L'allarme suscitato dall'attacco israeliano al giacimento di gas South Pars (che l'Iran condivide con il Qatar) e dalla minaccia iraniana di chiusura dello Stretto di Hormuz (attraverso cui passa un terzo della produzione mondiale di gas e petrolio.
La guerra ha provocato un innalzamento del prezzo del petrolio fino a 75-78 dollari al barile, ma i rischi sul rincaro sono contenuti dall'eccesso di offerta.
Un significativo rialzo dei prezzi all'oncia si registra per l'oro, che ha superato i 3.400 … dollari.
Cifre record erano state raggiunte durante la crisi del 2008 e poi durante l'emergenza Covid.
Ora sono preoccupanti le cause all'origine di questo rincaro, a partire dall'effetto destabilizzante delle politiche protezionistiche di Trump.
In un clima di caos e incertezza, gli investitori hanno iniziato a diversificare: il dollaro si è indebolito, gli investimenti si spostano su euro e altre divise e soprattutto gli investitori vedono nell'oro il bene-rifugio per eccellenza.
Anche le Banche centrali ne hanno aumentato l'acquisto.
Si cercano alternative al dollaro, anche se si è ben lontani dal poterlo rimpiazzare.
L'euro potrà essere un'alternativa solo se si arriverà al mercato unico dei capitali, all'unione bancaria e, soprattutto, ad un titolo in euro che rappresenti l'insieme dei Paesi della zona.
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