Le giuste domande: Esiste ancora l'Occidente?

Bene
So che stanno continuando entrare ma diciamo che i tempi li riduciamo io comincia intanto con i saluti poi ovviamente il cuore di questa iniziativa saranno agli interventi dei nostri ospiti
Un pomeriggio tutte a tutti intanto vi ringrazio per aver raccolto l'invito a partecipare al terzo appuntamento di un ciclo che abbiamo voluto intitolare le giuste domande
Abbiamo discusso con Giuliano Amato il padre Lucchetta di democrazia
E poi con il cardinal Ravasi reale cross di tecnologia e pensiero nuovo e quindi ringrazio subito i due ospiti che oggi ci onorano della loro presenza grazie al professor Romano Prodi due volte
Presidente del Consiglio
Presidente della Commissione europea dovrei fermarmi qui nell'elencare i ruoli degli incarichi perché altrimenti diciamo che rischia di consumare il tempo a mia disposizione però uno ne voglio citare perché ci tengo particolarmente fondatore e leader dell'Ulivo e se mi emoziono un po'ricordarlo perché anch'io come tanti della mia generazione ha iniziato a far politica
In quella stagione anzi professore il mio primo voto del due mila sei le diciamo che sembra rimasta la volontà di vincere alle elezioni e non solo di partecipare anche perché probabilmente quel primo volto ma un po'influenzato
Grazie al professor Giovanni Orsina
Storico
Docente alla Luiss dove dirige anche il Dipartimento di Scienze politiche nonché editorialista prima alla stampa e ora al giornale io non mi perdo nessuno dei suoi pezzi anche perché la prima volta che l'ho incontrato dal vivo
Era docente del mio dottorato in fondo temo sempre un po'che mi interroghi e quindi cerco di farmi trovare preparati
Per chi non era in precedenti incontri in due parole cerco di spiegare il senso della Scelta del titolo e del formato
Tutti noi siamo diventati una specie di sub costantemente immersi in una colossale vasca di informazioni app notifiche assistenti digitali prim'premurosi e primi piani di gattini festosi
Un festival della categoria dell'effimero certo ma non solo
Non per caso come era abitudine diciamo di vivere un passaggio d'epoca
Qualità quantità in rapidità dei fenomeni che segnano questo tempo che ci raggiungono anche nel modo che prima indicavo sono tanto travolgenti da renderci affaticati e anche un po'storditi inseguitori della realtà
E pare di non riuscire mai a trovare il momento per riflettere per premere stop e guardare l'immagine finalmente fissa scoprendone contorni colori sfumature e dettagli significati ci siamo chiesti come provare a superare lo stordimento a recuperare il distacco
Andando alla ricerca del senso delle cose ci siamo disposti a interrogare chi conosce ascoltare chi studia prestare attenzione ai pensieri di chi si dedica a capire quello che succede può essere la lanterna che ci illumina la strada
Da qui la decisione di porre le giuste domande anche in ossequio all'idea che in un'epoca in cui le risposte sembrano dover le fornire le macchine fare domande giuste diventa ancora più essenziale
Quella di oggi a cui non so onestamente come risponderebbe certe CPT magari poi glielo chiediamo
Esiste ancora l'Occidente
Procediamo così io mi prendo pochi minuti per introdurre la discussione poi con alcune domande spero vivamente siano giuste anche queste chiederò ai nostri ospiti di darci la loro opinione e dunque la maggioranza delle diagnosi sullo stato di salute dell'Occidente propone un destino infausto per il paziente
Credo però che parafrasando il necrologio di Mark Twain quando lesse della propria morte l'ormai prossima estinzione sia un pochino esagerata
Ciò che possiamo considerare avviato a rappresentare un sostanzioso capitolo dei libri di storia è invece diciamo così il format dell'Occidente contrassegnato dalla Bald Eagle statunitense
Quel composto di principi relazioni alleanze in buona sostanza visione comune dell'ordine globale
Che ha preso forma all'indomani del secondo conflitto mondiale sotto la guida appunto della prima potenza economica e militare del mondo gli Stati Uniti
La seconda presidenza tanto sta tagliando il filo che unisce le due sponde dell'Atlantico più che America fra sta America Elon è stato detto
E qualora ci fosse stato bisogno Rampl ha dimostrato nel suo infinito discorso alle Nazioni Unite un'America sola di fronte al mondo che attacca i suoi amici di sempre
Qui non è solo questione dell'aggressiva e spudorata politica dei dazi accompagnata da espressioni classificabili più nella categoria degli insulti che delle critiche quanto dello slittamento democratico in corso negli Stati Uniti d'America
Dai tagli all'università dell'Ivy league ai licenziamenti di funzionari pubblici bollati come nemici del presidente
Dall'assalto alle autorità indipendenti uno per tutti il presidente della Faid Powerco alla scelta dirigista in economia tutta finalizzata ad arricchire pochi pochissimi tutti amici senza dimenticare l'addio al multilateralismo addirittura il prosciugamento di fondi per organizzazioni impegnate nella lotta contro fame povertà e malattia
E poi le pressioni su aziende editoriali per sbattere fuori giornalistiche comici sgraditi
Considerato che il numero due dell'amministrazione Evans era sbarcato a Monaco in febbraio attaccando il leader europea i colpevoli a suo dire di impedire la libertà di espressione
Si tratta davvero di imporre alla logica un triplo salto mortale con coefficiente novantanove di difficoltà
Con Trump né soprattutto con quell'ecosistema di multi miliardari subito ribattezzati techno destra che lo circonda ispira come Peter Thiel l'America che doveva essere la città luminosa sulla collina sembra aver imboccato una via opposta
Questo mentre i campioni olimpionici dell'autoritarismo il Dream Team degli Stati dove libertà e diritti appartengono alle categorie
Delle opzioni assolutamente trascurabili firmava attiva vicino sotto l'egida della Shanghai Cooperation organizza Deschamps
Un prodotto made in China
Il documento che richiamava al destino comune dell'umanità e dice proprio così al rispetto di ciascun popolo di scegliersi in autonomia la propria via c'era anche la firma di chi ha invaso l'Ucraina e ne sta massacrando il popolo inerme su quel documento
Su questo capovolgimento logico la cui spiegazione il tentativo di approfittare dell'Occidente diviso ciò fatto qualche giorno fa il professore Orsina osservazioni molto interessanti
Tutto questo dice che di quello che abbiamo a lungo definito occidente cioè di quel pensiero universale fatto di stato di diritto istituzioni liberaldemocratiche multilateralismo cooperazione
Tutela dei diritti difesa della pace ricerca costante di equilibrio con i mezzi della diplomazia e della cooperazione che certo non è stato immune da errori ipocrisie e mancanza ebbene di tutto questo c'è ancora bisogno forse più di prima
Tanto più ora che il mondo è alle prese con il salto quantico letteralmente determinato dalle applicazioni e dalle implicazioni dell'intelligenza artificiale
Su questo non mi soffermo per mancanza di tempo ma per dare la misura dell'eccezionalità del tempo che viviamo
