"Per il Sindaco d'Italia" manifestazione organizzata dal Patto Segni per avviare la campagna nazionale per il Sindaco d'Italia

Claudio
Continua e Possa rappresentare allora valida ora tocca porca rappresentare lavoro adottati tutti noi in questa sera siamo riuniti in questa sala alla per porgere il nostro saluto degli aderenti degli amici dei simpatizzanti del Patto Segni al professor Segni
Ed esprimere la nostra soddisfazione perché l'inizio della produzione della campagna per eleggere il sindaco d'Italia parta da Roma e dalla Regione Lazio con l'impegno di sostenere tutti noi questa Bach dagli atti che possano arrivare al successo una successo arrivò il referendum del novantatré su queste basi e su questa inizia Ivan diamo inizio alla serata odierna dando la parola per un ulteriore saluto al segretario provinciale del patto
Allora altrettanto bene
Ecco un particolare gioia saluto che ti ringrazio per avermi garantito una partecipazione sia così numerosa al di là delle nostre aspettative
Noi a Roma già abbiamo già sperimentato la legge sull'elezione diretta del sindaco e dire con risultati eccellenti la battaglia e quindi dobbiamo affrontare una battaglia che vuole chiarezza
Vuole far sì che i cittadini possono aprire un governo stabile che possa governare per il mandato
Conferito e sensate dove eccetera e come spesso è avvenuto ed avviene ai giorni perché questa è non l'ha fatta nella quale inutili ci dobbiamo impegnare cella quando già si erano impegnati precedentemente mandarla disposti certamente con l'aiuto di tutti voi continui perché dobbiamo fare ulteriore così ovviamente su questo terminino i traguardo è un traguardo impossibile è una montagna impossibile sono certo che negli anni grandi senza sorta grazie considerano
Dovrebbe farcela
Quindi abbiamo adesso iniziando il nostro per la serata
La parola l'abbiamo subito anche se può sembrare un po'inusuale ma vogliamo farlo anche sul piano ragione delude anche sul piano
Di congiunzione tra quello che è un progetto istituzionale come noi stiamo prospettando anche sul piano economico perché ogni progetto istituzionale poi tocca di fatto le basi della nostra vita e l'hanno le basi la nostra vita quotidiana su queste lenti introduzione l'introduzione diamo la parola professore Mario Baldassarri a tema
Che gli io sono basso verso
Dunque contrariamente a quanto annunciato dall'onorevole amico Diego Masi non ho alcuna intenzione di parlare di economia
Né tanto meno di finanza pubblica né tanto meno di inflazione o quant'altro
Ma vorrei cogliere questa occasione visto che mi sono dati alcuni minuti per parlare da cittadino di questo Paese credo di avere come tutti gli altri diritto di esprimere opinioni su quello che sta avvenendo
In questi giorni quello che è avvenuto nei mesi scorsi e quant'altro
Io credo che nonostante lo sforzo che molti mass media
Stanno facendo in questi giorni per concentrare focalizzare l'attenzione sull'aspetto istituzionale su quella grande regola si va cercando per dare un assetto nuovo istituzionale al Paese e stanno cercando di presentarlo per qualche aspetto come il risultato di alcune riunioni notturne fra alcune persone del poi smettono d'accordo poi non si mettono d'accordo e da qualche altra parte viene quasi presentata come una sovrastruttura
Dietro la quale i cittadini normali come me o anche un po'passi sono comunque tutti i cittadini a a non ci capiscono più niente
Perché evidentemente questo Paese è stanco di delegare ad una partitocrazia che pensa ai fatti propri i problemi del Paese
Che sono l'occupazione lo sviluppo la stabilità finanziaria la grande occasione che ci aspetta di entrare a che
In un titolo in Europa perché sappiamo che esiste una sola alternativa non entrare in Europa che è quella della deriva nordafricana
Bene su tutti questi temi il dibattito mi pare abbastanza poco
Noi abbiamo un progetto preciso su questi temi l'abbiamo tentato di diffondere nonostante le difficoltà dei mezzi tecnici delle quali avete avuto prova anche stasera con col microfono ai io credo che invece il tema istituzionale è la punta di un iceberg
Ecco il grimaldello necessario che i cittadini di questo Paese debbono usare per aprire al Paese la porta verso una democrazia compiuta che è la base per consentire alla politica
Governo e Parlamento di affrontare le scelte concrete dell'occupazione della stabilità dello sviluppo del riequilibrio territoriale della giustizia fiscale
Della giustizia fiscale e della rifondazione dello Stato sociale siamo in un momento di grande importanza non è un momento normale qualcuno ha detto vogliamo costruire un Paese normale cominciamo a prendere atto che siamo in un momento non normale
Un momento di quei rari momenti della storia in cui si deve cogliere l'occasione per rifondare le basi portanti dell'economia della Società e quindi della politica
Siamo di fatto di fronte ad un bivio
Ormai da qualche tempo
Da un lato abbiamo la conservazione di uno statalismo invadente che soffoca la libertà dei cittadini delle famiglie e delle imprese e la libertà delle comunità locali perché è uno statalismo centralizzati
