Dopodomani 27 aprile 1997 si vota a Torino per eleggere sindaco e Consiglio comunale: il sindaco Valentino Castellani ripresenta la propria candidatura, appoggiato dall'Ulivo

In vista delle elezioni amministrative di domenica abbiamo ora in al collegamento telefonico il sindaco di Torino il candidato per l'Ulivo Valentino Castellani buongiorno buongiorno a lei ecco lei si trovare in questo primo turno a dover affrontare i candidato della lega Comino il candidato di la candidata di Rifondazione Comunista Eleonora Cartesio e il candidato del Polo Raffaele Costa ma probabilmente almeno dai sondaggi prima anche fossero proibiti il confronto effettivamente solo con il candidato del Polo quindi poi si porrà il problema se tutto andrà come previsto del secondo turno e quindi per esempio del della apparentamento come si usa dire o meno con Rifondazione Comunista vogliamo partire proprio da questa
Sì io direi che il problema dei rapporti con Rifondazione Comunista con l'acqua con il quale com'non solo con il candidato sindaco di quel partito no che è una persona DTP valore di grande sensibilità civile anche direi il problema non si pone sul piano a mio avviso degli schieramenti si pone sul piano dei contenuti programmatici così come già si è posto fin dall'inizio della campagna elettorale
Con Rifondazione Comunista civile uniscono devo dire molte molti obiettivi comuni sul sul sui temi chi più diciamo della coesione sociale della città sui temi della vivibilità della città e e su molti obiettivi che hanno caratterizzato direi la città di Torino da una lunga tradizione anche di una finestra che storicamente radicata nella città ci dividono invece ci hanno divisi anche in questi ultimi quattro anni e alcuni punti non marginali ma molto importanti del programma che noi abbiamo portato avanti come coalizione di centro sinistra chiusi in relazione direi ai temi dello sviluppo della città le grandi infrastrutture di cui la città ha bisogno dalla metropolitana lo sviluppo del piano regolatore
Al ai collegamenti ferroviari ad alta velocità le politiche e le scelte e quindi conseguentemente da fare sulle privati cosiddette privatizzazioni le chiamo così dette perché e in verità per come la legge importata oggi le aziende municipalizzate che noi abbiamo già trasformato in società per azioni almeno le due più importanti ci sono aziende che hanno ancora e avranno ancora per un certo numero di anni una prevalenza di capitale pubblico però noi abbiamo in me messo in cantiere un progetto anche di dismissione di partecipazioni azionarie
L'esternalizzazione di servizi noi abbiamo fatto una politica abbastanza netta e di portare fuori dalla gestione del Comune i servizi che non sono essenziali che non hanno un alto contenuto diciamo sociale no
E e allora su tutti questi terreni abbiamo avuto in questi quattro anni l'opposizione di Rifondazione comunista e su questo i nostri programmi sono diversi questa è la ragione fondamentale quindi contenuti gli obiettivi sono la ragione fondamentale per cui già al primo turno noi siamo separati
Siccome il programma di un sindaco è un patto con la città è un patto con i suoi elettori è un impegno che ha preso tutta la sua coalizione insieme a lui mi riesce difficile immaginare come su questi punti si possono trovare come posso dire delle mediazioni che non potrebbero essere altro che ambigue perché su alcune cose insomma non c'è molto da mediare quindi io credo che il il tema che si porrà nel nel ballottaggio sarà quello di quale rapporto di collaborazione in quale misura stabilire in relazione al alla alla ovvia prospettiva che è quella che io i voti degli elettori di Rifondazione Comunista penso di chiederli di potere avere più diritto di chiederli ovviamente di quante non reati il mio avversario e quindi ricostruire questo rapporto chiamiamolo di collaborazione comma l'apparentamento mi sembra più fatto tecnico di schieramento che riguarda
La maggioranza che poi deve governare la città nel consiglio comunale ecco uno dei temi
Che sono stati al centro della campagna elettorale quello dell'ordine pubblico e su questo in particolare il candidato del Polo costa ma anche naturalmente la lega Nord accusato la sua amministrazione di gestire male il problema legato soprattutto all'immigrazione quindi allo spaccio di droga alla prostituzione ci sono appunto stati anche casi gravi di violazione da dell'ordine pubblico da parte per esempio di skinhead che sono andati via malmenare appunto gli immigrati in nella zona dei Murazzi ecco rispetto a questo argomento lei pensa che sarà come dire decisivo per le elezioni per esempio anche portando in esclusiva o dalla secondo turno e quindi e direttori di Rifondazione magari più sensibile a una visione garantista oppure gli elettori della lega più sensibile invece una visione e più
