Festa Nazionale dell'Unità 2025 - L'economia e le imprese italiane tra dazi e incertezze

Ecco ci buona sera a tutti benvenuti a questo incontro
Dedicato ai temi della competitività all'economia i dazi
Alle imprese italiane
Tra dazi e incertezze come è stato titolato sono dico morta di Avvenire alla mia destra presidente di Confindustria Emanuele Orsini
L'avvocato salamella
E a sinistra lo conoscete responsabile economico del Pd Antonio Misiani
Molto bello che ci sia il tempo indicato qui così non devo devo soltanto ricordare che faremo alcuni giri di tavolo sui temi e relatori di stare nei tempi dei cinque sei minuti a testa in modo che possiamo dialogare
A lungo a lungo per un'ora non di più perché poi so che c'è un altro importante incontro dunque direi che possiamo partire subito con il presidente di Confindustria proprio a partire dal contesto
Che ci ha visto come dire che ha visto l'impresa si navigare in questo due mila e venticinque assolutamente difficile alle guerre che purtroppo preoccupano il mondo e sono guerre combattute per cui va il nostro pensiero da cui poi sono dedicati dei panel molto importanti sia giunto nel due mila venticinque
Un altro tipo di guerra la guerra commerciale
E in questo senso i dazi che sono stati imposti dall'amministrazione americana sono certamente il tema chiave di questi primi nove mesi dell'anno di questi primi otto mesi dell'anno
Al Presidente Orsini volevo chiedere innanzitutto che impatto tutto questo sta avendo sul sistema italiano per quanto riguarda la competitività Confindustria fatto delle stime che sono spesso in aggiornamento
E certamente
Qualche impatto avuto tutto questo e anche la volatilità degli annunci perché ne stiamo assistendo un negoziato che va avanti da tempo che ha visto per protagonista l'America e l'Europa in ultimo
Prego beh intanto grazie grazie dell'invito grazie Antonio grazie al partito democratico dell'invito che noi vediamo che il dialogo con tutti i partiti sia fondamentale PC dicevamo prima
è ovvio che una delle più grandi incertezze di umili venticinque poi purtroppo tralascio il tema delle guerre che io credo che parlare di guerra ancora due mila venticinque se la roba da matti ma questo è un mio pensiero personale e mi auguro che veramente tutti facciano un passo indietro velocissimamente perché io credo che c'ha delle vite umane quindi la cosa fondamentale è quella detto questo io tornando al tema dei dazi che è uno dei capitoli che ha colpito ovviamente l'impresa italiana perché io parto dicendo inizia dicendo che comunque il nostro Paese esporta circa sessantacinque miliardi con un saldo positivo
Inoltre ventinove miliardi verso gli Stati Uniti in un paese comunque in un continente con con gli Stati Uniti
Che è un continente chiunque premia il nostro prodotto perché non è solo quanto sportivi ma anche la marginalità del nostro prodotto che riesce a ottenere in quel Paese che per noi è fondamentale
L'incertezza che aveva come diceva lei che era uno dei capitoli fondamentali perché il negoziato così lungo una cosa creare generate l'incertezza importa diventa veramente predominante
L'impatto stimato dal nostro centro studi oggi con un quindici per cento flette
Ovviamente importante perché è un circa sono ventidue miliardi però anche qui vorrei fare un ragionamento più complessivo
Io ogni punto in più che viene aggiunto nostro prodotto lo sono contento perché omaggio proprio quello mettere non in competitività ma ma
Nel ragionamento che voglio fare sul centoquarantaquattro Paesi che sono stati colpiti comunque dai dati la media dei dazi circa del dodici per cento giunta all'Europa è stato aggiunto il quindici per cento e venendo all'Italia l'Italia voglio ricordare che questo quindici per cento Pupa sordo un quattro virgola otto che era già presente in precedenza quindi il nostro aggiunta del dieci virgola due
è un po'meno dirittura degli altri che non vuol dire che siamo contenti è ovvio però quello che mi preoccupa al quando si parte e si comincia la corsa che siamo tutti i cancelli di partenza se fossimo tutti dodici o quindici per cento
Il nostro Paese è ovvio che riesce a essere ancora performante
Il vero problema che oggi in molti stanno sottovalutando è il tema cambio euro-dollaro che è quella la vera grande differenza che ci toglie ovviamente competitività perché a oggi abbiamo visto assoldato il cambio oggi non l'ho visto però mediamente il tredici per cento ma gli analisti ci dicono che potrebbe arrivare un venti per cento l'anno prossimo marzo
Se fosse un venti per cento è quello che ci mette fuori competitività quindi e per quello che noi abbiamo stimolato in maniera forte e chiara soprattutto in un momento come gli Stati Uniti
E e diventando forte la moneta europea saprà attrarre investimenti perché di solito chi ha fondi di investimento che a denari ma verso monete forti Negro capitolo è pieno in Europa lo stiamo facendo nulla per poter detrarre
Quindi per quello che abbiamo detto che si faccia presto pensando ai loro bond pensando comunque di saper attrarre i capitali per fare in modo che quei capitali per arrivare a ciò che comunque l'Italia l'Europa ci chiede e che quindi mantenere l'oggetto del diciamo decarbonizzazione del nostro grande continente per aiutare le nostre imprese a trasformarsi serve saper attrarre e fare subito quello cosa genera invece dovrebbe anche
Una diciamo un livellamento e abbasserebbe quel venti per cento che probabilmente si può arrivare quindi farebbe due effetti positivi una raccolta per poter far sì che l'Europa possa in ogni modo
Essere più competitiva seconda cosa abbassare la differenza euro-dollaro che per noi sarà fondamentale perché quando parliamo di competitività parlo è quello il problema
Grazie anche per la perfetta sintonia coi tempi presidente che ha messo in fila alcuni temi molto importanti ha citato anche gli eurobond che credo sia un assist importante anche per il PD ma ne parliamo dopo
All'avvocato armi le chiedevo proprio questo cioè quando parliamo di dazi diamo per scontato che si possono cambiare le regole anche dal punto di vista giuridico con questa facilità cerco gli annunci abbiamo in mente
Presidente Trump e nel giardino della Casa Bianca con la sua tabella che poi ha rinnovato ha cambiato oppure esistono anche degli enti sovranazionali che possono dire qualcosa che nel caso cosa
