Assistenza sanitaria per gli italiani all’estero contenuti e impatto della PdL Di Giuseppe

Spazio a tutte le persone in sala per la loro disponibilità attenzione a questo tema così importante anti anche le persone che ci stanno seguendo da casa tramite on line e io sono oggi le Carlini advocacy officer di azione contro la fame Italia
Io lascerei subito la parola all'onorevole Girelli che a veramente ci ha ci ospita e introduce questo evento che ringrazio proprio per la sua disponibilità non può essere presente oggi in presenza a causa di condizioni di salute non non ottimali e quindi lo ringrazio davvero per essere comunque con noi tramite un collegamento on line
Con buongiorno a tutti tutti come veniva detto sono davvero dispiaciuto
In un essere con voi e stamattina ma quando rimango casa per situazioni di salute vuol dire che sono compiono ecco Daum perché altrimenti cerco sempre di ecco di di non fermarmi
Ma io ringrazio davvero azione contro la Farmitalia i con lei anche percorsi di secondo welfare Università di Milano bovindo per aver promosso iniziative perché la presentazione di questo transiti
Della situazione della della fame nel mondo io credo che che sia un un dato interessantissimo uno strumento di analisi
Un strumento che permette di assumere una maggior consapevolezza ma anche di programmare azioni future di di politiche attive perché è indubbio che noi dobbiamo rapportarci sempre di più
Un ulteriore livello di disuguaglianza e sta capitalizzando le società riuscita attuali
Dove all'interno del delle tante differenze sta presentando in maniera notevole al punto l'inaccessibilità un cibo di qualità per carità alcune regioni del mondo anche il cibo cibo stesso
Con una serie conditi percussioni non non di poco conto chianche fare con la condizione sociale in cui si dice ma che fare con lo stato di salute delle persone
Sul futuro
Della loro della loro vita
Ed allora riuscire a partire da questi dati che ripeto sono utilissimi per costruire delle politiche è necessario partendo da una considerazione
E per essere efficaci le politiche devono essere fra loro ecco connesse devono avere un filo conduttore come l'obiettivo levato il coinvolgimento diciamo della produzione degli alimenti stessi
Perché non dimentichiamo mai che la qualità deve essere accompagnata dal possibilità di essere acquistata perché
Non possiamo permetterci che c'è chiede si può farlo chi
E mi scuso
A che fare con politiche sociali che riguardano per esempio le mense scolastiche ma non solo anche quelle sin dai tempi in generale tutti
I luoghi di diciamo somministrazione di cibo a che fare con con quello che è il tema dei temi in fondo il riuscire a mettere nelle nella borsa e delle famiglie le risorse necessarie per poter sostenere i costi che sempre di più Pisano e che rischiano di e scontrarsi invece con una stabilità appunto dei salari o quant'altro molti si discute
E di salario minimo credo sia un un fatto di civiltà non dimentichiamo mai che c'è il lavoro povero che un ulteriore vergogna di cui dobbiamo al più presto saperci saperci liberale
Insiste anche gli unici Stati un forte patto quindi fra i vari fra i vari settori della società
Come dicevo dalla distribuzione ed alla produzione e dalle istituzioni in quelle nazionali quelle regionali quelle quello Calì dal terzo settore da dalla società nelle sue
Diciamo conformazioni
Di riscattare questo patto di attenzione riguardo un una questione una questione come questa che non è assolutamente
Di secondo livello perché ha a che fare con la qualità che a volte mi verrebbe da dire anche sulla durata della vita delle persone
Ma se vogliamo dare una lettura più cinica
Anche sulla sostenibilità del nostro modelli
Ecco future di Wi-Fi perché non dimentichiamo che tutto quello che noi ignoriamo
Evitiamo di affrontare anche dal punto di vista economico di investimento nell'immediato
Ce lo ritroviamo comunque più avanti sotto forma di criticità sanitarie criticità sociali e siccome per ora mi limito e dire
Siamo ancora in una società che ha un DNA di solidarietà
Non entro l'inverno non li dovremo affrontare dovremo affrontare in fasce più complesse acute e dovremmo farlo quando la qualità appunto della vita delle persone delle loro famiglie
Sarà fortemente sarà fortemente compromessa ecco allora che ringrazio davvero tutti voi per il lavoro che ci avete offerto ospitarli qui
è un vero piacere anzi siamo noi che dobbiamo ringraziare voi come sempre di dare questo supporto questo sprone questi spunti questa analisi precisa e profonda per cui da cui partire
Non è un momento conclusivo e chiaramente un punto di partenza perché il mio augurio anche con l'intergruppo di prevenzione e riduzione del rischio sul quale stiamo affrontando anche il tema dell'alimentazione sia sotto il punto di vista dei disturbi alimentari
E della del cibo di qualità
Cioè diciamo
Diventerà sempre di più
Necessario avere momenti di confronto e di ricostruzione di di possibilità futuri di azioni oltre e ricevuto di corretta informazione sensibilizzazione auguro a tutti voi davvero una no-profit poi ne sono certo conferenza stampa e vi ringrazio ancora
Ringrazio nuovamente l'onorevole Girelli e anche auguro una pronta guarigione prima dei iniziare i nostri interventi ho il piacere di leggere di un messaggio lasciato dal sindaco Gaetano Manfredini che non è potuto essere presente qui all'evento ma ha lasciato un messaggio molto importante
Buongiorno a tutti e tutte desidero intanto portare i miei saluti alle relatrici relatori intervenuti in questa occasione ai presenti e alla stampa la presentazione del Rapporto Atlante della fame in Italia alla Camera dei deputati è un momento che ci riguarda profondamente la povertà alimentare infatti è una realtà che riguarda molte famiglie una realtà di difficoltà crescenti
Non possiamo più ignorare lo stato delle cose ringrazio dunque per l'importante lavoro svolto azione contro la famiglia Thalia le ricercatrici di percorsi di secondo welfare dell'università degli studi di Milano e tutti gli enti e le persone che a vario titolo hanno contribuito alla stesura del rapporto molte famiglie sperimentano forme di povertà alimentare dall'impossibilità di far fronte alle spese necessarie al sostentamento all'impossibilità di seguire una dieta varia sana ed equilibrata
