"40° anno della scomparsa di Enzo Vanoni" cerimonia organizzata presso la sala Zuccari del Senato

Signori improvviso ed imprevedibile l'impegno del presidente del senato professore Scognamiglio Casini portami rivolgere a tutti il suo ed il mio grato saluto per aver raccolto l'invito alla rievocazione di Ezio Vanoni
In particolare rispettoso profondo saluto io porto alle filone di Ezio Vanoni che escono ora no questa cerimonia rendono più vivo ed anche commosso il ricordo
Di questo grande statista
Presidente del Senato però non ha voluto far mancare al nostro incontro il contributo del il suo pensiero e lo ha fatto con un messaggio del quale con piacere darò poi lettura al termine
Di alcuni miei brevi pensieri
Mi siano consentite però alcune considerazioni lasciando com'è ovvio al senatore Mancino e al professore Giarda
E son certo svolgeranno in maniera esemplare
Il compito di tracciare il profilo politico scientifico di Ezio Vanoni etilisti ricordare il segno davvero incisivo che egli ha lasciato nella storia democratica del nostro Paese
Considero questo incontro un gesto doveroso del Senato che ebbe Vanoni tra i suoi più prestigiosi componenti per ravvivare la lezione di vita lasciata ci per riflettere
Sì proprio per riflettere su intuizione ed esperienze che seppure riferite a scenari politici e contesti economici diversi presso no tuttavia profondamente attuale
Ezio Vanoni morì qui in senato e sedici febbraio del mille novecentocinquantasei
Era ministro del Bilancio con l'interim del tesoro
Aveva appena pronunciato nell'aula del Senato un lungo e contrastato discorso sulle comunicazioni del governo dopo le dimissione di Silvio Gava che è qui presente questa sera da ministro del Tesoro
Sono dunque trascorsi quarant'anni dalla scomparsa di Ezio Vanoni
Ma di Lou intatta resta innovi la memoria della sua passione politica per la sua statura morale e professionale in tutto è sempre legata ad un forte fortissimo momento di ispirazione cristiana
Anche da quel suo ultimo intervento che perciò è divenuto una sorta di sorta di testamento politico
Di Vanoni emerge appunto la tensione sociale che ha scaturito da costanti e profonde riflessioni sui processi economici e son loro impatto nelle varie realtà quotidiana con uno sguardo sempre attento ai problemi dello sviluppo della produttività del fisco
Ma insieme anche alle condizioni della gente comune costretta a misurarsi quotidianamente con i problemi del costo della vita con l'occupazione la sicurezza dalle letture di Sturzo dall'appello ai liberi e forti
Prima dalle assidue frequentazioni iniziate già durante il conflitto con de Gasperi Gonella Scelba Saraceno poi i di unione tenute a Roma dove e quando si poteva per prepararsi alla ricostruzione del Paese
Invano nera nata quella dedizione al servizio non è retorico dirlo che doveva portarlo sino al sacrificio della FIT
Il discorso di Vanoni al quale prima accennavo e che di poco precedente la sua morte
Era stato ripetutamente interrotto dalle opposizioni tanto da indurre più volte il Presidente del Senato Merzagora ad una serie di richiami
E da chiedere infine ai colleghi comprensione per l'oratore che si era appena scusato per la debolezza della sua voce aveva infatti detto abbiate pazienza sono un po'stanco
Ma non mi aveva voluto affrontare ugualmente quell'impegnativo confronto per un riguardo verso il Senato rispettoso come era delle istituzioni e nonostante che Segni e Fanfani giusto un'ora prima della seduta lo avessero invitato a rinviare quell'intervento che si preannunciava certamente contrastato
Ne aveva avuto miglior sorte
Un analogo premuroso invito dalla consorte se al rimprovero per l'imprudenza alla quale si induceva quasi con un filo di voce rispose tu lo sai che il mio dovere
Il trofeo
Sentimento ricorrente nell'esistenza di Vanoni insieme alla fedeltà piena e incondizionata alle proprie convinzioni religiose politiche e scientifica
Il dovere diceva spesso e la prima regola di chi ha scelto di porsi al servizio dello Stato
Ma passi tremare nel senso di un dovere così fortemente inteso e così radicalmente vissuto certo in esso si riconosce una fede grande ed intransigente
Una ispirazione cristiana ed una pratica di vita illuminata dal Vangelo da ciò può derivare tanto e così dico rosso altruismo
Siamo qui a ricordare un uomo di scienza sinceramente e profondamente democratico
Animato da una grande passione civile che ha legato il suo nome al prime otto al primo decennio della difficile rinascita del nostro Paese dopo l'ultimo conflitto mondiale
Artefice tra i più illuminati e coraggiosi del processo di rigenerazione politica e democratica dell'Italia la sua grande cultura scientifica la sua particolare sensibilità l'avevano portato ad affrontare con Fossa problemi tra di loro fortemente connessi occupazione produzione giustizia fiscale
La primavera rivoluzionaria riforma fiscale porta il nome di Vannoni pensata proposta ma soprattutto attuata
Non per una mera crescita di gettito fiscale e anche questo era una sì esigenza necessaria nel momento in cui andava completato il quadro della ricostruzione dell'Italia
La motivazione era più profondo ed aveva una connotazione fortemente etica Vanoni voleva che i cittadini attraverso l'assorbimento di un obbligo costituzionale il pagamento delle tasse e affermassero la loro appartenenza alla comunità nazionale
E contribuente o per la loro parte alle entrate pubbliche si sentissero al tempo stesso destinatari di ineludibili dovere ma anche titolare di legittimi diritti secondo il principio costituzionale appunto
E chiama chi ha più chi più ha ha più contribuito signore vorrei concludere ancora ritornando su un passo dell'ultimo discorso pronunciato da Vanoni in Senato
