L'evento è stato organizzato da Centro culturale Piergiorgio Fassati di Torino.
Sono intervenuti: Barbieri Frane (grn), Luigi Geninazzi (grn), Poupard.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Europa, Pace.
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Dunque diamo inizio ai lavori di questa mattina
Intanto mandandolo augurio al professore aquilano il nostro direttore dei lavori che ieri è stato operato ha ha aperto il convegno è stato urgentemente operata ieri sera
Quindi il nostro augurio l'operazione è andata bene
E veniamo al discorso di oggi dopo la intensissima giornata di ieri
Che ci ha portati a casa questa notte
Un po'smarriti ieri sera probabilmente il discorso per alcuni è stato un poco difficile certo è stato molto stimolante anche se tecnicamente filosofico almeno ieri sera
Ci sarà molto da dire sull'incontro di ieri sera ma veniamo alla tavola rotonda di stamattina che si presenta anch'essa molto stimolante
Abbiamo pensato di muoversi così stamattina ciascuno dei giornalisti
Tenterà
In un primo turno di rispondere alla domanda
L'Europa
Delle lacerazioni l'uomo che resta
Una volta che ciascuno di loro avrà fatto il suo intervento abbiamo pensato di dare la parola al pubblico
Perché possa porre delle domande allora ciascuno di loro a a disposizione quel foglietto nel quale segnale segnalarsi per un intervento nel caso non avesse questo foglietto lo può richiederà uno delle signorine in sala
Questi foglietti poi mi Verrando portati durante il corso degli interventi dei giornalisti
Come procede si parlava un attimo fa io direi di dare la parola secondo l'ordine è stabilito appunto dal nostro programma
Ecco prima naturalmente il il consigliere comunale Leo rappresentanza Città di Torino aprirà la sessione odierna
Benissimo
Un'apertura brevissima perché gli ospiti che ci sono avranno tantissime cose da dire
Io ho soltanto appunto per questo mio compito l'onore di aprire la seconda giornata del colloquio quando ancora non abbiamo smaltito tutte le cose interessanti profonde dette nella prima giornata
E mio compito dare il benvenuto a nome della città ai protagonisti di questa tavola rotonda protagonisti che sono certamente un po'speciali per l'influenza che hanno sulla pubblica opinione in quanto sono tutti i giornalisti e siamo abituati a leggerli
Di Torino della nostra città
Sì è scritto ultimamente tantissime cose e molte ovviamente un po'tristi dalla crisi economica alla crisi culturale alla crisi politica amministrativa oggi abbiamo invece il piacere di ospitarli nel seno di un'iniziativa questa iniziativa del centro passati del comitato per la pace del comitato Amici per la Polonia
Che dimostra che a Torino vi sono forze vive forse intelligenti capaci di uscire dal contingente con iniziative di grande respiro
La città ha avuto il solo merito di dare a questa capacità queste iniziative di grande respiro quell'appoggio tecnico che erano doveroso con la speranza quindi rivolgendomi ai giornalisti che quando scriveranno di tante cose importanti e anche della nostra città
Si ricordino ma è una cosa una cosa ovvia anche di queste e capacità di Torino di queste presenze a Torino
Di di questi fogli di questa apertura di Torino io do il benvenuto agli illustri ospiti ringrazio ancora nemici nel centro passati e auguro a tutti buon lavoro
Prego la parola
Al
Dottor frane Barbieri della stampa di Torino
Qui dallo l'alfabeto ha fatto un
Un brutto scherzo
In quanto una non avevo intenzione di svolgere non è una relazione né risolvere un concetto diciamo
Chiuso articolata volevo antitutto inserire nel dibattito una serie di incertezze
In quanto penso che anche dal dibattito di ieri è scaturito costanza chiaramente che in un'Europa delle lacerazioni resta l'uomo anch'esso lacerato
Cioè un nuovo mai più inquieto
Un uomo con mai tante aspirazioni non mai tanto poche certezze di poterle di poterle conseguire per certi versi l'Europa per quest'uomo
Inquieto diventa
Troppo stretta per altri versi anche troppo vaga
Penso che le inquietudini dell'uomo europeo le sue l'accelerazione in personali
Non provengono tanto dalla figura più o meno brutta che fanno i governanti durante le conferenze
Tipo quella di Atene
Quanto l'uomo si sente incerto è lacerato
Di fronte ad un'enormità dei quesiti e delle domande che non trovano oggi un'adeguata
Un'adeguata risposta mi pare che uomo con tutti i mezzi di comunicazione con tutta la sua integrazione era venuta in varie forme non è stato quasi mai tanto sconosciuto all'uomo incluso l'uomo europeo come nuove come trovare oggi nella ricerca di queste risposte mi sembra che non sia riconducibile alla scala di valori di nozioni filosofiche culturali o se sociologiche
Che rappresentano compongono quello che noi chiamiamo l'identità culturale europea più o meno più o meno ferito
Mi pare che che appunto foresta
Stavo senso
Cresto senso dell'identità perduta
Provenga anzitutto da questo ma questa impressione che il mondo in generale nell'Europa particolarmente si trova di fronte ad una serie di problemi senza soluzioni almeno senza soluzione nel quadro delle istituzioni politiche e sociali e strutture economiche economiche
Esistenti pare che ormai una tale massa di forze sociali e umane mai tanti popoli e nazioni
Si muovevano sulla scena sulla scena mondiale rivendicando ciascuno
I propri diritti o un proprio posto sotto il sole e mai
C'era no tanto poche soluzioni o strutture che potessero soddisfare questa questa esigenza e darli questo posto adesso secondo me per la prima volta abbiamo e l'Europa ne è per certi versi centro in corso almeno tre rivoluzioni parallele nel mondo
Riducendolo a letto in termini più finivo semplici e diciamolo magari abbiamo la rivoluzione tecnologica via con la rivoluzione sociale e l'abbiamo rivoluzione di liberazione nazionale molto spesso queste tre
Rivoluzione si trovano anche in contrasto creando altri profili eremi antichi e altri conflitti nel mondo
Benché mi pare che la soluzione e perciò anche la pace quello che chiamiamo progresso consista nell'altro che cerca di un vuoto di articolare
Tutte e tre queste rivoluzioni i le quali in fondo sono e dovrebbero essere intrecciate per tradirla volgarmente mi pare che non c'è progresso tecnico senza un progresso sociale non c'è altrettanto un processo sono progresso sorgeva facciale senza senza un progresso tecnico
Nell'insieme non c'è neanche nemmeno liberazione nazionale che non garantisca allo stesso tempo il progresso materiale progresso il progresso
Sociale
Nella storica e nella storia europea anzitutto lo ha detto anche firme ministro
Colombo un cumulo tale di contrasti e di rivendicazioni regolarmente sfoggiava nelle guerre e nei conflitti Roma
Oggi senz'altro ci sono tali conflitti da provocare di eccidi né dei guerre anche guerre mondiali
Se non le provoca oggi su scala su scala planetaria all'Occidente promessi si è detto
Tante volte in questi giorni più alla fine ora che alla coscienza della pace con me condizione normale della vita della vita umana e penso che questo sia il centro il centro
Del nostro problema è infatti il problema esistenziale
Dello ma dell'umanità cioè come risolvere tutte le rivoluzioni in corso articolare
Le richieste delle multe molto in tutti i modi sociali nazionali che si muovono
Sulla scena sulla scena planetaria cercando per tutti un posto poche rispetta sotto sotto il sole
Mantenendo la pace però per mantenerla occorrerebbe cambiare fondamentalmente il secondo me anche la qualità della pace in quanto la qualità nella pace in cui viviamo
E abbastanza da abbastanza poche garanzie alla
Alla salvaguardia della pace stessa effigie penso che torniamo
Agli ideali della cultura della cultura europea alle ispirazioni della cultura e la europea all'ideali che in fondo fanno fanno parte dell'identità culturale europea che qui ci sforziamo per riscoprire di riaffermare
Tre metterei subito che il secondo
La mia convinzione qui vorrei inserire i dubbi e alle incertezze più che che abbozzare alcuna risposta che in fondo no no
Della quale non risponde dispongo penso che
L'eredità spirituale e filosofica della scultura europea oggi può servirci dare avvio per una ricerca e in nessun caso
La riscoperta di quei valori può segnare il l'approdo definitivo che ci porti a delle soluzioni che stiamo che stiamo cercando penso che nella nel filone
Della cultura europea l'attuale si basa commettesse ministro Colombo all'ideale cristiano però attuale occorre aggiungere
Anche altri filoni anche il marxismo il quale fa parte di scaturisce da questa da questa dovuta a questa cultura benché nella sua
Forma applicativa sia stato anzi attizzato od Europee Rizzato ma comunque nessuno di questi filoni mi sembra del patrimonio culturale
Europeo sia sufficiente per darci oggi una una risposta e una su una nulla soluzione soddisfacente poi servire da base per una ricerca che
Nei confrontata con la realtà mondiale europea in fortissimo ritardo secondo secondo me e di fronte a questi e non solo l'enormità dei dei problema interno delle anche delle incognite del grande mi sembra che l'uomo europeo si chiuda nel piccolo
E cerca le soluzioni quotidiane in quanto troppo incerto di fronte all'enormità delle soluzioni dell'esecuzione delle soluzioni non non indefinite
In questo quadro mi sembra di percepire insomma
Girando l'Europa che l'identità del del homo europaeus quasi direi
Questa rapidamente rapidamente cambiando
E che sia molto difficile ancorarla ai soli valori già affermati nella cultura nella cultura nella cultura europea
Una serie di quesiti che sono precisi nel POR così è molto
Imprecisi e lacerati io nel nella ricerca di una di una di una risposta per esempio abbozzando alcuni la pace che sta al centro della della nostra ricerca
E facilmente definibile come un un valore generale
Universale e molto difficilmente definibile con me una realizzazione a cui tendiamo tutti in questo in questo tempo detenzioni in quanto la pace
Quando ci viene prospettata molto spesso non viene prospettata come una pace tutto unica
Per l'umanità per l'Europa abbiamo la pax americana abbiamo la pax sovietica
Non abbiamo una pax europea la quale sta oscillando fra le due cadendo una volta da un lato e un'altra volta da un altro lato però comunque non dandoci non dandoci
Lei risposte risposte soddisfacenti
Diciamo la distensione è in crisi
Però ma è troppo poco dei re la distensione in crisi in quanto quando diciamo questo diciamo di solito che io sono in crisi immetta è i meccanismi che finora avevano garantito alla distensione
E che è in crisi l'idea su cui si basava finora la distensione
Però non c'è non bisogna scontro scordarci che lì in quel meccanismo della distensione finora vigente applicata dell'idea della distensione de finora
Finora applicata non era altro che
Una
Un modo di manipolare la pace inseguendo gli stessi scopi che una volta erano gli scopi della guerra
Il contrasto fra queste vari in vari concetti dalla parte della pace era il contrasto in fondo
Bene venne vivere delle delle
Delle tendenze
Di Potenza
Le quali non potendo più essere conseguite come una guerra impossibile si cercavano di conseguire manipolando bene
Gli assunti
E le idee e le idee della della pace
E da qui si capisce nasce nasce la mancanza della sfiduciare più Cipro Ca'la corale stammi mando tutti i tentativi di una pace di una pace