Queste difficoltà come si evince dai dati riguardano in misura maggiore il sud Italia e le famiglie con tre o più minori
Alla povertà alimentare si intrecciano altri fattori che nella totalità contribuiscono a determinare situazioni di grande precarietà
I dati disponibili restituiscono una situazione di povertà incertezza non soltanto in condizioni di mancata occupazione ma anche situazioni in cui lavoratori e lavoratrici a causa di paghe molto basse non riescono a sostenere standard di vita adeguati a questo si aggiungono ulteriori dati di realtà tra i quali la precarietà lavorativa il mancato aumento dei salari l'inflazione e l'aumento dei costi della vita
Lavorare sui dati e sui numeri ci permette di intervenire in maniera più efficace di individuare le priorità di avviare percorsi più strutturati sui singoli territori
A Napoli già nel novembre due mila ventitré abbiamo avviato in collaborazione con azione contro la fame e alcuni partner locali come altra Napoli e focus Fondazione Quartieri spagnoli
Un Progetto di contrasto alla povertà alimentare il Progetto si fondava su alcune semplici linee di intervento ma che oggi ci tornano utili per supportare il discorso fondativo del rapporto oltre a prevedere un contributo alla spesa il progetto mai più fame favoriva un percorso di educazione alimentare proprio per promuovere una dieta sana ed equilibrata e un processo di graduale inserimento lavorativo
Non posso poi non menzionare il ruolo degli enti del terzo settore una risorsa imprescindibile per le misure di sostegno alimentare
In questa grande rete di sostegno il ruolo delle mense delle diocesi è importantissimo
La collaborazione tra il Comune egli Ets è molto proficua come dimostra il Progetto connesso al reddito alimentare e che vede il coinvolgimento di nove enti del terzo settore e cinque operatori del settore alimentare
Per il recupero di prodotti in eccedenza e la redistribuzione alle famiglie in condizioni di bisogno
Sappiamo che ha un inizio di un processo molto più lungo come amministratori pubblici però possiamo fare la nostra parte e dimostrare un'attenzione i territori più puntuale i Comuni in particolar modo possono essere interlocutori privilegiati in quanto enti di maggiore prossimità
Ben vengano i momenti di confronto ci consentono di mettere sul tavolo potenzialità e criticità e ci permettono soprattutto di sviluppare soluzioni condivise e più organiche tenendo insieme di grande mondo delle politiche pubbliche l'intervento dei privati e degli enti del terzo settore
Tutti con un unico scopo creare un sistema di sostegno più adeguato in grado di rispondere ai bisogni delle comunità oggi sempre più agenti e in grado di superare le difficoltà che nel corso degli anni hanno evidenziato le mancanze di un sistema non sempre efficace
Buon prosieguo del confronto a tutti e tutte grazie cari saluti campione Tano Manfredi
Vi ringrazio nuovamente il sindaco Manfredi per questo messaggio molto importante che in realtà riprende vari punti che andremo ad evidenziare nei nostri interventi
Io mi inserisco per una breve nota di contesto
Se non avessi latente
Ok
Mi riferisco inizialmente per una breve nota di contrasto per dare un'idea sul dove da che cosa è nato l'Atlante della fame in Italia
Allora innanzitutto per chi non ci conosce se azione contro la fame è un'organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella lotta contro fame e malnutrizione nel mondo e in Italia
Come network internazionale siamo in prima linea nella lotta contro la fame ormai da più di quarant'anni e siamo presenti in più di cinquanta Paesi del mondo ma come sede italiana di azione contro la fame negli ultimi anni
Ci siamo proprio abbiamo approfondito il nostro impegno nel contrasto alla povertà alimentare in Italia nel nostro Paese questo perché abbiamo visto un crescente disordini crescenti bisogni nel nostro territorio e abbiamo deciso quindi di passare all'azione in un primo momento l'abbiamo fatto veramente da un punto di vista operativo i progettuale avviando il progetto mai più fame dall'emergenza all'autonomia
Un Progetto che attivo dal due mila ventidue a Milano e dal due mila ventitré a Napoli e da tuttora attivo su queste sedi ci ha portato in questi anni degli ottimi risultati di quel diamo molto orgogliosi
Il Progetto sì articolato in tre pilastri principali
Il primo pilastro un sostegno immediato la spesa tramite essere spesa mensili che i partecipanti le loro famiglie possono utilizzare anche nelle negli esercizi commerciali della grande distribuzione
Ma che accompagnato da altri due elementi molto importanti un percorso di educazione alimentare che permette di evitare che le nuove insomma risorse economiche vengano utilizzate per perpetuare il pattern d'acquisto poco sani e variati variegati
E un percorso di formazione che per noi è importantissimo mirato sia al reinserimento lavorativo ma anche all'attivazione individuale dei partecipanti
Proprio perché dalla nostra esperienza progettuale abbiamo visto che nominare inserimento lavorativo senza prima una vera e propria riattivazione della
Dell'autostima della fiducia in se stessi ed è la motivazione al lavoro
Non è efficace
Quindi partendo da queste linee programmatiche realtà vediamo una l'approccio che con azione contro la fame abbiamo proprio nella nella contrasto la povertà alimentare un approccio che si risponde ai bisogni dell'emergenza ma sempre in modo integrato con risposte i soluzioni che sempre mirano all'autonomia
Delle persone e a una fuoriuscita dalla situazione dalla condizione di povertà alimentare
Dopo questa esperienza progettuale molto pratica abbiamo deciso poi di approfondire il nostro impegno nel contrasto alla povertà alimentare
Tramite partendo da una riflessione e un un approfondimento per avere un quadro più completo del fenomeno e a livello italiano nazionale e per avere anche un quadro delle politiche delle misure attualmente in vigore
Per rispondere al problema
