"Milleluci contro l'indifferenza Giornata nazionale d'azione dei diritti umani" Manifestazione in occasione del 50^ anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani presso la Cittadella di Assisi

Non è attraversato a piedi tutta l'Albania ed ero come mai se è venuto in Italia perché è molto grave di cui sono molta guerra
Questa ragazza sedici anni e ha già conosciuto gli orrori della guerra in prima persona è vero che tu hai fatto la guerra sì
Perché di fatto la guerra Titti ha chiesto di andare a combattere
Sa
Se è stato costretto a combattere a prendere le armi non capisce ancora bene l'italiano
Se adesso
Lo questo ci facciamo aiutare dal suo accompagnatore
Sì mi sembra che siano in qualche modo costretti dal movimento militare che UCK che combatte contro i sardi comunque no ma non domando ha giocato Garmin diciamo è stato più Portofino Porto munizioni loro per un paio di mesi ecco ma il suo capo gli ha detto è bene che i i giovani vadano via tu hai attraversato a piedi tutta l'Albania vero
Indoor con l'Albania
Sì chi chi ha dato i soldi
Anzi la tua azienda Hermanin che ha fatto arrivare i soldi in Albania con agenzie con un'agenzia che poiché presso lo scafo sì quanto hai pagato
Ottocento ottocento mila lire è il prezzo che si paga gli scafisti per arrivare in Italia dove che hanno lasciato il mare o la terra lontano
Lontano poco no e acqua
E adesso Rebecchi dove dove vive e Luís presso il nostro centro centro del del Ctm Morimondo vive di leggere un cento per che accoglie minori non accompagnati minori non accompagnati la tua famiglia
Dove in corso Kosovo tu l'hai più sentita hai parlato con tua madre o tuo padre
Due mesi e mezzo da due mesi e mezzo non parli con i tuoi genitori non sai come stanno Novus sono tanti ragazzi come te che lasciano il Kosovo vengono via da soli si perché venite via perché se in Italia così atteso
Che hanno ordinato di andare via perché gli hanno detto di andare via ma ma quanto dice Luis sembra che il sì il comandante di questi UCK abbia deciso di mandar via i minorenni tenersi i maggiorenni per all'azione militare perché minorenni erano più a rischio si sono a un certo punto ha deciso di mandarli via io conosco ragione ha deciso così grazie avete visto nel frattempo l'immagine che la fiaccolata che si è tenuta poc'o fa nelle strade di Assisi amicale noi che lasciamo con le note del gruppo amplessi con plastiche da qui
Pisanu ed è ringrazio buonasera voterei subito il presidente della Camera dei Deputati onorevole Luciano Violante a salire
Qui sul palco con noi insieme all'onorevole Livia Turco Ministro degli affari per gli affari sociali
Il presidente del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace Mariano Borgognoni il sindaco di Assisi Giorgio Bartolini
L'assessore regionale alla cooperazione internazionale della Regione dell'Umbria Marina Sereni e l'onorevole Enzo Trantino vicepresidente della commissione Esteri della Camera dei Deputati prego
Abbiamo ricevuto numerosi messaggi di sostegno e in maniera particolare due
Mi sembra importante ricordarli forse non abbiamo il tempo di leggerli subito ma certamente lo faremo nel corso della manifestazione sono innanzitutto quelli del presidente della Repulse della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
E della Presidente del Consiglio dei ministri Massimo D'Alema che naturalmente ringraziamo e nel corso della manifestazione vi leggerò i messaggi i loro messaggi
Io dovrei veramente fare una lungo elenco di ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa manifestazione
Che in maniera particolare all'interno delle scuole hanno fatto un lavoro eccezionale straordinario sono davvero moltissime le persone che sono qui presenti
Il loro elenco è veramente molto lungo chiedo scusa se nulla e lo farò adesso cercherò di farlo entro la fine della manifestazione ma grazie davvero alle consulte provinciali degli studenti di Perugia e di Terni e grazie a tutte le persone
Ci si sono dati da fare senza aspettare l'ordine di qualcuno dall'alto
Credo che non ci sia modo migliore per iniziare questo nostro incontro se non ci sarà Tino anche di messaggi di parole di discorsi come giusto che sia per ricordare tutti i diritti umani che continuano a essere violati nel mondo e le persone che soffrono di queste violazioni
Ma credo che forse il modo migliore per dare un senso compiuto anche ha il titolo di questo nostro appuntamento mille luci contro l'indifferenza sia quello di dedicare un minuto di silenzio
Questa volta non mi Silenzio degli indifferenti ma il silenzio di persone consapevoli dei problemi che ci sono nel mondo e che le responsabilità di ciascuno di noi il nostro silenzio oggi in questo momento deve essere più forte