Di una pace duratura in quanto quando ci viene offerta la pax sovietica pensiamo subito alla
Ha lo scopo finale che la Finlandia iterazione del dell'Europa quando viene offerta alla pax americana
Dall'altra parte viene intesa con me un movimento eversivo sovversivo che milita
A a scavare le fondamenta di crisi di quegli altri di quegli altri sistemi che si capisce che di fronte ad una parte dice così intesa è così così applicata l'uomo
Europea Huss viene viene lacerato e non sa come impegnarsi senza essere senza essere strumentalizzato
Quintero Luciano dall'avvocato
In certe e anche secondo me il concetto dell'Europa stessa
Parliamo Europa identità culturale e non sappiamo rispondere se l'Europa è una tutto unica azienda europei sono due io che vengo da un Paese balcanico addirittura potrei dire che le europee sono tre e qual è più Europa
Che la quale pro più Europa delle delle delle delle confrontata con le con le altre e
L'unica cosa che oggi mi pare sia già chiare scontata è che non è possibile per riscattare
L'altra Europa o una delle tre nel dorme della prima
Riconducendo alla alla all'Europa che quella che consideriamo che consideriamo le anche quell'altra Europa ormai diventata
In realtà o o è diventata l'Europa reale per usare il loro termine del
Del socialismo del socialismo reale e perciò il riscatto completo di un Europa sbagliata nel nome di un'Europa giusta penso non sia possibile in termini in cui molto spesso si viene il PM viene
Presentata perché anche in quel quadro certi
Certi valori europei vanno riconfermati vanno riscoperti e vanno applicati non cambiando il quadro perché il cambiando
Un quadro senza la guerra non lo so potrebbe nemmeno nemmeno cambiare perciò per
Arrivi andare verso la fine io porgo proprio una un
Una battuta modi sentenza che mi pare che ormai l'Europa contro l'Unione Sovietica non è possibile e ancora meno con l'Unione Sovietica
E questo è uno delle incertezze che che lacerano l'uomo l'uomo europea
Poi nell'ultimo
Scopriamo anche che l'europeismo ormai
Nato come
Un'idea universale di tutti noi europei non è uguale per un francese non è uguale per un inglese non è uguale per un italiano è diventato molto diverso anzitutto per un
Per un tedesco in quanto scopriamo sempre di più che all'identità nazionale tedesca che all'inizio
Nel mondo nel momento della nascita delle grandi idee europeiste sembrava coincidere con il con l'identità europea che oggi l'identità nazionale tedesca non coincidesse non è a a momenti anche in contrasto con quello che noi consideriamo
Dunque idea chiede europea perché una grande nazione che vuol diventare anche una grande potenza che vuol diventare anche il centro
Di una determinate Europa del del futuro alla ricerca della propria identità nazionale l'acqua Lezzi sottintende anche la riunificazione nazionale
In europeismo ad un
Oggi il fino ad un certo punto aveva trovato trovato il suo appoggio
La il suo retroterra è oggi nell'europeismo può trovare anche un suo ostacolo perché pragmaticamente Ettore parlando la riunificazione tedesca purtroppo passa tutto attraverso Mosca più che attraverso le
Il capitali le capitali europee
Perciò quello che i tedeschi si è speso aspettano dall'Europa e con bella concepiscono probabilmente non coincide
Con il concetto europeista Dinoi dei noialtri per non tornare coi nella storia deve quanto quanto ti europeo nel senso occidentale c'era nella cultura tedesca o non non c'è ecco io ho preteso un po'di portare qualche incertezza riflettere qualche inquietudine e non svolgendo in una relazione perché ho paura che sin colloqui di questo genere svolgendo tutti e delle relazioni
Tutto trasformiamo in una serie di monologhi invece invece distinti
Ridare e dell'impulso un Modestus benissimo grazie
Siamo immediatamente analitica scavano scrive
Ecco Barbieri parlava di un Europa Vacca una Europa mal definita credo giustamente credo che alla fonte all'origine di questo nostro dibattito questa mattina sulla Europa delle lacerazioni si pone un problema di terminologica che cosa intendiamo Europa la parola è usata con diverse accezioni
Stavolta Europa si intendono i dieci Paesi del comunità europea altre volte l'insieme dei paesi dell'Europa occidentale
Oppure si intende l'Europa dall'Atlantico agli Urali ma qualche volta soltanto fino a Varsavia perché ne viene esclusa dal Russia sovietica
Questo il fatto che ci sia questo problema terminologico è sintomatico di una situazione reale l'Europa divisa per secoli da ora l'impressione di
E sono entrata in un processo di frazionamento di nuovo situazione attende affezionarsi in entità separate estiva in un certo senso perdendo la nozione di una identità comune europea
Vorrei però come come deputato come parlamentare europeo spendere qualche parola di ottimismo rispetto alla realtà dell'Europa occidentale
è ben vero che la comunità europea rischia il collasso la grande crisi su questioni spicciole minori come per esempio la questione della è vero che la crisi economica ha provocato tentazioni Pisa Lazio isolazioniste che e conflitti di interesse tra i diversi Paesi dell'Europa occidentale
Ma questi conflitti di interesse non sfociano e non sfoceranno
Mai in conflitti armati esiste oramai radicato
In nell'Europa occidentale un senso di solidarietà basato su una comunanza dei valori fondamentali su cui sono costruite le nostre società
E anche sul percezione di un destino politico ed economico indivisibile che ci unisce
Se si pensa che quarant'anni fa queste stesse nazioni si sono di Legnate in una guerra fratricida è impossibile negare i progressi compiuti e poi pensiamo al ventisei anni di vita in Comune da quando è stato istituito il Trattato di Roma che ha fondato la Comunità europea
Ventisei anni sono pochi per riuscire a dimenticare essa Duemilavini di divisioni e di conflitti il fatto che la volontà di unione e di solidarietà che la ricerca di soluzioni comuni e di compromesso che le dichiarazioni di amicizia si siano sostituite Agli guardi alle rivalità costituisce già per noi una vittoria mi sembra essere i giovani oggi non appaiono così interessati all'Europa come il più anziani è perché l'Europa e vittima del proprio successo
Ma proviamo a pensare cosa sarebbe l'Europa senza la comunità europea già oggi i cittadini dei dieci Stati membri vivono secondo l'ora europea molto di più di quanto se ne rendano conto
E dei legami istituiti fra i nostri Paesi sono così intricati così complessi che sarebbe estremamente difficile porre fine alla comunità quale esiste oggi aggiungiamo che fino a pochi anni fa la coscienza europea era turbata dall'esistenza di regime in Grecia in Spagna in Portogallo che pur appartenendo al questo sistema geo politico occidentale negavano quei principi su cui si basa su cui si fonda la civiltà occidentale oggi in tutta questa nostra Europa occidentale
Esiste invece un sostanziale rispetto dei diritti umani e civili ed una partecipazione dei cittadini attraverso i canali della democrazia rappresentativa
Questa realtà non deve infondere un falso senso di orgoglio e di sicurezza la democrazia è una conquista relativamente giovane per molte nazioni europee
Talvolta non del tutto consolidata e talvolta ancora minacciata inoltre i problemi politici economici e sociali che i Paesi industrializzati vanno ad affrontare nei prossimi anni sono di tali dimensioni da poter squadre da poter mettere in difficoltà la più solida organizzazione della CIT della società
Ciononostante l'Europa occidentale
Che ha risolto ora i problemi più immediati di sopravvivenza della grande maggioranza dei suoi cittadini e dove anche bisogna riconoscerlo i diritti fondamentali non sono violati
Rappresenta un'isola di relativa tranquillità
A questa condizione si contrappone la profonda frattura fra l'Europa dell'est l'Europa dell'Ovest
Paesi che hanno una lunga parte di storia in comune sono organizzati secondo modelli talmente diversi
Che la semplice esistenza dell'uno viene percepita come una minaccia dell'altro
Tanto che l'Europa occidentale avverte oramai stranamente maggiori affinità non soltanto con gli Stati Uniti ma addirittura con un Paese dalla cultura e dalla tradizione tanto differenti come il Giappone
E così la parola Europa viene gradualmente mi sembra svuotata di significato fino ad assumere soltanto una arida connotazione geografica
Ed è significativo che nel linguaggio politico moderno di oggi il termine Europa nell'accezione di ciò che sta fra l'Atlantico e gli Urali
Sia usato solamente in relazione al problema missilistico si parla di teatro europeo
A questo sembra infatti essersi ridotto il legame fra le due Europa
Alla inaccettabilità di un conflitto nucleare limitato al teatro europeo
Che risparmierebbe il territorio degli Stati Uniti e le lontane repubbliche dell'Asia sovietica ma condannerebbe tutti i paesi europei ad un unico tragico destino
Ed è per questo motivo che proprio in Germania
Un Paese che lo ricordava frane Barbieri che riassume in sé simbolizza la divisione lacerante dell'Europa nacque negli anni settanta il processo oggi interrotto della distensione
Non è infatti dai missili in sé che nasce la minaccia alla pace in Europa
Questo è qualcosa che il movimento pacifista non ha non ha capito non ha inteso a fondo secondo me i missili
In sé sono un puro strumento sono all'appendice tecnica di un problema umano e politico soprattutto tecnicamente i missili inglesi o francesi possono raggiungere il territorio degli Stati Uniti e viceversa
Perché il problema non si pone perché l'idea stessa di un conflitto militare fra Stati Uniti ed Europa occidentale o anche fra diversi paesi dell'Europa occidentale oggi totalmente assurda
Finché invece rimarranno forti elementi di competizione ideologica fra est Ovest la minaccia alla pace sarà incombente
Perché mancherà l'elemento fondamentale del dialogo per il dialogo e per la convivenza cioè la fiducia e la legittimazione reciproca
Per questo motivo la distensione è un processo irrinunciabile ed anche senza alternative
Ma la distensione si è inceppata
Per le motivi più gravi motivi più profondi che non solo che non siano che non solo la personalità più o meno bellicosa dei nuovi protagonisti della politica mondiale di un regalo di una Andropov
Perché si è e a Renata presente alla Conferenza sulla sicurezza e la collaborazione in Europa di madri forse il frutto più concreto della distensione in Europa
Per la stabilità delle democrazie occidentali la presenza del modello sovietico rappresenta in un certo senso un pericolo relativo la pressione sovietica potrà certo condizionare l'atteggiamento europeo sui problemi internazionali
Ma e presso che ininfluente sull'ordinamento interno di questi Paesi perché non esistono più nei nostri paesi forze rilevanti che spingano per un cambiamento in questa direzione in direzione del modello sovietico
L'opinione pubblica nostra occidentale può dissociarsi da questo o da quell'indirizzo politico ma esiste un ampio consenso di fondo sulla natura del sistema in cui viviamo
Al contrario il modello delle democrazie occidentali rappresenta una minaccia per la stabilità del sistema del socialismo reale e ciò perché tale sistema non è fondato su un consenso collettivo o meglio una forma di consenso esiste anche per esempio in Unione Sovietica ma è un consenso che si basa sulla impossibilità
