"Informazione dei diritti e dei doveri" org. dalla Arcinova

Bene con un leggerissimo con un po'di ritardo rispetto alle previsioni
Del resto l'ultimo iniziamo la la
La la mattinata di lavoro
Ci sono Vincenzo Striano dell'Arci Nova
La cosa che vorrei dire io non non farò proprio il coordinatore il il presentano il presidente vorrei iniziare ricordando qual è l'interesse per un associazione come la nostra Barci appunto
Di incontrarsi col gruppo difeso l'abbiamo fatto tante volte ma insomma
Con il mondo dell'informazione e quali sono le questioni che per un soggetto come il nostro sono un'associazione faccetta spetti anche nazional popolare cos'è l'incontro appunto col tema dell'informazione
Io vorrei partire senza fare l'analisi però dall'esperienza referendaria perché per noi è stata un'esperienza
Utile importante come come Archie noi siamo cresciuti
Abbiamo guadagnato il ruolo e abbiamo provato
A ha organizzato al abbiamo provato a muoverci come soggetto politico originale credo per la prima volta nella storia di questa di questa associazione
E quando si parla di soggetto politico originale per noi originale significa soprattutto di riuscire a far politica senza pensare di essere o diventare un partito fosse anche il partito della cultura ho del tempo libero
Lo dicevo niente analisi sul referendum
Solo qualche notazione per contestualizzare poi il resto delle questioni
Noi crediamo commis come è giusto che il voto vada vada rispettato c'è anche una sentenza della Corte costituzionale sulle reti che va rispettata e bisogna provare anche se non è facile a liberarsi
Del riferimento costante a a Berlusconi dico cosa non facile perché Berlusconi Elli con un potere forte ed è sicuramente una figura ingombrante
All'interno del dell'informazione e della politica però alcune questioni solo questo sui referendum poste dalla discussione non solo dei referendum per la discussione che intorno ai referendum si è sviluppata io credo che rimangono comunque anche rispettando il voto questioni fondamentali ci vado molto velocemente la prima è che in un Paese moderno è quasi una banalità però importante capirne la portata
Oggi in una società moderna non esiste democrazia se non c'è democrazia all'interno dell'informazione democrazia delle informazioni significa non solo oggettività e un atteggiamento professionale che sono categorie a cui tendere ma insomma molto molto varie
L'altra è quella della correttezza che sicuramente un'altra questione importante è uno dei doveri
Che riguarda soprattutto tifa informazione ma anche questa è una categoria che non basta a definire una informazione democratica allora informazione democratica vuol dire poi banalmente alcune questioni
La prima che ci sia una pluralità di voci all'interno dell'universo della comunicazione la seconda importante anche questa che ci sia una pluralità di mezzi che esprimo le informazioni per cui radioso
Stampa sistema pubblico sistema privato e l'altra grande questione in sé ma questo del pluralismo dei mezzi e delle voci e quella e la questione economica
La domanda che dovremo porsi è se esistono risorse sufficienti
Affinché soggette questa questa cosa che dicevo prima c'era la possibilità di un pluralismo se esistono soggetti sufficienti
E se esistono risorse sufficienti perché nuovi soggetti nascono il discorso sul terzo polo se non si lega anche un discorso sulle risorse rischia d'essere come dire un discorso puramente puramente teorico
Se le risorse riescono a far vivere non solo le televisioni ma l'intero sistema della della comunicazione come sappiamo che grandi difficoltà oggi ci sono quanti sono i giornalisti
Disoccupati e così via e l'altra questione ancora inerente le risorse e se il sistema attuale favorisce gli investimenti verso settori verso settori nuovi scelse questo delle telecomunicazioni può diventare uno dei momenti cruciali anche dello sviluppo di nuova occupazione e qualificata all'interno del Paese ecco dire queste cose secondo noi
Pur rispettando il voto referendario significa porre poi sostanzialmente una questione che quella del superamento del monopolio e dal punto di vista delle proprietà delle reti e soprattutto dal punto di vista della raccolta di pubblicità e delle risorse
L'altra questione ancora e quella del servizio pubblico
Qui c'è stato un voto referendario che sicuramente ha fatto emergere una sorta di disagio dei cittadini verso il servizio pubblico io non credo sia corretto ragionare come dire come spesso insomma come in gran parte si faccia del servizio pubblico
E Fininvest tante reti a uno quanto quanto all'altro che che il servizio pubblico
Non lo so dobbiamo affrontarlo come questione separata come questione in sei il Seveso proprio avrà tante reti quanto l'utilità pubblica quanto labili creare un servizio per i cittadini
Occorre occorre prevede detto questo dunque non è una questione di ragionare a nostro giudizio almeno in termini bilanciati detto questo la domanda vera e se quello attuale dà risposte vere se è davvero una cosa al servizio dei cittadini
E l'altra domanda ancora se si può avere un servizio pubblico
Caso mai anche dimagrito in parte ridimensionato per quantità di reti ma maggiormente capace di offrire servizi al ai cittadini ecco io credo credo un un opinione tali che questo sia possibile ma che il problema vero appunto e pensare a una forma diversa oggi del del servizio pubblico
Faccio un solo esempio che quello dell'informazione locale e io credo che chi se non il servizio pubblico deve affrontare un passaggio così importante per la vita delle nostre città come l'informazione locale io credo sia soprattutto il servizio pubblico
Voglio andare velocemente tutto questo voglio dire presuppone un ragionamento di regole un ragionamento
Non basta il mercato occorre non occorrono occorrono regole su questo io non mi soffermerò voglio dire abbiamo autorevoli relatori intorno a queste questioni possono approfondire vorrei sottolineare due aspetti e ho finito il primo
Che
Anzi due aspetti tutte e due non sono solo della politica ma sono anche della della cultura cioè io credo che noi non possiamo pensare anche se è fondamentale porsi la questione delle regole di quale regole
Ma lo dobbiamo affrontare complessivamente il tema della comunicazione avendo la coscienza che il problema non sarà solo quello delle leggi ma sarà quello anche di un atteggiamento culturale che deve cambiare all'interno della società
Rispetto a questa questione cioè quando io dico culturali intendo non solo la grande cultura ma negli stili di vita dei comportamenti nei rapporti nei rapporti con l'universo della comunicazione allora qui ci sono appunto due esperto due aspetti il primo che riguarda che riguarda chi lavora all'interno dei media
Io credo che sia importante pensare anche a una sorta di autoriforma questo passaggio dell'autoriforma cioè che chi lavora dentro giornalisti registi conduttori chi fa tv e chi fa informazione
Che questa categoria riesca in qualche maniera ad assumere coscienza di alcuni di al di alcuni passaggi dell'informazione cerchi un rapporto con i cittadini
Faccia del lavoro
Quotidiano intorno ai temi della della comunicazione una cosa che anche un'alta che pone anche una serie di di questioni di qualità
Voglio dire che credo che sia importante non solo pensare alle leggi ma pensare anche a cosa deve diventare cosa può diventare il lavoro e la cultura all'interno di una categoria del modo di esso da carico di ha come quelli dei produttori di informazione
Difficilmente non riusciremo a fare qualcosa
Di significativo all'interno del mondo dell'informazione se non ci sarà anche un'autoriforma di chi fa di chi fa che produce informazioni l'altra questione che per noi è fondamentale siamo dicevo prima un'associazione e quella dei cittadini
Io credo che noi spesso si sottovaluti questo questa questione non c'è solo il problema
Dei padroni delle televisioni o comunque dei mezzi d'informazione delle risorse e dicevo importante il tema dell'autoriforma di chi fa televisione c'è la necessità in una società moderna dove l'informazione
E la comunicazione assume un potere un su un significato diverso che in passato che i cittadini prendano coscienza di questo e che partecipino per quello che gli compete
Al alla vita alla definizione del dell'universo della comunicazione allora qui sono importanti alcune cose noi abbiamo prodotto l'avete lì all'ingresso un una una prima è una bozza somma anche abbastanza ricca una bozza di carta dei diritti del dell'utente
Poniamo il problema cioè del soprattutto in rapporto alla televisione dal punto di vista dei diritti del appunto di chi è di chi è utente del della comunicazione tra l'altro abbiamo prodotta con importanti costituzionalisti tra questi il primo firmatario Roberto Zaccaria che qui anche al al tavolo
Quello che noi abbiamo abbiamo all'interno di questa carta potete vederlo si parte si parla di minori disposto di corretta informazione
Quello che a noi
Questa questa carta tra l'altro noi la presenteremo chiederemo che venga fatta propria da molti soggetti che fanno informazione
Alla Fininvest come alla RAI come alle televisioni come da televisioni locali e la proporremo chiederemo e venga fatta propria anche delle istituzioni e quelle locali
E quelle nazionali all'interno di questa carta ci sono una serie di affermazioni che ineriscono i principi dell'etica cioè valori generali ma non è la carta non è solo questa vuole essere uno strumento anche di lavoro uno strumento dinamico sono molti riferimenti e costruita anzi sulla base di riferendo i ferimenti costituzionali sulle leggi italiane ed europee
Pone dunque la questione anche delle vertenze possibili di un terreno possibile da conquistare intorno alla alla comunicazione
Noi credo che dovremo continuare a lavorare avendo molto in testa
Il lavoro il lavoro conclude concreto e non solo le affermazioni le affermazioni generali la carta dovrà accompagnarsi
A e stiamo cercando di costruirli a centri stabili di consulenza giuridica capaci di tutelare gli utenti e di svolgere anche azione di denuncia sarà necessario abbiamo ricevuto delle richieste di alcuni sindaci creare dei gruppi di monitoraggio all'interno all'interno dei Comuni
Capaci di mettere alle vorrà lavorare categorie appunto di cittadini associazioni occorrerà credo per fare questo lavoro raccogliere anche dei fondi che non credo che questo lavoro lo si possa fare solo con il volontariato occorrerà lavorare per farne cercando anche le giuste
Professionalità intorno a queste a queste questioni dunque un impegno anche da parte nostra
Ambizioso
Per costruire un qualcosa che sia anche professionalmente
Dal punto di vista giuridico utile però sicuramente per quanto cifre importanti
Molto molto più abbordabili rispetto a quello per esempio occorre per creare un terzo un terzo polo un terzo polo unitario che delle associazioni
Possono con po'di fatica ma realisticamente porsi il problema di raccogliere le risorse necessarie per lanciare un movimento di cittadini intorno alle questioni dell'informazione
E poi servirà probabilmente un lavoro didattico
Servirà a lavorare all'interno delle scuole io mi chiedo tra l'altro se le scuole oggi non lavorano intorno a questioni come queste quelle per esempio dell'informazione di un'educazione rispetto all'universo della comunicazione qual è la funzione d'una scuola in una società moderna se non fa anche queste cose
Noi anche su questo pensiamo di poter lavorare di insieme ha poi insieme ai giornalisti insieme ai professionisti del settore di creare anche degli operatori capaci di lavorare appunto all'interno con gli studenti all'interno delle delle scuole
E poi io credo che noi siamo disponibili a mettere e ho finito a disposizione le centinaia di sedi che abbiamo nelle in tutte le città i migliaia di circoli ma soprattutto insomma le sedi cittadine che abbiamo sparse in tutta in tutta Italia
Io credo che serva un'alleanza di democratici e ho finito intorno ai temi della comunicazione un'alleanza tra associazioni di cittadini come noi
E équipe produce informazione chi lavora intorno intorno ai temi del dell'informazione
Possiamo aiutarci reciprocamente io credo possiamo aiutare noi l'autoriforma e i giornalisti e chi opera nella televisione dell'informazione può aiutare a far crescere la coscienza dei cittadini rispetto a queste questioni
Io finisco dicendo che secondo noi occorrerà creare un vero e proprio movimento per l'informazione pulita le caratteristiche organizzative dovrà avere questo movimento sono tutte da capire serviranno forme originali
Non credo dovremo ripercorrere strade sono dei partiti tessere direttivi non dovremo diventare il partito dell'informazione importante questo lavoro sia concreto e sia trasversale cioè coinvolga soggetti che hanno anche culture differenti rispetto a a questi temi
Per appunto dovrà essere un lavoro soprattutto concreto fatto di atti concreti di di lavoro di di concreto di concreto operare
L'Arci non da sola naturalmente e disponibile ad accogliere chi insieme alle con Lavorare disponibile a partecipare al lavoro al lavoro degli altri
Se per me è uno sforzo di natura immane prova a coordinare a fare il moderatore
Garantendo anche partiti all'informazione non ce ne saranno insomma tra ne abbiamo in sovrabbondanza quindi non abbiamo bisogno di aggiungere all'attuale assetto botanico
Nuovi tipi di germogli e quindi su questo ne siamo certi permettetemi di ringraziare gli amici dell'Arci che hanno organizzato questa riunione dispiega nel senso che qualcuno mi chiedeva perché ci troviamo
Domanda quanto mai ben posta perché questo tema della deontologia questo tema delle pratiche professionali alcuni di noi vedo parecchi amici dell'ordine dalla Federazione direttori persone impegnata nel settore
Se lo pongono Dante il punto vero è che ne corriamo un rischio prova a dirlo in modo brutale
Di essere tutti certi che si è aperta una nuova stagione in cui la comunicazione deve conquistare una forte autonomia rispetto ai due schieramenti e non ci rendiamo conto che il dibattito in atto sulla giustizia potrebbe tra pochi mesi trasferirsi pari pari per quanto riguarda la comunicazione
Non per conquistare un universo di normalità della comunicazione ma per mettere tra parentesi i poteri di controllo in questo paese che è cosa diversa
Lo dico perché io credo che se tutti assieme ciascuno col suo linguaggio la sua identità associazioni degli ordini professionali la Federazione dalla stampa
Coloro che vivono nel mondo delle comunicazioni che non è solo la televisione la televisione la carta stampata spesso dimenticato le nostre dibattiti il mondo dell'emittenza locale ma attenzione oggi comunicatori non sono solo quelli che hanno la tessera dell'ordine
Abbiamo una marea di comunicatori fuori dalle categorie riconosciuti
Che parlano che comunicano che si organizzano pensate al mondo della pubblicità che cos'è se non comunicazione in che modo esiste Nicotiana parlare di regole che si applicano agli iscritti all'ordine quando i tre quarti di coloro che comunicano solo fuori dell'orto
Per cui rischiamo di parlare solo di quali regole per i giornalisti
Lo dico in modo brutale e magari del ventiquattro e del pane delle ventiquattro del palinsesto scoprire che chiama tesa la professionale di giornalista il problema tra tutela dei minori e magari nella mezz'ora successiva al problema dalla tutela dei minori o delle regole non riguardano più il complesso dei comunicatori
Allora credo che questo tema vada affrontato una volta per tutte io solo perché si apra perché al per cantare in un buon ultimo un dibattito serio duro e polemico sul tema esiste un problema di garanzie di garantismo nella comunicazione così come esiste nella giustizia punto primo secondo per affrontarlo necessario aspettare il referendum dei radicali sull'ordine o è necessario impostare una linea di riforme di riformismo che ponga al centro la libertà e non le regole le restrizioni prima
Io dico che le potenzialità insistono perché la cosa che più mi disse poi che va a vedere le carte io scopro la federazione l'ordine che da tempo l'elaborato una carta no correlativo giuri poi io chiederò magari a Rui di chiederò a Tucci presidente dell'Ordine romano di intervenire su questo tema
Scopre che all'interno di alcune reti telegiornali si ragiona vedo Gabriele la Porta della rete due ma so che esistono carte dei doveri all'interno della RAI che se ne è discusso all'interno della Fininvest
Che c'è una proposta Costanzo in questa direzione spero che Costanzo Righi poi entra tra breve Veltroni non c'è perché è stato convocato per oggi il tavolo
Delle regole dove si parla guarda caso anche di comunicazione esistano oggi nuove carte mi paiono importanti che partono dal punto di vista non dei giornalisti ma del cittadino
Ecco che pare importante lo sport del professor Zaccaria allora provo a porre le domande esiste questo tema del garantismo delle garanzie secondo me esiste non può essere delegato
Prima questione che Pondo che pongo è possibile affrontare il tema del garantismo e delle garanzie nel campo della comunicazione
Tenendo fermo un sentiero Sapegno so qual è il rischio non si affronta questo discorso che poi qualcuno si alza e dice usate il problema dei soggetti deboli per tutelare i soggetti forti è un rischio reale
Quando sento dire che negli anni Ottanta magistrature comunicazione hanno peccato per eccesso ma penso esattamente nel modo opposto
Chi vede l'attore degli anni ottanta sacche rispetta omissioni censure subalternità i rischi sono stati opposti io non capisco questa frenesia di continuare a vedere licenze da arbitri ovunque chi ha vissuto il mondo del giornalismo degli anni ottanta
E pensa che non è che si dovessero bloccare la gente per carri armati per dire di non fare inchieste su Tangentopoli per un lungo periodo il problema è stato posto ecco perché io non credo a un dibattito fatto nel segno dei codici la la dirò tutto
Quando avverto anche in Parlamento una voglia di nuovi codici di ritoccare il diritto di cronaca di toccare il segreto istruttorio io personalmente penso che sia sbagliato
Che non occorra un intervento parlamentare restrittivo sui temi del diritto di cronaca o sui temi della regolamentazione la professione giornalistica non torneremo indietro
Perché ogni volta che si interviene attraverso questo strumento c'è il rischio di far finta di parlare del soggetto debole ma realtà di guardare alla tutela di soggetti che non mi interessa quale sia la loro provenienza politica di destra o di sinistra per me pari sono su questo ragionamento
Ma si parte dalla tutela del giovane preso con tre grammi di hashish per arrivare a un discorso che è completamente rovesciato
Allora detto questo però che facciamo
Poiché questo c'è questo rischio nulla si tocca questo lo trovo rischiosissimo perché lo slogan nulla si tocca porta poi a subire la sconfitta più violento
Perché poi si creano schieramenti che dicono tutto si tocca e si toccano nel segno delle garanzie del garantismo ma nel segno delle annullamento delle libertà questo è un rischio che io avverto e mi permetto di metterlo sul sul Sulta
Esiste una nuova idea di etica intorno alla quale si sta ragionando
La domanda che io pongo la pongo per esempio a Banco di Napoli faremo cercheremo di dare magari un taglio di questa natura con domande facendo intervenire altre persone ma l'idea di questo convegno non è quanto siamo bravi vogliamo essere più buoni ma la domanda sarà un altro se questo problema lo riconosciamo
Mettiamola così
Esiste la possibilità pensiamo al tema della par condicio su questo un articolo che a me è piaciuto molto Brancoli sul Corriere della Sera se questo problema esiste
Scegliamo la via delle gabbie del gesso una concezione illiberale della regolamentazione
Ho cominciato ma rendersi conto che la materia come questa deve percorrere il sentiero stretto ma obbligato della autoregolamentazione per esempio
Si parla d'altro a breve di par condicio pari opportunità
Il regolamento sulle pari opportunità BA delegato puramente al Parlamento con un decreto o c'è uno spazio per le aziende i direttori
Di riunione di proposta e di intervento tradotto ancora meglio che impedisce oggi da una proposta ufficiale garanzia alla Fininvest alla RAI alle altre emittenti nazionali
Ma anche agli altri editori io vedo qui numerosi editori della radiofonia e dall'emittenza locale che ringrazio
Di provare a te a fare una riunione che metta fine ad un conflitto su ne abbiamo dei conflitti che non sono risolvibili penso a quello sull'antitrust sulla pubblicità dove ciascuno gioca la sua partita
Ma è davvero impossibile invece tentare di mettere attorno a un tavolo questi soggetti i soggetti impresa il soggetto direttori
Perché non può fare da solo l'impresa una percorso di autoregolamentazione rischiosissimo la legherebbe a parametri di altra natura possibile finalmente rompere questo conflitto riunirà le imprese
Riunire i direttori
Tenere un confronto con la Federazione l'ordine che hanno fatto una proposta
E dire rispetto alle pari opportunità qual è la nostra idea di pari opportunità come intendiamo autoregolamentarsi non attraverso gli occhi delle conduttrici o dei conduttori ma attraverso quali idea del diritto di replica quali idea del rapporto tra i partiti alla società
Credo che questo sia un elemento ed ancora sui doveri del comunicatore secondo tema Carta dei doveri del comunicato
Ne parliamo da dieci anni ciascuno ha proposto la sua carta anche il sottoscritto segretato scrivere cose inutili