Tanto anch'io mi associo ai ringraziamenti per questo invito come ha fatto veramente molto piacere allora rigo Dapporto dove sono stata la settimana scorsa e dove si sono riuniti a livello mondiale
Tuttora con la la mia categoria la categoria di appassionate di esperti di diritto doganale l'International custom lo Academy
E allora insomma la valutazione che è stata data non solo da noi europei ma a livello mondiale e questo questa forte preoccupazione al di là del livello dei dati che desta preoccupazione giustamente alle aziende italiane che esportano perché non dimentichiamo che il rispetto al prodotto interno lordo italiano il esportazioni rappresentano circa il quaranta per cento quindi sono una voce fondamentale
Però non preoccupa soltanto il mondo delle aziende al mondo del lavoro preoccupa anche enormemente l'impatto che questa incertezza determina rispetto alle relazioni internazionali ai rapporti tra gli Stati
Alla solidità degli accordi che si raggiungono un perché non dimentichiamo che anche questo accordo che è stato raggiunto con l'Unione europea non abbiamo ancora il testo scritto
Quindi abbiamo un'intesa e apriamo poi ovviamente la declinazione di una dichiarazione congiunta che rimane ancora molto vaga
Rispetto all'assetto internazionale
Il fatto che ci sia una persona sola al comando che detti il livello dei dazi doganali senza passare per esempio attraverso il suo congresso
E vada a toccare le regole della World Trade Organization è che è basata sul concetto di parità di trattamento e sul concetto di nazione più favorita cosa vuol dire in sintesi vuol dire
Regolamentare allo stesso modo io le le transazioni verso i vari paesi quindi non dovrei discriminare i Paesi da cui arrivano le merci e dovrei trattare tutti allo stesso modo salvo quelli che hanno come un accordo di libero scambio bene
Questo principio sta veramente creando un effetto dirompente sulla già difficile tenuta della World Trade Organization delle regole multilaterali e baciando tutta una serie di poteri interni la Costituzione americana dice
Che spetta al presidente degli Stati Uniti ad adottare una serie di misure ma non contempla i dazi doganali che sono invece prerogativa del congresso
E abbiamo questo strumento questo ieri pare insomma che il l'acronimo di una di una norma del mille novecentosettantadue degli Stati Uniti che consente in via eccezionale al presidente degli Stati Uniti
Di adottare determinate misure in situazioni di minaccia per la sicurezza nazionale de bene per la prima volta questo criterio è stato interpretato come minaccia anche di natura economica non solo politica non solo militare e questo evidentemente come sappiamo ha creato un forte dibattito abbiamo due pronunce del tribunale della corte federale che hanno dato ragione
Alle imprese dicendo che questi dati sono illegittimi proprio per violazione di questi principi insomma
è un aspetto che va oltre l'impatto meramente economico che ha a che vedere con la prevedibilità della scienza e delle delle aziende e anche le scelte dei degli altri governi che sono veramente oggi nelle ambasce un po'appesi agli executive order e questo crea oggettivamente una forte no una Destruction una forte e e minaccia se non addirittura distruzione di questo ordine internazionale che bene o male aveva regolamentato gli ultimi anni dal dopoguerra ad oggi
E questo è affetto molto chiaro quanto ha detto l'avvocato adesso questo effetto di incertezza che va dal mercato alle regole un'incertezza che poi con effetto che ha come dire poi una chiave di lettura anche e arriviamo al partito democratico Antonio Misiani
Un effetto anche sulle famiglie e sulle imprese italiane
Visto dal basso credo la signora che va a fare la spesa per il dibattito sui dazi se ne fa poco poi però andiamo a vedere i costi che possano esserci i costi che già ci sono perché il rialzo dei prezzi si vede nelle tasche degli italiani per usare un'espressione che va di moda in questi anni e allora da questo punto di vista come possiamo spiegare quello che sta succedendo ai cittadini può agli elettori
Allora buonasera grazie grazie al sarà bella grazie ad Emanuele Orsini erano tanti anni che un presidente nazionale di Confindustria non era ospite della festa nazionale dell'Unità ci tenevamo alla tua presenza
Perché ci sta a cuore il futuro dell'industria italiana della vocazione manifatturiera di questo Paese credo che ne dobbiamo discutere insieme con spirito costruttivo avendo in testa l'interesse generale del Paese è un modello di sviluppo
Ne approfitto ma lo faccio a nome di tutti per ringraziare i volontari e le volontarie della festa nazionale dell'Unità e delle centinaia di feste che il Partito Democratico organizzati e sta organizzando in tutta Italia perché senza il loro lavoro tutto questo
Non sarebbe non sarebbe possibile si è complicato spiegare alle persone alle famiglie quello che sta accadendo ma credo che mai come oggi le dinamiche geopolitiche gira economiche impattano direttamente
Sulla vita e sulle prospettive di ognuno di noi e noi siamo in una fase in cui all'orizzonte ci sono molte nubi nere
Dovevamo fare i conti con le grandi transizioni quell'ecologica quella digitale
A quei processi di trasformazione si sono aggiunte le guerre e questa parola purtroppo risuona più che mai nel dibattito pubblico a poche centinaia di chilometri da qui anzi dopo questo dibattito parleremo con interlocutori autorevolissimi
Della tragedia che si sta verificando a Gaza in Medioriente e le guerra commerciale la guerra commerciale con le forzature dell'amministrazione Trump e il quadro di incertezza che pesa sulle scelte politiche e pesa sulle scelte degli imprenditori
Perché in un quadro in cui non si sa mai che cosa deciderà Trump la mattina e come cambierà idea nel pomeriggio sfido chiunque a fare programmazione nei prossimi ma sei dodici mesi sta accadendo questo siamo in una nuova fase e dobbiamo essere consapevoli che il mondo di prima non tornerà i trent'anni della globalizzazione
Con i suoi benefici che i suoi limiti e le sofferenze indotte si sta esaurendo entriamo in una fase nuova e dobbiamo attrezzarci
Ed è l'Europa innanzitutto che si deve attrezzare ma l'Europa purtroppo oggi indebolita
E indebolita dalle crisi di grandi Paesi fondatori ci deve preoccupare l'instabilità della Francia ci deve preoccupare la crisi dell'industria tedesca
L'Italia che il Governo ci racconta quasi come un Bengodi è un Paese che ha delle fragilità che deve curare con una grande attenzione guardate io ho passato due giorni nelle Marche