Mi pare sufficiente a riportare una considerazione di arricchirsi in già nel libro mandato in stampa sulla soglia dei cento anni dedicato all'intelligenza artificiale e al futuro dell'identità umana
L'epoca dell'Hijaz scrive il segretario di Stato probabilmente più famoso della storia statunitense ha bisogno del proprio Cartesio e del proprio cantante spiegare che cosa si sta creando e che cosa significherà per l'umanità
It road Us
Tocca dunque io penso all'Europa tenere vivo e attrattivo questo modello non certo chiudendosi come fortezza che sarebbe anche negazione del cosiddetto pensiero occidentale
Ma neanche facendosi frenare da una sorta di sindrome del come eravamo tanto per citare il titolo di un grande firma del mille novecentosettantatré Correa di Ford e Stresa
Non so se ne saremo capaci non so se il pane buono il migliore che ci sia ma cotto a metà per usare la vivida immagine del professor Prodi sarà all'altezza di una missione tanto complessa
Quello che so o mi pare di sapere però e che nonostante le resistenze interne nonostante i rigurgiti nazionalisti nonostante le manchevolezze
E le pigrizie nonostante la siccità che spesso ha inaridito le sorgenti del sogno europeo sgorga atto all'indomani dell'immane massacro della seconda guerra mondiale
E proprio l'Unione ad avere le carte in regola per preservare proiettare nel futuro quel composto di principi e pensieri che definiamo modello occidentale
A patto di non fermarsi sulla soglia della casa comune
A patto di non cedere a chi come ahimè anche la nostra Presidente del Consiglio sostiene che l'Europa debba fare meno è meglio sul meglio ci sto sul meno proprio no
Ed è un errore di ma da matita blu nell'interesse prima di tutto dell'Italia perché dinanzi a Prayer mondiali del peso di USA Cina India Brasile Russia
Pensare che da solo anche il più grande dei Paesi europei possa essere impartita per peso demografico economico tecnologico e anche militare
E qui vale a ritenere legittimo Nagare attacchi corre in bicicletta chi a bordo di una Ferrari
Per le classi dirigenti non solo politiche dell'Europa c'è dunque un compito formidabile ed eccezionale
Fondamentale che il processo di integrazione quindi di rafforzamento di quei pilastri di unità condivisione solidarietà intangibilità dello stato di diritto lotta alle diseguaglianze alle discriminazioni
Tensione alla pace alla cooperazione con il resto del mondo affondino radici sempre più profonde nei popoli europei
Lo sforzo da compiere titanico il tempo a disposizione Breve anche per questo credo occorra guardare con grande attenzione a quanto si muove sul terreno della riflessione ricostruttiva
è di pochi giorni fa ad esempio un documento a cui hanno lavorato centoquindici intellettuali laici e cattolici dal titolo un codice per una nuova Europa
Che nasce dall'idea del presidente della CEI il cardinale Zuppi di promuovere una Camaldoli europea che ha detto cito abbia la capacità di sognare
Indicare i valori e le strade e i programmi come nel mille novecentoquarantatré
Mi chiedo e vi chiedo è così lontano quel tempo
Le donne e gli uomini che ottant'anni fa si fecero carico di immaginare una storia nuova sono davvero completamente diversi da noi
Come si può riprodurre lo sforzo che dalle macerie che anche oggi non mancano spinse i governi e i popoli a ricostruire
E in questo sforzo di ricostruzione che ruolo avrà se ne avrà uno quello che per decenni abbiamo definito Occidente lascio ai nostri ospiti l'onere di rispondere a queste domande se non giuste spero almeno non troppo sbagliate per dirla con David Sassoli a me pare che questo sia il momento di coniugare grande saggezza e Massimo di audaci
Nell'interesse dei popoli europei e della cultura della democrazia della forza del diritto della cooperazione e della pace che confesso farei fatica a smettere di chiamare Occidente grazie
E adesso iniziamo il nostro incontro vero e proprio do molto volentieri la parola al professor Giovanni Orsina per qualche tentativo di risposta grazie professore
No grazie grazie a te grazie Anna grazie onorevole Ascani perché ovviamente questo è un invito che che mi onora moltissimo insomma io
Palma credo di avere un certo senso delle istituzioni quindi stare qui a parlare di queste cose interloquire col presidente Prodi naturalmente è una cosa che mi onora che mi onora profondamente allora provo a proporvi qualche riflessione perché naturalmente la domanda estremamente impegnativa allora la risposta brevissima esiste ancora l'Occidente
La risposta brevissima in tre parti uno sì
Due mai in crisi
Tre prima risolve la propria crisi meglio questa diciamo è la risposta brevissima però non chiudo qui e provo un attimo ad articolare rispetto a questa risposta brevissima una risposta un po'più articolata
Allora l'Occidente esiste ancora insomma l'Occidente esiste perché esiste come alleanza politico-militare anche se certamente diciamo non proprio brillantissima come come un tempo
Ma certamente esiste anche come spazio politico culturale insomma non c'è dubbio che ci siano delle specificità politiche culturali
Che caratterizzano quello che chiamiamo l'Occidente che lo differenziano come dire da West End resta da d'arresto da quello che appunto riteniamo non occidentale per certi versi io direi che le peculiarità e adesso cercherò anche poi di spiegare secondo me storicamente per quale ragione
E insomma le trasformazioni che sono in corso nel mondo non occidentale
Fanno emergere ancora di più le peculiarità dell'Occidente e se vogliamo anche il rifiuto dell'Occidente che noi stiamo vedendo nel mondo non occidentale
In un certo senso ci definiscono come soggetto perché ci definiscono gli altri d'altra parte come sappiamo tutte le identità sono mimetiche uno si definisce perché viene definito e ed è ed è sempre in un certo rapporto appunto di a dialettico che
Ci si definisce e non c'è dubbio che da fuori dell'Occidente ci sia una nozione dell'Occidente quindi anche culturalmente e politicamente
Secondo me l'Occidente c'è esiste è un concetto sul quale si può si può lavorare dopodiché appunto è sicuramente in un momento di grande difficoltà
E non per caso ci poniamo questa domanda che in un'altra epoca non ci saremo posti se esista ancora
E questa crisi è una crisi ovviamente sia politica sia sia culturale per capire
Però che cosa sia questa difficoltà il perché l'Occidente sia in difficoltà io vi proporrò da storico un ragionamento storico su questo ovviamente dobbiamo chiederci che cosa l'Occidente quindi come lo definiamo
Una volta che lo abbiamo definito abbiamo capito quali sono le caratteristiche possiamo andare a vedere nella storia e capire come da queste caratteristiche ci Fossa immaginari appunto questa difficoltà
A la mia diciamo la mia proposta premiali per ipotesi vi propongo è che l'Occidente possa vivere soltanto in presenza non di uno ma di due equilibri che sono equilibri assai fragili assai delicati il primo equilibrio è l'equilibrio fra identità e differenza
E il secondo equilibrio è fra identità e universalismo avrà che cosa intendo dire partiamo da identità e differenza
