Rassegna stampa africana

Buongiorno bentrovati agli ascoltatori di radio radicale ben trovati con questo nuovo appuntamento della rassegna stampa delle raffiche al microfono Jean Leonard Touadi apriamo questa rassegna stampa con notizie di economia che riguarda l'insieme del continente perché ogni tanto bisogna offrire così degli scenari no che riguardano alcuni temi importanti come in questo caso l'economia e lo facciamo con un articolo pubblicato da l'Istituto per gli studi di politica internazionale ispiri a firma di Lucia ragazzi il titolo Africa subsahariana sentiero a ostacoli per la crescita e ci dice luce ragazzi in questo articolo che l'espansione in rallentamento in rallentamento
Vulnerabilità strutturali il nuovi sciocco globali minacciano la ripresa della regione l'ulteriore incertezza sul fronte degli aiuti internazionali
Rischia di aggravare una situazione già fragile
Lo scorso aprile ricorda Nispi il Fondo monetario internazionale ha pubblicato il suo regional economica look all'Africa subsahariana questa pubblicazione semestrale fornisce un'analisi degli andamenti economici recenti avanza previsioni per quelli futuri insegnati in questo caso da un certo pessimismo a partire dal titolo ricoveri interattivi da quindi il Fondo monetario internazionale vuole segnalare con questo è il fatto che la crescita economica dell'Africa che è iniziata in maniera sostenuta dopo negli anni due mila si è attestato su valori importanti fino alla crisi delle corride e all'aggressione russa dell'Ucraina
Ha subito quindi un rallentamento con questo due con questi due sciocchi internazionale però stava riprendendo dopo la vicenda del convinti Covi e ecco che ci sono in questo momento secondo il Fondo monetario internazionale una
Interruzione di questa questa crescita ritrovata dell'Africa infatti il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le stime dello scorso ottobre tagliando quella relativa al due mila e venticinque di zero punto quattro punti percentuali
Alla luce di uno scenario di accresciuta imprevedibilità nell'economia mondiale
Dopo aver quindi segnato un'espansione regionale del quattro per cento nel due mila e ventiquattro l'Africa subsahariana dovrebbe ridurre nell'anno in corso la propria crescita al tre virgola otto per cento per poi accelerare nuovamente
Nel due mila e ventisei con un quattro virgola due per cento
Questo oltre agli il Dalai il dato aggregato visti CD porta a considerare le situazioni particolari avvertendo che ci sono grandi variazioni all'interno della Regione che vede premiati in particolare i Paesi meno dipendenti dalle risorse arrivo a livello di macro aree
Vedi pregnante i paesi dell'unione economica e monetaria dell'Africa
Occidentali UE Moha
Che cosa è Wilmot a un'organizzazione che riunisce otto Stati dell'Africa Occidentale includendo ossia quelli sei gli anni Burkina Faso Mali Niger che sappiamo che sono usciti invece dal l'Ecopass le le organizzazioni economica dell'Africa occidentale ma fanno ancora parte della comunità monetaria grafica occidentali e quindi Burkina Faso Mali Niger Senegal Costa d'Avorio ed altri
Nel due mila ventiquattro per nove Paesi
Quindi ben nove Paesi
Capoverde venne la Repubblica Democratica del Congo Costa d'Avorio Guinea Nigeria Ruanda Senegal Uganda la crescita è stata pari o superiori al sei per cento ecco perché viene segnalato questo sei per cento e siamo vicini a quel numero venti per gli economisti comincia a essere un numero significativo perché con il sette per cento
Se riusciamo ad equilibrare la crescita demografica con quello che è invece la crescita delle dell'economia quindi nove Paesi nel due mila e ventiquattro hanno avuto una crescita pari o superiore al sei per cento le principali economie della regione subsahariana sono Nigeria e Sudafrica
Che mostrano però due percorsi molto diversi la prima la Nigeria
Ha visto un'espansione del PIL del tre virgola quattro per cento nel due mila e quattro e dovrebbe viaggiare a un più tre nel due mila e venticinque mentre il Sudafrica continua il lungo periodo di crescita quasi asfittica
Allo zero virgola sei per cento nel due mila e ventiquattro e all'uno per cento atteso nel due mila e venticinque che non milita bene perché il Sudafrica è un'economia importante che fa quasi da traino all'economia di tutto il continente soprattutto della parte meridionale
