Il DDL sul fine vita e la riforma dei medici di famiglia: intervista a Maria Domenica Castellone

E radio radicale siamo con la vice presidente del Senato la senatrice Maria Domenica Castellone per parlare colleghi Nishi merita dopo la legge della della Regione Toscana allora noi sappiamo che al Senato c'è anche un comitato ristretto della seconda e decima Commissione affari sociali e giustizia che stanno lavorando su questo ieri c'è stata una seduta che tra l'altro abbiamo seguito
E Hillary ci chiediamo che cosa succederà adesso perché la Corte costituzionale ha chiesto al Parlamento di fare qualcosa sono arrivate paradossalmente prima le regioni ed è scoppiato un putiferio diciamo politico istituzionale adesso che cosa succede
Allora intanto io vedo una svolta anche rispetto alle posizioni di questa maggioranza alle leggi sul fine vita al Senato sono quattro sono depositate da inizio legislatura sono in discussione da un anno
E noi abbiamo fatto un comitato ristretto con tutte le forze politiche in Parlamento di cui io faccio parte che sta lavorando a fare un testo unificato da queste proposte di legge mentre fino ad oggi insomma c'erano anche addirittura dubbi nella maggioranza sul recepire o no
Le indicazioni che la Corte costituzionale ci ha dato già nel due mila diciannove riportiamo che sono sei anni da quando la famosa sentenza Cappato su Deejay Falbo
La Corte costituzionale ha detto che in alcuni casi specifici cioè quando la persona una malattia inguaribile che lo porta a morte certa
Quando ad e affetto da sofferenze che non sono più al allegabili nemmeno con la terapia del dolore
Quando capace di intendere e di volere quando dipende da strumenti medicali per la vita o anche con l'ultima sentenza del due mila e ventiquattro quando dipende da soggetti terzi
Per le funzioni vitali quella sentenza si riferiva
In particolare a due donne che erano malate di Isla e chiavi in mano bisogno di di essere liberate dai monti con l'aiuto insomma manuali di una terza persona
In quel caso è depenalizzato l'aiuto al suicidio quindi mantenendo quei paletti io credo che sia davvero una giusta ma una battaglia di libertà e di dignità della persona
La legge della Regione Toscana ha fatto capire in modo chiaro questa maggioranza evidentemente
Che se non legifera il Parlamento ogni religione potrà in qualche modo decidere come dare attuazione con la sentenza della Corte comunque bisogna dare attuazione e quindi ho visto un cambio di passo perché alla sua maggioranza dà per assodato
Che si parte dalla sentenza della Corte costituzionale ci siamo andati un metodo di lavoro che è quello di avere un testo unificato entro fine mese di il primo marzo in realtà è la data di scadenza relatori porteranno questo tasto in Commissione e poi da lì civil si procederà spero davvero che in tempi brevi
Insomma forse arrivare a una mora anche perché io lo devo dire io ho seguito il comitato ristretto all'uscita
Dunque abbiamo sentito il senatore Zullo che fa parte del comitato ristretto dell'atto e
E si e e anche il senatore Bazoli che però non mi sembrava così ottimista
Allora in realtà io ho capito che se il Pd ma anche Italia via col senatore Scalfarotto non avevano colto proprio questa apertura rispetto a recepire la sentenza della Corte che invece per me determinante perché noi abbiamo posizioni uscito killer per che abbiamo fatto addirittura delle audizioni abbia fatto moltissime audizioni su questo provvedimento quindi il parlamento ci sta lavorando non è vero che il Parlamento Sherman che trattandosi di un tema che ha anche risvolti etici le le posizioni sono molto divergenti
E quella maggioranza era molto scettica
Proprio su questo tema è sul dare attuazione alla sentenza della Corte invece è fondamentale che almeno adesso si si parta da quello e non si vada indietro a un certo punto c'era il rischio di tra di poter fare passi indietro
L'ho detto anche in Commissione si aggiudica Italia via che invece per me quella è un'apertura importante sono convinta che si possa fare qualcosa vediamo vediamo tra quindici giorni si arriverà a questo allora
Con come giudica per il TPL questa questi attacchi che ha subito Zaia in chi ha interpretati come
La volontà di diciamo di non come dire non non fare nulla