Dall'altro lato abbiamo la chimera del liberalismo edonistico individualistico come se il rifiuto dello statalismo dilagante si risolvesse con il ricorso al rifugio nel privato e nelle egoismo individualistico
Per il nostro messaggio di fondo molto chiaro molto netto e la costruzione di una società liberale comunitari il movimento del comunitarismo dev'essere la base portante del principio di sussidiarietà
L'organizzazione portante del nuovo Stato liberale inserite in Europa la base vera del federalismo il federalismo non significa avere trenta governi centrali solo delocalizzati decentrati a Milano a Foggia o a Treviso significa in realtà rimettere nelle mani dei città indi la gestione delle cose proprie e della cosa pubblica nell'ambito della comunità locale altrimenti ripeteremo l'esperienza per qualche aspetto nefasta
Della struttura regionalistica cioè uno scimmiottare il patetismo a livello locale
Rispetto a quello che era impartiti Isma'a livello centrale su questo tema del liberalismo comunitario organizzeremo a tempi brevi un importante convegno di riflessione culturale di riflessione polizza
Perché quindi il nostro istituzionale
Io non ne capisco assolutamente nulla di distinti
Teorie delle istituzioni non sono uno scienziato della politica tentò di fare il ragioniere del paese e tentò di fare l'Economist
Mi occupo di più di vedere le prospettive di occupazione di come si possa intervenire
Nel Mezzogiorno seriamente creando la par condicio
Tra per esempio le condizioni di libertà civile da una regione all'altra le condizioni infrastrutturali e quindi di problemi che possono apparire molto più banali dei grandi temi della politica e delle istituzioni
Ma che a mio parere almeno per me e per la prima famiglia sono molto più vicini molto più concreto
Qual è il nodo di fondo qual è il passaggio fra prima e seconda Repubblica la prima repubblica richiedeva una base parlamentare nella quale noi cittadini davamo una tecnica e questo è perfettamente democratico ciò che non è democratico e l'uso arbitrario della delega da parte della partitocrazia
La delega è legittima ma la delega deve sempre rispondere ai cittadini
Quindi il nodo di fondo al di là delle formule tecniche è che vogliamo sapere una volta che la politica e il mondo della politica si presenta ai cittadini
O non programma una squadra una proposta politica con un progetto economico sociale e civile
E nel momento in cui ottiene in modo palese una maggioranza e si impegna con tempi determinati a realizzare il programma
I partiti di questa maggioranza sono legittimati a cambiare le carte in tavola durante questo per
Sono legittimati a cambiare le carte in tavola durante questo percorso senza richiedere il parere dei cittadini elettori
è perfettamente legittimo da parte delle forze politiche cambiare idea
Il problema è se cambiando idea è legittimo non chiedere il ricorso il parere degli elettori che hanno determinato questa maggioranza in questo senso si incarna la proposta del sindaco d'Italia
Che non è come qualcuno banalmente e per qualche aspetto mi fa sorridere
Ha sostenuto il podestà d'Italia
A parte che la lettura di qualche brano della storia il podestà leggeva il Cavaliere come già detto Mario Segni cavaliere Benito Mussolini ovviamente
Il Sindaco d'Italia
Chiediamo che venga eletto dai cittadini
Quindi non c'è questa pericolo di autoritarismo ma quello che noi sosteniamo e che se non rimettiamo nelle mani dei cittadini la scelta del governo in una chiara proposta trasparente
Con la regola di fondo e cioè che la delega di fiducia non vale sul piano generico personalistico mai Matelica in base a programmi progetti e alleanze
Se questi programmi questi progetti e queste alleanze
Devono essere cambiate in corso d'opera è necessario richiedere il parere dei cittadini qui la forza dell'elezione diretta
Del primo ministro ovviamente
Del riequilibrio dei pesi tra Parlamento e Presidente della Repubblica che rappresenta l'unità del Paese che rappresenta in un qualche modo la punta della garanzia costituzionale
Per tutto il paese
Come vedete quindi non vi annoio oltre
Sembrerebbe non avere niente a che fare con i problemi concreti
Inflazione occupazione sviluppo no questa è la chiave perché abbiamo verificate sperimentato su minori ogni giorno
Quanto queste tematiche diventi no
Un balletto da salotto che sia esso televisivo che sia esso il salotto bene di qualche bella villa romana ma un balletto televisivi dopo un dibattito vuoto quando continuiamo a sentire parlare di sviluppo occupazione posti di lavoro stabilità finanza pubblica
Senza scegliere la chiave di fondo che consenta alla politica di effettuare le scelte la mia idea è i cittadini debbono scegliere il proprio governo perché il governo sia in grado di scegliere sulla linea del programma presentato ai cittadini io credo per quei pochi che mi conoscono
Di essere un grande moderato non ho nessuna vergogna nasconderlo ma credo che siamo di fronte ad una grande sfida sfida dobbiamo in questo momento cogliere l'occasione per essere moderatamente rivoluzionari da questo punto di vista perché la conservazione si