Non è forse il caso di riconoscere che se vogliamo riscrivere il mondo in ottanta cartelle non faremo nulla
Se invece noi puntiamo su alcuni elementi chiarissimi di civiltà penso la tutela dei minori alle modalità di applicazione dalla rettifica alle modalità di applicazione della replica al problema gravissimo della presunzione di innocenza che ancora più forte nel sistema radiotelevisivo
Laddove se io avendo un qualsiasi nemico l'orrendo come dire colpevoli prima della sentenza io lo distruggo sostanzialmente allora non sono questi i temi sui quali a raggiungere un'intesa che veda al tavolo editori in paese e associazioni
E lo rivolgo prêt à la RAI la domanda può la RAI farsi parte quest'convocare questo tipo di riunioni partire dei documenti esistenti
E vado oltre possiamo rendere trasparente che il dibattito si apre ecco perché dà un senso di riunione di lavoro che non si conclude ha fatto che vuole conclude se c'è disponibilità con un secondo incontro rivolto in particolare ai direttori che sono poi un elemento chiave
Ma anche con un coinvolgimento pieno di colleghi che vivono della cronaca parlamentari posso andare a casa non è questo il problema riportate trovare se c'è qualche soggetto che dice
Ci pare importante attiviamo questo tipo di riunioni
Perché qua e là di fico dall'escussione che stiamo facendo io avverto che molto spesso le associazioni dei cittadini ti fanno una domanda ci parlate di deontologia e di pratiche
Qual è il Giurì al quale possiamo rivolgerci
In quanto tempo questo Giurì interviene su una rettifica violata domanda che fanno poi a Rui gli altri no i quanto tempo il Giurì mi risponde sulla rettifica in quanto tempo il Giurì rispetta una lesione che io subisco come dire ripara
Cioè come dimostra il cittadino che non è una carta
Per salvarmi la coscienza ma è una carta che intende aprire come dire un rapporto diverso con le associazioni ecco il senso la proposta Zaccaria e mettere anche la presenza del punto di vista dei cittadini rispetto alla comunicazione mi pare di avere riassunto una serie di temi una serie di di proposte
Vedo preti prima fila per Gabriele la Porta che lo ringrazio
Devo dire che abbiamo una serie di presenza interessanti quali la porta la presenza di numerosi editori come dicevo prima l'adesione della direttrice del TG tre e Brancati gli altri direttori della RAI la televisione il direttore di Tele sia serio sta vagliando ex direttore di Televideo Marcello Del Bosco Marco Giudici Sandro Curzi
Numerose radio perché lo sottolineo
Perché esiste una disponibilità di numerosi numerosi editori numerosi direttori a mettersi attorno ad un tale un tavolo di lavoro
Rivolgo la domanda Gabriele la Porta ad altri direttori se riusciamo avviare questa riflessione è possibile rendere visibile già in televisione
è vero che nessun interessa dei nostri problemi seri poniamo in termini corporativi
Ma se noi poniamola così nella comunicazione non come la questura puramente interna nostra ma come questo e di libertà di modo di comunicare di atteggiamento di non violenza della comunicazione
Di rispetto dei diritti di accesso anche delle minoranze che non possono acquistare comprarsi una Rete ma hanno diritto a comunicare
Ho l'impressione che sia spazio prova a buttarla così
Se è una scemenza non ha nessuna importanza ma ringrazio anche nuovo presidente dell'ordine Mario Petrina alza anche se è una scemenza la buttiamo perché l'idea è quella di come far suscitare le idee in questa come liberare le idee
Io Vito sarà fatto la trasmissione da Costanzo e dalla porta sulla questione dei disabili prese poi molti discutono è giusto farle e non farle io penso che spesso rompere un muro di silenzio si ha comunque portato
Non lo vedo da anni una trasmissione dedicata a questo tema quali diritti
Come raccontiamo come comunichiamo quali sono i miei diritti di cittadino rispetto alla comunicazione come posso far valere i miei diritti quali sono i casi di mala comunicazione ma anche i casi positivi io ho l'impressione non lo so guardo Tucci ed altri amici e forse ne sanno più di me
Che molti cittadini non sanno neanche che la Federazione l'ordine hanno adottato una carta e c'è un Giurì
Che molti non sanno neanche quali siano i diritti i diritti individuali rispetto alla comunicazione che questo tipo di lavoro che noi facciamo sta molto nella convegnistica
Ma non dà diritto all'intervento al cittadino al gruppo le stesse carte RAI che pure conta in un elementi positivi realtà io ricordo non abbiamo mai pubblicizzati non c'è mai venuto in mente di fare un punto di riferimento fisso per l'utente rispetto alla come dire esigibilità della carta
All'esistenza ci appare a diventare una qualcosa di visibile a ciò sono chiaro che non ha niente a che vedere con la censura
Se io penso alle sanzioni non sono mai stato favorevole a sanzioni come dire che non siano sanzioni di tipo morale
La sanzione che deve scattare non è la sanzione in cui gli ho chiesto
Chi elimino ma in cui io segnalo al cittadino che ha subito la lesione come ripristino quell'immagine adesso in televisione sulla carta stampata questo mi pare il canale che mi pare anche il canale del Giurì della carta in toto l'abbonato dalla Federazione dello
Queste mi paiono le questioni
Io partirei con le domande sono stato anche troppo lungo
E spero di avere però chiariti chiarito ecco qual è il segnale e il segnale rompere l'immobilismo a costo di litigare aprire il dibattito sul garantismo perché esiste questo tema
Non attendono il prossimo referendum sull'ordine aprirlo apertamente spontaneamente aprirlo con una grande carica riformatrice non sembra perciò si arriva sempre sulla difensiva dicendo non volevo non volevo non volevo avverto che ciò non funziona più
Sta nel segno del limite della negazione della difesa non del segno dalla proposta positiva
Che assume questo tipo di Van
Ecco perché questo tipo di relatori io partirei se siete d'accordo
Proprio perché mi pare che molto meglio di me possa dare poi consequenzialità questo ragionamento
Da Rodolfo Brancoli che scrisse proprio questo editoriale sul Corriere della Sera che era riferito non solo al tema dei diritti e dei doveri ma un altro tempo
Pari opportunità par condicio è possibile questa materia sia solo delegata o c'è uno spazio diverso impegno partire da questo elemento se tu sei d'accordo perché mi pare che questo poi ci consenta di proseguire la discussione in questo senso
Va bene
Il punto di partenza secondo me dovrebbe essere questa diffusa insoddisfazione per la qualità dell'informazione italiana che è diffusa anche dentro le redazioni c'è un disagio
Le prediche ci arrivano da tutte le parti i pulpiti
Anche quando non sono sputa nati sono comunque sospetti nelle nelle loro motivazione nei loro comportamenti però questo non significa che le prediche non abbiano fondamento
E soprattutto direi che sentiamo crescere sento personalmente cresce l'insofferenza del ceto politico di un ceto politico che ha una gran voglia di chiudere una stagione che ha visto l'informazione italiana in una libera uscita
L'informazione italiana se le Presa quest'area libera uscita approfittando del fatto che le porte erano temporaneamente sguarnite perché i politici e gli imprenditori che sono anche proprietari di giornali avevano altro cui pensare
Come sia stata usata su questo dovremmo poi riflettere
In un'altra sede perché
Il tema ci porterebbe un po'lontano
Ma si dice che l'ora di fare approdare questo Paese alla normalità
Mentre l'informazione si attarda in un'azione di disturbo e non comprende che l'ora di voltar pagina su questa
Tema si sono ritrovati
Recentemente D'Alema e preti
Beh concetto di normalità e condivisibilissima il problema è che nel caso dell'informazione l'idea che un politico tutti senza nessuna distinzione mi sento di dire problema che l'idea che il politico ha di normale
Molto discutibile quando si applica l'informazione perché il passo da normale ha normalizzato brevissimo i politici ci provano sempre dovunque
E anche Umberto Lash contro l'informazione come contro la magistratura dopo un periodo di sconvolgimento avviene sempre anche anche dopo il Watergate in America c'è stato questo becco l'ex il problema nostro è che l'informazione italiana è estremamente vulnerabile
Per i suoi assetti proprietari per la sua mancanza di autonomia di autorevolezza e prestigio noi possiamo fare comunicati sdegnati quando ci arrivano questi attacchi o queste prediche ma sappiamo che le prediche non sono infondate
E sentiamo che si si arriva alla stretta non troveremmo solidarietà diffuse e quindi la mia impressione è che o ci diamo una regolata Nuvoli o verremo regolati provando molto complesso c'è una questione di regole deontologiche ovviamente
Dire anche di educazione alle regole per le dovrei sapere se quando la RAI ha approvato la sua carta ecco che lavoro è stato fatto poi di educazione ci sono stati discussione la redazione
Vi posso dire per esempio che nelle testate americane
Che hanno dei codici di comportamento c'è un lavoro continuo di formazione c'è perfino letti cocci qualcuno che viene chiamato per a destare per insegnare c'è questa convinzione che poi che non basti connettere in mano una cartuccella con quattro punti ma che ci debba essere un treno in costante dire che c'è anche una questione di cultura professionale l'idea stessa dell'informazione del suo ruolo la mia impressione è che noi siamo arrivati al maggioritario con la cultura professionale del proporzionale
Non non abbiamo fatto la riflessione su cosa cambiava anche nel nostro cosa avrebbe dovuto cambiare anche nel nostro modo di concepire il ruolo di formazione sistema maggioritario e in più prevale oggi un misto di fatuità e cinismo che costituisce la cifra
Che caratterizza l'attuale fase di formazione ho l'impressione che i giornalisti oggi siano in uno stato confusionale
Ed è un simbolo anche quella proposta di fare una trasmissione a reti unificate sulla Bosnia io trovo personalmente demenziale al di là della della onestà di intenti di che la propone ma
C'è qualcosa di totalizzante in questa imposizione un'intera collettività di un unico tema a reti unificate e ed è sconvolgente se non appunto pensando a uno stato confusionale che siano dei giornalisti stessi a proporre una omogeneizzazione dei formati da quando veste proprio esattamente il contrario
In una delle dichiarazioni ieri di consenso a questa proposta
Un direttore di telegiornale ha detto dobbiamo far salire il tasso d'indignazione e del del paese
Beh io non credo che sia questo il compito di formazione come non credo che in un diverso contesto il compito di formazione sia quello di far scendere il tasso di indignazione questo concetto di manipolazione a fine interventisti oggi domani in un altro contesto ad altri fini a me lascia estremamente inquieto
Beh io non non so davvero se e come sia possibile raddrizzare qualcosa
E penso che quanti vorranno regolarci non troveranno il popolo alle barricate
Per difenderci perciò qualsiasi cosa che da parte nostra vada in direzione dell'autoregolamentazione e di un cambio di cultura mi appare positiva
Vengo brevemente allora questa idea
Che mi sono permesso di di di di formulare sulla par condicio la par condicio è un caso in grigio di regolamentazione imposta in assenza di una capacità di autoregolamentazione il problema per cui il decreto tenta di dare una risposta esiste ma il ceto politico conosce nel suo DNA una sola risposta un solo tipo di risposta allora
La la mia proposta è togliamo dalle mani dei politici la materia
Battiamo la strada della autonomia regolamentazione che avrebbe anche un grande valore educativo per la categoria perché sarebbe la prima volta in cui si dimostra che la categoria è in grado di garantire qualcosa alla collettività
Panel parlo di categoria in questo caso io parlo di tutti gli operatori di formazione quindi vorrei coinvolgere in questo sia gli editori
Delle testate televisive si è responsabili giornalistici i i responsabili sono i soci da soli non avrebbero l'autorità per sottoscrivere un impegno di questo genere ma non mi piace non mi stare pure bene che siano gli editori a imporre propri direttori la stessa cosa
C'è un precedente che ho richiamato quello del febbraio novantaquattro prima cioè delle elezioni famose del del marzo in cui i vertici della Fininvest della RAI di allora
Sottoscrissero unica un impegno assunse un impegno di gestione dell'informazione
Dei programmi nel corso di quelle elezioni venne allora benedetto dal Garante
La mia idea è di ripartire da lì coinvolgendo le altre Retiche hanno e vede che hanno informazione che fanno informazione su scala nazionale tanto meglio
Se le televisioni locali pure sentissero coinvolte venissero coinvolte in questo non si parte da zero ci sono degli elementi cerco innanzitutto quell'accordo di allora naturalmente c'è il decreto per la parte che riguarda la programmazione televisiva lascia da parte la questione degli spot è questa la questione che si risolveranno i politici fra di loro
Ci sono regolamenti del garante
Vanno presi e studiati per vedere ciò che è pacifico
Ciò che diviene accettabile nel momento in cui non è imposto la legislazione mai veramente accettato ciò che è inaccettabile e vedere se
Se dirigenti e
E vedere se i dirigenti e professionisti sono in grado di fare di di di arrivare ad un'assunzione di responsabilità nei confronti del ceto politico che deve essere garantito
Nel momento in cui è impegnato in una competizione elettorale ma in definitiva la collettività che poi sta dietro quelle ceto politico cui quel ceto politico si rivolge non dovrebbe essere impossibile cominciare a far valere il principio che per dei dirigenti professionisti che svolgono un un ruolo importante di ovvio interesse pubblico
Impegni liberamente assunti hanno la stessa forza di quelli imposti per legge provare sanzioni per intanto non mi pare che le sanzioni
Armani date dal Garante funzionino
Quelle che sono applicabili
Sono scarsamente efficaci quelle che sarebbero teoricamente efficaci abbiamo visto che sono inapplicabili mentre poi procede il conto alla rovescia inesorabile confronti delle elezioni io penso che abbia dei professionisti Duhalde
La sanzione morale della squalifica da parte l'opinione pubblica nel momento in cui chi sottoscrive un certo impegno immediatamente lo viola dovrebbe avere la stessa peso lo stesso valore di una multa del garante
Allora vediamo punto per raccogliere ho finito le all'aria il suggerimento di operativo di Giulietti se possibile togliere questa materia dalle mani dei poliziotti romeni faremo anche un favore
E non non si la parte che oggi è più interessata alla alla par condicio quella che ovviamente non ha modo di controllare il mezzo televisivo dovrebbe comprendere che nel suo interesse
Favorire questo tipo di gestione del del dell'informazione perché non vedo che interesse abbia d'apparire agli occhi della collettività come quella che cerca di mettere in una camicia di forza d'informazione radiotelevisiva
Ringrazio
Ma mi pare che
Brancoli ha precisato bene questo tipo di proposta
Che è quella e ovviamente poi sentiremo ma non soltanto in questa sala verremo fuori cosa accadrà che quella che ammette io la trovo condivisibile
Naturalmente questo presuppone però che anche i direttori agli editori perché così come c'è un elemento di rissosità dalla politica non dimentichiamo Che ci faccio il provocatore a contare faccia una rissosità del Super-Io Miccio tra editori tra impresa e fino a oggi devo dire che la Federazione l'organo avuto spesso grandi difficoltà a sedersi al tavolo con gli editori sulla Carta dei doveri
Ecco perché il salto deve essere della politica ma per riuscire ad autoregolamentarsi è necessario che questa proposta che io condivido sia davvero assunta almeno da alcuni grandi editori
Dalle principali associazioni la federazione l'ordine
E posto a produrre un elemento di cambiamento visibile perché questo credo che sia il punto vero se vogliamo profano il salto
Cioè che si esca da qua con una stabilendo chi è disponibile chi ha voglia chi ci prova chi lo fa e io credo che si possa fare perché non ci sono molte convinzioni diffuse perché se lo si fa questo si cada nell'altro errore che qualcuno lo farà dall'altro
E mi pare che sia il rischio però da evitare non sarebbe un favore neanche per i cittadini perché all'inizio penseremo di essere iper protetti
Ma quando la protezione del cittadino ha passa sempre attraverso l'alto ricordatevi che io ne sono convinto di questo non è mai volta a proteggere il cittadino nella sua integrità mai volta a proteggere i ceti diversi
Quando dibattute clandestino è chiuso protegge se stesso protegge vertice non proteggeva la generalità ecco perché questa di all'autoregolamentazione
Alla quale poi aggiungere qualcosa autoregolamentazione confronto con le principali associazioni dei cittadini ha già chiesto la parola non a caso prima l'avvocato Rienzi del Codacons e poi ci sono numerose altre associazioni cioè la novità e anche il diritto del cittadino che sono resta fuori
Come lo fa valere a noi andrà i rami ciò adesso perché per dare una consequenzialità nostro ragionamento micce consiglio di amministrazione della RAI
Brancoli avanzato una proposta rispetto all'autoregolamentazione non solo in campagna elettorale ma l'autoregolamentazione come strani
Su questo la RAI come la pensa o come la pensa micio mi pare più corretto
E praticabile percorribile può il servizio pubblico invitare gli altri editori come primo passo al ragionamento o può produrre anche le trasmissioni che rompano questo silenzio cioè e è un percorso credibile oppure sua diciamo tra noi impercorribile non si può non lo può fare il servizio pubblico non gli interessa non lo vuol fare non è aria in questa fase lo dico perché per esempio e molto importante anche la difesa nel servizio pubblico accanto a una carta di trasmissioni che facciano parlare i diritti delle minoranze penso al diritto d'ambiente perso ha diritto di esclusi
Penso a vicenda di Non solo nero la vicenda di vivere o di altre trasmissioni che si stanno occupando di questi temi e che rischia udienza sempre più complesse è possibile rispetto alla proposta di Brancoli è percorribile si può cercare di farla con il tempo con con l'intelligenza dovuta ma è un percorso come seguiti e in qualche modo
Ma
Dovendo dare una risposta secca direi sì
Però vorrei arrivarci ragionando un attimo su su questo tema
Prima di tutto dagli spunti anche emersi dai primi interventi cominciando da è quello di Striano mi pare che il primo dato di valutazione su cui va messo l'accento è che noi dobbiamo abituarci sempre più a parlare di comunicazione meno di informazione
Perché se noi chiudiamo il problema
Che riguarda le regole che riguarda la trasparenza la qualità dell'informazione
Soltanto all'aspetto che quello proprio dell'ordine professionale per esempio credo che noi facciamo un'operazione di dubbio respiro e rischiamo o di criminalizzare come qualche caso sta avvenendo o d'altra parte di esaltare la libertà di informazione vista sono dalla parte di chi la fa quindi dell'ordine professionale dei giornalisti
Mentre a mio avviso la responsabilità e quindi il problema che stiamo cercando di affrontare un problema più ampio che copre tutte le categorie del sistema comunicazione
Perché si ricordava prima i palinsesti di un azienda televisiva son fatti di programmi che spesso danno molta più informazione nelle fasi di non di telegiornale vale per discorso per quanto riguarda anche la pubblicità
Non parliamo anche di aree che sono a cavallo di tutti questi è di tutti questi problemi che come quelle relazioni pubbliche permetto di parlarne perché sono anche presidente della Ferpi la federazione delle relazioni pubbliche
Che affrontato questo problema già da tempo insieme con le altre associazioni dei professionisti della comunicazione
Allora dico primo dato parliamo di comunicazione non dimentichiamocelo mare che altrimenti gli ha una responsabilità al mondo giornalistico più forte delle loro reali responsabilità per quello che riguarda l'organo professione quello che loro fanno secondo
è giusto parlare di diritti
Però credo sia anche giusto parlare molto di doveri
Cominciando da quello del cittadino che per qualcuno è implicito ma è a mio avviso da ribadire il dovere di informarsi perché se è vero che le condizioni dell'informazione sono dare da situazione ambientale ma è anche vero che se c'è una volontà di informazione questa è
Facilmente recuperabile da parte di chi veramente ha intenzione di capire
Che cosa sta succedendo
Ma questo dovere d'informare passate qui il discorso anche con le aziende
Dal attraverso un dovere di fornire le informazioni che ha un problema delle aziende le aziende italiane normalmente hanno una idiosincrasia costituzionale nei confronti della fuori del la volontà o meno di fornire informazioni è un po'un modo a mio avviso sbagliato non capendo che lo sviluppo passa attraverso anche la circolazione delle informazioni paradossalmente possiamo dire che nella Società super informata non si informa per esempio per produrre c'è tutto un problema che riguarda le banche dati che riguarda le informazioni che servono alle aziende lo scambio tra produttori e venditori acquisitori di prodotti ci sono tutta una serie di passaggi che rimangono nascosti perché questo tipo di informazione che quella che consente alle aziende di lavorare al cittadino
Di capire quindi di comprare di consumare viceversa anche alla chi cerca lavoro di avere uno scambio con chi