Era il centodiciannovesimo discorso che egli tenne nella sua lunga nella sua lunga vita politica prima come costituente poi come deputato e quindi come senatore parlava di finanza pubblica materia nella quale era esemplare maestro non risolveremo mai i problemi tragici di fondo e gli disse se non ci impegneremo a destinare ogni lira disponibile a favore della gente più umile che popola il nostro Paese
Guai a noi aggiunse se indulge sui ma in qualsiasi momento a spese inutili per considerazione di popolarità guai a noi se nell'amministrare i tributi
Non usassimo giusta severità giusto equilibrio nel sa per prendere da chi può peritale chi ha più bisogno di Atene
Nobili parole sempre di attualità quasi le ultime con le quali egli cedeva fiducia nell'avvenire del Paese appellandosi ad una forte diffusa e giusta solidarietà democratica
Tornino queste parole alla coscienza di noi tutti come alto monito per un concreto dovere da compiere vi ringrazio dovrà vorrei
Dare lettura del breve messaggio che avevo preannunciato del presidente del Senato
La commemorazione di Ezio Vanoni nella Sala Zuccari costituisce un'occasione preziosa per ripensare ed apprezzare apprezzare l'opera instancabile di uno dei protagonisti più prestigiose dei primi anni della nostra storia repubblicana l'economista lombardo per la sua indiscussa competenza tecnica e per i suoi notevole prestigio politico
E beh parte di grande rilievo ben oltre gli incarichi istituzionali che ricoprì nel corso della sua lunga carriera nell'elaborazione di molti dei più importanti provvedimenti di politica economica
Tanto da divenire uno dei principali protagonisti della vita politica italiana
All'indomani del drammatico secondo conflitto mondiale quando il perito difficile della ricostruzione economica del paese si avviava la conclusione
Le priorità della politica economica italiana mutarono privilegiando l'obiettivo della piena occupazione rispetto all'espansione delle esportazione le linee guida del politica economica italiana per la prima volta nella nostra storia
Risultavano chiaramente individuate nello schema di sviluppo dello dunque dell'occupazione e del reddito in Italia nel decennio mille novecentocinquantacinque mille novecentosessantaquattro
Noto come piano Vanoni
Cui si stava lavorando già nel mille novecentocinquantatré che giunse in Parlamento due anni dopo
Il piano che si proponeva di determinare le condizioni per un tasso di crescita mo'del cinque per cento
Tale da creare numerosi nuovi posti di lavoro aveva tra i suoi principali obiettivi la riduzione dello squilibrio territoriale tra nord e sud
Lo schema Vanoni recepì efficacemente la tendenza alla programmazione chi aveva preso piede nelle imprese basti pensare così detto vanno piano Sinigaglia delli rivitalizzante dalla ripresa che eseguì la relativa depressione degli anni Cinquanta
Attraverso strumenti importante di politica industriale come gli incentivi all'industrializzazione del Mezzogiorno o i trasferimenti a favore di particolari categorie di imprese le scelte politiche di governo dell'industria riuscirono così ad influenzare le politiche di settore che andavano prendendo forma all'interno dei maggiori gruppi industriali
In questo quadro ebbe notevole importanza
L'introduzione del credito agevolato alle piccole e medie imprese che favorì lo sviluppo della rete industriale non torrone tradizionale triangolo Lombardia Piemonte Liguria ma anche in altre importanti aree del Centro-Nord
Adesso io ma non in una sola grande competenza tecnica caratterizzata da una profonda dedizione allo Stato e dalle istituzioni
Va dunque riconosciuto tra gli altri il merito di avere introdotto nell'attività economica dello Stato il metodo dalla programmazione
Cioè di indirizzi all'opera delle forze del mercato nell'ambito di un'economia di mercato ed in linea con i più elevati contributi del pensiero economico occidentale
Volti alla crescita del benessere nei valori di democrazia e di libertà
Desidero rivolgere conclude il messaggio del presidente Scognamiglio
Un saluto affettuoso e sincero a tutti i partecipanti all'incontro di oggi ed un pensiero sentito e grato al senatore Pinto al senatore Mancino il professor Giarda
Che hanno questo merito ad una delle figure di maggiore prestigio della storia italiana del dopoguerra
Ed ora la parola
Senatore Mancino
Autorità signore Vanoni
Signore e signori
Ricordare Ezio Vanoni in questa sala a quarant'anni dalla sua scomparsa
Rischierebbe di diventare un rituale certo commosso e dovuto no occasionale liturgico sedi questo politico scomparso non tentassero di riscoprire la statura inusuale
Che per tanti versi resiste all'usura del tempo e riaccende
Motivi di riflessione è strettamente legata ai problemi dell'attualità
Certo è consegnato alla memoria storica quella sua morte di Stato
Consumatasi nell'aula del Senato nel pieno esercizio di una attività di governo e ce ne torna ogni volta senza retorica
Il senso della solennità misteriosa quasi la consacrazione di una vita spesa per gli altri
Inseguendo con religiosa fermezza
L'utopia del bene comune da perseguire
A rafforzare questo sentimento lecco nel suo ultimo discorso
Maroni era oratore Scarparo
Amava cifre parametri analisi ragionamenti
Eppure in quel suo discorso si lascia andare a considerazioni confessioni digressioni
Che hanno il valore di un testamento spirituale ma anche la suggestione
Di un bilancio estremo della propria vita e del proprio impegno
Noi disse
Non siamo degli errori
Ma crediamo di aver fatto il nostro dovere presentandoci innanzi a voi col nostro volto
Con la somma delle opere compiute degli errori e dei meriti accumulati in questi mesi
Per sentire se voi siete d'accordo nel sostenerci in una nostra opera futura