Anche conservazione nasconde trasversalmente tra le pieghe di questo Paese e certamente fino all'ultimo tenterà dirà pensare qua e là
La bandiera di questo Paese Perri rimettere di fatto il bastone di comando in mano all'oligarchia di alcuni partiti vecchi o nuovi che si siano non ho nessuna simpatia né preferenza verso i partiti in quanto tali sono uno strumento della società civile e allora per avere questa garanzia non ci dobbiamo garantire come cittadini che esce dalla maggioranza scelta il governo scelto al governo ci sia un rapporto di otto di fiducia e non la delega in bianco con la quale ricomincino i giochetti della Prima Repubblica il passaggio è molto difficile
Dobbiamo vigilare attentamente proprio perché non c'è più la separazione delle vecchie logiche che faceva stare tranquilli ognuno a casa propria
Il movimento non può che essere trasversale la sfida e pratiche conserva e chi fa la innovazione l'innovazione istituzionale è lo strumento portante
E lo dico con tutto il cuore chiudo
Per chi da circa vent'anni cerca di suggerire partecipare a un dibattito proposte di economia di politica economica
Evviva la frustrazione di vedere poi che queste decisioni quando va bene sono rinviate allora questo momento non può essere un rilievo
Se c'è uno spiraglio di accordo serio tra le forze politiche in questa direzione dobbiamo correre ma d'altra parte dobbiamo essere vigili
A che questo non sia il tentativo di rinviare all'infinito continuare cioè a sottrarci da sotto il naso il potere decisionale come cittadini di poter scegliere un governo che sappia costruire giorno per giorno il nostro futuro dei nostri figli e delle nostre famiglie grazie
Nazionali e stupito un'altra volta
Nel senso che un'altra cosa se gli tiri io volevo ringraziare della presenza i nostri colleghi parlamentari che sono qua con noi e gli onorevoli Menia
Vito mormone Selva Taradash Calderisi in particolare il nostro amico Enrico Boselli ai quali invito la perché a fare un grande sul grande
Allora a Mario sì
Io sono già
Sono già un po'emozionato se poi rimettete emoziona ancora di più
Ecco
No no va bene va bene tocchiamo troppo è già un miracolo che la la ripresa accontentiamoci del colera
In un equilibrio più instabile di quello Polito inoltrate
Io sento una grande attenzione
Lo sento qui
Speranza
Anche perplessità incertezza
Credo che la sentiate tutti
L'Italia è un è un po'diverso da come Laverda descrivono in questi giorni i giornali
Mi pare che badi poco ai problemi tecnici pure importanti
Dei quali giustamente di esperti si occupa
Anche guardi invece molto attentamente il ricorso generale per le corse
Per capire come come tutti noi del resto
Come ciascuno di noi
Se in questa lunga vicenda
Che danni
Ci vede protagonisti
Combattente
In questa lunga marcia
Che ha visto finire da prima Repubblica
Che avverto le speranze di una politica nuova
Ma che ancora si dibatte
Indi spinte contraddittorie
Per vedere i dicevo se siamo in dirittura d'arrivo o se ancora la strada
Se si va avanti o se per caso non c'è qualche staranno insidioso tentativo
Di ritorno indietro
Giornali mi sembra un pochino troppo
Esalta
No
La gente parla forse poco
Ma credo che con molto giudizio si interroghi
Noi siamo cittadini come gli altri che hanno fatto questa battaglia e che abbiamo il diritto e il dovere di interrogarci
Su un punto
Che è il punto centrale
Siamo veramente sul punto di concludere la grande riforma
Possiamo alle vigilia di un tentativo di controriforma
C'è un grande disegno
Poi c'è un grande pasticcio
Perché questo è il dubbio
Che legittimamente e vorrei dire doverosamente tutti cittadini politici Esperti ci dobbiamo e il dubbio per dare una risposta al quale stasera siamo qua in tanti
E il fatto che siamo in numero così grande significa che la speranza che noi abbiamo accesso non è ha fatto
Vorrei andare un attimo indietro
Non farò lunghi percorsi storici state tranquilli ma faremo difficoltà a capire il momento presente se non avessimo bene la memoria di quello sono stati in questi anni
Anni in cui il tentativo del grande cambiamento della grande riforma
è sembrato prima impossibile
Affidato a una piccola pattuglia quale quella iniziale dei referendari
Poi Mammano è andato indossando
E diventato tre anni fa in occasione del referendum un fiume tetra volgeva ogni resistenza
Ed è sembrato avete già vinto avere già conclusi
Era sembrato anche hanno vi confesso che era sembrato anche al
C'eravamo sbagliati
Il cammino era ancora più lungo
Camminare ancora Rifici
Non c'è da stupirsi se si pensa alla profondità e alla grandiosità del progetto che avevamo lanciato no credo di averlo già raggiunto dopo il referendum del novantatré che ormai l'Italia fosse avviata verso la modernità verso il progresso
Che ormai il la combinazione della vecchia partitocrazia della confusione fosse superata e fosse alle nostre spalle
L'anno scorso che è stato l'anno della verità
è stato l'anno in cui abbiamo toccato con mano che il cammino è ancora lungo
In cui abbiamo visto che se non si faceva se non si affrontava il secondo passo però nella riforma della Costituzione
Quello di ridisegnare tutto l'edificio sul quale poggia il nostro Stato la nostra politica il nostro Paese