è il datore potenziale delle per quel tipo di professione ecco tutte queste cose rimangono
Nascoste invece sono anche questi elementi fan
Queste di Berta che al fondo del ragionamento mi pare si vogliono tutelare
Non parliamo poi della pubblica amministrazione noi abbiamo questa famosa due due quattro uno che dovrebbe essere la ai carta dei diritti del cittadino utente rispetto alla pubblica amministrazione che ha sostanzialmente disattesa
Gli uffici di relazione con il pubblico che dovrebbero essere il front office rispetto alla domanda di informazione su quello che fa o deve fare la pubblica amministrazione sono quasi pochissimi sono stati quelli attivati
E pochissimi sono quelli che funzionano quindi questo significa che tutta quella che poteva essere una grande riforma una rivoluzione copernicana in quello che era l'assetto tra pubblica amministrazione cittadina rimasto sostanzialmente lettera morta per problemi organizzativi del problema burocratici
Ma la verità è che anche questo è un aspetto importante
C'è un problema di cultura giustamente dice Brancoli
è tutto un sistema che deve cambiare quindi torniamo a dire non è un problema solo di informazione ma è un problema di comunicazione
Più ampia
è vero cresce la domanda di trasparenza però attenzione anche qua no all'autosufficienza no all'autoreferenzialità
No alla chiusura nel proprio orto pensando che quello fosse l'orto che consente poi di o difendersi oppure nello stesso tempo di attaccare sei qua il qualche nemico dovesse attaccare il fortino di questa autosufficienza
Questo è un altro errore grave di fronte a un'Europa che riconosce le nuove professioni mi riferisco a quella comunicazione
Il problema della difesa dell'ordine solo in termini e chiamiamoli di orto concluso è un discorso sbagliato bisogna aprirsi all'esterno questo lo dico anche ai colleghi
Giornalisti bisogna rafforzare il concetto che quello che va tutelato non è il singolo professionista che fa parte della categoria ma il destinatario finale del processo di comunicazione quindi consumatore finale quindi cittadino
Quelli che alla fine del processo tra azienda
Diciamo fonte azienda ente emittente professionista arriva poi al pubblico indistinto di coloro i quali per target per necessità o per sistema di riferimento ricevono questo messaggio è quello il nostro problema quando avremo capito che questa è la nostra strada probabilmente sarà più facile trovare delle linee di accordo
Quello che può fare l'azienda l'azienda Rai ci arriverò subito ma c'è un altro aspetto che in tutto questo discorso a mio avviso è rimasto laterale né accennato forse un pochino Striano nell'in quel nella discorso di apertura è quello che riguarda i contenuti
Io sono sempre stato e anche quando ne è stata l'occasione in Parlamento in altre sedi io ho sempre cercato di porre l'accento molto forte su quello che riguarda il problema dei contenuti
Di tutto il sistema televisivo questo discorso vale ovviamente anche per altri media ma lo facciamo relativamente al sistema televisione che forse più semplice da comprendere
Quando il novanta per cento di quello che si produce arriva dall'estero
Quando il novanta per cento di quello che circola sulle nostre televisioni e sui nostri media in genere è di provenienza Annoni non italiana probabilmente ci stiamo dimenticando che al di là di qualunque assetto televisivo se non troviamo anche qui
Come operatori della comunicazione una forte rivendicazioni questo ruolo culturale che proprio il nostro Paese deve però delle nostre radici difficilmente riusciremo a fare
Un processo completo rispetto al diritto di informare o al dovere di essere informati perché quelli bio dovere d'informare perché questo aspetto è un aspetto fondamentale perché quando avremo lo dicevo anche al convegno di di Napoli del del della organizzava Telecom a quando avremo le autostrade informatiche quando avremo la possibilità di far circolare
In cinquanta canali diversi le così dette informazioni chi è che produce i contenuti di queste informazioni chi è che mette dentro queste macchine
Questi media questi mezzi
La con la qualità alla quantità e soprattutto la cultura che è propria del nostro paese che è propria di quello che noi rappresentiamo che poi è quello che la gente poi la fine vuol sentirsi raccontare cioè cercare di capire e cercare di capire chi siamo da che parte stiamo andando in questa complessità della società attuale
Non avere dei riferimenti culturali di questo genere a mio avviso sarebbe una grande battaglia
Che alla fine della quale se si vince
E questo caso stiamo quasi per perdere lo dico perché sono anche preoccupato della drammaticità della situazione da questo punto di vista difficilmente riusciremo poi a poter rappresentare qualunque tipo di libertà perché ci mancheranno i contenuti di fondo quelli che rappresentano egli Muzza e con comportamentali quello che diventeranno lei costume che la gente seguirà perché trasferì Remo in Italia tutta una serie di situazioni che non sono prove del nostro Paese ci siamo molto vicini e il rischio che ci sia al collasso definitivo e quindi in una carta che riguardi la libertà vera di contenuto dell'informazione e della comunicazione questo del recupero del messaggio il messaggio culturale
Inteso come cultura del Paese mia visione elemento fondamentale per riuscire ad arrivare a una soluzione vera del problema non semplicemente a una sistema di regole alla fine della quale ce l'avremo una serie di vigili che con che Cocco verranno in maniera più o meno
Deterministica Matt alla fine di questo non ci sarà mai contenuto vero su cui confrontarsi che quello che fa la differenza tra una realtà che vive che ancora rappresenta qualche cosa della storia del mondo è una realtà che è morta perché è stata colonizzata culturalmente ripeto per me questo un fatto importantissimo
Venendo invece al problema specifico della proposta che cosa può fare la Rai
Per quanto riguarda l'esperienza l'esperimento ad esempio della carta
Che peraltro fa seguire una serie di altre carte che dell'Usigrai aveva emanato seguito della carte dove il giornalista della federazione questo esperimento è stato sì informi informativo oltre che è stato creato diciamo da una gruppo di giornalisti è stato fatto circolare attraverso un rapporto con i direttori è stato poi distribuito all'interno dell'azienda ha destato anche distribuito all'esterno dell'azienda in allegato ad alcuni giornali
Questo chiaramente non è sufficiente perché poi è un processo lungo di maturazione culturale lo sappiamo però credo che sia la strada giusta quella di ampliare questa capacità informativa
Che cosa può fare dicevamo la RAI sicuramente la RAI può mettere a disposizione la sua struttura come elemento importante di questo processo chiarificatore che riguarda una funzione che definirei di servizio lo lo dice nel libro
Di Jader Jacobelli lepri
Quando dice che in fondo dobbiamo tutti ricordarci che quel mestiere giornalista mestiere di servizio e quindi quando si fa anche qui un salto di qualità rispetto a questo ragionamento probabilmente più facile poi trovare la soluzione
Al problema perché in uno che si mette in una posizione di servizio e disponibile a creare dei collegamenti con le altre realtà che sono intorno
Quindi c'è una RAI cosa può fare la RAI può chiedere agli altri editori televisione c'è qui il presidente Ferretti per quanto riguarda il mondo della televisione privata credo che sia ben contenta la televisione privata in particolare le le piccole televisioni locali di poter riaprire tornare la par condicio racconti sappiamo non sono riuscite a fare più informazione a causa del decreto sulla par condicio e credo che questa soluzione di auto regolamentazione che proponeva Brancoli sia assolutamente da condividere sia perché il processo delle regole non può essere un processo imposto sia perché ripeto dobbiamo partire dal presupposto che e tutto il sistema della comunicazione deve fare uno scatto che ha uno scatto di qualità
Iacobelli sempre nel libro di cui che citavo prima dice bisogna fare uno scatto di moralità tra questo scatto di moralità non può essere ripeto solo di una categoria perché sarebbe un errore la categoria non può pensare di essere lei la sola unica depositaria del problema perché sbaglierebbe
Si troverebbe isolata a fronte di una battaglia che è poi la fine se non una il consenso delle aziende e quindi degli editori sopra il consenso
Di altri settori della comunicazione se non acconsento dei cittadini che sentono proprio la battaglia e non essendo soltanto come dire come dire
La parte solo negativa del problema cioè quello che ritocca in prima persona non capendo che c'è dietro un processo molto più compresso credo che fa la fine siano battaglia perdente quindi la nostra disponibilità mia personale più corretto dire
Sarà quella di cercare di creare questo questo incontro ma io direi anche che lo stesso ordine dei giornalisti
Chiedo al Presidente di fosse fare uno sforzo anche per convocare insieme e con loro un incontro con tutte le associazioni della comunicazione
Esiste una intera associazione la comunicazione d'impresa pochi lo sanno che si chiama ICI
Al quale tavolo fanno parte quattordici associazioni della comunicazione che vanno dalla comunicazione pubblica a quella d'impresa che vanno dai creativi alla parte diciamo del delle uffici uffici stampa c'è tutto un sistema
Con le pubbliche relazioni ovviamente e faccio parte come serpi questa realtà è comunque un primo tentativo di far vedere in maniera comune quali sono i problemi
C'è da dire che anche l'esempio del Giurì poi chiederemo come vanno le cose con l'ordine è un è un aspetto importante se è vero come è vero che per esempio il Giurì della Val di autodisciplina pubblicitaria è riuscito a risolvere alcuni problemi con il consenso degli editori
Questo vuol dire che se c'è una regolamentazione condivisa da parte dei soggetti in campo che non crei coi problemi di natura giuridica come non dovrebbe le crearne credo che tutti i soggetti abbiano interesse che si creino delle regole
Delle regole spontanee e quindi condivise e poi il nodo sta lì e che facciano fare un salto di qualità all'informazione oggi come non essere d'accordo Succi cinque sei problemi
Fondamentali come minori il discorso della Carta di Treviso che come socio fondatore Telefono Azzurro condiviso a suo tempo con la Federazione della stampa che si era posto
Come discorso che riguarda diritto di rettifica diritto di replica la possibilità di sanzionare non pecuniaria mente ma con un dea riduzione in pristino potremmo dire giuridicamente cioè con una notizia riportata sullo stesso giornale che in qualche modo smentisca o chiarisca qual è la situazione queste siano cose sulle quali difficilmente non si possa essere d'accordo ma proprio nell'interesse del sistema perché un sistema di qualità
Che questi in questo caso verrebbe crescendo favorisce anche le vendite e favorisce la possibilità di fare un lavoro gli editori non posso non essere d'accordo
In ogni caso per concludere questo primo intervento credo che da parte della RAI
Ci possa essere questo sforzo perché Secondo me rientra nel criterio di servizio pubblico questa una parola in questo momento un po'che si sta come dire offusca hanno per cui non si capisce più bene se in giro si si ricordi che esiste un problema di servizio pubblico
Ho l'impressione che ricordarlo anche attraverso una grande disponibilità su questo tema possa essere di beneficio per l'azienda RAI perché sicuramente farebbe qualcosa di positivo ma come stimolo per tutte le altre categorie al tavolo ripeto però tutte le altre categorie non soltanto un confronto aziende Ordine professionale perché altrimenti questo di si ridurrebbe probabilmente a una delle tante carte una dei tanti
Discorsi che sono stati fatti ma i cui risultati come voi sapete rispetto a un sistema più complesso sono stati marginali grazie
No io direi proseguirei sulla
Sulle cose che Cerami ciò dove mi pare che forse dovremmo fare un dal punto di vista col ragionare sul fatto che c'è un'azienda di servizio pubblico
Con un ruolo la funzione specifica ma forse non siamo ancora riusciti a convincere noi stessi
Che c'è un problema di interesse pubblico in generale nel diritto a comunicare per cui c'è un prema di natura proprietario delle aziende
E poi la capacità di rendere pubblico di interesse pubblico settore della comunicazione quindi diritti e doveri a suo all'interno di questo settore quindi proprio età che forse va anche si parla oggi molto di scrittura dalla Carta costituzionale forse uno dei nostri punti deboli
Se ne parla pochissimo l'articolo ventuno della carta costituzionale come l'articolo ventuno dovrà essere riadeguato e dal punto di vista l'organizzazione materiale e dei diritti perché è un articolo scritto nell'epoca dalla carta stampata e oggi abbia avuto delle modificazioni profondissime appunti stati rinnovazione della velocità
Dell'essere della comunicazione che non è più appunto solamente i giornalisti
Io proseguirei in questo modo viso sono stati chiamati in causa appunto la federazione e l'ordine dei giornalisti se mi consentite semplicemente una una breve interruzione sulla c'è anche il presidente dell'ordine che poi a una riunione la domanda che viene posta
Benissimo la RAI e mi pare che a cui siamo ulteriore disponibilità se ho capito bene dice
Vediamo se la stessa azienda di servizio pubblico che condivida l'idea dell'autoregolamentazione che poi ripeto ne siamo solamente all'inizio poi sarà completata nei tavoli dovuti non è questo questo tipo di idee è disponibile
Sia per quanto riguarda il tema delle pari opportunità non a caso citava Miccio anche gli imprenditori presenti in sala io insisto molto su questo perché su questa volta ce la facciamo se mettiamo assieme
Le associazioni vedo Rebecchini vedo Berrini di associazioni di categoria la FIEG di cui non si parla più di rito la carta stampata la federazione l'ordine
E l'elemento conclusivo che poi ci porterà Zaccaria però le associazioni e i diritti dei cittadini che restano sono il vero tema estero
Allora vi pregherei tutti gli ex adesso o di intervenire premendo su questo tema come funzione accetti la proposta di carta dei doveri fatta dalla Federazione dell'ordine ha recentemente si è tradotta se non ricordo male in un Giurì
Qual è lo stato di applicazione del Giurì
Cioè questo tipo di idea di riunire di le diverse associazioni e percorribile l'elemento del giurie fermo o entra in funzione se sei d'accordo Vittorio siccome Petrella poi deve andare via io direi tali premente la parola Presidente dell'ordine
Poi proseguire con Rui di ma chiederei anche poi presidente della dell'ordine romano successivamente ad altri amici presenti magrissimi segnala chi vuole intervenire io qualche due-tre ma l'hanno già detto i motori per facciamo una scaletta dei lavori
Mario Petrina poi
Ti vedo con piacere nella sala nella relazione a stampa anche perché molte cose che ha detto stamane
Pure dette in passato in termini propositivi e quindi vanno certamente di prestigio
Mi scuso perché le dodici e mezzo un incontro col consigliere giuridico del ministro Mancuso per il problema dell'acceleramento della legge di riforma sull'ordine dell'accelerazione di di riforma sull'ordine
Brevissimamente sia Miccio per quanto riguarda un incontro con tutte le parti della comunicazione
Sia tutte le organizzazioni di volontariato che sono fondamentali in questo Paese e che edita no questo è un vecchio pallino di Beppe Giulietti e condivido la sempre
Giornali settimanali che in questo momento sono in crisi
Per che mancano le provvidenze e che devono riprendere aderire slancio vitale per il pluralismo dell'informazione
Per quanto riguarda la legge di riforma dell'ordine due obiettivi fondamentali
Quello
Di un accesso alla professione che sia più libero
Per dare risposte ai giovani un'altra cosa il mercato
L'altro aspetto è quello della deontologia professionale
Abbiamo il diritto
Di esprimerci come sempre abbiam fatto e come sempre più dobbiam fare
Nel modo più libero possibile da condizionamenti e da quant'altro abbiamo il dovere di quindi abbiamo il diritto della libertà di parola abbiamo il dovere di non fare più parole in libertà
Il cittadino il giornalista al servizio dei cittadini e l'unico nostro obiettivo
Allora ho detto sintetizzando guai per quanto riguarda l'ordine suo presidente Tito con giornalista
La guerra e i giornalisti che sbagliano
Continuamente pervicacemente
Dobbiamo difendere l'ordine perché l'ordine va difeso a tutela dei cittadini oltre che tutta la nostra di operatori dell'informazione con molta chiarezza
Avremo allora più credibilità e l'ordine va difeso perché
L'ordine professionale assicura al cittadino e e sarà il mio letto i moti assicura al cittadino la trasparenza dell'informazione che oggi un dato fondamentale sia pubblica che privata
Ho detto anche che il giornalismo italiano non sono soltanto i venti trenta quaranta colleghi
Che qualcuno ha definito televisivi
Sono ottimi colleghi che stanno svolgendo molto bene loro lavoro
Il giornalismo italiano soli settanta mila colleghi che in tutt'Italia da Domodossola Pachino in provincia di Siracusa svolgono il lavoro e fanno le pagine anche provinciale dei giornali
Il giornalismo Sochi settanta mila colleghi di tutta Italia che non sono soltanto i venti trenta televisivi che svolgono bene il loro lavoro
E allora il referendum che Pannella si accinge a varare sarà un referendum che avrà le polveri bagnate molto prima di quanto non sembri
Perché abbiamo bisogno di visibilità esterna e mi rivolgo ai colleghi giornalisti direttori di giornali e quant'altri
Perché l'ordine abbia una sua visibilità e faremo di tutto perché l'ordine torni ad avere una forte visibilità
Io vedo qui alcuni direttori di giornale naturalmente congela vi sono della RAI Miccio e quant'altri
Nelle prossime settimane ci muoveremo su questa strada unitariamente l'ho detto già al Consiglio nazionale l'ordine non ci sono maggioranze e minoranze all'ordine certamente c'è una volontà comune di lavorare aperti la mia porta di presidente e aperta ogni giorno all'ultimo praticante dell'ultima città più piccola d'Italia l'ho già dimostrato in questi venti giorni lo dimostrò con molta chiarezza
E allora soprattutto ai giovani ai colleghi giovani ai precari che sono un altro battaglie momento di battaglie nostro Beppe sin da quando facevamo almeno io sindacato fino a quindici giorni fa venti giorni
Colleghi avranno il riconoscimento perché su questo ci stiamo muovendo di qua per quanto hanno fatto ci saranno quindi anche in questa possibile commissione mista da costituire
Per la quale poi dirò che l'ultima parola spetta sempre all'ordine dei giornalisti al Consiglio nazionale
Avranno i riconoscimenti che a volte sul piano sindacale più difficile faro te ne perché ci sia una informazione professionalizzati e così anche il problema degli uffici stampa e quant'altro
C'è di materie da portare avanti il Giurì
Mi sono sentito nei giorni scorsi col presente la Fnsi ruvidi
Io ricordo che il Giurì non più tardi di due anni fa fu una Cavallo di battaglia positivo dalla giunta dalla Fnsi
Corno i colleghi in particolare Sandra Bonsanti e Lorenzo Del Boca se non sbaglio che hanno lavorato moltissimo per realizzare quella carta che poi anche il Consiglio nazionale lordi ma provato e tre anni fa due anni fa ne facevo parte come Consiglio nazionale
è un discorso che anch'io ho tentato di portare avanti
Che non si è arenato e vorrei dare una risposta presenta la Fnsi affettuosa con quarzo così nei giorni scorsi e anche a Beppe Giulietti e a alla consigliere Miccio che ne ha parlato poc'anzi
Ho notato però dal carteggio che ho visto come presidente dell'Ordine che qualche perplessità a tutela dei colleghi consiglieri nazionali dell'ordine dei giornalisti
E degli stessi membri del Giurì nominati un mese fa un mese e mezzo fa dal collega postini
Qualche perplessità esiste perché quando il Giurì deve partire deve partire
Senza che possano esserci riflessi di natura giuridica o di natura di pendenze giudiziarie civilistiche per le quali un giornalista che fosse ritenuto colpevole di qualche cosa dal Giurì possa poi rimanesse rivalersi contro quei cinque membri e contro i continuato nell'ordine
Sul piano civile se non sul piano penale
Quindi un approfondimento soltanto chiedo in questi venti giorni da fare
Dopodiché il Giurì sarà un'istanza fondamentale secondo me da calare anche in una legge di riforma dell'ordine che va fatta in tempi celeri
Spero di avere risposto vi auguro buon lavoro sui temi mi pare importante dell'informazione e della libertà dei cittadini l'informazione al servizio di cittadini grazie vi chiedo scusa
Ora siccome Petre intervenuto sul giurì io fare un'inversione fare parlare prima Zaccaria poi noi di sul tema del Giurì
Perché qual è la domanda Zaccaria ha lavorato su una carta attenzione che non è la carta dei diritti dei giornalisti dei diritti e doveri dei giornalisti l'elemento di novità di questo tipo di carta
E che porta un alto titolo per una carta dei diritti dell'utente
Quindi parte da un altro punto di vista che non è quello della dell'ordino della federazione ma un tentativo di prendere alcune carte europee di ragionare e di vedere possibile
Perché io penso che non non possono essere i giornalisti buoni Medea vecchissima Grosseto Prato sbagliata i giornalisti buoni tutelano gli altri giornalisti buoni so perché fare il loro mestiere lo possono porsi solo un problema di tutela
