XVI Leonardo Sciascia Colloquium «La giustizia siede su un perenne stato di pericolo». Leonardo Sciascia e la difesa di un’Europa unita nel diritto (Prima giornata)

Buongiorno buongiorno a tutti
Diamo avvio al sedicesimo Leonardo Sciascia colloqui un ma intitolato la giustizia siede su un perenne stato di pericolo
Avviamo i lavori con diciamo una puntualità forse inusuale ma alcuni dei nostri relatori hanno dei tempi tecnici di collegamento
Che ci impongono di rispettare la scadenza la scaletta che avevamo previsto
I padroni di casa che sono la rappresentanza del parlamento europeo a Roma che molto ringraziamo per l'ospitalità
E il suo direttore in particolar modo Carlo Corazza non ha potuto essere presente con noi oggi e dunque i padroni di casa essendo il Parlamento europeo i suoi parlamentari ci daranno il benvenuto in in questo luogo tramite due messaggi che sono stati preregistrati e che manderemo adesso
Delle due dice presidenti del Parlamento europeo Pina Picierno dapprima e Antonella Sberna in un secondo momento che CD daranno i loro auguri di bontà di benvenuto
A valle della saluto delle due vicepresidenti inizieremo più precisamente i nostri lavori e quindi
Nel ringraziare come sempre radio radicale che sta registrando che manda indiretta i lavori del nostro convegno chiedo alla regia di farci vedere e ascoltare il messaggio della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno Grazia
E a tutti è un onore per me poter condividere con voi questo momento di riflessione
Che è nato dal desiderio di seguire quel filo che attraversa la storia italiana che è fatto di giustizia e di verità e anche di responsabilità
Questi lo porta un nome in particolare del nome di Leonardo Sciascia che seppe dar voce
Alla coscienza civile del nostro Paese il titolo da voi scelto la giustizia siede su un perenne stato di pericolo non è soltanto una citazione ma è un monito
Che interroga ogni giorno le nostre coscienze Sciascia ci ha insegnato che lo Stato di diritto è il fondamento delle libertà
Dove tutti incluso chi governa sono soggetti alla legge nelle sue parole nei suoi romanzi la giustizia non è una struttura astratta ma è un atto di coscienza un atto di coscienza prezioso fragile è sempre esposto al rischio di essere tradito dal potere o anche dall'indifferenza
E guardando al nostro tempo quella fragilità e più che mai attuali perché viviamo in un'epoca in cui la giustizia spesso terreno di scontro politico più che di ricerca delle verità
In cui la legge viene talvolta piegata a giustificare l'abuso in cui la verità è sostituita dal racconto più conveniente
Sasha sostenibile sosteneva che la crisi della giustizia è prima di tutto una crisi della ragione e della morale
Ed infatti quando la legge smette di essere strumento di libertà istituì vince in qualche modo al riflesso del potere lo Stato di diritto perde la sua anima e quando i cittadini rinunciano al pensiero critico accettando il così va il mondo come regola inevitabile allora sì la giustizia torna a vivere in un perenne stato di piccolo il diritto vivente nella vigilanza morale di chi lo difende la sua salvaguardia non può mai dirsi pienamente compiuta e oggi più che mai dunque il diritto deve tornare a essere la lingua comune dei popoli europei
E questo richiede un impegno costante il personale competitivo affinché la giustizia non sia soltanto applicazione meccanica delle norme ma una ricerca incessante della verità e del bene
E a quarant'anni dalla relazione di Sasha per il convegno di Strasburgo sullo stato della giustizia in Europa le sue parole suonano con sorprendente attualità egli sapeva che la giustizia non appartiene al singolo Paese che ogni volta che un popolo tradisce la propria idea di giustizia l'Europa intera si indebolisce e questo richiamo ci interpella ancora oggi con grande forza perché difendere l'idea di un'Europa che non si limiti a convivere ma che si riconosca
Nella giustizia come principio fondativo e ancora oggi fondamentale
Perché è una giustizia chiusa nei propri confini e destinata a smarrire il senso del diritto in Europa che in dimentica di fondarsi sulla libertà
Rischia di ridurre il diritto al pura burocrazia dice potere
Ecco che allora questo non è soltanto una celebrazione me a un atto politico e morale ricordare Sciascia non significa ripetere soltanto le sue parole Navigli aprire le sue domande nel nostro tempo a bere insieme il coraggio di cercare di cercarne le risposte dunque grazie a tutti a tutti per questa occasione di ricerca e di risposte possibili e buon lavoro a tutti a tutti voi
Sabbia tutti
Desidero innanzitutto ringraziare i promotori di questa preziosa iniziativa in particolare il dottor corazza per l'interessamento
Nell'organizzazione di questo momento di dibattito e l'associazione amici di Leonardo Sciascia in particolare la sua presidente viola non solo per l'invito ma anche per il costante impegno il mantenere viva la riflessione sull'opera di uno dei più importanti intellettuali del del Novecento italiano
Penso che questo è il sedicesimo colloquio Mallardo Sciascia ossia di grande rilevanza non solo per il valore scientifico e culturale dei contributi che nomineranno che non ho dubbi che appunto saranno così ma per la centralità del tema che affronta quello della giustizia
E del diritto come fondamento della libertà
E della dignità umana
Sciascia Sepp seppe cogliere la fragilità di questi valori ricordandoci che lo cito la giustizia assieme su un perenne stato di pericolo una frase che conserva oggi un'attualità sorprendente
In un tempo in cui rapporto fra poteri dello Stato indipendenza della magistratura e fiducia dei cittadini è tornato al centro del del dibattito pubblico proprio in questi mesi l'Italia sta discutendo una riforma importante la separazione delle carriere dei magistrati
Una riforma che non mira a indebolire l'indipendenza della giustizia ma renderla a mio avviso più trasparenti più equilibrata più comprensibile anche ai cittadini
Uno Stato di diritto di cui tanto si parla in Europa che Amaturo deve avere il coraggio di interrogarsi su se stesso di migliorarsi di rafforzare i propri contrappesi istituzionali senza che questo venga letto come una minaccia bensì come un segno di vitalità democratica
L'Unione Europea nata come Progetto di pace cooperazione si fonda proprio sull'idea che il diritto sia ciò che unisce popoli ciò che consente di superare le divisioni e di riconoscersi in una comune umanità
Per questo motivo difendere lo Stato di diritto significa difendere non solo le istituzioni ma la libertà concreta dei cittadini la certezza delle regole l'equilibrio dei poteri e la responsabilità
Di chi esercita una funzione pubblica
Allo stesso tempo dobbiamo lavorare per fare in modo che questo principio non si trasformi in una condizione sospensiva ma Simoni invece sulla fiducia reciproca tra le nazioni che compongono il progetto europeo che si riconoscono uguali
Nelle fondamenta di cui su cui abbiamo costruito questa casa comune quindi difendere questi principi significa difendere un Europa che rispetta le identità nazionali che valorizza le diverse tradizioni giuridiche e che non confonde l'unità con l'uniformità
Nel celebrare Leonardo Sciascia celebriamo dunque non solo lo scrittore l'uomo l'intellettuale
Ma anche l'uomo una persona che seppe interrogare il potere il cittadino europeo ante litteram capaci di leggere nel diritto il figlio che lega libertà e responsabilità
E che ci ricordano che la giustizia non è un patrimonio di parte ma è il fondamento stesso della della Civita quindi che questo colloquio possa essere un'occasione di rinnovato impegno comune nel segno di Leonardo Sciascia per un'Italia Europa
Unite nel diritto salde nella giustizia in vigili
Della difesa della libertà della dignità umana quindi vi ringrazio per questa opportunità di confronto vi auguro buon lavoro e vi ringrazio per il contributo prezioso che ci offre e che ci offrite in un tempo in cui forse l'ora di avviare un serio dibattito su quali riforme istituzionali avviare proprio in seno all'Unione Europea
Per rimanere al passo con il momento storico e non tradire lo spirito dei trattati istitutivi sui quali si fonda la nostra la nostra Europa grazie
Davvero gli amici e lasciatemi dire alle amiche di Leonardo Sciascia esprimono un sentito ringraziamento alle due vicepresidenti del Parlamento europeo per averci introdotto in modo così puntuale
Tutti i lavori che ci aspettano
Abbiamo chiesto di poterci riunire in questa sala
Memori dell'elezione di Leonardo Sciascia nel mille novecentosettantanove a parlamentare non solo italiano ma europeo nelle liste del Partito radicale di Marco Pannella
Anche se poi come tutti ricordiamo pochi mesi dopo lo scrittore optò per la Camera dei deputati
Siamo molto grati al professor Davide luglio di aver assunto la direzione scientifica di un evento non privo di complessità
Per la sua intenzione e per la sua ambizione trasversali e multidisciplinari
Abbiamo infatti quest'anno ho chiesto sia letterati o per meglio dire a intellettuali della letteratura che a giuristi
Di confrontarsi ed interrogarsi su temi cruciali dell'opera di Sciascia
Il divieto di tortura la dignità dell'uomo
La legislazione emergenziale
La presunzione di innocenza
Sono capo saldi delle democrazie liberali
E quindi architravi il fondamenta delle istituzioni europee dello stato di diritto
E nella costruzione di questo colloquio ma che molto deve anche ai preziosi consigli del professor Nicolò Zanon che non potrà venire ma ci ha mandato un contributo alla squisita sensibilità del nostro segretario Giuseppe Porto nera
E i suggerimenti degli amici Lorenzo Zilletti Salvatore Scuto Francesco Izzo Ricciarda ricorda
Dicevo nella costruzione di questo colloquio ci siamo ricordati di un evento che ci è parso molto significativo
E meritevole di essere ricordato
Egli è bloccato
Il diciassette giugno del mille novecentottantatré il a poche decine di metri da qui in via del Corso
Fu arrestato a Roma Enzo Tortora
Nell'ambito di una maxi retata con oltre ottocento arresti
Leonardo Sciascia
In compagnia di una manciata di altre personalità pubbliche fra cui ricordo Montanelli Biagi Bocca Angela e son finiti anch'
Leonardo Sciascia affermò immediatamente l'innocenza utilizzo torto
Che venne anch'egli candidato da Marco Pannella nelle liste radicali alle elezioni europee successive del mille novecentottantaquattro
E fu eletto parlamentare europeo
All'indomani di quella straordinarie lezione
Leonardo Sciascia assunse la presidenza di un comitato per la giustizia giusta
E con Marco Pannella ed Emma Bonino promosse un convegno a Strasburgo che si tenne tra il ventitré e il ventiquattro ottobre del mille novecentottantaquattro
Nella sede del Parlamento europeo
Intitolato lo stato della giustizia in Europa
Primo convegno e il caso Italia aveva l'ambizione di un progetto del caso diciamo casi tali e poi il caso di tutti quanti gli altri paesi europei ma in quel momento il caso Italia era il caso torto
E nel caso ovviamente
Sciascia aveva perfettamente intuito quello che però può ma molto dopo abbiamo capito tutti quanti ma lui lo capì immediatamente che l'arresto di Enzo Tortora non era
Derubrica a Bill a semplice errore giudiziario
Ma era invece l'inevitabile risultato della sommatoria dei mali della giustizia italiana inanellati uno con l'altro
Dalla legislazione emergenziale sui pentiti alla violazione della presunzione di innocenza dall'abuso della custodia cautelare alla spettacolarizzazione della giustizia
Quel convegno fu partecipa attivissimo
Questo libro preziosissimo ce ne sono pochissimi in giro l'ho trovato Francesco Rizza non so come
Me lo ha diciamo dato da custodire solo per queste ore il convegno fu partecipa attivissimo ma trovate
Brani interi di conferenze stampa e di quei passaggi sull'archivio di radio radicale interessantissimo
Intervengono numerosi parlamentari europee di diverse formazioni politiche suscitò reazioni molto stizzita della magistratura organizzata che si sentiva messa sotto accusa
Tortora non volle intervenire per non alimentare le polemiche
Sciascia invece manda un accorato intervento che è l'ultimo di questo volume
Nel quale denunciava l'abnorme numero delle assoluzioni la lunghezza dei Processi l'iniquità delle leggi sui pentiti e invocava l'Europa delle democrazie di cui l'Italia è parte
Affinché ne sia parte effettuate mente dei diritti dei propri cittadini siamo qui a parlare e questo per due giorni
Il comitato presieduto da Sciascia nel febbraio del mille novecentottantacinque diffuso un appello per chi edere senza entrare nell'analisi del fenomeno del pentitismo che le dichiarazioni dei pentiti dovessero essere confortate da altri riscontri
Invariate con assoluta oggi
Attività
Aderirono a quell'appello che fu promosso oltre che da Sciascia da Galante Garrone oltre duecento tra docenti di diritto e avvocati
Ecco
La scelta di avviare i nostri due giorni di lavori con quel momento di dibattito pubblico
Non è un atto di sola e già importante memoria
Portare il caso Tortora il caso Italia o il caso del diritto il caso della giustizia come Sciascia stesso lo definì
Significava agitarlo in uno spazio che sempre Sciascia per riprendere un passaggio di un articolo significativamente intitolato l'Europa del diritto
Uno spazio che sempre Sciascia voleva unito in quanto di più laico ci sia nel patrimonio della storia degli uomini e siccome dai diritto
Il diritto come fattore Hillary curdi unione delle civiltà
Quel monito e quanto mai attuale
E c'è sembrato perciò che rappresentasse necessario punto di abbrivio un punto di di partenza sulla grande questione sull'indagine da grande questione del rapporto di individuo con la giustizia
E della giustizia con un'unità per cominciare europea in cui si esplichi l'universale ragione del diritto
Allora abbiamo chiesto Gianfranco Dell'Alba
Che venne poi a letto a sua volta deputato europeo radicale e che quel convegno personalmente organizzò di aprire i nostri lavori e gli chiedo di avviarsi al tavolo
Di aprire i nostri lavori ricordando quei giorni aiutato da Francesca Scopelliti compagna di Enzo Tortora e poi già senatrice italiana e Valter Vecellio
Che invito a raggiungere al tavolo i nostri amici giornalista storico esponente del Partito Radicale
Li aiuteranno
A riportare il presente quel clima e quei mali della giustizia
Alessandro Barbano e Giandomenico Caiazza che tutti conoscete che si collegheranno da remoto
Ringrazio tutte le relatrici i relatori che hanno accettato di riflettere sui temi loro proposti e poi di condividere con noi l'esito delle loro riflessioni
Ricordo come tradizione del colloquio che i lavori saranno seguiti in diretta lo abbiamo già detto oltre che conservati nell'archivio pubblico del radio radicale che ringraziamo
E ricordo che gli atti di questo convegno come di tutti i colloqui a che si sono fin qui tenuti saranno pubblicati l'anno venturo sulla nostra rivista di studi Todo modo il ritualmente per un convegno di studi
Chiedo e propongo a tutti voi di riflettere sulla possibilità di iscriversi agli amici di Leonardo Sciascia potete abbiamo bisogno del vostro contributo di iniziativa di azione del vostro obolo
Per continuare a riflettere e ad amare insieme a questo straordinario scrittore buon lavoro a voi
Grazie Simona di questa introduzione grazie anche della dell'aver pensato a me per moderare questo dibattito ci troviamo non solo nella sala del Parlamento europeo ma contornati da foto evocative
Di quella istituzione e abbiamo ascoltato due per le sante imbelle testimonianze delle nostre che non hanno fatto un saluto rituale sono proprie entrate nello specifico con le loro diverse sensibilità Pina Picierno
Esponente del PD Antonella Sberna di Fratelli d'Italia ma no con con dietro il il passaggio del Transatlantico diciamo del Parlamento europeo di Brussel camicia apposto proprio nella nella dimensione nella quale volevamo situare questo questa prima questa prima fase dei nostri lavori ricordando diciamo quella straordinaria stagione parliamoci no qualche possiamo così definire che fu quei primi anni di di presenza permette di dire radicale al Parlamento europeo che Porto successivamente come Simona ricordato anche al tra l'altro l'elezione prima simbolica no e quindi quanto significativa prima di Sciascia e poi di di di Enzo e e e quindi è quell'atmosfera è quel momento storico che avremmo volle vogliamo la quale vogliamo partire grazie ai nostri ai nostri diciamo interventi intervenienti di questo panelle perché noi organizzammo il convegno appunto pochi mesi dopo l'elezione così simbolica diciamo di Enzo che venne tolto dalla dalla sua
La sua ai suoi arresti domiciliari di via Piatti per per entrare al Parlamento europeo e testimoniare in quel Breve anno e mezzo della sua permanenza con straordinaria capacità diciamo non sono sofferenza la sua lotta sua la sua diciamo battaglia per
Per una giustizia giusta che aveva visto così così colpito diciamo in maniera così spettacolare
E quindi suppongo diciamo anche senso volutamente non come ha ricordato Simona non non non non volle partecipare ovviamente assistette non per non partecipo direttamente tra l'interventi lo fece proprio con spiegando i motivi non voleva caricare anche della sua vicenda che infatti tra le leggendo gli atti del convegno ricordando quegli atti
è è è mio lo sfondo diciamo no non non fu l'argomento proprio principale proprio perché Hill il discorso e i discorsi e succede di che succedettero furono abbracciarono tutti gli aspetti
Perché dovuta
Concerto preferito che
Che stesa sul lettino al centro che l'osservazione degli esperti ci fossero solo la malattia Lonigo malato la bellissima questa frase bellissima
Bellissima ecco dovevamo essere in quattro pannelli Stern ma presumere il dottor Barbano che è in collegamento a un un impegno
Diciamo simultaneo al nostro e quindi ci ha chiesto la possibilità di di svolge il primo intervento condensando un po'quello che li avrei voluto chiedere nel corso del dibattito
E in realtà allora se mi permettete prima di dare avvio al dibattito vero e proprio chiederei al al dottor Barbano
Alessandro Barbano che
Che ci dica non solo partendo da quella da quel momento cioè partendo dalle preoccupazioni che lasciasse esprimeva e che in qualche modo poiché condensare uno anche nel nella nella sua Presidenza del Comitato per una giustizia giusta e cioè la sua preoccupazione
Per la le diciamo la ditta la giurisdizione emergenziale per tutti quei fenomeni che ha iniziavano in maniera molto importante a radicarsi nel nella nell'amministrazione della giustizia italiana
E e nella sua il suo pensiero costante che giustizia diritto
E e verità fossero indichino indissolubili come concetti da preservare la difende da come dire da da da da tener presente in ogni momento della propria della propria vita pubblica
Ecco richiede allora Barbano
Se pensa che le preoccupazioni di Sciascia la palma va a nord
E e che e tutto quello che ne consegue oggi quale sia diciamo oggi la la presenza delle preoccupazioni di Sciascia nella nell'attualità di oggi
Ha il microfono l'intero adesso riferite adesso sì benissimo benissimo grazie grazie dell'invito che ho accettato con onore e mi scuso se
La contemporanea
Mia il mio impegno sono a Palmi per un dibattito sulla separazione delle carriere che come sapete
Diciamo accende l'opinione pubblica in questo momento su un tema di di grande attualità però ottenuto molto a partecipare a questo convegno e e spero di poter dare una risposta a questa domanda centrale che che che ci interroga e allora torniamo a quegli anni perché molto meritorio
Ripartiti da quegli anni anche anche l'idea di di di collocare nel mille novecentottantaquattro che un anno dopo
Il drammatico diciassette giugno dell'arresto di Tortora nel cuore degli anni ottanta
Questa riflessione ecco dove siamo siamo in un momento della storia in cui al sistema ma giudiziario di tipo inquisitorio in cui la garanzia per il cittadino
Non era in il tribunale del riesame né il giudice terzo imparziale ma al più la benevolenza del giudice istruttore che era l'unico strumento di mitigazione della potestà unite autoritativa dello Stato in un sistema sostanzialmente di matrice fascista che è arrivato ai giorni nostri ebbene su questo sistema si innestano dei fattori distorsivi inni
Che non sfuggono alla percezione all'analisi di Sciascia e che sostanzialmente anticipano di quarant'anni
Alcuni delle degenerazioni della giustizia di oggi e cioè la logica di risultato che in marmo nelle mani della polizia giudiziaria attraverso pompieri sempre più crescenti
è fa sì che l'azione penale inizi
In forme certamente non garantiste per il cittadino
La polizia giudiziaria opera ovviamente una la combatte una sfida contro fenomeni gravi presenti nello stile nel Paese la mafia e il terrorismo
E quindi certamente la l'analisi di questi fenomeni presuppongono
Una metodologia d'indagine diversa
Ma ceppo sei il metodo Dalla Chiesa il metodo dalla chiesa è un metodo che consegna alla polizia giudiziaria per esempio la sospensione dell'obbligatorietà dell'azione penale il differimento dell'arresto
E strumenti diciamo di natura investigative inquisitoria
E vero grano ai principi dello Stato di diritto
Secondo fattore distorsivo
Il protagonismo giudiziario dei magistrati che in quegli anni soprattutto a Palermo in vende
Già sulla scena con l'uso dello strumento mediatico
Comporre in tempo l'uso dello strumento giudiziario ci sono magistrati che fanno interviste aggressive che si propongono sui media e e conquistano una soggettività politica
Che ovviamente riceve il consenso di un'opinione pubblica dove la grancassa giustizialista di invidia
In Austria questo sentimento collettivo
E poi l'ambivalenza legislativa che in quegli anni
E a un un due due due spinte contrapposte c'è un un dibattito stava e nel mondo nel mondo giuridico che porterà poi alla all'adozione del Codice accusatorio del del mille novecentottantanove che si muove nello spirito garantista di riconosce le finalmente un rito fondato sulla parità delle parti sul giusto processo
Sulla terzietà del giudicante sull'acquisizione della Provincia Tizio
C'è lo spirito che porterà all'adozione della legge Gozzini che è una legge di grande civiltà ma nello stesso tempo si afferma in via opposta eppure parallela informa derogatoria una legislazione speciale
Che introduce un eccezionalismo nel sistema come la regola e il quattrocentosedici bis su uno strumento probabilmente fondamentale
Che la legge Rognoni-La porre introduce nell'ottantadue per combattere la mafia tuttavia diventa anche nella forma interpretativa che la giurisprudenza eh
E e le procure nell'anno lo strumento per uno slittamento da un codice penale del fatto a un codice penale del reo
A questo si aggiunge
La dimensione di uno strumento nuovo che la prevenzione ora la prevenzione risponde ha un obiettivo
Che Falcone aveva individuato come un forcone elemento fondamentale per la lotta alla mafia e cioè seguire i patrimoni dei mafiosi
Però la prevenzione introduce una forma di un diritto alternativo a quello del fatto a quello delle prove a quello della colpevolezza
Introduce il diritto della sospetto il diritto della pericolosità il diritto del reo
E che è un diritto di matrice illiberale e nella quinta e nella diciamo nella prevenzione e nell'obiettivo della prevenzione c'è una tentazione totalitaria cioè l'idea di a anticipare la tutela dei cittadini a una fase prodromica del reato cioè prima ancora che il reato si manifesti e il con il rischio che il diritto di venti
Un processo alle intenzioni
Ecco nei quarant'anni successivi che cosa è accaduto perché Sciascia coglie evidentemente tutti questi elementi
E di distorsivi né denunciarli il pericolo no
Questi strumenti non non vi ho citato un altro che poi i sarà introdotto negli anni successivi al alla alla morte di di Cha Cha Cha Cha vuol muore nel nell'ottantanove e cioè il il cosiddetto carcere duro no
E il quarantuno bis uno strumento eccezionale che doveva servire a interrompere il collega venti fra i mafiosi e le organizzazioni criminali
E che Falcone intro chiese che fosse introduttivo introdotto nella consapevolezza che era uno strumento eccezionale che dovesse durare il tempo della guerra la mafia noi sappiamo bene che quello strumento si è terminato
Nel nostro sistema ed è arrivato al noi si e si è dilatato come si sono dilatati tutti gli altri strumenti eccezionali sono diventati da dei erogate la regola nei quarant'anni successivi
Che le confische hanno rappresentato oggi e rappresentano oggi una forma su rogatoria del diritto penale
Che noi abbiamo un sistema in questo Paese dove un cittadino può essere nello stesso giorno
Da due tribunali diversi da uno assolto perché il fatto non sussiste e dall'altro confiscato di tutti i suoi beni perché le stesse prove
Che nel processo penale ordinario
Non sono sufficienti a produrre colpevolezza pranzi
Producono un giudizio di assoluzione cioè di innocenza
Espunte la questo processo e portate dentro il processo di prevenzione giustificano la sottrazione di tutti i beni
Ebbene questa follia
è che dalla lotta alla mafia si estesa a una quantità di reati
Per la quale giustamente si parla di truffa delle etichette
è altro non è che questo fenomeno di superfetazione in quel virus che nasce come un anticorpo
E diventa un virus
Perché cioè e diciamo la l'obiettivo della giustizia si volge nel suo contrario
Noi oggi abbiamo un procedimento di fronte alla Chengdu
Un procedimento di fisico di cui non si parla dei media che riguarda proprio il cuore del sistema di prevenzione cioè la possibilità di determinare confisca
In assenza di colpevolezza
E purtroppo c'è anche un marketing giudiziario che promuove questa possibilità perché è ovvio che e una forma
Derogatoria dei principi liberali che consegna alla magistratura un potere immane noi sappiamo che i regimi per dare in pena producono prove false in questo caso non c'è neanche bisogno di provare una falsa colpevolezza perché il procedimento di prevenzione
Consente attraverso un giudizio di pericolosità cioè fondato sul sospetto fondato su elementi che non riguardano il fatto costituente reato ma riguardano la personalità del reo
E di di somministrare un provvedimento punitivo che ha un impatto determinante e decisivo e e drammatico nella vita delle persone delle aziende di tessuto il tessuto sociale di un Paese
Ebbene e noi siamo qui quarant'anni dopo gli allarmi che Sciascia denunciava in nome della stessa istanza di giustizia perché attenzione a chance a Sciascia non sfuggiva
Che l'ansia della verità è un fattore assolutamente ambivalente e che un diritto penale che si ponga l'obiettivo di produrre giustizia può il nome di questo obiettivo
Produrremo eterogenesi dei fini che ne contraddice le premesse il la storia ci insegna che le democrazie liberali si fondano su un diritto penale minimo
E in una la pretesa
Di raggiungere a tutti i costi l'obiettivo e invece il nostro è un sistema in cui la logica del risultato la stessa logica del risultato che indusse una magistratura spregiudicata a condurre a fare grandi e tre gradi di giudizio Tortora
Pretendendo una condanna contro ogni evidenza sapendo peraltro di non pagare nulla sul piano delle carriere individuali la stessa logica di risultato
E e ha inficiato il sistema e quella logica del risultato oggi è il vero problema
Chiesta anche di fronte a noi alla vigilia di una riforma della giustizia
Che si propone di restituire al giudicante il primato e l'indifferenza cioè la terzietà in quanto indifferenza all'esito del giudizio e cioè la sottrazione proprio a quella logica
Di risultato che ha prodotto i peggiori errori giudiziari della storia nazionale
E allora cosa dire di quelli allarmi che Sciascia colse
E che denuncio con coraggio che gli costarono anche una damnatio memoriae in quegli anni e che purtroppo la sua lo vince la sua degenza
Si è avverata e oggi Milano davanti a noi c'è una scelta decisiva se porre le condizioni perché le distorsioni che Sciascia denunciò e che sono diventate un problema endemico del sistema giudiziario vogliamo affrontarle restituendo
Alla giudicante quella funzione di terzietà di garanzia
E quella sottrazione alla logica di risultato che purtroppo ha prodotto questo fenomeno
Oppure se vogliamo restare in un sistema inquisitorio dove la stessa persona che ci porta a giudizio quella che ci giudica lo stesso arbitro che cerca le prove contro di noi e quello che ATM realisticamente potrebbe assolversi
O piuttosto condannarci
E ovviamente la separazione delle carriere non è la soluzione di tutti i problemi del della giustizia italiana poiché affianco a quella ci sono le altre
Denunce che Scialpi Sasha colse correttamente e che riguardano ovviamente alcune delle cose che ho detto e cioè e e idea che i poteri eccezionali intenti eccezionali giustifichino vero che ai principi dello Stato di diritto queste un'idea pericolosissima
Perché quando Singh cista nel sistema fa sì che una democrazia colpita da un nemico produca degli anticorpi che anziché andare verso il bersaglio sì dirigono contro di essa e quindi producono una sorta di effetto autoimmune
Che attacca la democrazia stessa
Essa era la denuncia
Che Sciascia specie in quegli anni in cui l'emergenza era reale perché c'era la mafia c'era il terrorismo e in cui però lui capì
Che la risposta la mafia il terrorismo avrebbe potuto avere delle conseguenze sbagliate
E e purtroppo quelle conseguenze si sono prodotte in nei termini di quella inconsapevoli o o più o meno consapevole a alleanza tra la mafia e l'Antimafia
Per cui il sistema burocratico giudiziario investigativo che combatteva il male Finiper
Stabilire una sotterranea alleanza perché il male giustificava la struttura burocratica
Che lo contrastava e e questo aveva un effetto per così dire auto poi ieri Chicco c'è una un un un rischio di riprodurre quella struttura burocratica
E di e creare una superfetazione la lega della democrazia giustificata dall'esistenza del male e quello che si è prodotto tornato lo Stato di diritto vuol dire
E chiudo
Togliere proprio la la denuncia di Leonardo Sciascia e rinunciare ad assegnare alla giustizia
Un compito più grande di quello che la giustizia umana può svolgere grazie
Grazie grazie ad Albano per questa questo excursus che c'ha riportato spesso a comporre confrontare le questioni sul tavolo quarant'anni fa con la realtà di oggi per la diciamo alla il messaggio che ha voluto mandarci a questo convegno che ci ripropone appunto il punto iniziale dal quale vogliamo partire cioè proprio quelli anni
Per situare esattamente il convegno dell'ottantaquattro il momento storico che vivevamo allora all'indomani delle stragi il terrorismo dalla stadio di Bologna dell'assassino della chiesa dei tanti fatti che di sangue che punto mischiando terrorismo e mafia
Dettero poi vita a alla risposta che che che abbiamo alla quale abbiamo già accennato sinora quindi iniziando questa chiacchierata con richiedere a Walter Vecelio innanzitutto
Se quale fu il ruolo di Sciascia come situa il volo di Sciascia
In in quel momento e come situata anche la sua decisione di prendere la presidenza del Comitato per la giustizia giusta che fu il comitato promotore dell'evento dell'ottantaquattro Walter Tel
Grazie intanto per avermi invitato consentitemi prima tre brevissime notazioni
La prima vorrei esprimere solidarietà tra Alessandro Barbano
Chi è stato vittima di un meschino attacco da parte del procuratore di Napoli Nicola Gratteri la cosa più gentile che gli ha riservato Gratteri cosa parli tu che ti occupi di sport insomma quello che penso di questa affermazione di quelle che sono seguite sarebbe qualcosa che rasenta il volgare l'oltraggioso non voglio correre rischi però ve lo lascio immaginare la seconda notazione vorrei ricordare che eccetto tolto Enzo Tortora viene eletto parlamentare europeo nelle liste del Partito Radicale però si dimette anche da parlamentare europeo rinuncia all'immunità parlamentare che sicuramente il Parlamento europeo gli avrebbe concesso e affronta il processo nel processo
La terza considerazione poi rispondo
Cerco di rispondere alla tua domanda che guardandoci noi voi mi avete definito radicale storico radicale vecchio diciamo le cose come stanno e anche noi insomma mancano i giovani i giovani purtroppo non sono a conoscenza di tutte le cose che noi qui presenti abbiamo vissuto al di là poi delle opinioni che ci siamo fatti su quelle cose
Io ringrazio radio radicale che sta registrando questi lavori perché spero che almeno qualche ventenne trentenne in cappi in questa trasmissione quando per la messa in onda e ascolti da noi che siamo sopravvissuti quello che è accaduto e che quello che non viene raccontato loro e adesso vengo nel merito del della tua domanda quale fu il ruolo di Leonardo Sciascia e c'era ma allora direi protagonista attivista ispiratore suggeritore in certa misura anche vittima non tanto perché si è trovati impigliato in qualche vicenda giudiziaria che comunque non gli ha mancata in quanto al centro di polemiche che il suo proprio essersi esposto gli ha procurato