Parto da due testi molto importanti e molto noti uno pubblicato nel mille novecentoquarantotto dato ma stressa Eliot il grande poeta nozze Stores definisce non Scalcione
Tentativo di definizione che cosa sia la cultura e un altro più recente un libro di un noto moltissimo intellettuale francese Remy Branagh
Che si chiama o Coop lavora come in Europa la via romana poi tradotto in italiano come il futuro dell'Occidente nel nome di Roma che cosa ci dicono Eliot e braghe ci dicono innanzitutto e questa è l'intuizione di Eliot che
La cultura e una diciamo un equilibrio delicato fra identità e di fare cioè una cultura deve avere dei principi unificanti che la definiscono in quanto tale ma non deve essere interamente omogenea non deve essere un unico blocco deve essere c'è qua qualunque cultura più o meno interpreto e gli otto non usa questa espressione
è una cultura di culture
è un elemento unificante una federazione di culture differenti
Su questo elemento Braga diciamo aggiunge un'ulteriore riflessione specificamente centrata sull'Occidente in particolare su appunto sulla via romana
Per lui la caratteristica dell'Occidente la capacità di fondarsi su una cultura non propria cioè Luís prende il caso Romano Roma si fonda su una cultura che non è la sua perché la cultura greca
Quindi è strutturalmente in grado di integrare i contributi altrui è strutturalmente aperte strutturalmente a assorbente al prendiamo questi due
Questi due concetti l'Occidente
è una cultura di culture che è in grado di assorbire le culture altre che è in grado di integrare le culture altre è un'identità che si basa sulla capacità di rielaborare la propria la propria identità e già questo sarebbe parecchio complicato c'è un ulteriore complessità secondo me che dobbiamo aggiungere che l'Occidente
A una unità culturale seppure con queste caratteristiche che vi ho descritto
Ma questo unità culturale corrisponde a un grande pluralismo politico l'Occidente politicamente diviso in entità politiche sovrane che poi si compongono in vari modi ma restano entità politiche sovrane
Ma a un'unificazione culturale adesso non la voglio fare diciamo troppo
Troppo rimonta ante nella storia ma insomma eh sono i modelli della grande creazione nella storia perché essere il modello delle poleis greche che avevano UNI un'unità culturale ma un pluralismo politico se vogliamo è il modello della dell'Italia rinascimentale cioè sono quei modelli che sono in grado di produrre grandissima innovazione proprio perché l'unità culturale consente un dialogo ampio il pluralismo politico consente il fatto che questo dialogo sia libero sia pluralistico
Dopodiché vi ricordo che nel mondo delle poleis greche nell'Italia rinascimentale finiscono particolarmente bene
Ne finisce bene l'Europa del ventesimo secolo che anche un modello di unità culturale il pluralismo politico quindi grande attenzione
Questo per quel che riguarda identità e differenza quindi un'identità fatta di differenze in grado di integrare le differenze
Identità e universalismo il secondo equilibrio l'Occidente è un luogo quando noi pensiamo Occidente poi possiamo discutere quali ne siano i confini però noi sappiamo che non lo so l'Africa non appartiene all'occidente
La Cina non appartiene all'occidente quindi l'Occidente è un luogo
Con una sua storia che ha le sue radici ad esempio nelle grandi rivoluzioni transatlantiche del seicento e settecento
Quelle fra inglesi quella americana e quella francese quindi ha una sua storia ha un rapporto ovviamente
E innegabile centrale con un patrimonio religioso che anch'esso ha delle sue radici storiche geografiche
Ma allo stesso tempo in gran parte da
Da quel patrimonio religioso l'Occidente deriva una vocazione universalista
Che noi leggiamo le grandi carte politiche occidentali Dichiarazione d'indipendenza americana
Le dichiarazioni di diritti che cosa ci dicono che tutti gli uomini
E non soltanto noi ma tutti sono intitolati a godere di questi valori quindi è un luogo ma con una vocazione universalista
E
Questi due elementi fanno sì che l'identità occidentale dicevo prima è fragile è complessa
è anche molto ricca e molto produttiva ma come dire le due cose sono si tengono insieme in buona sostanza è un'identità che è strutturalmente sfidata da dentro e da fuori
è sfidata da dentro dalla propria stessa oltre eterogeneità sia culturale sia politica ed è sfidata da fuori dalla propria stessa spinta universalista
Perché se da fuori ti rispondono male è chiaro che quella spinta si si si arresta però le due cose sono tutte e due costitutive dell'identità occidentale
Cioè il pluralismo interno e la spinta universalista
Sono costitutive dell'Idaho derivi dal centrale senza di queste cose l'Occidente non è più l'Occidente ma sono elementi di costruzione della fragilità di questo progetto e costituiscono una sfida permanente interni esterna quello che chiamiamo Cile
Questo è diciamo il qua la la parte definitoria la parte storica allora la mia per la la seconda tesi che vi propongono un punto di vista storico e che la crisi attuale dell'Occidente
Sia stata generata da un eccesso di universalismo che sta risvegliando un eccesso di particolarismo cioè le sfide rispetto all'esterno
Hanno creato un disequilibrio che sta creando un disequilibrio all'interno la rottura dell'asse identità universalismo stacca creato una una rottura dell'asse identità differenza l'identità particolarismo
La faccio molto molto brevi inevitabilmente semplicistica
Le democrazie occidentali
Hanno sempre più sviluppato la propria vocazione universalista grosso modo a cominciare dagli anni sessanta del Novecento su questo potremo ragionare lungamente ma insomma in buona sostanza negli anni Sessanta c'è un momento di frattura
Culturale un cambiamento dello Zeitgeist occidentale che nel nome della massima possibile emancipazione individuale porta a ridiscutere le radici identità storica e nel momento in cui si comincia a ridiscutere le radici e le identità storiche quindi l'Occidente in quanto luogo e tempo in quanto contesto è chiaro che la spinta universalista
Diventa molto più forte nel momento in cui invece le radici locali
Definiscono
Questa è una tendenza che raggiunge il suo punto culminante dopo il mille novecentottantanove guarda gli esempi sugli anni Novanta che potremmo citare di questa spinta universalista dell'Occidente sono innumerevoli
Se vi dico Blair e Clinton voi dite va bene certe chiaro Blair e Clinton e discorsi Blair e Clinton sono pieni di questa spinta universalista già se vi dico con lei She racket forse qualche sorpresa in più c'è ma è così i discorsi di Chirac dei tardi anni novanta sono discorsi nei quali la spinta universalista dell'Occidente
Ovviamente un Occidente molto interpretato in salsa francese ma è evidente però però però leggere da un gollista come Chirac che la prospettiva è quella di un nuovo ordine giuridico globale
Fa una certa impressione ed è effettivamente quello che si legge nei discorsi di Chirac e dargli un altra e anche nei discorsi nei discorsi di col insomma in un certo senso l'Occidente trionfante dopo la fine della guerra fredda si convince che la prospettiva sia l'occidentalizzazione del mondo
