"L'Europa degli italiani" 8^ Edizione dell'Osservatorio nato dalla collaborazione tra l'organismo europeo, il Sole 24 Ore e la Rai (c/o sede Rai - Viale Mazzini)

E con soddisfazione
Sì alla Rai ospita l'ottava presenza azione di questo osservatorio sull'Europa degli italiani perché è un qualcosa che
è partito anche anni fa quando non si parlava di Europa come una meta molto lontana
E oggi è la prima volta che esce questo osservatorio subito dopo l'ingresso diciamo in Europa quindi è particolarmente interessante
A parlarne ci sono il presidente era il Roberto Zaccaria
Gerardo Mombelli che direttore e rappresentanza militare dalla Commissione europea Andrea Manzella che il Parlamento europeo Giampaolo Galli direttore del Centro Studi Confindustria e Mario Mario Pirani che editorialista de la Repubblica
E in più abbiamo Danilo ricandido che il direttore la Pragma
Fabrizio vi Lanzoni fa parte sempre rappresentanze della Commissione europea Roberto Da Rin che il giornalista del Sole ventiquattro Ore vicino amici del sì lo Spada chi è responsabile del settore nella verifica programmi trasmessi
Ha curato questa ricerca verifica qualitativa programmi trasmessi
Allora entriamo subito argomento chiedendo al Presidente D'Addario voler introdurre questo mini convegno in Europa
Dunque io farò semplicemente una cioè l'introduzione che poi è sempre un saluto perché vorrei poi dire magari qualcosa
Alla fine dopo aver ascoltato le persone che hanno
Titolo maggiore del mio per parlare Giorgetti quest'argomento
Devo dire soltanto una cosa che noi siamo altamente molto soddisfatti di aver partecipato a questa iniziativa ormai da diversi anni
E i dati che noi possiamo trarre da queste ricerche sono importanti coloro che fanno programmi che fanno informazione
Diciamo l'unico elemento che forse deve dettare una particolare attenzione da parte nostra oltre come diventi dati quantitativi che sono interessanti potrebbero al limite essere confortanti ritenuti soddisfacenti il dato insomma in qualche modo al di là di questo primo fronte di osservazione può essere quello relativo alla percezione che la gente ha spesso sì parlare i programmi più frequentemente di queste cose questo viene fuori anche ricevo da alcune di queste tabelle
Non sempre siamo in grado di sapere quanto poi il messaggio arriva a destinazione e la gente lo percepisca e lo Possa in qualche modo comprendere questo vale per moltissime cose naturalmente non solo per l'Europa
Vale anche per un tema d'attualità quali possono essere i referendum abbiamo una informazione molto
Costante molto fitta ma spesso il dialogo è tra i soggetti che partecipano a trasmissioni alla gente osserva queste cose come se fosse
Una sorta di di soggetto che guarda altri parlare di qualche cosa che non sempre a fare ecco quindi io credo che questa sia la la direttrice più interessanti almeno e noi per capire fino in fondo il significato di di questi dati comunque
E soltanto in fondo la mia nella mia introduzione
E che poi l'altro il saluto del padrone di casa insomma è una una specie di domande a coloro che parleranno per capire se questa mia preoccupazione ha già una risposta o se invece è una preoccupazioni sulla quale può essere il caso di lavorare quindi io ringrazio sei intervenuto e poi semmai vorrei dire qualcosa alla mia sposa
Grazie presidente della RAI Gerardo Mombelli
Come è stato detto
Questa è l'ottava edizione dell'Osservatorio l'Europa degli italiani per quasi un decennio quindi abbiamo cercato insieme al Sole ventiquattro Ore alla RAI in particolare insieme al servizio verifica qualitativa dei programmi di misurare da vicino
Gli atteggiamenti della classe dirigente del nostro Paese e dell'opinione pubblica verso la costruzione europea
Di analizzarne discutere i risultati
I risultati dei sondaggi demoscopici che sono due da sempre sugli opinion leader e sui cittadini
Mettendoli come dire a confronto con la realtà politica economica dell'Europa
E anche con il racconto la copertura come si dice che di essa fanno i grandi media italiani sia i quotidiani che l'informazione televisiva
Crediamo non sia stato un esercizio pleonastico