Da questa esigenza nata o il project Progetto di ricerca che abbiamo portato avanti in collaborazione con l ricercatrici di percorsi di secondo welfare
Il laboratorio dell'Università Statale di Milano qui oggi rappresentato dalla dottoressa De Tommaso e e anche in collaborazione con la dottoressa i lacci e lardo
Che ha partecipato all'elaborazione delle analisi dell'Atlante della fame a titolo personale e che invece oggi qui presente di rappresentanza dell'Istat l'Atlante della fame in Italia sì sicuramente in un primo momento abbia da un'immagine un quadro di dati sulla povertà e l'insicurezza alimentare in Italia che oggi verranno spiegati in una breve panoramica dalla dottoressa c'è lardo e inserirò io con un piccolo addendum su ulteriori analisi fatte elaborati durante il rapporto
E poi contiene anche un'analisi delle politiche nazionali e locali attualmente in vigore che oggi verrà illustrata dalla dottoressa De Tommaso s'e a chiusura troppo
Ogni delle delle proposte programmatiche da parte di azione contro la fame e rispondere in modo strutturale ed efficace alla povertà alimentare in Italia che io presenterò a chiusura dell'evento
A causa dei tempi strettissimi aggiungo che non ci sarà un momento di domande risposte a chiusura dell'evento ma sono siamo assolutamente aperti a continuare il dialogo quindi invito caldamente a inviare anche domande io lascerò il mio contatto alla fine del della presentazione e anche per interviste
In questo momento se invece la parola alla dottoressa ce l'ha
Grazie mille buongiorno turche sta per un piacere essere qui oggi ringrazio azione contro la fame per per avermi invitata a raccontare insomma di che cosa significa oggi in Italia a vivere in una condizione di povertà e di insicurezza alimentare come anticipato la dottoressa Carlini io lavori mista atta
E in Istat sono responsabile per la misurazione del dell'insicurezza della povertà alimentare per cui quello che farò adesso nei prossimi dieci minuti molto brevemente cercherò insomma di raccontarvi un po'o quello che noi siamo riusciti a catturare non tutto perché ovviamente non abbiamo i tempi però cercherò insomma di dare qualche
Di raccontare insomma quali sono gli elementi più importanti che ci permettono oggi di dire quante sono le persone che oggi vivono in questa condizione e che tipo di esperienza che tipo di esperienza vivono allora molto brevemente spesso usiamo come sinonimi concetti di insicurezza e povertà alimentare in realtà l'insicurezza alimentare un concerto più ampio della povertà alimentari perché se da una parte la povertà alimentare ci racconta
Quella privazione materiale legata all'incapacità economica di acquistare del cibo necessario l'insicurezza alimentare invece ci permette di raccontare anche tutte quelle esperienze che riguardano per esempio la preoccupazione di non poter mangiare a sufficienza oppure l'incapacità di condividere con amici e comparente quindi tutta la dimensione sociale di poter condividere dei pasti insieme
La lotta all'insicurezza la povertà alimentare certamente oggi uno dei tre anni prioritari nell'agenda internazionale
Tanto che anche all'interno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile troviamo diversi richiami alla lotta a a questo fenomeno
Spesso nei Paesi in via di sviluppo non sentiamo parlare di insicurezza povertà alimentare o comunque ne sentiamo parlare molto poco questo perché perché nella nell'immaginario comunque nella nell'uso comune e noi tendiamo a pensare alla povertà alimentare come qualche cosa che riguarda solamente Paesi poveri in via di sviluppo mentre invece sempre più portiamo all'attenzione dati che ci dimostrano che invece oggi insicurezze povertà alimentare sono de sono un fenomeno che riguarda anche Paesi ad alto reddito se prendiamo per esempio gli ultimi dati della FAO vediamo che quasi il sette per cento della popolazione in Europa
Non accede a una dieta sufficiente sana e nutriente a a questa aggiungiamo e vento recente degli ultimi anni l'impennata inflazionistica che in particolare ha colpito i prezzi dei beni alimentari e che ha portato il costo della dieta sana
Sempre nel contesto europeo a ad aumentare di oltre il trenta per cento
Andiamo al contesto italiano e quelli portiamo alcuni dei dati che abbiamo pubblicato recentemente lo scorso ottobre allora qui abbiamo riportato due dei Principato ori indicatori che noi produciamo che sono la riga in giallo in basso è la percentuale di famiglie la percentuale di individui che non hanno risorse sufficienti per acquistare il cibo necessario nel due mila e ventiquattro raggiunge quasi il tre per cento quindi quasi un milione e mezzo di individui
La la linea in alto invece la linea rossa riguarda le persone che non accedono ad un'alimentazione adeguata che in particolare
A livello europeo viene individuata a partire da quelle famiglie che non si possono permettere un pasto proteico almeno due giù almeno ogni due giorni qui vediamo che pelli l'impossibilità di accedere ad una dieta adeguata colpisce quasi una persona su dieci in Italia nel due mila e ventiquattro quindi parliamo di quasi sei milioni di persone
Allora qui che cosa abbiamo fatto a questo punto abbiamo preso questo indicatore che ci racconta le persone che non accedono ad un'alimentazione adeguata ai abbiamo cercato di capire quali potevano essere le dimensioni sociali ed economiche maggiormente associate allora qui abbiamo la tipologia familiare vediamo che in particolare e questo va un po'in controtendenza rispetto alle statistiche sulla povertà che che tutti siamo abituati a a vedere qui vediamo in particolare che l'insicurezza alimentare colpisce i i giovani che vivono da soli
E successivamente le famiglie monogenitoriali
Qui invece che cosa abbiamo fatto
Qui siamo andati a collegare sempre questo indicatore sulla incapacità di accedere all'alimentazione adeguata alla dimensione economica e quindi particolare siamo andati a vedere le famiglie che arrivavano con difficoltà a fine mese