E se la prospettiva è l'occidentalizzazione del mondo allora è chiaro che devo molto spingere sul valore universale sulla portata universale dei miei dei miei valori e più spingo sulla portata universale dei miei valori più inevitabilmente quei valori come elemento identitario mio si sciolgono
Perché esse sono di tutti non possono più essere autenticamente i miei non posso più definire una mia identità perché devono definire l'identità del genere del genere umano
Questo processo che appunto di cui io identifico le Radice negli anni Sessanta il culmine negli anni novanta comincia a entrare in crisi nel primo decennio del nuovo serricolo e viene attaccato di nuovo da dentro e da fuori
Provo perché l'Occidente a questo doppio fronte di fragilità
Molto semplicemente da fuori il non Occidente mica l'universalismo dei valori occidentali
Enzo in buona sostanza il messaggio è questi valori non sono universali sono vostri non ce li venite a proporre a noi perché noi siamo un'altra cosa e quindi c'è una ribellione da parte del nuovo Occidente rispetto a questo sforzo
Non solo ma molto spesso i valori occidentali vengono utilizzati dal non Occidente contro l'Occidente come dire tu hai promesso queste cose non le stai mantenendo e quindi le rivolgo contro di te
E da dentro questa è il fronte Esterno il fronte interno è un fronte di ribellione identitaria da parte di parti importanti dell'opinione pubblica occidentale che cominciano a dire che cosa siamo
Cominciano a reinterpretare i valori occidentali come valori identitari cioè rispetto all'eccesso di universalismo rispondono con una forte risposta particolaristica no queste sono cose nostre
Identitarie che dobbiamo utilizzare non per includere ma per escludere
Quindi è come dire sono due eccessi rispetto a un'identità occidentale che come vi ho detto è strutturalmente mista dei due dei due elementi
Di fronte a questa crisi l'Occidente ha risposto in due maniere differenti che possono essere grosso modo identificate con la sinistra e la destra e secondo me oggi il conflitto fra sinistra e destra preso questo tipo di di aspetto cioè
O continuare a insistere sull'universalismo
Dicendo ma no l'Occidente senza universalismo non è nulla e quindi la risposta alla crisi non può che essere più universalismo
O quanto meno una conferma dell'universalismo oppure al contrario ricostruire la propria identità e farne uno strumento di esclusione dell'altro
E se volete adesso non entro nel nel dettaglio insomma perché è materia particolarmente sensibile ma la verità e che il conflitto politico sulla questione mediorientale
Esattamente su questo esattamente su questo aspetto cioè
Esclusione universalismo esclusioni universo difesa di una peculiarità oppure
Conferma della vocazione universalista
Dopo di che elemento ulteriore
A destra la perdita di identità questa crisi identitaria non trova risposte soltanto nella cultura occidentale e neanche prevalentemente né cultura occidentale
Ma
Nelle culture nazionali cioè la risposta essendo particolari lista fa forza non sull'Occidente
Ma sullo Stato nazione come dire l'Occidente ormai è andato è indifendibile dobbiamo difendere invece le nostre specificità statua nazionali che è un discorso che ovviamente alcuni nata come dire alcune nazioni che sono più uguali degli altri possono fare con una forza un po'diversa dagli altri ed è evidente che
è un discorso che fatto dagli Stati Uniti molto ben diverso che fatto dal Lussemburgo a insomma è una notazione del tutto banale o anche dall'Italia setter questo
Questo vuol dire che oggi dicevamo l'identità dell'Occidente in crisi allora è in crisi la sua identità cioè questi due equilibri fra identità e differenze fra identità universalismo che costituiscono insieme l'Occidente
è in crisi il suo universalismo quindi la sua capacità di interfacciarsi con resto del mondo offrendo dei prodotti in The
E le tua Ali Resto del mondo
Sono in crisi le sue entità interne nel senso che le singole nazioni pensano di poter far da sole e in più le sue arene politiche sono divise polarizzate da due diverse proposte
Di soluzione della crisi
Questa è la situazione nella quale ci troviamo in questo momento
Per chiudere
Questa crisi è pericolosissima è pericolosissima per l'Occidente ed è pericolosissima per l'ordine mondiale
Io non vedo una proposta alternativa di ordine mondiale da parte del non Occidente molto francamente
Prima onorevole Ascani citava il documento finale della Shanghai Cooperation Organization e citava il punto in cui dicono
Come dire la salvaguardia la sovranità in documento firmato dalla Russia B ma in quel documento c'è anche scritto la sacralità dei diritti umani
è un documento firmato da Cina e Iran a sacralità dei diritti umani firmata Cine in Iran alla perché interessante questo
Perché questo vuol dire che le retoriche del non Occidente continuano a essere la retorica dell'Occidente la proposta di ordine mondiale continua a essere la proposta occidentale solo che non è utilizzata in buona fede è utilizzata come strumento di lotta contro l'Occidente viene ribaltata contro l'Occidente
Ora
Non è che dobbiamo santificare l'Occidente che ne ha fatte più di Carlo in Francia però Rispetto al nono Occidente comunque questi valori
Uno riapposti due comunque li ha rispettati
Di più o quanto meno si pone il problema di rispettarli che in chiave storica già Giannone poco
Insomma alla fine questo nuovo ordine secondo me pari coincide con gli interessi nazionali Saba sta legge dei discorsi ci Jinping l'occasione l'ottantesimo anniversario a finire la guerra
è esattamente esattamente questo
Ora di nuovo l'Occidente è sempre stato impari ai suoi valori non può non essere impari e sui valori perché i valori sono altissimi
Però dobbiamo fare molta attenzione a diciamo nel nome dei suoi errori indiscutibili buttarlo a mare per affidarci a chi e a che cosa a quali tipo di modello ogni tanto sento delle battute sul fatto che gli Stati Uniti stanno diventando come la Cina ecco insomma
Facciamo un attimo di attenzione prima che gli Stati Uniti diventino come la Cina ce ne vogliono una quindicina di Taranto e una cinquantina d'anni perché quello un Paese che ha dire delle strutture democratiche molto solide allora
Cerchiamo di mettere le cose nelle giuste prospettive
Né in questa nuova situazione globale ovviamente la mia risposta sarebbe l'Occidente dovrebbe per ritrovare questi due equilibri
Riuscendo diciamo a moderare al contempo sia l'accelerazione universalista sia la reazione nazionalista per ricostruire questa identità plurale e provare a farne il nuovo perno di un ordine mondiale ed è e ripeto diciamo è urgentissimo e essenziale che che questo accada dopodiché di nuovo io faccio lo storico e quindi so che come dire queste sono molto spesso di Esperanza nel senso che la ricostruzione di questi due i cui libri eh
