allora che cos'è che ci divide certo perché io mi pare di non poter escludere assolutamente la la la verità fattuale di questo dato
Oggi noi abbiamo un modo diverso di affrontare dati e situazioni che dovremmo affrontare secondo una cultura comune che c'è in qualche maniera sfuggite
Diceva stamattina il dottor Caselli la battaglia per la legalità hanno un po'pazzo pagare il prezzo di cadute di legalità sempre con la sua capacità così di di linea per una frase molto bene un grosso problema certamente questo per esempio
Se siamo d'accordo su questo dobbiamo cominciare a fare un passo avanti
Se tutti veramente crediamo che il fine non giustifica i mezzi perché poi in fondo questo è il discorso si tratterà di vedere di raggiungere nel modo migliore certo fine però dovremmo sempre cercare di farlo con le regole che ci siamo dati in ordine alle quali non dovremo più discutere mai più
Oh Dio non è neanche tutta colpa nostra lo diceva prima anche il dottor pugliesi ma insomma lo viviamo in uno Stato che ha un legislatore schizofrenico
E forse questo è la ragione anche della nostra schizofrenia oltre un certo limite andata oltre un certo confini
Perché non vorrei che appunto fossimo arrivati così davanti in questa triste vicenda da finire per avere noi e voi
Un diverso concetto della legalità o quanto meno un diverso concetto della legalità processuale senza investire il tema grandioso della legalità come strumento e pilastro dello stato di diritto io questo non lo credo vi dico la verità è un timore ma non lo credo ma non lo credo perché certe volte vedo dei volti e dico ma io con con questa gente in giorni che non sono poi molto lontani
Io ho combattuto battaglie per la legalità abbiamo combattute insieme
Vuol dire che credevamo nelle stesse cose cosa diavolo è avvenuto perché
Oggi ci troviamo uno di qua o di là addirittura ripeto prendo per demonizzare certi scene
Chi è cambiata e che cosa è cambiato
Veniamo proprio al problema specifico della custodia cautelare per cercare di concretizzare in qualche modo il discorso che sto facendo
Portare un poco la filosofia alla prassi
E se vogliamo concretizziamo l'ancora di più cioè caliamo lo su quel dato di realtà il disegno di legge approvato al Parlamento
Ma disegno di legge che dottor pugliesi definiva aria fritta dottor Polizzi noi dell'Unione non è che l'abbiamo definito molto di più se concreta
Ma pensi che addirittura siamo in una situazione che sentiamo così terribile e così
A battente quelle che sono secondo noi
Muraglie non superabili proprio sotto il profilo della legalità processuale in materia di custodia cautelare che diciamo almeno dateci queste
Quindi
Guardi a questo punto
A noi quest'aria fritta ci sembra qualche cosa ci sembra qualche cosa anche perché poi in realtà non lo è per certe cose
Però ci sembra pochissimo mentre a voi
Magistrati sembra tanto ora non a lei che ha dato un certo tipo di giudizio ma io ho visto una notevole resistenza da parte della magistratura la magistratura associata diciamo al portavoce totale dei magistrati
Nei confronti anche di queste cose così piccole
Io vorrei ragionare su questo per cercare di capire perché siamo su questo su questo piano di scontro quando io trovo un prestigioso procuratore della Repubblica come quello della mia città uomo al quale sono oltretutto legato da comuni comunanza e anche amicizie
Il quale
Si fa intervistare da un grosso giornale nazionale qual è la Repubblica forse qui dove ma poi entrerà anche un altro discorso
Mi dispiace doverlo dire io facciamoci intervistare tutti un pochino meno siamo ci intervistato tutti un pochino meno
No no
Anche
Anche noi per primi voglio dire cioè quando ci vengono a cercare sentite non è successo niente di nuovo non sta succedendo niente di nuovo
Diamo un po'tutti una una sensazione che questo Paese tenta di diventare finalmente un Paese serio
Almeno da certi punti di vista e mi trovo un titolo custodia cautelare quella legge può bloccare le indagini si lancia l'allarme il nuovo testo approvato dalla Camera nei giorni scorsi rischia di farci tornare indietro
Ora vedete ormai il nostro mondo è un mondo di una complessità incredibile
E forse anche con questo dobbiamo fare i conti con questa complessità di tipo sociologico il famoso villaggio globale le reazioni in tempo reale se son tutti i dati che conoscete meglio di me come me
Allora
Come è possibile dominare questa complessità per tornare al discorso appunto intorno al tavolo in cui ci diciamo le cose tra di noi che viviamo la stessa esperienza
Dire tra di noi che bene o male siccome siamo tutti in buona fede viviamo lo stesso dramma perché non è né piacevole né divertente per nessuno
Partecipare a un processo penale la nostra vita ce la siamo scelta ma ne usciamo sempre un po'con le ossa della nostra anima un po'rotte ci duole l'anima
A fare i processi penali è vero questo è vero per voi vero perno saldo uno poi si incallita fino al punto consentito niente ma allora forse diventa un problema che non è un uomo da prendere ad esempio un uomo che ha questo questo suo link
Dico perché questo
Come è possibile che una voce autorevole mi dica di fronte a un qualche cosa che un'altra voce oggi mi chiama aria fritta mi mi lanciò l'allarme di questo genere una pagina piena la pagina ventidue del sette marzo mille novecentonovantacinque
Ci sono norme che erano state introdotte per rompere l'omertà cancellabile diseducativo e pericoloso già stamattina questo discorso riprendeva il dottor Caselli su questo mi sembra un attimino dopo
Ma dico Signori
Questo così grande pericolo che a noi sembra talmente sul risultato minimale di di una dura lotta che stiamo facendo che stiamo facendo
Non è un un un modo un tentativo di riequilibrare quello che era
Perché quando si parla di primato delle regole oggi parlar di regole va molto di moda da ogni punto di vista da ogni pulpito
Ma dico quali erano le regole che avevamo voluto forse qui torniamo alla schizofrenia allora benissimo questo può essere il dato di cui prendere atto edito Dio finché non passa la febbre qui non si ragiona più può anche succedere son dei periodi nei quali l'innalzamento della temperatura provoca anche a livello cerebrale l'incapacità di intendere e di volere come insegnavano i vecchi con la medicina legale forense
Ma dico le regole le sapevamo tutti quelle che erano le abbiamo volute tutti in sintesi
Il principio che la custodia in carcere fosse l'estrema ratio e guardate io qui non posso ovviamente affrontare il problema specifico
Della delinquenza mafiosa siamo a Palermo e io son contento di esserci insomma ci possiamo ancora venire grazie forse a tutti voi però voglio dire
Bisogna un po'vedere anche questo perché il nostro è un processo che è fatta in maniera tale che respira un po'con tutti i pori ne ordina qualunque fenomeno criminale non ci ritroviamo determinate regole determinate prassi determinate applicazioni determinate interpretazioni riversate su tutta
Ma mo'dati che ci eravamo dati nel mille novecentosei c'eravamo dati nel mille novecentottantotto sinteticamente si si esprime così la custodia in carcere e l'estrema ratio
Non si va in carcere sulla base di automatismi di carattere legislativo
Si va in carcere sulla base di una valutazione delle esigenze cautelari correlativo obbligo stretto di stretta motivazione questo è il discorso sul quale parliamo di patto parliamo di patto costituzionale parliamo di patto sociale tutti ci eravamo accordati
Perché si era accordato il nostro legislatore che era la nostra espressione ma che diavolo è successo in tre anni
Perché questa regola non debba più valere non solo ma quando si cerca di riproporla di di più di recuperarla ci si sente dire attenzione sta succedendo il patatrac qui non si fanno più le indagini
Perché uno dei principi che si dovrebbero aggiungere ritornare a raggiungere con questo disegno di legge sarebbe quello di dire l'automaticità l'automatismo della custodia non esiste più salvo per il quattrocentosedici bis
Tra l'altro io ho paura una paura tremenda dell'automatismo non so qualcuno di voi forse si ricorderà di un bellissimo articolo di tanto tempo fa
Scritto da un grande magistrato fiorentino che si chiamava ramato
E si intitolava più giudice o meno giudice
Tutte lo ricordi appartiene alla nostra generazione siamo Formica voglio di quando diciamo che ci siamo formati allo stesso modo cosa diavolo è successo che il cui passiamo di qua e di là
Ecco Ramadi si la più giudici più giudice
Cosa vuol dire più giudice ma certo più spazio alla discrezionalità chiaramente quella che intendiamo il termine nostri del giudicare cioè alla valutazione del giudice più fiducia nei giudici
E quindi chiusura alle norme che procedono per automatismi
E il cui automatismo porta come conseguenza la carcerazione senza che si possa fare niente perché qui poi gioca l'altro aspetto e apriremo tutto un altro discorso è l'aspetto delle regole che
Così come l'ufficio della difesa anche l'ufficio dell'accusa dovrebbe darsi in determinati casi
Perché content contestare un quattrocentosedici bis quando il quattrocentosedici bis non c'è e non sarà l'esperienza siciliana so bene che qui il problema è reale vero tremendo per tutti noi perché poi è un cancro che mangia il Paese
Ma io lo so allivella Dania latitudine
O di latitudine anche superiori
Quando ricordo benissimo sull'Eco di Bergamo comparve un titolo finalmente ho quattrocentosedici bis anche a Bergamo e sana bella medaglia e questo dico è questa mentalità se io contesto un quattrocentosedici bis con il meccanismo che c'è oggi a livello di controllo giurisdizionale sugli elementi posti a fondamento della richiesta per la custodia cautelare
E cioè che non si può contestare il merito dell'imputazione perché questa è la realtà salvo una pronuncia della Cassazione e qui c'è un vuoto enorme a livello di codice proprio a livello di normativa
E non potendo contestare dovendo per forza arrivare con quella tremenda giurisprudenza della Cassazione di cui sta mattina parlava tra antina per cui ciò che si potrà vedere al dibattimento non si può vedere in fase di indagini preliminari perché lì basta soltanto il principio l'elemento diciamo scatenante l'ipotesi ecco allora che io mi vedo inchiodare alla custodia cautelare