C'è un problema nuovo come si organizzano le associazioni chiama tre come gli pare molti Paesi europei nei Paesi dove come dire c'è un processo di industrializzazione più avanzato l'eccitazione di consumo e di tutela dei cittadini sono molto forti e confliggono
E io penso che la libertà stia nel conflitto tra diverse esigenze non nell'omologazione in alcuni buoni che tutelano gli altri ma nel fatto che confliggono diversi punti di vista
Allora quella domanda che pongo a Zaccaria
Perché questa la Carta dei diritti dell'utente da quale prospettiva nasce e come si collega in modo conflittuale in modo propositivo
Alla Carta dei diritti dei giornalisti che sviluppo a uno sviluppo legislativo uno sviluppo di carattere culturale cioè che cosa si propone perché un terreno questo invece si davvero nuovo e ancora inesplorato almeno
Al di là di alcune associazioni come il Codacons o altre associazioni che da anni la seguono
è la prima volta che si fa questo tipo di sforzo e qual è il punto di vista dal quale si parte
Ma dunque prima di tutto bisogna
Vincere un atteggiamento così un po'patetico quando si parla di di queste carte
Che nasce dal fatto che queste come dire vivono se qualcuno le fa vivere cioè e in particolare vivono se il legislatore le fa vivere cioè nel senso che non vorrei qualcuno pensasse che uno si mette a casa un giorno dice scrivo o elaboro una carta dei diritti le carte i diritti voglio dire non non hanno nessuna diritto d'autore nella loro configurazione sono soltanto la ricognizione di qualcosa che c'è
Cioè sono la la diciamo la è una sorta una volta si faceva con le consuetudini ricostituì c'erano poi qualcuno le raccoglieva e diceva ecco queste sono le consuetudini
Ma voglio dire le cose Dooley c'erano prima della raccolta di queste diciamo di questi testi
Dove dove i ci sono queste questi diritti perché altrimenti sembra appunto può rischiare di essere così un lavoro inutile o comunque un lavoro più o meno
Più o meno destinato all'insuccesso ecco
Ecco qui d'effetto e fatto un passaggio sul quale io vorrei un po'rettificare
Il nostro articolo ventuno tu hai detto io l'articolo ventuno insomma ritengo che quando si parla di riscrittura della Costituzione dovrebbe forse essere riscritto ti confesso che io ho a casa un testo riscritto dall'articolo ventuno cielo però non l'ho mai ospitato non l'ho mai no no non so se io non credo perché ho avuto la tentazione progetto ah ma venne però insomma fiesolana cosa ristretta quindi è una cosa diciamo diciamo famiglia volevo dire perché secondo me è pericoloso oggi
Riscrivere l'articolo ventuno non è che non ci son delle cose che Anton andrebbero aggiunte a quella formulazione anzi ce ne sono molte cose implicite nell'articolo ventuno
Ma queste cose implicite sono state rese esplicite dal dai giudici costituzionali cioè voglio dire basta andare a vedere quello che c'è nella giurisprudenza costituzionale venire giurisprudenza processuale
è parte vivente della Costituzione vuole non è mica un optional non è mica un qualcosa che interviene per dirimere conflitti tra soggetti come diciamo come può essere un giudicato troppo e Lele alla corte interpreta in termini generali la costruzione quindi l'articolo ventuno è molto più ricco è molto più ricco di quello che figura sul testo costituzionale da lì da questa maggiore ricchezza
Da questa maggiore ricchezza nasco nasce la carta dei diritti
Cioè se qui uno là scorre
Trova delle ovvietà in questa carta dei diritti ma la cosa drammatica e che accanto a delle ovvietà si rende conto che questo vietano sono operative
è questo allora è la cosa che deve lasciare perplesso l'osservatore come dire
Nella costruzione così come interpretata dei giudici costituzionali diciamo in questi quarantacinque anni cioè ci sono scritte queste cose
Però queste cose non vivono nella pratica di tutti i giorni al punto che tu hai dovuto in qualche modo dire
Su alcuni punti siamo d'accordo tutti i diritti alla personalità la riservatezza l'onore la rettifica darebbe ma queste son tutte cose che sono che sono scritte nella Costituzione
Nel nel testo o nella sua elaborazione successiva allora
Che cos'è qua lei il grosso problema ecco del di fronte al quale ci troviamo prima di tutto certo una precisazione quasi ovvia è chiaro che la Carta dei diritti dell'utente è l'interfaccia della Carta dei doveri del giornalista e dell'imprenditore dell'informazione qui non non non c'è non ci sono dubbi una è speculare all'altra cioè nel senso che non è che si può pensare che la costruzione di ha un diretto a un cittadino in materia ad esempio non so
Un'informazione non condizionata dalla pubblicità oppure un'adeguata limitazione alla pubblicità come richiesto e quei tutte queste cose
Sono state dette
Le avete scritte nelle vostre carte ma vivono cioè ci sono nella realtà di tutti i giorni ecco allora
Interroghiamoci sul perché eh ma perché perché devo dire la Costituzione non basta la costo non basta e queste cose si realizzano attraverso leggi
Attraverso convenzioni attraverso per quanto riguarda il servizio pubblico il contratto di servizio io sono convinto che qui pochi sanno che in questo momento si sta elaborando per quanto riguarda il servizio pubblico radiotelevisivo il contratto di servizio
Ecco non pensate che sia una cosa che riguarda due o tre addetti ai lavori che riguarda un ufficio della RAI e il Ministero il contratto di servizio del servizio pubblico è lo strumento insieme alla convenzione
Che dà corpo a una serie di obblighi del servizio pubblico quando Mauro Miccio diceva che l'idea di servizio pubblico sta diventando impalpabile Eteria eccetera ha ragione
Ma lui sa bene che evidentemente stanno voi farla diventare meno eterea meno impalpabile
E se noi andiamo a vedere questi contratti ecco quanto il confronto il confronto è inutile farlo ci vediamo con l'ordine dei giornalisti no importante voglio dire la Rai qualcun altro ma facciamo confrontiamo sei diciamo le leggi le convenzioni contratti di servizio danno vita a questi obblighi di servizio pubblico e a questi diritti dei cittadini dall'altra parte
Lo so che non sempre è possibile configurare
In termini di vero e proprio diritto quello che è un po'dovere generico di diciamo ma voglio dire io ci andrei con cautela perché altri Paesi l'hanno fatto
Perché lo dobbiamo fare noi perché dobbiamo dire genericamente che la Rai deve fare una programmazione pluralista di dire elevato livello qualitativo culturale allenamento USA cosa interessa questo credo che lo sanno già che devono farla
Nel contratto di servizio ci deve essere scritto in un certo momento quali sono gli obblighi precisi ma obblighi quantificati collocati in palinsesto se deve esserci una certa programmazione per non sono certi soggetti portatori di handicap Marinagri affidato al buon cuore dell'amministratore del tempo ci devono essere certe precise garanzie questo è il servizio pubblico cioè non non pensiamo che si altro
Quando voglio dire
I francesi
Interpretano l'imparzialità
Con la regola dei tre terzi
Ci fa sorridere tre terzi l'imparzialità vuol dire che son certa argomento un terzo alla maggioranza un terzo alla minoranza e un terzo al governo è una è una regoletta che fa sorridere no ci fa sorridere però è andate a parlare con con negli esponenti agenziali dicono certo a voi fa sorridere però intanto noi questa regola la gestiamo ha una sua concretezza e la possiamo controllare
Ecco
Allora se incominciamo a percorrere questa strada per cui noi leggiamo i diritti che sono scritti su nella Costituzione ma cominciano a vedere quali sono gli atti attuativi
Che ci possono essere e se e allora parlo di di ancora di RAI e andiamo far sì che il contratto di servizio non sia gestito tra due addetti ai lavori ma si adegua veramente un atto diciamo di portata nazionale è
Il Parlamento discutere di tante cose ma come non deve discutere di quelli che in un certo momento sono gli obblighi di servizio pubblico ecco questo secondo me è grottesco ed è lì
Che comincia l'attuazione di queste cose
L'ultima considerazione si collega alla regolamentazione e autoregolamentazione al Giurì
Allora detto che se vogliamo parlare concretamente di queste cose e dobbiamo sapere quali sono gli atti attuativi ai vari livelli certo da noi c'è un deficit di normazione diciamo fondamentale voglio dire
La par condicio è uno dei quattro adempimenti del governo Dini sembrava il più facile di ne ha fatto un decreto legge però ormai è diventato più difficile delle pensioni rimasto l'ultimo punto non risolto l'Antitrust
Ecco dire la Corte costituzionale ha detto certe cose e e l'Antitrust ricordiamoci che la Corte costituzionale ha bocciato l'Antitrust italiana
In nome del diritto del cittadino all'informazione ricordiamoci che la la la prima frase in cui la Corte dice che non vanno le cose dice
Perché la legge Mammì non realizza al diritto del cittadino all'informazione ecco quindi voglio dire qualcuno dovrebbe ricordarselo questo passaggio quando dice
Che l'Antitrust si può fare nella prossima legislatura cioè l'attuazione della Costituzione si può fare un'altra legislatura ecco questo voglio dire è un problema
E il conflitto di interessi è è in Parlamento ma naviga lì a metà strada tra un ramo e l'altro è il Parlamento
Allora questo questo questo gatto di diciamo che ci distingue dagli altri Paesi è quello che rende difficile parlare di diritti dei cittadini
Allora l'autoregolamentazione ecco io qui vorrei interloquire con quello che la tesi di di Brancoli su questo argomento
Io vorrei precisare una cosa con riferimento a questo tema cioè se sono in ballo diritti fondamentali sul vanno diritti fondamentali e nella nel tema che va sotto la l'etichetta di par condicio ci sono almeno due diritti fondamentali uno è quello del diritto delle pari opportunità tra i competitori politici
E questo è un diritto fondamentale in base a questo la corte costituzionale ha fatto saltare la limitazione sulla pubblicità referendaria come ben noto
Ma c'è anche un altro diritto fondamentale che in questa carta dicevo grane sull'originalità viene ricordato è il diritto del cittadino ad a vere un'informazione imparziale
Durante la campagna elettorale quando il sistema dei media sia concentrato
Questo è il il principio perché evidentemente che in un sistema dei media molto articolato
Questo problema non si pone negli Stati Uniti la fairness doctrine è stata superata proprio quando si è ritenuto che la pluralità dei mezzi l'Offerta fosse talmente ampia da non rendono necessario
Ma nel nostro sistema questo problema c'è
E allora se c'è c'è il diritto c'è un diritto del cittadino ad a vere questa imparzialità durante il periodo della campagna elettorale
Ecco i diritti fondamentali non si possono risolvere in termini di autoregolamentazione
Cioè nel senso che perché non si possono risolve che l'autoregolamentazione è una partita a due no tra due soggetti che a un certo punto dicono vediamo di fare insieme delle regole che siano più calibrate
Ad esempio in Matteo i giornalisti
Hanno lo spazio e l'autoregolamentazione in tutto ciò che riguarda ad esempio dato il principio dell'imparzialità voi come lo si può articolare ecco perché non potrebbe farlo legislatore
Ma
Chi è che si siede al tavolo dell'autoregolamentazione per il nome dei cittadini
Si sia del Parlamento cioè il cittadino non è che anche le associazioni Beppe
Possono essere un momento importante ma non sono il tutto possono essere in qualche modo esponenziale di certi interessi ma non sono tutto in Italia soprattutto allora non è surrogabile questo momento il diritto fondamentale deve essere quindi con alcune norme leggere deve essere gestito dal Parlamento
Sulla par condicio io ho sempre detto critichiamo la par condicio ma non buttiamo via il giocattolo che è buono
Distinguiamo l'informazione dove vale il principio di imparzialità e quello deve essere assicurato sia per il pubblico che per il privato in campagna elettorale quando c'è concentrazione media
E poi distinguiamo la propaganda e la pubblicità
Ecco dove praticamente l'intervento può essere più forte perché evidentemente non è più un problema informativo e un'altra cosa e allora si può arrivare anche al divieto assoluto nell'ultimo periodo la campagna elettorale come avviene in tutti i Paesi de Oropa
Dopodiché però questo spazio non è tutto è uno spazio leggero quello che dato alle al legislatore uno spazio leggero io in pratica il principio di imparzialità l'enunciazione del principio di imparzialità
Ecco questo secondo me sì deve essere enunciato in termini leggeri dal legislatore dopo c'è tutto lo spazio dell'autoregolamentazione ecco quindi io son d'accordo che legislatore che si metta a stabilire regolette
Diciamo formali fa comunque un errore perché va fuori dal suo campo ecco allora però qui voglio dire una cosa sul giurì so che molti amici qui si sono battuti su questo Giurì quindi su queste regole autorevole diciamo così e su e sul lo strumento che deve assicurare il in generale si diceva diceva una uno uno studioso mi pare un francese quando parlava di sistemi di autoregolamentazione
I giuri che non si vedono non ci sono
Cioè se di fatto cioè non è che un organismo giurisdizionale che è istituito per legge c'è fa le sue sentenze
Si legittimano coi fatti cioè micio citava l'autoregolamentazione in materia pubblicitaria eh lì opera incide indirizza e quindi ha un ruolo c'è perché opera ecco lo so che Giulia ha una storia diversa
Molto più complesso però ricordiamoci che la sua legittimazione non viene dalla sua istituzione viene soltanto dalla capacità di assicurare l'effettività ecco la parola e effettività ecco quindi questa è la scommessa so che qui ci sono molte
Attese intorno a questo organismo però voglio dire ecco campi chiari il legislatore deve fare la sua parte leggera e il Giurì deve intervenire sull'autoregolamentazione auto legittimando sì
Pioggia qualcosa come otto nove iscritti a parlare quindi poi prego tutti quanti di intervenire anche rapidamente sia esso aumentano
Ma anche però continua a precisare che e l'inizio di un percorso di un lavoro per cui poi non non è affatto che l'idea è quella non di chiuderlo ma di raccogliere una serie di pareri e poi di vedere il passo successivo da fare quindi Premafin andiamo ai soci ma fare una sintesi della prossimo appuntamento allora
Presente la ferocia della stampa ruvide che anche il padrone di casa nel senso che siamo una stanza dalla Federazione Zaccaria ti poneva una domanda proprio in conclusione anche sulla questione del Giurì
Le prime tenuto Petrina cioè a che punto è la questione del Giurì entrerà in funzione quando entra in funzione il cittadino ecco forse questo è chiaro quando entra in funzione il Giurì io cittadino colpito oltre al tribunale ordinario al quale posso rivolgermi in che cosa cambia il mio rapporto essendoci un Giurì
Per me cittadino per mia associazione per me parte lesa cioè che cosa farà questo giudizio cioè fare uno dei punti ma ne cambia il tuo rapporto perché finalmente tu avrai un organismo al quale rivolgerti snello e rapido
Che dirà in modo rapido sì è stato meno violata la Carta dei doveri quella che in questa sala ci siamo dati
E che poi anche il Consiglio nazionale dell'ordine sì e tanto non darà sanzioni ma darà una risposta visibile certamente se questa risposta non è visibile non è rapida allora giuri non serve perché noi abbiamo già delle regole che sono quelle dell'ordine
Che purtroppo non s'non sempre per colpa sua diciamo che non è rapido
Basta ricordare che insomma la sentenza sul caso della Lombardia il la stiamo aspettando e sono passati due anni due anni e mezzo
Io vorrei ripartire però da due affermazioni una di Miccio e una di Brancoli
Miccio dice ricordiamoci che è comunicazione sì però noi noi giornalisti dobbiamo porci il problema più ampio della comunicazione ma sarebbe già molto se riuscissimo a stare ai nostri doveri
E come informatori credo che ci sia anche molto bisogno oggi in questo mese di distinzione
Di che cosa fanno i giornalisti di diverso dagli altri comunicatori guai secondo me se confonde is
E ha ragione Brancoli quando dice qui da molti pulpiti si cercano di dare delle regole giornalisti tutti bacchettano i giornalisti tutti ce l'hanno con i giornalisti io credo che comunque anche se molti di questi bacchetta tori
Non avrebbero moltissimo diciamo diritti
Noi abbiamo il dovere di accettare queste critiche perché noi per primi siamo pubblici e il nostro mestiere è pubblico e quindi dobbiamo metterci in discussione tutti i momenti i doveri dei giornalisti dove nei giorni sta in parte sono chiari stanno scritti nella legge del sessantatré
Brutta da cambiare la vogliamo riformare abbiamo poi abbiamo preparato noi l'ordine dei giornalisti più di un progetto e quindi sono i i i doveri della verità della lealtà della buona fede ci sono già questi doveri
Non è che improvvisamente qualcuno ride delle inventare
Anzi ci sono stati in questi anni delle carte dei doveri di alcune redazioni Sole ventiquattro Ore repubblicana Rai che si sono dati delle norme di comportamento proprio per diciamo aumentarle il tasso di responsabilità e di coscienza riguarda le regole dei giornalisti quando è stata fatta la Carta dei doveri Sandra Bonsanti ad altro non hanno fatto altro che riprendere poi alcune di quelle regole
Quindi i doveri ci sono
Il problema e
Chi eccome li fa rispettare
Io vorrei anche sottolineare che i giornalisti sono tutti uguali
Non è che i giornalisti della Rai i giornalisti della Fininvest i giovani si televisivi rispetterà i sia carta stampata sono diversi questo non è possibile secondo me forse quelli del servizio pubblico hanno un dovere maggiore non lo nego io lo sono stato
Ma le regole per i giornalisti non possono essere diverse
Mi pare importante
Allora qui il problema è come dice Brancoli e noi questa sala lo stiamo dicendo da due anni perché noi da due anni discutiamo qui dentro di doveri dei giornalisti
Al al punto da far quasi insospettire i colleghi dell'ordine perché quello è il loro mestiere non il nostro ma ci è sembrato come sindacato un nostro punto di responsabilità quello di portare nelle redazioni la discussione sui doveri
Visto che poi fra ordine e sindacato c'è credo una parità di intenti
Allora che cosa sta succedendo in questo paese intanto non si può negare si deve assolutamente tenere presente che c'è una voglia da una parte di imporre regole
Ai giornalisti dall'esterno dall'altra di deregulation invece per esempio nelle aziende editoriali oggi perché non si fa il nuovo contratto di lavoro dei giornalisti perché c'è un tentativo di abolire le regole che ci sono di smantellare le redazioni
Di chiamare solo lavoro autonomo lavoro a basso prezzo lavoro nero
Anche questo va tenuto conto agli editori in realtà le regole che noi abbiamo che abbiamo conquistato in questi anni e non ce li ha dati nessuno ma ce li siamo dovuti andare a conquistare al tavolo con gli editori in un confronto bilaterale anche se il problema non è solo bilaterale evidentemente ce le siamo conquistate oggi ce ne vogliono togliere
E mi riferisco alle regole che stanno nelle redazioni a potere delle redazioni a potere dei CDR a a confronto fra CDR direttori editori
Certe regole ci sono
E c'è questa voglia di deregulation la Carta dei doveri ce la siamo data qui dentro proprio per cercare con i colleghi dell'ordine di superare quelle che sono le lentezze diciamo di una legge dell'ordine ormai da rifare e arrivare a dare all'opinione pubblica una certa l'abbiamo chiamata visibilità coscienza che i giornali si sentono la gravità di certi problemi
Il Giurì è fatto
Perché
Finalmente siamo arrivati
Mi faccio notare perché è importante poiché ciascuno conosca le cose che le delibere con cui ci siamo dato il Giurì dopo molte resistenze comprensiva
Stabiliscono che sono solo due persone il presidente dell'ordine il presidente la fame sei a creare il Giurì proprio perché non sia uno strumento un terreno di patteggiamento neanche in tal dagli organi esecutivi del sindacato o dello e sono fior di persone come Casavola come Guido Alpa come corto passi che ha una grande esperienza del Giurì della pubblicità utilissima sicuramente per noi perché se sono arrivate le aziende di pubblicità
A rendere efficace il Giurì non si capisce perché non ci debbano riuscire i giornalisti anche se sono sicuramente diverso sono due giornalisti Iacobelli
Roberto Martinelli e notate che i giovani si sono in minoranza che non è da poco
In un organismo che valuta il comportamento dei giornalisti
Ci sono delle difficoltà ha ragione Mario Petrina qual è la difficoltà che valore ha la delibera del Giurì se non si parte col piede giusto rischiamo di vedere impantanato insabbiato con dei ricorsi al TAR eccetera da giornalisti che evidentemente o eventualmente non vogliono essere contraddetti
Pubblicamente da questo organismo io non ho grande paura di questo lo dimostra il Giurì della pubblicità però riconosco che la questione esistono allora però se noi stiamo lavorando in questo senso
Io credo di non essere in contraddizione professor Zaccaria quando discutendo dalla par condicio noi abbiamo detto attenzione pubblicità propaganda elettorale nel momento della elezione
è cosa diversa dall'informazione
Deve essere cosa diversa io non posso accettare apposta disco che i giornalisti sono tutti uguali che i direttori della RAI pur essendo la RAI servizio pubblico siano tenuti per una regoletta applicata da un garante