Perché ha permesso di identificare più precisamente le componenti fondamentali le contraddizioni i vizi come pure le qualità dell'europeismo italiano
E perché ha consentito e consente di apprezzarne l'evoluzione per dirne per dare un'indicazione generale questo europeismo è diventato nel corso di questi anni di misurazione
Assai meno astratto e più concreto
Per altro verso credo che si possa affermare che i commenti di osservatori indipendenti qualificati ai danni ai dati di anno in anno raccolti costituiscono un patrimonio interpretativo della realtà italiana
Significativo e utile
Utile soprattutto a coloro che vogliono meglio comprendere il tipo di partecipazione dell'Italia alla vicenda dell'integrazione ormai più che quarantennale utile all'iniziativa all'azione
Di quanti considerano il contesto comunitario il luogo come dire privilegiato dei processi di modernizzazione
Dal nostro Paese
Non voglio certo riassumere i risultati dell'indagine che oggi delle indagini che oggi vengono presentati anche per la buona ragione che i testi dell'Osservatorio mi pare meritino una lettura diretta vorrei comunque fare qualche rapida citazione dei diversi e distinti capitoli in cui l'Osservatorio si articola per esempio l'analisi macro economica a cura del Sole ventiquattro Ore conferma quest'anno che la convergenza rispetto ai parametri di Maastricht
Segue un ulteriore progresso e non solo all'interno degli undici eurolandia ma anche tra i quattro che non ne fanno ancora parte
Il rapporto sui media italiani
C'è curato dal particolare dal professor Giorgio Grossi dell'università di Torino sottolinea come l'immagine dell'Unione
Abbia ormai e cito una sua connotazione distinta e non più subalterna a quella dei singoli Paesi e l'indagine
è stata compiuta è stata condotta prima della crisi istituzionale che ha portato alle dimissioni dalla Commissione che è interpretata da alcuni penso in particolare
Ha un'editoria un articolo apparso su le Monde ai giorni immediatamente successivi che parlava di sera più di vera e prima crisi europea e quindi dell'addio faticoso ma estremamente importante di una pubblica opinione europea perché la Pubblico Unione europea per la prima volta si è dovuta confrontare con una crisi che è nata nell'ambito delle istituzioni europee e non è invece stazza come dire ripercossa
Da decisioni nazionali di questo o quel Paese membro infine le indagini demoscopiche che sono condotte dalla dalla Pragma
E che costituiscono l'attualmente come dire il pezzo centrale dell'Osservatorio
Mettono in rilievo l'europeismo degli italiani che restano è un dato che più o meno è noto a tutti che resto moglie europei
Con minor grado di fiducia nel proprio Stato il maggior grado di fiducia nell'Unione Europea
Ma aggiunge l'analisi dei risultati dei sondaggi demoscopici subito
Che questo atteggiamento non significa o per essere più esatti non significa più da parte dell'opinione pubblica italiana un indulgere ad una rappresentazione in russo illusoria della realtà in particolare dalla realtà europea
Vorrei prima di cedere la parola ai membri illustri del pane qui dietro la scrivania concludere con una breve riflessione provocazione se permettete che è questa credo sarebbe un errore
Mettere l'europeismo degli italiani esclusivamente sul conto
Della loro sfiducia nelle istituzioni o peggio di attribuirlo in maniera preponderante a quella che viene chiamata la crisi dell'identità nazionale
L'osservatorio a giusto titolo penso segnala che alcune risultanze della ricerca in particolare della ricerca demoscopica
Manifestano singolari affinità con le elaborazioni cui è giunta la recente amplissima come sapete produzione storiografica
Italiana dedicata altri ma dell'identità nazionale ciò è per molti versi pare almeno a me indiscutibile ma non può credo farci trascurare l'apporto che all'europeismo italiano assicura quell'apertura culturale quell'approccio pragmatico che sono anche elementi fattori fondanti dall'atteggiamento favorevole al processo di integrazione l'europeismo degli italiani in altre parole cui spesso si torna con eccessivo scetticismo o con entusiasmo esagerato e dunque un fenomeno insieme solito ma anche meno facile e scontato di qualche tempo fa
