La nota antiproibizionista

Tre anni fa il ventidue ottobre del due mila ventidue entrava in carica il governo Meloni dopo la vittoria del centrodestra alle elezioni di settembre nella notte del trentuno ottobre del due mila ventidue in occasione del voto di fiducia in Parlamento
Dissi che sulle droghe il nuovo esecutivo aveva di fronte a sé l'opportunità di guardare all'esperienza dei paesi che hanno avviato nuove politiche e fare quello che il centrosinistra non era riuscito a fare
Cioè a chiudere l'inutile e costosissima quella droga e avviare una riforma innovativa razionale efficace capace di governare un fenomeno rilevante molto complesso sulla base delle evidenze
Purtroppo com'era prevedibile così non è stato dal decreto anti aveva al decreto che arrivano dal Nuovo Codice della Strada Decreto Sicurezza in questi tre anni e il Governo ha perseguito la via della proibizione
E della repressione e non a caso la presidenza del Consiglio Giorgia Meloni cioè fermamente contraria a qualunque ipotesi di depenalizzazione legalizzazione
Affidato la delega sulle dalla dipendenza sottosegretario Alfredo Mantovano che l'artefice per la famigerata legge Fini-Giovanardi
Mantovano che in più occasioni in Italia e all'estero ha schierato l'Italia in prima linea nella guerra alla droga liquidando qualunque ipotesi alternativa
A Roma tra pochi giorni il sette otto novembre si terrà la settima conferenza nazionale sulle dipendenze la conferenza per legge deve tenersi ogni tre anni attuale Governo in ritardo di un anno rispetto alla sesta che si tenne a Genova nel novembre due mila ventuno
Ma Suma poco male in passato c'è chi ha fatto molto di peggio tra quella di Genova e quella precedente che si mia Trieste passarono undici anni e mezzo
Il comma quindici dell'articolo uno del testo unico sugli stupefacenti stabilisce che le conclusioni di tali conferenze sono comunicate al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall'esperienza applicativa
E il sito del Dipartimento per le politiche antidroga spiega che la conferenza è uno strumento concreto e centrale che consente di affrontare i principali aspetti e le criticità evidenziate da chi opera nel settore
In un confronto diretto tra le istituzioni e gli operatori del pubblico e del privato sociale i decisori politici per trovare soluzioni condivise e rafforzare le politiche di intervento per contrastare il fenomeno delle dipendenze
Le parole per trovare soluzioni condivise rafforzare e rafforzare le politiche di intervento per contrastare il fenomeno delle dipendenze sono evidenziate in grassetto
Il contrasto delle speravano di pendenze il dunque non una generica politica antidroga il che farebbe pensare che il governo voglia focalizzare la propria attenzione più che sul consumo in sé sull'uso problematico sull'abuso di sostanze
Peccato che le misure adottate sino ad oggi materia vadano in senso diverso curatore del nuovo Codice della strada che ha di fatto reintrodotto la penalizzazione del consumo personale che era stato depenalizzata invece grazie al referendum radicale del mille novecentonovantatré
Sempre stando a quanto si legge sul sito del Dipartimento antidroga la Conferenza nazionale rappresenta un momento di confronto analisi e sintesi tra tutti gli attori coinvolti nel sistema delle dipendenze
I lavori preparatori sono partiti ufficialmente lo scorso mese di aprile l'intero percorso si legge sul sito del dipartimento è stato concepito
Con un processo inclusivo e partecipato e ha coinvolto professionisti operatori esperti enti del terzo settore istituzioni associazioni stakeholder
Un percorso così inclusive partecipato che dalla preparazione alla Conferenza nazionale sono state escluse tutte le organizzazioni non allineate la politica del governo e le persone dotate scuse le persone che usano droghe
Una scelta che segna una sostanziale differenza con la Conferenza nazionale del due mila ventuno che aprì il confronto tutti approvando documenti anche innovativi per le politiche sulle droghe ed elaborando anche il piano nazionale sulle droghe che è stato poi ignorato dal governo Meloni
I lavori preparatori della Conferenza nazionale che si terrà tra qualche giorno sono stati articolati in alto tavoli tecnici dedicati altrettanti argomenti specifici ma dei risultati di questi tavoli tecnici sul sito del Dipartimento antidroga non si trova traccia o almeno io non lo trovate quindi sicuramente si tratta di una ne prende la mia incapacità leggendo il programma della conferenza nazionale si comprende come a Roma sette otto novembre il governo si prepari a mettere in scena la presenta sulla rappresentazione della propria guerra alla droga
Insomma è un film già visto
Fatto di repressione delle persone di patologie versione del consumo di sostanze ignorando decenni di studi di conoscenze ed esperienze di evidenze
Le conclusioni della conferenza che come stabilisce la legge dovranno essere comunicate al Parlamento
Sì sono già scritte e l'eventuale correzione alla legislazione antidroga c'è da aspettarsi che non saranno dettate dall'esperienza applicativa ma dall'ideologia proibizionista che anima contro la politica del centrodestra in materia di deroga
In concomitanza quella conferenza governativa sempre a Roma il sei sette e otto novembre si si riunirà invece la contro conferenza nazionale
Nata da un lavoro collettivo e autoconvocata da associazioni e reti operatori persone che usano droghe esperti studiosi che non intendono restare prigionieri di un modello repressivo e punitivo che non intendono restare silenziosi di fronte alla mancanza di una reale dibattito pubblico
Alla contro conferenza si parlerà del fallimento della guerra la droga delle alternative che stanno prendendo corpo nel mondo di riduzione del danno come politica sociale di dei carceri esazioni del criminalizzazione
Di riforme legislative di ridefinizione anche del ruolo degli obiettivi e dei servizi per le dipendenze e anche di legalizzazione della cannabis di Rinascimento si crede ricco insomma
In altre parole
E sarà un altro altro mezzo un altro strumento per opporsi alla guerra la droga e rimettere al centro le persone la loro salute pubblica i loro diritti