Che mi dura per tutto lo spazio delle indagini preliminari e non posso fare assolutamente niente e questo è qualche cosa su cui dovremmo essere tutti d'accordo la vostra coscienza dovrebbe essere d'accordo cioè questo non è un problema che noi poniamo perché ci interessa o ci interessa di più ci interessa di meno non è un problema di cassetta né di bottega Santo signore è un problema di coscienza civile
E allora perché qui non siamo insieme a dirle queste cose
E mi devo sentire dire altre cose completamente diverse
Ammesso che un po'il giornale non abbia fatto il solito terribile lavoro di prendere le cose che interessava alla linea politica del giornale il testo che poi di andiamo veramente in quel discorso della complessità dei rapporti delle sociologia che oggi finisce per uccidere la nostra democrazia un pezzettino per volta è ormai siamo un bel pezzo avanti in questo in questo tumore che ci accomuna
Ecco
Dico se siamo d'accordo che la visione del problema della privazione della libertà prima della condanna e come strumento del processo deve avere certe regole a queste regole dobbiamo tornare dobbiamo tornare in via interpretativa dobbiamo tornare in via legislativa
Diceva stamattina dottor Caselli ma come ora diceva anche bravissimo col pugliesi i cattivi siamo noi siamo noi che giudichiamo stamattina Caselli diceva di cosa vi preoccupate c'è la garanzia del giudice certe giurisdizione parola magica lo dicevo io dissi ai colleghi
Bertolt Brecht diceva ci sarà pure un giudice a Berlino e noi speriamo che ci sia un giudice a Berlino lo vogliamo aveva giudice ma
La garanzia del giudice e qui quindi l'attacco a un discorso che aveva accennato il
Il dottor pugliesi
Signori
La la giurisdizione non è una formula non è un una parola non è uno schema giurisdizione una cultura il giudice terzo è una cultura si è giudici terzi se forse si è formati ad essere tale allora Calamandrei no
L'arco di tempo necessario a riformare
Quanto ci vorrà noi per riformare una cultura della terzietà del giudice dopo anni anni e anni di cultura inquisitoria
Quanto ci vorrà
Forse questo è il problema
Quanto
Quanto dovremo lottare ancora
Per dire tu sei giudice perché è la cultura della conoscenza tu sei il Pubblico ministero perché è la cultura della ricerca
Io credo che la cultura della della terzietà la cultura della giurisdizione la cultura della conoscenza debbano stare dentro come come nel DNA
Come come in qualche cosa che che che che è più forte della nostra pelle
E forse dovrebbe discutere anche nella nostra società
Perché noi siamo il prodotto della nostra società non siamo dei marziani calati in mezzo a qualche cosa che non ci appartiene e forse la nostra società non è ancora matura per per questo forse dovremmo arrenderci a dire che
Che noi abbiamo una società che non ha ancora capito la differenza che c'è tra un giudice e un pubblico ministero sciamo stare il problema delle carriere lasciamo stare il problema
Formale ma la la differenza ontologica che c'è tra queste due figure del process tant'è vero che chiama giudice il pubblico ministero e io per la società prendo il suo riflesso cioè aprendo tendinite
Io sono come come in Palombella rossa regista famoso che odia certe parole io sento dire Madre Coraggio adesso sento dire giudice al posto di pubblico ministero non per niente sarà un fatto estetico mi viene l'orticaria proprio perché significa rappresentare
Una realtà che è calata nelle coscienze allora non è calata la vita la realtà della cultura della giurisdizione perché
Non l'hanno non l'hanno forse ancora molti dei nostri giudici ogni tanto qualcuno ce l'ha perché ce l'ha dentro c'è nato così ma certo non l'abbiamo potuto a produrre né a livello di studi a livello di esperienze né a livello di società
Brevissimamente sul trecentosettantuno bis e ho finito
Sì io io capisco
Mi rendo conto
Ho sentito stamattina dottor Caselli colletto cosa diceva
Pier Luigi vigna
Il trecentosettantuno è una norma rafforzando te le indagini sulla criminalità organizzata trecentosettantuno bis
Bisogna pulire chi dice il falso al Pubblico ministero io sono convinto che bisogna punirlo dice stanza pubblico spetterebbe altro
Cerchiamo di capirci cioè non giochiamo con le parole anzitutto non terre siccome c'è una certa interpretazione che questo lo consente scriva la norma che non è permesso l'arresto in flagranza scriva queste e poi spiegherò perché dico così
E poi sono d'accordo di punirlo quanti quando quello che lei diceva
E cioè il giudicato cioè l'accertamento e cioè la verità processuale avranno detto che ha mentito
Perché sapete io vorrei dire cari amici mi piacerebbe poter TIR così a tutti voi
Quale il grande gravissimo terribile pericolo del trecentosettantuno bis
Siamo stati il discorso dogmatico o sistematico della parte assistita è un po'strano che la parte sia assistita dalla normativa pene o così pesante però qui si potrebbe ragionare che tipo di parte il portatore dell'interesse pubblico che possiamo far tanti discorsi
Il rischio è il rischio del a livello di prassi al solito io appartengo alla medesima scuola di dire andiamo Dio
Noi ragioniamo
Sul concreto
Allora cosa succede nel concreto
Che il metodo di utilizzazione di questa disposizione di legge è un metodo che porta risultati il la cui attendibilità è molto molto molto sospette
Perché
Perché
L'ipotesi d'accusa di per se stessa non può essere assunta a contatto di verità
E trecentosettantuno bis così come fatto consente al Pubblico ministero di assumere l'ipotesi d'accusa come un tappo di verità
Ora in certi casi questo potrà anche essere vero non è vero sempre cioè ricordiamoci che come si diceva
Una volta di professori universitari con la famosa battuta professione prezzi dare sono uomini come tutti gli altri anche se loro non lo sanno ecco i giudici sono uomini come tutti gli altri anche se loro non lo sanno e vanno soggetti alle medesime pulsioni di tutti noi la prima delle quali quale
E quella di affezionarsi alla propria ipotesi
Non in maniera idiota chiaramente ma nell'ambito di un equilibrio ed un'intelligenza medie comune se io a un certo punto arrivo a
A muovermi in un certo senso è perché mi sono convinto che una certa cosa se io do a a a una persona che è fornita di del potere poi di tra
Pur in coercizione così pesante
La possibilità di tradurre la sua ipotesi in un'ipotesi di verità e dire tu mi stai mentendo
Perché questo non è vero
Ci potrà essere il caso in cui tu potrai immediatamente porre una contro l'altra
Le due posizioni fattuali da cui ricavare che uno il vero e l'altro il falso ma ci sarà anche un'altra enorme quantità di casi in cui questo non sarà possibile
E allora tu farai dire una persona quello che vuoi che ti dica e non ciò che lui deve estati e questo è secondo me il pericolo è intervenuta
Tra l'altro il pericolo settecentosettantuno bis in un sistema che ci ha promesso indagine difensiva ce l'ha fatta annusare e c'era levata di sotto vedi sentenza della Corte di Cassazione
Scusate ho parlato troppo
Perché questo significa che anche i nostri testi a difesa passano sotto il pubblico ministero e passano sotto la porta del trecentosettantuno bis scusate ho preso troppo tempo non mi succede quasi mai ma si vede la cosa mi interessava
Incontriamoci della chiarezza ente e non della demonizzazione grazie
Scusa ci tu Fabrizio interessava conto pure noi purtroppo ci sono delle esigenze organizzative che impediscono il dottor Giovanni Puglisi
Concluderà concluderà il tema ogni cinque minuti che gli rimane
Che
Io mi trovo pienamente d'accordo col professore cortili per carità
Nei limiti appunto di un dibattito costruttivi costruzione della delle strutture
Perché se ci riportiamo a un dibattito sulla interpretazione delle norme o sull'applicarli interpretazione dell'applicazione delle norme
Avremo sempre due muri contrapposti perché io interpreta la norma in una certa maniera dirò che ho ragione il mio contraddittore interpreta la norma in un'altra maniera e dirà chi ha ragione
E solo lo Spirito Santo potrà dire chi dei due a effettivamente ragione
Ripeto ritornando a l'aria fritta chiedo di cui io ho accusato essere questo questo
Questo un progetto di legge
Ma
E difendere la libertà dei cittadini
Ridurre da quindici a dieci giorni il tempo dell'interrogatorio
E difendere la libertà dei cittadini di mantenere quella norma che
Ma abbi siti iniuria verbis nei confronti di tutti è se io fossi avvocato se io fossi avvocato farei una guerra contro questa norma perché la norma che accusa i difensori di slealtà
Cioè la sospensione del periodo di tempo dicesse una sospensione della possibilità di contatto tra l'imputato indagato per il difensore
Perché io vi confesso io ricordo devo veramente confessare che quando il Pubblico ministero mi chiede di sospendere i termini
Per per il colloquio con i difensori io mi trovo nell'assoluto imbarazzo e via vi assicuro che per il novanta per cento dei casi l'ho sempre rifiutato
Perché mi trovo nell'assoluto imbarazzo di individuare quelli che sono i motivi specifici che la legge vuole per cui io debba impedire al difensore io debbo dire abbiamo il timore che tu poi mi mescole le carte queste ed a queste l'unica cosa quindi
Che venga distribuito venga ridotto da sette giorni a cinque giornate giorno mi Rodo più quanto diavolo è questa norma ma non vi sembra aria fritta questo e difendere la libertà dei cittadini questo è queste fare niente queste imbastire le le carte di questo povero Codice di procedura penale che è stato ridotto alla pezza che è stato ridotto
E che forse era già una pezza in partenza perché era totalmente contrario a quello che quella che è la la la nostra cultura insomma credo che che nella nostra cultura era inquisitoria di accusatorio non sappiamo non sappiamo proprio nulla
Qualcosa
Il dottor Guido Lo Forte procuratore aggiunto dalla Repubblica presso il tribunale di Palermo inaugurerà il sotto tema dello stato di diritto
Io debbo dire che ho ascoltato con estremo interesse
