Presentazione del libro "Un ateneo internazionale. L'Università per Stranieri di Perugia tra passato e presente (1925 - 2025) (Futura libri)

Bisogna a
Allora buona sera a tutti prego accomodate dissi non so adesso
Buona sera a tutti grazie di essere venduti grazie ai relatori grazie all'autore io mi prendo il compito di fare una introduzione
Che spero che aiuterà poi facevo nel dibattito perché credo che falò divo alcune cose essenziali sul sul libero
Che aiuteranno con gli altri irrigatori a intervenire cioè prima i salutisti per parlo io poi i saluti istituzionali e poi i relatori
Quindi sono molto contento di ospitare questa presentazione
Del libro di Alberto Stramaccioni dedicato alla storia dell'Università per stranieri di Perugia
Nel centenario della sua nascita come ente autonomo nel mille novecentoventicinque
Ho in realtà il tipo di di presentazione eccetera avrebbe fosse giustificato una sede pubblica più che una sede privata
Però va bene noi io ne d'autore ha insistito perché fossimo noi ora organizzare questo dibattito io lo prendo come un complimento e cerco di essere in questo senso naturalmente dirò quello che penso come sempre senza tanti
Tanti tanti formalismi allora
Che cos'è questo di Libero è una guida intelligente e ragionata dell'Università per Stranieri lungo i suoi cento anni di vita
è un libro perenne ma non tanto breve non richiede un certo impegno
Per leggerlo ci sono tre sezioni la prima è dedicata al periodo che mille novecentoventicinque mila trecentoquarantatré dal titolo le origini era fascisti zonazione incompiuta
La seconda parte parte dal quarantaquattro arriva al novantuno si intitola dalla crisi alla crescita e la terza sugli anni dal mille novecentonovantadue fino ad oggi
La sfida interna ed internazionale
Ho ciascuna sezione Chauncey contiene un saggio dell'autore
Che riassume i punti i temi principali del periodo
E poi un'appendice di tabelle molto importante che riporta in modo dettagliato i numeri degli iscritti ai corsi di dell'Università divisi per nazionalità quindi uno sforzo estremamente dettagliato
Perché sicuramente ha richiesto un importante lavoro di di analisi anche di assemblaggio
Nell'ultima sezione dal novantadue ad oggi
Si articola separatamente sia per i corsi di lingua
Cultura e sia per gli scritti avrà avrà facoltà e poi diversi dipartimenti a quindi diviso per i diritti diversi corsi di laurea
Quindi è veramente una una un'analisi veramente estremamente puntuale ed accurata potete trovare qualsiasi Nuku qualsiasi nazionalità in qualsiasi hanno se Arcore qua quanti hanno frequentato l'università per stranieri
Io riassumo il dato finale che mi ha interessato che nel corso della sua vita
Dell'Università per stranieri sta è stata frequentata da circa mezzo milione di studenti
Il che ci dà il senso di una certa di una una irradiazione notevole
Dei suoi corsi poi ogni ognuna di queste tre sezioni che ha nominato c'ha un apparato fotografico molto interessante
Dove si possono vedere foto abbastanza inedite con i volti dei personaggi che qualche volta dicono più di tanti di tanti discorsi
Ed invece personaggi e situazioni quali sono i temi principali di una storia dell'università bar sono i mutamenti istituzionali
Devoluzione didattica e formativa nel caso da un issare io ci metterei
Come è una specie di capito qualche andrebbe poi in futuro approfondito ulteriormente i rapporti con l'Università degli Studi perché le due università comunque hanno sempre avuto un hanno sempre interagito avuto un rapporto abbastanza forte
Poi l'attività promozionale in campo internazionale e questo è molto importante anche molto complessa perché l'università sempre avuto rapporti con il ministero degli Esteri le varie iniziative nel campo della cooperazione della diplomazia culturale eccetera
Poi le dinamiche della popolazione studentesca queste come dicevo almeno dal punto di vista di chi ha frequentato sono benda bene esplorate dal vivo di Stramaccioni
E poi al suo tema che viene accennato viene da ha toccato
Non certo esaurito il rapporto con gli organi di governo nazionali e locali e anche i cittadini
Ecco non si può chiedere a un libro di Rieti vi è un solo libro
Di approfondire tutti questi temi però alcuni come per esempio i mutamenti istituzionali e gestionali
Sono trattati in modo abbastanza chiaro ed esauriente
Ora ha detto a questo punto che è uscito da poco un altro volume notevole volume commemorativo
De l'Université de N delusi tappe stranieri edito dalla Treccani a cura di cinque Salvatore cinghiali Valerio De Cesaris ed altri
E questo è un volume molto denso molto ricco di saggi su svariati argomenti su svariati periodi però a mio giudizio è un volume diretto a un po'a un a un pubblico di specialisti
Difficile o popolo come una sintesi generale
Ecco alcuni saggi sono molto interessanti ma richiedono un'attenzione una è una è un interesse particolare
Ecco invece Stramaccioni cosa vuole fare qui vuole rappresentare un primo punto fermo sulla storia complessiva dell'ateneo questo scooter Centanni a cent'anni dalla sua nascita sembra sia una una un obiettivo sì intanto lodevole e secondo me anche riuscito
Entriamo un attimo nel merito delle tre sezioni
Quindi dunque il primo il primo la prima sezione quella diciamo dare la nascita al quarantaquattro è stata è stata fosse studiata di più non ci sono molti saggi eccetera
E ci ci si è arrovellato intorno alla romanda di quanto alcuni estratti sia stata un veicolo di propaganda del regime fascista
La risposta di Stramaccioni che peraltro non è nuova perché lo ha già offerto altre volte e qui però viene offerta in modo molto semplice lui dice si tratta di una fascisti inserzione incompiuta fra virgolette
Le radici della stranieri affondano nel periodo antecedente all'affermarsi del regime fascista
Furono frutto dell'elaborazione di un gruppo di intellettuali soprattutto Perugini
Ma non solo che riuscivano a proporre un modello di diffusione culturale in una dimensione prima locale e poi internazionale e questo fu un a mio giudizio se lo guardiamo anche a distanza di cento anni
Uno uno www una uno una cosa veramente notevole uno uno uno uno una un'azione una una intrapresa veramente importante è notevole chi furono i protagonisti ne furono i protagonisti soprattutto due questo sta marcendo ribadisce
Astori Lupatelli e Romeo Galli Ringo un po'più nell'onice amo un po'un passo più indietro intonano Facci costi di una rete di contatti che portò alla costruzione di dei corsi di alta cultura
Riservati agli stranieri e poi alla definizione di un vero e proprio Istituto di tipo universitario
Con non è qui il tempo però i controlli per ripercorre questa vicenda
Ma indebolì Stramaccioni insiste che questa questa storia della prima parte dei comuni strano un può essere tutta iscritta nel Progetto fascista anche se il consolidarsi del regime
In tre S obiettivamente una torsione propagandistica ideologica soprattutto durante gli anni Trenta
Ecco per quel per certi aspetti questo dibattito su misura lui sta per stranieri qui ci metto qualcosa di mio diciamo
Mi mi ricorda quello sulla casa italiana di New York di Prezzolini non sono dei dibattiti che corrono abbastanza paralleli Prezzolini
L'ODIHR diresse la casa italiana di degli durante gli anni Trenta no Prezzolini era un uomo di destra conservatori nazionalista
E non diversamente da quanto lo fossero sia Lupatelli che galleggia tuttavia non fu mai completamente allineato al regime si si servono degli spazi di autonomia per esempio adesso gli intellettuali ebrei
Doveva però tenere conto anche lui chiede risorse arrivino dal Governo e non poteva quindi da esimersi di rispettare certi canali istituzionali
Ecco mi sembra che dovute differenze no perché la la causa italiana dipendeva da un anche da un'università americana però anche il lavoro fece Lupatelli a Perugia fu in qualche modo analogo
Allinearsi non solo era necessario
Ma forse dal suo punto di vista anche utile dello doveroso ma lo stesso tono e poi dice scordi difendere l'autonomia del Progetto che aveva costruito e quindi una cultura italiana all'estero
Nel modo più aperto e plurale possibile nei tempi dati e questo mi sembra che venga fuori dalle dallo studio di Stramaccioni ma anche da altri
Questo dibattito fosse assorbito troppe energie
E non credo che si arriverà mai a un consenso da tutti fra tutti gli studiosi mi piace solo ricordare il ruolo di Aldo Capitini che eletto dagli alleati commissiona commissario da stranieri nel mille novecentoquarantaquattro
Ho però le necessarie cesure necessarie perché non è che si poteva far finta che non fosse successo niente
Il nuovo ma senza rinnegare il passato parabola di queste ben noti italianità aperta
Invitò intellettuali ebrei già perseguitati fatte mi hai detto di mediazioni sviluppa un rapporto di collaborazione intelligente tuffi coppole autorità alleate non infierì mai sul suo predecessore anzi gli tributò alcuni discreti i riconoscimenti
Ecco credo che i due anni e mezzo a questa è la mia valutazione ma credo condivisa anche da Stramaccioni
Passati a Luni strana illuminano molto bene alcune qualità di modestia intelligenze anche a suo modo di tre eticità di Capitini lasciamoci così alle spalle questo primo periodo
E arriviamo a quello più però insomma prosaico meno eroico
Dai costruzione dopoguerra l'espansione qui potrà così i protagonisti non furono solo gli obiettori per esempio Carlo Sforza Carlo Sforza ministro degli Esteri prestigioso Matteuccia venne pochissimo
Ma le figure diciamo di di appoggio di condividere dirigenziali
E una di queste mi piace sottolineare è quella di Ottavio prosciutti che fu per lunghi anni direttore dei corsi prorettore e poi alla fine nell'ottantuno fu riesumato
Come vettore e ma ormai era molto anziano vi rimase per un anno un anno e mezzo