Un'operazione difficilissima in buona sostanza è la ricostruzione di una civiltà certamente la polarizzazione fra Stati Uniti ed Europa che in un certo senso potremmo dire è la polarizzazione fra un elemento che spinge di più sul nazionalismo gli Stati Uniti è un elemento che continua a insistere sull'universalismo come l'Europa questa polarizzazione sicuramente non ci sta non ci sta aiutando
E non è per diciamo difendere
O o fare diciamo
Giustificazione di Trump tutt'altro perché credo che parte della catastrofe sia indiscutibilmente lidi però mi permetto sommessamente di dire che fra i due
E l'Europa che è molto più da perdere perché l'Europa democraticamente economicamente e militarmente più debole e non è un'unica non è un'entità politica unitaria
Possiamo auspicare che lo diventi prima l'onorevole Ascani sicuramente spingere in quella direzione ma sappiamo quanto è complicato
E quanto le complessità istituzionali dell'Europa e dell'Unione Europea rendono difficile dare risposte efficaci e rapide alle sfide e dobbiamo secondo me diciamo tenere presente
Senza dire chi ha ragione o chi ha torto senza appunto che questo ha voglia dire
Diciamo difendere al al alcun chi spesso perché l'alcun chi non è difendibile però dobbiamo sempre ricordare secondo me che in questa divaricazione dell'Occidente abbiamo più da perdere Nuvoli e quindi tutto sommato questo ci pone delle richieste di responsabilità ancora ancora maggiori grazie
Grazie grazie al professor Orsina direi verissimo Richard latitanti a questo punto io volentieri passo la parola al presidente Prodi dove vuoi anche d'acqua sempre felici letto no no no no io dovevo per forza perché per cerimoniale ma tu puoi farlo da qui se vuoi
Senta autorizzo come vicepresidente qui son tutti d'accordo modulo
Ah giusto va be'allora in questo caso applauso doc
Grazie presidente lei no no per il settore negato di avermi invitato perché
Mentana se questo discorso lo soprattutto dopo questa analisi di sistema così profonde e così intelligenti del professor Rossi
Io prendo cerco di avere più un problema dell'evoluzione politica che sta avvenendo
Prendendo direi quello che ha detto sull'evoluzione dei sistemi mi trova perfettamente d'accordo cioè la storia è stata la storia delle ideologie è stata proprio questa tanto che
Può dire quando dice professor Rossi perché la cultura è un equilibrio delicato ma non necessariamente un po'genio c'è limite il limite però alla non omogeneità perché e qui siamo arrivati a dei punti cioè io ho vissuto nella mia vita un'evoluzione del della della esistenza dell'Occidente
Cioè si partirà dal punto di vista dei dei punti cardinali l'Occidente c'è ancora se partiamo degli altri punti di vista
è un problema estremamente estremamente serio perché
I valori professore di a delineato in modo perfetto si stanno confondendo moltissimo
Cioè
Qui siamo di fronte a un'evoluzione profonda dei valori dell'Occidente non è che
Non si erano non si siano mutati in questo periodo di tempo e quindi secondo me dobbiamo analizzare perché e dobbiamo evitare che cosa fare per riprendere va
Il cambiamento è certa attorno a io l'ho vissuto
Nella sua progressività o cioè con tutte le diversità che avevo con il presidente Bush erano europee fino in fondo erano Andreoli Kittie
E reazioni poi di fatto Clinton che diventata europeo con intelligenza
Poteva tuba ama
Per cui Copenaghen e Singapore erano la stessa cosa cioè ha cominciato a assolutamente mettere in in in una nuova prospettiva questi valori in cui si il profilo democrazia tutto questo e rimaneva ma si muoveva tutto un discorso di rapporti politici economici
Si si cominciava a rompere
Quella che era il cardine dell'Occidente era una solida alleanza fra Stati Uniti ed Europa che non era soltanto nei problemi dei valori anche dei problemi dell'interessi nei rapporti tra soprattutto mia quello che
Era importantissima che sia gli Stati Uniti per l'Europa
Avevano costruito legami istituzionali fra di loro cioè erano d'accordo
Non sulla universalismo una strana
Ma sono su come costruire i rapporti
Che reggevano questore personalismo cioè
Il Fondo monetario internazionale la Banca mondiale
La stessa NATO
Avevo un rapporto ampio
Erano tutti un fondo fondati su valori condivisi ma che davano loro a una stessa politica
Ecco questo è la trasformazione che noi abbiamo avuto negli ultimi tempi per cui troviamo che oggi
I i valori che ci dall'America in questo momento più difficile qualche conciliare
Con il
L'universalismo teorico che nel quale insomma vissuto cresciuto che vedeva questo rapporto fortissimo perché
Franco otto dico
Riguarda riguarda alla rottura assolutamente del diritto internazionale
Indolori dei cosiddetti beni pubblici no che non vengono riconosciuti cioè cominciamo ad avere delle rotture
Nel discorso l'inversione distico che in teoria e porta anche abbiamo profondissime rotture del discorsi universalistico che pure rimane in teoria la base fondamentale dell'Occidente
Per quando ci mettevano in discussione questi valori si rompe l'universalismo nei fatti poi lo possiamo tenere anche aperto coperto comma ma i valori si sono ci sono già profondamente profondamente separati e
Siamo evidentemente una fase avanzata di questo assetto all'azione come ho già scritto prima progressiva ma che ha avuto un momento fortissimo di rottura
è una rottura anche sui principi universali perché nella politica estera a mio parere l'obiettivo accattivante e mettersi d'accordo con gli altri due comandanti non democratici del mondo
Passo per passo questo discorso viene fatto e
Chi viene condannato messo in alla berlina così son propri valori europei solo i valori di usare i siti su cui si basava il discorso di ieri l'altro e la roba da matti
No costiere l'altro
Va Mina affondo i dolori i valori salissi per cui non è più che noi possiamo ottenere questo schema intellettuale che pure è importantissimo quello possiamo ritenere ancora valido perché si sta demolendo nei fatti ecco questo è la angoscia e credo che io che l'idea che questo pensate avviene
In fondo dopo pochi decenni dalla caduta dell'URSS e in cui il valore universalistico ed era comune destra sinistra centro nord cioè eravamo il punto di riferimento del mondo
Caduta Unione Sovietica abbiamo vada la fine della storia tutti i libri che lo riconosciamo
Il valore circa fermato pezzo per pezzo io nella mia vita ho assistito a una demolizioni a demolire questi valori
A sostituirà lecco il valore della forza questo è da cosa la cosa cioè tanto meno
Pone questo problema come un problema pone il problema prima cioè dice voi europei non volete niente
Quindi per favore tra scelte io posso accordargli indipendentemente dalla mia storia della mia vita
Con con chi ci comanda naturalmente
Tutto questo radio il professore è provvisorio perché la scelta americana eliche fantastica può cambiare domani ma io devo partire
Dalla domanda se esiste l'Occidente da quello che sta avvenendo oggi che siamo di fronte a una demolizioni sistematica di quello che era il concetto il concetto del del del del dell'Occidente
Ecco allora
Non è un rapporto
Che venga improvvisamente l'altra ampio intendiamoci mi sorretto un discorso che ha fatto a Varsavia nel diciassette