Polemiche anche dolorose sul piano personale sul piano umano
Qui potrei parlare per due giorni interi sullo a proposito di queste polemiche
Saltando perfino le pause dei lavori però provo a essere più sintetico
Intanto i tre personaggi
Sciascia Enzo Tortora e Marco Pannella
Non avevano bisogno questi tre personaggi del famoso famigerato
Venerdì nero che la camorra così venne definito per incontrarsi ci sono una quantità di precedenti episodi e ne vorrei raccontare qualcuno perché e inquadrano aiutano a capire
Sciascia non amava la televisione parlava in maniera lenta smozzicate da amava più scrivere naturalmente e leggere e un attentissimo lettore anche dei suoi libri era Enzo Tortora che finiti i suoi programmi si ritirava nel suo studio a credo sua insomma aveva una biblioteca più che fornita
E siamo nella fine degli anni Cinquanta ancora Sciascia non era diventato famoso per il giorno della civetta avevamo pubblicato una raccolta di racconti gli esiti Sicilia
E non era sfuggito all'attenzione di Enzo Tortora questo libro che l'aveva letto con grande interesse e piacere
E gli mando un biglietto per per complimentarsi con Leonardo Sciascia e ne nasce un piccolo carteggio che è stato recuperato
Un parte anche pubblicato da uno dei due nipoti di Sciascia e che è conservato nella Fondazione nella sede della Fondazione Leonardo Sciascia a Racalmuto e questo per dire come certi fili certe cose si incontrano per quel che riguarda tuttora Marco Pannella e quindi Sciascia non aveva bisogno di domandarci come la fece Enzo Biagi e se fosse innocente Cha Cha Cha Pepa che era innocente proprio in virtù di una precedente conoscenza e reciproca stima
Per quel che riguarda Marco Pannella anche qui
Un fiume carsico se così si può dire
Noi avevamo un avvocato non so se tu Gianfranco e conosciuto si chiamava Ferdinando Landi un avvocato di Vicenza aveva una curiosa
Ammirevole mania
A tutte le nostre riunioni quando veniva a Roma non raccoglieva tutti i pezzetti di carta quando se ne andavano Review formidabile raccoglitore e al fotografava allora non c'erano i telefonini cellulari macchine fotografiche e accoglieva tutto registrava con le cassette tutti i nostri dibattiti e poi è molto Ferdinando Landi ci ha lasciato e questo questo patrimonio l'ha lasciato alla biblioteca cittadina di di vicenza e sono andato un paio di volte perché m'hanno chiamato diceva c'abbiamo questi scatoli come dobbiamo e li ho trovato una fotografia piccolina in bianche nero di una manifestazione della lega per l'istituzione del divorzio quindi stiamo parlando anni tardi sessanta settanta
Dietro c'erano i nomi non vogliono ascritti certamente Ferdinando Landi Marco Pannella lo di scultura Mauro Mellini Franco De Cataldo non è un Franco De Cataldo Enzo Tortora e infatti gli dissi guardate è un Enzo Tortora giovane di quello che ancora si vede quando faceva le trasmissioni in bianche né io né la televisione
Ragazzo diciamo che però ecco Luís si era impegnato mi dicono mi raccontano che lei Vignoni della leader le faceva da casa sua spesso a via dei Piatti numero otto
Quando c'è stata la battaglia per le televisioni libere luglio è stato un e ha pagato anche dei prezzi per questa battaglia e ed era schierato
Assieme ai radicali assieme a Marco Pannella quindi quando poi è scoppiata la vicenda del del venerdì nero contro la camorra che in realtà il venerdì nero della giustizia italiana e napoletani in particolare ecco che c'era frequentazioni e conoscenze
Questo fiume carsico che io univa
Questi tre personaggi e non è stata esattamente una una sorpresa è anche Marco Pannella
Non è che si è inventato la giustizia come qualcuno potrebbe pensare negli ultimi tempi dovete sapere che Pannella tra le sue molte cose nella fine degli anni cinquanta è stato anche corrispondente del Giorno seconda battuta a Parigi
Luís subentrava la corrispondente di allora che Guicciardi il Giorno il quotidiano molto bello all'epoca fondato da Enrico Mattei
Voluto da Enrico Mattei aveva cinque o sei battute Pannella
Sul subentrava alla terza la quarta e rimpolpata via via che arrivavano le notizie le battute e prende a cuore pensate il caso di un italo tunisino
Che stava a Parigi che viene accusato di omicidio si chiamava arancio
E lui tanto fai tanto briga che riesce a ottenere la revisione cosa molto difficile all'epoca in Francia di questo processo
Va in Abruzzo a scomodare un parlamentare allora del partito comunista che faceva l'avvocato convincendolo ad assumere la difesa di questo arancio e riesce a farlo assolvere perché il delitto non l'aveva commesso lui quindi stiamo parlando degli anni Cinquanta la giustizia già era uno dei suoi problemi tra virgolette poi via via quando torna in Italia e diventa il leader radicale che è diventato quindi ecco vi ho raccontato questi Piccoli apparentemente secondo me marginale di episodi ma significativi che uniscono questi tre personaggi che poi ritroviamo uniti nella campagna per una giustizia più giusta
Che poi tra le altre cose produce quell'ottimo convegno i cui atti forse meriterebbero di essere recuperati
Pubblicati in qualche modo perché appunto non dobbiamo solo confidare nella fortuna delle librerie antiquarie o di qualche eredità che ci può essere lasciata sono andato molto a volo d'uccello voglio chiudere con una citazione
Ancora non era scoppiata la vicenda Tortora Egea con un mio collega che si chiama lui per fortuna ancora vivente non c'ha lasciato Raffaele cena
Avevamo raccolto delle storie di poveri cristi che erano finiti in carcere per settimane mesi anni
E poi rilasciati perché non avevano commesso quello di cui erano stati accusati pensate che una donna e una signora si chiamava Santa Pella
Viene incarcerata per alcuni mesi perché le trovano nel bagaglio dell'automobile la pistola giocattolo di plastica del figlio
Che lei prima di riuscire a dimostrare che la pistola giocattolo ha trascorso due mesi in galera e raccogliamo questo materiale ci avviciniamo Leonardo Sciascia e di chiediamo una prefazione questo libro poi diventato storie di ordinaria ingiustizia consentitemi nella prefazione
Quando i giudici godono il proprio potere invece di soffrirono la società che ha quel potere gli ha delicati inevitabilmente è costretta a giudicarli e siamo a questo punto ma nonché il referendum sulla responsabilità dei giudici possa risolvere il problema anche se vi può apporre qualche rimedio
Il problema vero assoluto e di coscienza e di aperti virgolette religione in senso manzoniano chiuse le virgolette questa era la perequazione del mille novecento settanta sei
Siamo a questo punto allora siamo a questo punto
Ora io credo che Tortora Sciascia e Pannella fossero ancora tra noi ebbene sì si ritroverebbero ancora insieme a condurre le battaglie per la giustizia
Grazie
Grazie Walter va
Di questo primo primo intervento ne seguiranno altri
Ai ma molto messo l'accento sul rapporto stretto fra Marco Enzo Leonardo Sciascia a Francesca Scopelliti chiedo crudele in particolare appunto di approfonditi
Di approfondire questo aspetto cioè i rapporti
Il legame che univa Leonardo Sciascia
Sotto
Io ho frequentato e conosciuto Sciascia proprio grazie AN è stato anch'a casa mia quando a casa nostra agli arresti domiciliari
Adesso Francia
Allora dicevo
Dopo l'arresto di Enzo quindi dopo il diciassette giugno dell'ottantatré e Sciascia come un punto dice si ricordava anche prima ricordava simbolo fu il primo dico il primo in tono affermativo ben tre prima c'erano stati degli interrogativi non lo fa proprio affermativo nel di conoscere completamente l'innocenza di Enzo e di sostenere che invece quell'operazione contro la camorra era un clamoroso errore giudiziario
Però i primi contatti fra i due e lo ricordava Valter Vecellio prima nacque nel mille novecentocinquantotto quando all'uscita
Di questo libro forse era il primo la prima opera di Leonardo Sciascia di zii di Sicilia Enzo scrisse una lettera con una entusiastica recensione un patto che poi Sciascia stesso ricordò nel mille novecento ottantotto alla morte di Enza in un editoriale che scrisse sul Corriere della Sera
E infatti dice a proposito di questa lettera io non sapevo chi fosse quell'Enzo Tortora che avendo letto il gettone editori hanno dei miei racconti me ne scriveva con tanto calore ma lo sapevano le mie figlie
E e forse la sua lettera valse ai loro occhi a darmi una specie di promozione
In televisione non l'ho mai visto però in tutti i nostri incontri fino a quando l'ingiustizia cadde sulla sua vita il nostro parlare era di Stendhal di vecchi libri di vecchie incisioni
Poi negli ultimi anni d'altro non abbiamo parlato che dei problemi della giustizia
E Leonardo Sciascia poi fu l'ultimo a vedere di persone Renzo una settimana sei giorni prima della sua morte e sempre in questo editoriale lo ricorda
L'ho rivisto dopo molti mesi sabato scorso e resi conoscibile parlava stentatamente atrocemente soffriva
Ma parlava con precisione e passione
Nella grande illusione che il suo sacrificio potesse servire a qualcosa
Con questa illusione dunque morto speriamo che non sia davvero un'illusione
E proprio questo epitaffio che non sia un'illusione
è stato inciso voluto incideranno sulla colonna marmorea spezzata come la vita di Enzo che ospita le ceneri di Enzo al cimitero monumentale
Con l'auspicio come voleva Sciascia appunto che quella morte quel sacrificio non rappresenta non non fosse Wanda che potesse essere invece
Uno sprone per la riforma sulla giustizia ahimè però come aveva anticipato già lo stesso Sciascia la situazione si è aggravata senza rimedio
In questo editoriale conferma anche Sciascia confermo come la loro amicizia fu di letteratura e di giustizia e di in questo si conferma come Sciascia
Questo per mi mi costa per esperienza personale sia stato molto importante delle due vite di Enzo nella prima parte quella letterale letteraria perché come Sciascia era uno scrittore
Colto e raffinato così Enzo era un lettore un affamato lettore colto e raffinato
Mentre nella seconda parte quindi sulla giustizia
Fur rapporto di conforto di condivisione che fondamentale perché si trova in cella ingiustamente un rapporto come direbbe Marco Pannella di compassione e questo aiuto moltissimo Enzo
Loro venivano conoscendo gli come dire conoscendo Sciascia e vedendoli io poi ho raccolto delle cose vi piace condividere con voi no è acceso
Adesso si sente
Non vorrei mangiarlo
E
E quindi mi è piaciuto sempre vedere delle similitudini fra i due come se fossero dei fratelli divisi alla nascita e mi piace condividerli con voi
Loro venivano da storie diverse Sciascia era un indipendente di sinistra Tortora invece un convinto
Liberale poi si incontrarono nel Partito radicale con Marco Pannella e li trovo trovare un terreno comune ma i i lei similitudine le affinità caratteriali ebbero anche un grande una grande complicità avevano lo stesso modo di relazionarsi agli altri
Che che fossero potenti o meno loro non cambiavano atteggiamento erano entrambi genuini non scodinzola vanno mai di fronte al potere parlavano sempre a bassa voce pacatamente perché le verità dicevano non hanno bisogno di essere urlate
Tortora venne definito anzi punzonato come antipatico
Addirittura secondo la Cederna era colpevole proprio perché era antipatico però anche Sciascia non faceva nulla per risultare simpatico e per entrare nelle grazie al Tour
Sciascia diceva di non avere il dono dell'opportunità e della prudenza ma anche in Tortora non rinunciano a dire non rinunciava mai a dire quello che pensava e fu licenziato dalla RAI perché lui non rinuncio a dire che la RAI era
è un calde
Non è politico e questo è tipico di chi si sente comporta il dono della libertà e difende il proprio essere libera
Libero Sciascia rifiutò cento milioni
Offerti dalla Mondadori per avere i diritti di tutte le sue opere e lui diceva
Si sorprendeva dice Alba cosa vogliono da me per darmi tutti questi soldi cento milioni parliamo degli anni settanta sessanta quindi era davvero una bella cifra beh anche Tortora
Rifiutò un assegno firmato da Silvio Berlusconi ma senza la cifra dicendo la scriva lei perché lo voleva a tutti i costi della scuderia di Mediaset Benso rispose non sono i soldi a dettare le mie scelte
E questa sintonia questa somiglianza questo comune sentire si affermò ancora di più sul tema della giustizia
Ottobre io sono certa che Sciascia vedesse nella storia di Enzo la materializzazione del suo pensiero tutto quello che aveva detto si realizzava il luglio ritrovava
Del quindi come uno scienziato voleva toccare per mano la creatura che lui aveva denunciato una materia che era sempre stato all'attenzione dello scrittore siciliano che non abbassava anche sei già ascoltato non abbassava mai i toni
E lui scriveva discutendo dei mali d'Italia mettevo al primo posto le distinte disfunzioni dell'amministrazione della giustizia ma mi pare accantonato
Se si rimanda si rimanda peggior tempo un simile problema con il tempo può aggravarsi
E si aggraverà se non si trova rimedio parole sante parole profetiche
E sulla vicenda napoletana sempre Sciascia precisa il caso Tortora non sta soltanto nell'angosciosa vicenda che lui sta vivendo è il caso del diritto e il caso della giustizia perché come poi scriverà
In porte aperte tutto per me è legato al problema della giustizia in cui si involge quello della libertà della dignità umana
Del rispetto tra uomo e uomo
Ad agosto del mille novecentottantatré Enzo era a Regina Coeli e Sciascia pubblicò un articolo sul Corriere
Della sera delle parole inequivocabili non Gargari ismi come purtroppo ci avevano abituato a quei tempi pensando di fare chissà cosa e confermando con queste parole
Inequivocabili il suo pensiero sull'inchiesta napoletana
Non mi chiedo se Enzo Tortora sia innocente sono certo che l'ora dal giorno del suo arresto io ho voluto fare astrazione dal rapporto di conoscenza e di stima e ho soltanto tenuto conto degli elementi di colpevolezza che i giornali venivano rivelando
Non ne ho trovato uno sono che insinua se il dubbio sulla sua innocenza
Le accuse dei camorristi pentiti a Enzo Tortora non sono state prima dell'arresto accuratamente e scrupolosamente vagliate non sono state neanche lette secondo me
E a proposito della protervia appunto di questi voto moderni burocrati del male che il giudizio quello Ida nella colonna infame dei giudici
Dell'epoca questi burocrati del male partenopeo conclude che ogni cittadino qualunque lavoro faccia ha il fardello della predisposta abilità e sa che per ogni errore che commette deve pagarne il prezzo ma ancora parla Sciascia ma un magistrato non solo non deve rendere conto dei propri errori e pagarne il prezzo ma qualunque errore commesso non sarà avremo ora alla sua carriera
Che ha un matto automaticamente percorrerà fino al vertice e credo che sia questo un ordinamento solo italiano
E conclude un rimedio paradossale quanto si vuole sarebbe quello di far fare ad ogni magistrato una volta superate
Le prove di esame vinto il concorso almeno tre giorni di carcere fra i Comuni detenuti per terribilmente nelle peggiori carceri nelle carceri famigerate come l'Ucciardone Poggioreale
Sarebbe indelebile esperienza da suscitare acuta riflessione doloroso rovello ogni volta che si sta per firmare un mandato di cattura e per stilare una sentenza questo concetto lo abbiamo ripreso con l'associazione Amici di Leonardo Sciascia e la Fondazione Tortora compra una proposta di legge che stiamo presentando in tutta Italia e che speriamo trovi una risposta positiva e conclude queste concludo
Questo scritto di Leonardo Sciascia se ci pensate racchiude il programma di una riforma per la giustizia perché parla di carcerazione preventiva
Della legge premiale della irrinunciabile richiesta di prove prima di arrestare
Di responsabilità dei magistrati
E di formazione e carriera dei magistrati
Enzo ringrazio Sciascia con un telegramma grazie per aver visto con occhi profetici la tremenda realtà che mi imprigiona
Aggiungendo poi che quando crimine giustizia divergono e non sempre solo nei fini e non ne ha i mezzi e la morte di una civiltà e la morte dell'uomo grazie
Grazie grazie Francia grazie
Questa rievocazione così appassionata di un rapporto che come abbiamo visto è stato duraturo e molto intenso tra Tortora e Sciascia intorno all'ottantaquattro attorno a quella richiesta di di giustizia giusta e e mi rivolgo a un operatore della giustizia come Giandomenico Caiazza che da allora diciamo da da quegli anni ha ha vissuto diciamo la la la no non lo Stato dalla giustizia in Italia nel corso degli anni quelle quelle a quelle domande a quelle richieste che venivano fatte già da quella tribuna di Strasburgo e in genere da Leonardo Sciascia ed altri
Dagli altri da alcuni altri come quelli che abbiamo citato oggi che bilancio poi darci
Nell'ottobre del dell'attuale valutazione strinse quelle richieste sono state esaudite raccolte disaccordi disapplicate o applicate prego
L'andamento
Non si sente
A odio
Audio arriva odio
Audio
Chi vediamo benissimo
Sei espressa in molte espressioni ma
Stacca le cuffie dice dicono staccare le cuffie
No
Ma a ti scoraggia spetta
Potenti mezzi
Devi accendere il microfono
Sì però ecco
Io l'ho fatto no per ordine mi sentite sei detta meno male ringraziavo per questo invito
Di partecipazione a un dibattito così
Affascinante io credo per rispondere alla tua domanda che intanto noi dobbiamo contestualizzare
E
Il pensiero la riflessione così ricca tormentata di Leonardo Sciascia sul
Sulla giustizia siamo
Nei primi anni ottanta
Riusciamo con una giustizia amministrata in un processo inquisitorio
Nel quale
La formazione della prova avveniva
In una sinergia micidiale tra l'inquirente il giudice istruttore
Una situazione nella quale i il dibattimento la fase dibattimentale del processo era un po'una presa d'atto
Di una prova già formata
Nelle stanze dell'inquisitore
Sicuramente
Le vicende di quegli anni nella vicenda di Enzo Tortora
Hanno dato una spinta decisiva a liberarsi
Il Paese nemico da quelle catene del processo
Inquisitorio
La riforma del processo penale passarli
Arriva nel mille novecentottantotto pochini anni dopo
Seminando la speranza
Che questo passaggio da cui il rito inquisitorio il rito accusatorio potesse
Dare delle risposte
Ma anche a quei quesiti Acqui Rovelli che hanno accompagnato
Il pensiero la la scrittura
Di Leonardo Sciascia
La cui natura elvetica
E deriva proprio da quella contestualizzazione perché siamo in anni nei quali lo ha ricordato Alessandro Barbano
E si viveva un dato emergenziale obiettivo c'erano i morti per strada
Ma
E quindi diciamo
Vennero adottate delle misure
A partire dai decreti Cossiga
Molto forti di impatto enorme sulla ma diciamo sui diritti di libertà
Dei cittadini spiegati e giustificati dall'emergenza
Le risse sia profetica di Leonardo Sciascia fu quella di vedere a in una condizione che appariva agli occhi di appariva tutti gli gli occhi di tutti legittimata diciamo così
Di vedere
La prospettiva di contaminazione
Al di là delle
Del dato emergenziale
Dell'idea stessa
Di giustizia
E quindi di vedere le deformazioni
Impressionanti insomma che poteva assumere il processo un processo penale
Gravato oltretutto da queste
Ipertrofia e pensiamo al fenomeno del pentitismo
E che proprio
Nel processo Tortora ebbero la prima conferma di questo
Di questa è indica intuizione della
Capacità di contaminazione della cultura
Emergenziale perché il pentitismo e protagonista del processo
Di è insomma il pentitismo nasce per combattere l'emergenza terroristica per disarticolare le organizzazioni terroristiche eccetera
Quindi
Questa è la prima intuizione
E che noi viviamo ancora oggi
Al processo
Modificato di tipo accusatoria eccetera
Ma quelli virus
Della cultura dell'emergenza
Cioè questa idea
Che alle regole venti diritto e delle garanzie
Perfino costituzionali
Sì possa e si debba derogare in presenza di un'emergenza
Che poi non è più l'emergenza terrorismo ed emergenza criminalità comune poi non è più solo l'emergenza criminalità comune ma l'emergenza corruzione
E quindi Mani pulite eccetera poi all'emergenza
Ambientale poiché l'emergenza Femminicidio poi all'emergenza c'è sempre un'emergenza
Che autorizza la deroga
Questa è la grande intuizione di Leonardo Sciascia che naturalmente non può essere il suo pensiero
Secondo me somma iscritto un po'semplicisticamente nel nello schema garantismo non garantismo la riflessione
Tormentata di di Leonardo Sciascia
In volava anch'ancora più in alto si interroga lui disse in un in un in un in un convegno Racalmuto confesso
Di essere ossessionato dalla mala giustizia da sua
E riflessione riguardava il ruolo del giudice aveva un'idea
Sacrale indetto in termini naturalmente laici della funzione del giudice quasi lo spaventava
La forza il potere micidiale chiesta
Nel esercitare il giudizio
Su fatti riguardano la vita delle persone
E la sua riflessione era che era era il paradosso del giudice cioè lui pensava che il miglior giudice
Fosse quello che avesse
Diciamo quasi una repulsione verso il giudizio
Che il giudice dovesse essere così
Capace di comprendere
La enormità del suo potere che dovesse esserne
Quasi spaventato
La riflessione di Leonardo Sciascia aerea
La riflessione che discendeva direttamente dal tarda dal contrasto tra Creonte e Antigone
La forza della legge
Che finisce per o può finire per contrapporsi al diritto il contrasto tra la legge e il diritto
E quindi il compito del giudice
Che non può limitarsi ad un'applicazione burocratica della legge perché la legge deve essere un break comunque rispettare il diritto inteso come diritti fondamentali della persona
E il giudice ha il compito il dovere di interpretare la legge
Orientando la sempre nel rispetto del diritto oggi penseremmo al al tema della interpretazione della legge convenzionalmente orientato costituzionalmente
Orientata
La riflessione di Leonardo Sciascia riguardava
Il tema della verità nel processo ecco per esempio
Faccio fatica anzi penso che penso che sia così
All'idea che Sciascia accettasse
Il concetto di verità processuale no che tipico del naturalmente del processo accusatorio la verità è quella che risulta costruita nel processo dalle prove
In realtà Leonardo Sciascia aveva un un un riflesso diverso di valutazione
Perché
Il non accettava che
La verità del processo fosse
Una risposta comunque dovuta alle aspettative di giustizia
Diciamo del dell'opinione pubblica
Non si rassegnava all'idea di
Identificare la verità ricostruita nel processo
Come dell'abilità che la giustizia dovrebbe comunque raggiungere che fa dire nel contesto al
Al al al presidente della Corte di Cassazione
Che un imputato abbia commesso uno il fatto per i giudici
Non ha mai avuto importanza
Quindi c'era questa riflessione diciamo tormentata ed anche controversa per esempio sulla durata del processo da un lato c'è un bellissimo suo intervento parlamentare nel quale parla della della della prescrizione dice ed è naturalmente si esprime favorevolmente alla prescrizione dall'altra parte invece a modo ripetutamente di dire che i tempi del processo sono i tempi necessari all'accertamento della verità quindi un pensiero diciamo più complesso che non possiamo ricondurre con con tanta con contratto semplicismo diciamo lo schema garantismo non garantismo detto questo detto questo
Sì l'intuizione dico una cosa che è stata già detta qui se quelli di intuizione eretiche è trova
Trova conferma qui trova conferma ancora oggi ho detto per quella cultura dell'emergenza che è diventata l'ordinarietà
Per noi per i giudici per il legislatore
Non ci siamo liberati non è bastante alla riforma del processo penale
Da inquisitorio accusatorio e certamente mi viene da dire quella abnormità che emana pari nella storia processuale italiana con il processo Tortora probabilmente con le regole del processo
Odierno insomma avrebbe avuto molta molta più difficoltà
Realizzarsi
Ma nel complesso quello che con con questa dolorosa complessità ecco Leonardo Sciascia intuiva e denunciava
E qualcosa che continuiamo a voi
Noia vivere oggi nella nella amministrazione
Della giustizia quotidiana
Viviamo ancora
Una
Un peso squilibrato ipertrofico
Della dell'accusa cioè della ipotesi di responsabilità rispetto al giudizio di responsabilità nella nella percezione
Diffusa e assolutamente prevalente dell'opinione pubblica dei media il giudizio di disapprovazione
Che connesso alla responsabilità penali la disoccupazione sociale di un comportamento si consolida nel momento della incriminazione
Formulata dalla dall'accusatore quello che accadrà nel processo dopo cioè la verifica della incriminazione della fondatezza dell'incriminazione non interessa più a nessuno
Quindi diciamo quella che era proprio la peculiarità della cultura inquisitoria è rimasta nei fatti intatta e quindi in questo purtroppo dobbiamo dire
Purtroppo le intuizioni profetiche di Leonardo Sciascia trovano ancora oggi
Piena conferma
Grazie
Grazie Giandomenico che sta
Bellissimo il suo cursus su
Su tematiche stavano più a cuore assai se n'è fatto venire in mente o Leo ho riletto prima di venire questo qua da questo dibattito riletto il giorno della civetta a libro che tutti noi abbiamo abbiamo sicuramente letto io da da da da ragazzo avevo letto come come un romanzo bellissimo Roma no libro giallo quasi rileggendo lo alla luce di quello che hai detto data avendo approvato a a leggerla alla luce del fatto che lui in realtà voleva parlare non tanto del vede di quello che accadeva attorno al capitano Bellodi ma quanto c'era dietro in termini di diritto di giustizia e di rapporto con la legge eccetera è è tutta un'altra lettura e mi ha molto
Emozionato averlo potuto fare abbiamo nazionali molto avanti perché l'intervento stati molto belli e molto articolati anche molto lunghi quindi abbiamo c'abbiamo ancora una meno una mezz'ora per cui condense Ray il secondo giro
Alla domanda di fondo parlano ancora le tematiche che che Sciascia sollevato in tutti gli anni della sua della sua vita pubblica
Hanno ad alloggi Walter giustamente diceva ecco parlano ancora secondo voi queste tematiche alle nuove generazioni al mondo in cui viviamo in questo momento
Quello che Luís
Vedeva forse meglio di altri e soprattutto aggiungo
Quei mali che lui denunciava e di cui vedeva vedeva l'espansione no alla Sicilia l'iniziazione parlava di della Sicilia Ytzhak Sicignano deduzione dell'Italia e magari anche dell'Europa
Ecco questo fenomeno lo vedete
Ma attuato diciamo
Dalla vostra punto d'osservazione soprattutto appunto cosa pensate che oggi possa essere il messaggio che viene ancora percepito delle preoccupazioni di Sciascia di allora Walter cominciato
Brevemente rapidamente la risposta è sì potere chiude un occhio invece specifico sono meno radicale vuole dire meno brutale
Per Sciascia la giustizia lo dice lui stesso è una sorta di ossessione se noi prendiamo tutte le pubblicazioni di Sciascia credo che siano una trentina
Di volumi
Dal primo le Favole della dittatura che sono delle cui si ode apparentemente come quelle di Esopo differito fino agli ultimi due libri
La raccolta di articoli e di saggi io futura memoria e l'ultimo tremendo racconto devastante una storia semplice la giustizia la costante anche un racconto come la scomparsa di Majorana dove ci occupa fondamentalmente del rapporto tra lo scienziato la sua scoperta il potere e l'utilizzo che può essere fatto di quella sua scoperta
La scomparsa di Majorana è solo un pretesto per questo argomento però c'è anche lì una storia di ingiustizia che lui racconta a fianco di questa vicenda
Concitato il giorno della civetta ecco il giorno della civetta che grazie anche al film è diventato film conosciuto noto anche per quella banalizzazione
Uomini mezzi e uomini piglia un cumulo quaquaraquà eccetera la pagina importante nella pagina precedente
Dove il capitano Bellodi si accorge che il mafioso Mariano Arena mi sta scappando tra le mani
Perché nonostante le prove al Mariano Arena c'ha delle poté sezioni a Roma da parlamentari da potenti che fanno in modo che lo posso sfuggire
Ed è tentato di usare quegli strumenti al di sopra e al di là della legge
Che poteva usare a suo tempo il prefetto di ferro Cesare Mori che viene mandato da Mussolini a sconfiggere
La mafia in realtà se vogliamo fare una storia vera mogli sconfigge il brigantaggio poi quando comincia ad aggredire la mafia prontamente alla mafia che già era diventato parte del regime viene nominato senatore partono da Roma e tanti saluti
Detto questo
C'ha questa tentazione di usare gli strumenti al di là e al di sopra della legge
E però ci ripensino dice no non dobbiamo usare questi strumenti dobbiamo restare nella legge sennò diventiamo come loro e fa anche un esempio preciso utilissimo
Dice dobbiamo fare come in America hanno neutralizzato Al Capone
Seguire la pista del denaro e vedere in tutte le persone che sono attorno ai mafiosi i cosiddetti colletti bianchi impiegati pubblici segretari comunali ragionieri
Il loro tenore di vita reale
Con i loro stipendi e tirare nelle giuste somme
Il romanzo è stato scritto nel cinquantanove pubblicato nel sessanta
Quella di seguire la pista del denaro vent'anni dopo
Verrà seguita da Falcone che non aveva gli strumenti raffinati che hanno gli investigatori oggi computer intelligenza eccetera eccetera e io ricordo la scena c'è si era cercate
Su YouTube di questa di donne tavolone
Con tutte le fotocopie degli assegni del Banco di Napoli e Louis che cercava di trovare le connessioni versamento chi l'aveva firmato le girati eccetera eccetera seguiva la pista del denaro degli appalti di chi beneficiava oltre il capomafia o in picciotti
Di quel degli altri Sciascia l'aveva indicato vent'anni prima in questo romanzo che ai accettato poi ci sono tutti gli altri romanzi prendete il contesto e ne ha fatto cenno un attimo Caiazza il dialogo tra l'investigatore Amerigo gas
Enriques il procuratore
Mi vengono in mente una quantità di magistrati o ex magistrati operanti cara Milano Napoli Calabria Sicilia
Ignavia descritti vent'anni prima quando avevano coi cani pantaloni corti e lì quando fa quel dialogo il parete anche se
Commette le più gravi aberrazioni nel momento in cui celebra la messa e lo comunione ecco e Sacco e il magistrato
Non concepisco l'errore giudiziario e Amerigo gas rimane atterrito da questo che ci porta tutta la colpa di Voltaire e del fatto che ha messo in dubbio la sacralità della legge del magistrato
E andate l'ultimo romanzo una storia semplice dove alla fine il testimone
Vede il colpevole vero impunito e tentato di andare disc e che mi vado a sfilare in Uruguay una un'altra volta parente scappa
Quindi e tutta l'opera completa di Leonardo Sciascia Cha per la legge va a volerla leggere a leggerla
Che ci dice
Tutto quello che abbiamo vissuto e che viviamo e che temo ancora vivo avremo per lungo tempo
Un corpo unico
Ed è appunto la rappresentazione grafica scritta di quella sua ossessione che nasce da quando scrive negli anni giovanili quale Favole della dittatura
La butto lì con l'argomento non a caso recensite benevolmente pensate un po'da Pier Paolo Pasolini
Che si ritroverà poi con Leonardo Sciascia
E che giusto cinquanta anni fa è stato ammazzato come sappiamo del litorale di Ostia due giorni prima di aver
Elaborato quel testo che avrebbe dovuto leggere al congresso del partito radicale di Firenze
E che tra i tanti testi che vengono riproposti non a caso da giornali da televisioni eccetera e significativamente ignorato quel testo lì non se ne parla quegli otto paragrafi
Sono come se non ci fossero
Andate a vedere operai che vale la pena
Grazie Walter Francesca
Allora anch'io esordisco con un profondo sì
Però sì a condizione che lo si legga perché il problema è questo che Sciascia e sempre attuale del suo pensiero però devo dire che non ha nella nostra società nella nostra politica nella cultura italiana il posto che meriterebbe
Sempre con l'associazione amici di Sasha e la Fondazione Tortora in questo testo di legge
Che questa proposta di legge che depositata alla Camera dei deputati
Chiediamo per esempio che nella preparazione per il concorso di magistrato ci sia un approfondimento e una conoscenza di tutta la letteratura Sciascia Anna
E questo conferma quanto sia attuale il la sua produzione anche perché la sua concezione di giustizia la sua riflessione sulla giustizia male oltre il contesto
Storico in cui scriveva
Nei suoi romanzi qui sono stati già citati il giorno della civetta ciascuno il suo fino al contesto Todo modo la giustizia non è solo quella detti Butti tribunali ma è un tema morale e civico e Sciascia mette a nudo i meccanismi del potere le ipocrisie delle istituzioni la fragilità di chi cerca la verità in un mondo dove la verità stessa diventa spesso scomoda