Le famiglie rispetto al numero di percettori allora qui vediamo che la dimensione economica e come dire fortemente impattante Noemi vediamo che le famiglie che sono in una condizione economica più difficile quindi che hanno difficoltà ad arrivare a fine mese o che possono contare solamente su un reddito all'interno e la famiglia hanno una probabilità molto più alta di
Cadere in condizione di insicurezza alimentare
Allora qui abbiamo preso invece la dimensione della deprivazione sociale legata all'insicurezza alimentare quindi abbiamo preso gli individui che non si possono permettere almeno una volta al mese i mangiare insieme ad amici e parenti quindi anche qui a dit ad evidenziare quanto l'insicurezza alimentare non sia solamente
Do riguardi solamente il fatto di materialmente non mettere un piatto a tavola ma significa anche privarsi di momenti di condivisione legati al cibo qui vediamo che nel Mezzogiorno
Il fenomeno colpisce maggiormente le famiglie residenti e colpisce anche in misura maggiore le famiglie composte solamente da stranieri
Qui invece abbiamo fatto un focus su lui minori di sedici anni
E in particolare abbiamo osservato le dimensioni della deprivazione alimentare che riguardano il fatto di non avere accesso ad almeno un pasto proteico al giorno
Il fatto di non accelera frutta e verdura fresca ogni giorno e il fatto di non poter invitare gli amici a casa per fare merenda spuntino pranzo insieme
Allora qui che cosa osserviamo che cosa diciamo emerge in maniera evidente da questo grafico che certamente nel Mezzogiorno le condizioni dei minori da questo punto di vista sano
Molto più svantaggiate e soprattutto emerge i in maniera molto evidente quanto il titolo di studio dei genitori
Abbia un impatto sulla condizione di vita dei minori infatti nelle famiglie dove c'è un basso titolo di studio
La probabilità per il minore di ricadere in una condizione di insicurezza alimentare è molto molto più alta
Quindi andando a concludere
Se osserviamo in Italia quello che è accaduto negli ultimi dieci anni osserviamo che
I fenomeni più gravi di insicurezza alimentare quindi le i manifestati segni più gravi di questo fenomeno tendono a diminuire ma allo stesso tempo osserviamo invece che le forme più chiari dell'insicurezza alimentare quelle maggiormente legate alla qualità della dieta
Alla dieta sana la dieta nutriente invece sono in preoccupante aumento e questo spinto come abbiamo anticipato prima dall'aumento dei prezzi dei beni alimentari che conti che diciamo continua a crescere dal due mila e ventidue ad oggi
Nel due mila e ventiquattro l'insicurezza alimentare colpisce un numero molto importante di persone in Italia abbiamo visto oltre un milione e mezzo di persone non ha risorse sufficienti per acquistare cibo necessario
Quasi sei milioni di persone non accedono ad un'alimentazione adeguata
Quasi un adulto su venti non ha la possibilità di condividere
Il cibo con amici e parenti e se guardiamo alla dimensione dei minori quasi oltre quattrocentotrenta mila minori ancora nel due mila e ventiquattro vive in una condizione di deprivazione alimentare
Tutto questo come dire
Tutto il nostro sforzo nel raccontare questi dati nel portare queste evidenze per a unirci alla voce di tutti quelli che ancora oggi ci dicono che l'insicurezza alimentare
Non è un fenomeno che riguarda solamente i Paesi in via di sviluppo ma che riguarda in maniera molto importante
Anche paesi ad alto reddito come l'Italia e quindi da parte nostra da parte dell'Istat lo sforzo sarà insomma Sante continua per puntare sempre più dati sempre più informazioni rispetto rispetto a questo fenomeno
E per dare a tutti i decisori politici e tutti coloro che hanno la possibilità come dire di di intervenire
Su questo o un quadro completo informato e preciso di quello che che accade ogni giorno in Italia grazie
Ringrazio Lada Tressa Cellar door per questa puntuale panoramica dei dati principali su povertà insicurezza alimentare
Io mi inserisco per portare un piccolo ulteriore livello di lettura e di analisi dei dati che abbiamo elaborato proprio per l'Atlante della fame in Italia innanzitutto ci siamo chiesti quali sono le famiglie che hanno che sono più colpite dalla povertà alimentare che hanno soprattutto meno accesso ad una alimentazione adeguata in Italia
Il primo risultato che purtroppo non è inclusa nella nel grafico presentato nella slide però sono le famiglie che vivono nel Sud Italia
Questa analisi è basata sui micro da tattiche Istat relativi al due mila ventitré
E quindi nel due mila ventitré vediamo che le famiglie che vivono al sud Italia a erano avevano un tasso di incidenza di un mancato accesso a un cibo adeguato del quattordici per cento quindi circa cinque virgola cinque punti percentuali in più
Della media italiana che denota quindi una consistente disuguaglianza livello territoriale del fenomeno
Le altre famiglie più colpite dalla condizioni di mancato accesso a un cibo adeguato sono le famiglie con numerose con tre o più figli minori a carico e famiglie con componenti stranieri le famiglie con basso titolo di studio e le famiglie monogenitoriali quindi molto in linea con i dati presentati dalla dottoressa Che lardo inoltre particolarmente colpite dal fenomeno sono anche i giovani fino ai vent'ai trentaquattro anni
Che hanno comunque presentano una caratteristica abbastanza peculiare ovvero presentano tassi piuttosto bassi del di povertà insicurezza alimentare nel suo lato più sociale l'elemento più sociale del fenomeno vero
Il condividere mangiare insieme ad amici parenti ma invece tassi più alti
Di mancato accesso una dieta adeguata a livello quotidiano questi dati quindi ci dicono che questa categoria di giovani sotto i trentaquattro anni pur di non rinunciare alla convivialità al al lato sociale del cibo
Tendono invece a sacrificare la la qualità della loro dieta quotidiana
Un ulteriore passaggio di analisi perché non ci siamo fermati qui è stato dalla l'analisi fattoriale che abbiamo elaborato proprio per la tante della fame
L'analisi fattoriale una
Un metodo statistico multi variato che permette di guardare a tante caratteristiche delle famiglie tutte in una sola analisi e e permette di andare al di là dell'incidenza del fenomeno e guardare le relazioni tra le diverse caratteristiche delle famiglie