Di tutti quelli che stanno zitti durante tutto il resto dell'anno e simbolo di non vedere coloro che avrebbero bisogno del nostro aiuto io vi invito a alzarmi in piedi da fare insieme noi un minuto di silenzio
Grazie
Do ora la parola Mariano Borgognoni presidente del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace
Intanto un saluto e un ringraziamento da parte del coordinamento degli enti locali per la pace che da ormai più di un decennio lavoro e cerca di costruire giorno per giorno sulla pace e sui diritti umani iniziative di affinamento di coscienze una nuova cultura
Un saluto e un ringraziamento prima di tutto all'onorevole Luciano Violante presidente della Camera dei deputati dal ministro Livia Turco che rappresentano qui il Parlamento per il governo italiano
E vorrei esprimere anche la soddisfatta la soddisfazione per ritrovarci qui cittadini ed istituzioni istituzioni regionali e locali insieme a quelle nazionali
Sfidando anche un po'di difficoltà sfidando i rigori di questa giornata
Questa iniziativa lo ricordava lotti chiude un anno di intenso lavoro un anno di approfondimento un anno di studio partito il dieci dicembre del mille novecentonovantasette
Perché ha coinvolto in modo particolare le scuole della nostra provincia e della nostra regione che ha coinvolto le autorità scolastiche gli insegnanti e soprattutto gli allievi è stata un'esperienza io credo straordinaria
Siamo convinti che l'educazione ai diritti umani è l'educazione civica dei nostri giorni e su questo la scuola può e deve investire sempre di più
Abbiamo voluto dare oggi
Insieme a tanti in Italia e nel mondo tante manifestazioni come questa
Solennità ed evidenza a questo impegno concreto e quotidiano di un anno
Boggi nel cinquantesimo della Dichiarazione universale dei diritti umani
Cinquant'anni che sono tanti a cinquant'anni che sono anche pochi per fare avanzare un processo che costruisca l'età adulta degli degli uomini e delle donne del nostro tempo abbiamo scelto di farlo in questa città per tanti motivi
Intanto perché questa città è stata idee punto di riferimento ideale per i diritti umani ad essa si guarda e si è guardato da ogni parte del mondo
Perché questa città
è sede della battaglia per i diritti della natura che sono oramai sempre di più l'altra faccia dei diritti umani luogo di dialogo tra i tra le religioni pensiamo all'avvenimento del ventisei di ottobre del mille novecento ottanta se meta dell'impegno di tutti i costruttori di pace
Dalle più diverse provenienze ma che sono si sono incontrati qui a cominciare dalla marcia del sessantaquattro con Capitini in un impegno che si è e in una passione che si è rinnovata costantemente ho cercato di sottolineare l'asprezza del processo di affermazione dei diritti umani in ogni parte del mondo nel mondo povere in quello ricco assistiamo al dramma dello sfruttamento della fame della tortura della pena di morte del lavoro minorile dell'odio etnico e razziale
Sì abbiamo a occhi per vedere
Molte di queste vuole violenze le possiamo scorgere e combattere anche dietro l'angolo di casa stiamo attenti che la battaglia per i diritti umani è una battaglia che si deve combattere dovunque
E che non riguarda solo la nostra solidarietà verso un altro mondo ma riguarda anche iniziative contro le violazioni dove noi siamo credo per gli anni neppure dobbiamo saper guardare dentro questo negativo anche al positivo che cresce lentamente e con difficoltà
Cresce nella coscienza della gente cresce nella consapevolezza dei governi e degli stati per questo il novantotto non è stato solo un anno da buttare
Ma è stato anche un anno positivo penso palla istituzione della corte internazionale contro i crimini di guerra della conferenza di Roma di giugno mi pare
Penso alla decisione delle istituzioni inglesi di non concedere l'immunità Papin OSCE sono segnali importanti ed anche straordinari
Si fa strada l'idea
Di rafforzare non solo la carta dei diritti umani ma anche gli strumenti per renderli operativi per farli rispettare
Concludo dice do che è un processo difficile difficile che richiede il sostegno attivo di ognuno di noi battere prima di tutto l'indifferenza e la rassegnazione questo è necessario si richiede anche una scelta di cultura per tutti noi richiede una scelta di cultura perché affermare i diritti dell'uomo significa che il fine non giustifica mai i mezzi e questo è un argomento sul quale tutte le culture devono confrontarsi e fare un salto di qualità io ringrazio tutti coloro che sono presenti a questa manifestazione nutrita certamente da domani il nostro impegno continuerà per affermare giorno per giorno i diritti umani nel nostro Paese e in tutto il mondo grazie