Oggi in un'epoca in cui la fiducia nella giustizia e nella politica
Dico instabile ma forse anche più sul segno negativo le sue pagine continuano a interrogarci ci chiedono
Sì siamo noi capace di distinguere l'abilità dalle versioni ufficiali se la coscienza individuale può davvero resistere alla corruzione e al compromesso
In sostanza leggere Sciascia oggi significa riflettere su noi stessi sul fatto rapporto tra potere verità tra legge e giustizia questioni che purtroppo non sono mai diventate meno urgenti
Far rivivere la lezione di Leonardo Sciascia significa riportare al presente il suo modo di guardare il mondo con spirito critico con coraggio e amore per la verità
Sciascia Charlie insegnato che la ragione e l'unica vera arma contro l'ingiustizia e l'ipocrisia io oggi in un tempo in cui spesso prevalgono le opinioni superficiali e le verità comode ricordare Sciascia vuol dire di non smettere mai di farsi domande di cercare la giustizia di difendere la libertà del pensiero Sally la sua voce continua a parlarci ogni volta che qualcuno sceglie di pensare con la propria testa e di non voltarsi dall'altra parte portare in queste elezioni nelle scuole a cominciare dalle scuole vede
Sarebbe davvero la legge capace di riformare tutte quelle emergenze che diceva prima Giandomenico Caiazza dal femminicidio alla criminalità alla alla criminalità quotidiana e quant'altro perché forse riusciremmo a far crescere una generazione con dei sani e profondi principi
Però Blair come dicevo prima mi basterebbe mettere Sciascia all'attenzione all'attualità didattica ed esecutiva per tutti e piccoli grandi politici
Magistrati
E in tutti i suoi libri che adesso non sto a ripetere perché sono stati detti
La giustizia per Sciascia non è mai solo un fatto giuridico
Ma è un problema di verità coraggio responsabilità individuale ecco perché Sciascia parla a tutti voi prima che agli altri ognuno di noi lo deve come dire incamerare lo deve fare proprio e diffonda grazie
Grazie Francesca Giandomenico
Naturalmente
Penso come Francesca innanzitutto bisognerebbe
Che Sciascia venisse eletto
Venisse letto nelle scuole ma io sarei ma io mi accontenterei che il la lettura fosse resa obbligatoria
Per chi vuole concorrere indizi Nicola affrontare il concorso in magistratura
Che la lettura di Sciascia fosse resa obbligatoria per i magistrati soprattutto per chi esercita la funzione di giudice per quello che dicevo prima
L'attenzione di Leonardo Sciascia e ovviamente sulla figura dei giudice del giudice non del magistrato del giudice
Questo mi fa pensare a quanto
Sia veramente
Meschina la realtà nella quale mi ci misuriamo fatte fate una riflessione del nostro paese non si parla d'altro che del Pubblico ministero
Del indipendenza del pubblico ministero dell'intangibilità pubblico ministero che non bisogna mettere la mordacchia induista del giudice non parla nessuno come dicevo prima come dicevo prima è il momento del giudizio che il momento cruciale
Non interessa
Sarebbe formidabile
Che chi si appresta a fare il magistrato si
A delle rassegne
Alle agli insegnamenti alle sollecitazioni intellettuali di Leonardo Sciascia che diceva il giudice deve praticare gli dubbio metodico
E deve avere coraggio questo erano le due diciamo qualità che lui vedeva
Nel G undici che sappia dire
E questo mi ha colpito molto non lo sappiamo ancora
E anche se per dire abbiamo sbagliato
E
Una riflessione
Gli USA bene perché racchiude tutto il senso
In quella che dovrebbe essere la giustizia e l'amministrazione della giustizia
Nord una risposta alle aspettative dell'opinione pubblica
Non
La necessità di ricostruire una verità
Che
Per
Prima Semprini la pubblica opinione
è il giudice deve essere
Concentrato
Sulla ricostruzione del fatto
E non deve mai perdere di vista
Che anni le mani la vita la dignità e i diritti fondamentali
Delle persone
Sulle cugini comportamenti deve formulare
Il proprio giudizio
è un giudice che deve applicare
E la legge
Sempre interpretandola verso il rispetto dei diritti fondamentali
Della persona
Questo il grigio e il patrimonio il PIL riflessione di
Ditemi
Che Leonardo Sciascia
Ci ha lasciato
Il potere del giudice come dolorosa necessità
Quell'idea che ho già ricordato formidabile del giudice che ha sull'evoluzione del giudizio
Pensieri di un'altezza di una profondità straordinaria che se fossero anche solo vagamente di far seminati
Nella formazione ecco proprio nella formazione del giudice farebbero fare un passo Avanti straordinario alla civiltà del nostro Paese o timore
Che bisognerà aspettare ancora un bel po'perché questo possa accadere
Grazie
Io ringrazio i nostri relatori per averci fatto rivivere con le loro testimonianze
In quegli anni quel pensiero quel pensiero così alto che indubbiamente sarebbe tanto necessario anche oggi quindi grazie davvero
A Francesca Scopelliti a Valter Vecellio a Giandomenico Caiazza Alessandro Barbano per questa prima tavola
Di lavoro minima penso sia stato molto fruttuose molto interessante ridò la parola alla Presidente della della dell'associazione Amici di Sciascia Simona viola
Gianfranco davvero non non non formale due parole diciamo tecnica prima di salutarci riprendere i lavori nella nel primo pomeriggio
Tre tecnicalità la prima ne ha fatto cenno Francesca io non ne avrei parlato ma visto che sancisca ne ha fatto cenno tanto vale raccontare la storia per intero due minuti per dirvi che l'associazione degli amici e delle amiche
E di Leonardo Sciascia diciamo che a un certo momento fa pensando che come il suo Leonardo Sciascia valeva la pena
Di spostarsi sul piano e sul terreno dell'impegno civile dell'impegno politico e quindi abbiamo concepito una proposta di legge che abbiamo chiamato la proposta di legge Sciascia Tortora che poggia su due gambe
La le ha ricordate brevemente Francesca la prima riprendendo proprio l'articolo di Sciascia all'indomani dell'arresto di Tortora la prima proposta e quella che i magistrati in in nel corso della loro formazione quindi magistrati non ancora magistrati che devono ancora diventarlo
E che stanno facendo il corso a scuola superiore di magistratura trascorrano quindici giorni e quindici notti in carcere
è quel doloroso modello di cui parlavamo e l'angoscia esistenziale
è io scenderei fino in fondo all'inferno e ritornare e ritornare su e e e tutto quello che sapete che sappiamo che non merita di essere qui ricordato però volevo dire che diciamo quella intuizione quella proposta è diventata proposta di legge e la seconda gamba
Della proposta di legge Sciascia Tortora
è stata ispirata da una dichiarazione che fece pensate il nostro il ministro Nordio quando non era ministro nel molti anni fa in occasione di un evento organizzato dagli Amici di Sciascia Nordio ha distribuito se mai mi dovessero fare un giorno
Ministro della giustizia la prima cosa che farei renderei Sciascia obbligatorio da studiare i privilegi estratti e noi l'abbiamo preso
In parola e siccome naturalmente Progetto di legge non può dire bisogna leggere Sciascia perché diventa diciamo così un ampio l'azione del principio sta la libertà dell'insegnamento
La proposta in realtà è più articolata e al di là delle battute più raffinata e naturalmente propone che nelle materie di esame ci siano non solo il diritto penitenziario che era rimasto diciamo così nella penna del legislatore
Ma che ci sia anche la letteratura che si occupa delle istruzioni delle disfunzioni della giustizia quindi Manzoni Beccaria
Ho le lettere di Enzo Tortora dal carcere a Francesca o Leonardo Sciascia quindi la proposta Sciascia Tortora cioè era di carte Parlamento e l'associazione la sta promuovendo in vari spazi se volete la potete trovare al tavolo di ingresso la seconda tecnicalità e che i nostri lavori
Riprenderanno dopo una pausa pranzo che condividiamo di trascorrere insieme
Alle due e mezza e passerò il testimone della Presidenza dei lavori che ci aspettano a Davide luglio che come ho già ricordato professore alla Sorbona Checco promotrice di questo colloquio ma reggerà le fila dei nostri incontri pomeridiani due mezza puntuali
Introduzione di Davide luglio e poi avremo alle due tre quarti la preclusione alla prima giornata dei lavori
Di il del professor Natalino Irti vi ricordo che i nostri quattro temi che ho anticipato nell'introduzione di questa ma
Tina saranno trattati il primo e il secondo la legislazione emergenziale emergenziale e la presunzione di innocenza oggi mentre nella giornata di domani
A tratteremo la dignità dell'uomo e il diritto di tortura
Concludo con l'ultima tecnicalità dicendo che ci a spetta a pianterreno un lancia si dice così oggi forse Leonardo Sciascia ci prenderebbe in giro si uscì sposarsi debbo queste sospetta un pranzo
Ma molto leggero che abbiamo pensato che fosse opportuno per tutti quelli che vogliono trascorrere consumare qui non uscirà per mantenere diciamo così compatta la nostra attenzione votiva
E l'interesse per quello che stiamo facendo che costa quindici euro siccome non abbiamo dieci mila iscritti non possiamo fare di questo pranzo come avremmo voluto
Ma speriamo di incrementare il numero degli iscritti e degli oboi lo anche con voi il lancio costa quindici euro per chi di voi la già del salto l'ha già versato perché invece ancora deve pensarlo grazie di farlo insieme con il nostro segretario Giuseppe
E così facendo di coprire i costi di questa cosa ci rivediamo alle due e mezza
Lucia Annunziata Lucia Annunziata è rimasta
Nelle locandine e nei comunicati stampa originali ma Lucia aveva un impegno istituzionale che in realtà ci aveva già comunicato venti giorni fa mai rimasta nella nelle nelle comunicazioni
Grazie a tutti voi e buon lavoro
Bene allora riprendiamo i lavori questo pomeriggio due parole prima di cedere la parola al professor Natalino Irti per ringraziare l'associazione amici di Sciascia in particolare Rosso presidente Simona viola il segretario Giuseppe Porto nera per aver iniziato e sostenuto il progetto di questo colloquio mi ricordo che l'idea nata appunto dalla conversazione con Simona viola che già stava elaborando la proposta di legge di cui si è parlato questa mattina e che ha visto nel Progetto che mettesse insieme letteratura e diritto una prospettiva di studi particolarmente interessante trattandosi appunto di un colloquio su di un colloquio sul su Sciascia mi sembra che la sezione questa mattina si è servita da eccellente introduzione al convegno e più generalmente rapporto che può legare letteratura di diritto che l'opera di Sciascia illustra in modo esemplare
è chiaro che la letteratura può essere uno strumento per comprendere la dimensione umana del diritto per sviluppare una sensibilità a temi etici e o legati alla giustizia e naturalmente per riflettere sull'ordinamento giuridico
Del resto
Prima negli Stati Uniti con illo riferisce al Mouvement ma poi anche in Europa e in Italia questo ramo
Di studi si è molto sviluppato in più direzioni prima modalità d'incontro è quella del diritto nella letteratura
Che osserva come i testi narrativi rappresentano il mondo giuridico attraverso romanzi e tragedie è possibile esplorare i dilemmi morali conflitti di potere
Le situazioni limite che interpellano la giustizia e mostrano il diritto messo in momenti di crisi
La distanza tra legalità e giustizia la violenza del potere burocratico la fragilità dell'individuo di fronte alla norma
La letteratura diventa mila Linke critica che mette in scena ciò che l'ordinamento può avvolto occultate
Accanto a questa prospettiva si cola quelli il diritto come letteratura che invita a considerare il diritto con una pratica interpretativa simile a quella impiegata nella lettura dei testi letterari
Le norme non sono entità neutre autosufficienti sono testi che richiedono interpretazione che contengono ambiguità che producono effetti diversi a seconda delle narrazioni costruite del giudice da giuristi
In questa prospettiva il processo di via in un luogo narrativo dove le parti propongono versioni dei fatti e il giudice compone una storia e credibile e coerente
Il diritto appare allora come un sistema che vive nella parola nella retorica nella persuasione non soltanto in una struttura logico deduttiva astratta
Infine ed è forse il filone che più incontra gli studi che stiamo per presentare oggi domani il filone il diritto attraverso la letteratura
Che considera la letteratura come uno strumento formativo per chi opera nel diritto romanzi tragedie racconti permettono di sviluppare
Conoscenze che forse anche capacità per il giurista l'empatia verso le parti la compressione dei contesti sociali la sensibilità per le sfumature emotive simboliche dei conflitti
Se ne è parlato appunto nella prima sessione questa mattina la letteratura
Può aiutare a riconoscere la complessità dell'esperienza umana offrendo un antidoto alla rigidità
Di certo formalismo contribuendo
A formare una cultura della decisione più consapevole e responsabile
In conclusione e sono certo che le sessioni del colloquio lo dimostreranno ampiamente il dialogo tra diritto e letteratura consente di illuminare varie prospettive il concetto di giustizia
Che naturalmente non è riducibile alle norme o ai procedimenti ma vive anche nelle storie nei personaggi nei conflitti rappresentati e Sciascia lo illustra in modo esemplare come dicevo
Bene quindi sono felicissimo
Di aprire questa nuova sessione con la prolusione del professor Natalino Irti
Dirò solo due parole per presentarlo ma naturalmente ce ne vorrebbero molte altre è professore emerito di diritto civile
Nelle università di Roma la Sapienza socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dell'Istituto Veneto di Scienze e lettere ed arti di Riggio ha diretto numerose riviste giuridiche
Ed è stato presidente dell'Istituto Italiano di Studi storici nella sua vasta opera ha indagato i principali problemi del diritto civile della Teoria generale del diritto
Editorialista del Sole ventiquattro Ore collaboratore del suo inserto culturale domenicale sul quale a lungo tenuto la rubrica lo spettatore il suo ultimo libro si intitola sguardi nel sottosuolo per la narrativa chiesero nel quale è indagato il sostrato in cui l'individuo sciolto dei vincoli funzionali degli apparati tecnici produttivi prova costruirlo scoprire la propria identità vorrei aggiungere che Natalino Irti socio dell'associazione amici chissà di Sciascia da molti anni
E tengo a ricordarlo perché naturalmente e questo la fedeltà che onora l'associazione che ci fa molto piacere e sono felicissimo quindi di dare la parola al professor Natalino Irti
Che ha dato come titolo per la sua la prolusione Leonardo Sciascia e le delusioni dell'Illuminismo cedo la parola
Grazie presidente
Spero che
Spero che il signore
E i colleghi
Mi consentiranno si svolge nella prolusione
Da seduto
Ma mi dispiacerebbe sciupare
Nel riassumere alcune pagine di con l'altro sesso
Quindi è un modo anche testimoniano
La devozione che sia verso il testo letterario liscia
La legge
Tra i temi dominanti
Della posa la narrativa
Di Sciascia
Ma quale legge
Quale legge
Nella indefinita pluralità delle norme
Che ci potremmo nuda attorno esigono la nostra obbedienza
Sciascia
Aderisce
Forte della sua invenzione letteraria
Ad una
Timoria famosa nel campo degli studi giuridici che la Teoria della pluralità degli ordinamenti giuridici
Una teoria che fu per prime annunciata tra un giurista tedesco della tardo ottocento
Chiamalo avulso tonda
Il quale
Colloco accanto all'ordinamento dello Stato altri ordinamenti
E fu un po'il no all'edizione ripresa approfondita in Italia sia da Benedetto Croce che da un grande giurista Santi Romano nel suo libro sull'ordinamento giuridico
Quindi Quaglia è legge
La scelta di Sciascia
L'angolo prospettico della legge dello Stato
Della società italiana organizzata assalto
è un angolo post pay il tipico
Che consente a Sciascia
Sì guardare al di fuori dei confini dallo Stato verso altri ordinamenti
Oggi in amenti che possiamo dire costituiscono J conto porterei
Fosse
La legge statale
Il trova la propria purezza soltanto nelle parole
Tele capitano Bellodi il dolente protagonista
Del giorno dalla civiltà
Quando questo capitano dei carabinieri educato a Parma cioè la seguita settentrionale si stupisce
De congiure tu di niente e i costumi di vita della della Sicilia
Ma questa consapevolezza
Consapevolezza al della legge come regola chi una casa comune come regola della nostra convivenza
Si ritrova anche nella
Lucidità delirante della signora Assunta
Nei l'onorevole
L'onorevole
Un Bleve
Acconto di Sciascia
In cui descrive un pacifico professore
Di lì è il terzo che poi la politica sospinge presso il Parlamento sospinge ecco ombre
La signora Assunta cari la moglie del professore ormai divenuto debordato rimpiange i tempi
Della
Povertà
Dell'angustia economica della famiglia però ripete denso di sei un le parole che Sangiorgio nel Don Chisciotte aveva pronunciato nella Sciara il governatorato andandomene nudo come me laddove gli affetti è chiaro che ho governato con Bruno a riconoscerlo
Che la delirante e lucidità della signora Assunta che vede il proprio malavitosi eletto alla Camera dei deputati ma degli accomodamenti nelle convulsioni delle
Torbide complicità che al contrario più vita politica
E se
La legge
Tele del questa
Simbolo di purezza eviti grandezza allora
Sia soltanto un conflitto tra poteri e contropoteri e la volontà del più forte schiacciato e sorpassa ogni alto
Per esempio
Si leva la voce Denzel cupa che saltare la mafia
Questo
Un
Capitolo di Sciascia
Chi rimasto quasi in penombra e che lui infarcimento Sciascia agli ovunque di un'opera
Dialettale i mafiosi
E nemmeno Filosi si conclude così
Mafia
è per me per voi eleganza fierezza cavalleria senso dell'orrore superiorità perfezione se mafia e quei lista
E non società per delinquere come nella mente del subentra l'oscura dei nostri avversari ebbene amici miei
Io vi dico che è solo un po'fastidioso e sono fiero di portare nel parlamento dell'Italia uniti tra Libera grande il soffio vivificante della mafia di quei stanno ossa isola gloriosa
Christiès è una pagina cupa terribile che raramente vedo citata nere biografie
Pone dei saggi letterari su Sciascia
Mesi qui
Questa consapevolezza nasce il pessimismo accorato e disperato viscerale
Al centro
Sì questo sentimento
C'è la solitudine dell'individuo
L'individuo
Appeso al mio chi sicurezza che protezione
Questo dell'individuo delle opere di Sciascia
E mi poi chi ha bisogno quasi per necessità
Ti protezione di sicurezza
Si rivolge a un potere
Si rivolge a un potere un potere che sia in grado di garantirgli sicurezza
E poi tessile nelle protezione
è ma di qui
Nasce
La contraddizione l'attenzione profonda che da un lato
La legge dello Stato che è l'angolo prospettico assunto lascia ascia e dall'alto questo ordinamento
Abbiamo ascoltato mafioso Occhetto tuttavia può essere in grado di garantire sicurezza protezione
A quale si obbedisce
Il vero con antica sapienza
Nel Vangelo di Luca
Leggiamo Duomo busso il Don Menis servire da un po'Trust
Nuovo pool saltò mi disse il vitello un po'non si possono servire
Pienamente due palloni questa è un'alternativa tragica
è un'alternativa grazie
Non c'è
Una possibilità di transazione il compromesso o o o
Ecco il duo Aubusson dormito Servirail non potrà essere o o
La tragicità
Di questa scelta individuale
L'altra Gigi caldi questa solitudine che tuttavia ha bisogno di appoggiarsi
All'una o all'altra legge
Presidente quest'altra legittimità sì cogliere soprattutto in a ciascuno il suo
Quindi da porre solo Laurana
Era lontano dalla legge e tra coloro che dell'autorità della legge n investiti più di quanto maltesi allontanarlo dall'altra
E nella sua
Curiosità nel suo motu proprio giocavano i sei col ditino infamia
Che un popolo oppresso un popolo sempre vinto avevamo fatto presente pesare sulla legge e su colori che nero dello strumento
L'affermazione non ancora spenta che il mio diritto era migliori giustizia
Se il proprio uno ci tiene
Se non è disposto a confidare nell'esecuzione al destino al Giro soltanto possono uscire
Dalle canne di una scompensi
Che individui
Finita colleghi sono estesi
Sì rifugge hanno in quella che i giuristi chiamerebbero la ragion fattasi
Ciascuno può venire penserei
E lo sguardo non si rivolge più alla legge dello Stato
E neppure alla suprema potenza di un destino oggi una divinità
Ma si volge si proietta nella specchio di una solitudine primitiva
Questa è la solitudine dell'individuo
Che fuggendo le alternative si appoggia un unico sostegno le caviglie Giro scopre
Ma
Si può dire
Io scelgo la legge dello Stato perché la legge dello Stato
Quando sia applicata diventa giustizia del caso singolo
Perché
Nella
Cosa le relative al di Sciascia
C'è un pensiero profondi dodici io scelgo la leggenda lo salto lesso vediamo se si fa giustizia nel caso concreto nel caso singolo
Ma la legge
Per giungere al caso singolo deve attraversare la coscienza dell'uomo con le sue
Debolezze e i suoi alcun mutamenti
Il numero uno
Dei racconti di Sciascia
Poi ordinati
Sotto il misterioso e affascinante è il titolo il mare il colore del vino
Un possidente terriero
Viene diverbio collusivo mezzadro
E nella collera si lasciò andare a molla Jun casareccio
Che era poi un modo oltre legittimo
Per un galantuomo di mettere fine alla discussione col un villano
Il mezzadro Nemorino
Mandato di arresto
Ma di questo passo il mondo sarebbe finito attesta sotto sì
C'è nella legge ma un calcio valutato così in un momento di Sri
Alla legge dei galantuomini
Alla legge del calcio fatale si contrappone iniziatica
La legge senza aggettivi la infamia della legge
Che
Fa
Evitata con il sacrificio di Concettina
Che è una adolescente che viene sacrificata allora naturale il sedile a rigidità
Chili dove Nicole arcigno procuratore generale a Palermo
La succosa novella reversibilità
Nella sua rapida asciutta relazione contiene uno dei temi più cari a Sciascia
Che considero la raccolta di brani racconti una specie di sommario disincanti del suo pensiero Entebbe perciò ogni alloggio
Di Italo Calvino nella Lettera
La
Diciotto novembre mille novecentosettantadue
Scrive Calvino assai sa
Ho letto racconti scritti una volta molto nel prosciolto il male con loro del figlio
Tanto che avrei voluto andasse avanti
Ma il suo senso del proprio che finisse accorsi certo questo insieme all'esame alla rimozione solo della migliore vena lettura
Nuovi Gualdi dell'Artois ininterrotta commedia siciliana che essa alimenta
Con immediatezza degli spunti attualità tra il teste professionali alla cancellazione dei santi
L'epistolario
Sai Italo Calvino e Sciascia è stato pubblicato
Poche settimane fa
è stato pubblicato confesso sotto un titolo che poi ha suggerito anche il tema di questa conversazione
L'illuminismo mio e il tuo
I lunghi vista si dichiara
Il autori della lettera illuminista
Viene considerato il il destinatario
Ecco fermiamoci sul problema dell'Illuminismo di Sciascia
Questo significa
Che il problema della Ligier assume la profondità e l'importanza di un problema politico così si avverte il Todo modo
Todo modo che dava poi titolo a una rivista
Posso Francesco Rizzo attacca perché io oltre alle letture preferite
Solo sul mio tavolo di lavoro due volumi giù tutti gli enti di Toldo a bordo allora in toto a bordo c'è una mano al fresco di una società
Che dietro lo schermo gli esercizi spirituali svolgeva file Lugosi oscuri congiunge menti
Delitti senza il nome
Ed è un'opera in cui si ripete ci mancherebbe
La legge è uguale per tutti
Ma direi per il luogo la ragione per cui ci troviamo qui la meditazione la preghiera
Adesso lo parole Lourdes dal sacerdote e quindi la legge dello Stato trova dinanzi al sei innumerevoli
Al terzo ponte insieme che si fanno e disse leggi di ceti sociali e di consorterie affaristiche
Ma
Il dolente pesi simbolo di Sciascia
Non lo nasconde
Né poteva nascondere per l'acuta sua sensibilità storica
L'emergenza Sicilia
Un'Italia di un ceto fra antico e moderno
Fa popolare borghese
Che ha invece un alto sentire del diritto e lo fa valere dinanzi all'oscurità di altre fedi
C'è nell'opera di Sciascia alcolista
Apertura improvvisa
Nei confronti
Ti un ceto borghese
Diciamo intelligente mi
Di un ceto
Poiché
Il fatto
Dice l'Abate Caruso nel bellissima recitazione della controversa Lipari Ritanna
Il fatto dice parte Caruso che avevo mai aveva consapevole della sconfitta
Perché noi eravamo un quasi un nuovo ceto
La l'orbita ci ha lasciati soli guardando citato diventarono un con indifferenza
Gestaltung il primo nostro vantaggio il secondo è stato di dover sfidare
Fin dal principio la nostra azione i sentimenti della porrebbe e una volta che ne abbiamo per giunto subito
Il favore siamo andati avanti come sede undici stesse
Nella stessa opera il canonico in Gastone dice
Siamo stati un gruppo
Un'unità
Una forza
Mai vista una cosa simile in Sicilia
Abbiamo tentato di inventare il cristianesimo
In un Paese che cristiano solo di nome abbiamo dato alla vuota mai vista del diritto un contenuto di umanità ittici giustizia
E cioè nell'orizzonte
Così Kuhn può
Finisce lascerà
Appare la borghesia un ceto rischiarato dalla ragione
Dichiarato dalla ragione
Et
Alle tarda
Contrapporsi a tutta l consorteria
E perciò direi che questo ceto
Trova la pagina più coerente più consonante nel consiglio di Egitto
Consiglio di Egitto è simbolo e voce di questo nuovo ceto
Sì della borghesia colta est
E sensibile alle intese della Rivoluzione francese
Capace di denunciare il diritto del cittadino
All'essere un uomo chi promuove in terra di Sicilia una rivolta giacobina
Un sogno disperato
A cui l'accorato un pessimismo di Sciascia oppone la superstizione plebea
E i tratti ricorda culturalmente inflitti
Alla protagonista di Blasi
Nuovo riversa la ressa di ogni altra conclusione
Il cui Giorgia cosa sceso di Torino in Sicilia come un sostituto procuratore pressato dalla corte d'appello di Palermo il quale nei pugnalato voi
H o UPEA dice Archer vecchie o nuova otto e innalzato al senatore del Regno imponenti vedi Sant'Elia
Che era animatore il finanziatore di una congiura borbonica
Ecco
Già cosa
Credeva titoli della sua sconfitta alla Sicilia
E Tolosa mente Chazal conclude
No Tallini Vialli tradizioni all'indole
Del nostro Paese cioè all'Italia allora che illusioni che il che l'Illuminismo come ho voluto
Intitolare questa vede conversazione
E non l'Illuminismo
Settecentesco Case dei punti Cesare Beccaria
Che si muove lo hanno in un sono certa
Colt Sailor pelosa il miracolo alle riforme legislative uno a spore faticoso mentale scavando
Tra cui con ritardo di sei colli sia ascoltato parole diritte le utilitarie nel passato
Indirizzi solito
L'elogio dell'Illuminismo
Viene contrapposto
Dei manuali correnti allo storicismo fatiche storicismo
Illuminismo sia il non contrastanti
Ma e Sciascia
Non c'è questo conflitto tra storicismo illumini perché Sciascia approfondendo il senso della storia
Sciascia ebbene in alta stima
Michele Amari
Che fu autore
Per la guerra del Vespro siciliano pezzi della storia dei musulmani in Sicilia opere indizi Dini per metodo ricorso e per il critica delle fonti
Illuminismo di Sciascia
Invece inteso Pistoia
Non un illuminismo antistorico Banzi profondamente immerso nelle vicende della storia della
Non osso del nostro Paese
Si potrebbe domandare
Confesso
E anche l'interrogativo che ho rivolto ammesse Elisso nel concludere
Questa breve riflessione sull'opera di Sciascia
Ma che cosa rimane dell'Illuminismo
Nella pagine di Sciascia le pagine valuta alter proprio complesse
Sono ancora Costa agonisti veri gli uomini rischia ad altri dalla Regione che poco hanno a stabilire un nuovo indirizzo della vita
Non mi sento
Piuttosto
L'illuminismo di Sciascia si converte in una sorta di moralismo
Direi ecco più moralismo che illuminismo moralismo cioè un senso di accorata disperazione
Chi innanzi alla Società siciliana e alla società italiana disperata
Scontentezza ed anche forse Jula struggente Erina pacata malinconia mi ringrazia
Ringrazio
Ringrazio tantissimo il professore Vietti
Per questo questa collusione che è stata davvero
Entusiasmante molto molto illuminante sulla
Questione appunto del cosicché la concezione illuminismo e Sciascia che condivido assolutamente quello che ha detto su due
La relativa distanza diciamo rispetto all'Illuminismo di Ferri e invece la prossimità se vogliamo non con l'Illuminismo ma diciamo con l'altro Ultore che non di rado oppone al Verri che Manzoni
Ha parlato di moralismo vorrei citare proprio una
Una breve un una breve citazione da fare una breve citazione dalla sta nella colonna infame la prefazione a fare da colonna infame dove Sciascia dice il moralismo
Termine oggi in disgrazia che come una goccia d'acqua si vaporizza se cade sulle roventi ingiustizie dei nostri anni e quel breve da opporre si dice qualunquismo
Mi sembra che appunto vada
Bene grazie davvero per il suo intervento
E effettivamente siamo dei tempi ancora ancora
USA delle riflessioni frammentarie e incomplete
Avrei preferito svolgeva il fosso virtuoso chiusi chiusura e serrato Valdes concorrenza venne bloccata perché in Italia no
Era davvero è stato è stato un bellissimo percorso nell'opera e penso che esatto proprio illuminante grazie
Sì però
Dunque la prossima sessione
Sarà
Presieduta la sezione dedicata
Allora
No io l'ordine
Siamo
Vedo Bruno Pischedda che ci fa un grande piacere di presiedere questa sessione avvicinarsi
Sì sì possiamo iniziare il il primo intervento
Autorizzati lo varie come manovre
Gino Tommasino forse esatto esatto se si scontro ecco forse adesso sì sì sì
Buongiorno a tutti ricordo che questa prima sessione di lavoro
Titola stato d'emergenza i tra i relatori che invito a mantenersi così mi è stato detto tra i venti venticinque minuti tra i
Fra i relatori dicevo che mi hanno
Pongo solo detenere detenere
Che ne hanno inizio invita fatto a mantenere tra i venti e i venticinque minuti
Tra questi relatore dicevo mi mi onora di ripresentare un giovane studioso e cioè Andrea Iozzo
Che dottore di ricerca la faccio breve Andrea perché così i guadagni tutto il tuo tempo dottore di ricerca in Italianistica soltanto alla università Sorbonne di Parigi
Che a Ca'Foscari di Venezia vorrei solo ricordare però il suo importante volume che titola mutarsi in un'altra voce
Metrica storia e società in Franco Fortini
Col quale non se non mi sbaglio hai vinto anche un premio
Ford Olgiate notai proviamo a ritirarlo proviamo a dirlo ecco concludo però questa presentazione ricordando che Andrea gli otto coordina
Il progetto di ricerca Leonardo Sciascia e la Francia di cui prossimamente vedremo gli esiti
A te la parola per una relazione che titola il formale ossequio dovuto al potere virgolettato giustizia riscrittura dell'archivio
Prego
Mi sentite
Buontempo buon pomeriggio a tutti a tutti ringrazio Bruno Pischedda per la presentazione gli organizzatori le organizzatrici di questa giornata
Fatte reggono un attimo
Allora vorrei impostare il mio esame di oggi sul rapporto tra giustizia diritte letterature Sciascia partendo da una precisazione di conta sto se è vero come si è detto stamattina che l'attenzione tra giustizia e amministrazione della giustizia attraversa l'intera opera Sciascia fino a strutturare né la postura e la forma del suo pensiero
Non si può non ricordare che la stessa urgenza di indagare il rapporto tra idea di giustizia e i suoi meccanismi c'è Pati ho per esteso tra libertà e le sue condizioni di possibilità
Attraversa informe chiaramente linguaggi eterogenei un'intera generazione di scrittori intellettuali penso a Pasolini Fortini Calvino che condividono con Sciascia la ricerca della verità come fine etico e politico della scrittura
A unire queste figure infatti non è soltanto una sensibilità comune quella cioè di associare letteratura politica e vita in una in quel pensiero in puro definito da Bode ai ma una condizione biografica precisa
E condivisa cioè l'essere stati educati durante il ventennio fascista
Per molti di loro infatti il fascismo ha rappresentato una matrice negativa da cui ha preso forma una posizione era etica e di dissenso rispetto un potere centralizzato ante nel caso di Sciascia inoltre a questa situazione politica e storica va affiancata una collocazione geografica antropologica culturale specifica ovvero con la Sicilia
Laboratorio morale lo si è detto e terreno di conflitto da cui l'Autore eredità per citare l'intervista a Marcel Padovani una specie di nevrosi da ragioni di una ragione che cammina sull'orlo della non ragione
In particolare ha cresciuta durante quei vent'anni
Fascisti vissuti in una società ancora cito doppiamente non libera doppiamente nun giusta
E da qui emerge la seconda osservazione è necessaria per si Tura il mio discorso ovvero che per Sciascia la giustizia non è in primo luogo un principio astratto ma un fatto innanzitutto materiale e storico che nasce cioè dall'esperienza della sua per