Da preservare dunque
Non come un frutto come dire delicato stravagante strano ma come una forza uno strumento di un'azione pubblica nazionali in Europa coerente e coraggiosa
In una fase aggiungo ma anche questo a tutti noto che si annuncia come dire difficile e complicata ma anche per molti versi per il nostro Paese e per gli altri Paesi
Associati insieme nell'impresa europea molto promettente grazie
Grazie al Tour Mombelli la parola ad Andrea Manzella
Ma in fondo la domande che ci faceva
Presidente Zaccaria
Era quella se noi possiamo parlare in Europa l'Italia
Attualmente di uno spazio politico cioè di un conteggio il Mentor reale e do e non di un di un attitudine di spettatori sia pure di spettatori entusiasti di spettatori
Che faranno il tifo se
Giunto
La ottava edizione tecnico e penso che questo che questo Osservatorio dimostri questo volume una stupefacente capacità di di cogliere tendenze reali e stabili
Dell'opinione pubblica
Italiana
E tendenze reali e stabili tanto più o difficili a ad individuare quanto più l'Europa si configura come una una realtà in in il in cambiamento o quotidiano ecco qui il rischio che corrono questi rapporti non è di essere datati ma di non essere tarati al minuto al giorno ecco ieri per esempio stavo a Bruxelles la l'audizione di Prodi di fronte ai gruppi parlamentari
Anzi ha dato un idea di qualcosa che era mutato che che che era mutato anche nella stessa percezione della crisi e della guerra cioè il l'elemento crisi della commissione tutto sommato apparteneva allievi
Quello di oggi Ilaria domanda di più Europa personificata in questo nuovo presidente dalla commissione è il fatto di una guerra
Vista non più come una guerra alle porte dell'Europa ma ma dentro l'Europa di qui e e anche alcuni rilievi critici
E diceva non stare ad aspettare le le more procedurali lo stare ad aspettare una certa evoluzione italiana ma viene subito Vieri subito perché c'è bisogno di te ecco una un tipo di di valutazioni e di percezioni che fino a qualche giorno fa era sarebbero state abbastanza abbastanza improprio o abbastanza e estranee
E quindi il la capacità latte le tecniche di questo rapporto mi dicono che sono tecniche giuste perché permettono di cogliere tendenze di opinione che resistono rispetto anche a a ai quattro sciocco
Che e negli ultimi mesi mentre ancora queste cose si questo enorme volume veniva stampato ancora non si erano o compiutamente verificati il primo e quello sciocco di assestamento che le istituzioni europee e hanno subito o per l'introduzione dell'euro ormai un una cosa comune in all'origine vero Mario Pirani Enzio basici si notava in pochi che lei vorrebbe avere affatto un fatto dell'Europa dei banchieri o dall'Europa delle monete per un fatto assolutamente politico bene ecco il sistema istituzionale europeo hanno reagito in questi ultimi mesi due mesi tre mesi in in maniera in maniera assai assai vivace Andor reagito
Il consiglio con la gemmazione dell'euro e undici e anche con e la dialettica che subito si è posta tra l'Ecofin ridotto ad undici ed il ed il ed il consiglio R. Egitto il Consiglio completo con gli inglesi ha reagito soprattutto il parlamento creando una procedura da contabili Tito irresponsabilità
Per spiegazione di politica nei confronti del presidente dalla banca centrale europea ha reagito lo stesso presidente alla Banca centrale europea che quando è andato di fronte al Parlamento e gli hanno chiesto ma a differenza del trattato che dice che tu vieni una sola volta alla relazione annuale due vennero di tre mesi e lui ha risposto sì voglio venire
Però devo venire solo senza né commissione né consiglio quindi rivendicando un'autonomia istituzionale della Banca centrale europea rispetto al parlamento che quindi ecco e in uno di queste di queste rilevazioni mi pare nel testo di BBC rolli si dice ma che cosa pensare ecco quali istituzioni europee pensate che dopo l'Euro o ben sessantacinque perché debbano al cambiare il sessantacinque per cento e l'Italia dei risponde a tutte
Tutti e nemmeno così ed è vero è vero perché questa città e questa centralità del assiste del parlamento del sistema istituzionale nel suo complesso o può o verificarsi solo se veramente cambiano i comportamenti