Gli interventi di questo convegno che sono stati di altissimo livello tecnico
E anche cosa di cui si sono veramente lieto
Il clima generale di ricerca comune
Di tutti quanti hanno a cuore le sorti del diritto
Se non per la giustizia fosse fosse di troppo difficile da raggiungere in Italia di operare concordemente tutti gli operatori seriamente avvocati magistrati docenti universitari per la ricerca di soluzioni
Ragionevoli
Di equilibrio
Ragionevole nel processo penale
Debbo dire che però mi sono delle realtà molto diverse e non è possibile valutare tutte le realtà con gli stessi criteri per riprendere
Una frase che con garbata
Ironia
Pronunciava il professore Coppi
Dice finalmente abbiamo un quattrocentosedici bis a Bergamo
Io vorrei dire che noi vorremmo
Ci piacerebbe moltissimo e questa è la nostra ambizione è la nostra speranza i pubblici ministeri di Palermo poter dire un giorno finalmente neppure un quattrocentosedici bis apparve eppure gli avvenimenti di questi ultimi anni e purtroppo anche di questi ultimi giorni fanno vedere come questa ambizione che noi certamente continuiamo a coltivare
Sia ancora ben lontana dal potersi realizzare
L'Italia è lunga
E evidentemente fra Bergamo e Palermo vi è una abissale distanza
Un'altra perché qui
Ritornando quindi al nostro tema la ricerca di un ragionevole e quindi brio perché questo è è il semplice
Senso del tema lo Stato di diritto nel dibattito
Che stiamo conducendo la ricerca di un razionale
E concordo equilibrio tra accusa e difesa significa equilibrio tra esigenze di tutela della società e di tutela dei diritti individuali
Significa eguaglianza nel processo penale tra la forza virtuale eguaglianza tra la forza dello Stato
Rappresentato dal Pubblico ministero e la forza dell'imputato assistito dal suo difensore
Significa combattere una battaglia ad armi pari
Secondo le regole che valgono per qualsiasi
Contrasto ecco
è giusto dire giusto richiedere ed esigere che sempre qualsiasi lotta avvenga ad armi pari e però
Quale
Quindi gli imputati non ci debbono essere imputati deboli e imputati forti questa dovrebbe essere la nostra aspirazione
Non ci dovrebbe essere un apprezzabile differenza di forza tra il pubblico ministero e gli imputati nei differenza di forza tra gli imputati a seconda del reato e a seconda della loro estrazione sociale
Ora se ritorniamo al di là della emotività delle argomentazioni al linguaggio freddo e oggettivo delle statistiche
Quel linguaggio freddo e oggettivo che c'ha ricordato stamane nel suo intervento il procuratore Caselli
Noi dobbiamo invece constatare che vi sono imputati deboli imputati sorti
Che
Le statistiche indicano che la custodia cautelare in Italia
Riguarda in grandissima maggioranza i cosiddetti delinquenti da strada forse quelli che non è neppure giusto definire delinquenti perché non delinquono neppure abitualmente
Che la percentuale delle custodie cautelari riguardanti ad esempio gli imputati che comunemente si dicono di Tangentopoli ma comunque di reati contro la pubblica amministrazione
è una statistica che denota una notevole rapidità una una notevole limitazione nel tempo dell'eventuale durata della custodia cautelare come denota il numero esiguo degli imputati rinviati a giudizio in stato di detenzione
Non c'è dubbio che il problema
Che possa
Dal punto di vista ideologico il nuovo codice il processo accusatorio che pone il processo accusatorio
E quello Della
Incentivazione della differenza di forza tre imputati imputati perché il processo accusatorio comporta per la difesa
Degli oneri notevoli oneri che naturalmente attualmente possono essere assolti meglio
Da avvocati a cui vengono da difensori a cui vengono forniti dei mezzi superiori
Perché l'impegno in un dibattimento Complesso secondo il processo accusatorio ebbene per un difensore ben superiore a quello che comportava il processo previsto dal nuovo rito
E i compiti che si attribuì che il difensore dovrebbe svolgerà anche compiti investigativi se vogliamo
Sono compiti che egli può svolgere soltanto se gli vengono forniti adeguati mezzi e questi mezzi possono essere forniti evidentemente da imputati ricchi e Nonda imputati poveri quindi indipendentemente da qualsiasi inclinazione o possibilità di scelta del difensore che è totalmente al di fuori di questo problema oggettivamente soltanto gli imputati ricchi hanno la possibilità di fornire ai rispettivi difensori mezzi adeguati
Per una più efficace difesa e quindi oggettivamente il processo accusatorio è un processo
Che non fa diminuire la differenza fra imputati forti imputati deboli ma potenzialmente Lagra e questo è un fenomeno ben noto negli Stati Uniti d'America in cui un dato molto significativo è che normalmente poco conosciuto
è quello della motivazione statisticamente
Dominante dei patteggiamenti
I patteggiamenti negli Stati Uniti almeno nel novanta per cento dei casi riguardano imputati da strada
Perché anche se garantita la difesa d'ufficio di qualsiasi imputato
E poi che gli avvocati hanno naturalmente necessità di un onorario per il corrispettivo del proprio lavoro lì è prevista la corresponsione di un compenso per così dire a cottimo
E per per così dire unitario indipendentemente dall'impegno nelle udienze è chiaro che vi è una notevole oggettiva tendenza dei difensori di ufficio
A farlo a non impegnarsi in dibattimenti lunghi
E a indurre il rispetto di di fessi ad accettare il patteggiamento del pubblico ministero quindi per così dire il processo accusatorio è una cosa molto più delicata e complessa
Di quello che può sembrare è un processo che neppure in una società relativa molto progredita dal punto di vista economico come gli Stati Uniti
Garantisce risultati di giustizia
Così avviene in Italia debbo dire che forse un po'paradossalmente le più vivaci polemiche od occasioni di contrasto culturale e ideale
Tra categoria forense e rappresentanti della magistratura inquirente non sono nate
In relazione a casi ora distorsioni riguardanti imputati deboli
I cosiddetti la i cosiddetti ladri di polli per usare una vecchia terminologia
O magari i piccoli spacciatori di stupefacenti che poi costituiscono statisticamente la percentuale più alta della nostra popolazione carceraria
E debbo dire che le polemiche le occasioni di conflitto si intende culturale ideale sono nate proprio paradossalmente dagli imputati forti cioè in relazione ai tre imputati di reati contro la pubblica amministrazione in relazione agli imputati di reati di mafia
E allora forse non è azzardato
Ipotizzare che questi l'emergere di queste tensioni
Sia stato determinato
Dalla insofferenza da parte di questi imputati
Della possibilità di una giustizia eguale per tutti cioè questi soggetti immane in in linea di massima probabilmente
Erano da troppo tempo abituati ad una sostanziale quasi totale impunità
E in una fase storica in cui si sono ampliato
Le possibilità di controllo per la legalità anche per il progredire della democrazia e del costume civile
Queste categorie di imputati forti
Non hanno sostanzialmente accettato e forse ancora non accettano di poter essere
Loro sullo stesso piano di tutti gli altri imputati comica
Debbo dire che
Questa
Nostalgia
Per una distinzione tra imputati di serie A e di serie B
Si coglie in qualche modo anche nelle modalità in cui venne concepito e formulato il quel decreto
Sulla custodia cautelare che venne successivamente ritirato per tutta una serie di polemiche che nacquero nell'opinione pubblica perché mi basta ricordare in punto di fatto che quelle norme sulla custodia cautelare rendevano possibile la custodia cautelare per l'estorsione ma non per la concussione
E sicché l'estortore comune estortore dovevamo andare in galera ma chi faceva un'estorsione qualificata cioè lo stesso reato abusando per di più della sua qualità di pubblico ufficiale quindi
Tutte le scommettendo un fatto il cui disvalore sociale era ancor più elevato di quello del Comune estortore quello lì non doveva andare in galera
Il peculato chi commetteva procurato secondo quella previsione non doveva andare in galera
Sì occhi era accusato ma quella stessa ecco il ragionamento è banale perché anche nel caso degli si parla di imputato e spesso
Il lo spacciatore tossicodipendente o l'autore di un furto invece potevano andare in galera questo voglio dire
E risente tutto questo risente di una certa cultura tradizionale del nostro Paese
Che ha sempre concepito l'esercizio della attività repressive della giurisdizione come qualcosa di limitato alle classi
Meno abbienti sicché quando si è messo in moto un meccanismo in un più ampio è vasto processo di vorticosa trasformazione del nostro Paese
Che ha messo in crisi quaestor radicato e consolidato
Costume
O questi
Evidentemente e tutto è sembrato strano si è con Visco sono cominciate a nascere le polemiche è sembrato che la magistratura inquirente si fosse arrogata compiti che andavano al di là devi dei suoi doveri istituzionali e pure se riflettiamo
E forse e forse è vero il contrario
Forse per per ragioni storiche dobbiamo dire che il controllo di legalità non era prima informato totalmente i principi di eguaglianza e questo è avvenuto nei tempi più nei tempi più recenti questo naturalmente non significa sia bisogna subito dirlo che così nel così come avviene nel processo contro l'imputato di furto o l'imputato di estorsione ci possono essere degli errori o degli abusi
Egualmente ci possono essere degli errori o degli abusi in altri procedimenti
Ma evidentemente e anch'gli errori ci possono essere le cose che non vanno ci possono essere eppure il considerare questi e questi fatti enfatizzare la gravità di questi fatti
E forse non è del tutto fondato perché noi dobbiamo pur pensare che il nostro processo penale e queste una causale anche della lunghezza della sua durata il nostro processo penale e tutto sommato uno dei processi più garantistici che esistono nel mondo
Perché è un processo in cui il Pubblico ministero non ha
Poteri che incidono sullo stato di libertà del soggetto e in processo in cui ogni decisione sulla libertà individuale affidata ad un giudice