L'azione l'ingiustizia e dell'ingiustizia vissuta nella Sicilia del Sol fatali dell'arbitro del fascismo e delle strutture criminali appunto delle gerarchie ecclesiastiche politiche dell'Italia del secondo dopoguerra
Un'analisi ecco un'analisi quantitativa effettuata sul corpus digitale Sciascia sembra confermare questa necessità di situare la giustizia nella sfera della polis cioè nei suoi apparati istituzionali
Infatti delle trecentonovantotto occorrenza assolute del termine giustizia e i concorrenti Sanguin intrattiene delle relazioni semantiche con in primo luogo amministrazione detta appunto nella slide quaranta o cocco occorrenze legge è stato e solo in un secondo piano in un secondo momento meglio Condi io ho diritto uomo ho idea questi dati in effetti confermano la postura di uno scrittore intellettuale che interviene sulla realtà interrogando le dinamiche storiche e materiali di come la legge nel suo farsi amministrazione tradisce la giustizia come principio morale e umanistico
Sulla base dunque di questa urgenza etica intellettuale possibile collocare una serie di questioni che attraversano la traiettoria Sciascia cioè in che modo garantire ad esempio la giustizia di fronte all'uso e abuso che viene fatto dal potere
E quali verità occultate possono emergere se si analizzano criticamente le modalità della sua amministrazione
E ancora in ultima istanza cosa può la scrittura quel torchio di Magonza come dirà candido all'inquisitore di fronte a uno stato d'eccezione permanente diventato tecnica di governo e in effetti dai romanzi inchiesta ai gialli metafisici come Todo modo si è ricordato dai suoi saggi agli interventi pubblici Sciascia rappresenta spesso a me l'amministrazione della giustizia
Con un sistema autoreferenziale ostile al pensiero critico e alla libertà
Dietro però le derive autoritarie e la manipolazione del consenso dietro l'abuso di confessioni imposto estorte per formulare una condanna
Emerge nei suoi scritti l'ombra di una figura solo in apparenza confinato nell'inconscio pre moderno del diritto e quella dell'inquisitore
Incarna lo stato d'emergenza permanente il potere che rifiuta il dubbio e la critica negando dunque la libertà
A questa figura cerca e cerca di contrapporsi il suo doppio l'intellettuale idealista
Quindi come Candido ma anche come vedremo le Retico portatore cioè di quel salutare scetticismo che Sciascia considera come il cito il migliore antidoto al fanatismo
Vorrei dunque impostare la mia discussione di oggi sul rapporto tra intellettuale inquisitore collocando però questa dialettica entro una più ampia riflessione su giustizia e stato d'eccezione
La questione in particolare che intendo porre è la seguente in che modo la riscrittura dell'archivio e nel caso specifico di morte dell'inquisitore cioè in che modo questa riscrittura operata dallo scrittore intellettuale Retico
In contrapposizione al potere inquisitorio permette di interrogare i termini dell'universalismo morale della giustizia rivelando di fatto una frattura interna alla ragione europea
Nella già ricordata relazione alla convegno di Strasburgo dell'ottantaquattro Sciascia denunciava i problemi dell'amministrazione della giustizia in Italia come sintomi di un potere autolegittimazione attraverso la propria disfunzione
La lentezza dei processi ad esempio l'arbitro delle sentenze e l'abuso dell'in misura eccezionale eccezionali rivelavano una giustizia credeva di fatto smarrito il proprio fondamento etico e si era trasformata in dispositivo di sopraffazione
Capace di estendere le leggi d'eccezione
Fino a riprodurre paradossalmente le logiche del fascismo ovvero l'ordine come valore assoluto la verità sacrificata in nome della sicurezza la libertà ridotta a concessioni condizionato da qui la necessità per l'intellettuale Sasha di estendere il problema l'attiva al caso Italia ha una dimensione transnazionale per cito agitarlo in Europa nell'Europa che si dice libera
Sciascia come si diceva stamattina non partecipo a quel convegno la sua voce però ci arriva da un altrove periferico
Dell'Europa apparentemente per età ricovero quello della Sicilia ancora insieme punto d'osservazione e allo stesso tempo figura critica da quella periferia in effetti Sciascia può esercitare quello scetticismo necessario affinché la ragione non si dovesse in strumento di dominio
Ma allo stesso tempo proprio quella posizione marginale
Gli consente di cogliere la dimensione metaforica della Sicilia come laboratorio dell'ingiustizia dove l'eccezione viene normalizzata e la violenza coincide di fatto con l'amministrazione quotidiana della legge
Nell'appello a un dibattito europeo sulla giustizia va inoltre individuata una sfumatura
Quasi ironico ironica di quella ancora i lumi ironia illuministica dell'intellettuale che dubita inscritta cioè nella struttura sintattica del suo discorso
In quel che si dice libera e quasi possibile intravedere lo spettro di quel medesimo dispositivo che in Italia in nome della sicurezza aveva trasformato lo stato d'eccezione in tecnica di governo questo stato d'eccezione Sciascia lo mette in scena nei suoi romanzi nelle sue inchieste e rappresenta la condizione estrema in cui il diritto viene progressivamente sovvertito dalle istanze politiche
Fino a confondersi con una autorità pervasiva quasi inafferrabile
E il momento cioè in cui l'arbitrio si sostituisce alla legge le garanzie vengono sospese e le pratiche straordinarie si normalizza no
Dando libero corso a processi sommari indagini senza contraddittorio e condanne fondate sull'opportunità più che sale sulle verità fattuale
Come anticipavo prima mi sembra che la rappresentazione narrativa di questo lo stato d'eccezione si costruisca su un dispositivo dialettico che oppone la figura dell'intellettuale a quella dell'inquisitore
Due esempi imbelli che permettono di chiarire il funzionamento di questo dispositivo il primo si trova nel contrasto nel dialogo propone in particolare l'ispettore Rochas e il presidente della corte suprema ricchezza
Quest'ultimo pronto a dichiarare l'inattualità rivolta di fronte allo stato di guerra permanente che lo porta a teorizzare l'unico modo possibile di amministrare la giustizia obbedire cioè al principio Marziale alla decimazione
Ho un processo non nuovo come ci ricorda Sciascia alludendo alla colonna infame ma che secondo lui che essa è ormai tempo di codificare di estendere l'intellettuale quindi che inizia la sua relazione a Strasburgo e consapevole della tremenda verità pronunciato dall'inquisitore
Il suo tentativo di opporre dei controargomentare alla logica della decimazione trova ecco dieci anni dopo il contesto nel dialogo tra Candido
Ecco gli ha nel dialogo tra candido all'inquisitore sulle cose presenti dell'ottantuno
Qui ancora l'intellettuale idealista e Candido cerca di comprendere perché la legge sembra ormai su subordinata la ragione di Stato o come scrive il sasso altrove alla ragione di partito
E anche questa volta il confronto si chiude con una disillusione radicale verso l'uso della giustizia da parte degli apparati istituzionali
Torna così uno dei nuclei centrali del pensiero Sciascia no cioè come coniugare legge e morale da una parte Candido la resistenza dell'individuo nel tentativo di preservare la propria coscienza dall'altra ancora una volta l'inquisitore il potere disposto a sacrificare la verità in nome dell'efficienza e dell'ordine
è una tensione che custodisce Sempre una speranza residuale
E cioè quella quella di una giustizia umana anche se continuamente sconfitta ma come nel contesto l'inquisitore riafferma la all'attualità della logica della decimazione
E cito il disonore e il delitto debbono essere restituite i corpi della moltitudine come nelle guerre ai reggimenti alle divisioni alle armate puniti nel numero giudicati dalla sorte
L'inquisitore costringe comunque l'intellettuale idea idealista non solo ad accettare la decimazione come strumento di potere ma a rinunciare alla sua stessa forma di vita in quanto intellettuale
Schiacciata da una giustizia rito ridotta cito a uno formale ossequio dovuto al potere di fronte a questa crisi poco serve per richiamarsi ai vecchi paradigmi Del Torchio di Magonza simbolo della fiducia della scrittura come strumento di verità anch'esso ormai è assorbito dalle logiche del potere
Eppure risponde il candido con un vuole soccombere anche da quelle pagine cito ogni tanto vengono fuori quattro sedici pagine perché spazzati mucchi di buio gli cade sopra un raggio e qualcuno si ferma leggerle a pensarci sopra
Da qui si intende la speranza dell'appello Sciascia non spostare in Europa il dibattito sull'amministrazione della giustizia con l'auspicio che nell'Europa che si dice libera se ancora possibile sottrarsi alla normalizzazione dello stato d'eccezione
C'è però un elemento che mi sembra non compaia nel suo discorso e che pure mi sembra decisivo se vogliamo comprendere la portata della sua riflessione
Cioè con lo stato d'eccezione nell'amministrazione della giustizia quel perenne stato di guerra e di DC fazione descritto dall'inquisitore
Non è un'anomalia recente del diritto ma un dispositivo costitutivo della razionalità europea il suo fondamento occultato che ne ha permesso lo sviluppo e l'espansione
Sto parlando dell'eccezione coloniale quel laboratorio giuridico e politico che ha reso possibile la sperimentazione oltre i confini geografici europei di pratiche di sospensione del diritto che sarebbero poveri entrate normalizzate
Nel cuore stesso delle democrazie liberali
E infatti nell'eccezione coloniale come regola nel travestimento della violenza missione civilizzatrice che si radica il rapporto tra giustizia e potere nella modernità occidentale
Rimango nella Saint nell'esempio o letterario e appunto una uno di un esempio che mostra molto bene il funzionamento di questo stato d'eccezione coloniale nell'amministrazione della giustizia può essere indicato nella trilogia della Ibis di Amitav Ghosh
Trilogia che narra la produzione dell'oppio nell'Indaco nell'India coloniale britannica destinato al contrabbando in Cina e poi protagonista delle guerre che seguiranno accanto con nella seconda nella prima metà dell'Ottocento nel primo volume in particolare Mare di papaveri si colloca la vicenda giudiziaria di Nilla frattanto dove una visto tratti Cobelli bengalese appartenente all'élite anglofona di Calcutta che viene accusato ingiustamente di contraffazione Dan Benjamín Born Anna un mercante inglese che incarna la logica del libero mercato
Trascinato davanti a un tribunale britannico Nile scopre come la giustizia coloniale che proclama l'universalità della legge come principio neutro agisca di fatto come strumento politico di dominio
Volto a garantire o cioè il controllo economico e morale dei colonizzatori si colonizzati ma soprattutto espropriare alle delle loro terre ai fini economici
Emblematica in questo senso è la retorica del giudice riportata sulla slide che rivela la sentenza in nome del sacro dovere cito di educare i popoli popoli infantili della civiltà
Rivelando il volto paternalista della giustizia in più Imperiale
Neil comunica in una serie di monologhi interiori l'ipocrisia strutturale nel sistema giuridico coloniale britannico e la sua presenza STET la presenza stessa
Sul banco degli imputati contraddice di fatto il principe dei quali imita proclamato dalla corte in quel Tribunale di osserva il sono gli inglesi nuovi brani mini a sottrarsi dalla legge che applicano i colonizzati
Doors mostra così che il diritto coloniale non rappresenta un'eccezione della giustizia ma la sua forma normalizzata dove la missione civilizzatrice equivale a violenza amministrato
Come osserva Dino Costantini nella sua riflessione sullo stato d'eccezione Agamben non oltrepassa mai
Lo quasi mai i confini occidentali salvo infatti brevi accenni alle sperimentazioni coloniali del campo a Cuba o in Sudafrica
Per comprendere la dimensione globale che informa il processo giudiziario rappresentato da Amitav Ghosh occorre rivolgersi a un altro poeta e intellettuale mi riferisco a emesse ISEF che nel suo discorso sul Collina lirismo del cinquantacinque individuale eccezione non come anomalia ma come paradigma di governo come Nommo s'delle relazioni coloniali dei popoli europei dove l'eccezione ai da sempre la regola una regola capaci di abbracciare i secoli consonanti
La posizione distese ma potrei citare anche quella di Achille membre costringe a riscrivere la genealogia dell'eccezione non più crisi momentanee della legge ma dispositivo permanente del governo coloniale
Secondo senza infatti L'Europa scopre l'eccezione solo quando la sperimenta su se stessa mentre per i colonizzati la sospensione della dignità e del diritto è stata la regola d'da secoli questi riferimenti addosso e assessore poeta della negligenza e ispiratore di quell'altro termine a cui Sasso accenna Sicily tu Udine di cui però nell'autore non devono indurre a equivalenza o comparazioni improprie
Di fatto la Sicilia di Sciascia non è una colonia e semmai una zona li minare in cui si depositano contraddizioni della modernità europea
L'intento di questo atto accostamento è piuttosto quello di indicare un punto ritorsione P. Stenico necessario a una revisione dei coloniale senza la quale Europa rischia di produrre le stesse logiche d'eccezione che dichiara di aver superato
Non si tratta dunque di assimilare Sciascia al pensiero post coloniale
Un accostamento che come dicevo risulterebbe scorretto oltre che improprio ma devi conoscere come la sua critica l'amministrazione della giustizia nelle sue forme d'eccezione mette a nudo una pensione costitutiva Della Ragione occidentale
Quella cioè tra una legge come valore universale e l'eccezione come strumento situato di dominio
Uno dei testi di Sciascia che meglio consente di entrare in questa contraddizione eh Morte dell'inquisitore
Qui a differenza dei testi precedentemente evocati quindi il contesto e il dialogo il conflitto tra l'intellettuale e il potere innesca una riflessione radicale sulla violenza e della legge sulle
Forme di esistenza del dissidente eretico
Il protagonista di questo racconto inchiesta de con la mattina a differenza infatti dell'idealista Candido o dell'avvocato Di Blasi non si limita a denunciare l'ingiustizia ma la rovescia fisicamente nell'atto di uccidere il suo inquisitore di Cisneros l'inquisitore appunto come forma estrema di sopravvivenza e di resistenza materiale contro un potere ingiusto anche a costo della propria vita
Questa azione estrema risponde dunque a una dinamica d'eccezione
Non già rappresentato dal sistema giuridico coloniale che applica all'esterno la violenza dell'impero ma dagli abusi di un'autorità se un soggetto interno al dispositivo europeo della giustizia ecclesiastica
L'Inquisizione rappresenta così l'archetipo di quella stessa amministrazione eccezionale della giustizia che la modernità travestita da ragione esportando la nel mondo coloniale
Morte dell'inquisitore infatti un testo matrice del mille novecentosessantaquattro nella riflessione Sciascia ma sulla giustizia e non soltanto perché ripropone in chiave storica quel conflitto tra eretico inquisitore ma perché l'Inter
Le della legge in nome della salvezza collettiva la costruzione quindi del nemico interno le reti con il terrorista la sospensione delle garanzie la legittimazione della coercizione come strumento di sicurezza
Dal punto di vista processuale infatti la logica inquisitoria si fonda su una petizione di principio in forza della quale cito ferraioli assunte le ipotesi accusatorie come postulati le condanne ne derivano come teoremi
Oltre a costituire un antecedente dello stato d'emergenza moderno l'Inquisizione anche uno strumento di regolazione interna del dominio coloniale
Entrambi infatti
Imposizione colonialismo operano come dispositivi discorsivi di controllo politico e religioso durante l'espansione europea
Non è un caso che nel sistema coloniale rappresentato da Goss la legittimità del libero mercato e le sentenze dei tribunali della britannici in India
Si fondino sulla stessa retorica della missione civilizzatrice giustificata da una presunta giustizia divina in nome della quale bisogna redimere il barbaro purificare l'eretico
Nella prefazione del sessantasette Sciascia considera Morte dell'inquisitore come la cosa che mi è più cara tra quelle che ho scritto e l'unica che rileggo che non finirò mai che sono sempre tentato di scrivere
E che non riscrivo aspettando di scoprire ancora qualcosa un nuovo documento una nuova rivelazione che scatti dai documenti che già conosco
Un qualche indizio che mi accada magari scoprire tra sonno e risveglia ma c'è dell'altro Sciascia riconosce a Morte dell'inquisitore una seconda singolarità
Che supera la semplice passione per il mistero svelato cioè il vuoto che il libro ha provocato in tornasse di diffidenza di irritazione di rancore
Le ragioni di questa diffidenza di questa redditizio uno stile vengono chiarite nella digressione immediatamente successiva che ci riporta alla domanda
Che che schifo più di fondo del mio intervento ciò che cos'è l'archivio per Sciascia come agisce cosa provoca epistemologicamente oltre che narrato logicamente la sua riscrittura
Nella citazione
Che ho riportato fate questa
Nella slide Sciascia ricordo un episodi in apparenza marginale cioè la difficoltà di trovare dei libri del sull'Inquisizione nella Spagna franchista a differenza di quanto invece avveniva per i testi marxisti
Per mostrare come il potere inquisitorio non appartenga al passato ma sopravviva con la i minuscola informi sottili e moderne di censura che continuano di fatto a riprodurre la stessa logica di coercizione
Riaprire l'archivio dell'imposizione significa in questo senso riattivare la genealogia del potere l'archivio infatti nel senso etimologico ricordo da Derrida
Sia origine che autorità ordine e controllo il luogo in cui il potere custodisce e produce la verità attraverso la cancellazione dei documenti
In Morte dell'inquisitore Sciascia non si limita a raccontare una vicenda storica ma mette in scena l'archivio attraverso i suoi atti le suo ammissioni le sue perdite
Le fonti utilizzate sono le cronache di padre Gerolamo Matranga e diviso Vincenza Oria contemporanee quindi alla condanna di Fra Diego mentre impossibile risulta l'accesso diretto alla ai documenti di archivio del processo andati perduti nel rogo del del mille settecentottantatré che accompagnò l'abolizione della dell'Inquisizione a Palermo
La riscrittura di archivio di Sciascia nasce dunque da questo vuoto questo archivio inesistente consapevole col al contempo che la distruzione degli archivi
Non riduce negli Mina l'esercizio del potere che viceversa continua a proiettare la propria ombra come fantasma d'archivio
Nella loro assenza infatti è possibile riconoscere i nomi di quelle stesse famiglie nobiliari che anche dopo l'abolizione del Santo Uffizio continuano a esercitare il loro potere
Santo uffizio che ci ricorda ancora Sciascia cito doveva aver avuto una così vasta rete di spie tra nobili civili onesti da fare impallidire accompagna il confronto Londra riscrivere l'archivio diventa allora un atto di giustizia di Stanica volto a interrogare le condizioni stesse dell'enunciazione della giustizia
Non solo per recuperare la memoria ma per restituire parola e dignità a chi è stato ridotto a colpa o a nome nei registri amministrativi dell'Inquisizione
Se
Per concludere insomma Sassari scrive gli atti degli archivi perché sa che il documento della storia è per sua natura un'impostura ma sa anche che l'archivio in quanto forma di sapere e potere stabilisce chi può parlare e chi deve essere dimenticato
E che questa impostura può diventare seconda se la forma letteraria interviene per rovesciarlo adatta al suo interno
Di fronte dunque al permanente stato l'accezione di fronte all'assenza di prove lo scrittore intellettuale utilizza la finzione letteraria per ribaltare il contenuto della prova e affermare quel gesto quel movimento della forma stessa del discorso letterario
Cioè la scelta di esercitare una voce critica dubitando contro i devoti di ogni devozione
Pur non avendo qui concludo trovato la ragione della condanna di Fra Diego Sciascia chiude il libro
Restituendo una dimensione etica non a un eretico trasformato in Santo un martire ma un uomo che tenne alta la dignità dell'uomo e come ti dico delle sue riscritture d'archivio l'intellettuale scrittore interviene sulla realtà per commentare per creare legami tra storia e presente secondo un metodo non soltanto filologico ma analogico e infatti dopo aver azzardato l'ipotesi che la con la con dall'eresia di Fra Diego fosse quella di aver agitato il problema della giustizia nel mondo
In tempo sommamente ingiusto ingiusto Sciascia suggerisce un parallelismo allusivo tra una frase di un contemporaneo di Fra Diego e le parole pronunciate dal Pubblico ministero Isgrò contro Gramsci bisogna impedire a questo cervello di funzionari
Sulla traiettoria di Gramsci Sciascia riconosce oggi infatti la stessa logica di potere che aveva animato il tribunale dell'Inquisizione un dramma che si ripete prosegue Sciascia che forse si ripeterà ancora grazie
Grazie ad Andrea io adesso
Io direi che sono segnato alcune cosa sarebbe bello fossero riprese anche nel prosieguo dei nostri lavori
De il paragone per il paragone che la connessione tra storia stato di emergenza stato di eccezione mi sembra di particolare rilevanza
Da cui tu derivi anche un impegno molto molto forte quando parli di accezione coloniale
Cioè del luogo logici in cui sia pratica l'amministrazione della giustizia nelle società contemporanee
è un impegno molto forte mi piacerebbe che qualcuno lo raccogliesse
Infine la dialettica che tu stabilisci così significativamente trema
Figura intellettuale figura inquisitoriale
Mi veniva in mente oltre ai nomi che tu hai citato in una dimensione diciamo internazionale compare artistica
E il nome della rosa di Umberto Eco perché ritirare il il dialogo tra Guglielmo da Baskerville intellettuale era ittico e qualche misura
E invece Bernardo cui l'inquisitore mi sembra altrettanto paradigmatico questo solo come suggestione
Veniamo alla successiva la relazione
Figura che che quella di quella Davide luglio che è quella che ci ha condotto qui perché è lui il responsabile di questa
Di cui essa di colesterolo convegno ricorderò anche qui solo poche cose per dargli il massimo di tempo
Be'direttore del dipartimento chiamiamolo così del welfare di al Università Sorbona
Di Parigi dove ancora si studia specificamente l'italianistica Luís né direttore e anche il lo stratega diciamo fondamentale della ricerca su Sciascia e la Francia
Luini sua interesse e di studio io li conosco e in qualche misura libiche indico noterà i soprattutto su tre questioni Pasolini Giambattista vico e da ultimo mi pare anche uno slargo molto interessante sulle Icco critica sulle concreti che non aggiungo altro ricordo solo il titolo della sua relazione che è il linguaggio ambiguo dell'emergenza L'affaire Moro e l'esercizio del potere
Prego
E forse fortunatamente fossero Andrea minimizza saresti telecomando
Bene grazie
Quando Sciascia sta per pubblicare L'affaire Moro in Italia ma anche in Francia
La stampa ne esalta preventivamente il valore letterario Sciascia lo ha spesso ricordato il primo a intervenire è stato Scalfari che dalle colonne di Repubblica dichiarava Sciascia un grande scrittore
Sono convinto che quando leggeremo il testo del suo pamphlet ne resteremo affascinati e commossi
E poi Indro Montanelli il libro non è ancora uscito sulle qualità letterarie scongiurare ad occhi chiusi
Ma è possibile aggiunge Sciascia che i due illustri giornalisti e quanti altri si sono occupati di questo libro senza averlo letto si sbagliano
E cioè che il libro non lo affascini non commuove fa non abbia qualità letterarie e che sia soltanto una lunga e dura ricerca della muto e dura verità
Tornerò su queste parole che Sciascia volle fossero inserite come nota di presentazione del volume perché disse mi divertiva l'idea di rifiutare questi elogi invece di eccetera di accettarli
Per lui era chiaro infatti che se si parlava in questi termini di un libro prima ancora di averlo letto era solo per esaltarne la forma al fine di relativizzare nel contenuto
Ma al di là della volontà di alcuni giornalisti di usare fin da subito l'argomento della letteratura per attenuare l'impatto pubblico e politico del pamphlet e sa la letteratura e questione quanto meno problematica anche agli occhi dei critici storici o letterati che sia questo caso però il problema non è lo Sciascia scrittore il virtuoso del racconto e la qualità letteraria del testo
Il problema è più radicale e profondo e riguarda il valore euristico che Sciascia attribuisce alla letteratura
Alla letteratura la verità
Scrive nell'affaire Moro e poi aggiunge quando dura e tragica la verità apparve nello spazio quotidiano e non fu più possibile ignorarlo travisato la sembrò generata dalla letteratura
Ma come hanno esclamato in molti come può pensare di dare un valore al proprio pamphlet facendo prevalere la letteratura e quindi l'immaginazione sulla realtà storica dei fatti presi in esame
Uno storico come Gotto aggiunge addirittura ad affermare che lo scrittore siciliano con la sua abilità retorica grazie a una penna sopraffina genera un conformismo interpretativo con sussiego di fondo verso il potere
In cui si esprime una cifra morale indifferenti istante tutto comprende digerisce giustifica e che consente al lettore di rispecchiarsi interamente nel suo libro senza davvero interrogarsi giudizio pesante questo dico tordi Ray addirittura offensivo
Ma seppure in modo più sfumato la critica e non di rado urtata dal fatto che in materia tanto scottante tanto storicamente tragica ed intricata si possa pretendere di pronunciare un già chiuso in nome della letteratura
Ovvero
Della verità a cui darebbe accesso alla letteratura
Viene così fatto planare sull'affermazione di Sciascia un velo di condiscendenza se non di aperto scetticismo eppure sembra davvero poco verosimile che Sciascia giunto quasi al termine della sua vita di uomo di lettere di scrittore
Lo Sciascia finissimo lettore di Manzoni l'indefesso scrutatore di archivi colui che per decenni si è interrogato sul rapporto tra storia e letteratura
Sì è stato così ingenuo da voler dissolvere l'inoppugnabilità storica dei fatti nella soluzione ambiguo della letteratura o peggio ancora che si è stato così cinico da servirsi della letteratura contro i fatti come dice il dottor per dar vita a un livello buono per tutti i palati
Poco verosimile e direi anche perché ha detto mestizia con gli scritti dichiarazione di Sciascia letteralmente impossibile
Quello che vorrei cercare di fare oggi nel poco tempo che ho a disposizione ma non ho cominciato con Carlo spero di non sforare
Ma conto su Bruno
Quello che vorrei cercare di fare dicevo è è cercare di capire che cosa abbia voluto fare Sciascia mettendo la letteratura al centro del suo porzione
E quello che ha cercato di fare come cercherò di dimostrare una niente a che vedere né con la suggestione profetica né tanto meno con il calcolo editoriale
A che vedere invece con quello che dichiara seppure in modo apparentemente ambiguo ovvero con la ricerca della verità
Ma non con la verità in generale con la verità con la D maiuscola con una qualsiasi
Sì ed estratta differita
Al contrario la verità che ricerca lo scrittore tutta rigorosamente iscritta nella realtà lo è fin dalla definizione che ne dà riferendosi al Tommaseo
Che io sappia nessuno ha prestato sufficiente attenzione al quanto meno sorprendente riferimento al Tommaseo
Un'opera di straordinario interesse che viene però pubblicata negli anni Trenta dell'Ottocento e che non è certo il dizionario di riferimento per rotore che scrive alla fine degli anni settanta del Novecento
A questo si aggiunge il fatto che riferimento nel monumentale dizionario della lingua italiana il Tommaseo Bellini oggi facilmente accessibili on line sul sito della Crusca
Ma al più confidenziale e meno reperibile dizionario dei sinonimi che non assomiglia affatto quegli odierni e che invece un incrocio tra un dizionario analogico un dizionario dei sinonimi
L'opera dunque che spiega anche discorsi la mente le ragioni dei sinonimi e le cui entrate sono spesso delle nozioni sviluppate per coppie di Terni
Ed è appunto il caso del paragrafo tre mila quattrocentottantasette costituito dalla coppia vero reale
Scorrendo la voce a un certo punto si legge
C'è dunque delle cose vere che non si dicono reali perché Vieri in se stesse
Iddio è vero il vero è vero la fede vera e appunto per ciò qualche volta per più in tensione le due voci si uniscono e di Cesi fatto vero e reale e simili
Reale allora parquet aggiunga vero né solo per primo Cars mo'ecco come
Un fatto vero e reale non solo è accaduto veramente mai propriamente accaduto quale Sinatra qual parrocchie quale creduto
E aggiunge un fatto potrebbe essere davvero El con illusioni averli in parte al tema
E qui reale e naturalmente opposto all'illusione
Questo brano e all'incirca quello che cita Sciascia e mi sembra che ci mette sulla strada dell'operazione tentata dallo scrittore sulla base di ciò che è un fatto vero e reale vale a dire un fatto veramente accaduto quale Sina
Su questa base abbastanza chiaro che l'affaire Moro non è altro che la decostruzione di un racconto frutto per dirlo con Tommaseo
Di un'illusione collettiva generata da elementi di linguaggio emanati da organi politici propaganda che dalla stampa in una situazione di emergenza quello di uno stato messo alle strette dell'azione terroristica delle Brigate Rosse
Opinione di Sciascia e che quest'illusione abbia alterato il giudizio e come un magistrato inquirente o come un avvocato che si trovi a far luce
Sulla vicenda dei pesanti risvolti penali Sciascia cerca di chiarire la vicenda ripercorrendo la in nuovo racconto
è proprio questo il senso del riferimento al racconto di Borges di cui Sciascia stralcia il passo che si conclude con l'affermazione la verità storica non è ciò che avvenne ma ciò che noi giudicammo che avvenne
Giudichiamo che avvenne e poi quello che Sciascia ripete in altro modo in un celebre passo di nero su nero dove scrive
Nel Vangelo di Giovanni quando Gesù dice di essere venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità Pilato domanda che cos'è la verità
è l'eterna domanda che può trovare risposta soltanto nella verità non in una spiegazione o definizione della verità la verità è io sono colui che solo e così la verità e con lei che il potere né vuole spiegazioni allo stesso modo che della menzogna in cui si scrive
Crearsi sul modo in cui Mezzani in cui si scrive potabile
Pilato domanda Gesù non risponde ma la domanda che oggi occupa me nel rileggere il passo di Giovanni e nel cercano inutilmente riscontro nei Vangeli di Matteo Marco e Luca è questa
Perché soltanto Giovanni registra queste due battute che mi sembrano attingere il momento più alto del dramma della passione
La risposta può essere questa perché sono vere perché Giovanni Cera
Che i giovani ci fosse continua Sciascia e naturalmente un sentimento
Sento la verità della cosa vista sentita e che cosa genera questo sentimento
E se generato da un piccolo particolare topografico che Giovanni inserisce nel racconto ovvero lo spostarsi di Pilato dal pretorio alla corte detta il lastricato
Memore di quello che basta a proposito di Flaubert aveva chiamato le Fedora ENEL Sciascia attribuisce al dettaglio della street Catto un'irresistibile effetto di realtà
E aggiunge Giovanni il più letterato degli evangelisti forse sapeva che quel particolare sarebbe valso TAR ferita tutto l'insieme
In conclusione alla domanda di poter di Pilato che cos'è la verità si sarebbe tentati di rispondere che la letteratura
E la letteratura ovvero ciò che ci fa giudicare che quella è la verità
In un recente articolo intitolato prove legali intimo convincimento strade parallele l'inevitabile intreccio Loredana Garlatti
Si riferisce a questo brano di Sciascia per spiegare come nei processi penali la verità sia non solo l'esito di un percorso verso l'accertamento di un fatto come suggerisce l'etimologia del termine processo
Ma anche come cito non sempre la verità processuale coincida con quella fattuale poiché si sostanzia in una ricostruzione dei fatti operata attraverso l'uso di mezzi probatori filtrati a loro volta dall'apprezzamento dell'organo giudicante
Ebbene capire che non stiamo parlando di relativizzazione del fatto o di annullamento dei fatti nella loro narrazione
Stiamo dicendo invece che qualsiasi restituzione o analisi di un fatto in qualsiasi ambito del sapere dalla fisica la chimica nella storia del diritto
è sempre una restituzione un'analisi come direbbe tornare a voi situata