Le cose ancora erano fermi impantanati o peggio ancora potevano per consentire il ritorno in tv
Ancora una volta siamo stati tra i primi ad accorgerci
L'estate scorsa l'abbiamo messo duramente
Inutile andare ad elezioni se non si cambiano le regole del gioco nuove regole ormai non si tratta più
Di ridisegnare
I meccanismi elettorali ma significativa si tratta di riscrivere la Costituzione
Anche allora è sembrato una pretesa eccessiva e ingiustificata
Sono passati questa volta solo pochi mesi
E oggi
La crisi del Paese si svolge attorno al tema che noi abbiamo posto fin dal primo giorno in cui sei anni fa raccogliemmo le firme per il referendum e che sei mesi fa abbiamo riproposto con forza
Se l'Italia non si dà uno Stato moderno i grandi problemi del Paese non possono essere riso
E oggi la crisi è su questi
E oggi per un mese il tema è entrato nel dibattito pubblico politico quotidiano privato per i bimbi fra i cittadini
E oggi
Dopo una crisi turbinoso difficile complicata
Stando a quello che sembra di capire che si dice salvo poi sorpreso iniezione di ora in ora possono capitare
Sembrano delinearsi accordi e intese proprio per ritoccare la Costituzione
Io voglio dire questo
Nel momento in cui pure dobbiamo doverosamente chiederci che cosa ci sia dietro l'angolo nel momento in cui il real siamo più che mai la nostra battaglia ma voglio dire questo
Per ricordarci perché dobbiamo ricordarcene
Che se oggi comunque il tema della grande riforma della Costituzione sul tappeto
Se oggi
Quello che sembrava assolutamente improponibile impossibile
Demonizzata
Sino a non molti mesi fa
E oggetto di discussione
Questo lo si deve a tutti quegli italiani e noi non siamo gli unici ma certo siamo tra quelli
E vorrei dire siamo stati fra i primi e continuiamo ad esserlo
Che da sei anni fanno di questo punto il tema centrale del dibattito politico
Per arrivare a un'Italia migliore bisogna prima di tutto dare all'Italia lo Stato moderno funzionale e vicino ai cittadini che gli italiani e la nostra società mesi
E oggi siamo momento decisivo
Si tirano le so
In un lungo travaglio che arriva
Al punto che ci si
E credetemi la posta in gioco è molto più
Della riforma della Costituzione
Che pure una cosa
Io vorrei che avessimo sempre presente che cosa significa
Quello che noi abbiamo lanciato anni fa
Che cosa significa dare Alitalia istituzioni nuove diverso
Non è semplicemente un pezzo della Costituzione che viene ritoccato
Non è semplicemente norme Criterion regole pure fondamentale
C'è qualcosa di più di molto di più
Si tratta di ricostruire lo Stato
Si tratta di lavorare incidere in quello che è il punto fondamentale dell'Italia della sua crisi dei suoi problemi
Che è quello di non avere uno stato all'altezza delle nostre sì esige
All'altezza del valore della nostra società
Che è quello di ricostruire
Iniziando dall'altro certo
Iniziando dai vertici perché l'unico modo per far
Ma noi sappiamo bene che quando si iniziò la battaglia te lo ricordi Bartolo che lì in Parlamento eravamo in Parlamento prima ancora dei referendum sull'elezione diretta del sindaco
Non era in ballo solamente un un modo di elezione
O un metodo di scelta del vertice dell'Amministrazione era molto di più
E nel tentativo di risanare il confine
Era il tentativo di ridare all'amministrazione comunale quindi alla base dell'amministrazione statale lo slancio la forza la capacità di decisione la capacità di amministrazione che anni di mobilità di instabilità di crisi gli avevano otto
Se oggi siamo arrivati a discutere se in ballo c'è il tema della del vertice dello stato del vertice del governo se questo è il tema centrale se l'elezione diretta se il Sindaco d'Italia come dicono i nostri manifesti al tema sul tappeto credetemi non è solamente per scegliere un metodo migliore più valido più forte
E perché qui si tratta di un compito vorrei dire secolare che cioè da dare all'Italia un grande stante dare all'Italia uno Stato forte nel senso più alto
Della
Dare all'Italia intanto una politica che decide
Rispetto a una tradizione decennale o forse secolare di un'Italia in cui la politica che ha ha galleggiato in cui i governi sono andati al rimorchio delle spinte della società
In cui le vere decisioni sono state prese in altri ambiti in altri settori da spinte di ordine economico di ordine sociale da fenomeni di altro genere tutti giusti tutti forti nella società
Ma che finivano per controllare il corso politico
La nostra proposta è quella di dare all'Italia un sistema politico è uno Stato che qui lo sui e sia il modo di una società che
E quindi una rivoluzione badate rispetto all'età
In cui il ragioni secolari vorrei dire hanno spinto
Quasi sempre in gran parte della società italiana pensare considerare lo Stato come una cosa estranea
Spesso nemica
Diversa
E quindi da guardare sostanzialmente con soste
Ragioni storiche che si a cavallo
Le diffidenze dei cattolici dopo l'unità d'Italia
Una cultura di sinistra che ha visto certe volte lo Stato come lontano e prevaricatore
Una tradizione anche dominazioni straniere secolari in cui ci siamo trovati