è un processo in cui sullo stesso provvedimento del giudice è previsto un rapido controllo da parte di un organo giudicante collegiale il tribunale della libertà e un processo in cui
Sia dopo il controllo del tribunale della libertà sia persa altum direttamente possibile intenti relativamente rapidi il controllo di legittimità della Corte di Cassazione
E quindi bisogna dire che anche se tutto è perfettibile ci sono certamente problemi da affrontare da studiare in Comune da risolvere ci sono delle cose da migliorare
E io credo che in
Dal punto di vista dell'impianto legislativo dell'impianto organizzativo del sistema inquirente e giudicante
Le garanzie non sono da noi certamente inferiori che altrove ma semmai sono superiori vorrei ricordare a questo proposito che vi sono dei paesi di sicure consolidata civiltà giuridica democratica come la Svizzera la Germania in cui i poteri della polizia
Non del pubblico ministero sono enormemente superiori a quelli della polizia giudiziaria italiana vorrei ricordare che vi sono Paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti in cui lo stesso il regime delle impegni delle impugnazioni e per motivi vari
E molto più limitato rispetto al
Ora per ritornare al problema degli equilibri
Deve essere fermo restando che quindi io personalmente non ritengo di poter condividere condividere una critica
Che faccia apparire il Pubblico ministero come il soggetto più forte rispetta il magari prevaricatore
Rispetto ad imputati deboli se mi si dice che gli imputati deboli sono input imputati di reati contro la pubblica amministrazione gli imputati di mafia
Debbo dire che quelli invece sono imputati molto forti e molto forti perché non sono imputati individuali sono gli imputati di ma
E perché perché
Non si può non
Per per venire qui a lo specifico della realtà meridionale e in particolare della realtà palermitana
Il processo penale
Per fatti di mafia e qualcosa di profondamente netta
Di radicalmente diverso dal processo penale contro l'autore di un reato specifico
Perché se nel processo penale contro l'autore in un reato comunque
Quel processo penale a cui veramente noi desidereremmo che essi potesse ridurre l'ordinario esercizio della giurisdizione penale in Italia in tutta Italia ed anche nelle regioni meridionali se in quel processo avviene effettiva
Per quel che ho
La rilevante possibilità che l'accusa abbia più forza della anche perché ci troviamo di fronte ad un imputato debole della categoria debole
Nel processo di mafia non soltanto la sproporzione esattamente all'inverso perché ci troviamo di fronte ad un imputato a favore ma è anche ancor di più all'inverso perché ci troviamo di fronte ad un suo oggetto che non è solo
Nell'aula di giustizia ma attorno a sé e dietro di sé tutta la forza di una organizzazione da decenni radicata nel territorio cosa voglio dire con questo
Mentre sono otto e quasi nulle le capacità di condizionamento del processo dirittura sono nulle da parte di un imputato debole
L'imputato di mafia
Avendo la solidarietà permanente di tutta l'organizzazione
Avviene che l'organizzazione per lui
è capace di corrompere
O intimidire i testi o comunque di tentare di farlo
Tenta di avvicinare i giudici è un'organizzazione che uccide i familiari dei pentiti
E un'organizzazione che ha delle possibilità immense di condizionare il processo fuori e dentro della quindi se vi è una sproporzione di forze di e io vi è un disequilibrio nei processi di mafia il disequilibrio e tutto a favore degli imputati
E ed è un disequilibrio che è capace di condizionare le stesse fondamenta di un regolare svolgimento del giudizio
Perché quando
A priori vi è una intimidazione generale dei testimoni
E di qui il fenomeno mai superato della quasi impossibilità di trovare testimoni nei processi di mafia
Quando vi è un processo in cui gli stessi collaboranti sono esposti alla perenne prospettiva
Della loro condanna a morte o della condanna a morte e dei loro familiari bisogna dire che qui sono alterate a priori le regole le precondizioni per un regolare svolgimento del giudizio sono alterate a favore dell'organizzazione criminale
Quindi se viene questa alterazione delle regole a favore dell'organizzazione criminale bisognerà pur trovare delle regole giuridiche e delle prassi che riportino nell'aula l'equilibrio
Tra accusa e difesa per far sì che sei innocente l'imputato può essere assolto ma se colpevole possa essere condannato
Per farsi che dalla stagione delle
Perenne assoluzioni per insufficienza di prove si passi ad una stagione in cui gli autori o i mandanti di efferati delitti di numerosissimi efferati delitti possano finalmente essere condannati e possano scontare una
Di questa realtà
Poco qualche tempo dopo l'entrata in vigore del Codice di procedura penale nella sua formulazione del mille novecentottantanove formulazione
Che dal punto di vista dell'impianto teorico giuridico è certamente da condividere certamente da condividere in relazione a processi normali cioè atroce essi che hanno che si svolgono tra un pubblico ministero e l'autore in un individuo
Che viene chiamato a rispondere della commissione di un reato specifico e che ed è e rimane un individuo
Questo impianto che va benissimo per caso dell'ordinario processo penale
Non va affatto bene per il caso del processo contro gli imputati di un'organizzazione criminale come quelle che con noi conosciamo nella rete delle regioni meridionali e soprattutto di un imputato perché appartenente all'organizzazione Cosa Nostra
Proprio per riportare l'equilibrio quindi nel processo dei processi di questo tipo
Dopo studi che hanno coinvolto
Varie categorie
E studi che venne a cui parteciparono e e che vennero attentamente e seguiti proprio dai colleghi Falcone Borsellino si giunse alla fine alla cosiddetta legislazione Scotti Martelli che introduceva il cosiddetto doppio binario
Per di procedimenti normali procedimenti di mafia
L'espressione doppio binario è un'espressione che non essere fatica che non è piacevole perché già l'idea che ci possa essere un doppio binario astrattamente fa pensare e che ci sia qualcosa di non giusto nel del primo binario o non secondo binario perché l'aspirazione di tutti dovrebbe essere per un binario unico
Eppure finché ci saranno quei ci sarà questa emergenza criminale oltre dica mento di queste organizzazioni nelle regioni meridionali
Doppio binario non significa
Non significa incertezza sulla soluzione ma significa che bisogna prendere atto di situazioni o profondamente diverse
E l'uno e l'altro binario sono giusti perché mirano a riportare l'equilibrio reale non formale tra le parti nelle Aule di giusti
Per quanto riguarda poi e qui concludo uno degli argomenti che con grande
Acutezza
E e cultura giuridica ha trattato stamane il professor trentina cioè il problema dei riscontri
Sui tenti sulle dichiarazioni dei collaboratori
Io vorrei innanzitutto fare una prendesse il problema dei riscontri o della della definizione legislativa dei Visconti delle dichiarazioni dei collaboranti non può prescindere dal fatto che anche in questo caso
Nel nei procedimenti contro la criminalità organizzata di tipo mafioso
Il collaborante non è un optional e che può essere facilmente sostituito da altri mezzi
Quello è un processo in cui per definizione non ci sono testimoni
E un Processo in cui vi è sempre una costante scissione tra motivazione del delitto e autore del delitto nel senso che
Non è non non si può sono Bane le indagini tradizionali della ricerca del movente perché l'autore
E l'appartenenza ad un'organizzazione che non ha mai avuto nessun contatto nessuna relazione nessuna con la vittima e quindi indagare
Sull'indice sulla vita di individuale della vittima per ricercare l'Autore ministeriale non seppe ma si può sorte quindi in queste in una situazione di questo genere
La utilizzazione processuale dei collaboranti è uno strumento assolutamente irrinunciabile per contenere dei risulta e questo è dimostrato dal fatto che e fino alla collaborazione di Tommaso Buscetta vi erano state certamente delle indagini giudiziarie brillantissime
Ricordo fra tutte una delle indagini che dal punto di vista tecnico è stato si può esserne ricordate potrà sempre essere ricordata ad esempio cioè l'indagine condotta dal dal collega Falcone nel cosiddetto processo Spatola
Eppure
Anche in quel caso
Non era stato possibile pur individuando numerosi fatti specifici individuando appartenenti all'organizzazione pure individuando
I certi canali di traffico di stupefacenti
Quelle indagini neppure quelle brillantissime indagini avevano consentito di entrare all'interno di conoscere la realtà organizzativa dell'organizzazione Cosa Nostra
Questo è stato possibile soltanto avvalendosi dei contributi dall'interno e d'altra parte in una organizzazione e due quasi ovvio dirlo ancora qui che tutti lo sappiamo in organizzazioni di questo tipo non soltanto segrete ma che oggi sì attraverso anche manifestano un processo di sempre più elevate quasi parossistica compartimentazione Interna
Se non vi sono contributi dall'interno
Nessuna indagine tradizionale da sola è in grado di conseguire dei risultati definiti
Naturalmente questo aspro strumento e quindi rinunziabile è fondamentale ma naturalmente non è il solo perché ha bisogno dei Prisco
Eppure quando cosa è il costo cosa deve intendersi per riscontro
Io stamattina ascoltando le osservazioni estremamente interessanti del professor trentina
Le provavo da un provavo da un lato subivo da un lato il fascino teorico
Eppure dall'altro pensando alle conseguenze a cui esse porterebbero mi chiedevo
Ma allora se andiamo alla se svolgiamo il ragionamento in maniera coerente fino in fondo
Noi aboliamo
Del tutto
Qualsiasi rilevanza probatoria da esplode collabora
Perché se è necessario un riscontro specifico ad personam
Se le valutazioni compiute sulla convergenza sulla cosiddetta convergenza del molteplice sono irrilevanti noi possiamo avere anche cento collaboranti
Ma questi non hanno nessun valore dovremmo pur sempre trovare
Suona pur essendo stata
Secondo lo lo voglio
L'orologio
E allora voglio dire voglio dire se ci riflettiamo e questo non significa richiedere dei Visconti