Questo è il nostro credo
Il credo soprattutto di quelli tra noi che sento profondamente credenti non hanno nella loro azione un fondamento illuministico
Noi sappiamo che qualunque cosa facciamo
Non riusciremo a guarire i mali del mondo ma sappiamo che è nostro dovere operare con tutte le nostre forze con tutti i nostri ingegno
Con tutte le capacità tecniche che abbiamo potuto accumulare nel senso di venire incontro alle necessità degli uomini che soffrono nel nostro Paese
Per il food
Grado dell'azione politica quello della realizzazione di una maggiore giustizia sociale
L'intuizione dello studioso diventava quasi naturalmente l'impegno del politico
Pedine del piano sono troppo note per essere qui analiticamente riprese sembra opportuno considerare invece le ragioni per cui lo schema ebbe come è stato affermato la paradossale sorte di essere tra i documenti più citate meno attuati dalla storia del dopoguerra
L'originalità e la solidità politica scientifica nel suo impianto sono ampiamente riconosciuti
Recentemente Napoleone Colajanni dopo avere sottolineato il punto di partenza del pensiero di Vannoni e Saracino la libertà assoluta del mercato porta squilibri nella distribuzione del reddito e nel riparto delle forze produttive
Afferma che lo l'originalità della concezione stava nel modo di considerare l'intervento statale
Questo scrive testualmente non era visto come mera redistribuzione in uno sfondo praticamente assistenziale
Come accadeva nella concezione e nella prassi delle socialdemocrazie europee
Allo stato si assegnava la funzione di intervenire nella gestione stessa delle forze produttive
Dando una razionalità al proprio intervento attraverso la definizione degli obiettivi di piano
In questo senso si faceva ancora più profondo non solo la differenziazione col welfare stette ma anche con la cornice azione delle nazionalizzazioni delle socialdemocrazie europee che prescindevano dall'idea di economia programmata d'altronde anche all'atto del suo varo le accoglienze furono favorevoli il governo fece proprio il Consiglio dei ministri dell'OCSE a Parigi lo approvò all'unanimità
Il giudizio del mondo industriale non fu negativo ciò che mancò ciò che determinò la situazione paradossale denunciata da Siro Lombardini
Lo schema divenne documento del governo ma la politica governativa non fu orientata alla sua realizzazione
Fu la mancanza di un clima politico che convoglia se sulle ipotesi di sviluppo l'interesse e la concreta capacità di confronto delle forze politiche e sindacali
Maroni aveva definito il piano uno schema di ragionamento
Un modo per aprire un grande confronto che si sviluppasse anche oltre il perimetro delle forze del centrismo
Ugo la Malfa intuì la situazione
Il riformismo illuminato della democrazia di questo dopoguerra scrisse
Ha trovato la sua massima espressione in questo piano l'espressione di un'esigenza più che di una concreta programmazione motivo di meditazione critica più che possibilità di immediata attuazione
L'altra e dolorosa coscienza critica del ministro Vanoni nella a testimoniare di una volontà illuministica di rinnovamento che non sempre e non facilmente trova la possibilità di concretizzarsi mi chiedo è sempre la mano
Quali forze sosterranno questa volontà che sente il paese di rinnovarsi di uscire dalla morta gora del feudalesimo economico
Ce ne furono pochi
Al di là dei generici apprezzamenti la sinistra si chiuse nel vecchio rito dell'opposizione di sistema
Finendo per ridar fiato alla spinta liberista
Che caratterizzava quegli anni e il sindacato soprattutto la CGIL alimentò un rivendicazionismo diffuso perfettamente simmetrico come noto Scoppola allo spontaneismo selvaggio dello sviluppo economico
In questa situazione il piano apparve una proposta matura che doveva misurarsi in un contesto politicamente immaturo
Qualche risultato negli anni fu raggiunto
Le minacce e lo squilibrio nella bilancia dei pagamenti ancora
La riduzione netta del tasso di disoccupazione per citare i più vistosi ma furono inquadrati
Tra le conseguenze dello sviluppo tumultuoso del boom esploso senza i vincoli il respiro delle tappe programma
Forse
Sul sostanziale accantonamento dello schema incise la morte di Vanoni politico senza eredi
Il suo piano lascia comunque un segno forte nella cultura economica e politica del Paese
Un segno da riprendere anche in questi giorni che sembrano per molti versi segnare il ritorno acritico alla mitologia del mercato senza confini
Signor presidente
Autorità signore e signori colleghi
Nel ricordo certo lacunoso di un grande politico cercato soprattutto di rendere il suo profilo di con finto o riformatore
Un riformatore così culturalmente do tanto è politicamente lucido l'avete sofferto la solitudine degli anticipatori
Ma al di là della sua lezione mi sembra doveroso oggi sottolineare la forza della sua ispirazione cristiana
Nell'aula del Senato quarant'anni fa
Nel suo ultimo discorso Vanoni richiamo la gente umile sofferente dalla sua Valtellina
Si è detto che la pressante memoria delle radici accompagni sempre un presagio di morte forse perché ma mi piace pensare che quel richiamo fosse anche la riaffermazione poche ore prima della fine dell'impegno morale che aveva ispirato le ricerche dello scienziato il lavoro del politico l'utopia della giustizia sociale la causa dalla povera gente grazie
Ringraziamento la presidente del senato al presidente Mancino che hanno voluto consentirmi l'onore di dare questo contributo alla memoria di Vannoni
Ezio Vanoni iniziava la propria attività di ricercatore universitario con una borsa di studio assegnatagli dall'Università Cattolica
A seguito di una segnalazione
Professor
Benvenuto Krizia ottima padre Agostino Gemelli