La parola al sindaco di Assisi Giorgio Bartolini
Innanzitutto il saluto più cordiale della città di Assisi allora Luciano Violante presidente la cava i deputati
All'onore Livia Turco ministro per gli affari istituzionali sociali l'onorevole Enzo Tarantino vicepresidente commissioni esteri
Della Camera e naturalmente a voi tutti che siete presenti a tutte lettere tutte le autorità e a tutti i giovani che qui sono numerosissimi
Cinquant'anni oggi da quel dieci dicembre mille novecentoquarantotto quando l'Assemblea generale delle Nazioni Unite programmava tutto il mondo la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo uomo senza distinzione di razza credo Oz nazionalità
è un'occasione per riflettere interrogarci su cosa abbiamo fatto su cosa possiamo fare di più te di meglio
Si parla di diritti elementari Giusti Orfini ma l'umanità dovuto scriverli per ricordarli a se stessa
E allora mi vengono in mente senza andare troppo lontano tutte le realtà dei senza tetto le desolate periferie metropolitane delle grandi città dove si vive e si muore per la strada
I bambini costretti a crescere troppo in fretta per la brutalità e la violenza di che li circonda o quelli che muoiono perché invece tentano di ribellarsi
Violenze tutte uguali come uguali sono gli uomini senza distinzione di un'azione razza o credo religioso
Mi vengono in mente scene di efferata crudeltà messi in onda l'orario massimo di ascolto tra uno spot e un altro esecuzioni sommarie catastrofe vittime del Terzo Mondo o profughi o neonati buttati tra i più tra i rifiuti
Una con umanità senza pace
Albert Einstein visse nel corso di un famoso discorso che la pace non può essere mantenuta con la forza può essere ottenuta soltanto con la comprensione
E allora penso e conflitti quei conflitti che non hanno mai cessato di esistere
Che ti dissi che Tano solo apparentemente per poco ma che poi riappaiono e si moltiplicano proprio mentre il stigmatizziamo mentre ci affanniamo a scrivere documenti trattative dichiarazioni conflitti tutti uguali
Da quelli più noti come le guerre mondiali il Vietnam la Coffa liste la l'Afghanistan nell'angolo i Balcani a quello meno conosciuti che magari non arrivano alle pagine dei primi giornali
Ma che divampano frequenti e improvvisi ora in Africa ora in America Latina ora in Asia
Con un carico di odio e di intolleranza straordinario
Anziani donne e bambini di solito il prezzo lo paga sempre che vennero ma il più indifeso chi di solito il conflitto non l'avrebbe mai voluto massacri e genocidi dove alla fine si impone la sua la ragione di chi possiede gli armamenti migliori chi con la violenza schivo e il diritto di ristabilire l'ordine per raccontare la sua verità la sua storia
Per la famosa Pax Romana diciotto
La storia la racconta sempre chi vince te chi vince molto spesso tace con arroganza i suoi errori la sua violenza uso intolleranza estiva scudo dietro una spessa cortina di progressiva chi perde ha sempre torto
Ma non ci sono e questo gioiello molto chiaramente guerre giuste e guerre sbagliate come non ci sono né vincitori né vinti c'è solo silenzio il silenzio di chi non può più replicare
Ne dà un Lager né da una fuori ma per raccontare la sua verità la sua storia
Io credo che si debba invece dare voce al silenzio concentrando contro l'ipocrisia e l'indifferenza dei nostri dell'indifferenza il nostro impegno di tutti i giorni dobbiamo fare in modo affinché le parole i trattati le dichiarazioni non rimangono solo sulla carta la costante continua ricerca di corrispondenza fra ciò che diciamo che ciò che facciamo questa è la via da interpretare ed intraprendere a mio parere la via della solidarietà della comprensione del rispetto verso il nostro prossimo il proprio qui da Assisi
Che questo messaggio inviato nel mondo con la forza dirompente della semplicità di San Francesco deve ancora essere ripetuto come un appello all'unanimità a lungo umanità ma anche come soprattutto nei confronti di ciascuno di noi
Ed ecco allora le luci
Non una ma dieci cento mille luci che tutti insieme si accenderanno qui nessuna chiesina si sì verso il mondo contro l'oscurità dell'egoismo dell'ipocrisia ET l'indifferenza mi ringraziò e mi ascoltate grazie volessimo diversissimo
La parola è ora all'assessore ai servizi sociali e la e alla cooperazione internazionale della Regione dell'Umbria Marina Sereni
Buonasera a tutti anche io voglio ringraziare
Tutti quelli che hanno scelto di essere qui ovviamente a partire dalle dei nostri ostile alle autorità
Nazionali ma anche dei tanti ragazzi e ragazze che hanno camminato per le strade di Assisi con noi credo che dobbiamo a anche ringraziare anch'quegli uomini e quelle donne che cinquant'anni fa hanno deciso di scrivere la Dichiarazione dei diritti umani