Ecco è una figura molto nota nella città un intellettuale di sicuro valore però ancora e poco la sua biografia e poco e poco conosciute e valorizzata accanto a lui c'era la figura di Carlo rischia primo atto correttore poi rettore con qualifiche politiche ecco da un esponente democristiano sottosegretario alla Pubblica istruzione dei governi De Gasperi ecco rischia inizia questa filiera rischia poi Valitutti po'
Ospite della sono esponenti politici soprattutto democristiani no vari tutti era liberale
Però aveva forti contatti anche con il mondo democristiano
Che era un raccordo fra il mondo ministeriale e da stranieri e questa è una continuità preziosa fu una continua preziosa per abbracciare i fini istituzionali finanziari e politici
Che garantivano anche l'espansione dell'ateneo fino al numeri prima inimmaginabili
Possiamo vedere il contraltare di questo nella figura cioè contrattando un altro esempio si incontra in un certo senso il corrispondente di questa presenze Inés
Nella figura di Erminia Louis apre gli studi anche lui rappresenta questo tipo di presenza e di filiera
Ho allora in questo periodo mi è sita si espande moltissimo il picco si raggiunge nel mille novecentottanta con oltre dodici mila iscritti
E si rafforzò l'offerta didattica qui Stramaccioni giusta giustamente ricorda sia pure brevemente la figura di Romano Guarnieri pioniere di un modello di Insiel di un metodo di insegnamento della lingua
Che ai suoi tempi paghiamo anni quaranta cinquanta
Fu più rivoluzionario non mancavano problemi uno dei quali il crescente eguali Isma'fra il potere e rosso locale e regionale era ridotta bianca devo visita per stranieri
Questo può essere teoricamente si può costruire con un momento di competizione virtuosa oppure si può costruire come un momento di incomprensione e di mancanza di dialogo e di paralisi amministrativa
Dunque non restano cioè non è che cita una soluzione a questo però insomma indica almeno il problema
Terza sezione l'ultima dalla statizzazione fino ad oggi
Qui naturalmente c'è una grande trasformazione illuminista per stranieri diventa un ateneo come gli altri
Si dota di facoltà e dipartimenti si ricostruisce una fisionomia accademica molto più strutturata deve immettersi navigare con le sue forze nel mondo più quote sempre più competitivo dell'istruzione superiore italiana ed europea
Non più quindi solo i corsi di lingue alta cultura riservata soprattutto agli stranieri ma un'offerta accademica rivolta a studenti soprattutto italiani
Anche se è una delle talco apposta particolarità positive dei corsi di laurea e anche dei master offerti dalla stranieri che attirano ancora oggi una percentuale abbastanza che razza di stranieri
E tuttavia il core business è ormai quello degli studenti italiani e questo composte questi studenti vanno attratti rispetto ad altre scelte formative ecco questo cambiamento che inizia nel novantadue
Ma continua fino ad oggi forse non è ancora del tutto terminato
La prima domanda che mi sono fatto io ma che in parte viene riflessa nel libro di Stramaccioni e se questo fosse veramente necessaria no
Ma mi sembra che stiamo Stramaccioni ritenga questa domanda una domanda un po'astratta forse anche inutile infatti tutto conduceva in quella direzione sia dal punto di vista interno del grande sviluppo degli apparati didattici del personale
Sia dal punto di vista esterno consulti con le successive riforme che ridisegnava non aveva faccio vedere Lardaro geografia decade distruzione superiori a cui occorreva in qualche modo adeguarsi
Lo sbocco fosse inevitabile della stati Tito acquistati in stazione o meglio palificazione dov'era inoltre risolvere e in parte fosse ha risolto il tema delle risorse disponibili
L'ultima parte del volume qui arrivo alla mia compatibile conclusioni
è una storia di questo rincorse questa rincorsa spesso affannosa
A trovare un nuovo equilibrio disegna anche ridisegnando corsi nel campo dell'italianistica della comunicazione del marketing e così via ce n'è una lunga serie che vengono presentati nel volume i numeri di Stramaccioni offrono in qualche caso un po'di conforto in altri vivevano che questa rincorsa non ancora vige raggiunto un in un risultato sicuro e stabile infatti i numeri sono scesi negli ultimi vent'anni sia per quanto riguarda i corsi specifici della stranieri
Sia per l'attuale core business dei corsi di laurea dei corsi di master
Ce la farà questa istituzione così singolare per parte aspetto così geniale attuare una propria rotta se nei prossimi decenni con la domanda che viene fatta nelle linee che faccio io insomma
è aperta ma lo faccio con spirito costruttivo
Stramaccioni ha dedicato una parte importante della sua vita ai corsi da stranieri di cui sicuramente apprezzato vietava la chiatta vitalità l'apertura
A popoli e culture che nessun'altro insegnamento gli avrebbe potuto probabilmente procurare e anche il sottoscritto come cittadino di Perugia ospita un esito positivo di questa trasformazione in quanto punì strane
In quanto ricordo io vi conoscono vista comuni del mento distintivo che rende la nostra città più significativa importante di quanto altrimenti non sarebbe ecco scusate questa prima introduzione ma forse aiuta a inquadrare bene
I libri quello di questa di cui parleremo
I saluti istituzionali
Sono hanno verranno offerti da Mexès Massimiliano Marianelli Magnifico Rettore degli studi io è sita in studi di Perugia da poco
Da poco eletto eccolo qua
E poi Tommaso Boy vicepresidente della giunta regionale umbra scusi della della Giunta regione Umbria e assessore
Quindi a voi la parola
Grazie ringrazio per questa ricca di sesso esaustiva e di respiro presentazione
Che ha aperto in qualche modo tutti gli scenari possibili interni a questo prezioso libro del professor Stramaccioni dell'amico conosciuto particolarmente in questi ultimi mesi sono particolarmente contento di esserci sia per lui e per l'occasione data e anche per perché l'occasione di incontrarsi con le istituzioni con l'assessore
Cultura nonché vicepresidente per la Giunta con cui di fatto la seconda volta possesso impressionante a Volterra per un convegno ma qui impersona perché altre eravamo a distanza e ancora con
Il rettore ve ne state stranieri nonché amico Valerio De Cesaris
è un prestano Xosé occasione quindi risolto dottoressa anche San Vito per la presenza di cinquanta euro
Senatrice
Sì
E i fatti questo in questo in questo caso poi penso che sia quello il Corno d'Africa
Il più importante
Quando si fa la storia dell'istituzione e si ricorda Cento anni di fatto si mette il luce non soltanto il percorso fatto no ma tutte le volte fare una storia Cuem come quella che sintesi molto bene estesa è stata presentata è l'occasione di ripensare le origini no anche dell'istituzione
Perché è nata e dove intende dirigersi no
Io sebbene l'ho conosciuta per gli aspetti storici anche vissuta in una fase particolare negli anni novanta quando ero studente cioè sui Perugia ventuno omicidi che la frequentavano conoscevo stranieri che che che là vivevano
Ho sempre apprezzato questa dimensione e quand'ero bambino adolescente a Perugia certo conoscevo che sapesse di Perugia ma sapevo che c'era straniere che la realtà che attraeva nel mondo per la sua vocazione internazionale chiaramente chiamate declinata nel nome è una delle poche stile università che chiaramente esprimono questa vocazione internazionale come occasione di intercettare voci che vengono da fuori questo questa l'occasione di riflessione sulle origini anche e qui vengo ampia al mio
Al mio ruolo alla presenza anche come come rettore dell'mi sei per il Touring Perugia quella vocazione in cui dicevamo anche con rettore con cui speriamo di poter portare avanti diverse con lavorazioni potremo trovare momenti di scambio
Ripensare le origini della stessa istituzione anche l'occasione di trovare scambi profitti tra le nostre tra le nostre realtà lo dicevamo peraltro pochi giorni fa parlando
Degli accordi internazionali che abbiamo reciprocamente possiamo crescere proprio valorizzando la specificità che ci caratterizza fare una storia significa ripeto ancora essenzialmente questo ripensare la natura dell'istituzione in cui siamo la domanda provocatoria ce la faranno il finale diceva questi se n'è andato avanti
Certamente sì per l'impegno nostro poi magari serve anche la dimensione politica in questo caso invece nazionale oltre che regionale Emma anche il contesto nazionale
Mette in difficoltà le università pubbliche
Non voglio piangere su questo tema ma effettivamente è un tema su cui dovremmo porre attenzione e penso nei prossimi mesi anche qualche azione forte per valorizzarne il loro il ruolo e il significato
E al tempo stesso pensare l'offerta formativa in questa prospettiva dicevo anche gli incontri recenti abbiamo pensato l'agenda anche su temi specifici le università
Hanno una visione e anzi sono chiamati anche all'istituzione a restituire una visione su questa visione ci stiamo riconoscente su grandi temi come quello della pace della salvaguardia
Dell'ambiente no e su questi temi penso che stranieri universale studi Perugia non solo possono con lavorare insieme possono fare progetti che da un'identità umbra nella quale entrambe si trovano aprono ha una visione internazionale diventano centro di attrazione grazie ancora
Semplice
Alla prima di tutto grazie a tutte tutti voi per essere qua sono molto con tanto di questo invito di poter portare i saluti della della Giunta regionale di farlo con i due rettori dei nostri atenei pubblici il professor De Cesaris e il professor Marianelli di farlo con la senatrice Zambrini Ettore della approfondita introduzione
Del presidente Ranieri di Sorbello
In tutto questo
Ne dobbiamo sapere che ogni giorno Perugia si sveglia
E parla trentacinque lingue diverso
Un grande contributo
Deriva dall'università per stranieri
Cent'anni non possono e non devono essere solo una celebrazione sono la conferma che un'idea se giusta se valida attraversa i secoli senza essere intaccata dal tempo
