Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 - Intervista a Giuseppe Culicchia sul suo libro «Uccidere un fascista» (Mondadori)

A dedicare ancora dalla nostra postazione qui alla trentasettesima edizione del Salone internazionale del libro di Torino ed è un piacere avere nostra postazione Giuseppe politico che trovo molto volentieri bene grazie a tutti grazie poi allora se non è il libro che è iniziato insomma un'affluenza probabilmente superiore a quello scorso anno centoquaranta mila veniva l'esposizione
Settecento Stand ottocento eventi insomma la comunità dei lettori se ma ancora molto forte ma alla fine di questa intervista magari parleremo anche di questo perché in un'altra vita Giuseppe Culicchia ha fatto anche il libraio e quindi
è persona come dire
Addestrata a considerazioni e riflessioni
Adeguate allora qui però noi siamo cercando di raccontare
L'ultimo lavoro di Giuseppe Culicchia calibro molto particolare è un po'la chiusura di una una trilogia possiamo dire uccidere un fascista e parliamo di chi e di cosa parliamo di Sergio Ramelli una vita spezzata dall'odio Ramelli muore dopo insomma assenza di cover parecchio tempo a fine aprile ed era il mio centosettanta CGIL sono esattamente insomma cinquant'anni esatti tondi ma ho l'impressione che l'avessi scritto anche fra un anno due anni fa insomma anniversario sono una sponda mediatici si esalta in realtà questa cosa un po'ce l'avevi rientravi bisogno di di liberare questo fine
Sì perché io in realtà ha cominciato a scrivere
Per raccontare la storia di Walter Ravasi
C'era mio cugino
Cugino molto amato proverà un fratello maggiore
Quando Walter Alasia
Uccise
Due funzionari polizia
Sergio Bazzega Vittorio Padovani per poi rimanere ucciso a sua volta io avevo undici anni non aventi e naturalmente io ero un bambino non sapevo che lui fosse entrato nelle Brigate Rosse non sapevo nulla di quello che era il Walter militante politico diciamo così
Avevo invece ben chiaro che era un ragazzo molto affettuoso molto generoso con cui ha passato le Stati più belle della mia vita quindi io a undici anni quando torno a casa da scuola vedo il telegiornale trovo la mia famiglia e lacrime
E vedono alla fototessere di Walter in tv e lo sento raccontare come un terrorista
Prometto a Luís a me stesso che un giorno avrei raccontato chi era Walter Alasia prima di uccidere di rimanere ucciso
E quindi ho cominciato a scrivere per questo motivo ci ho messo più di quarant'anni per trovare le parole giuste per raccontare chi era Walter Alasia
Raccontando la sua storia ho dato avete ricostruito quel periodo storico gli anni settanta
Negli anni cosiddetti di piombo anche se non furono soltanto di piombo Retequattro insomma neanche molto vitali in realtà volto al sangue ci fu tanto certo tanto di positivo anche quegli anni sia comunque ricostruendo quel periodo storico mi sono imbattuto in tante storie una di queste storie
Che io conoscevo soltanto in parte regola di Sergio Ramelli Sergio Tavelli che in realtà è coetaneo di Walter laser nascono lo stesso hanno pochi mesi di distanza pochi chilometri distanza uno dall'altro
Che ha una serie di cose che lo accomunano perché sono da due ragazzi
Che amava molto la musica tiferò per l'interporto di capelli lunghi come tanti della loro generazione naturalmente e che a un certo punto della loro adolescenza cominciano a interessarsi di politica ovviamente su sponde opposte perché Walter entra in Lotta continua all'inizio
E Sergio nel Fronte della Gioventù con la differenza qui già iniziale che Lotta continua a movimento extraparlamentare di sinistra mentre affrontato di Ventura un po'organizzazione giovanile di un partito che sedeva in Parlamento
Dopodiché Walter a un certo punto incontra Renato Curcio Walter a poco più di diciott'anni quando lo incontra e decide di entrare delegate rosse quindi come dire la sua è una scelta ben precisa consapevolezza che potrà uccidere rimanere ucciso mentre Sergio semplicemente non impugnava una pistola come Walter impugna una penna e scrive un tema un tema nel quale tra l'altro racconta