Da allora questo documento è diventato sempre più davvero universale e oggi in quasi tutto il mondo certe certe volte certo a parole
Si riconosce che il rispetto dei diritti umani è la condizione essenziale della pace e dello sviluppo
Quello che allora cinquant'anni fa poteva sembrare un elenco di buoni auspici è diventato invece una delle pietre miliari su cui si regge la convivenza nell'intero pianeta nonostante sia passato mezzo secolo i principi che contiene sono ancora oggi di straordinaria attualità sia dal punto di vista morale che giuridico in particolare oggi mentre stiamo attraversando un periodo di mutamenti epocali
Questi principi rappresentano un faro da seguire per l'intera comunità mondiale
In questi cinque decenni molte cose sono cambiate è e accanto ai molti progressi raggiunti dobbiamo essere capaci di riconoscere le nuove sfide da affrontare
Se cinquant'anni fa la sfida principale era la libertà la promozione dei fondamentali diritti di libertà di associazione di parola i diritti civili e politici oggi la sfida principale è la promozione della giustizia sociale la lotta alla povertà all'esclusione sociale alla morte per fame
Purtroppo sono ancora molti paesi nel mondo dove vengono sistematicamente calpestati i fondamentali diritti della persona molte le persone a cui sistematicamente continua ad essere negate libertà e democrazia
E noi anche oggi vogliamo essere al loro fianco ma nel farlo ci dobbiamo ricordare che la libertà dall'oppressione e dalla dittatura
Dalla guerra e dalla violenza non basta se si resta prigionieri della povertà e della fame per questo in questo anniversario credo che tutti insieme governo parlamenti enti locali la Regione che rappresento
Tutte le persone che sono qui dobbiamo assumere la responsabilità
Di fare quanto possiamo per sradicare almeno le forme più estreme odiose di povertà e per promuovere pari opportunità per le donne per gli uomini per le nuove generazioni e per tutti i cittadini del nostro pianeta
Il diritto al lavoro il diritto ad una vita dignitosa il diritto alla sicurezza a vivere una vita serena
Non ci sono problemi solo di casa nostra ma anche in maniera a volte drammatica di tanta parte del resto del mondo la Dichiarazione universale dei diritti umani ci dice
Che questi diritti devono essere per tutti e non soltanto per qualcuno
E noi abbiamo la responsabilità di promuoverli per noi per il nostro Paese ma anche per gli altri popoli della terra insieme con gli altri popoli della terra
Per questo mentre rinnoviamo l'impegno della nostra regione contro la povertà e l'esclusione sociali in Umbria
Siamo onorati di aver di ospitare a Foligno a partire da domani la terza Conferenza nazionale del volontariato lo facciamo con la certezza che solo una più stretta cooperazione tra istituzioni e società civile ci consentirà di rispondere con efficacia ai problemi aperti anche nelle nostre città
Nei nostri territori come si è dimostrato nella difficile e dura esperienza del terremoto
Con lo stesso spirito il mese scorso abbiamo convocato a Perugia un'assemblea nazionale per la pace in Medioriente e continuiamo a promuovere altri progetti di cooperazione in luoghi che vivono o hanno vissuto conflitti come i territori dell'ex Jugoslavia
Siamo convinti che l'impegno per i diritti di tutti deve essere segnato dai fatti a casa nostra in altri luoghi chi vive nel bisogno non aspetta altro ma fatti concreti e noi oggi insieme a tutti voi anche dalla città a oggi dalla città di Assisi vogliamo rilanciare e rinnovare il nostro impegno grazie
Grazie la parola ora al vicepresidente della Commissione esteri della Camera onorevole Enzo Trantino
Autorità signore signori ragazzi soprattutto
Io sono venuto ad Assisi pellegrinaggio
Per interrogarmi
Per non unirmi al muro del silenzio perché più che le guerre in questo mondo uccide il silenzio proprio quell'indifferenza che campeggia nel titolo dell'incontro di questa sera
Noi portiamo appassionata intenzione così smentendo i attesta e pensava che non si potesse avere gestendo l'ufficio pubblico appassionata intenzione
Noi veniamo da scenari incredibili che auguriamo che non possono essere più dai nostri giovani attraversati
Dagli orrori nazisti ai terrori comunisti ai massacri tribali alla bisogna le aree e davanti a questo abbiamo trovato soltanto silenzi persino di cattedre importanti
Ecco perché non possiamo noi rassegnarsi oggi ad elencare quello che potremmo fare
Perché abbiamo un bilancio attivo noi Italia
Che possiamo presentare al contesto del mondo e consentire di essere in fatturato positivo dal tribunale internazionale siamo alla vigilia dell'operatività cinquantotto firme su sessanta Paesi