L'università per stranieri nasce cento anni fa con una missione chiara
Raccontare l'Italia al mondo attraverso la lingua la cultura costruendo relazioni dove spesso prevalevano e purtroppo prevalgono ancora le distanze e diffidenza
Nel trentaquattro Indro Montanelli definisce Perugia la Oxford d Italia grazie all'università per stranieri
Mi dà un'immagine potente che riconosce alla città e all'ateneo un ruolo internazionale fondato sulla forza della conoscenza e della qualità culturale andare a recuperare quell'articolo
Ci consente di rileggere le sue parole in cui
Considera la città un giardino una città giardino e la straniere la Serra per i fiori e i frutti migliori
Ma è soprattutto nel dopoguerra che l'ISC questa istituzione fissa definitivamente il proprio orizzonte di valori
Perché con Aldo Capitini rettore commissario della stranieri sceglie di legare la propria identità e principi della pace dell'internazionalità e dell'accoglienza
C'era un è rotto un'Europa che era ferita dalla guerra un'Italia che usciva dall'incubo delle leggi razziali della dittatura fascista dell'occupazione nazista
E Capitini afferma che la cultura non è neutra
Può diventare responsabilità gesto politico nel senso più alto del termine e strumento di convivenza tra i popoli
è una lezione che parla fortissimo anche al presente
In un tempo che ha segnato da nuove guerre da chiusure identitarie da una crescente sfiducia nel dialogo l'Università per stranieri di Perugia rappresenta da cento anni l'idea alternativa
Le diffide le differenze non sono una minaccia ma una risorsa
L'incontro tra culture non indebolisce l'identità ma la rende più consapevole
La conoscenza può e deve ancora essere un ponte e non un muro
Per questo oggi è particolarmente significativo presentare insieme all'autore che sceglie in maniera Moretti Anagni farci parlare di Luigi guardandoci in prima fila
Il volume una volta nell'Internazionale del professor Stramaccioni che ricostruisce corridore e sensibilità questo secolo di storia
Il libro non è solo la cronaca dei fatti ma un racconto divisioni
Passaggi culturali scelte istituzionali che hanno reso l'ateneo un laboratorio di convivenza è uno dei simboli di apertura della nostra città e della nostra regione al mondo
Il contributo è prezioso perché ci aiuta a comprendere come questo patrimonio sia nato si sia trasformato abbia avuto anche delle crisi molto forti
E perché continua ancora ad oggi a parlare al futuro
Oggi la presa alla presenza dei rettori dell'Università per stranieri dell'università degli studi di Perugia questa celebrazione assume un significato ulteriore
Racconta una città una regione che fa della cooperazione tra istituzioni e della conoscenza un punto di forza è una responsabilità verso il futuro
Festeggiare questi cento anni significa allora rinnovare un impegno
Continuare a fare della nostra città della nostra regione un luogo aperto al mondo capace di parlare più lingue capace di ascoltare più lingue e capace di costruire una pace attraverso la cultura Grazia
Grazie a Tomaso poiché grazie anche a professor Marianelli adesso in solo quei due relatori che dovranno un po'misurarsi con i temi sollevati dal dal volume allora prima abbiamo Ylenia in San Vito
Laureata in chimica e tecnologia farmaceutiche nel mille novecentonovantanove ed ha ottenuto il dottorato di ricerca in Chimica e Tecnologia delle sostanze bio attive concluso nel due mila e tre
Quindi lavora al Dipartimento di Farmacia dell'università di Pisa fino a diventare professoressa ordinaria impegnate in politica fin dalla giovane età nel due mila e uno è diventata consigliera comunale a Pisa Assorel penso non per per i Democratici di sinistra venendo rieletto alle elezioni del due mila e tre dal due mila otto al due mila e diciotto assessora delega alle Politiche abitative edilizia residenziale pubblica e sociale nella giunta comunale di Pisa in alle di elezioni politiche anticipate del due mila ventidue viene candidata ed eletta al Senato della Repubblica nelle liste del Partito Democratico meno attuale legislatura segretaria della Commissione affari sociali sanità lavoro pubblico pubblico e privato
Membro delle commissioni parlamentari d'inchiesta delle condizioni di lavoro sfruttamento e sicurezza sul lavoro e altri incarichi che adesso non vi non vi è numero uno nel dettaglio
Ecco poi abbiamo però ecco c'è la Commissione cultura e questa che mi mancava perché altrimenti quindi torno in maggio nella biografia ufficiale però ovviamente è il titolo del qui e viene qui e per perché è membro della Commissione cultura poi Valeria De Cesaris
Un storico contemporanei sta e dal due mila e ventuno vettore alludevo esita per stranieri di Perugia
Sia si occupa prevalentemente di storia politica religiosa con particolare attenzione all'Italia del Novecento rapporti fra cattolici ebrei all'antisemitismo e razzismo i fenomeni migratori
Tra i suoi libri più recenti ne cito solo alcuni perché ce ne sono molti
Il grande sbarco ritarderà scoperta dell'immigrazione nel due mila e diciotto seduzione fascista la Chiesa cattolica e Mussolini mille novecentodiciotto mila novecentoventitré la battaglia perde coscienza e Chiesa cattolica e fascismo mille novecentoventiquattro mille novecentotrentotto e poi nella busta chiusa più recente nella bufera della guerra la Chiesa cattolica fra fascismo e democrazia mila centotrentanove mila novecentoquarantacinque che mi sembra questa sia quasi diceva perché quasi una trilogia finora una trilogia vedere allora quindi poi dopo ci sono tante altre sue collaborazioni e studi naturalmente cioè il suo incarico istituzionale ma oggi non viene qui tant'solo per il suo incarico istituzionale quanto anche per la sua competenza in Storia contemporanea
Allora dottor
Professoressa Ylenia
Anche perché o è la fine sanzionatrice Simoni sono molto contenta di esserlo ci mancherebbe un esperienza
Straordinaria per una che ha iniziato a diciannove anni a far politica chiaramente è una soddisfazione però appare la fine io sono senatrice pro tempore e professoressa per tutta la vita e quindi professoressa pure di legno va benissimo andare sono molto contenta di essere qui vi dico la verità
O San Pietro molto apprezzato da lontano il lavoro che le due università italiane per stranieri fanno una nella mia visione la conosco meglio une questa
E devo dire che quando mi è stato chiesto di partecipare a questo incontro io ho accettato con grande entusiasmo e è però mi sono disposta a leggere il libro
Come se dovessi farlo per lavoro
E invece devo dire che mi sono appassionata invece di sfogliarlo letto tutto m'è piaciuto
Mi è piaciuto perché devo dir la verità quando l'ho letto poi individuato degli spunti di riflessione che ho provato ad appuntarmi mano a mano che poi oggi cercato di sintetizzare in questo in questo discorso intanto mi scuso ma mi sono dimenticata di ringraziare
La Fondazione Ranieri di Sorbello e soprattutto l'autore Alberto Stramaccioni che c'è anche mi ha invitato qui
E quindi dicevo questo libro che ho letto con grande interessa hanno trovato un libro che non si limita a ricostruire i fatti
E anche le date ma che c'ha permesso di cosa mi ha permesso di cogliere la sostanza di un esperienza straordinaria nel panorama universitario nazionale perché si trattava della storia di un'istituzione
Che fin dalla sua nascita incardinato una ammissione internazionale in un Paese che internazionale non era ancora e che ha saputo attraversare ai regimi trasformazioni politiche e crisi economiche conflitti globali cambiamenti sociali profondissime mantenendo sempre la stessa vocazione cioè quella di essere un ponte un ponte tra lingue e culture certamente ma secondo me anche un ponte tra sistemi politici
Tra le epoche storiche tra visioni del mondo
Quindi anche per questo che l'ho letto con così tanta va passione ora io non non
Non non penso che
Magari c'ho appreso in tutte le cose che dirò e magari ho capito bene perché io ha interpretato bene quello che ho letto semmai mi correggerete io non sono una che pensa di avere le verità in tasca
Vi offro un punto di vista
Di qualcuno che non conosce queste istituzioni non conosce bene in questa regione
Anche se ci sono venuta spesso in vacanza perché mi piace da morire però che però non ha vissuto la città e non sa bene quindi vi offro un punto di vista esterno quindi può darsi che non c'azzecchi ma quello che mi ha colpito Air
Nella lettura del libro è la cura con cui vengono Ri il ricostruite le vicende istituzionali i profili dei rettori mutamenti della governance ma anche il modo in cui l'autore intreccia
Il piano locale a quello nazionale
La dimensione della città e quella della politica estera
Ne emerge un quadro in cui Luni Stra mi piace l'acronimo ministra non è mai solo un luogo di insegnamento bensì una vera infrastruttura culturale
Che riflette e al tempo stesso anticipa i cambiamenti dell'Italia
Ecco e quindi questo volume ci mostra come in momenti Diversi l'ateneo sia stato chiamato a svolgere funzioni che andavano ben oltre le aule rappresentare il Paese contribuire alla sua immagine costruire relazioni persino lenire ferite politiche storiche attraverso la forza della cultura e del dialogo
Ecco tra gli elementi più significativi devo dire
Che la parte che mi ha colpito di più il ruolo che l'Università per Stranieri assume durante il periodo fascista devo dire che questa parte l'ho riletta due volte
Perché perché è un tema Complesso che il libro affronta anch'con grande del rigore e che oggi cento anni dopo possiamo ASS osservare anche con uno sguardo più libero
E più capace di cogliere le ambivalenze del passato per l'ateneo nasce e si sviluppa negli anni venti e trenta trenta proprio mentre il il fascismo si consolida
E