E così la crescita a africana mostra delle nebbie all'orizzonte scrive Lucia ragazzi a guidare il ridimensionamento delle proiezioni di crescita sono stati vari fattori alcuni derivanti dal contesto internazionale altri intrinseci al continente
Una maggiore conflittualità a livello globale indotta dalla prosecuzione dei conflitti in Ucraina e nel Medio Oriente porta con sé il rischio di aumento dei prezzi dell'energia e dei prezzi alimentari
Ed è un fenomeno le cui conseguenze si erano viste in Africa già nel due mila e ventidue quando l'aumento dei prezzi l'interruzione delle catene di valore e le pressioni inflazionistiche si erano in estate sulla strada già difficile della ripresa dalla recessione del comico
Diciannove
E e però c'è un'altra ci sono altre cause di più interne all'economia africane si parla delle acquisizioni del debito che pesa
Enormemente su questi Paesi però c'è anche il peso dei conflitti armati si pensi per esempio al Sahel dove si concentra la zona semidesertiche ha subito dopo il deserto
Dove si concentra circa la metà delle attività del terrorismo jihadista mondiale e dove il numero di vittime ha raggiunto un nuovo record nel due mila e ventiquattro
E questo pezzo molto importante che vi invito ad andare a leggere sul sito di di i stia affronta anche quelli che sono
Quello che è il fattore degli aiuti allo sviluppo
Per esempio parlando del peso
Di uno dei principali donatori a livello globale che sono gli Stati Uniti
Che a come sappiamo tagliato gli aiuti internazionali questo non potrà non determinare un cambiamento significativo nel panorama della cooperazione globale e anche fatto suonare scrive Lucia ragazzini il campanello d'allarme su una tendenza già avviato
Di progressiva contrazione degli aiuti internazionali come si vince dai flussi di da aiuti pubblici allo sviluppo dei Paesi dark negli ultimi anni quindi una riduzione degli aiuti da parte dei principali donatori
Combinata un inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbe generare scrive Lucia ragazzi una contrazione dei flussi netti
In entrata equivalente affinò uno virgola cinque per cento
Del PIL questa era la situazione economica del continente ci tenevamo
A dare questo quadro di scenario che riguarda l'insieme del continente
Ricordiamoci ricordando ciò appunto che comunque le situazioni variano da un paese all'altro ma soprattutto variano
Da una zona economica all'altra l'UE Moa l'unione economica e monetaria grafico occidentale abbiamo detto
Un un insieme di Paesi in gruppo di Paesi che sta crescendo comunque in maniera significativa
Parlando sempre di economia noi andiamo se nel sito della rivista Africa ogni tanto spesso usiamo il sito della rivista Nigrizia questa volta ci siamo spostati nel sito
Della rivista Africa una delle riviste più antiche
Che si occupano dell'attualità e dell'approfondimento dell'analisi del continente è un pezzo di Céline Camus e che ci dice che in Africa centrale un terzo della popolazione vive in povertà estrema
Nel due mila e ventiquattro oltre venti milioni di persone nella regione della Comunità economica e monetaria dell'Africa centrale hanno vissuto in povertà estrema con meno di due virgola quindici dollari al giorno
La Banca Mondiale denuncia una crescita economica insufficiente e chiede riforme strutturale per ridurre le disuguaglianze
Il trentadue per cento della popolazione della Comunità economica e monetaria dell'Africa centrale la semantica
Ha vissuto con come dicevamo virgola quindici dollari al giorno soglia definita di povertà estrema dalla banca mondiale
Il dato rappresenta scrive selling Camus era un peggioramento rispetto al due mila e ventitré quando il tasso era al trentadue virgola due per cento ora del trenta tra due virgola otto per cento secondo la Banca mondiale
L'aumento legato al fatto che il crescente progresso economico non è stato sufficiente inclusivo sufficientemente Tatò inclusivo da consentire a un numero significativo di persone di uscire dalla povertà perdiamo un po'commessi
Articola poi all'interno dei vari Paesi in testa per incidenza della povertà estrema c'è la Repubblica Centrafricana
