"Scalfaro, il referendum, le elezioni" servizio di ricostruzione con materiale d'archivio

Radio radicale secondo il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro dopo il voto sul referendum ammesso che la Consulta dia il via libera al quesito referendario per l'abolizione della quota proporzionale si dovrà andare al voto Scalfaro nel suo viaggio in volo da Singapore a Melbourne ieri
Ha ricordato che l'approvazione di una tra variazione della legge elettorale in un referendum comporta lo scioglimento delle Camere dal momento che il mandato dei parlamentari eletti con la vecchia legge risulta modificato mi ricordo ha detto Scalfaro le polemiche anche da parte di amici quando si votò la nuova legge elettorale attraverso il referendum
Da tre ebbero ottanta all'ottanta per cento dei voti allora dissi ha ricordato Scalfaro
Il cinque dicembre con la nascita di una nuova legge dal punto di vista politico anche se non costituzionale il Parlamento si trovava in una situazione delicata ha aggiunto il capo dello stato eritemi come capo dello Stato che si dovesse procedere
Subito a le elezioni personalmente anche a ripensarci rimango convinto che una legge cambiata con un referendum e tenuta ferma da un presidente con la promessa di applicarla più tardi è una cosa assolutamente in concepì idee ha detto il presidente della Repubblica ma come si comportò Scalfaro nel mille novecento novantatré bisogna distinguere in due fasi prima del referendum del novantatré e dopo il referendum del novantatré alla vigilia del voto referendario del diciotto aprile del mille novecento
Novantatré Scalfaro disse siamo in vista
Di una scadenza import ente ogni alta che il popolo italiano che il depositario naturale che la sovranità la riprende per esercitarla su un tema e questa volta è suo otto temi ricordiamo che i quesiti referendari allora era rotto è un momento Pardi particolare delicatezza e vorrei dire di particolare solennità
è chiaro che delle otto questioni che sono sottoposte alla decisione del popolo italiano quella che tocca il tema di maggior dibattito tra gli italiani e se il popolo italiano voglia cambiato il sistema elettorale politico lo voglia mantenere ho già detto una tant'è che di fronte alle decisioni qualunque esse siano il Parlamento avrà il dovere di obbedienza che adeguarsi perché il Parlamento è stato sollevato da queste competenze che sono state riprese in via primaria dal popolo che è quella che ha dato la delega di carattere generale al Parlamento le elezioni politiche allora le scadenze che vengono dopo le esamineremo uno per volta quello che è molto importante ha sottolineato Scalfaro ha è che i tempi per ogni questione che si apre siano coperti da grande responsabilità da grande collaborazione e nel modo più responsabile e più rapido
Non possiamo lasciare il più piccolo vuoto di potere o anche solo l'impressione che ci siano uno voti di potere certamente sul piano politico costituzionale e giuridico aggiunse Scalfaro questo risultato elettorale non ha una naturale necessaria incidenza su temi governativi perché non vi è dubbio che questo tema è sta nato in un certo modo già aperto da una chiara dichiarazione del presidente del Consiglio il trenta marzo
Del mille novecento novantatré con talune indicazioni so che il Presidente del Consiglio ha già presentato per così dire il programma che è stato comunemente esaminato discusso vagliato a questo punto Oscar farò ha ribadito la centralità del Parlamento anche per un'eventuale crisi di governo ricordando le sue battaglie su questo tema nella legislatura precedente quando ebbe la soddisfazione di vedere approvata dalla camera una nord ma anche se non è diventata norma costituzionale che ebbene comunque il suo grosso peso disse Scalfaro in quell'occasione quindi Scalfaro non considerava che fosse naturale la la la la caduta comunque la caduta del governo e le elezioni anticipate prima del del referendum e lasciava intendere che comunque la parola passava di nuovo alla parlamento nelle rispettive nelle nelle prerogative del dell'organo centrale del nostro sistema del nostro sistema politico invece il ventiquattro giugno del mille novecento
Novanta tre a Palermo e il presidente Scalfaro disse che il rispetto della volontà popolare espressa nel referendum impone che le elezioni non si possano tenere se prima non venirmi viene approvata la riforma elettorale una diversa soluzione potrebbe far rispondere il capo dello Stato di attentato alla Costituzione questo disse Scalfaro il ventiquattro giugno del mille novecentonovantatré ma ascoltiamo che cosa disse di preciso ai giornalisti che gli do il fecero delle domande su questo argomento quel quel giorno il ventiquattro giugno del mille novecentonovantatré a Palermo ascoltiamo attentamente resoconti
Insomma
L'unico attori
Ma poi di fronte a questa diatriba cosa pensa
No no conta perché
Parte da una
Milioni di cittadini sono andati alle urne
Più per cento
Soluzione
Procedura elettorale diverso da qua
Invito di tutti
Vi è anche del capo dello
Di rispettare queste
Il discorso è finito il discorso ai fini
Fino a quando
La tempi mento totale
Non ci sono le condizioni rispetto della volontà dei cittadini
Ora se io dico
Ci vogliono le elezioni prima o dopo questo discorso c'è solo
Una volta che tutti gli atti
Previsti dalle leggi
Sono stati attuati
Uno dice subito fra un po'questo è un discorso che ci sarà
Ma oggi
Chi ha la responsabilità dovesse dire si facciano adesso
No ma il capo dello Stato potrebbe rispondere di attentato alla Costituzione
Per il semplice fatto che la Costituzione non è soltanto la da una scritta ma è anche la norma rispettate attuata
Ora nel momento in cui
Qualcuno dicesse che scioglie oggi passa con la Domus sulla volontà di milioni di cittadini chiedo io chiedo a voi per questo dico che proprio
Ha cioè il discorso
Il discorso non è un discusso opinabile
Perché il o c'è la democrazia è una
Se c'è la democrazia
C'è un ubbidienza assoluta
Alla volontà popolare nella quale
Non ha detto fatte le elezioni domani comunque ha detto vogliono elezioni con questo sistema
Allora o c'è il sistema e si possono far le lezioni o se di sistema non c'è o qualcuno lo interrompe scavalca
Toglie di mezzo disastro enti disprezza la volontà che è stata richiesta il discorso è chiuso allora no prossima ogni ogni disco questo è il discorso invece questo è un discorso che respingo mandando spingo perché sono contro quelle non sono però nessuna tesi fino a quando non c'è a più tutta questa volontà dell'ottantadue per cento di quelli che hanno voglia
La diatriba
Parte dalla verità
O se la degli attori da e
Tizio non vuole le elezioni
Questo parte
E nessuno ha titolo
Rendering girò imbrogliare il popolo italiano perché il cittadino inconsapevole può pure dire vacua questo Parlamento che non vuole questo Papa del capo usato come può
Sono tutti vincolati
Che è stata espressa nel rispetto delle norme costituzionali con una ogni altra polemica oggi
Non è problema di Ponzio dispetto tutti ho detto ufficialmente una cosa che non regalano un la democrazia è una casa che non alle porte chi è dentro se non hai c'è chi è fuori ai voti queste circolazione del sangue normale di democrazia
L'intreccio di polemiche
Dunque il Presidente della Repubblica alla vigilia del referendum nel mille novecentonovantatré era convinto che il parlamento lo avrebbe ripreso comunque la sua sovranità successivamente ricordava ma dopo il referendum del diciotto aprile del mille novecentonovantatré che dopo la legge elettorale dopo che il il il Parlamento avesse fatto una nuova legge elettorale si sarebbe potuti andare alle urne mentre oggi ritiene che basti soltanto l'esito del voto referendario per andarle per andare alle urne si può dire che la nostra Costituzione in continuo movimento