Stigmatizza
Il fatto che i giornali democratici
Le forze politiche democratiche non abbiano condannato il primo duplice omicidio proprio delle Brigate Rosse quello di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola due militanti dell'MSI uccisi a Padova dalle BR
Questo tema finisce nelle mani del collettivo del suo istituto l'istituto Molinari di Milano
Viene affisso in bacheca con la scritta questo il tema di un fascista Sergio Ramelli viene processato nel un processo collettivo come si usava all'epoca no processo politico nell'aula magna della scuola e da lì inizia un periodo che dura mesi di vera e propria persecuzione di Sergio Ramelli
Che si conclude poi dopo che lui si è ritirato da scuola perché letteralmente la situazione diventa invivibile
Si conclude con l'aggressione del tredici marzo del settantacinque a cui seguono quarantasette giorni di degenza l'ospedale in cui entra ed esce dal coma fino alla morte del ventinove aprile
Ora io nel momento in cui io ricostruito questa storia mi sono imbattuto in un'altra analogia tra queste due giovani vite spezzate
E durante gli anni di piombo ovvero che come la madre di Walter lazy a mia zia graziata morì di crepacuore otto anni dopo Walter perché Walter muore nel cortile di casa
Il papà di Sergio muore quattro anni dopo la morte di sentire dolore anche lui di crepacuore Zac dopo che sia giusto credito sotto casa e questo per me è stato decisivo nel senso che ho veramente siccome ho vissuto il dolore
Ho capito quale può essere stato dove la famiglia Ramelli io io penso che la password per decodificare alcune cose complicate da raccontare questa importanza tenere gli strumenti per poter leggere anche quell'altra cosa sì sì sì
E c'era questo filo connettivo esatta del dolore che che che uccide dopo l'uccisione nonché sia cosa relativistica
Ovviamente il titolo no c'è un elisione in questo ritorno a uccidere un fascista non è reato era uno dei leader dell'Islam più più terrificanti
Di quegli anni non era solo uno slogan guerra specie di condotta scatenare Valhalla pratiche della premiazioni di tante no perché dopo Piazza Fontana dopo la strage di Piazza della Loggia
Il fascista era comunque considerato colpevole per quelle stragi anche se come nel caso di Ramelli non c'entrava nulla con chi aveva messo le bombe
Alla banca delle cultura o in piazza Loggia Brescia
Cosa che rende la cosa se voi anche più
Agghiacciante dal momento in cui tutti
Il giudice Salvini che il giudice che riapre indagini dieci anni dopo l'omicidio
Quando le riapre decide di non archiviare quel fascicolo che prossimo all'archiviazione ormai per prima cosa cerca di capire chi era Sergio Ramelli indaga sulla sua vita Lollo scandaglia quella giovanile al fine e che oggi è un e non trova nulla di violento Sergio Roda Gazzo come tanti faceva volontaria all'oratorio
E se il sito fonte la gioventù ma non è che fosse un militante di quelli padre non è inciampato Besana morte che raccontarlo è una cosa pazzesca credo che il novanta per cento delle
Non lo storia perché quello diciamo sempre insomma i i libri davvero dovrebbero servire a colmare un un buco a colma la lacuna a a a modificare anche di un millimetro la percezione del mondo di chi lo legge no
E questo libro questo sicuramente serve voleva sagge e mi ha più toccata è stato però quello in cui abbia patetiche rivolge via Ramelli dandogli del tu praticamente una sorta di lettera ripartivano sì Baccelle ritratto della mamma che che che che che spezza il cuore insomma
Sbagliato diocesani interamente
Perché lo lo posso leggere ma secondo membro dovrà già da soli perché insomma la la mamma dice lo dimenticherò mai per tutta la vita di quando hanno portato all'ospedale agli amici disagio non potevo nemmeno andrà a trovarlo perché il Policlinico era poco davanti alla Statale i russi erano sempre là davanti tendeva anche loro un presidio non erano tanti però lì apposta per vedere le facce di quelli che salivano da lui