Di un raffronto con modelli alternativi perché i canali di comunicazione in canali di informazione sono accuratamente filtrati manipolati e impediti
In alcuni paesi dell'Europa occidentale dell'Europa orientale dove il sistema del socialismo reale a radici meno profonde il consenso manca del tutto e qui naturalmente
Viene in mente la Polonia la Polonia che il paradigma di questa realtà
Come può esserci consenso se proprio la classe operaia che nella retorica ufficiale dovrebbe rappresentare la spina dorsale del sistema
Si rivolta contro le autorità dove non esiste libertà non esiste pace perché c'è un popolo che lotta per conquistarla
E il sistema democratico proposto dall'Europa occidentale diventa la bandiera sotto la quale si manifesta il dissenso e la rivolta dell'Est
Per questo motivo l'Est non può accettare che il di là il dialogo sia condotto fino al punto di confrontare i rispettivi valori e la validità dei rispettivi modelli questo non è un problema nuovo nei rapporti tra democrazie e regimi autoritario
Ma l'avvento dell'era nucleare a sconvolto i termini della questione
Fino alla metà del nostro secolo era naturale per i democratici intervenire anche con le armi a fianco di altri democratici in lotta per la libertà nel proprio Paese
Oggi la forza militare dei due blocchi e la minaccia nucleare hanno reso questa possibilità
Inconcepibile in Europa se per esempio Riccio gli occidentali fossero intervenuti militarmente
A sostegno dei patrioti cecoslovacchi nel sessantotto a sostegno di Solidarność nelle nell'ottantuno probabilmente oggi l'Europa non ci sarebbero più che le macerie
Ciò rende gli occidentali sostanzialmente impotenti pronto a quello che succede all'Est nell'Est europeo
A partire dall'estate polacca il massimo aiuto che l'Occidente ha potuto dare ai sindacati liberi è stato quello dei non dare nessun aiuto che potesse ritorcersi contro i sindacati stessi
In sostanza è stato ha detto ai sindacati di Solidarność arrangiatevi e buona fortuna
Naturalmente ciò crea un conflitto nella nostra coscienza
Sorge un dilemma fra valori entrambi irrinunciabili la distensione senza la quale non è possibile sopravvivere e la libertà
Senza la quale non è sopra non è possibile sopravvivere con dignità
Come giudicare Solidarność un fenomeno Nabi Lema illusorio controproducente
Oppure è un fenomeno è un movimento che è andato troppo oltre troppo lontano come non essere solidali con chi chiede più libertà ma come allo stesso tempo non vedere che tale richiesta ha prodotto soltanto la legge Marziale
Non è forse meglio comunicare Uselli scrivi un ruolo Saccà e non è meglio non Fusai di uno Stalin
Quanto e possibile tirare la corda senza che si rompe
Questo dilemma rimane irrisolto nella coscienza della civiltà occidentale ed è anche fonte di lacerazioni politiche nei nostri Paesi tra i fautori del mutuo Totem via e i fautori della Real Politi
I conservatori antipasti ruoli tradizionali appaiono ora investiti in quanto i conservatori sono gli idealisti la sinistra rappresenta i pragmatici i primi imputano alla seconda
Scarsa se non di sensibilità nei confronti del problema della libertà e di strabismo nei confronti dei regimi dell'Est
La seconda è la sinistra accusa ai primi di strumentalizzare i problemi e di danneggiare in effetti quegli stessi obiettivi che dicono di voler ottenere di voler raggiungere a noi che siamo di cronisti gli spettatori di questa realtà compete di indicare il problema più che risolverlo
Ma dubito che questo dilemma sia facilmente risolvibile nei fatti e nella nella nella coscienza soprattutto per l'uomo europeo
Per questo in un certo senso per assurdo forse i dissidenti dell'Europa dell'Est sono uomini più liberi di noi
Perché i limiti alla loro riportare derivano da un potere esterno che non dalla incertezza su quello su ciò che si è giusto fare grazie
Stiamo entrando sempre di più nella la risposta a questa domanda ammessa appunto che vi sia una risposta
E adesso Luigi simile
Io vorrei subito scorrere via sulla prima parte del del tema che ci è stato proposto oggi cioè l'Europa delle lacerazioni
E arrivare invece alla domanda che mi è sembrata più interessante più provocatoria tentare come diceva adesso Rizza se c'è una risposta se si può dire qualcosa sull'uomo che resta dentro questa Europa lacerata
L'Europa delle lacerazioni
Potrebbe essere oggetto di lunghi trattati e non credo valga la pena qui di riprendere tutti i fili sconnessi di questa appendice del continente eurasiatico che però ha portato nella storia sempre grandi valori e grandi ideali di libertà e di dignità
All'inizio di quest'anno il presidente francese Mitterrand
Ha detto che il mille novecentottantaquattro sarà l'anno dell'Europa
Lì per lì e io ho pensato che volesse scherzare visto che arrivava da un vertice come quello di Atene
Dove l'Europa dopo aver litigato sull'acciaio incespica negli ortaggi scivola sul latte comunque
Non ha più niente da dire di quella spinta iniziale che voleva a partire dall'integrazione economica arrivare all'integrazione politica
Ma credo che nonostante tutto ci sia un intenzioni di verità in quello che dice il presidente francese
Nonostante tutto l'Europa
Io penso questo
Che se
L'uomo euro gli uomini d'Europa
Indipendente alle rotture
Ai fallimenti riescono a ancora continuare questo dialogo
A proporre
Questa parola
A
Insistere
Sulla coscienza
Dellas della storia e delle lunghe scadenze del futuro si capisce signori che se non
Guardiamo al futuro immediato non possiamo essere libri da una enorme paura
Certo l'uomo diciamo come si diceva poc'anzi sull'orlo del baratro ci aspettiamo l'angolo per la strada
Il terrore Polo Apocalypse
Però sì
Come a me che stiano non è consentito di disperati
Sì abbiamo dato quello che io stamani conosce conversando con inizio chiamavo
L'ottimismo lunga scadenza io credo che noi veramente che gli europei veramente a meno risposto alla loro vocazione
Se io dovessi parlare
Scusate se dico sempre io ma è una confessione
A voce alta
Se dovessi parlare a dei giovani a dire che adolescenti ragazzi figlio insomma
Due di loro noi abbiamo atteso tanto dopo la guerra quando tutto strettamente era più chiaro nel tutti i colori si vedevano per perché erano almeno adesso è tutto più ambiguo è tutto più difficili in due giorni
Su dove si augura loro
Il cammino che nonostante tutto
Le generazioni che oggi non sono quelle dei padri hanno compiuto io non mi sentirei affatto di tradire e di augurare quel poco sa di poco buono o qualcosa di troppo limitato
Perché è chiaro che come colleghi accennavano il cammino della storia oltre mille uomini delle generazioni non viene per saldi
Il divario si capisce fra le nostre attese e le realtà sono a volte frustranti umilianti
Sta parlato ieri il ministro Colombo separato stamattina sì scivola sull'arte sui sulla sul vino scivola grosse eppure
Tutto questo non porta alla c'è stata in Italia per esempio
Un'affezione centocinquanta centottanta sessanta mi facci seicentotrenta quarant'anni fa proprio la questione Colino con la Francia oggi sono anche frizioni ma non mai portate a livelli esasperati oggi del certamente ancora le proprie divisa pensiamo soltanto alla Germania
Tutti al e altri problemi tantissimi altri problemi perché poi lo facciamo mai nelle nostre ricognizioni storiche un'osservazione banale che dai propri dalla risoluzione dei problemi hanno vecchi sorgono nuovi problemi
E forse molto spesso anche più difficile
Era possibilità
Dissoluzione la e quindi vivi de de il modo di porre questi problemi dipende se mai dalla coscienza e dallo spirito al quale noi li affrontiamo io servirà
Per cui io credo ritorno all'inizio del concluso
Che di fronte alle lacerazioni
Di fronte alle incertezze gli interrogativi
Resta un nonostante tutto
Un nonostante tutto estremamente
La
A almeno se non si vuole proprio accettarlo con in questi termini
Resta
Un aggancio per cui la disputa la lacerazione ci sembra meno
Sofferta meno sanguinanti
Che la solitudine dell'uomo europeo ci sembra meno disperante
Se sì
Pensa appunto
A quale misura
Raccogliere per travasare
E per fare che la speranza
Dello spirito diventi la speranza della storia
La dimensione europea del mondo
Nel mondo
Le radici comuni radici degli europei nel mondo hanno indubbiamente
Nel giro degli ultimi nell'ultimo secolo
Marcato è nel bene e nel male
La civilizzazione
E l'universo
Ora io penso che rari davvero concludo
Che fra la tentazione apocalittici
E la fuga
Nelle letterature
Sia proprio
La coscienza di questo dovere di rimanere fedeli
Alla
Proposta
Della verità
Alla proposta che li neanche nelle diverse culture che abbiamo sorbiti viviamo
Per
Proporci di fronte al tempo di fronte al futuro
Con una misura che non può essere non me
Determinata viene ostacolata dal terrore dell'immediato domani
Ne dalle incertezze e dagli errori se vediamo ma soprattutto dalla sicurezza
E in questo di una di una sicurezza in cui
I valori umanistici
Od la Grecia
O di Israele
O della tradizione più antica si sposano e si fonde in un
Mi incita naturaliter cristiana i valori dello sperma
Il valore cioè che quarant'anni fa un giovane un ragazzo un'adolescente cecoslovacco prima di salire il patibolo
Giovani non mi stimano
Lasciava scritto
Fate
Ci sia l'amore
E non lo odio o governare il motto
Allora prima di proseguire aderisco volentieri all'invito di fare un gesto concreto di solidarietà che si inquadra in una tradizione ormai in questi ultimi anni collaudata della nostra città
Che ha così è così venuta incontro con entusiasmo ad aiutare ad esempio il popolo polacco ce l'ha anche qui in sala molti amici
Sacerdoti laici che hanno fatto tanti tanti viaggi in Polonia per aiutare i nostri fratelli insomma
Si tratta di portare a vostra conoscenza dovuta drammatica vicenda che riguarda professore
Polacco
Ciampi Rocco
Dell'Università di Torino del facoltà Akito dare di lingua e letteratura polacca della nostra facoltà di lettere
Ebbene il professor Prokop andato in Polonia e non gli anni e gli hanno ritirato il passaporto non ha più potuto tornare
Qui sull'insegnamento ai suoi studenti la sua attività del della vicenda si sono già interessati molti anche il nostro ministero degli esteri e bene oggi noi qui
Ricordiamoci anche di Luís di tanti tanti micro darmi ma che non sono poi così piccoli che in questo momento ci ricorda dove appunto dalle ce l'azione dell'uomo europeo e le sue difficoltà
E presente in sala anche l'onorevole Colombo ringraziamo della sua presenza e insieme al quasi tutti gli altri relatori e di questo convegno ricordo loro che siccome queste un colloquio
Saranno gradite le loro domande e che saranno prese in considerazione prima che non le altre ovviamente proprio per a mimare di più tutto nel caso eventuale vengano per animare sempre di più questo vostro convegno adesso suggerirei di lasciare per quindici minuti
Poco di riposo e ci rivediamo quindi poi per ricominciare
I lavori
Possiamo ricominciare
E cominciamo immediatamente dando la parola
Alle persone che hanno chiesto di intervenire ricordando loro che
Ci aspettiamo delle domande
E che sarò veramente implacabile nel togliere la parola perché infatti siamo già abbastanza in ritardo
E allora cominciamo tutti mossi
Il signor Timossi
Una domanda Kim Rossi senz'altro
Una domanda al professor barbiere
Come giornalista della Stampa cerco di spiegare brevissimo non te cinque ventisei addosso sul modo di fare papà era sorta una polemica
