Direzione dei Democratici di Sinistra

Viene del giorno di oggi reca due punti il primo è un punto sulla situazione politica un secondo punto riguarda varie quindi io prego i compagni di fermarsi fino alla fine della discussione politica politica per affrontare questo secondo punto che tra gli altri con comprende anche la discussione è l'approvazione del Bilancio
Per cortesia prendete posto è stata il Silenzio siamo già in un'ora un'ora di ritardo
Bene si può chiudere la porta in fondo al corridoio in fondo per favore
Grazie
Allora senz'altro iniziamo i nostri lavori con il primo punto all'ordine del giorno sull'asse situazione politica
Da senz'altro la parola al compagno Massimo D'Alema per la relazione introduttiva
Abbiamo deciso di convocare la direzione prima del
Previsto seminario
I problemi del partito
Perché ci è sembrato giusto far precedere quell'impegno
Da un momento di discussione politica più generale
Sia sulla base del risultato elettorale
Anzi si dovrebbe dire dei risultati elettorali
Emersi dal
Lunga tornata di elezioni ballottaggi amministrativi regionali che hanno interessato circa dieci milioni di elettori a partire dal dal ventiquattro Di Maggio
Ma più in generale
In considerazione di quello che appare a tutti gli affetti
Su diversi fronti
Un passaggio difficile
E lo sviluppo della nostra azione politica e dell'azione riformatrice e di governo del centro sinistra
Innanzitutto credo che sia giusto
Tornare su una riflessione
Sul risultati elettorali
Più su una considerazione politica di insieme che non mi consentirete su un'analisi dettagliata di dati che considero conosciuti da parte dei compagni
Io vorrei innanzitutto rispondere ad una interpretazione che è stata data
I nostri avversari politici del risultato elettorale
Interpretato come uno spostamento a destra successo del polo di Berlusconi
Ora in realtà a mio giudizio questi elementi non ci sono nel risultato elettorale
Non si registra cioè uno spostamento verso l'opposizione di centrodestra
Di una parte dell'opinione pubblica e dell'elettorato
In realtà
Anche se in qualche caso
Errori compiuti o
Divisioni emersa nel campo del centrosinistra hanno facilitato il passaggio di qualche amministrazione al Polo
Tuttavia uno spostamento politico di fondo di opinione verso il centrodestra non c'è né mi pare il risultato
Sia in controtendenza rispetto ad un elemento di scarsa credibilità della destra come possibile alternativa di governo nel Paese
Tuttavia nel risultato elettorale emergono tre punti di riflessione
E di approfondimento critico a mio giudizio di grande rilievo
La prima questione che riguarda il Mezzogiorno
E in modo particolare alcune aree del Mezzogiorno
Cioè una differenziazione dei risultati
Che mette in evidenza come in alcune aree del Mezzogiorno la Sicilia la Sardegna la Puglia per molti aspetti
In misura minore la Campania e la Calabria
Ma in alcune grandi regioni meridionali noi assistiamo ad un radicamento della destra
Intendiamoci la destra era già in particolare in Sicilia in Puglia la forza politicamente maggiore
E va largamente prevalso nelle elezioni politiche
Governa le regioni
E tuttavia
La novità sta in un radicamento del centrodestra
E cioè in una capacità per molti aspetti nuova di tradurre una prevalenza politica e di opinione nel consolidamento di un tessuto di governo
Nella promozione di una classe dirigente locale in parte non del tutto ma in parte notevole attraverso il recupero di ceto politico delle forze di governo in particolare della democrazia cristiana del passaggio
Noi ci troviamo quindi di fronte ad un fenomeno probabilmente destinato a durare
E che tende a collocare grandi Regioni del Mezzogiorno all'opposizione rispetto al centrosinistra che governa il Paese
Io considero questo preoccupante
Forse noi abbiamo sottovalutato sia la capacità di riorganizzare vecchio sistema direi potere di organizzazione del consenso intorno alle regioni meridionali
Che restano in una situazione in cui i segnali di novità
Che vengono da Roma appaiono ancora lontani insufficienti
I grandi centri di rapporto con l'opinione pubblica con gli interessi centri erogatori della spessa
I centri di decisione da cui dipendono la possibilità di crescita economica sviluppo di aree di promozione di determinati interessi
Io credo che questo sia un motivo serio questo è il problema politico più rilevante che emerge dal voto
Ho neanche un interrogativo circa la capacità del centrosinistra così come oggi si configura cioè
Di
Conquistare la maggioranza sud
Non c'è dubbio che ad esempio nel Mezzogiorno la organizzazione del centro la persistenza del vecchio centro
Delle vecchie forme di organizzazione del sistema politico è stata maggiore rispetto alla dissoluzione dei partiti della Prima Repubblica che si è avuta nelle nel centro nord
Dove la spinta dell'opinione pubblica la spinta innovatrice negli anni tra il novantadue novantatré novantaquattro ha avuto un effetto totalmente risolutivo
è mezzogiorno questo processo
Si è scontrato con un'assai maggiore vischiosità nel rapporto tra politica e società
E noi corriamo il rischio della radicarsi di di un vecchio fondo
Intendiamoci questo fenomeno si è registrato in altri momenti della storia del Mezzogiorno
Per il Mezzogiorno è stato all'opposizione nei grandi momenti di cambiamento e di innovazione del Paese
E la conquista del Mezzogiorno diciamo est spesso avvenuta dall'alto diciamo
Così fu nel processo risorgimentale così fu nel dopoguerra quando la Democrazia Cristiana
Condusse per circa un decennio una battaglia di conquista del Mezzogiorno
In cui permanevano le fortissime posizioni di governo di consenso della vecchia destra monarchica
Io credo che noi siamo di fronte a un rischio di questo tipo e dobbiamo mettere a punto gli strumenti le idee anche di una politica di conquista del Mezzogiorno alla modernizzazione del Paese
Risultato elettorale segnala fortemente questo rischio
Secondo punto
Importante dico di riflessione riguarda evidentemente questo lo sapevamo ma non sempre sedizione tiene conto diciamo
Il peso determinante che ne ha nella nuova logica o sistema elettorale nuovo sistema politico
Ha la capacità di presentarsi agli elettori in modo unito sulla scegliendo candidati oculari in grado di raccogliere il consenso dei cittadini
Il fatto che tutte quelle scelte dominate da una logica meramente inter partes ittica automa vecchia cultura del comando burocratico sono destinate ad essere incontrare serie difficoltà
Io credo compagni che questo problema si pone in modo più acuto nelle aree dove noi siamo più forti
E dove la la forza dei partiti tradizionali in particolare del nostro partito
Può alimentare l'illusione che si possa continuare a fare politica secondo un una vecchia idea del rapporto partito società
Il voto contiene segnali da questo punto di vista molto molto chiari
Ci sono scricchiolii diciamo di un blocco di consenso della e anche delle forme tradizionali in cui questo consenso si esprime in cui era fortissimo elemento di delega al partito di fiducia verso il partito
Io credo che se noi pensassimo di mantenere in questa forma il blocco di consenso nostro nelle aree più forte nelle regioni rosse del Paese noi andremmo incontro a sorprese del tipo di quelle che si sono annunciate nel corso di questa tornata elettorale
Allora mente questo è una mia copre una considerazione che consegno ai compagni che vi dicono queste grandi regioni ci hanno sufficienti strumenti di indagine e di rapporto con la società
Per approfondire questo spunto e per prendere le misure necessarie per costruire un rapporto più
Innovativo con la società
Capace di evitare che si determinano fratture
Che si approfondiscano
Lacerazioni
Che possono portare anche al distacco
Di sedimenti consistenti io non considero in questi io penso che politicamente il dato di Parma forse anche di Luca eccetera un dato recuperabile
In termini politici
Perché se si votasse domani le elezioni politiche si potrebbe ricostituire un consenso maggioritario intorno al centrosinistra
Naturalmente questo dipende dalla capacità di elaborare di comprendere il significato del messaggio che viene dalla società
E di promuovere una innovazione di metodi di persone di forme di rapporto tra partiti e società civile
Naturalmente questi fenomeni molto forti di personalizzazione della politica di localismo che si erano già manifestati nelle elezioni di novembre
Sono fenomeni possono piacere o non piacere ma appartengono a questa fase
In qualche caso hanno giocato contro il Polo venuto clamorosamente a novembre
Laddove noi abbiamo avuto la possibilità di cavalcare queste spinte anche attraverso il ruolo di forti personalità qualche caso hanno giocato e giocano contro di noi non sono fenomeni diversi dal punto di vista della morfologia del sistema politico non c'è una grande diversità
Siamo due liste civiche che sono formate nell'area di centrodestra per sostenere i candidati del centrosinistra alle elezioni comunali amplificando Nest Successo
Dal punto di vista della fenomenologia politica non sono diverse dalle liste civiche che si sono formate nell'area del centrosinistra per sostenere i candidati del centrodestra
Determinandone il successo
Sono fenomeni che sono tipici di questa fase problema è che per governare queste spinte occorre una grande capacità politica forti personalità
Una duttilità nel rapporto tra politica e società civile che male si presta diciamo così
E ha S non è compatibile con vecchie logiche burocratiche con una visione statica del rapporto tra politica e società
Io credo che nel complesso questi processi debbano essere combattuti diciamo ma non li si combatte esorcizzare Antonio negando lì
Combatté mettendo in campo una strategia di riorganizzazione del sistema politico
Negandogli si finisce per esserne travolti
Infine c'è un dato
Più in generale ma che ci preoccupa perché investe per la prima volta in modo significativo anche l'elettorato nostro
Pesato un elemento di disaffezione di distacco
I disaffezione verso la politica forse anche persino comprensibile dopo una lunga fase intensa tumultuosa
Come se il Paese diciamo tirasse un sospiro senso di lanci di Vega ecco
Il calo dei votanti e difficilmente riconducibile ai sistemi elettorali io già ho visto le analisi diciamo i proporzionalisti dicono che il maggioritario allontana i cittadini i seguaci del maggioritario trovano nelle c'è il Friuli la conferma che invece il vecchio sistema elettorale disaffezione diciamo e di capelli dispute appassionanti che ci appassionano tanto in quanto non hanno alcuna consistenza sono quelle in generale che ci appassionano di più
In realtà è un fenomeno più generale
Quindi idee legali allontanamento di disaffezione per certi aspetti Berlusconi è riuscito attraverso l'estrema drammatizzazione
Dello scontro a richiamare al voto una parte del suo elettorato
Ma questo questa drammatizzazione nona invece suscitato una reazione diciamo elettorato di centro sinistra adeguata
Abbiamo alcuni casi davvero clamorosi disconosciamo casi di candidati del centrosinistra che nel ballottaggio raccolgono meno avuti col primo turno
E sono abbattuti come accaduto a Trapani da un candidato del centrodestra che risulta alla fine a essere eletto sindaco con mille voti in meno di quelli raccolti dal nostro candidato al primo turno quindi più votato e quello che diciamo non fa il Sindaco
Sono segni abbastanza preoccupanti secondo me
Di caduta di tensione politica
Se volete anche di e sono segnali che ci parlano anche di che cosa sono questi partiti ha compreso il nostro
Perché siccome lì diciamo non scattava più il premio perché avevamo già vinto al primo turno evidentemente tutti i candidati consiglieri già diventati tali hanno preferito diciamo riposarsi delle fatiche del però
Io però considero questi segnali molto grandi diciamo in uno schieramento democratico il prevalere di atteggiamenti e di logica di questo tipo
è a mio giudizio un segno molto gravi di allentamento della tensione politica di di caduta di Dini
Stimoli di
Tuttavia vedete io credo che sarebbe sbagliato sottovalutare questi
I segnali
I quali tuttavia non configurano secondo me una cesura un
Siccome è stato usato questo pare alle parallelo non siamo di fronte a un voto di Castellammare
Cioè non siamo di fronte ad un segnale che
Perché in sostanza questo risultato elettorale se poi si considerano i volontari con questi problemi
Segna una conferma del bipolarismo Cetto di questo complesso bipolarismo italiano così frantumato di di coalizioni di di di
E il fallimento di di ipotesi neo centriste badate che i candidati del centro presentati sì in quanto tali San che arrivano al ballottaggio si contano sul dito di una mano
Punto cioè
Alle
La sfida di governo e univoco
Collega in qualche caso ma questo terzo polo è in declino
Il bipolarismo avanza anche nel Nord
Certamente la riga resiste ma resiste
La tendenza bipolare esce fortemente conferma
Risultato del Friuli poi da questo punto di vista è abbastanza clamoroso
Perché le aspettative di un rilancio neo democristiano
Era considerato come potenzialmente intorno al venti venticinque per cento dei voti in realtà si sono rivelate totalmente infondate
E
Quella lista raccolto i voti dell'elettorato del Partito popolare come risulta anche abbastanza evidente dalla distribuzione dei voti di preferenza che sono andati ai candidati del Partito popolare pronto e basta
E nell'ambito del bipolarismo
Si conferma un dato di fondo in modo indiscutibile
E cioè che c'è una prevalenza del centrosinistra
E che il centrosinistra come tendenza di fondo del Paese come come come
Pendenza della opinione pubblica
E che la prevalenza del centrosinistra è maggiore oggi di quanto non fosse quando ci sono state le elezioni dell'aprile del mille novecentonovantasei
Io ricordo questi due dati di fondo che emergono dal dal dall'esame dei risultati elettorali
Non per ragioni consolatorie ma perché noi dobbiamo collocare diciamo ragioni politiche abbiamo collocare la riflessione critica in questo ambito
Cioè la riflessione critica sugli aspetti più problematici che emergono dal voto e che io ho ricordato
è necessaria ma deve essere collocata in questo ambito e cioè nell'ambito di una giudizio secondo cui l'evoluzione del sistema politico
Prosegue verso il bipolarismo malgrado i tentativi di deviare da questo cammino e che in questo assetto bipolare
La coalizione dell'Ulivo
Continua ad essere
Vincente
Potenzialmente vincente noi non abbiamo bisogno di deviare quindi né dal bipolarismo né di mettere in discussione quella Paolo che abbiamo costruito
Quella coalizione quel sistema di alleanze
Perché essa appare tuttora in grado conquistare la maggioranza del Paese e di continuare a governare Italia
La discussione di questi giorni è stata resa più cioè più
E più concitata diciamo almeno fino al dato del Friuli
Io credo per ragioni che vanno al di là del risultato elettorale e cioè per la coincidenza tra un risultato elettorale in parte deludente in qualche caso allarmante e un passaggio di fase
Questo passaggio di fase è segnato dalla conclusione
Di un periodo dell'azione di governo caratterizzato dall'obiettivo europeo
E anche dal successo europeo
Dalla sconfitta della Bicamerale e quindi del procedimento di riforma costituzionale incardinato in Parlamento
E io aggiungo ne parlerò alla fine Brecht perché per ci sarà il tema del seminario non c'è dubbio anche che
Sono venuti al pettine alcuni dubbi
Riguardano il rapporto tra la costruzione del nuovo partito della sinistra la sua collocazione nella evoluzione del sistema politico italiano nel rapporto con la coalizione dell'Ulivo diciamoci la verità noi abbia avvertiamo una battuta d'arresto una difficoltà su tutte e tre le direttrici che hanno caratterizzato con successo la nostra politica negli ultimi quattro anni
Cioè
Il lo sforzo per portare a compimento la transizione democratica attraverso le riforme costituzionali
E anche attraverso un patto costituente con la destra stata una posizione caratterizzato in modo molto forte la nostra politica
Il processo di modernizzazione del Paese attraverso il governo di centro sinistra
Pronta riformatrice
E infine quella idea di costruzione di una rinnovata grande forza della sinistra europea come perno di una coalizione di centro sinistra
Su tutti e tre questi punti
Che sono gli aspetti fondamentali della nostra politica
Noi abbiamo registrato registriamo un momento di difficoltà
Io credo che
Affronterò partitamente diciamo questi tre punti ma pongo da subito diciamo un interrogativo a cui bisogna che diamo una risposta diciamo altri
Se cioè queste difficoltà tale da richiedere un mutamento sostanziale della nostra linea politica
Io di io credo di no
E credo che noi faremmo un errore grave
Soprattutto se noi anziché affrontare queste difficoltà
Dall'alto della posizione che abbiamo conquistato resta una posizione dominante nello sviluppo della vicenda politica di questo Paese che io non vedo in campo altre proposte forti
Di governo della transizione italiana
E quindi vogliamo affrontare certamente con serietà il problema di come rilanciare questa politica
Oppure se riteniamo che si debba andare ad una correzione sostanziale
Nel momento in cui si delinea un attacco
Perché io credo che noi siamo che queste difficoltà non nascano soltanto da
Inerzie errori
Che pure si sono manifestati
Qualche aspetto di ambiguità politica
Che deve essere senza drammi sciolto senza drammi sciolto
Siamo permetterci diciamo di cadere
Delle zone d'ombra ecco
Ci sono questi aspetti e ne parlerò
Ma credo anche che noi ci troviamo di fronte ad un attacco di cui dobbiamo comprendere meglio la natura anche per vedere quali contromisure Iside si possono avere
Cioè non c'è dubbio che nella decisione di far fallire il processo della riforma costituzionale
E anche nel tentativo sia pure disordinato in queste ore
Di fare precipitare la situazione politica del Paese
Non casualmente questa azione avviene in uno smentendo clamorosamente diciamo ex post
L'idea che bicamerale governo fossero due sentieri alternativi
O addirittura due iniziative destinate a confliggere
E poi abbiamo avuto a lungo in campo questa interpretazione era sbagliata
In queste iniziativa
Pendente quindi a bloccare le riforme
A fare precipitare la situazione politica
E secondo me sì appalesa un disegno politico
Questo disegno politico non è quello di una rivincita del poco sull'Ulivo
è del tutto evidente diciamo che l'obiettivo non è quello del tutto legittimo diciamo di una rivincita del centrodestra nel quadro del bipolarismo
Questo obiettivo politico è quello di scardinare il bipolarismo italiano così come si è venuto costruendo nel corso di questi anni
Di riportare indietro tutta la situazione nella convinzione
Che nel quadro di questo bipolarismo
Sia molto difficile scalzare la sinistra dal governo del paese
Io credo che noi ci troviamo di fronte al primo serio tentativo diciamo
Di
Scacciare la sinistra D'Agostino del Paese
Avendo la sinistra svolto quella funzione diciamo che in altri momenti della storia nazionale al cioè di affrontare le difficoltà alle emergenze di di riso
Avendo la sinistra risolto il non piccolo problema portare questo paese in Europa e di fare accettare ad un blocco sociale una politica di sacrifici di rigore
Che nessun altro avrebbe saputo costruire nelle condizioni di consenso come è stato fatto in questi anni
E avanti un disegno che tende a scalzare la sinistra dal governo del paese
Rimettendo in discussione la natura i caratteri del bipolarismo italiano
Io non credo che noi dobbiamo valutare di io credo che questo disegno non abbia un grande consenso nell'opinione pubblica e che possa essere battuto
Ma lei valutarne la pericolosità non dobbiamo guardare soltanto alle manifestazioni politiche che possono apparire più inconsistenti
è del tutto evidente che c'è una una sponda internazionale
Voglio approfondire questo è un tema che richiederebbe una riflessione ma è chiaro che c'è a partire dall'aspro conflitto che caratterizza la campagna elettorale tedesca
Un disegno di riscossa neo moderata neo conservatrice in Europa altro canto che la sinistra governi tutta l'Europa diciamo alla vigilia
Ti un salto di qualità del del processo di unificazione europea
Evidentemente è qualcosa che che forze consistenti della la borghesia del mondo conservatore europeo non accetta la cui reagiscono e non c'è il minimo dubbio che l'Italia si presenta un po'come l'anello debole della catena diciamo del della catena di governo della sinistra europea per la particolare difficoltà della coalizione che sorregge il governo per la mancanza di una forte tradizione riformista
Per la fragilità e la frammentarie sta del sistema politico italiano
Io vendevo un elemento comprensive non è un complotto un'azione politica una controffensiva che individua nella situazione italiana un possibile punto debole
E l'asse
Di governo riformista della sinistra europea
Io penso che questa iniziativa neo moderata abbia anche una sponda in determinati settori del mondo imprenditoriale
Che si muovono in questa direzione
Tendo a collegare diciamo non per malizia ma insomma così un po'in termini
Gli indizi sono molto ora si affollano diciamo
Questa crescita di un'offensiva neo confessionale diciamo questo
Possibile che in poche settimane vengano sul tappeto del del Paese fosse lo abbiamo concluso qualche errore da questo punto di vista nella gestione di ma insomma
La porto la la la bioetica la la fecondazione artificiale la scuola c'era c'è una crescita crescendo diciamo l'incalzare
Non
Non del tutto legittima l'aprire la necessità che io avverto a cui noi non dobbiamo rispondere in modo rozzamente laicista che si apra un confronto
Su grandi questioni enti che
Ma come dire un uso direttamente politico di questi temi allo scopo di richiamare diciamo le forze cattoliche ad una
Ad una mobilitazione iniziale evidentemente di rottura dell'alleanza di centro sinistra d'altro canto la lettura poi di certi giornali espressione talvolta allora anche autorevole del mondo cattolico mostra una tale inclusività nella vicina la vicenda politica italiana una tale carica di aggressività eccetera che avvalora questi sospetti
Io penso che sullo sfondo delle nostre difficoltà c'è quindi questa iniziativa questi iniziative aperta esiti molto diversi
Questa iniziativa evidentemente può fare ritornare alla situazione verso una logica neo moderata proporzionale
è chiaro che ci sarebbe anche questo
Questo intento l'onorevole Berlusconi che è stato sedotto dai strateghi diciamo di questa e questa nuova strategia ha tradito questa intenzione cioè a un certo punto contusi altitudine ospita l'ha detto quasi potrebbe di fatto a proporzionale poi dovuto fare marcia indietro
Ma è evidente che e apparendo abbastanza difficile diciamo una un'azione politica che riporti indietro il Paese l'obiettivo può essere un obiettivo per certi aspetti più insidioso
E cioè quello di ridisegnare il bipolarismo italiano
Secondo un asse che si considera più europeo che viene presentato come più europeo poi sforzo a dimostrare che questo è un giudizio non molto fondato e che non è prudente avvalorare da parte sta che in qualche modo tende a costruire in Italia un'alternanza fra un centro moderato
E la sinistra
Ora parliamoci chiaro dice un'operazione di questo tipo
è una finta
Trasformazione del nostro paese in una democrazia dell'alternanza
Vorrei che questo ci fosse chiaro Uccio
Tecnica gettare le basi per una nuova stagione di egemonia moderata in questo Paese che
Io non credo che in Italia ci possa essere una democrazia dell'alternanza fra il centro moderato e la sinistra
Tendo a considerare che questo tipo di alternanza oramai è abbastanza difficile da pensarsi anche in Europa dove in generale ci sono coalizioni di centro sinistra
Ho partiti che incorporano nella loro impostazione loro rappresentanza una cultura di centro partiti o coalizioni
E non è vero
Che diciamo in Europa l'alternanza tra popolari e socialisti è il tratto dominante della democrazia europea perché se questo è vero in Germania certamente non è vero in molti altri paesi dove popolari socialisti collaborano
Coperti
O se non collaborano nel governo popolari e socialisti socialisti collaborano con forze di ispirazione liberale in coalizione di centro sinistra
Ma comunque sia diciamo questo è un elemento di riflessione cioè e quanto attiene all'Italia io credo che un disegno di questo tipo ci sia non è un caso che un disegno di questo tipo mette in conto l'obiettivo di spingere la destra in una posizione di minorità
E mette in allarme e diciamo chiude nell'angolo anche Alleanza Nazionale si che appaiono in una evidente difficoltà politica e strategica
Vorrei dire che per certi aspetti
Una grande operazione di imitazione diciamo di quello che facemmo noi dopo la sconfitta del mille novecentonovantaquattro
Quando
Con una azione politica coraggiosa e che poi si è rivelata efficace
Cd staccava modo diciamo dal
Al polo progressista
Non per abbandonare il bipolarismo a per riorganizzare il bipolarismo italiano fra una coalizione di centrosinistra e centrodestra
Per conquistare il centro o una parte essenziale di quel centro senza il quale è molto difficile pensare di poter governare questo Paese
E lo facemmo anche in quel caso senza rompere a sinistra ma certamente riguadagnando una forte autonomia politica diciamo perché
Dodici muovemmo con una nostra autonomia politica rispetto alla logica del blocco progressista perché altrimenti non avremmo potuto fare quella politica il dialogo con i popolari il sostegno al governo Dini e tutto quello che abbiamo fatto per
Con l'obiettivo di
Riorganizzare il bipolarismo italiano in termini più competitivi
E di conquistare la possibilità di governare il Paese
Ora intendiamo cioè del tutto legittimo venga avanti un'iniziativa di questo tipo
Il grande problema è
Come si risponde
Attraverso quali iniziativa politica attraverso quale progetto di evoluzione del sistema politico italiano attraverso quale qualità dell'azione di Governo e della battaglia riformatrice
In questo senso mi sono permesso di dire ma era una frase in un discorso di un un quarto riusciamo che se la risposta della sinistra italiana a questa nuova fax e quella di dire che bisogna sterzare a sinistra
E sta risposta equivale a dire prego accomodatevi
Mi sono sentito dare del geometra da un illustre architetto invece della politica io capisco che la battuta ridotta ridotta così può apparire una battuta ma siccome veniamo da una lunga storia
E da una certa cultura diciamo credevo che avesse uno al al di là degli aspetti geometrici una forza evocativa ecco
Di quella cultura che evidentemente non è poi così diffusa in tutti noi diciamo cioè in realtà forse linea ingannato il nuovo diciamo nel quale credevo che una riflessione di questo tipo non suonasse poi così stravagante o nuova è
Cioè che una risposta di quel tipo radicalizzare a sinistra di fronte ad una operazione che si dispiega con questo respiro e che ripeto al di là delle soggettività politica dietro forze rilevanti
Sia una risposta minoritaria e perbene
Io credo vedete che la vera grande sfida
Consiste nella capacità di
Imprimere una forte accelerazione al profilo riformatore del centro sinistra in tutti i campi
Al processo di riorganizzazione dello schieramento politico di centrosinistra
E naturalmente fare questo
Imprimere questa accelerazione all'azione riformatrice
Senza ridurre l'ampiezza sociale politica culturale della coalizione che governa il Paese ma anzi possibilmente allargandola io credo che torni diciamo certi in termini nuovi
Un modo di fondo della nostra riflessione cioè quel nodo sul nesso tra riforme alleanze se vogliamo usare terminologia antica ma insomma
Che poi il problema modernissimo giudice tra
Un disegno di innovazione di modernizzazione del Paese e la capacità di costruire intorno a questo disegno una Forte
Coalizione sociale e culturale in grado di governare questo Paese
Cosa che la sinistra da sola
O il mondo che noi in modo esclusivo rappresentiamo prevalente rappresentiamo non è in grado di fare
Eppure
Caso di
Spiegare perché è evidente che è così
E quindi evidente che la risposta che noi dobbiamo dare
è una risposta che deve unire le forze del centro sinistra
Che deve promuovere una più alta unificazione
Io qui ci sono alcuni nodi che affronteremo spero con serenità diciamo insomma
Tutte le iniziative che mirano a scardinare io posso vado io posso capire la polemica politica non mi ha mai spaventato
Anzi ritengo che sia il sale della terra
Ne quando ci sono degli attacchi io mai invocato delle solidarietà perché lo ritengo pericoloso
è comunque una cosa hanno un sapore antico diciamo
Ma sinceramente
Che in un momento di questo tipo
Di fronte all'attacco cui è sottoposto il Partito Popolare
E anche di fronte alla reazione
Del partito popolare a questo attacco si ritenga dall'interno del nostro partito
Che l'obiettivo principale è quello di bombardare il patto D'Alema Marini e qualcosa io considero
Io l'inverno all'imbocco solidarietà contro posizioni di questo tipo
E l'invito a considerarle dannose
Perché è chiaro che se dovessero prevalere nel nostro partito concezioni di questo tipo
A Sanremo il danno non è a me diciamo ma evidentemente è come dire a tutta la costruzione su cui si regge il governo di questo Paese
E su cui si regge la possibilità di una evoluzione democratica ma detto questo diciamo
Spero che non prevalgano queste posizioni
Al di là della sgradevolezza del modo in cui si esprimono diciamo spero che non prevalgano o contesti prevalgono avvertiamo qui vicino e loro
Tra l'altro diciamo com'è del tutto evidente se si spezza quelle gamme
Se ci dividiamo ad un bivio a quel bivio noi chiediamo una strada o ripetere un'altra credibile ore più comoda vorrei che questo fosse chiaro
E quindi io credo che nella loro posizione c'è oggi una fermezza democratica una la conferma che questa coalizione si fonda su convincimenti di fondo su valori e che è un punto essenziale da salvaguardare
A meno che doccia
Io sono convinto pongo in modo dubitativo motori si dia una risposta ecco a questi problemi
Quindi io sottolineo molto questo punto oggi noi dobbiamo fare delle cose
Dobbiamo prendere iniziative sul piano della battaglia riformatrice sul Piano del governo del paese avendo l'occhio acché le iniziative che prendiamo consolidino e allarghino
Lo schieramento politico sociale e culturale che regge il governo del Paese se salta questo nesso
Che si apre un dibattito astratto sugli obiettivi
Che prescinde
Alla organizzazione del consenso dal consolidamento della coalizione io credo che noi ci mettiamo su una strada sbagliata
Radicalismo che secondo me non ci porta da nessuna parte
Il primo problema è quello di come si rimette in campo una iniziativa sui temi della riforma costituzionale
Io non voglio tornare faranno i compagni se lo ritengano sui sulle ragioni che ci hanno spinto a volere la commissione bicamerale e sulle posizioni che abbiamo sostenuto all'interno del processo costituente
Invito ad un esame pacato riusciamo perché
La commissione bicamerale è stata una scelta
Politica congressuale nostra ed elettorale dell'Ulivo non invenzione diciamo ho negli occhi è uno degli obiettivi che ci proponeva
Le posizioni di merito che abbiamo sostenuto in quella sede erano posizioni che erano il frutto di una nostra elaborazione
L'apertura del nostro partito alla ipotesi semipresidenziale
Temperata
Era contenuta nel documento congressuale che è stato approvato dalla stragrande maggioranza dei nostri scritti
L'ipotesi della elezione popolare di un Presidente della Repubblica non governante
Era uno dei punti caratterizzanti della tesi uno del programma dell'Ulivo pongono è padrone di cambiare opinione cioè sono per la massima libertà però credo che si debba ricordare che noi abbiamo fatto una scelta che era una scelta nelle forme commissione bicamerale nei contenuti fonte contenuti fondamentali diciamo coerente con l'impostazione delle cose che abbiamo deciso insieme
Siccome io vedo che poi le cose che decidiamo insieme non sempre vengono ritenuti da tutti vincolanti forse bisogna che troviamo dei modi diversi decidere insieme più chiari e più perso piccoli sciatta
Dello confuso
Che restino più impressa la memoria
Io credo che il tentativo della bicamerale sia stato un momento importante dello sviluppo dell'azione politica del centrosinistra
Non abbiamo condotto con grande rigore
Senza cedere senza accedere a compromessi deteriori su nessun punto
Senza mai mettere in discussione la tenuta della coalizione di governo anzi in qualche caso pagando qualche prezzo riusciamo alla necessità di non determinare lacerazioni insanabili tra le forze fondamentali che reggevano il governo del Paese
La Bicamerale ha avuto successo nel senso che alla fine ha delineato un progetto di riforma costituzionale non lo ha approvato non delinea
Questo progetto aveva dei punti deboli senza dubbio degli aspetti contraddittori poteva essere migliorato tanto è vero che il Parlamento lo aveva avviato lavoro per migliorarlo su punti estremamente qualificati
Io credo per esempio che l'impianto federalista complessivo che emerge a questo punto da lavoro del Parlamento non soltanto per la Bicamerale sia un punto forte di avanzamento del nostro sistema
E l'averlo
Muto anche che la Bicamerale ha contribuito a garantire la stabilità politica
E anche a garantire in una fase difficilissima un rapporto teso conflittuale ma più civile tra le forze politiche
Più civile meno lacerante
Con tutto vantaggio per le istituzioni per la governabilità del Paese
Le ragioni per cui questo processo è stato interrotto solo da ragioni politiche certo io c'è stato un un difetto grave di questa vicenda cioè noi non siamo riusciti
A costruire intorno al al progetto della riforma costituzionale un consenso e una adesione tali da fare pagare a Berlusconi un prezzo alto nel momento in cui Luís a voluto la rottura
Questo è dipeso
Anche lo dico senza infingimenti da
Ricco
Errori di conduzione cioè da una da una scelta di
Lavorare con un tono basso nella nel convincimento che questo fosse il modo migliore per ottenere il risultato
Mentre forse a cose viste diciamo il risultato forse forse avrebbe potuto essere ottenuto attraverso una battaglia politica più aperti attraverso la costruzione di un consenso di una battaglia più aperta
Ha pesato anche c'è un clima di diffidenza in una parte importante dell'opinione di sinistra
Una campagna diciamo che atteso a presentare la Bicamerale la ricerca di un'intesa con gli altri sulle riforme
Di per sé come un cedimento come un pasticcio come l'anticamera della svendita dei magistrati come un osceno connubio con tutto il PRI paggio diciamo di una cultura minoritaria subalterna straccione diciamo che costituisce un peso secondo
La palla al piede non saprei come definire altrimenti diciamo
Una fatica
Per una forza che voglia governare il Paese voglia e che voglia indirizza aree diciamo concorrere in modo determinante
A
Guidare la transizione italiana
Perché e ha è apparso del tutto evidente badate
è apparso del tutto evidente