L'obiettivo è cercare quali sono quelle caratteristiche che in termini probabilistici coesistono maggiormente con una condizione di mancato accesso anticipato i quatto e quindi andare a vedere quali sono i fattori di rischio
Che nella realtà
Portano da bere un maggior rischio di mancato accesso ci fate quattro
Per leggere i risultati dell'analisi vi è un grafico nella slide mostrata
Il grafico mostra tutte le caratteristiche analizzate delle famiglie ogni puntino corrisponde a una caratteristica delle famiglie e in particolare il punto con la dicitura deprivazione alimentare che evidenziate in arancione
Corrisponde alla caratteristica di un mancato accesso a una dieta adeguata per leggere i risultati dell'analisi guardiamo quali sono i punti che nello spazio del grafico sono maggiormente vicini al punto della deprivazione alimentare
Quei punti corrisponde alle caratteristiche che nella realtà coesistono maggiormente con la condizione di mancato accesso a un cibo adeguato
I risultati di questa analisi fattoriale ci dicono che al di là delle caratteristiche socio demografiche delle famiglie sono i fattori economici
A incidere maggiormente sul rischio di mancato accesso ad una alimentazione adeguata di una famiglia in Italia e i fattori economici sono i bassi redditi e la precarietà lavorativa
Bassi redditi intendiamo quelle variabili quelle caratteristiche delle famiglie che per esempio il fatto di arrivare con
Difficoltà a fine mese il fatto di avere spese in arretrato come bollette affitto ma anche non avere accesso alle cure mediche a causa di mancanza di soldi
Per quanto riguarda invece la precarietà lavorativa sicuramente parliamo di famiglie con componenti disoccupati ma soprattutto parliamo di famiglie con componenti Abass in condizioni di bassa intensità lavorativa ad esempio che lavorano ma con contratti a tempo determinato o con contratti a tempo parziale è un part-time involontario
Questo quindici dice questi risultati ci dicono cose molto importanti innanzitutto ci dicono che la povertà alimentare il rischio di povertà alimentare è molto legato a al lavoro povero che al lavoro precario
E ci dicono anche che in modo contro intuitivo però sono più a rischio le famiglie con persone che lavorano ma lavorano per esempio con contratti
Precari rispetta le famiglie che invece hanno dei componenti disoccupati questo probabilmente perché le le persone che lavorano ma in modo precario hanno un meno accesso ai sussidi pubblici
E e quindi solo risultati importantissimi perché lei caro veramente il discorso del lavoro e del lavoro povero a il discorso dell'accesso al cibo in modo intrinseco
Abbiamo poi in inoltre guardato alle varie categorie dei lavoratori di lavoratori per vedere quali sono quelle più a rischio di povertà alimentare abbiamo visto che sono i lavoratori dipendenti i più a rischio di di mancato accesso a una dieta adeguata
E e questo quindi conferma il crollo del del mito del lavoro dipendente che possa essere un fattore di protezione dalla povertà e dalla povertà alimentare
Abbiamo in ultimo analizzato a livello di perso popolazioni più fragili e più vulnerabili abbiamo guardato al gatto di genere perché chiaramente sappiamo che in Italia il tasso di disoccupazione femminile
E di inattività sono più alti di quelli maschili infatti le donne sono anche i più a rischio di povertà alimentare e abbiamo fatto un confronto tra i tassi di occupazione femminile a livello regionale e la percentuale di mense scolastiche nelle scuole
Della regione e abbiamo visto che in nelle regioni dove c'erano più mense scolastiche corrispondevano dei tassi di occupazione femminile più alti e nelle regioni in cui c'erano meno mense scolastiche corrispondevano invece tassi di occupazione femminile più bassi quindi si può vedere un qualche legame in qualche modo una col una correlazione e comunque guardare alle mense scolastiche non solo come assolutamente strumento importantissimo per la garantire almeno un pasto sale completo ai figli agli studenti ma anche come strumento di conciliazione famiglia-lavoro per i genitori soprattutto per le madri che spesso sono le principali persone che hanno carichi di cura nella famiglia
Con questo passo la parola dal Tressa Tommaso per l'excursus sull'analisi delle politica
Ok grazie Giulia inizio soltanto
Grazie mille
Visco anch'io ai ringraziamenti per l'organizzazione dell'incontro di oggi anche per l'invito e con il mio intervento andrò sull'analisi delle misure di contrasto alla povertà alimentare
La domanda che ci ha guidato è stata effettuata la profilazione del fenomeno come rispondiamo al questo fenomeno all'interno del nostro Paese sia sul piano nazionale che su quello locale
Sul livello nazionale abbiamo analizzato le misure dirette di contrasto alla povertà alimentare quelle indirette ovvero di sostegno al reddito non specificamente rivolto all'occupa al contrasto della povertà alimentare ma che per le caratteristiche delineate ai degli interventi iniziali sono fondamentali per il contrasto alla povertà materiali barra economica
E livello locale con un focus su cinque città metropolitane su cui abbiamo appunto analizzato la Coop Costruzioni degli interventi territoriali anche la creazioni di reti multi attore tra pubblica amministrazione e venti del terzo settore per rispondere al fenomeno attualmente la misura di contrasto principale per la povertà alimentare a livello nazionale e la carta acquisti dedicata a te introdotta nel due mila ventitré
Si tratta di un supporto monetario specificamente rivolto a situazioni di vulnerabilità alimentare che a differenza di misure parallele come quella appunto del pacco alimentare introduce il principio di libertà di scelta ovvero le famiglie ricevuto il sostegno possono scegliere liberamente di acquistare i prodotti sul mercato del alimentare senza appunto doversi vincolare a la scelta di alcuni prodotti come quelli appunto contenuti e il Papa alimentare e per questo abbiamo ritenuto sia sicuramente meno stigmatizzando e si rivolge a nuclei familiari più esposti al fenomeno della povertà alimentare come anticipavano Julie Livia