Ha sempre visto l'italiano diffidente verso uno Stato
Che dovrà essere ridotto sembra un qualche cosa che contava meno e poi
Ma il prezzo di questo l'abbiamo pagato e lo paghiamo e lo paghiamo anche era oggi con una politica che non riesce a guidare lo sviluppo della società
Se noi oggi soprattutto in questi e ultimi anni vediamo riaffiorare problemi
Che credevamo di avere almeno attutito supera come quello di differenza tra Nord e Sud
Sì abbiamo oggi alcune regioni del nord che hanno raggiunto la piena occupazione e in cui il problema di reperire la manodopera all'ordine del giorno
E regioni come la mia
O come altre del suo lo sanno bene perché ho visto che siamo in parecchi sardi qui e quanti calabresi o siciliani
Se da noi la disoccupazione supera il venticinque per cento
Con punte di disoccupazione giovanile cinquanta sessanta ed anche oltre per cento
C'è quindi viviamo oggi una divaricazione sociale ed economica fra due Italie niente forse mai in questo dopoguerra così antica e così via
Se alcuni problemi come quello della qualità dei servizi della pubblica amministrazione
Esplode
Appena ai falsi invalidi alle angherie ciascun cittadino soffre tutti i giorni da una pubblica amministrazione ostile inefficiente lontana
Se temi servizi fondamentali come la salute e la scuola
Ci vediamo purtroppo più vicini al Terzo mondo paesi nel europee vicine quali ci siamo
Se insomma in tutti questi campi
Noi ci non sentiamo e siamo ancora ben lontani dall'essere Rutelli
E perché non abbiamo avuto in questi anni ma vorrei dire per decenni uno stato un governo una politica che guidasse vinta perché siamo stati spinti in qualche modo succubi di spinte varie
Nel bene o nel male che ci portavano da una parte o dall'altra
Ma in cui mai negli ultimi anni governi che testati che riuscissero a padroneggiare la situazione sono riusciti a imprimere una sintesi sono riusciti a dare uno sviluppo sono riusciti a dare un indirizzo
Vorrei che non dimenticassimo mai questo
Le nostre proposte non riguardano solamente il vertice dello Stato
E quello che si sta decidendo in questi anni non è solamente un metodo di elezione non è solamente un certo conte congegno costituzionale che può apparire solamente tema di professori o tema di salotti o tema di discorsi Totti
E in ballo invece un un argomento sto
E il canto un grande disegno quello che noi abbiamo iniziato di dare per la prima volta all'Italia nella storia di questi decenni
E vorrei dire forse per la prima volta nella sua storia secolare le istituzioni forti
Le istituzioni che guidino lo sviluppo le istituzioni che siano di slancio distinta
Di dare all'Italia il grande stancato che ittico di tutti i grandi democrazie europee e che la nostra società così forte così vecchia così florida ma così vittima delle contraddizioni e delle angherie della politica
E della e delle pubbliche amministrazione diritto e avviso il nostro compito non è solamente il sindaco per l'Italia il nostro obiettivo
è uno Stato forte guidato dal sindaco per l'Italia ma per ricostruire per dare finalmente all'Italia un grande Stato per un grafico
Io so che
Su questo progetto sono tante le difficoltà e le diffidenze
Vedo per esempio
La grande grande travaglio di tanta parte della sinistra italiana
Ed è importante invece che in Gran progetto di questo genere non sia monopolio di una parte
Lo stato di tutti
E le grandi conquiste dello Stato si hanno solo solamente se c'è una profonda consapevolezza
Nei cittadini di questo
E francamente
Certe cose devo dire
Non le capisco
E mi sembrano frutto di una cultura un po'vecchia e un po'supera
Ho visto quello che è capitato nel dibattito di altri paesi
Peppino Calderisi
Che qui con noi
Ma dato e forse l'avrete visto anche
Un riassunto molto divertente
Del dibattito che c'è stato in Francia
In questi ultimi decente
Non siamo solo in ordine a discutere di come si riformano le istituzioni
Che ci sono due concezioni
Dice Calderisi
Lo Stato francese come l'ha visto Mitterand
Ed ecco che l'hanno visto più o meno allo stesso modo
E lo Stato francese come l'ha visto una vecchia sinistra quale quella di Marché e secondo Calderisi come lo vedevano i passanti non so
La sinistra moderna non ha paura dello Stato forte
La sinistra che ha capito veramente
Qual è il corso della storia
Sa che nelle democrazie moderne il pericolo non viene mai dalle istituzioni fu
La storia ci ha insegnato che i pericoli gli uomini forti vengono e prendono il potere quando lo Stato e il tempo quando le istituzioni sono increduli
La storia italiana del primo mezzo secolo e la storia tedesca di Weimar ci dicono che l'uomo forte non viene dallo Stato forte ma che lo Stato debole
Che preannuncia e può provocare la crisi della democrazia e l'avvento del nuovo della Provvidenza o dell'uomo forte noi non siamo per l'uomo forte noi siamo per le istituzioni eterno staccano fra
è importante che questo cammino continui
è importante che su questo non ci chiudiamo e nessuno di noi si chiuda
Negli steccati
Che non ne facciamo una guerra di partito
è importante che su questo riusciamo ad avere la convergenza più ampia
Dell'Italia
Chi ha vissuto una storia dei referendum