Di tutte di tutte le e le istituzioni quindi queste questa percezione precisa di di di di di un di un fenomeno istituzionale che poi forse se Zaccheria insomma e ebbe è proprio del delle costituzioni mature il fatto di a bere in sé fattori di riequilibrio quasi automatica non è che non è che sono cambiati trattarli trattati son sempre quelli Amsterdam eque a Maastricht per quel ma è cambiato la modificazioni Hitachi dalla Costituzione avrebbe detto un nostro grande amico ma e insomma è cambiato questo secondo sciocco non voglio non voglio va e sono state le dimissioni la fonte
Le dimissioni la Fontaine o sono state il crollo di una politica dice perché ed abbiamo sconfitto il Leo keynesismo al contrario forse è stato così sconfitto il neo keynesismo in un solo Paese dice questo rapporto perché poi una fortissima percentuale di interrogati dice che loro sono favorevoli a politiche comunitarie di rilancio di dei comunitaria
Comunitarie quindi e certe proposte che sono state lanciate da Monti per i segni più ed altri e sull'idea che e gli investimenti comunitari in un certo senso avessero una zona neutra è una corsia preferenziale rispetto agli investimenti nazionali cioè che una certa politica fosse concertata su un un un un e e allora queste dimissioni di de la Fontaine e se non lo sa se non sono state come io penso come una sconfitta del neuro
Keynesismo che cosa sono state sono state la sconfitta di un certo atteggiamento anticostituzionale antichissimi scusa anti istituzionale
Antichi establishment se voi volete che Oskar Lafontaine aveva assunto due mesi dopo tre mesi dopo del il fragile
La fragile sistemazione dei nuovi equilibri istituzionali dell'Unione e allora rispetto a questo a questa rottura di di di vivi di multe istituzionale che che e se noi vogliamo arrivare a così italiane avendoli vissuti sette mesi a Bruxelles i sette mesi del del del del Governo o Berlusconi Martino ben anche lì si ebbe questa percezione non di una politica come dire finisce così ideologicamente diverse ma con una politica di rottura rispetto all'ortodossia europea tant'è vero che quando cade Berlusconi avviene Dini i grandi giornali europei a cominciare dal mondo papere anche la Frankfurter eccetera intitolato semplicemente l'Italia torna alla politica europea
Non è che perché anche a me intitolata in maniera diversa e quindi esiste una quel e qui mi pare che sia ben cotto e questo rapporto questa idea di una interiorizzazione del sistema istituzionale europeo in un nella percezione comune dei dei dagli antenne ogni terza è sia sia ben cotto
Il il terzo il terzo e ed è quello che accennava Mombelli no la crisi la crisi del del
Del del
Commissione e la crisi della commissione una crisi su cui ci si se se se se non se ci fosse il tempo si potrebbe parlare sulle sulla stranissima incongruenza tra cause ed effetti in questa crisi ma le incongruenze che ritroviamo in tutti i grandi eventi
Politici insomma e quindi ecco in cui c'è questa rottura di una tradizionale alleanza tra Parlamento tra Parlamento e e e come e Commissione e in Kuwait ritorna ancora
Una volta il
L'idea appunto che il vi è vi è questa necessità
Di colmare questa crisi di colmare questa crisi con presenza politica e il rapporto quando quando insomma il rapporto vede valenze negative della Commissione per la vicenda Malpensa per la vicenda va in pezzi
Ecco sarebbe interessante vedere il prossimo rapporto che come come ha ha ha visto questa questi idea della Commissione questo questo sciocco però al di là di questo terzo shock di cui parlavo vi è il vi è quella percezione no quella domanda tutte insieme le istituzioni europee questo concerto delle delle istituzioni europee ultima ultima cosa la crisi del l'ultimo sciocca la crisi
La crisi del della guerra
In cui viene in gioco quello che nella percezione degli interrogati direi che questo carattere positivo della sua veramente sovranazionalità comunitaria ecco questo questo porre questo porre l'Unione europea tra gli elementi positivi e lo Stato all'ultimo nelle percezioni positive della delle quelli che hanno più maggior fiducia no gli eventi il la sovranazionalità comunitaria eccetera assieme assieme alla alla a una certa popolarità ex tutto sommato il dato che più mi ha mi ha sorpreso una certa popolarità dell'ampliamento cioè la popolazione l'ampliamento viene visto come come però assieme