Quando nacque la Comunità economica europea c'era la maggioranza delle forze politiche dopo il fallimento dalla Comunità europea di difesa e dei giornali tra cui la stampa che i quali avevano detto la strada dell'unità economica apparsi e ora l'unica strategia possibile per arrivare all'unità politica e culturale del vecchio continente questa era la posizione maggioritaria che vi insegna non era un'altra
Di minoranze federaliste cristiane e non cristiane tra cui anche il sottoscritto che diceva che la strada dell'unità economica poche persone apprezzabile perché l'economia è una cosa importante della società non è la strada per fare all'Europa la prima tesi accusava la seconda di utopismo spazio classificandosi come realista essa stessa le tesi perché dico perché il sottoscritto sosteneva Goethe sostituto anche d'altro lato da uomini come il professore come Rino prevalessero a ventisei anni di distanza chiedeva al professor Pierri
Dopo che sono veramente tante cose avuto il boom economico il successo del Mac ma poi la crisi e la situazione pessimistica che c'è oggi e che ne fanno parte si sono fatte ma è troppo tardi nell'opinione pubblica
Volevo chiedere
Chi era nord i realisti e chi erano gli utopisti ecco secondo che cosa non si ritiene che la strada dell'unificazione economica puro e semplice forse una strategia fondamentalmente errata
Io non ho difficoltà di darle ragione perché penso infatti che quel gradualismo ha realistico prego ma pragmatico ha dato dei risultati
Che vediamo
è subentrata anche la crisi economica alla quale ha intralciato il cammino dell'integrazione economica sulla quale costruire poi quella politica e quella e quella spirituale però senz'altro oggi io poco direi che non hanno avuto torto quelli che pensavano che lo sviluppo europeo
Se se più articolato e più parallelo in tutti in tutti i campi cioè ponendo un miraggio un ente ideale europeo come finale senza insistere soltanto soltanto nell'aspetto economico
Io direi anziché al di fuori del dai miraggi spirituali e politici europei europeisti
L'Europa ha perso alcune delle sue chances fa anche nei passi iniziali
E direi quasi anzitutto con il corpo che Mandes Franza dato alla comunità della difesa europea
Se l'Europa avesse scoperto fatto un esercito comune indifesa dell'Europa nel quadro del mondo oggi sale sarebbe molto molto diverso l'Europa sarebbe esistita il problema dei missili non si sarebbe posto i termini in cui oggi si si è posto
L'Occidente avrebbe avuto le sue dure componenti indispensabili per esprimerlo
Come completamente è tutte le incertezze di di fronte alle quali noi oggi ci troviamo con me europei sarebbero state minori se non addirittura eliminare
Benito facendo
Sì prego
No voglio dire solo due cose uno penso che l'integrazione economica è un'approvazione economica
Importantissima e se non ha funzionato soprattutto come ha detto frane per per l'ovvio motivo
Stiamo attraversando un periodo di crisi economica e quindi nei singoli Paesi automaticamente predominano tendono a predominare l'interesse nazionale rispetto a quelli europei
D'altra parte per quello che riguarda la comunità di difesa certo è stato è stato tragico che non si sia arrivati allora a d'un accordo però ecco voglio filmiche c'è in questo momento un nuovo tentativo nuovi passi per ricreare una certa unità militare non a livello mi sembra molto utopico in questo momento di pensare a un esercito europeo ma certamente c'è una tendenza a unificare i progetti di armamento a creare armi in comune a e questo sia per rafforzare l'Unione politica sia per un ragione pratica per diminuire i costi
Bene
Massimo Castagnaro
Dunque la domanda è questa domandarmi rigenerazione volevo chiedere questo
Mi sembrava prima che anche in alto né in relazioni di alcuni giornalisti che ci fosse come un impasto in una definizione positiva di pace cioè si dicesse non è questa non è questa non è questa non è la pax sovietica non è la pax americana
Ma allora volevo chiedere questo Luigi segnati
Se esistono delle esperienze di pace cioè non in definizione ma già delle esperienze concrete a cui si può guardare cioè se si ama solo in propositi di buona volontà per il futuro oppure se ci sono già delle cose a cui guarda
Prima di dare esposta arginina che ricordava cantabilità anche delle risposte
Limita il mio
Allora ma per essere veramente il più possibile Borrelli si potrebbe rispondere che in fondo l'unico autentico movimento per la pace quello che non si definisce tale cioè secondo me è stato il movimento di Solidarność ed è ancora per quanto può continuare a vivere anche se non illegalmente
Esperienze di pace dico storicamente rilevabili e significative e significative oggi cioè esperienze che possono essere analizzate compiutamente
Proprio senza ritornare su quanto dicevo prima perché la pace non è il re Nismo ma è un modo con cui si conduce la lotta e qui dire che l'esperienza di pace però intero che ogni uomo e torniamo al tema fondamentale di questa tavola rotonda io credo che dobbiamo partire dalla nostra esperienza prima di tutto di uomini e credo di poter dire per la mia esperienza che la vita è una lotta non nel senso che si vuole distruggere l'alto mai prima di tutto una lotta con me stesso
Io credo che l'esperienza di pace allora anche l'esperienza di pace interiore non può essere la pura negazione dell'altro termine
Il problema è di ritrovarla a partire da questa lotta a partire da queste lacerazioni dentro l'esperienza personale prima di tutto e anche nella società altrimenti la concezione di pace
E le esperienze cosiddette pacifiste non sono altro che la tranquillizzazione della propria coscienza spero di essere stato chiaro e anche Brad per fare
Karl Apollonio
E mia è un lento ma cantante complesse in questo senso io vorrei mettere il la sottolineatura dell'identità culturale dell'Europa
Ci sono stati diversi interventi ieri soprattutto si è parlato delle radici
E la cultura d'Europa ne importa vedere tanti con abiti Europa dei nostri giorni e questa sua cultura uno italiano nonostante la semantica in diversi Paesi nonostante lei il policentrismo
Presenti ecco la mia domanda è queste in un certo senso io sono una reiterata e parlo a comunicare nella mia posizione faccio fatica a cialtroni fare quest'identità culturale d'Europa
I giornalisti nella loro tradizioni cosa pensano di fare perché per mio conto è necessario partire da questa realtà per poter vedere poi il futuro non chiedano a taxi non viene raggiunto intimità c'era
La domanda è rivolta a tutti
Quindi chi se la sente
Prego
Io credo che in un momento come quello attuale cioè l'identità culturale l'unione culturale fra i popoli europei se esiste
Si sviluppa da sola non ha bisogno tanto di di di incentivi e di sforzi per allargarla o c'è o non c'è
Oggi
Credo che questo problema dell'identità culturale e della comunanza culturale sia secondario
Purtroppo rispetto a dei problemi più importanti che abbiamo di fronte a noi ciò che sono i problemi di unione economica e politica se l'identità culturale esiste verrà fuori da sola
Io vorrei aggiungere una osservazione molto
Personale sarà sorprendente per alcune cioè io un po'viaggiando dai paesi dell'Est mi sono convinto che all'Est scontano e sperano più nell'Europa e sull'Europa di quanto lo facessero gli stessi gli stessi europea vuol un ungherese un cecoslovacco e prima di tutto un polacco
Si difende anche in quelle condizioni la sua identità europea più strenuamente di quanto la difendesse l'Europeo
Dell'euro
Il contesto è diverso
E l'espressione di Cresto ma europee ITA senz'altro nell'effetto finale sarà sarà difese versa però quasi direi
Che l'asse dell'identità culturale europea si sia si sia un po'non può spostato
Per non parlare perché poi sarebbe un discorso lungo con me la Russia si considera europea
E come la Russia Consip considera la principale potenza europea
Volendo assorbire il resto dell'Europa che non è una cosa inventata né da Stalin da né dall'ENI in che un'altra tutti tradizione culturale
Culturale russa
Di un di un europeismo all'inversa cioè di un europeismo che erano parte dalla cultura russa per assorbire
Quella quella europea
E in un certo senso in un certo senso mirando a menar la ma è un discorso un discorso molto molto complesso e ci porterebbe all'analisi più ad esempio di tutta la cultura e di una buona parte della letteratura
Russa con me intende l'interscambio l'interrelazione fra la la cultura europea occidentale e la cultura che loro considerano pure europea
Europea rossa però fermiamoci su questa constatazione perché penso che che sbagliamo il tema se non consente che se non con constatiamo che alla ricerca del e la difesa dell'identità europea per molti versi è molto più strenua e il più tenace in Europa dell'Est perché non in Europa eccetera
Ecco
No
Volevo dire Barbieri che c'è una ragione
Sicuramente non si sfugge cioè perché il cittadino dell'Est dei paesi dell'Est fuori dalla Russia sì sempre di più un'identità europea perché quello è un modo di difendersi secondo me dalla parte che gli venga imposta unica entità russa
Quindi morire lo stimolo a difendere un'identità europea
A è più forte l'Inter questa ragione fondamentalmente io credo
Nell'Europa occidentale
Questo stimolo non c'è
Pirquet
Non solo
Riteniamo a torto o a ragione
Che non abbiamo bisogno di ritrovare un'identità europea in quanto non dobbiamo difenderci dall'America
Ma che ci piace molto accettare la verifica
Che questo sia un bene o un male io non lo so
Però e così
Dunque mi sia permesso anche
Dire piccola cosa
Cioè nell'intervento iniziale di Gawronski
Era venuta fuori un po'un'immagine a mio avviso un poco idilliaca dell'Europa occidentale come isola felice nella quale bene o male si difendono i diritti fondamentali per cui qui il problema sarebbe ormai semplicemente come anche ripetuto poco fa
Un problema di natura economica e politica risolto il quale noi potremmo semplicemente avviarsi verso un destino migliore
E io non sono del tutto d'accordo con questa immagine l'Europa occidentale nella quale mi pare
Certi diritti fondamentali Corrado dei rischi analoghi a quelli che gli stessi diritti corrono nell'Est europeo ieri sera avevo sentito parlare di un il crisma abbiamo avvertito
La presenza del nichilismo permissivi sta delle società rette dell'Occidente
Che si accompagna benissimo alla fase attuale di ristrutturazione industriale
E che serve a creare uomini assolutamente incapaci di vivere in un orizzonte di valori e quindi pronti ad alimentare un progetto di svenuto industriale nel quale il consumo robot gioca un ruolo fondamentale e abbiamo anche capito per converso che questo stesso nichilismo
Al quale approda
Con violenza la cultura europea al quale condotto forse con violenza una certa cultura europeo occidentale
A come analogo parallelo dalla parte opposta un nichilismo burocratico e violento perché ormai abbiamo visto che abbiamo capito che il marxismo leninismo dello dell'Oriente non ha più quella capacità evocativa quella capacità ideale trainante
E si è trasformato in un brocco protetti cinismo violento ottuso nichilista
Quindi diciamo che l'Europa oggi è minacciata da due violenze
Quella dell'Occidente che approda al nichilismo del permissivismo delle società
Opulente od ex opulente o che desidererebbero essere ancora opulente come la vostra probabilmente e il nichilismo burocratico dei paesi dell'Est bene diamo ancora la parola a posso aggiungere una regola
