Dei diritti e delle pene - Conversazione settimanale con Elisabetta Zamparutti

Ben trovati ha dei diritti e delle pene ben trovata Elisabetta Zamparutti mi hanno per conto dell'Italia per il comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa cui chiediamo subito le novità dal CPT Elisabetta un giorno Giovanna Bongiorno che ci ascolta allora la notizia che riguarda il Comitato europeo per la prevenzione della tortura relativa alla pubblicazione del rapporto annuale riferito le attività del due mila ventiquattro in cui il CPT esprime una seria preoccupazione per il significativo aumento
Del sovraffollamento carcerario nel due mila ventiquattro in particolare in alcuni Paesi dell'Europa occidentale
E a questo proposito invita che raccomanda ai governi di affrontare questo problema con misure serie e incisive perché il sovraffollamento lo sappiamo benissimo compromette il funzionamento del carcere potenzialmente espone gli indizi di due i detenuti a trattamenti inumani e degradanti
Causa condizioni di vita peggiori aumenta l'attenzione e la violenza
E comporta anche una riduzione delle attività utili proprio al reinserimento dei
Detenuti e dieci Pittis sottolinea anche la necessità di migliorare a il trattamento di quei pazienti che contro la loro volontà
Sono ristretti negli istituti psichiatrici in tutt'Europa
Impartite
Collare per quanto riguarda il consenso al trattamento a pratiche restrittive come l'isolamento e la contenzione meccanica o o chimica
Insieme a questo rapporto con questo rapporto anzi CPT ha pubblicato anche quelli che sono i suoi nuovi standard sul problema della gerarchia informale in carcere
è un fenomeno tutt'di cui abbiamo più volte parlato è un fenomeno basato su un sistema di caste ereditato dalla Russia zarista
Che continua ad esistere in Paesi dell'ex-Unione Sovietica come l'Armenia ed Azerbaijan l'Estonia la Georgia
La Lettonia la Lituania la Repubblica di Moldavia la stessa Federazione Russia e l'Ucraina
E questo sistema informali e di auto-governo dei detenuti
Persiste e prevede una gerarchia
Informale attraverso la divisione dei detenuti in vere intatti cui o vere e proprie caste Curno anche uno Codice carcerarie formale dicevo di divisione in caste perché solitamente queste sono tre i detenuti di grado superiore poi c'è la casta media poi c'è la casta inferiore dei cosiddetti intoccabili
Detenuti che vengono stigmatizzati segregati assegnati costretti ai lavori più umili spesso soggetti a intimidazioni e a violenze
Una condizione questa dei
Detenuti considerati intoccabili appartenenti a questa casta inferiore che può essere considerata a un trattamento inumane no e degradante
Sulla base delle visite che CPT effettuato negli ultimi trentacinque anni nei suoi trentacinque anni di attività e sulla base anche di un'analisi approfondita del problema ha formulato o delle raccomandazioni per sradicare questo fenomeno
E per proteggere quindi i detenuti più vulnerabili a rischio di violenza e di sfruttamento
Per impedire così che i più forti chi è a capo di queste gerarchia è possa continuare con quelle che sono vere e proprie pratiche criminali
In una in carcere e la misura essenziale a questo proposito quella della eliminazione dei grandi dormitori perché questi davvero facilitano lo sviluppo il mantenimento e il anche il rafforzamento di queste strutture gerarchiche dove all'interno del dormitorio si impone il più forte con questo anche aumentandolo rischio di intimidazione appunto e di violenza
Ma a la raccomandazione generale quella rivolta ai governi affinché riformi non è proprio pelli politiche penali e stanzino Investimenti adeguati per a anche ridurre abolire questi grandi dormitori e migliorino in generale le condizioni di detenzione con la previsione anche della concessione di maggiori misure alternative
E adesso la novità dall'accento la notizia che riguarda la corte europea relativa ad una sentenza di condanna dell'Armenia nel caso Petrosian
In merito alla violazione dell'articolo due della Convenzione quello che tutela il diritto alla vita alla vicenda riguarda un suicidio avvenuto in carcere di un giovane detenuto con disturbi mentali
E X si chiamava a mobile Sinisi Anna era stato condannato a tre anni di carcere nonostante una diagnosi precedente di disturbi mentali con tendenze suicide
E accaduto ok solo dopo sette giorni dalla sentenza è stato trovato impiccato nella sua cella nessuna misura speciale era stata predisposta nessuna serve gli Anzera forzata nessun supporto adeguato
Questa sentenza è stata anche commentata e ne ha dato notizia Damiano Aliprandi dalle pagine del dubbio nel suo l'articolo anche si ricorda come la corte abbia con fermezza affermato che le persone detenute si trovano in una condizione di vulnerabilità
E che le autorità hanno il dovere di proteggerle spetta allo Stato fornire spiegazioni per qualsiasi lesione subita durante la custodia un obbligo particolarmente rigoroso nel caso in cui una persona muoiano
