A proposito di Shalom - Intervista a Raffaele Sabbadini

Radio radicale siamo qui in compagnia di Raffaele Sabatini presidente di crescenti Italia buongiorno ciao buongiorno Buongiorno attende avvenuto giudicare a fare compere oggi vorrei parlare di diritti fondamentalmente diritti negati
Quanto mi racconti che cosa che esce agli assetti Italia
Un'organizzazione ebraica LGBT la prima organizzazione Braga LGBT nata in Italia dieci anni fa facciamo il nostro compleanno il nostro decimo compleanno quest'anno noi ci occupiamo di diciamo di inclusione e di parità delle persone ebraiche ebree LGBT
In Italia e in particolare ci sono due temi importanti su cui ci confrontiamo in generale sono nelle comunità ebraiche
Siamo sempre vigili rispetto a situazioni di homo la smobilitare transfobia e all'interno della società ma in particolare il movimento LGBT
Siamo ovviamente attenti a fenomeni di antisemitismo
Questo è un po'gli obiettivi della nostra organizzazione e così abitini purtroppo sono stati sconfessati ultimamente Raffaele perché è successo Napoli a Firenze a Roma allora quello che è successo a Napoli Firenze Roma è stato molto indicativo del clima che in questo momento
Abbiamo in Italia di movimento LGBT none differente dalla Società italiana
Ma la differenza fondamentale che il movimento LGBT è un movimento per i diritti come il movimento delle donne un movimento di diritti e in questo periodo a partire da diciamo da due anni e passa cioè dopo il sette ottobre praticamente che è successo si è andata approfondendo una una forte diciamo presenza di parole d'ordine escludente sì che diciamo si espresse in maniera diretta in varie situazioni tra cui Roma Milano Roma-Napoli anche Toscana Pride quest'anno che cosa è successo praticamente a Roma e a Napoli
Noi siamo stati a Roma alla fine dalla manifestazione che e a Napoli dal palco sempre alla fino alla manifestazione siamo stati definiti assassini ai terroristi
E questa cosa ovviamente nel movimento LGBT che al movimento dei diritti è una situazione molto pesante per noi ovviamente che cosa vuol dire questo non voglio dire che la situazione sia una situazione di antisemitismo diffuso non posso pensare che tutte le persone
Che erano in queste manifestazioni definendo ci assassini o terroristi a noi ebrei LGBT italiani
Insisto su questa cosa
Sì ci si possa definire appunto assassini terroristi che cosa che cosa vuol dire questo vuol dire che
Una
Diciamo il concetto di definire qualcuno in funzione del di qualcosa che è al di fuori d'Italia cioè in particolare con il
E alla situazione che si è andata a definire è stato una situazione di esclusione
Cioè noi eritrei LGBT perché dovremmo essere definiti terroristi e assassini
Perché come è successo al Toscana Pride dovremmo essere esclusi per questioni di sicurezza perché portiamo le bandiere Rainbow con il Maga in David sopra cioè con la stella ebraica
Ma da fare una domanda viene spontanea così è stato definito assassino in quanto ebreo non è leggibile esatto è questo il vero problema anch'io che non sono LGBT comunque sarà stato definito in quanto ebreo assassino terrorista
Il quanto di peggio esatto e questa questa cosa è una cosa che non va bene è una cosa sono è un'etichetta brutale che è stata affibbiata in funzione di che cosa
Ce lo devono spiegare chi l'ha fatto perché si si tende a confondere quello che sono dei segni o delle delle caratteristiche cioè delle identità come la nostra ebraiche LGBT ebraico la componente ebraica come qualcosa che abbia a che fare con le politiche di uno Stato
E questa cosa non va bene questa cosa non va bene perché non c'è la realtà noi siamo a tutti gli affetti membri della comunità LGBT ci siamo da dieci anni e non abbiamo mai avuto problemi
Di questo genere in questo momento invece si tende in funzione del nostro appartenere alla comunità ebraica in generale a escluderci
Questo modo di escludere non è ammissibile
