Il tour europeo di Kabila alla ricerca di un "ampio consenso" per risolvere il conflitto in Congo

L'immenso campo di battaglia al suo presidente il generale Laurent Desiree Kabila con un passato da seguace del Che Guevara salito al potere nel
Ma verrà sconfitto il dittatore Mobutu si trova a meno di un anno con il Paese ancora ad o da una guerra civile che
Paesi che sono tutti più o meno diretta al coinvolti in questo conflitto Ruane conflitto che Senaf io quando Kabila Dinato all'esercito ruandese di lasciare il Congo Ando
Lei soldati
Paese quindi a questo punto Kabila non è più in grado di risolvere da solo è iniziato un tour europeo la ricerca di un consenso un consenso ampio prima tappa di questo Tour italiano ne parliamo con il sottosegretario agli Esteri il senatore Rino Serri che salutiamo Bongiorno sottosegretario non lavori la Farnesina
Proposta perché abbina ce la può illustrare noi abbiamo una linea
Che proponiamo all'attenzione anche dello stesso capita che è per la soluzione di quella crisi che lei ha descritto e che corrisponde in gran parte alla verità
E cioè
Dario riportare la pace nel Congo perché è un chiave per l'Africa perché come lei sa confina con ben nove Stati africani è uno dei più popolosi subito dopo la Nigeria
La pace gli si rischia una destabilizzazione continua in tutto il continente africano ora la pace incongrua tre condizioni fondamentali la prima e l'integrità territoriale del Congo perché se si comincia a Roma vere vuol dire che non si finisce più secondo cabina deve costruire un consenso che non al momento attuale e cioè il giro un meglio è in consenso insufficiente ci sono dei ribelli ci sono delle opposizioni
Bisogna che il suo governo Appia un consenso più ampio nel Paese lo costruisca attraverso il dialogo il terzo punto è che bisogna garantire la sicurezza di tutti i paesi vicini
Anche attraverso garanzie che vengano da una conferenza internazionale questi sono i tre h saldi del ragionamento che fa l'Italia e che faremo esplicitamente anche con
Presidente Kabila come facciamo con gli altri Paesi dell'area
Sottolinea
Scola accusato di genocidi di crimini gravissimi non è
In un altro ginepraio che poi il caso curdi lascia l'anno
Noi non non non parliamo di nessuna alleanza innanzitutto assolutamente si tratta di una richiesta che è venuta dal presidente Kabila virilità Italia la Francia Bruxelles il Vaticano eccetera Luís dirà le sue ragioni noi diremo le nostre non credo che ci sia in una quale
Come dire compri ita in ragionamenti politici o irresponsabili
Ecco Tano al presidente del Congo alla misura e in cui è cabina o o se fosse un altro l'italiano ma oggi una particolare condizione di alleanza con qualcuno
E a noi cerchiamo di Air
Cd tutti i popoli dell'area e lavorare con i governi
Veltroni che anche lei sottolinea cioè rispetto dei diritti umani
Pace e cominciare lo sviluppo che purtroppo in quelle regioni come lei sa non c'è e c'è sempre
Fame e miseria che una delle fonti delle tensioni continue e anche della del del la distruzione dei diritti umani a cominciare da quelli più elementari questo lo sforzo che noi cerchiamo di far natural
Gli effetti sono assai complicati ci tiene non vorrei che qualcuno desse l'illusione che l'avvenuto in Italia di Kabila significa una qualche soluzione
Purtroppo non ne abbiamo la possibilità l'apporto fa e la per resto la la la la condizione di quel conflitto talmente complessa che richiede lo sforzo di tutti del resto noi stiamo quando con l'Unione europea moglie americana anni con gli altre organizzazioni African soprattutto perché poi fine chi deve trovare una soluzione
L'OUA dollaro organizzato unità aprì
Accade l'organizzazione dell'Africa australe e noi confidiamo molto in queste due organizzazioni sì gli americani sono stati prima dei grandi sostenitori di cabina
Ha per il momento sembra che si siano un po'ritirati gli Spar stava giustappunto ricorda le associazioni dei
A riunificazione del continente africano
Se ed è anche la sua opera e si presenta molto difficile più di di quello che sembra aveva qualche tempo fa purtroppo è così noi dobbiamo dare un contributo però ecco vede quello che dobbiamo fare eh
Secondo me non dimenticarsi dell'Africa non accettare che venga messa ai margini valutarla solo quando esplodono le grandi tragedie c'è un lavoro più continuo da fare e qualche volta noi quando dicono i dicono gli europei noi oggi le tali come dire siamo assorbiti da altri problemi e rischiamo di dimenticarlo questo gran continente e di accorgercene ripeto solo quando esplodono le tragedie quello che io cerco di fare e di costruire una politica è una abbiamo incontrato qui a Roma tutti part indicate sono diciannove paesi per discutere di somali e di Sudan sono due altre due grandi tragedie africane
Il lavoro che si fa ogni mese ogni giorno e non si vede ma e così forse che riusciamo ad uscire da questo da sospirare terribile no dell'Africa che sembra passare da una tragedia l'altra
Venga di etnia tutsi ruandesi che piena tra l'le ATP Kabila entrando sempre più nella regione mineraria dello Shabbat Katanga stiamo parlando di una regione che è ricca di amanti ora
Domande all'italiana l'età
Milan in
No non abbiamo interessi diretti l'unica presenza promossa rilevante italiana che c'è in quella regione sono le missioni
Missioni cattoliche io notificate qualcuna sia in Ruanda sia nel Kivu sono stato avaro in Congo qualche tempo fa
è anche una presenza di imprenditori ma di altro tipo piccoli e medi imprenditori trasportistica
Cordoglio incontrati a Kinshasa ma non nel campo dei diamanti dei grandi minerali queste in generale sono compagnie olandese i sudafricani americani e canadesi
Non ci sono compagnie italiane come lei sa corso che abbiano interessi di quel tipo sottosegretario
Grazie a voi averci concesso questa intervista
Grazie