Dei riscontri più rassicuranti sulle dichiarazioni collaboranti significa tout-court
Abolire questo strumento di indagine e di conoscenza debbo dire che e questo problema del riscontro riscontro è stato definito un oggetto giustamente un oggetto misterioso
Perché come dimostrano anni e anni di elaborazione dottrinale giurisprudenziale
Il riscontro non c'è nulla è qualcosa che non sarà mai definibile in maniera netta e precisa da una norma legislativa
Il riscontro non può prescindere
Dalla valutazione dell'attendibilità del collaborante perché ci sono collaboranti e collaboranti naturalmente non si deve fare d'ogni erba un fascio e mi piace ricordare l'esempio ricordato dal dall'avvocato Cerabona
Poco fa e compito e per uno dei compiti del Pubblico ministero compito il Pubblico ministero non è soltanto quello di sviluppare in senso accusatorio le dichiarazioni collaboranti ma innanzitutto quello di filtra prima con una seria maniacale se volete anche maniacale e mai finita verifica della loro attendibilità proprio per questo è il primo compito del pubblico ministero ed è naturalmente anche il compito del giudice attribuì il materiale
Raccolto dal Pubblico ministero viene sotto
E debbo dire che su questo piano la esperienza credo che di di gli avvocati presenti possano fornire una conferma di questo io credo che su questo piano l'impegno della Procura di Palermo è stato sempre il massimo quello di cercare di non di non fare di ogni erba un fascio di distinguere
Quel che andava
Di cui si era scesi chi è quello di cui non si era del tutto ciò
Ma ripeto anni anni di dibattito hanno dimostrato che non è possibile una una una riduzione a categorie precise
Oggi
Noi abbiamo una giurisprudenza che non possiamo certamente definire in termini negativi
Si tratta di una giurisprudenza abbastanza della corte di cassazione abbastanza Consoli
E debbo dire di una giurisprudenza che ha affinato quello irregolare che ha affinato quelle regole ma non possiamo liquidare questa giurisprudenza come sento talvolta a fare in termini negativi come se fosse una causa di tutti i mali non dobbiamo dimenticare
Che queste giurisprudenza della Corte di Cassazione
Quella che hanno deluso le aspettative di Cosa Nostra e quella che ha riconosciuto la validità
Dell'impianto accusatorio del maxiprocesso e quella a seguito della quale Cosa Nostra ha reagito con una politica stragi mistica
Se quindi questa giurisprudenza considerato il nemico di Cosa nostra noi dobbiamo tutto è perfettibile cercare di valutarla con con con maggiore prudenza e con maggiore serietà non certamente liquidarla come una giurisprudenza da ripudiare e da cambiare
Ma vi tanto
Per quanto riguarda i riscontri soltanto la giurisprudenza soltanto la analisi di del dei ed è il caso pratico perché ogni caso è differente da una collaborante differente da un altro riscontri possono avere un significato diverso da caso a caso soltanto la pratica del diritto
E quindi la giurisprudenza di una pratica che divide in tre gradi di giudizio circondare il la la nozione di riscontro valida dal processo al processo
Qualsiasi tentativo di schematizzare in maniera aspra cioè il riscontro ha sempre determinato danni molto ma danni e non certamente quegli effetti positivi che astrattamente ci si aspetta
Ma
Sarò accusato di eccessiva benevolenza nei confronti dei pubblici ministeri perché non non mi sono riuscito ad interromperla d'altra parte sono abituato al contrario venne interrotta io dai dai giudici più che dei pubblici ministeri e purtroppo non abbiamo rispettato la par condicio questo è veramente l'avvocato Luigi Pasini vicepresidente vicario dell'Unione conclude sul tema e conclude la tavola rotonda
Mai una parola tira conclude sul tema Stato di diritto
Discutere all'universo mondo voglio favorire quando sensazioni racconta un po'qualche riflessione che
Cercherò di raccontare imporre sistema qualche riflessione che molti c'è un incipit dell'intero anzi mi hanno già sentito fa
La prima sensazione chiedevo confessare
Che questo ragionamento che distingue gli imputati debole gli imputati forte perché dice che questo processo per imputati forti o poco meglio che garantisce tattico e abbandona gli imputati dei muscoli accertamento ragionamento suggestivo probabilmente un ragionamento che qualche anno fa mi avrebbe convinto fatto schierare ma sono convinto che non si era già
Sono convinto perché la valenza in questo nostro codice
La valenza di questo unico corpo di norme prefigurano democrazie personalistica in una società in un ordinamento complessivo chi è abituata a tutto l'opposto
Ha una valenza in realtà diversa e molto più dirompente
E
Io credo che si sia riflettuto poco per esempio al fatto
E rispetto al storia dei vari progetti che ci sono stati così brillantemente ricordate che stamattina si sia giunti poi solo nel mille novecentottantanove ottantotto al bar questo può io credo e qui racconto per l'ennesima volta un miglioramento otto che alcune riflessioni dall'afa l'aneddoto e qui sto io conservo gelosamente una relazione fatta dal consiglio dell'ordine degli avvocati e procuratori di Venezia da mio nonno nel novembre del mille novecentotredici
Se io non cambio la firma perché si chiamava come me ma cambia procuratore del re procuratore della Repubblica e faccio alcuni aggiustamenti attivamente alle struttura processuali e istituzionali dell'epoca posso tranquillamente dirle repertarla un parere tra l'altro un figuro perché è una lingua stupenda
Ma allora quello che colpisce questo seme almeno novecentotredici su usavano argomenti rispetto alla crisi della giustizia la mancanza della giurisdizione in questo Paese
E questi argomenti sono nella sul loro struttura logica validi oggi mille novecentottantacinque
Evidentemente qualcosa che non quadra ci interessa
Perché da Milano centotredici ad oggi sono cambiati i sistemi politici sono cambiati i sistemi processuali sono cambiati radicalmente tuttavia rimasta inevasa una domanda di giustizia
Ma il fatto che sia rimasta inevasa questa domanda di giustizia non l'ha comportato come teoricamente avrebbe dovuto comportare lo sfascio dell'ordinamento
Allora una risposta che io mi sono dato è probabilmente questa è promettente penso un tipo di approccio probabilmente noi abbiamo vissuto viviamo tuttora in una società in cui è molto forte lo spirito di appartenenza
D'appartenenza alla famiglia al gruppo familiare al partito sindacato gruppo criminale
L'appartenenza al gruppo ma probabilmente garantito giustizia nel senso che la domanda di giustizia e l'hanno bande risoluzione dei conflitti ha trovato risposta in una serie di giurisdizione domestiche che
Noi abbiamo scarsamente Consob considerato se non nella loro espressione criminale più alta e più antagonista perché attuata nei confronti dello Stato
E poi su un antagonismo delle la terra rossa organizzazione criminale rispetto allo Stato tutto ci sarebbe molto da dire
Va tuttavia il prodotto questo sia uno schema abbastanza credibile sol che si pensi per esempio la giustizia civile
Sol che si pensi per esempio a come si sia
Sopportato stesso portino
Rispetto alla giustizia cosiddetta bagatellare ama quella che regola la vita delle persone attese apparentemente sostegni
Cosa accade in realtà in questi anni ultimi anni
E cosa accade proprio negli anni in cui entra in vigore viene portato a termine il processo di formazione quindi entra in vigore il nuovo Codice procedura penale
Accade che probabilmente anche questa società in cui i vincoli di appartenenza sono state così forti si apre
I vincoli di appartenenza accedono
E la vita di ciascuno diventa una vita più libera più individuale e di converso è una vita che pretende giustizia
Che pretende di giurisdizione laddove la giurisdizione infatti
Cioè c'è oggi nel Paese in una società aperta una pretesa del giudizio una che prima era in qualche modo surrettiziamente garantita ad allevare giurisdizione domestica
Questa nuova pretesa di giurisdizione non a caso si coniuga con uno strumento che prefigurano società di questo tipo libera deve regia fino allora sconosciute prima tra tutte le energie degli avvocati penalisti non è affatto un caso che gli avvocati penalisti sì organizzino volontariamente in una sottrazione dell'Unione camere penali giustappunto in quegli anni
E rappresentino una domanda che è tutta politica perché rappresentano una domanda che rappresenta proprio in diresse interessi individuali
Interessi individuali che non avevano trovato fino a quel giorno non trovano tuttora una propria rappresentanza politica che la tutela politica
Complessiva del diritto di difesa e diciamo andina
Mi massima dei diritti personalissimi cittadinanza attraverso le forme e gli strumenti per la giustizia
Ecco che allora entra in campo
Un intellettuale involontario
Nel senso che l'intellettuale avvocato
Si carica di una funzione tutta politica che è probabilmente
E all'esatto antitesi del suo lavoro e del suo essere professionale
Questo perché perché certo che la difesa individuale personalissima singole risse ma dell'interesse il mio cliente è la ragione del mio lavoro
E quindi io per poter essere così libero da poter rappresentare quell'interesse singole dissi no devo essere assolutamente solo
Questa è la struttura del mio libro rossoneri tuttavia oggi
Proprio questa mia solitudine è proprio questo valore per essere affermato deve trovare la forza l'organizzazione culturale la rappresentanza generale ad un'organizzazione qual è l'Unione camere penali ed una pretesa una rappresentazione di una domanda politica che quella che portiamo avanti
E di un luogo di scontro però non è più solo e soltanto il processo ma è anche il libero confronto intellettuale e culturale su questi temi ma fuori dalle Aule del processo
Riflettevo prima tutto che tutta la giornata che diciamo troviamoci più spesso
Discutiamo più spesso abbiamo una cultura comune
Assurdo che ci si divida
E devo dire che un'asta qui queste sono tutte proposizione paradossale se c'è della gente che si incontra sempre
Che
Confronta la propria cultura la proprio essere proprio qualcosa ogni giorno sono gli avvocati fra i magistrati
Siano essi del Pubblico ministero siano essi magistrati tra giudica