Contemporaneamente l'ampliamento viene visto in termini positivi assieme a che cosa ad una tecnica istituzionale
Molto raffinate tutto sommato difficile qual è quella della cooperazione rafforzata qual è quella cioè che ben possono esistere in una cornice istituzionale unitaria delle asimmetrie delle asimmetrie per cui c'è dice il convoglio va a diverse Harvard diversi il convoglio europeo ma e diverse
A diverse velocità e questo e questo tipo di di di di sì di reazione può può può spiegare quello che ieri percepivo ora al Parlamento europeo che bene o male un qua anche quando non aveva i poteri che adesso vado un po'a questa va be'comunque un V. è stato sempre un crocicchio delle opinioni delle opinioni europee cioè l'idea di di di far presto di colmare il vuoto del del della Commissione e di e andare verso questa politica di sicurezza e di difesa e andare in condizioni in condizioni difficili di di di equilibri ecco queste mi piace concludere
Dicendo che appunto queste percezioni di equilibrio profondo ecco io ho ritrovato in questo in questo in questo in questo rapporto compreso
Comprese anche e la
Identificazione lì del fatto che magari l'Europa dell'euro non sarà il Purgatorio di cui parla Fazio ma certamente non è popolato tutto
Tutto Dancelli ecco tutto darci
E allora quest'idea dalla competitività quello che che che di questo rapporto si vede la disperazione amministrativa degli italiani cena la cosa su cui non vendono
Non vedo l'ora rimedio è proprio la la la la pubblica amministrazione c'è uno scarto credo di trentotto punti sa quello che sarebbe auspicabile e quello che si checché che invece loro vedono vedono fattibile la pubblica amministrazione e più ancora delle mitiche riforme costituzionali il nero punto in cui si vince o si perde la per la la la competizione
Che la competizione europea e accanto a questo l'emergere e l'identificazione né di dell'Europa positiva in quattro figure il quattro figure di leaders italiani
Prodi la Bonino o Monti e Ciampi come come come portatori di una identità italiana in questa Europa però molto
Molto ragionata non fatta di ottimismo retorico filoeuropeo un'Europa in cui dice
C'è c'è anche questo questo più che un filo di preoccupazione ma che e in fondo adesso ed ora l'Europa degli italiani e degli italiani che partecipano al discorso pubblico europeo non sono più gli spettatori per concludere la risposta a Zaccaria
Grazie onorevole Zanella la parola Giampaolo Galli direttore del centro studi della Confindustria
Grazie
Ma il credo che il rapporto accolga molto bene un mutamento nella percezione dell'opinione pubblica italiana riguardo all'Europa e che questo mutamento è un mutamento che stanno i fatti
La percezione è divenuta una percezione molto più concreta di un'Unione Europea che interagisce di più
Influenza di più la nostra vita quotidiana ma questo non è solo un fatto di percezione fatto reale
Pensiamo ai criteri di Maastricht tutto il processo di risanamento l'eurotassa
Le quote latte Malpensa le privatizzazioni Poggi sulle prime pagine dei giornali uno spazio sia pur non grandissimo
Dati gli eventi bellici dedicato alle decisioni prese a Francoforte fino a qualche mese fa lo stesso spazio sarebbe stato dedicato a decisioni prese a via Nazionale e curiosamente ieri sera dopo il comunicato della Banca centrale europea qualche giornalista ma chiamato chiedendomi ma la Banca d'Italia si adeguerà
Mi pare che nessun giornale abbia fatto questo errore di pensare che siano cose diverse
Insomma è difficile trovare un settore della vita economica associata che non sia oggetto di direttive di norme di indirizzi europei le poste e le ferrovie livelli università l'agricoltura il commercio la normativa sul lavoro uscito ieri un volume del Mulino fatto da Confindustria grosso così
Con le norme europee sul lavoro