Dove il sessantotto per cento della popolazione circa tre virgola quattro milioni di persone vive con meno di due virgola quindici miliardi di dollari al giorno
Seguono il Congo Congo Brazzaville da con il quarantasette virgola per cento della popolazione
Il Ciad con quaranta per cento della popolazione il Cameron
E così via dicendo fino al Gabo
Che invece dove la povertà estrema colpisce solo il tre per cento della popolazione e anche la Guinea equatoriale non se la passa troppo male perché solo il cinque per cento della popolazione vive in situazioni di povertà
Estrema un nostro commento a quest'articolo e quello di dire che stiamo parlando quindi Paesi situati nella zona molto probabilmente dal punti di vista
Geografico geologico
Più ricco del continente immane risorse naturali il minore capacità idrogeologiche in ricchezze del sottosuolo il petrolio per esempio
Sgorga in Congo in Cameron in Guinea equatoriale Paesi tra l'altro piccoli con la popolazione non troppo
Numerosa eppure eppure rappresentano rispetto all'altra unione monetaria quel didattico occidentale che ha problemi molto più gravi dal punto di vista anche delle risorse naturali e con questa zona Benedetta invece esprime il record della povertà
Nel continente noi
Proseguiamo l'anno da rassegna andando a vedere temi più di attualità inattualità questa settimana ci porta in Togo
Il Togo un paese dell'Africa occidentale una volta colonia tedesca poi diventata colonia francese all'indomani della prima guerra mondiale tolgo che confina con il Ghana confina con il bene e al nord confida anche con altri paesi dell'Africa occidentale che cosa è successo
Ce lo dice l'oppone Africa in una articolo di Foley GA dell'atto da lo meno a capitale del Togo
Che cosa succede sette morti miliziani accusati e un regime sotto pressione scrive dunque affetti la repressione dei manifestanti in Togo ha fatto sette morti e agli inventa lei i tubini di un ricorso a miliziani stranieri in un contesto politico molto teso così
La brutalità tra il ventisei e il ventinove giugno
Luppolo parla della brutalità di una repressione portata avanti secondo tante organizzazioni di difesa dei diritti umani da elementi delle forze dell'ordine e delle milizie
Al lume capitale come in tante città del paese
Il i qui i ragazzi che hanno sono scesi in strada per contestare il governo nonostante l'interdizione formale di manifestare
Se hanno denunciato lindo la vita estremamente Carra stanno denunciando l'arresto di oppositori e soprattutto il pomo della discordia e una riforma costituzionale contestata che ha permesso a Formia sin qui cinquantanove anni di mantenersi al vertice dell'esecutivo senza limitazioni di banda
Ricorda che fornì a singoli e il figlio di Etienne io cinque Elia debba che guida il Paese che ha guidato il paese dal mille novecento sessantaquattro fino al due mila e cinque quando è morta e Lastrucci succeduto il suo fine ufficialmente investito Presidente del Consiglio dei ministri il tre maggio
Questo fornì estingue concentra d'ora in avanti l'essenziale dei poteri nel nuovo regime alimentare instaurata della Quinta Repubblica Togo lese
I giovani quindi hanno protestato hanno eretto barricate hanno paralizzato la circolazione hanno affrontato le forze dell'ordine e la risposta è stata immediata gas lacrimogeni
Arresti brutali video
Di ragazzi bastonati dalla polizia e scene di panico hanno circolato in tutte le reti sociali provenienti quindi da questo piccolo paese dell'Africa
Occidentale ammessi internazionale aveva già avvisato
In un comunicato del diciassette giugno l'ONG a chiamava le autorità indagare su casi di tortura inflitta a manifestanti arrestati all'onda su fondo di arresti arbitrari e di trattamenti degradanti
Vietando le manifestazioni reprimendo con la forza le autorità avvio all'anno il diritto internazionale stigmatizza
Amnesty International e così si esprime masso si direbbe
Direttore regionale per intervento dell'Africa del occidentale e centrale che chiama a un in questi anni a un'inchiesta Padova rapida imparziale indipendente e efficace su ciò che sta avvenendo
Nel Togo e si temono anche che le tensioni possano conoscere una recrudescenza perché c'è la campagna elettorale per le elezioni municipali del diciassette luglio
A Lomé campagna che si è aperta