Sa
Che se noi non fossimo riusciti a superare gli steccati dei partiti ed anche gli steccati e le diffidenze tra destra e sinistra il referendum non si sarebbero fatti o non si sarebbero finiti
E per questo che l'appello morì lo rivolgiamo
è per questo che noi confidiamo su quella parte in più intelligente più avanzata della sinistra che combatte con noi in questa battaglia
Visto che che siamo qui
Anche se adesso stasera non entra noi perché probabilmente l'aereo che lo doveva portare in ritardo io voglio che ricordiamo tutti quanti
Che se noi abbiamo iniziato il vinto nei momenti più difficili la battaglia dei referendum e anche perché ci furono uomini come Achille Occhetto
Ci si chiede se il progetto del sindaco d'Italia passa per Parigi
O se quello che in questi giorni
Si sta progettando
State come esperti progettando si antitesi
Vedete io credo che noi non solamente abbiamo usato una bandiera ma abbiamo indicato un percorso lineare e semplice
Un percorso che si rifà
All'unica riforma che finora ha funzionato in Italia quella del sì
E indica una strada semplice
Eleggiamo direttamente il primo ministro
E indica delle garanzie dei limiti
Io ricevo tante lettere di cittadini
Preoccupati che questo
Non posso essere uno squilibrio
E li capisco e sono lieto che fece
Ma la strada che abbiamo indicato la strada che consente al Parlamento di avere il governo come dirimpettaio perché consente al Parlamento anche di rovesciare se necessario un governo che armonizza un forte controllo e contrappeso del Parlamento
Di fronte a un governo però Ford è stabile scelto direttamente dai cittadini
Ma non siamo rigidi sui molte
Perché i modelli possono essere anche dire s'
E può anche passare per Panucci
E la storia francese
Ce lo insegna
Ma quello che vorremmo capire
E che penso nei prossimi giorni diventerà chiaro
E se il piatto che ci sta per essere servito
E veramente il piatto ispirato allo spirito anche se con cambiamenti della democrazia francese
O se come qualcuno e come c'è il fondato sospetto anche di temete non ci sta per essere servito invece un piatto francese all'amatriciana
Molto diverso molto annacquato
In cui sotto l'aspetto di una seria riforma si potrebbe preparare invece un ritorno alla proporzionale e al governo dei partiti così come l'abbiamo visto in certi momenti della prima
Perché quali che siano le modalità tecniche le scene e le ripeto non ne abbiamo indicato
E ci crediamo
Ma quale che sia la gente c'è soprattutto un punto che è fondamentale per cui il progetto del sindaco Italia poi è il Progetto anche si dovessero scegliere strade costituzionalmente diverso
Perché c'è un principio che comunque non può essere cambiato e ci sono alcuni punti su cui fatalmente si deve fare una scelta e il principio è quello a del Governo
Scientifico ai cinta
Il principio
Dicevo perché al di là delle modalità tecniche
Al di là delle
Le scelte di una strada o l'altra di un pezzo della Costituzione c'è poi un principio su cui
In qualche modo la chiarezza Ettore
Quello che non può essere in ogni modo frutto di compromesso
E che richiede una scelta
Se il governo che o no
Il governo stabile scelto direttamente dai cittadini e frutto della responso della volontà poco
Perché questi Tosini sfiga concretamente e al di là delle regole che ci sono il vero passaggio dalla prima alla seconda Repubblica e questo è quello per cui noi ci siamo battuti fin dal primo referente
E allora su questo
I dubbi non sono solamente Licci
Sono doverosi dove manate da parte di chi non vuole rompere come noi ma vorremmo Sgroi
Da parte di chi non ha mai pensato che le lezioni in questo clima fossero la soluzione ma sempre pensato a una grande riforma
Da parte di chi non vuole guastare gli accordi ma vuole che siano rivolti a fini positiva
Ma da parte di chi come noi referendari ha dedicato da alcuni anni le proprie energie a questo traguardo
Da parte di chi per due volte ha chiamato a raccolta gli italiani sull'obiettivo di una grande riforma dello Stato
E che non può né intende permettere che proprio al momento della costruzione
Finale quelli che sono i più grandi principali di più forti obiettivi della nostra azione ci siano improvvisamente scippati con qualche marchingegno poco scoop
Noi lavoriamo per questo
Ma lavoriamo per ricostruire un qualche cosa di chiaro che sia veramente lo Stato moderno e l'Italia del futuro non un qualcosa che ci riporti indietro a una prima repubblica che non ce li e non rimpiangeva e che ci siamo lasciati per sempre dietro le spalle
E allora
è legittimo avere dei dubbi
Perché vedete la navigazione
In Parlamento e nel Paese sarà difficile non
Complessa più difficile più lunga probabilmente dei quando pensiamo che ne siamo già corti per il passato
Richiede un Hanane
Che esca dal porto con una rotta precisa robusta
E con un timoniere saldo e con le idee ben chiare
La tolda di comando è molto affollata in questo momento
Ma francamente
Avete visto che
Fra i timonieri che oggi intendono alternarsi alla guida
C'è chi si è addormentato con un sistema e si è svegliato da una che si è demonizzato a questo tipo di riforma che si è detto invece da altre parti che bisognava assolutamente votare e aver visto tutta questa serie di incertezza e di cambiamenti bene