Non è ammissibile Raffaele soprattutto perché come dice vide il problema non eccome che ho proposto io non è confinata al mondo del G Pitti quello che sta accadendo segno di tempi che stiamo vivendo allora una domanda che ti faccio e che è stata posta poi anche devo dire con molta solerzia da vari siti come che punto it in un'intervista molto importante collette Brera con le due risposte
Ti viene chiesto di abdicare antiebraismo sostanzialmente
No pre direi si chiede di prendere le distanze da si noterebbe il grande fuori da Israele soltanto di ebraismo ma il problema è che si chiede Annoni non si sa per quale ragione
Di discolpa cd qualcosa che non è nostro cioè
Di prendere le distanze cosa che non viene chiesta nessuno è mai stato chiesto per esempio non è stato mai detto a nessuno assassino terrorista a a persona leggi Beatty cristiane o a persone che leggi Beatty musulmane Warnes zone coperte degli Urali velleitario ovverosia etc perché perché non è non è una situazione gestibile in questo modo cioè è un modo per ma significare per dare delle etichette
Che non ci devono essere soprattutto in un movimento LGBT ma perché secondo me questo circuito ha che che anche dovuta allora io non posso pensare appunto che tutte le persone che fossero lì a Roma piuttosto che
Soprattutto a Napoli fossero tutte antisemite ovviamente esiste un antisemitismo però di base di alcuni che si esprime anche attraverso parole d'ordine che cercano di confondere e di associare l'ebraismo a a situazioni contro il governo israeliano eccetera eccetera noi personalmente siamo abbiamo sempre contestato siamo sempre stati molto vicine al movimento LGBT in Israele proprio perché contestava alcune prese di posizione
Della del Governo però questo non vuol dire che noi siamo complici di qualcosa che sta succedendo non siamo assolutamente non è assolutamente ammissibile confondere
Quella che ha una dimensione politica che è una dimensione che riguarda il il movimento come si dice in particolare in particolare
La situazione mediorientale che si sia sovrapposta diventi un momento di esclusione dal movimento
Rispetto alla nostra situazione identitaria mi spiego meglio la nostra lì la nostra identità è ebraica e LGBT è questa la rivendichiamo da dieci anni e non abbiamo mai avuto problemi di questo genere se si sovrappone una dimensione politica cioè il fatto di accettare non accettare piuttosto che criticare non criticare qualcosa che è politico che riguarda geopolitica riguarda altre altre situazioni vuol dire che si tende a voler escludere le persone e in un movimento per i diritti civili non è ammissibile
Sede a fare io ho avuto modo di vedere video no comuni ho visto giusto è salito sul palco a Napoli di frontali vigente con striscioni no genocidio bandiere palestinesi
Poi ci hanno un po'detto di tutto insultato il tuo aiuto la grande forza e capacità questo di fautore di seguitare a parlare di mantenere ferme le due posizioni
Però quanto può essere in futuro conciliabile tutto questo perché essere lì con una marea di ostilità credo che non sia semplice allora domande ti faccio crescete in questo senso che posizione prendere il futuro
Quella della resilienza che rimane lì comunque o dare un segnale forte di le signorine da tutto questo non ci stiamo più
Allora
Sicuramente quella della resilienza questo è la la risposta secca questo passa attraverso un travaglio che è durato due anni l'anno scorso non siamo stati per problemi proprio di sicurezza
Nei nei try dell'abbiamo denunciato perché c'era una situazione assolutamente di esclusione e di problematiche di sicurezza molto forti
Però quest'anno ci siamo riposto il problema
E abbiamo deciso di partecipare perché il fatto di non partecipare voleva dire voleva dire anche lasciare spazio a chi a chi fa l'odiatore seriale senza senza alcun tipo di di base cioè noi abbiamo deciso e non è stato facile stare a Roma a Roma devo dire fino a che non siamo arrivati alla fine