Ad un comportamento diverso dai giornalisti la carta stampata anche se ha ragione Zaccaria quando dice che la carta stampata c'è già un grande pluralismo è però il decreto dalla par condicio è stato applicato anche nei confronti della carta stampata nel in in un modo molto pericoloso secondo quindi ottimo come strumento ma vado Prato tenendo conto di quel bene prezioso che è la libertà dei giovani disse l'autonomia dei giornalisti se qualcuno ci crede io mi auguro non solo in questa sala e nelle sale dell'ordine
Perché credo che questa questione sia una visione dei cittadini
Non capisco perché la difesa della libertà dell'imparzialità nel momento elettorale debba essere una questione solo demandata ai giornalisti anche se noi certamente ce ne vogliamo appropriare perché non sia dall'esterno che ci viene una legge o una norma allora domanda Giulietti c'è un problema di sistema delle garanzie certo che c'è
E non può essere risolto con una nuova subalternità come l'ha chiamata tutti o con nuove censure perché attenzione possono diventare nuove censure
Allora Brancoli dice stralciamo
Il problema della informazione nel momento elettorale
E chiamiamo chi chiamiamo ad autoregolamentarsi secondo me i soggetti principali sono i direttori
E lo dico anche con molto
Voglio dire sul sottovoce alla Rai
Nel senso che sono i giornalisti e i direttori a dover discutere questa questione prima degli editori
Perché anche Licci vedo un seme che non mi piace nel momento in cui le carte dei doveri calano dall'alto sulla testa dei giornalisti e della redazione certo i direttori sono i primi allora noi come organizzazione dei turisti possiamo farci carico di questo problema
Di chiamare i direttori e vedere la disponibilità dei direttori come primi rappresentanti delle redazioni se lo sono ancora
Se lo sono ancora eh
Lo dico perché ci sono direttori comportamenti direttori oggi che fanno pensare a noi sindacato che in realtà i direttori siano pericolosamente sbilanciati verso gli editori più che verso i giornalisti non possiamo fare da tramite per fare un lavoro in modo che sul problema dell'informazione politica nel momento elettorale ci sia quello che Brancoli giustamente ha diciamo pronunciato come una possibilità ulteriore di autoregolamentazione
Però e vorrei chiudere con questo io perché sono sospettoso
Perché in questa sala noi abbiamo discusso del segreto istruttorio prima non so chi lo citava forse le Suzette
Eccolo un esempio dove noi l'abbiamo vista la censura che il parlamento ci voleva imporre allora
Noi non potremo mai essere d'accordo su quel parlamento faccia tutte le regole che vuole ci mancherebbe altro
Ma c'è gran parte dell'opinione pubblica della pubblicistica di questi due anni che parla di segreto istruttorio dimenticandosi che è stato fatto un codice di procedura penale nel mille novecentottantanove cinque anni fa sei anni fa che diceva che dice durante Tangentopoli manipoli di tutte sono sono dimenticato
E non solo quelli interessati acché non si raccontassero le notizie dei processi ma anche altri esiste un articolo trecentoventinove in cui si dice che tutto quello che fa parte delle indagini preliminari può essere pubblicato il contenuto di quegli atti
Di atti che non solo devono essere a conoscenza dei protagonisti delle due parti ma possano essere a conoscenza quindi vuol dire che l'avviso di garanzia
Può essere pubblicato mi dispiace per Berlusconi e quant'altri per tutti quelli che hanno un avviso di garanzia
Nella Carta dei doveri e Sandra se lo ricorda bene che cosa in realtà è stato messo come comportamento dei giornalisti eticamente e meticolosamente
Articolato che il giornalista come suo dovere ha di andare a controllare se l'avviso di garanzia è arrivato a destinazione ma l'avviso di garanzia quindi non c'è una violazione del segreto istruttorio
Non esiste più il segreto istruttorio come ci ha spiegato l'Associazione nazionale magistrati del CSM più volte
Allora vedete
La preoccupazione è che quando si arriva a questo discorso spesso poi si arriva a formulare delle leggi anche dove non servono ecco perché noi siamo molto impegnati sul discorso dell'Autore lamentazione la paura e che ci sia sempre una voglia di restringerlo il diritto di cronaca e non di ampliarlo anche da chi tutti i giorni si riempie la bocca di liberaldemocrazia grazie
Naturalmente i progetti sul diritto di cronaca erano quelle presentate nella scorsa legislatura ma che io penso che possono sempre tornare fuori se si perde poi di questo a questo a confine questa attenzione
Mi pare che la notizia caccia dato ruvidi che può servire credo anche rispetto alle cose fin qui dette che il Giurì che era uno a categoria dello spirito una sensibilità fino a qualche mese fa oggi è composto il Giurì entrerà in funzione se ho capito bene
E quindi diventa comunque un tassello del rotolamento che stiamo fa che stiamo facendo
Mi pare che dietro di lui precisava che fatto che ancora non c'è la sanzione quindi immagino anche il dibattito che si aprirà cioè come dire delle due cose dato Piaggio e potrebbe anche iniziare un suo ruolo pubblico Montesano fonte di sorveglianza sull'accordo di autoregolamentazione in campagna elettorale
Mi pare esatto però comunque è un tassello in più l'arrotolamento fin qui fatto io nel dare la parola seguo drasticamente l'elenco delle come dire come me l'avete chiesta perché se ci sono moltissime le persone
E quindi vizio con l'avvocato Rienzi che posso ciò l'ha chiesto come era appena arrivato dove andare anche via del Codacons che una delle associazioni che su quattro non solo dei temi dell'informazione ma di tantissimi altri temi questa città in Italia quindi pregherei tutti a questo punto mi sapremo di autoregolamentazione di autoregolamentarsi sì
In modo che riesco a dare la parola a tutti dopo Rienzi o la porta Salimbeni Marco Giudici Bonsanti e poi
Cose
La massiccia
Prego grazie
Ma il cittadino si è un po'annoiato oggi devo dire
Ha avuto una caduta di attenzione ecco nordiche a un certo punto
Ma questo probabilmente deriva dal fatto che la sensazione nel sentire questi interventi e che un po'siano troppo politici tra virgolette
è un po'siano molto astratte
Ventidue anni fa io rondone procuratore appena iscritta all'Albo
E insieme con un giornalista che non nomino del Mattino di Napoli
Portando fuori dal manicomio di Aversa delle foto e dei filmati clandestini
Facemmo una grande campagna sociale e arrivammo a un risultato potremmo chiudere alcuni reparti del manicomio giudiziario di Aversa
Le cose da allora sono molto cambiate
Ma la nostra associazione il Codacons ha sempre avuto
Un punto fondamentale della sua attività
Di attenzione su voi giornalisti
Perché però ritengo astratti gli interventi che ci sono stati e queste carte che carte rimangono questo il problema che avete distribuito
Faccio due esempi concludo dicendo il primo è questo
Nella Carta dei doveri si dice che il giornalista rifiuta vagamente rimborsi specie elargizioni vacanze gratuito eccetera eccetera
Ecco allora come si può
Presentare questa carta
Senza fare una precisa autocritica sul fatto che questo problema esiste e da dei nomi e cognomi
Io non credo che voi volete che io faccio queste cognome
Ve li risparmio
Ma la nostra esperienza la nostra esperienza di associazione di cittadini consumatori è tragica da questo punto di vista
I comunicatori
Esistono e sono i comunicatori ufficiali delle lotte dei
Io ricordo la battaglia per i farmaci la fare mi industria la Federfarma io potrei fare nomi e cognomi dei vostri colleghi
Ma senza arrivare a questi eccessi i sindacati
I partiti
Ci sono stati periodi che forse ancora sono in piedi molte situazioni di fogli paga per vostri colleghi
Ci sono degli argomenti di diritti civili che non passano nemmeno se fate le capriole all'indietro tre volte ad occhi chiusi
Se c'era si prende con la Telecom
Con la scritta la ex SIP
Con la sia con l'industria farmaceutica con altri tipi di industria potremmo ecco allora
Bisogna partire da questa realtà concreta
Dovete lavorare per moralizzare voi stessi
E non perché la categoria dei giornalisti sia forse peggiore solo quella degli avvocati perché forse peggiore di avvocato il rinvio
Ma perché questo è il punto di partenza per non fare discorsi astratti per non discutere di carte ma di fatti
L'altro esempio
L'unico soggetto che non ha comunicatore ufficiale sono i cittadini ratifica i cittadini non hanno un comunicatore ufficiale
I cittadini per poter far passare una notizia di interesse sociale si devono inventare la notizia e qui andiamo in conflitto con un'altra affermazione teorica astratta che fa ridere
Come ha fatto il Codacons in ventidue anni di attività a passare le notizie di interesse sociale ha inventato la notizia attraverso la denuncia giudiziaria
Che è proprio la negazione del principio della correttezza dell'informazione
Noi denunciamo i ministri un giorno sì e un giorno no che poi sono faranno pure innocente anche se sono per principio colpevole ma insomma la notizia passasse la denuncia del ministro perché il giornale si vende
Se c'è la notizia e la notizia c'è se c'è questo momento patologico
Allora come potete pensare di dire che la presunzione di innocenza bisogna essere corretti eccetera eccetera quando le regole che nei fatti voi stabilite
Per chi non ha comunicatori ufficiale per chi non è una lobby per chi non ha potenza economica per chi non può assumere giornalisti
Anche ufficiosamente
è quella di inventare la notizia e la in queste abbiamo l'esperienza enorme e dobbiamo ringraziare i giornalisti perché io non sono qui per fare l'elenco delle cose positive
Ne ho fatta una all'inizio esemplare ma ne potrei fare tante altre se non fosse stato per la stampa
Molte delle nostre battaglie forse tutte non sarebbero arrivati in porto l'avrebbero tenuto risultato
Ma questo lo sto dicendo perché voi non vi arrovellano ante
Come si dice a Napoli a ramo ideata in me regole astratte cartacee
Dietro le quali non c'è una realtà non c'è una sostanza che può reggere allora la realtà è una
Oggi Floro ora ne abbiamo al Consiglio di Stato una discussione importante sul nuovo prontuario farmaceutico
Ecco queste notizie non passano
Noi abbiamo tutti i giorni c'è bisognerebbe spiegare ai cittadini cosa significa perché aumentar i prezzi dei farmaci
Perché da una parte c'è una ruberia perché lei nelle ruba sulle bollette con gli oneri nucleari ma voi credete che si riesce a trovare un vostro collega tranne due o tre eccezioni anche qui se volete Facci nove ma non le faccio
Che è disposto ad ascoltare un'associazione di cittadini a capire l'importanza sociale del problema e a fare un articolo non è possibile bisogna denunciare a lei nelle per peculato e allora tutti fanno capire perché hanno rubato sulle bollette bisogna denunciare la Farmindustria per aggiotaggio e allora tutti capiscono attraverso la notizia ecco questo è un sistema che non è possibile avanti o meglio ne dovete prendere atto e qui dovete fare una carta delle delle delle cose concrete dei fatti concreti che sono necessari per dare voce alle esigenze dei cittadini
Io ho concluso vorrei dire solo sul giurì
Anche questo mi sembra molto astratto di Julie ne abbiamo avuti tanti autodisciplina eccetera eccetera alla fine i risultati sono scarsi sono scarsi perché innanzitutto non c'è una reale partecipazione dei cittadini io non so chi farà parte di questo Giurì non so quali cittadine quanti cittadini allo mettete in maggioranza i cittadini nel giuri
Ma mettete i grandi professori il grande giuristi e costituzionalisti non è questo che serve mettete gli esponenti rappresentare i cittadini e soprattutto create un sistema di sanzioni
Perché senza le sanzioni badate bene e che debbono essere efficaci
L'ambulanza applicabili e debba essere efficaci non si ottiene assolutamente nulla grazie
Ecco mi pare che ci siano altri elementi di riflessione pur soffrendo contro la materia su questo sono d'accordo però è molto delicata
Perché su questa questione ciascuno a pareri molto contrastanti e diversi
Per esempio il Giurì è qualcosa di poco astratto il tentativo per la prima volta di ragionare in termini diversi e persino sul giurì esistono contrasti e contraddizioni profonde lo dico
Perché non è una materia molto semplice
Perché il sottile confine tra le regole regole volte a comprimere molto molto delicato e quindi
Lo dobbiamo proprio uscire cioè ad uscire dall'astrattezza ma anche a farla muovere questa macchina
Che è molto pesante le molto difficili o c'è la parola Gabriele la Porta che direttore della Rete due poi c'è Nevio Salimbeni
Voglio Sandra Bonsanti e Marco Giudici
Fare alcune riflessioni
Come lavoratori del servizio pubblico a lavorare alla RAI da trent'anni ora
Sedicenti ho sentito dire che è vero che il servizio pubblico
Molto probabilmente a un'immagine sbiadita
Mi chiedo come mai si è arrivato si è arrivati si è giunti a rendere sbiadita l'immagine di un bene della collettività di un bene soprattutto gli utenti di cui stiamo parlando ora ovvero sia da parte dei cittadini
Mi vengono in mente i con in mente collegi
Che dicevano che il progetto glielo dava nel pane
Questo o quel partito mi viene in mente su tutto un problema che riguarda i palinsesti all'interno della RAI che sono governati dal cosiddetto mercato
Il problema belga angolo vitale e tutto qui
Perché quando si vuole che passino da alcune notizie la vita inventarsi la notizia per farla diventare una notizia
O quando poc'anzi
Tra Casini dice di una cosa determinante che avviene ad agosto mi quante guarda un giornalista condannato a morte e trovare un ambito e quando Giulietti mi dice prima ci dicevamo prima trovare uno spazio affinché queste idee possano circolare tutto questo tutte queste notti enorme
Desiderio di visibilità
Si scontrano e va a finire into imbuto che è appunto il palinsesto governato dal mercato queste un imbuto determinante
è un imbuto tale che
Ah quindi vitina inabili come per esempio alcuni inquilini alcuni minoranze non a caso Zaccaria prima citate portatori di handicap alla fine vengono affidati al buon cuore di chi trova un'ora mezz'ora un quarto d'ora cinque minuti un intermezzo dunque un quarto
Questo unicamente questo unicamente perché appunto gole le cosiddette regole del mercato poi in realtà sono a senso unico perché attenzione gli spazi informativi nella Rete non parlo come direttori ne avete che mi trovo a vedere quotidianamente gli spazi informativi compresi quelli nei giornali sono sì e no il venti per cento
Il resto il resto della comunicazione affidata a film telefilm programmi di intrattenimento che hanno un loro messaggio ce l'hanno eccome
E propone e propongono un sistema di vita che è a senso unico
Che è tanto vicino a quello
Di alcune fasce alte e a vicino a quello della sopraffazione sistematica
E quando si tenta di trovare un ambito di scardinare questo è gli ecco che rientrano le regole del mercato
Allora in grazia con le regole del mercato presente mi trovo Grimaldi ma chi mi chiama e mi dice mia trasmissione disposta a mezzogiorno che possiamo fare vediamo
E io ho in mente quando avevo davanti a me la faccia del direttore della Sipra che gli dico che voglio fare una trasmissione si fattore di handicap questo si mette le mani nei capelli e dice facciamo il quattro per cento di share Egidio chi se ne frega e quattrocento diceva e lei mi dice no perché vedrà che ci accade
Allora per non rendere sbiadita quell'immagine del servizio pubblico e per renderla per quello che era davvero probabilmente bisogna cominciare a ragionare in senso inverso rispetto a queste cose causa nate regole del mercato che ripeto sono a senso unico e allora si troveranno di spazi normalmente non c'è bisogno di mettersi in duecento intorno a un tavolo per trovare un punto d'incontro perché viene naturale
In relazione le sanzioni io non ho mai creduto le sanzioni
E sanzioni di ordine morale sì le altre no
Perché sanzioni che hanno anche delle situazioni incredibili io sono stato multato in questo caso come direttore dal Garante
Perché in uno spazio cambiamo li ha dovuto riempire che l'ha chiesta la linee Parlamento c'erano cinque minuti d'intervallo in quei cinque minuti è andata a scanso notissima la sanzione il garante era per l'intervento di Enrico Montesano las la scena
Sanzionate era questa ce la Gabriella Ferri che gli diceva è l'avete alla cammini Sellano rispondeva la Camisa la io no io no per questo trenta secondi multa
Ecco perché alle sanzioni francamente non ci credo credo moltissimo all'autoregolamentazione capitolo nacque l'Autore lamentazione deve portarci anche ad invertire almeno nel servizio pubblico quelle regole di mercato
Trio
Nevio Salimbeni
Il segretario dall'Arci
Poi ho Sandra Bonsanti e Marco Giudici e poi prosegue con
La regola Sandro cinque seggi io credo io sono davvero brevissimo affronterò due o tre temi al massimo però penso che qualcuno l'ha già detto non si possano indire questa è una è stata questa mattina una ribadisco molto interessante vero ed è un problema per tutti noi per tutti sottolineo ancora una volta mancano gli utenti ancora una volta gli utenti non ci sono insomma e non sono neanche le associazioni che adesso sono qui che sono potente grandi associazioni nazional popolare in senso BA odiano immagino che è stato citato questa anche un segno dei tempi ma non è questo allora il primo problema che lo dobbiamo affrontare chi devono affrontare anche i giornalisti vogliono affrontare in particolare i dirigenti dei sindacati giornalisti
è un problema serio e del fatto come mai in Italia questo è come mai in Italia non esistono vere associazioni di utenti come mai e così poco e così debole flebile la voce degli utenti
E non è storicamente per alcune ragioni che sono anche insite nei guai di giornalisti la prima di queste ragioni l'eccessiva partiti citazione
Della società italiana il fatto che i partiti hanno occupato questo spazio l'hanno usato
E questo è un è un fatto che esiste non dobbiamo modificare le le ragioni ognuno deve fare il suo mestiere ma è un fatto che è esistito alla RAI che è esistito ovunque che è esistito in queste ultime campagne elettorali
Allora questo è un problema per tutti io credo che i giornalisti se lo debbono porre il problema del fatto che comincia ad esistere un po'di più una lobby democratica di cittadini di utenti di uno gruppi di utenti che si organizzino come vogliono nei circoli dell'associazionismo o anche nelle associazioni che su supportano i gli stessi giornali io le stesse radio resistere visioni questa cosa deve crescere altrimenti non ci usciremo non riusciremo a riuscirci
La seconda questione
Anche perché il rischio è vero e serio
è che gli utenti diventino i casi umani che in qualche caso vengono portati avanti poi discussi portati in televisione e così via
Ho sia utenti solo in quanto elettori di questo o quel partito o ancora peggio siano utenti perché sono famiglia udite insomma e quindi questo davvero è è un rischio davvero gravissimo il rischio un alto rischio che noi abbiamo e la debolezza che che che che dobbiamo vincere e che è stata debolezza pavimenti in questi anni delle pur bellissime carte che sono state scritte pensate e su cui devo dire vedo adesso una una a un'accelerazione positiva insomma ma comunque la debolezza nel passato è stata questa
Il fatto che bene o male queste
Queste carte abbiano lo dicevano prima alcune persone abbiano di fatto non rappresentato la realtà ecco lo si può dire in maniera forte in maniera devo non importa però questo è il dato anche se condivido l'opinione di chi dice attenzione rappresentare la realtà vuol dire non il tutto subito il tutto in mani in sostanza ma vuol dire cercare di capire cosa è successo in questa società negli anni negli anni scorsi e come questa può cambiare
Allora da questo punto di vista io sono convinto anche che alcune di queste carte che sono state molto pubblicizzate abbiano altre debolezze in particolare mi riferisco alla carta che è stata scritta alcuni professioni giornalisti della RAI
Mi sembra che questa ad una debolezza di fondo che sia stata anche in questo caso presentata pensata presentata poi discussa più che come una carta per gli utenti come una carta che regolamenta
La vita della RAI rispetto ai
Le opinioni partiti alle cose cosa assolutamente importante decisiva figuriamoci se se non è giusto ma che però ancora una volta non mette l'utente in primo piano non lo mette questo mi sembra un problema serio che dovrà affrontare in particolare il servizio pubblico
Poi vorrei dire che questa cosa che invece il professor Zaccaria presentato oggi l'abbiamo promosso verbale poco anche questa la carta i diritti degli utenti se non diventa il modo per cui cominciamo a fare interessare di questi temi davvero le persone
E su questi temi o facciamo davvero qui creiamo davvero una minima mobilitazione tre tessere un interesse che oggi non c'è ce lo dobbiamo dire
Perché la la critica anche giornalisti alla critica delitti da un certo punto di vista è una critica che viene dalla leader politico perché appunto a questo problema o a volte dallo stesso giornalista spesso o da volte dallo stesso
Dallo stesso professionista che si trova in difficoltà e così via non c'è un organizzato una critica costruttiva delle associazioni o dei cittadini allora
Far diventare quella carta un punto di lavoro vuol dire fare delle cose concrete vuol dire che per esempio che so sui diritti dei minori punto quattro della Carta dei diritti che abbiamo che abbiamo inserito da settembre parte una campagna di lavoro