Vanoni era stato studente al Collegio Ghisleri dell'onestà di Pavia ed era stato promotore assieme a Libero lenti del gruppo degli studenti socialisti
Ragione non ultima questa e delle sue difficoltà di inserimento in una università distacco
E della segnalazione accademica da parte del relatore della sua tesi rettore di una delle università non statali di Milano
Nel mille novecentoventinove con il sostegno di Luigi Einaudi ET Marcello Boldrini ottenne nervosa di studio della Fondazione Rockefeller prosegue i suoi studi
In Germania presso l'Università di Bonn Berlino e Francoforte
I riferimenti che ha voluto fare a tre lettere di raccomandazione scritte la prima da Krizia orti ispirazione laico socialista
La seconda da Einaudi discrezione cristianoliberale
La terza
Da Boldrini un professore dell'Università Cattolica
Definiscono i confini entri quali credo vanno visti i suoi contributi al disegno della politica economica
Contributi nei quali non sono assenti contraddizioni e punti di vista non sempre tra di loro confluenti
Collina Einaudi credo il coming Rizzi orti le contraddizioni concorrono a definire il fascino di un uomo
Di uno studioso quando si torna rileggerle opere e contributi cose che io ho fatto per prepararmi un po'a questo intervento
Vannoni ha dato importanti contributi allo sviluppo della disciplina che ha preso il nome di diritto tributario ha contribuito allo sviluppo della sinistra politica di quello che è stato il grande partito dei cattolici del secondo dopoguerra
Ha svolto azione di governo molto importante sui due fronti della costruzione del sistema tributario prima e poi per la progettazione strategica per l'occupazione e per il Mezzogiorno
è impossibile che questo mio intervento possa dare conto di tutti questi quattro aspetti presidente Mancino nega già trattati al Comune
Ma forse tradendo anche le attese che c'hanno spinto
Due senatori a chiedere oggi il mio intervento di un professore di scienza delle finanze ho scelto di non trattare i contributi scientifici specifici
Per la cui valutazione sono ancora fondamentali il due volumi curati dal professore forte Longobardi
Concentrerò la mia attenzione sui temi di politica economica e di politica tributaria
Per questo fine i contributi più rilevanti sotto il profilo della specificazione dei valori e delle scelte concrete di politica economica
Rimangono
Quattro diversi gruppi di lavoro e di attività
La partecipazione è stato ricordato la stesura del Codice di Camaldoli e saggi di impostazione culturale scritti durante o immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale
La formazione della legge di perequazione tributaria del cinquantuno e l'adozione di quello schema di sviluppo dell'occupazione del reddito
Che resterà noto come variamente definito schema o piano Vanoni e che era stato preparato presso la Svimez sotto la direzione del professor Saraceno
Anche se il termini generali del contributo complessivo di Vannoni allo svolgimento della politica economica italiana sono noti sono già stati ricordati e utile partire da quei tre punti di vista
Che possono essere considerati o che ho ritenuto di considerare come i capisaldi del suo sistema di valori e che forse contrastano con alcuni dei pregiudizi che permangono a riguardo di Vanoni ancora fornito nostra cultura politica
Tre sono le proposizioni che ho ritenuto di porre come caratterizzanti
E che sono direttamente riconducibili alle opere di Vanoni il primo la libertà economica e garanzia di libertà politica
Secondo che il mercato non è in generale capaci di affrontare in modo soddisfacente i due problemi
Della crescita economica e degli squilibri territoriali
Terzo che la distribuzione del reddito che risulta dall'operare delle forze di mercato non è in generale accettabile perché troppo squilibrata a favore del capitale
I tre temi costituiscono il filo conduttore degli scritti di Vanoni soprattutto partire
Intanto già ricordato assaggio nel quarantatré sulla rivista Studium finanza e giustizia sociale
In questo saggio e nei due successivi la persona umana nell'economia pubblica nella nostra via pubblicati rispettivamente nel quarantacinque e quarantasette
Vengono definiti i principi e regole che devono ispirare la gestione degli strumenti di politica economica
All'uso di questi strumenti è affidato l'obiettivo del superamento delle incapacità sociali del mercato che ho già ricordato in particolare l'incapacità di produrre una distribuzione del reddito e della ricchezza eticamente accettabili
La inefficienza dinamica pena incapacità di risolvere da solo del mercato gli squilibri territoriale nell'allocazione delle risorse
Gli strumenti che cultura di Vanoni propone per la risoluzione di questi problemi sono da ritrovarsi rispettivamente nel piano economico e nel sistema tributario
Ritengo quindi utile ripercorrere alcuni dell'epoca delle opinioni e dei problemi sollevati da Vannoni sui temi della politica economica nella politica tributaria
Trattando prima nei problemi per i rapporti macro economici tra sistema tributario e sviluppo economico così come sono delineati
Nello schema e successivamente anche se in modo non sistematico tratterò di alcuni aspetti della politica tributaria ricorrenti nel pensiero di Manon
Forse non sono in grado di garantire una trattazione equilibrata del complesso dei temi che sarebbe riporto no opportuno ricondurre alla sua opera
Ne posso escludere di essermi nella scelta dei temi e delle proposizioni di politica economica appoggiato di più su quelle che ho ritenuto più rilevanti per i nostri tempi
O a quelle che mi ha che maggiormente si avvicinano alle mie preferenze
Elemento essenziale dello schema Vanoni era la formazione di risparmio pubblico da destinare al finanziamento del programma di investimenti