E questa è una fotografia praticamente di quel
Sì il i funerali furono la questura proibire il corteo funebre
E quindi i funerali si tennero nella chiesa frequentata da Sergio in forma privata
I ragazzi che andare al funerale vennero a loro volta fotografati dalle finestre della Statale perché la la Chiesa lì a due passi e quindi ci fu veramente quest'operazione di schedatura che poi IGT il giudice Salvini
Trovo nel in questo abbaino di viale Bligny quarantadue Milano traguardiamo avanguardia operaia teneva migliaia di schede certo di ragazzi ritenuti fascisti comunque di destra tenendo presente che all'epoca bastava
Andare a Licola comprare il Giornale di Montanelli prevenire etichettati come tali da un certo senti e questo libro anche un ottimo pretesto per raccontare avviamento diciamo all'inizio non soltanto la storia le storie
Disagio Ravelli ma
Quegli anni
Questo serve anche in qualche modo
Fare manutenzione di di quella memoria sì qui sono gli anni appunto in cui al di là di dei fatti di sangue sono gli anni
In cui viene approvato lo Statuto dei lavoratori in cui passa la legge sul divorzio quella sull'aborto sono anni in cui in Italia nascono le radio libere sono gli anni in cui si pubblicava una rivista che oggi fosse nessuno pubbliche Rebel male
Sono anni di grande anche creatività però in cui Bertolucci realizza Ultimo tango a Parigi rigide Harrelson Frigidaire al di là dall'Oceano esce Taxi driver no sono anni che producono tanta cultura tanta vitalità
Sono anni che per l'Italia sono anche anni sanguinosi da una certa però i time furono centinaia sì siccome Andrea raccontate tutte le storie no c'è il condono e per esempio tutti gli anni ricordiamo
Il rapimento la morte di Aldo Moro però non non ricordiamo i cinque ragazzi della scorta che vengono uccisi quel giorno come come lo ricordiamo
Tanti altri morti da una parte e dall'altra lontano definisci una guerra civile perché quello strano sapesse
è un evento la divide delle note finali in tre parti sì perché il Novecento un secolo particolare per l'Italia perché c'è il biennio rosso tra mille novecentodiciannove mila centoventuno
C'è il biennio quarantatré quarantacinque no soprattutto al Nord quando c'è chi sceglie la Repubblica sociale chi sceglie la resistenza e poi c'è questo questa vampata degli anni settanta che se se ci pensiamo Gigio pensa al all'undici settembre sembra l'altro ieri son passati venticinque anni quasi
E la guerra Fitr appena trent'anni
A metà degli settanta quindi era una ferita ancora molto fresca ed era una guerra fratricida che aveva diviso non soltanto il Paese ma a volte le famiglie erano perché nella sezione b e c'era chi aveva scelto il fascismo e chi l'ha scelto l'esistenza
E e non c'è nulla di più terribili di una guerra civile fratricida che i ragazzi degli anni settanta replicano perché sono figli della generazione che va combattuta sul serio
Tra i titoli per Ivano momento e per questo non possono chiedere tra quella è una sensibilità spiccata per cogliere anche no i i diversi colori di quello che sta succedendo a livello politico sociale e e qui la faccenda fascismo antifascismo l'esecutivo quello non non pronuncia la parola antifascista perché eccetera eccetera
Poi ci si perde un po'neri ivoriano di questa cosa in questo contesto arrivato Libero
Io conta su un po'particolari rispetto a dieci anni fa contesto diverso già per esempio che cioè che che tipo di feedback ai hai avuto già dalle prime uscite del Libro de de dei propri direttori Cecchetti cos'è ispirato di come è stato accolto perché poi dopo un viaggio lo fai tackle libro l'altro viaggio lo fa il lettore che legge anzi ne fa tanti diverso certo ma impianto il libro io l'ho scritto
Subito dopo quelli dedicati a Walter la sua madre quindi l'ho consegnato poi alla casa editrice nel marzo del ventidue