Ci lascia francamente molti tu
Sulla volontà e sulla capacità dei timonieri di sfidare i Marosi che si profilano atti all'orizzonte
E rende legittimo il dubbio
Ieri alcuni almeno dei timonieri
Piuttosto che portare la nave al di là dell'oceano
Siano interessati solamente a salire sulla tolda di comando e a rimanervi comodamente per alcuni anni quale che sia la direzione che prenderà nato a questo francamente dopo anni di battaglie noi non possiamo
Anche perché alcune cose cominciano a trasparire dai giornali
Idee per esempio
Di un ritorno al modello inaugurato per le regionali
Al non tanto così Amato trattare
E leggendo poi magari un presidente La Repubblica taglia nastri invece guida reale per la politica del Paese
Vedete in io sono sardo in Sardegna ne abbiamo sperimentato per primi
Uno strano e complicato meccanismo che poi è stato in parte riprodotto
Per le elezioni regionali
Nazionale
E chi sardi che sono come me in questa sala alcuni sono anche dei consiglieri regionali
Sanno che il grande frutto di questa riforma
è stato in un anno e mezzo di vita della regione una crisi lunghissima
Una quasi crisi continua
è una regione un Consiglio regionale in cui un giorno sì e un giorno no si minaccia o si teme la nuova crisi della regione il cambiamento di presidente e assessori regionali
Se queste sono le grandi riforme e gli amici non valeva veramente la pena di scomodare per due volte il popolo italiano e chiamarlo ha preferito
Aveva popolo italiano l'abbiamo chiamato per dargli Alitalia per dare all'Italia uno Stato diverso e uno Stato stampi non i pasticci che ancora oggi qualcuno ci vollero prima
Quali sono le vostre
Difese
Contro i pericoli di questo genere
Se devo
Sono i cittadini
E l'Italia e l'opinione pubblica
E la spinta della gente
Che dobbiamo mobilità
E dobbiamo soprattutto rendere partecipe di questo processo riformatore della Costituzione
Prima di entrare qui un giornalista mi ha chiesto se ero rimasto colpito dal fatto che Tony Blair il leader laburista inglese
Ha parlato ieri di un ritorno al proporzionale
Io ho letto attentamente e cosa ha detto Tony Blair e Tony Blair ha detto una cosa giustissima
Ha detto che queste un grande tema razionale inglese
E che forse bisognerà fare un referendum
Chiama i cittadini a decidere su questo
Io voglio ricordare a chi rispolvera nostalgici desideri di ritorno indietro il referendum noi l'abbiamo già fatto che l'Italia tre anni fa ha scelto questa strada
E che io ci anche per continuare a lavorare su questa strada è andare sino in fondo noi chiediamo che i cittadini siano in qualche modo resi partecipi e partecipi attivi di questo processo riformatore
Se non c'è una grande chiarezza al vertice che si dia la parola ai cittadini per scegliere potrà adesso ne faremo un'altra
Dove li sta portando siamo stati la Maccanico
E gli abbiamo detto cosa che sono pubbliche e che quindi posso ripetere e che sono venute spontanee nel discorso fatto con
Emerito Presidente non era una grande fiducia nelle sue capacità di intelligenza di mediazione
Di conclusione di questa situazione
La strada che ci sembra più semplice
E che sia il governo a prendere in mano la situazione
Che sia il governo a impegnarsi direttamente
In prima persona con un proprio disegno di legge costituzionale sulla riforma chiazze cioè quando mai sta storia che esso i governi non devono entrare in questa materia ma cari amici vi sembra possibile pensare che concorrenza
Dopo un mese in cui la crisi è incentrata sull'esigenza di fare un un governo che guidi le riforme si possa in qualche modo dire che il governo non si deve occupare di forte allora perché abbiamo fatto una crisi perché se no
Ma se questo non è possibile
E sembra che non sia così
Se lo stesso Maccanico ci dice che realisticamente non è in condizioni perché la situazione non glielo consente perché la base politica non viene perché l'accordo non è stretto
Se quindi c'è ancora un ampio dà atto di incertezza di nebbia all'orizzonte
Se questo e allora
Evitiamo una cosa che in cui gli italiani che hanno un vuoto di memoria evoca lunghi pasticci
Un'altra Bicamerale
Ne abbiamo già avute due
Vogliamo dare agli italiani il terzo bidone
Vogliamo seguire una strada che ha grandi probabilità di impantanarsi
Soggetta ai di lei sia impiccati alle inconcludenza e spesso di tutta una classe politica e parlamentare ancora diffusi diffidente ancora incerta ancora divisa su alcuni punti il padre di fondamentali io vedo una strada più io vedo una strada maestra
So che la nostra politica il restia a seguire le strade più semplici ma ci sale renderebbe più forte anche l'azione del governo e rendere più stabile Parlamento e ci darebbe finalmente la garanzia che boia alla fine di questo cammino arriviamo in porto
Facciamo chiamiamo i cittadini a scrivere la Costituzione facciamo ricostituenti direttamente i cittadini chiamiamo i cittadini a eleggere un'assemblea costituente che sulla base di un mandato preciso
Di proposte di uomini designati