Alle mine alla moratoria sulla pena di morte alla individuazione dei nuovi disvalori e mentre il sud del mondo si allarga instaurando le nuove povertà
Noi portiamo il nostro mattone per edificare questo discorso di pace nel benessere
Io mi permetto dire che in linea con la nuova tendenza oggi stiamo registrando un passaggio dallo Stato all'individuo dai diritti umani che significano soltanto annunciò ai diritti dell'uomo
I diritti dell'uomo che non devono essere giustizia platonica matti vita concreta proprio sul campo noi dobbiamo rio ossigenare la carta
Una carta che presuppone diritti a corno con il vertice in basso cioè l'uomo
In concreto basterebbe osservare e lo dico ai giovani che cosa sia oggi la rivoluzione internet l'internet ha piegato la scienza alle attese dell'uomo
Se voi riguardate la dichiarazione dei diritti dell'uomo all'articolo diciannove si diceva diffondere senza considerazione di frontiera quindi è possibile e noi siamo attrezzati anche per tentare l'impossibile perché abbiamo forza morale dentro
Che non Priamo non possiamo rassegnarci nel consegnare un mondo più ingiusto di quello che noi abbiamo avuto ma è concezione individualista questa non credo noi siamo per l'io plurale significa al di fuori degli egoismi pensare che c'è il villaggio globale che c'è il mondo che mi circonda che comincia da me perché io sono il mio prossimo
Ecco allora tesi onore il diritto naturale anteriore a tutte le codificazioni e quindi persino allo Stato e contrariamente al virus della ragione politica uno sono concessi dall'alto massacrata Gentile si parla in interiore omini perché lì richiede nel cuore nella testa di tutti c'è un nuovo ethos
Dalla vittoria di Mandela la caduta del muro si muove qualcosa in direzione di questa coscienza collettiva dei diritti il cammino è lungo lo sappiamo
La logica del petrolio a volte determina gli interventi e non bada alle libertà
Ma non realizzando ancora le quattro libertà di Roosevelt del sei gennaio del quarantuno pensate parole pensiero quella religiosa libertà dal bisogno libertà dalla paura noi potremmo sentirci in un bilancio fallimentare ecco perché dobbiamo coniugare soprattutto nelle ultime libertà libertà dal bisogno libertà dalla paura perché l'assenza di lavoro non è soltanto inerzia forzosa messo il filo del cuore e nevrosi prima e delitto infine ma che malavita organizzata laddove salta la corda pazza come diceva Pirandello tutto diventa possibile anche quello che non è lecito e allora noi concludiamo mandandoli questo messaggio forte diciamo con Tommaso Campanella
Che in molti umani durevoli sono fatti prima della parola e quindi dalla spada ad Assisi non c'è spazio per le spade
Perché Assisi è pace ma Parigi non è un annuncio retorico pacchi significa le opere il mio prossimo che immette diventa me stesso e quindi la coscienza nel cuore grazie
La parola è ora al ministro per gli Affari sociali Livia Turco
Grazie per avermi consentito di essere qui Pinto grazie a tutti voi che siete presenti in particolare
Ai giovani ragazzi e alle ragazze
Mi è stato chiesto prima il a cinquant'anni
Della dichiarazione dei diritti del dell'uomo è giusto festeggiare
Io penso di sì perché per spezzare non vuol dire essere spensierati e superficiali ma come accade qui significa trovarsi insieme
Costruire comunità riflettere
Valorizzare i passi in avanti che sono stati fatti
E allora questi cinquant'anni non sono stati soltanto chiacchiere
Grazie a quella dichiarazione sui diritti dell'uomo molti popoli molti paesi
Hanno trovato hanno trovato la forza per libera ribellarsi
Appesantiti catture a conquistare la democrazia ad assaporare la libertà
Molte donne hanno trovato la forza il coraggio in tutto il mondo per affermare la loro dignità e la loro libertà
Molti bambini hanno potuto vivere meglio e tutto questo a il sapore della conquista della lotta e della fatica per questo io credo che sia giusto celebrare questi cinquant'anni perché appunto hanno questo qui peso della conquista della lotta e della fatica non c'è dubbio che trovarci qui però significa anche essere consapevoli dell'immane lavoro che c'è da fare
Quell'immane lavoro che c'è da fare riguarda la condizione di milioni e milioni di bambine e bambini che sono sfruttati che vivono la guerra abbiamo avuto prima una testimonianza drammatica
Bambini che sono denutriti abbandonati violati oppure tante donne che anche il nome delle religioni vengono prese sono private della loro libertà
Tante donne che ancora pur essendo consapevoli dei propri diritti non possono vivere in prima persona questi diritti tanti popoli che non hanno ancora conquistato la libertà la democrazia o che vivono in condizioni di pesante