I nuclei familiari numerosi con almeno tre componenti e da quindi priorità affabili a famiglie con figli minori a carico
E inoltre rappresenta appunto un supporto per la cosiddetta passabili già della povertà vero coloro che non accedono alle misure di contrasto alla povertà estrema come vedremo dopo l'assegno di inclusione
Ma che al contempo vivono situazioni di povertà
Poiché appunto sono spostiamo il terzo pc vulnerabilità quotidiane tuttavia permangono alcune criticità strutturali nel divino alcune l'approccio residuali selettivo ed emergenziale della misura si tratta di una tantum di cinquecento euro
Che di fatto appunto viene rivolta soltanto a famiglie con almeno tre minori a carico ed esclude per questo anche le famiglie che sarebbero nelle stesse condizioni ma che non hanno a carico punto it e minori
Aumenta scusate c'è una stanza di percorsi di attivazione sociolavorativa no né tanto meno di educazione alimentare e per questo appunto non sono mirati al supporto all'autonomia
è al contempo c'è una stanza sostanziale di dati pubblici per il monitoraggio della misura che come dice queste partita nel due mila ventitré e chi quindi non ci consente di tracciare una monitoraggio completo di
Del del dell'utenza quindi le famiglie raggiunte ma anche dei suoi risultati
La seconda misura analizzata e quella del reddito alimentare in questo caso non parte non parliamo di un supporto monetario maggio iniziativa sperimentale attualmente è partita in A quattro città metropolitane Genova Firenze Napoli e Palermo
Che ha come duplice obiettivo quello di ridurre lo Specola diventare quello di supportare le persone in condizioni di povertà tramite appunto il recupero di prodotti alimentari che sono appunto l'eccellenza alimentari che sono appunto forniti dagli esercizi commerciali si tratta quindi di una misura di supporto a alla Coop Costruzioni di reti molti attori
Anni tra pubblica amministrazione e da enti del terzo settore
Che in questo momento hanno da un lato ha ha incentivato il protagonismo dei comuni e degli enti locali quindi anche della costruzione come ricevo di reti sinergica e per il contrasto al fenomeno
E hanno anche supportato attraverso dei sistemi efficaci di tracciabilità
Appunto il monitoraggio delle eccedenze recuperate un po'in continuità con quello che era stato costruito con l'ex ad attualmente contenuto nel fondo sociale europeo
E che ha più o meno le stesse caratteristiche tuttavia anche quindi vi diamo delle carenze sostanziali
Ci potrebbero essere un punto di partenza appunto migliorare questa misura anche nel futuro
Anche in questo caso parliamo di un approccio per lo più emergenziale attualmente non ci sono servizi di attivazione socio la volativa degli degli beneficiari per cui non sono orientati all'emancipazione la capacità azione del singolo individuo che oltre alla povertà alimentare e esposto alcuna moltiplicità di vulnerabilità
Dall'analisi qualitativa inoltre emerge un sostanziali disallineamento mismatched fra i numeri l'entità del fenomeno e i fondi assegnati
I fondi sono stati assegnati per lo più sul sui dati del fare adesso dell'utenza Feat del due mila ventidue questi oltre ad essere appunto datati dal TAR non corrispondono al agli all'intero
Al quadro insomma completo del fenomeno
Gli oneri amministrativi e burocratici il costi in termini appunto burocratici della misura in termini di tracciabilità e documenti di trasporto sono attualmente segnalati da alcuni intervistati come principali ostacoli e anche in questo caso c'è una sostanziale assenza di dati pubblici
Veniamo ora alle misure indirette di contrasto alla povertà che quest'condono al sostegno al reddito ma che sono tuttavia principali cruciali per il contrasto al fenomeno
Perché da un lato sostengono appunto che Petito che come si diceva prima uno dei principali principali cause di
Deprivazione alimentare e guardano in maniera sempre più attenta a le famiglie vulnerabili che come dicevamo sono tre principali target
L'approccio in questo caso stia nel caso dell'assegno di inclusione che di supporto formazione lavoro e proprio attentato all'autonomia quindi sappiamo esserci dei percorsi
Individualizzati dire riattivazione sociali e lavorativa che possano supportare l'individuo ma l'intero nucleo familiare verso la fuoriuscita del
Della condizioni di povertà
Tuttavia anche in questo caso individuiamo se diciamo contestualizzato all'interno del fenomeno del della della povertà alimentare individuiamo delle criticità sia in termini di accessibilità che di adeguatezza di questi misure
La misura del assegno di inclusione e anche quella dello supporto formazione lavoro rimane fortemente categoriale
Sono esclusi i nuclei familiari ad esempio quelli più giovani che sarebbero invece appunto più colpiti dal dal fenomeno della povertà in alimentare
Attualmente corrisponde c'è un un disincentivo all'inserimento lavorativo delle madri poi che diciamo in Generali sono esonerate dal partecipazione a percorsi di inclusione perché la misura appunto prevede questa estensione per coloro che hanno carichi di cura quindi pensiamo che la percentuale spostato
Concentrare per lo più sulle donne è dunque anche sulle madri
Anche in questo caso in termini di accessibilità mancano dei dati sull'impatto e l'efficacia di queste misure
Sia nel nel primo che nel secondo caso in termini di adeguatezza il contributo non è commisurato al carovita nel caso della di e si tratta di una misura insufficiente residuali temporanea nel caso il supporto formazione
E lavoro qui ritrovate una citazione di un intervistato che appunto fa riferimento proprio al carovita e l'impossibilità comunque di arrivare a fine mese nonostante
Il il il beneficio
Economico una scarsa personifica personalizzazione dei percorsi con un'offerta di lavoro congrua che spesso non corrisponde alle caratteristiche del o della beneficiaria
E l'assenza appunto di strumenti di riattivazione personale che come dicevamo inizialmente e cruciale per la fuoriuscita dalla condizione di povertà che spesso non è tempo Rania mai latente
E andando avanti appunto sulle misure invece di natura familiare anch'anche se indirette ma fondamentali perché uno dei target principali come dicevamo è proprio quello delle famiglie soprattutto quelle numerose più giovani