Ma allora qual è il motivo il bisogno che al di là dell'incontro professionale che è comunque provo incontro altissimo perché un incontro regolatore della società
Dopo troviamo oggi il dovere la necessità la voglia di confrontarsi in altre sedi cioè di confrontarci politicamente cioè di fondare veramente quella cultura comune della giurisdizione che poi cultura della ricerca per il Pubblico ministero cultura della difesa per quanto riguardano per quanto riguarda noi anche la necessità assoluta impellente di vedere oggi riconosciuto un ruolo assoluto
A me capita spesso di leggere in sentenza
E di sentire volare nei processi il concetto di lealtà processuale
Sono abituato a rispondere che non può parlare di lealtà processuale chi non abbia mai visto gli occhi sbigottiti di una persona al quale io sto leggendo una sentenza che io e lui sappiamo assolutamente stupida ma che comunque rovinerà per sempre la sua vita
Cioè per lo voglio dire la lealtà processuale essere in condizione di accettare giudicato ingiusto
Di accettarlo comunque perché lì e la fonte di Roma infrazione alle norme
Dopo e venne punito perché giusto
L'estremo potere di Dio derivava proprio dall'estrema ingiustizia della punizione
Noi non pretendiamo di affermare il potere divino ma siamo costretti a farne nel mediazione giustizia che facciamo ogni giorno l'affermazione del giudicato come valore fondante di cultura d'una società ebbene se facciamo questo
E se quindi abbiamo questa forza del regole sull'interazione sociale ebbene il nostro ruolo deve essere garantito riconosciuto era valutato per quello che
Per essere
Il ruolo anche politico oggi
Di rappresentanti di quell'organizzazione che vuole tutelare politicamente diritto di difesa come norma fondante del vivere comune in una società
Non esiste diritto all'ambiente non esiste diritto libera circolazione delle persone non esiste diritto personalistico di vedere il bello se tutto ciò non lo posso difendere
E se per tutto ciò nonno uno strumento per la sua difesa
E allora se io riporto tutto questo con le difficoltà del processo
E se le riporto tutto questo con la lamentazione
Giusta
Di dire oggi io mi ritrovo tra le mani un processo diverso da quello per mille novecentottantotto in una società che invece pur con le sacche di resistenza tende ad aprirsi ma rivendico quel processo
Rivendico quella parità tra accusa e difesa è qui intendiamoci su io sono assolutamente certa è convinto che non esiste codice accusatorio se non c'è uno strapotere della polizia giudiziaria di uno strapotere del Pubblico ministero non solo l'uno e l'altro strapotere USA apporta questo termine deve essere condiviso dalla società e accettato ma questo strapotere intanto garantisce la forza ed è anche la segretezza le indagini pertanto in qua in quanto poi trovi
La l'altrettanto forte potere né al momento alla formazione del e venga riconosciuto all'altrettanti lead intangibilità di quella sfera della potenzialità dell'uomo che è difendersi provando sempre e dovunque dove di fronte a tutto
Ebbene questi sono i punti di di differenza sono anche che la violenza nella ricerca è monopolio dello Stato
So anche che al mio cliente con i quali mediano giustizia sempre non dirò mai fa che ieri io sono titolare di una potestà forte
Non sono in grado io di costringere qualcuno a dirmi qualcosa
Però devo essere mi deve essere riconosciuta sempre la mia potestà e capacità se ce l'ho di più l'Inter qualcuno a dire il vero
Ecco io credo che noi abbiamo riflettuto poco su questo combinarsi di situazione
Su questo irrompere in un ordinamento che non le conosce d'un corpo di norme di democrazia personalistica
Di questo formarsi di una cultura difesa di questa ipotesi di democrazia personalmente
E contemporaneamente di tutti i fattori di crisi che tutto questo è innescata
Perché sono
Certissimo
Che il processo di mafia
è diverso il più difficile del processo di routine giudiziaria nel mio tribunale di Pato
Sono altrettanto certo però che le nefandezze che si compie in ogni ogni giorno nella routine giudiziaria
Per la negligenza di tutti non ultima quella nostra di difensori
Non sono inferiori come fattore di crisi sociale
Della invece attenzione che deve essere portata e che viene portata nel processo prima
E se un ed è vero che poi il momento del confronto critico scatta laddove il confronto Critical motivo di crisi accompagna il processo eclatante qualunque esso sia e che spesso il processo Verri
Ma io li sporto tutta la mia disperazione odio di giorno non è vero che io mi batto oggi perché c'è stata Tangentopoli dibatto oggi perché ogni giorno vedo mio tossicodipendente la cui le cui ragioni vengono calpestate
Anche dalla mia negligenza ma spesso anche dalla scarsa attenzione della giurisdizione del complesso
Questo è quello che dobbiamo in qualche modo cercare di capire e certo che abbiamo delle ragioni di crisi abbiamo una legislazione schizofrenica che sempre combattuta ha ragione
Proposizione corvée riportare Marco Roma che me lo ricordava mai davanti alla stazione di Padova insomma
Che il legislatore odio al giudice perché non lo fa giudicare perché ogni volta che si determina un obbligo della cattura si espropria il giudizio della funzione del verde di due della sua funzione propria che è quella di esprimere il giudizio
So anche che l'idea del giudice terzo è idea sconosciuta in questa società che sta si sta aprendo
Che tutto sommato l'idea comunque che in qualsiasi funzione pubblica si nasconda l'interesse magari più che legittimo magari interessa doveroso al quale tutti dobbiamo tentare e ma so anche che questa è la scommessa che sia un corpo la battaglia e siamo tutti contenti
E infine io credo che una società aperta e quindi la possibilità anche di garantire un confronto cultural politico alto
Si trova finalmente proprio nell'organizzazione del sistema del processo penale non esiste sistema di norme che abbia una capacità simbolica di ma della società che rappresenta maggiore del crollo del Codice procedura penale
Non esiste funzione laica più del processo che rappresenti la società che colpo in quel processo si si è svolto ebbene allora questo è un compito però grande nostro
Certo che su questo dobbiamo trovare una cultura comune che non significa dire le stesse cose
Perché tra Mantova l'avvocato il Pubblico ministero ci sarà viva dio speriamo sempre un una con una cordiale battaglia e anche un feroci si uno scontro perché rappresenteremo sempre interesse diverso
Ecco ma rappresenteremo anche quel territorio neutrale
Quel territorio assolutamente neutrale
Dove gli interessi forti qualunque essi siano
Devono stare fuori
Perché l'interesse di rappresentazione della simbologia delle norme quindi democraticità dell'ordinamento speriamo di poter essere sempre in grado di poter dire che è garantita da una parte la magistratura inquirente molto alta ma dall'altra da una funzione difensiva apprezzate da avvocati orgogliosi
E orgoglioso del proprio ruolo in modo tale da garantire un giudice terzo come garanzia complessiva di tutto l'ordinamento
Magistrati e avvocati abbiamo ascoltato con serenità senza eccessivi pregiudizi forse con minor pregiudizi del solito
Le prospettazioni reciproche
Ne sono venuti fuori i contributi di altissimo livello
E ci auguriamo che ci saranno altre occasioni di incontro altrettanti altrettanto serene civili
Conclude
Questa giornata intensa è utilissima di studio
Il presidente Gaetano Pecorella con la sua relazione di sintesi
Varietà
Rassicuro subito che non sarà una relazione di sintesi
Intanto non sono mai d'accordo di fare delle sintesi perché o qualcuno ha sentito già le relazioni e allora è inutile che le Ripetta
Oppure no le ha sentite sicuramente lo informerà in modo incompleto
Io devo dire che considero la giornata di oggi di Palermo per noi penalisti per l'Unione camere penali
Un fatto di grandissima importanza
Sentendo i colleghi vicepresidenti sentendo i relatori e sentendo i magistrati che sono intervenuti credo che abbiamo raggiunto un risultato forse troppo di Roma storico
Da molto tempo non accadeva un confronto di tanta civiltà e di tanta elevatezza morale e culturale
E questo era l'obiettivo che noi ci proponevamo e lo abbiamo raggiunto
Sarebbe facile rispondere
E contrastare alcune delle cose dette dal procuratore Caselli od altri ma non è questo che noi vogliamo anzi noi volevamo sentire opinioni diverse siamo tenuti a Palermo con questa intenzione e siamo qui a Palermo perché proprio attraverso il confronto
Credo che possiamo crescere nei in un interesse assolutamente comune
Abbiamo aperto e sono orgoglioso di dirlo grazie anche
E fondamentalmente alla collaborazione di chi ha organizzato questa giornata abbiamo aperto io credo una nuova stagione per l'Unione delle camere penali che è una stagione che passa dalla protesta la proposta
è un grande passo
è il passaggio da chi si limita a contrastare a chi vuole contribuire a costruire un nuovo modo di fare giustizia penale
E ci vogliamo confrontare e ci confronteremo e significato
Delle giornate che abbiamo già convocato a Milano e a Napoli sui temi fondamentali del carcere e delle grandi riforme dell'oralità ci vogliamo confrontare con la magistratura
E con la politica e con i politici
Noi non consideriamo la magistratura antagonista
La consideriamo la nostra antitesi
Nel senso che e riprendo credo in questo modo il pensiero di tutti i colleghi che hanno parlato oggi nel senso che la sintesi è possibile solo se vi è una tesi un'antitesi
E consideriamo necessario l'antitesi della magistratura e vorremmo che la magistratura si considerasse egualmente la controparte per una comune costruzione
Noi stiamo cercando di terzi
Una regola interna su molti punti
Dall'astensione delle udienze
Alla deontologia stiamo discutendo a fondo il problema del nostro rapporto con il pentitismo
E credo che se non pecco d'affetto per i miei colleghi e amici quello che avete sentito nella prova di un prodotto culturale comune
Perché ai convegni in cui parlavano docenti universitari di tecniche e di norme siamo passati invece ha una cultura comune che la cultura nostra di avvocati ma che vorremmo fosse la cultura della giurisdizione di tutti