Da decenni ormai la teoria delle scienze ci avvertiti che la presunta oggettività scientifica è una costruzione culturale e che ogni sapere situato senza che questo implichi una qualsiasi forma di relativismo epistemologico
Anzi ciò che meglio ci protegge dal relativismo epistemologico e precisamente l'inclusione del carattere situato del pensiero del discorso nell'analisi del fatto
Quello che Garlatti dice della verità processuale è in realtà vero di qualsiasi verità
Anche la verità scientifica si sostanzia in una ricostruzione dei fatti operato attraverso l'uso di mezzi probatori filtrati a loro volta dall'apprezzamento dell'organo giudicante
Salvo che diversi sono i mezzi probatori messi in atto in campo medico ad esempio rispetto a quelli messi in atto in ambito giuridico
E lo stesso modo l'organo giudicante cambia nel passaggio dall'ambito all'altro in un caso e la comunità scientifica e nell'altro poniamo uno o più magistrati
Il termine chiave il minimo comun denominatore tra tutte le scienze e naturalmente ricostruzione
Che potremmo sostituire con quello di narrazione
Senza nulla togliere o aggiungere la specificità del sapere letterario
è indubbio che ciò che accomuna tutte le forme del sapere e precisamente alla narrazione
è quello che spiega molto bene un filosofo come Bruno Latour nella sua veste di semiologo delle scienze
Quando osserva che non solo qualsiasi scienza si avvale della narrazione ma che in ogni narrazione da quella tecnica quella scientifica troviamo degli elementi tipicamente letterari come i personaggi magari personaggi concettuali o le figure retoriche
Se ho fatto questa digressione e intanto per sottolineare anche in riferimento al tema che ci riunisce qui oggi che esiste un forte punto di convergenza tra diritto e letteratura e che questo consiste nella narrazione la forza immaginativa che lender
Da questo punto di vista e considerando come dicevamo il processo con un percorso verso l'accertamento dei fatti L'affaire Moro si configura come un opera che si situa precisamente all'incrocio per sapere letterario sapere giuridico
In un saggio degli anni novanta ma solo da poco tradotto in italiano intitolato giustizia politica immaginazione letteraria di te civile
Martha Nussbaum sostiene che la riflessione sulla letteratura narrativa è in grado di dare un contributo il diritto in particolare al discorso pubblico in generale
Tale contributo ha che vedere proprio con l'accertamento dei fatti ovvero con la capacità di guardare oltre la convenzionalità delle rappresentazioni per riconfigurare la realtà facendone emergere degli aspetti trascurati o ignorati
La Nussbaum sembra ispirarsi lavori di Pollock sulla narrazione sullo spazio dato l'immaginazione il discorso dell'azione come facoltà del possibile pratico
Immaginare spiega ricche o non è solo creare finzioni ma anche interpretare ovvero non applicare una regola conosciuta a un fatto che si suppone correttamente descritto bensì trovare individuare la regola appropriata per inquadrare un fatto che richiede di essere interpretato e si dà il caso che si esattamente quello che fascia sceglierà fermo
Prima di affrontare questo aspetto deve fare una considerazione generale relative ai mezzi di cui lo scrittore poteva disporre per ricostruire la vicenda del sequestro
Affermò Oro appena utile ricordarlo è un libro scritto a caldo poi che Sciascia dichiara di averlo terminato il ventiquattro agosto del settantotto quattro mesi dopo la morte di Moro
Le sue fonti sono dunque essenzialmente la stampa in media nei confronti del discorso pubblico costruito e ho diffuso dai giornali Sciascia la posizione che descrive molto bene all'inizio dello stesso paragrafo precedentemente citato di nero su nero dove leggiamo
La lettura dei giornali Mita neri pensieri
Neri pensieri sui giornali appunto sul giornalismo
I giornali mi si parano davanti come un sipario più esattamente come un velario poiché qualcosa di quel che si muove dietro degli oggetti che ci stanno della scena che si prepara la lasciano intravedere
Solo che ci vuole un occhio abituato un occhio allenato non acuto che non basta esperiente l'esperienza che non tutti hanno c'è poi impressionante l'uniformità
Qualche differenza nel riferire i fatti si può cogliere ma raramente nel giudizio sui fatti
I giornali mi si parano davanti come un velario dice Sciascia ed è difficile non pensare che il termine
Se un'esplicita allusione del velatamente Transkei squallide ha più volte ribadita da Petrarca che la verità in letteratura ed a cercarsi sul tre lamine sì vento Roma i giornali funzionano insomma come un'allegoria i fatti sono presenti Massud lamine
I testi giornalistici vanno dunque interpretati e per questo non basta lo sguardo Couto ma serve l'esperienze possiamo pensare che l'esperienza di cui si tratta
Se quella di ciò che i giornali incarnano rappresenta lo ovvero l'esperienza del potere come conferma del resto valore impressionante uniformità
Ma il dell'ammenda non è solo quello posto dal potere velato e quindi allegorico è anche il discorso del protagonista di questa vicenda mi riferisco naturalmente le lettere di Moro
A suffragio dell'ipotesi che le lettere di Moro fossero in gran parte allegoriche vi sono almeno due argomenti
Il primo è il più evidente e la censura esercitata delle Brigate Rosse che obbliga l'ostaggio dire cose per alludere né altri
Il secondo a che vedere con la figura politica di Aldo Moro e il suo linguaggio la questione del linguaggio di Aldo Moro e cruciale nel discorso di Sciascia per due ragioni dapprima attiene al velatamente per così dire ed è quella che introduce Sciascia all'inizio del pamphlet parlando di Pasolini
Pasolini si era confrontato da vicino con linguaggio di Aldo Moro fin dal celebre saggio inserito quindi empirismo eretico intitolato Nuove questioni linguistiche contesto del sessantaquattro
Vi era poi tornato nel suo famoso articolo delle lucciole dove osservava che la scomparsa delle lucciole era concomitante con la mutazione linguistica degli uomini di potere democristiano
Una mutazione Brusca osservava Pasolini che li aveva condotti da adottare cito un linguaggio completamente nuovo del resto incomprensibile come il latino
Specialmente Aldo Moro cioè per una i MiG Matica correlazione colui che appare come il meno implicato di tutti nelle cose orribili che sono state organizzate dal sessantanove a oggi nel tentativo finora formalmente riuscito
Di conservare comunque il potere che cosa sta dicendo Pasolini
Sta dicendo che la mutazione linguistica il sintomo di una mutazione del potere il linguaggio divenuto un vuoto incomprensibile è il sintomo dello sfruttamento politico dello Stato che sussiste ormai solo come inutile apparato e l'epoca in cui Pasolini tiene sul suo tavolo il discorso di Cefis all'Accademia militare di Modena il celebre discorso intitolato la mia patria una multinazionale
Il potere reale non è più dello Stato ma in entità sovranazionali che lo hanno svuotato di ogni vero potere
Sta dicendo però anche che per un'enigmatica correlazione Moro il campione di un linguaggio che in realtà serve di più agli altri cioè quelli che ben più di lui sono implicati nella strategia della tensione
Ora se lasciasse prima di morire Moro è stato costretto si è costretto a vivere una truce contrappasso
Ha dovuto tentare di dire col linguaggio del non mentire di farsi capire adoperando gli stessi strumenti che aveva adottato e sperimentato per non farsi capire
Doveva comunicare usando il linguaggio dell'incomunicabilità
Per necessità e cioè per censure per autocensura da prigioniero da spia in territorio nemico del nemico vigilata
I documenti che attestano quello che Sciascia chiama il contrappasso solo appunto le lettere scritte nella prigione del popolo dov'era detenuto dalle Brigate Rosse
Ed è su queste lettere che Aldo Moro scrive ai membri del suo partito col particolare linguaggio del non dire che deve esercitarsi Petti Rita interpretativa dell'investigatore ma non solo
La seconda ragione per cui la questione linguistiche commerciale nell'affaire Moro e legati infatti a ciò di cui la mutazione linguistica della DC il sintomo ovvero lo svuotamento dello Stato
All'indomani del rapimento si assiste a un improvviso quanto in apparenza logico indurimento dello Stato che fa blocco contro le Brigate rosse e che ostenta altrettanto logicamente un inscalfibile fermezza
Che si traduce nel rifiuto di qualsiasi trattativa con i terroristi in nome appunto della ragione di Stato
Il problema come appare subito evidente da tutta una serie di indizi e che non si tratta di una mossa
Si tratta di un'improvvisa qualche incoerente esaltazione dello stato del senso dello Stato da parte di un apparato politico che ne aveva fino a quel momento quasi metodicamente incarnato la debolezza se non l'indebolimento sistematico lo stato di emergenza che si traduce quasi subito per il varo delle leggi speciali ha fatto lascia l'immagine di un nuovo Leviatano che trasforma quella che Pasolini aveva chiamato un'enigmatica correlazione in una vera e propria contraddizione
Che Moro fino alla sua ultima lettera non sembra sospettare che pagherà con la vita
Di questo nuovo Leviatano si fanno portavoce gli organi di stampa ai media che contribuiscano a ridefinire l'immagine di Moro
Scrive Sciascia
Nel farsi di ogni avvenimento che poi grandemente si configura c'è un concorso di minuti avvenimenti tanto minuti
Da essere a volte impercettibili che in un moto di attrazione di aggregazione corrono verso un centro scuro verso un voto campo magnetico in cui prendono forma e sono insieme il grande avvenimento punto in questa forma della forma che insieme al suo ruolo nessun minuto avvenimento occidentale incidentale fortuito
Le parti sia pure molecolari trovano necessità e quindi spiegazione nel tutto il tutto nelle parti
Uno di questi piccoli avvenimenti e nell'affaire Moro l'espressione il grande statista
Che ad un certo punto sostituisce il nome Moro un espressioni come il presidente della Democrazia Cristiana il leader eccetera
La potenza simbolica dell'espressione grande statista e però inversamente proporzionale a quella della condizione in cui ora si trova era stato un grande statista e ora sottolinea Sciascia la stampa non fa che ricordare che nella prigione in cui è detenuto solo un uomo sotto un dominio pieno incontrollato parole usate nello stesso modo nella sua prima lettera e che saranno non a caso fino alla fine della vicenda le più citate
Da una parte Moro che scrive lettere Sucre lamine ai suoi compagni di partito con i quali pensa di poter instaurare un con un rapporto tra pari che parlano la stessa lingua del non dire
Dall'altra uno stato che non riconosce più quella lingua e che la trasformò nella lingua del dire ma del dire di un uomo sotto un dominio piene incontrollato malgrado tutti indizi e sono tanti che potevano far pensare il contrario
Le due ragioni che rendono cruciale la questione del linguaggio divengono così i due fondamenti sui quali Sciascia costruisce l'edificio dell'affaire da una parte la natura allegorica della parola che determina il metodo necessita di interpretare un discorso che viene proposto superando i dall'altra la contraddizione che diventa la regola appropriata per condurre l'interpretazione interpretare sotto la guida della contraddizione tra da una parte la parola di un alto moro che anche nella prigione del popolo resta scrive Sciascia quello che è sempre stato non un grande statista ma un grande politicante difficile accorto calcolatore paziente e che pensa di rivolgersi di compagni di partito che se non per complicità almeno per interesse
E in ultimo per l'umanità
Se non addirittura per carità cristiana possano accogliere le sue ragioni
Dall'altra un partito che immediatamente recidere ogni legame con l'uomo caduto in disgrazia disconoscendo in toto la sua parola e che si trincera dietro la retorica dell'intransigenza della durezza
Se non lo sfiorasse in ogni frase la tragedia dell'uomo che corre inesorabilmente verso la morte L'affaire Moro potrebbe quasi essere una di quelle commedie di Buddha
Interamente costruite su un qui pro quo sull'equivoco che pirandelliana mente distribuisce il gioco delle parti dite Sciascia ironicamente rivela di costruisce certo per evidenziare la contraddizione per applicare nella regole per bucare il muro della Doxa che ha accompagnato la vicenda del sequestro di Moro sarebbe stato necessario applicare il precetto che dovrebbe guidare ogni seria investigazione
Ovvero l'immedesimazione
Il Cavaliere Shaolu più studio scrive Sciascia l'investigatore di Poe poneva precetto di ogni investigazione la capacità di identificarsi di immedesimarsi precetto assolutamente valido anche al di fuori di quel genere letterario denominato poliziesco cioè nella pratica
Immedesimazione con le Brigate Rosse e con Moro prigioniero che mandava dalla prigione messaggi da decifrare secondo quel che gli amici conoscevano di luglio pensieri comportamenti abitudini idiosincrasie
E secondo immedesimazione alle condizioni in cui si trova
Ma l'immedesimazione presuppone empatia con l'uomo e con quello che in questo caso poteva tempestosa mente agitarsi in due
Ciò che il Polo file mette in opera e precisamente questo
Mostrare che era possibile interpretare la parola di Moro cercando sud dell'ambiente immedesima Amdos nelle condizioni del condannato e nell'uomo ignaro della contraddizione in cui era stato posto suo malgrado
Così facendo Sciascia non cerca né di offrire una ricostruzione storica della vicenda né principalmente di individuare nuove e precise responsabilità ancor meno cerca di offrire una ricostruzione Rambo romanzata della vicenda
Pertanto la pena nel cuore della contraddizione Coppone l'orchestrazione della mistifica anti irricevibilità della parola di Moro da parte dell'apparato dello Stato dei media
Al discorso del prigioniero che a ben vedere lucido coerenti coerente con quello che è sempre stato il perfettamente difendibile
Tentando di immedesimarsi si chiede Sciascia che cosa veramente pensava e voleva Moro
In primo luogo voleva che la polizia lo trovasse
E perciò mette inizialmente in avanti l'ipotesi della trattativa
Dello scambio di prigionieri sapeva che la polizia lo cercava i pensava che se il governo avesse dato corda la trattativa
E la polizia avesse continuato le ricerche sarebbe stato inevitabile che alla fine l'Ovest lo trovassero anche perché sapeva di non essere stato portato lontano
Di essere sempre dentro le mura della città
In secondo luogo al di là del temporeggiare del tergiversare di cui la polizia si sarebbe giocata Moro pensava che lo scambio fosse da accettare realisticamente
Cioè scrive Sciascia per quella forza che alla realtà di rendere possibili e lecite le cose che sta attualmente non sono possibili è lecito
E anche se non tutte le cose almeno quelle in cui una vita umana in gioco una vita umana contro astratti principi e poi cristiano esitare nella scelta
Che questa fosse la sua posizione in merito ai rapimenti era del resto lotto fin da prima del suo sequestro non era anche questo un argomento che avvalorava la lucidità il suo messaggio
Fedele sul principio ermeneutico Sciascia passa in rassegna una per una le spie testuali presenti lettere di Moro che da una parte rivelano tutti i disperati tentativi di lanciare messaggi e messaggi ragionevoli sensati
Quanto meno da prendere seriamente in considerazione
Del resto non tutto quello che scrive Moro esposto su Groenlandia
E se nella fascia ascia riporta per interesse l'affaire Sciascia riporta per intero o quasi le lettere del prigioniero e perché rilette quattro mesi dopo la morte ovvero come si suol dire col senno di poi
Certe sue parole hanno ben altro peso come quelle contenute nella lettera del quattro aprile indirizzato Zaccagnini
Ma rivolte l'intero direttivo democristiano
Sono
Sono un prigioniero politico che la vostra brusca decisione di chiudere un qualsiasi discorso relativo ad altre persone parimenti detenute pone in una situazione insostenibile il tempo corre veloce non ce n'è purtroppo abbastanza
Ogni momento potrebbe essere troppo tardi si discute qui non in astratto diritto benché vi siano le norme sullo stato di necessità
Ma sul piano dell'opportunità umana e politica
Se non sia possibile dare con realismo alla mia questione l'unica soluzione positiva possibile prospettando la liberazione dei prigionieri di ambo le parti attenuando l'attenzione nel contesto proprio di un fenomeno politico
Tener duro può apparire più appropriato ma una qualche concessione e non solo il qua ma anche politicamente utile a questa lettera che continuare commentando ulteriormente la pertinenza dello scambio radici reagisce con una breve nota pubblicata su tutti i giornali
Come possono comprendere i lettori il testo della lettera firmata Aldo Moro indirizzate all'onorevole Zaccagnini
Rivela ancora una volta le condizioni di assoluta coercizione della quale simili documenti vengono scritti e conferma che anche questa lettera non è moralmente Luís ascrivibili
Ma dopo venti giorni di prigionia non era logico che Moro lo si facesse più molte illusioni sulla possibilità della polizia di trovarlo e liberarlo e sperasse invece nella trattativa dello scambio
Che senso ha questa Fangio rosso qua che senso ha soprattutto pubblicare un comunicato tanto assurdo da risultare addirittura violento nei confronti del lettore
Ma osserva Sciascia
Una insospettata immane Fiamma stato latri car sembra essersi attaccate alla democrazia cristiana e possederla
Moro che continua a pensare come pensava né ormai un corpo estraneo una specie di doloroso calcolo biliare da estrarre da un organismo che quasi toccato dal miracolo acquistato il movimento e l'uso del senso dello Stato
Lo stato italiano è vivo forte sicuro e duro continuo ironicamente Sciascia
Da un secolo da piccolo secolo convive con la mafia siciliana con la camorra napoletana col banditismo sardo da trenta anni coltiva la corruzione l'incompetenza disperde il denaro pubblico scimmie ripuliti impunite malversazioni frodi
Per dieci tranquillamente accetta quella che due gol chiamo al momento di farla finire la ricreazione scuole occupate devastate violenza dei giovani tra loro e verso gli insegnanti
Ma ora di fronte a Moro prigioniero delle Brigate Rosse lo Stato italiano si leva forte e solenne chi osa dubitare della sua forza della sua solennità
Manca il tempo ora di moltiplicare gli esempi ma è proprio sulla moltiplicazione delle evidenze delle confutazioni sull'allineamento stringente coerente delle interpretazioni che Sciascia costruisce la sua narrazione vera e reale
Certo si dirà alla fine si tratta per Sciascia ancora una volta di tenere il solito suo discorso sul potere
Di ribadire anche in questo caso anche attraverso la vicenda di Moro che il potere in generale e lo Stato italiano in particolare e forte con i deboli e debole con i forti
E che i deboli sono soprattutto quelli che pensano che lo Stato avrebbe dovuto e dovrebbe essere forte con i forti
E questo è senz'altro vero se si volesse semplificare l'estremo la portata storica politica e morale del pamphlet io penso però che Sciascia avesse in mente anche altro che riguarda la responsabilità morale individuale e collettiva in determinati contesti storici in contesti di emergenza come può essere la guerra il terrorismo le epidemie
Per rendersene conto è sufficiente aprire la prefazione alla Storia della colonna infame la terra di Manzoni di cui l'affaire Moro mi sento di dire e in qualche modo un rifacimento novecentesco
Com'è noto nella prefazione Cha Cha dà largo spazio discepolo di Benedetto Croce Fausto Nicolini che duramente critica la posizione del Verri e del Manzoni nei confronti dei giudici che condannarono gli untori
Nicolini si scandalizza
Nicolini si scandalizza Sciascia interviene tre secoli dopo in difesa dei giudici che avevano torturato e condannato da torce morte
Degli Innocenti imputati di un di di un delitto che anche allora da alcune menti razionali anti era considerato impossibile
Nicolini critica in particolare il Verri in nome del fatto che il popolo illuminista non tiene conto di quella che Machiavelli avrebbe chiamato la contingenza dei tempi
In altri termini il Verri e dopo di lui il Manzoni non hanno storicizzato Vallo contestualizzato
Non hanno tenuto conto dei tempi
La conclusione di Sciascia allora quanto mai esplicita
Qui ci par di capire che la tesi del Verri viene liquidata in nome del più pesante storicismo
Per il fatto che c'erano l'oscurità nelle menti e la tortura nelle istituzioni non poteva non esserci
E prendersela con quegli uomini con quelle istituzioni è come prendersela con un fatto di natura un terremoto un nubifragio
Macchine per nulla in conto il Niccolini che il Verri facevo una battaglia una battaglia che ancora oggi fa combattuta contro uomini come quelli contro istituzioni come quelle
Poiché il passato il suo errore il suo male non è mai passato
E dobbiamo continuamente deciderli giudicarlo nel presente se vogliamo essere davvero storicista
Il passato che non c'è più istituto della tortura abolito il fascismo come passeggera fibre di vaccinazione se appartiene lo storicismo di profonda mala fede se non di profondo stupidità
La tortura c'è ancora e fascismo c'è sempre grazie
Grazie a Davide luglio per questa sua ricchissima nella relazione
Io mi porterò a casa la definizione e l'asse Recoba rifacimento novecentesco della colonna infame però porta a casa cipresso posso sopra
L'erba ringrazio David anche per la sua generosità perché citando Contorbia in qualche modo anche scagionato di una certa colpa che anch'io
Similmente al dottor non rispetto alla rapporto letteratura realtà editing Sciascia solo una cosa segnalo la verità ecco lei che
è una postura un atteggiamento tipo sostanzialista Rita ecco lei che e mi viene da da chiedervi IMEI che in in che modo possiamo concordare una frase di questo tipo con l'espressione che ha usato il relatore precedenze
Lei ama etico come portatore di scettici
Come farlo nella posizione diciamo la verità è quella che è cercherò una volta la usa proprio come contrario di quello cioè la verità
Il giudice
Vero reale novità verità sì lo stesso antologica la verità la della sua relazione da studiare il rito abbreviato aveva
Ho il sospetto che una posizione sostanzialista in questo momento poco in questo testo dell'affaire Moro ci sia poi il la figura dicesse talmente ricca e complessa che vede alternarsi aggiustare tutto continuamente
Detto questo volevo dire la mia mia mi hanno pagato per questo
Passerei al prossimo del relatore Marco Nicola Milletti che professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno all'Università di Foggia
è il direttore del dizionario biografico dei giuristi italiani ed è anche con direttore di una rivista che titola criminali via
Si occupa di tardo diritto comune della giurisprudenza dei grandi Tribunali diretta moderna ma mi pare con una particolare attenzione
E il gusto alla ricerca per le biografie perle configurazioni diciamo un professionali esistenziale Halloween do la parola prima devo ricordarvi anche un'altra cosa
Per la relazione che titola nel segno dell'emergenza un tratto permanente della giustizia penale italiana
La cosa che volevo dirvi è che per piccolo errore di programma la pausa caffè sarà alle sette anni diciassette quindici alle cinque e un quarto e riprendiamo puntualmente alle cinque e mezza prego
Grazie grazie presidente grazie la Associazione amici di Sciascia per il grande onore che mi è stato dato che mi intimorisce anche molto Grazia Lorenzo Zilletti che mi ha introdotto anche in questo ambiente mi sento di dover glielo
Sempre mentre io ho di ricordo o si fece guerra o se ne ragiono ora se ne ragiona di qui a poco se si farà
E quando la sarà finita segnerà genera di nuovo tanto che mai sarà tempo a pensare a nulla sono parole famosissime tratte da una lettera di Machiavelli a Guicciardini mille cinquecentoventisei
Pochi anni fa Carlo Galli la scelse come apertura del saggio emergenza ed eccezione due mila ventuno
Carlo ottavo era sceso da poco in Italia e aveva avviato la stagione della normalità dell'emergenza
Non è che sia chiaro una peculiarità italiana nella fortunata analisi che è stata citata anche prima di Giorgio Agamben sulla terra di nessuno un tradito pubblico il fatto politico lo stato di eccezione appunto
L'autore nota come a partire dalla sospensione hitleriana della Costituzione di Weimar mille e novecentotrentatré ventotto febbraio la creazione volontaria la creazione volontaria di uno stato di emergenza permanente si è ritenuta una delle pratiche essenziali degli Stati contemporanei compresi quelli democratici
La storia le penale si salda invero con questa creazione volontaria permanente dell'emergenza per ripetere le parole di Agam
Mi permetterò di ricapitolare me alcune tappe perché Sciascia è stato detto già oggi più volte nella sua dichiarata ossessione per il problema della giustizia
Conosceva perfettamente il fenomeno dell'emergenza e lo pativa
Del resto egli sapeva bene che il diritto penale come aveva insegnato Bettiol e la più caratteristica espressione della fisionomia di una società in un determinato momento della sua evoluzione storica e culturale
Dunque le tappe del penale dell'emergenza nella storia sarò molto rapido e schematico
Mentre nelle comunità medievali la sicurezza era garantita dalla lite familiare feudale religiosa corporativa di appartenenza
La svolta inquisitoria del tredicesimo secolo
Non solo trasformò l'ordine penale da strumento di pacificazione tra privati quella che è stata definita giustizia negoziata ad Arma di controllo della società dall'alto ma soprattutto ne accompagnò la transizione
Dall'interista li qui all'interiste citati affinché i crimini non restassero puniti né criminale Manenti impunità interest eccidi Tati lei ma Civitas si spiega perché la strategia del Comune tardomedievale e poi della recente Stato moderno mirava soprattutto al controllo urbano come spazio di potere da monopolizzare
Nelle città dove non c'è posto per l'emarginato per l'errante come avrebbe detto che la stampa il pericolo reale o presunto viene prospettato per legittimare la soggezione e rafforzare la sorveglianza sotto minaccia di punizione
Il crine inglese studiato da Mario Sbriccoli fu un formidabile laboratorio di questo meccanismo dell'emergenza criminale effettiva o artificiosa
Lo fu sia sul piano oggi definibile penale sostanziale la dilatazione dell'Area delle condotte punibili la sedizione la ribellione il tumulto la rivelazione di segreti
Lo sia lo può anche della procedura al reo si applicavano i cosiddetti speciali via regole gli eccezione Baldo degli Ubaldi uno dei più grandi giuristi italiani di tutti i tempi dice Procter enormità temi delicati
Non conceda non concedendo a concedo un tour li cito un maestro leges trasgredito in modo aperto assolutamente spontaneo come dire semplice
In concreto che vuol dire che si potrà sperimentare trasgredire la legge contro i delitti enorme vuol dire che chiunque può muovere l'accusa che è sufficiente un lusso testis contro la regola il diritto comune secondo cui ne servivano due
Si poteva emettere la condanna post mortem con effetti di damnatio memoriae ovviamente
Scattava la confisca dei beni anche a carico degli stretti congiunti che il processo si celebrava Soon Mariae a condannare bastavano anche prove molto lievi
La ragion di Stato è chiaro che siamo nei come dire l'anticamera della ragione di Stato che poi esplode aveva prima età moderna Giovanni Botero mila cinquecentottantanove la ragion di Stato si esaltava anche e soprattutto direi nel campo degli Hüsker Minale
Due esempi per contrastare i banditi
Gli esuli così venivano chiamati i nemici della patria si adoperava il processo ad modo Morbelli come se si fosse in guerra
Secondo esempio la procedura andava pensata amava congegnata in modo da incutere spavento lo dicono molte leggi dell'età moderna la procedura in sé deve far paura altro che garantismo
L'atomizzazione della società moderna
Sospinge l'individuo ricercare protezione nel sovrano mediante un patto mosso obiezioni s'due secondo me su questo discorso le intuizioni di Hobbes la prima la sicurezza e un risultato artificiale l'uomo non è nato per essere sicuro tutt'altro
è una creazione la sicurezza secondo la sicurezza costa il prezzo dell'assoggettamento ai pubblici poteri costi quel che costi ce ne sono persino nel nostro paladino del penale liberale e garantista cioè invecchia Elia
Si dice quasi passo per molto controverso che Beccari ammetta la pena di morte eccezionalmente allorché il cittadino ancorché privo della libertà questo sono parole sue cioè detenuto
Intrattenga ancora tali relazioni età al Potenza che interessi la sicurezza eccola qui della nazione
Quando la sua esistenza posso produrre eccolo di nuovo il concetto una rivoluzione pericolosa della forma di governo stabilita cioè lesa maestà umana
Non così aggiunge Beccaria durante il tranquillo regno delle leggi sembrerebbe secondo coloro che non sono convintissimi della totale adesione di Beccaria lavori sionismo che questa frase a Lura all'ordinarietà fino ad eccezione il tranquillo regno delle leggi
Svolta posto antico regime e nascita dello stato di diritto che poi diventa costituzionale questo stato si presenta sotto il profilo personalizzando dell'emergenza con due paradossi il primo lo stato di diritto è costretto a canalizzare l'impiego della forza entro il rispetto delle forme legali e ciò produce inevitabilmente quella che è stata definita la i sociologi francesi la frustrazione Securitas che non ce la si fa mai a raggiungere questo obiettivo
Secondo paradosso la legislazione d'emergenza e destinata a fallire perché la mancata risoluzione del problema che questa scontata costringe a prorogare sine die provvedimenti nati come provvisoria è proprio quello che è successo nell'epoca della piena maturità di Sciascia
Nell'Italia post-unitaria abbia avuto infiniti esempi di questo meccanismo di questa dinamica la legislazione eccezionale contro il brigantaggio per esempio che imprime un marchio di fabbrica l'ordinamento punitivo
A appunto dato un segno chiaro dell'emergenza permanente divergenze in emergenza con rinnovo anche delle leggi le emergenze liberali vanno nella stessa direzione l'accattonaggio la mendicità lozioni vagabondaggio i testi unici di pubblica sicurezza su questo pur su questi punti che puniscono coloro che sembrano ostinatamente disoccupati o inoccupati
Le leggi d'eccezione ed estatica sei degli stati d'assedio fine
L'ultimo decennio dell'Ottocento le leggi contro gli anarchici contro gli scioperi contro i blocchi nelle ferrovie nei servizi pubblici
E questo comporta anche problemi seri nella penalistica cosiddetta liberale nella cosiddetta scuola classica
Il maestro di questa scuola cioè Francesco Carrara
Si dibatte tra l'ordinarietà del Codice penale nel quale avrebbe dovuto avrebbero avuto trovar posto soltanto le leggi d'occasione perché riguardavano le condizioni normali e fisiologiche prevalenti della nazione sono parole sue
E le misure eccezionali che stanno fuori da questa dimensione ordinaria e che vengono appunto classificate proprio dal citato Sbriccoli come un doppio livello di Alitalia quello occulto quello dello Stato amministrazione
Che agisce nell'ombra e che riesce a risolvere i problemi in maniera sbrigativa extra ordinem
A questo poi si susseguono ovviamente le emergenze fasciste il rafforzamento dello Stato la codificazione penale le leggi antiebraiche che possiamo senz'altro
Inserire questi in questo novero dice direi che il fascismo fa eccezione al passato soltanto sotto un aspetto cioè che codifica il penale negli anni di maggiore tranquillità cosa che non era successa
Con i primi codici post unitari che invece approfittarono addirittura delle norme d'eccezione appunto il caso di dirlo previste per la guerra d'indipendenza in particolare il Codice penale quello di procedura penale così detti Rattazzi
Che diventano poi i primi codici penale di procedura penale
Del Regno d'Italia sul fascismo alla citazione e fin troppo semplice in questa sede porte aperte il procuratore legge al piccolo giudice il celebre articolo di Arturo Rocco sul ripristino della pena di morte
E dice appunto il giudice quando riflette poi per conto suo su questo libro
Che quel libro serviva ingannare i cittadini sulla Trinca evitare sulla sicurezza le porte aperte questo il commento di Sciascia suprema metafora dell'ordine e della sicurezza della fiducia ovviamente una fiducia assolutamente apparente
L'emergenza del secondo dopoguerra mostrano anche su questo
Una sorprendente e scoraggiante continuità l'ordine pubblico prima quello politico sindacale poi quello studentesco anni cinquanta e sessanta il terrorismo e questo ci riguarda direttamente oggi anni settanta