Anche in questo caso la logica indistinti sicuramente fra i vantaggi sottolineiamo una logica universalistica che raggiunge l'intera platea delle famiglie di sosta Ennio a agli anni famiglia
Un supporto all'attivazione dei giovani che non vengono accompagnati lungo tutta la fase di gioventù ma che appunto sono supportati fino alla maggiore età di ventun anni nel caso in cui siano coinvolti i percorsi formativi
è nel caso tipo di bonus nidi la sposta la conciliazione vita lavoro fondamentale poiché prevede appunto la partecipazione da parte dei minori
Al tempo pieno a scuola o alla fruizione della mensa scolastica quali strumenti fondamentali per il contrasto alla povertà alimentare
Alcune criticità prima di via Piave nelle conclusioni anche in questo caso se correlate diciamo alla contrasto al fenomeno della povertà alimentare i requisiti di accesso e risultano restrittivi in qualche caso per a appunto alcuni o alcune lavoratori e lavoratrici
C'è un rischio di non ti k.o. ovvero di non conoscenza di questi misure che alcuni di di nuclei familiari non vi accedano per svariati svariate motivazioni per porta quei trovati anche degli approfondimenti su simboli dimensioni
In termini di adeguatezza c'è una frammentarietà tra queste misure che vedete qui citate è un ammaccata mancanza di dati anche in questo caso rispetto a l'integrazione tali misure e anche all'efficacia di queste misure rispetto ad singoli dimensioni di povertà e non e anche in questo caso il lo scaglionamento visse di tipo progressivo in realtà potrebbe essere come è già stato dimostrato da diversi studi accademici un po'una potente potenziali disincentivo al lavoro femminile per concludere le politiche nazionali e di contrasto alla povertà alimentare sebbene ci siano stati dei passi in avanti notevoli negli ultimi vent'
Anni sono ancora orientati verso l'approccio emergenziali orientato per lo più o con un approccio appunto frammentato è emergenziale che ecco non non aiuta a ricostruire un quadro integrato delle politiche di supporto alla al fenomeno c'è un'attenzione sicuramente crescente verso i nuclei vulnerabili ma polacco ancora effetti categoriali barra residuali sia in termini di targhette che quindi di utenza che può accedere alle misure che di risorse che vi sono state stanziate mancanza di spazio disposte strutturati e poi da ultimo ma è stato citato più volte quindi e fondamentale porre l'attenzione su questo la scarsità di dati di valutazione
Per delle misure
La nostra analisi come anticipava introduzione si è focalizzata anche su alcune città metropolitane il focus ha riguardato Bari Milano Napoli Firenze Genova e Aline a partire dall'analisi delle misura all'interno di queste città ma che in realtà ha riguardato anche una un gruppo un novero più ampia di città metropolitane ci siamo resi conto che sebbene questi siano le più esposte al fenomeno della povertà alimentare che quindi siamo più esposte al fenomeno della di privazione
All'interno di questi territori si creano si sono create delle esperienze di innovazione sociali ovvero orientati ad un modello olistico che mette mette assieme il contrasto lo spreco è alla deprivazione alimentare non ho il tempo di focalizzarmi su ognuno di questi casi ma per questo invito a leggere il reporter
Ma la graduale transizione verso questi modelli olistici che guardino alla povertà alimentare come inserita all'interno di un fenomeno multidimensionale che ha diverse sfaccettature così come emerso
Dalla profilazione iniziale deve essere anche lo scopo delle politiche a livello nazionale vi ringrazio passo la parola Giulia
Mille Anna dottoressa De Tommaso per il suo intervento io concludo
I nostri interventi partendo proprio dal quadro che abbiamo tracciato durante questo ora e vorrei quindi presentarvi le proposte che come azione contro la fame abbiamo elaborato e che secondo noi si sono indispensabili per una risposta strutturale dignitosa insostenibile sul lungo termine alla povertà alimentare
Assai deciso verso il primo punto non può che partire dal diritto al cibo in particolare dal riconoscimento del diritto al cibo nella legislazione italiana
Noi sappiamo che il diritto al cibo è sancito da numerosi strumenti internazionali che sono stati ratificati dall'Italia ma a tutt'oggi non è espressamente inclusione nella legislazione italiana e nella Costituzione questo crea delle situazioni in cui vi sono politiche che cercano di contrastare la povertà alimentare e promuovere un accesso al cibo ma sono spesso molto frammentate come abbiamo visto e con un approccio emergenziale quello che noi pensiamo si è che partendo da riconosce il diritto al cibo nella legislazione si può veramente passare ha un approccio basato sui diritti che ha un approccio sicuramente
Più olistico che tiene conto poco della dignità della persona che va a rispondere ai bisogni
Al problema della povertà alimentari e anche papà la garanzia del diritto al cibo e dell'accesso al CIPE in modo multidimensionale
In questo senso il nostro la nostra seconda proposta è proprio un maggior coordinamento delle autorità e degli attori competenti
Come abbiamo visto ci sono tanti attori e tanta autorità coinvolte ci sono tante politiche misure in atto a livello nazionale e locale al momento per contrastare la povertà alimentare che spesso non si parlano tra di loro sono frammentate e slegate
Quello che noi proponiamo l'istituzione di un tavolo di lavoro istituzionale per il contrasto alla povertà alimentare e l'accompagnamento verso l'autonomia
Questo tavolo coinvolgerebbe sicuramente tutti i vini dei ministeri principali e competenti a partire dal Ministero
Del lavoro e delle Politiche Sociali Imasaf il ministero dell'economia delle finanze ma anche quello della salute incluso anche le regioni e gli enti locali importantissimi nel mettere a terra proprio e politiche a livello più locale territoriale
E quello che auspichiamo che un tale tavolo di lavoro abbia in qualche modo una rappresentanza da parte delle delle persone che vanno vengono aiutate da queste politiche e quindi dai destinatari delle politiche così da avere un processo decisionale il più inclusivo possibile ma anche