Che il processo delle riforme costituzionali non soltanto non era un cedimento
Non soltanto non era un osceno connubio
Ma era un'iniziativa che avrebbe portato a un consolidamento del bipolarismo
Tanto è vero che quelli che vogliono colpire la sinistra
Hanno fatto fallire le riforme costituzionali non le hanno fatte fare
E se fosse stato vero che fare quelle riforme era la tomba della sembrerebbero fatte fare vedete c'è un riscontro come dire abbastanza elementare
E l'impedirle che ha aperto la strada ad una controffensiva
Non è realizzabile
Io penso che noi non possiamo lasciare il campo della riforma costituzionale
Che se in questo momento ne dicesse va be'si è chiusa questa storia esso dedichiamo cioè i problemi seri Berno e cioè noi faremmo un grave errore intanto perché questi problemi seri hanno a che vedere con le riforme costituzionali
E nell'azione di governo noi misuriamo ogni giorno quanto è difficile governare un Paese che ha un impianto istituzionale arcaico
Che non e non è centrato sul principio di responsabilità che non consente di prendere delle decisioni in tempi ragionevoli
Quindi riassetto del sistema istituzionale ha molto a che vedere con l'azione di governo
In secondo luogo perché io temo che l'incapacità di autoriforma apra la strada spinte regressive
Ad una sfiducia dei cittadini
Che esso e un clima di questo genere e il clima nel quale più facilmente può mettere radici Lissi davvero
Una spinta di tipo plebiscitario io non voglio immaginare che zitti in che situazione ci si troverà sistema democratico in Italia quando noi dopo avere promesso elezione popolare del capo lo Stato ci troveremo nel Parlamento
Se come può accadere
Diciamo dopo dieci quindici scrutini non se ne esce come il Paese può vivere
Un passaggio di questo tipo un Paese nel quale l'Agenzia abituata a leggere il sindaco ha situati vivere la politica in un modo nuovo modo più europeo non è più
Normale
Io quindi Alberto con forte preoccupazione
Il rischio che si crei la sensazione che il centro sinistra c'è e ci abbiamo provato
Facciamo un passo indietro e qualcuno addirittura tirando un bel sospiro di sollievo ci siamo levati questo pericolo delle riforme costituzionali questa idea strampalata che bisognava fare le riforme costituzionali
Un atteggiamento di questo tipo sarebbe mie opere
E io credo dopo non ci dovremmo stupire diciamo se ci troviamo di fronte al fatto che questo diventa come può diventare veramente la testa d'ariete di una controffensiva del centrodestra
Io sono contrario alla proposta dell'Assemblea costituente
Intorno alla quale tuttavia si coalizza all'intera opposizione più qualche frangia della maggioranza
Cosa che credo ci debba già preoccupati
Perché già questo dà il senso di come una posizione miope conservatrice non reggerebbe a lungo sarebbe travolta io credo che l'Assemblea costituente rappresenti oggi nel concreto con testo in questa proposta viene rilanciato una proposta strumentale
Perché è del tutto evidente che dopo che non si è voluto un'intesa nella Bicamerale noi avremmo una campagna elettorale lacerante
Che porterebbe a una strenua frammentazione Police ebbe la prova generale della destrutturazione del bipolarismo del maggioritario
E dove può avremmo un'assemblea nella quale non sarebbe possibile costruire nessun accordo
E ci sarebbe un confuso conflitto tra diverse ipotesi istituzionali
Credo che dobbiamo avanzare come abbiamo detto in questi giorni puntuali proposte di riforma alle quali gruppi parlamentari del centrosinistra stanno lavorando
Intorno alle quali promuovere L'Unità de L'Ulivo almeno dato che è apparso molto difficile avere una più ampia unità della maggioranza di governo
L'unità dell'Ulivo intorno a proposte di riforma
Sulle quali aprire un confronto e un dialogo con l'opposizione e in grado per la loro natura di incalzare di sollecitare anche l'opposizione non di attivare una contrapposizione ma di determinare o
Una
La scomposizione dei blocchi politici che abbiamo di fronte
Si sta lavorando su
Quattro punti
Uno è quello di una proposta federalista
Che riprenda i principi federalisti fondamentali diciamo attorno ai quali si era lavorato
L'altra è una proposta di elezione popolare del presidente della Repubblica
Presidente di garanzia
Capo dello Stato ha rilanciato questo tema con la sua proposta di qualche giorno fa
E io trovo in interessanti importante in questo tema si è stato rilanciato anche dal capo dello Stato
Io credo che si possa lavorare su una proposta di semplificazione del procedimento legislativo cioè una proposta che interviene sul sull'attività del Parlamento sul rapporto Governo Parlamento anche per salvare alcune delle novità
Più significative che avevamo introdotto nel progetto di riforma da questo punto di vista un governo più forte nel rapporto col Parlamento
E infine si sostiene io sono d'accordo che per quanto attiene alla parte sulle garanzie
Si possa senza toccare l'ordinamento diciamo introdurre in Costituzione il richiamo ai qui principi garantisti sanciti anche dalla dichiarazione europea sui diritti umani l'uomo che
Attengono diciamo i principi di garanzia che devono reggere il processo penale
Quindi in sostanza attraverso proposte più circoscritte e rilanciare su tutti i punti essenziali sarà poi il Parlamento a individuare le priorità le questioni
Io vedo una priorità non c'è dubbio che temporalmente politicamente la priorità al federalismo temporalmente il tema dell'elezione del Presidente della Repubblica si impone come noto se noi avessimo la forza di rimetterlo al centro del confronto
Politico anche per l'evidente connessione tra questa riforma è tutta l'evoluzione della vicenda politica del Paese
In questo quadro nel quadro cioè della iniziativa sui temi costituzionali e istituzionali si colloca la discussione che si è avviata sulla questione del referendum io certamente trovato diciamo che Toni apocalittici di questa discussione
Mi sono sembrati sinceramente abbastanza comprensibile
Nessuno fra di noi aperto uno scontro o ha promosso una campagna contro il referendum promosso da Segni Di Pietro sostenuto da ambienti della Confindustria ad alcuni compagni del nostro partito
Anzi quando questo referendum fu annunciato nell'assemblea di Firenze io stesso dissi iniziative che possono concorrere apporre dal basso
Il tema di una
Di una coerente evoluzione maggioritaria e bipolare
Nello stesso tempo diciamo erano in campo sono in campo già da diverso tempo due iniziative referendarie
Io vorrei ricordare che quando Passigli presentò l'ipotesi di un referendum per rafforzare il maggioritario eliminando il meccanismo che premi ai perdenti questo è lo scorporo
Allargando la quota proporzionale
I promotori dell'altro referendum apprezzarono questa iniziale
Ricordo che nessuno abbia detto che l'iniziativa negativa sbagliata
Alle
Per cui
Avevo motivo di ritenere diciamo che il sostegno che poteva venire non da noi dall'Ulivo a questo referendum con l'intento di rafforzare il sistema maggioritario
Potesse essere da tutti apprezzato ho visto invece che sia registrato una polemica anche con toni ed espressioni sinceramente tragicomica s'
Cosa sconcertanti c'è
Io ribadisco il punto
Noi siamo di fronte a due iniziative referendari
Io dopo
La sconfitta della Bicamerale ho avvertito la necessità non soltanto d'iniziativa parlamentare ma anche di una iniziativa in grado di poveretta è sesso
Tra queste due iniziative referendarie una si presenta ai miei occhi poi come certamente più modesta nei suoi intenti ma anche tecnicamente più corretta perché promette se volete poco fa lo mantiene
L'altra per l'opacità del quesito diciamo per la improbabilità degli esiti molto ambiziosa
Maggioritario puro ma produce una legge elettorale
A me sembra strana invece sulla sinistra perfetta a me sembra strana
Il referendum contro lo scorporo c'è anche un vantaggio che non considero secondario
E cioè che viene considerato con favore dall'insieme delle forze politiche dell'Ulivo mentre l'altro
Fieramente avversato dai nostri alleati di Governo dice
Olanda e questi dovette nel mondo dell'Ulivo si possano mettere le dita negli occhi e quelli che fanno parte dell'Ulivo è una cosa che
Mi ha sempre lasciato perplesso
è una concezione politica che mi ha sempre lasciato perplesso ma naturalmente può darsi che invece sia ragionevole non voglio entrare ma le farfalle a me mi lascia perplesso può darsi che invece si ha ragione e sia giusto si debba fare così diciamo che questo aiuti
Quindi in sostanza
Da queste considerazioni se mi consentite terra terra nasceva e nasce una certa propensione a dire
Sosteniamo questo referendum che non si contrappone all'altro si continua è che si contrappone all'altro referente si contrappone a quelli che vogliono tornare indietro
Ha l'obiettivo di rafforzare il sistema maggioritario su cui può esserci una più larga convergenza dell'Ulivo
Le forze che compongono questa coalizione
Io non prenderete non pensavo che questa considerazione dovesse suscitare tante
Tanti risentimenti tante risposte piccate ce la fa
Personalmente nutro delle perplessità sull'altro meccanismo perché vedete una modesta quota proporzionale che eliminando i il il favore ai perdenti diciamo diventa ancora più modesta può esserci o non esserci ma in sostanza non altera il risultato della sfida maggioritaria
Il recupero invece sostanzialmente casuale di un quarto del Parlamento
Può uno può dire una probabilità remota ma può portare a rovesciare il risultato del maggioritario
Oltre al fatto che io temo e questo mette in campo una considerazione più profonda che forse una volta dovremmo fare in un apposito seminario diciamo
Che un sistema che promette la elezione dei perdenti col più alto quoziente favorisce normalmente il localismo il fai da te perché determina diciamo non c'è notabile non abbia l'aspettativa
Se non di vincere di avere un quoziente che gli consente di entrare in Parlamento allora io credo che noi forse qui dobbiamo chiarire perché ci sono due concezioni del maggioritario
C'è un maggioritario che ci porta in Europa
E ci può essere un maggioritario che ci riporta all'Italia dell'inizio del secolo
Cioè ad una idea trasformista giolittiano
Io sono per la verità è che ci porta in Europa dove le lezioni sono una sfida per il governo tra grandi forze progetti politici
Quindi stiamo attenti ecco a non hanno un approdare inveisce ad una idea di evoluzione del sistema politico che è il contrario di quello che voglia
E ripeto io ne faccio colpa i promotori del referendum penso che loro abbiano progettato questo sistema elettorale è evidente che il referendum abrogativo è uno stessi rivela qui uno strumento improprio a risolvere il problema etiche che si vuole porre e chiaro che l'intento di promotori sarebbe di avere un sistema maggioritario uninominale all'inglese diciamo salvo poi sostenere e parte di essi che invece dovrebbero col doppio turno ma questa è una dichiarazione di principio diciamo che non ha
E Chiara questo in questo intendimento è chiaro dice però l'effetto e quello che io ho ricordato e questo non può essere trascurato nel momento in cui si prendeva esclusivo sostiene c'
Intendimenti sono nobili ma gli assetti poi devono essere in qualche modo misurati
Aggiungo una considerazione sulla quale che rubò al professor Sartori attento analista della materia
Che la frammentazione partitica in Italia non deriva dalla quota proporzionale che come è noto produce esclusivamente sei partiti
Perché con lo sbarramento al quattro per cento seleziona molto
La frammentazione deriva proprio dal sistema a turno unico
Che obbliga le contrapposte coalizioni a raccogliere ogni minimo frammento diciamo non potere fare alcuna selezione proprio perché la forza di ricatto diciamo dei dei gruppi minori consiste nella possibilità di presentare un candidato nel collegio il quale può sottrarre al candidato principale del centrosinistra o del centrodestra i voti necessari a prevalere
E quindi alla fine non si pone rimedio al mare principale
E che insisto la quota proporzionale
Se viene più modestamente ridotta e se si toglie di mezzo il meccanismo pasticciato che era per i anche che si presta raggiri che lo scorporo sostanzialmente non produce né la frammentazione dei partiti
Ne alterati risultato del maggioritario
Cioè si spara contro una cosa che può esserci o non esserci ma non è il male diciamo e si rischia di enfatizzare il male
E cioè quel meccanismo inevitabilmente spartitorio diciamo che che è legato all'applicazione del maggioritario a turno unico in un paese multipartitico come l'Italia
Comunque insomma sono considerazioni ripeto queste ultime che desumo dalle analisi più serie sulla materia che ci sono in circolazione
Personalmente io avanzo una proposta a questo punto onde evitare insomma che questa questione diventi una Geremia de
Se la direzione del nostro partito esprimerà come dire un favore al sostegno al referendum contro lo scorporo io propongo che si decida qui di sottoporre la questione al comitato nazionale dell'Ulivo
E che la decisione di lanciare una campagna nel Paese sia assunta in quell'assegno
Anche perché sinceramente non vorrei che alla fine si
Venisse fuori che i partiti sono contro la Società tutti questi di questi imbrogli diciamo così abbiamo vissuti tanti in questi anni e credo che non è il momento in cui sia utile riproporre
E quindi la mia opinione è che sarebbe bene lanciare una grande campagna popolare a sostegno del referendum per rafforzare il maggioritario
Se voi sarete d'accordo io sono per sottoporre questa proposta al comitato nazionale dell'Ulivo perché venga discussa
E perché si assuma in quella sede una decisione dato che questo Comitato nazionale mi sembra la sede più propria per discutere per dieci
Alcune considerazioni Company voglio fare prima di venire poi ad uno spunto finale sul tema del partito
Sui problemi legati alla
Discussione che si è aperta
A partire dalla riunione tra i segretari dei partiti di governo
Solo la
Rilancio dell'azione di governo
Io non voglio qui voi mi consentirete fare un esame su tutti i diversi capitoli
Noi certamente daremo il nostro contributo
Alla riflessione che si è aperta
Sia attraverso l'azione dei gruppi parlamentari sia attraverso il contributo che le nostre compagne e compagni che fanno parte dell'esecutivo del governo daranno
Alla definizione di obiettivi di scadenze
In grado di come ha detto Prodi nella riunione che abbiamo fatto insieme l'altro giorno
Di delineare un nuovo ciclo dell'azione riformatrice del governo
Personalmente ritengo che la base di questo nuovo ciclo ce l'Indirizzo generale
Sia assai ben definito nella risoluzione che i gruppi parlamentari di maggioranza approvarono in accompagnamento al documento di programmazione economica e finanziaria
Siccome si tratta di una risoluzione ponderosa
Assai significativa i anche ricca di indicazioni sui tempi diciamo io la dal per conosciuta e della risparmi
Allora la distribuì Remo e nella lista
Io credo che quella resti la base
Non abbiamo non è che dobbiamo inventare noi abbiamo una base molto ben definita
Anche chiaramente una base
Già fortemente innovativa cioè una risoluzione che guarda in avanti e che indica obiettivi di riforma impegnativi e coraggio
Vedete io penso che in questi giorni e forse anche le difficoltà aiutano a superare certe discussioni inutili
Sì è un prosciolta positivamente la disputa se ci debba essere o no una seconda fase nell'azione di governo pare che poi gli ho trovato anche una buona soluzione linguistica del problema dice
Un nuovo ciclo dell'azione riformatrice
è del tutto evidente badate lo dico con profonda convinzione
Che
Una scelta spessa
Di portare la lira a far parte del sito della nuova moneta europea
E la politica di rigore che si è accompagnata a questa scelta
Hanno già costituito l'avvio di una profonda trasformazione della società nazionali
E cioè l'avvio di quel mutamento
Da un blocco sociale imperniato sulla rendita sulla distribuzione clientelare del denaro pubblico
Verso un Paese proiettato verso lo sviluppo e la modernizzazione
Si è determinato uno spostamento di risorse verso lo sviluppo verso la capitalizzazione delle imprese qua si tratta di vedere se noi saremo capaci di accompagnare a questo quelle riforme dei mercati finanziari quella creazione di opportunità
Che diciamo rendono effettuale questa potenzialità
Ma insomma io considero la moneta europea per l'Italia una grande riforma non una scelta diciamo una grande riforma all'avvio di una grande riforma
Della società e dell'economia nazionale
Oltre che l'opportunità per il nostro Paese di partecipare come protagonista ad una dei grandi fatti politici di questo fin e secolo che
è chiaro che l'avvento dell'Europa
Insomma anche l'accelerazione dei processi politici europei è uno dei grandi fatti
Che
Segni hanno la costruzione di un nuovo equilibrio mondiale dopo la fine
Della della guerra fredda e del bipolarismo Est-Ovest
Però è evidente e nello stesso tempo chi queste riforme che si è avviata ha bisogno di un'azione coerente
Di innovazione
E che questa opera di innovazione deve essere condotta dal centrosinistra con una forte attenzione ai problemi dell'equità
E dell'allargamento del nostro blocco sociale
E delle opportunità che si danno al Paese
Ora qui si è creato indubbiamente diciamo un punto di tensione
Vedete io l'ho persino per scontato che uno schieramento un governo che vogliono riformare e che quindi fanno la riforma del commercio
Possono entrare in conflitto con una parte non tutto quel mondo sarebbe sbagliato perché in quel mondo ci sono anche forze dinamiche che possono apprezzare ma Chiarato in conflitto
In questo Paese non si fanno riforme senza aprire conflitti
Io posso capire che l'opera di riorganizzazione della pubblica amministrazione possano anche qui incalzare rendite conservatorismi posizioni corporative burocratici
Però resto persuaso che noi abbiamo bisogno per vincere questa sfida riformatrice se alla fine abbiamo contro tutti diciamo diranno che hai che belle edema lì si chiude diciamo di mantenere e rafforzare il consenso innanzitutto delle forze fondamentali a cui l'Ulivo si è rivolto per le forze produttive moderna del Paese le nuove generazioni il mondo intellettuale
Ed è qui che si sono introdotte tensione
Si è aperto un problema con il mondo imprenditoriale sul tema delle trentacinque ore come lo sa Tour pagati io sono per portare avanti il disegno di legge del governo non sono per tornare indietro ma sapendo diciamo che però questo apre un problema
E lavorando per costruire un nuovo punto di compromesso col mondo imprenditoriale
E il di cui si abbiamo bisogno se vogliamo
Cogliere tutte le opportunità di una nuova fase di sviluppo
C'è un punto pesante i difficoltà col movimento sindacale
Che per un verso non apprezza la proposta delle trentacinque ore che è un punto detentivi seria difficoltà perché fare qualcosa che irrita gli imprenditori non è apprezzato dai sindacati diciamo ci vuole un coraggio titanico ecco
E dall'altra parte diciamo il mondo sindacale
Incalza per quello che viene avvertito come un ritardo sui temi dell'occupazione con una denuncia non priva di un fondamento
A cui non credo che si possa rispondere aspettate perché i meccanismi della ripresa produrranno poi l'occupazione intanto perché credo che sia dubbio però non mi sentirei di sottoscrivere un'affermazione di questo genere con certezza
E poi perché penso che sia una risposta inadeguata rispetto al drammaticità e alla urgenza della grande questione del lavoro soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare per le nuove generazioni
Io credo quindi che lo sforzo debba interi debba
Concentrarsi
Sui tre punti che mi sembrano essenziali per delineare il profilo riformatore di questa coalizione non voglio ma da tempo non vorrei che da questa elencazione
Sì registrassero mancanze che sicuramente sono cruciali ma in questo momento
Non pretendo di fare un programma di governo e il mio compito oltretutto ma di dare un contributo di accennare ad alcuni punti essenziali poi noi un contributo lo daremo e lo stiamo preparando anche in modo più organico scritto
Come è giusto che si faccia ho fornirlo al Presidente del Consiglio al Governo perché possa rappresentare uno spunto di riflessione
E i punti essenziali mi sembra quello in grado lavoro Mezzogiorno
Ora qui io apprezzo i risultati i primi risultati
Di una politica di programmazione negoziata
Che attraverso contratti d'area e patti territoriali si sforza di sostenere quelle iniziative di sviluppo che vengono anche progettate dal basso
E di mettere in relazione forze imprenditoriali italiane e straniere del nord e del sud con le opportunità nuove che possono incentivarne e incoraggiarmi iniziativa indubbiamente questa politica comincia a produrre qualche risultato
Temo però che
Questo procedimento
Porti a soluzioni parziali limitate
Rispetto alla pressione sociale
Possa persino accentuare non una ragionevole competitività tra aree del Mezzogiorno cosa che secondo me è giusto
E non dobbiamo pensare a uno sviluppo uniforme può pensare a valorizzare diverse vocazioni anche a si possono anche avere diverse velocità
Ma se si sedimentano delle iniquità
Sì sì se diventano dell'iniquità noi possiamo avere delle tensioni ingovernabile cioè come spiegare all'imprenditore
Che due anni fa ha costruito una fabbrica fuori dalla dall'ingresso nel contratto d'area lì fuori diciamo
Che se fossero due anni dopo e fosse spostata di trecento metri avrebbe avuto delle opportunità che di qui bisogna stare molto attenti noi possiamo creare progressivamente una situazione di di tensioni all'interno del Mezzogiorno che
Io veramente non io non condivido voglio precisarlo idea di Confindustria di estendere a tutto il Mezzogiorno le condizioni speciali dei contratti d'area
Però avverto che c'è bisogno di alcune grandi scelte di delineare anche in modo più preciso alcune grandi scelte unificati
Soggiorno non può essere concepito la questione dello sviluppo del lavoro nel Mezzogiorno può essere concepito soltanto come il problema cui si dà una risposta attraverso una somma di interventi in aree particolari
Anche se questo procedimento va sostenuto e dobbiamo fare in modo che giunga rapidamente a massa critica diciamo ce ne sia un numero elevato
E quindi torna la riflessione naturalmente io so questo un punto delicato comporta anche
Per gli aspetti fiscali e contributivi una confronto o in sede europea no non scontato diciamo ma torna la riflessione su al quelle alcune grandi scelte sociale
Che possono
Concentrare
Rendere anche evidenti concentrare le opportunità per le imprese
Che investono nel Mezzogiorno sono moltissime di queste opportunità ma sono frammentate
Alcune grandi scelte di carattere infrastrutturale
Dici via discutiamo decidiamo io non voglio adesso aprire qui un dibattito dice ma
Bisogna che queste grandi scelte infrastrutturali abbiano anche
Il contengano un messaggio alla sedi aperto un dibattito anche tra di noi sulla questione del ponte sullo Stretto sì ponte sullo Stretto no io io sinceramente non voglio entrare adesso in questa discussione temo che noi siamo un Paese che ha delle difficoltà a realizzare questo tipo di ci vogliono altri sistemi politici altre opinioni pubbliche diciamo e altri Paesi li fanno il ponte da noi credo che sia un'impresa molto difficile ecco
Però noi bisogna che diamo una risposta ecco io sento il bisogno che in un tempo ragionevole si dia una risposta se la risposta è no bisogna dire che cos'altro
Che cos'altro
Cioè quello che sì ho capito certamente anche meno fango però naturalmente il problema di come noi colleghiamo il Mezzogiorno all'Europa se vogliamo valorizzare le nuove potenzialità se vogliamo fare una politica per il turismo se vogliamo fare una politica che mette in relazione il sistema portuale del Mezzogiorno che è in ripresa
Con i grandi mercati europei non può limitarsi al tema pure essenziale di un intervento
Sull'assetto del territorio e sull'ambiente
Qui io sente il bisogno che da questa discussione da questa verifica
Emergano anche i punti sui quali noi lanciamo un segnale di carattere generale al Mezzogiorno
Fra questi punti penso che abbia una sua importanza anche il tema dell'agenzia
E torno a dire
Non l'agenzia intesa come una nuova yiddish
Non è l'agenzia con il mandato di fare duecento mila trecento mila assunzioni
Ma una struttura
Che non si limiti a raggruppare l'esistente
A Chieri organizzi
Le forze che sono in campo
Per mettersi al servizio di una politica di sviluppo di progettazione di creazione d'impresa
In modo più efficace di quanto Nunzia accaduto sino ad oggi
Io penso che qui abbiamo avuto una lentezza c'è una fatica ci fa una fatica si fa fatica a decidere su questo tema dell'agenzia si è tenuta aperta una discussione per un tempo interminabile badate una delle ragioni
Della difficoltà nel rapporto con il sindacato l'opinione pubblica e anche in questa
Fatidica che noi compiamo a prendere delle decisioni rapidi a lanciare dei segnali immediatamente percepiti
Il secondo punto su cui voglio mettere l'accento riguarda il tema fondamentale della scuola
Io credo che lo sbaglio lemma nasconderci il fatto che c'è un malessere nel mondo della scuola ciò malessere degli insegnanti
Anche per la per la loro condizione materiale per il loro status
C'è
Una forte sensibilità
Sì vale l'autonomia che noi abbiamo fortemente sostenuto ha però creato anche la paura
Che la scuola pubblica e in particolare nelle aree più deboli venga abbandonata a se stessa che venga meno una garanzia statale del suo funzionamento
Poi abbiamo il paese in cui questo tema di una garanzia statale ha retto a lungo il rapporto fra Stato e cittadini
Io credo che la politica che è stata delineata
Innalzamento dell'obbligo autonomia riforma dei cicli
Istituzione delle scuole tecniche
è una politica
Io credo sia giusta
Però il problema è che noi siamo in grado di dare il messaggio che su questa politica investiamo ne facciamo un punto centrale della politica del governo e la facciamo camminare in tutti i suoi aspetti
E allora credo che questo comporta anche un investimento di risorse
Verso gli insegnanti verso il diritto allo studio
E allora e la capacità di portare avanti questo disegno riformatore in tutti i suoi aspetti cioè l'autonomia scolastica benissimo ma con l'innalzamento dell'obbligo con la riforma dei cicli qua
Altrimenti il rischio è che noi paghiamo il prezzo
Delle posizioni corporative che si sentono minacciate dal cambiamento
Senza mettere adeguatamente in movimento le forze interessate ad un rinnovamento che faccia della scuola uno dei
I punti essenziali della modernizzazione del Paese io avverto che siamo in un passaggio chiara questa delicatezza
E anche la discussione che io non devo Nizzola sulla la legge di parità e che comporterà problemi a sinistra approfondiremo diciamo ma noi da questo punto di vista eravamo venuti elaborando universo io ritengo giusta
E cioè che il riconoscimento della funzione pubblica che a certe condizioni svolgono anche istituti non pubblici non voluta con la difesa della laicità dello Stato e del carattere preminentemente pubblico della scuola
Ma quel tema
Se viene avanti in modo esclusivo è separato da un disegno complessivo di riforma
Rischia di diventare un punto lacerante e insostenibile
Io spero che questo venga compreso perché ritengo davvero
Questo ce lavoro e scuola mi sembrano i due grandi problemi su cui noi rimettiamo in ricostruiamo il nostro rapporto con la società
C'è poi la questione è complessa cito soltanto il titolo perché avviarmi a conclusione
Della
Necessario
Approfondimento diciamo se noi siamo in grado di introdurre cioè
Nel sistema fiscale e contributivo
Misure innovative in grado
Di
Aiutare le imprese
Difendendo il salario
E questo è un punto cruciale
E fra l'altro qui io cito c'è una discussione in corso sulla possibilità di una riforma del sistema contributivo
E ne comporti un significativo alleggerimento anche unificando la condizione dei lavoratori più giovani lavoratori dipendenti lavoratori atipici
La grande questione sociale in prospettiva
Naturalmente è una misura assai incisiva
E che anche un costo per la collettività
E io credo che valga la pena di approfondire la riflessione su questo punto
E se noi fossimo in grado di mettere a punto una forte proposta che si rivolge al mondo imprenditoriale del lavoro
Che quindi parla molto anche al Nord
E spezza quel patto perverso diciamo su cui ha lavorato la lega ma anche la destra tra imprenditori e operai
Contro la fiscalità romana
Io credo che questo è un punto decisivo oggi della questione settentrionale io capisco che sono questioni molto complesse non voglio riprendere elaborazioni tecniche lo faremo coi in modo approfondito
Ma io credo vedete che cash quando penso a questi tre punti lavoro Mezzogiorno scuola
Questione fiscale contributiva
Penso non soltanto a delle possibili scelte di governo
Ma anche a messaggi che puntano ad allargare in modo sostanziale il blocco sociale e l'area di consenso su cui si regge il governo del Paese
Verso il Nord verso il Sud
E sono le due grandi frontiere patate
E che restano due frontiere difficili perché tutti noi siamo stati abbastanza soddisfatti delle percentuali elettorali del Friuli
Ciò non cancella cioè che quella ricca però che quella ricca e civile Regione a come per il primo partito Berlusconi come secondo Bossi diciamo cosa della quale non credo
E noi che governiamo il Paese possiamo essere entusiasti ecco
In questi giorni
L'impegno per rilanciare l'azione del governo
Si scontrerà con il delicato passaggio del voto previsto alla Camera il ventitré prossimo
Sul disegno di legge di ratifica dell'allargamento dell'Alleanza atlantica
Io voglio dire subito che ritengo grave la posizione strumentale di una parte del centrodestra
Che sembra addirittura subordinare il suo voto favorevole alla ratifica all'annuncio di una crisi di governo
è doppiamente grave
Al di là di qualsiasi considerazione
Primo perché credo che non sia una grande prova di fedeltà atlantica diciamo strumentalizzare questa vicenda per ragioni di politica interna
Secondo perché il pollo pretende una crisi di governo senza avere alcuna idea di come possa essere governato questo Paese
Il che io credo da parte di forze politiche responsabili e o che si presumono tale diciamo e un segno inquietante di leggerezza
Ora però non c'è dubbio detto questo che il passaggio a una sua delicatezza
Badate che ho visto oggi i giornali dicono che ci sarebbe non c'è nessuna lì io credo che siamo tutti consapevoli che la questione ha una sua delicatezza
Ed è del tutto evidente che nel sottolineare questo
Non li vogliamo rimarcare la necessità
Che non ci sia un logoramento dell'immagine della forza del governo nel momento in cui si devono affrontare questi grandi problemi che sono di fronte a noi che dovranno essere affrontati
Già a partire dalle prossime scritti
Abbiamo cercato di discutere di comprendere io devo dire sinceramente che non uno sforzo unitario che stiamo compiendo e che ritengo essenziale per rilanciare consolidare il rapporto con Rifondazione Comunista come condizione per garantire la stabilità le riforme
Questo forse non solo questo ma certamente questo è uno dei punti più duri dice
Anche perché sinceramente non si capisce l'irrigidimento ideologico
Non voti non abbiamo una discussione da dobbiamo ratificare un trattato internazionale sull'allargamento della NATO
La reiezione di questo trattato dopo un partito politico si deve comportare come se il suo voto determinasse il risultato del voto un po'pensare un partito di dire invece la libertà di votare contro e tanto c'è chi si in carica
Di garantire che il trattato venga ratificato
Si può si può ragionevolmente pensare che è auspicabile per la sinistra la reiezione di questo trattato
Cioè il fatto che la NATO sbatte la porta in faccia l'Ungheria e la Polonia Repubblica Ceca
Alle classi dirigenti di quei Paesi alla sinistra di quei paesi che si è battuta per entrare nella NATO
C'è un obiettivo auspicabile
Io non riesco veramente non è una cosa che non riesco a capire
è ragionevole confondersi inevitabilmente con motivazioni del tutto diverso con la posizione di quei circoli conservatori che difendono la NATO come bastione dell'Occidente e quindi non vogliono che la NATO si
Dipende invece in qualche modo attraverso l'allargamento e attraverso la partnership con la Russia una struttura di sicurezza comune
Certo io non voglio confondere questo con una discussione del tutto legittima invece sulla possibile evoluzione del sistema di sicurezza cioè la possibilità in prospettiva diciamo che che un sistema di sicurezza comune possa essere assicurato anche senza la NATO dibattito culturale diciamo ma non è questo l'oggetto del voto il ventitré ma è questo l'oggetto
Cioè è e sono poi siamo pronti vogliamo fare un seminario vogliamo discutere vogliamo parlare Bertinotti ha rilanciato il tema della sicurezza europea accerto probabilmente bisogna che in modo coerente e ci diciamo che la sicurezza europea senza l'alleanza con gli Stati Uniti al di là se sia giusto o meno concepire una scelta di questo genere comporta un diverso peso dell'ASP
Icaro compagno Bertinotti tutto insieme
Dobbiamo anche dire agli italiani
Vogliamo un sistema di sicurezza che prescinda dalla NATO e che significa portare al sei per cento al sette per cento del PIL della spesa della difesa e questi cinque punti in più li toglieremo da qui da qui
So se no
Se no non si capisce
Cioè io ho la sensazione che qui ci troviamo di fronte ad un in bizzarri mento
Che può essere l'annuncio di una difficoltà più prolungata
Teniamoci o solo per affrontare questa questione con serenità
Devi farla me
è evidente il nostro impegno per la ratifica del trattato allargamento della NATO
Sono convinto che alla fine ci sarà una maggioranza parlamentare
è evidente che dal modo in cui si svilupperà la discussione diciamo il Presidente del Consiglio
Saprà trarre le sue valutazioni politiche
Non esistono né dissidi Nemo
è del tutto chiaro che da questo passaggio
Noi dobbiamo uscire
Con un forte e trasparente rilancio dell'azione di governo
Il che secondo me richiede un confronto politico
Un confronto politico parlamentare
Noi non possiamo dopo le discussioni di questi giorni
E alla luce di quello che avverrà all'inizio della prossima settimana pensare semplicemente di andare avanti
Abbiamo bisogno
Divenire ad un confronto col Parlamento e col Paese
Ridefinendo con precisione i nuovi obiettivi che il governo si pone e su questa base misurando il consenso della sua maggioranza
E nel dire questo
Senza alcun nervosismo vorrei rassicurare i giornali
La nostra preoccupazione eh senza alcun dubbio
Quella come abbiamo fatto in questi due anni con assoluta lealtà
Di delineare un percorso che Dini erano al Governo e al Presidente del Consiglio
La massima forza
Per rapporto col Parlamento e col Paese
Perché noi abbiamo una chiara consapevolezza nel momento in cui vediamo nel governo lo strumento per portare avanti un disegno riformatore così coraggioso incisivo che soltanto un governo forte il suo rapporto con il Paese con la maggioranza con il Parlamento