E per la corte inoltre non ci sono dubbi che le persone affette da disturbi mentali sono particolarmente vulnerabili e quando le autorità decidono di collocare mantenere in detenzione una persona affetta da malattia mentale devono dimostrare un'attenzione speciale nel garantire condizioni adeguate ai bisogni specifici derivanti dalla sua
Disabilità cosa che di tutta evidenza non è avvenuta Inari in Armenia ragazzo si è tolto la vita
Tra due controlli notturni e ancor più grave i familiari della vittima sono stati esclusi da qualsiasi ruolo nell'indagine
Il che ha portato la corte ha condannare l'Armenia per violazione dell'articolo due sia sotto il profilo sostanziale e quindi per non aver protetto la vita del detenuto oltre che per i profili procedurali per l'assenza di una indagine
Credibile e e per Damiano Aliprandi ma condivido anch'io quello che che scrive questa sentenza è un monito riguarda sono principi sanciti a livello sovranazionale anche l'Italia peraltro già condannata anche sotto questi profili dalla dalla Corte europea per quanto riguarda il dovere di prendersi cura di chi
In una condizione di malattia mentale tanto più tenuto conto che il sovraffollamento nel nostro Paese resta un problema e che le morti in cella
Non sono sono sono frequenti
E e quindi si ribadisce che lo Stato ha il dovere non solo di costruire ma di prendersi cura dei detenuti
Mercoledì scorso Nessuno tocchi Caino è stato audito ha in Commissione Giustizia e Affari costituzionali della Camera sul Dl sicurezza ascoltiamo questa obiezione
Grazie onorevole i presidenti di
Limiterò il mio intervento a un breve
Che riguarda non il Complesso
Alimento ma soltanto una parte ne ha parlato mi ha aiutato molto eviterò di ripetere Patrizio Gonnella praticamente limitano limitano ogni intervento l'articolo
All'articolo ventisei
La proposta della proposta in esame
E la solita lo dico davvero con neanche molto unita
Illusorio a convenzione
Che
Il valore deterrente della pena stia nella sua terribili ITA
Un grande scrittore italiano Leonardo Sciascia diceva che la mafia la si combatta non con la terribile citate lettere delle pene ma coniglietti diritto con la legge
Ora pensare che l'ordine e la sicurezza all'interno di un istituto penitenziario possono essere garantito dalla minaccia
Di sanzioni che già ci sono oppure dalla esclusione dai benefici che già ci sono
Nei confronti di coloro
Che hanno una cattiva condotta io credo che questa sia una convinzione illusoria
La deterrenza della pena
L'altro mantra è quello della certezza della pena l'unica deterrenza
Semmai l'alternativa alla band la prospettiva di un beneficio di un'alternativa
L'unica certezza ai fini del scongiurare il pericolo di recidiva non sta nella certezza della pena
Intesa che uno sì
Espiare la sua pena fino all'ultimo dei giorni ma semmai nella fine pena anticipata
In un anticipo tutti
Sta nel fatto che se uno condannato a dieci anni l'ultimo anno lo si fa
Scontate messo alla prova in liberazione in affidamento in prova al servizio sociale piuttosto che in articolo ventuno in semilibertà noi abbiamo abbassato notevolmente il pericolo di recidiva ma le statistiche sono chiare
Sono
Cento detenuti
Che escono dal carcere
Ottanta a cui è stata data fiducia attraverso un beneficio
Non ritorno
Sì con si rovescia totalmente poi il rapporto se fai pare fino all'ultimo giorno di pena l'ottanta per cento di quei detenuti continua riprenderà
L'articolo ventisei
Guarda io lascio
Ha modi emendamento questa è la al comma a mi scusi
Raffigura Pannella
In una strada di Brussel che viene trascinato preso di peso e portato via da quattro cinque agenti della polizia
Municipale immagino
Della poliziotti Bplus
A è un'immagine che andrebbe diffusa
Si vuole
Far fronte a un atto di resistenza passiva
Non è che la minaccia di una pena l'introduzione di dirlo a di un reato che può che può scongiurare
Quindi
Sono d'accordo con Patrizio facciamo evitiamo questo terrore di introdurre fattispecie penali l'aggravamento di pena in un luogo che Ciadi esecuzione
Grazie di essere rimasto anche nei tempi
Siamo quattro minuti quindi do la parola Rita Bernardini
Guardate in questi giorni siamo tutti presi con la morte di papa Francesco che non ci aspettavamo
E ascoltiamo da parte di molti esponenti anche politici il rifarsi all'Willy alla al suo essere cristiano
Al suo essere cattolico fino in fondo poi però tutto quello che lui ha detto tutto quello che lui gli ha fatto visitando i carcerati fino all'ultimo istante
Poi non ha conseguenze per chi legifera pensate si è persino Espresso perché cui ed in un mio con l'umiltà di un di un papà e ora trovarci di fronte a questo decreto legge chi addirittura punisce come reato la resistenza passiva la non violenza io ricordo nel due mila e sedici quanto Pinky mila detenuti
Erano in discussione
E quindi il governo era di centrosinistra era discussione qui decreti qui in quella legge che avrebbe dovuto modificare l'ordinamento penitenziario no e poi non fu fatto
Fino all'ultimo proprio all'ultimo istante perché c'erano le elezioni venti mila detenuti contemporaneamente in sciopero della fame
Nessuno li ascolto tant'è vero che quella legge non fu approvata nei tempi utili