Per esempio ci sono associazioni Group che sovrastano lavorando c'è la casa delle alte del gioco di Mario Lodi che ha proposto la raccolta di firme straordinaria che dice sui diritti dei minori sulla TV dei ragazzi sulla televisione per i ragazzi per i bambini
Che chiede cose molto chiare e limita eliminazione della pubblicità che alcune fasce niente violenza gratuita naturalmente spazio a fiabe e racconti a modi di rapporto tra le persone anche diversi non solo questi ma anche a questi almeno telegiornali per i bambini e poi esperienza di faticosi Diaco questa è la pratica di un punto per esempio
E su ogni punto c'è pratica da fare questo il problema per noi la pratica allora noi ognuno di noi deve fare la propria la propria il proprio mestiere ad ognuno appunto la sua e è chiaro che nessuno deve sostituirsi ad altri ma noi come associazione io spero insieme coi giornalisti offriamo la nostra struttura i nostri circoli dalla sua capacità di andare tra le persone per fare queste cose non ci interessano anzi ci interessano ma più che altro perché se gli intellettuali
Altri disquisizioni più dote o meno dote ci interessa poté portare questi punti tra le persone altrimenti mancherà sempre un pezzo anche con la migliore buona volontà che abbiamo e credo e quest'ultima cosa che volevo dire
Che da questo punto di vista davvero ci siano regole che devono e garanzie che la Honda davanti per tutti che non ci sia differenza tra
Diciamo giornalisti che lavorino per il privato per il pubblico questo non dovrebbe importare da un certo punto di vista certo per il pubblico noi abbiamo un diritto in più
Come dire ci sentiamo di avere un diritto in più ci sentiamo di pagarmi un pezzo in più quanto meno e allora su queste da questo punto di vista io credo che i così la distrazione della RAI dovrebbe prendere assumere delle iniziative provare a assumere qualche iniziativa in più incontrare di più per esempio le associa alle grandi associazioni volontariato questa
Queste forze che esistono provare a vedere se non è solo una questione di audience
Che pure ci può essere e non è detto sappiamo bene che le cose ben fatte che ben costruite siano le cose che meno si vedono non è detto non è vero è una sfida intellettuale straordinarie anche qua di riuscire a fare vedere le cose
Che bene o male possono sembrare meno diciamo che è più difficile c'è anche più sfida c'è anche più da lavorare c'è anche un nuovo ceto anche i giornalisti forse che può crescere che deve crescere su questa quindi io chiudo invitandovi a invitandoci visto che siamo noi a fare queste cose a lavorare sul concreto da una parte ma ad andare anche dall'altro punto di vista agli a incontrare un po'di più quello che non sono i partiti ecco
E c'è tanto da incontrare
Volevo solo
Sì prego
Volevo solo precisare condivido pienamente questo rapporto con la società civile che sostanzialmente quando la RAI si parla di servizio pubblico si dimentica che dovrebbe essere il primo obiettivo quello di dialogare con tutte le componenti della società italiana
Fermo restando che come voi sapete per la Rai è un po'come per la nazionale di calcio c'abbiamo cinquantadue milioni di allenatori che c'abbiamo cinquantadue milioni di opinionisti o critici televisivi
Però volevo segnalare che per quanto riguarda i scorso volontariato c'è questa iniziativa del segretariato generale
Alla quale dove sociale generale che riguarda le rilevare associazioni del volontariato
E potrebbe essere un segnale vero di partecipazione sono stati fatti alcuni incontrerà finora tenace questo grande segretariato sociale al quale le associazioni dovrebbero dare questo contributo di dichiari di chiarificazione la cosa importante che però si faccia
Con la consapevolezza ripeto che per esempio e qui torniamo al problema del diritto ad informare del diritto di essere informati che quando si fanno trasmissioni che fanno il tre per cento perché parlano di problemi sociali come quello dell'handicap di cui si è parlato prima poi troviamo i giornali che ti darò la RAI due va malissimo perché fa il quattro per cento di share i che francamente non aiuta questo tipo di attenzione non aiuta le persone che fanno uno sforzo per fare una programmazione diversa non aiuta a servizio pubblico quindi ci vuole anche qui torniamo un principio di autoregolamentazione in cui queste cose
Vengono evidenziate altrimenti il rischio è che si penalizzi chi fa lasciando invariato per quello che è la situazione complessiva
Marco Giudici sia scambiato passano Beaux-Arts direttore di Videomusic io però approfitto l'intervento di medio per rivolgere la domanda per il finale
L'ho detto prima per ringraziare la snelli Benettollo Salimbeni che hanno messo a disposizione strutture dell'Arci per cominciare a riflettere a ragionare su questi temi l'altro perché ci potrebbe essere prona elemento di concretezza
Se ho capito bene la richiesta anche dell'Arci momento nel quale lavai fonda presso il segretariato sociale potrebbe essere interessante incontrare le associazioni Oggiono dato ritorno al terzo settore sono messi assieme o da associazioni laiche e cattoliche
Credo che potrebbe essere importante parlare di questo esperimento convocando questo coordinamento che esiste
E ragionando assieme di questa perfino al tema che spesso è vero questo lamento il pre affari veri decidiamo da soli la consultazione seguirà in genere mai
Marco Giudici
Io farei innanzitutto non non so se si si una premessa di metodo secondo me una delle ragioni per cui stamattina l'anno il nostro appuntamento è stato abbastanza noioso e nella formula la formula del convegno è una formula sbagliata
Se no accade come oggi che il presidente dell'ordine viene si comporta come un ministro fa il suo intervento politico se ne va se noi lavoriamo in questo modo non serve annulla tanto più che vogliamo a quanto pare arrivare a qualcosa di concreto
Su questo argomento le cose sentite secondo osservazione le cose sentite stamattina sono tutte abbastanza in grado di compenetrare sì di essere complementari l'una con l'altra la preoccupazione che io faccio sui salire un po'la scuola di Ruffilli da parte di Roberto Zaccaria per la parte del cittadino
I diritti del cittadino la preoccupazione di Vittorio Roidi sul fatto che comunque i giornalisti abbiano un loro specifico siano tutti uguali e in ogni caso siano in qualche modo anche loro arbitri di se stessi e non marionette o agenti voi di editori voi di altri la preoccupazione del consigliere Miccio a proposito della compenetrazione di tutti i soggetti quindi parlando di informazione e di comunicazione
Quindi coinvolgendo
Pubblicitari coinvolgendo marketing coinvolgendo tutto la realtà complessa e articolata oltre l'informazione
Dell'appunto della comunicazione
La cosa che mi pare comunque da tenere presente
E che qui non si sono sentite voci radicalmente contrarie al principio dell'autoregolamentazione e ce ne sono perché noi come telegiornali video musica abbiamo intervistato nei giorni scorsi diversi operatori dell'informazione diamo scoperto che ad esempio un direttore come Giampaolo Pansa è radicalmente contrario ad ogni forma di regolamento di autoregolamentazione e dice la situazione troppo grave la concentrazione troppo pericolosa
Ci vuole assolutamente una normativa di legge
Allora io
Parto comunque dalla preoccupazione originaria di Rodolfo Brancoli che mi sembra sensatissime
La legge in realtà più invade e più complica le cose la legge deve essere assolutamente ristretta Hallo stretto indispensabile perché se no ci ritroviamo con la minaccia di normare per legge come deve stare seduto un ospite quanto si deve fermare in una trasmissione quanto deve condurre il conduttore se no diventa troppo popolare poi vale lezioni e viene eletto eccetera eccetera eccetera non so se voi ricorderete quella polemica sul fatto che i conduttori poi hanno più chance degli altri cittadini nell'essere letti e quindi cosa facciamo li facciamo ruotare ogni tre mesi ogni sei mesi ogni due settimane li spegniamo li cancelliamo decretiamo la loro non esistenza televisiva dopo un po'di tempo
Per renderli uguali agli altri cittadini
Ecco se noi ci incamminiamo rispetto a questi problemi
Non sulla strada della autoregolamentazione ma su quella della normativa di legge secondo me ci infiliamo in un guaio
Veramente pericoloso fonte di iniquità a catena
In questo senso sono abbastanza sono molto d'accordo con la proposta di Brancoli di restringere al massimo quello che va vincolato per legge agli spot
In materia in periodo elettorale e all'accesso dei partiti tutto il resto sarebbe opportuno che venisse autoregolamentata naturalmente
Sappiamo benissimo che noi non siamo un paese di common law non siamo un Paese di tradizione particolarmente illuminata dal punto di vista della tolleranza sappiamo benissimo c'è un paese rissoso
E litigioso per cui inevitabile che ci saranno i giornali e i direttori che non rispetteranno
La il codice che non rispetteranno qualsiasi forma di vincolo che verrà posto anche sotto forma di autori
Questo è un rischio d'altra parte è una strada che in qualche modo se vogliamo diventare realmente un Paese liberale maturo bisogna correre
Secondo problema che volevo affrontare era quello che Rodolfo aveva accennato all'inizio ha proposto a proposito alla proposta Volcic di una trasmissione a reti unificate o comunque di una trasmissione sulla Bosnia che coinvolga tutti i network televisivi
Io capisco la preoccupazione di Rodolfo dal punto di vista squisitamente liberale
Perché in qualche modo questa diventerebbe una forma di violenza un qualcosa se vogliamo che potrebbe avere una parvenza ancorché alla lontana di pregiudizio ideologico di influenza sull'opinione pubblica
D'altra parte però bisogna anche un po'intendersi perché non è detto che qualsiasi cosa che disturba che disturba la quiete che disturba la il normale scorre delle cose sia un qualcosa che non attiene alle regole liberali in fin dei conti anche lo sciopero è una cosa che disturba eppure lo sciopero è un diritto dei cittadini
Dal punto di vista della comunicazione si prendono iniziative di carattere drammatizzano più scioccante anche dal punto di vista se vogliamo dello spettacolo si fanno le mondo visioni per i distrofia ci d'accordo
In chiave di spettacolo però si prendono delle iniziative
Di carattere diverso rispetto alla programmazione ordinaria della televisione non vedo perché un'iniziativa di questo genere anche in quanto in fin dei conti iniziative hanno tutte il loro valore molto molto relativo
Debba essere considerata una cosa demenziale
Quindi i conti punto come ripeto tutti i gesti sono relativi e come si accetta che esista una condizione ad esempio di lutto nazionale per cui si fanno determinate cose come si accetta l'idea che ci sia una condizione di spettacolo nazionale
Come è accaduto appunto per i Telethon per queste cose qui non vedo perché non si può non ci possa essere
Come
No ma questa è comunque un aspetto di iniziative questa comunque un'iniziativa che vuole sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto ad un tipo di
Di assuefazione che comunque rileviamo tutti come molto molto concreto e molto molto reale in fin dei conti
Credo che l'iniziativa della televisione non sia delle televisioni un'iniziativa di questo giorno sia assolutamente un'iniziativa fuori posto illiberale
In fin dei conti a me pare molto più demenziale l'osservazione che è stata fatta guarda caso da tutti e tre i direttori delle reti Fininvest che si sono scandalizzati che hanno detto che era l'uovo di Colombo
Che con nelle mozioni degli affetti non si fa niente che devono essere i politici a decidere eccetera eccetera eccetera ma a me sembra che l'uovo di Colombo sia esattamente questo cioè che Emilio Fede ci venga a raccontare che sono i politici a dover decidere questo mi pare l'uovo di Colombo non il fatto che la televisione
Scrutini osservi i propri mezzi e stabilisca una propria iniziativa la televisione in quanto mezzo
Non naturalmente con l'obiettivo di fermare la guerra cosa in realtà tosto temeraria ma semplicemente con l'obiettivo di creare una condizione di maggior consapevolezza non la vedo una cosa ne illiberale nei geologica
Né altro
Pazzia
Sandra Bonsanti io volevo rassicurare giudici le prossime iniziative Marco i fatti sono le penseremo in fuoco l'ordine del giorno preciso per dare prosecuzione in forma proprio dire quelle testi lavoro sui testi per arrivare a una conclusione questo nel tentativo di rompere di partire ma l'osservazione l'Osservatorio c'erano anche le modificarlo ma osservazione completamente accolte è proprio quella di procedere nella direzione che tu indicati se c'erano le disponibilità mi pare ci siano comunque ottenuto le tante anche l'iniziativa di oggi San contenta che ci sia stata perché arriva in un momento
Un po'speciale Zaccaria parlava dello vietati alcuni dei punti che lui ha messo nella sua carta dell'utente beh io devo dire che la nostra Carta dei doveri è piena di ovvietà
Quelle ovvietà che ci sono state da alcune anzi appunto coincidano però lo abbiamo dovuto fare abbiamo comunque dovuto mettere per espace Cristo quali sono questi principi ovvi queste regole ovvie a cui a cui noi giornalisti dobbiamo attenerci
è certamente è stata una fatica fare approvare questa carta adesso a mi sarebbe piaciuto discutere ma non a questo momento se corrispondono corrisponda alla realtà
Sapete interpretare la realtà è un gioco molto pericoloso e quindi io vorrei sapere poi quale a quale realtà avrebbe dovuto a armonizzarsi la la nostra Carta dei doveri a quella che vediamo noi a quella che vedono una parte politica quella che vede un'altra parte politica quindi io ritengo giusto che non si sia voluto entrare troppo nei particolari
è è stato faticoso farla provare pochi ci credevano e tra questi Vittorio Roidi
Ecco il problema è se da quella novantatré luglio novantatré quando è stata approvata la Carta noi come categoria scusate io parlo ancora da giornalista siamo migliorati oppure non siamo migliorati e perché non siamo migliorati ecco io credo che non siamo migliorati nel senso che a fronte a un periodo politico difficilissimo è non non c'è stata un'altrettanto un salto di qualità nell'informazione e lo dico appunto come giornalista vi prego di credermi
Siamo arrivati disarmati a questo grande appuntamento della storia
E a cercare di capire le le ragioni anche questo sarebbe un lavoro molto complicato speriamo di avere il tempo per poterlo fare
Io credo che una grossa responsabilità ricada devo dire la verità
Sui direttori io non trovo e su tutti coloro che dovrebbero insegnare qualche cosa qui noi non impariamo più niente da nessuno non c'è nessuno che non ci che ci insegni
A fare la professione un tempo questa cosa esisteva all'interno dei giornali c'erano dei grandi capi redattori c'erano dei direttori che in qualche modo spiegavano certi principi e certe regole non mi risulta che questo questa cosa esista io vedo dei direttori molto
Distratti in problemi politici e in problemi della propria carriera quindi questo è sicuramente un punto ci sono poi alcuni punti deboli nella formazione della notizia che secondo me andrebbero aggrediti con maggiore riflessione e con maggior appunto approfondimento
Certamente la notizia nasce spesso per delle riunioni mattiniero e nelle quali si decide già come vanno le cose che cosa dirà Tizio e Caio
E c'è un grosso problema mio avviso di agenzia perché oramai la notizia una volta arrivata
Sull'ANSA o sull'Agenzia Italia è la notizia e questa va dalla dall'ultima televisione
Locale fino al primo giornale nazionale non c'è più un modo in qualche modo di rettificare la notizia non solo ma se quella notizia
Apparsa una volta sul video viene rettificata allora sì stabilisce immediatamente il meccanismo del giallo c'è un giallo prima c'era questa cosa qua c'è stata stratifica
Quindi c'è un caso ecco questo lo dico perché dovremmo ragionare avere tempo di di discutere un po'della punto dove nasce e come si forma la notizia certamente poi infine scusate mi c'è un problema dell'ordine ora io mi sono chiesta come credo molti qua
Quale fosse la fretta di andare a discutere col ministro Mancuso dei problemi della legge
Dell'ordine ecco prima di tutto non mi piace questo correre dal Governo secondo non mi piace il ministro Mancuso ma questo può essere una mia opinione ciò pochissima fiducia
Nella credibilità e nella deontologia del ministro
Mancuso è terzo penso che si dovrà discutere anche con tutti quelli che stanno preparando
Proposte di legge sono diversi in Parlamento è infine su questo punto vorrei dire un pochino più di coraggio colleghi tutti quanti perché se noi pensiamo di affrontare il problema della deontologia e dell'ordine
Semplicemente con una piccola riforma ecco quaestor allora saremo in ritardo con la storia e verremmo sopraffatti non dico da Pannella dalle sue firme ma forse anche da Pannella e dalle sue firme
Quindi andiamo tutti insieme a studiare qualche cosa che dia veramente il segno di una svolta
Ricordandoci ovviamente che è la Casagit Pellin ci sono due
Due pilastri della nostra professione ma che allo stesso tempo non possono essere l'alibi affinché noi non cambiamo le regole del nostro fare giornalismo e della deontologia che deve stare dietro a questo
è il Giurì vero abbiamo avuto alcuni di noi alcune preoccupazioni io vorrei dire che nessuno di noi ha preoccupato delle famose sanzioni siamo tutti abbastanza
Sostenitori di deontologia di moralità perché ci rendiamo conto che se un giornalista sbaglia e sbaglia soprattutto volendo sbagliare deve in qualche modo essere punito
Le preoccupazioni in Italia derivano dal fatto che l'Italia non è un Paese liberale e non è un Paese democratico in quanto a informazione e a diritti dell'informazione per cui le cautele che ci sono state e che io ho
Un altro la nostra ma la nostra deontologia la nostra professione professionalità derivano dal giudizio
Che ho sull'Italia un ultimo un'ultima osservazione nei giorni scorsi abbiamo perso tutti un carissimo collega che si chiama Fabio in grinta al alla sua morte ci ha fatto pensare al fatto che lui fosse un giornalista diverso dagli altri è stato definita come un giornalista mite ecco io di lui vorrei dire che ricordo soprattutto lamenti la meticolosità e la serietà con cui lavorava alla ricerca delle fonti al controllo sulle fonti
L'essere non li non essere mai soddisfatto di quello che faceva e l'intransigenza con cui andava avanti se questo e mitezza
In un momento in cui tutti parliamo di mitezza ecco ben venga cerchiamo di imparare tutti qualcosa dal suo ricorda se
Che ora sono ancora alcuni colleghi che hanno chiesto di intervenire se siamo breve proprio per evitare poi di terminare in pochi in modo che poi usciamo senza dover fare grandi replica concludo almeno con un appuntamento di lavoro ha chiesto Zanotti
Se non ce l'aveva chiesto Grimaldi
Sandro ha toccato un tema io mi sono girato e dirlo all'inizio nel pomeriggio alle due proprie stiamo cercando di fare un lavoro in qualche modo affondi cioè non sia solamente un convegno uno spettacolo che non ci interessa
Nel pomeriggio dalle quattordici tra breve come Comitato interparlamentare per la libertà dell'informazione con comitato che associa lega parlamentare dalla lega del patto
Popolari e progressisti e Rifondazione quindi un ampio schieramento lo incontreremo tutte le associazioni qui c'è anche Carla Stampa l'onorevole Carlo stampa
Incontreremo truce sia mente alle associazioni del mondo della radio piccola media impresa alla televisione della radio
Non solo per discutere una legge antitrust in modo non clandestino ma anche per affrontare il tema dell'autoregolamentazione credo che lo stesso meccanismo ludico qua pone discuteremo riguardo la proposta di riforma dell'ordine
Potrebbe essere interessante incominciare un ragionamento con la federazione con l'ordine sulla proposta non banale
Di riforma radicale con lo stesso meccanismo cioè di discussione di coinvolgimento per magari di questo ne parliamo ma il tentativo è proprio di fare questo tipo di lavoro che non sia questo è facciamo alcuni convegni rapidissimi e poi non affondiamo dentro regolamenti le norme e le leggi quindi volevo cercare di Invest di invertire questo meccanismo
Grimaldi e poi Zanotto che è rientrato
Previsti inoltre della decretazione
Sandra Bonsanti ha parlato
Ha fatto riferimento alla questione delle fonti della accuratezza Ravel cerca la verifica delle fonti credo che questo sia un punto fondamentale
Io qua in questo documento leggo diritto ricevere informazioni di pace tra le fonti d'informazione di ritorno che se l'attesa del produttore ritenevo ripeto la rettifica tutte queste cose qua
Allora una cosa però mi sfugge come ci si fa a tutelare da parte dell'utente anche da parte dell'operatore dell'informazione
Dalle grandi campagne mondiali delle nella globalizzazione di tutto quanto che si stanno verificando oggi sempre di più e alle quali siamo soggetti conoscenti o anche inconsapevoli ma pigri
E che tutto fanno fuorché indurci a verificare fonti precisare mettere dei dubbi in in queste grosse campagne che si che si svolgono periodicamente che si abbattono Südtirol come rulli compressori
E alle quali moltissimi di noi portano il cervello con tranquilla pigrizia
A adattandosi a quella che è la tendenza generale
Il consigliere Miccio ha parlato prima in in questo alla mia totale Tusa aspetto adesione di questa colonizzazione che ci perviene dall'Est dall'estero col novanta per cento della programmazione anche televisiva che viene e dettata foca brigata formulata ideologicamente come contenuti come forma