Può essere in grado di vincere queste sfide
Di non c'è in noi alcun intento di logoramento
Tutto al contrario cioè la volontà di condurre la verifica di questi giorni con l'obiettivo che il governo ne esca più forte che più autorevole
D'altro canto cari compagni sinceramente quando si apre il gradino di una strana discussione
Come se noi fossimo una delle mie Trini
E come se si potesse avere una sorta di sordo conflitto tra il nostro essere democratici di sinistra il nostro essere Ulivo il nostro essere governo del paese
Io credo che questo tipo di discussione è un giochino da ceto politico perché per il cittadino italiano medio
Il nostro partito l'Ulivo e il governo sono la stessa cosa
Quindi diciamo fatto che noi ci mettiamo a a dividere il capello in tre è un esercizio ripeto che non va oltre le anticamere
E qualche palazzo della politica perché giustamente quelli che almeno per la strada ci ritengono come siamo la principale forza di governo la principale forza dell'Ulivo
Io sono persuaso questo è l'ultima considerazione che voglio fare rinviando al seminario sul partito una discussione più approfondita su questo tema
Che la situazione richiede
Con una forte ed equilibrato rilancio della impostazione che noi abbiamo dato al tema del rapporto fra l'Ulivo
Il nostro partito
Ho detto anche in una recente intervista che abbiamo bisogno di più Ulivo
E ribadisco questa affermazione
Abbiamo bisogno cioè di una di una coalizione dell'Ulivo più unita
Che si dia strutture di direzione comuni a livello nazionale a livello locale
Che sappia compiere con autorevolezza le scelte necessarie governare le situazioni locali la scelta dei candidati
Anche con coraggio innovativo
Quando necessario misurando i consensi attraverso elezioni primarie attraverso forme coraggiose diciamo che si possono fare soltanto se non diventa una tema di conflitto tra i partiti ma vengono governate dalla coalizione ed alle sue strutture comuni
E sono perché su tutti i temi principali ci sia una grande attenzione a portare avanti iniziative condivise e partecipate
Dall'insieme della coalizione
Naturalmente l'Ulivo a cui penso io è l'unico quello che esiste
L'Ulivo è una coalizione di forze
Una coalizione di partiti grandi e piccoli
è una coalizione nella quale accanto ai partiti grandi e piccoli sono presenti e rappresentati anche i gruppi di cittadini che pur non facendo parte dei partiti hanno fiducia nell'Ulivo l'Ulivo è questo Complesso
Questa complessa costruzione
Di forze diverso
La riduzione dell'Ulivo
A ciò che c'è nell'Ulivo senza i partiti perdita se calice
Secca
Lo dico perché la forza dell'Ulivo star nel suo essere coalizione di più soggette
In grado nella loro diverse identità storia radicamento sociale di canalizzare il consenso tutte le volte che prevale una impostazione frettolosa
Che pensa di dire facciamo l'Ulivo leviamo di mezzo i partiti
Noi otteniamo un risultato
Che è quello di una perdita della capacità di consenso l'abbiamo degli esempi clamorosi in queste elezioni
Viste degli vivo e l'idea che il simbolo dell'Ulivo avrebbe attirato qualcosa di più eccetera che prendono meno in qualche caso molto meno
Di ciò che prendono lo stesso giorno magari nelle elezioni regionali i partiti che fanno parte dell'Ulivo
Molto meno di ciò che avevano preso le politiche i partiti che fanno parte dell'Ulivo casi in versi non ce ne sono oceano Daris
Quindi qui noi dobbiamo stare molto attenti l'Ulivo è una coalizione
è il simbolo maggioritario del centrosinistra
Quando l'Ulivo sostituisce soppianta i partiti l'Ulivo perde
A sinistra verso Rifondazione
E una parte dell'elettorato di sinistra vota per un partito di sinistra
Che in questi casi ottiene risultati assai brillanti più del giusto riusciamo e a destra
Perché una parte dell'elettorato cattolico moderato vota per altre formazioni politiche
E siccome L'Ulivo vince in quanto tiene insieme la sinistra e i moderati
Io credo che il modo di tenere insieme la Simest e moderati oggi in Italia e nell'ambito di una coalizione plurale
E in più la coalizione si interni e sui soggetti che la costituiscono più è forte
Non riducendo a questo naturalmente la sua forza
Con quella capacità di apertura alla quale io ho fatto cenno
Ma dati questo è un punto essenziale
E naturalmente questa questione è una questione che non possiamo risolvere in termini verbali
Siamo discuterne e risolverla in termini politici
Di convinzione perché se noi impostiamo le cose così
Allora anche il tema del nuovo partito dalla sinistra assume una sua rilevanza strategica non è un passaggio transitorio non è perché tanto poi no
è una grande scelta di fondo che risponde a un bisogno della sinistra italiana
Di organizzarsi in una forma nuova come parte del socialismo europeo
Risponde ad un bisogno della società nazionale perché non capisco perché l'Italia debba essere l'unico grande Paese dell'Europa che non dispone di un grande partito della sinistra riformista
Ed è qualcosa che va in Consiglio e con Lulic
Perché nel momento stesso in cui noi consideriamo questa scelta una scelta importante i rischi
Che lega la sinistra italiana all'Europa e a quello straordinario processo di ristrutturazione della sinistra mondiale che si va compiendo intorno all'Internazionale socialista
Noi però contrastiamo l'idea sbagliata
Che vogliamo costruire questo nuovo partito perché pensiamo che sia autosufficiente
Perché pensiamo anche noi che in Italia ci debba essere il bipolarismo tra la sinistra e il centro come pensano quelli che ci vogliono sconfiggere
Quindi un grande progetto
Nell'Ulivo perché l'Ulivo è la scelta strategica per il Governo e il rinnovamento dell'Italia
E è un modo come teniamo insieme questi due punti
Combattendo ossia le spinte a considerare il nuovo partito della sinistra una realtà transitoria secondaria rispetto all'Ulivo soggetto politico
Sia le spinte a considerare questo partito una realtà autosufficiente rispetto invece all'alleanza strategica dell'unico badate qui c'è un punto essenziale di equilibrio
Perché non è soltanto un equilibrio verbale che scriviamo in un documento per essere d'accordo noi e questo si potrebbe anche fare
E il tipo di messaggio che lanciamo i nostri
E se noi vogliamo costruire un grande partito gli dobbiamo dire che è una cosa importante costruire questo grande perché se contemporaneamente di diciamo belle avvolti dal grande valido però tanto non conta nulla perché tanto
E difficile e ci si impegnino è più facile che cerchi di andare a fare gli assessori
E se nello stesso tempo noi diciamo bisogna fare Olivo però intanto costruiamo il nostro partito perché poi governeremo da soli noi gettiamo il tarlo di un sospetto che logora la coalizione
Perché mai i nostri alleati dovrebbero stare con inattesa che noi ci mettiamo in condizione di scaricarli se ne vanno prima
Ci scaricano
Quindi quindi è un punto essenziale del messaggio che noi lanciamo al Paese
Essere un messaggio e ai nostri che è in grado di motivare fortemente la costruzione di un grande partito delle sue nuove forme di rapporto con la società e direi persino di un suo statuto di ideale e di valori
Un partito una comunità di persone che stanno insieme sulla base di convincimenti di valori comuni di un progetto comune se no è una sede
E noi siamo di fronte alla necessità di di sbarretta costruire l'universo dei valori delle idealità di una sinistra moderna il senso di appartenenza di una sinistra moderna
E dall'altra parte l'unico scelta non transitoria alleanza strategica
Collaborazione organica a confronto continuo di culture come condizione per governare il Paese
Io non credo che noi possiamo giocare
Ora noi definiamo in modo molto chiaro questo punto
Oppure ogni ambiguità su questo punto ci indebolisce
Nel nostro rapporto con la società nel nostro rapporto con la coalizione
E io avverto che su questo abbiamo avuto un elemento di ambiguità
In un senso o nell'altro abbiamo finito per alimentare una sorta di sordo conflitto Ulivo-Partito
Che non ha alcuna senso e lo dico naturalmente in termini non soltanto critici ma anche autocritici nel senso che diciamo poi uno sì fa si accetta che gli si cuce addosso un certo vestito in qualche modo diventa finisce per essere corresponsabile l'abito che porta ecco io sono convinto che il Congresso debba servire anche ad approfondire questo punto banchieri io dovevo in termini non equivoci
Naturalmente doveva servire anche ad altro
E cioè a
Dare il maggiore forza maggiore spesso
A quel processo costituente che abbiamo avviato in un modo o o forse un po'frettoloso un po'burocratico
è saggio non è arrivato
In ma non dico alla società in molte nostre sezioni non si è capito il perché
E e quindi quando non si capisce il perché
Difficile che la gente si immobilizza
Io resto convinto
Naturalmente molto presto non si può fare un bilancio di una scelta di questa portata alle prime elezioni comunali
E noi un primo bilancio lo faremo le elezioni europee
Primo Bilancio significativo
Io resto convinto che questo progetto di una nuova formazione della sinistra in grado di unificare le storie famiglie ma soprattutto di parlare alla nuova generazione è un progetto importante
è un progetto denso
Un progetto all'altezza di questo passaggio della storia nazionale
E quindi credo che con molta serietà e delicatezza dobbiamo riprendere in mano
Dobbiamo vedere come Verratti corriamo nelle sue forme organizzative nel suo rapporto con la società eccome anche mobilitiamo forze intellettuali per arricchirlo dal punto di vista dell'elaborazione
E dal punto di vista dello spessore anche con cui questo grande progetto si presenta al Paese come io vi chiedo scusa ho finito per la lunghezza delle considerazioni politiche che ho voluto proporre ad un vostro esame
E anche per la inevitabile problematicità di alcuni punti
Ma d'altro canto io credo che noi abbiamo fatto bene
A convocare la direzione malgrado il fatto che ci troviamo in un passaggio politico
Di quelli nei quali normalmente non si facevano le riunioni di questo genere
Però io sono anche persuaso primo che noi siamo un partito diverso da quelle di una volta
Secondo che la discussione di questo organismo saprà essere libertà e nello stesso tempo responsabile perché sappiamo tutti quali giornate complesse attendano il Paese e credo che tutti vogliamo uscirne con un Governo è una maggioranza più forti grazie
E le compagnie io direi che abbiamo avuto mettere altro tempo e mezza perché già siamo all'orario molto avanzata e io mi chiedo io mi chiedo comprensione e collaborazione perché a questo punto della mattinata e gli intrighi iscritti a parlare sono quarantotto
Questo complica molto ma semplifica perché ad esempio sicuramente dovremo interrompere
Per la una pausa quindi sicuramente dovremo riprendere pomeriggio quindi io vi propongo di interrompere alle ore dodici pelli prendere allora ore quale mi scusate le quattordici
E riprendere alle quindici queste aveva prima decisione
Naturalmente il tempo degli interventi è stata già stabilito ed è consuetudine che si è dieci minuti e quindi la presidenza lo farà rispettare già dall'inizio perché non credo che vadano penalizzati poi compagni che intervengono nel porno nel pomeriggio quindi io darei senz'altro
Se
Per favore
Io direi compagni che vogliono seguire la discussione di prendere posto compagni che per vari motivi hanno bisogno di uscire o di parlare di vedi di lasciare la sala
Altrimenti non possiamo iniziare gli interventi io direi che possiamo arrivare fino alle quattordici e quindi cercherei di averne almeno una decina questa mattina
Cominciando dal compagno Giuseppe Chiarante seguire il compagno Moreno Beschi
Se compagni presidente cominciare a parlare utilizzati aspetta un attimo e stanno uscendo aveva argomento
Stanno uscendo
Per favore compagni e lasciate rapidamente la sala quelli che sono lì a all'uscita e per favore chiudete la porta in modo che si possa iniziare il dibattito
La via dove il cielo è
Va bene nel breve tempo che ho a disposizione
Io mi propongo di intervenire solo sui problemi che riguardano il partito la sua vita in Terna le questioni che da ultimo ha sollevato il compagno D'Alema
Considerando questi problemi dal punto di vista e quell'osservatorio un po'particolare se volete un po'desueto
Ma che forse consente di vedere più cose che da altre posizioni
Che è il Consiglio nazionale dei galanti
Proprio perché scelgo di concentrarmi su questi temi
C'è una premessa politica di metodo che ritengo necessaria
Ed è che bisogna guardarsi
E va detto molto esplicitamente dall'errore di credere o fingere di credere
Talvolta traspare
E certe difficoltà molto lamentate negli ultimi tempi si possano superare con
Soluzioni organizzativi visti che magari con revisioni statutarie
O addirittura demonizzando correntismo e carrierismo quando invece alla base di queste difficoltà e mi pare che proprio le considerazioni che Massimo faceva nell'ultima parte del suo della sua relazione lo confermi no
Per alla le alla base di queste difficoltà ci sono prima di tutto
Questione di prospettiva di proposta strategica c'è una debolezza un'incertezza di proposta strategica
Che determina
Va in non pochi casi anche disaffezione disorientamento circa l'identità del partito la sua stessa collocazione politica
Rilevando questa debolezza o carenza di proposta strategica
A me pare che deve dire una cosa quasi ovvia
Alla quale non si rimedia dicendo come qualcuno fa
Che però c'è un'Italia in sulle scelte politiche e di schieramento sulle alleanze di governo questo è anche vero
Ed è vero anche perché non ci sono in questo momento valide alternative
Ma se si pensa che da anni ora lo confermava anche la quello che diceva il segretario danni il dibattito sul partito sulla sua prospettiva sulla sua collocazione strategica
Al di là della ricerca di un difficile equilibrio oscilla oscilla tra chi dice che l'obiettivo è di dar vita a una grande formazione di sinistra nel solco del socialismo europeo certi talk una formazione in quel che ha le sue alleanze nella coalizione di centro sinistra
O d'altra parte c'è invece chi indica la prospettiva di una nuova formazione che tende a identificarsi col complesso della coalizione non c'è davvero da scoprire se c'è fuori se poi c'è chi turchi constata
Che ci sono nel partito manifestazioni di confusione di disorientamento divisi di disaffezione anche su questioni fondamentali
Che riguardano la natura l'identità la prospettiva strategica lo stesso si può dire per la disputa che non è risolta e lo dimostra la discussione di questi giorni
La disputata la strategia referendaria e una più meditata strategia le riforme istituzionali sulla quale peraltro a me pare che non si sia discusso a sufficienza come dimostra anche
La situazione che si è aperta con l'esito della Bicamerale per questo io mi auguro un dibattito in vista del prossimo congresso che si sviluppi essenzialmente su questi temi di fondo che riguardano la strategia del partito e il suo avvenire perché di questo da molto tempo abbiamo bisogno
Va bene ai problemi della vita interna io voglio innanzitutto ricordare che già molto prima degli Stati generali di Firenze
Come Consiglio dei garanti del PDS
E credo che dobbiamo ripeterlo anche oggi come Consiglio dei garanti dei Democratici di sinistra abbiamo ritenuto doveroso denunciare le carenze della vita democratica interna e analizzarne le ragioni abbiamo parlato di un deficit di democrazia alla base individuandone le cause è prima di tutto nel fatto che sempre meno gli iscritti a al partito sono chiamati a decidere
Al punto che viene posto il problema di che cosa differenzia riscritto dal simpatizzante o dal semplice elettore sempre meno gli iscritti sono chiamati a decidere perché sempre di più
Sullo sci sia sulle scelte politiche sia sulle ad esempio sulle candidature elettorali sugli schieramenti elettorali mascherano regole certe di decisione c'è un continuo rimbalzo delle decisioni tra livello del partito e il livello della coalizione
E in ogni caso la decisione decisioni alla fine passano sopra la testa degli iscritti sopra gli organi di pace
Anche quelle forme di democrazia che sono previste nello statuto come referendum interno
Le elezioni primarie
Le consultazioni per formare le rose dei candidati
Non sono mai state se non sporadicamente con poste concretamente in atto io propongo per esempio dico e cercare di compiere un primo passo in questa direzione portare al seminario che si terrà a luglio la proposta di decidere sin d'ora che i candidati alle prove per quel che riguarda il partito i candidati alle prossime elezioni europee saranno scelti entro una rosa
Formata sulla base del voto a scrutinio segreto dei singoli iscritti
Ma più volte abbiamo anche denunciato un deficit di democrazia ai vertici del partito e ai due minuti ancora sta finendo a parte le ragioni le strategie di cui ha parlato prima si possono indicare due cause la prima e l'interpretazione di sport distorte ed esasperata data la dottrina che già in sé è a mio avviso è molto discutibile
Della democrazia di mandato intesa quasi come una sorta di delega in bianco al segretario
E decida tra un congresso e l'altro salvo pagare di persona nel caso di gravi errori politici ma soprattutto ha pesato negativamente il mancato bilanciamento
Del potere monocratico del segretario con quello di un organo politico collegiale
Che non può essere una direzione come queste evidentemente troppo numerosa
E non possono essere i due organismi più ristretti comitato politico ed esecutivo nessuno dei quali è veramente rappresentativo e che finiscono con lo svuotare sì a vicenda preposto pare a me è urgente un rilancio della democrazia interna
Anche prima del congresso in vista del congresso con la costituzione di un organo collegiale
Valgano i venticinque trenta persone come era un tempo la direzione che avevamo nel vecchio partito che sia davvero rappresentativo che sia il vero organo politeisti ricco di di vertice infine e chiudo per quel che riguarda l'avvio dell'esperienza dei Democratici di sinistra te sento riaffiorare troppa diffidenza e ha fatto bene Carniti a ciò a rimarcarlo nell'intervista dell'altro ieri sull'Unità
Nel confronto della pluralità di culture che inevitabilmente sono presente
Nella sinistra di oggi non ho tempo di sviluppare de quo di sviluppare questo punto voglio solo dire che se questa diffidenza verso il pluralismo culturale e politico non sarà del tutto superata se non ci sarà la capacità e la volontà di fare del confronto e dell'intreccio tra le diverse culture un elemento strategico di forza della nuova sinistra ci sarà poco cammino per i Democratici di sinistra e quella avviata con gli stati generali continuerà a sembrare
Una modesta combinazione organizzativa e Nomura iniziativa politica davvero innovatrice e di ampio respiro N
No qui in questa madre è difficile fare portare avanti il dibattito io vi prego le persone che sono in sala di non fare riunioni Dino parlare tra di voi c'è chi ha da parlare Cska
Chi sta in sala segue dibattito vi prego è veramente una situazione molto penosa allora a questo punto ha la parola Moreno Veschi
E segue Giorgio Napolitano
Non c'è Moreno Veschi
Allora Giorgio Napolitano ha già
Magari se quei Giorgio Bacci
Vorrei dire qualche parola sul passaggio di fase
Da cui è partito D'Alema
Innanzitutto passaggio di fase sul piano europeo
Non c'è dubbio che noi siamo di fronte ad una iniziativa consistente di aggregazione di forze del centro destra inclusive di ogni formazione di destra non radicale attorno al partito Popolare Europeo
In chiave anti
Partito socialista europeo o se si vuole iniziale gli accanita competizione sfida per la maggioranza almeno relativa nel parlamento europeo io credo che noi dobbiamo renderci conto e la portata di queste iniziative anche dei contraccolpi che può avvenire sul processo di integrazione europea
Essendo sei tradizionalmente distinte le forze del Partito popolare e del gruppo
Del partito popolare nel Parlamento europeo per posizioni tra le più conseguentemente europeisti che nel senso del processo di unificazione
Probabile che l'acquisizione di altre presenze contribuisca ad un'attenuazione di quell'impegno ad un'attenuazione di quello Indirizzo
Non so se si tratti non è un un bisticcio di parole
Di passaggio di fase o anche di fase di passaggio nel senso che non poco di questo tentativo ruota intorno
Alla prospettiva delle elezioni in Germania e anche motivato dalla prospettiva difficile delle elezioni in Germania difficile
Le forze che stiamo democratiche comunque credo che noi dobbiamo mettere nel conto di una riflessione Maggiore anche questo dato relativamente nuovo non del tutto nuovo perché non è di ieri la inclusione dei conservatori inglesi nel gruppo parlamentare del Partito popolare europeo ma sicuramente anche largamente nuovo sul piano nazionale italiano
Vorrei dire che l'affossamento delle riforme costituzionali o almeno del progetto di riforma
Sì Gino
Elaborato elaborato dalla Bicamerale
è realmente finalizzato a quello che io chiamerei un ritorno alla politica manovrata poi può darsi che ci sia anche il disegno di un po'
Di stampo moderato centrista moderato in alternativa un polo di sinistra ma mela estrema vaghezza allo stato attuale di questo disegno credo che emerga soprattutto un l'imperativo di ritorno di ritorno alla politica manovrata anche se non appaiono ancora ben definite le vie attraverso cui ci si possa arrivare possa essere perseguito io voglio dire e si tratta ovviamente di una scelta che va in senso antigeni polare sostanzialmente anti bipolare io voglio dire soltanto questo per parlare di attualità e anche gli attualità più o meno controversa a mio avviso
Non può a ciò rispondersi solo con il ricorso alla via referendaria e alla modifica della legge elettorale
Naturalmente noi sappiamo bene che la via attraverso cui si può perseguire un ritorno alla politica manovrata quella di una rielezione del
Della proporzionale e sappiamo che certamente una rafforzamento in senso maggioritario del sistema elettorale può contribuire a contrastare quel tentativo
E la destra del centrodestra io però desidero ribadire opinioni non recente che ho avuto in altri momenti modo di esprimere e argomentare più ampiamente
Vedo ancora abbastanza ardua la strada di un consenso per una modifica della di della legge elettorale che veramente poi corrisponda all'Obiettivo voluto all'esigenza di un rafforzamento della dialettica bipolare e e vedo tutti i limiti della via referendaria in modo particolare considerò veramente una forma estrema di referendum manipolativo il quesito che è stato proposto attraverso oltre cento tagli taglietti abrasioni etc alla al sistema
Al sistema elettorale sistema elettorale vigente e allora bisogna decifrare chiaramente che la risposta a quell'obiettivo
La risposta a quell'obiettivo che persegue oggi le forze di destra o centrodestra
Sta necessariamente in un impegno faticoso di riproposizione
Delle riforme costituzionali la strada è stretta il sentiero è stretto quello del centotrentotto è molto stretto io potrei anche personalmente come dire inclinare a un certo pessimismo ma questo non ha nessuna importanza bisogna quindi capire che la sola risposta valida e un impegno faticoso di riproporsi dizione anche soltanto parziale e di una riforma costituzionale ma a questo scopo io vorrei mettere l'accento
Sull'esigenza di uno sforzo di coinvolgimento più ampio di quanto non si sia riusciti a realizzare
In rapporto con i lavori della Bicamerale
Uno sforzo di coinvolgimento di più ampia e forze sociali uno sforzo di coinvolgimento della cultura italiana
E segnatamente della cultura giuridico istituzionale da cui nel corso pur non Breve dei lavori della Bicamerale
Sono venute più Riserve e silenzi che contributi impegnati e anche di ciò si è sentito il pezzo
Siamo in un passaggio difficile
Più generalmente parlando ora per superarlo non c'è dubbio e occorre farò brevemente un accenno più avanti procura rilanciare arricchire l'azione di governo
Valorizzarne
La carica innovativa che già c'è
Rafforzarne ulteriormente la carica riformatrici
Però io credo che sia altre chiamate ma non so ancora
Ancora e ne prendono due in più
Chiedo scusa credo che però si tratta egualmente non voglio fare una questione di più e di meno recuperare come forze politiche capacità di analisi dell'evoluzione sociale
Delle correnti di opinione delle tendenze culturali come base questa capacità di analisi per una battaglia delle idee
Che poi oggi deve farsi come sappiamo battaglia di comunicazione per un'elaborazione programmatica e per una mobilitazione popolare per obiettivi di riforma
Che sono le cose di cui stiamo scontando maggiormente l'insufficienza
Anche nel Mezzogiorno e non solo nel Mezzogiorno
E queste sono le funzioni pesci pure del partito dei partiti delle forze politiche
Più i problemi vengono attraverso l'analisi la battaglia delle idee la partecipazione sociale proporsi spine i loro dati reali e lui l'alloro ricchezza più seguito per far carico il Governo nelle sue scelte nella sua azione e quando parlo di pro veleni mi permetto di dire non mi riferisco solo ai problemi indicati nella risoluzione parlamentare sul DPEF
Io sono convintissimo dell'importanza di questo documento ma una volta si sarebbe detto che scaviamo eccessivamente nell'economicismo
Ci sono altre problematiche che vengono generalmente sottaciute e che sono fortemente percepite e rilevanti da tutti i punti di vista anche per le loro ricadute politiche e di opinione
E solo problematiche di giustizia e di sicurezza solo problematiche di garanzie e di diritti e disordine
Pubblico e civile su cui in realtà siamo scarsamente impegnati e e allora è difficile anche che si crei ad esempio un clima io dico un clima e ci capiamo
Pensare sulla base di una innovazione forte come la recente legge sulla immigrazione una politica dell'immigrazione in questo paese diceva è molto difficile esercitare nelle condizioni di oggi quelle funzioni che io considero precipue
Dei partiti le forze politiche ma bisogna dire che in qualche misura esse sono state puramente e semplicemente perse di vista e allora rischia di risultare alterato anche il rapporto tra partiti di maggioranza
E il governo
Io credo che i partiti di maggioranza
Non possono considerare loro funzione essenziale
Quella di fare da pubblicisti giudici dell'azione di governo e non penso che la preoccupazione maggiore della maggioranza parlamentare debba essere quella di caratterizzarsi rispetto al Governo
Occorre un rapporto di consultazione schietta e tempestiva su scelte essenziali e provvedimenti fondamentali del Governo questo sì
Ed è però altra cosa rispetto ad una tendenziale operazioni come quella che ho segnalato si impone uno sforzo serio dall'interno del governo
Per raccogliere contributi di analisi e propositivi che vengono dai partiti e anche sollecitazioni mi permetto di dire discrete
Per correzioni e accelerazioni nell'azione del Governo e di questo sforzo sia chiaro dobbiamo avvertire tutta la responsabilità innanzitutto noi che facciamo parte di questa compagine di Governo grazie
E Giorgio Baldi sì come
Fabrizio Matteucci io direi che nel corso dell'intervento di banche possiamo considerare chiuse le iscrizioni
Quanto tempo
Lecce perfetto
Allora schematicamente per stare effettivamente ai tempi nel ragionamento di D'Alema e non da adesso ma direi dal dal periodo novantaquattro novantasei c'è un nucleo centrale che la coalizione e lui mi ha spiegato stamane come dire il senso e l'importanza su questo io non ho dubbi di sorta la coalizione non ne sono l'elemento di stabilità
Ma la coalizione e anche come dire lo strumento di protezione verso un meccanismo più erosivo del bipolarismo sa la variabilità delle maggioranze in Parlamento che effettivamente potrebbero costituire appunto un elemento erosivo delle del bipolarismo
Quindi tutto quanto può ferire la coalizione rompendo la bruscamente tutto questo è politicamente antagonista alla logica che abbiamo per brevità
Io dico questo è il problema adesso è capire che cosa esattamente la coalizione
Allora dalle mai se la correzione è un'alleanza di partiti ed è importante che anche nell'Ulivo la concezione di partito venga mantenuta
Una cosa però non deve essere dell'Ulivo L'Ulivo non può essere una coalizione di partiti i quali sono fondamentalmente caratterizzati dal loro senso d'appartenenza
Cioè l'identità distintiva dei partiti che stanno nell'Ulivo ove giustificata da fondamentali differenze culturali oppure è soggetta a un meccanismo di contaminazione
Cioè la il vero problema dell'Ulivo politico culturale e il rapporto con il mondo cattolico
Che ha dato i presupposti di principio
Che ritiene non compromessi e Bellini e che noi potremmo non condividere questo è il motivo fondamentale dell'Ulivo non è come dire l'accoglimento della frammentazione partitica che si schiera contro la destra
Se noi assumessimo questo con me elemento di guida in quel momento avremmo avallato il meccanismo di frammentazione
Questo mi porta a un altro elemento di del ragionamento ed è che quali sono i meccanismi espansivi dei Democratici di sinistra
Sono L'Unità c'è parte questo meccanismo sta all'unità della sinistra tradizionale che non si è ancora confluita nei Democratici di sinistra e questo il meccanismo iniziale personalmente credo di no
Anzi credo pago nessuno sa neri et per cortesia è non a sentire gli interventi
Allora io penso alla tensione di allontanarsi dalla sala ed adesso era nomi e cognomi delle persone disturbano
Audizione appunto il nucleo di partenza del ragionamento la dalla nostra espansione della nostra presenta dell'Ulivo non può essere il presupposto che dobbiamo unificare comunque la sinistra tradizionale anche quando componenti di questa sinistra tradizionale non abbiano aderito ai Democratici di sinistra
Perché questo è in relata
La ballare il meccanismo della frammentazione e introduce dell'Ulivo un principio affatto opposto a quello del rischio di contaminazione che è quello che che poi avvalora l'Ulivo
Quando noi diciamo cerchiamo nell'Ulivo principi diffusi e comuni in fondo ci esponiamo a una contaminazione
Se la balliamo il meccanismo iniziale di accorpamento di qualsiasi frazione non sia ancora entrata nei Democratici sinistra noi in questo momento riduciamo veramente l'Ulivo ha un meccanismo di mera alleanza
Ed è rischioso è rischiosa per quello che diceva D'Alema
Allora vuol dire che nell'Ulivo si stacca una concezione aperta della propria condizione di partito
Quindi con un'accettazione di rischio di contaminazione questo è uno dei sensi della coalizione che ammette che ci si possa stare con propri principi e con proprie intenzioni l'altro aspetto è che se noi configuriamo e qui D'Alema mi sembra sia stato preciso appunto il vero problema di tutela della coalizione che questa è una coalizione di centro sinistra in questo momento ed è oggettivamente così concretamente così
Se noi immaginassimo questo come un dato permanente indipendentemente dai meccanismi di contaminazione così commetteremmo un errore
Perché il rischio al quale siamo esposti noi
E che si configuri una logica di partiti di centro che rappresentano il centro e di partiti di sinistra che le presentò alla sinistra in quel momento la forcella nella quale entro i Democratici di sinistra può essere come dire esiziale da un momento all'altro
Basterebbe un indebolimento del meccanismo di di polarizzazione anche senza che venisse frantumato
Perché le logiche di coloro che rappresentano autonomamente pienamente il centro mentre noi rappresentiamo la sinistra le porterebbero ad un gioco di altro tipo e quindi anche la variabilità delle alleanze in Parlamento
Allora in fondo a questo c'è certamente il problema che i democratici viste questo l'unica logica che giustifica una Sinistra unitaria di governo una sinistra militare del governo di tipo europeo si giustifica perché ha un programma maggioritario maggioritario rispetto al Paese alla popolazione
Cioè questo è il suo senso è chiaro che se noi chiedessimo questo
Con un connotato di forte aggressività progettuale oggi nei confronti delle altre componenti dell'alleanza le spingere ma la frattura in questo e qui D'Alema ha analizzato con precisione quest'aspetto
Il che non vuol dire che noi non si debbano avere iniziative politiche nostre che estendano il connotato della rappresentanza della della sinistra tradizionale se non avessimo questo come iniziativa al di là del fatto che abbiamo bisogno di spingere il governo inevitabilmente configura eremo come fatto stabile
Il meccanismo che partiti di centro si alleano con partiti di sinistra
E noi avremmo alla nostra sinistra per un periodo di tempo che si spera non lungo una componente radicale della sinistra e finiremmo nella forcella fra una sinistra radicale formazione di centro
Diverso è il problema del rapporto il Partito Popolare
Verso il quale se noi adottassimo politiche di non ma attenzione riproporre molto prendo riproporre i meccanismi di unità politica dei cattolici mentre invece abbiamo adesso che questo
L'ultima del partito cosa non marginale che hanno un presupposto cattolico nella costituzione del partito si schierano contro la destra
E quindi il problema vero di fondo appunto politico-culturale nostra sono i rapporti con i dal codice l'Ulivo in realtà se posso azzardare una descrizione non è
Un'alleanza fra formazioni di centro e formazione di sinistra
L'Ulivo è un'alleanza di forze contro la destra alcune delle quali hanno un presupposto cattolico nella Costituzione e altre non ce l'hanno questo
è il nucleo politico culturale dell'Ulivo e che ci porta a problemi anche importanti
Dal nostro punto di vista culturale il problema del rapporto fra principi non compra ammissibile liscia risolto dallo Stato di diritto e dalla decisione individuale per il cardinale Ratzinger questo non è risolto in questo modo chiede impotenti oggettivi molto più forti quindi e la delicatezza di questo rapporto e la crescita di questo rapporto che motiva l'Ulivo in realtà non sono stati piccole resi due formazioni non ho nulla contro le piccole formazioni ove con la formazione minoritaria non è questo il problema
è che hanno una logica frammentate Oria
Senza avere presupposti culturali fondamentali di distinzione il che li rende disponibile a un gioco come dire ambiguo di centro questo è il da questo punto di vista va vissuto l'Ulivo
Come base fondamentale del rapporto appunto che noi abbiamo con esso come democratico di sinistra e come elemento fondamentale di mantenimento della coalizione ma avendo perché ARO questo che non abbiamo nessun interesse culturale e politico ad avvalorare il fatto che la nostra crescita avviene per cooptazione di gruppi la nostra crescita avviene per iniziativa politica
Che non è l'iniziativa politica tradizionale dell'artista ma non perché quella tradizionale non andasse bene e che nel nostro presupposto che c'è questa nostra iniziativa superi nella rappresentanza quella che era la realtà la dizione della sinistra sennò non si spiegherebbe