Scelti non tanto in quel caso davvero l'appartenenza ai partiti ma per lei tele proposte per le tesi siano chiamati direttamente con un mandato esplicito ai cittadini con un termine prefissato a scrivere finalmente la seconda Costituzione
Diamo un colpo d'ala apriamo finalmente dalle stanze chiuse alla ai alla prova afflato dei cittadini direttamente alla società chiamiamo milioni italiani ad essere partecipe di questo grande processo
Io non so francamente perché poi
Tanti abbiano paura
Dirle correre una cosa che mi sembra semplice che in mancanza di un grande accordo è chiaro parlamentare si dia mandato a un'assemblea elettiva
Qualcuno addirittura dice che poco democratico ma francamente se poco democratico a far votare la gente allora francamente io di costituzione del diritto e di democrazia devo confessare non ci capisco più niente
Qualcun altro dice che
Non va bene perché l'ha detto Bossi
Credo che pochi nella politica italiana siamo litigati commossi quantomeno e lo sapete affrancamento
Ma francamente se Bossi ogni tanto dice una cosa giusta non è un motivo di dire di no solo perché l'aveva avuto
Anche perché tra l'altro non dimentichiamoci noi e tanti altri l'avevano detta molto prima di loro e l'idea radici molto più profonda della lega di Bossi Emilia fondamentale e atti grazie
Un saluto a Pier Ferdinando Casini
E allora
Quindi c'erano
Andiamo dai cittadini
Torniamo tra la gente
E l'unica garanzia e abbiamo di fronte a una situazione politica ancora incerta difficile e confuse
Di fronte e diciamolo pure uscendo da qui diciamolo domani in tutte le città diciamolo la da dove siamo partiti perché so che qui siete venuti da tante parti d'Italia non ci sono soltanto romani ma ci sono sardi Ciriani calabresi settentrionali da tutte le parti di fronte a un disegno che ancora incontra incerto e difficile
Di fronte al dubbio di una nave che ancora non si capisce esattamente che è rotta prende e di fronte a un mondo politico che resiste ancora ingiustificatamente di fronte all'esigenza di una Italia più moderna di uno Stato più forte andiamo nelle nostre città
A chiamare i cittadini racconta e fondiamo in ogni città i comitati promotori di una proposta chiara quella del Sindaco d'Italia usciamo tra i cittadini tra le piazze e se le cose continueranno ad essere ferme su questo nel momento decisivo noi chiameremo i cittadini racconta e raccoglieremo le firme così come abbiamo fatto
Io vorrei che ricordassimo sempre ricorda stessi sempre
Che la battaglia per le istituzioni è un contenuto più profonde
La penale
Ma voglio ricordare
Non abbiamo vinto il referendum solamente perché abbiamo promesso leggi elettorali più snello
Abbiamo vinto perché abbiamo promesso abbiamo dato alla speranza di una politica migliore più
Di cittadini che tornavano al centro delle decisioni che attraverso quelle erano in grado di combattere i mali della politica di dare una politica più trasparente di fare quindi delle nuove strutture delle nuove regole dello Stato anche uno strumento di limpidezza di polizia di moralizzazione di chiarezza
Di riportare i cittadini al centro di una politica nuova e diversa lo spirito del sindaco per l'Italia è questa
Non è solamente governi stabili per affrontare i grandi temi dell'economia della società come dicevi tu l'aveva persa certa e queste e fortissimo questo è necessario e e indispensabili al nostro sviluppo al nostro futuro di un passo essenziale per entrare in Europa ma c'è anche qualche cosa di più
C'è anche qualche cosa c'è qualcosa che tocca anche la moralità della politica la chiarezza la limpidezza
C'è qualcosa devo riportare il cittadino al centro delle scelte e vuole diradare le nebbie che ancora oggi una partitocrazia eccessivi a una pure venga confusa una situazione incerta pongono agli italiani che vuole riavvicinare gli italiani oggi più che mai di nuovo lontani
E diffidenti dalla politica volevi avvicinarli allo stato puro decennali alle scelte vuole dare agli italiani la sensazione che la politica sia una casa di vetro e che i cittadini siano alcun diritto i legittimi proprietari
Solo se capire con noi per primi e se faremo capire agli altri che c'è qualcosa di molto più profondo
Nella battaglia per le istituzioni solo allora vince
E stanno e quindi una grande responsabilità
Far sì che questi anni di lotta non siano inutili che alla fine il traguardo
Non sia non non non si disperda nelle nebbie che la vittoria non ci venga allontanata uscì parta che gli obiettivi verso i quali abbiamo combattuto non ci vengano tolti all'ultimo momento
Stanno bene che l'abbiamo iniziato portarla atti
Io sono sì
Lo spero ma credo che sono sicuro che se le cose dovessero andare male
Noi saremo pronti nuovamente risollevare un'opinione pubblica su
Ma dobbiamo essere decisi e determinati
Daremo
Il nostro contributo in Parlamento ma ci torneremo nelle piazze in mezzo ai cittadini se le cose si fermeranno andassero sporchi
E se se vogliamo e siamo decisi ce la faremo
Una volta noi chiuderlo una bellissima manifestazione dei referendari dicendo
Non ci fermeremo bene presto e il momento prevede
Se siamo decisi veramente diciamolo ancora una volta evincere non citare