E quindi mi pare piuttosto comprensibile è ovvio che il cittadino percepisca fatti concreti che quindi si passi dall'europeismo generi composto formale del passato primo più consapevole più maturo
Trovo anche abbastanza comprensibile francamente che gli italiani abbiano molta fiducia forse più anzi sicuramente più secondo questo rapporto che dei cittadini degli altri Paesi nelle istituzioni comunitarie
Qualcuno ha detto che l'Europa è un po'la nostra coscienza critica qualcun altro usato anche un termine più impegnativo il nostro super ego
In sostanza noi sappiamo quali sono le cose giuste sappiamo anche di non avere la capacità le possibilità per un motivo o per l'altro di farle ci affidiamo
A un'autorità in qualche modo Esterna questa è una vecchia faccenda nella storia italiana ricordiamoci che per esempio nel settantanove Andreotti fece la scelta di fare aderire l'Italia al Sistema monetario europeo malgrado le perplessità che aveva allora il governatore della Banca d'Italia Paolo Baffi
E la motivazione era sostanzialmente che questo ci avrebbe obbligato ad adeguarci un vincolo esterno i nostri processi politici i nostri processi amministrativi come ricordava Manzella sono Complessi frammentati difficile
Far prevalere le idee le cose giuste rispetto alla ragnatela degli interessi
Ma
C'è forse un problema a monte come dire
A me sembra che più che negli altri Paesi in Italia non vorrei eccedere in pessimismo ma insomma sia difficile far passare un progetto per il solo motivo che giusto far passare un'idea chi si batte per una cosa giusta
Solo perché è giusta e considerato un po'un ingenuo gli conviene almeno far finta di essere un portatore di interessi perché se no non viene preso sul serio
Ecco la cosa straordinaria che invece quando una cosa giusta la dice la Commissione europea ne stiamo sentiti la prendiamo sul serio
Anche se è soltanto una cosa giusta
Io non so perché ci sia questa situazione difficile dire ma credo che
La verità e che un po'ci fidiamo non ci sarà solo questo ma come ed è già stato ricordato ma è chiaro che ci fidiamo poco delle nostre istituzioni che è un modo di dire
Che ci fidiamo poco di noi stessi alla fine dei conti voglio fare solo un esempio spero di non essere male interpretato a proposito della categoria dei professori mi ci metto dentro perché lo sono anch'io
Professori italiani scrivono sulle riviste scientifiche italiane
Leggo hanno le riviste scientifiche straniere come si faccia a costruire una comunità scientifica in questo modo dialogano infatti sa ma più o meno una cosa del genere
Ma un'altra questione che emerge
Con molta chiarezza nel rapporto che a mio avviso è molto importante è che malgrado il fatto che ci sia una consapevole fiducia
In generale nei confronti delle istituzioni europee da parte del cittadino italiano crescono anche i giudizi negativi su singoli atti della Commissione non ricordava Manzella proposito della faccenda Malpensa
Anche qui si può dire parte forse questo è ovvio nel momento in cui si scende nel concreto
In cui si interagisce davvero con l'istituzione europea è ovvio che le opinioni si dividano
Ma forse c'è un punto più serio sul quale riflettere ed è il fatto che in tutti questi anni le tensioni conflitti che ci sono stati siccome conflitti come dire positivi costruttivi alla fine ma le tensioni comunque che ci sono state fra la unione europea e gli Stati nazionali in particolare l'Italia sono stati estremamente accuse
Cioè c'è anche chi percepisce l'unione europea come
Un entità che impone impedisce sanziona
Avevo ricordato prima le quote latte ma pensiamo alle politiche per l'occupazione gli sgravi contributivi
Per il Mezzogiorno l'accordo Pagliarini Van Miert
Su questo l'ho trovato un caso interessante perché perché gli argomenti della Commissione contro gli sgravi per imporci l'abolizione degli sgravi nel Mezzogiorno sono francamente argomenti abbastanza deboli non si riesce a capire perché in un'Europa delle Regioni
Le regioni del Mezzogiorno
O singole regioni del Mezzogiorno non possano decidere di avere una pressione fiscale e contributiva analoga che ne so quella del Regno Unito o di una parte del Regno Unito
Si argomenta sulla base di francamente