E di pesante povertà
Quindi oggi parlare di diritti umani significa parlare di sviluppo di giustizia
Di rispetto delle differenze in questa alla base di questa manifestazione c'è uno slogan molto poco efficace molto bello i diritti umani non si celebrano e si ma si promuovono
E allora vorrei dirvi cosa
Mi auguro il governo le istituzioni le forze politiche le forze sociali il volontariato i cittadini perché penso che su questi temi si debba essere davvero tutti uniti e trovare le intese al di là delle differenze
Ecco che cosa mi piacerebbe che tutti insieme riuscissimo a fare noi Italia perché per dare il senso a quella bella espressione i diritti umani non si celebrano ma si promuovono
Sarebbe un penso che la cosa auspicabile sia che al nostro Paese Italia diventi capace di costruire la pace
Di costruirla nel nostro Mediterraneo in tutto il mondo e costruire la pace lo abbiamo con capito l'abbiamo imparato in questi anni
Significa non soltanto accontentarsi dell'assenza di conflitti la pace non è soltanto la non guerra l'assenza di conflitti la pace si costruisce ogni giorno la si costruisce o azioni concrete e costruire la pace nel mondo oggi significa prima di tutto combattere le pesanti condizioni che generano la povertà il sottosviluppo la fame
E quindi essere autori essere un Paese che costruisce la pace nel mondo significa essere un Paese che fa in modo che i processi di globalizzazione che sono in atto sia no
Processi segnati anche dallo sforzo di cooperazione con i Paesi che vivono in condizioni di pesante povertà
Essere un paese che promuove infatti
Dovrebbe significare anche avere un impegno come già il nostro Paese sta venendo per promuovere i diritti dei bambini e delle bambine nel mondo per impegnarsi seriamente contro lo sfruttamento del lavoro minorile
E mi piace ricordare i passi concreti gli impegni che il nostro Paese governo istituzioni
Hanno fatto in tante sedi internazionali anche attraverso atti concreti per esempio aumentando le risorse per la cooperazione finalizzandola proprio a progetti per contrastare e combattere il lavoro minorile
Una lo scorso anno si tenuto all'oscuro una conferenza di tutti i Paesi del mondo e in quella conferenza si è detto che per combattere il lavoro minorile
Non basta soltanto punire proibire ma costruire azioni concrete per risolvere situazioni concrete
Penso dunque che la strada proprio della cooperazione mirata
Che si avvalga del contributo del volontariato dell'ONG sia una strada importantissima
Costruire i diritti ma impegnarsi per affermare i diritti umani nel nostro Paese e da parte del nostro Paese significa inoltre credo
Combattere
Nettamente con grande decisione contro le mafie che uccidono che uccidono le speranze che uccidono i servitori dello Stato che buttano in mare donne e bambini
Ma c'è una cosa che in particolare da questa città tassi di una città che ha saputo Sr cosmopolita che ha saputo intessere un dialogo
Tra molte religioni tra religioni diverse che ha saputo testimoniare
Emesse e anche in modo radicale il messaggio della pace c'è una cosa che in particolare mi sta a cuore
E che credo sia uno dei modi concreti per promuovere di diritti umani guardare agli stranieri che sono in mezzo a noi realizzare con queste persone
Un rapporto di amicizia e promuovere per loro una concreta cittadinanza
Penso che l'Italia debba fare molto in questa direzione proprio perché l'Italia è un Paese capace di solidarietà ed è un Paese generoso
E poi per promuovere i diritti concretamente i diritti umani
Io credo che sia altrettanto importante
Guardare a quelle povertà che sono vicine a noi che a volte passano sotto silenzio tante volte passano sotto silenzio
E che ci sono anche più scomode proprio perché sono vicine a noi dunque promuovere concretamente i diritti umani significa promuovere la giustizia l'equità la solidarietà in questo nostro Paese
Promuovere concretamente i diritti umani dunque significa fare in modo che la pace sia un processo costruito giorno per giorno attraverso azioni quotidiane
Che la pace sia testimoniata attraverso un nostro lavoro paziente e quotidiano mi sembra importante appunto che questo possa essere detto in questa città e possa essere detto alla presenza di tanti ragazzi e ragazze perché soprattutto con loro che noi dobbiamo costruì lire un nuovo tratto di strada perché questi diritti umani non siano soltanto celebrati ma siano completamente promossi grazie
Grazie la parola e dovrà al presidente della Camera dei deputati onorevole Luciano Violante
Buona sera quando
Ho fatto un tratto di strada scendendo con voi perso qui ho fatto un pezzettino con due due bambine che erano qui dopodiché si chiama Martina Plata si chiama Giulia no