è che nella prima fase del governo non riusciva a mettere in pratica perché gli mancava la forza per poterlo fare ma già nel diciassette
Tram parlato Sardinia
Chi ci va tanto l'Occidente non ha la volontà di sopravvivere sono testuali parole che diceva quindi dobbiamo sostituirlo con
La nostra forza americana nel primo mandato non aveva ancora la capacità e la squadra ha lavorato quattro anni perché utilizzarla
Alternativa sola porta avanti ecco quindi ma la mia domanda esiste l'Occidente il punto cardinale sì l'alleanza dell'Occidente adesso non esiste perché anche il
Il ed è interessante perché
Pezzo per pezzo la Cina si inserisce
In questa in questa fetta di alleanza erano cioè
Prende il posto nel Fondo monetario internazionale prendo il posto nella cerca de costituire una struttura universale per conto suo radura la riunione dello Sco o no nel recente
Dal punto di vista pratico
Conta poco no ma
Come disegno storico è di un'importanza enorme perché dice di fronte non abbiamo più una ideologia non abbiamo una forza
Adesso dobbiamo in qualche modo metterci assieme anche se abbiamo strutture culturale diverso programmi attenzione assieme perché questa forza ci vuole sovrasta questa è una divisione siamo ritornati a a fronteggiarsi come ai vecchi tempi della guerra fredda no non abbiamo due protagonisti ma due e mezzo no perché la luce metà protagonista perché sostanzialmente la Cina che riesce a guidarla bene siamo ritornati a quella a a quella situazione intento ecco per questo che la domanda se esiste l'Occidente
Io donna risposta che in pratica la rottura molto forte anche se è un punto interrogativo se potrà
Prosegue il futuro proseguire in futuro perché
Per ora non vedo nella società americana un un conto veleno anzi c'è
è interessantissimo perché
Nel frattempo dappertutto
Saltata fuori alacre Orsini ha giustamente detto imporrebbe identitario
Però prima cioè sempre più si vota per l'identità in Europa e negli Stati Uniti quando io penso che sia un dato alla ventesimo anniversario dell'entrata della Polonia nell'Unione europea in una situazione
Felicissima straordinaria tutti riconoscevano eccetera poi votano contro l'Europa il giorno dopo dicendo ma questo c'ha rotto l'identità e negli Stati Uniti abbiamo una rafforzamento dell'identità americana
Fortissimo
Molto più profondo di quanto lui non pensiamo
Anche con le colture della del eccessivo personalismo dell'Occidente dei cambiamenti eccessivi che si sono immessi in una società di tutto questo occhio viene criticato
Ma non superficiale e profondo nella società americana
Quindi la rottura in corso una rottura
è una rottura che molto molto più forte di quanto di quanto non perché va a fondo rispetto
Comprende i beni pubblici guelfo
La politica estera e la politica militare
è un rottura che avviene in tutto in tutto il sistema
Io penso
Intanto è ancora una volta la mia vita passa tra attribuisce a mente la feci l'America
Che era
Tutto sul su sul futuro dell'Europa chiedevano questo
Ora
Non interessa minimamente interesse minimamente nelle frasi intellettuali mia nel negli altri cioè
Il e nel mondo il mondo a lo ritengono assolutamente assolutamente cambiato
Gli Stati Uniti da garante
Globale sono diventati dodici tra spesso un estrattore di profitto
E di potere nell'ambito del mondo con una forza talmente maggiore rispetto agli altri che può benissimo non tener conto della della della dell'esistenza dell'esistenza europea e
Paradossalmente
La Cina è quello me l'ha colpita da questa da questa situazione no
Era fuori da questo sistema prima riesce a radunare molto più alleati di quelle che non era prima quindi esce a mio parere
L'antagonista vero
Tra l'altro nell'opinione pubblica americana proprio
Recentissimi sono i libri che prendono sul serio la Cina
Come
Competitore scientifico culturale economico
Mentre prima veniva ritenuto come una parte anomala del mondo adesso proprio questa divisione ha fatto sì che la Cina sia molto montata molto molto in autorità
Ecco e e quindi
Il
Le tensioni le tensioni
Vi erano anche un precedente ma oggi è proprio una scritta una sfida globale fra l'industria insomma
Il progresso tecnico fra lo spazio fra gli armamenti soprattutto no
Questo parere quello che sta avvenendo oggi quinti in questo Occidente frammentato
Proprio il rosso quale ruolo dall'Europa
Perché
Se noi guardiamo ai valori
Questo sarebbe il momento dell'Europa per cioè noi abbiamo questi valori ancora conservati dei Democratici e Verdi
Però con l'Europa divisa non
Viene disprezzato erano in grado di di costituire
Punto unitario
Ricostruire l'unità dell'Occidente
In primo luogo secondo me anche perché stranissimo questo abbiamo
Rapporti sempre più stretti economici finanziari in Europa e in ovvia non abbiamo in questo momento nessun pensatore unifica sto cercando da anni
E se c'è una condanna se c'è una Bernd se c'è non c'è nessun intellettuale emise sul nessun ideologo in cui si identifichi
Non solo ma anche le istituzioni di per se stesso universali prendiamo la Chiesa cattolica era a verità la commissione episcopale europea Alfredo un ruolo quarantacinque anni fa o di non esiste più
Cioè quando ero presente Commissione europea
Cioè non è un secolo fa insomma frustrato dopo Cristo cuore ecco ma c'erano c'erano veramente riunioni eccetera che corre si è spezzato
Aumentato proprio quello che Orsina ha definito il punto di vista identitaria
E però ed è questo sfascio nel mondo
Faccio il mondo perché non c'è mica niente da fare l'identità delle sale per diversificarsi
Sempre di circa e sempre più riferisse ficcarsi e poi un po'Nacci andare di tra l'altro fa Nacci perché quando si prende l'identità come come lo strumento che ti fa vincere le elezioni e finita la tipografia
Perché l'identità è diverso
Ecco allora quello perché l'occidente veramente a rischio perché Trump dati il messaggio l'identità è il punto di riferimento generale va bene in Polonia ARGAM Francia abbiano in Germania e diventa
Nella vita quotidiana europea diventa diventi un problema grandissimo
Cioè ripariamo della difesa comune europea ma voglio dire
Possiamo pensare ad una difesa unitaria europea
Quando dopo la guerra d'Ucraina il bilancio della Difesa tedesco il doppio di quello francese
E arma nucleare del diritto di veto a al Consiglio di sicurezza della Francia come possiamo pensare a un esercito unitario quando uno paga l'altro comanda non l'ho mai visto che la società
Che progredisca in questo modo e noi colmo il discorso abbracciando il discorso dell'identità noi spezziamo per natura l'Occidente
Sinora l'America quando aveva voi anche difendendo i suoi interessi moltissimo ma aveva ancora una un legame con le dita riversate teneva insieme questo discorso identitario
Ricordate il motto di Clinton quando diceva l'elezione eletti ed economisti ospite oggi non lo dice più nessuno
Non c'è più nessuno commistione no
E mentre l'economia poter in qualche modo riunire l'identità per definizione divide
Allora fortuito si è un po'indietro rispetto a questi fatti
E allora è l'Europa che può dare l'esempio come fatto collettivo oppure alla domanda che mi avete fatto per il discorso di oggi cioè se esiste l'Occidente devo dire no