Solo penso che che l'Europa è il concetto
Europeo per da molto
In quanto l'Europa come si prospetta oggi
Spesso viene considerata come un entità destinata a togliere qualcosa dagli Stati Uniti
Per raggiungere alla potenza russa o quando si chiama parla dell'Europa dell'Est a togliere alla potenza russa per raggiungere alla potenza alla potenza americana
Se se il concetto europeo non esce dati questa trappola
Non sarà un concetto completo e definitivo né tanto meno tanto meno europea
Bene Alberto Stefano
Abete scusami indignarsi ma sentiamo se la domanda che
Ma io parto dalla mia esperienza
Di un uomo di studente
In università
Richiamo l'università perché oggi da parte di alcuni interventi
O come ha risentito e parlo più che di analisi di un atteggiamento o come risentito un clima che noi quotidianamente respiriamo
Come se a noi venissimo la nostra storia la nostra realtà io parlo di giovane di uno che la vita la sta affrontando vuole rischiare la con una speranza con una prospettiva perché ne abbiamo diritto
E in università spesso ma nell'ambiente respiriamo
Un clima commesse e noi venissimo dal nulla e fossimo destinati al nulla come se
Così la storia e la vita la realtà il quotidiano fosse un qualche cosa di inesorabile che lento ci scorre davanti per cui per esempio l'università non è più possibile
Un'ipotesi di lavoro un rischio educativo non è più possibile un coinvolgimento di energie e di responsabilità parlo dell'università ma è un discorso che potrei estendere a tutta la realtà ecco questi questi toni
Di una
Di una rassegnazione a volte io li ho percepiti anche oggi e istintivo mi viene prima un sentimento come dire quasi di di ribellione cioè i non credo non possiamo dico fermarci al all'analisi di quello che c'è
Perché ma qui è echeggiato anche in alcune relazioni di ieri questo concetto di di Europa come luogo come luogo di memoria
Questa capacità dell'uomo europeo di ricordare di fare memoria di rendere viva una tradizione che che ha incontrato che non sono gli ultimi duecento anni ma è ben più lunga
E le cui radici non pescano per aria ma pescano in profondità ecco io vorrei
Chiedere
Perché se questa incapacità di memorie questa cosciente incapacità oltre direi questa volontà di non di non ricordo di non ricordare di non fare i conti e con quello che è stato con la nostra storia e con la nostra tradizione
Perché coscientemente dico
Voler rifiutare quello
Quell'incontro per esempio l'avvenimento cristiano quello che oggettivamente ha fatto l'Europa quello che oggettivamente ha dato l'energia uomini di rischiare continuamente quello che ha dato la passione di una unità quello che oggi per me è come mia prospettiva può essere ma per tutti non per alcuni la prospettiva di di una rinnovata Energia innanzitutto per rischiare ecco e in positivo
Blocchi questo lo lo chiedo anch'soluto Gina figli in cui nella delineazione del secondo tipo di uomini sembra più riscontare alcuni accenni in positivo
Non è forse proprio da questa memoria storica dal dalla coscienza di dove veniamo e di chi siamo fatti che è possibile trarre le energie per rischiare per camminare sull'orlo dell'abisso grazie grazie
E allora la domanda è rivolta a tutti ma direi cominciamo predeterminato
No io vorrei brevemente o fare una premessa prima di tutto
E cioè la radice di questa rassegnazione io credo che dobbiamo essere abbastanza lucide nell'analisi è già venuto fuori in questi giorni ma credo che l'Europa oggi una realtà marginale a livello mondiale non possiamo nasconderci questo
Di fatto oggi l'asse politico e credo anche con nomi così sta sempre più spostando dall'Atlantico al Pacifico
Tutto si sul la maggior parte dell'iniziativa politica ed economica si svolge fra l'America e il Giappone comunque l'Est asiatico
Io credo che dobbiamo partire da questa realtà perché se guardata con questi occhi in fondo la divisione di cui abbiamo parlato prima fra Est e Ovest in Europa
Assume un'altra caratteristica cioè l'Europa occidentale un'appendice ormai di questo impero
Dell'America e dell'Asia nel senso del dell'Asia dell'Estremo Oriente
E l'Est Europa appare più legata al Terzo Mondo di fatto dal punto di vista dei meccanismi economici come si fund come funziona
Lo scambio fra l'Europa occidentale Europa dell'est proprio come i Paesi del Terzo Mondo prendiamo delle materie prime grande caso è quello del gasdotto dall'Unione Sovietica e cerchiamo il più possibile di trovare dei mercati
Felici come possono essere l'Ungheria si spera anche altri Paesi che si risollevano dalla catastrofe economica in cui versano dalla Polonia alla Romania e così via questa è la realtà politica ed economica
Allora io credo che il discorso per arrivare alla domanda il discorso della memoria storica è l'unica chance per l'Europa
Di riprendere un'identità una forte identità culturale perché io credo è qua la copia lo dirà senz'altro che ormai mi sono buttato sulla sull'atto della profezia ma io credo che alla fin fine questi sistemi così rigorosi dal punto di vista politico ed economico come gli Stati Uniti o il Giappone hanno finiranno per interrogarsi sulle loro radici finiranno per interrogarsi sul senso di tutto questo
C'era una battuta una volte diceva ma la razza giapponese esiste davvero sono dei robot che si riproducono
Al di là della battuta io credo che siccome in Giappone ci sono degli uomini si ripropongono anche loro questa domanda tanto più negli Stati Uniti d'America allora il discorso dell'Europa è di creare questa chance per sé e per tutti
E concludo ma non vorrei che fosse una citazione solo retorico formale credo che questa indicazione fra sviluppato poi credo anche in altri interventi l'indicazione più autorevole ci viene da Giovanni Paolo secondo e da quello che ha detto ad esempio nel suo ultimo viaggio Vienna un discorso rivolto all'Europa non a caso in un punto dove la tribù una più interessata era lei e qui ha ragione senza tre accorgano quando dice e Barbieri quando dicono che il problema è sentito soprattutto ha rivolto anche all'Occidente anche se il Pubblico l'aria di pubblico più interessante era tutta a destra ecco io credo che questa è l'unica chance abbiamo davanti
Benissimo
Prego
Io una volta alcuni anni fa
Gravosa
Allora mi portarono a vedere
Il luogo dove si danno i premi Oscar credo e con grande orgoglio
E addirittura storico
Dei giovani americani
Qui mostravano le immagini come si usa leader delle mani dei piedi di attori famosi nella storia del cinema
E lo facevano per
Vantare da una parte appunto una storia
E dall'altra una tecnica addio dopo dieci minuti questa cosa non è potetti Pier disse ma che volete da me io sono figlio di Annibale e di Adriano facendo una forzatura storica evidentemente geografica
Mi è venuto in mente questo episodio di fronte alla domanda
Sulla memoria storica la rassegnazione così non si tratta secondo me di di rassegnazione il problema è
Che cos'è che vive di più oggi
La memoria storica di anni bere e di Adriano o la tecnica
Che si esprimeva in questa ingenua cosa dimostrare soltanto l'aspetto cinematografica dalla nettezza questo è il problema
E non si tratta di rassegnarsi si tratta di capire che la memoria storica di anni delle di Adriano appunto
E di altri voglio dire prendo simboli
E si sta cancellando
E si sta cancellando perché su questa radice si sovrappongono altre cose si sovrappongono altre culture altre tecniche altri prodotti altri bisogni e così via
Questo non significa evidentemente rassegnarsi però può significare per esempio avere paura
E io ho paura
Di questa gente senza essere rassegnato
E hanno
Bene
Pensavo fosse
Competenza da qualche mi risulta infrequente rapporti con il mondo dell'Est europeo e anche
Dell'Oriente
Perché la parola paura è ricorsa tante volte anche in questa Assemblea
Penso scusatemi vorrei sembra presuntuoso che sovente nella vita e anche nella politica nella storia mentre si paventa un pericolo a destra questa si concretizza a sinistra o viceversa
è stata Russia indefiniti o a quella che si fa tanta paura e per buona parte anche asiatica
E se se non erro secondo le statistiche i primi anni del due mila potrebbe anche superare la componente asiatica a quella europea
Non potrebbe darsi ad un certo punto che
Per tranquillizzare questa
Questa Europa che per togliere anche questo complesso di accertamento alla Russia operare in qualche modo in una forma che preveda che il vero pericolo per la Russia potrebbe poi so leggere
Nella sua è giovane asiatiche anche per una logica che nei tempi lunghi si dovrà fermare e cioè che lascia tornerà agli asiatici
Io vorrei forse mi sono espresso bene una risposta su questa visioni
Anche geografica storica rivolta alla Russia come un Paese in parte europeo ma anche agli atti
Nella sua richiesta per mostrare il Po chiesto la domanda posto la domanda Karofsky ricordo prima di dare
Subito la parola Gawronski che secondo le statistiche
In Unione Sovietica del due mila vi sarà circa il ventiquattro per cento della popolazione
Di religione islamica
E molti dei quali sciita
Senza contare tutte le popolazioni che stanno ancora più a est dell'Asia centrale le quali avranno anche se un'incidenza non indifferente
Io credo che l'Unione Sovietica per
Quel poco che sarà
Che può giudicare uno che c'ha passato due tre anni passare del tempo l'Unione Sovietica recepire Manta non è che serve molto a capirne di più dato dato il sistema data la chiusura del sistema io credo che sovietica è un regime allo stesso tempo molto solido molto molto fragile solido nel senso che
Se
I leaders attuali o futuri di questa superpotenza non si mettono a a giocare a cambiare la struttura del potere la struttura di controllo che esiste in questo momento se non cominciano a liberalizzare il sistema questo sistema può durare ancora per molti molti anni
Credo che sia per questo che comunque quelli che si sono illusi per esempio che il momento in cui il vero è stato nominato lo stato chiamato al potere Andropov su qualcosa sarebbe cambiato in Unione Sovietica
Non poteva essere che una pura illusione perché qualsiasi leader sovietico che che pensa Elena normale naturale di mantenere il potere
Secondo me non può farlo altrimenti che mantenendo la struttura attuale del potere perché se solo comincia si comincia a cambiare qualche cosa
Lì dentro tutto può saltare quindi presupponendo secondo me da presupporre che sul piano sostanziale
Molto poco quasi nulla cambierà il mini sovietica nei prossimi anni sono d'accordo collimano signor Maso che l'unica possibilità effettiva che l'Unione Sovietica si trasformi e quella suggerita tra l'altro dalla scrittrice francese Carole Falcones cioè una una una rottura
Dall'interno rottura dall'interno provocata
Forse probabilmente il grande parte anche da dall'emergere di queste popolazioni
Chiamiamole secondarie rispetto rispetto ai sovietici rispetto alle repubbliche centrali che naturalmente provocheranno una forza centrifuga rafforza una forza verso l'esterno per cui questo immenso impero potrebbe potrebbe anche sfasciarsi ma non mi sembra un prospettiva a breve termine
Bene con questo direi di chiudere la nostra mattinata ringraziamo gli intervenuti diamo appuntamento per le quindici oggi pomeriggio grazie