Sicuro e consolida anche il proprio controllo sulla società italiana sulle istituzioni sugli spazi della cultura e quindi l'università in mente inevitabilmente si inserisce i in questo contesto e diventa agli occhi del regime uno strumento utile alla proiezione internazionale dell'Italia insomma si dice in molti punti no Luni strada era utile dei GM perché decine voleva far vedere all'estero
Voleva esportare la cultura italiana all'estero
E quindi la presenza di migliaia di studenti a stranieri a Perugia già all'ora offre a regime
Una vetrina la possibilità di presentare un paese disciplinato modernizzato culturalmente influente insomma la cultura diventa parte
Della diplomazia politica e la stranieri agli occhi dei dirigenti del tempo un tassello di questa strategia
Quegli anni sono segnati dai simboli di forza i da un uso sistematico e dell'architettura dell'arte dei morti per costruire un'idea d'Italia le il volume
Ricordo ad esempio l'uso i riferimenti alla romanità
La scelta di espressioni latine
Che richiamano il mito delle origini le la costruzione di un immaginario che unisce antichità e modernità fascista e quindi in questo scenario un in strada diventa una sorta di palcoscenico
Qui arrivano studenti da decine di nazioni qui si sperimenta un uso della lingua italiana come strumento di influenza qui si mostrano ai giovani stranieri le immagini di un'Italia appunto ordinata
Operosa proiettata verso il futuro secondo il racconto del regime però cioè che e qui Indigo
Ricostruisce con precisione e ne sta cosa questa fascistizzando assioni rimane incompiuta no
L'università conserva al suo interno spazi di autonomia culturale
Forme di apertura relazioni internazionali che eccedono il confini ideologici del regime accoglie studiare studenti proveniente anche da Paesi e con cui l'Italia rapporti tesi o difficili mantiene una dimensione di pluralismo culturale che per quanto limitata rappresenta un valore fondamentale in un contesto autoritario
è uno di quei luoghi in cui la cultura opera come resistenza silenziosa quotidiana non dichiarata ma reale o per lo meno e e questa è la mia opinione mentre l'Italia vive la progressiva chiusura imposta dal regime a Perugia continuano a incontrarsi e a dialogare giovani provenienti da mondi diversi questo non annulla il peso dell'EUR dell'ideologia del tempo ma certamente a mio modesto parere
Impedisce che essa definisca completamente la vita dell'ateneo
è significativo che anche in anni in cui la politica estera italiana imbocca la strada dell'espansione può coloniale e delle alleanze più compromettenti ministra
Contini a essere invece attraversata da una pluralità di presenze di provenienze
Mi sensibilità la storia dell'ateneo mostra che la cultura non può mai essere completamente ridotta a strumento di propaganda
Ma rimane sempre uno spazio dove la complessità del reale
Entra talvolta in sordina ma in modo estremamente profondo in questo senso la stranieri un osservatorio prezioso di contraddizioni dell'Italia fascista una finestra cui attraverso cui vediamo insieme il tentativo di controllo e la resistenza dell'autonomia culturale ecco questa consapevolezza oggi
Ha un valore un politico molto attuale lo trovo molto attuali è per questo che mi sono concentrata su quegli anni primo un primo terzo del libro perché ci ricorda che ogni volta che un potere cerca di piegare la cultura un disegno ideologico deve comunque fare i conti con la libertà intrinseca dello scambio intellettuale
Ci ricorda che le università non sono mai solo luogo di trasmissione ma anche di trasformazione chi arriva qui porta con sé vissuti esperienze domande e chi insegna è chiamato a misurarsi con una responsabilità che è più grande di qualunque appartenenza contingente
Per chi crede nella centralità della conoscenza e della ricerca
Proprio come me questa lezione essenziali perché difendere l'autonomia dell'università soprattutto oggi significa difendere uno dei presidi più importanti contro ogni deriva autorità
E anche per questo che nel dopoguerra l'università per stranieri diventa una delle istituzioni simbolo del nuovo corso del Paese
E anche qui il volume descrive con chiarezza come dopo il crollo del fascismo e la tragedia della guerra
L'ateneo riesca a riprendere rapidamente la propria funzione a ricostruire legami internazionali a tornare a essere un luogo di incontro
Ha già consolidato negli anni precedenti una rete di relazioni ha un'identità riconoscibile ha dimostrato di saper attrarre studenti da decine di nazioni e la città di Perugia
La città di prima cresce Collu ministra culturalmente economicamente socialmente e gli anni della ricostruzione
Non segna hanno una rinascita improvvisa ma piuttosto un'evoluzione coerente e di una vocazione che esisteva già e che trova nella nuova cornice democratica un Tirreno molto più favorevole ecco è interessante notare come in momenti diversi l'università per stranieri sia stata anche un terreno di confronto tra culture politiche differenti
Il volume ricorda la presenza di stucco di studenti provenienti da Paesi attraversati da dittature da conflitti da regimi militari e la cui esistenza con studenti italiani e stranieri portatori di idee molto differenti fra loro
E infine anche con orientamenti politici molto diversi tra loro ecco anche questo ci parla della funzione politica della cultura
Offrire uno spazio in cui persone che vivono contesti molto diversi possano incontrarsi costruire parole comuni o anche solo imparare a riconoscersi nelle loro diversità ecco e questo mi fa riflettere sull'oggi
In un tempo in cui assistiamo in molte parti del mondo
A ritorno di pulsioni nazionaliste alla tentazione di chiudere con Fini di diffidare dello straniero perché è diverso questa storia assume un significato particolare
Che poi il motivo per cui sono davvero felice di essere qui oggi Università per stranieri di Perugia ci ricorda che l'Italia è stata capace anche nei momenti più difficili di tenere aperta una porta
Che in un'epoca segnata prima dal fascismo poi dalla guerra e gallerie contrapposizioni ideologiche
Qui si ha continuato a credere nel valore dell'incontro e questo è un patrimonio che non possiamo permetterci di disperdere soprattutto oggi e quindi anche negli anni più recenti questo libro ci racconta e documenta con grande attenzione le nuove sfide che la un Mistral dovuto affrontare la competizione internazionale tra sistemi universitari la necessità di ridefinire
I propri profili formativi la gestione di crisi che hanno toccato anche l'immagine della città alla crescita dei programmi europea e di mobilità e più in generale la trasformazione del modo in cui i giovani immaginano il proprio percorso di studio e in questo contesto l'ateneo ha saputo innovare di organizzare i propri corsi investire su nuovi progetti rafforzare le collaborazioni internazionali ha saputo ancora una volta utilizzare la propria storia come risorsa
Per guardare avanti in questa prospettiva si colloca la riflessioni accademica politica ISTUD e istituzionale che come senatrice che si occupa di istruzione ad alto livello per tutte e tutti come del docente percepisco
Ritengo urgente cioè la storia dell'ateneo ci dice con chiarezza che ma cultura non è solo un patrimonio da costi custodire è un'infrastruttura strategica
Lo ripeto è un'infrastruttura stante circa un'infrastruttura fatta di persone di competenze di relazioni e se vogliamo che l'Italia abbia un ruolo nel mondo dobbiamo sostenere le istituzioni che costruiscono quotidianamente questo ruolo e quindi l'internazionalizzazione non nasce spontaneamente richiede Investimenti
Visione politica
Politiche del diritto allo studio una strategia dell'accoglienza anche sul corridoi umanitari un sostegno alle università che operano su scala globale
E quindi l'unica strada è un modello in questo senso ma è anche un campanello d'allarme perché senza politiche adeguate anche le istituzioni migliori rischiano di vedere limitato il proprio potenziale ecco io poi mi sono concentrata nelle conclusioni anche andò alcuni spunti per il futuro però mi sa che non ci ne avete bisogno & no no io quindi mi sa che questa parte del del mio intervento non non della non ve la dico ma mamma ma semplicemente perché io sto qua che praticamente cercato di imparare leggendo questo libro
Effettivamente sono una persona che entusiasta della del De Tilla cuore o che fa del del privilegio che ha avuto di essere rappresentante delle istituzioni adesso così alto livello
Ma che non crede di avere le verità in tasca e che quindi no non crede sia opportuno di dare a chi questa storia la conosce meglio di me
Sì conosce questa città questa Regione meglio di me nessun consiglio e quindi io voglio concludere questo mio intervento dicendo che lavo l'esperienza dell'uni strane straordinaria l'esperienza il valore degli uni Stra oggi è straordinario ha un valore che va preservato e per quanto potrò anche se dall'opposizione in questo momento farò di tutto per star di al fianco
Allora
Intanto grazie grazie anch'Alberto Stramaccioni che ci dà l'occasione con questo libro di di questo dialogo grazie Ruggero Ranieri e a tutti coloro che sono intervenuti ringrazio molto
Il Rettore Marianelli l'amico Massimiliano che ha detto cose su cui ci siamo confrontati che anch'io considero importanti perché la collaborazione tra le due università cittadine è un valore aggiunto per il territorio e anche penso è un modo per
Favorire e potenziare l'internazionalizzazione dei nostri atenei quindi insomma
Un un inizio Direttorato di Massimiliano che so essere molto impegnativo perché visto come questo primo mese Stato insomma parecchio impegnativo per te però
La disponibilità alla collaborazione qualcosa che che insomma importante
Allora
Alcune cose prima di entrare nel merito del libro che è un libro come è stato detto
Molto interessante vorrei dire qualcosa su quello che è stato detto finora un pochino in maniera però lascio per ultima con la tua domanda cioè ce la farà la stranieri