Da culture diverse
Questo credo che debba essere preso in considerazione in particolare per l'informazione uno e tutti sappiamo che oggi l'informazione le grandi formazioni sono per provengo in origine da delle forti grandi centrali di informazione che sono agenzie che sono monopoli dell'informazione privata che sono Arrigo gruppi di potere economico eccetera
Allora bastano pochi esempi mi riferisco per esempio la ex Jugoslavia in questo momento noi abbiamo un ripetersi dei rulli di tamburi di suoni di fanfare eccetera che ci re suo ci dovrebbero suonare vecchi stantie perché l'abbiamo sentiti
Se siamo abbastanza vecchi prima del Vietnam con le stesse formule stesse campagne con le stesse mistificazione esagerazioni
Informazioni uno unilaterali può e le abbiamo sentite per l'Iraq dove tutto era concentrato su un demonio che inglobava un altro piccolo povero Paese innocente e magari anche democratico per poi capire invece che si trattava di una grande questione di equilibri e petroliferi economici nel mondo e Diva è e di di di di di di di motivazioni del tutto estranee alla presenza di un dittatore
Come ce ne sono tanti altri tra quelli che erano poi anche gli alleati eccetera
Oggi io mi ricordo un telegiornale non dico quale nel quale si è sentito parlare per minuti e minuti di vittime di sacrosanta mente peraltro di di deportati di profughi di stupri di macelli di implicazioni eccetera
E poi si dice alla fine pei conflitto si allarga anche ossia e che è stata bombardata
Chi la bombarda
No non è stato detto lì c'è una disinformazione di regime forse inconsapevole forse frutto dalla fretta Massa spaventosa perché oggi che è stata bombardata dai croati
Io non voglio assolutamente prendere parte per nessuno in questo contesto per quanto i miei sentimenti le mie opinioni io ce l'abbia ma è dico che questo è un modo che ormai è diventato endemico di questa categoria e quando si parla di una modifica culturale della società si dovrebbe parlare da mode culturale Dinoi operatore informazione che dobbiamo riuscire a riconquistare l'una indipendenza da questo tipo di di ondata di dilagare che ci si abbatte sopra
Penso all'altro esempio i bambini stuprati adesso siamo in una fase di tanti bambini tante violenze in famiglia e tanti danze private eccetera
Tutti si imbarcano su questa su questa imbarcazione
è tutto sembra tutta la problematica infantile è concentrata su questo
Si dimentica che ci sono duecentosettanta bambini Rachele che vogliono giorno perché c'è l'embargo si rivede aggiorna
E scolarizzazione nel Sud Italia uno deve uno diserzione scolastica allucinante eccetera si dimentica che i bambini di si sparò a in in bocca alla loro altezza dai tasti scarico delle macchine
Fattori cancerogeni che ne accorcia la vita di decine di anni
E si parla soltanto di questo allora
Cosa si può inserire autoregolamentazione ma io non ho idee chiare in proposito autoregolazione Autore l'operazione o legiferazione che è cheap cioè CDA
E CDA la forza di essere indagatori di essere fuori dalle grandi correnti di avere dei dubbi di cercare quello coi queste grandi centrali sono internazionale ma se noi prendiamo un giornale internazionale come junior tale solitario da Franz per un ciao noi troviamo delle cose che qui liberano queste fiumana di informazioni uno unilaterali
Univoche eccetera come affrontare questo progetto questo problema che è problema di diffusione internazionale di direzione internazionale per la diffusione delle notizie di nostra ai non abbandonate indipendenza di giudizio di critica e di indagine eccetera questo credo che debba in qualche maniera rientrare in questa in questa problematica in questa discussione grazie
Grazie Zanotti
Poi dobbiamo entro le due
Chiude per sfratto
Ma io ho un'osservazione che mi apprestavo a tenere per me nel timore di incappare nell'ammonimento di Giulietti a non introdurre surrettiziamente questioni che qualcuno magari potrebbe definire corporative
Ma poi ho sentito tanti richiami alla necessità di sostanziare questo dibattito di oggi
E soprattutto mi ha incoraggiato il consigliere Miccio
Quando ha detto che in realtà la gran parte dell'informazione ci cade addosso da altre fonti
E mi sembra che lei dottor Mincio abbia toccato un punto dolente per l'azienda della quale io lavoro e che lei contribuisce a dirigere perché in effetti noi tendenzialmente andiamo verso una produzione decrescente soprattutto per quanto riguarda l'informazione io farò un caso concreto anzi due
Sono stato costretto a stupirmi che di fronte alla tragedia che l'azienda ha avuto in Somalia
Noi si sia abbandonata la Somalia con un terreno ormai impraticabile
Avevo imparato lavorando anche da altre parti che al contrario quando un giornale si trova direttamente e personalmente luttuoso amente investito
Da una vicenda in una parte del mondo quella vicenda quella parte del mondo diventa patrimonio personale di questa azienda e del gruppo di persone che ci lavorano
Si parla di regolamentare anch'io molto paura che dietro questa idea della regolamentazione
Sì introduca una sorta di paternalismo dove il giornalista prima di partire deve sapere se è sicuro se è rischioso se obiettivo se è garantito
Ma il giornalista se fa il giornalista o lo si assume in quanto capace di discernere oppure lo si licenzia io credo bisognerebbe introdurre questo criterio si può licenziare non a piacere dell'editore
Non a piacere del direttore non con criteri politici o partitici ma sulla qualità della sua capacità professionale si può e si deve decidere anche il licenziamento diciamocelo
Anche perché poi non ci si debba sentir dire da qualcuno come un signore che hai tenuto poco fa che la categoria e corrotta
In Italia io non so quante categoria possano alzare la bandiera dell'assoluta innocenza e certamente non è quella dei giornalisti a poterlo fare ma è anche vero che si si fanno accuse di questo genere si debbono fare i nomi e i cognomi
Basta con queste allusioni che generalizzato delle responsabilità di cui individualmente molti di voi non porto no assolutamente alcuna responsabilità anzi dirò di più
Ne pagano il prezzo sotto tutti gli aspetti compreso quello di un contratto che soffre di una sua possibilità di essere rinnovato anche grazie all'indebolimento della categoria
Perpetua atto attraverso la sua permanente denigrazione
Allora io domando a lei mi scusi se lo faccio direttamente approfittando di questa circostanza ma c'è la Bosnia
Noi parliamo di Telefono Azzurro dei bambini stuprati
Delle donne violentate eccetto che vanno rispettati tutti questi soggetti che sono deboli in quanto tali o deboli nel momento in cui diventano protagonisti di queste terribili circostanze
Ma la Badia paradossalmente riassume tutto questo in un dramma che è paradigmatico di tutta l'animalità di cui siamo capaci di quartiere in quanto esseri umani
Ebbene la RAI in Bosnia non c'è
C'è un solo giornalista che è ancora in Bosnia solo grazie alle insistenze del sindacato interno della RAI che ha indotto l'amministrazione della RAI a a tenerlo lì dove stava editore volevano ritirato
Io domando dunque non c'è una contraddizione tra la sua giustissima condivisibilissima preoccupazione
Che ci venga di fatto fornito del materiale che la RAI si trasformi progressivamente surrettiziamente in un distributore al dettaglio di notizie fatte altrove bottiglie e questa assoluta carenza dell'azienda sui punti essenziali dove si determina la qualità informativa di un'azienda
Grazie
Prima di dare prima che fa la risposta siccome so che proprietà né all'intervento era proprio scritto adesso Franco Di Mare faccia Fracassi riprendere tono Franco Di Mare so che vuole intervenire sullo stesso tema così
Li leggiamo
Poi c'è fra tasse Benettolo poi io chiudo perché sono non ce la facciamo proprio quindi in realtà Livio mandare via relatori vive ha un po'anticipato le cose che avrei voluto dire anch'io le ho dette molto meglio di quanto avrei fatto io
Comunque sbagli Livio non c'è più nessuno in Bosnia Ennio Remondino è rientrato ieri per cui noi siamo completamente scoperti non lo sapete ma è rientrato proprio ieri per cui anzi ancora più grave la denuncia che tu facevi
Venerdì prossimo ci sarà questa serata non stop reti unificate
In cui si parlerà della Bosnia io non voglio qui discutere la bontà del progetto qualcuno ha già detto che si tratta di una proposta demenziale non voglio entrare nel merito di questo anche se sono certo come tutti voi e che dietro questa proposta ci sono degli intenti lodevoli certamente da parte di un uomo di un giornalista come Demetrio Volcic credo però che ci sia una sorta di cattiva coscienza dietro la scelta di molti che hanno deciso di aderire a questa a questo progetto che hanno accettato questa proposta perché si risponde in realtà in termini di eccezionalità e di emergenza
A un evento come è un avvenimento come quello della guerra in Bosnia drammatico
Che però bisognerebbe seguire invece in maniera costante
E su cui bisognerebbe lavorare quotidianamente cosa che noi da tempo non facciamo più sono stato a Sarajevo sono stato a Sarajevo per anni ho cominciato ad andare in Bosnia quando non avevamo né mezzi blindati nei giubbotti antiproiettile come oggi eppure eppure testimoniavano di quell'orrore molto meglio allora cioè tre anni fa
Di quanto non facciamo adesso con le nostre land Rover blindate super accessoriate con i nostri giubbotti antiproiettile ormai inutili visto che non ce n'è uno più seguiranno meglio quella guerra allora semplicemente perché ci impegnavamo a seguirla perché eravamo sul posto
Perché testimoni avremo di quell'orrore con le nostre telecamere e con i nostri servizi non avevamo bisogno allora di serate speciali a reti unificate non perché quell'orrore non avesse toccato allora in quel momento le nostre coscienze
Perché la pulizia etnica gli stupri le deportazioni di massa erano cominciati già tre anni fa
Quindi era qualcosa che ci aveva già toccato qualcosa di cui i giornali di tutto il mondo avevano già parlato non ne avevamo bisogno semplicemente lo ripeto perché ogni giorno eravamo su
Posto e garantivamo il diritto del cittadino a sapere nessuno nessuno di noi qui si nasconde le difficoltà che comporta seguire in modo continuativo costanti una guerra durissima come quella della Bosnia che va avanti da più di tre anni
Ma è certo che da un po'di tempo in qua noi viviamo una allentamento della tensione
Un costante allentamento della nostra attenzione su questa vicenda il servizio pubblico mentre annuncia accordi internazionali che insomma trovano tutti d'accordo
Nuovi sistemi di comunicazione digitale dall'altro vive come una sorta di slittamento progressivo verso una provincializzazione dell'informazione
Fateci caso le immagini che provengono da questa tragedia che avviene alle porte di casa nostra Sarajevo dista cinquanta minuti di volo da Ancona lì c'è la Cnn ci sono tutte le reti internazionali che hanno delle équipe
Stabili sul posto
Noi non ci siamo più
Non siamo più in Somalia
Da qualche tempo dicevo le immagini che vengono da quei luoghi sono tutte le stesse lo stesso viso di quel bambino in lacrime appare su tutte le edizioni di tutte le reti televisive nello stesso giorno
Allora me mi viene da chiedermi ma che bisogno c'è di una serata a reti unificate noi da un po'di tempo
Abbiamo già dei notiziari e dei servizi giornalistici unificati con le stesse immagini sempre e dovunque
Il nostro elemento unificante il comune denominatore di RAI Fininvest e Telemontecarlo e quant'altri
Si chiama Evelina cioè quelle agenzie internazionali che garantiscono immagini in tempo reale in tutto il mondo e da tutto il mondo e alle quali noi
Come sistema di servizio d'informazione pubblica stiamo abdicando il nostro dovere di informare
E stiamo sacrificando il diritto del cittadino ad avere un'informazione costante e buona
So che c'era proletaria che su questo tema in tale non solo perché
Io ancora mi cioè Benettollo soprattutto Miccio scusa scompenso deposto le domande amici e sono altre legato a questa vicenda la bocciatura intervenire su questo Acciona che Claudio Prina
Fracassi
Sottomettere tra grazie
Sarò brevissimo non volevo parlare intervenire sono Benettollo dall'Arci scusa però questa cosa che negli ultimi internet interventi è cresciuta così prepotentemente mie in qualche modo mi spinge a farlo scusate se gli rubo un diciamo un minuto
Io sono tra quelli molte migliaia di cittadini italiani cosa di che si sa poco che hanno fatto operazioni o lavoro di volontariato sia dal punto di vista diciamo da qui cominciano con l'associazione sia lì
E ho visto grandi testimonianze entrato Lucchetta molte altre persone che ho visto sul campo lavorare hanno dato testimonianze straordinarie
Dopodiché ci troviamo negli ultimi giorni a fare i conti con una situazione che diciamo a mio parere assolutamente demenziale in questo caso almeno l'aggettivo di Brancoli diciamo mi pare assolutamente esatto
Perché
Abbiamo una Battagin discussione assolutamente incomprensibile per le persone normali
Fondata sull'emotività al novantanove per cento non si capisce esattamente quali siano le cose di cui si parla
Faccende cito una parola chiave di tutto questo la parola chiave intervento che avrà settantadue mila interpretazione diverso e nelle accezioni che sono state dette diciamo a anche da persone assolutamente diciamo rispettabili Cacciari ieri sera discutendo con Liguori
Qui sono due persone talmente diverso per cultura nera
Parla di intervento parla di intervento parla di intervento alla fine di che consiste in che consiste tutto questo
Consiste nel fatto di convogli devono essere scortati armati e comunque devono arrivare nel determinato posto ora esistono della risoluzione dell'ONU da due anni che dicono questo
Novantadue
Non è una scoperta di cacciare in uno stato scovato altissime cose questa cosa in una scoperta
Vogliamo fare un'opera di informazione vera su questo faccio solo un esempio per citare due persone così totalmente diverso né
E così palmeti influenti
Io temo anzi sono sicuro che questa cosa a reti unificate sarà una poltiglia devastante dal punto di vista culturale io non so se il liberale non è liberale so che è populista almeno questo so credo che sia populista non so
E non spiega sei spiega alla gente di cosa si tratta e quali sono le opzioni possibili sulle cose che si devono fare che si possono fare le opzioni
Concrete cosa significa intervento secondo le sulle loro dell'interpretazione reale che a questa espressione sul campo per esempio
Guardate che questa cosa molto a che vedere con la discussione di oggi perché sulla parola intervento si giocano le scelte di un Paese si sciolgono si qua si tratta dei Pardi di decidere diciamo sente l'al nostro Paese combina qualcosa lì tre ci capiamo qualcosa di simile
Dico che stiamo parlando
Non voglio neanche citare la parola si mette piede in un posto dove può succedere di tutto
E la cosa andrà valutata figuriamoci se non abbiamo diciamo no voglia di fare delle cose concrete per far dire quella guerra la solidarietà perché abbiamo praticato e devo dire ancora una volta salta fuori un interpretazione totalmente deformata sulla questione diciamo dello stesso interventismo contro pacifismo
Il novantacinque per cento dei pacifisti o degli operatori di pace nella ex-Jugoslavia sostengono che le zone protette vanno protette anche militarmente
Come bisogna spiegare in aramaico invece no invece pare che pacifisti siano secondo soffre dirittura diciamo piantano i gerani invece nord aveva scritto su un articolo L'Unità quindi non è che sto dicendo di questo estrapolando
Dunque
Si tratta di fare i conti diciamo gode le posizioni concrete nel momento in cui si si devono diciamo prendere delle scelte e se non vorrei che noi finissimo diciamo in una logica Tipolito rabbiosa giornate
Nel mille novecentoquindici quando diciamo sulla base di non si capisce cosa pareva concerto mito ci fosse il consenso popolare per fare chissà cosa
Che poi è avvenuto
Quindi qua si tratta di di di una questione delicatissima che riguarda il futuro nostro Paese
A fronte di un'informazione che è totalmente sbianco rispetti i problemi concreti
Partiamo partiamo partiamo facciamo cose partiamo partiamo dopodiché non si sa esattamente di che si tratta oppure si tre se si tratta di di scortare i convogli è una cosa si tratta di podi portare duecento mila italiani a combattere un'altra è una cosa ben diversa
Vogliamo diciamo io faccio un appello lo so che diciamo fossi questo appello un po'
Poco sentimentale permettetemi diciamo di
In questo se però c'è una base di verità oggettiva e tutto questo se si fa sempre quando in quella giornata di viene fuori una cosa di questo genere
Sarà un disastro per la coscienza civile di questo Paese che sarà diviso tra quelli che hanno una paura fu tutta e dicono ce ne stiamo a casa Verissimo si rischia la pelle deve invece non è neanche così non è vero neanche questo
Perché disgraziatamente succede che si rischia la pelle ma nel novanta per cento
Di quei posti si può andare con fatica difficoltà tutto quello che volete insomma
Si può lavorare ci sono dei margini io non voglio fare un comizio sono ex-Jugoslavia dico che attraverso l'informazione come viene data si può manipolare la coscienza civile di un Paese come il nostro che sta lì a sappiamo dove stanzone
Non quindi io per esempio pensavo
Che è un appuntamento che faremo le solo ci ragioneremo meglio
Sarà quello anche alla luce di come sarà questa cosa reti unificate se si farà eccetera eccetera di fare un momento di militare come Arce un momento di riflessione di approfondimento
Di approfondimento di di precisazioni sono gli operatori dell'informazione che hanno fatto esperienza o quote o che comunque sono sapienti sulla vicenda jugoslava
Un momento di approfondimento di riflessione vera di discussione che possano essere anche di che posso avere anche un portato esterno
Perché di tutto questo diciamo populismo rivoltante
Non se ne può veramente più mette la gente in condizione di impotenza
Di di diciamo di sentirsi incapace di fare alcunché oppure diciamo di fronte a delle scelte estreme i cui contenuti non si capiscono neanche bene scusate diciamo centotrentotto
Fracassi l'ultimo intervento in modo che poi alcuni possono rispondere solo le domande per micio mi pare per Brancoli e chiudiamo proprio con indicazione di lavoro
Ma mi sembra non a caso che la discussione è diventata più forte e più concreta quando abbiamo affrontato un concreto esempio di deontologia
Io volevo proprio dire che il
Il limite di un nostro dibattito negli ultimi tempi su questi temi è stato quello di essere condizionato dal fattore Berlusconi
Lo chiamo così per semplificare non che io pensi e questo fattore sia irrilevante
Però
Di non non si possono confondere le questioni drammatiche e decisive della proprietà dei mezzi dell'informazione che vanno risolti in sede propria con le leggi antimonopolio esistenti in tutti i Paesi civili
Con le questioni del rapporto tra giornalista e lettore sono due questioni distinte che poi si sommino si intreccino è un dramma italiano che però va sciolto in modo proprio io sono del tutto convinto che il fatto che la questione dell'antimonopolio sia stata abbandonata e che tutto il dibattito sia concentrato sulla par condicio è una sciagura ed è un fatto profondamente contrario a le e esigenze dei giornalisti e dei lettori perché i lettori non hanno bisogno di essere garantiti dal fatto che ci siano partiti che prendono più minutaggi questo è un altro problema
Io credo che noi dovremmo uscire da questa da questo impiccio tirandosi fuori con estrema chiarezza dalla battaglia cosiddetta per la par condicio questa è una questione d'emergenza che i partiti affronteranno io spero che non ci sia bisogno di affrontarla nei modi in cui è stata affrontata credo che debba essere limitata alle questioni degli spot della pubblicità non credo che ci debbano essere norme legislative che regolino l'attività dell'informatore
Sulla questione diciamo
Come dire specifica della deontologia nostra e del nostro rapporto con i lettori
Io credo che le due grandi questioni che vadano affrontate mi sembra che il Giurì un grosso passo avanti e credo che le nostre carte abbiano un senso se poi diventano se se diventano strumento di conoscenza che dove perché le due grandi questioni ma le pongo soltanto perché l'una e quaranta e non non ordini nei diciamo il tempo né credo voi avete avrete la pazienza di ascoltare disquisizioni su questo le due questioni sono il rapporto tra informazione pubblicità
Perché lì c'è il punto di inquinamento decisivo dell'informazione e il punto di inganno delle Tore più notevole
Più notevole la incapacità di distinguere informazione da pubblicità la la confusione tra i due termini la prevaricazione delle esigenze commerciali sull'esigenza informativa e l'altro e il diritto di replica
Che oggi si è trasformato in un gigantesco contenzioso giudiziario
Detenuto dai più ricchi dai più potenti
Che usano lo strumento giudiziario come strumento intimidatorio si chiedono risarcimenti cinque miliardi dieci miliardi quindici miliardi quindi questo diventa uno strumento intimidatorio io credo invece che dovrebbe essere ricondotto
Alla questione propria dell'informazione dobbiamo essere noi
A stabilire che il diritto di replica è un diritto sacrosanto sacrosanto che fa parte della dialettica dell'informazione e che è un diritto che appartiene innanzitutto al cittadino e soprattutto al cittadino più debole che non ha gli strumenti gli altri per intimi dirti o per fare causa