Che noi si sia una sinistra di governo di governo vuol dire avere un presupposto di ragionamento appunto maggioritario non perché io affido la definizione di una parte del programma ad una componente di centro ma perché io
Sono capace o di accogliere per motivi di opportunità oggettiva una componente di centro del programma ma io stesso sono in grado di produrre una logica maggioritaria di raccolta del consenso che mi consenta di governare
Diversamente non si capirebbe che non siamo una sinistra di governo ecco questo credo che sia il nucleo che noi dobbiamo discutere nei Democratici di sinistra e che è come dire il presupposto della logica della costruzione dei nostri favorite le nostre iniziative politiche
Dell'approvazione certezze della promozione dell'attività di governo e prestate e chiaro che nella situazione attuale uno degli elementi che ci porta fuori dallo stallo e la ripresa di capacità di guida del Governo per che cosa era successo con la Bicamerale e con il governo
In avvicinamento all'euro non avevamo due centri di guida della popolazione di riferimento che coprì vanno questa articolazione della coalizione come adesso quando la Bicamerale è stata come dire
Messa in difficoltà e il Governo superato l'euro a un ventaglio programmatico che deve ricompattare tatticamente il riferimento di guida si è allentato
è emersa la coalizione con le sue caratteristiche di articolazione e non come un corpo politico di appeal sintetico
E quindi il nostro problema e dargli questo questo appeal questo passa e può aversi attraverso le iniziative dei deputati di sinistra
Ma non è una riproposizione di una visione come dire purché sia di sinistra Matteo Madison appunto maggioritaria della sinistra
Capace di ripeto fino alla noia stando attento ai meccanismi di di opportunità e non creino nell'immediato fratture ma capace di immaginare come dire un programma ed un progetto maggioritario improprie
Adesso la parola Fabrizio Matteucci segue Piero Fassino
In questi giorni stiamo affrontando il tema della ricostruzione del gruppo dirigente
E della ridefinizione della nostra colloco collocazione politica dopo la durissima sconfitta di Parma
I risultati di Parma e quelli di Piacenza
Non sono però assimilabili come invece cerca di fare il Polo
A Piacenza l'Ulivo più Rifondazione e il Polo erano in equilibrio attorno al quarantatré per cento
E la lega aveva ottenuto alle elezioni politiche il sedici per cento infatti nel mille novecentonovantasei
Avevamo per l'appunto perso il collegio della Camera di Piacenza
Pagavano i palloni lenti stiamo per favore alle altre elezioni amministrative
Quelle del novantaquattro la nostra coalizione guidata da Vaciago
Aveva vinto per quattrocento voti questa volta abbiamo perso per mille
Dopo che al primo turno i Democratici di sinistra avevano incrementato del due per cento i loro consensi e il nostro candidato aveva guadagnato sei punti di vantaggio sul candidato del Polo
Dunque al ballottaggio direttori della lega quelli che sono andati alle urne hanno capovolto il risultato del primo turno
Naturalmente se il sindaco uscente di Piacenza si fosse ricandidato forse adesso parleremo di un altro esito elettorale ma io credo
Che adesso in quella città sia più discusso sia più utile discutere non sui mille voti che ci hanno fatto perdere
Ma forse più utile discutere sul fatto del perché quattro anni di Giunta di centrosinistra non hanno cambiato in profondità più in profondità i rapporti di forza nella società piacentina
Mentre quello di Parma dicevo è un vero e proprio terremoto politico
Un terremoto politico che possiamo condensare in due cifre
Il nostro partito che al primo turno sostanzialmente dimezzati i consensi
In secondo luogo il nostro candidato che al ballottaggio perde
Non sul filo di lana
Ma con quindici punti di distacco in città dove l'Ulivo più Rifondazione Comunista alle elezioni politiche raccolgono circa il cinquanta per cento dei consensi elettorali
La lettura di questi dati consente abbastanza agevolmente di di di individuarne la causa principale che dunque non ha bisogno almeno qui di essere commentata
Invece è utile riflettere sul fatto che forse all'origine di quell'errore
C'è stato una sorta di cioè di corto circuito
In abbastanza inedito in Emilia Romagna
Fra il partito
La società il nostro modo di governare e la società
Ora questo corto circuito a ci ha reso incapaci
Sordi
Nel comprendere ciò che sta di molto profondo
Stava accadendo nella società parmense
Forse qui troviamo un riflesso di autosufficienza
E dall'altra parte troviamo un dato che devo dire anche a posteriori colpisce cioè il fatto che la soglia del voto di appartenenza che non cambia dall'elezione di quartiere a quelle del Parlamento europeo si è abbassata molto di più di quello che noi avevamo intuito
Il nostro errore iniziale a cui facevo riferimento si è trasformato in una voragine da un lato con la scissione del nostro elettorato provocato che si è riversata diciamo
Sulla lista Tomasini
E verso l'astensione
Sono le voi vi è diciamo di uscita del nostro voto
E dall'altro dal fatto che il Polo ha fatto una specie di accordo di desistenza con una lista civica guidata da un uomo di centro
Ora
Quest'ultima che ho descritto da parte del Polo non è una operazione inedita in Emilia Romagna
Il Polo aveva tentato due operazioni simili per fortuna dall'esito opposto nel novantacinque a Bologna con la candidatura del presidente del Bologna Calcio
E nel novantasette a Ravenna con la candidatura del casuale diciamo anche in questo caso del presidente la squadra di di calcio
Il gli esiti erano stati diverso
Noi fra oggi e domani all'Assemblea congressuale della federazione di Parma discuteremmo le prime decisioni politica organizzative legate appunto al risultato elettorale
E alti alle dimissioni del segretario della federazione di Parma
Ma il partito dell'Emilia Romagna impegnato nel suo complesso e abbiamo cercato di reagire di fronte al caso Parma
Come credo debba reagire una grande forza politica e cioè intanto cercando di non negare l'evidenza
E riconoscere anche i propri errori e poi Inter in esami in esame gli insegnamenti di un risultato elettorale che allo stesso tempo esemplare ma anche al momento molto specifico
Molto specifico perché è un voto in realtà che è in controtendenza non solo rispetto alla storia politica della nostra regione
Ma anche al trend elettorali di tutti gli appuntamenti amministrativi recenti anche recentissimo
E dunque anche produrre sul piano regionale una iniziativa politica che
Tendo a quel dato elettorale esemplare specifico anche irripetibile
Per questo in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno abbiamo deciso di mettere a fuoco alcuni temi io ne Elenco quattro
La prima è la cura nella scelta delle candidature
Utilizzando tutti gli strumenti per sondare il parere degli elettori compresa la sperimentazione delle elezioni primarie
In secondo luogo il modo di costruire le alleanze
Per fare in modo che l'alleanza fra le forze politiche del centrosinistra sia contemporaneamente il motore è il risultato di un patto con le comunità locali
In terzo luogo una verifica dello stato di salute dei governi locali e del governo regionale
Per tenere bene in fase così io
Credo dobbiamo affrontare il tema del rinnovamento in Emilia Romagna
Tenere bene in fase per l'appunto le politiche di innovazione che sono visti indispensabili
Con l'indispensabile costruzione del consenso del consenso attorno adesso in fondo in Emilia Romagna noi non siamo gli elettori non non ci hanno mai cambiato perché abbiamo saputo cambiare
Diciamo gradatamente con le nostre forze infine il radicamento e la crescita dei Democratici di sinistra nella società regionale
Non solo dunque le nostre antenne ma anche la nostra capacità di interpretare la società regionale di costruire di e di continuare ad esprimere come avvenuto fin qui una classe dirigente in grado di rappresentarla al meglio
In fondo io credo che abbia ragione Ilvo Diamanti quando legge proprio dal punto di vista della capacità di esprime una classe dirigente che sa interpretare la realtà regionale una delle fondamentali differenze
L'evoluzione del sistema politico ad esempio in una regione come il Veneto piuttosto che in una regione come Emilia-Romagna naturalmente questo impegno coinvolgerà tutto il partito intesi in senso ricco e e pieno
E cioè non solo le funzioni di partito ma anche gli amministratori i parlamentari i compagni organismo impegnati nell'organizzazione della Società credo credo di poterlo dire ragionevolmente
Che questo lavoro
Renderà
I proclami del Paolo dopo il voto di Parma su Bologna Ferrara elimini diventerà non solo oggi ma soprattutto fra dodici mesi dopo le elezioni amministrative di proclami risibili
Infine è un sogno ancora ho concluso o meno
Un minuto per per svolgere la considerazione che volevo svolgere troppo poco
E quindi riducono all'essenziale sul futuro che ci aspetta nei prossimi mesi a me pare che
Oltre al fenomeno dell'astensione a sinistra che è un fenomeno abbastanza nuova almeno abbastanza nuovo sicuramente nella nostra regione
Il problema politico che tutti i turni amministrativi ci consegnano
L'ultimo ma anche i precedenti e il fatto che
Noi non non abbiamo prodotto in due anni
Un radicale spostamento di forte e di consensi a nostro favore
L'Ulivo i Democratici di sinistra
Secondo me la riflessione sulla iniziativa politica dei prossimi mesi quella diciamo che condurremo sul campo ma anche la riflessione che apriremo in vista del congresso
Forse utilmente potrebbe partire di qui
Per mettere insieme appunto quindi semi di temi che D'Alema indicava nella sua relazione perché credo che anche il dibattito un po'confuso a cui tutti noi abbiamo partecipato nei giorni immediatamente seguenti al primo risultato amministrativo ci dice che noi dobbiamo mettere un po'più in rete un po'più in fase l'insieme delle nostre forze
E cioè riuscire
Rafforzando diciamo tutte le maglie della rete
A produrre quello sforzo che ci mette in grado di dare vigore profondità l'azione riformatrice che forse è la condizione per provocare quello spostamento di forze a cui facevo riferimento prima
In un Paese nel quale la l'esito della Bicamerale fra le tante cose sicuramente una la dimostra e cioè che l'Italia è un Paese molto difficile
Da riformare
E credo che mettendo in fase l'azione di governo l'azione dei gruppi parlamentari passione delle funzioni di partito il rapporto fra il centro e la periferia ad esempio immaginando non solo quel potere sostitutivo diciamo così nel rapporto fra il centro e la periferia del partito e della coalizione ma anche scelte che collochino finanziamenti in senso veramente federalista l'assetto del nostro partito a cominciare dal modo in cui al prossimo congresso dovremmo formare gli organismi dirigenti
Io credo che noi abbiamo bisogno di rafforzare questo lavoro a rete fra di noi
E credo che il nodo decisivo di questa rete sia naturalmente la coesione del gruppo dirigente che non significa in alcun modo
Diciamo mettere la sordina alla ricchezza delle opinioni politiche anzi io credo che coesione nel nostro lavoro
Per garantire la stabilità di governo e accelerare il processo riformatore da un lato e timbro federalista della costruzione dei Democratici sinistra siano anche il contenitore che poi permetteranno al pluralismo nel nostro partito diventare una vera ricchezza alla pena la ressa Piero Fassino segue Anniano Crucianelli
Ma io
Quando vedo
Molte delle riflessioni che sono state fin qui fatte
Se non c'è Asor Rosa dirle le cose era il testimone né il fatto che il cui se non li si è iscritta a parlare anche a me qui
Ora io credo che dopo
Dopo le elezioni del novantasei noi
Ci siamo mossi
Non solo noi anche le altre molte delle altre forze politiche in realtà sulla base di un assuntore sostanze al che sostanzialmente riassumo per brevità così
Che sostanzialmente il con gli equilibri politici
Ed elettorali usciti dal dalle elezioni la transizione politica
Aveva trovato un suo compimento mentre non aveva trovato un suo compimento la transizione istituzionale
E di cui la decisione di affrontare con la determinazione con cui l'abbiamo affrontata la questione della riforma istituzionale
In realtà mi pare che quello che è accaduto in questi ultimi mesi anche prima del voto
E segnala in realtà che anche la transizione politica non è compiuta
E noi ci ritroviamo oggi di fronte alla necessità di rimettere in moto un'azione riformatrice che tenga conto di entrambi i fronti certamente un'azione riformatrice sul terreno istituzionale che sia capace di superare l'impasse che si è determinato con la crisi della bicamerale ma abbiamo anche bisogno di avere un'azione politica che si proponga di portare a compimento una geografia politica un assetto dei rapporti politici che non è definito
L'operazione dico Silvia
Che io non darei per liquidata sulla base solo dell'esito elettorale del Friuli perché ha diciamo un'ambizione che va al di là di un'elezione regionale delle potenzialità che vanno al di là dell'insediamento elettorale del Friuli
Il riposizionamento di Berlusconi
Tutto determina mi pare un movimento
Sul centrodestra che ridefinisce
La geografia politica italiana e non solo poi
Ronchi o con le considerazioni su cosa sta avvenendo nel PPE
Che mi pare deve sollecitarci a un'iniziativa politica io sono d'accordo
Il punto politico è che questa ridefinizione degli assetti politici tende a in qualche modo mettere in discussione la scelta bipolare e quindi c'è una coerenza tra il fallimento che si è voluto da parte del centrodestra dalla Bicamerale e i processi di riorganizzazione sul piano politico e noi dobbiamo invece muoversi appunto con un'azione che approntando la transizione sia istituzionale che politica pronti all'obiettivo di consolidare e rafforzare una prospettiva della democrazia bipolare
Sul terreno istituzionale io
Dico soltanto una cosa
Credo che abbiamo di fronte il problema di come superare un'impasse
Grave
Vedo naturalmente l'utilità di avere altezza un atteggiamento positivo nei confronti del referendum promosso referendum Passigli per chiamo così per comodità di c'è un rito
Vedo l'utilità in questo così come certamente
La proposta che il presidente Scalfaro avanzato è un riferimento per un'azione
Legislativa e politica per l'elezione diretta del capo dello Stato
Sono meno convinto che si possa sulla base soltanto di una pur generosa volontà attivare meccanismi di riforma col centotrentotto perché presuppongono un sistema siamo un clima dei rapporti politici che non mi pare di registrare favorevoli ma in ogni caso se c'è questo spazio lo si percorra
La lavoriamo su molti fronti io dico che però dobbiamo darci un punto come dire un criterio nel nell'utilizzare varie modalità con cui rilanciare l'azione del riforme istituzionali ed è che noi dobbiamo utilizzare vari strumenti con il criterio che tutti devono essere coerenti a un consolidamento della logica bipolare
E un utile tutto ciò che rafforza una logica bipolare non è utile e tutto ciò che invece rischia di aprire dei varchi a una logica che bipolare può non essere
Io penso che questo corrisponda sentire del Paese ci sono state molte interpretazioni sulla secca diminuzione di partecipazione elettorale l'elezione del Friuli
Tra le motivazioni secondo me c'è anche il rifiuto di una parte dell'elettorato di fronte a un'elezione che riproponeva la logica proporzionale con tutte le ambiguità e le non chiarezza e della di un sistema proporzionale
Un elettorato ormai abituato a scegliere secondo sistema bipolare in Friuli si è ritrovato il vecchio sistema politico proporzionale una parte lo ha rifiutato lo ha rifiutato
Ma io no ho detto che non è l'unica ragione
Sì ma io ho detto è questa
No preteso di dare una spiegazione del con un'unica spiegazione ho detto che tra credo di essere stato chiaro
Tra le varie spiegazioni c'è questa e io penso che sia non ultima spiegazione di una disaffezione che può crescere se non è chiaro all'elettorato e e ai cittadini che va avanti la costruzione di una democrazia nel quale i cittadini possano scegliere
Secondo aspetto la geografia degli assetti politici e la ridefinizione della geografia politica
Io credo che noi dobbiamo guardare con grande attenzione a quello che sta succedendo nel Partito popolare europeo perché
Non è una cosa di piccolo conto
Quello che sta accadendo e che naturalmente non è assolutamente scontato negli esiti stante rosso la battaglia politica che dentro il Partito popolare cene
è però un disegno che ridefinisce il campo delle forze politiche su scala continentale
La democrazia cristiana tedesca
Trovata se diciamo sostanzialmente sola nel panorama delle democrazie cristiane che contano
Perché l'esplosione della DC italiana fatto venire meno quell'asse DC italiana DC tedesco che per lungo Asper per molto per molti anni è stato uno degli assi fondamentali del processo di integrazione europea sul piano politico
Ha scelto di riorganizzare il campo conservatore mettendo in discussione un punto e cioè l'unità politica dei cattolici in Europa questo è un punto
Nel momento in cui entrano i conservatori inglesi prima si fa l'operazione di aggancio a Forza Italia e forse domani si aprono le porte ai gollisti
Si determina un processo di riorganizzazione del campo che cambia la natura l'identità del PPE non è un processo scontato negli esiti come si è visto nella battaglia politica che c'è stata in queste settimane
Perché giustamente altri partiti dal Partito popolare italiano al partito democristiano austriaco a quella verde cioè contestano questa scelta quindi
è un processo politico in evoluzione Jesi l'esito tuttavia tu è tutto aperto ma qualora diciamo
La scelta che la democrazia cristiana tedesca ha fatto
E fosse ulteriormente consolidata intorno all'appuntamento elettorale europeo con tutto quello che consegue successivamente nella formazione del gruppo parlamentare a Strasburgo e negli equilibri nella sembra parlamentarista al volume dobbiamo sapere che siamo di fronte a un enorme problema che ha una connessione grandissima con le situazioni politiche di ogni Paese ivi compresa l'Italia
E quindi
Io penso che questo punto sia un punto sul quale essere particolarmente attenti
D'Alema ha detto il sistema politico italiano si connota in Europa per una maggiore Frattini tecnica abilità e io sicure frammentazione sicuramente convengo con questo elemento
E differenziazione è anche vero che il processo di riorganizzazione del dei campi che sta andando avanti in chiave europea però invece ripropone considerazione che più avanti anche D'Alema faceva
Ripropone una logica centrosinistra centrodestra su scala continentale
Quindi io penso che noi nella guardare
Ai processi politici di riorganizzazione delle forze politiche e dei blocchi in Italia dobbiamo vedere le grandissime connessioni gli intrecci che sempre di più c'è ci sono tra la dinamica arrivo subito tra la dinamica politica
L'italiana e la dinamica politica europea e sapere che
Questo impone che anche tutta la nostra riflessione su come organizziamo centro sinistra il rapporto tra Ulivo come coalizione i soggetti che lo compongono non è soltanto un dibattito italiano un dibattito che va ricollocato dentro una dimensione più ampi
In campo
Finisco subito la questione dell'Europa
A me pare che debba essere anche la leva per il nuovo ciclo
Diciamo di azione del Governo
Cioè io diffido da un'impostazione che è un po'la impostazione insomma il luogo comune che leggo spesso in questo periodo che dice va bene adesso l'euro l'abbiamo risolto dedichiamo ci ad altro
Perché badate che l'altro è strettamente legato al fatto che abbia scelto l'europa
Perché l'unificazione monetaria comporterà nel giro di dei prossimi anni alcune scelte in sede europea che tutte richiamano i nodi strategici che D'Alema indicato richiameranno all'armonizzazione fiscale
Richiamerà l'armonizzazione delle regole del mercato del lavoro cioè il problema dell'occupazione e richiamerà le regole di fino a ieri ma le modalità di finanziamento del welfare a partire dal sistema pensionistico il grande tema dei fondi pensione
Queste tre questioni ci sono tutte sollecitate dal fatto che abbiamo fatto lei
E ancora una volta l'Europa è la leva fondamentale per il rilancio dell'azione di governo perché è il primo le priorità fondamentali di azione del Governo io ne indicata adesso tre fisco occupazione
Welfare e suo finanziamento altre cose che o per esempio il grande tema delle infrastrutture è stato richiamato tutte come dire
Si ripropongono con una urgenza è comparsa in quanto l'essere partecipe di un mercato unico e di una unificazione monetaria sollecita acquisire standard né in tutte le altre variabili economiche
Quindi io credo e questo è un elemento di forza badate un elemento di forza proprio perché abbiamo constatato tutto quanto sia importante per il senso comune dell'opinione pubblica italiana l'aggancio europeo
Ed è stata una leva di forza per fare tutta l'operazione euro siamo stati l'unico paese in Europa che ha fatto una convergenza sull'euro di proporzioni enormi senza
Che si fosse come dire contraddizioni sociali acute anzi con consenso sociale
Per molto di meno in Francia Ciupe caduto e in Italia i sindacati hanno sostenuto cioè c'è una differenza radicale
Proprio perché l'Europa è una leva fondamentale in cui l'opinione pubblica in qualche modo individua un elemento di modernizzazione e di innalzamento delle della della qualità
E lo sviluppo della vita dell'Italia noi dobbiamo giocare questa leva anche rapporto Allen ai nuovi appuntamenti alle nuove sfide che abbiamo davanti
L'ultimissima questione sono state poste moltissimo in questione
Sul partito poi avremo modo di ridiscutere radicamento eccetera
Io penso che ci sia un problema che diciamo uno dei tanti non l'unico
E che noi abbiamo se visto allentarsi in questi anni
Una capacità di lettura della società italiana
Ed è difficile che un partito come dire abbia la capacità soprattutto se come dire mette in campo una trasformazione così complessa come noi abbiamo messo sia capace di determinare un radicamento forte se la sua lettura e distonica coi processi reali faccio un esempio chiudo
Badate che in queste settimane
Il tema fiscale era il tema fondamentale per milioni di famiglie italiane perché si stanno faziosità facendo la denuncia dei redditi
Una innovazione fiscale significativa importante che io considero positiva vorrei sottolinearlo che è stata fatta dal governo è stata l'introduzione dell'IRAP
Ma lì era perché è un'innovazione positiva determina delle conseguenze per esempio lo spostamento fiscale più grave sulle in paese micro e su settori di lavoro professionale a vantaggio di imprese di media di grande dimensione
Era una logica fiscale giusta che adesso è lungo spiegare
Però ha delle conseguenze queste
Non è che è una cosa di questo genere priva di rapporti come dire di influenza sugli orientamenti dei cittadini
Questo tema è stato un tema che è avvenuto e avviene senza che non ce ne sia nessuno che se ne occupa
Allora attenzione che non si radica una forza politica se noi non siamo capaci di ricostruì stare un rapporto sociale forte
E tutto il tema di che cosa deve essere il partito io convengo sul fatto che il fatto che Firenze non sia decollata non vuol dire che non può decollare
Dipende dalla capacità di riaccreditare una forza politica nel suo rapporto con la società riscoprendo come dire una forza che ha sempre
Qualsiasi qualsiasi partito che è prima di tutto l'accreditamento sociale che è in grado di realizzare che che era poche lettura del paese che rapporto ha del paese e chi intende rappresentare come intende rappresentare
N adesso Famiano Crucianelli come Vincenzo Visco
Ma la relazione di D'Alema è stato una relazione molto ampia
Siamo ricca di argomenti
E su ognuno di questi sarebbe interessante credo anche importante intervenire io voglio intervenire invece sulla parte più esile
Per la relazione di D'Alema
Laddove esplicitamente richiama il governo la maggioranza e le prossime settimane
Ora D'Alema giustamente richiamava un senso di responsabilità
Deve accompagnare la nostra discussione
Io credo che sia giusto voglio però dire che insomma anche qui siccome una discussione che avviene tutti i giorni sui giornali
è bene anche che la facciamo con chiarezza e con responsabilità insieme ma facciamola
Io sono convinto anche perché tutto il resto della discussione lo dico con molta franchezza io trovo molto interessante il partito la natura del riformismo tutto il resto
Io credo rischi di essere fortemente pregiudicato in seno alla procura generale Cavallo tavoloni per favore protetto andar piano
Rischia di essere fortemente pregiudicato esattamente da quello che può accadere nelle prossime settimane
Noi abbiamo un combinato
Due fattori che stanno entrando che stanno per interagire
La cui intera azione può avere un effetto distruttivo effetto
Sul futuro politico e sulla natura anche delle scelte che sin qui abbiamo fatto
Uno di questi due fattori è la manovra centrista come è stato detto neo centrismo operazione che evidentemente non è operazione che porta soltanto la forza e la faccia di Berlusconi ma che ha dietro altre potenze
E altre strategie
L'altra però l'altro elemento l'altro fattore che rischia di interagire in modo distruttivo è la stessa maggioranza
E cioè come la fragilità della maggioranza
E io credo che questo lo dobbiamo dirlo con grande chiarezza
Cioè noi siamo ormai al dunque siamo al dunque io credo
Di quella scelta illuminata e praticamente anche stragi eticamente strategicamente molto saggia che definisce ma allora maggioranza della desistenza
E che badate fu della desistenza quindi in qualche modo tecnica in modo soltanto apparente perché in realtà quella maggioranza aveva un programma soprattutto aveva un punto che la unificava
Che era l'Europa perché su questo punto in un modo o nell'altro in modo più o meno reticente ma vi era la piena convergenza di Rifondazione tant'è che ha sostenuto e migliaia
Le migliaia e migliaia di miliardi di manovre che sono state fatte ora questo non c'è più
Non c'è più
E noi rischiamo quindi di aprire una fase nella quale settimana dopo settimana tema dopo tema la maggioranza entra inesorabilmente prima in difficoltà e poi in crisi
E allora combinandosi con l'altro operazioni uno rischiamo di arrivare da qui all'autunno o meglio nell'autunno
In una fase nella quale via di uscita ogni via di fuga come nelle gare di Formula uno sarà impraticabile e a quel punto l'unica via non di fuga ma di stagnazione che ci troveremo di fronte sarà il supporto interessato e la mela avvelenata dico siglare di Corsica e questo deve essere chiaro
Allora se questa è la situazione a mio parere oggi oggi nelle prossime settimane
è necessario che si compia quel salto di qualità non so se quel miracolo che sino ad oggi non è stato possibile
E che c'è questa maggioranza diventi una maggioranza pienamente politica pienamente politica che abbia un programma evidente riconoscibile garantito nei prossimi mesi e nei prossimi tre anni della legislatura
Se non riusciamo a fare questo io credo che noi ci troveremmo rapidamente in una fase di grandissima difficoltà
E se noi dobbiamo fare questo come io ritengo non è che bisogna farlo con la mano sinistra o in qualche modo quasi così in una no bisogna fare in modo molto chiaro molto esplicito
Si è chiusa una fase importantissima una premessa come è stato detto se ne apre un'altra
E questa fase una fase ed essere caratterizzata da una ricontrattazione programmatica
Ora D'Alema spesso dice il programma c'è è quello dell'Ulivo ma noi sappiamo che il programma dell'Ulivo non è il programma dell'attuale centrosinistra in Parlamento nell'Assemblea di Montecitorio questo programma non ha la maggioranza quindi c'è bisogno di un nuovo programma
E c'è bisogno quindi di una nuova fase ma fase nel senso pieno del termine
Io credo che questo sia possibile non non c'è modo per entrare di D'Alema diceva delle cose sul terreno dei del merito ma credo che sia possibile
Cioè che non sia impraticabile un'intesa politica piena con Rifondazione a condizione che venga fatta per tempo rapidamente con chiarezza
E voglio anche dire che l'affermazione che ha fatto D'Alema a me non convince il problema non è sterzare a sinistra
Perché certo da un punto di vista logico formale c'è l'attacco che viene avanti da parte dei grandi centri di potere e si rifanno al centro se non alla destra
E fare l'appello alle bandiere dell'unità a sinistra con Rifondazione come dice D'Alema appare un grande favore a queste forze
Ma io credo che questa sia una logica diciamo formale militare nel senso formale
Il problema è un altro qual è il punto di esposizione che oggi a questo governo qual è il punto di debolezza o di nodi irrisolti che questo Governo ha davanti a sé o che questa maggioranza ha davanti a sé
Da una parte sono stati indicati a soli nove diciamo delle riforme istituzionali la gestione della transizione ma dall'altra parte vi sono opporsi nodi sociali grossi nodi sociale il primo dei quali è la disoccupazione il primo dei quali è non è un problema
Per diciamo anche qui lo si affronta se voi andate a vedere quello che sta accadendo in Inghilterra dell'Inghilterra se ne parlava fino a qualche settimana fa come un paradiso da questo punto di vista oggi si comincia ripetutamente a dire che l'Inghilterra si avvicina una possibilità un rischio di recessione
Che di fronte all'aumento dell'inflazione vi sarà probabilmente un aumento del costo del danaro e che quindi ripato meccanismo debba incidere conforto su questo terreno d'altronde se vediamo quello che succede nell'Est asiatico e le ripercussioni che quello che gli sta accadendo può perché si possono avere in quest'aria questo nodo dell'occupazione del lavoro e la questione con cui noi dobbiamo fare i conti e può essere il centro di un grande programma riformatore riformista in questa fase così come il più giusto sempre una battuta giusto battute si possono fare sul merito è vero che la moneta come riprendeva anche Fassino adesso la moneta è diciamo una grande riforma l'ha detto D'Alema nella introduzione
Ma l'amore che è una premessa in qualche modo è un territorio neutro è un territorio neutro
Perché in questo territorio non a caso convergono forze di sinistra pose dimora moderate forte di cento il problema e quale sarà il Patto di stabilizzazione che si farà e che si metterà in atto dopo
E cioè se nel Patto di stabilizzazione che si farà stavano ancora i parametri di Maastricht più fondamentalmente a orientare
La politica finanziaria e quindi anche la politica economica o ad esempio se anche qui l'occupazione diventa la variabile fondamentale dentro le altre variabili cioè voglio dire che a mio parere la fase che si apre
Richiede un forse il punto forte impulso in senso nella direzione riformatrice con al centro la questione del lavoro dell'occupazione che vale tanto in Europa quanto in Italia e da questo punto di vista io credo che sia possibile quindi anche un incontro e un'intesa con Rifondazione
Però e chiudo ritornando all'inizio o noi
Noi abbiamo fatto la crisi che si può delineare in queste settimane è molto più difficile rispetta quella che noi abbiamo vissuto sull'Albania molto più difficile
Per la situazione in cui ci troviamo allora lo trovammo una soluzione
E non è stata una soluzione pienamente soddisfacente come voi ricorderete perché la soluzione che ha tamponato una falla allora si parlò di un accordo programmatico per un anno che non c'è mai stato oggi non è possibile ripetere una percorso come quello e a mio parere io credo che queste le prossime settimane sono settimane che decideranno molto di questa scelta ipotecando il futuro perché è assolutamente evidente che se questa maggioranza dovesse entrare in crisi
E se come è probabile non vi sarà l'alternativa delle elezioni allora l'approdo inesorabile diventa l'approdo della palude cossighiana e tutti i discorsi che abbiamo fatto rischiano veramente di finire a esproprio sui
Su una deriva che francamente io non condivido non auspico che credo sarebbe distruttiva non solo per noi ma anche per il sistema politico intorno a cui si sta ragionando
Vincenzo Visco segue l'aria buffa
E io penso che
Per capire anche il quadro politico attuali le prospettive
Future noi dobbiamo essere pienamente consapevoli di quali sono le implicazioni
Ho letto i
è stato detto storico
Della nostra adesione alla all'unione monetaria
Segretario ne ha parlato a una certa fase vede il suo intervento non so se è o no verso i tre quarti o o i quattro quinti cioè verso la fine diciamo
E adesso l'ha ripreso la ripreso persino ma vorrei che tutti acquisisce una consapevolezza consapevolezza totale che non è più possibile fare politica nel modo tradizionale dopo che abbiamo fatto questa scelta
Nel senso che cambia tutto cambiano i vincoli e i sussidi riferimento
Solo cambiano gli obiettivi cambiano le scadenze
Il la tradizionale politica italiana fatta di schermaglie di dialettica di giri di valzer balletti e quant'altro viene smessa inesorabilmente in crisi e questo
Ebbene capirlo prima che subirlo dopo io ho l'impressione che anche questo lo sbandamento politico riversiamo vivendo in questi giorni sia sia nella maggioranza che poi la reazione dell'altra parte
Sì
Comprendono se a appunto si tiene presente che inconsciamente si sente che qualcosa sta cambiando e che quindi bisogna a a nostra volta cambiare degli atteggiamenti contingenti e continui
Quelli giorno per giorno e del tutto evidente che la destra non ci poteva dare oltre successo
Del Governo sull'Europa anche un successo un successo sul stabilizzazione politica con con la Bicamerale e diretto questa tentativo di reazione
Il la questione e così via
Sollevai i problemi che sono stati ricordati ma fa vedere anche quali sono le le difficoltà deve che noi abbiamo detto così colà due fenomeni abbiamo il fenomeno della chiamata a raccolta di una vecchia avrete
Di
Diciamo o colleganza amicizia collusione interessi della Prima Repubblica che non a caso con la chiamata l'appello uno vede spostarsi soprattutto al Sud
Percentuali Robustelli voti da Alleanza Nazionale all'UDR cioè quindi esiste ancora questa cosa che è una cosa che non abbiamo distrutto e forse neppure scalfito
E poi si sa una cosa molto più seria che diciamo la prospettiva di fare evolvere la destra italiana disperso o un un qualcosa quasi F scelse sia mente alternativa accento sinistro
C'è la linea per direi di dell'ambasciatore Romano o se volete o se volete di di Romiti son cioè una destra di quel tipo lei
E allora noi noi questa questa cose le possiamo battere in un solo modo
E cioè e cioè riprendendo riprendendo a cercare di risolvere i problemi di questo Paese e che sono problemi di modernizzazione
Che sono che sono problemi di superamento di vecchie culture
Cioè noi dobbiamo riprendere il cammino che abbiamo in parte interrotto nella trasformazione la sinistra italiana è una sinistra moderna
E questo questo vuol dire una sinistra che è capace di assecondare le forze produttive però indirizzando le e correggendo laddove necessario