Noi poniamo alcuni punti fermi che rinunciamo che crediamo assolutamente irrinunciabili in questo nostro confronto
E sono la parità tra accusa e difese
Da eguale distanza che il giudice deve avere nei fatti
Nel suo modo di pensare nell'organizzazione tra difensore e pubblico ministero
Forse sì oggi si è parlato troppo poco del ruolo del giudice delle indagini preliminari
Anche se tanto il procuratore Caselli che i colleghi hanno posto in rilievo come un perno della questione
Di Berta personale stia anche nel jeep perché probabilmente qualunque legge va bene se avremo un giudice che essa non farsi influenzare dalle esigenze del Pubblico ministero
E sa valutare le risultanze delle indagini in modo distaccato e sereno
è inutile pensare che oggi il giudice indagine preliminari sia veramente un giudice terzo non lo è perché non conosce le ragioni della difesa
Non lo è perché viene investito improvvisamente da migliaia e migliaia di pagine che non è in condizione di valutare con i tempi necessari
Non lo è perché alla fine convive permanentemente con la Procura della Repubblica
Il problema del Gip e il problema fondamentale oggi secondo me in materia di libertà personale perché le riforme che potrà darci il Parlamento se serrata saprà carcere
Comunque senza un giudice terzo saranno inutili
Un altro punto irrinunciabile è quello della stabile distinzione delle funzioni tra Pubblico ministero e giudice anche su questo l'avvocatura è riuscita a passare da un emblema più semplice cara quella della divisione delle carriere ad una logica più complesse che chiede al Pubblico ministero di essere tale per la sua collocazione nel processo
Per la sua collocazione culturale per le sue capacità e per la impossibilità di passare tranquillamente da un ruolo ad un altro per ragioni che nulla hanno a che vedere con la sua diversa maturazione della funzione
E dunque noi abbiamo fatto un passo nella direzione della distinzione funzionale ci aspettiamo che la magistratura faccia un passo per capire che non si può avere un processo
Civile democratico se non vi è una vera distinzione di funzioni tra Pubblico ministero e giudice
E ancora considera inviamo irrinunciabile il recupero della oralità
Senza moralità non si può formare la prova in contraddittorio non si può formare la prova davanti a colui che giudica
è inconcepibile oggi che la prova si formi nella stanza del pubblico ministero si formi nelle carceri e che quei documenti vengano portati sul tavolo del giudice del dibattimento che non so con quanta serenità
Con quanto tormento nella sua coscienza potrà decidere di colpevolezza innocenza senza avere mai visto in faccia colui che accusa senza averlo mai potuto sentire
Senza avere consentito al difensore di interrogarlo perché questo è il risultato delle sentenze della Corte Costituzionale grande responsabilità dell'imbarbarimento del codice attuale
Grande sofferenza del mio maestro indimenticabile Giandomenico Pisapia
Su altri punti stiamo discutendo stiamo riflettendo
Proprio perché la nostra non vuole essere una contrapposizione di principio ma vuole essere una contro posizioni per i valori nei quali crediamo per esempio sul problema dello stesso trecentosettantuno bis
è un problema sicuramente di fondo per la correttezza delle indagini
Perché l'eliminazione della norma che consentiva all'arresto del difensore non fu un
Alzata di ingegno casuale ma nasceva dall'esperienza storica che ricordava Fabrizio Corbi di come la possibilità di arresto
Determinasse poi nel testimone le dichiarazioni che più a erano gradite a chi lo stava interrogando
E inevitabile che di fronte al rischio del carcere
E si è dall'altra parte c'è invece una richiesta di adattare perlomeno ciò che si sta dicendo il testimone scenica
Ciò che costa di più di meno per loro e da questo è nato e nata all'abolizione della possibilità di arresto
E noi non vogliamo tornare indietro su questo perché crediamo che il Pubblico ministero possa avere una sua concezione dei fatti posso ammirare ad un risultato in assoluta buona fede e dunque Possa utilizzare lo strumento dell'arresto e peraltro trecentosettantuno bis è stato introdotto
Appositamente a questo fine non è stato introdotto per tutelare la verità nel corso dell'indagine perché dico questo e indico anche una soluzione possibile sulla quale possiamo discutere perché è impensabile che mentre al dibattimento non sia possibile l'arresto laddove si forma la verità laddove si deve formare la prova sia possibile l'arresto nel corso delle indagini del pubblico ministero
E allora è vero che questa norma sostanziale è stata concepita per dare uno strumento di pressione nelle mani del pubblico ministero e su questo noi non possiamo essere la
D'accordo
Però vi sono delle soluzioni
Per esempio
La norma procedurale può essere un correttivo dalla norma sostanziale
L'articolo duecentosette del Codice distingue tra rifiuto di rispondere e ipotesi di dichiarazioni non veritiere
Lo stesso schema potrebbe essere introdotto all'interno delle indagini
Perché non consentire che il rifiuto di rispondere questo sì che un sottrarsi al ruolo di testimone sia già di per sé un fatto immediatamente perseguibile come al dibattimento laddove il giudice trasmette gli atti perché proceda subito nei confronti del testimone mentre invece l'ipotesi che si fa il Pubblico ministero che il testimone stia mentendo non possa dar luogo a conseguenze immediate
E perlomeno gli atti possono essere trasmessi soltanto dopo la chiusura delle indagini soldato dopo l'udienza preliminare
E allora se c'è come io credo lealtà da parte
Le nostre contraddittore da parte della procura della pubblica ebbene non può non accettare che questa sia la soluzione che garantisce minimale che garantisce che non si cerchi attraverso lo strumento dell'arresto di influenzare le dichiarazioni del testimone
Io chiedo su questo una profonda riflessione
Anche al procuratore Caselli che oggi ne ha parlato c'è uno spazio nel documento dell'Associazione nazionale magistrati in questo senso che rinuncia allo strumento dell'arresto all'interno delle indagini preliminari
Muoviamoci su questa strada se vogliamo effettivamente fare l'interesse del processo penale
Un altro interrogativo che abbia che oggi è emerso dalle dichiarazioni dei colleghi
Accettare uno il doppio binario
Io credo che vi sono dei principi irrinunciabile nel processo che debbono valere per tutti i processi
Per esempio la formazione della prova non può che essere eguale
Per qualunque imputato non si può essere più o meno
Come dire riscontrati a secondo che si sia accusati di un reato piuttosto che per un'altra questo sì che sarebbe obbrobrioso incostituzionale
Certamente per esempio vi sono problemi di tutela dei testimoni che ci sono problemi particolare da dove ci sia un'organizzazione in Esterna che può influire
Noi consideriamo
Possibile una distinzione per alcuni aspetti
Per processi era per metà organizzate per processi dove per non vi era che mentre organizzata ma non deve questo toccare né il tema della prova nell'automatismo della lì per del limiti alla libertà personale
Eventualmente potrà toccare una diversa tutela del testimone ma questo si badi bene non è una questione normativa
Se il testimone non viene tutelato se il pentito il familiare del pentito viene ucciso non è un problema che stia nel Codice di procedura penale è un problema che sta nelle strutture dello Stato che lo tutela o non lo tutela
Perché potete immaginare tutti i binari di questo mondo ma se il pentito non è tutelato
Se famiglia del pentito non è tutelata B
C'è poco da fare risultato non potrà essere che il medesimo e allora si cambi il modo di intervenire sulla tutela delle prove
Ma non può che si trasformi tutto il processo penale in un processo dell'emergenza perché vi sono alcuni processi penali che hanno caratteri eventualmente particolare
E dunque su questi punti e su questi elementi alcuni irrinunciabili altri aperti alla discussione ma chiediamo di continuare il confronto con la magistratura
Chiediamo però da subito di potere lavorare come già fatto l'unione invitando l'Associazione nazionale magistrati su un tavolo comune chiediamo di lavorare su alcuni temi che non possono non trovarci tutti d'accordo
Per esempio l'umanità del carcere o meglio la disumanità del carcere
Oggi
Una situazione che offerente il sentimento umano il più elementare sentimento umano entrare in uno delle nostre carceri perché diversa è la questione di tutelare la prova diversa da questioni fa scontare la pena dal fatto di trattare persone come animali noi lo abbiamo detto nel nostro documento per l'inaugurazione dell'anno giudiziario
Che abbia visto in carcere per esempio in particolare un carcere femminile come il carcere di San Vittore dove donne che hanno poi esigenze ancora più profonda di riservatezza e di vita dignitose vivono dormendo per terra in cinque o sei in una stanza che consentirebbe la presenza al massimo di due persone
Io non credo che il magistrato non senta nella propria coscienza la disumanità di queste situazioni così come la sentiamo noi perché noi non ragioniamo in questo modo perché siamo gli avvocati di quelle persone
Noi sentiamo questo bisogno di dare una
Contenuto di umanità trattamento carcerario perché siamo persone come sono persone i magistrati che per esigenze che ritengono giuste ritengono nelle carceri e quindi chiediamo da subito che su questo punto ci sia un impegno della magistratura assieme a noi per esempio perché si chieda
Ai politici e sarà l'ultimo punto del mio brevissimo discorso d'intervenire
Di far sì che si recuperi l'umanità nelle carceri
Che le persone che vivono in un carcere non escano molto peggiore di quanto ne sono entrati perché hanno conosciuto tutte le forme di violenza possibile di mancanza di dignità possibile
Stiamo cercando di formulare un libro un piccolo libro che chiederemo al ministero di distribuire a tutti i detenuti perché conoscano i loro diritti
Perché sappiano che cosa possono fare nelle carceri per essere tutelati e su questo abbiamo chiesto come peraltro accaduti in passato in sede locale