La criminalità organizzata ottanta novanta in realtà un'emergenza di sempre come abbiamo sentito perché prima la corruzione prima metà degli anni novanta ma in realtà ci avviciniamo alle date che più ci interessa no con una fase di calma anzi addirittura di retroazione della aggressività del penale emergenziale
Sono gli anni mille novecentosessantotto settantadue
I quali segnarono ormai cioè mi pare consenso tra gli storici del penale la massima estensione di diritti individuali nella legislazione penale italiana soprattutto nel settore processuale
Attraverso tre direttrici che non è il tempo di analizzare un dettaglio la riduzione del potere del PM e della polizia in particolare si consentiva presente all'imputato
Di chiedere la trasmissione degli atti
Al giudice istruttore venite frenando né in qualche modo l'impeto frenano l'impeto del PM
Secondo aspetto il potenziamento del diritto di difesa per la prima volta a fine sessanta viene ammesso al difensore di assistere all'interrogatorio oggi sembra scontato ma fu una vera e propria evoluzione terza novità la tutela della libertà personale Remigi immediatamente precedente quindi a quelle della svolta
E anche se la soprattutto con la Legge Reale come dirò tra un attimo grattacapo volgevano il rigorismo della concessione per esempio della libertà provvisoria e fissava un tetto piuttosto drastico che oggi però ci farebbe sorridere alla carcerazione preventiva
Tuttavia paradossalmente l'effetto complessivo di queste aperture fu disastroso perché il doveroso rispetto della libertà personale dei diritti di difesa si ricorse come un boomerang nell'opinione pubblica perché l'opinione pubblica per cioè di quelle misure come perfetto di ulteriore paralisi di ulteriore debolezza per esempio se andiamo a vedere
La la la giurisprudenza di quegli anni scopriamo che effettivamente furono non pochi criminali pericolosi scarcerati e questo diede un'impressione estremamente negativa alla collettività
Rispetto alle aperture liberal garantistica cui accennavo i mille novecentosettantaquattro viene considerato l'avvio di un deciso ripensamento viene dilatata sino a otto anni di nuovo la carcerazione preventiva
Viene stabilito che tutti i reati come rapine estorsioni sequestri che fanno parte del Cotec diciamo del terrorista andassero attribuiti non più alla corte d'assise ma i tribunali si giudicasse ero con giudizio direttissimo ma direi che nel complesso e l'intero blocco di provvedimenti varato
Tra il mille novecentosettantaquattro e il settantasette che va sotto il nome appunto di legislazione dell'emergenza
Esemplare perché se ne è parlato tanto di ricorso anche quest'anno il cinquantenario la legge Reale mille novecentosettantacinque maggio settantacinque
Il dibattito se andiamo a rileggerlo oggi fu costruttivo ma ruvido molto ruvido Partito Comunista che avrebbe votato contro non se la sentiva di schierarsi del tutto dall'altra parte questa interessante anche per cogliere certe sfumature del pensiero c'è lasciano e quindi presentò valanghe direi di orientamenti aveva poi la competizione interna sinistra
Col Partito socialista che si era sempre professato partito garantista ma aveva viveva con malumore ritorno delle armi in mano alla polizia mi è stato raccontato di recente dal professor Sortoni
Che durante un'infuocata assemblea bolognese Pietro Ingrao anche questo mi sembra un dato molto significativo ricordo che anche a sinistra covavano preoccupazioni per la tenuta dell'ordine pubblico
Anche
Altri storici per esempio Neppi Modona che ha un penalista che suo curato molto di Sora e penali di quegli anni
Scriveva già nel settantanove che anche nei partiti di sinistra era presente un'opinione pubblica e si domandava con sgomento con inquietudine come conciliare garanzie libertà con la difesa della collettività la difesa sociale
Alla fine la legge Reale fu approvata e viene considerata tuttora lo spartiacque tra epoche garantista e totalmente emergenziale una un ruolo di spartiacque che di recente è stato notato forse anche acquisito oltre i suoi effettivi meriti o demeriti a causa del referendum del mille novecentosettantotto perché nel settantasette i radicali
Chiesa dei referendum sull'abrogazione della legge i referendum un passo e questo punto portato
La legge Reale diventare un simbolo di quegli anni
E sempre per l'attinenza secondo me che accorcia ascia voglio segnalare pro pro all'indomani della approvazione delle legge Reale nell'estate del settantacinque un articolo molto noto di Franco pellicola uno dei maestri della nostra penalistica sulla questione criminale una rivista di battaglia che veicola
Aveva fondato insieme con Baratta ecco altri colleghi camerata era diaria diciamo criminologica ricorra in quella sede attaccava duramente la legge
Potendo dalla distinzione tra politica penale e politica criminale
La politica penale dice pellicola si snoda attraverso i canali istituzionali e si avvale esclusivamente dei mezzi classici del diritto penale mentre la politica criminale può prescindere dei mezzi di carattere penale ed è un aspetto della politica sociale
Ossia per politica penale il diritto penale e l'unico mezzo utilizzabile della politica criminale diritto penale svolge soltanto il ruolo di oggi si usa molto questa espressione extrema ratio matricola gialla scrive nel settantacinque
Politica criminale e sostitutivi penali dice ancora agricola sono pertanto termini correlativi
Di Vieri sostitutivi ricorrenti in tutta la riflessione illuministica avete già radici dell'umanesimo e poi nel socialismo e nel positivismo del tardo Ottocento
Si identifica nelle riforme di struttura
Bricolage precisava di includere in questo concetto concetto punto il sistema penale di struttura anche le misure di prevenzione ante delitto ma Daloui già battezzate l'anno prima in un famoso battaglia Chissi cosi dice
Convegno di Alghero mille novecentosettantaquattro tuffa delle etichette le misure di prevenzione stava diventando la vera arma attraverso cui si cercava di colpire i patrimoni delle persone
Appunto del anche agganciate al terrorismo
C'è però un ultimo aspetto di quest'articolo di bricolage settantacinque
E che secondo me si può ricollegare a Sciascia vinicola spiegava che in Italia dopo alcuni bagliori offerti appunto dal socialismo giuridico penale la politica criminale era stata prevalentemente ridotta apolitica penale e questo secondo Bricolo era caduto per due ragioni innanzitutto l'arroccamento dei giuristi soprattutto che analisti nel tecnicismo giuridico risalente alla famosa prolusione di Arturo Rocco del mille novecentodieci
E poi per una criminologia secondo lui fondata su basi più cliniche che sociologiche
Inoltre e questo è ancora di più secondo me l'aspetto centrato in questa sede
Questo fenomeno di riduzione della politica criminale in politica penale
Si era cito bricolage indiscutibilmente avvantaggiato dell'oggettiva complicità del movimento operaio secondo pellicola che veniva da quella parte politica
Il momento Perahia era stato troppo inerte nel chiedere che le misure strutturali di miglioramento della classe dei lavoratori come allora si diceva potesse agire anche sulla funzione criminale e arriva completamente pretermesso questo aspetto
Bricoleur riteneva che tutto ciò si spiegasse considerando che la politica finché il penale criminale era diventata in Italia una media nella politica dell'ordine pubblico
Espressione con cui egli si riferiva all'aria i tutela più ristretta dei gangli essenziali del potere della classe borghese
E spesso erano camuffati sotto la dicitura un'altra truffa delle etichette ordine pubblico costituzionale
Una derivazione secondo veicola
Qui la formula francese ordo dalle Riu intesa come qui evita sottomissione delle classi subalterne nei rispettivi centri di attività
La Riu era appunto il punto terminale più appariscente della manifestazione del SISDE il dissenso che andava a tutti i costi
Evitato bricolage modo piuttosto malevolo citava anche un senatore dell'epoca aveva detto appunto il terrorismo deve cessare perché la gente deve scendere per strada deve andare in fabbrica deve lavorare deve trascorre le sue giornate in assoluta tranquillità
Ora come si inserisce tutto questo ragionamento nella riflessione di sì di di Sciascia
Come si relaziona con la storia dell'emergenza il suo registro civile ha già abbastanza rodato ormai negli anni di cui parliamo traggo due spunti dalla premessa del volume di Sbriccoli a Crimen lese che c'è secondo me ci fanno capire bene qual è la spia che induce Sciascia ad occuparsene sia pur in modo sempre contingente e come dire trasversale il primo aspetto è la continuità nella persecuzione del delitto politico il denominatore comune è la logica del potere scrive Sbriccoli de proprio quello che più infastidisce sempre Sciascia nella mentalità che accompagna le le leggi eccezione le leggi di emergenza il secondo aspetto è l'ossessione della patria in pericolo che il nocciolo del clima inglese e che dice Sbriccoli conservazione acutissima
Ridere alla consapevolezza della natura effimera di qualsiasi potere secondo me questo sentimento c'è anche in Sciascia il potere che sempre
Dei dipinto con tinte abbastanza torbida assolutamente spietata e in certi casi è consapevole che effimero che destinato a terminare ed è una probabilmente delle cause del suo pessimismo
Perché qui è un potere che destinato a riprodursi sotto altra forma
Ecco appunto qualche eco di questa mentalità in Sciascia a proposito della condanna di Caterina Medici Morte dell'inquisitore cito un altro brano famosissimo è potuto accadere e crediamo che accada terrificante è sempre stata l'amministrazione della giustizia e dovunque
Specialmente quando fedi credenze e superstizioni ragion di Stato appunto
Era già ogni fazione la dominano o vi si insinuano
Eterna e sempre più raffinata inquisizione si legge in l'uomo dal passamontagna
A volte appunto a ragioni fazione la ragion di Stato esonda legittima la giustizia extra ordinem tra pari brevi mano come dire
In un contesto ristretto e appunto questo visibilissimo nel colloquio finale il contesto mille novecentosettantuno e tra l'altro in una fase aurorale del terrorismo mi pare di ricordare
Scatenò le proteste delle forze di sinistra rividero pesanti alle pesanti allusioni anche alla loro inerzia il vicesegretario spiega
Così l'uccisione di Rojas la ragion di Stato c'è ancora come ai tempi di Richelieu e in questo caso è coincisa diciamo con la ragion di partito ma siamo realisti non potevamo correre il rischio che scoppiasse una rivoluzione ecco appunto
Emergenza e ragion di Stato
L'emergenza impone l'intolleranza all'unanimismo sono anche questi temi che Sasha affrontato più volte
Attraverso il motore di ricerca che cortesemente se è stato messo a disposizione ho visto che per esempio la formula stato di necessità ricorre sette volte delle quali quattro nell'affaire Moro che è stato prima ampiamente arato
Attenzione però perché qui stato di necessità e adoperata come formula in Bonanno parte ma cioè per proteggere la potenziale vittima che Moro in chiave paradossalmente garantista ci sono delle citazioni che già sono state fatte che non ripeterei e che mostrano benissimo come questo
Testo assolutamente centrale nella produzione ciociara contrapponga stato di necessità quello appunto in cui si dibatte tristemente Moro
E la rinnovate inaspettata stato latteria della DC questa misteriosa metamorfosi del nuovo Leviatano della quale c'ha magnificamente parlato poco fa da lire luglio la parola emergenza invece ricorre sette volte nell'opera sua Asciano
E la gran parte dei casi riguarda il riferimento all'emergenza legata allo sbarco in Sicilia nove luglio mille novecentoquarantatré in varie partire i suoi racconti in una kermesse
Mito della Jihad americani all'interno gli esili fili di Sicilia in Gary Cooper in Gary Cooper Alicata nelle parrocchie di Regalpetra
La l'espressione riguarda appunto questo specifico profilo ci interessa forse di più uso e la parola eccezione trovata sempre attraverso i motori di ricerca per esempio nel teatro della memoria sulla vicenda
Per un Erika nella siamo dell'ottantuno Sciascia dapprima accenna al formarsi nell'opinione pubblica di un partito né Bruneri hanno meccanismi hanno che premeva affinché si desse finalmente uno Stato civile alla ma alla bambina nata nell'errore c'è la figlia della signora Canella
E poi aggiunge che le persone che aspiravano a questa soluzione
Speravamo che si trovasse eccezione nelle leggi o creando le o della legge non tenendo conto quando Sciascia in relazione allo stesso processo commenta l'arringa del procuratore generale Silvio Longhi in Cassazione
Dice che Longhi non aveva tenuto conto di due schieramenti aveva tenuto conto soltanto di due schieramenti contrapposti
E aveva ignorato aveva dimenticato un terzo schieramento sono parole sue quello che voleva si giudicasse facendo eccezione alla legge o dandole un calcio ecco che cos'è per Sciascia l'emergenza e dare un calcio alla legge anche quando questo potrebbe sortire
Degli effetti di giustizia inutile dire che il pentiti nei pentiti Isma'come eccezione come deroga come deviazione per antonomasia dal lordo rappresenta una delle delle punte di diamante della sua riflessione in materia di giustizia
E credo però di non aver il tempo adesso diritti soffermarmi e arrivo a una conclusione che riguarda un passaggio legato proprio alla alla fase sulla al culmine dell'emergenza siamo nel mille novecentottantuno
Dove traspare ancora più netta la versione di Sciascia quando emerse la proposta del movimento sociale di reintrodurre la pena di morte in una dichiarazione a Repubblica
Sciascia all'intervistatore che domandava il perché del ritorno di quella proposta rispose appunto per l'insicurezza che ci circonda quindi Ciacera perfettamente consapevole dei rischi enormi che comportava questa inversione dell'emergenza
Intervistatore chiese e dunque quale risposta
E Sciascia di rimando contro il terrorismo contro la piaga dei rapimenti e tutto il resto
Bisogna applicare le leggi che già ci sono far funzionare la polizia migliorare la macchina giudiziaria rinnovare gli apparati dello Stato non c'è altro mezzo
Quindi direi che in conclusione queste sono parole sue non ci sono momenti eccezionali che possono portare uno stato annegare se stesso mi pare una presa di posizione assolutamente inequivocabile
Più scrivente che scrittore per usare la dicotomia di Lombardo sia più propenso a utilizzare il linguaggio come strumento di comunicazione che dedito uno scrivere come verbo in transitivo e questo che dice sempre bar
Cha Cha attraversò come ho cercato molto sommariamente
Di farvi ascoltare attraverso la stagione dell'emergenza opponendo vi direi uno sdegno suo rifiuto già che in quelle leggi non ebbe difficoltà a riconoscere da storicista illuminista per citare i professori eletti un tratto permanente connotato da soprusi conformismi e miserie grazie per l'attenzione
Molte grazie
Molte grazie anche in questo un intervento poi da guardare riga per riga quando sarà pubblicato
Solamente rabbia il rapidissimo alcune osservazioni ricordava il relatore la questione della proposta dell'MSI per la reintroduzione della pena di morte nell'ordinamento civile
Se non vado errato quella proposta vi era sostenuta anche dai repubblicani di la Malfa che in Parlamento e non rappresentati anche da Alberto Arbasino
A cui si deve il famoso pamphlet in cui sto sto fatto che esce a pochi mesi di distanza forse prima anche dell'affaire Moro in cui l'atteggiamento è troppo quello del Moro bisogna proporre Moya e che sia capace di morire
A cadavere appena appena caldo stavano chiudendo la cassa
Sarebbe interessantissimo vedere al confronto una sola altra cosa anche vendere Santissimo anche la questione del Beccaria della pena di morte
Quando è in causa l'esistenza dello Stato e non quando cioè l'esito del tranquillo esercizio delle leggi perché su questa su questa bilico era intervenuto molto anche il giurista Salvatore Satta
A cui come cercherò di spiegare con il mio intervento si ispirata a Sciascia quando gli dedicava nella nell'epigrafe introduttiva portate questo è molto interessante
Vi ringrazio la rinuncia
Ora c'è la lettura di un contributo molto importante di Nicolò Zanon che adesso sarà letto
Presento solo rapidissimamente il relatore perché Nicolò Zanon il professore ordinario di diritto costituzionale all'Università degli Studi di Milano e del vicepresidente in merito della corte costituzionale
In precedenza è stato anche membro laico del Consiglio superiore della magistratura e quindi l'insieme mi limitavo a cui sto che già veramente molto molto ed è lei in queste in cui nell'insieme di questi incarichi si è occupato di tutte le questioni che stiamo portando qui sul tappeto prego grazie professore spiega il professor Zanon non può essere fra noi e oggi e ha voluto lasciarci questo contributo che
Che leggero
E che si inquadra esattamente prosegue nel discorso su Moro che ammette fin qua svolto apprendisti inquadra diciamo e in tre esattamente nella nel discorso fin qui svolta si intitola qualche riflessione su ragion di Stato e persona
In Leonardo Sciascia passa molto con citazioni
Di Jean Jacques e di Moro che non avendo l'ausilio della scritta delle virgolette cercherà di aiutarmi con la voce per aiutarli a ricostruire e inizia illa contributo di Niccolò Zanon con la stessa eccitazione che a memoria o
Oggi a ricordato Valter Vecellio del Giorno della civetta
Da questo stato d'animo sorse improvvise la collega
Il capitano sentì l'angustia in cui la legge lo costringeva a muoversi come i suoi sottufficiali vagheggia un eccezionale potere un'eccezionale libertà di azione il sempre questo vagheggiamento aveva condannato nei suoi marescialli
Un eccezionale sospensione delle garanzie costituzionali in Sicilia per qualche mese e il male si sarebbe strappato per sempre
Ma gli vennero in mente alla memoria le repressioni di Moro le repressioni di Mori il fascismo
E ritrovo la misura delle proprie idee e dei propri sentimenti
Ecco così pensa il capitano Bellodi nel Giorno della civetta giunto a un punto morto della sua indagine e di fronte alle difficoltà cui lo costringono le reticenze dei testimoni e degli indagati
Parcheggia dal poi significativo
Uno stato di eccezione provvisorio in qui garanzie procedure diritti possono essere messi da parte e quindi la lotta contro il male qui la criminalità mafiosa posso non incontrare inopportuni inciampi
Ma ritrova subito la misura delle proprie idee come dire vagheggiamento insano per un fedele servitore della Repubblica
Eppure come sanno bene i giuristi la riflessione di Bellodi sia ora un tema ricorrente nello Ius pubbliche come europea una
Lo stato d'eccezione come sospensione delle regole di base di un ordinamento
Lo stesso protagonista del romanzo di Sciascia mi fornisce la versione corretta proprio perché sospensione questo stato d'eccezione non può essere che sono provvisorio e proclama quindi di giungere in nome di un bene superiore la salvezza della collettività e del suo ordine politico
Quindi una condizione in cui diritti e garanzie esistenti restano saldamente vigenti ma provvisoriamente non si osservano per una ragione superiore
Cioè il conservare in futuro con gli stessi diritti e quelle stesse garanzie salvandoli dalla distruzione
Salus rei pubblici e attraverso una sospensione che necessariamente opera per un tempo limitato
Carl Schmitt che di queste cose si intendeva ha dedicato un noto saggio prima edizione mille novecentoventuno al tema della dittatura commissaria
Cioè la dittatura finalizzata a un risultato ritenuto positivo per l'ordinamento che già esiste
E che si differenzia dalla dittatura sovrana che invece vuole distruggere l'assetto di potere esistente e imporre una costituzione del tutto nuova
La questione di analizzata in termini storico teorici
Dal diritto romano a Machiavelli abbondano al ruolo del Comité giusto il pubblica negli anni più cupi della Rivoluzione francese
Fino allo stato d'assedio delle costituzioni di fine Ottocento inizio Novecento e all'idea della dittatura del proletariato nella nella dottrina marxista
In alcuni passi rimasti famosi Schmitt scrive che alla fine per i teorici cinque secenteschi della dittatura commissaria tutto eh questioni di razionalismo e tecnicità
Anche se può apparire strano gli arcana Ray pubblici fra cui il ricorso a una dittatura provvisoria nel senso detto non si prestano a una lettura mistica un moraleggiante sono in realtà segreti tecnici
Quasi banali segreti di fabbricazione
In questa prospettiva la stessa ragion di Stato che sarà il vero tema che vorrei affrontare nel prisma di ciò che scaccia mi ha scritto
Non è che un insieme di ingranaggi meccanismi che si possono apprendere comprendere e poi usare
Dick talmente rationes gli arcana che salvano la Rai Spoon plica non hanno nulla di mistico di irrazionale ne rinviano a valori o legittimità trascendenti
Al contrario anche in questo ambito la ragione detta si impone sull'irrazionalità dei sentimenti e salva la Repubblica
Io apparso fino a un certo punto di le mie riflessioni che i pensieri di Bellodi potessero ben introdurre qualche considerazione più generale su come Sciascia il senso molto diverso rispetto e quelli della teorici della ragion di Stato
Vede se gli stati di eccezione o di emergenza
Tutte quelle situazioni che stato ben detto hanno percorso in lungo e in largo la storia repubblicana e che come sappiamo non sono non si sono affatto sottratti alle sue acute osservazioni la lotta contro la criminalità mafiosa contro il terrorismo con tutti i provvedimenti d'eccezione che ne sono conseguiti
Del resto il richiamo alle regole alle leggi dello Stato alla costituzione è una costante nella polemica che Sciascia condusse contro una certa retorica gridata della lotta alla criminalità mafiosa
Diceva Sciascia che in nome dell'attenzione al bene questa retorica credeva all'ora ma bisognerebbe dire che crede purtroppo ancora oggi ipoteca attestare regole e leggi e Costituzione
Sì che pensavo che attraverso i suoi diritti diversi scritti soprattutto i saggi e gli articoli riuniti in a futura memoria se la memoria ha un futuro
Avrei potuto mettere nella giusta luce a questa sua tendenza a esigere che anche nei momenti peggiori e anzi proprio in quei momenti il rispetto delle regole dello Stato di diritto è essenziale e qualifica la civiltà giuridica di una comunità
Mi sono poi il resoconto di una serie di cose
In primo luogo avere in fin dei conti scoperto l'ovvio giacché questa posizione diciamo c'è ben conosciuta poi almeno fra i giuristi l'argomentare contro le sospensioni delle garanzie in nome di emergenze reali o presente o presunte
Appartiene all'arsenale delle polemiche scontate procurarsi bersagli troppo facili non provoca alcun brivido intellettuale né in chi le parla né in chi ascolta
Si direbbe ancora che l'ampia letteratura giuridica fiorita nel convulso periodo pandemico che ha offerto infinite su occasioni di riflessione con le sue vistose sospensioni già in essere notevole di sospensioni dei diritti fondamentali
Abbia esaurito la riserva d'attenzione che può concedersi a temi del genere
Ma soprattutto mi è parso di scorgere piuttosto che negli scritti di a futura memoria nell'affaire Moro
Qualche spunto ancora più profondo per riflettere su ragioni di Stato e persone come annuncia il titolo di queste brevi note
Una piccola premessa
Chi qui scrive si è formato come non di rado viene per il giusto pubblicisti anche su autori che hanno fatto del realismo metodo e sostanza dei propri studi di scienza politica una tradizione di pensiero che risale a Machiavelli a Fox e arriva fino a Carl Schmitt e a molti altri tra i quali in Italia Gianfranco Miglio
Proprio per questa formazione non ho mai considerato che la ragion di Stato sia in sé cosa da giudicare eticamente
E sulla quale avanzare ostilità di principio
La categoria del politico alle sue regolarità autonome da quelle la morale dell'estetica eccetera
E la ragion di Stato e quella
Andrebbe quindi osservata e compresa asetticamente anche nei suoi aspetti per così dire tecnici come osservavano gli studiosi cinque secenteschi prima richiamati
E tra questi aspetti tecnici
C'è la questione che costituisce il motivo tragico delle lettere di Moro dalla prigionia e che Sciascia tematizzare lungo tutto l'affaire non è ammissibile trattare con i terroristi che hanno il fine di distruggere lo Stato nemmeno se la trattativa potrebbe forse portare alla salvezza della vita di coloro o colui che si abbiano rapito
Perché il trattare non solo legittimerebbe i terroristi e gli amanti del jet set mali coglierebbe ad altre consimili azioni risolvendo sì così in un danno maggiore
Più ampio del solo sacrificio di qualche vita umana innocente
Queste e dunque la regola tecnica
Che contiene le ragioni del perché non si tratta ma lo dico subito la lettura dell'Affaire Moro incrina solide certezze induce a riflessioni
Spalanca abissi di disperazione fa solo immaginare il peso tremendo della responsabilità politica e morali personali collettive che grava sui protagonisti di quella vicenda
Di fronte a questa tragedia l'impassibilità dell'osservatore sia pure gli moralista politico
Dalla Cina
Da parte sua Sciascia non era certo un seguace delle quali del realismo politico ma un letterato illuminista pur disincantato eh trasparente mentre mi pare dalla parte dell'uomo Morro contro la classe politica che non lo salva
Possibile scrive Moro nella lettera del venti aprile che siate tutti d'accordo nel volere la mia morte per una presunta ragion di Stato che qualcuno limpidamente di suggerisce quasi assoluzione di tutti i problemi del Paese
Beninteso il Moro di Sciascia è molto di più rispetto al protagonista della tragedia la fermo a Roma tante diverse chiavi di lettura di versi livelli interpretativi io ne scelgo quello più vicino alla mia sensibilità
E mi viene dunque da dire che scrivere della vicenda per Sciascia e anche l'occasione per dipingere un ritratto dell'intera classe politica italiana della stessa politica italiana del dopoguerra che sembra quasi assume ritratti
Del volto stesso di Moro
Segnato da una stanchezza perenne
Pervaso talvolta da un mezzo sottile mezzo sorriso di sottile ironia
Ci sono nell'affaire Moro decenni di storia patria descritti in poche righe
Così l'essere Moro statista uomo di Stato e per Sciascia cosa ben diversa da quella che banalmente abitualmente si intende
Anche Moro parla di ragion di Stato nelle sue lettere ma virgolette Sciascia intende tutto il contrario di un'entità che trascura o trascende l'individuo il Sindaco il singolo la sua particolarità il suo particulare
Lo stato di cui si preoccupano lo Stato che occupa i suoi pensieri fino all'ossessione scrive Sciascia io credo che l'abbia adombrato nella parola famiglia che non è una mera sostituzione la parola Stato la parola famiglia mai come un allargamento di significato dalla propria famiglia la famiglia del partito e alla famiglia degli italiani
Di qui il partito rappresenta anche di quelli che non lo votano la volontà generale
Il Moro di Sciascia insomma oltre che uomo di grande intelligenza di Stanca i meridionali ironia
E simbolo di un'Italia in cui la famiglia appunto quella personale ma anche quella del partito si fa essa stessa Stato ed è dunque questo Moro che nella lettura di Sciascia affronta di petto nelle sue tragiche lettere il fondamento razionale che la ragion di Stato offre alla chiusura a qualunque trattativa esponendo lo così alla morte
Qualche frase tratta dalle lettere
La dottrina per la quale il rapimento non deve arrecare vantaggi discutibile Gianni casi comuni dove il danno del rapito estremamente probabile non regge in circostanze politiche
Dove si producono danni si comunica incalcolabili non solo alla persona ma al lo Stato
Il sacrificio degli innocenti il nome di un astratto principio di legalità mentre un indiscutibile stato di necessità dovrebbe indurli a salvarli eh inammissibile
Lettera del ventinove marzo mille novecentosettantotto
Visione affinata ulteriormente nella lettera del quattro aprile
Si discute qui non in astratto diritto
Benché vi siano le norme sullo stato di necessità ma sul piano dell'opportunità umana e politica se non sia possibile dare con realismo la mia questione l'unica soluzione positiva possibile prospettando la liberazione di prigionieri da ambo le parti
Qui lo si noti Moro sembra affrontare la ragion di Stato proprio sul suo terreno
Perché è un rapimento politico non è la stessa cosa di un rapimento comune
Sappiamo che la legislazione italiana per combattere il fenomeno dei sequestri di persona introdusse la possibilità del blocco del patrimonio dei familiari allo scopo dimostrare in principio la non profittabilità dell'azione criminosa
Ma in un rapimento che si presenta come atto politico
Oltre alla pietà umana per le vittime innocenti in gioco c'è in ballo di più
Cioè intanto un indiscutibile stato di necessità ciò che in fin dei conti significa affrontare la questione non con categorie etico-morali ma proprio giuridico politica
Smentendo Tajani in una lettera che ebbe del clamoroso per la durezza di giudizi che riservò suo compagno di partito
Moro rivela di avere sempre pensato così anche prima del suo rapimento ce lo ricordava proprio l'intervento del professor luglio cioè di aver sempre sostenuto la liceità delle trattative
E scrive dunque Sciascia che non sono state le Brigate Rosse con servizi e droghe a convertirlo alla liceità dello scambio di prigionieri tra uno Stato di diritto è una banda eversiva
E buona parte dei suoi commenti alle lettere di Moro Sciascia li occupa oltre a stigmatizzare evidenti incomprensibili ritardi mancanze nelle indagini per ritrovare il rapito a condannare come meschino
L'atteggiamento di gran parte dei suoi colleghi di partito che consideravano quelle lettere frutto di un uomo non più lucido e governato dei suoi carcerieri
Sciascia non crede alla tesi del partito che si fa improvvisamente paladino della ragion di Stato scrive anziché una insospettata e in
Ma ne Fiamma stato l'altra ricca sembra essersi attaccata alla democrazia cristiana e possederla e c'è in queste parole una marea ironia e un implicito giudizio di condanna su quel che la DC aveva mostrato nei suoi decine di governo del paese
Ma alla fine anche al di là di tutto questo cosa ne è della questione di fondo
Persona e ragion di Stato
Il realista politico legge la lettera del ventuno aprile a Zaccagnini
E come appunto dicevo
Dal CDA
Riflette
Rivede convenzione con finzioni
E la lettera più impressionante Sciascia scrive che vi si svolge la tesi sufficientemente condivisibile
Che il Rispetto cieco della ragion di Stato nel non voler riscattare la vita di Moro reintroduce di fatto la pena di morte nell'ordinamento costituzionale italiano
Ma questa Zaccagnini e soprattutto una lettera disperata che getta qualunque lettore consapevole nel medesimo stato
Immaginiamo per un attimo la condizione il principale destinatario in tutta la tragicità realtà della vicenda
Nella lettera Moro descrive implacabilmente le insistenze di Zaccagnini per fare assumere a Moro le responsabilità che lo hanno poi condotto essere il Braga il bersaglio delle Brigate Rosse
E conclude
Tu hai dunque una responsabilità personalissima il tuo sì o il tuo no sono decisivi
Massa il pure che si mi toglie alla famiglia l'hai voluto due volte e questo peso non te lo scopo le RAI di dosso più
Una serie di domande si presentano all'ora realista politico posta di fronte a queste accuse simili tragedie
E ne indico solo due
Chi eccome stabilisce che in nome della Salus tra i pubblici e una razionalità superiore consente di trascurare o di attribuire minor peso alla persona la sua particolare dignità che ha la sua stessa vita
è lecito di tutto questo trattare asetticamente in termini teorici di principio
O ai decies Aliuja anzi indispensabile farlo sotto il peso e la costrizione della realtà e della sua esperienza diretta
Vorrei dire
Non lo scrive Zanon tra verità
Di queste cose ultime che restano nascoste il realista politico in realtà non parla
Perché di fronte ad esse non poche distogliere lo sguardo
Sciascia invece tra le altre cose il merito di a fare ce l'ho tentato tenta
Grazie sarebbe era inevitabile che saremmo arrivati a Carl Schmitt al fine di questa mattinata ce l'ha ricordato autorevolmente il relatore molte cose sarebbero da diete una sola
La famiglia come figura medie Ascenzio Nale verso il partito lo Stato punto di domanda proprio sarebbe da discutere mi piacerebbe farlo subito perché il caffè che sono le cinque un quarto perfette grazie
Più o meno tecniche cioè dapprima che
Gli atti del con l'occhio non saranno pubblicati sulla rivista Todo modo e quindi