Pubblici dallo Stato e delle imprese pubbliche orientati allo sviluppo della capacità produttiva nel Mezzogiorno
Il mantenimento dello sviluppo del risparmio pubblico la differenza tra entrate fiscali e spesa corrente ed affidato soprattutto all'aumento della pressione fiscale
Tributaria e contributiva voglio ricordare a questo riguardo che negli anni dal mille novecento cinquantuno al mille novecentosessanta la pressione tributaria e fiscale
Aumenta dal ventuno per cento a circa il trenta per cento del reddito nazionale
In presenza di un tasso di crescita del reddito reale che è stato pari nel periodo quei dieci anni a circa il sei per sei virgola cinque per cento in media ogni anno
Si può certamente dire che da questo particolare punto di vista gli obiettivi dello schema Vanoni vengano pienamente realizzate nel mille novecentosessanta il bilancio del settore pubblico ed ancora praticamente in pareggio
Con le entrate tributarie e contributive venivano finanziati i programmi di investimento i fondi in dotazione delle imprese pubbliche
Nello schema Vanoni l'aumento della pressione tributaria
Questo forse può spiegare l'opposizione del sindacato cui faceva riferimento al presidente Mancino svolgeva anche la funzione esplicitamente assunta dallo schema teorico che costituiva la base del piano di controllare la domanda di beni di consumo
Un risultato necessario per il rispetto del vincolo della bilancia dei pagamenti
Inoltre l'aumento della pressione tributaria veniva visto come strumento indispensabile per mettere l'economia italiana
Al riparo che quello che Vanoni in linea con il pensiero di Einaudi considerare il maggiore pericolo associato alla gestione della finanza pubblica quello del finanziamento monetario del disavanzo
Nell'opinione di Vanoni disavanzo del settore pubblico suo finanziamento monetario disordine monetario
E inflazione erano legati tra di loro in modo così ristretto che uno qualsiasi di questi quattro a Termini richiamava gli altri in un modo quasi necessaria
L'atteggiamento di Vanoni di fronte ai problemi del disavanzo di bilancio aveva già trovato modo di esprimersi in sede di Costituente è già stato ricordato quando si discuteva dell'ordinamento costituzionale in materia di bilancio dello Stato
Come il professor tramontana ce l'ha più volte ricordato l'atteggiamento di Vannoni rispetto al problema della copertura delle nuove e maggiori spese della favorevole ad una formulazione più rigida di quella adottata dalla Costituente che è divenuto poi
Terzo il quarto comma dell'articolo ottantuno della Costituzione
Le posizioni di Vanoni sui rapporti tra settore privato nel settore pubblico sulla dimensione del settore pubblico e sul finanziamento della spesa pubblica
Erano caratterizzati inessenziale dalla convinzione che senza un intervento pubblico orientato all'accumulazione alla crescita occulto economica i problemi occupazionali del Paese non avrebbero trovato una soluzione
Contemporaneamente però venivano messi in evidenza
Molto chiaramente i contorni all'interno del quale l'azione pubblica avrebbe dovuto svilupparsi
Limiti alla dimensione dell'intervento pubblico limiti alla dimensione del disavanzo avversione al finanziamento monetario del disavanzo
Questi vincoli all'azione politica possano essere illustrati da una serie di proposizioni che ho preso dai suoi scritti del suo il discorso
Un eccessivo ampliamento della sfera di produzione pubblica pone problemi di libertà sul terreno politico
L'organza i l'organizzazione pubblica della produzione sì accompagna a possibili scarti di reddito perdite di reddito
Ma anche ad una più equa ripartizione dei redditi che compensa nei riguardi sociali l'eventuale perdita di reddito prodotto
E ancora
Ciò è valido quando la perdita di produttività è modesta
Oltre la quale non riduzione quantitativa della produzione compromette il benessere sociale senza chiude con distribuzione Banca a correggere la scarsità dei beni da distribuire
Tanto più la spesa pubblica elevata tanto più la ripartizione delle sue conseguenze tra le varie classi sociali tende ad essere ingiusta perché l'estensione del prelievo tributario necessario per pagarla
Anche alle classi più deboli provoca una riduzione del reddito disponibile per consumi privati venire bicchieri a venire aventi redditi limitati
L'attuazione delle riforme sociali e il conseguente necessario aumento nella spesa pubblica e condizionata all'azione preventiva di risanamento tributaria
Fuori dei momenti insuperabile necessità in una società ordinata e pro credente il disavanzo fa correttamente considerato come uno strumento di politica congiunturale
E non come strumento utilizzabile in modo permanente per aggredire come si usa di questi tempi sono cinquantanove i problemi di fondo
L'emissione di carta moneta allo scopo di procurare mezzi di pagamento allo Stato al di là delle necessità del commercio e fonte di gravi conseguenze fa aumentare i prezzi crea una congiuntura favorevole agli speculatori
Le sue conseguenze arrivano scuotere l'organismo sociale dalle fondamenta
Salvo le situazioni in cui il disavanzo fosse film finalizzato a finanziare e lavori pubblici tendenti a rianimare mercato reso torpido dall'esito di una crisi economica
Non è possibile per nessun Paese fare una politica permanente di disavanzo senza compromettere le basi della stabilità monetaria
Il vincolo questo è un commento molto interessante il vincolo alla possibilità di aumentare i debiti pubblici ci proviene da una lunga saggia tradizione amministrativa
Se è vero che esso vincola gli amministratori attuali
Esso lascia però anche respiro agli amministratori futuri