All'interno della maggioranza anche all'interno della lega ci sono posizioni molto distanti su questo tema e lo vediamo anche con i membri di Sale la commissione della Lega che sono nella nostra Commissione sanità e che stanno partecipando al comitato ristretto io però veramente credo
In questa sia una una battaglia di libertà
Lo dico da medico ma lo dico anche da da persona credente proprio perché credo che la vita non abbia su una dimensione una dimensione biologica no ma che che contiene anche dopo credo che la dignità della persona vada rispettata fino all'ultimo istanti qui bisognerà convincere anche poi il mondo cattolico che poi dice credo sia l'ostacolo principale ma proprio nel rispetto nel rispetto pienamente assoluto della vita e della dignità della persona della di della della facoltà di autodeterminazione
Della persona perché costringe una persona al dolore atroce che non può essere alleviato nemmeno più con la terapia del dolore sapendo che comunque insomma arriva a morte certa no perché la malattia
E inguaribile parla una battaglia di civiltà ricordiamoci e su questo tema hanno due anni fa sono state raccolte un milione di firme quindi anche un tema che sta a cuore ai nostri cittadini Parlamento a questo deve assolutamente dare dare attenzione questa versione
Senta io ho avuto modo di intervistare diverse persone qualcuno mi ha avanzato l'ipotesi che la Corte costituzionale possa in qualche modo
Delle arrivare a delegittimare la legge della Regione Toscana è possibile dopo il pronunciamento che lei mi ha citato prima non credo proprio anche perché sono proprio le indicazioni che ha dato alla Corte c'è la corsia ha detto che bisogna legiferare mantenendo quei paletti
La legge che è stata proposta dalla Regione Toscana che il palco dell'Associazione Luca Coscioni assolutamente in quella direzione
Le volevo chiedere anche una cosa lei mi ha detto adesso che è medico
E c'ho visto che sul tavolo del consiglio dei ministri cioè la riforma dei medici di famiglia allora
Probabilmente è stato coraggioso il ministro a mettere sul tavolo quella riforma come sa se ne parla da tempo ci hanno provato
Vari ministri e poi sempre naufragata soprattutto per resistenze sindacali allora io ho visto che però nel consiglio dei ministri sono spaccati in due perché c'è chi vorrebbe
Diciamo trasformare i medici di famiglia in una sorta di dipendenti alle dello dello Stato non preservando l'autonomia della della professione è giusto
Partiamo da un dato di fatto in Italia siamo l'unico Paese in cui i medici di medicina generale che sono poi tramite sul territorio non sono parte del servizio sanitario nazionale omoni Como tutto italiano
Abbiamo un'evidenza che è stata fortissima durante la pandemia che a noi manca il fisco territoriale
Moltissime Regioni manca totalmente quel filtro che serve poi per decongestionare gli ospedali se tanti cittadini vanno al pronto soccorso anche il prestazioni che non richiedono di alta assistenza dal pronto soccorso perché nell'ottanta per cento dei casi si tratta di codici bianchi codici verdi perché non trovano sul territorio come strani che quell'assistenza sanitaria invece necessarie anche nell'ottica di una sanità che si sposta sempre di più verso il luogo in cui la personalità e quindi durante la pandemia ne abbiamo capito che studierà creare Istituti editoriali e abbiamo stanziato quindici miliardi di euro ricordiamocelo nel Pnr alle nella missione sei
Proprio per fare questo per territorio e per digitalizzazione che era permettere nelle mani anche dei medici dice di medicina generale
La telemedicina gli strumenti digitali che servono proprio per seguire e persone che sempre più spesso sono affette da cronicità abbiamo una popolazione sempre più anziana che va curata e va gestita nel luogo in cui vive
Io credo che quando parliamo di territorio dobbiamo anche pensare a tante altre malattie che oggi sono diventate donne anche i tumori io mi sono sempre occupata di tumori anche i tumori oggi sono malattie croniche si convive con un tumore per moltissimi anni
Quindi bisogna fare in modo che le persone abbiamo una buona qualità di vita anche mentre sono ammalate non costringere per tutte le prestazioni a raggiungere l'ospedale ci sono esempi bellissimi presente in Emilia Romagna a alcune cure oncologiche