Così siamo molto felici di ospitare in questo numero gli atti del colloquio perché preghiamo
Se possibile i relatori di non pubblicare
In altra sede come avvenuto
Ha svolto in passato il gli interventi che saranno rapidamente pubblicati sotto la la seconda cosa che volevamo dire perché è stato fatto riferimento a questo
Rientra in un progetto
è stato
Possibile realizzare grazie sostegno del del comitato per il centenario
Leonardo Sciascia e cioè il digital sancisce
Di cui si è parlato poc'anzi
Questo mi letti ha fatto riferimento a questo
Andrea Iozzo anche
Ed è uno strumento che aperto tutta la comunità scientifica
Che vuole lavorare su Leonardo Sciascia
è un in realtà uno strumento che si appoggia a un'edizione digitale dell'opera
Di tutte le opere di Leonardo Sciascia che è stata condotta sottolinea siete
Nell'ambito di un lavoratore digitali ma insistiamo chicche Andrea Iozzo
Ha lavorato questo dal Progetto che vorremmo premi scusa perché lo ricorderemo magari anche domani perché le persone che oggi non ci sono ma proprio per dare modo ai gli studiosi di Sciascia di conoscere questo strumento eventualmente di servirsene dire due parole su quello che questo digital Sciascia oltre all'edizione digitale anche proprio come strumento di di ricerche lascio Andrea che
C'ha lavorato a lungo presentarlo rapidamente
Al di là appunto delle funzioni forse più più evidenti e rimaniamo naturalmente disposizione poi di chi volesse più ampie informazioni
Egli Rafa prendo davvero due minuti anche meno perché la presentazione di questo strumento è stata fatta anche due anni fa durante un convegno durante uno dei colloqui il collo con del due mila e ventitré a Venezia si e allora se ne è parlato digital Sciascia è uno strumento di visualizzazione testuale significa che alla base di questo chiamiamolo un motore di ricerca ma in realtà è qualcosa di più è presente una strutturazione di testi che è stata fatta premi preliminare preliminarmente
Rispetto alla pubblicazione su filologiche questo strumento
E a partire da quei dati testuali è possibile utilizzare questo strumento per appunto visualizzare i dati strutturati e in un linguaggio specifico che è quello dell'XML Tay
Quindi all'interno di questo non di questo motore di ricerca di questa piattaforma e possibile per esempio
Ricercare il termine singole termini o l'espressione quindi più termini all'interno del corpus Asciano corpus che è stato fatto alla digitalizzazione è stata fatta sulle opere Adelphi le opere complete
Di quarantadue testi non soltanto romanzi ma anche saggi e anche opere teatrali e all'interno di questa piattaforma la visualizzazione avviene secondo diversi parametri che l'utente può impostare quindi sia una ricerca come termine assoluto da ho citato il caso di giustizia quindi quante volte il termine ricorre nell'opera di Sciascia all'interno di un contesto specifico dell'opera quindi all'interno dell'opera
Specifica di riferimento e poi all'interno anche della frase che può essere visualizzata secondo una serie ancora di parametri che l'utente può impostare questo è il primo punto il secondo punto che molto interessante che utilizzata anch'io la mia presentazione
è e la visualizzazione per Coco Renzo e cioè le relazioni semantiche di prossimità anche la stessa parola
Stabilisce con un altro termine così interessante per esempio non soltanto per il caso giustizia ma l'ho presentato due anni fa l'esempio degli autori come Voltaire stendardi e quindi quale relazioni
Per esempio questi autori all'interno del corpus Asciano a hanno punto rispetto a al discorso che viene condotto da da Sciascia stesso
Queste secondo punto terzo punto molto interessante e la visualizzazione delle occorrenze della stessa dello stesso termine all'interno di Times si riesca cioè all'interno di diagrammi che permettono di valutare tutte le volte che il termine ricorre nel in un anno specifico che l'hanno appunto di pubblicazione dell'opera
Quindi questo se avete domande ovviamente ci siamo se appunto per il funzionamento specifico di questa piattaforma è una piattaforma accessibile on line previa compilazione di un modulo che permette poi di ricevere le credenziali ultimo punto si tratta di una versione di una strutturazione bene tra nel senso che i file sono stati strutturati e quindi appunto sono accessibili interoperabili
Ma appunto bisogna ancora lavorare su alcuni elementi di pubblicazioni quindi se trovate anche delle devi con gli errori di visualizzazione non esitate anche si tratta di un progetto appunto collettivo e qui mi fermo
Lascio la parola prossimo Panda
Grazie riprendiamo sente
Riprendiamo ecco ora si riprendiamo il nostro incontro il nostro colloquio mo'con la
Seconda sessione che
Quella del tardo pomeriggio diciamo che ha un titolo molto semplice ma gravido di significati cioè innocenza ma prima consentitemi di fare
Come avrebbe fatto un personaggio spregevole di Sciascia un italiano medio di quelli che disprezzava cioè di in pieno conflitto d'interessi di correggere un cerchio fatto prima in questa sede non andava commesso ovviamente Caterina Medici non è protagonista di Morte dell'inquisitore ma di
Di tre la strega capita
Che chiedo scusa allora innocenza è una parola chiave ma che non figura come forse ascolteremo nella nostra carta costituzionale
Prendo spunto prima di dare la parola la prima relatrice dall'introduzione a un volume che forse tra i più famosi della della vostra disciplina che il diritto processuale penale volume di Giulio Illuminati del settantanove sulla presunzione di innocenza illuminati dice ho scritto questo libro
Forse anacronistico perché è un momento nel quale criminalità e terrorismo hanno posto al centro dell'attenzione l'ordine pubblico e la repressione e questa è la parte più importante l'assunto si basa sul duplice equivoco
Che quello della criminalità politica e comune sia un problema esclusivamente poliziesco e giudiziario e che la legislazione caratteri più repressivo sia uno strumento per combatterlo efficacemente appunto questo
Mi dà l'idea che l'anacronismo del termine non sia un problema soltanto di oggi ma lo sentiremo molto meglio declinato il tema dei nostri dalle nostre relatrici
La prima delle quali acquisto per dare la parola e la professoressa Elena Maria Catalano
Avvocato penalista del foro di Milano professore di diritto processuale penale all'Università dell'Insubria
Membro dell'Associazione tra gli studiosi del processo penale
Giandomenico Pisapia ha scritto vari lavori specialistici di procedura penale ma in questa sede credo che la conosciamo tutti e autrice insieme con il professor Ennio Amodio
Del volume la sconfitta della ragione Leonardo Sciascia e la giustizia penale è un libro del due mila ventidue
Calibro che propone un'analisi dello Sciascia giurista attraverso le opere letterarie le cedo subito la parola non prima d'aver ricordato che il tema della sua relazione eh la presunzione di innocenza nelle morse dell'ingranaggio mediatico-giudiziario grazie
Ringrazio
Il professor luglio e l'associazione amici Jean Jacques
La la scelta di questo team anche mister particolarmente a cuore perché tocca quella che è tuttora la missione in cui è chiamato l'intellettuale nella società civile è una missione che Sciascia viveva come intensamente Tica
Perché quando Sciascia dossier richiamato già più volte
Oggi
Scimmie come e Pino Coppo indietreggiato delle sue opere su vicende giudiziarie
Quel modello che poi è un modello pirandelliano dell'accertamento annegato dagli interessi del potere per il potere che senile ebrea
La soluzione a proprio vantaggio
Sciascia sembrava rappresentare quello che è il negativo in senso fotografico dell'amministrazione della giustizia
E e oggi ho seguito con particolare attenzione anche l'illustrazione dei contenuti della proposta di legge e mi è venuto in mente quale pietra miliare di una possibile necessario oggetto di formazione letteraria Dei magistrati un'altra opera che rappresenta il negativo dell'amministrazione della giustizia che
Effetto Lucifero cattivi si diventa che ripercorre il noto esperimento di Stanford
Studenti
Universitaria equilibrati dove Cordova abbraccio studenti universitari equilibrati sono stati invitati dal professor se invalida ad assumere i nuovi inquilini calce ti e guardie carcerarie bastato questo gioco di uguale a trasformare il carcere attinenti TM e i secondini Ina Corsini
E peraltro emersi rappresenta il negativo dell'amministrazione della giustizia il negativo in senso fotografico anche
è stata richiamata oggi l'Assunta di l'onorevole anima candida in un mondo corrotto sì il suo accumula giornale derivante ma
E lucidità quella follia
E allora Asciano Asciano quando costruisce i suoi drammi giudiziari Sciascia anni nel segno della mistificazione del complotto dell'impostura sembra dare vita al diritto
Il processo nato il lino Irti con parole molto toccanti
Ha una visione cupa della giustizia sommersa di un pessimismo asfissiante
Ma se vogliamo è un usciamo nasce anche
Esercita la virtù della Palla regia
Il coraggio di un intellettuale scomodo le sue non sono posizioni di rassegnazione sono posizioni di battaglia quando costruisce un dramma giudiziario nel segno della impostura equivale a urlare
A denunciare in una in moto vide ante il rapporto malato tira giustizia e potere
Peraltro anche quando nei drammi giudiziari Sassanelli investigativo non è deviato da depistaggi
L'accertamento dei fatti per cento in modo lento faticoso fallibile docente attraverso l'esercizio della ragione ma la ragione
Si inceppa si incerta non solo perché si scontri a volte con gli interessi del potere ma con le imperfezioni del sistema la fallibilità dell'umano giudizio tutte quelle sbavature sulle quali forse si preferirebbe stende un velo di silenzio che Sciascia invece ancora una volta intellettuale scomodo
Mette impietosamente hanno avuto penso alle lungaggini le Cabrillo salita i conflitti formali di questo nostro Paese che si proclama culla del diritto invece nella bava il teatro
Della memoria
Per sono Sciascia non Gimignani perché ben prima della diffusione dell'effetto sia assai ovvero
La sopravvalutazione prima mediatica ma poi anche giudiziaria delle prove scientifico pseudoscientifiche ha messo in guardia mille novecentododici più uno ma anche in mare color del vino
Dalla confusione che i periti possono portare ai giudizi criminali
Perché Sciascia è un giusto realista un cultore del vero giudiziario dalla definizione folgorante del mio maestro il professore Ennio Amodio
Un culto o ed è il vero giudiziario e se nei suoi romanzi pensiamo
Atto d'un modo l'intreccio è costellato da eclissi temporali vuoti narrativi azioni non ben spiegate nelle nelle dinamiche nel movente
Ecco queste eclissi cronologiche appartengono alla tecnica letteraria prima di tutto appartengono alla realtà e dell'esperienza processuale dove i fatti non lo sono raramente sono
Sufficientemente chiari come ben sa chi frequenta le aule di giustizia io esercito anche la professione di avvocato penalista e allora
Tornando ai LEA presentazioni Sciascia meno spesso la
A
Sono un'azione sbagliata costruita nel segno dell'impostura e nitida e che ha aveva e invece incomplete nebuloso il tentativo di ricostruire i fatti in moto aderente alla realtà per creati successivi di approssimazione
E se l'impostura alle volte non è tale ma purtroppo un riproduzione calligrafica del reale
E
Smascherata come fa a Sciascia ad esempio nell'affaire Moro
Se ho ben inteso il discorso del professor Duilio sul vero alle
Beh e si può dire che
Poi prendo le palle di partire
L'ingiustizia Éclair quindi è Nitti dalla soluzione falsa costruita a tavolino laicisti dissero Pskov e dice Sciascia
In tempo gli hanno sono un dramma contro i folti che possono usare la menzogna i deboli possono solo usare l'arma
Più debole della verità ma la verità e l'ammissione ittica cui un intellettuale come Sciascia si sente
Chiamato e
è una missione profondamente etica
Se mi si consente un cenno autobiografico io ho
L'ho detto io evito come tanti altri ritagli nelle edizioni Einaudi dell'epoca questo di una intervista
Di Sciascia a Sandra Bonsanti dal titolo emblematico la mia a ma e scrive e la ho eternità nella sterminata biblioteca di mio padre classe ventitré Sicilia no
Coltissimo insegnante di ricerche
Raccoglieva i evitare di di giornale che hanno rappresentato veramente una miniera di ricostruzione del pensiero Sciascia no
La mia ma esca iter
Si è già ricordato che Sciascia appioppano zitto per il caso Tortora
Mi sembra l'avessi detto l'avvocato viola
Il caso Tortora e il caso del diritto il caso della giustizia ecco che le posizioni di battaglia Sciascia ne rivela non un profondo umanissimo
Perché e Sciascia amava ripetere che la sua passione per la giustizia nasceva dalla passione
Per l'uomo e il problema della giustizia coinvolge il problema della dignità umana devo dispetto tra un uomo e uomo e quindi o l'azionamento in nessun'non può dirsi estraneo al problema della giustizia menti almeno gli intellettuali chiamati a questa missione ittica sul Corriere della Sera di sabato scorso
Ho letto
Il testo dell'intervento di papa Leone alla Accademia all'Academy
Della Rizzo le in quelli chiamava i giornalisti però oppio alla missione etica di un nuovo umanesimo nelle rilevanti città alle
E l'ammissione in cui sono chiamati è di poveri ingannando
Vorrei dire il lettore ma ormai il giornalismo della carta stampata appunto poi rischia di essere resi tua alle Fosse d'opinione pubblica si alimenta di più attraverso il pericolosissime socia media
Si autoalimenta ecco comunque papa Leone
Invitano a questa missione di consentire all'interno di un culto ridi valutare criticamente di distingue i fatti dalle opinioni
E allora paga un po'paradossale il fatto che Sciascia quando
Analizzato tutte le volte dell'ingranaggio la metafora dei il contesto è già stata ricordata
E io innocente sono caduto nell'ingranaggio ma che vuol dire essere innocente innocente ed è stato investito da un'automobile
Ecco Sciascia est nove anni da saggista come da narratore tutte le volte dell'ingranaggio
Che strano ritorna l'imputato innocente a volte anche il semplice testimone
Qualcuno dei relatori che mi ha poi sostituto ha menzionato però più il testimone di una storia semplice che teme di andare a cacciarsi in un guaio
Addirittura peggiori fondante delle ruote dentate dell'ingranaggio
è però più alla gogna mediatica che il rischio di distrugge la reputazione nella sera imita dell'imputato fosse anche del semplice testimone
E delle loro famiglie
Quindi Allo stesso modo è un problema tuttora attuale uno Sciascia particolarmente angosciato nel caso sporto va si interroga sulla circostanza si sia vero che gli elementi atti a sorreggere l'immagine di un torto a colpevole e Scanno sollecitamente in violazione del segreto istruttorio da quello stesso ufficio che è tenuto a rispettare quel segreto ecco la fuga di notizie
Commenta manipolazione
Ignone pubblica opinione pubblica che a volte arriva accarezzare l'idea ma il cavaliere la morte
Di una giustizia sommaria
C'è un altro dettaglio dell'operazione che ha portato all'arresto di tortura su cui Sciascia si sofferma e si sofferma con pietas
Molte persone pagare sono state arrestate per omonimia accetto e messa in libertà
Ma Sciascia chiosa tu doverosamente ma svegliate all'alba con le loro famiglie ammanettate
Le case perquisite cose che lasciano il segno per tutta latita
E sono con mosse anche le riflessioni con cui Sciascia si sofferma su tutto teller
Sta Sironi della via Crucis per cosa saltare l'imputato quando inizia la trafila del processo una prima fila nero su nero che
Nel caso migliore restituisce alla Società una persona distrutta nel caso
Pensione non è escluso che consegna al calcio non innocente e da avvocato penalista a volte proprio la paura di questa trafila
Che spinge qualche imputato
Allora forzare la mano hanno verso il difensore manca il convinto di poter arrivare a una soluzione nel merito
Ma lì viene forzata la mano verso un patteggiamento affrettato pura Dick io voterò ordine Loud siti chiude con l'ingranaggio questa particolare sensibilità di Sciascia del tema
Di quello che chiama l'errore giudiziario rinnovo sono una definizione si lasciano ovvero quello che può portare all'ingiusta condanna
De L'innocente
Forse
Porte ora e le sue leggi sì in un episodio narrato in quell'opera una delle prime opere Sciascia né dal sapore di gusto neo realista le parrocchie di Regalpetra
Nel quarantaquattro il sindaco viene ucciso sulla piazza di un paese circondato da amici
E si fece o rossa svuota di paura intorno al colpo morto occhi crollano
Sciascia e gli amici di Sciascia hanno forti dubbi
Sulla colpevolezza della persona che poi fu arrestata e condannata non soddisfatta o disoccupato con cui il sindaco aveva avuto un diverbio ma chiosa Sciascia tutti possono sbagliare o io o i giudici porremo il pensiero Tito Veron
Giudica eccepire tassa anche verso i giudici almeno verso i giudici è già stato richiamato stamattina che come il piccolo giudice Sassano del proprio potere anziché Guti almeno
Ecco
Sciascia si sofferma anche su un aspetto di quella che secondo l'intuizione Carnelutti Anna è già una pena la sottoposizione a Peruzzo Isso è già una pena
Devo prima che il canone della durata ragionevole del processo facesse ingresso in Costituzione Sciascia evidenzia la necessità di contenere entro
Un
Poi è sceso hanno col tempo la sottoposizione al processo dell'imputato perché essa è una pena
Paola anche
Il legislatore
Alle volte non solo quando sono Paola Lash lasciarne
Si legifera della possibilità di temere in calce a una persona per dodici anni in custodia cautelare prima che una sentenza accerti se è colpevole innocente
Sciascia a comunque ben poi sente quello che è il nucleo essenziale della celerità per processuale è un diritto fondamentale della persona umana
Siamo lontani anni luce da quella efficienza con cui spesso anche il nostro legislatore confonde purtroppo la celerità processuale
Efficienza che ha un humus completamente diverso che muove dal populismo penale che il Glocal quella modo processuale ex abrupto richiamato dal coltissimo sacerdote di Toldo morto
Don Gaetano ecco perché Sciascia
Sembra ambivalente perché enigmi
Ammonisce anche contro i rischi del processo svelto della giustizia sommaria del Processo alla strega Caterina
In cui si dà un termine Haddon aspetti e qualcuno si presenti come avvocato difensore se no il processo può dirti
Sì chiuso ma altrettanto pericoloso è il PM Ceretti un'idea di giustizia eterna
Giustizia mosse il mio alto fattore Dio eterno tu può e tutti sappiamo qual è il vero passo che viene immediatamente dopo
E questo è una intuizione straordinaria quella cioè Scianna per un non giurista se si pensa che anche il nostro legislatore a volte costruisce istituti penso alla sospensione commessa alla prova nel segno della deflazione
Ma poi si dimenticavo appare indifferente a quel tempo che un tempo di sofferenza per l'imputato che magari è di mesi o di anni
Che passa e inattesa che inizino approva
A me è venuto in mente
Perché oltre che sa Sciascia Kafka turca intendi la situazione non è la sentenza che arriva tutto a un tratto eritreo ucciso che ha poco a poco si fa sentenza perché
Il primo accesso prosciugati città c'è un'immagine ancora una volta piene di pietà
Che compare in porte aperte nei confronti cioè di un imputato che ben poca pietà poteva suscitare perché reo con un fisso di un triplice omicidio efferato
è questa l'immagine
Si è svolto adatta alla vita nell'input dell'imputato nel processo è stato con mente immutato
Tutta la vita passate in rassegna
E quando poi
C'è un magistrato Mario Conte che ha scritto la sua testimonianza storica di un magistrato inattesa di giustizia
E racconta questo processo ha condizionato a metà della mia vita professionale è un terzo della mia vita appello scioccato ambizioni progettualità speranze
E io Manzi Sacha anni
L'ho istituiscono questa immagine dell'ingranaggio Allo stesso modo in cui me il contesto
Sciascia colpisce il lettore come un pugno nello stomaco nel momento in cui è già stato richiamato il giudizio Enriques presente il Presidente che si la sentenza come il prodotto accollare di un atto di fede
La cosa disturbante eh il poi supposto cioè non intanto
L'impossibilità dell'errore giudiziario io poi supposto eh
Lino rilevanza dell'errore giudiziario perché una volta che si imposta questo quadrante mistico dell'amministrazione della giustizia conta solo la corrispondenza intercorre tra il punizione meno rilevante chi sia il
Un iter il rilevante se sia colpevole o innocente
La confessione da parte di un innocente ristabilisce il CIM Kuyt della legittimità è la logica medievale del riscatto espiatorio
Serve punire qualcuno ne serve l'espulsione del capro espiatorio per tranquillizzare la massa
Per placare l'ansia della collettività assente il tormento della strega catena anche che il capro espiatorio spesso è un soggetto debole emarginato io rilevante
Ed è per questo è stato il chiamato o ora che ebbe un fece induista distopica idea della amministrazione esemplare della giustizia per felice dei giudici della Milano dei seicento a condannare consapevolmente a spaventosi tormenti dell'innocente perché la peste civica
E inutile Sicco e le cadenze del Conte sto
Però vanno poi grammatici riscontri nella logica del processo politico nella logica della inquisizione in cui qualcuno ha chiamato come esempio di colpevolezza
Penso a quando Sciascia nella Sicilia come metafora
Unitamente immane col suo gusto per le carte d'archivio
Il caos e certe a monsignor Flick cambia e la Sacra congregazione che assume l'infondatezza delle accuse mosse ma lo invita a meditare sulle proprie responsabilità
E ancora
Mi è venuta in mente proprio il Lessico è lo stesso la confessione negli ingranaggi del processo di Peralta dello scrittore ceco autunno London provento c'è dal campo di Mauthausen
E curatore al vice ministro degli Esteri
E
Invitato a mettersi sulla via della redenzione agli occhi del partito se invece il TIR rifiuti di confessare perché essa Innocente sei un colpevole incallito si tirano le tangenti nove moto passato
Eppure questa idea dell'irrilevanza dell'errore giudiziario del processo esemplare ancora delle tracce
Ha un duplice livello solo di recente
Su impulso della Corte costituzionale è stato il morso
Quella disciplina dell'ergastolo ostativo che poi chiudeva l'accesso ai benefici a chi non con l'attuale e l'innocente non potrà mai collaborare
Ed è stato rimosso solo di recente e questo crea un po'le parole a un geniale costituzionalista Andrea Pugiotto un atto di fede verso un in giugno ordinamento infallibile il secondo livello in cui sopravvive la logica del cast respiratorio N il parallelo trial by media il processo menti attico l'occhio della stampa è sempre presente nei romanzi Sciascia mia è un occhio
Spesso ma allievo del De sfaldato si impone tendenzioso
L'impostura in cui sono i quadri inquadrati sia i fatti di una storia semplice sia i fatti del cavaliere e la morte
E sul gene latta dà un titolo di giornale il richiamo solo per il cavaliere la morte
Dove il vizio e sta per essere ucciso e a una specie di incubo più ammonizione del titolo di giornale che falsifica all'indomani
La sua morte e i figli dell'ottantanove colpiscono ancora ucciso il funzionario di polizia che sei caccia in mente
L'idea Cabassi e certe può anche che Sciascia Comolli eh
Nella stampato sulla cioè aveva modo i semi del conformismo della paura di un banco asservimento al potere
Eccoli lì è anche in questa immagine dei giornalisti aggrumati nel corridoio una certa logica del Pernambuco
I giornalisti temono di bucare un notizie finiscono poi per scrivere un po'le stesse cose comunicate attraverso slogan
Si gioca anche rischiando poi di non essere sodo descrittivi ma contenere una anticipazione di giudizio il martellamento degli slogan
Come in un poco noto libro Silingardi Lewis Carroll la caccia non Snark Sidoti Scotto e Walter Verini o il mal Tella mento della disloca in Gemina l'impressione differita
Questo problema messo a fuoco del mio maestro del circolo vizioso tra fughe di notizie quindi distorsioni del sistema processuale
Distorsioni della cronaca giudiziaria è stato messo a fuoco appunto dal mio maestro il professor Amodio
Ma nell'estetica della giustizia penale ma è un problema poi ma culturale che non normativo
Ci sono stati dei degli interventi sporadici tipo il divieto di dare alle inchieste giudiziarie Dead lei nomi mani pulite Toghe sporche mafia capitale incompatibile con la poison zio né di innocenza ma intero Belén Matei rapporti con la stampa con i media affonda lire di CIPE oppio in quei Stam Massa vischiosa Tella
Della sinergia perbene Sutter distorsioni del sistema processuale distorsioni
Della cronaca giudiziaria ed è un altro aspetto della sensibilità di Sciascia all'errore giudiziario il fatto di avevo colto questi aspetti
Vorrei concludere e mi scuso se fossero sforato di qualche minuto che l'attenzione di Sciascia al problema dell'errore giudiziario Tella poison Simonetti innocenza
Conduttori punisce ad illuminare né un aspetto di quello che è stato definito prima dalla per fesso Natalino Irti l'illuminismo malinconico Tolle intenti Sciascia Sciascia un illuminista dimezzato nel momento in cui nel suo umanissimo profondamente e Chicco
Sente che il supporto all'agire investigativo e a giudicare non può essere costituito solo dalla scienza dei codici ma anche dalla scienza del cuore umano no
Grazie grazie alla professoressa catalano per questa interessantissima suggestiva relazione che ci ha portato di fronte ad aspetti anche nascosti del
Dell'innocenza del problema del sottinteso che c'è
Anche rispetto alla ricerca del capro espiatorio all'Inquisizione come lotta al dissenso come un'informazione forzosa che fa che Sciascia teneva forse più di qualsiasi aspetto della giustizia e mi mi veniva in mente
Un appunto che è stato rinvenuto avevamo nostra bravissima collega milanese
Un appunto di mano di Manzoni al manoscritto della storia color della colonna infame
Cui Manzoni si dichiara stupefatto
Per la superficialità del vaglio delle accuse a carico degli imputati del processo agli untori e lui dice ma si è fatto tutto con furore fanatismo e si temeva di scoprire innocenza ecco a volte i interamente alla letteratura ci dà uno specchio limpidissima o che nessuno storico del diritto forse riesce a raggiungere
Grazie ancora la professoressa catalano ora darei la parola alla professoressa Lucia risicato che ordinario di diritto penale
Presso il dipartimento di Giurisprudenza e l'Università di Messina e membro della direzione della giurisprudenza italiana e la Rivista italiana di diritto e procedura penale
Dal luglio due mila ventiquattro il garante delle persone private della libertà per la città di Messina
Ha studiato prevalentemente le forme di manifestazione del reato gli elementi normativi di fattispecie i bio diritto e a arrecato a significativi apporti anche all'illecito colposo sia buono soggettivo che concorsuale sull'ultimo numero di Totò lo si può dire si è apparso un suo lavoro pregevolissimo ma non voglio fosse rompere la sorpresa la professoressa risicato si parlerà di presunzione di innocenza via poi retrocesso nel pensiero di Leonardo Sciascia grazie
Ma io ho molteplici motivi di riconoscenza nei confronti dell'associazione Amici di Leonardo Sciascia intanto per avermi fatto fare proprio Roma ciò a cui il nostro moderatore presidente di sezione accennato un'esperienza culturale straordinaria e poi per avermi voluta qui oggi in un contesto così autorevole stiamo volando alto
Ecco come relatrice
Approfittò della presenza del collega e amico Gabrio Forti per ricordare una fra assegni Federico Stella
E che nel due mila uno pubblicava un libro Giustizia e modernità sulla protezione dell'innocente
E Stella con un'affermazione che può sembrare provocatorio ma in realtà è profondamente ingiusta che dà garanzie di via dei detenuti mi sto accorgendo di quanto sia giusta
Ribadiva che è meglio sapere dieci colpevoli appena a piede libero che non un solo innocente in carcere
Già del resto da nel mille novecento cinquantasei Francesco Carnelutti si chiedeva quanti fossero gli innocenti in carcere
Non è una domanda retorica non è una domanda oziosa
Peraltro già in Carnelutti era presente la dimensione trasversale è universale dell'errore giudiziario nel senso più ampio possibile del termine dall'ingiusta detenzione all'ingiusta condanna
E non è un caso che Carnelutti parlasse ed è un fenomeno frequenti
Tanto frequente che le cifre che andrò a citare ci pongono davanti un a un problema importante
Dal mille novecentoquarantotto in poi e la Costituzione a farsi carico anche degli esiti eterna condanna ingiusta
Prevedendo anche all'articolo ventiquattro la riparazione degli errori giudiziari come imperativo categorico da parte dello Stato
Solo nel mille novecentosessantacinque viene approvato in Parlamento un'ampia mento dei casi di revisione del giudicato
Che ne ha rimodulato i criteri di ammissione ma immondo ancora non soddisfacente qualche giorno fa c'è stato qualche settimana fa c'è stato
Una bellissimo articolo di Gustavo Zagrebelsky proprio sull'opportunità di rivedere ampliare i parametri revisione del giudicato
Peraltro questa riforma del mille novecentosessantacinque segue una vicenda giudiziaria veramente significativa perché mi riferisco alla caso di Salvatore Gallo e con fu condannato all'ergastolo un uomo che era solo indiziato di avere ucciso il fratello sul luogo del presunto delitto era stato trovato del sangue
Si erano perse le tracce dell'assoluta presunta vittima gli indizi sono stati ritenuti gravi precisi e concordanti Salvatore Gallo viene condannato all'ergastolo
Accusato anche di soppressione di cadavere visto che la vittima non si trovava peccato che la vittima ricomparve in perfetta salute dopo molti anni confessando l'odio per il fratello e il desiderio di farlo condannare all'ergastolo da innocente
Si dice
Che la questione a dispetto della sua importanza capitale non vi suoni abbastanza spesso nel dibattito sociale
Il certo anche poco nei testi giuridici
La giurisprudenza recente come evidenziava Zagrebelski disse mantiene un atteggiamento conservativo in materia di revisione trasformandole in fatto occasionale se non eccezionale
Forse questo è uno degli Effetti del populismo anche giudiziario che inquina ne ha parlato
Elena Maria Catalano in modo magistrale qualche minuto fa gli equilibri del sistema relegando al margine la questione dell'errore dagli abusi del giudice
Ma le cifre sull'ingiusta detenzione in senso ampio parlano chiaro dal mille novecentonovantadue al due mila ventiquattro ci sono stati i trentuno mila settecentoventisette Cassi
Con una media di novecentosessantuno innocenti colpiti hanno
Al mente da ingiusta detenzione i dati sono tratti dal sito di Antigone
E un problema universale un problema non solo italiano
Il dato americano e abbastanza sconvolgente e con il non sense Moon mentre statunitense a disvelato statistiche sconcertanti sugli gli errori dei giudici
E in base a quanto riportato nel National registri obiezione fashion che custodito presso l'Università del Michigan all'inizio del due mila venti non sono riuscita a trovare i dati più recenti risultavano due mila cinquecentosessantacinque le persone condannate poi scarcerata e spesso anche dopo essere state nel braccio della morte dopo essere state riconosciute innocenti
Questo è un dato in grado di mettere in crisi il meccanismo processuale di uno dei Paesi che almeno fino all'avvento di tram avremmo definito come il simbolo della democrazia occidentale che ora non sappiamo più almeno come definire ma l'errore giudiziario
A inizio a monte con tradimento della presunzione di innocenza prevista tra le altre cose dalla dall'articolo quarantotto della carta quindi se come avvenuto emblematicamente proprio con la vicenda di Enzo Tortora che ci riporta al caso italiano degli abusi della custodia cautelare
Di recente appunto avuto il privilegio rarissimo per un giurista di studiare grazie alle sollecitazioni dell'asso stazione amici di Leonardo Sciascia il carteggio asimmetrico tra Leonardo Sciascia e il comparatista Francesco De fra chissà scoprendo grazie alla disponibilità della vedova del Franchi secche ringrazio sempre
Affettuosamente cinque lettere inedite di Sciascia Brevi ma straordinariamente efficaci proprio sul tema della amministrazione della giustizia e sulla vicenda
Umana e giuridica di Enzo Tortora
è una corrispondenza che si sviluppa nell'arco temporale che va tra il mille novecentottantacinque il mille novecento ottantanove
L'ultima lettera di De Franchi se appunto è del quattro aprile mille novecentottantanove e si colloca pochi mesi prima della morte di Sciascia