Mercoledì due giugno e quindi c'è tanti inquietudine Moon numerosi osservatori temono che ci siano un che ci siano altri ondate di violenza su fondo di
Rabbia sociale e di sfiducia politica di questi giovani come vediamo oltre alle tronco c'è anche al tocco c'è anche il il Kenya vi abbiamo raccontato l'anno e las la puntata scorsa ciò che sta accadendo in che regna il giovani africani scendono
I in piazzando non hanno più paura
Dell'autoritarismo e della repressione della polizia e vogliono più trasparenza vogliono più equità può vogliono
In un mondo dove vedono le loro speranze tradite dalla classe politica
Non sono incompetente ma poco democratica ma soprattutto con rotta
E temono per il loro futuro e quindi scendere in piazza vogliono dei cambiamenti e i cambiamenti o arriveranno democraticamente o aggiungiamo noi arriveranno attraverso i colpi di Stato che abbiamo visto in tre Paesi del SEL Burkina Faso Niger e mali
Colpi di stato acclamato nelle strade dai giovani che certamente
Capisco non intendono che sono militari che hanno preso il potere per rispetto a ciò che c'era loro preferiscono un cambiamento almeno della loro condizione cosa che non sempre avviene
Proseguiamo insultiamo la nostra presenza sul sito della rivista Africa per parlare di di un'altra aria
E di crisi di qui vi parliamo di qui la stampa nazionale italiana e anche europea non parla abbastanza ed è la situazione del Sudan
Scrive qui ieri gli ha un buio a
Da una corrispondenza
Per la rivista Africa sudando rischia di andare a pezzi scrive
A due anni e mezzo dallo scoppio del conflitto il Sudan è un paese frammentato stremato da una guerra senza confini né prospettive
Dove la popolazione civile bersaglio e scudo umano
Dalle aree dei combattimenti filtrano notizie di orribili stragi tredici milioni di sfollati in Sudan fame strutture sanitarie al collasso
E racconta Pieria un buio anche Khartoum un tempo cuore vivo del Sudan la capitale e oggi un deserto di rovi nelle sue strade un tempo affollati e vivaci sonora disseminati di carcasse carbonizzate
Edifici sventrati e silenzi irreali il Museo nazionale che custodiva millenni di storia è stato saccheggiato restano solo sale devastati reperti distrutti questo è un po'la situazione di Khartoum la capitale
Del su domanda ricorda
Pierrot gli ha un Puglia che nella guerra esplosa il quindici aprile due mila e ventitré
Nello scontro tra Abdel Fattah Al Buran centrale dell'esercito e Mohammed andando da Gallo detto elmetti leader delle forze di supporto rapido
Secondo gli esperti militari ribelli hanno ricevuto dai loro alleati regionali
E qui si parla degli Emirati Arabi Uniti dei droni tecnologicamente più avanzati capaci di percorrere distanze più lunghe e di colpire a distanza obiettivi strategici
Le porte di posso dando l'unico in cui arrivano ancora gli aiuti umanitarie una base militare e il principale in deposito petrolifero del Paese un po'l'obiettivo strategico dei combattenti
Si parla quindi anche ci ricorda ma l'abbiamo già detto in questa puntata dell'emergenza umanitaria sudanese andiamo a vedere le cifre di questa emergenza umanitaria e la crisi umanitaria assunto proporzioni catastrofiche non se ne parla si parla molto
E giustamente di Ucraina e di casa ma le guerre nel mondo non sono due le guerre sono di più e questa del Sudan davvero meriterebbe di essere raccontato per inteso
Drammatico insopportabile
Della emergenza umanitaria che noi qui non smetteremo mai di segnalare le Nazioni Unite stimano
A oltre tredici milioni di sfollati trenta milioni di bisognosi di aiuti e almeno tre milioni di bambini a rischio di morte per fame con quasi tredici milioni di sfollati abbiamo detto
Sistema sanitario ovviamente al collasso il settanta per cento della popolazione non ha accesso a cure mediche e l'ottanta per cento degli ospedali è fuori uso o funziona solo parzialmente questa la situazione in Sudan soprattutto l'aria del Darfur che conoscono bene gli ascoltatori di radio radicale perché c'è stata una campagna
Per il genocidio che era in corso a opera di Omar Bashir il Darfur ancora una volta epicentro di massacri e di crimini contro l'umanità si parla anche
Di un genocidio silenziosa in corso nel Darfur
Migliaia di civili sono stati massacrati stuprati mutilati