Quello che io voglio dire è che questo decreto legge è calato non si cala nella realtà penitenziaria voglio darvi un immane
Sono stata il giorno di Pasqua e qui mi riferisco alle detenute madri
E nel nido di Rebibbia femminile c'erano due bambini uno
Tutte e due di un anno e mezzo sotto l'anno sapete che cosa è successo sono stati dichiarati maturi appena hanno compiuto una no per entrare in carcere perché stavano ai domiciliari con la loro madre
E poi chi è scattato lo hanno dice no adesso di di andare in carcere perché questa
La legge le donne che stavano ai domiciliari non avevano commesso alcuna infrazione
Questo è il non sapersi calare nella realtà io preannuncio per quel che posso perché i parlamentari possano riflettere i parlamentari espropriati il loro diritto di essere parlamentari
Che inizierò quella cosa che tanto viene ignorata che lo sciopero della fame fino a che questo decreto non verrà convertito speriamo convertito espungendo le parti che non possono essere accettate
Ringrazio Rita Bernardini revocando la parola a Elisabetta Zamparutti
Grazie presidente
Pam Rita Bernardini ha detto che questo decreto non si cala nella realtà
Però si cala dall'alto
E io credo che ogni volta che un atto
Si cala dall'alto come questo
Decreto legge ebbene ascoltare anche la cuciti chi sta più in alto di noi e in particolare mi riferisco alle organizzazioni sovranazionali a partire da quelle del Consiglio d'Europa
C'è il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa che è stato molto chiaro molto esplicito se rivolto proprio ai parlamentari per chiedere di nonna approvare questo decreto senza radicali riforme in particolare in riferimento alla previsione
L'introduzione del reato di resistenza passiva considerando questo la criminalizzazione Brindisi Enzo in contrasto con quelli che sono il principe convenzionali ci sono stati autorevoli costituzionalisti che sono intervenuti per evidenziare quelle che possono essere le contrarietà alla nostra Costituzione ma li facciamo parte anche di altre organizzazioni dove ci sono altri atti fondativi del nostro stare insieme insieme anche ad altri Stati come la Convenzione europea per i di chi chi te l'uomo questo reato perché ancora una volta si introduce
Completamente sproporzionato rispetto agli atti appunto di resistenza passiva e io voglio ricordare Rita Bernardini ha annunciato ora inciucio però
Della fame come anche il commissario per i diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa abbia detto
Che nel caso in cui anzi detenuti conducano uno sciopero della fame e tuffi Rete il governo ascoltare capire la fondatezza della legittimità
Tutte le loro ragioni quindi è proprio un anni attitudine un comportamento un approccio diverso
Che bisogna vedere era assicurare ecco in questo caso ordine e sicurezza altrimenti sì alimenta disordine e e insicurezza Rispetto carceri
Quelle del nostro Paese che come la corte europea ha già detto ma lo stesso Comitato europeo per la prevenzione della tortura ha riconosciuto che non sono conformi agli standard in internazionali e che proprio per questo è legittimo quasi aggiungo io doveroso per i detenuti manifestare le loro ragioni e vera a me dire quali sono le condizioni inumane e degradanti in cui sono costretti a vivere come Nessuno tocchi Caino noi
Quasi quotidianamente monitoriamo questi istituti e possiamo dire che semmai una decisione necessaria urgente da prendere e quella di un atto di clemenza magari un anno di di grazia nella forma di un indulto di una liberazione anticipata speciale proprio per onorare la volontà di papa Francesco in questo anno giubilare grazie
Grazie
E adesso Elisabetta le anticipazioni della pagina Nessuno tocchi Caino sull'Unità quanto all'anticipazione della pagina di Nessuno tocchi che in uscita sull'Unità
Potrete leggere un articolo di Sergio D'Elia che scrive su un ricordo
Di papa Francesco che è stato non solo un capo spirituale ma il capo di Stato che in comunione con Marco Pannella difeso lo Stato di diritto e i diritti umani
Degli ultimi della terra a partire da internati nelle carceri l'altro articolo allora scritto invece Luigi De Bernardi un giovane attivista
Per i diritti dei detenuti che riflette su un'idea ottocentesca del carcere che è quella dell'isolamento e della mera punizione
Una radice ideologica Malefica che avvelena non solo alcuni suoi frutti ma l'intero albero costituzionale
Della risocializzazione e della riparazione
E per concludere gli appuntamenti quanto gli appuntamenti della settimana martedì prossimo il ventinove aprile Nessuno tocchi Caino sarà in visita al carcere di Campobasso la mattina
I a seguire dalle dodici e trenta vi sarà una conferenza stampa con la partecipazione oltre che a Sergio D'Elia e Rita Bernardini anche di Sammuri Lecce Ambria e lo portavoce dei garanti sulle persone privati della libertà personale il tutto si svolgerà a Campobasso come dicevo il ventinove aprile ringraziamo Elisabetta Zamparutti dei diritti e delle pene torna la prossima settimana voi però rimane in ascolto perché programmi di radio radicale prosegua