Quindi significa semplicemente una sinistra che supera la tradizione già Siniša e cioè la tradizione socialdemocratica che ne sia questo è decisivo non avevamo fatto un congresso
Due anni fa in cui queste questioni erano state poste in maniera molto chiara molto lucida sul tappeto dopodiché non siamo stati in grado di fare di in grado di farne oggetto di battaglia politica nel Paese
E di dibattito per una crescita culturale culturale della della sinistra e qui non si tratta di fare ovviamente l'Apologia di di Tony Blair ma
Fra l'altro reca anche qualche difficoltà la falla personalmente ma si tratta di capire perché in Germania
Quando bisogna cerca di vincere le elezioni e si sceglie il candidato scelto non è il capo del partito non sono e questo vuol dire vuol dire qualcosa
Ed è ed è sulla sulla modernizzazione questo Paese deve fare uno sforzo tremendo
Perché le resistenze sono incredibili guardate tutto quello che non decolla su tutto
O se non tutto o quasi tutto è collegato al fatto che esistevano vecchi modi vecchi si sistemi giuridica amministrativi burocratici oltre a corposi interessi che lo impediscono
Allora noi esiste un reticolo che è un che è una struttura di potere
Che che che è questo che passa per la apre l'amministrazione pubblica per le forze politiche pezzi per pezzi di impresa di vecchie imprenditore imprese pubbliche e
E e tante altre cose che facile è facile immaginare
Per cui dalla lotta
Per cambiare diventa veramente veramente molto difficile se vedete pure dietro la questione della giustizia al di là di Tampere distanti discorsi sul garantismo alto c'è il fatto che lei non ha funzionato
C'è un fatto procedurale spessissimo ci sono fatti potrei cui succedono le cose più incredibile che latitanti scappano la Cassazione annulla rinvia cioè sono cose dell'altro mondo allora noi non riusciamo o riusciamo a Anna creare un clima per cui il governo e la maggioranza in grado di affrontare queste questioni oppure non andiamo da nessuna parte
Io devo dire qui che fra i vari ministeri io sono quello che il parlamento probabilmente ha avuto un trattamento benevolo e cosa di cui sono grato ho ma devo anche dire che non sempre questa la stessa sorte è toccata anche agli altri ministri
E che spesso si è avuta l'impressione è che noi fossimo in qualche modo non il governo dell'Ulivo
Ma un governo con cui dialetti resasi un governo un governo amico governo e Clemente mente in vetta e nei sistemi bipolari il rapporto tra maggioranza e governo è strettissimo
Non valido sei vecchio temi cinghia di trasmissione e che poi dischi cioè capire chi trasmette cosa ma e circolare
C'è consultazione decisione e poi determinazione
Questo e in questa fase e decisivo perché è verissimo che è venuto meno un un un collante se ne sta cercando un'alta e noi abbiamo da fare moltissimo in questo Paese
Moltissimo che M e le possibilità ci sono noi abbiamo delle buone prospettive economiche nonostante le cose stanno succedendo in Oriente abbiamo differenze altri Paesi fatto alcune riforme che altri non hanno fatto
Per esempio la la la riforma fiscale è stata tentata tentata invano sia in Germania che in Francia sull'ennesimo
è stato la la la riforma fiscale italiano avviene viene citata come esempio e anche con valutata con qualche incredulo incredulità dice ma come avete fatto tubo abbiamo fatto e in Italia invece è c'è ancora qualche difficoltà a capire per esempio l'analisi era ci accompagnano fascinose solo in parte vera che ma questo nel senso che l'IRAP di fatto di faccia pacata specialmente a tutte le categorie
E in realtà le indico impresa sono quasi tutte avvantaggiati sono i soli con i nostri dati così come anche Confindustria eh eh dico non può ignorare e che noi abbiamo ridotto le imposte sui profitti di venti punti e bene o male abbiamo cominciato un processo fiscalizzazione dei contributi che a ridurre il costo lavoro un punto e mezzo non è ma oltre ma su questo si può si può continua dico le soluzioni
Davanti ci sono ecco non illudiamoci Bergodi poteva dove come ho sentito ho sentito anche le da in qualche intervento al fatto che la scelta europea non è la chiusura di una parentesi da cui si comincia a discutere come se niente fosse no dice adesso dobbiamo quando si parla di lavoro l'occupazione lavoro e occupazione Europa
Erano sono e saranno la stessa cosa lo si tengono insieme tutte oppure non si va da nessuna parte allora
Si tratta appunto il prete dove ho finito di vedere se riusciamo a organizzarci per affrontare questa nuova fase
Gloria Buffo segue Luigi Berlinguer per l'ultimo intervento della mattina
Ma ci sono davvero molte novità il che impone una discussione seria utenti Coletto che ieri Zani diceva giustamente in un'Inter vista speriamo che non sia uno sfogatoio la direzione son d'accordo non vorrei che fosse neanche un Consolo come si dice nelle regioni
Soprattutto meridionali perché i fatti recenti amministrative bicamerale le iniziative altrui anzitutto quella centrista gli scogli che abbiamo davanti la mia nato l'azione di governo da sviluppare ci impongono una discussione sul da farsi ma io credo anche sulla li linea che abbiamo seguito in questi due anni io non considero utile a vere un'idea formale della linea politica ed è la strategia perché se questa viene descritta
Come dobbiamo fare un grande forte partito di sinistra dobbiamo coltivare l'alleanza di centrosinistra dobbiamo dialogare con la destra sulle riforme io
Farei fatica a dire che non sono d'accordo ma io credo che una strategia non è descrivibile semplicemente così credo che sia bene dire quale dialogo con la destra per le riforme come si fa un partito più forte della sinistra e in che modo si cementa un'alleanza di centro sinistra e qui che non siamo stati d'accordo e non la pensiamo nello stesso modo è qui però che si sono manifestate oggi delle difficoltà politiche
Il dialogo con la destra io credo una mia opinione probabilmente minoritaria penso che il dialogo
A destra non può essere tenuto separato troppo dai principi né che gli strumenti istituzione
Marini presentati da una parte politica fondamentale quale noi siamo possono essere presentati concerto agnosticismo non che questo abbia fatto fallire la Bicamerale l'ha fatta fallire per lo scordi ma reso di
Difficile far pagare a Berlusconi il prezzo che era giusto lui pagasse per quella rottura e io credo ha sguarnito i nostri argomenti nell'opinione pubblica lo dico non avendo condiviso molte scelte
E molte posizioni sulle riforme istituzionali ma avendo lealmente contribuito come altri compagni e a fare la mia parte la destra in Italia e inquietante solo quando fallisce la Bicamerale
Questo ci chiedono alcuni elettori e non è facilissimo rispondere per conto dei Democratici di si
Ma io non credo che ci sia stata poca passione perché c'era una cultura istituzionale
Il nostro Paese un'opinione politica di sinistra straccione ha come
Ha detto segretario nella sua relazione ma perché sia avvertito che le differenze tra progetti non si vedevano sufficientemente pro e
Certi su cui bisognava confrontarsi eccetto cercare anche dei compromessi e quindi tanti han pensato è un affare di quelli là che stanno lì in Parlamento è difficile per noi mettere insieme la preoccupazione per la disaffezione che c'è
Era naturalmente ingiustamente nella relazione del segretario se poi lo accompagniamo con un giudizio che io credo troppo frettoloso di straccio ANAGINA io avrei altre cose da dire su come concepiamo l'alleanza di centro sinistra che
Bene più prezioso che abbiamo insieme al governo sullo sviluppo di un forte partito di sinistra ma voglio dire solo una cosa su questo
Il progetto che ci voleva far conquistare consensi moderati o l'idea dell'arrivo cioè liberale si è rivelato insufficiente o meglio incapace di mordere la dove voleva dovremo tornarci e si ha coltivato l'illusione sbagliata che l'elettorato di sinistra un elettorato acquisito che potevamo scontentare tanto con maggioritario si vota sempre per chi chi è meno lontano non è così acquisito
Io credo che noi su questo dovremo discute si infine sul da farsi se governo e maggioranza solo il bene più preziosa che abbiamo per difendere è già stato detto giustamente dobbiamo rilancia io credo uscendo da un dibattito che rischia di essere infantile e ciò che non va è tutta colpa del governo oppure ciò che non va è tutta colpa del partito perché siamo tutti chiamati io credo in cause a fare la nostra parte a partire da una correzione nell'impostazione che continua a riversare le risorse provenienti dalle priva pizza azioni non solo unicamente a risanamento queste la linea assolutamente legittima limpida del tesoro e di altri nel governo ma io credo che non su questa linea dobbiamo discutere perché attenzione noi abbiamo vinto le elezioni sullo stato sociale ma sullo stato sociale il lavoro possiamo perdere i consensi e io credo non solo quelli perché l'aria che tira una buona a tensione perché come dicevamo prima con Fulvia Bandoli chiude la chimica italiana ma l'alternativa io credo che noi dobbiamo contribuire a dire quali grandi scelte di sviluppo alcune cose che ha detto il segretario la relazione penso che però possiamo fare di più perché l'alternativa alla si vede che chiude non è sicuramente il Ponte di Messina a partire naturalmente dalla consapevolezza che noi non possiamo io credo che questo debba essere un punto fermo avere altra maggioranza
Che nessuno deve venire la tentazione di buttare tutto all'aria lo dico innanzitutto a Rifondazione che sbaglia si continua a dire che questo Governo e mediocri stimo intanto continua a stare in maggiore entra magari pensando di uscire nel semestre bianco infatti Rifondazione pagati nel voto ai cui voti questa posizione e lo dico anche a chiunque altro avesse intenzione per sparigliare il gioco di Bertinotti senza nessun la cattiva intenzione però di giocare dal Zardo sono sicuro che nessuno vuole farlo ma le difficoltà sono tali che potrebbe accadere e io credo abbiamo insistere rilanciare vuol dire rilanciare a nessuno permetteremo che rilancio
Fare che qualcuno intende rilanciare come destrutturare questo non vuol dire rinunciare esprime le proprie idee e posizioni avanzati penso a tutti i temi su cui
C'è una difficile discussione con il mondo cattolico perché vi accusiamo spesso giustamente Rifondazione DS conservatrice non vorrei che su una serie di per
Ogni lasciassimo ai Verdi a Rifondazione di dire che i timidi siamo noi i diritti civili riconoscimento del conflitto tra i sessi e così via concludo considerando il rilancio di governo
Maggioranza la priorità io non sottovaluto il tema delle riforme sono che il corridoio del centotrentotto non è l'arabo però io credo stavolta va percorso avendo cura di non sottoporre la maggioranza ha stretto in sosta
Benissimo evidente al merito l'elezione diretta del Presidente della Repubblica a Poteri immutati elezione di un presidente di garanzia domando perché l'attuale presidente della Repubblica sceglie il primo ministro sciogliere
Avere una volta sentiti i due presidenti insomma non solo poteri così limitati l'elezione diretta cambia fortemente segno io vorrei che su questo facesse una discussione così come sul referendum
C'è un tema in campo ovvero quello di una legge elettorale in cui posto dal referendum Segni Di Pietro Occhetto quella di una legge elettorale in cui i partiti e i loro simboli spariscono dalla competizioni eletto RAI e con loro sparisce la rappresentanza di opinioni politiche ed i settori della società si fa coincidere è una scelta legittima naturalmente il soggetto Poli dico con la governabilità ora il più grande partito italiano su questo e sappiamo che ci sono opinioni diverse naturalmente che vanno rispettati ma io mi domando ciascuno di noi
Su questo si era solo una responsabilità possiamo limitarci a dire che il referendum Segni e Di Pietro ai esiti incerti oppure che la quota proprio cenare può esserci o non esserci io credo di no perché c'è un'enorme differenza se in un sistema elettorale c'è o non c'è
Quella quota che consente la rappresentanza anche di opinioni che magari non si coalizzano e io credo che se su un referendum di questa portata noi faremo una scelta un po'agnostica un po'io credo che promette
Un errore rinunceremo a una funzione essenziale dei partiti in cui poi ciascuno anche attraverso opinioni diverse dice davvero fino in fondo quello che penso io credo come Giorgio Napolitano che sia da prediligere l'iniziativa parlamentare in tema di legge elettorale variante monito affatto il referendum Passigli assolutamente ne capisco il senso e il valore ma è un conto e motivarlo come tecnicamente migliore dell'altro e unico non mi sembra una posizione io non la condivido non mi sembra comunque fortissima conta avere una posizione politica sulla necessità di una rappresentanza delle forze politiche nelle competizioni elettorali la soluzione credo sia sensato cerca la nell'Ulivo e nell'intera maggioranza bene per l'ultimo intervento Luigi Berlinguer
Mentre Luigi raggiunge il microfono io vorrei dire che alle quindici dovremmo discutere sull'andamento dei lavori per l'idea abbiamo cinquanta interventi oltre quelli svolti la mattinata e quindi dovremo prendere in pm alcune decisioni che riguardano appunto lo sviluppo della discussione quindi vi prego di essere puntuali al rientro alle quindici pal citerò i nomi delle prime persone iscritte a parlare Luigi Berlinguer abbiamo tutti i
Sì ripetuto in questi giorni che la prima fase del centrosinistra e il suo governo si è conclusa con l'ingresso nell'euro ed è giusto definire questo un passaggio di fase sono d'accordo credo che quell'
Quel traguardo abbia contribuito enormemente alla coesione della maggioranza e del governo e anche al raggiungimento dei risultati non soltanto finanziario esso è stato caratterizzato non soltanto dall'esistenza appunto di un traguardo ma da un elemento di orgoglio nazionale con una componente forse certamente di consapevolezza ma forse anche agonistica e ha funzionato perfettamente
Quello che io ritengo profondamente sbagliato che noi pensiamo prosa che seconda fase come una fase solo italiana sono molto d'accordo con le cose che ho detto Piero Fassino noi siamo in Europa come in un condono il mio
Siamo soltanto europei e italiani o anche europei dice qualche cosa la circostanza che oggi la stragrande maggioranza dei paesi retta da governi di centro sinistra non esistono per noi problemi di armonizzazione
Che questo assetto europeo non è in grado di condurre risolutamente avanti
E non ci siamo resi conto che tutto quello che è successo ha aumentato il potere dell'euro Croazia
Reso più acuto il problema di scelte politiche di guide Poli
Chicche del processo successivo che abbia anche i ministri degli stati membri una ricaduta socialmente rilevante e può queste Europa a stragrande maggioranza gestione di centrosinistra aver il dramma dei diciotto milioni di disoccupati e non dire ai suoi elettori al momento del redde rationem che si è riusciti a ottenere qualcosa in questo senso perché questo mandato straordinario delle degli elettori euro lei in un momento di svolta così importante tutto o quasi tutto verso il centro sinistra ha un significato e carica di una responsabilità l'Europa non soltanto gli Stati membri enorme a questo pro
Poi certo ecco Boy abbiamo oggi acutissime problemi di armonizzazione dei Rigoletto già Piero non voglio ripeterlo mi ha anche preso una parte della mia riflessione sono molto contento di questo
Abbiamo problemi di questa natura
Che sono caratterizzati dal fatto che oggi si vende P. acuto il problema di una gestione politica europea di questa fase di un rafforzamento delle capacità di gestione politica e siccome noi non siamo nelle condizioni di un mutamento istituzionale rapido a questo proposito in Europa che faccia superare il difetto di aver spostato sull'euro Croazia la capacità effettiva di direzione dei processi siccome non potremo fare questo il ruolo dei par critico di di centro sinistra ma il ruolo anche dei governi
E ci hanno una loro omogeneità politica diventa più importante nel settore di cui mi occupo noi siamo riusciti a trovare alcuni momenti di accordo fra i quattro grandi paesi europei per supplire alle carenze del loro Croazia che cincischia moltissimo in certi campi e per avanzare processi di armonizzazione dei sistemi promuove l'Italia che è venuto crescendo enormemente prima dal passato perché prima era totalmente negletta in questo movimento che io credo che sia da considerare ma che deve avere una ricaduta anche della sensibilità che noi abbiamo qui è che deve avere una ricaduta nella gestione belle Partito socialista europeo ed è il modo in cui il centrosinistra europeo si candida politicamente senza deroghe alle istituzioni esistenti in questo campo ecco perché io credo che
Viene fuori oggi più forte il limite di una politica solo monetaria cioè la giustissima che bisogna fare che ha avuto da ritenute importanti ma oggi non è soltanto uno slogan questo è un placebo il fatto è che
Il raggiungimento di un obiettivo di quel tipo rischia di far accorciare quella tensione quindi essa va ricaricata perché è indispensabile per il nostro Paese sia l'equilibrio finanziario sia i processi di armonizzazione e quindi di modifica strutturale
Cioè in altri termini questo passaggio di farsi
Dice che la politica italiana o ex fino in fondo europea
E quindi gestisce il mutamento il tema gli amento strutturale del nostro Paese in termini di stato sociale in termini di assetto istituzionale le riforme in termini di equilibrio e di equità in termini anche di crescita per esempio la cultura generale la tematica culturale io lo dico soltanto dei saperi del modo di intendere la preparazione generalizzata delle giovani generazioni finali cioè tanti sono tutti fatti che derivano da questo compito che deve avere quella quella caratterizzazione che non è quella dell'assistenzialismo carne quella dell'intervento
Che oggi per esempio il centro
Fa bandiera della propria riproposizione ebbene questo ci comporta delle scelte io sono molto felice del modo in cui il compagno D'Alema con l'amico da rimasto insomma chiedo scusa ha presentato l'onorevole D'Alema ha presentato
Le priorità
è chiaro si capisce perché
Per la prima volta che in un partito di queste dimensioni nell'elencare
Verità si scandiscono delle scelte strategiche lavoro istruzione sviluppo eccetera però questo significa che noi dobbiamo essere consapevoli che questa nuova fase chiamiamola così questo passaggio di fase che ci porta ad un rilancio ci comporta scelte di priorità io vi devo dire che mentre viene affermato
Da un punto di vista della strategia
Le mete che sono state indicate qua andò si va a decidere sugli assetti finanziari questa consapevolezza non ce lo devo dire con franchezza ebbene allora questo tipo di cambiamento profondo nel campo del lavoro dell'istruzione non si realizza con i fichi secchi
Non si realizza con una riduzione delle ridotte Leggio leggo una dichiarazione di Giarda che ieri dice la scuola pagato giustamente con venticinque mila unità in meno di un anno due risanamento finanziario nel giro di dieci anni duecento mila professori non esistono più nel campo scolati uscissimo perché ce n'erano troppi perché c'era lo spreco giustissimo si prosegua con loro Risanamento però c'era un CEA un'allocazione di risorse che giustifichi agli occhi dell'opinione pubblica la credibilità di una scelta di priorità e c'è questo non sarà scritto in finanziaria noi avremo un risultato negativo è tutta qua popò di roba che abbiamo messo in movimento con l'autonomia l'esame di maturità la preparazione degli insegnanti l'obbligo scolastico e così via e in campo le da citare l'autonomia didattica eccetera non sarà percepito dall'opinione pubblica come una vera scelta come una priorità reale in più ricordiamoci che oggi diciamo un'altra cosa insegnanti sono pagati un milione ottocento mila lire al mese per tutta la loro vita
Noi abbiamo
Una posizione di debolezza profonda che indica come queste settore sociale residuale nella tradizione del nostro Paese ed è residuale nella tensione esordisce lamentano questo
La maggioranza di elettori dell'Ulivo che non va a votare sarà anche colpa mia io sono pronta ad ammetterlo ma certamente la cosa principale che l'attenzione del governo deve apparire corposamente e anche a me lo incontra fatto che si tratta di una professione nobile e non considerata tale dal punto di vista anche delle gerarchie di trattamento economico e c'è un aspetto ce ne sono altri l'attenzione del Parlamento sicuramente noi dobbiamo approvare entro luglio la legge sull'obbligo scolastico alla Camera si siamo movenze che si sta muovendo il gruppo e i gruppi di maggioranza in modo eccellente ci sono tutte le condizioni ma arrivare all'autunno con un pacchetto di realizzazioni legislative di questa natura ci crea le condizioni di affrontare un momento difficile come la corrispondente avrà finanziaria esitazione dell'autunno ormai proverbiale diventa molto importante in questo in questo ambito la coesione del Governo eh la coesione della maggior anch'essa la coesione all'interno dei vari livelli di presenza istituzionale è fondamentale troppo spesso si sente che si riuniscono le Province per parlar male dei comuni che si uniscono i Comuni per polemizzare con le regioni che si riuniscono l'autonomia per qua al mare del governo che ci siano anche questi elementi di disgregazione all'interno di uno schieramento che ha una sua vita troppe volte noi vediamo che in periferia L'Ulivo non viene digerito per cui quando riemergono gli antichi biologici gli scontri fra laici e cattolici una visione dello statalismo del Col de del corporativismo altre forme di contrapposizione indicano
Che noi oggi siamo di fronte alla necessità di rafforzare la coalizione in tutto il territorio nazionale ma il modo di rafforzare la coalizione il modo di dare visibilità ad una coesione
Di una parte politica la quale gli italiani andato mandato terribile che è quello di portare l'Italia in Europa di compiere i sacrifici ma di realizzare le profonde modernizzazione di colpire i corporativismi è quello di assicurare successo stabilità è successo alle opere d'delle riforme strutturali diciotto di innovativo che il Governo ha posto in piedi che la maggioranza ha voluto e sostenuto che il programma dell'Ulivo aveva preconizzato ecco noi abbiamo oggi il dovere di ottenere successi e certamente prima di tutto con dei ministri non c'è dubbio macchiato di tutto lo schieramento e insieme a questo ottenere dei successi ma di far corrispondere ad un'azione di
Vita di le situazione di amministrazione che viene dal governo al Parlamento un'azione del dei partiti e in particolare del nostro partito nella società
Non è possibile operare una riforma un cambiamento così profonda che ha al suo centro una filosofia di responsabilizzazione dichiarazione di protagonismi diffusi di Autonomie di centralità dei vari nonché dei della vita sociale
E non invece di altezza del pioggia dall'alto non è possibile con una cultura via coristi caldi della lega invece dia tesa che ha caratterizzato per tanti anni una parte della nostro porta di opposizione nel nostro modo di rapportarsi alle cose non è possibile e questo non si può realizzare senza un radicamento sociale delle idee della riforma un protagonismo dei vari soggetti sociali che trasformano appunto quel settore della società sulle consumi quali si cala l'anno come istituzione le novità normative io vivo nel mio settore nell'università e nella scuola lo potrò fare tutte le leggi che vogliamo ma sarà l'abbiamo all'interno di questi corpi sociali non tutti ma a parte che è portatrice di progresso in novazione come protagonista non ci riuscirò e questo non si rivolge solo con la politica governativa
Si costruisce con l'organizzazione di partito la partecipazione politica è una necessità quasi naturale
Ma la possiamo buttare alle ortiche non possiamo pensare
Coloro che taluni ci sono che pensano che che il partito l'organizzazione sia come dire un optional
Io ritengo che oggi sempre più di ieri si senta la nei tra
Per realizzare la coalizione io sono del parere che ci sia una differenza fra singolo partito e coalizione sono anche colpito positivamente ragionamento di Giorgio Bogi e di altri che dicono che poi citata sempre nella coalizione cede una parte di se stessi di verificare programma
Dica mente il tessuto comune però tutto questo richiede organizzazione richiede il fatto che noi diamo i soggetti che tradizionalmente in tutti i Paesi evoluti sono rappresentati dall'organizzazione di partito dalla discussione sui temi dall'elaborazione dalla dialettica ma anche dal fatto che poi
C'è un momento di guida anche alla all'interno della società che non è appunto assolutamente spontanea e che forse la scommessa più un po'
Tra riuscì durante una crociera sul cuscino bene quindi ci rivediamo alle quindici i primi iscritti a parlare sono qua Cabras leoni Ranieri
Avanti
E prendete posto possiamo iniziare dibattito dovremmo a un certo punto a fare una discussione sull'ordine dei lavori forse e conviene farla più tardi quando ci sono più compagni quindi io da lei comincerei col dare dare la parola ai primi compagni iscritti e poi e interrompiamo un attimo per vedere
E discutere sulla proseguimento avvenne nostri lavori
Ma io vi prego di collaborare e quindi riprendere passata
E chiudere la partita
Ma
Anche
Bene allora e io appunto inizierei dando la parola a a Cabras e segue leoni
E do novantatré che il sistema politico cerca un nuovo assetto costituzionale nuovi soggetti nuove identità
Ma una transizione che non finisce
E sempre uguale all'inizio
Non c'è assi mila all'Europa
Evoca piuttosto altri scenari a me ricorda la Finis Austriae descritta da Musil quando si rincorreva l'azione parallela
E in qualche misura partito dei sindaci Movimento per i valori di Di Pietro e anche quella incomprensibile Cosa bianca della CISL di D'Antoni stanno dentro la cultura dell'azione parallele
è vero che
Noi dobbiamo proseguire
Su questo cammino
Di riforme quelle che aiutano la partecipazione popolare come l'elezione diretta del Presidente della Repubblica
Quelle che soprattutto servono a rinnovare ristrutturare lo Stato all'amministrazione che modificano la vita societaria i rapporti dei cittadini con le istituzioni
E anche sul terreno dalla riforma elettorale
Quel riforme
Che attraverso il referendum Passigli
Possono avvicinarci di più
A una soluzione maggioritaria so benissimo
Che molti criticano il minimalismo non soltanto dal referendum Passigli anche fra di noi ma il minimalismo di un approccio peraltro difficile attraverso l'articolo centotrentotto
Ma se vogliamo suscitare un'immagine di coerenza rispetto alle attese della transizione che non finisce io credo e a trovare un approccio graduale a problema delle riforme cogliere quello che è possibile cogliere e non Ras
E al tempo stesso credo che dobbiamo salvaguardare
L'unità e la compattezza della maggioranza dell'Ulivo
E non sappiamo questi terreni che anche la relazione di D'Alema indicava è possibile
Conseguire una maggioranza è un concorso dell'Ulivo su altri terreni credo che li comincerebbe la diaspora la tiepidezza riformatrice che è stata anche una delle cause delle difficoltà della stessa vita
Della Bicamerale
C'è poi il problema dell'identità politica c'è il problema di una sinistra che Sensi ancora la tradizione ai suoi tradizionali consueti riferimento essere sociali rischia di non essere una grande forza nazionale garante i diritti di crescita per tutte le aree sociali
Non si tratta di mimetizzare alla sinistra ma in un'epoca post-ideologica si tratta di accrescere il consenso cancellando il retaggio della statalismo e tubulo cattivismo
Che è stato anche un aspetto una componente del riformismo del secolo premi quando noi abbiamo detto a Firenze che volevamo andare oltre l'orizzonte o socialdemocratico non c'era una sottovaluti sottovalutazione dove il legamento che sarebbe stato ingeneroso
Di quel riformismo che lei non cede entra socialdemocratico
Qualsiasi altra origine ha civilizzato il capitalismo europeo occidentale c'era però la consapevolezza della necessità di fare i conti con le profonde trasformazioni con il cambiamento
La presentato dal mercato globale dalle nuove forme di organizzazione del lavoro dallo stesso tema della previdenza azione di gran parte dell'economia questo comporta una revisione seria dell'identità e della fisionomia di una sinistra riformista di una sinistra di governo i Democratici di sinistra
Possono fare questo se rispetto all'in qualche modo la novità che era all'origine di quell'incontro
E la novità è rappresentata dalla convergenza di cultura diverso e di storie collettive che si sono confrontate e scontrate nel passato e che oggi possono concorrere lavorazione di un progetto politico
Il pluralismo e la forza dei Democratici di sinistra ed è la leva per espandere il consenso in aree e in direzioni diverse
Finora poco è stato fatto per cogliere quest'opportunità anche utilizzando quel tramite
Di quelle culture socialiste e laiche cattolico democratica che hanno concorso
Alla svolta di Firenze
Certo i movimenti che concorrono allo con corsa con la svolta non hanno e non possono avere nessuna pretesa esclusiva di rappresentanza di quelle culture di quelle storie collettive
Ma solo tramite un riferimento sono una possibilità un'opportunità di allargare la possibilità di comunicazione per una sinistra su cui pesano sospetti e diffidenze che non solo la polemica becera di Berlusconi
Ai saltata i redivivi Baget Bozzo perfino da getta che io pensavo fosse morto invece scrive libri per la Mondadori
Ma penso alla contestazione più subdola che tutta un'area che non soltanto imprenditoriale economica ma culturale
Quella che va da Romiti a liberale è a Galli della Loggia fa della possibilità per la sinistra in Italia in modo particolare di essere qualcosa di diverso che di erede del suo passato quindi di essere di poter inaugurare un periodo nuovo una svolta un appetito riformatrice ecco su questo vorrei che riflettesse e per quanto riguarda il contributo che noi
Possiamo dare
Voglio dire una cosa l'abbiamo ripetuto più volte anche a Firenze
Cattolici credenti della sinistra del partito comunista nel PDS ci sono sempre stati non sarebbe nell'evitando eccezione neutri orto è per la prima volta che un movimento
Organizzato un movimento di ispirazione cristiana che ha riflettuto sulla conclusione
è un è per ideologie segnata dalle contrapposizioni ideologico sull'esaurimento del cattolicesimo politico nelle forme che si è dato in Italia per affermare valori di libertà e di democrazia
Ha ritenuto di fare una scelta libera una scelta di collocazione a sinistra
Sapendo benissimo che non solo la fine dell'unità politica dei cattolici che c'è stata in Italia non in Europa vorrei dire a Fassino l'Europa non ha conosciuto
Forme di intervento dell'istituzione ecclesiale a favore dell'unità politica dei cattolici l'Italia li ha conosciuti anzi residue confessionali e temporali e nostalgiche di quello di vediamo nelle polemiche di questi giorni
Non c'è dubbio le pressioni sul Partito popolare gli editoriali de L'Osservatore Romano che negano perfino l'identità culturale del cattolicesimo democratico bisognerebbe rinviarlo via a Petilia Berna nuovo a Maritain
è avviene e a tanti altri ma però qui c'è una nostalgia del vecchio non c'è una ecco noi abbiamo fatto questa scelta di vecchio ritenendo di poter contribuire all'elaborazione di un progetto politico la sinistra
Con grande libertà
Sapendo che al cattolico in politica finita l'era dello scontro ideologico e dato solo un esercizio di testimonianza o di mediazione alta quella che indica il cardinal Martini che ha ripetuto in questi giorni non a caso distinguendosi da altri monumenti ed altre indicazioni
Una radiazione che fa riferimento a valori a cui non si intende rinunciare ma che vede la politica come il terreno del confronto della mediazione
L'esercizio di un magistero di persuasione
Per cercare di connotare le scelte della politica le iniziative delle politiche le decisioni della politica
Anche in modo rispettoso di quei valori ma senza pretese vede egemonie di stravolgimento il che consente
In un aprire nessuna
Frattura della società civile
Il che consente di non riaprire crociate o guerre di religione ma concorre positivamente per quanto riguarda i Democratici di sinistra ad arricchire la loro sensibilità la loro capacità di interlocuzione di dialogo col mondo esterno
Questo senso la cultura cattolica la questione cattolica non è più una questione concordataria la questione da rimettere a una politica scambi Istat
Ma è qualcosa da introiettare nell'esperienza nella pratica nella approfondimento nel dibattito dei Democratici di sinistra presto vuole essere il senso del nostro contributo
Certo per noi che abbiamo compiuto questa scelta questa possibilità e più libera
E più alto ci rendiamo conto che i cattolici che hanno scelto una posizione di centro Brusati
Nell'Ulivo i cattolici al Partito popolare hanno problemi maggiori
Per far collimare la loro scelta coraggiosa apprezzabile
Soprattutto nelle polemiche politiche che li hanno investiti recentemente con quella Nostalgia confessionale Meo confessionale revanscista a cui prima mi riferivo da parte di alcuni vertici ecclesiastici
E sicuramente la posizione del Partito popolare pesa
E sarà anche nella vicenda dell'UDC
Voglio concludere con una brevissima riflessione sull'Ulivo
L'Ulivo è un disegno strategico di modernizzazione di rinnovamento di riforme del paese della società
è una sintesi di culture diverse
è in qualche modo la conclusione di quel trapasso dell'epoca a cui mi riferivo ad una cultura politica pragmatica due possibile concorrere da punti di vista la cultura diversa dalle colazione di una proposta di governo però L'Ulivo
O anche aspirare legittimamente
A svilupparsi accrescerà maturare come soggetto politico
Ma per far questo dobbiamo dire che senza il consenso esplicito e senza l'assunzione di questo obiettivo strategico da parte di tutti i suoi membri
Io credo che l'impazienza e le scorciatoie solo siano nemiche dell'Ulivo più di quanto non possono apparire i richiami al realismo e alla realtà
Per i democratici di sinistra c'è spazio per rafforzare l'Ulivo anche rafforzando la loro componente la loro capacità di comunicazione con la società italiana perché credo che la Società italiana abbia bisogno
Ancora
Di partiti strutturati articolati presenti forti che garantiscono la partecipazione che diano voce agli esclusi che di una voce a chi non ha voce
Rispetto alle tante suggestioni che vengono di ridurre i partiti soltanto a comitati elettorali
Suggestioni che non sono lontana anche da qualche intellettuale del Mulino vicino al professor Prodi io credo che dobbiamo reclamare per dare sto sciando sei forza a una svolta democratica delle istituzioni delle identità politiche al ruolo ancora insostituibili di partiti diversi di partiti aperti di grandi partiti popolari
N