Le Marche sono stati il cuore del sviluppo della piccola e media impresa italiana negli anni ottanta e novanta noi nel dibattito pubblico denunciamo il fatto che l'Italia rischi di perdere la siderurgia l'Automotive la chimica di base
C'è un processo di De industrializzazione che purtroppo sta avvenendo in alcuni settori chiave
Ma noi rischiamo di perderci anche lei
Eccellenze del made in Italy settori che hanno fatto la fortuna di questo Paese perché si chiamano tessile moda calzaturiero
Immobile settori
Che hanno revisori con questo Paese in cui siamo in una condizione di grande sofferenza li ho visti i numeri
Oltre che parlare con gli imprenditori delle Marche
Noi in due anni abbiamo perso il venticinque per cento della produzione di scarpe in questo Paese oltre che il trenta per cento nella produzione di veicoli scendendo al livello più basso dal mille novecentocinquantasei ed è chiaro che i dati la svalutazione che forse pesa persino di più dei dati tutte queste cose rischiano di peggiorare queste prospettive
Rischiano di pesare sulla condizione delle famiglie perché se tantissime imprese italiane in questi anni hanno fatto miracoli andando a vendere negli Stati Uniti con un interscambio che è raddoppiato negli ultimi dieci anni
E oggi devono fare i conti con i dazi al quindici e la svalutazione al tredici è chiaro che molte di queste imprese vanno in difficoltà
E molti dei lavoratori occupati da questa impresa rischiano di perdere la loro occupazione perché l'Italia un Paese a vocazione manifatturiera e a vocazione di export quel poco di crescita che abbiamo avuto nella fase recente dalla storia di questo Paese lo dobbiamo innanzitutto alle esportazioni siamo in un mondo diverso
Io credo che siamo tutti chiamati a ripensare profondamente il modello di sviluppo di questo Paese questo è il tema di cui dovrebbe parlare il Governo con le parti sociali
Di cui siamo tenuti a parlare noi che siamo il principale partito dell'opposizione perché se c'è una fase in cui non possiamo permetterci di galleggiare di negare i problemi di
Parlare di altro e queste alla fase ecco la cosa che a me preoccupa dello scombinato dibattito estivo sulla prossima manovra di Bilancio è che il tema dei dazi è scomparso dall'agenda
Giorgia Meloni al Meeting di Rimini non ha nemmeno pronunciato la parola dazi
Aveva annunciato un piano da venticinque miliardi ad aprile lo abbiamo perso nei dai radar
Ma abbiamo visto invece la solita fiera delle promesse sulle pensioni con il TFR l'ennesima rottamazione il taglio delle tasse al ceto medio che per l'amor di Dio
Può essere utile ma non c'è nessuno dalle parti del Governo e della maggioranza che parlano di investimenti di come sostenere il sistema produttivo di fronte a quello che sta accadendo di come aprire nuovi mercati
Visto che il mercato americano a eretto le barriere commerciali e delle svalutazioni e di come rilanciare la domanda Interna perché è chiaro che quel modello trainato dalle esportazioni degli ultimi trent'anni
Quel modello sta venendo meno e allora il tema di come rilanciare i consumi e gli investimenti nel nostro Paese non può che essere al centro della discussione della prossima legge di bilancio ecco io credo che siamo tutti tenuti a parlare di quello spero che la maggioranza e governo tornino nel mondo reale e il mondo reale quello degli imprenditori e dei lavoratori che io e tanti altri abbiamo incontrato in queste settimane gente che si è rimboccata le maniche
In trent'anni ha eretto dal nulla realtà produttive che sanno saputo vendere in tutto il mondo non possiamo permetterci
Che quelle aziende chiudano nel silenzio generale perché questo Paese non ha futuro ce lo difende con le unghie e con i denti quella vocazione quella capacità di lavoro ma allora per farlo non basta non disturbare
Chi lavora che era uno slogan della Menoni nel due mila ventidue
Il tema oggi invece mettere in campo le politiche che servano abortire da una politica industriale
Degna di questo nome per difendere con le unghie e con i denti quell'Italia che lavora e chi fa impresa e fare ripartire un Paese che purtroppo si è fermato
Grazie
Grazie onorevole Misiani
Qui ha messo sul sul tavolo tanti temi
Parliamo anche di vigili di stabilità di leggi di bilancio adesso con col presidente Orsini però una battuta dobbiamo farlo cioè dobbiamo riprendere il filo
Che diciamo e gli stimoli che ci ha ci ha dato Misiani sul tema della de industrializzazione allora
è un fantasma che si aggira questo un fantasma che ha preso della de industrializzazione il da un lato ci son stati dati che per diversi mesi se non ho contato male ventisei ma forse voi mi mi correggerete
Hanno visto segno meno nella produzione industriale del nostro Paese dall'altro
Le imprese che rischiano di chiudere determinati settori strategici su cui facciamo fatica è un fantasma che si sta con come dire che stiamo facendo di tutto per cancellare può il rischio di un deserto industriale che in alcune zone del Paese
Che ha avanzato era è un incubo lontano presidente B e noi qui dobbiamo dirci la verità però
Cioè le scelte fatte
Dalla precedente Commissione europea e ci auguriamo che la prossima questa Commissione europea non continui ma non purtroppo non mi sembra
Così allineata alle nostre richieste e che abbiamo fatto di tutto per gli strali Zara e l'Europa
Perché guardate adesso credo come dico
Libri riparto dicendo una cosa che per noi è fondamentale
L'Europa emette il sei virgola sette per cento di emissioni
Produciamo il quindici per cento del PIL mondiale
E io noi come se imprenditori italiani ma anche europei riconosciuto redenta dall'ONU e quindi non è un dato che da Confindustria siamo le migliori aziende sul set sul mondo ambientale c'è quindi con un
Mettendo al centro l'ambiente per quanto ci riguarda le come in prese
Riconosciuto da tutti oggi cosa abbiamo fatto l'Europa abbiamo fatto di tutto per distruggere il nostro primo prodotto che quello dell'automotive
Perché l'abbiamo fatto sul tema del dell'iter del diciamo del calzaturiero e della pelletteria sul tema dei chimici ma sul tema dei farmaci stiamo facendo di tutto per far scappare le nostre imprese dall'Europa
Quindi anche qui serve fare ad aver flessione seria perché la verità
E che quello che stiamo facendo anche quando le norme vengono pensate in Europa non si pensa all'Effetto che generano e oggi non si può più pensare una norma che possa mettere in difficoltà le imprese perché quando Antonio diceva