Bisogna pensare anche ai nostri nipoti c'è un giorno dovranno governare
L'aumento della pressione tributaria da visto come cura preventiva rispetto alle conseguenze inflazionistiche finanziamento monetario del disavanzo
Come strumento per spostare la composizione della domanda aggregata verso gli investimenti
E come antidoto alle tendenze permanente dei politici di oggi di limitare attraverso la creazione di debito la capacità di azione del politici di domani
Esso costituiva un importante pilastro nel disegno di politica economica di lungo periodo finalizzato alla trasformazione del sistema produttivo italiano all'aumento l'occupazione allo sviluppo delle attività produttive nel Mezzogiorno
Nello schema Vanoni lo sviluppo dell'occupazione doveva essere sostenuto dallo sviluppo degli investimenti ed appetito
Lo sviluppo degli investimenti era regolato in parte dalla politica di bilancio in parte dal potere di convincimento indicativo o educativo
Che lo schema sia adottato come linea guida della politica avrebbe potuto avere sullo sviluppo degli investimenti privati
In parte per i suoi risvolti settoriali dalla politica degli incentivi in parte infine con lo strumento della politica monetaria
A questo riguardo la posizione di Vanoni era molto allineata con le opinioni correnti all'inizio degli anni Cinquanta alti tassi d'interesse potevano divenire essenziali nei momenti di accelerazione indesiderata né
Il tasso di crescita degli investimenti e quindi nei momenti dove la domanda poteva divenire causa di inflazione
In generale però la politica dei tassi dell'interesse doveva essere finalizzata a garantire lo sviluppo desiderato degli investimenti privati
Lo schema macroeconomico di riferimento assunto capannoni che pure riconosceva di affetti disincentivi di un'elevata pressione tributaria le chiedevo un'attenzione particolare ad andamento del gettito
Siamo quindi interrogarci su quali fossero i valori che lo studioso di scienza delle finanze di Ministro delle Finanze assumeva come guida per il riordino strutturale del sistema tributario
Nel pieno rispetto della tradizione italiana di finanza pubblica fanoni si presenta in generale contrario all'utilizzo della politica tributaria per i fini cosiddetti extra fiscale
Un paragrafo del Codice di Camaldoli è dedicato a questo tema in altre parole al sistema tributario deve essere attribuito in FIAT preminente il compito di finanziare la spesa pubblica
E di concorrere aree a realizzare gli obiettivi di giustizia distributiva fissati in sede politica
Devono essere ridotti al minimo gli interventi che tendono a modificare il sistema dei prezzi prodotti dall'operare dell'economia di mercato
Un aspetto molto importante questo nella concezione che Pannonia del sistema tributario
Perché gli obiettivi extra fiscali
Potenzialmente finalizzati a obiettivi specifici di Poti di politica settoriale potrebbero inevitabilmente porterebbero inevitabilmente modificare i prezzi dei beni e dei fattori e quindi a modificare le posizioni di rendita o dei singoli soggetti economici o di gruppi economici all'interno del sistema fiscale
Il fisco con la scusa di incentivare o sostenere alcuni mercati diventi rende il motore di una redistribuzione perversa e spesso casuale riaccredito
Secondo Pannone invece la redistribuzione del reddito deve avvenire all'interno di uno schema di tassazione ispirato i due grandi principi della generalità
E dell'uguaglianza di trattamento visti uso le sue parole sia in senso assoluto in quanto individui che si trovano in uguali condizioni sia un ugualmente soggetti dell'imposizione
Sia in senso relativo in quanto l'imposizione di individui che si trovano in diverse condizioni sia graduata in ragione di tale diversità non c'è dubbio che Vanoni sia stato sempre favorevole all'imposta sul reddito personale e progressiva basata sul principio della tassazione del reddito effettivo in almeno un'occasione capannoni esprime l'opinione che all'imposta sul reddito dovrebbe affiancarsi un'imposta sul patrimonio pure personale e progressiva
Ritenendo altresì che gli incrementi di valore del patrimonio dovrebbero essere tassati all'interno del sistema di tassazione dei redditi l'occasione in cui questo opinione venne presentato un articolo sul Corriere della Valtellina del quarantasei non era però forse la sede per un'esposizione meditata del proprio pensiero questa della coesistenza tra due imposte progressive sul reddito e sul patrimonio
Visto che in quell'articolo di aliquote massime dell'imposta sul reddito venivano indicate addirittura nel cento c'
Nel mille novecentoquaranta scrivendo proposta a proposito dell'imposta ordinaria sul patrimonio allora di recente istituzione Vannoni non nasconde la propria insoddisfazione condensa sicché da trattare tradizione italiana di tassazione poneva sulle imposte reali e con l'accentuato ricorso alla discriminazione qualitativa dei crediti
Principio per la tassazione ad aliquote differenziate di accredito secondo la fonte
Tale sistema si proponeva secondo Vannoni di realizzare gli obiettivi di giustizia distributiva o di progressività dell'imposizione sul reddito
Attraverso aliquote più elevate sui redditi da capitale rispetto a quelle applicate ad altri venti
Della duplice ipotesi che più ripartire redditi da capitale fossero associati per i singoli individui ha redditi complessivi più elevati e che nell'area dei redditi da capitale si nascondesse alle maggiori e passioni
Nel mille novecentotrentanove al sistema delle imposte di ricchezza mobile veniva aggiunta l'imposta patrimoniale ordinaria dello zero cinquanta per cento del valore attribuito in comune commercio ai beni capitali quindi il nostro Paese ha già avuto un'imposta patrimoniale ordina Vannoni che pure non sembra del tutto sfavorevole all'introduzione di una siffatta imposta discute e cerca di contrastare in modo particolare la tesi secondo cui l'imposta patrimoniale si giustificasse anche per il contributo che essa poteva dare