E la lascio provo a rispondere alla fine ma non è detto che poi la mia risposta sia sia quella giusta ma insomma comunque proverò a rispondere alla fine
Allora intanto questo libro
Si colloca giustamente in un momento del del del nostro centenario abbiamo detto più volte ed è importante a mio avviso
Sottolineare il fatto che un anniversario di un'istituzione non è mai soltanto un momento celebrativo perché se fosse solo momento celebrativo sarebbe anche un'occasione persa
C'è poco da fare noi abbiamo celebrato solennemente questo anniversario con il presente la Repubblica abbiamo dato anche la giusta solennità
A e quindi anche abbiamo fatto per le cerimonie diciamo rituali per il nostro anniversario
E tuttavia l'anniversario e soprattutto l'occasione per approfondire per riflettere sulla nostra storia e quindi il libro è anche anche su un'occasione per riflettere sulla nostra storia e anche per e e riflettere sulla nostra storia cita la forza diciamo così di immaginare di declinare la missione istituzionale del di questa particolarissima università nel futuro
Ex su questo poi tornerò per provare a rispondere alla domanda di Ruggiero quello che diceva la professoressa Ylenia
Che la senatrice San Vito
Io lo considero molto importante cioè la cultura è un'infrastruttura indispensabile al Paese mi ha fatto piacere che sia lei
Sia Tommaso Bori abbiano parlato della missione dell'Università per stranieri cioè non soltanto
Buddy quello che il l'unica sapesse Nieri rappresenta incarna anche su questo devo dire che non abbiamo avuto una parola autorevolissima altissima del presidente Repubblica che ha parlato del Lunezia presente Perugia come di un esempio dell'Italia aperta e accogliente
Questo per noi è anche una responsabilità perché ovviamente
Essere un'istituzione che rappresenta un volto a dell'Italia accogliente è una responsabilità che che assumiamo
Ovviamente non in termini anche storici cioè c'è c'è il peso di una storia di cento anni dietro questa affermazione dietro anche quello che è stato detto
Oggi allora Alberto Stramaccioni divide in tre in tre parti è stato detto io proverò dire una cosa su ciascuna di queste parti allora il primo discorso ma il nodo delle origini
Si torna sempre lì cioè quando si parla la straniere alla fine si torna sempre ma era fascista non era fascista stata fascisti Zalone sarà fascisti Zadra qui Alberto parla di una fascisti Zazzera incompiuta no
Ora è chiaro perché si torna sempre lì perché effettivamente un nodo un po'delle origini che a mio avviso però non è c'è l'interesse di questo discorso non è tanto quantificare quanto la stranieri fosse legata al regime fascista o quanto fosse svincolata
Perché questa quantificazione può è anche impossibile perché poi in fondo
Certamente in quegli anni c'era una prospettiva molto nazionalistica di promozione della cultura nel mondo della controcultura de la lingua italiana nel mondo e quindi è chiaro che questo era presente anche nel momento in cui la stranieri viene fondata
Ma poi è difficile quantificare perché come giustamente dice Alberto nel libro poi ci sono le persone
Quindi c'erano per esempio tanti dei professori che avevano una loro propria cultura che affondava le le radici nel nell'epoca liberale nella cultura liberale e quindi poi insegnavano quello che era diciamo anche la loro formazione e quindi poi c'erano gli studenti internazionali che provenivano
Da tanti Paesi diversi e che erano anch'essi portatori di visioni del mondo quindi insomma è difficile quantificare ma quello che a me sembra interessante di questo nodo delle origini è capire innanzitutto perché Perugia
E poi appunto provare a ragionare su questo tema che anche la senatrice Zan Vito ha toccato cioè di come la cultura in fondo nella sua ricchezza in particolare forse la cultura italiana che è che è una cultura molto ricca molto articolata
Come la cultura in fondo sia difficilmente imbriglia abbi legno in un'ideologia questo è vero per l'ideologia fascista come anche per l'ideologia comunista ne abbiamo tanti esempi storici
Di come istituzioni culturali cercano di resistere all'invecchiamento dell'ideologia anche nei regimi comunisti o anche
Al di là dei regimi ma anche oggi noi lo vediamo quando in Russia è stato chiuso memoria alla pochi anni fa memoria aveva il tentativo di di resistere
A una diciamo un invecchiamento ideologico non lo abbiamo ricordato proprio ieri in una
In un aggiornabile nella giornata dei diritti umani abbiamo fatto a Palazzo calling a un anno un evento diciamo in cui è stato ricordato anche questo fatto qui allora
Perché Perugia
Qui ovviamente Alberto ne parla nel libro in rete in parte storia nota credo nota alla gran parte dei presenti non sono Perugia in quegli anni importante è importante perché
Perché c'è una élite cittadina che promuove questi corsi inizialmente quindi appunto Lupatelli arcangeli che allenta e via dicendo cioè ci sono dei personaggi che assumono l'iniziativa e quindi avviano dei corsi presso uno dei corsi di alta cultura voi corsi di lingua eccetera
Poi sicuramente c'è un'attenzione deve del fascismo a Perugia
Il fatto che Perugia fosse stata la città del coordinamento della marcia su Roma rimane nell'immaginario fascista rimane molto Perugia è la capitale della rivoluzione nel nella retorica fascista quindi chiaramente conta questo
Tommaso Bori ha ricordato quella quel espressione di montane
Lì
La Oxford italiana Perugia l'Oxford italiana ma lì c'era la la fondazione della stranieri
Che porta con sé il fatto che Mussolini viene a fare un discorso per la nascita e la stranieri è un discorso che peraltro importantissimo nella ideologia della romanità discorso fondativo del dell'ideologia della romanità non è un caso che nell'Aula Magna della stranieri il dipinto murale che di Gerardo Dottori sia proprio su questo tema perché Mussolini di questo aveva parlato a Perugia di quello ha parlato
E poi viene Giovanni Gentile che fa un discorso San Francesco cioè insomma c'è un legame forte inizialmente dei vertici del fascismo che riconoscono la possibilità di creare a Perugia una città universitaria
In qualche modo nuova improntata anche un pochino le parole d'ordine del regime tant'è che viene poi creata la la facoltà fascista di Scienze politiche dentro l'Università di Perugia
Ora questo chiaramente ha un'importanza
Ed è nella storia dell'Università per stranieri
Quindi questo giusto Enzo mai nella storia ricordare queste origini ma anche nelle origini però importante Assisi forse qui
è la la vicenda meno nota diciamo ma è importante Assisi perché quando iniziano i corsi di lingua chiaramente i primi destinatari questi corsi lingua sono in buona parte i pellegrini cioè sono quelli che venivano in Umbria per andare ad Assisi e questa questo legame con Assisi anche il fatto che Assisi in quegli anni viene un po'stravolta
Nel senso che viene in qualche modo riportata alla luce una città medievale che però non è il c'era se si viene come sapete ha delle operazioni urbanistiche molto importanti in quegli anni e fu fondamentalmente viene ricreata la città medievale
E questa diciamo creazione di una città medievale che doveva essere la città di Francesco Di Francesco di Assisi è un'operazione che risponde a una certa ideologia che incarnata da dal podestà di Assisi Fortini
E che però han certo punto anche Presa ai nei vertici china almeno in una parte dei vertici del fascismo che appoggiano questa operazione lo stesso Mussolini appoggia questa operazione sebbene voi non partecipa alle celebrazioni del centenario francescano
Perché appunto per motivi in cui non mi addentro perché ma è un poco complessa la questione a Luino non partecipa poi nel mille novecentoventisei alle celebrazioni partecipa messo fedele ma insomma comunque Mussolini appoggia questa operazione quindi c'è Perugia che viene idealizzata come capitale della rivoluzione quindi nel fascismo ruolo importante
Quando Mussolini parla di Perugia ne parla sempre benissimo
Ne parla in termini elogiativi
Poi c'è Assisi che è importante
Sì il centenario di della morte di il settimo centenario della morte di Francesco sì sì un momento nodale nei rapporti tra il regime fascista la Chiesa cattolica è diciamo il preludio dei Patti lateranensi
Sono le prove generali de de di quello che poi saranno i Patti lateranensi quindi sostanzialmente è un passaggio tanto importante e non dimentichiamo che poi quando Francesco d'Assisi a distanza
Di alcuni anni diversi anni mille novecentotrentanove viene proclamato patrono d'Italia comunque è in quella in quella prospettiva
E quindi allora il dato delle origini a mio avviso non è tanto appunto quantificare la fasci situazione dell'università ma è capire perché Perugia capire perché questa esperienza ha avuto subito forza
Sapete bene che Palazzo Calenda fu ampliato negli anni Trenta fu ampliato perché io senti non c'entravano non ci stavano c'erano tanti nel mille novecentotrentotto all'università per stranieri ci sono studenti di quarantadue diverse nazionalità
Esisteva un altro luogo d'Italia così internazionale probabilmente no
Probabilmente non esisteva cioè il luogo più internazionali d'Italia in quegli anni era Palazzo Calenda che appunto viene ampliato
Proprio perché non era sufficiente ad accogliere gli studenti
Su questo poi appunto su su non mi soffermo adesso su quell'aula magna anche perché siamo già alle sei e venti però quell'Aula Magna è una come dire è un tempio della della religione politica fascista nei simboli nel simbolismo poi oggi è stata rivisitata perché alcuni simboli sono stati tolti ovviamente da nel diciamo durante gli anni di Aldo Capitini commissario
Alcuni dei simboli sono stati tolti e quindi diciamo quell'aula magna
è stata in parte dei fascisti Zatta sebbene quel dipinto murale sia piuttosto inequivocabile però come era pensata