Sono state spostate sul territorio nel Pnr dicevano e abbia stanziato quindici miliardi di euro proprio per costruire le strutture che lavoreranno sul territorio Simoni casse di comunità e gli ospedali di comuni
Ma chi ci mettiamo in quei luoghi se non i medici di medicina generale che possono il nostro tramite sui territori
Il ministro sta facendo una cosa coraggiosa e a tutto il mio appoggio e l'ho detto più volte di tutto il nostro appoggio sta dicendo permettiamo ai medici di medicina generale che impongano diventare dipendenti del servizio sanitario nazionale
E lavorare in quelle Cassini comunica che devono essere dei luoghi di cura per il cittadino aperti ventiquattro ore su ventiquattro di poterlo fare
Senza togliere la parte convenzionata quindi chi vuole continuare a lavorare in convenzione lo fa
Chi invece vuole lavorare integrato mai più integrato nel servizio sanitario nazionale intimo multidisciplinare nelle casse comunità può scegliere di fatto ci sono tanti giovani medici che vedono che poco professionalizzante e che sono poco valorizzati come medici di medicina generale isolati in ambulatori che spesso si trovano nei condomini c'è vogliono lavorare in maniera diversa con modelli diversi in in team multidisciplinari quindi perché non permette a questi nemici di poterlo fare soprattutto per chi non permettere alla formazione medicina generale di fare un passo in avanti
Oggi la formazione viene gestita a livello regionale e quindi ogni Regione ha una formazione diversa che spesso viene appaltata affidata agli ordini professionali non c'è nemmeno un corpo unico ma nazionale vice manici del territorio avranno un ruolo cruciale nei prossimi anni quindi è per diciamo scrive più servizi al cittadino e per valorizzare di più questa figura quindi serve un po'di coraggio soprattutto del no quando ci sono dei cambiamenti così importanti da fare sede un po'di coraggio peccato che Forza Italia anziché appoggiare il ministro
Adesso stia stia chiedendo altro
L'ultima cosa mi permetto di chiederle i soldi ci sono
Allora
Assolutamente alla rosa siano e i soldi ci sono anche perché oggi ci costa molto di più oggi i medici di medicina generale vengono pagati per quota capitaria da quelli non in base alle prestazioni qua la qualità delle prestazioni che forniscono ma in base al numero di assistiti
Che hanno cinque mila
E il titolo in a mille e cinque mila e cinque
E già questo è moltissimo molti cittadini lamentano proprio di aver perso un contatto diretto con il manico nelle vicinanze neanche oberato anche da pratiche burocratiche insomma tanta cose che non non non dovrebbero essere appannaggio nelle mani di un medico ma intima diciamo diversamente organizzato e poi tutte le prestazioni aggiuntive hanno un posto a parte che viene contrattato nell'accordo collettivo nazionale i tamponi vaccini c'è bisogno ogni volta per chiedere del distrazioni in più andare a modificare l'accordo collettivo nazionale insomma
Spesso anzi c'è c'è un posto vi potrebbe essere ottimizzato sicuramente se fosse più integrato nel servizio sanitario nazionale quindi non è un problema di costi
Non è nemmeno anche presentato in sede di Consiglio dei ministri e non è nemmeno un problema di Monti cioè togliere al cittadino la possibilità di scegliere il medico non è questo perché tra l'altro il ministro ha assicurato che questo rapporto diretto anche di scelta
Verrà mantenuto quindi si tratta solamente di non voler accettare che il mondo va da un'altra parte che bisogna cambiare dei modelli che ormai sono vecchi e hanno dimostrato di azioni inefficienti infami mia se arriva una nuova pandemia siamo esattamente allo stesso punto con gli ambulatori nei condomini che chiuderanno
Le persone abbandonate e gli ospedali pronto soccorso pie presi d'assalto quindi noi dobbiamo strutturare il territorio e questo per me è un passo fondamentale
Bene la ringrazio ringrazio la vicepresidente del Senato Maria Domenica Castello nel Movimento cinque stelle con la quale abbiamo parlato piscine edile quel prospettive per il DDL sul fine vita
E split della riforma della liberale ecco vorrei ricordare una cosa che anche sulla riforma della medicina territoriale noi abbiamo diverse proposte in ordinata in Senato che sono in discussione quindi accanto alla proposta del ministro sono in discussione proposte proprio in Senato in Commissione sanità toglierà la vita
E c'è una cifra
Grazie senatrice