Dietro le imprese qui guardate dobbiamo cambiare la cultura perché le imprese lavoratori lavoratori impresa sono la stessa cosa
Però quando noi parliamo che lavoratori invece sono la stessa cosa che noi vogliamo mantenere l'impresa nel nostro Paese vogliamo che non vadano via e stiamo facendo di tutto perché comunque
Parlate sul tema dell'automotive ci dobbiamo dire la verità
Non siamo riusciti covano pare essere attrattive mantenerli dal costo dell'energia dalle tutte le norme che abbiamo fatto per poi fare cosa
Abbiamo spostato le sanzioni di due anni c'è generando della tre incertezze all'hotel dichiara Carla due mila e trenta lo farà qui motori elettrici
E quindi è un è un ritorno indietro me ieri dice rivaluto seria prive le centrali a carbone
C'è una
Noi abbiamo fatto di tutto
Che vuol dire non noi ripeto stiamo dicendo che l'oggetto lo vogliamo mantenere
Però non è possibile che ancora oggi la parola neutralità tecnologica o libertà tecnologica per mantenere quell'oggetto non ci sia
E invece ci sono dei ragionamenti dove dicono impongo quel tipo di prodotto da utilizzare sull'auto a quelli che non ce l'abbiamo lo acquistiamo siamo su come di altri paesi che facciamo ed a un certo punto di vista anche qui parliamo di competitività
Andiamo
Sul tema delle sanzioni nei bilanci di voi Dio di terra vediamo le sanzioni che dovremmo pagare voi come attivo loro quindi i soldi degli europei fanno ingrassare altre caso volto polisti che non europee
Ma qui non è un problema solo dette diciamo della casa automobilistica che si difendono da soli ma dietro la casa automobilistica l'abbiamo chi fa i pezzi di ricambio chi fa la gomma che fa eccezione chi fa il fanalino chi fa io quelli li devo difendere masse oggi noi stiamo facendo di tutto per delocalizzare un problema sul far sulla farmaceutica
Ci sta pensando di abbassare il patto inquini la protezione del brevetto a meno di otto anni dove gli Stati Uniti stanno facendo più dieci anni
Ma scusate se da un certo punto di vista peli meno alla ricerca e sviluppo dell'Europa
A un certo punto ai nostri bici di tutelarle sul brevetto a queste cosa fanno parte degli Stati Uniti producono gli Stati Uniti che attacca abbiamo generato che il farmaco ci costava di più a noi
Ma noi siamo in grado di voler tutelare nostri impresa all'interno del nostro continente perché senza impresa mi ricordo un dato il nostro Paese novecento miliardi di welfare
Il due terzi viene dalle imprese cambiamo la mentalità culturale dell'impresa è lontano dal lavoratore del territorio il benessere del territorio dell'Italia viene fatto generato anche dall'impresa
Quindi
Oggi purtroppo se prendete mille ragazzi e gli chiede che cosa vuoi fare da grande forse cinque o sei persone dieci persone dicono voglio fare l'imprenditore ma questo Paese senza impresa doveva ma questa è una riflessione che noi dobbiamo fare e quindi insieme e quindi mi fa piacere essere qua e quindi dirci le cose come sono perché oggi c'è un governo che ha anche sostenuto dal partito democratico in Europa dobbiamo di aiutarli a cambiare rotta e a prendere decisioni veloci perché come dicevo prima con un tweet quello cambiali
L'economia mondiale
Perché facciamo chiediamo ventisette portavoce qual è il nostro pensiero
Per dare la risposta Mercosur quando dobbiamo puntare nuovi mercati perché comunque se Cicala l'Europa ad andare verso nuovi mercati puntare a a potenziare l'Arabia Saudita appunto cercare di convincere l'India da bassa ma il Mercosur
Ma solo sei mesi che parliamo di percussore non c'è ancora su sembra che ci stiamo arrivando ma non abbiamo ancora la data del voto
Ma per tre carte tre cose pervenuto abbiamo l'equilibro tra il risultato corro il pollo
Ma veramente noi oggi perdiamo un potenziale di settecento milioni di abitanti che quello del Mercosur per portare i nostri prodotti per far lavorare le nostra gente continuare a mantenere il nostro Guelfa non siamo in grado di fare un un un voto
O dobbiamo porci una riflessione se questi io sono leghista convinto ma io questa Europa così che non decide e genera incertezza sicuramente non lo vuole
Grazie grazie
Avvocato darmela su questo ci può aiutare a capire perché l'Europa
Inconcepibile come dire si continuamente propone ripropone normative che parlo strette sicuramente all'impresa e che hanno bisogno di tempi previ che sono sorpassati come si diceva da intuite dalle decisioni che vengono prese
Unilateralmente da dai leader mondiali e allo stesso tempo anche sulle normative c'è un continuo ricambio
E gli utenti il in un modo l'auto elettrica in un altro ora si sta parlando di riarmo poi ci torneremo ecco da questo punto di vista sulle norme cosa si può fare per
Andare nella direzione che chiedono cittadini le famiglie d'impresa
Ma è anzitutto l'Europa ha fatto un passo quella di affidare a Mario Draghi il dossier legato alla competitività europea ed è stato un passo importante il problema che come riportano anche questa settimana il Financial Times
Non è stato realizzato quindi ci sono molte ricette importanti per far tornare a cuore dell'Europa per farla tornare a essere competitiva rispetto agli altri grandi blocchi che si stanno affermando
Non soltanto sui temi dell'intelligenza artificiale ma su tutto il settore dei dei servizi si tutti i servizi
E i settori legati all'elettronica l'evoluzione i nostri investimenti non sono paragonabili a quelli che stanno facendo degli Stati Uniti ricordiamo per esempio che vai bene
A con inflazionare Dutch Sonate messo in moto la filiera produttiva americana e la grande innovazione i grandi investimenti non solo sui temi del green deal ma anche proprio sulla programmazione e sulla economia digitale
Ma subito dopo la la pandemia quindi rilanciando fortemente rilanciato fortemente gli investimenti e la competitività su questo noi siamo rimasti indietro c'è una visione di fondo che è sicuramente una visione un po'legata ad un'Europa che deve prima far quadrare se estesa cioè come se l'Europa attraverso questa continua proliferazione di norme
Cercasse di tutto di trovare una un meccanismo di equilibrio e di condivisione di regole tra i ventisette Paesi che sono andati per molto tempo ognuno per conto proprio però non è questa la strategia che l'Europa deve avere non è questa l'Europa che vogliamo