In questo momento non ci sta demolendo
Però come
Diceva possibile l'ultima parte del discorso che abbiamo assolutamente tentare di ricostituire hanno no ancora un centralismo eccetera ma rimettendo insieme le strutture operative perché ci crediamo e il dollaro che a questo punto vuole separarsi e le istituzioni finanziarie poi separarsi
Non si riesce più a nessun
Struttura con ricorso al culturale sanitaria che il percorso su cosa Rocco ricostruiamo sul sui filosofi che non ci sono
Questo è
Scusate la semplicità con cui con cui svolgo questi discorsi va
Danno un tempo era anche professore adesso non so più ecco
Però questa è l'essenza in cui o nove invertiamo la rotta oppure Chabod destinati veramente una frammentazione a una frammentazione progressi
Cioè io arrivo a pensare
Ma sì un indomani faccio un punto interrogativo
Ma se all'indomani
La l'eterno qualcuno suo diventasse presidente degli Stati Uniti
Forse un pesce ora un discorso europeo
Degli stadi della Francia scusate possiamo pensare a un discorso europeo
Tecnicamente no perché i valori su valori di frammentazione sono valori di fiorita ecco questore il quadro in cui noi dobbiamo pensare per lavorare solidi urbani ma ripeto quello che mi colpisce è che tutte le istituzioni
Prima ho parlato alla Chiesa cattolica alleiamo dell'hard dell'Internazionale socialista ognuno I cavoli suoi e dice quello con quello che vuole il sindacato il sindacato come al solito la tragicità CAP non c'è più
Ma allora di cosa parliamo
Il problema di Occidente
Su valori astratti
Ma i valori della politica suo nella vita quotidiana torna lavorato assieme per obiettivi comuni
E questi e io li vedo scomparire
Chiedo scusa se sono stato un po'troppo pessimista ma io se se vogliamo fare un salto in avanti dobbiamo dobbiamo partire da queste constatazioni
Brutale della vita della vita quotidiana sono quella che io che ripeto vedo ogni giorno più d'ogni giorno li ho visti arrivare all'aggiotaggio contrada hanno fatto il salto in avanti
Credo intelligentemente sotto l'aspetto tattico ha capito
I suoi hanno capito che si stava sfoggiando un mondo
O nuova
Portata all'estremo con la sua forza
Noi dobbiamo reagire soltanto se ci mettiamo possiamo dire soltanto se ci mettiamo assieme se stessa
Alla fine vedete
Anche la Cina e curiosissima di vedere
Che come sapete cosa facciamo noi consegnato in Cina
Nella primavera scorsa ed era incredibile vedere le reazione dei professori perché non parlavo coi politici va dei professori a seconda delle dichiarazioni di tra no nella prima fase comicità americane oltre
Ma allora Cinecittà allora noi ci mettiamo d'accordo Jean perché il mondo rappresenta quando del tram adatto i novanta giorni di moratoria all'Europa ma voi con chi stanati
Cioè proprio questa questa
Tesa è questa risposta a una politica che cambia e che non pieni capita nella division di lungo periodo ma soltanto nel periodo ecco questo è sicuro
Ripeto osservazioni se volete frammentate ma che io ho personalmente vissuti tutta la mia vita
Grazie presidente Noriega a questo punto ci poniamo anche dieci ignoti terra diciamo
Una ulteriore brevissimo giro io provo a fare una domanda professore Orsina sulla base delle sollecitazioni delle cose che mi sono arrivate da al presidente Prodi no
Mi pare di capire che questo quindi sia il momento del diritto della forza non più quello dalla forza del diritto allora perché però anche persone giovani relativamente giovani
Che hanno vissuto questa mutazione che che che venti entrambi avete raccontato dal punto di vista storico politico hanno la remora nel dire cioè l'Occidente non esiste più e sono Nostalgia è un aggrapparsi al mondo vecchio perché quello nuovo non si sa che cosa sarà oppure c'è ancora qualcosa anche nelle nuove generazioni che possiamo tentare di ricostruire come forza del diritto e quindi riprendere il discorso dei valori eccetera eccetera che entrambi al di là del pessimismo ottimismo mi pare di capire che poi il realismo vi caratterizza entrambi
C'è qualcosa che però noi essendo in un luogo come questo possiamo sperare di fare per riallacciare questi fili so che insomma professore una domanda più politica verifiche da professore però penso che sia interessante vasche scroccone
Nove certamente io non diciamo credo che queste operazioni siano operazioni estive estrema comunque l'ho detto insomma mi sembra molto molto difficile cioè noi abbiamo vissuto un momento nel quale
Secondo me non ci siamo molto coro giovati in questa idea appunto povero Fui ama viene sempre preso a come dire a Abbas Hauraki o poi in realtà se uno legge un po'la letteratura degli anni novanta si rende conto che Fukuyama era uno dei meno ottimisti c'è di molto peggio peggio nel senso di molto più utopico la letteratura degli anni novanta
E noi abbiamo immaginato un certo punto non abbiamo tendenzialmente esorcizzato la politica di manie di soprattutto come politica di potenza
Abbiamo immaginato che il mondo potesse essere governato dal diritto dall'economia e dalla moralità secondo me sono tre gli elementi cruciali
Tutti e tre e diciamo tre e sente di regole universali il diritto non è del tutto universale perché c'è una dimensione nazionale l'economia sono regole ovviamente globali e la moralità anche era declinata in chiave universalistica che gli esseri umani potevano essere organizzati da questi tre insiemi di regole e che questo poteva quindi esorcizzare il potere di fatto il mondo si è vendicato perché la verità è che la dimensione della del potere turno riesce espungerla dalla vita umana il sogno era che gli esseri umani potessero essere rimo realizzati a tal punto ora io non voglio parlar male di questo sogno perché era un bel sogno cioè io vengo da una ma io ho una matrice liberale molto forte il sogno
Dell'esorcismo della politica e di un mondo governato da regole è un sogno liberale e il sogno che ho sognato per tutta la mia vita
Senonché da liberale studiò la storia e quindi so anche che come dire i sogni muoiono all'alba e poi dopo ti devi confrontare con una realtà nella quale poi ci sta una ci sta una dimensione della violenza del potere
E appunto l'espansione dell'Occidente ma se volete è un pochino quello che è accaduto con la prima guerra mondiale
Lì accade la stessa cosa lì c'è un modello liberale
Che comincia a espandersi
E si comincia a espandere i luoghi che non sono troppo adatti ad assorbire il modello liberale uno dei quali quello in cui viviamo nuovi nel senso che l'Italia significa nel mille ottocentosessantuno come Italia liberale ma è un Paese che non alle tre condizioni sociali
Per essere liberale
Se le deve costruire questo per non parlare ovviamente degli imperi coloniali che sono un altro momento in cui l'Occidente
Si confronta col non Occidente e quindi i principi liberali e vengono messi sotto stress
Che cosa fai Colleen via se tu sei la Britannia
Faro del liberalismo mondiale ma sta in India posta in Africa che cosa fai come declini tu liberalismo più o meno il concetto secondo me mutati molto mutati s'molto mutandis questo quindi si espande in luoghi non liberali e e allora lì tutti trovi di fronte al al collasso di questo sogno e ti trovi