Io prima di dare la parola a canna Leone ma lei comunicarvi che è pervenuta un messaggio ad ENEL accompagnò Occhetto
Immagino accompagna Occhetto vuole forse sì a letto perché non è solo una lettera di rinvio
Di discuterne la propria presenza quindi perde la lecco cari compagni Petra tra tasso assenza scusa cari compagni mi esprimo il mio rammarico per non poter essere presente questa mattina
Alla riunione della direzione del partito come sapete sono fortemente impegnata nella raccolta delle firme necessarie per indire i referendum abrogativo della quota proporzionale appuntamenti già presi e non rinviabili in impediscono di partecipare al vasto dibattito
Mi auguro tuttavia che era necessaria riflessione nel partito sul tema dei referendum
Tenga sale di due punti fondamentali i prima riguarda la continuità la coerenza che il gruppo dirigente del partito mi auguro voglia mantenere rispetta l'impegno riformatore che contraddistinse la nascita stessa del PDS
Il secondo è relativa al mantenimento di un atteggiamento di neutralità i libertà di tolleranza riguarda l'impegno dei singoli militanti del partito
Nella promozione dei referendum anch'essa iscritta nei principi costitutivi
Della nuova forza politica della sinistra con i miei più fraterni saluti Achille Occhetto credo che possiamo approfittare di queste interruzioni anche per
Dirime la questione detta segue i nostri lavori come abbiamo detto alla fine della mattinata lei abbiano a questo punto quarantanove iscritti a parlare la presidenza non si è sentita di fare una proposta di interruzione definitiva del dibattito e quindi propensa e invece a sottoporvi queste ipotesi di svolge ancora una decina interventi
Dare la parola era una bene e che accompagna Daniela sulle questioni diciamo i maggiore urgenza e di attualità
A riprendere la riunione della direzione mercoledì prossimo alle ore quindici
E nella sì sì
Nella stessa salariale quindi senza in modo da per terra svolge diciamo tutti gli interventi naturalmente
L'apertura ma della direzione sarà aggiornata naturalmente quando intervento accompagnato da lei ma che non sarà una nuova relazione
Quindi credo che in continuità o non è non è capienza e non accolta non necessariamente quindi credo che se siete d'accordo questo può essere diciamo un andamento è il più normale meno traumatico e rispetto anche alla grande Olga numero di persone che hanno chiesto di parlare e che credo sia motivato dalla volontà di voler partecipare ad un dibattito in un momento particolare
è si pensa
Li ha tirati ed ora sei
Favorevoli ma soltanto che per ragioni tecniche dobbiamo approvare il bilancio o lo si dà per approvato senza discussione
Oppure lo discutiamo si dà mandato all'esecutivo ma entro martedì assolutamente deve essere approvato perché va stampato pubblicato il cervo
Sì sì ci sono possiamo distribuire l'abbiamo già
Sì puntare grappa stati Minniti sia sensata quindi i compagni passare a ritirare copia della del bilancio alla alla fine di questa seduta
Si svolgerà l'adempimento dell'approvazione e se ci sono chiarimenti naturalmente compagna riccioli tornerà una precisazione banalissima è il bilancio del PDS
E inizino a quelli e mi pare che la proposta a abbia votato il Cosenza diciamo a vedere la direzione quindi io da senz'altro la parola Carlo leoni successiva mente seguirà in campagna Passigli
Credito essendo
Care compagne d'accordo
Con l'impianto della relazione che ha svolto il compagno D'Alema mi limiterò ad alcune rapide
E schematiche osservazioni
La prima è sulla NATO
Io dico questo penso che noi dobbiamo a vedere nelle nei prossimi giorni e nel dibattito parlamentare
Una condotta molto limpida e anche molto
Anche molto dignitosa
Che intendo dire questa vicenda per certi aspetti è sicuramente il più importante della già tormentata vicenda dell'Albania
Allora si trattava di decidere attorno una pur rilevantissima missione
Vedeva impegnato il nostro Paese
Adesso è in discussione la collocazione il ruolo dell'Italia
Sulla scena internazionale e quindi non sarebbe giusto e non sarebbe dignitoso da parte nostra e dell'Ulivo sminuirne il significato
E non riconoscere il fatto
Che è una divisione della maggioranza che sostiene il governo su un tema così importante dimostra un serio problema politico anche per l'immagine ma non solo per l'immagine internazionale del nostro Paese
Se ci comportiamo così se cioè non tendiamo a nascondere la cenere sotto il tappeto
Diventa più chiaro il carattere strumentale della posizione sia di Rifondazione Comunista che di una parte del Polo e specialmente di Forza Italia
Per Rifondazione comunista perché diventa ancora più evidente che il Parlamento italiano non è chiamato a decidere se la NATO deve esistere o no ma
Se
è d'accordo oppure no con l'ingresso di nuovi paesi democratici europei nell'Alleanza atlantica
Di Forza Italia perché rende ancora più chiaro che si usa come ha detto bene D'Alema stamattina un tema importantissimo di politica estera per fini di lotta politica interna e cioè con il sogno del tentativo di dare la spallata al governo peraltro senza una prospettiva politica alternativa ecco credo che questa sia una di quelle vicende dove ognuno deve assumersi le proprie responsabilità Ussi fronte al Parlamento ai cittadini italiani alla comunità internazionale secondo punto sulla questione del referendum io sono d'accordo
Affinché il comitato dell'Ulivo come ha proposto D'Alema discuta di questo argomento
Per quanto riguarda la il mio convincimento io penso che il comitato dell'Ulivo dovrebbe dare un sostegno al referendum per l'abolizione dello scorporo
Sarei tuttavia assolutamente contrario a presentare questo referendum e a farlo vivere come alternativo e contrapposto a quello già presentato da Segni Di Pietro Occhetto
Per una ragione che provo a dire mi sembra siamo tutti d'accordo nel considerare dal dalle ultime settimane abbastanza cambiata la fase politica
C'è un tentativo di restaurazione del vecchio ordine che è riuscito già bloccare il processo riformatore nelle aule parlamentari
Uno dei pilastri di questo tentativo di restaurazione è proprio il ritorno alloggi che o sistemi proporzionali
Sempre nella stessa scuola al ventiduesimo chilometro di via Appia
Sì segnala che in certe fasi politiche confuse bisogna scegliere quale l'obiettivo principale a me pare che in questa fase l'obiettivo principale sia quello di impedire che torni indietro l'evoluzione del sistema politico italiano
Sicché tutte le iniziative istituzionali attraverso il centotrentotto e popolari attraverso i referendum che spingono avanti il sistema maggioritario svolgono una positiva funzione almeno deterrente
Quindi non vedo ragione
Per dividere lo schieramento riformatore con un solco questo lo dico si hanno gli stessi a quanti sosterranno il referendum presentato da da Passigli sia naturalmente sostenitori dello schieramento dell'altro referendum
Per quello che riguarda il governo io faccio presente alla presidenza imposta dico solo per la reclusione
Per quello
Che riguarda il governo mi sono d'accordo con le priorità per la nuova fase che indicava la relazione oggi ha detto che i doni caso il passaggio sulla NATO rappresenta oggettivamente un colpo d'immagine
Per il governo ma ancor di più mi pare che lo rappresenti se accompagnato ad una ormai visibile strategia di logoramento dovuta alla politica passatemi l'espressione sintetica delle mani libere di Bertinotti
Per cui penso anch'io che adesso non in autunno perché sarebbe troppo tardi il momento del chiarimento Rota all'Ulivo Rifondazione Comunista il chiarimento
Bond alla Teoria senza fine di vertici che convocano altri vertici perché questo produce un logoramento d'immagine e di rapporto con il Paese micidiale
In questo ambito noi dobbiamo essere la forza più unitaria e più limpida nel sostegno al governo
E nel sostegno a questa nuovo ciclo come è stato detto
Voglio dire che non può essere la nostra parola d'ordine
Quella di incalzare il governo questo è una parola d'ordine che può essere di una forza minore e comprensibile Solace sulla sosta minore ma non da parte del partito che ha la maggiore responsabilità
Nella coalizione e dentro il governo quindi noi dobbiamo l'avremmo dovuto farlo pienamente anche nel passato ma soprattutto adesso evitare qualunque segnale un messaggio che dia l'impressione di distacco e nei fatti di impotenza verso qualcosa che nella sua gran parte costituito dallo i medesimi i cittadini non lo capirebbero sull'Ulivo
Io francamente compagni non riesco più a comprendere come si possa e talora viene anche ancora manifestare fastidio scetticismo quando si indica la necessità di un Ulivo più forte nel Paese
Se è vera l'analisi che facciamo e che mi pare sia condivisa cioè cioè il disegno cossighiano con la sponda europea di Colle di Aznar che è di ristrutturare il bipolarismo anch'io non credo non mi pare undici miopi ricostruzione del centro equidistante
E di ristrutturarlo avendo da una parte una grande forza moderata
Dall'altra schiacciare una sinistra
Sì prettamente socialdemocratica oppure peggio frontista
E anch'io credo che in questo quadro la parola d'ordine del spostare a sinistra l'asse del governo significa aprire una prateria di fronte a quel disegno
Quindi è chiaro è stato chiaro D'Alema stamattina il soggetto del bipolarismo da questa parte non è la sinistra in senso stretto
è l'Ulivo il soggetto politico del bipolarismo
Sappiamo che l'Ulivo in sé nelle elezioni del novantasei non ha avuto la maggioranza dei consensi del Paese
Sappiamo che prima o poi si andrà a votare e che nelle prossime elezioni non sarà riproponibile la desistenza
Per cui noi potremmo avere e dovremmo avere o Rifondazione Comunista pienamente in una coalizione organica o l'Ulivo senza Rifondazione Comunista è chiaro che bisogna finito che bisogna rafforzare l'Ulivo nel Paese in tutte le sue componenti
Partiti
Naturalmente ciascun partito deve diventare più forte ma tutte le componenti di questo campo di forze e ad esempio noi non dobbiamo manifestare secondo me alcun fastidio irritazione
Nei confronti della scesa in campo anche nella politica nazionale ad esempio dei sindaci o faccio per dire dei presidenti delle Regioni selle urgenza è quella di aumentare la base di consenso dell'Ulivo
Queste figure rappresentano un'occasione non un problema politica una chance in più
Non è e ho concluso un problema ho visto che i popolari hanno presentato una proposta di legge per impedire per via legislativa ai sindaci di presentarsi alle elezioni europee al di là della valutazione politica se questa sia una cosa giusta o sbagliata
Io penso che sciogliere per via amministrativo o legislativo un problema politico
Possa portarci ad un autogol imperdonabile volevo dire qualcosa sul partito non lo faccio perché ho finito il tempo ma avremo il seminario
Di luglio per affrontare il tema
Ad appassire segue Caio
Ricompare nel maggioranza che è uscita dall'elezione novantasette si è trovata dinnanzi due compiti fondamentali uno il risanamento e la finanza pubblica obiettivo largamente raggiunto anche se non completamente ma certo centrato e il completamento della transizione problema invece che sta ancora dinanzi a noi
Allora questo secondo compito per essere portato a completamento in maniera soddisfacente necessitava ovviamente di nuove regole istituzionali nuove regole istituzionale che potevano venire solo da maggioranze ampie
è stato questo il disegno che ha presieduto alla costituzione della Bicamerale di quel scelta che mi sembra si possa tranquillamente dire sia stata giusta
E si posso anche dire che se quel disegno non è giunto importo non è certo responsabilità nostra che nuvole
Il problema di costruire quindi maggioranze più ampie per darsi nuove regole non è un problema che possiamo riaffrontare nei termini in cui è stata affrontata in questo contesto che vanno viste le alternative cioè il percorso suggerito all'articolo centotrentotto e le alternative referendarie che ci stanno dinnanzi tralascerò il centotrentotto per ragioni di brevità è già stato detto stamane da D'Alema mi sembra con abbastanza chiarezza sono stati identificati dei passaggi anche a me sembra che sia essenziale puntare rapidamente a una elezione alla a riproporre l'elezione diretta della presidenza per evitare appunto di trovarsi a un'elezione parlamentare della presidenza Repubblica mi sembra che è un altro punto importante sia rafforzare il più rapidamente possibile i poteri del governo in Parlamento ma tralascio né possibili vie da battere in materia e centotrentotto e guarda all'altro corno
Del l'alternativa cioè alla via referendaria l'altro aspetto che volevo toccare anche perché mi credo che dopo le polemiche di questi giorni a cui ho cercato di non partecipare perché volevo semmai rispondere in questa sede
Soprattutto ai amici e compagni che hanno delle perplessità nei confronti del mia proposta e non in sede giornalistica dove invece sono state fatte spesso delle forzature inutili da parte di volti allora sede ne avalla questa referendari volevo solo sottolineare non lo voglio certo fare un'analisi comparativa per carità ma volevo sottolineare alcune debolezze bella visto che si parla comunque di due referendum alternativi che vedono anche tra di noi posizioni diverse alcune debolezze della posizione del referendum Segni Di Pietro
Questo mi sembra si debba dire sostanzialmente sono tre la prima è che muove da una premessa errata veniva anche questa già ricordata stamani cioè che la premessa che i mali del nostro sistema vengano dalla proporzionale non dal turno unico io su in questo aderisco pienamente all'analisi di Sartori
Se il turno unico che genera frammentazione quindi debolezze delle coalizioni di governo disomogeneità delle quali cioè il governo e non la proporzionale i numeri ce lo indicano i numeri degli eletti ce lo indicano allora puntare all'abolizione della proporzionale puntare
Male il nostro cannone punta a un falso obiettivo o un obiettivo comunque non risolutivo del problema
Aggiungo che se come abbiamo a suo tempo deliberato in sede congressuale e in sede di programma dell'Ulivo se l'obiettivo è comunque di introduzione a lungo termine del doppio turno i referendum Segni consolida il turno unico perché il voto popolare santifica il turno unico che sarebbe il risultato del referendum Segni a me sembra che chi è per il doppio turno e ripeto questo mi sembra essere assodato sia né deliberate congressuale che nella programma dell'Ulivo non vedo come Possa non porsi il problema di appoggiare un referendum che consoliderebbe il turno unico
So benissimo che la stessa obiezione può essere mossa la mia proposta consoliderebbe l'attuale assetto no signori per la semplice ragione che questi benissimo dire
Noi non siamo soddisfatti dell'attuale assetto ma finché abbiamo questa legge
Desideriamo eliminarne alcuni effetti perversi e un voto in questo senso non santifica affatto quella ripartizione quel sistema misto settantacinque venticinque ben diverso è se io propongo con toni salvifici
Una proposta di legge del tutto nuova che introduce il turno unico quel turno unico una volta santificato dal voto popolare rimarrebbe e significherebbe per noi la rinuncia definitiva a doppio turno credo che questo sia un punto su cui dobbiamo riflettere
Il secondo è fondamentale
Seconda fondamentale debolezza del referendum Segni Di Pietro e che non produce esiti maggioritaria
La redistribuzione del venticinque per cento dei seggi è casuale ha ragione Mattarella e casuale chi ha perso nei collegi
La coalizione che ha perso nei collegi e che ha può aver perso anche in termini di voti può nonostante questo avere la maggioranza dei seggi in Parlamento
Qui allora non siamo in presenza solo di una possibile negazione della volontà popolare che porrà peraltro aspetto sulla quale inviterei a riflettere ma è qui che si incontra il problema della corte costituzionale non per la presenza
E amici e compagne che siete favorevole al referendum e pensate con si pratica al referendum Segni Di Pietro non è la presenza contemporanea di un'altra proposta di referendum a indebolire il referendum Segni in sede di scrutinio di vaglio della corte
è il fatto che anche se i cinque presidenti della Corte interpellati dal liberal ex presidente la corte sostengano che il referendum sarebbe accettabile perché auto applicativo nessuno mette in discussione
E e il fatto che non vi è congruenza necessaria
Tra i fini dichiarati all'elettore di cui si richiede il sostegno il voto e gli esiti del referendum è questo l'aspetto su cui io credo un giudizio della Corte potrebbe anche se in via innovativa
A appuntarsi perché non vi è congruenza tra quanto si promette e quanto si consegna poi all'elettore
E quindi in questo è un aspetto che non non tralascerei e ripeto il referendum non ha esiti il referendum Segni e non produce esiti maggioritario ma conferma la vedete dal dai dati che per i portaoggetti Corriere della Sera proprio una diciamo una alla simulazione
Che peraltro è leggermente diversa in altre simulazioni ma non cambia non cambia i dati complessivi
è nel caso del referendum anti scoprono il Corriere della Sera da questi dati più quindici seggi all'Ulivo meno sei a Rifondazione
Cossutta l'altro giorno se ne lava meno quattro come vedete ballano un po'le cifre ma sostanzialmente sono queste meno sei al Polo il margine di maggioranza
Il vantaggio diciamo ulteriore che la maggioranza conseguirebbe sulla minoranza di quindici sedici se prendiamo il referendum Segni l'Ulivo avrebbe diciassette seggi in più Rifondazione Comunista sedici in meno il Paolo sedici in più
Il margine diventa negativo di quindici sedici
Il risultato è che non vi sarebbe stato maggioranza vedo che Barbera legge i dati sono su in alto non vi sarebbe stata maggioranza alla camera nemmeno quella esigua maggioranza che oggi viene questa è la conferma perché tutto dipende da cosa dalla distribuzione territoriale del voto che non può essere ovviamente prevista con grado un grado sufficiente di esattezza ma vi è il fondato rischio appunto che il referendum non abbia affatto esiti maggioritaria
Terzo difetto che non è anche questo da poco e su questo non mi dilungo perché è stato ampiamente toccato stamani al segretario in relazione e prendo semi spacca la maggioranza spacca l'Ulivo allora mi sembra singolare cammino
Quello di chi vuole rafforzare il governo e rendere più stabile le maggioranze di governo singolare cammino quello che inizia col mettere in crisi quello che abbiamo e che rappresenta forse la unica possibilità in questa legislatura per la sinistra di governare il Paese e forse anche a lungo termine una una coalizione danno un da non dimenticare visto che l'ubi consistam dell'Ulivo sta proprio nell'accordo tra cattolici e sinistra
Ma non voglio e chiudo non voglio toccare solo gli aspetti diciamo negativi dell'altro referendum voglio richiamare un aspetto positivo della proposta che ho avanzato in via tecnica ma che mi sembra debba essere valutata anche per certi meriti politici oltre quelle che venivano ricordati
Diceva stamani Gloria Buffo che bisogna difendere prendono solo sul terreno tecnico su questo ha ragione i referendum anti scorporo
Ha effetti maggioritari
Sartori ha calcolato che riduce l'impatto della proporzionale di circa la metà è come avere una proporzionale al dodici quindici per cento invece che al venticinque ma soprattutto non elimina il diritto di tribuna siamo pronti ad avere un sistema maggioritario
Che elimini del tutto il diritto di tribuna anche laddove altri sistemi maggioritari stanno invece sistemi consolidata mentre maggioritari stanno pensando di reintrodurlo
Altra domanda eliminare il voto di lista è così negativo anche lì a fare agli assetti del funzionamento di una coalizione
Ma eliminare il voto di lista non elimina i partiti
Non elimina i partiti abbiamo esempi in tutti i sistemi politici del mondo che ce lo dicano trasforma semmai l'attuale trend verso un bipolarismo
In un falso bipartitismo nel quale i partiti riappaiono come correnti e allora in un sistema non trasparenti perché i partiti si sottopongono al voto degli elettori le correnti no
E allora questo è un altro punto importante unitamente al fatto che il voto di lista consente di verificare il peso di specifico dei vari partiti e aiuta il funzionamento delle coalizioni non lo
Ostacola come invece viene detto la competizione del voto di lista rende le coalizioni più litigiosa in orrende le coalizioni meno sottoposte al ricatto
Di piccoli partiti che non si sottopongano mai nel caso del maggioritario puro alla verifica del loro peso specifico elettorali
Tutto questo è veramente concludo porta a una conclusione politica che a me sembra molto difficile
Un'ipotesi che si possano sostenere non come individui perché sarebbe veramente paradossale ma anche in generale come forze politiche entrambe le logiche da entrambi i referendum
Evidentemente la libertà di coscienza di ciascuno non è in discussione
Ma io credo che si debba pensare a quale cammino e più congruente con le scelte di fondo che avevamo compiuta che erano un maggioritario e ha erano il doppio turno come garanzia del maggioritario
Allora il doppio turno e il referendum anti scorporo solo sicuramente possibili entrambi e congruenti
Perché ripeto si tratta solo di un aggiustamento di una legge elettorale attuale inattesa di dei dei dei tempi politici che possono consentire un ulteriore passo verso il vero maggioritario un sistema che santifica istituzionalizza il turno unico e sicuramente non compatibile con la scelta per il doppio turno che abbiamo compiuto
Comma segue saldati
Anch'io sono
Sono molto bravi mai tutto perché sono d'accordo in larga misura con la relazione del segretario anche perché non ha più l'abitudine al dibattito ripartito dopo una lunga
Diaspora
Il punto di partenza di ogni ragionamento è che siamo entrati in una nuova fase politica questo mi pare su questo mi pare che c'è un accordo generale
Perché il fallimento della Bicamerale non pone solo il problema di portare avanti la riforma costituzionale con nuovi strumenti una modifica per il modo in cui è avvenuto modifica il rapporto tra maggioranza e opposizione e pone quindi ebbene quella esigenza
Sì mutamenti sia in sede di governo sia in in sede di nel rapporto fra i partiti
In sede di governo non c'è solo l'urgenza da tutti riconosciuta degli interventi per il Mezzogiorno e per l'occupazione
C'è anche una esigenza una serie di di problemi di politica istituzionale che il Governo dovrebbe in qualche modo affrontare
Ecco mi pare che per esempio caduto
La finzione di una destra dotata di senso dello Stato finzione generoso nella quale D'Alema ha creduto e tutto sommato credo che sia stato anche utile e andare a questa prova caduta questa finzione mi pare che la fase degli sconti delle indulgenze di cui ha goduto creato personaggio di cui non faccio il nome dovrebbe cessare per fare un esempio concreto
Credo che la questione dell'anomalia italiana nel sistema dell'informazione in particolare delle tv andrebbe riesaminato perché non ha detto che questa intangibilità debba essere eterna
E c'è poi un altro tema sul quale di meriterebbe di soffermarsi
Ed è quello del metodo seguito nelle privatizzazioni ecco precise su questo io credo che ci sia una notevole delusione da parte da parte di una certa opinione
E insomma e sono state fatte delle dei gesti ebbene unilaterali di di e illegali possiamo dire a un certo settore della imprenditoria italiana che era già dominante stiamo andando rischiamo di continuare ad andare verso un capitalismo dei poteri forti della grande famiglia quindi qualche correzione anche in questo campo mi riferisco sempre a a linee di politica istituzionale
Più in generale credo che il governo dovrebbe darsi carico almeno in una certa misura della stessa riforma istituzionale
Che finora c'è stata una neutralità del governo che aveva un senso nel senso che la Bicamerale aveva come presupposto un rapporto costruttivo tra maggioranza e opposizione quindi il governo
Non voleva interferire in questo rapporto una volta cadute questa prospettiva credo che anche il governo dovrebbe impegnarsi almeno su alcuni dei temi fondamentali della riforma costituzionale anche perché come diceva D'Alema
Nella sua relazione
E il governo si trova ogni giorno ogni momento di fronte al no di non risolti di politica istituzionale che frenano e ostacolo alla sua politica nelle riforme e in genere la gestione dello Stato
Quindi questa separazione fra ruoli di governo e ruoli
Della maggioranza parlamentare almeno su alcune delle grandi tematiche riforma istituzionale dovrebbe venir meno
Mi pare che queste siano alcune osservazioni da fare in merito alla atteggiamento nostro nei confronti del governo dell'Ulivo che naturalmente va rafforzato ma va rafforzato rendendo ancora più concreta e incisiva la sua politica
La questione più importante che si pone però è la questione del partito Riley della sua identità ne parleremo nella riunione
Rossi maglie fra quindici giorni ma qualche cosa va detto già adesso mi sembra una perché l'impressione nostra decine di migliaia di altri compagni è che nonostante la Cosa due nonostante Firenze questa identità resta largamente indefinita
L'ho Folonari in un articolo che è stato largamente commentato
Ha ricordato che è ancora aperta la questione socialista nel senso che è stata sottovalutata nella sua portata storica che non va confusa con un rapporto con importante con altri gruppi rapporto con tradizione socialista è un elemento portante almeno nelle intenzioni e nelle nelle nelle valutazioni di partenza di questo di questo nuovo partito dovrebbe essere l'asse portante della sua politica non solo a livello europeo ma anche in Italia e quindi mi sembra che questo problema meriti di essere ripreso e discusso aggiungere che al di là della questione socialista rigori
Ha parlato del fumo in quell'articolo si pone in fondo anche una questione comunista in che senso nel senso che sia dato troppo per scontato
E che l'assunzione da parte del vecchio partito comunista di una nuova identità politica
E culturale mi pare che c'è stata una certa
Faciloneria in questa in questa evoluzione che invece di grande importanza che certamente è entrata nella cultura del gruppo dirigente ma non è arrivata ancora mi sembra larga come dovrebbe
A livello a livello della periferia dell'organizzazione di partito
Il credito
Politico di cui gode ancora di fondazione in qualche misura anche il teorico culturale
E legato a mio avviso anche a questa rivoluzione culturale incompiuta questa mancanza di una come dire confronto aperto dichiarate anche ideologico che questa parola non piace a nessuno ma dico ci sono delle tradizioni culturali che vanno verificate e se necessario superare e questo confronto mi sembra che è stato abbastanza debole finora non solo rispetto all'Aja socialiste ma rispetta quella che doveva essere e imparate soltanto è stata la rivoluzione culturale
Del vecchio Partito Comunista c'è una dialettica interna alimentata da dagli ulivisti che si svolge però in modo larvato e poco comprensibile specie da chi
Come non rientrato nel nuovo partito come la rielezione diaria socialista che siamo entrati da altre sponde
Sembra quasi riemergere i fantasmi della Terza via di berlingueriana memoria qualche volta in queste discussioni
Di fronte al allora
Il problema di un'identità socialista più marcata
E quasi quasi vengono fuori i ricordi di quegli anni quando si cercava
Una via d'uscita abbastanza abbastanza inconsistente non voglio dire che questo sia l'atteggiamento del gruppo indiane ma certamente queste cose bisogna di essere una volta per tutte
E sono a tutto ciò che più colpisce
è che non ci sono strumenti di partito capaci di essere presenti nella pubblicistica politica e di alimentare apertamente il dibattito il paradosso è che c'è una fioritura ripubblicazione di corrente tra le quali io collocherei forse mi sbaglio ma anche l'unità in qualche modo
E che
Che mentre la linea di maggioranza
E si è affidata all'intervista di D'Alema sostanzialmente o Rimini di mi pare che non c'è un'elaborazione politico-culturale proprio della linea che dovrebbe essere almeno apparentemente è maggioritaria nella quale io personalmente mi riconosco ecco a me sembra che questa dialettica sotterranea poco decifrabile specie per noi che veniamo dall'esterno
Ecco dovrebbe poter dove ingiungeva delle scelte politiche di maggioranza e di minoranza il nella maggioranza e manutenzione che ogni sibili ma che comunque abbiano lo scopo di definire un'identità
Specifico
Razionale
Di questa identità abbiamo tutti bisogno
Per dialogare non solo per noi ma anche per dialogare utilmente con le altre forze politiche
Non si può affrontare la questura Rifondazione soltanto a livello parlamentare bisogna affrontare un dibattito aperto con questa sinistra del passato che è portatrice anche di valori non dico di no ma un chiarimento
Va fatto
Ecco la risposta io concludo dicendo questo che la risposta al problema d'identità di cui ho parlato dovrebbe essere quella di un congresso che conduca non ha un partito federato che mantenga in vita le vecchie identità ma un partito unitario nella sua fondamentale linea dipendenza ecco perché luce il federalismo applicato al partito è sinonimo di impotenza io mi auguro che si arrivi a un congresso in cui il chiarimento di queste dialettiche interne più o meno sotterranei venga apertamente alla luce
E quindi che si faccia un congresso sulla base di mozioni precise questo è l'augurio che faccio il tema di riprenderemo naturalmente quando si farà un discorso specifico sulle prospettiva del partito nei prossimi giorni grazie
Salvati segue Bassanini
Bertinotti
Fausto Bertinotti
Va dicendo in giro
Che le possibili prospettive strategiche coerenti per i Democratici di sinistra sono quella della sinistra plurale o quella del partito democratico
Io lo ribattezza come prospettiva liscia e prospettiva gassata
A me sembra che siano derivate entrambe da un'analisi erronea e maliziosa cioè vista prima verso gli occhiali dell'interesse di Rifondazione Comunista
Naturalmente io preferisco una prospettiva Ferrarelle la prospettiva di una sinistra di governo fortemente competitiva verso il centro
Vediamo le tutte e tre
La sinistra plurale la gauche plurielle mi andrebbe benissimo se fossimo in Francia
Cioè in una situazione nella quale
Perché dal
Cioè voglio dire poi regolamentare dalla Francia
C'è una situazione nella quale l'omologo dei Democratici di sinistra cioè il PS francese è un partito socialista
E non un partito ex comunista punto primo
Punto secondo questo partito
è un partito grande che non ha ingombri e competitori forti verso il centro della sua coalizione cioè nella sua coalizione è il partito più grosso
E spostato verso il centro per lo fai anche politiche di sinistra più di sinistra di quelle che facciamo noi allibite
No però la situazione congiuntura tu Famiano Crucianelli pensi questo per vivere o delle trentacinque ore che veda e altri esempi di altre cose comunque possiamo discuterne su quanto sia di sinistra la posizione del plesso oggi
Ora una prospettiva di cosche Oriella
In Italia è in realtà una strategia di partito cerniera
Che rinsalda nell'elettore un'immagine della coalizione che è fatta così
Ci sono dei partiti di centro centrosinistra veri piccoli
Che stanno verso il centro
In mezzo c'è un partito grosso ex comunista moderato cioè noi
E poi ci sono i comunisti estremisti di ora di canali non sono poi tanto estremisti di Rifondazione
Questa è la situazione attuale queste l'immagine dell'elettore adesso a cui purtroppo la Cosa due Nola sinora portato i medio
E per noi è una soluzione cattiva
Anche se dissensi strategici interni a noi nostri
Ce la fanno sembrare come la soluzione più lisciare collochiamo suzione liscia
Quella a cui ci rassegniamo per quieto vivere non portare il dibattito tra di noi fino alle sue
Conseguenze logiche necessarie
Il vantaggio di Rifondazione Comunista se noi permane sì ma a lungo in questa condizionamenti stare in mezzo non ha bisogno di essere sottolineato stare nel mezzo incerti e pestati da entrambe le parti dal centro e dalla sinistra
Partito democratico ovvero la prospettiva cassata
Questa è una prospettiva che se assunta come prospettiva di partito e in tempi non geologici
è semplicemente fatto fantasiosa non esiste
Come forse sapete io auspico un processo alla fine del quale potrebbe anche esserci o sarebbe bello che ci fosse
Un unico grande partito di centro sinistra partito che fonda il Minsky le culture
Anche se non so se in Italia e dati gli ingredienti che si mischia libero che esso dovrebbe assorbire si tratterebbe poi la fine di un partito democratico americano o laburista blairiano
Questi sono partiti di stampo liberale anglosassone
Molto lontani dalle culture del continente e molto lontani dalla nostra se non risolviamo il problema con i capi popolari e mischiamo le culture che potrebbero andare a finire all'interno
Di questo partito non vien fuori un partito alla Blair è un altro mondo ma non me ne farò in tutto il continente
Questo la situazione anglosassoni insulare
Allora
Esclusa la prospettiva grassa
Il Partito Democratico esclusa la prospettiva liscia quella in cui siamo secondo me incastrati ora
Quella che Bertinotti chiama sinistra plurale ma che in realtà è una prospettiva di cerniera
E di permanente medietà ed incertezza l'unica vera alternativa l'alternativa Ferrarelle
è una prospettiva socialdemocratica competitiva verso il centro quella che può essere
Potrebbe forse essere e finora non è stata la Cosa due i Democratici di sinistra
Non lo è stata
Abbiamo non lo è stata
Al di là dei limiti soggettivi per due motivi fondamentali
Il primo è perché è stata presentata o si è fatto fra poco
E non farla intendere come una strategia antagonistica rispetto a quella dell'Ulivo
Tanto per intenderci Gargonza
Allora io ho apprezzato moltissimo gli accenni autocritici del segretario del tutto i consueti
No mai mia Fabiano veramente molto incoraggiato e diciamo
Autocritica d'autocritica devo anche dire in verità che alcuni degli ulivisti insistendo molto sull'aspetto istituzionale
Così i problemi istituzionali han fatto poco per farsi capire diciamo sui problemi di merito sulle politiche pubbliche che noi perseguiamo non è stato una cosa su cui noi abbiamo insistito con la necessaria chiarezza
E quindi su questo io mi sento preparate virtualmente senza coinvolgere i miei amici questo di fare autocritica
Allora dunque è stata presentata secondo me male
No
A volte è sembrata una cosa antagonistica all'Ulivo non oggi devo dire la verità
Ma il secondo e più fondamentale
Diciamo limite della esperienza diciamo della Cosa due dei Democratici di sinistra e il fatto che non si è trattato di una scelta culturale e strategica chiara insomma per evitare conflitti con Famiano Crucianelli da un lato Giorgio Spini o Ruffolo dall'altro soltanto un uso questi nomi
Avete con la massima simpatia non con la massima clandestini signore a Giorgio spedire attaccato Valdano ma io sono studiato sulle quali suo padre quindi rimane sempre
Vi rimane sempre lì su quel nome