Diversamente lo abbiamo visto in questi ultimi anni negli ultimi vent'anni la competitività europea e molto scesa e invece ovviamente saudita quella cinese ça va sans dire ma è anche migliorate se incrementata molto quella statunitense nonostante Trump dica che insomma gli Stati Uniti hanno perso terreno non è così nei numeri non è così nell'analisi dell'OCSE
Quindi è vero abbiamo dedicato e continuiamo a dedicare moltissimo tempo a regolamentare noi a regolamentare una serie di aspetti perché non ci occupiamo anche moltissimo dissipando per esempio di deforestazione
Che sono temi che a livello internazionale ci mettono in forte difficoltà allora tutti condividiamo la finalità di Rina e sono sicura che come ha detto Presidente Orsini nessuno più di noi ha impegnato nel realizzare quegli obiettivi
Però è anche vero di quegli obiettivi non possono diventare un fattore dissuasivo fattore che ci penalizza
E quindi insomma questo questo tema della vedi
Se l'azione europea e dell'esagerazione della legislazione è un tema che vediamo in tantissimi aspetti non soltanto legato io vi mentali economia lo sviluppo all'industria alla tutela dei consumatori ma lo vediamo anche sulla questione dei dazi
In cui probabilmente il nostro processo decisionale ventisette ha un po'rallentato quelle contromisure che probabilmente se messe in atto fin da subito avrebbero potuto un pochino arginare questo strapotere del degli Stati Uniti non dimentichiamo che l'Unione Europea è partita subito no appena dopo il Liberation degli appartanti prima ancora con i dazi sull'acciaio l'alluminio era partita subito dicendo che avrebbe voluto ripristinare quelle misure del due mila diciotto che erano servite proprio per bilanciare i rapporti con gli Stati Uniti
Dopo Liberation Day ancora insomma che è stato fatto una serie di operazioni tramite gli ambasciatori tramite i nostri rappresentanti l'Unione Europea la selezione di una serie di prodotti Statunitensi da tassare le Harley-Davidson e noccioline eccetera i jeans
Con l'obiettivo di andare a toccare profondamente gli interessi degli Stati Uniti e soprattutto gli interessi di quei paesi di quelle di quei deputati di queste nato ride
Vicari che avrebbero potuto in qualche modo interloquire con Trump inducendolo a più miti consigli quindi l'Europa ragionato strategicamente anche sulla partita dei dazi
Però poi non è riuscita ad arrivare diciamo ad una sette otto e quindi queste misure sono state minacciate ma non sono state poi adottate nella prospettiva di fare una trattativa
Adesso lo dicono tutti ma non non si vuole essere ingenerosi un modo per riflettere la Cina effettivamente ha preso una posizione più netta e forse probabilmente il tema di mettere subito sul in campo una serie di misure su cui notiziare sarebbe stato importante la conseguenza adesso che noi non abbiamo ripristinato quelle misure di contrasto e anzi ci siamo impegnati a ridurre o azzerare i dazi sui prodotti industriali
Questo per esempio si rende meno competitivi
Perché dare accesso ai prodotti Statunitensi a condizioni agevolate anche nel settore dell'automotive ci mette in difficoltà non abbiamo assolutamente un contro bilanciamento quindi insomma
E vero è giusto anche diciamo così sviluppare delle critiche senza essere antieuropeisti però dicendo che quel piano Draghi per esempio potrebbe essere un punto di rilancio importante non si capisce perché si è rimasto nel cassetto
Grazie grazie è un assist importante il il rapporto tra chi perché come
Scriviamo anche oggi sovvenire è stato attuato soltanto nell'undici per cento delle proposte cioè come diceva il presidente Orsini è stato praticamente rimesso nel cassetto
Eppure tante proposte che hanno a che vedere con la competitività con il ritorno a una politica industriale che è quella che
Cui faceva cenno prima l'onorevole Misiani sono temi importanti che non riguardano solo l'Europa ma anche il nostro Paese
Come fare per tornare a mettere in agenda questi temi e quali sono le proposte del partito democratico su questo io credo che rimettere in agenda i temi noti le proposte sia del rapporto Draghi che dal rapporto letta
Ugualmente importante su completamente o del mercato unico
Sia una necessità per un'Europa che sta perdendo terreno e rischia di fare da vaso di coccio tra i vasi di ferro americano e cinese
E allora bisogna rimettere mano anche alle scelte della fase più recente io raccolgo la sfida di Emanuele Orsini
Credo che il green deal in Europa sia stato messo a terra con una eccessiva torsione burocratica
Mentre qui parliamo del futuro del pianeta
Ma delle necessità che la transizione verde sia sostenibile dal punto di vista economico e sociale e noi quel punto di equilibrio non l'abbiamo ancora raggiunto e quindi è necessario rendere quel percorso
Più flessibile e più razionale anche più adeguato a condizioni che nel frattempo sono cambiate perché nel due mila diciannove
Non c'era la crisi energetica non c'erano le guerre commerciali dazi ci sono cambiamenti enormi che nel frattempo hanno segnato
Le prospettive la situazione e le prospettive del sistema manifatturiero
Detto questo
Qui lancio una provocazione al presidente di Confindustria in Europa siamo ventisette Paesi c'è l'Italia
Ma ci sono anche altri Paesi che hanno anche loro il green deal ma che hanno fatto molto meglio di noi
Dal due mila ventidue l'Italia ha perso il ventisei per cento della produzione di veicoli
Cioè intendo l'ho detto prima al minimo dal mille novecentocinquantasei nello stesso periodo la Spagna che fa parte dell'Unione Europea che deve applicare anche essa le regole dei Green Day il a aumentato la produzione di veicoli del sette per cento e oggi il secondo produttore dopo la Germania e prima della Francia
Spagna e Italia due Paesi che stanno nella stessa Unione con le stesse regole e con lo stesso Greenville io credo che dobbiamo chiederci
Perché lì le cose sono andate meglio che politiche sono stati messi in campo di
E qui no e che cosa è utile fare per recuperare il divario di competitività
Che l'Italia purtroppo accumulato anche nei confronti di altre realtà realtà europea e allora sicuramente c'è un tema di costi dell'energia quello costi dell'energia
Però io vorrei ricordare che per quanto riguarda il tema dei costi dell'energia per le imprese
Lei nel G Treviso cioè la cessione a prezzo ribassato di Energia a favore dell'industria energivora