Ma certamente questo è un tema di grande rilevanza oggi non solo a Torino in tutte le città direi d'Europa il tema della sicurezza urbana quello che a me
Come torinese come cittadino fondamentalmente minimi mi disturba mi offende in certi momenti è questa immagine che sia alla lega che
Il pollo in particolare due candidati sindaci cioè Comino e costa che e a vogliono accreditare l'immagine di una Torino fatta di prostitute e di extracomunitari clandestini Torino non è così Torino a questi problemi come li hanno tante altre città ma Torino non è questo e io in campagna elettorale ho sottolineato molto l'impegno della mia amministrazione anche negli anni passati sul tema della sicurezza urbana perché il tema della sicurezza urbana io lo colloco sul terreno dei diritti di cittadinanza questa domanda di legalità che oggi c'è nelle nostre città è una domanda di cittadinanza in una domanda di democrazia quindi non non è monopolio di nessuno
Dove siamo divisi e devo dire siamo profondamente divisi è nella lista delle risposte che citarlo a questa domanda perché la risposta di tipo puramente repressivo come lei ha detto giustamente poliziesca che la Lega e e anche le il pollo cercano di accreditare come la risposta che risolverebbe questi problemi è interamente una risposta di destra è la risposta che fa leva soltanto sulle paure sulle divisioni sull'arroccamento della città ha rispetto a minacce che provengono evidentemente da dall'esterno della città spetta ecco questa è una risposta incivile
Mentre le il la la risposta che è una città civile come Torino deve dare è una risposta scritta commetti repressivi laddove ci siano patologie gravi perché nessuno di noi io per primo dico che la polizia i carabinieri le forze dell'ordine in particolare insomma devono intervenire là dove ci sono situazioni patologica là dove ci sono punte anche di emergenza le l'episodio che lei ha citato di questa di questo non ancora totalmente chiarito hanno il episodio dei Murazzi dove squadre o squadrate tipi di persone munite di i bastoni insomma hanno pensato forse si dice di parchi giustizia teste ecco queste non sono risposte civili e la le il problema che noi abbiamo davanti e e e noi lo abbiamo già affrontato così a Torino due anni fa ricorderanno anche gli ascoltatori che avevamo avuto questa sopra ISPO lezione sul caso di San Salvario la risposta che noi abbiamo dato ha fatto varie è stata una risposta molto articolata e complessa sono intervenute le forze dell'ordine con una con un intervento direi abbastanza massiccio sul territorio ma assieme alle forze dell'ordine c'è stato il comune che ha portato lire lo abbiamo fatto il vigile di quartiere è stato il primo quartiere di Torino nel quale noi diamo sperimentato il vigile di quartiere no poi
Abbiamo
A eliminato situazioni di degrado diciamo Ubu urbano che lì c'erano facendo tutta una serie di interventi anche di carattere specifico sulla viabilità sui negozi sulla chiusura di certi circoli privati eccetera eccetera quindi è una un una risposta articolata no e poi abbiamo fatto molte iniziative nei quartieri più a rischio chiamiamoli così molte iniziative di carattere culturale e sociale per favorire meccanismi di integrazione di conoscere da eccetera eccetera io ho ricevuto ieri di in comune come sindaco questa volta ho ricevuto il direttivo provinciale del del SIULP il sindacato di polizia e una ipotesi che a me pare molto interessante insomma e anche praticabile perché l'ho vista praticata in alcune città europee che ho visitato negli anni scorsi e quella anche di mettere sul territorio alcuni chiamiamoli così di alcuni pezzi di tecnologia no intere tipo le telecamere insomma tenere tenere sotto controllo o una parte di territorio che può essere a rischio con metri di controllo un pochino più efficaci e più continuativi di quelli che possono essere soltanto le pattuglie quindi insisto sul fatto che la domanda di legalità è una domanda legittima che deve essere presa molto sul set
Rio ciò che qualifica le diverse posizioni è la risposta che viene da
Ecco un'altra questione riguarda
Disoccupazione e naturalmente Torino è la città della FIAT e io volevo chiederle e quanto in qualche modo conta la FIAT
Nell'elezione di un sindaco a Torino il il suo appoggio conviene quindi anche poi degli industriali collegati alla stessa FIAT guardi il problema di Torino