E abbiamo deciso insieme di far uscire nel venticinque perché appunto per i cinquant'anni esatto quindi è matto ventidue non si sapeva ancora che poi nel settembre il governo sarebbe stato quello assai mica vogliamo contesta quindi naturalmente quando vivono invece esce allora ci sono state reazioni della serie ah ma allora questo libro perché il governo è quello che eccetera eccetera sa che mi aspettavo naturalmente
Però quello che mi fa molto piacere è invece che è un libro che viene anche letto da tante persone che non appartengono a quella storia non appartengono a quella parte politica e che per la prima volta approfondiscono la vicenda di Sergio Ramelli che ogni anno esce sui giornali per via delle polemiche che seguono le commemorazioni col presente eccetera
E per cui il il nome di Sergio Ramelli ricompare nella cronaca dei giornali o in tv
E quanti sanno davvero chi era Sergio da meno di io stesso che cinquantanove anni
Molte cose lo stop troppo libero insomma gente sia un discreto lettore nonché consumatore di incerto di di di quotidiani come tanti studi quegli aerei varato una falla su questo non c'è saputo cos'ero curioso della della ricezione del del libro in questo contesto ti chiede alla fine distanza arrivi da un altro lavoro fossero di quelli che passa dall'altra parte no anche se poi pure questo concetto insomma
Forse si tengono insieme
E qui siamo in un non posso strano fondi passano ma non siamo uno dei paesi che la Gerini d'Europa
I dati dei primi tre mesi non sono poco confortanti eppure qui c'è insomma questa comunità dei lettori forti come si dice fortissimi anzi non è vero che poi si passeggia soltanto quiz si comprano si vedrà anche molti libri a la prima sezione che ti chiedo è questo posto
Perché c'è un tempo sospese sopra un non luogo che che Cosenza no questo posto è un l'isola che non c'è questo posto è un luogo in cui c'è una davvero una comuniste creata siamo alla trentasettesimo edizione non essere del Libro di Torino quindi si è creata da per una comunità forte che rivela che ha formato questo salone in un momento in cui tre sarà quando Milano voleva sci parlo no io volevo essere così crudo però venne le cose bisogna dirle come stanno perciò
Che ne ceno a attenuto al fatto che si fosse costruito un una sto
Torna comunità una comunità è una roba banale no assolutamente e questo è stato molto importante non soltanto per tenere qua il Salone ma per far sì che il Salone diventasse sempre più un luogo in cui c'è la possibilità di dialogare di ascoltare opinioni riverse no questo per me è l'essenza del Salone io
Ho cominciato a lavorare al Salone dell'ottantotto il primo salone con Guido Accornero e Angelo Pezzana è infatti lo sa per ricordare a lei e Santoni a lei professore di radio radicale quindi all'epoca ero alla reception che la sua libreria storica quindi voi non ci sarai di certi
Alla reception da voi i cataloghi ai visitatori no
E adesso sono qua è tutt'altra veste trentasette anni dopo cosa mi fa molto piacere ma la cosa bella punto è aver potuto toccare con mano davvero il il crescente amore per questa manifestazione
Che è davvero sì qualcosa di bizzarro forse in un paese si legge pongo si
Che la già troppo cerca di fare del suo per far sì che
I lettori un po'per volta come intimo e chi viene qua da trentasette anni evidentemente porta quanti sui figli no e quindi
Sì c'è un passaggio come legge tradizionale azione ma che non è ampiamente sufficiente però non bastano a duecentoventi mila persone l'anno scorso credo che quest'anno secondo a occhio si supererà quello
Quel record anche se non è questione di record no no però però fa però dal momento in cui si rischiava la scomparsa al fatto che il rilancio ha fatto sì che i numeri quasi raddoppia se ero
Certo è un bel segnale che la prima volta nella storia del salone che un ministro da cultura non solo viene all'inaugurazione ma si ferma a due giorni al suo libro
C'è un'attenzione così non c'era mai stata sì sì sì no poi ci sono tanti segnali appunto delle delle vendite in aumento con i libri che non possono pochissimo c'è ancora problema dell'IVA nove marzo i libri potrò parlare anzi chiediamo sui libri