E stata prevista da una legge del gennaio del due mila e ventidue il governo ci ha messo tre anni per renderla operativa tre anni ma nel frattempo hanno chiuso migliaia di impresa in Italia che non ce la faceva le non ce l'hanno fatta anche perché pagavano e pagano l'energia più cara d'Europa
La quale Europa a sua volta pagano Energia che il doppio per gli Stati Uniti e il novanta per cento in più della Cina vogliamo parlare degli investimenti sulla filiera dell'elettrico nell'automotive stellati su doveva realizzare a Termoli la fabbrica di batterie
Potendo contare anche su cinquecento milioni di euro che il pm avrebbe
Quel progetto è morto e ce lo dobbiamo dire rischia di condannare a morte uno stabilimento con due mila lavoratori che da settembre sono tutti in contratto di solidarietà stella anche se è andata a fare
La fabbrica di materie India Spagna con un investimento di quattro miliardi e mezzo di euro
Ora il management viste l'artista ha le sue responsabilità e non faccio certo io l'avvocato difensore né del vecchio né dal nuovo management ma chiediamoci anche che cosa ha sbagliato il sistema paese è un Governo il cui ministro delle in prese aveva promesso di raddoppiare a un milione il numero di veicoli prodotti in questo Paese nel due mila e venticinque scenderemo
Da cinquecentonovanta mila a quattrocentoquaranta mila veicoli la produzione sta crollando e più del sessanta per cento dei lavoratori viste l'anti sporgente sono sotto ammortizzatori sociali
E allora torno al tema
La politica industriale la deve fare l'Europa cerchio che si deve mettere a terra regole più razionali e l'ho nemiche dell'impresa perché l'Europa è morta se condanna a morte la sua industria dobbiamo sapere però anche che l'Europa non può fare le nozze con i fichi secchi Bai che ne ha fatto l'agli eredi con cinquecento miliardi di dollari il bilancio dell'Unione Europea tutto il bilancio e l'uno per cento del PIL
Il bilancio federale americano e il venticinque per cento del PIL uno contro venticinque ogni volta che la Commissione chiede di incrementare quell'uno per cento c'è la rivolta dei governi nazionali
E non si fanno le nozze con i fichi secchi possiamo chiedere all'Europa vuole fare una politica industriale senza soldi e senza risorse poi aggiungo molto lo possiamo e lo dobbiamo fare anche a livello nazionale e anche a livello nazionale però segnalo io che stavo in Commissione bilancio e i numeri un pochino riguardo
Che la legge di bilancio del due mila e venticinque ha tagliato dell'ottanta per cento le risorse per le politiche industriali nel bilancio del Milito
Che scenderanno da quattro miliardi di euro spesi quest'anno a poco più di un miliardo nel due mila ventisette vogliamo parlarne
Visto che ci approvi dunque amo alla manovra di bilancio
Che politica industriale può fare questo Paese
Sì ha spostato i soldi delle politiche industriali su altre voci se ha tagliato del settantacinque per cento il fondo Automotive che questo governo aveva ereditato dal governo tra i perché ha smontato nel momento di massima crisi del settore
Ci sono cose da cambiare dobbiamo imboccare una direzione diversa dobbiamo tutti fare autocritica perché nessuno ha la verità in tasca però per favore
Non raccontiamo che l'Italia è più brava del garante dei che le cose vanno bene madama la marchesa
Perché la realtà vera del Paese diversa abbiamo risorse straordinarie ma se non le mettiamo in campo rapidamente
L'Italia rischia di arenarsi
Grazie grazie
Parole molto chiare che rigiro al presidente di Confindustria Orsini con queste due richieste una un cenno l'aveva già fatto l'ultimo degli eurobond come strumento importante
Perché l'Europa torni a ragionare anche in chiave di sviluppo industriale la seconda cosa che è un tema che sta molto a cuore agli industriali proprio il costo dell'energia quali quali risposte per aver competitività
E da ultimo visto che si apre la stagione autunnale della legge di bilancio quali sono le vostre richieste provo a sintetizzare in cinque minuti complicata va beh sposa risponda Antonio che con questa sul sul capitolo delle auto
Abbiamo fatto dove in Europa qualche volta per tutto devo fatto disastro come la Spagna attira di più Juvara Salò Barcellona Madrid e la prossima settimana tra due settimana col presidente di Confindustria Spagna proprio perché stiamo cercando di costruire le alleanze poco perché che si cambi l'atteggiamento della Commissione europea produce può dirci la verità
Aprile ventisette euro a megawattora la pagava la Spagna nove novantotto
Primo costo industriale per fare un'automobile ed energia
C'è questo c'è il primo posto per fare un'automobile l'energia
Facciamo il disaccoppiamento è quello che tu sai che quella una parola che noi abbiamo saremmo riusciti a inserire nel vocabolario in questo Paese siamo contenti esserci riusciti
Quindi ve l'ho capito che questo sulla Vergine riesca io Antonio lavorato perché giustamente per noi prendeva molto lari vera ce l'ha mandata a luglio la lettera di quest'anno
Nonostante le grandissime difficoltà e fortunatamente devo dire il commissario Rivera è riuscito a capire questa la misura importante
Ma abbiamo sofferto perché senza quella misura perché io sono un oggettivo perché non voglio essere oggettivo
E anche perché stiamo costruendo lavoriamo insieme con tutti i partiti è comunque molto che col Partito Democratico perché noi dobbiamo Confindustria portarle istanza dell'impresa passano guardare i lavoratori del benessere generale
Detto questo vengo se poteva che quello dell'energia il primo tema che quello dell'energia per se partiamo e diciamo che Energia è sicurezza nazionale a salvare di questo Paese
Quando dico che ad aprile abbiamo pagato ventisette poi non è così cui perché giustamente chi produce igienici Moretto prendersi bendato divide di aprile perché ti viene comodo però nella media
Noi parliamo quando è poco dal trenta al settanta settanta per cento in più dei Paesi europei non ci vado neanche negli Stati Uniti che voglio dire siamo fuori scala dieci volte
Ma se la salvaguardia di questo Paese per la tenuta dell'industria anche l'energia
Ma può essere che non riusciamo a costruire tutti i partiti politici un ragionamento che va salvaguardata sanare dell'Energia
Il piano era già di questo Paese nel futuro ci dovrà anche essere nuove tecnologie come Himiko reattore nucleare su questo io voglio non siamo d'accordo perché insomma
Però io dico se vogliamo arrivare dove oggi è composto da un cui cento terawattora sappiamo che arriveremo quattrocento terawattora