Martina vuol fare l'astronauta peggiore vuol fare l'insegnante di scuola materna e allora per rendere la semplice dobbiamo cercare di fare in modo che ci sono le condizioni perché Martina cosa fare l'astronauta e Giulia possa fare davvero insegnante di scuola materna
Sì abbiamo più guerre
Sì abbiamo lutti se abbiamo violenze se abbiamo tragedie sarà difficile che tutte le mattine di questo mondo possono fare quello che vogliono e che tutte decine di questo mondo possono curarsi di bambini se vogliono farlo
Allora discorsi che stiamo facendo qui lavoro che si fa in tante parti del mondo
Servì a fare in modo che lo dico i più giovani che voi che le generazioni più giovani possano vivere meglio
Cinquant'anni fa quando è stata scritta quella carta il patrimonio industriale dell'Italia era distrutto per il sessantatré per cento
Più della metà delle case italiane non avevano acqua corrente di quaranta per cento delle case italiano nel gabinetto
Noi oggi siamo la quinta o la sesta potenza economica del mondo tutto questo è stato costruito grazie al sacrificio al coraggio lavoro
Di una grandissimo numero di italiani ed italiane de un grandissimo numero di militanti politici di tutti i partiti grazie al sacrificio di tante persone che non conosciamo eppure hanno fatto tutto questo per farci nascere meglio dicono che la nostra generazione quindi abbiamo il dovere di fare questo per voi per cui possiate crescere e nascere meglio questo è l'impegno che questo mi amo le persone che hanno parlato qui hanno diverse idee religiose hanno diverse idee politiche l'abbiamo detto siamo diciamo tutte le stesse cose perché crediamo tutti insieme a questo
Allora io vorrei dire una cosa vorrei fermarmi su tre questioni
Se fosse possibile collaborare su tre temi soprattutto e poi fare una proposta alla fine perché d'Assisi
è un luogo di proposta
Sulla prima questione e l'abolizione della pena di morte un mondo civile non uccide per ragioni di giustizia
Ma oggi ci sono ottantasei Stati che ancora mantengono la pena di morte
La seconda questione riguarda le mine antiuomo le mine anti uomo sono strumenti pericolosissimi del maggior numero di vittime delle mine antiuomo non sono militari cosa sarebbe gravissimo sono bambini soprattutto bambini sapete perché però perché si mettono l'imminente poi ci sono delle carte sulle quali c'è scritto come sono messe le mine quando gli eserciti si ritirano portano scosse queste carte e qui nessuno sa dove stanno le mine le mine stanno per sui bordi di fiumi stanno nitrati sono a forma di matita a forma di farfalla
I bambini non sanno o a forma di lancio
Linea tirare un lancio
Viene da cogliere quel fiore viene a cacciare la farfalla e la mina esplode e bambino perdo un piede una mano
Qualche volta muore
Che sono tanti bambini sono trecento mila i bambini oggi che vivono con una mutilazione per questi motivi ci sono delle parti del nostro esercito pensate a me è capitato di vederli operare a Sarajevo che sono specializzati nello sminamento
E quando c'è qualcosa lo potevamo cosa stranissima pensate quelli che sono andati via da Sarajevo hanno sistemato determinanti buoni Cassetti i cassetti dei mobili
Per impedire che potessero godere le loro case quelli che vengono dopo molti di questi cassetti sono stati aperti da bambini ignari che sono morti ne abbiamo un reparto le nostre forze armate che sta lì a fare questo lavoro ed è stimatissimo prestissimo ragazzi poco più grande di voi più grandi che rischiano la vita ogni giorno
Ne sono stimati riconosciute credo che ecco ecco che un giorno come questo vale poco per un senso di serenità per questi giovani ragazzi che fanno sminamento e che rischia la vita ogni giorno perché altri bambini non vogliono salta in aria che dovrà fare
Voglio dire che
Adesso
Adesso ci sono cento milioni di Bini attive nel mondo in ottanta Paesi in qualche Paese ci sono più mine che persone di venti
Ecco l'Italia è stata all'avanguardia nel fare una legge contro queste mine
Che fare in modo che altri paesi si lavorassero per questo gettito obiettivo ma questo è un punto importante
La terza questione la tortura la tortura dei detenuti sono settantatré i Paesi nei quali la tortura continua a essere ammessa
Anche su queste questioni Parlamento se impegnato amicissimo impegnato ma questo non basta io vedo la necessità dell'impegno particolare e qui passo alla proposta
Secondo studi più seri il settantacinque per cento delle vittime dei conflitti politici sono morte per mano del proprio stato
Non per mano d'uno Stato nemico
E allora che cosa voglio dire
Voglio dire che ci sono diritti universali degli uomini