Ragionamenti che mi sembrano un filino formalistici che è un questo si può fare in un sistema federale nei Laender ma anche nei Laender tedeschi ci sono redistribuzione in molto forti attraverso lo Stato centrale
Fatto è che in Italia ci sono forti interessi ovviamente da parte degli imprenditori e anche dei sindacati del Sud mantenere il sistema degli sgravi
C'è una assenso quasi in totale e totalitario della politica e direi degli studiosi anche sul fatto che sul sul mantenere gli sgravi e ciononostante ne siamo stati obbligati ad adeguarci Visco ha scritto una famosa lettera forse non molto convinta da parte sua Monti Van Miert chiedendo di esso di di di poter mantenere gli sgravi o comunque c'è stata questa risposta di Monti ma Mirko che forse non è stata molto convincente per molti di noi ciononostante non ci siamo adeguati pensate alla caso dei contratti di formazione lavoro questi sono state la principale forma di nuova occupazione strumento che ha creato nuova occupazione in Italia negli ultimi anni
Abbiamo una procedura d'infrazione di più cioè la la Commissione ci ha detto questa cosa in questi termini non può rimanere
Pensate alla questione del collocamento del monopolio del collocamento pubblico che era difesa strenuamente della CGIL sulla base di una era un tabù
Dei gli scritti di Di Vittorio sul caporalato era uno dei grandi tabù italiani la Commissione europea vede sto facendo dei casi sia in positivo in cui sono d'accordo dei capi con cui non sono d'accordo da Commissione europea ci ha obbligato
Ad eliminare il monopolio pubblico
E adesso qual è il principale strumento su cui si punta per fare politica dell'occupazione nel Mezzogiorno patti territoriali contratti Daria e c'è una procedura di infrazione della Commissione europea
Sul contratto di Manfredonia per eccesso come dire di aiuti di Stato
Praticamente l'INPS tutte le nuove politiche nazionali per l'occupazione in particolare nel Mezzogiorno sono ore spinte o sotto vigilanza da parte della commissione europea ora qualcosa del genere succede anche negli altri paesi pensate al caso del crédit Lyonnais in Francia una grande quantità di leggi in Olanda per esempio che sono state dichiarate nulle dalla commissione che sono state riscritte praticamente sotto dettatura da noi questo conflitto però è più forte e ci si può domandare durerà potrà durare a lungo questa situazione
Sino adesso questa situazione non è esplosa salgo sulla questione delle quote latte nei è stata ma non è esplosa perché avevamo del problema del risanamento perché contavamo poco per questo motivo in Europa ora non c'è più la commissione vedremo però la mia impressione è che questa situazione non sia a lungo sostenibile
Come non credo che in Italia ma come credo sia difficilmente sostenibile anche negli altri paesi
Nel Regno Unito nei Paesi nordici
I conflitti diciamo l'
Gli oggetti di cui si discuteva e si è discusso in questi anni erano forse meno deflagranti che non in Italia però l'attenzione dell'opinione pubblica su quelle questioni era molto più viva ed è molto più viva
E forse l'esito delle dimissioni della commissione hanno qualche cosa a che fare con quei conflitti con i paesi nordici e con il Regno Unito ma certamente anche in Italia c'è serie di tagliasse l'opinione pubblica italiana
Raggiunge cure la maggiore età in termini europei in fondo questo è quello che questo rapporto ci dice
Ho l'impressione che
Data
La maggiore difficoltà del nostro sistema oggettiva da ad adeguarsi
Davvero alle gli indirizzi europei avremmo dei problemi anche più seri che negli altri Paesi e questo credo sia un punto che la commissione sarà presieduta da Prodi dovrà considerare francamente non so qual è la soluzione se sia nello sviluppo
E nell'adeguamento delle istituzioni se sia in un diverso
Comportamento della commissione ma volevo solo segnalare che ma mano che l'opinione pubblica diventa europeista bensì ma più consapevole e matura come questo rapporto ci indicano questi problemi diventeranno ed è fisiologico che sia così anche molte più complessi grazie
Grazie professor Galli allora la parola Mario Pirani conclude una serie di link e gli interventi
Sono state dette quasi tutte le cose io mi soffermerò su qualche punto non in maniera organica