è proprio diciamo un pochino un tempio del di questa ideologia della romanità che in quel momento era un'ideologia molto forte per il fascismo pensate a tutta l'operazione che Mussolini fa a Roma
C'è il tema dei dei fori no dei Fori imperiali che era la via dell'Impero che che è un'operazione urbanistica i imponente nel cuore di Roma che ritira fuori il Colosseo il Colosseo ore era circondato da case quindi viene fatta un'operazione urbanistica di ma per riportare a maggiore visibilità al Colosseo di collegare il Colosseo con piazza Venezia attraverso la via dell'Impero ma quella via dell'Impero che Mussolini inaugura facendo una passeggiata a cavallo su un cavallo bianco nel mille novecentotrentadue nel nel decennale del della del appunto della marcia su Roma
è è un'operazione simbolica che che sostanzialmente stabilire che la Roma fascista idealmente collegata alla Roma imperiale ed è quello che noi vediamo nell'aula magna di di Palazzo Carpegna uguale
Cioè il la il Colosseo con San Pietro il fascio di luce che illumina la lite nella Roma fascista insomma
Bene non non mi dilungo su questo però per dire che effettivamente ha un senso che tutti gli studi è stato ricordato il libro Treccani a molti saggi su questa epoca Alberto Stramaccioni dedica un terzo del suo libro a questa epoca ha molto senso perché è un'epoca
Appunto delle origini ma poi anche in cui si si comprende perché cioè bisogna capire entrare dentro queste dinamiche per capire perché Perugia qual era l'importanza di Perugia e perché questo successo
Fin da subito dell'Università per stranieri
Sulla seconda parte
è stato detto allora la spesa di intanto Alberto parla del legame con il Governo e con la città tema chiaramente fondamentale perché un'istituzione
Come la stranieri è un'istituzione che ha una dimensione internazionale
E quindi questa proiezione internazionale Fassi che sia uno strumento di diplomazia culturale e necessariamente deve essere legata al ministero degli Esteri deve essere collegata alle strategie di diplomazia culturale del Paese perché altrimenti avrebbe poco senso no perché se un'università per stranieri
Si normalizza poi poetico oppure qualcosa sui corsi di laurea così diversificati così che perché tu dici dicevi non certo punto si è andati un po'fuori aprendo dei corsi di laurea ma è che
No no nel senso che hai citato comunicazione citato made in Italy
No va be'ma poi su questo ti dirò qualcosa d'alla fine ma per dire che chiaramente il la stranieri deve avere una una dimensione a una dimensione internazionale quindi è collegata alle strategie di Paul di diplomazia culturale del del paese e poi anche però un radicamento forte nella città
Allora su questa epoca giustamente Alberto Stramaccioni richiama delle figure ovviamente Aldo Capitini e sono già richiamato fondamentale in quel passaggio
Dalla diciamo dal fascismo alla democrazia
Ma poi anche è stata richiamata Maria Montessori
Maria Montessori a mio avviso andrebbe sempre ricordata la stranieri
E non è la ricordiamo sempre il senso che c'è un'aula dedicata a lei poi adesso abbiamo riportato in vita un centro di studi pedagogici un pochino collegandolo a quello che lei creò nel mille novecentocinquanta ma a mio avviso va sempre richiamata perché Maria Montessori quando crea questo Centro internazionale studi pedagogici almeno centocinquanta intanto lo fa la stranieri
Per questa dimensione particolare della stranieri ma poi in quegli anni che sono gli ultimi anni della sua vita fa le cosiddette le conferenze sull'educazione alla pace in cui ci sono delle frasi e che a mio avviso dovrebbero essere scolpite cioè lei dice a un certo punto fa un discorso in cui dice dobbiamo preparare la pace dobbiamo organizzare la pace preparando la scientificamente nell'educazione
Che è una frase
Che Sant'se fosse presa sul serio sarebbe molto molto fu qualcosa che realmente la chiave perché poi tutti dicono l'educazione giusto ma come lo faceva lei coi che poi era un esempio quotidiano di impegno nell'educazione dei bambini è quella la strada c'è la pace
Non può essere considerata una come dire un'emozione è un concetto astratto qualcosa sì Cambrai piace dire bisogna fare la pace ma la pace va o preparata scientificamente nell'educazione quindi quello che Maria Montessori dice in quegli anni dice anche all'udienza per stranieri
è qualcosa che effettivamente per noi resta un'eredità restano ereditata da dover portare avanti quindi
Queste sono delle figure che hanno attraversato la storia dell'Università per stranieri ma che non sono figure che mai abbiamo nelle fotografie appese ai muri ma sono persone che hanno lasciato un'eredità che in qualche modo la stranieri oggi oggi cerca di di tenere viva
E poi è stato citato Carlo Sforza ebbero Carlo Sforza ci veniva poco al Perugia all'Universiade sta nello stesso in una lettera che avverto uscita dice io dirigo l'università da lontano
Però nel mille novecentoquarantotto quarantotto Carlo Sforza fa nell'aula magna del della stranieri un discorso importantissimo
Che anch'esso è richiamato da Alberto nel libro che e come fare l'Europa
E sostanzialmente uno dei discorsi più più articolati proprio del dopoguerra su come immaginare una integrazione dei popoli europei dopo la seconda guerra mondiale dopo che i popoli europei si erano combattuti
Si erano fatti la guerra si inizia a ragionare su una possibile integrazione dei popoli europei e Carlo Sforza dentro l'aula magna di Palazzo da lega fa uno dei discorsi più importanti in questo senso
Che poi i appunto è uno dei discorsi che preparano anche la di trattare insomma al scrive che portano nel che sono nel percorso fina trattati di Roma ora l'ultima parte Alberto la chiama e più sul sugli ultimi anni
La sfida interna e internazionale sono gli anni dal mille non centonovantadue a oggi
Ovvero gli anni appunto del dopo la statalizzazione alla statalizzazione
Ha portato il fatto all'Università per Stranieri abbia aperto dei corsi di laurea questi corsi di laurea
Non sono solo sul diciamo sulla missione originaria della l'insegnamento della lingua e cultura italiana effettivamente sono corsi che sono anche su scienza della comunicazione relazioni internazionali made in Italy e lo speed cibo l'ospitalità ce ne sono piuttosto diversificati
E l'università per sei Perugia ha una caratteristica anche molto peculiare anche rispetto all'udienza del sei Siena cioè ha avuto un'apertura disciplinare molto forte
Quindi a un certo punto l'udienza fesserie questo primate del del mio arrivo diciamo quindi non non posso assumerne il merito io lo considero un fatto positivo poi alcuni lo considero un fatto negativo ma per me è un fatto positivo ma non è merito mio l'università per stranieri spazia diciamo dai linguisti
Dalla glottodidattica cioè dalle discipline fondamentali originaria dalle discipline culturali che pure erano quelle originarie la storia dell'arte e la letteratura la storia
E via dicendo ma poi a un'apertura nell'aria di economia nell'aria del del abbiamo dei giuristi degli ingegneri e degli ingegneri idraulici abbiamo un centro sulla sui rischi dell'oggi c'è quindi sulle questioni dell'ingegnere idraulica e via dicendo
E questo può sembrare un fattore di debolezza perché in fondo è un'università che ha
Rotto un po'i confini e quindi anche difficilmente identificabile cioè quando noi avevamo un dipartimento unico
Fino al al due mila ventidue
Di fatto era un dipartimento che non non poteva somigliare a nessun altro dipartimento universitario
Perché noi lo chiamavamo divertente scienze umane e sociali ma dentro ci stavano pure gli ingegneri dentro cessava di tutto quindi non c'erano solo le scienze umane e sociali c'era veramente di tutto
E questo è cambiato dal due mila ventidue sono stato io a promuovere la la creazione di due dipartimenti di cui uno molto più connotato sulla linguistica sulla lingua italiana e sulle sulla lingua e cultura italiana quindi dipartimento molto più omogeneo che raccoglie soprattutto diciamo la l'aria dieci questo entro in un tecnicismo ma insomma sarebbe l'aria della linguistica letteratura arte eccetera eccetera
Mentre poi è rimasto un dipartimento molto più eterogeneo ripeto per me è un valore perché
Questa l'integrazione di
I saperi scientifici e umanistici la considero un fatto innovativo è anche molto importante se ne guardiamo all'Europa l'Europa i Paesi europei non hanno questi steccati disciplinari così rigidi come abbiamo in Italia quindi molto più presente la l'integrazione tra diverse discipline mentre in Italia non siamo ancora molto ingessati per il sistema ovviamente per il sistema di vigente
E invece forse in questo la stranieri è stata un po'precursore che ha un po'abbattuto questi steccati molti dei nostri Progetti anche progetti che di ricerca eccetera mettono assieme docenti di discipline molto anche molto distanti che però riescono a dialogare
Ora Alberto cita anche un altra cosa che mi fa piacere di chiamare chi è questo che e poi arrivo avallato perché ho già parlato tanto arrivo alla domanda di di Ruggero cocktail sesso Sella stranieri
No no va beh la tua la tua come dire riflessione
Era un auspicio si verrebbero spero che allora Alberto richiamo a un programma
Che
Che che ho varato io insomma per per cui non però non non non per merito mio ma perché era era giusto era il momento giusto per proporrò che il programma Italie usa questo programma di formazione dei docenti italiano nel mondo
Alla su questo per esempio la stranieri allora noi abbiamo questo beh bel programma che che finanziato al ministero degli Esteri che è partito nel due mila ventitré e che sostanzialmente è un programma di borse di studio per la formazione degli insegnanti di italiano nel mondo
Il ministero Finanze alle borse per i Paesi africani all'interno di un discorso sul piano Matei sui rapporti tra l'Italia e i Paesi africani poi noi come Atene o mettiamo delle borse di studio per altri Paesi e quindi sostanzialmente forniamo gli insegnanti di italiano però qui