Non è solo una guerra tra Generali e un genocidio silenzioso afferma ammende sadico medico volontario in una clinica improvvisata vicino agli alla vedo donne violentate bambini senza armati anziani giustiziati
E nessuno interviene il grido d'aiuto e di denuncia di a mente sadico medico volontario in nessun banda ma come in tutte le guerre ci sono sempre degli interessi in gioco il Darfur non è solo teatro di guerra e anche una regione ricca d'Oro col loro dell'Africa che torna al centro delle contese
Internazionali soprattutto in un momento come questo nel contesto economico mondiale dove loro sta guadagnando sempre più valori e quindi chi lo controlla accesso a risorse e potere
Il conflitto sudanese ormai diventato uno scacchiere internazionale gli Emirati Arabi Uniti sono accusati di sostenere le forze di supporto rapido i ribelli in cambio di Oro e influenze
Mentre l'Egitto a Foggia l'esercito temendo il caos ai propri confini
E così anche il ciambellano ossia i mercenari del gruppo ex Wagner risultano coinvolti seppur indirettamente il Sudan scrive la rivista Africa è diventato un nodo strategico nella competizione per il controllo delle risorse delle rotte migratorie dell'accesso al Mar Rosso
La recente decisione quindi della Corte internazionale di giustizia dell'Aja di rigettare la denuncia del Sudan contro gli immigrati per genocidio ritenendosi non competente
Questa decisione acuito le tensioni diplomatiche lasciando al tempo stesso carta bianca agli ribelli
E si parla in questo pezzo di civili usati come scudi insomma non c'è finire alla gironi ai gironi infernali che la guerra in Sudan a scatenate noi diamo
Ancora il tempo
Per parlare di Repubblica democratica del Congo ma giusto per ricordare che l'accordo finalmente che vi abbiamo annunciato tra il Ruanda e il e la Repubblica Democratica del Congo quest'accordo è stato finalmente firmato è stato firmato a Washington sostenuto portato avanti
Dalle autorità americane il presidente Trump ha fatto una foto con i film attori di questi firmatarie di questi accorta Piero
Di quest'accordo ma tutto ancora resta
E da vedere se questo accordo porterà la pace al di là
Della fame di risorse minerali da parte di Trump e che cosa succede sul terreno ce lo dicono
A vari giornali noi ancora riprendiamo alla rivista Africa che ci dice che secondo un rapporto dell'ONU Kigali la capitale
Kigali quindi il Ruanda sostiene i ribelli dell'M ventitré per controllare risorse e territori nell'est della Repubblica Democratica del Congo
Costruita una struttura di potere che sostituisce l'amministrazione congolese tutto questo potrà mai finire
Quando i gruppi armati armati hanno
Direttamente accesso alle ricchezze e lei esportano attraverso il Ruanda e l'Uganda cesseranno mai
Metteranno fino a questa economia di guerra che innato nella parte orientali del Congo da fari dice decenni non basta la firma di un accordo noi dedicheremo un approfondimento a questo accordò forse anche una intera puntata per darvi tutti i risvolti
E anche il follow up il su come questo accordo sarà rispettato o non rispettata da coloro che l'hanno firmato noi vogliamo però chiudere
Questa puntata con una notizia di musica che riguarda una artista tra le più famose del continente africani sedi che chi gioca e chi gioca no
La cantautrice originaria del bene vincitrice di cinque premi e tra le personalità scelte per l'edizione due mila ventisei del celebre viale di Holy Wood Angeletti Jones sarà così la prima artista africana nera con una stella sulla Wal confermo
A Holy Wood
Prima artista africano e l'annuncio arrivata mercoledì nel corso della conferenza stampa di presentazione dei trenta trentacinque nomi che comporranno la classe due mila ventisei del celebre via
Basiliche Chigio rappresenterà il continente africano come unica rappresentante africana sulla Walk of Fame che conta oltre Duemila ottocento stelle la data della cerimonia
Di inaugurazione della sua stella non è ancora stata fissata e noi lo facciamo gli auguri
A così litigio e con questa chiudiamo anche questa puntata ringraziandovi per averla seguita vi lasciamo in compagnia della programmazione di radio radicale vi diamo appuntamento
La settimana prossima per un altro viaggio nelle affetti