Gli USA come sapete come esempi naturalmente non non non non l'avete navale sono per non fare conflitto non si è detto che tipo di socialdemocrazia
Noi vogliamo costruire all'interno di una gamma amplissima
Che va da Tony Blair a Oskar Lafontaine e non sono neanche gli estremi
Insomma lo stallo che cerca nel partito
Prima della Cosa due è rimasto esattamente lo stesso si sono aggiunti soltanto un po'di dirigenti sul lato è un po'di dirigenti sull'altro lato
Questo è come la vedo io evaporati sul terzo lato quarto lato perché le culture sono più che non due naturalmente
Allora no sistema finisco rapidamente ora non so se siamo ancora in tempo io credo di sì per correggere il tiro proprio perché vogliamo essere competitivi verso il centro e quindi competitivi
Verso partiti e partitini della nostra maggioranza che ora lo presidiano
O il centro presidiato da loro
La prospettiva dell'Ulivo come Federazione stretta
E in futuro anche per chissà cosa succederà va curata e rafforzata ed ogni migliore egemonica nostra va combattuta non avrebbe neanche grandi presupposti teorico culturali in questo momento
E sempre per lo stesso motivo perché dobbiamo essere aperti ivi attraenti verso il centro il nostro programma deve essere quello di una socialdemocrazia moderate governante che sappia dimostrare con atti anche vistosi di stare dalla parte del Paese dello sviluppo e dell'equità
E non degli interessi delle organizzazioni
Alle quali la sinistra italiana è sempre stata appoggiata pure delle nostre esitazioni che noi molto spesso erroneamente imputiamo al governo
Erroneamente imputiamo al governo mentre sono nostre
Io potrei darvi parecchi esempi nel campo in cui sono un po'meno ignorante sulle politiche del lavoro e del Welfare
Lunga lista che vi risparmio per carità di partito
Non so neanche finiscono subito se passare dalla prospettiva liscia quelli cui siamo incastrati adesso in mezzo a quella Ferrarelle ci aiuterebbe a sporcare questo maledetto venti per cento
In cui siamo incastrati ognuno diceva le sue diciamo le ricette per uscire dal venti per cento
Fai da te sono tutte tirate dalla ognuno dalla propria parte
Appurare Gargoyle decise per quello senese anche a quei decise per quello con le ricette
Forse sì
O forse lo stigma
Di essere stati comunisti pesa è ancora lungo qualsiasi cosa noi facciamo non lo so non riesco a dare un'idea
Non è solo Berlusconi guardate che ce l'aveva somma ci sia qualcosa sono tocco che rimane io so soltanto che una linea chiara
Con scontri veri fatta su prospettive di politiche pubbliche
Meno insistenza sul video spetti istituzionali più sulle politiche pubbliche prospettive di valore dichiarate su analisi della società serie sarebbe una mano una secondo una manna per un partito assetato
E per l'Ulivo assetato di discussione politica come dimostra anche questa Assemblea
Voleva dare comunicazione che compagno Campana non potendo a partecipare mercoledì ai lavori della direzione ha consegnato il suo intervento scritta ha ora la parola Bassanini insegue grandi
Come ha notato D'Alema l'interruzione del processo di riforma costituzionale
Non giova all'azione riformati
Cioè del governo e della maggioranza
Al contrario
Un terreno sul quale si misura
Questo è quello della riforma del
Del sistema amministrativo
E in genere
Dell'architettura nel nostro sistema istituzionale
Il tentativo di procedere per intanto attraverso riforme a Costituzione invariata verso il federalismo
La riforma dell'amministrazione
La semplificazione delle leggi e delle procedure
Incontra oggi un ostacolo nell'interruzione del processo di riforma costituzionale
Un ostacolo duplice da un lato perché le riforme a Costituzione invariata
Sono comunque riforme precarie
Si fanno mediante strumenti legislativi che possono essere sempre cambiati da altri strumenti legislativi
E se queste poi intervengono in corso d'opera affinché i primi non sono stati neanche attuati
La riforma abortisce prima ancora di nasce
La seconda ragione
E che rialzano la testa
Quelli che nella prospettiva di una riforma costituzionale in senso federale avevano per così dire
Abbassato la guardia perché tanto resistere non serviva a nulla prima o poi sarebbe arrivata la riforma federale ormai in corso
E allora a che però tentare di impedire o di svuotare una anticipazione
A Costituzione invariata del processo di trasformazione federale di modernizzazione del nostro sistema amministrativo
Oggi questo rischio è molto forte
Oggi il rischio che da una parte si dica
Raccogliamo le forze a difesa del vecchio sistema centralistico
Tanto il rischio che poi si ha travolto dalla riforma costituzionale non c'è più
E dall'altro e dall'altro se essi lavora vilmente a rimettere in discussione le riforme appena approvate ancora da attuare siamo ancora in grado di svuotarla e prima ancora che abbiano attuazione
Questa osservazione mi porta non sono come ha detto il segretario a sottolineare che bisogna allora riprende con grande decisione con tutti gli strumenti possibili la strada della riforma costituzionale
Ma anche apporre un'altra questione che nella sua relazione non ho trovato a me pare che come ieri così a maggior ragione oggi quando la strada della riforma costituzionale
Che pure noi vogliamo riaprire percorrere risulta comunque
Avere prospettive e insiti non certi a maggior ragione oggi non possiamo rinviare
Quel processo di modernizzazione e di innovazione del nostro sistema che già oggi si può fare nell'ambito della nostra della nostra Costituzione
Questa è una condizione fondamentale innanzitutto perché abbiano Successo
Le stessi linee di gli stessi obiettivi
Che ci siamo dati
è semplice osservare come il problema del lavoro del Mezzogiorno trova
Una condizione anche nel sistema delle procedure nella efficienza nell'efficacia delle amministrazioni che devono intermediari che devono dare attuazione ai piani di intervento sulle infrastrutture
Che devono far funzionare i patti territoriali e contratti d'area
Finché abbiamo procedure complesse e ingestibili
E amministrazioni che non hanno
Le capacità tecniche e amministrative necessarie il rischio che lì si trovi il collo di bottiglia
Nella attuazione dei programmi di
Per l'occupazione e per i e per il Mezzogiorno è molto serio
è molto simile
Ma questa è anche una condizione per continuare a raccogliere consensi intorno
A
Lì intorno all'immagine di una forza innovativa
Per il PDS per l'Ulivo
Oggi sulla riforma dell'amministrazione
Nei suoi vari aspetti semplificazione delle leggi e dei procedimenti sburocratizzazione federalismo amministrativo
Riorganizzazione delle amministrazioni secondo criteri di orientamento al risultato alla qualità dei servizi alla soddisfazione
Degli utenti
Valorizzazione del lavoro pubblico e nel lavoro pubblico delle competenze delle responsabilità delle professionalità
Ed è risultati dell'azione amministrativa su questo c'è oggi un vastissimo consenso
Che vada da Romiti a Cofferati dalla Conferenza episcopale italiana a tutto lo schieramento dei sindaci degli amministratori locali oggi c'è questo consenso domani
C'è la riforma fallisce lo stesso consenso si trasforma in dissenso
E io non vorrei che non avere parlato di questo che è una vera e propria condizione
Per intense il perseguimento degli altri obiettivi degli altri punti di una politica di riforme ribelli spero di no l'idea che si è diffusa che la riforma è stata fatta la riforma non è stata fatta da riforme tutta da fare
Incontra resistenze fortissime quelle resistenze erano prevedibili oggi sono rafforzate appunto dall'interruzione del processo di riforma costituzionale se non c'è una forte determinazione
Una forte determinazione delle forze politiche dell'Ulivo del PDS del governo e dei gruppi parlamentari
In correlazione in connessione in alleanza con lo schieramento degli amministratori locali e delle forze sociali che sostengono questa riforma
Io temo che su questo punto noi rischiamo molto rischiamo molto sul terreno dei consensi
Perché abbiamo creato delle attese abbiamo creato delle aspettative e queste attese queste aspettative poi Simoncello saranno sul concreto di questi processi
Noi non abbiamo fatto
Non abbiamo fatto vorrei che fosse chiaro non abbiamo fatto la devoluzione di poteri e di competenze alle regioni e agli enti locali l'abbiamo scritto
In decreti delegati che devono essere attuati e che incontrano molte difficoltà a essere attuati per le resistenze di molte amministrazioni esce che remano contro
Qualche volta anche quando hanno dei responsabili politici che appartengono al nostro partito se vogliamo essere chiari
Noi non abbiamo fatto se non in piccola parte l'operazione di delegificazione di semplificazione delle leggi delle procedure e dei regolamenti
E in Parlamento noi assistiamo quasi quotidianamente a operazioni di rileggi finché azione
E di ricompresi azioni che qualche volta avvengono anche col consenso del Governo o di chi rappresenta il governo
Allora io penso che su questo punto ci debba essere una forte impegno politico del nostro partito
Perché questa è una condizione
Perché
Gli altri obiettivi dell'azione di riforma e di innovazione che ci poniamo riesca davvero a realizzarsi uno strumento necessario
Essi io spero che D'Alema che non ne ha parlato nella sua relazione si è d'accordo
Io sono d'accordo su gran parte delle sulla grandissima parte delle cose che ha detto
Ritengo che non si possa passare sotto silenzio questa questione
Sensini Enzio significa che il segretario la ritiene secondaria sono ovviamente i dissenso su questo punto
Penso che se su questo siamo d'accordo ne consegua hanno una serie di impegni politici
Non possiamo non accelerare su questo terreno non porre al governo e la maggioranza il problema di un'accelerazione
Dobbiamo superare i limiti
Che l'azione del governo spesso incontra ancora su questo terreno
Dobbiamo chiedere alle
Agli amministratori locali allo schieramento
I sindaci dei presidenti di Provincia delle regioni
E alle forze sociali che ci appoggiano di lavorare assieme per ottenere rapidamente risultati che sono necessari per il Paese non semplicemente per il non semplicemente per ottenere consensi per la maggioranza per il governo
è ora la parola Alfiero Grandi
Segue Barbera
Probabilmente su questo punto siamo d'accordo tutti ma vale la pena di ribadirlo tra qualche giorno c'è un voto delicato sul tema della NATO
E ha ragione leoni bisogna che ci siano posizioni chiare posizioni limpide
Tuttavia io penso che noi nell'ambito di un mandato vorrei dire amplissimo
Ai gruppi parlamentari al segretario del partito e i compagni del Governo a muoversi su questa partita
Dobbiamo sapere che va evitata la crisi
Occorre evitare che si apra partendo dalla questione della NATO la crisi di governo
Perché se non fosse così molte delle discussioni su cui dobbiamo entrare non riusciremo a farle nelle condizioni date
E soprattutto non possiamo dimenticare che la spallata di Berlusconi sulle riforme istituzionali ha chiaramente come secondo obiettivo
Quello appunto di mettere in discussione l'equilibrio politico della maggioranza del governo regalo che io credo noi non possiamo fare
E poiché anche Bertinotti dice che non c'è pericolo di crisi al di là del valore delle parole prendiamolo in parola è muoviamoci in modo da evitare questo pericolo
Secondo punto per ciò che riguarda la questione della bicamerale
Io penso che ciò che è accaduto sia cosa troppo importante per poterla discutere
In termini tali che possono farci correre il rischio di un certo continuismo
Quello che è accaduto è una rottura lo ha detto prima Cohen e io sono molto d'accordo con il modo con cui lui ha posto il problema
C'è una rottura bisogna vedere come muoverci nel nuovo quadro
Ecco la ragione per cui per farla breve
Io proporrei che sulla questione delle riforme istituzionali noi facessimo un passaggio come quello che D'Alema ha proposto
Sul partito anche io la discussione sul partito la rinvio al seminario del tre quattro perché altrimenti non c'è il tempo
Ma penso che anche sulle riforme istituzionali noi dovremmo fare un passaggio analogo non mi basta con tutto il rispetto
E i gruppi parlamentari stiano preparando delle ipotesi
Perché in ogni caso il terreno che ci sta di fronte e diverso da quello che avevamo prima e come tale le scelte vanno ricentrare forse rideterminate
Per ciò che riguarda la questione referendum la mia opinione in breve questo
Io penso che il referendum che oggi ha nei fatti indichi dietro la figura fondamentale è per le ragioni dette da D'Alema un referendum devastante
Lui non ha usato il termine che uso io è la conclusione a cui io arrivo sulla base della sua analisi
Quindi implica solo me non chiaramente D'Alema
E voglio dire che quelle ore ferendo un che va combattuto mi dispiace dirlo ad una parte anche dei compagni della mia direzione che invece lo condividono io penso che sia un referendum pericoloso
E in questa direzione è del tutto evidente che non sono indifferente ad esempio
Alla proposta che ha ricordato poco fa Passigli
Non penso affatto che siano la stessa cosa e credo che in questo ci sia la possibilità di mantenere possibilità un futuro anche delle forze politiche
Però vorrei ricordare che sia nel referendum Di Pietro sia anche nella proposta Passigli che io considero diverso da come terreno di iniziativa
Resta il fatto che la via migliore e la riforma parlamentare vorrei ricordare anche che quando fu presentato il referendum Di Pietro
Si parlava di una legge che doveva proseguire poi che quella legge non se ne occupò più nessuno non mi risulta che ci sia qualcuno che è assente oggi perché sta raccogliendo firme
A sostegno della innovazione legislativa la fa per il referendum
Non vorrei
Non vorrei che la stessa cosa accadesse anche su Passigli perché in realtà la via maestra resta quello della riforma parlamentare
I chiedo scusa della brevità della secchezza ma è la ragione del tempo null'altro
Per fare il punto la questione che riguarda il Governo e la maggioranza
Ora io penso che su questo noi oggi dobbiamo cominciare a concentrare di più l'attenzione
A me colpisce ad esempio che molti ministri oggi da ultimo Bassanini manifestino una sofferenza rispetto ad alcuni aspetti della politica del governo
Anche con un rimprovero logiche momento che sia rispetto alle sedi di partito
Allora forse conviene che noi questa discussione la facciamo sul serio perché per evitare di sbagliarci è anche
Di andare in una condizione di difficoltà
Va da sé che è risultato ottenuto con l'euro è un risultato importante non abbiamo bisogno di farsi propaganda tra di noi su questo punto credo siamo largamente raccordo il punto vero della partita è sei euro vuol dire Europa
E se l'Euro di per sé significa a vere nelle politiche già definite sviluppo e occupazione è questo il nodo della discussione
Non i risultati ottenuti ma il rapporto tra quello che fin qui è stato fatto e quello che da adesso in avanti occorre fare
E del resto se arriviamo al punto
I leggere curiose interviste sul nostro giornale
I ministri del governo che dico diamoci una mossa ma chi se la deve dare la mossa perché se lo faccio io una critica
Ce lo dice qualcuno dal governo che cose
Allora forse la riflessione ha un fondamento un po'maggiore
E io penso che in Europa ha ragione Fassino oggi treno possiamo assolutamente ignorare l'Europa però non dimentichiamo che la prima vera battaglia politica europea per le novità è stata fatta dagli undici ministri finanziari del tesoro
Respingendo il tentativo De Silguy
Di mettere quel di più che pare si stia creando a un ulteriore risanamento dei bilanci dello Stato e il primo timido segnale di novità perché non mi venite a dire che la Cardiff è uscito molto di più che un rinvio a Vienna speriamo nella presidenza Austriache
E la definizione di politiche europee
Per lo sviluppo
La proposta molto moderata avanzata da Padoa Schioppa di collocare diversamente le risorse e si potrebbero liberare dalle Riserve europee
è una proposta importante per il futuro del ruolo dell'Europa oppure no
Abbiamo carte di riserva benissimo vogliamo discutere qual è la proposta che come parte dei socialisti europei è parte di questa maggioranza intendiamo porre perché l'Europa non sia solo Euro
Secondo punto per ciò che riguarda le questioni nostre Sabato avremo alla manifestazione dei sindacati io penso che quella manifestazione
è in larga misura
La la conoscenza dei fatti che non vanno
Ore la potranno porre in termini che si possono discutere per carità ma alla fine segnalano un problema che del resto molti anche qui hanno ricordato
Allora il problema è veramente solo di ritardi cioè la questione che il prestito d'onore viene avanti poco e male che le borse di formazione
Hanno dei ritardi che le iniziative dei contratti d'area nei fatti di territoriali sono irritati io sono ben capito lo dico rafforzamento di una cosa che diceva D'Alema dall'introduzione
I soldi effettivamente spendibili per i contratti d'area sono cento miliardi cento miliardi non è così per favore mi fate avere un'attività che di come stanno le cose a me risulta che c'è un pacchetto di promesse
è un principio di realtà che sta da una parte molto diverso già questa questione e contratti d'area e patti territoriale il limite che venivano indicati
Se poi nemmeno quello funziona mi venite a spiegare come facciamo a dire che le politiche di sviluppo e di occupazione stanno andando avanti
Ma io non sono convinto che il problema sia solo di ritardi
O di definire meglio le cose che si trasferiranno dal DPEF alla finanziaria
A me pare che c'è un nodo ed è noto che in qualche modo in termini molto garbati devo dire ha detto Berlinguer ma in altro modo detto anche Bassanini poco fa
La verità è che noi dobbiamo decidere se i vincoli di cui stiamo ragionando sono vincoli che dobbiamo sopportare ad ogni costo o lavoriamo perché are degli spazi in altri termini
Il tempo della flessibilità ormai è stato ampiamente dimostrato che non porta ai grandi risultati occupazionali
Il vero punto è nuove risorse nuove Investimenti qualità dello sviluppo e sua distribuzione territoriale
E per questo la prova del nove sono le risorse non abbiamo potuto toccare le privatizzazioni abbiamo ragionato di agenzia per il Sud ma l'Agenzia per il Sud abbiamo capito che i soldi non ci sono più
I sette mila miliardi di Telecom non esistono più perché sono stati incamerati dall'IRI
Quei soldi sono già stati messi nel binario che porta per la legge in vigore dello Stato ad andare ripianamento del debito per la parte che arriverà al Tesoro con cosa finanziamo l'Agenzia per il Mezzogiorno che la prima delle domande
Allora se noi nordici odiamo il nodo delle risorse necessarie e quindi del modo come vengono utilizzate io temo che il rapporto tra le sane mento sviluppo e occupazione
Sarà un tormento che ci porteremo dietro per molto tempo ma che non troverà soluzione ho visto la persona assolutamente moderata con posizioni diverse dalle mie come Michele Salvati
Introdurre per fine del concetto che se non ce la facciamo possiamo ridiscutere anche l'avanzo primario del cinque virgola cinque per cento
Poiché la detto salvati lo posso dire anch'io in termini molto moderati possiamo fare il cinque quattro
Ma viva Dio noi non possiamo arrivare al due mila uno senza risposte sull'occupazione questo lo abbiamo chiaro e la Banca d'Italia e non ci ha dato un segnale sbagliato perché sono l'iniziativa politica del governo può portare a quel risultato e se quell'iniziativa non ha soldi mi dovete spiegare come ci arriviamo
Barbena e Weah s'arrossa
Ah volevo dirvi che svolgeremo altri quattro interventi
E Paolini adempiamo al punto del Bilancio ecco anche perché così voi vi possiate regolare solo la prospettiva della pomeriggio
è compresa Barbera si
Ma io credo intanto che oltre a dare regole al Paese dovremmo tentare darci le regole noi perché e mi trovo a disagio direzioni si tengono una volta ogni tante settimane in cui si è costretti a parlare di tantissime cose di tutti i problemi drammatici del presente dall'occupazione agli stipendi degli insegnanti allargamento dannato al referendum quindi se si potessero avere delle direzioni più frequenti e su argomenti delimitate sarebbe assai meglio
Oltre a a cercare anche di darci dei criteri dato che siamo in tante sugli interventi una maggiore trasparenza nei criteri che si adottano per interventi che non sarebbe non sarebbe male
Problema del regole da dare invece al Paese io credo che la strada del centotrentotto sì una strada impraticabile
è una strada impraticabile perché non vedo in che modo ciò che non si è riusciti a fare in una Commissione che vedeva impegnato il segretario del partito in cui si potevano mettere insieme tanti pezzi e quindi armonizzare le varie posizioni non vedo come sia possibile poi farlo attraverso lo strumento parlamentare centotrentotto anche perché uno strumento che richiede una maggioranza assai ampia cioè dei due terzi e se non si raggiunge a maggioranza di due terzi possibilità di e impugnare davanti al ai cittadini con un referendum la la erano riforma che viene ad essere approvata non credo nemmeno l'Assemblea costituente per motivi che sono stati detti sembra costituente se si fa dovrebbe riguardare anche la prima parte della Costituzione e visto quello che è accaduto quando si è discusso di principio di sussidiarietà è bene che non si tocchi la prima parte della Costituzione non maturo il tempo
Io credo che l'unica strada aperta quindi e ancora una volta la strada referendaria
Io ho apprezzato il fatto che questa direzione si sta orientando
A prescindere da quale referendum poi promuovere si sta orientando verso una strada referendaria dico questo perché le uniche riforme politiche che questo Paese ha avuto e sono state determinate dei due referendum al nove giugno novantuno e del diciotto aprile del mille novecento novantatré
Si tratta di completare di rafforzare riprendere quella spinta del diciotto aprile del novantatré
C'è un problema
Però chi è il soggetto
Che porta avanti questa iniziativa
D'Alema propone che sia l'Ulivo
A farsi carico di questa iniziativa
E questo significa che l'Ulivo potrebbe farsi carico di questa iniziativa ma intanto perdendo dei pezzi perché per quanto mi consta Di Pietro fa parte
Dell'Ulivo
E poi mi chiedo questo è l'interrogativo che poi momento negativo vero nel senso sei l'unico intervento politico deve poter decidere anche a maggioranza
No l'Unione europea il codice non non non lo sto ponendo sto ponendo a domande vero interrogativo vero
Mi chiedo se l'Ulivo diventa il soggetto che promuove un referendum
Non sarà a quel punto un referendum della maggioranza di governo
E questo non solleciterà l'opposizione il centrodestra e la parte più inquieta della maggioranza di governo a porsi contro questo referendum
Io voglio ricordare un punto
Che oggi non è chiaro in tutti i giornali tranne ricorrere a sera
Nella giornata di ieri
Dopo che è uscita una dichiarazione di qualche esponente del nostro partito che diceva che la decisione era stata già prese
Cento sette parlamentari Repetto centosette parlamentari del centrodestra hanno aderito al referendum che qui viene chiamato Segni Di Pietro che era dei promotori più larghi
Quindi questo cosa significa
Significa cioè che se non vengono mantenute carattere di trasversalità ai referendum
Si corre il rischio di andare ad uno scontro tra maggioranza ed opposizione all'utilizzazione strumentale del referendum al di là di quello che deve essere il
Gli obiettivi del referendum lo stesso
Quindi chi lo fa io credo che vada mantenuto per
Io sto dicendo io sto dicendo che mi sorprendo l'interrogativo vero non sto facendo affermazioni
Sta facendo lezione era se serve a discutere se ne discute è un interrogativo nella quale tendono risposta
Se l'Ulivo si deve fare promotore di un referendum referendum passi che credo che a domanda non rimanga fatta perché si faccia promotore
Mi chiedo se conviene che ci sia un referendum che verrebbe denti ficcato come referendum tra maggioranza di governo alla quale ci potrebbe essere tentazione di opporsi da parte del centrodestra tanto più che
Tanto più che il referendum passi dietro un referendum che colpisce anche il Polo nel senso che chi fa diminuire alcuni seggi potrebbe avere come ma non sarebbe questo il motivo scatenante
C'è anche un pericolo che avverto e l'avverto come pericolo che ci sia da parte del centrodestra oltre alla componente liberale
Da Martino a a Taradash e Calderisi che è benvenuta nella
Che è stata tra i promotori fino a quel momento che ci siano poi altri del centrodestra beh ieri dicevo centosette parlamentari che Baulieu non riempire un preteso vuoto che si viene a determinare nel referendum contro la quota proporzionale
Questo per quanto riguarda i soggetti
Quale tipo di referendum se vogliamo portare avanti un'iniziativa referendaria per colmare il vuoto che si è venuta a determinare col fallimento della bicamerale
Io credo che puntare soltanto sulla abolizione dello scorporo cioè su una razionalizzazione dell'esistente sulla zonizzazione del Mattarellum non sia un obiettivo rispondente allo scopo
Se vogliamo a tenere aperto il processo riformatore
Spinge in avanti gli equilibri del Paese non credo che quel referendum sia il più adatto
Questo al di là dei problemi tecnici le questioni tecniche che si pongono i quali si vuole dare non risposte
Quel quesito referendario è un quesito referendario che si limita come noto ad abolire lo scopo peraltro
Peraltro già aggirato abbondantemente stato che sappiamo che ci sono alcuni parlamentari che sono stati eletti in un certo modo cioè annullando lo scorporo stesso
Avrebbe un valore simbolico referendum sulla preferenza unica ebbe un valore simbolico al di là del valore io non riesco a capire quale potrebbe essere il valore simbolico se non quello che gli avversari potrebbero dare cioè del referendum della maggioranza se non quello lì
Di reperito ma
Questo sarebbe il referendum che voi proponete sarebbe un referendum fortemente manipolativo lo contesto
E il più referendario dei testi perché come è noto e come è stato detto più volte e un era stato già attraverso alcuni emendamenti che lo state presentate novantatré predisposto un testo referendaria
Secondo punto si dice
Ma il venticinque per sedici spargendo dei seggi verrebbe
Assegnato in modo casuale venticinque per cento dei seggi verrebbe assegnato come ha detto dove Stefano Passigli Sartori secondo il criterio dei collegi Pino Minari che è stato peraltro un sistema in vigore in tanti Paesi compreso l'Inghilterra e che avrebbe un effetto
Perché essere i meglio piazzati
E se il meglio perdenti se è possibile soltanto per con i quali si sono aggregati percorre il quale ci hanno dato vita a grandi coalizioni colpisce il meglio perdenti colpisce i partiti che non si coalizzano
Colpisce la Lega e colpisce Rifondazione comunista se non si coalizzano
Quindi non è casuale
Per fare cosa si dice ma questo può determinare un ribaltamento della maggioranza
Per cui si addossi adottano il si vince la maggior parte dei collegi però
Però si potrebbe con il meglio secondi una seconda coalizione la l'opposizione potrebbe capovolge il risultato per legge dei grandi numeri questo può cadere una volta mi è stato detto un professore di Statistica consulente dei
Dei Popolari corso Pecile Stef professor Ricci di di Firenze potrebbe avvenire ogni alcune migliaia di volte ma andando poi ai dati politici ai dati politici se vince il centrodestra
Beh invece per venti del centrosinistra ci saranno il il miglior se vince il se dovesse vincere il centrodestra ci saranno dei meglio perdenti del centrodestra anche in Sicilia ore in qualche zona la Padania si evince il centro sinistra fu detto prima centrodestra
Si evince
Nel caso opposto e meglio perdente sarebbero in Toscana in Emilia eccetera quindi ma a parte questo sappiamo benissimo che nessun sistema elettorale ribadisco nessun sistema elettorale neanche quell'inglese assicura la maggioranza a nessuno
Soltanto un premio di maggioranza potrebbe assicura la maggioranza quando il prete maggioranze particolarmente alto ma non assicura la maggioranza certamente referendum sullo scorporo che darebbe trecentodue parlamentare l'Ulivo il nostro darebbe trecento quattro ma con una differenza
Che va desidero sottolineare con una differenza
Che il mantenimento del Mattarellum razionalizzato con una con l'abolizione dello scorporo rende impossibile necessario il la desistenza con Rifondazione Comunista invece il superamento dalla quota proporzionale incentiva favorisce la formazione di grandi aggregati di grande coalizione Rifondazione Comunista o partecipa la maggioranza UE destinata a ad avere un ruolo
Più ridotto
Io mi rendo conto e tutto questo può piacere o non piacere
Però va valutato politicamente non nascondendosi dietro pretese difficoltà tecniche ma l'obiettivo nostro
E il doppio turno di collegio
E l'apertura di collegi e voi sapete c'è anche un progetto d'iniziativa popolare
è stato elaborato quanto dice Di Pietro anche in collaborazione con il gruppo del Senato del nostro Pardo che io trovo un ottimo sistema che ho anche firmato
E come chiedo
è più facile raggiungere il ROS risultato del doppio turno di collegio con il sistema dell'abolizione dello scorporo o con invece l'eliminazione l'acqua proporzionale
Io credo che l'eliminazione della della quota proporzionale darebbe la possibilità di aprile di avrai davanti a sé più strade
Io voglio ricordare una una intervista di Mancino oggi non mi ricordo se su Repubblica o su o sul colle della sera che richiamo l'intervista di Mancino di qualche mese fa quando diceva che secondo lui i partiti compete rivolto al Partito Popolare
Devono accettare dovrebbero accettare il doppio turno di collegio perché questo salva l'identità dei partiti al primo turno
O se di fronte all'alternativa perdere con la quota proporzionale identità dei partiti salvare identità dei partiti al primo turno alcuni componenti la coalizione dell'Ulivo potrebbe essere indetti ed in dote l'accettare il doppio turno di collegio certamente certamente stesse razionalizza il l'attuale Mattarellum non vedo la ragione perché si debba passare al doppio turno di collegio
Non riesco a capire voglio ricordare un episodio un evento quando abbiamo presentato D'Alema lo sa perché ne discutemmo anche allora novecentonovantatré
Il
L'abolizione del sistema proporzionale per i Comuni sarebbe venuto fuori sarebbe venuto fuori un un maggioritario secco per i Comuni
Rapidamente riuscimmo in poco tempo ad avere la elezione diretta dei sindaci
E in venti giorni prima della venti giorni prima che si andasse al venti giorni prima se andasse alla consultazione referendaria evitiamo quel referendum
L'abolizione maggioritario portò doppio turno ma è chiaro che si tratta di un azzardo
Io mi rendo conto
Però mi chiedo se in politica non bisogna mettere insieme gli equilibri del presente con la costruzione d'equilibri più avanzati
Se non bisogna avere forza e coraggio innovativo per mettere insieme il possibile e desiderabile
D'Alema ha fatto una battuta che ho trovato interessante e battute D'Alema sono sempre
Molto
Vivaci
Però questo non è originale
Quando D'Alema ha detto ma qui si vuole costruire l'Ulivo più forte mettendo le dita negli occhi a uno dei partiti dell'Ulivo
Alcuni
Alcuni
Ricordo ancora Gianni Pellicani il quadro rimproverava alcuni di noi che volevano portare avanti il referendum maggioritario per costruire una sinistra più forte per avere una ricomposizione a sinistra
E Gianni Pellicani disse beh volete renderlo il più forte o sinistro ricomporre la sinistra mettendo le dita negli occhi socialista se non avessimo osato non avremmo avuto l'Ulivo non avremmo avuto sinistro al governo non avremmo avuto i Democratici di sinistra
Bene
Io volevo rispondere a banda era se la questione della trasparenza degli interventi perché non vorrei dare idea che la presidenza sia qui a manipolare alle vostre spalle
Voi naturalmente quando vi scrivete vi rendete conto che poi c'è un problema di regolare i lavori anche sulla base delle disponibilità oraria
Vostra
Visto che tutti noi abbiamo impegni e mi pare che non siamo soldati consegnati qui naturalmente sulla lista
Temporale degne di tempo c'è stato un intervento dovuto al fatto di venire incontro a problemi di orario delle varie persone
Quindi vi prego di credere che l'intervento della presidenza ha fatto di tutto perché tutti i compagni a una maggior numero fossero in grado di parlare
In quel senso c'è stato anche una manipolazione ma è stata una manipolazione che prendeva a fare esprimere e non è impedire quindi prego quando vai a leggere la presidenza d'altra parte vi fidate di sei persone che non vi prego di credere non fanno le cose per impedire la democrazia
Da una parola doveroso rosa
Dopo di lui ha la parola Valdo Spini
Dunque nell'esordio del suo intervento
Il segretario
Ci ha chiesto
Se questa direzione avrebbe potuto ritenere utile
E o necessaria
Una modificazione della linea politica generale
Che tenesse conto di ciò che è accaduto nel corso degli ultimi messi
Ha poi nel corso del suo intervento riassunto i tratti fondamentali
Di questa linea così come del resto si sono evidenziati
Nel corso degli ultimi deliberati congressuali e anche di decisioni più recenti della direzione
Se per linea politiche a dei Democratici di sinistra
Si intende
L'opzione bipolare
Quel tipo di rapporto tra democratici di sinistra io Ulivo
Che D'Alema a descritto nell'ultima parte del suo intervento
La concezione strategica del centro sinistra e così via
La mia risposta personale alla sua domanda e no
Non credo personalmente che ci sia bisogno di una correzione strategica della linea politica di questo partito
Dentro a questa
Adesione
Che non è poca cosa
Ci sono tuttavia delle zone che io vorrei vedere meglio approfondite
Spesso in ciò che D'Alema dice meno persuasivo e ciò che non dice
Di ciò che dice
E al tempo stesso un tentativo di Cemmo di collegare
L'analisi politica di breve periodo
A qualche riflessione di tipo più strategico
Allora il mio intervento vorrebbe illustrare un punto soltanto della situazione politica attuale che però a me sembra di rilevanza straordinaria
Io credo che non possediamo non
Prendere in considerazione con grande forza un fenomeno di disaffezione alla politica
Che corre il rischio di diventare uno degli elementi dominanti
Della nostra situazione
Politica e vorrei dire culturale generale
In un certo senso a me pare che si possa dire che la crisi del sistema dei partiti tradizionalmente intenso
è diventata cammin facendo crisi diffusa della presenza della politica nel Paese
Questa crisi per ora non è stata arresta
E dall'azione
Positive del governo di centrosinistra né dalle nostre iniziative politica
Nella sintetica illustrazione dei motivi che a mio giudizio stanno alla base di questo fenomeno
Si intrecciano problemi di ordine assolutamente generale
Che riguardano il sistema politico italiano nel suo complesso e che quindici attraversano in quanto noi facciamo parte di questo sistema politico