Allora questo è un tema anche esso particolare perché si dice continuamente dove ad esempio stamattina abbiamo avuto una non rappresentante del ministero degli esteri che era Palazzo dalle Inga perché oggi abbiamo aperto le celebrazioni del venti anni del nostro centro certificazione linguistica cioè all'interno del centenario dell'Università per stranieri noi celebriamo oggi e domani i venti anni del centro di certificazione linguistica
Chiaramente tra gli ospiti era anche presente il ministero degli esteri con cui noi lavoriamo e questa rappresentante del ministero che è intervenuta ha ha detto ha ricordato questo Programma Italia ove la formazione docente italiane poi ha detto una cosa che che tutti sanno
Ma su cui realmente servirebbe un intervento politico importante cioè ha ricordato dice perché nel mondo l'italiano è ancora molto richiesto e studiato piace chant tanta gente vuole studiare l'italiano ma non ci sono insegnanti di italiano
E noi con l'Università per stranieri diceva lavoriamo per formare gli insegnanti italiano cosa vera
Soprattutto un questo programma ma noi abbiamo è un programma che forma
Le abbiamo otto complessivamente centoventi borse di studio l'anno
E però l'esigenza celle alla necessità di insegnanti tema del mondo sarebbe molto più molto più alta
Quindi è chiaro che noi abbiamo iniziato dal due mila ventitré a oggi siamo formando insegnanti di italiano che poi in nei vari Paesi
Saranno loro a a rafforzare l'insegnamento dell'italiano però è chiaro che è uno di quegli aspetti su cui serve un intervento politico che sia anche un intervento diciamo di impiego di risorse perché altrimenti le un'inerzia da sole non non possono cioè sino e lo facciamo per quello che possiamo ma è chiaro che se deve essere un discorso sistemico serve e e noi con il ministero degli Esteri stiamo ragionando proprio su questo sul potenziamento
Di questi di questi programmi ora il vicepresidente Regione andato via ma noi abbiamo proposto comunicazione stranieri e spero che l'amico Massimiliano su questo Ugo potremo lavorare assieme va be'io ho proposto alla Presidente Proietti di lavorare a una legge regionale sul supporto alle università dell'Umbria che è una cosa che in alcune regioni esiste
Quella più strutturata fatta meglio è quella della Regione Sardegna però la Regione Sardegna uno statuto speciale ma comunque le università della Sardegna ricevono dalla Regione finanziamenti molto importanti che consentono una progettualità forte e quindi diciamo sono sostenute seriamente in maniera importante dalla Regione
E noi speriamo che anche la Regione Umbria ovviamente la Regione Umbria non ha non ha uno statuto particolare quindi magari ha ha più difficoltà economiche con come le Regioni diciamo ordinarie
Tuttavia se la Regione Umbria sta facesse una una legge analoga che di sostegno alle università sarebbe un discorso diciamo di sistema importante non ovviamente non faccio un discorso pro domo mea anche perché io tra poco finiscono invece diciamo a me però è chiaro che per la stranieri come anche per l'Università degli Studi avere un sostegno serio importante annuale
Stabile da parte della Regione la regione Sardegna ad esempio fa un ragionamento
Esiste la legge poi annualmente stanziano a Budget delle somme quindi può possono essere un anno più alto e un altro anno meno alte però comunque
C'è sempre un finanziamento regionale alle università questo può essere
Può essere una prospettiva anche per l'Umbria anche perché è inutile nasconderlo le università in generale vanno incontro a un periodo di di difficoltà questo questo è inevitabile in qualche modo no
Perché lo stanziamento pubblico diciamo il finanziamento statale alle università
Non è detto che aumenti anzi è più probabile che non aumenterà nei prossimi anni
E però aumenta tutto il resto aumentano i costi aumentano le spese personale aumentano e quindi è chiaro che le università se non ci sarà una un incremento di risorse pubbliche
Andranno in difficoltà poi ci sono università che sono più virtuose riescono a sopravvivere con i proventi propri cioè facendo attività che portano proventi però nel caso ad esempio l'università per stranieri
Anche non è neanche tanto facile fare i proventi proprio che noi non abbiamo Ingegneria non abbiamo fatto medicina non abbiamo quelle facoltà che sono più collegate con il sistema produttivo
E quindi noi ad esempio come università per stranieri sì possiamo fare proventi proprio con la certificazione linguistica con i corsi di lingua italiana
Però è chiaro che siamo un'istituzione pubblica che fa diplomazia culturale abbiamo bisogno di un di un reale e forte sostegno pubblico altrimenti
Non la nostra missione istituzionale difficile da portare avanti con con efficacia
Ora quale a mio avviso la prospettiva Ruggiero ha ricordato nella sua ricca introduzione che negli ultimi vent'anni i corsi di lingua sono meno frequentati rispetto a quell'epoca d'oro in cui si arrivò a dodici mila iscritti l'anno no
Ora è chiaro che noi dobbiamo dobbiamo ragionare su un mondo che cambia
Perché vent'anni fa trent'anni fa per studiare una lingua bisognava necessariamente venire
Chi studiava l'italiano veniva in Italia studiare la lingua oppure lo studiava con professori nel suo Paese ma prevalentemente si andava nel Paese di di cui si studia la lingua oggi è chiaro che tutto molto più semplice con gli strumenti digitali con con i corsi on line eccetera quindi la sfida che noi abbiamo di fronte su sul versante dell'insegnamento dell'italiano della promozione dell'italiano
è una sfida da un lato di non arroccarci diciamo in una visione anacronistica per cui dire no
Le nuove tecnologie le culture digitali non vanno bene perché non ha non riusciamo non si riuscirebbe ad arrivare a quella qualità che garantiscono i nostri corsi questo è un ragionamento che alcuni un po'fanno perché sono spaventati dal fatto che utilizzare le tecnologie fare i corsi on line in qualche modo abbassi il livello cosa che noi non vogliamo ovviamente
Però è un anacronismo cioè bisogna confrontarsi con questa dimensione e arrivare a fare dei corsi che siano anche su piattaforma digitale che siano di ottimo livello quindi la sfida da un lato è quella e dall'altro però c'è anche una sfida più complessa ma ma forse anche più affascinante che è quella di comunque riaffermare il valore divenire di venire a Perugia e quindi ancora
Essere attrattivi per studenti che che vengono e questo è possibile perché noi comunque negli ultimi due anni progressivamente i corsi lingua stanno RIA aumentandola me quest'anno due mila venticinque abbiamo avuto più studenti al due mila ventiquattro del due nel teatro Rambaudi più del due mila ventitré cioè siamo crescendo anche sugli studenti in presenza e questa però è una sfida che da un lato è nostra c'è l'università per stranieri deve e dall'altro quella della città perché è chiaro che il è giusto che tutti dicano l'università per stranieri assegnato è stata importante nella storia cittadina ed è vero
Ma bisogna fare in modo che lo sia anche in futuro e questo anche qui torniamo al discorso deve essere un un lavoro diciamo sistemi lo di collaborazione noi portiamo gli studenti ma se non ci sono gli alloggi gli studenti non ci vengono ad esempio c'è e quindi ci sono una serie di problematiche
Che devono necessariamente coinvolgere le istituzioni noi abbiamo fatto con
L'anno scorso quindi ancora c'è il rettore Oliviero ma con la sindaca Ferdinand di con la anche l'Accademia di Belle Arti del Conservatorio abbiamo fatto un protocollo tra appunto le istituzioni tutte le istituzioni di alta formazione e il Comune di Perugia proprio su questo tema cioè come trovare delle strategie comuni per rafforzare la dimensione di Perugia come città attrattiva per gli studenti e come città non solo universitaria ma insomma del anche appunto per con l'Accademia con il Conservatorio
Questo è un discorso avviato ma che ovviamente come dire anche una sfida dei prossimi anni perché abbiamo fatto il protocollo abbiamo fatto l'accordo adesso bisogna insomma trovare delle strade concrete per attuarlo
L'Università per Stranieri sicuramente sopravviverà nel futuro
Nel senso che è un'istituzione preziosa che
Che che è giusto che che esista seppure c'ha un nome ha un nome anacronistico perché stranieri è una parola che che che quasi non andrebbe più usata perché stranieri indica anche un senso di estraneità quindi il nome purtroppo è quello che ma non possiamo dopo cento anni rinunciare un nome che che comunque nella storia
Quindi nel novero decliniamo come un'università per stranieri in cui nessuno è straniero ecco questa pasta nostro claim diciamo
Grazie
Allora grazie molto costa molto interessante io però non credo che sono temi così alti che possiamo aprire una discussione perché diventerebbe un in fondo è veramente troppo troppo vivace troppo e non è forse neanche il il la sede giusta ci si possono essere altre sedi io penso adesso darei la parola Alberto Stramaccioni
Che ci dice un po'cosa attratto da questa rappresentazione
E poi penso che possiamo chiuderla perché veramente
Diventa un tema su cui si potrà parlare una settimana
No se lo sarebbe
No deve deve passare alla storia
Allora innanzitutto inizio con i ringraziamenti
In primo luogo a voi che siete qui
Però partirei dal ringraziamento alla Fondazione a Ruggero Ranieri perché abbiamo organizzato abbiamo ha organizzato questa iniziativa dandogli un certo taglio come voi avete visto e cioè non volendo fare della presentazione un elemento celebrativo perché ci sono i due giovani nuovi elettori
C'è un esponente diciamo del parlamento
E un esponente che se n'è andato ma dato il suo contributo della regione cioè degli interlocutori che