è stato una una situazione perfetta siamo stati contestati da alcuni ma era sempre una situazione a livello come si dice in piena civiltà con bandiere palestinesi quello che vogliamo può essere giusto o sbagliato ma comunque era una contestazione
Civile siamo stati applauditi anche perché siamo stati applauditi alla fine però c'è stato questo diciamo aggressione verbale e non solo verbale tentativo non solo verbali di aggressione che avvenuto alla fine
E questo è stato un molto pesante molto pesante l'avete visto indiretta perché questo è stato firmato anche questo
Il discorso a Napoli non è stato facile però noi vogliamo esserci perché questa è una battaglia per i diritti di tutti per la non esclusione di nessuno
E soprattutto perché la violenza non faccia parte come è sempre stato
Del movimento LGBT il movimento Quirra non e deve rifiutare la violenza verbale e fisica perché si è arriviamo alla violenza verbale e fisica di esclusione non siamo più il movimento per i diritti
Ultima domanda da fare salutarci ovviamente faccio mio il tuo l'accorato per quello che saremo assieme a Radio Radicale come dicevo la nella tempia dei divertenti e dei diritti assolutamente vogliamo che vengano rispettati per tutti una domanda però scomoda me ne rendo conto ma voglio farti poiché decide come rispondere ovviamente
In quei contestatari con quelle bandiere comunque di striscioni quei colori c'è la consapevolezza che l'unico paese al di là dei governi gongola erano in quel momento Ance frega nulla in questo momento del sia
Netanyahu piuttosto che Bennet piuttosto che Ganz Lapid non ce ne importa nulla c'è la consapevolezza che l'unico luogo del Medioriente dove quelle bandiere LGBT possono sfidare e possono andare a testa alta per le vie di Tel Aviv e Israele
Allora
Io fare una premessa su questo
Io ritengo che la consapevolezza ci sia in parte non totalmente in particolare su una cosa non c'è consapevolezza sul fatto che secondo la definizione Dell'Aira praticamente il
Diciamo prendere le distanze chiedere di prendere le distanze da Israele il dalla sua legittimità all'esistenza
Secondo Laira e che è una dei definizione ripresa dallo dallo Stato italiano ma anche a livello europeo
è un atto di antisemitismo ora che ci piaccia o no questa cosa bisogna considerarla bisogna stare attenti come si parla
Nel senso che in questa situazione noi siamo sempre a difesa di quello che
Diciamo
Una posizione anti se secondo noi antisemita il fatto che esista ovvio il fatto che esista in Israele determinate
Diritti
Per l'eversione LGBT ovviamente non si sovrappone al discorso politico
Per cui se tenesse iniziassimo a tenere separati
Questi soprattutto da chi ci accusa non si sa di che cosa come ci accusavano di decido io adesso ci accusano volgarmente di una serie di misfatti a noi ebrei cosa che abbiamo visto ultimamente anche sulla carta stampata non all'interno del movimento LGBT motivo l'articolo di Venus di Vito Mancuso situazioni molto estreme questa cosa
Dovrebbe essere alla base di tutto
Perché vanno di vanno separate le due dimensioni e l'ultima cosa
Importante attenzione alle opinioni personali non esiste che noi dividiamo tra ebrei buoni ebrei cattivi in funzione di quello di cui si parla di quello di cui si
Come si dice si di quello di cui si scrive fare questo non è stato
Cioè non è un'operazione democratica e non è un'operazione chiara se io scrivo qualcosa lo scrivo per me e per la mia organizzazione se
Altri scrivono delle cose altri prescrivono le cose non si può spendere quella parte per il tutto
Raffaele Grazia sa più gravi se la deve arrivare sempre aperta per questa assolutamente c'è un tema e per altri tre ingrati suoi compagni radicali perché son sempre stato un faro nel mondo dei diritti e radio radicale un faro
Assolutamente anche nel mondo dei diritti da Sentry buona seguita dall'esserlo rasserenazione Aster e Sabatini un buon così il mento con i programmi di radio radicale