E un dialogo che riguarda anni cruciali della storia d'Italia che precedono di poco il crollo della Prima Repubblica il tramonto dei partiti tradizionali la mutazione genetica dei protagonisti
Nella scena politica
L'evoluzione traumatica dei rapporti Stato mafia e l'abbandono del sistema elettorale proporzionale
E la prima Lettera di Sciascia chiede il
Quindici settembre del mille novecentottantacinque parla proprio di Enzo Tortora
E Sciascia scrive devo citare testualmente sono per ora ossessionato dal problema dell'amministrazione della giustizia in questo povero Paese
La democrazia di progredisce in una vacua moltiplicazione elettoralistica si vota continuamente dentro qualsiasi istituzione mentre paurosamente regredisce il diritto e il consenso della maggior parte degli italiani ben pensanti al fatto che si possa entrare vivi in una questure uscirne morti mi deprime oltre ogni dire
E non parliamo del processo di Napoli
Non si capisce se non da pochissimi che nella misura in cui la giustizia si fa crimine la criminalità si fa inestirpabile
Questa vicenda per Sciascia ha evidenziato in modo e fosforescente le disfunzioni dell'amministrazione della giustizia Elena Maria Catalano ha già citato alcuni passaggi del famoso articolo del Corriere della Sera del sette agosto mille novecentottantatré proprio che un articolo che si colloca a poche settimane dopo l'arresto di Tortora e in cui e Cha Cha parla con coraggio di carenze strutturali e istituzionali non parliamo solo della constatazione dell'assoluta mancanza di elementi di colpevolezza che dimostrassero un coinvolgimento plausibile e se non
Regale
Nelle di Tortona nella maxi inchiesta della procura di Napoli Sciascia come ha evidenziato la collega poco fa si chiede se l'incubo di Tortora possa capitare a chiunque e questo è un problema kafkiano
Ecco se su ottocentocinquanta sei ordini di cattura ben duecento erano sbagliati le persone arrestate per errore sono state rimesse in libertà nel giro di pochi giorni ma si consideri appunto
Svegliati all'alba con le loro famiglie le abitazioni perquisite ammanettato e portato in carcere tenute fino a quando non si è avuta cognizione dell'errore cose che lasciano il segno per una vita intera
E facile immaginare che in tanta fretta e confusione il nome di Tortora fatto con sicurezza da intenti appunto sia apparso come il più sicuro oltreché il più eclatante
Non c'era possibilità di equivoco o rischio di omonimia il presentatore televisivo l'uomo che milioni di persone conoscevano
Ma sono stati impreciso nel dire che non c'è stata smentita del fatto che duecento cittadini sono stati arrestati per errore
Ne è stata fatta circolare una subdola incredibile allarmante che molti dei rilasciati torneranno in carcere
Resta il problema è il come decide perché i magistrati abbiano prestato fede a questo castello accusatorio incredibile forse è vero che oggi col processo accusatorio questa discesa nel Maelstrom sarebbe stata meno scontata ma il fatto storico rimane
Per Sciascia una delle ragioni quindi che che possono aver inciso ecco sicuramente sulla leggerezza
Della valutazione di un capo d'accusa così
Così surreale e risiedeva nel fatto che i magistrati a differenza di qualsiasi altro protagonista non debbano rendere conto dei propri errori o pagarne il prezzo ora sappiamo che è stato introdotto l'istituto della responsabilità civile dei giudici ma rimane il fatto che molti magistrati non hanno una sufficiente sensibilità nei confronti della
Della questione carceraria e della significato drammatico dell'accusa della pena detentiva
E proprio per questo che io personalmente sono estremamente favorevole alla proposta di legge Sciascia Tortora
D'altronde ecco l'abbiamo già richiamato prima Sciascia non amava il potere non amava il potere punitivo abbiamo già richiamato il contesto mi piace richiamare anche porte aperte
Dove soltanto il piccolo giudice a latere sacrifica la propria carriera pur di salvare il nolo un innocente ma un colpevole indifendibile dalla pena di morte
Ecco nella vicenda Tortora la coscienza del piccolo giudice non c'è stata
E sono toccanti nel carteggio poi le parole con cui sia Sciascia che De Franchi scommette hanno la morte di Tortora nel mille novecentottantotto
Sciascia scrive il nostro amico Tortora se n'è andato con la stessa dignità con cui ha saputo affrontare le sue vicissitudine giudiziarie
Ma varrà qualcosa il suo esempio non siamo noi e dico noi per dire dei pochi i soli ad avere memoria del diritto certa continuiamo a fare ciò che possiamo ma io ormai pochissimo con molta stanchezza
De Santis in quello stato di stupefatta Simone che anche questa una citazione testuale di chi tarda ad accettare le cose che addolora non sembra laicamente fare riferimento ad un'idea superiore di giustizia
Entrambi parlano della giustizia come di un fatto culturale di un fatto di civiltà e sulla giustizia come fatto di civiltà tornerò appunto tra qualche istante in conclusione
E oggi siamo in un'epoca in cui forse parlare di cultura della della giurisdizione e di rispetto della presunzione innocente può vendite innocenza può sembrare fuori moda
Siamo in un'epoca caratterizzata da quella che di di Fast & l'antropologo francese chiama il furore punitivo
Il risultato è sotto i nostri occhi
Nell'attuale legislatura dal due mila ventidue oggi sono state introdotte quarantotto nuove fattispecie di reato tutte punite con pena detentiva e anche con pesantissime pene detentive
Il carcere peraltro che adesso conosce un piccoli sovraffollamento quasi pari a quello che il nel due mila tredici ci costo la condanna
Ad opera della Corte europea dei diritti dell'uomo continua ad essere una discarica sociale popolato in prevalenza da immigrati tossicodipendenti soggetti marginali
Perché la criminalità di alto profilo
Non va in carcere
I numeri parlano di cifre assolutamente ridicole rispetto ai detenuti per spaccio di sostanze stupefacenti o per fatti di criminalità organizzata
Oggi l'esecuzione della pena detentiva toccherebbe profondamente Sciascia e in particolare mi riferisco alla percentuale di detenuti in attesa di giudizio e con questi dati mi avvio alla conclusione
Al trenta settembre due mila venticinque sulla base dei dati consultabile alla voce statistiche del ministero della giustizia
Risultano nove mila settecento otto detenuti italiani e tre mila seicentonovantadue detenuti stranieri in attesa di primo giudizio
Una cifra in aumento visibile già rispetto allo scorso febbraio
La condizione dell'imputato e quindi peggiore di quella dello stesso condannato stante l'uso sistematico della custodia cautelare in carcere prima
E mi vien da dire a prescindere dall'eventuale sentenza definitiva di condanna
E proprio a questo Sciascia con lungimiranza vicino alla chiaroveggenza
Si riferiva con il contesto nel con testo per come va all'ingranaggio potrebbero essere tutti innocenti
Vengono in rilievo sullo stesso piano l'innocente l'indagato il manifestamente incolpevole
Ah mi viene in mente anche inevitabilmente il Kafka del processo e della di quel racconto straordinario che oggi quasi dimenticato che in nella Polonia penale
L'abuso della custodia cautelare in carcere rimane ecco vengo al titolo della mia relazione la più vistosa aporia del processo
In Italia la pena si sconta prima della condanna e spesso sorprendentemente qua prescindere dall'eventuale condanna
Questo è forse uno degli effetti perversi di quelli del populismo giudiziario di cui abbiamo già parlato oggi pomeriggio i i sottolineo anch'io con la ricorrente esposizione e mediatica dei processi penali con criminalizzazione anticipate pubblica degli indagati e poi non segue un adeguato rilievo di eventuali proscioglimenti assoluzioni
E quindi il danno mediatico il quello del processo mediatico diventa più grave a volte e il re e tendenzialmente irreversibile a livello reputazionale di quello legato al processo penale
E la giustizia quindi e ancora terrificante
E l'amministrazione della giustizia ancora terrificante citando ancora una volta la strega esca e il capitano quali rimedi
Al di là della imminente prova probabile riforma della separazione delle carriere mi sentirei di augurare una rivalutazione delle garanzie del processo NI processo
Senza le quali la riforma della magistratura non diventa anche riforma della giustizia perché e qui davvero concludo
Ecco e il processo che deve essere temuto in grande considerazione perché strumento attuativo della nostra cultura delle garanzie il diritto penale deve essere ancora Magna Carta del reo
A mio avviso poi e qui davvero concludo non esistono magistrati buoni e magistrati cattivi secondo me esistono buoni magistrati cattivi magistrati
Il cattivo magistrato non è solo chi non sia giorno non interpreta in modo raffinato le norme giuridiche ma è soprattutto chi perde di vista l'umiltà dimenticando l'umanità
Chi guarda senza vedere chi non si sente mai investito dal dubbio chi si accontenta di verità processuali facili o comode dimenticando di dare ogni giorno nuove motivazioni al proprio ruolo vi ringrazio
Grazie alla professoressa risicato per questa bellissima relazione che ci pone davanti a una situazione sconcertante sarebbe interessante vedere come Sciascia reagirebbe
A quelle che mi sembrano anche in parte degenerazioni ma rispetto all'epoca da lui tanto sofferta è partita è vero che il nuovo codice di procedura penale come dittature come è stato detto anche prima probabilmente offre più garanzie però voi mi insegnate ci insegnate che è stato stravolto quasi subito quindi ha perso molto di quell'impatto così forte che aveva all'inizio
Quando fu varato appunto poi oggi è peggiorata la situazione del Pampena lirismo cui tre fatto riferimento nel populismo giudiziario è in crisi sono in crisi i nostri principi chiave offensività tassatività
Determinatezza no credo che siano tutti in fase di sofferenza alla a proposito della conclusione che tu ci hai proposto mi viene in mente una pagina di Giandomenico Pisapia che diceva proposito sempre di legislazione dell'emergenza che una delle eredità più spinose che la legislazione emergenziale aveva lasciato al nostro ordinamento giuridico
Era il sintagma innesti indistinguibile giustizia penale tutti i provvedimenti di quegli anni hanno come denominazione l'una e l'altra parola che in teoria forse potrebbero essere anche risolutive nessun miglioramento della funzionalità della giustizia ma di fatto appesantiscono il quadro dei travasano a volte i problemi dall'uno all'altro seguimento
Grazie anche alla professoressa risicato e ora abbiamo ultima relazione della della serata che quella di Anna Sanza che è una diplomata alla scuola di specializzazione professori professioni legali e dottore di italianisti italianistica alla Sorbonne Université
E autrice di una monografia sul diritto nel teatro di Goldoni
Oltre ad aver scritto anche ai vari contributi riviste specialistiche in opere collettive
Attualmente porta avanti le ricerche interdisciplinari fra diritto e letteratura con un dottorato in diritto dell'ambiente in cui tutela Genova inizia ed è membro della équipe Liga insensibile ai session italiane no allora forse francese
E chi Langhe civilizzazione Italia inviso Robotti Université
Il tennis titolo della sua relazione e perché il passato il suo errore il suo male non è mai passato Sciascia e la responsabilità individuale nel giudizio grazie
Poi sente sì
Questo ingrato compito di chiude una giornata così ricca rischio naturalmente di ripetere citazioni o concetti che sono stati detti Magli di ma quindi va be
Intanto ringrazio agli organizzatori per avermi invitato assolutamente Corona onorate trovarmi qui in particolare professor luglio in questa veste un po'e di giurista tra cioè di letterata tra le giuriste in quanto io come ha detto il prima professore si sono o un'esperienza di ricerca nell'ambito di vista e letteratura
E dall'altro però della prospettiva letteraria quindi vorrà in questa mia in questo mio intervento propormi una brevissima digressione su quello che nell'ora l'iter sul Movement
Cercare di capire insieme a voi perché Sciascia è un caso davvero molto interessante nell'ambito di questi studi per fare questo dovrò o tratteggiare un attimo il contesto giuridico relativo alla presunzione di innocenza intuisce lasciasse trovato a scrivere
Per poi appunto il cercare di trovare un riscontro
Alle mie ipotesi nella produzione letteraria di Sciascia per vedere se appunto la mia teoria cioè che gli iscritti di Sciascia abbiano contribuito all'evoluzione della del diritto e in particolare della disciplina sulla presunzione di innocenza sia fondata
Allora questo movimento lo editrice nato negli Stati Uniti intorno agli anni Settanta poi ha cambiato nome slittato verso Loren degli umani chiese in quanto e questo ostruiti questi studi interdisciplinari
Delle interazioni tra liste letteratura sono stati allargati anche alle altre altri campi dell'arte diciamo
Quale la tesi che è un po'fondamenta di queste ricerche e che la letteratura rappresenti un fattore di promozione del diritto cioè che analizzando questioni giuridiche portandoli diciamo sotto l'attenzione anche del della Società
Portiamo la presa di coscienza su determinate questioni
La singolarità di Sciascia all'interno di questa corrente di studi era presentata dal fatto che Sciascia non è un professionista del diritto dedita alla letteratura come per esempio è stato Salvatore Satta per citarne uno
E non è neanche un intellettuale conformazione giuridica
Quelli se gli esempi si specchiere ebbero da Goldoni Balzac Flaubert Kafka García Márquez se e tantissimi altri
In Sciascia la presenza del diritto si configura come una passione civile che si traduce in un impegno attivo e concreto per modifiche puntuali a volte anche molto tecniche del diritto
E quindi in un certo senso lo scrittore unico nel panorama letterario italiano perché si interroga costantemente sul mistero di giudicare
Scava nel rapporto tra giudice legge e si misura con i modi di precede dell'accertamento giudiziale con lo scoprì di svelare in posture e lati oscuri
Intellettuale quindi in un certo senso profano fare ecco non è un giurista mai consapevole del fatto e qui rimanda citazioni alle mie spalle se
Scusate
Perché non ha tempo di leggere quindi Schiochet consapevole del fatto che tutto è legato al problema della giustizia avremmo detto la libertà la dignità umana il rispetto tra gli individui
E quindi il problema della giustizia nella scrittura trova spazio e poi vedremo anche riscatto giustizia e diritto zone quindi incluse da Sciascia tre sei parole più carichi di significato
La giustizia è presente in tra dimensioni come ha detto Simona viola meglio Dima
Ha scritto scusate nelle ricostruzioni storiche che sono molto precise degli interventi sui fatti contemporanei di cronaca giudiziaria e delle opere letterarie di pura finzione
Cosa emerge dallo studio di questi tre tipi di produzione letteraria
Innanzitutto un forte interesse per l'ordinamento giudiziario punterà su struttura l'interesse di Sciascia per le modalità di funzionamento della giustizia assume assume il le caratteristiche quasi di un'ossessione come dice lo stesso autore
La giustizia intesa come un Baluardo a difesa della dignità di ciascuno a protezione soprattutto dei diritti dei più deboli
Via consapevolezza del fatto che lo Stato non possa portare avanti una lotta legittima se non si serve di strumenti irreprensibili
Quindi una giustizia penale che sia conforme allo stato di diritto deve rispettare l'inviolabilità dei diritti umani e la dignità dell'accusato
E deve basarsi sull'imparzialità dei giudici e se l'umanità della pena di qui tutti gli interventi che sappiamo contro la pena di morte
E invece purtroppo l'amministrazione della giustizia in Italia assume troppo spesso e caratteristiche direttrici tra imperscrutabili età che degenerano anche nella rispettive responsabilità dei giudici in privilegi e talvolta enti insofferenza alle critiche
Quindi diamo rifiuto da parte di Sciascia di una citazione della giustizia come una sorta di dogma
Egli anche una rivendicazione della responsabilità individuale del giudice nel giudizio nel senso che l'errore e l'accanimento non si possono giustificare con argomenti come l'oscurità dei tempi e delle istituzioni
Vi è una critica afferma a chiunque metta a repentaglio il principio di presunzione di innocenza tanto le forze dell'ordine quanti magistrati
E c'è anche un invito ripetuto al lettore penso finali Todo modo ma potrei citarne tanti altri a non delegare una volta per tutte la responsabilità del giudizio ai giudici di professione
Perché la ricerca della verità e l'attuazione della giustizia sono compiti che spettano ogni cittadino nessuna deve accettare la ferocia delle leggi e delle procedure come se fossero inevitabili correttivi veramente pura
Non si può più aspettare che i matti mutamento del sistema avvenga dall'alto Diritto e giustizia sono fenomeni che nascono dal basso
E che come tali devono fare i conti non solo con un sistema di norme ma anche con un contesto di relazioni rapporti e valori condivisi
La realizzazione e quindi di una giustizia così intesa dipendere ciascuno di noi che siamo artefici del diritto e anche responsabili dei suoi esiti
Il fenomeno è giuridico quindi non si può esaurire in un panorama legislativo e giurisprudenziale
Ma affonda le sue radici in un sostrato culturale di cui la letteratura si fa interprete una letteratura che non si limita a raccontare il diritto ma concorre a scriverlo
Nel dialogo fra diritto e letteratura la seconda rappresenta uno strumento di ricerca della verità e della giustizia sociale come dice Sciascia la più assoluta forma che la verità posso assumere lo scrittore quindi svela la verità decentrando la realtà e sollevando la superficie
In questo senso la letteratura ammazza per indagare conoscere la realtà che ci circonda
E la scrittura è una forma di verità che serve per rendere giustizia denunciando i guasti gli errori del sistema giudiziario come fascia ascia con per i romanzi d'inchiesta per esempio
Indubbiamente l'attenzione dell'Autore sulle concentrata sulla parte debole e quindi sull'imputato indagato ed è la prospettiva del giudicato che assume l'autore di cui rivendica con fermezza appunto il principio di innocenza
Quindi per tornare alla mia premessa
L'interesse di Sciascia all'interno del movimento di diritto e letteratura risiede proprio nel fatto che il problema dell'amministrazione della giustizia e della presunzione di innocenza in particolare trova spazio riscatto nelle pagine Sciascia anni
Le scritture dello straccio come richiamo alcuni documenti storici che attestano il il semplice giudiziari del presente e del passato rappresentano un punto di partenza della scrittura dell'autore
Sciascia affida riscatto della giustizia dei suoi errori alla letteratura
Per restituire quel parallelismo che vi dicevo tra diritto e letteratura quindi tra l'evoluzione della disciplina della presunzione di innocenza e l'opera di Sciascia tratteggi veramente in due parole il quadro giuridico di riferimento
Sappiamo che Sciascia ha vissuto sotto la vigenza del Codice di rito del mille novecentotrenta che prevedeva il predominio della fase istruttoria
La mia ipotesi è che le sue opere abbiano contribuito alla riforma del codice penale del mille novecentottantanove l'hanno trovato della morte dell'autore e l'adozione della nuova disciplina sulla presunzione di innocenza
La presunzione di innocenza anche questo spenda proprio due parole dò delle indicazioni indispensabile armi argomentazione non pretende di essere esaustiva quindi recente disciplina che è stata punta adottate nel due mila ventuno con decreto legislativo centottantotto recepiva direttiva trecentoquarantatré dell'Unione Europea sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza
Il principio di presunzione di innocenza un principio fondante le processo penale moderno che fa parte del patrimonio universalmente condiviso nei sistemi di civil law e di common law
è stato anticipato dalle clausole trentotto e trentanove della Magna Charta ed è stato poi proclamato ufficialmente dall'articolo nove della declamazione d'acqua dell'home del sito Diane del mille settecentottantanove
E ripresa da ricostituzione di diversi paesi tra cui Canada Sudafrica Svizzera
Oltre che ribadita in carte internazionali tra cui per in primis la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del quarantotto
Nel secolo della Rivoluzione francese anche la penisola italiana era stata investita dal dibattito sulla presunzione di innocenza basti pensare riflessioni di varrebbe Carrieri altri intellettuali del tempo
Tuttavia si dovrà attendere il dopoguerra perché il principio venga formalizzato dall'ordinamento giuridico perché anche durante i lavori della preparatori dell'Assemblea costituente il dibattito attorno adozione di questo principio molto acceso
Adesso l'articolo ventisette della Costituzione
Riunisce un po'l'insieme di tutti i diritti inviolabili riconosciuti all'individuo nel processo
La funzione di questo articolo e riaffermare con solidale per lucrative contenute in altre previsioni costituzionali con cui la predica il presunzione di innocenza intrattiene un nesso molto stretto
Penso la libertà personale al diritto di difesa al principio di legalità
Cito poi alcuni articoli del codice di procedura penale che trattano della presunzione di innocenza in particolare l'articolo centoquattordici bis comma sei bis
Sulla pubblicazione dell'immagine di persona privata la libertà personale sottoposta l'uso di manette o altri mezzi di coercizione fisica
E l'obiettivo di questo articolo evidentemente la salvaguardia della dignità della persona che deve esser tutelata da un pregiudizio colpevolista vi è poi l'articolo quattrocentosettantasette del Codice
Sull'imputato che deve assistere libero nella persona l'udienza e poi la nuova normativa affronta a fondo i rapporti tra gli organi giudicanti dei mezzi d'informazione questo un punto molto importante su cui poi tornerò
Il rispetto alla precedente quadro normativo il decreto legislativo centottantotto vincola fortemente l'iniziativa del procuratore del magistrato delegato alle comunicazioni sia con riguardo alle modalità di queste comunicazioni sia sull'opportunità delle stesse
L'ordinamento italiano e su questo mi si ferma un attimo si è spinto oltre quanto era stato richiesto dall'unione europea anche non dettava regole per il rilascio di informazioni da parte degli uffici requirenti
La presunzione di innocenza quindi ha una fisionomia processale tridimensionale è una regola di trattamento perché vietati imputato sia considerato e trattato presentato come colpevole quindi equiparato quest'ultimo è una regola probatoria perché la è l'accusa che deve dimostrare la colpevolezza dell'imputato perché quest'ultimo innocente fino a quando non venga provato il contrario
Ed è una regola di giudizio che si risolve nel brocardo indubbio pro reo perché la condanna si profila quando l'imputato risulta colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio
La fisionomia della presunzione di Méchain
Sa per quanto sia frutto di devoluzione giuridica nei secoli si è precisata e formalizzata nel secolo scorso in quello attuale
Gli aspetti che appena evocato molto rapidamente sono tutti fortemente presenti nella sensibilità nell'opera di Sciascia che anti pool anticipato a mio avviso le evoluzioni del diritto
Come vedremo analizzando alcune sue opere Sciascia ha dimostrato una notevole lungimiranza e consapevolezza rispetto l'aspetto specifico della presunzione di innocenza che disciplinato punto dalle recente normativa
E che è quello del valore sociale della presunzione che e quindi anche la portata Esterna al processo penale
Cioè l'importanza di scongiurare i condizionamenti nell'opinione pubblica tali da indurre a credere nella colpevolezza da persone indagate imputata
E quindi di evitare il pregiudizio riflesso che ne deriva poi anche nel processo
Adesso vengo rapidamente a riscontro di questi elementi nell'opera di Sciascia che mi consentono di avvalorare appunto l'ipotesi che l'autore abbia contribuito a questa evoluzione del diritto
Innanzitutto nelle ricostruzioni storiche che sono un appassionato scavo nella giustizia del passato remoto e prossimo penso ovviamente al Consiglio d'Egitto alla morte l'inquisitore la strega e il capitano
Questi romanzi o racconti inchiesta e il genere praticato da Sciascia con più continuità tra una sorta di riscrittura un connubio tra indagine sul passato immaginazione letteraria in cui la memoria
è un mezzo di recupero di riscatto dell'ingiustizia del passato in questo il modello di Sciascia e Manzoni il Manzoni storico quindi nel romanzo inchiesta via un utilizzo della scrittura come mezzo di ricerca di verità nascoste da meccanismi di potere che ci sovrastano
Questa richiesta dice ricerca della verità non si scontra con un processo di invenzione alla base della scrittura anzi
La pratica del romanzo inchiesta consiste proprio nel colmare con l'invenzione le lacune lasciate dalle fonti propriamente storica
Invenzioni inchiesta convivono in Sciascia lo scrittore può confondere storia e invenzione in nome di un'idea di letteratura come strumento privilegiato per la comprensione della realtà
La lettera la letteratura quindi si liberano forme s'di supremo risarcimento morale e ideale delle vittime della storia quindi all'opposto in un certo senso dell'evasione dalla realtà e anzi mezzo per interpretarle per Girmi
Tra i casi di errori giudiziari il passato cito anch'io la novella Storia della colonna infame che Sciascia scopre quarantadue adesso taglio perché vedo che però comunque
Nella nota e romanziere siciliano invita a riscoprire la denuncia sociale e giudiziaria scagliata da Manzoni nel suo pamphlet per Manzoni e per Sciascia i giudici non possono essere considerati vittime delle circostanze difficili in cui si è svolto il processo degli untori la responsabilità individuale dei giudici rivendicata con insistenza
I magistrati sacrificano in questo caso la presunzione di innocenza per assecondarla sette collettiva di giustizia alimentata dalla certezza di una colpevolezza a priori
In contrapposizione Adair richiama attribuite le operazioni del processo di untori era superstizioso ignoranza che permeava le leggi dell'epoca Manzoni e Sciascia rivendica una responsabilità individuale dei giudici
Sciascia concordava pienamente rivendicando l'esercizio del libero arbitrio da parte di qualunque individuo magistrati compresi
Per Sciascia quanto per Manzoni non c'era nulla di inevitabile in quel mostruosa errore giudiziario allo stesso modo non c'è nulla di inevitabile la storia perché somigli uomini che la fanno e non il contrario
Vengo ora gli interventi sui fatti contemporanei di cronaca giudiziaria l'impegno attivo profuso con articoli proposte di riforma e naturalmente anch'io faccio riferimento al caso Tortora
E l'articolo comparso sul Corriere della Sera nell'agosto dell'ottantatré sulla responsabilità del giudice
Vediamo quali parole sceglie l'autore per sostenere l'innocenza dell'amico dal giorno del suo arresto o soltanto tenuto conto degli elementi di colpevolezza che i giornali venivano rilevando non ho trovato uno solo che insinua se dubbio sulla sua innocenza
Quindi nel difendere Tortora Sciascia richiama direttamente direi quasi lessicalmente
La formula della presunzione di innocenza per cui la condanna si profila quando l'imputato risulta colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio un articolo di qualche mese successivo
C'è di nuovo la pronuncia rissa di Sciascia che insiste ovviamente sulla difesa di Tortora con un'argomentazione che ha pressoché una traduzione letterale nel brocardo indubbio pro reo
Cito dal Corriere della Sera le le l'ottobre dell'ottantatré il dubbio assiomatico che vada sempre in favore dell'imputato
E poi Sasha insiste molto sul fatto che il caso Tortora è una vicenda che potremmo definire universale e cito di nuovo la Corriere della Sera dell'ottantatré
Il problema non è soltanto quello dell'innocenza o colpevolezza di Tortora ma d'ordine generale di tutti gli italiani e di ognuno
Si difende Tortora per difendere il nostro diritto il diritto di ogni cittadino a non essere privata della libertà e a non essere esposto al pubblico ludibrio senza convincenti prove della sua colpevolezza
E ancora due anni dopo il caso Tortora è il caso del diritto il caso della giustizia
Vi è quindi una volontà costante di sensibilizzare il pubblico sulle questioni di giustizia e di renderlo consapevole dell'uno all'attivo che ogni cittadino può e anzi deve svolgere in quest'ambito
Mi quindi necessita di non delegare in toto le responsabilità del giudizio ai giudici di professione in quanto la ricerca delle verità è un compito che spetta incombe a ciascuno di noi
Invoco un ultimo aspetto non meno importante dei precedenti che a mio avviso conforta l'ipotesi sulla lungimiranza di Sciascia riguarda la presunzione di innocenza e sul suo ruolo attivo svolto nel favorire un'involuzione le diritto concretamente applicato
Mi riferisco come dicevo prima alla nuova normativa sui rapporti fra gli organi giudicanti alla stampa severamente regolati adesso
Si tratta di un elemento fondamentale per la tutela della presunzione di innocenza comuni imputato l'accusato si presenta agli occhi della società del pubblico di un'udienza
è un punto tutt'altro che secondario nella strategia difensiva e il possibile per non dire inimitabile condizionamento dell'opinione pubblica e con essa dei magistrati
Il codice insiste sulla necessità di evitare che l'immagine veicolata di imputato possa in qualche modo farla apparire come colpevole prima con la sentenza definitiva di condanna si è pronunciata
L'impostazione restrittiva adottata dall'ordinamento italiano rispetto a quello europeo può essere vista come il frutto di riflessioni maturate dal legislatore
A seguito di clamorosi casi di fughe di notizie o di linciaggi mediatici portati all'attenzione dell'opinione pubblica da chi come Sciascia ha dimostrato una particolare sensibilità per un aspetto cruciale della presunzione di innocenza vi invito a guardare la
Citazione sul segreto istruttorio
Chiudo sulle opere letterarie di pura finzione di Sciascia penso in particolare alla figura del giudice di porte aperte i cui principi fare principale difetto cito è il credere fino a contrarie dirette evidenza che in ogni uomo il bene sopra Strasser male
Di fatto per cui si era sentito evoca avvocato fare il giudice e che gli permetteva di farlo
Quindi Sciascia ci sta dicendo che per poter fare il giudice per poterlo fare bene bisogna credere fino a prova contraria che l'imputato sia innocente e quindi difendere sopra ogni cosa la presunzione di innocenza
E concludo veramente riallacciandomi a mia premessa sull'importanza di Leonardo Sciascia per la corrente di studi diritto letteratura
Proprio se si supera il paradigma delle teorie delle fonti e si concepisce come fenomeno giuridico non si esaurisca nel panorama legislativo e giurisprudenziale ma sia anzi fortemente ancorato nell'ambiente culturale che lo produce
Però è evidente come la letteratura che si nutre della Società tra vede nascere non si limiti a raccontare il diritto ma concorra a crearlo e ha modellato uno
Perché così intendo il rapporto tra diritto e letteratura il contributo di un intellettuale come Sciascia assume le caratteristiche di un vero e proprio proprio pungolo per il giurista a produrre un diritto adeguato alla sensibilità della sua epoca
L'autore non solo ha inteso assumere il ruolo di artifici e non di vittima del diritto ma senza soste incitato i suoi lettori a fare altrettanto
Sebbene adesso iscritti si ricava il più delle volte un sentimento di sfiducia nella possibilità di scardinare l'ingranaggio
Sciascia ha sempre dimostrato grande consapevolezza rispetto al ruolo dell'intellettuale la Società proprio relativamente alla possibilità di questi di incidere sull'andamento della giustizia
Possiamo pensare che se fosse vissuto abbastanza da vedere la recente riforma della presunzione di innocenza forse si sarebbe sentito meno inascoltato ma almeno noi però possiamo e dobbiamo riconoscere il suo contributo
Grazie bloccato
Il suo intervento è la dimostrazione del fondamento di questo collo che ovvero rapidamente la presentazione occorre perché esuberi anche Sciascia avesse modificato la coscienza europea della cittadinanza parliamoci scusate
Per i relatori e per i soci l'appuntamento è alle ore venti al ristorante enoteca Corsi via del Gesù ottantasette ottantotto
Per tutti loro e tutti gli altri l'appuntamento è per domani mattina alle nove e mezza grazie di uscire in tre minuti primi perché non ci stanno che stanno grazie a tutti grazie a tutti e