Devono credo fare i conti con un sistema universitario in ambito locale in ambito nazionale internazionale che attraversa un momento oggettivamente di trasformazione se non di difficoltà
Di grande trasformazione direi per quanto riguarda soprattutto l'Italia
Perché la sottovalutiamo e non ne parliamo ma la crescita rapidissima e consente di stilisti ma delle università telematiche negli ultimi cinque dieci anni
Rischia di modificare il sistema formativo universitario in Italia esperienze che non ci sono in altre parti d'e comunque ci sono università diciamo private ma di altro genere non di questo tipo
Però naturalmente la nostra università
A
La le sue esigenze e le sue diciamo così sfide da intraprendere e superare in parte ha iniziato intraprende
Naturalmente io voglio ringraziare anche
Coloro che mi hanno aiutato a realizzare questo volume perché è importante in particolare i dipendenti dirigenti dell'Università per stranieri
Il dottor Lo per loro per cui la dottoressa viola buon umori Gustavo Rella che doveva esserci il nostro bibliotecario archivista
Che coloranti vergognare ci sarà
Degli allora molto timido e molto capace bravo ma è timido comunque anche altri che adesso io non vedo perché non è che a distanza
Comunque abbiamo fatto un lavoro insieme di documentazione
Di carattere storico per ridurre riferimenti archivistici
Che abbiamo messo anzi i docenti colleghi docenti la DIA Nella Gambini altri docenti che adesso non veri comunque abbiamo fatto un lavoro di documentazione archivistica storica ma soprattutto abbiamo credo sul fatto hanno fatto un lavoro molto utile che è la ricostruzione dei dati statistici relativi agli studenti
Ora senza diciamo orgoglio inutile il mezzo milioni di studenti che dal ventuno non dal venticinque dal ventuno
Hanno frequentato l'estate estranei sono un grande patrimonio grandissimo patrimonio che un monito per l'oggi però
Perché nel corso degli anni c'è stata l'evoluzione che è stato è stato detto
E naturalmente l'università di allora Rispetto a quella del dopoguerra io dico l'università di oggi è completamente diversa il sistema universitario nazionale
Con una regressione dobbiamo dirlo questo perché solo trent'anni fa si laureava circa il quaranta per cento degli iscritti oggi si laurea la media intorno al venticinque per cento se non sbaglio
A livello nazionale in tempo quindi voi capite che
Forse quarant'anni fa c'era novecento mila iscritti adesso non so se all'università sono intorno ai seicento mila quindi pensate quale grande trasformazione c'è stata in tutto questo periodo ora la nostra università naturalmente ha dovuto affrontare
Dei cambiamenti importanti perché nei trent'anni ultimi
Di cui si è parlato e si parla nella terza patti sono state due riforme la riforma Berlinguer e la riforma Gelmini che naturalmente hanno messo anche un'università
Delle dimensioni della nostra di fronte a delle sfide per organizzarsi per attrezzarci su una dimensione nuova
Io qui voglio ricordare che ci fu allora
Ci furono varie polemiche sul fatto se l'università per stranieri si dovesse parificare con le altre università o meno
E si è continuato a discutere per anni ma era inevitabile
Che si arrivasse a una parificazione
Perché l'Università per Stranieri aveva raggiunto un livello di relazioni internazionali di presenza sulle intese di qualità didattica
Che doveva fare il salto di qualità che ha fatto naturalmente poi forse per certi mezzo non è stata fortunata nel contesto del periodo in cui questo salto dagli anni novanta in poi è stato fatto ma le polemiche retrospettive io credo che non abbiano
Diciamo così un grande peso e non debbano essere nemmeno
Prese in considerazione ori prese in considerazione sta di fatto che oggi naturalmente il contesto è molto variato molto cambiato
E la competizione diventa molto più impegnativa
Nel trovare la strada
Che Valerio ha detto e il lavoro che è stato fatto in questo periodo in quest'ultimo periodo è certamente un lavoro che tende ad invertire una tendenza di difficoltà perché il calo degli iscritti
Naturalmente ai corsi di lingue a corsi di lato non è un fatto che risale agli ultimi due o tre anni
Teniamo conto di un altro dato perché molto spesso quando si parla dell'Università per stranieri
Molti anche chi ha avuto delle responsabilità istituzionali amministrative nella nostra regione non sa di che cosa parla
Non sa di che cosa parla perché
Perché se domandavamo o domandiamo agli attuali amministratori pubblici come è organizzata l'università per stranieri non sanno spiegarci come è nata io va bene lo studieranno ma come è organizzata dove fino al novantadue aveva solo dei corsi di lingua e cultura
E non era naturalmente si chiamava università per stranieri non è universale dal novantadue Boy è diventata un'università come le altre
E questa
Diciamo enorme
Cambiamento è non è stato adeguatamente sostenuto dalle istituzioni locali e io direi anche dalle istituzioni nazionali perché è un'università statale non è università
Privata con la storia che ha
E comunque questo grande patrimonio oggi non è che può essere lasciato il disperso ora che ci sono due rettori qui presenti e questo è stato anche nostro intento è importante che ci sia collaborazione tra l'università
Perché non è che negli anni nei decenni passati tra le due università c'è stata collaborazione pur avendo affinità politiche anche questo è un elemento che va sottolineato e c'è stata poca collaborazione tra le due università e le istituzioni locali regioni province comuni
Quindi adesso siamo in una fase completamente diverse note al passato è caduto il Muro di Berlino Est sono finite tante cose c'è il rischio che
Però ci sono delle istituzioni culturali che rischiano una triste fine
A questo punto naturalmente non è compito mio perché è compito di chi ha delle responsabilità politiche e istituzionali dirigenziali dei due atenei e delle istituzioni locali però
Anche le discussioni se il centenario della nostra università devono essere un elemento di sollecitazione anche localmente alle istituzioni locali anche nazionali
Voi dovete immaginare e un po'questo va detto per orgoglio Perugia senza l'università per stranieri che cosa sarebbe stata Siena e Siena all'università per stranieri è nata negli anni Ottanta è un'altra cosa
E c'è un'altra università di un certo tipo ma per Perugia è naturalmente un elemento di identità
Che la caratterizzata nei decenni ma quindi è anche una risorsa che non possiamo disperdere
Non possiamo disperdere
Ma io ho fiducia soprattutto in in ne i rettori nelle istituzioni locali beh io credo che possano diciamo così essere consapevoli coscienti della situazione
Di difficoltà che c'abbiamo e che naturalmente opereranno collaboreranno per superare e in questo momento non voglio aggiungere altro non voglio aggiungere altro però ringrazio
In particolare ripeto Ruggiero già l'ho detto i due rettori lo sanno anche la nostra professoressa senatrice perché anche un'attenzione del parlamento nazionale del Governo nazionale che sembra che i sulla politica universitaria
Spenti ad avere una qualche Progetto una qualche idea se non provvedimenti legati alle abilitazioni ha problemi anche in termini di un certo genere
Valerio ottimista che non paia Aranno i fondi all'università questo io francamente non lo so ma comunque comunque
Si tratta anche di lavorare per avere una maggiore attenzione delle istituzioni locali regionali e locali perché non è vero che ma servono solo soldi si servono anche i soldi ma se c'è una
Capacità di lavorare insieme
Del dei dirigenti delle università e delle istituzioni locali c'è una forza rappresentativa delle esigenze di una comunità come quella perugino con quella umbra io credo che alla fine le soluzioni si trovano
E comunque e comunque
La situazione è particolarmente io rinvengo complessa birra il contesto internazionale nazionali in cui sarà l'ultima cosa che voglio dire il libro naturalmente
Può essere
Discusso valutato nelle varie parti io non voglio tornare sugli aspetti storici ne abbiamo parlato tante volte
Dico solo che a proposito la falsi citazione compiuto incompiuta dico solo una cosa
Che Lupatelli i suoi amici e collaboratori avrebbero fatto l'università per stranieri anche se i bolscevichi avessero occupato Perugia perché questo perché c'era un gruppo dirigente della città di Perugia
Che aveva scelto un'ispirazione nazionalistica certamente ma che erano talmente impegnati tra municipalismo orgoglio municipale e
O pensione internazionale e cosmopolita che avrebbero fatto infatti i corsi sono iniziati nel ventuno non dopo la marcia su Roma
Dopo naturalmente il regime ha messo come si dice il cappello sopra
Ma sono stati molto di più i fascisti locali che a livello nazionale perché quando Mussolini è venuto due volte o tre volte
Però è quando è venuto non è che è venuto solo è venuto alla Sala dei Notari poi dal dall'Accademia poi ha fatto un comizio in piazza quattro novembre quindi era
Queste cose certo dopo hanno valorizzato la diffusione della lingua e la cultura italiana nel mondo ma
Non è che è stata un ceto dirigente perugino che ha avuto questi sua determinazione orgoglio tra fine ottocento e i primi del Novecento perché Lupatelli aveva era maturo già quando è nata l'università per stranieri non era un ragazzino oppure Gallieni aveva già la sua esperienza oppure Bastianini che poiché ha ha operato come sottosegretario
Quindi c'era già un clima che naturalmente era una città che aveva una sua classe dirigente che si voleva imporre e che comunque voleva imporre un suo progetto
Ora queste sono cose che succedono ogni qualche decennio ma comunque adesso la risorsa può darsi che adesso è il decennio giusto Ruggero
Quindi sei successi ripetono nei decenni potrebbe essere cioè
Sulla seconda parte la terza parte non voglio dire niente perché sulla seconda palla tesa a parte i confratelli con l'editore inattesa diverso da