Un'efficacia delle delle misure che vengono istituite che vanno vadano veramente a rispondere ai bisogni reali delle persone ascoltando né le difficoltà e le barriere all'accesso al cibo
Mi collego con il fatto che come avete sentito il tavolo di lavoro che noi proponiamo è un tavolo di lavoro sia per il contrasto la povertà alimentare ma anche per l'accompagnamento verso la può l'autonomia e questo si ricollega al nostro terzo punto ovvero sostenere interventi e politiche che mirino all'autonomia dei destinatari
Quindi abbiamo visto dall'analisi delle politiche che soprattutto le politiche dirette al contrasto alla povertà alimentare come la carta dedicata a te e il reddito a diventare mantengono tuttora un approccio piuttosto emergenziale
Che non è integrato da
Servizi di attivazioni era inserimento lavorativo
Quello che noi proponiamo è ospitiamo sono interventi invece più mirati alla fuoriuscita da una condizione di povertà e quindi verso l'autonomia
E di partire veramente nell'impostazione degli interventi guardando la condizione delle persone destinatarie per persone che possono sono in grado di lavorare avere sicuramente un sostegno immediato per sostenere i bisogni nell'emergenza ma poi immetterli in per corsi di formazione che portino al reinserimento lavorativo
Ma anche alla riattivazione personale qui mi ricollego alla nostra esperienza progettuale del Progetto mai più fame dall'emergenza l'autonomia abbiamo visto che senza una riattivazione personale vera e propria
Che mi porti a un'autostima accresciuta è una motivazione al lavoro il reinserimento lavorativo none abbastanza efficace
Questi percorsi auspichiamo che siano anche il più personalizzati possibile
In base alle competenze al background delle persone destinatari
Per le persone invece che non possono lavorare chiaramente avere un sostegno sostenuto nel nel nel tempo e congruo con i bisogni ed esce le persone che già lavorano ma sono in condizioni di povertà alimentare come abbiamo visto il lavoro poi però comunque legato alla condizione di povertà a rischio di povertà alimentare
Avere una struttura di politiche che porti ad aderire un lavoro che permetta l'accesso a una dieta sana questo si collega nostro quarto punto a un punto fondamentale che abbiamo visto dei risultati delle nostre analisi
Quanto sia necessario e urgente avere delle politiche a livello nazionale che portino a ad avere un lavoro in Italia che garantisca l'accesso a una dieta sana ed equilibrata
Bisogna sicuramente partire da un innalzamento generale dei salari
Tenere a mente in questo in questo senso quanto sia importante che i salari siano comunque che siano comparabili al aumento dei prezzi dei beni alimentari causato dall'inflazione degli ultimi anni quindi tenere sempre a mente questo collegamento
Ma anche promuovere per le fasce ancora più così vulnerabile marginalizzate promuovere un reinserimento lavorativo nel mercato del lavoro nel nostro Atlante della fame in Italia abbiamo comunque un focus proprio sui gatta di genere
E quindi come avevo accennato in un intervento precedente sicuramente il ruolo della mensa scolastica importantissimo anche come strumento di conciliazione famiglia-lavoro quindi ne ospitiamo un accesso universale le mense scolastiche una disponibilità sul territorio
Nazionale delle mense scolastiche e anche un accesso più gratuito e agevolato ma per le famiglie in difficoltà in povertà alimentare
Ma vediamo dalle analisi a livello territoriale che abbiamo svolto soprattutto sul territorio di Milano vi è anche un problema di non solo disponibilità ma accesso ai servizi per l'infanzia che sono uno strumento di conciliazione famiglia-lavoro importantissimo per i genitori che abbiamo visto presenti sul territorio di Milano
Esserci dei servizi come il tre del doposcuola importantissimi per i genitori a livello lavorativo ma che non sono accessibili per genitori che non non ancora non lavorano ma sono in cerca di lavoro e che quindi crea una barriera al reinserimento lavorativo femminile l'abbiamo visto tanto
Con le partecipanti al nostro progetto sulla sede di Mila sulle sedi di Milano
Chiudo con l'ultimo nostro la nostra proposta riguarda i dati che abbiamo visto essere un problema comune a tutte le misure e politiche attualmente in vigore
E questo crea una mancanza di monitoraggio dell'efficacia delle misure qui quello che ne ospitiamo è veramente una creazione di un sistema di monitoraggio trasparente e accessibile
In cui vengano pubblicati i dati aggiornati completi sulle misure e le politiche in vigore
Riguardo ossia lo Stato super attivo ma anche la copertura quindi a chi vengono destinate queste misure come vengono utilizzate le risorse e soprattutto gli esiti i risultati di queste misure penso per esempio alla all'assegno di inclusione il supporto per la formazione e lavoro avere dei risultati dei degli esiti occupazionali dei percorsi di formazione dell'inserimento lavorativo e avere dati pubblici a riguardo
Chiudo questo evento dicendo che il nostro il nostro obiettivo di oggi era sicuramente porre l'attenzione del pubblico e insomma delle istituzioni
I dati allarmanti sulla povertà insicurezza alimentare in Italia soprattutto l'aumento recente del della mancanza di accesso a un ciclo di quattro nelle famiglie in Italia attenzionare anche il legame che la povertà alimentare l'insicurezza alimentare hanno in Italia con il lavoro povero e i bassi redditi e la precarietà lavorativa che sono dei discorsi assolutamente attenzionati nel grande pubblico ma anche nella al lavoro nel lavoro parlamentare
E e sicuramente questo evento vuole essere un primo una un primo momento di dialogo e di dibattito speriamo che il dialogo sia sostenuto e costruttivo nel tempo e per costruire insieme
Una un insieme di politiche strutturate dignitose i che mirino l'autonomia per risolvere insieme l'aria il problema della povertà alimentare in Italia ringrazio tutti quanti e le relatrici e l'onorevole Giraglia ancora per la disponibilità
Il reporter disponibile sul sito