Come facciamo lui a raddoppiare
Oggi la produzione di energia in questo Paese
Sappiamo benissimo che io sono favorevole al mix energetico al fotovoltaico e ha all'eolico
Ma diciamoci anche qui la verità ma quanti Comuni abbiamo oggi che per il comitato dell'uccellino ci bloccano il fotovoltaico Poleo unico però quello loro voglio quello non lo voglio dire la paghiamo cento euro e poi ci lamentiamo
Beh allora ci vogliamo fare chiarezza
E vogliamo rendere competitivo questo Paese sull'energia qualcosa vuole fatto o quali sono le politiche energetiche sicuramente incrementare l'eolico e fotovoltaico
Perché per voi voglio dire e andare verso quello che vogliamo quindi essere però tutti d'accordo su una campagna politica di cultura di questo su tutti i comuni e devono essere tutti i partiti
E qui dire
Quali saranno le tecnologie del futuro che ci faranno ad ogni modo essere competitivi
Ma se abbiamo nuove tecnologie che saranno sicure ma perché non possiamo pensarci a su questo io credo che sia un capitolo invece che come Confindustria stiamo dicendo
Siamo anche disposti per alleviare il problema dei sindaci tende futuri mi creatore limitiamo all'interno dei distretti nucleare dei distretti diciamo imprenditoriali perché a quel punto sono fuori da ogni
No per il metrò
E caro almeno studiamo che quella magari può essere una via e quindi su questo stiamo continuando su questo ragionamento Benedetto leggi di bilancio e Volontè invisibile e sugli eurobond quando Antonio dice il bilancio europeo si sostiene con uno per cento ha ragione ce n'è possiamo farlo altresì che si sta e quindi per questo dico in un momento come questo dove
Comunque l'Europa è attrattiva perché alla moneta forte e che quello che diceva poi Draghi in maniera di un po'diverso Amato il concetto lo stesso ma riuscire a parlare quando dai critici vogliono ottocento miliardi
Caretto due anni fa e noi stiamo dicendo allora ah traiamo gli investimenti l'arresto e poi dal dal dal resto del mondo e portiamo in Europa è vero facciamo questo perché se non siamo in grado di incrementare con i bilanci nazionali il bilancio europeo in qualche maniera lo dobbiamo fare
E quella è la via leggi di bilancio era l'ultimo cerco di andare veloce
Scadono scade qua scadono quasi tutte le misure a sostegno delle imprese
Due mila e cinque scali due salvato punto zero cinque punto zero scade la diciamo la la Zeiss
Ricerca e sviluppo così composta purtroppo non dai risultati che ci stiamo aspettando quindi come conferma se ci aspettiamo che se veramente l'industria al centro ah si metta al centro che non vuol dire gli stiamo regalando dei soldi perché ho anche qui voglio fare un ragionamento semplice sia un credito di imposta al trenta per cento c'è quindi io diciamo una agevolazione al trenta per cento per costruire
Un nuovo macchinario per comunque fa realizzare un nuovo stabilimento
Io su quel set cento per cento di investimento pago il ventidue per cento di IVA
C'è un prete imposta al trenta
E dall'altra parte genero nuove assunzioni a quel punto Wing Wind
Vi do l'esempio di quello che abbiamo costruito con la zona del Sud Zehst che oggi è uno dei motori trainanti di questo Paese
Investimenti di quattro virgola otto miliardi messi assunto in due anni è un dato mandato mio dato che il commissario quattro virgola otto miliardi messi al Sud e cosa è successo allogene arato ventotto miliardi di investimenti trentacinque mila assunzioni non è il nostro mestiere l'abbiamo fatto un'idea
Ma se io metto quattro miliardi otto e ho ventotto miliardi di investimento Livo di ventotto miliardi Antonio
Immediata pago i quattro miliardi otto quindi mettere al centro gli investiti quindi servono due vie è socchiuso perché so che i cinque minuti dopo stanotte abbiamo due vie
Una via sostenere
I medio micro piccola impresa che la via le grandi imprese e quello sui micro medio-piccoli industria quattro punto zero la nuova cinque punto zero aggiustata con fatica perché ci diciamo la verità che oggi su sei miliardi e tra Rivera che era nel due miliardi e quattro ma su creare degli automatismi che le imprese possono in modo semplice fare in modo che possano rinnovare per mettere al centro la produttività e qui non scordiamoci anche di riuscire in manovra in misura di né a leggi di bilancio
Creare delle agevolazioni fiscali per mettere insieme i piccoli perché per produrre di più serve che i piccoli si mettono insieme e riuscire anche lì
A cambiare no la mentalità del campanile su grandi il contratto di sviluppo che vuole cambiato come costruito vuole cambiata la misura degli incentivi perché così come costruito vuol dire un istruttoria tre anni
Il contratto di sviluppo può dare la possibilità di poter fare in modo che i grandi possono incrementare quindi noi abbiamo bisogno che il governo l'opposizione in Parlamento credo dell'impresa a oggi scadono tutte le misure perché questo e e quindi ci aspettiamo che comunque l'ingiusta siamo in seicento
Grazie grazie andiamo
Con l'ultimo giro anche con l'avvocato Ornella riproponiamo con la domanda che abbiamo fatto sull'Europa rispetto all'Italia visto che andiamo verso la legge di bilancio ci può essere qualcosa nel sistema ordinamentale nelle regole ci può aiutare il sistema Paese cioè presi le famiglie consumatori a semplificare la vita ad andare incontro a regole più chiare e più trasparenti o non invece tutte le volte dobbiamo andare a regolamentare su regolamentazione e poi tutto questo diventa un problema per tutti
Eh sì mi sembra mi sembra già evidente della domanda qual è la risposta è chiaro che il quello che si chiede all'Europa
Ed è diciamo così un dato abbastanza immediato pensare di più a come semplificare la vita delle imprese abbiamo visto che l'Europa sulla subito dopo questa questo proliferare di dazi sul versante degli Stati Uniti ha cominciato no ad assumere una serie di misure di l'imitazione di attenuazione di una serie di obblighi specialmente verso le piccole e le medie imprese questo è un altro tema importante c'è l'Europa molto spesso ha in testa un modello di azienda multinazionale la famosa azienda tedesca l'azienda francese molto strutturata con migliaia di dipendenti dove ognuno ha un compito ben definito
Ma il nostro tessuto imprenditoriale è profondamente diverso è fatta di piccole di media impresa e dove non possiamo avere quel tipo di Giulini Jesse Interna quel tipo di gestione interno a quel tipo di personale dedicato integralmente ad assicurare l'assetto normativo questo