Che per decenni ai di si impara ad apprezzare la politica
Gli Stati Uniti meno
Perché per per la storia degli Stati Uniti perché è un singolo sta Stato nazionale un movente molto complessa federale perché è una grande potenza all'Europa molto di si imparava negli ultimi decenni a pensare la politica
E deve molto molto rapidamente secondo me R. imparare a pensare molto molto complesso secondo me molto molto difficile due sole battute per appunto nel preferire agire al alle sollecitazioni del presidente Prodi ora io ho due domande che secondo me sono cruciali
Per rispetto alla risposta che che se che si dalla prima
E sono tutte duetto tutte e due sul tramonto la prima tramonta è una causa una conseguenza
E perché questa è la domanda cruciale perché se Trump è una causa allora
Togliamo Trump o quanto meno masse Trump è una conseguenza e io credo che sia una conseguenza allora il problema è molto più serio
Perché allora il problema è questa crisi dell'ordine normativo occidentale che prescinde da Trump rispetto alla quale tanto è un tentativo di soluzione
Come ho già detto
Del quale si può dire moltissimo di male io sono il primo a pensare moltissimo di male ma comunque un tentativo di soluzione allora gestire il tentativo di soluzione
è diverso se quella è una conseguenza e non una causa è la conseguenza di cause di cause più ampi e questo diciamo vale un po'secondo me sul discorso dell'identità c'è il problema è che questo sussulto identitario fortissimo
Non può essere negato non possiamo tornare indietro Parre integrato in un nuovo progetto che sia un progetto occidentale l'altra domanda eh
La sfida tra piana è una sfida alla democrazia liberale o è una sfida in Terna la democrazia liberale
Questa è un'altra domanda cruciale
Perché secondo me la sfida tram piana è una sfida della democrazia contro il liberalismo
Non è una sfida alla liberaldemocrazia è una sfida interna liberal democrazia
E anche questo cambia profondamente secondo me il ragionamento questo non toglie che sia pericolosa per la liberal democrazia non sto dicendo lo è perché è una forte perché una reazione comunque però resta comunque all'interno della democrazia liberale e questo credo che cambia anche il modo col quale l'affrontiamo fermorestando appunto la pericolosità della sfida
Grazie grazie professore
Diciamo che io il le domande le girerei così com'è che ha fatto il professore Orsina
Io sono una cosa aggiungo diciamo minimi tocca il ruolo dell'inguaribile ottimista che passa sempre anche un po'per sciocco in questi contesti economicamente il mero gioco volentieri
è professore parlava di un sogno ma non era forse un sogno ancora meno credibile quello di Camaldoli o quello di Ventotene cosa ci manca oggi per immaginare che il sogno
Di un'Europa che giochi ruolo di chi tiene alta la bandiera dei valori
Possa diventare concreto la leadership lei diceva diceva prima il presidente Prodi in un pensatore unificante la politica
Cosa che ci manca perché anche quello in fondo era un sogno
Spendo in un secondo
Due domande rapporti proficui professore Orsina lui non sono assolutamente raccordo rune
Purtroppo la causa dalle conseguenze che ho descritto
Il progressivo allora progressivi esperienza di cambiamento della città americana proprio perché sono d'accordo su questo
Qui invece sulla sfida la democrazia liberale io pensavo che forse lo studio interna oggi non lo penso
Ho preso più perché
Quando mettiamo a rischio
Non solo gli aspetti universalistiche verbali dette prima ma la libertà di stampa perché almeno nelle dichiarazioni poi non riesce a ucciderli tutti i giornalisti va
Comincia a a a mettere libertà di stampa i magistrati cioè
Chi adagio adagio tutti Pica
La scienza una carta
La faccenda dei vaccini una nuova
Allora io comincia a andare dall'altro partito cioè non è più una scrivente ma sta diventando una sfida
Poi o poi vedremo come andrà a finire
Ma secondo me luci corretto intendere coglie autoritari
Non vuole pronti
Scusate la parola
Come in ogni cioè proprio quando ha l'istinto di
Perché che cosa banca oggi
E questa è una domanda molto difficile
Per rispondere perché poi l'Europa è nata
Va bene le idee di Ventotene mi diceva quando si è cominciato a concretizzare
Erano a De Gasperi Adenauer Schuman
Avevano molto stessa piste avevano le stesse concessioni anche religiose ma
Erano stati tutti oppositori dell'autoritarismo illustrazione si son trovati come fra ma è un caso della vita che capita ogni ogni non lo so ogni quanto quando vedo le memorie di Schumann e ora dico
Sono quale prevede altri
Navarino e questo
Il dramma della della della
Non è vero che le storie magistrati
Ne ha parlato noi tutti siamo maestro Sartor l'ultimo momento il cui ho capito
Che stava affonda che stava cambiando la generazione quando
Stavamo costruendo le loro e
La Confindustria tedesca
Il sostegno di col
Se c'è una mozione contro l'euro contro l'Italia contro Neuro eccetera eccetera
La sera
Colse eccetera benissimo il discorso in favore delle loro lo ha preso il telefono gli ho detto ma come mai visto sostenitore dopo il e il balletto io voglio la loro perché mio fratello è morto in guerra
Sicché risposte
è una risposta politiche votiva recarsi stile non creiamo questa situazione devozione comune noi per quello che bisogna bisogna mettere in ballo dei grandi obiettivi no io cosa farei oggi farei un un referendum europeo informale perché non esiste sull'abolizione dell'unanimità
Con molti riprendiamo in Colombia pratici
Giulia
Gonfio
Forti perché Tier ritenga Rizzoli queste unità spirituali questi obiettivi comuni
Che emozione hanno che danno il senso della vita ecco questo è quello che io penso sì posso fare in futuro
Però o
è difficilissimo poter così credo che anche il nostro governo non sarebbe d'accordo su sul suo quanto infedele proprio perché l'identità affatto i passi in avanti fortissimi no anche nel nostro Paese cioè
Così come abbia scelto oggi venti o trent'anni fa non sarebbero meno affiorati perché il sogno era ancora un sogno unificante ecco noi dobbiamo secondo me ritornare a qualche grande tema che ci dica allora andiamo avanti Ottaviano
Proposta questa sera devolvere unanimità perché comprensibile perché è semplice perché
L'unanimità è antidemocratica su insomma
Quindi penso che anche i giovani la capiscono ecco ma se lo si trovi qualche altro tema
Ma abbiamo bisogno di una unità politica che lo share solo quella di del cinque per cento in più degli armamenti volete vogliamo eccetera
Non è che dice ovviamente problemi europeo sostituendo alle catene di montaggio di automobili Colle calmati né recepiamo un'emergenza a non
La spiritualità ecco questo è quello che io
Grazie
Grazie presidente grazie professore come sempre al termine di queste nostre iniziative diciamo che abbiamo non le risposte che ci aspettavamo ma la certezza che quelle domande sono giuste che facendoci quelle domande qualcosina comincia a venire fuori
Quindi grazie mille aperta a tutti voi soprattutto grazie ai nostri ospiti