Nel senso chiamiamolo strutturale del termine si chiama FIAT e quando dico FIAT intendo non tanto e non solo l'azienda evidentemente ma intendo tutto tutto il il la struttura produttiva che si è articolata sul territorio non solo la città in senso stretto ma insomma il territorio che gravita intorno alla città perché in questi ultimi anni e la crisi o la ristrutturazione fondamentalmente la delocalizzazione produttiva nel settore automobilistico che si trascina poi dietro anche tutto l'indole sto è un po'la crisi e il declino di Torino quindi nel questo è il problema il problema di Torino si chiama così
E la prospettiva di Torino è uscire da questa dipendenza creandosi altre strade altre possibilità io credo che la prospettiva fondamentale della nostra città sia quella di collocarsi oggi come una città che ha una una visione europea che si collega con altre città europee cosa che noi abbiamo fatto al di là delle Alpi soprattutto con Lione Ginevra e quindi capita spazi di sviluppo diversi da quelli tradizionali noi ne abbiamo perseguiti sostanzialmente due quello della cultura a Torino in questi anni c'è stata una una vera rinascita culturale di attività Titti iniziative di istituti rioni che sono nate e che fra l'altro l'anno scorso hanno prodotto un incremento significativo del turismo anche straniero che a Torino da molti anni non non esisteva e l'altra prospettiva è quella dell'innovazione tecnologica gli abbiamo quasi completato il cablaggio della città e dovunque questo è avvenuto ci sono stati sviluppi interessanti dal punto di vista dell'occhio passione lei mi chiede la FIAT come schierata quel tempo una leggenda no nella nostra città una città mono culturale mono produttiva chiavi vissuto decenni anche di di rapporto esclusivo no con questa grande azienda la città fabbrica ecco e perché dico che è un po'una leggenda ma perché personalmente non mi risulta che ci siano schieramenti i fiati in favore di questo o di quel candidato per dovetti dire quello che percepisco credo una FIAT giustamente vita molto riservata ecco che ha fatto un passo indietro rispetto alla città perché fra l'altro credo che oggi questo sia una convergenza di interessi Torino ha bisogno i manici partita una dipendenza così stretta con FIAT e al ha ha da parte sua FIAT ha certamente interesse a non dover di far carico di tutto ciò che sono i problemi della città quindi questo rapporto la Sconochini che io intravedo e foglio nel futuro di Torino è in fondo una convergenza di interessi anche anche se devo dire concludo su questo che sicuramente per alcuni decenni ancora fino a quando si capirà qual è il destino insomma delle automobili della nostra Europa sicuramente FIAT è una ricchezza per la città il distretto industriale dell'automobile collocato a Torino è una una risorsa che ci colloca in una in una dimensione europea importante quindi noi dobbiamo essere fieri di avere la FIAT anche se sappiamo benissimo che non è da qui che oggi
E in futuro ci saranno tanti posti di lavoro ecco in conclusione vuole fare un appello agli elettori perché scegliere la prospettiva delineata dalla sua candidatura e dall'Ulivo
Io credo che in questi quattro anni Torino abbia invertito la rotta cioè da una situazione di declino di cui quattro anni fa parlava come dell'unico esito possibile per la città e per il sistema territoriale che le gravita intorno oggi a Torino si discute di quale sviluppo
Abbiamo invertito la rotta perché abbiamo portato a Torino oltre mille miliardi di investimenti pubblici per le grandi infrastrutture che presto saranno cantierate abbiamo aperto la città a una dimensione ha un respiro più ampio il dimensione europea abbiamo appena concluso in questi giorni la Biennale dei giovani al sì del Mediterraneo per esempio che ha portato a Torino sei sette mila giovani da tutta Europa e da tutti i Paesi del Mediterraneo quindi gli abbiamo dato a Torino un respiro in nazionale che Torino da molti anni non aveva mai più visto e abbiamo tenuto su un terreno dei servizi sociali della della dell'attenzione a quelli che sono gli gli strati sociali più deboli che in una situazione di difficoltà come quella di Torino sono quelli che poi soffrono il più queste transizioni quindi abbiamo impostato un lavoro di grande respiro di grande prospettiva io credo che la ragione fondamentale per cui i torinesi e le torinesi dovrebbero ridarci fiducia e di non interrompere questo difficile faticoso ma importantissimo lavoro di progettazione del futuro perché è un lavoro che non può avere il respiro nell'arco di una sola amministrazione
Quattro anni di un di un mandato amministrativo con tutte le le le difficoltà di carattere normativo burocratico che che che fra l'altro non dipendono dal Comune ma dipendono dal contesto nel quale noi siamo inserite sono sono molto pochi quindi il rilancio della città questo
Sto grande progetto che noi abbiamo sul futuro di Torino ha bisogno Gtt farà alimentare laterali ringraziamo il sindaco di Torino Valentino Castellani