Dove l'Europa dopo aver litigato sull'acciaio incespica negli ortaggi scivola sul latte comunque non ha più ogni The da dire di quella spinta iniziale che voleva a partire dall'integrazione economica arrivare all'integrazione politica
Ma credo che nonostante tutto ci sia un intenzioni di verità in quello che dice il presidente francese
Nonostante tutto l'Europa
è un desiderio
Per l'uomo europeo
Qual è il problema di questa Europa di questo Europa lacerata
Accennavo adesso a quello che che sono le lacerazioni dentro la comunità economica europea dentro l'accesso ma sappiamo benissimo come la più grande lacerazione quella che pesa di più quella che ci fa sentire tutti sotto tutela
E quindi in stato di minorità
Per riprendere una frase famosa di campo
E il fatto che questa Europa è divisa
L'Europa paga oggi
Con la sua divisione
Quello che è stato quella terribile guerra civile europea anzi quelle due guerre civili europee
Che sono state le due guerre mondiali
Gli alta in un certo senso è il marchio di questa sua tradizione storica l'Europa non può riconciliarsi con se stessa
Non tanto dal punto di vista dei confini geografici che come diceva giustamente Gawronski
Spot geografici e politici o politici che sono un problema quanto piuttosto con la sua identità culturale
Perché non è possibile non ricordarsi quando si va a Varsavia o a Praga che li Europa che lì è nata ed è fiorito una grande cultura europea come nata in Germania in Italia o a Parigi
Perché questa lacerazione pesa così tanto la lacerazione di Yalta
Io credo
Che il vero problema non sia tanto la divisione in senso sono tante le divisioni che sono venute nella storie tante le divisioni che attraversano il mondo oggi mai come questa la divisione viene vissuta
Viene vissuta cioè da parte di tutti
Come se fosse una lacerazione definitiva come non fosse un fatto storico ma quasi un fatto naturale più o meno si pensa a Yalta come si pensa
Al distacco geologi convenuto tanto tempo fa fra i continenti e se con se oggi è impossibile che l'Africa se gli attacchi all'Europa così sembra impossibile che la barriera posta Yalta accada
C'è da dire prima di tutto
Che il discorso della divisione
Dell'Europa in due sfere di influenza che appunto si fa risalire a Yalta
è un mito che non ritroviamo storicamente
Di fatto
Roosevelt tornando dopo il febbraio quarantacinque dalla Crimea si lascia sfuggire una frase
è finita l'epoca delle sfere di influenza
Nel senso che si Churchill a Mosca l'anno prima aveva trattato con Stalin le famose percentuali ma queste si riferivano solo a quell'area cruciale già citata da da Barbieri che fa parte dell'Europa cioè all'area balcanica ma per quanto riguarda i problemi spinosi della Germania e soprattutto della Polonia
A Yalta a Russo e sembrò che la logica delle sfere d'influenza fosse caduta
L'Unione Sovietica
Avanzo giustamente dei problemi di sicurezza perché è dal canale polacco
Per molti secoli le potenze ora di Napoleone ora Della Germania potevano facilmente attaccare la sua tranquillità ai suoi confini
L'Inghilterra dal canto suo affermano che la Polonia
Era una questione di onore
Non dobbiamo dimenticare che la seconda guerra mondiale come causam immediata ha visto appunto l'invasione nazista della Polonia e l'intervento delle forze alleati in sua difesa e quindi non poteva far finta di dimenticare i diritti di libertà e di autodeterminazione di questo popolo
E sappiamo come
La conferenza di Yalta si concluse non già con una dichiarazione di sette di sfere di influenza separate ma con una dichiarazione sull'Europa liberata
Vediamo insomma che quanto abbiamo in mente su una divisione di Yalta
Non è in realtà mai successo
Questa idea di Yalta
è un mito
Ma vediamo anche qui uno strano rovesciamento reale la realtà storica di Yalta
Non è quella della divisione ma oggi il mito non è più la divisione dell'Europa
Ma il mito proprio quell'idea che non si è realizzata qual è oggi la realtà al di là di quello che storicamente rappresentato la conferenza di Yalta e questa terribile divisione
Nel cuore dell'Europa
E quello che doveva essere l'esigenza giusta e realistica è diventato un mito parlare oggi di libere elezioni nei Paesi dell'Est parlare oggi di una questione di libertà
E soprattutto come diceva Churchill di una questione di onore per quanto riguarda la Polonia più in generale i paesi dell'Europa dell'Est capite subito che siamo fuori dalla realtà
Sono vaneggiamenti
Nessuno oggi di buonsenso potrebbe pensare di disfare come diceva giustamente frane Barbieri di disfare l'Europa sbagliata quello che si crede l'Europa sbagliate il nome dell'Europa giusta
Non c'è nessuno che oggi si ponga osi dire osi affermare un simile obiettivo a livello politico strategico
Questo rovesciamento
Di una realtà storica che è diventata sempre più un mito e di quello che non è mai successa cioè la divisione in due sfere d'influenza ma che purtroppo la nostra terribile realtà
Pesa ancora oggi sulla nostra coscienza
E d'oggi
Davanti alle tensioni crescenti fra le due superpotenze l'Europa teme ancora di più per se stessa ma ci si rende conto che la pace ha a che fare con l'Europa e precisamente con questa divisione
è una Lecce l'azione che pesa
è una lacerazione che fa tornare a Yalta e tenta di superare Yalta ma che al fondo impotente
Ora che cosa rimane dentro questa lacerazione
Qual è l'uomo che rimane di fronte a questa lacerazione
Proprio perché è un uomo lacerato io credo che sia abbiamo almeno cercano di delineare un i velocemente in modo molto schematico due tipi di umanità due tipi di vuoto
Mi vorrei riallacciati allacciare a quanto diceva Charlie Mario ieri sera dimmi che pace vuoi e ti dirò chi sei ecco
E dall'idea di pace dei discorsi di pace che stanno invadendo l'Europa da due anni a questa parte che possiamo capire il tipo di uomo che c'è sotto
Se noi guardiamo dentro la realtà della Germania occidentale oggi e più in generale della Germania divisa fra Est e Ovest oggi dentro l'opinione pubblica tedesca
Credo che schematicamente paranze paradigmatica mente troviamo questo un tipo di umanità
Il discorso del superare Yalta coincide col discorso dell'indebolimento dei due blocchi prevale
E va a finire scusate la velocità dei passaggi con una teorizzazione più o meno esplicita più esplicita ad esempio nella formazione dei Green Day verdi meno esplicita se non nella sinistra il suo partito meno esplicita nella Spd comunque va a finire con la teorizzazione della neutralità il ritorno del nazional neutralismo
Una pace quindi che coincide con uno con uno star fuori dal gioco in questa concezione l'Europa è vista solo come un negativo come un luogo dove si sono accumulate tante tensioni che adesso occorre distendere
Anche se si parla sempre di un'Europa denuclearizzata e così via in realtà credo che in molti movimenti per la pace parlo soprattutto dalla Germania come paradigma ripeto ma si potrebbe allargare il discorso
Manca qualsiasi richiamo positivo all'Europa simboli slogan che facciano emergere il desiderio di una nuova identità europea
Il pacifismo tedesco si pretende cosmopolita in realtà è solo l'espressione di questa paura
In fondo è un discorso di conservazione
Proprio perché si riconosce la potenza dell'avversario
E si cerca di blandire orlo
Non solo non solo riconosce la potenza dell'avversario e questo è una cosa molto interessante riconosce che l'avversario ingiusto
Non è idilliaco di fronte all'avversario
I tedeschi occidentali
Anche i pacifisti più scalmanati riconoscono che nel nei paesi dell'Est al di là del muro non c'è libertà riconoscono che l'avversario e forte ed è ingiusto
Ed è per questo che teorizzano che bisogna venire a patti con nessuno in fondo lo slogan meglio rossi che morti implica questa concezione riconoscere non solo la forza dell'avversario
Ma anche la sua ingiustizia e proprio per questo vengo a patti con esso
Io credo che questo uomo
Questo tipo di uomo che rimane è un uomo che fa coincidere la sua tranquillità con la pace
Come dall'altra parte poi questa pace coincide con una pacificazione forzata
è un uomo cioè chi ha paura di stare per usare un'espressione molto bella del filosofo francese André Glucksmann Chi ha paura di stare sul ciglio dell'abisso
Che ormai preso da una vertigine
E quindi crea una nuova ideologia
Come se tutto il male del mondo fosse riconducibile al discorso degli armamenti che certo è un male ma è difficile
Vedere che il pensare che tolti gli armamenti tutto il mondo diverrebbe una comunità fraterna idilliaco come se automaticamente i soldi che non si spendono per installare i Pershing due Cruise passano né i fondi dei paesi poveri e vengono utilizzati per dare da mangiare a quelli che non hanno nulla
Questa nuova ideologia e proprio l'esempio di un nuovo tipo di umanità
è una nuova ideologia io credo perché se noi pensiamo quella che è stata la potenza dell'ideologia e si è scatenata negli anni Sessanta vediamo come elemento l'elemento determinante non era il discorso della pace ma era il discorso della lotta ed è strano perché in fondo la bomba atomica esiste da quarant'anni mai solo adesso che si riscopre nella sua terribile potenza proprio perché c'entra con il cuore dell'Europa proprio perché qualche pazzo presidente come Reagan ha ipotizzato un giorno la possibilità di una guerra nucleare limitate non rotta e qualche altro pazzo
Non nulla mai ipotizzata ma di fatto ha installato degli strumenti che rendono possibile il ricatto di queste ipotesi sull'altra metà del muro
E c'è se mi permettete ancora due minuti un altro tipo di uomo
E il tipo di uomo anche qua come paradigma scusate la schematizzazione
Dovuta a motivi di tempo
Il tipo di uomo che emerge all'Est che emerge soprattutto dentro la situazione polacca
Il discorso della parcella
Dall'altra parte dell'Europa non mobilitano soprattutto in Polonia non mobilità
Quello che mobilita invece è la riflessione sulla propria situazione
Sì qui il discorso della pace come dicevo prima di nell'esperienza tedesca diventa una forza di conservazione la diventa una forza di rotture lo si è visto con Solidarność
Ma ancora interessante il fatto che mentre vale la questione della pace così come viene agitata in Germania assume i caratteri di un'ideologia cosmopolita
Ed è in realtà un elemento del tutto particolare alla situazione cruciale della Germania così siamo abituati a vedere la questione
Polacca in termini di particolarismo mentre al contrario a mio avviso almeno è l'elemento più universale rispetto all'altro perché esprime l'universalità dell'esperienza umana dell'esperienza europea
Ma come si diceva ieri sera l'uomo europeo in quanto rappresenta la condizione fondamentale dell'uomo
Qual è questa condizione e la condizione di chi sa che la vita non è una tranquillità e non è la chiusura su se stessi non è la soddisfazione e la sicurezza della vere tutte le mattine il la propria piccola colazione ma è un rischio
è un rischio materiale da un rischio soprattutto spirituale
I polacchi hanno ben presente il carattere pericoloso e fragile della loro situazione ma proprio per questo
Vogliono inventarsi un loro futuro
Proprio perché hanno presente
Come i pacifisti della Germania hanno presente la forza e l'ingiustizia di quel sistema di potere
Non vogliono partire
All'attacco Allo all'insegna dello slogan rovesciato meglio morti che Rossi preferiscono un'altra via