A rendere progressiva rispettando pentito personale la struttura delle imposte reali Aldo resistenti egli riteneva infatti che la relazione rilevato empiricamente sui rapporti tra reddito e patrimonio individuale patrimonio per individuo cresce più rapidamente del reddito e certamente valida non solo in senso statistico
Esso non può essere assunta come guida per misurare la capacità produttiva del sindaco del singolo se si vuole definire un sistema di progressività rispetto a venti con le parole di Vanoni se il gettito che si domanda i tributi è limitato qualsiasi sistema di imposizioni accetta e accettabile
Egli inconvenienti derivanti danno tutti mentalità degli strumenti fiscali sono resi facilmente sopportabili dandogli esita del carico quando l'imposizione invece aumenta
Crescono di pari passo l'esigenza di persona maggiore giustizia che non può essere attuata se non mediante istituti finanziari sottolineo i due aggettivi elaborati e complesse non c'è semplicità secondo Vanoni nell'imposta sul retro
L'imposta personale è quella che meglio vicino alla distribuzione del carico fiscale secondo la capacità effettiva delle varie classi sociali
La difficoltà di risolvere i problemi tecnici connaturale a tale forma di imposta Ford rallentare l'evoluzione verso di essa ma non dovrebbe arrestata
Non c'è dubbio che da ministro delle Finanze fanoni abbia atteso a rafforzare il peso delle imposte dirette rispetto a quello delle imposte indirette e ad accentuare i caratteri di personalità e di progressività del sistema delle imposte sul reddito
Imposizione progressiva sul reddito era considerata da Vannoni come lo strumento fondamentale della politica di intervento pubblico diretta alla prescrizione
La legge di perequazione tributaria del cinquantuno introduceva in modo esplicito nell'ordinamento delle imposte dirette i principi della progressività e della tassazione in base al reddito effettivo
Essa inoltre ancora va il sistema di accertamento dei tributi sul reddito alla base definita dalla dichiarazione annuale veniva anche riordinata l'imposta complementare un'imposta progressiva sui redditi personali tre Turchia della nostra IRPEF attuale
Negli scritti e nei discorsi di Vanoni prima e dopo la legge di perequazione tributaria legiferasse proposizioni appaiono in modo ricorrente cercano di presentarlo in modo sintetico
Un buon sistema tributario è già stato ricordato in particolare un buon sistema di imposizione diretta si costruisce con una paziente azioni di aggiustamento dell'esistente
Non è opportuno e spesso non è fattibile passare attraverso grandi riforme troppo ambiziosi
Lo strumento principe proposto davano né per questo obiettivo era l'obbligatorietà della dichiarazione annuale dei pentiti
Essenziale era l'introduzione nell'ordinamento tributario del principio secondo cui la dichiarazione dei redditi non può essere variata dall'amministrazione se non vi è la dimostrazione della inesattezza delle Poste contenute nella dichiarazione stessa
Questi obiettivi
Che non si era dato non si realizzarono evidentemente perché è lo stesso obiettivo il carattere vincolante per il fisco dalle dichiarazioni in assenza di dimostrazione delle sue qualità riappare per la riforma tributaria del settantuno
In verità il caratterizzano a dimostrazione rimangono ancora oggi uno dei punti più controversi del nostro ordinamento tributario
Restava in sospeso nel cinquantuno così ancora come nel cinquantasette in occasione del testo unico sulle imposte dirette ancora con la riforma tributaria del settantuno
Il problema della tassazione dei guadagni di capitale ovvero quella della assimilabilità
Per guadagni di capitale ai fini dell'IRPEF al credito risultante dal processo produttivo
L'imposizione personale deve applicarsi al reddito effettivo e non a valori di imponibile determinati in via presuntiva o sulla base di parametri
La stessa tassazione dei redditi fondiari su basi catastali veniva in parte giustificata da Vannoni con la considerazione
Che a livello locale le aliquote fissate da Comuni e Province potevano avvicinare il prelievo a quello che sarebbe risultato dall'applicazione di aliquote più basse ad una base imponibile più vicini al reddito effettivo la tassazione sulla base del reddito effettivo costituisce invero uno dei punti fermi del pensiero di Vanoni anche nelle sue applicazioni normalmente protetti quando ad esempio l'agricoltura le aliquote devono essere non troppo elevate e ove possibile vanno ridotte
Nel passato dice Vanoni i redditi imponibili erano estremamente lontani dai redditi effettivi
E l'amministrazione si difendeva contro queste situazioni attraverso la grafia delle aliquote abbiamo vicino sul in uno dei suoi discorsi cercato di ridurre le aliquote riduzioni drastiche sono state fatte nel campo dell'imposta complementare le cui aliquote erano diventati così alte che era impossibile pensare ad un accertamento esatto con con loro
Una buona proprietà dei provvedimenti concreti in materia tributaria
è quello di proporre contemporaneamente a riduzioni di aliquote allargamenti della base imponibile
Secondo Vanoni il fortissimo aumento del gettito delle imposte dirette tra cinquanta e cinquantaquattro è proprio dovuta queste proprietà della legge di perequazione tributaria del cinquantuno
Occorre un'altra delle proposizioni su cui Folloni ha dedicato molta attenzione definire i confini tra il reddito d'impresa e reddito da lavoro autonomo