Un'ultima questione su questo quando noi parliamo dei cittadini eccetera noi parliamo come se esistesse già un'opinione pubblica come dire strutturata organizzati io credo che il punto debole uno dei punti deboli del nostro della nostra azione è che che esistono le organizzazioni di giornalisti eccetera non esistono le organizzazioni degli utenti
Esistono singole organizzazioni di consumatori che si fanno portavoce di organizza degli utenti ma quando si parla di organizzazioni degli utenti si parla e questo non c'è
E io credo se mi consentite questo consiste quest'unica accenno che il famoso e vituperato referendum sulla Mammì se non altro ha avuto il grande merito di portare tra la gente il dibattito su questi temi
Gli utenti un movimento di utenti non esiste non esiste su scala nazionale non esiste su scala locale io credo che questo sia l'interlocutore questo sia il problema
Per crearlo bisogna venire utenti consapevoli e lì c'è il grande tema dell'alfabetizzazione all'informazione nelle scuole di cui dovremmo farci carico noi perché se no abbiamo un pubblico indistinto
Con cui non ci si può nemmeno misurare se non cresce una consapevolezza e se non cresce anche un'organizzazione
L'ultimissima questione che volevo dire su questa storia della Bosnia delle reti unificate su cui sono del tutto d'accordo con ciò che ha detto Brancoli
Del tutto d'accordo io credo che non sia soltanto demenziale ma sia un fatto di informazione totalitaria
Se c'è se c'è definizione di totalitarismo informativo è quello che io apprendo ora ci si prepara per la giornata di venerdì noi abbiamo avuto in questo campo esperienze di emozioni Accomando che sono quanto di più lontano dall'informazione possa essere fatto io faccio parte dirigo un giornale che da due anni a una pagina dedicata al Consorzio di solidarietà per la Jugoslavia con tutte le informazioni necessarie
Ma credo che la indignazione Accomando sia qualcosa di profondamente e sprezzante
Sprezzante dell'umanità non non io non ci vedo niente di buono
Non ci vedo
Non lo so io credo che il compito di
Sì ma va usato io credo nel modo giusto che ciascuno che non è un modo che ciascuno si prenda la responsabilità di informare io mi chiedo perché solito che fine ha fatto la Somalia
Noi abbiamo avuto quindici giorni di bombardamento di immagini prima dell'intervento umanitario me li ricordo i bambini con gli occhi ci sposi eccole pance gonfie
Quindici giorni dopodiché c'è stato un la Somalia è scomparsa ma non è scomparsa la Somalia no c'è ancora
Mi sembra che con la Bosnia siamo sulla stessa strada io credo che gli informatori debbano prendersi la responsabilità di informare Sempre ampiamente di prima mano io leggo racconti di dodicesima mano sotto in giornali ed è una vergogna
Ciascuno a suo modo e ciascuno con il suo cervello che tutto questo diventi uno spettacolo a reti unificate se mi consentite mi indigna
Allora per le si apra un secondo dibattito nel dibattito allora Miccio lo so Brancoli per le risposte finali
E ho detto a chi vuole rispondere o no no non è un mondo non è un ordine sono state alcune domande diceva Brancoli quindi do la parola prego
Intanto
Come sempre le contributo molto concreto dell'amico Fracassi come già in altre occasioni su temi come la pubblicità sempre in questa questa sala ha riportato l'attenzione su un aspetto a mio avviso che che c'è poi dietro ai così detti grandi temi che poi alla fine nascondono delle verità anche abbastanza scomode
Io voglio ricordare
Personalmente un anno e mezzo fa
Con il settimanale internazionale che penso qualcuno ti di voi conoscano ne pubblicava amo per intero i servizi che faceva il foglio della giornale locale di Sarajevo che non poteva uscire per motivi ovvie pubblicava molli i resoconti che faceva il direttore di questo giornale che ci arrivavano via fax
Su questo già internazionale che racconta per esempio di tutte le guerre dimenticate delle quali adesso si fa la cernita ma ce ne sono sicuramente tante
Ciao Robert tante altre su cui andrebbe fatto una riflessione seconda considerazione che facevo sentendo intervento di e Benettollo quando si si è affrontato per esempio personalmente
Feci un circa un mesetto fa un fondo sulla sua avvenire non a caso scelto Avvenire ha scelto un giornale quotidiano
Per parlare del Giubileo dove poi di fatto io dicevo come mai le parole del Papa gli ammonimenti sulla Bosnia sul problema del grande conflitto che abbiamo accanto sono totalmente dimenticati dalla maggior tam maggioranza degli mezzi d'informazione
Come mai ci dobbiamo porre anche questa domanda e quindi torniamo al nodo vero che c'è
Dietro i problemi perché altrimenti rischiamo di farci sopravanzare da una cortina fumogena che come sempre si dice in questi casi fa che di notte tutte le vacche siano nere e però poi problemi non vengono risolti
L'in problema della alfabetizzazione
Attenzione c'è un problema di affiliazione scolastica in Italia
Non dimentichiamo che c'è in Italia un problema ancora ancora più grave di altre alfabetizzazione informatica
Non dimentichiamo che tra breve tutto il sistema informativo potrà passare attraverso l'informatica il rischio è che i nostri ragazzi
Buona parte di noi direi quasi tutti siamo totalmente incapaci di usare le tecnologie informatiche questo lato problema gravissimo che ci vorrà in subordine rispetto a quel problema più ampio che dicevo prima di cultura azione di di arrivo dall'estero dell'informazione
Venendo riceve risposte che riguardano la Rai
Io vorrei ricordare due considerazioni di fondo la prima che la RAI particolare operatori giornalisti RAI hanno pagato negli ultimi due anni un prezzo di sangue altissimo io ricordo che ci sono dieci morti
Che stanno dietro alla presenza RAI per dare l'informazione nei paesi di guerra lo ricordo non per fare retorica ma per dire come poi questo problema è un problema sentito ma che purtroppo è costato all'azienda molto di più di quello che sarebbe stato
Necessario il problema di poter affrontare questi argomenti per esempio
è stata proposta e si farà e credo che questo contribuisca a quel livello culturale di informazione questo pro prodotto di fiction che riguarda la storia di Ilaria Alpi a mio avviso questo un altro esempio in cui l'informazione che diventa fiction ma efficienti realtà quindi è
Più che virtuale qualcosa di vero di di connotato con la realtà di tutti i giorni dovrebbe aiutarci a farci riflettere soprattutto alla fa riflettere il grande pubblico che probabilmente attraverso il giornale o i telegiornali non viene raggiunto mentre con una operazione con quella fiction riesce più facilmente a
Riflette
Su questi argomenti posso dire peraltro questo per confortare Zanotti
Che la Rai nell'ultimo anno mentale del venti per cento l'offerta di informazione quindi ne fa molta di più
Secondo c'è un passaggio novantaquattro novantacinque a una maggiore autoproduzione che significa meno dipendenza dall'estero su tutta la programmazione si passa da un quaranta sessanta
Attuale quaranta produzione sessanta acquisto al sessanta quaranta che comportano forte investimento ma comporta anche un cambiamento di mentalità di approccio
A questi problemi
Per quanto riguarda la presenza imposti dalla presenza in Somalia e quant'altro io credo che bisogna affrontare in questo senso c'è la totale disponibilità da parte dell'azienda per quanto mi riguarda sicuramente ma credo per tutta l'azienda
Di poterlo affrontare una maniera organica c'è adesso un tavolo
Che si apre tra da azienda e Usigrai credo che nel tavolo tra i tanti argomenti importanti vada
Trovato un meccanismo per esempio che riguarda il problema delle trasferta perché non dimentichiamoci che tutta questa vicenda
Le trasferte ha avuto e ha purtroppo dei risvolti
Dal punto di vista anche dell'immagine negativi sui quali giustamente poi si creano delle situazioni che vanno al di là a mio avviso delle responsabilità reali cioè si si crea un processo generalizzato a un sistema su cui francamente
Io non sono d'accordo ma che deve essere affrontato nella maniera più diretta dall'azienda dalle parti in causa in modo da poter dare una risposta nessuna risposta globale non semplicemente quella di mandare o non mandare il singolo corrispondente ed evidente che se c'è una volontà c'è una disponibilità l'azienda non si tirerà indietro magari non mandando tre corrispondenti magari mandando né uno che rappresenti tutte di giornali della RAI perché questo è un principio di economicità
Perché sappiamo perfettamente che i costi sono enormemente DiVersi però dico che questo va affrontato in una maniera organica però per evitare sia la mancanza da parte dell'azienda tutto il servizio pubblico di corrispondenti luogo sia dall'altra parte la necessità di di dare garanzie di sicurezza per chi deve andare a fare questo mestiere
Sì anche di creare le condizioni affinché questa trasferta sia fatto nella maniera migliore senza creare poi quei problemi che purtroppo si sono creati sui quali si è fatta grande demagogia e credo che non aiutino certamente nel servizio pubblico né tanto meno i giornalisti della RAI
Prego
Va bene sì
Ma vorrei sapere riportare momento l'attenzione su quella proposta relativa par condicio non perché ci sia particolarmente affezionato ma perché a me sembra un modo concreto di muoversi nella direzione abbiamo parlato stamani
Con due ragioni cogenti uno che dovrebbe essere applicata nel momento più delicato per la vita di una democrazia cioè le elezioni
E quindi sarebbe un grosso banco di prova l'atto che c'è
Comunque un intervento del legislatore se non viene scelta la strada dell'autoregolamentazione e ed è un intervento pesante mi spiace senatori a Zaccaria da Carrieri parlava di auspicava in questo campo nel campo della regolamentazione dell'informazione della programmazione ordinaria in campagna elettorale un intervento leggero io mi sono appuntato questo
Questo aggettivo del legislatore il fatto è che l'intervento del legislatore non è leggero e pesante lo abbiamo visto quale forma preso ma direi che viene naturale al legislatore al momento in cui deve garantirsi
Di agire pesantemente legislatore non è un qualcosa di astratto sono tanti uomini politici quali desiderano condizionare in ogni modo l'informazione magari
Tappando la bocca tutti oppure magari cercando qualche éscamotage per dare le parola più libera ai propri amici ma comunque
Lì il pensare che ci possa essere un intervento leggera mi sembra francamente e molto astratto
C'è un diritto della collettività sempre per rispondere a Zaccaria
Che è quello di dicevo appunto un'informazione imparziale in campagna elettorale non c'è dubbio io non vedo però perché questo diritto non possano essere soddisfatto da un'autoregolamentazione certo da un'autoregolamentazione serio effettivamente impegnativa
Spero ci ritorno fra un attimo per rispondeva ruvidi perché non solo i direttori emergeva importante che coinvolge l'insieme editori e direttori nel esperienza fatta un anno e mezzo fa
Sì mosso solo gli editori a me quello sembra non accettabile ma lei sembra invece che coinvolgesse meritorio direttori posso avere anche un valore
Di precedente per quanto riguarda i giornali sono infatti convinto che tutte le carte restano astratte l'unica sede vera in cui possono esser fatte valere perché la sede in cui può essere amplificata anche una sanzione effettiva è quella di testata e l'approccio giusto può e deve essere di
Tra coinvolge l'insieme editore e direttore l'esperienza americana dove come sapete non esiste un ordine nazionale non esiste neanche una carta nazionale ma dove le singole testate
Hanno delle carte e sono molto esigenti nel fare rispettare c'è una convergenza d'interesse quell'interesse commerciale dell'editore interessi professionali il direttore nel tutelare assieme la credibilità della testata
L'l'ultimo punto mi riallaccio di nuovo alla questione dell'autore con regolamentazione in campagna elettorale dicevo autoregolamentazione serie B questo potrebbe essere anche segnare anche il debutto del giuri quello
Che è stato costituito e di cui è presidente tra l'altro l'ex presidente della Corte Costituzionale Casavola qui potrebbe essere rimesso al il monitoraggio degli accordi di autoregolamentazione
Grazie intervenuti c'è da fare solo
Buona Tommasino alcune proposte però per tenere fede alle cose che ci siamo detti che noi ci salutiamo e andiamo tutti quanti a casa intanto ringrazio tutti quelli che sono intervenuti so che alcuni temi sono restati fuori
Sono anche le obiezioni mi farà qualche amico poi all'ATER c'è l'Antitrust c'è la carta stampata ceduto ma il dibattito era su questo tema
Evidentissimo evidentissimo
Che se noi riusciamo svaluta la politica a dare regole sull'antitrust
E a dare regole presepio che si occhio di temi che sono ormai scomparsi il prezzo dalla carta alla distribuzione cioè se non se non contro i gravi realizziamo le condizioni materiali della pluralità
E della possibilità di esprimersi e chiaro però se riflessioni sono deboli ma è anche vero dice Renzi
Che noi spesso ci siamo nascosti per non affrontare i temi dell'etica individuale e della deontologia dietro le riforme di struttura venire io penso che le due cose non possono più marciare separati
Bisogna dare regole di riforma strutturale che consente alle persone di esprimersi al terzo polo di realizzarsi alle emittenti di esistere ai giornali di non morire nel silenzio pensate a quanti settimanali stanno morendo per momento dalla che dello prezzo che la carta delle tariffe postali ma anche a cosa sta accadendo nel mondo dell'emittenza per lo la non applicazione delle regole vecchie Rebecchi lo sa meglio di me delle leggi e dei regolamenti esistenti e sei legislature non guarda come dire a questa dimensione annuncia la libertà mentre la libertà muore
Non abbiamo parlato della legge sulla RAI
Mentre in queste ore si sta discutendo del nuovo consiglio della RAI che potrà essere o un consiglio di garanzia nell'era del maggioritario o il ritorno a forme di neo consociazione che porta indietro la RAI negli anni allora vedete io lo so benissimo che queste l'ampiezza dei problemi mi permetto di dire però che la cosa che ha detto Brancoli su cui mi pare ci sia un grande consenso guardate che non è disgiunta dalle riforme materiali
Cosa voglio dire
Che la via dell'autoregolamentazione che qui è stata indicata è una sfida per la politica ma anche per le imprese i direttori e le redazioni io su questo voglio essere chiaro
O si percorre la via dell'autoregolamentazione o non si può dire poi alla politica se non ci sarà intesa tra le parti tu non può intervenire su questo dovrà essere molto chiaro
Io ho sempre pensato che la molto meglio fare la legge antitrust la legge antitrust ci liberava dal problema delle pari opportunità e delle regolamentazioni perché tranquillizzava impresa editoria redazioni su qual era il futuro assetto la par condicio è una delle sconfitte come dire di un Parlamento dove il conflitto d'interessi esplosivo diciamocelo francamente
Perché nasce questo tema perché non riuscendo ad affrontare il conflitto di interessi in questa situazione si ricorre ad un'aspirina
Passaggio prioritario è Antitrust aleggia RAI non la par condicio quelle la via maestra
Anche perché se lo si delega al nuovo Parlamento chi vince e in condizioni di farsi la sua legge antitrust la sua leggerà mai non nell'interesse generale delle parti ma nell'interesse di chi vince pericolosissimo e prima di sapere il risulta nato che vanno costruite le regole perché oggi nessuno sa chi vince doma io Socio so di aver vinto e posso anche modificare le mie idee su consiglio della RAI pericolosissimo è l'esatto contrario a qualsiasi concezione liberaldemocratica
Rimando al vincitore le scelte sulle regole del voto della comunicazione io penso che quella sia la strada detto questo rivolgo la proposta ruvidi e anche agli imprenditori mi pare che ciascuno possa fare la sua parte la stessa proposta di Zaccaria a me non pare io vorrei cogliere in un altro modo di sostanza Zaccaria dice attenzione lo Stato deve occuparsi il Parlamento di garantire il principio di uguaglianza quindi alcune materie che riguardano
L'anno come dire tenendo conto sempre compiuto degli di interessi risolto perché so cosa manca di ragionamento se quello fosse risolto potremo ragionare diversamente alcuna parti che riguardano
Prova specifica l'Autorità di garanzia oggi pare che il punto vero sia come si va al voto forse si deve andare con autorità di garanzia rinnovata con capacità di sanzione in tempo reale alle con poche regole chiare io sono per delegificare non per aggiunge quello forse il punto su cui il Parlamento deve intervenire quella materia e in parte che aveva regolamentazione degli spot ma Brancoli attenzione no perché poi dopo di cercare di vedere che siamo forse più vicini a quello che si pensa Brancoli e mi pare che molte associazioni d'impresa Ferretti ER
Mio spero anche la FIEG la Federazione c'è un terreno
Penso in mezzo a questo tra la legislazione in questa materia e la regolamentazione tout-court perché perché una delle cose che ha creato maggiore sofferenza nella redazione nere emittenti quale star la regolamentazione MINUSTAH regolamentazione minuziosa del dibattito la regolamentazione delle posizioni la preciso dei conduttori la regolamentazione la gratuita del di a titolo dell'annuncio sulla carta stampata la norma che imponeva l'annuncio gratuito holding
A titolo gratuito l'annullamento della decisione autonoma talvolta della redazione rispetto alla campagna elettorale mi permetto di lanciare questa proposta io credo
Che prendendo atto delle disponga la proposta di Branca e le disponibilità manifestate
Possa la Federazione della stampa al momento nel quale viene definito entro pochi giorni il tema del Giurì quindi c'è una grande novità che c'è il Giurì che va nel segno di un'autoregolamentazione realizzata
Perché non possono essere i parlamentari ha convocato il Tarì tavoli di autoregolamentazione ne rendo conto da solo ci sarebbe sempre il rischio di una parte non mi interessa quale fosse anche la mia sarebbe sbagliato di una
Arte che crea la discussione e sarebbe già come dire bollata l'inizio mentre quest'accordo io voglio coinvolgere i parlamentari del centrodestra questa col due se si convincono le due culture le più culture che questa unità resa generale se è un'affermazione egemonica di una parte sull'altra è già morta la
Tre sulla parte evidente ecco perché siamo obbligati a un percorso difficile se questo e io penso che prendendo atto che la disponibilità di molte imprese poi ne parleremo anche tra un quarto d'ora con
Lei si dimette prendendo atto di questa proposta possono essere la federazione l'ordine vista anche la disponibilità della
Mai a provare a convocare un incontro nei prossimi giorni con i direttori e con gli editori per vedere in questo per meno di autoregolamentazione possibile che cosa si può percorrere questo consentirebbe anche un'interlocuzione forte con il legislatore con il Parlamento perché io insisto su questo incontro perché qual è una delle obiezioni che si fa in Parlamento spesso ma poiché il mondo del giornalismo l'ordine la federazione lei prese non sono unite nella loro proposta al sono divise per ragioni di appartenenza Deca anche la possibilità di autoregolamentazione perché frantumato lo schieramento ecco perché mi è un invito anche come dire a all'altra parte alla Poli
Rendersi conto di ciò che accade a recuperare una sua grande capacità di regolazione della libertà ma favorendo più libertà non riducendo le libertà
Ma al mondo delle professioni dell'impresa di ragionare con molta forza su quale può essere a partire anche dal regolamento del novantaquattro una loro proposta nella direzione mi permetto solo di dallo suggerimento pare evidente che ciascuno ha la sua autonomia il suo linguaggio la politica come le imprese questo mi pare
Se la Federazione l'ordine ma non pone un problema di gerarchie se qualcuno attiva questo meccanismo credo che possa essere utile per tutti uscire semplicemente una contrapposizione questa è una cosa sulla cui
Sulle altre questione la Bosnia c'è una proposta di confronto che avanzato Benettollo io penso che potrebbe essere interessante visto che mi pare che Zanotti altri pone sono anche un altro tema oltre alle regole oltre alle carte c'è un prema di qualità della comunicazione di modifica del nostro modo di lavorare non so che
Va bene di modifica delle organizzazioni
Di responsabilità esatto va
Bene no io sono mezzi
Guarda io sto leggendo qua vistosa
Avete contrario c'è una delegificazione non una un eccesso esattamente il contrario vado io proprio poi ci conosciamo se c'è una cosa io preferisco brutti articoli ad articoli in divisa cioè su questo la cute Telemaco radicale preferisco che escano torna ali brutti che a me non piacciono che mi fanno arrabbiare all'idea che esista un Deca all'ONU del giornalista perché il decalogo del giornalista deciso dal legislatore è sempre parente prossimo di un'idea del del giornalismo indivise c'è preferisco un conflitto di idee molto aspro di più idea
Che non l'idea che tu riduca la contrapposizione sbagliato quindi penso che quella riflessione se se l'Arci vuole portarla avanti a conclusione dello sbornia possa essere utile quindi vediamo se si riesce a procedere in questa direzione questo il secondo appuntamento di lavoro che cerchiamo di darci grazie mille
Ora