E motivi invece più specifici che riguardano Nowy in quanto partito e in quanto componenti della sinistra
Al tempo stesso mentre trovo ragionevole che ci sia una discussione specifica seminariale sul partito
Trovo che sia difficile se non impossibile fare una discussione di ordine politico generale che non chiami in causa come del resto D'Alema ha giustamente e correttamente fatto nell'ultima parte del suo intervento i problemi della risposta organizzata non vorrei dire neanche del partito ma della risposta organizzata a questa Fenomenologia
Di crisi della politica
Io penso che alla base di questa
Cioè a mo'di questa crisi di
I ricettività di fiducia
Nei confronti della politica e degli strumenti politici in quanto tali ci siano tre ordini dei problemi
Il primo
Che è il più complesso
Cercherò di dirlo in questo modo
Dunque alle
Al predominio della partitocrazia
Al quale noi abbiamo inteso a un certo punto correttamente ingaggi niente
Noi abbiamo contrapposto una via di riforme istituzionali almeno quelle che siamo riusciti a realizzare
Che è andata nella direzione di togliere potere Tarchi
Lo dico troppo schematicamente probabilmente per essere persuasivo ma io direi che ci siamo mossi
Nel senso di sostituire progressivamente a una democrazia dei partiti una democrazia degli eletti
Degli eletti
Ora
Questo processo
La cui validità io credo vada riconferme
Ha tuttavia fatto sorge una serie di problemi in assenza di una contemporain mia ridislocazione degli strumenti della nostra politica e della nostra organizzazione
Nel senso che se si toglie potere di un certo tipo ai partiti
è chiaro che il potere dei partiti
Se noi continuiamo a a criteri
Tutti gli come organizzazione di democrazia questi strumenti diciamo di organizzazione collettiva di massa
Il potere dei partiti va ridisegnato
E rifunzionalizzato alla nuova situazione altrimenti io penso che ai partiti potrebbe essere consegnata una funzione puramente interstiziale
Aggiungo sempre su questo punto
E questo un un un elemento su cui credo che una riflessione sarebbe utile
Aggiungo che sia alcuni elementi
Di sfiducia
E di fuga dalla politica
Sono determinati dalla deriva del vecchio sistema partitocratico
Forse alcuni elementi di sfiducia
E di fuga dalla politica sono determinati
Dalla peculiare qualità della democrazia degli eletti
Penso che diciamo ci siano elementi peculiari di nidi ponga dalla politica
Determinati anche dalla introduzione delle nuove forme di democrazia degli eletti
Se è vero che nel nel vecchio sistema di Cemmo tra la cittadinanza e gli eletti l'interposizione dei partiti rappresenta
Un elemento spesso di mediazioni impropria e di
Degenerazione
La la
Soppressione dicemmo di questo elemento di mediazione fa nascere a mio giudizio altri elementi di difficoltà nel funzionamento della macchina democratica italiana
Questo è il primo punto
Il secondo punto che più ovvio
Ma forse andrebbe anch'esso sottoposto ad una specifica riflessione
E che in questa disaffezione alla politica disaffezione di massa la politica io vedo anche la conseguenza di una soltanto rappresentazione dei nel sociale nella politica
Il sociale
Se uno guarda lei figure le forme dei partiti
Compreso il nostro allo stato attuale delle cose e sottorappresentati
Questo è un Paese eccessivo che non riesce ad essere normale
Abbiamo avuto delle sovra rappresentazioni del sociale all'interno dell'organizzazione politica nella tradizione storica in particolare del movimento operaio ma non solo del movimento operaio
Invece di fermarci come dire ad un ragionevole punto di equilibrio siamo caduti nell'eccesso opposto
Cioè ad una vera e propria sotto rappresentazione del Socrate io personalmente non credo che si possa ricucire
La rete di una democrazia di massa quali che siano le sue forme specifiche Sella democrazia di massa incarnata dai partiti e dai movimenti non rappresenta interessi materiali
Ultimo punto che ci riguarda più da vicino
è la questione del grande partito della sinistra
E la questione del grande partito della sinistra come sapete io ho partecipato in maniera molto persuase
E diciamo non non ho nessuna autocritica da fare su questo punto al tentativo di costruire la cosiddetta Cosa due
Riflettendo su questo tema e proprio in ragione a questa riflessione sulla disaffezione di massa nei confronti della politica mi sono più recentemente chiesto
Se noi possiamo mai fare un discorso su di un grande partito riformatore
Sinistra e di massa in Italia
Senza investire direttamente quella quota
Di militanti di sinistra
Che milita attualmente di Rifondazione Comunista
Io mi sono persuaso che non sia possibile
E cioè che il limite
Psicologico
E politico
Che la Cosa due di cui la Cosa due ha più sofferto
Sia in fondo
è la vera tentato di creare un partito riformatore
A sovranità limitata
A sovranità limitata
A sovranità limitata
E ciò è azzardati
Accettata in linea di principio
E pregiudizialmente
Il suo discorso avrebbe riguardato solo una parte della sinistra pasta
Naturalmente io non penso perché non sono del tutto irragionevole che ciò significhi l'apertura di processi di tipo organizzativo
Ma penso
E in una strategia di ordine culturale
E poi e teorico politico
L'idea che noi manteniamo in piedi strategicamente
La divisione della sinistra sia un elemento che non ci giova mi come partito nel come schieramento
Di centrosinistra
Per cui penso che anche questo sia un tema da mettere in agenda grazie
Lara Valdo Spini segue Luigi Colajanni per l'ultimo intervento
Abbiamo subito care compagne e cari compagni Jean un alternarsi di docce fredde e calde nelle tre domeniche elettorali
La prima domenica è stata interpretata come anti Cosa due
La seconda domenica ce ne sono anche per la coalizione
La terza quella del Friuli Venezia Giulia ha fatto vedere che la Cosa due convenientemente presentate gestita poteva dare delle buone soddisfazioni elettorali al tempo stesso ha fatto vedere che non era autosufficiente
Credo che di questa trittico di fatti
Abbia ben rappresentato gli effetti politici la relazione di D'Alema e direi anche con lo spirito e che può essere raccolto largamente unitario
Io sono certamente che il tema del nuovo partito verrà attribuito in particolare al prossimo seminario la direzione
Però credo che due riflessioni vadano fatte proprio alla luce dell'analisi politica che è stata compiuta e del resto di fronte a noi
Della offensiva della destra come tentativo di sottrarci spazio al centro e di ripristinare un'alternativa più di centro nel centro destra al centro sinistra
Credo che una di queste elezioni che possiamo trarre vale per quella parte per quelle aree certo per fortuna limitata e del partito le quali hanno accolto con scetticismo la nuova formazione politica
Quasi a dire arrivano questi che mettono in discussione i nostri difficili equilibri interni perché non se la vedono perché non si riorganizzano insieme agli altri nei loro partiti tradizionali
Allora io credo che sia bene ricordare e forse il primo atto dell'offensiva di centro del centro destra è stato proprio il fuoco di sbarramento che si è voluto fare su Firenze sulla Cosa due ricordiamoci l'attacco d'vissi modi Berlusconi ricordiamoci dei giornali FIAT correre la sera stampa e così via hanno con circoli dato questo tentativo e Firenze di un'azione ed un fuoco di sbarramento il risultato quindi credo e anche piuttosto attuale che proprio in queste aree del partito ci si deve rendere conto che il tentativo di emarginare la sinistra del Governo
A tante risposte certamente una risposta in termini anche da alleanze
Ma anche come risposta la capacità di presentare una sinistra culturalmente plurale una sinistra che non possa essere in qualche modo accusata poi in nuovamente etichettata nel termine di post comunismo
E nel secondo rilievo che voglio fare è che fra le varie cose che noi dovremmo raccogliere oggi
Ci sarebbe se scrisse credete anche un'adesione che a me sembra ed è importante all'appello di Jaques delle ore di altri
Perché alle prossime elezioni europee insieme le liste di partito Figoni sulla scheda anche il nome della commistione presidente della Commissione europea che ciascuna forza politica intende designare ed intende sostenere lo dico perché forse anche questo non è sufficientemente arrivato
Noi siamo di fronte ad uno spostamento certamente graduale ma a livello europeo dal voto per nazioni al voto per partito lo si è visto col Trattato di Amsterdam lo si è visto anche
E se questa tendenza certamente non priva di con
Di andirivieni non priva di contraddizioni andrà avanti credo che la sinistra italiana se sa porsi su questa dimensione europea si pone all'avanguardia rispetto ad altre forze politiche questo forse non è arrivato
Del tutto ed è nostra colpa nostra responsabilità anche alla base non sono più né pubblica manca la base del partito ma credo che sia necessario per dare una dimensione strategica quello che abbiamo fatto che non è un compromesso fra una quercia grande grande
Ed una rosa piccola piccola e UPS ancora più piccolo che sarebbe poca cosa ma credo sia Poletti situare su questa dinamica strategica del mutamento delle forze politiche a livello europeo ma non vorrei dimenticare di fare delle notazioni sui problemi che ci riguardano proprio nei prossimi giorni Italia ce ne sia uno in particolare il voto di martedì voto della NATO e le conseguenze politiche da trarne è un tema delicato che va trattato evidentemente con Gargo perché non sembri in qualche modo da parte nostra un'indebita ingerenza nelle decisioni altrui
Però io penso che questo voto sia particolarmente delicato perché per quanto importante
Non è che avviene un dissenso sul tema della NATO mentre sugli altri temi la coalizione aria ha raggiunto un suo grado di assenso esatte percorso sorridere ma il modo della NATO arriva ne parlava anche Crucianelli mentre tutta una serie di problemi economici e sociali sono tuttora aperti nel dibatto sulla coalizione
Allora il punto interrogativo molto delicato e questo conviene allora che diciamo così questo voto venga il più possibile sottovalutato ed il chiarimento sui problemi economici e sociali rinviato nel tempo a quando questi problemi si porranno
Ora invece più saggio ma certo dobbiamo essere tutti insieme a dire che è più saggio
Diciamo così prendere atto che dopo il voto sulla NATO il Governo è stato indubbiamente indebolito nella sua maggioranza
E vedere se non sia questa l'occasione in cui stimoliamo una verifica politica e programmatica dei temi che sono ancora aperti
Guardate questo è un tema su cui la direzione può utilmente riflettere perché è il tema di martedì e mercoledì e quindi chi ha qualcosa da dire su questo tema è bene che lo dica oggi io personalmente ripeto conscio della delicatezza del tema
Però credo che probabilmente il terreno giusto per porre un chiarimento e perché lo penso
Perché evidentemente da parte di Rifondazione c'è la tendenza evidente e dichiarata a dire noi facciamo questo voto ma non vogliamo la crisi di governo non vogliamo che su questo punto salti tutto
Se questa è la tendenza mi domando se non sia il momento buono allora per appoggiare su questo una richiesta effettiva chiara e vera di un chiarimento programmatico nella maggioranza
Che questo si ridia al governo uno slancio che certamente difficile chiedere il momento in cui le elezioni sono andate come sono andate
Certamente non male ma nemmeno uno sfondamento posto Europa poi arriva la NATO poi arriva questa lunga e difficile verifica ecco io mi domando se non si debba da questo punto di vista riflettere
E dedurre che quello è il momento in cui forse si deve fare non eventualmente qualche gita al Quirinale così tanto per fare ma porre il problema del chiarimento politico e programmatico stretto su la destino della maggioranza lo dico anche perché
Noi siamo di fronte ad un aspetto molto delicato
Ed è questo mi sembra che sia stata estremamente equilibrato il modo in cui D'Alema trattato il tema del rapporto fra nostra forza politica e l'Ulivo
Però sappiamo molto bene e noi abbiamo il problema di rispondere in modo differenziato ha due problemi evidenti non abbiamo sfondato al nord non abbiamo sfondato al sud abbiamo subito qualche incursione al centro questo poiché le i risultati utili
Al nord certamente c'è un problema
Di efficienza dei servizi c'è un problema di stimoli l'attività imprenditoriale c'è un problema di capacità di riacquisire un rapporto con le istituzioni che i ceti produttivi al sud c'è il problema del lavoro e del Mezzogiorno delle condizioni drammatiche in cui secondi posti
Di fronte a questo dato credo che abbiamo bisogno che il governo riprende a fare politica non si può pensare ad un governo che prende atto dei suoi limiti monetari e delle sue restrizioni dei suoi vincoli e su questo procede in modo tecnocratico
Credo che abbiamo bisogno di un governo che insieme a noi riprenda a far politica su questi temi ed ecco allora che in questa direzione si potrà anche riprendere riaffrontare
I temi di una allargamento del consenso che quelli di cui oggi in questo momento mi sembra soffriamo
Il terzo punto che vorrei brevissimamente trattare quella ripresa delle riforme istituzionali io sono d'accordo
Che non c'è dubbio che noi non possiamo assolutamente mettere il piede sul freno e dobbiamo ripresentare il problema
E farne carico anche a quella maggioranza di governo che ha beneficiato indubbiamente di un Periodo di maggiore rispetto istituzionale quando era in piedi comunque la si giudichi la bicamerale
Io credo ecco e mi auguro che il discorso che io condivido e che sottolineo di proporre il referendum sulla cosiddetto scorporo alla riunione dell'Ulivo
Io spreco e mi auguro che esso possa essere preso in considerazione anche con altri spunti di riforma quelli che venivano detti cioè direzione diretto del presidente La Repubblica cioè dire federalismo cioè a dire il rilancio di un pacchetto di proposte
Alle quali io mi sentirei di dare un personale contributo chiedendo se non sia il caso di associare proprio il momento in cui noi vogliamo rilanciare il ruolo dei partiti anche il problema di una nuova legge sui partiti in modo che sia condivisa dalla gente l'opinione pubblica
E secondo me pilastri dovrebbero essere due
Il primo certamente una defiscalizzazione dei contributi ma al proprio partito
Credo che sia assolutamente impopolare una condizione in cui uno da in un calderone in cui non sa da che parte poi andranno i suoi soldi e il secondo punto che del resto è maturo ormai credo
Neanche nel dibattito politico la capacità di poter avere fondazioni a latere dei partiti
Che siano poi titolari dei rapporti patrimoniali e al tempo stesso l'elemento di garanzia della trasparenza verso i cittadini rimane do incongruo che evidentemente la vita di sezione non può essere sottoposta al pretore o al impegnativa se c'era o non c'era la maggioranza as legale del numero dei presenti per deliberare una questione politica io credo
Mi domando ecco se
Un pacchetto di questo genere che però prendesse anche di petto il problema partito da restituzione di fiducia nei confronti del partito non sia un elemento positivo che potrebbe rilanciare il nostro ruolo è anche rispondere in questo senso al referendum
Anche rispondere al referendum ed è chiaro che il referendum si è tinto di vari referendum diciamo quello che ha sostenuto qui Augusto Barbera si è tinto di varie
Di vari aspetti c'è un aspetto di lotta anti partito che credo vada risparmi spinto con molta chiarezza marce
C'è anche l'aspetto di chi vuol farsi un partito tramite referendum anche questo credo che vada respinta
C'è l'altro aspetto di chi vuol dare una spallata comunque al sistema riformatore al sistema politico
Su questo credo che il dialogo vada evidentemente mantenuto a condizione che si capisca che la spallata arriva prima di tutto ai nostri alleati dell'Ulivo che la sala la spallata la subiscono di questa spallata
Però certamente questo
Penso che fatto subire appunto la prima spallata arriva allora e attira però certamente noi sbaglierei mo'se non tenessimo conto
I motivazioni anche che possono essere all'interno di questo dato a queste motivazioni si può rispondere anche con referendum sullo scorporo ma mi sia consentito di dire forse referendum sullo scorporo non basta a rispondere a queste motivazioni ma credo che un pacchetto di riforme istituzionali a trecentosessanta gradi potrebbe essere il veicolo a con cui ci rivolgiamo a questa opinione pubblica
Termino care compagne e cari compagni dicendo questo ho detto all'inizio
E proprio la situazione in cui ci troviamo consiglia direi a della atteggiamenti e delle convergenze largamente unitarie io credo che quanto detto all'inizio circa un nuovo partito della sinistra che era anche un'implicita risposta l'offensiva neocentrista
Ha trovato orecchie attenti anche all'interno dei nostri alleati
Quando personalmente ho presentato quel volumetto villa Rosa la Rose l'Ulivo ho trovato Marini a presentarlo e Marini a dare una spinta in senso positivo non è vero che quindi sia di per sé è una contraddizione fra nuovo partito della sinistra e Ulivo
E viceversa non mi sembra che nessuno di noi voglia andare all'opposizione con un forte partito della sinistra ecco una coalizione battuta saremmo assolutamente degli sciocchi se la pensassimo in questa direzione
Allora io quindi vedo uno spazio unitario largo ma lo vedo ancor gente quale compagni quello che è avvenuto a Parma può venire anche in altre città
E cioè che un personaggio Fortunato ben piazzato si porta via una parte del nostro elettorato su una prospettiva di rinnovamento o diversità e quindi in qualche modo credo che il discorso si possa riguardare tutti io credo quindi che un rilancio
Veramente unitario della nostra iniziativa della nostra possibilità sia quello veramente necessario perché i tempi certamente non sono facili chi pensava percorsi facili o a Brindisi ripetuti nel tempo credo si debba ricredere ma credo che da una direzione come questa di alto spessore politico una risposta forte possa venire
N Luigi Colajanni
D'Alema ha fatto riferimento giustamente alla sponda che le manovre in corso nel centrodestra italiano trovano a livello europeo poi questo tema è stato variamente ripreso da Fassino ed altri voglio dire qualcosa su questo punto
Io credo che il l'Assemblée Monk conservatore diciamo attuato da col in Europa con un blitz un'accelerazione molto forte in quest'ultimo periodo Cambieri i caratteri della politica europea
Inciderà molto sulle politiche nazionali
E in qualche modo la fine della forma che ha avuto finora l'assetto bipolare famiglia socialista famiglio cristiano sociale
Democristiana che ha gestito finora le istituzioni e la stessa costruzione dell'Unione europea questo è stata un'opera di cogestione
Permanente nel tempo cosa risponde in questo modo il problema storico politico sorto con la caduta del sistema dei Paesi socialisti fine dei partiti comunisti ma anche crisi di identità ideologica delle grandi famiglie socialiste democristiane
è una scelta che unendo il centrodestra a livello europeo in un'unica formazione politica il Partito Popolare Europeo indica una prospettiva di unità nelle diverse realtà nazionali e in particolare in Italia in Francia da questo punto di vista diciamo che il centrodestra italiano non ha trovato solo una sponda in quello che succede a livello europeo ma lì dal livello europeo è stata sollecitata e attivamente si è agito perché si accelerassero i processi in Italia considerata come dice D'Alema un po'l'anello debole della catena dei dei governi diciamo così progressisti di sinistra e quella sulla quale si poteva esercitare una prima rottura
I conservatori il centrodestra
Acquistano una identità questo dobbiamo valutarlo nella quale sbiadiscono e divengono minoritari due pilastri della cultura politica dei valori cristiano democratici cioè l'europeismo perché entrano partiti con una forte componente euroscettica
Sia i francesi conservatori inglesi non ne parliamo anche una parte di Forza Italia ricordiamoci di Di Martino della sua politica come ministro degli Esteri
E l'altro lato del l'altro pilastro quello del pensiero sociale del solidarismo cattolico eccetera che sono del tutto assenti nella formazione dei conservatori inglesi di Forza Italia o dei gollisti
Anche il fermo sbarramento a qualunque rapporto con la destra estrema di origine fascista si indebolisce io dico questo per ora si indebolisce
Rapporti di Forza Italia con Alleanza nazionale che a livello europeo non sono ancora ben accettati
Ma soprattutto dei gollisti e dei GISCAR Dianin quando il Fronte nazionale è di questi giorni la uscita di Balladur a favore di uno sdoganamento diciamo così del Fronte nazionale che ha sollevato un putiferio è di pochi mesi fa sono di pochi mesi fa gli accordi per la direzione di grandi regioni francesi in parte rientrati ma in parte no
E laddove non sono rientrati gli esponenti che attualmente presieduto quelle regioni mantengono il loro posto nei partiti
Nei partiti di centrodestra e dunque una scelta strategica di lungo periodo quella di Kohl non è una cosa contingente
Volta ricostituire un blocco politico di centrodestra in grado di riprendere il potere nei singoli Paesi oggi tutti eccetto la Spagna e per poco forse la Germania governati dei socialisti
Tutto questo non avviene senza contraddizioni è un progetto politico di lungo periodo avrà degli alti e dei bassi non voglio qui io voglio fare un'analisi di una forte tendenza del suo carattere fondamentale poi avrà alter e fortune sono trasmissioni ci sono all'interno della tradizione dei partiti democratici cristiani lo strappo di Prodi la nascita del gruppo Atene di opposizione organizzata all'interno del partito popolare
Composta dai democristiani italiani
Devi del Benelux dell'Irlanda della Grecia baschi e catalani non una piccola cosa organizzata dico perché sono dati la forma sono dati lo statuto di una corrente
Organizzata quindi si preparano a gestire il periodo che li separa dalle elezioni europee con una battaglia politica in Terna contraddizioni anche contrapposizione con la famiglia socialista
Non solo per la naturale esigenza di fare emergere le differenze come condizione di una rimonta del centrodestra nei singoli Paesi e in vista delle elezioni europee
Ma per il venir meno degli obiettivi e convergenze di concezione sulla costruzione europea una forte un robot politica eccetera
E sull'Europa sociale oltre che sui rapporti con la destra estrema insomma siamo molto lontani da quell'asse Mitterrand Kohl
Che aveva caratterizzato il Periodo ultimo diciamo così degli degli sviluppi dell'unione europea questo può portare una rottura del patto di cogestione delle istituzioni europee fra le due grandi famiglie
Non lo so presto per dirlo però le difficoltà a mantenere quel patto ci sono
O si presenterà la necessità di una diversa articolazione dei soggetti sono non è questo quello su cui io voglio parlare
Quello che importa è che il centrodestra sotto la guida di Cola riproposto per prima ha risposto per primo alla sfida dell'identità e della ridefinizione posto dalla fine del sistema dei Paesi comunisti discute che fa la sinistra
Come intende rispondere alla medesima sfida cui anche se non può sfuggire in parte li a sfuggito finora
Perché ha conquistato a maggioranza dei governi europei ma non può continuare a farlo non può comunque adesso questo è il punto che vorrei sottolineare contemplare passivamente un centrodestra riunificato a livello europeo
Che muova alla riunificazione nei singoli Paesi e di all'assalto ai governi socialisti perché questo è il disegno che si sta mettendo gli Ina in atto che faranno o che potranno fare i socialisti sapendo che la famiglia socialista europea e tuttora un'aria che si presenta coerente con la propria esperienza storica socialista socialdemocratica
Autosufficiente e relativamente impermeabile a contaminazioni con le altre culture un'eccezione l'hanno fatta accogliendo il PDS italiano
Per il suo carattere anomalo rispetto alla tradizione dei partiti comunisti e per la sua evoluzione politico-culturale del tutto originale poi ci sono stati alcuni tentativi qualche anno fa quando l'OCCAR propose il Big Bang in Francia c'è un unico partito che unisse i progressisti che fu seccamente respinta dal Partito socialista francese
C'è l'esperienza in un altro campo un altro senso di coalizione progressista rappresentata l'Ulivo in Italia che qualcosa di diverso di più delle coalizioni di governo socialisti de democristiani in altre parti d'Europa in Belgio ha degli elementi di diversità e per questo è guardata con interesse in altri Paesi europei
Anche dalle grandi forze di sinistra socialista socialdemocratica e infine emersa la proposta Blair rivolta sia alla dimensione mondiale rapporto coi democratici americani coi partiti progressisti di origine non socialista come il partito di Lula in Brasile Fatah palestinese partito di Mandela
E dunque a un'evoluzione ruolo internazionale socialista ma rivolta anche ai partiti socialisti europei
Ai quali Blair propone di dare una forma politica il centrosinistra che implicitamente richiede in tutti i Paesi d'Europa di andare oltre l'assetto attuale
Della sinistra questo è lo stato dell'opera diciamo del cantiere della sinistra
Queste idee di Blair finora erano considerate interessanti solamente agli italiani una componente l'Ulivo impossibilitate dalla forma storica delle famiglie politiche europee a ritrovarsi insieme in Europa qui c'era un interesse italiano
Adesso però queste considerazioni queste proposte queste idee prendono il peso di una necessità si associa la sinistra la necessità di rispondere al nuovo temibile assetto del centrodestra
E necessità strategica di ridefinire i valori contenuti programmatici dei progressisti per governare in Europa
E affrontare la fase della mondializzazione dell'economia dei poteri sovranazionali del governo del mondo lungo grandi direttrici che accomunò le forze di ispirazione sociale e democratica del pianeta questo è il ragionamento che ci viene proposto Consales sta lavorando per conto di Internazionale socialista sul tema della mondializzazione i risultati sono interessanti bisognerà poi li facciamo anche circolare fra di voi
Dunque mentre è stato finora vero
Che nell'anomalia italiana nella visione di Blair sul superamento dei confini politici e culturali della sinistra nel secolo diciannovesimo potevano esteri imposti ventesimo in un quadro statico di relativo autosufficienza delle grandi famiglie politiche socialista democristiana adesso che le cose si muovono cambia questo dato
All'ordine del giorno io penso il prossimo congresso del Partito del socialismo europeo che si rivolge a Milano al quale dovremmo pure partecipare la sua preparazione sarà a mio avviso dovrebbe essere il tema dell'unione dei progressisti della piattaforma programmatica e di valori
Dell'idea di Europa del suo ruolo nel modo V da contrapporre ai conservatori uno dei temi fondamentali
Questo processo è sto finendo in corso in Europa è strategico influenza già la geografia politica dei singoli Paesi in Italia
Può ridurre l'anomalia sia a destra che a sinistra è evidente che la ricerca di UDR CCD CDU Forza Italia di una santa alleanza dell'Ulivo
E altrettanto evidente la necessità il Partito Popolare Italiano di muovere in direzioni inedite
Di scegliere un grande versante di collocazione coerente con la propria ispirazione i margini di ambiguità
E ancora oggi gli uomini della Prima Repubblica auspicano è Andreotti recentemente si è fatto portavoce a nome di tutti non ci sono più Cordelia ridotti oltre ogni limite ha radicalizzato la situazione
Non sta a noi scegliere per gli altri ma certamente compito la sinistra europea avviare subito l'opera di contaminazione di scambio d'intesa programmatica
Di un nuovo riformismo adattato all'inizio del nuovo secolo che unisca tutti i progressisti le forme sono le più varie si può pensare a un forum un patto programmatico di unità d'azione
Nel Parlamento europeo tanto più se dopo le elezioni europee il Partito popolare e altri che ho citato prima dessero vita a un loro gruppo parlano tare distinto dal Partito popolare europea cosa non impossibile cosa non impossibile problema che si pongono concretamente molti di loro
Questo è un po'lo schema che dobbiamo avere presente sapendo che oggi c'è meno distanza fra noi popolari tra gli italiani fra Blair e i liberali del suo Paese
Tra i socialisti e liberali in Olanda in quanto non ce ne sia prete Peyer Forza Italia offre liberaldemocratici inglesi e i conservatori inglesi
E così lo vediamo nel concreto dello sviluppo della politica europea al Parlamento europeo e altrove
In questa grande area progressista non ci sono problemi di programma insormontabili e se ci fossero come avviene sulle questioni etiche e religiose ricordiamoci che anche fra di noi siamo attraversati da un dibattito molto
Complesse siamo giustamente lontani da una sinistra ideologicamente contrapposta ai valori cristiani
Ma bensì problematica e aperta l'enorme complessità dei problemi posti dalla scienza mutamento del costume dalle contraddizioni laceranti delle nostre società e vero che in questo suo ragionamento non ci sono né i Verdi né i comunisti
Il rapporto con i Verdi e più complesso
E anche con i partiti che ancora si definiscono comunisti che sono ricordiamocelo in Francia in Italia nel governo in Francia pienamente entrambi nel governo in Italia nella forma che sappiamo ma possono essere al governo entrambi o uno dei due in Germania o in Spagna domani
In Germania in Spagna domani
Ora i Verdi sono per diverse ragioni non assimilabili a un progetto sia pure di prospettiva di unificazione in un'unica formazione progressi
Gli altri comunisti lo sono attualmente in assimilabili fino a quando conserveranno una certa consistenza elettorale in ogni caso adesso occorre proporre coalizioni di governo con un forte contenuto gliela Assemblée ma una propria vita politica come la coalizione dell'Ulivo in Italia e questo è l'aspetto Pinto che interessa di più dell'esperienza italiana in alcuni paesi europei che hanno il problema
Come sinistra e andare al governo con lo schieramento diciamo simile a quello che abbiamo costruito noi
Uno stabile ancoraggio sostanziato in ogni caso dalla partecipazione al governo come dovrebbe essere per Rifondazione comunista nel governo Prodi
Tema della discussione la sinistra europea è questa io penso che dobbiamo tenerlo presente come sfondo perché queste tendenze nel centrodestra le loro conseguenze nella sinistra sono la percorso al quale deve fare riferimento anche agli sviluppi della situazione italiana se li perdiamo di vista secondo me
Ricadiamo in una dimensione come dire dell'anomalia italiana che non ci non ci sarà particolarmente
Allora per raggi il dibattito è terminato fermo restando che la controllare la direzione riconvocata e aggiornata Hammer con e di alle ore quindici chiederò al segretario D'Alema se vuole reagire o puntualizzare qualcosa a questo punto elevato
Intervenuta non mi ricordo no non intendo reagire in alcun modo
Ma
O nel senso che penso che la discussione merita un meriterebbe una replica meriterà una replica impegnata e poi vedremo
Io ho preso atto perché non non non compete al al segretario del partito né convocare la direzione stabilire Elenco dei di chi ha diritto di parola anni di
Se come voi sapete diciamo andiamo vorrei dire però a difesa della presidenza della direzione nei confronti di un rilievo che è stato mosso che questo organismo si è riunito in un anno e mezzo quattordici volte sconsiderati e ci sono le ferie diciamo ritmo molto intenso e ha affrontato moltissime questioni di natura particolare non soltanto discussioni di carattere generale
Quindi non credo che si possa dire che non c'è un'intensa vita democratica di questo organismo
Il quale è stato affidato ad un organo di garanzia di ogni qual volta questo organo di garanzia rappresentativo del pluralismo interno ha ritenuto che ci si dovesse riunirsi ha riunito nessuno ha mai frapposto ostacoli a questa riunione totalmente so bene che non è sufficiente a riunirsi perché ci sia la democrazia però io credo che non abbia precedenti diciamo
Esperienza di partito che ho fatto prima dice una fatto che l'organismo ampio il pubblico
Adesso si chiama direzione del passato si chiamava comitato centrale ma insomma l'organismo ampio e pubblico
Sì si è riunito tante volte anche nel corso di crisi di governo e per affrontare tante questioni anche di natura particolari ciò detto io credo che un qualche mandato ci vuole perché di qui a quando si riconvocherà la discussione per concludersi
Ci sarà un passaggio politico molto rilevante
Io poi spero naturalmente che noi mercoledì pomeriggio saremo nelle condizioni di fare il nostro dibattito però non lo sa non non è proprio sicurissimo lo lo faccio presente diciamo ai compagni che hanno questo potere riconvocarci già perché può darsi che ci troviamo in una situazione adesso non pienamente prevedibile
Perché ho sentito compagno grandi ci ha dato mandato di non fare la crisi di governo e noi eseguiti disciplinatamente diciamo però
C'è un c'è un piccolo particolare diciamo che il Governo deve affrontare un passaggio molto delicato per il quale non dispone di una maggioranza parlamentare meno sicura o perlomeno non della sua diciamo ecco e quindi noi insomma combatteremo sulla linea indicata da grandi ma non è sicurissimo facciamo diciamo dipenderà può darsi che ci troviamo in un passaggio politico di una qualche complessità ora io credo che noi dobbiamo fare ogni sforzo perché da questo da questo passaggio politico si esca con un forte rilancio della
Dall'alcolismo mi pare che su questo almeno c'è si è registrata la più ampia unanimità
Un forte rilancio della coesione della maggioranza superato questo passaggio no abbastanza traumatico
E anche dell'impegno programmatico lo scopo appunto di delineare questo nuovo ciclo dell'azione riformatrice del governo
Quindi questo credo sia la posizione con la quale dobbiamo andare
Oltre naturalmente anche su questo non lo stretto obiezioni a votare a favore della ratifica dell'allargamento della NATO
Credo che dobbiamo portare in questa discussione e questa sollecitazione perché si affronti nel modo più trasparente ecco io io credo di avere spiegato io ritengo che sia inevitabile che sia per ragioni di carattere generale
Cambiamento di fase tipo discusso
Ma anche in relazione alla vicenda parlamentare che e si concluderà martedì mattina io penso che inevitabili che questo rilancio dell'azione di governo della coesione della maggioranza passi attraverso un chiarimento parlamentare
Dico proprio per dare una rinnovata forza Presidente del Consiglio al governo eccetera
E quindi diciamo poi vedremo quali saranno i tempi di questo chiarimento parlamentare io spero
E però ecco su questo punto mi pare di raccogliere un indirizzo unanime sulle altre questioni poi riprenderemo la discussione la ladra completeremo diciamo
Se se non ci sono obiezioni su questo penso che possiamo aggiornarci in Aula Massima mercoledì dipende dalle teramana no cioè il bilancio RCA c'è l'acqua