In particolare vogliamo arrivare dice a sistemare la posizione degli artigiani dividendo a questa categoria che piuttosto eterogenea come sua composizione in maniera da distinguere il piccolo artigiano il cui reddito esclusivamente di lavoro da partigiano che ha una certa attrezzatura che quindi si pone sullo stesso livello di un piccolo industriale
I numerosi interventi Vanoni si era occupato dei problemi di gestione concreta del sistema tributario
Nei suoi aspetti procedimentali e organizzativo
Questo è un tema sul quale Luigi Einaudi è intervenuto ripetutamente sull'interesse di Vanoni per questi aspetti da organizzazione dell'amministrazione finanziaria
La legge di perequazione tributaria del cinquantuno aveva mantenuto in vita il sistema di riscossione a mezzo ruoli ivi incluso il versamento a mezzo ruoli dalle ritenute effettuate dai datori di lavoro
Sui redditi dei propri dipendenti
Tale particolare procedimento è stato fino mille metà degli anni Settanta ragione di forti evasione e causò non ultima dell'insoddisfacente andamento del gettito dell'imposta indie dirette
In verità in sede di discussione parlamentare c'era stato un ampio dibattito sul mantenimento del sistema delle quote che fanno ogni aveva concluso replicante ora senatori presenti infortunati Riccardo Lombardi come segue
Abbiamo creduto che fosse il nostro costume non avrebbe ancora tollerato un audace come quello di dire al contribuente mandami l'assegno insieme con la tua dichiarazione
Non si possono sottacere i numerosi e ripetuti interventi di Vanoni in materia di struttura organizzativa del ministero delle finanze di coordinamento delle fasi di accertamento per i diversi tipi di tributi diretti e indiretti
In materia di formazione dei quadri del ministero
Anche di particolare rilievo furono gli interventi questa volta credo più come professore che come componente dell'esecutivo in materia di contenzioso tributaria
Negli anni in cui gli Vannoni fu ministro delle Finanze vennero adottati importanti provvedimenti in materia di finanziamento degli enti locali le opinioni di Vanoni si prestano anche numerosi insegnamenti per oggi
Con le sue parole la Costituzione afferma l'autonomia degli enti locali autonomia significa responsabilità della spesa ma anche responsabilità dell'entrata
L'ideale è che ogni ente locale provveda perse e sistemi propri bilanci
Questo è il comandamento che ci viene da quel criterio di autonomia che oggi non solo è un sano principio amministrativo come un principio fissato dalla carta costituzionale
Su questioni molto tecniche dal riparto dei trasferimenti agli enti locali il cui spesso parlamenti della presente Repubblica si occupa il criterio del numero degli abitanti dice meno imperfetto perché è quello che determina una certa perequazione di natura economica di natura regionale
Vanoni si dichiara in particolare contrario fare riferimento per definire i criteri di riparto a situazioni che riflettono o il deficit di bilancio ho indici di sforzo fiscale perché in tal caso sarebbe come invitare gli amministratori a presentare bilanci deficitari e aumentare le sopra contribuzioni allibiti eccedenti sopportabilità
Qualche idea interessante anche in materia di federalismo fiscale Vanoni non ha mai usato questo termine ma i problemi affrontati erano gli stessi in particolare sulla finanza regionale i suoi interventi in sede di lavori preparatori per la Costituente
Indicavano una forte preferenza per due aspetti di un sistema di federalismo fiscale forme di autonomia finanziaria basato sul principio della separazione delle fonti quindi non sulla base delle compartecipazioni
O della spartizione di gettito separazione delle fonti secondo e questo è l'aspetto molto interessante dal punto di vista istituzionale un sistema di autonomie regionali globalmente autosufficiente
Capace di gestire con strutture di governo proprie i problemi della perequazione tra regioni ricche regioni povere
Non è facile rendere giustizia
In un breve intervento come questo lo studioso
Che ha scritto testi fondamentali in tema di interpretazione delle norme tributarie Van Gogh di cultura ha contribuito alla stesura del Codice di Camaldoli nella lettura critica dei testi della dottrina sociale della Chiesa
E all'uomo politico che ha gestito l'approvazione di provvedimenti quali la legge di perequazione tributaria cinquantuno la legge di finanza locale del cinquantadue la formazione dello schema per lo sviluppo e l'occupazione del pentito
Interventi la moria di Vannoni sono stati numerosi rivolti da protagonisti della vita culturale scientifica del nostro Paese ma il cui valore non posso pensare di avvicinarmi uno ne voglio ricordare tuttavia quello di uno dei maestri della mia generazione di studiosi di scienza delle finanze il professor Sergio stele espresse il dodici maggio del cinquantasei Ca'Foscari
Con le sue parole quindi chiudo questo mio intervento quando Nica rappers
Si chiede
La collaborazione tra Fisco e contribuenti alla ricerca della verità quale doveva risultare dalla valutazione dei fatti secondo i criteri stabiliti dalla legge in altre parole nascosti l'azione del tributo odioso con il tributo pagato milites riporto l'affermazione fatta dal presidente Mancino tributo pagato come contributo del cittadino all'opera della collettività nell'interesse comune e ancora per questo Vannoni per tanti anni si si è chiuso nella veste del tecnico che non sapeva e non voleva cercare popolarità e facili consensi che si era anzi tranquillamente Granato di tutta la impopolarità spettante in questo Paese a chi ampia strana idea di potere che i cittadini paghino le imposte stabilite dalle leggi grazie
Del resto e grazie a tutti
Sulle
Bene
Qui c'è
La
Invece famiglie grazie
Presente piacere
Qualche questo per
Tutto