Deve essere qualcosa di implicito di trasversale ma non può occupare così fortemente è una serie di persone all'interno delle aziende
Quindi andare perso uno smarcamento da questo assetto calcolando meno le nuove norme europee abbiamo visto che sul commercio internazionale l'Unione europea ha messo negli ultimi anni oltre trecento nuove regolamentazioni
Ci capita spesso di affrontarle per esempio per una grande azienda che l'ho detto pubblicamente Clementoni ci siamo trovati un paio di anni fa scoprire che a fronte di una serie di contendere che stavano arrivando
Dal Faris del c'era stato una blocco dell'Unione europea messo in atto in una quindicina di giorni
Per bloccare completamente l'importazione di una serie di micro plastiche di clic RAI che venivano utilizzati per esempio per il Natale ecco
Questo è l'esempio di quello che l'Europa non deve fare adottare una norma prevedere un brevissimo termine per la sua applicazione senza curarsi del fatto che appunto gli ordini siano già partiti e le aziende abbiano già fatto programmazione quindi proseguire veramente in una direzione che metta al centro il fatto che le aziende non devono essere soltanto considerate dei nuclei di riferimento per applicare una serie di norme ma dei centri propulsori di valore
Di crescita di lavoro di economia che rappresentano quindi una setto importantissimo
Anche sui consumatori abbiamo moltissime regolamentazioni le più evolute a livello internazionale questo sicuramente un presidio molto importante ma non possiamo dimenticare che molto spesso questo proliferare di norme dimentica completamente poi la la parte di attuazione la parte di investimento la parte anche diciamo così di programmazione dei rapporti fonia una serie di soggetti di interlocutori a essere quindi credo che l'Europa dirà della revisione del meccanismo decisionale perché molto spesso questa unanimità ventisette ci porta a essere bloccati insomma tutta una serie di decisioni importanti ci sia anche un'agenda europea di cui dotarsi che deve essere programmata su finalità subiti dividersi
Benissimo abbiamo sette minuti so che c'è grande attesa per il dibattito che ci deve seguire per cui è giusto che chiuda l'onorevole Misiani
Eurobond è un bell'aste rimarrà Confindustria Legge di Stabilità le richieste il Partito Democratico facciamo una sintesi andiamo giù grazie molto rapidamente sugli eurobond siamo siamo d'accordo
L'Europa non fa il salto di qualità necessario se non si dota di una capacità fiscale e di indebitamento all'altezza delle sfide che vanno affrontate a livello europeo
Ora dobbiamo fare un po'di cose a livello nazionale
Si avvia la discussione della legge di bilancio io credo
Che dobbiamo affrontare tre grandi priorità e noi come il PD insisteremo molto su questi punti il primo noi dobbiamo affrontare il tema del potere d'acquisto delle famiglie e lo affrontiamo rimettendo
I soldi nelle tasche dei contribuenti che in questi anni
Hanno sofferto il drenaggio fiscale
Che si è mangiato più di quello che è stato dato loro con il taglio del cuneo
E noi presenteremo una proposta di legge
Per proteggere tutti i contribuenti IRPEF dal drenaggio fiscale
Così come insisteremo con tutta la testardaggine di cui siamo capaci sul salario minimo sull'equo compenso e sue rinnovi contrattuali
Per proteggere il potere d'acquisto secondo punto le politiche per l'industria
E per lo sviluppo del Paese il taglio del costo dell'energia e sono d'accordo con quanto veniva detto in precedenza le rinnovabili bisogna farle bisogna farle nel nostro Paese che ha il sole che all'acqua e chi ha il vento che non dobbiamo importare dall'estero e allora però basta con il blocco con la sindrome Nimby con non facciamo niente a casa mia
Da lì dipende un pezzo importante del nostro futuro dobbiamo fare alle rinnovabili dobbiamo fare la ricerca sul nucleare io sono il meno antinuclearista passatemi il termine all'interno del partito democratico sapendo però che anche qui il governo racconta favole
Quando dice che quella è la strada per risolvere i problemi ci vogliono quindici anni come minimo per realizzare centrali nucleari in un Paese che non ha nemmeno individuato il luogo dove mettere le scorie di quelle che abbiamo chiuso quarant'anni fa
Sono d'accordo che il fisco premi le imprese che investono
E anch'io mi preoccupo del fatto che a fine anno scadono tutti i programmi di incentivazione
Perché i soldi per aiutare le imprese a investire nel gridare né digitale nelle tecnologie del futuro sono soldi ben spesi che creano lavoro che rendono il Paese competitivo
Magari condizionando lì presidente Orsini
Come dire obiettivi ambientali obiettivi sociali ma quelli sono soldi ben spesi molto meglio di soldi che invece vengono buttati via da altre parti
Dobbiamo affrontare il tema del credito e io segnalo che il Governo in questi mesi si è occupato di Mediobanca di UniCredit della grande finanza in un Paese in cui il credito alle piccole imprese crollato del ventuno per cento negli ultimi tre anni
Per favore Giorgetti per favore Meloni occupatevi di quelle imprese Elon di che cosa fa carta girone del vecchio e di chi conquista Mediobanca e generali
Perché lì c'è l'Italia vera degli imprenditori che vanno in banca e sempre più spesso si vedono rifiutare i crediti che gli servono terzo punto i servizi essenziali per la coesione sociale
Perché il governo ha ridotto il deficit si ma a che prezzo noi oggi abbiamo una pressione fiscale a livelli record dal due mila e venti
E abbiamo la spesa sanitaria la spesa per l'istruzione e la spesa per le politiche per la casa ai minimi
Degli ultimi decenni
La sanità sta crollando in questo Paese lo dico alla vigilia delle prossime elezioni regionali
E non possiamo permetterci che quel sistema che il vanto del nostro Paese vada a ramengo perché muore per asfissia
Così come dobbiamo investire perché di investimento si tratta sul sistema scolastico sull'università e sulla ricerca altrimenti questo Paese nel ventunesimo secolo non ha futuro queste sono le tre grandi priorità le vogliamo discutere con il Governo con le parti sociali per far sì che i prossimi mesi siano veramente utili al Paese e non finiscano in uno sterile dibattito propagandistico grazie
Grazie
Grazie a tutti grazie al Presidente Orsini grazie all'avvocato nella grazie all'onorevole Misiani buona serata e buon dibattito che sta per arrivare grazie