Ne dobbiamo batterci perché ci siano doveri universali degli stati
Perché finché non ci saranno doveri universali tutti gli Stati non ci saranno diritto di versamenti gli uomini se quelli che opprimono questi diritti sono quegli stati che non rispettano le leggi
E allora un'azione che forse dobbiamo fare quella questa città
Che rappresenta un simbolo di tolleranza universale come tutti quelli che l'hanno preceduto Enzo Trantino Livia Turco e gli altri chi un luogo in cui si incontrano le idee politiche diverse di religioni diverse le culture diverse
E così è potesse passare un'azione è un patto un un qualcosa che riguarda questi doveri universali gli stati
Il dovere di non uccidere condannati
Il dovere di non torturare i detenuti
Il dovere di non produrre ordigni che colpiscono soprattutto la popolazione civile i bambini
Il dovere di spendere una quota una quota del retro dello Stato per l'istruzione per la formazione perché a donne bambini e uomini più istruiti corrispondono liberi di sicurezza maggiori ecco tutto questo vi chiedo riflettiamo vediamo
Io credo che in Parlamento tra Senato Camera si potrà trovare un sostegno in questo credo che tante persone tanti giorni tanti bambini tanti adulti potranno essere d'accordo perché ripeto sinché non ci sarà sarà stabilito
Anche un limite all'azione degli Stati i diritti universali degli uomini saranno sempre un po'in bilico
Forse sono obiettivi utopistici e non credo
Ho incontrato che tempo fa Nelson Mandela che la De Nitto in Italia che adesso il capo del Sudafrica presidente Repubblica sudafricana che ha trascorso circa vent'anni in carcere più volte è stato sul punto di essere condannato a morte
Quando gli ho chiesto metro usciamo dalla stanza scusi ma lei come ha fatto a resistere manderà cammina nessun poto applicando perché è stato costretto le mobilità per molti anni in carcere
Netto ma guarda io sono un utopista
Perciò resistito cioè io penso che si possono fare anche le cose che appaiono impossibili e poi ha detto io sapevo di essere nel giusto
Allora se noi sappiamo di essere nel giusto dobbiamo cercare di spostarsi
Esportati sull'utopia io non parlo delle vite irrealizzabili
Parlo della utopia strategica
Chi vuol dire utopia strategica quella delle impossibilità relative non assolute e quella delle emancipazione in eccesso Agli quelle donne e quei bambini in capo all'atto di via turco e dobbiamo batterci per la loro emancipazione che necessaria
è impossibile eliminare a tortura perché è impossibile che ha detto il possibile linee era piena di morte perché è impossibile che gli ha detto battiamo ci non saremmo così liberi così forti così civilisti tanti vomitano ai nuovi non si fossero tante donne e tanti ragazzi anche non si fossero battuti per cose che sembravano impossibili
Tante volte io cito soltanto un dato scusate dopo la strage di Capaci dopo la strage di via mare o dal Medio sembrava che tutto fosse perduto sono stati colpiti uomini straordinari una donna
Anche e poi l'Italia si è ripresa è andata avanti oggi siamo più forti contro quel fenomeno tragico contro le grandi organizzazioni criminali della mafia abbia avuto molte volte la fu oltre a rimboccarci le maniche andate ad andare avanti come Italia siamo all'avanguardia su tanti terreni per le battaglie sui diritti umani io credo che questo è un impegno che possiamo assumere io dico che bisogna avere la capacità e finisco di guardare sempre un metro oltre l'orizzonte perché questo ci aiuta tutti a vivere meglio
Grazie credo che questa sera abbiamo sentito delle parole pesanti impegnative per tutti le olive in bello importante che dopo aver fatto questo tratto di strada insieme con delle luci accese insieme anche chi assumiamo degli impegni concreti per i quali continueremo ad usare insieme io vorrei ringraziare davvero tutti i rappresentanti del parlamento della governo di degli Enti locali della Regione dell'Umbria che sono intervenuti abbiamo voluto dare a loro per primi la parola perché sappiamo che
Ognuno di noi può fare qualche cosa ma che poi c'è una responsabilità in più che sta dentro le istituzioni quelle che noi abbiamo eletto quelle sul
Nelle quali crediamo e ed è per questa ragione che li ringraziamo ancora di avervi essere venuti e li salutiamo anche perché il presidente Violante e la ministra Turco devono ritornare a Roma per altri impegni perché anche la loro giornata non è non è finita ma lo facciamo insieme ai bambini delle scuole elementari di Bastia di della scuola Don Bosco di via trentino
Che hanno lavorato angolo per preparare questa iniziativa ed in qualche modo sono coloro che prendono il testimone anche di questi impegni che abbiamo qui ieri rilanciato insieme grazie ancora