Umberto Eco diceva che questa come la ruota e l'oggetto perfetto
Tu che hai fatto il libraio che quelli bile scritti che che li compri leggi rimasti non li consumi perché biberon si consuma
Non è mai consumo che che cosa pensi che che succede a al futuro di questo oggetto meraviglioso ma io penso che rimarrà in realtà
Sai qualche anno fa proprio alla agli esordi della digitalizzazione eccetera c'era chi diceva
I libri cartacei spariranno leggeremo soltanto sui tablet no questo non è avvenuto come abbiamo visto e non credo che avverrà neanche in futuro
Quello di cui forse
Non c'è bisogno
Fare i conti con un'industria culturale un misto di di editoriale esatti arrivata pubblicare novanta mila titoli all'anno sì
Che per i librai sono un un volume di fuoco insostenibile nel senso che il libro se deve avere la possibilità di intercettare i lettori
Travis essendo rimane in libreria per un po'di tempo se libraio non ha modo di promuoverlo di leggerlo o almeno di legge sino a qualche copertina e consigliarlo
A seconda dei clienti che riprovazione Hirai Mailer generale sono passati fondamentale una distribuzione ottanta mila titoli all'anno come il fallito Raiot fare bene il suo lavoro
Come fa un libro a rimanere sul banco dei libri a più di qualche giorno perché poi se se funziona bene rimane ma se non funziona viene sostituito da altri no si ragiona ormai da tempo con
La redditività metro quadro libreria perché libraio delle pagare gli affitti sei le bollette stipendi da quindi tutto questo purtroppo fa sì che il libro il libro di presenze diventato un settimanale mensile nel migliore dei casi e non dovrebbe essere così non appaiono omesso di ricordare perché do per scontato che le squadre di retorica sacchiano
Che che Giuseppe Culicchia autore di di insomma
Due libri portante che è che tutti giù per terra che dettero anche un filmato numeri importantissimi imponenti viene in mente anche il tuo collega che
Enrico Brizzi con
Con Jack Frusciante che uscì by trecento cinquecento copie tu arrivato a dico che le però non sempre si ha la fortuna di intercettare un sobrio giusto quindi quel passaggio lì tra distribuzione agenti e Librai è fondamentale
Per cui insomma vedremo che succede ma intanto vedi ringrazia per essere stato con noi tracce grazie avvocato a queste pagine raccontare un libro come i film non si può fare ma qualche fotogramma lo si può lo si può dare chi chiudo chiudendo tese chiede se tu sei un lettore analogico digitale ma mi sa che mi immagino la risposta
Io c'ho provato e ha c'è stato l'estatico e mi sono detto senti anziché portarti Maria che i ragazzi sarebbe trenta libri riportati i nel Tore debbo credere durato un'estate
Poi son tornato indietro a trascinarmi
C'è il respiro
Però insomma
Se nel suo integralismo in questo no no no diciamo che però il rimbalzo che c'è stato fra la tecnologia che stavano sembrava per spodestare poi rimbalza al contrario è stato secondo me sorprenderci sono assunti in Inghilterra ad esempio bambini vi ricordo che a dove c'è da leggere perquisita
La fascia tra otto e dodici anni ricordo questo forse dieci dodici anni fa c'è stato subito un bubbone ma che sembrava invece poi son tornati all'otto per cento di bambini che leggo sul digitale e al novantadue su Caritas e quello un segnale che poi è stato recepito anche anche altrove grazie ancora Giuseppe Culicchia uccidere o fascista Strade Blu Mondadori Sergio una vita spezzata da Dodi lo trovate trovate anche due libri precedenti che sono nel mare leggere secondo me
In libreria sì tutte le consuete piattaforme digitali io volevo leggere una cosa che riguarda la memoria che in questo Paese una cosa complicatissima erri De Luca dice un uomo senza memoria è un uomo seduto in cima un precipizio
E Pier Paolo Pasolini scriveva noi siamo un Paese senza memoria il che equivale a dire
Senza storia
Un po'di questa memoria la ritrovate grazie per esser stato grazie grazie a voi