Quella del vivere coscienti di questa situazione rischiosa e pericolosa quello del tentare un futuro a partire da quelle condizioni senza mettere in discussione gli equilibri geopolitici la via insomma del ne Rossi ne morti
Insomma una situazione una visione dei problemi per cui non si chiudono gli occhi davanti ai conflitti e alle ingiustizie
è una condizione tragica
Una condizione che non ha niente del pacifismo nel senso etimologico della parola
Io credo che noi dobbiamo confrontarci con questi due tipi di umanità che stanno venendo fuori e ripeto fatto due paradigmi non vuol dire che tutti i tedeschi siano così io che tutti gli occidentali siano così come non è detto che tutti i polacchi siano così e che tutti gli uomini dell'Est siano così questo spero sia chiaro era uno due figure ideali che ritroviamo soprattutto dentro queste due situazioni concrete
Quindi non era assolutamente l'indicazione nel privilegiare un mondo piuttosto che l'altro
E la piuttosto il tentativo di sviluppare quell'intuizione molto interessante che diceva Gawronski prima ed è che in fondo gli uomini dell'Est sono più liberi di novità
Io credo di aver portato un contributo a capire lo spessore di questa loro libertà di questa libertà
Di quest'uomo che sta sul ciglio dell'abisso
Ora
E concludo vediamo allora che la lacerazione dell'Europa è la lacerazione dell'uomo o meglio la divisione fra due tipi di umanità
Io credo ed è grave che ci sia un'incomunicabilità di fondo fra queste due tipi di umanità
Ho osservato qualche volta a Varsavia come gente occidentale giornalisti comunque gente che vive questi problemi della pace non riescono a trovare un linguaggio comune con gli altri
E come se pace e diritti umani fossero oramai due questioni diverse
La questione che ci sta davanti e proprio questa per i dirla con le parole di Lech Walesa premio Nobel per la pace di tenere insieme pace e giustizia perché la pace e il pane della nostra vita se non abbiamo la pace non esistiamo ma che senso ha che sapore ha questo pane diceva Walesa senza il sale della dignità grazie
Alberto Iacoviello
Voglio
Come dire esternare un'impressione
Leggendo il programma del convegno assistendo a una parte della dei lavori di ieri
Ho avuto l'impressione appunto
Di trovarmi sospese son tra sull'antropologia della profezia
Sono due esercizi rispettabili questo non mette affatto a disagio
Ho assistito ascoltando
Ricerche puntuali
Interessanti e per certi versi anche affascinanti
Delle radici
Della cultura europea
E della identitario bene europea
Una ricerca Tremonte
Di cose re Monte per questo ho avuto l'impressione di trovarmi
Immerso nell'antropologia
E poi ho avuto contemperamento l'impressione d'armi immerso nella profezia
Che è anch'esso un esercizio spettanti
Nel senso che
Voi assistito ascoltato una ricerca per capire per cercare di capire almeno quale potrà essere
Il futuro
Che ci consenta di collegarci al passato cioè qual è il rapporto
Tra le radici della o culturale europea e cioè le radici dell'identità europea
Che cosa di queste radici si può salvare
E come sarà
Possiamo come potrà essere una possibile identità europea del futuro
Quando si è in una situazione di questo genere cioè in una situazione di oscillazione tra l'antropologia la profezia
Si è
In una crisi profonda
E questo è uno degli elementi secondo me
Più drammatici forse
Della crisi che stiamo vivendo
Del resto tutti quanti
Colleghi che mi hanno preceduto l'hanno sottolineato
Questa crisi profonda nei fatti come dice il tema nelle lacerazioni
Che sono in realtà più numerose più lacerante se mi consentite il bisticcio
Di quelle che sembrano per
C'è
Evidentemente una crisi dell'identità europea per il solo fatto che
L'Europa è divisa
Ha ragione
Credo Barbieri quando parla non solo di due euro ma di tre o forse anche più europea
Ma per rimanere a ad aspetti di sintesi della è questione dicevo che c'è prima di tutto evidentemente
Una divisione dell'Europa
E quindi una crisi in questo senso della identità europea sette l'identità europea intendiamo come credo
Una radice culturale comune a tutta l'Europa o a gran parte dell'Europa
Ma c'è anche anche questo è evidente
All'interno delle europei divise
Delle crisi delle nuove aggregazioni che si sono create
C'è
Avevo una crisi evidente
Della comunità europea
C'è un'incertezza di prospettive della Comunità europea
C'è una crisi evidente
Dell'Europa dell'Est
Che si manifesta del resto in modo abbastanza chiaro in alcuni dei Paesi chiave di quella
Organizzazione
Quale secondo me
La ragione profondità di queste crisi parallele diciamo così all'interno
Dei due delle due organizzazioni
E una crisi tra un
Un tentativo di imposizioni di strutture unitarie e una ripresa invece
Dello spirito nazionale sempre
Questo si manifesta sia
All'Ovest come allestì io non so definire altrimenti
Che come una ripresa dello spirito nazionale che non deve essere che non è detto che sia sempre un fatto positivo le lacerazioni che son venute fuori ad Atene cresce
Son cose che esistono
Noi possiamo sognare che
Più forti di queste cose siano i fattori
Più profondi e più nobili ma in realtà
Gli elementi che hanno paralizzato
Ad Atene il vertice dei dieci sono degli elementi nazionali sono delle lacerazioni di carattere nazionale venute fuori in una istanza che tende a diventare sovranazionale
Che la stessa ragione con caratteristiche con manifestazioni evidentemente diverse
Che viene fuori nell'Europa dell'Est europeo
Anche lì
Questa
Sovrastruttura che si è tentato di imporre
Per creare una visione unitaria degli interessi o della cultura di blocco
Anche lì urta contro
Delle esigenze nazionali conto delle oggettività nazionali che impedisce poi e lì si forme davvero una struttura unitaria che vada al di là
Della imposizione
Della convenienza o della somiglianza ideologica tra i gruppi dirigenti
Voglio dire che accanto ad una crisi
Di vendita europea che si manifesta ripeto Carla divisione stesse dell'Europa in due campi contrapposti c'è poi all'interno del mio recanti
Ci sono poi all'intero regno dei campi delega lacerazioni
Che hanno queste caratteristiche nazionali cercando questa caratteristiche di inconciliabilità o di relativa inconciliabilità
Tra interessi nazionale
E allora da questo secondo me
Bisogna partire per tentare di vedere in che modo ci possa essere
Un collegamento tra l'antropologia della profezia cioè tra la ricerca del
Radici della cultura europea
E la
Possibile immaginazione di una
Ricomposizione di quelle radici
Quello che è più semplice immaginare secondo me ma soltanto immaginare
E che per ritrovare delle radici
Rinnovate diciamo così identità europea
Bisogna prima di tutto superare
Queste lacerazioni parallele
Cioè bisognerebbe superare
Le lacerazioni nazionali
Allora quest'
Bisognerebbe superare le lacerazioni nazionali all'estero
E poi cominciare un discorso di ricomposizione tra l'Est e l'orchestra
Ho detto che siamo nel campo dell'immaginazione nel quale tutto è possibile e quindi possiamo
Sicuramente immaginare un processo di questo
Naturalmente nel momento stesso in cui li immaginiamo
Ci rendiamo conto di quanto sia
Improbabile
Che questo avvenga
O per lo meno come sia improbabile che avvenga
In un futuro prevedibile
Ma secondo me non è nemmeno questo il
L'ostacolo da superare una nemmeno questo il problema principale
Il problema principale quello con la quale ha accennato Gawronski
Quando
Ha detto che mentre e noi stiamo facendo appunto questo esercizio in bilico tra l'antropologia la Profezia
C'è una tendenza alla composizione di nuove
Identità
E lui ha citato il mondo come sia più facile oggi che l'Europeo si senta vicino all'americano al giapponese
Che è un altro
Basta soltanto enunciare questo che pure è un fenomeno che ognuno di noi può sperimentare quasi giornalmente
Per capire come
Nelle pieghe della storia poi escono fuori delle cose imprevedibili
Noi stiamo
Cercando di individuare quali sono quali sono state nel passato remoto le radici culturale europea e stiamo cercando di immaginarie come possono essere ricomposte
In questo preciso momento compare un'altra via d'uscita
Che sia buona o cattiva
Non è questo
Il compito nostro ma di sicuro questo cioè
Questo fa
Non fa che accrescere secondo me
Anche la difficoltà
Di immaginare come possono essere ritrovate come possano essere salvate come possono essere rinnovati rinnovate le radici
Della cultura europea
E della identità europea
Se io mi fermo
Ma questo è il questi elementi semplici ma anche come dire provocatori
La sola
Risposta di io posso dare alla domanda l'uomo che resta cioè di quale uomo resta
E che
Probabilmente sarà la fantasia dalla storia
A esercitare la sua maieutica
Per trovare una possibile soluzione
Quale possa essere questa soluzione
Io molto francamente non lo so
Ma so di avere paura grazie
Sono d'accordo con il Brunello
Nel suo intervento anche per l'immagine che ha usato
Sono d'accordo setter antropologia però non si intenda semplicemente archeologia culturale
E se per profezia non si intenda semplicemente utopia
Inoltre la tavola rotonda dei giornalisti così come avevamo concepite concepiamo non intende essere una parentesi all'interno della filosofia della storia della filosofia
Del resto volendo accettare l'immagine di Iacoviello potremmo ricordare quante volte e addirittura nell'immagine originale del giornale come predica laica quotidiana
Il giornalista si trovi ad essere proprio l'antropologo e profeta del resto questa paura via che volendo potrebbe essere profetica ma adesso ne va avanti perché Gini
Comunitario dunque
Il calendario prevedeva ma parlo Walser che però è stato inviato dal suo cellulare a Beirut
E li facciamo auguri
E adesso il direttore dell'Osservatore Romano dottor Volpini
I temi che sono stati posti in questi giorni
E sia dal resto
Ci propongono un po'dovunque
Alla riflessione culturale politico e sono tanti
E quindi possibile potere
Rispondo intervenire
Su tutti c'è pure
Brevissimamente
Io farò una serie di Flash di osservazioni
Perché mi sembrano più pertinenti
Sia per un eventuale dialogo per gli altri mi auguro poi
Sia per quel tanto di provocazione che un incontro come il nostro
Deve poter suscitare soprattutto fra i più giovani
Senza e dimenticare anche
La parte diciamo pure di storia generazionale personale
Alla quale tutti un po'rispondiamo
Del nostro sofferte esperienze dell'intero degli interrogativi
Delusione
E lo il primo flash e vorrei proporre e questo
Nella pubblicistica filosofica politica storica
E e anche direi nella Diaries
Quando parliamo della pace dice e parliamo dell'Europa nei riguardi della pace dell'uomo nei riguardi della propria della pace
Siamo di fronte inevitabilmente
Ha due
Posizione
Una posizione che io
Direi apocalittici una posizione che quella
Che insiste sottolinea
La autentici molte volte disperazione
Dell'uomo lacerato gli occhi
Il senso di abbandono quindi della del giuoco alla
Il senso della carta catastrofe assoluta
Dall'altra parte
Usi
Omologa poi alla prima a questa prima posizione
Il senso della fuga
Del rinchiudersi nella propria tranquillità intellettuale di coscienza
Magari negli schemi
Letterari
Di una esperienza io credo che entrambe le posizioni
Abbiano una parte di verità
Entrambe le posizioni esprimano degli stati d'animo
Ma che entrambe siano non idonee non giusto e soprattutto alla a responsabilità
Dell'uomo europeo degli uomini delle generazioni del nostro tempo industria contro gli stessi industrie contro