Alla magistratura di essere con noi
Se veramente c'è questa volontà di migliorare e di recuperare questo nostro paese così come crediamo che il recupero dell'oralità sia una delle componenti sulle quali materie situazioni che non può non vedere d'accordo con noi la magistratura da subito
Io ho sentito più di un magistrato che esprimeva il suo imbarazzo di non avere potuto sentire neanche la voce di quella persona sulla base delle cui dichiarazioni magari darà più di un ergastolo
E questo è un problema molto difficile che discuteremo a Napoli ma è un problema su cui il magistrato non può essere meno sensibile Dinoi perché se vuole giudicare in coscienza lo stesso Pubblico Ministero non può non sentire il bisogno di sottoporre a critica
A pubblico contraddittorio quello che la fonte fondamentale di prova
E dunque chiediamo una presa di posizione anche su questi noi chiediamo di potere insieme e dire che non c'è processo penale se non c'è oralità e se non c'è contraddittorio
Ed infine un terzo ed ultimo punto sul quale da subito noi ci rivolgiamo i magistrati per un comune lavoro
Quello relativo al difensore d'ufficio
Si parla di imputati forti e imputati deporre
Ma non esistono soltanto imputati forti esistono imputati report
Esistono imputati assolutamente privi di diritti esistono imputati che non hanno un difensore
Esistono imputati che vivono in aula e si ritrovano il primo che passa in corridoio che deve rappresentare le loro ragioni oppure nei maxi processi almeno così accade minano ad un giovane avvocato vengono date dieci quindici venti posizioni da difendere e non conosce e non agli atti perché soltanto per fare gli atti dovrebbe spendere centinaia e centinaia di migliaia di lire
E questo è ammissibile in un Paese che si dichiara civile e che vuole combattere sì la criminalità ma far crescerà anche la coscienza di tutti è immaginabile che si faccia la maggior parte dei processi senza una vera difesa
Perché l'imputato debole che non aveva in passato e non ha neanche oggi per la verità lo strumento della protesta ma più spesso non ha neanche lo strumento della difesa e su questo come mai noi non sentiamo dall'Associazione nazionale magistrati una parola sdegnata
Che dica non si può andare avanti così
Non si può pensare anche in violazione degli accordi internazionali che non ci sia difesa che non ci sia contraddittorio ecco noi chiediamo di prendere posizione
Su questi non soltanto sulle ispezioni ministeriali piuttosto che su situazioni di contrasto con i politici chiediamo di prendere posizione
E noi stessi siamo stati carenti su questo piano noi stessi abbiamo fatto troppe poche battaglie su questo piano
E se ci impegneremo se per esempio e passo discorso terrà confronto col potere politico se noi porremo la difesa d'ufficio come una netta come un obiettivo irrinunciabile su questo
Saremmo disposti a qualunque tipo di iniziativa
Non voglio parlargli dello sciopero o dell'astensione dell'udienza ma si sappia che non siamo affatto disposti a rinunciare allo strumento fondamentale di lotta laddove i fini per cui lottiamo
Riguardano veramente un processo giusto perché ci sono colleghi che sono stati incriminati per interruzione o turba mento del pubblico servizio quando il pubblico servizio e questo cioè un processo senza difensore
E per quanto riguarda il nostro confronto con il potere politico
Forse noi siamo troppo attenti a confrontarsi a scontrarsi con la magistratura e troppo poco invece a formulare le accuse giuste e che devono essere molto più severa nei confronti del potere politico
Perché se il processo penale oggi quello che
Ciò è dipeso dal Parlamento che in passato
Lo ha stravolto e dipende anche dall'attuale legislazione in un anno non ha saputo produrre che io sappia una sola norma che rimettesse sulle gambe il processo penale
Ci sono riforme
Che possono essere fatte a poco costo come per esempio il recupero del ruolo difensore recupero del ruolo del giudice nel corso delle indagini
Il trattamento più umano di detenuti ce ne sono altre che costano come la difesa d'ufficio ma costa come possono costare le autostrade o come possono costare gli aeroplani ma sono da un punto di vista della civiltà di un Paese molto più importanti
Ebbene su questo non vi è stato dal mille novecentoquarantotto a oggi un solo intervento pensate che la Repubblica italiana sulla difesa d'ufficio
In questi cinquant'anni non ha fatto nulla
Nullità questo è possibile
è possibile che noi si sia tranquilli e si faccia il nostro mestiere così come i magistrati fanno i loro non pensando che la stragrande maggioranza degli imputati non ha veramente un difensore e per il Parlamento non ha fatto nulla
A tentato il decreto Biondi
Ma l'Unione delle camere penali non ha mai difeso decreto Piotti
Non lo ha difeso per la disparità che creava tra reati diversi tra imputati diversi mentre lo difende o difende perlomeno il principio per cui il carcere preventivo deve essere assolutamente una misura eccezionale le ragioni per cui l'Unione non si è schierata è stata la regione è stata questa
Che creava all'interno della custodia cautelare delle disparità tra imputati che erano a noi a nostro parere ingiusto ma questo deve essere un segno che l'Unione delle camere penali l'avvocatura penale non si schiera a secondo degli interessi particolari perché sarebbe stato facile fare una battaglia a sostegno del decreto Biondi non l'abbiamo fatta perché abbiamo ritenuto che non fosse giusto
Che ci fossero queste distinzioni anche se i principi erano dei principi sacrosanti
Quelli che limitavano la custodia cautelare
Non solo
Atto sia dato l'attuale legislatura ed è la nuova normativa approvata dalla
Dal la Camera dei deputati
Ma che cosa ne sarà sapete qual è la posizione dell'Unione non riteniamo che questa sia una grande eletti è una piccola leggi una micro riforme
Ma è comunque un passo avanti e come cominciare a fare il primo passo
Ebbene al Senato oggi ci sono due correnti quelle che vogliono fare troppo e quelle che vogliono fare troppo poco e cioè ci sono quelle che vogliono modificare questa legge
Peggiorando la
Peraltro anche colleghi avvocati non parliamo poi di qualche docente che è stato ricordato questa mattina
E ci sono altre che invece vorrebbero fare molto di più lo stesso ministro che dice con parole alate che l'imputato viene crocefisso e quindi bisogna questa legge arricchirla di altre cose ebbene questo è un modo per non fare nulla
è un modo però fare nulla sia se la si vuole ridurre sia se la si vuole migliorare sia la se la si vuole unire ad altre ad altri progetti di legge che sono oggi al Senato
Perché sappiamo benissimo che i tempi della legislatura sono molto stretti
Che se non finiranno a giugno sarà al massimo ottobre ed allora vedremo ancora una volta il Parlamento che si mette a discutere basterà cambiare una sola delle norme contenute
Nel disegno approvato perché torni alla camera perché alla Camera non operi più il vincolo della approvazione in sede redigente che vi era stato precedentemente quindi si ricomincerà a discutere
Con altri emendamenti questo vuol dire non fare nulla e noi chiediamo viceversa che il senato approva così come quella normativa
E poco scontenta probabilmente alcuni magistrati scontenta noi avvocati ma il meglio come diceva sempre
Giandomenico Pisapia a me quando mi sottraeva agli articoli pubblicava così come erano perché io non li finivo mai
Il meglio è il nemico del bene ebbene cerchiamo di fare quel minimo che perlomeno una legislatura può dare per il processo penale
Siccome
Questo nostro incontro è iniziato nel ricordo Di Giandomenico Pisapia
Del quale anch'io sono allievo ma credo che un po'tutti lo siamo stati nel senso che per lo meno il suo pensiero ci ha accompagnato nella nostra professione
Io ho avuto la particolare fortuna di lavorare vicino a Luino diversità e nella professione
Ebbene si ricordava il caso dell'omicidio di piazzale Lotto che lo tocco profondamente
Dal tocco anche perché ci fu qualcuno che lo portò davanti al Consiglio dell'ordine per il nobile atto che aveva fatto
E ma non è di questo che voglio parlare
Lo tocco profondamente egli rimase negli anni questo
Scrupolo di coscienza questo problema
Quel caso dimostrò chiaramente che l'errore giudiziario e sempre in A quattro
E spesso mi disse
Bisogna fare qualcosa per individuare quale il momento del processo in cui si annida questo errore
Cerchiamo di prendere i processi nei quali abbiamo accertato che vi è stato l'errore giudiziario e cerchiamo di scoprire in quale momento del processo si è formato l'errore
Purtroppo come tante altre cose del nostra vita neanche questo impegno siamo riusciti a portarlo avanti a portarlo a termine
Ma era un discorso ricorrente quando ci vedevamo troviamo la chiave per capire dove sta l'errore giudiziario
E almeno però su di un punto egli era convinto
Cosa sospetti
Questo processo avrebbe dovuto ed ecco perché gli stava tanto nel cuore degli l'ha voluto attraverso il confronto paritario delle parti
Creare la prova
Che nasceva dalla ragione dell'uno e dalla regione dell'altro
Questo l'abbiamo perso
Oggi la prova nasce unilateralmente lo ripeto soprattutto per quanto riguarda i collaboratori di giustizia ma anche oramai per i testimoni nasce nelle stanze del Pubblico ministero
E credo che nella storia del processo penale italiano questo non si è mai successo neanche sotto il fascismo e dunque io credo ma nell'interesse non soltanto dalla difesa interesse del giudice e nello stesso interesse del pubblico ministero perché quel mistero di coscienza
Che abbia portato un innocente involontariamente a una condanna non può stare tranquillo e dunque anche chi deve cercare quelle che sono le strumentazioni per evitare l'errore giudiziario
E di questo noi parleremo
A Napoli così come Milano parleremo del carcere del difensore d'ufficio e dunque rivederci tutti a Napoli e amica
Consentitemi di ringraziare i magistrati intervenuti i colleghi che sono venuti da tutta Italia
E gli artefici di questa magnifica giornata Giovanni Natoli prima vestivo Roberto c'è
Grazie