Il dovere
E contro lasciatemi usare questa parola molto consumata contro l'impegno di essere cari uomini del nostro tempo e di lasciare alle generazioni se vengono dopo di noi
Qualcosa
Se non
Della nostra capacità almeno del nostro sofferenza e della nostra volontà
Di fare un mondo migliore
Io non dimenticherei proprio per rispondere proprio per cercare
Queste mie provocazioni
Mai dimenticare un circa non vorrei mai dimenticare che l'Europa del nostro tempo l'Europa del nostro secolo ha subito
Ma duro però perché
Talmente grafica
Talmente sintomatiche sul piano politico sul piano storico sul piano greci come recupero anche di un passato millenario di Milena
Due
Prove la la prima guerra mondiale
Ma quattordici diciotto
L'ultima guerra delle nazioni europee
E la seconda guerra mondiale che ieri è stata
Definita come una prosecuzione della prima guerra mondiale
Non sono d'accordo su quella definizione perché la seconda guerra mondiale
è stata la guerra della ideologica
è stata la Roma
Di come
L'utopia folle
Potesse ipotecare un popolo che pure all'ETA
Radici culturali profonde
E Sky riguardano il nome più a Forlì
Alla distruzione
Consapevole scientifica dichiarata legalizzate di altre creato ora
Pensate che in questi quarant'anni ci separano concorrenti meno dal da questi oggi o sessanta dagli altri
Qualora misura nuova di coscienza della storia dell'uomo anzi dovrei dire dell'uomo e della storia
Ha avuto a l'uomo Dio
L'uomo lacerato gli unici ma potremmo dire fra parentesi quando l'uomo
Quali non allaccerà sino quando l'uomo di fronte alla realtà e alla storia non sente impari non si sente sminuito non si sente derubato faticose ebbene
Noi oggi ci troviamo nella condizione
Almeno formale di Manu Donen raccogliere da nessuna angolazione sta il fatto della Square il fatto dell'anno
E lo sterminio
Il fatto di ematologia Parks
Che possa
Proporsi come ipotesi storica per il futuro
Io credo che questo sia tanto
Che sia enormemente importanza
Cioè aver superato la fede cieca
Nello ideologiche perverse
Che hanno determinato il GIP campi di sterminio
Gemina intervento e anche ligure
E a questo per fare un altro flash
Vorrei riandare vorrei così en passant come fatto
Di personali videografia andare ai gli incontri Ginevra
Nell'immediato dopoguerra non tanto tenuti dai politici quanto dagli intellettuali
Se si ricordano
Le parole
Di riversa provenienza culturale di un banda per esempio io Luca Bruno Spengler giunge microfono sì si ritrovano
In fondo gli stessi problemi le stesse interrogazioni le stesse inquietudini che non troviamo
Ma ci si ritrovano anche alcune risposte che questi quarant'anni hanno dato che questi quarant'anni di storia un'ultima ha realizzato
Ecco io
Vorrei sottolineare fra questi problemi il fatto
Che l'uomo luoghi d'Europa
Hanno sempre più maturato la consapevolezza
Di
Superare ad ogni costo i limiti
Naturalmente storici spicci è puramente pragmatici Dell'Oro operare nella storia stessa
E se il testo dovesse servire credo che bisognerebbe sottrarre un altro aspetto
Per definire per leggere
Nel volto
Dell'uomo europeo
Il la compensazione
In termini
Mi rincresce usare la parola rischio a un po'ambiguo almeno in questo contesto in termini spirituali etici
Che il compenso che l'uomo europeo ha ricevuto da queste esperienze
Delle peso Mario fra della sua presenza nella storia universale
Il compenso ricevuto nel perdere inteso della sua presenza sul piano sosta politico e sul piano diciamo pure del potere escono
Questo che magari può sembrare una perdita in termini oggettivi allo stop al politico il militare
In realtà
è stato
La io la reputo anche un enorme magari cioè
La vere comunicato
Espresso
E portato questi valori di carattere universale
Come mai
Inderogabile esigenza di tutta l'umanità
In fondo
Bisogna anche
Tre credo io essere anche umili di fronte ai sì
Almeno il cristiano lo è dovrebbe esserlo
Cioè pensare anche ai ruoli in fondo che nei i millenni hanno il svolto
I popoli e le nazioni continenti
Delle propaggini volto est un enorme
Nel bene e nel male nella tragedia
E nella carica
Ora io dico penso che se l'Europa
Nonostante tutto il suo passato lacerato più di oggi lo ripeto
Riesce e oggi capace di comunica e di farli sentire a tutti gli uomini
La grandezza e il significato e l'importanza anche quotidiana anche storica ripeto di questi valori
Io credo che l'Europa sta veramente Ring riesce aiuta Ari comporre a a ravvicinare le proprie diverse radici
Storiche per di diverse radici anche fare culturali sedici sculture riesce a fare vivere cioè
Il proprio la propria presenza il proprio ruolo
Nei confronti del mondo dell'universo e della pace e della giustizia
C'è
Ancora un altro flash
In questo un enorme rischio
Cioè
De
Posso porre questo volto questi significati etici
Questa proposta di carattere spirituale alle ragioni politiche
E alle dimensioni storiche cioè di puntare i sottolineare troppo lo spirito di di ripetere lo spirito di Monaco di ripetere la vignetta di Monaco
Contro la quale si scagliavano uomini come Bernanos tanti altri uomini cioè di non capire
Che
La ogni scelta politica
Non può essere
Contro
E in mediazione delle scelte spirituali e dei valori di ordine interiore
Due anni fa sua Santità
Istituiva il Consiglio pontificio per la cultura di cui Rossignol Paul Poupard d'il Presidente
Che oggi parlerà qui appunto con noi e diamo però subito il benvenuto a sua Eminenza il cardinale di Torino lorsignori dall'estrema
Augurio questa Assemblea per il suo onomastico
Ecco io direi di dare immediatamente la parola ma combattuta
Grazie
Messianica oggi narra
No signore presi da Ahmed ammessi riesce a salire
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Me
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Lui
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O con il mio Alexei fare dona quel minuti densa ombra
Lui se devono moine unico dicevo che annaspano dei Mognato ecco l'indicazione
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Ex Perton in manette
Lei di lirismo
Chi gli dà un'insicura
Due assi
Auguri tele essi indetto e le esatte attente alla Liniero riconoscibile Collignon medie sa spiava siamo Bezzon e su foto sì Dorigo ammassati sferette di siano lese dei a tavolo rimane tantissimo e se poi quelle proposte che la un po'troppo più in visione lombarda
L'ordine e vi Mennitti
L'ombra London moderna
Si schiera indossarlo definite
Ecco ma ora guarda
Sì innocue mangino
Così Titti Webber sullo squadre si è responsabili dei
E chi ha preso ma dopo alcune sono sotto del gas
Il suo tennis relitti vi riportate risonanze da lungo Dauphin Sarcelles
Hürlimann intendo all'ombra
Se la Fast toujours Luigi indenne
Ed fare convogli onde
Col mondo tutto azzurro di critico contrordini
Sì non sette acri Sounds esistono rischi assiomi chi Mark si profonde e Monica Cilio uso condividono il noto di Chiurchiù o comunque più civico non son palato afferma la notte
Da non sedesse persino sedò
A vecchio options la sì divisa siamo della Ruhr chili fu vorrei
Sento incrina il giro fermo indenne
Chi li occupa con mutua Isola Pepe appare poi Sims il grande sette di via due sul e due sulle zone d'ombra Cooper Thuram e dopo non so il modo essa party reso no
No no e vetture esonda che no non saprà immobili nel patto privilegi e deprimente
Parla sedi lei a farlo oggi fregi bisogna Gibbon si sono sia possono noto
Se si devolve gestisse detti inteso Raimon Lellis nudisti verso il decollo mo'attenga mal Pearson e commi notte
Bush accanto Laplace in via Pontinia dona Conquer minute Depp
Se si va allo show Marla prego
Leggi Garcia un serto sono scritti la crisi siamo penetrazione zitti sofferte
A Porta Sigfrido ramo dei fondi Telethon se liberi me Nommo annesse seguiamo un altro colpo Luperti uno fare danni e passiamo ed Couto siamo e poi quando il padre di dato Massimo
Accompagnò una formazione Digimon persa nel la chi ci siamo ciclisti Titti lacci immondi sono sentiti la profondissima oggi son storici del Sally Kellerman visto nel primo comma Ridley
Un radar terrestri
Perché gli archivi
Sono un lembo di perdo Libardo esterni cardinale malissimo più morti nella il
Se don fermo
Caduto il diserbo passiva altrove diceva le colossi lei crimini di fatica ombre
Anni belli Manis macchietta costruire
A tonde diciamo
E le Pinna il tema che dava iniqua sono secco nel mix sono prese da noi nappa Ott si trovasse un golpe evolversi credo in modo del filo o di curve
Solo all'Expression sì significative da vorrei ma l'ONU Rollo secche
Lui
Reja Merchant azioni costruisce
Lo programma ecco nemiche inettitudine lotte dei dottor Greco nel mito Luna del proscenio Parise le lessi poco noto per l'accordo dall'acqua Sas
Se Piero dotati della Parsons sunniti più di e l'acqua sono se il verme Manasse farsa in crisi come Michele Next osiamo fiction ma ti dicono sei apre specialist McKee costituito pure perso popoli famiglie colleghi popoli Massimo terrei bene
E tesi Manisa note
Little signorili Confidi seguiti Pilo alcolismo
E lei si secca reunion sino ad Apollo otto moderni
Nessun Ardesi teca non sei Allegri sei uno da una persona nel e occuparsi arraffa i consigli assiomi
Sì Ziglioli o sono schizzi allorché
Prunotto assicurasse dottore
Il signor Gamgee no dei preparativi del piede
Una totale impunità divertente il signor Sergio Mei no Deckard accoppiata lite con la trottola un sussidio Gestis e di specie e si fa schermo visitino pre opuscolo Pillon se la miseria
L'esordio non ditta essa sonde esametro Pasqua oncologo a sé l'exploit col mondo poco mia valenza Schiele esatti a voce voliera che stiamo così oggi che esclama
E lei gli ai filosofi materialisti appare assurda forse che ne so
Ossi dello Adecco come ho avuto modo di bloccare i titoli presso piana Cappato dovevamo qualcosa due sette speriamo Spassky aliena scritto che dannose insistano se quest'oggi se alla sto passare finimmo lo
Lo ha sento anch'io la tua poi dove ogni anno su tutto l'ombra lessi lo abbiamo politiche la cappa Lilli dentro immobilismo la Ocean sci e be NI dell'acqua dissanguata ed il pubblico a Lippi vis il tempo col ruolo Chiurchiù occupazionale destra regime sta demmo da policy qua motorino sopra la clipei ricevano sentiti si fanno vivi
E lo ha dei pirati
Volate invita siamo più cioè il dono che contano chi sono tra noi c'è del marcio polacca
In un pour parler
La verità blu porta fu più giovanile
Il setto Astorre dodici Cosimo un Curved Air mia dei segni
Non è il primo Papa contro noto Patti repressivo credo se il sito passiamo Esopo Quack sensitiva siamo membra appello
Serrano meneghino sprofonda il New fu voto ovvero sotto la torta litri
E il mio Foppa se la voti c'è qua questo dubbio dei fissato fresco pattuglioni Triulzi europea
Ecco il sito dei figli e per la mente laico monsignor percosso il tema messo lì ed è
L'ultimo è fornito il sesso femminile quelli economici età lassù del servizio première do lo lo antietà là fuori e mi coccola assume oggi il mondo e ai con due giri
Lui rispettino l'arma
I dettagli un altro diverse dovete inteso no Paul dove si oppure esce un anno i moduli e condiviso Mosella postali me gli Marchisio altro polo Gigi non però settanta fermo
G nel Cristo non saranno i luoghi Fontanelli occhi KB
Due sulle vele prosa oltre ad un occhio il tiglio da dei passi lotti Nichi Vendola edonismo ieri
Alla Camassa Luigi sfitti
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