La prima questione di questo che emerge dal rapporto e tutta la tematica del resto molto già trattata della nostra adesione all'Euro
E dei problemi ad essa collegati come diceva Nietzsche Mombelli della identità italiana cosa anche richiamata da altri intervenuto
è chiaro che dalla da questa ricerca comincia ad emergere emerge chiaramente come l'adesione all'Euro
E la fiducia nelle istituzioni europee più clienti quelle italiane
De notti
Secondo me non tanto la adesione al vincolo esterno come elemento direi
Pedagogico coercitivo questo cioè cioè da sempre nella storia d'Italia non abbiamo fatto delle cose delle grandi scelte del nostro paese l'abbiamo sempre fatte come dire perché qualcun altro c'ha aiutato dall'Unità d'Italia
Con l'alleanza con la Paulette Enzo fino
Alla adesione alla Comunità europea insomma sono di passi avanti di questo Paese si son fatti sempre con un aiuto esterno
Ma questo non è tutto secondo me comincia ad emergere qualcosa di più cioè si è voluti
Testardamente con una decisione maggioritaria
Sotto metterci a quel tanto di sacrifici che erano necessari per entrare nell'euro
A mio avviso non tanto per ragioni finanziarie o o economiche in generale quanto perché abbiamo sentito che lì si vi giocava di nuovo una grande scelta razionale di appartenenza
è il son venute meno le grandi appartenenze ideologiche ai flussi internazionali
La de l'adesione attività e al socialismo reale o all'Unione Sovietica per una parte e l'adesione al sistema
Americano Atlantico dall'altra con in mezzo la mediazione cattolica che anch'essa un'adesione in qualche modo esterna alle ragioni nazionali
Ed oggi in
Cioè la percezione secondo me e da da tutte le domande e risposte questo si ricava
Che senza che da noi non ce la facciamo e che dunque oggi la nostra collocazione la nostra appartenenza è nell'Europa così come essa è come si configura nelle sue istituzioni delle sue crisi nel suo prospettive
E quindi che la scelta dell'euro aveva questa soprattutto questo elemento di validità e per questo è stato una grande scelta politico ideale prima che una scelta economica ed lì da questo punto di vista l'Italia ha fatto proprio il motto di De Gaulle lampo andasse sul GRA secondo me i i parametri del gas sono qualcosa che è venuto dietro
Questa adesione politica ideale di massacri comunque questa percezione che questo era necessario per ragioni proprio di di identità della nostra collocazione
Questo però alle altre sulle altre su altri punti io sono meno come dire meno ottimista non credo per esempio che certe risposte perché sono maggioritarie siano di per sé giuste
Mi richiamo sia la questioni che diceva Manzella sul significato delle dimissioni di Lafontaine sia quello che diceva poi Galli
Ecco sulle questioni della disoccupazione e quant'altro
Ora qui io credo che noi seguitiamo a vedere delle risposte che sono delle risposte in cui si consolida un'erronea visione della dinamica politico sociale ed economiche italiana
Manzella parlava positivamente io invece negativamente della risposta
Che dà rispetto agli Stati Uniti d onore europea affitta oggi danno disoccupazione particolarmente alta secondo lei quali azioni si dovrebbero intraprendere per combatterla e
A pagina centoquarantanove
Ora la risposta di gran lunga maggioritaria e di rilanciare gli investimenti a livello comunitario con sessantasei per cento
Mentre
Deve regolare l'economia e al diciassette per cento
Allora vorremmo riflettere un attimo su questo qui
Con o senza la fonte secondo me il rimane una visione dell'intervento della politica economica statale come elemento risolutivo delle situazioni economiche e della disoccupazione
Questa questione che poi si è vista anche nel Congresso dell'Internazionale socialista con la riproposizione di due linee una parte della linea inglese l'altra quella tedesca con o senza la fonte e la ritroviamo anche in Italia
Seguita di illudersi che la disoccupazione derivi dal fatto che non esiste una politica economica di investimenti e c'è questa pedagogia esortativo verso l'industria perché investano oppure questa illusione che lo Stato possa completare o subentrare agli investimenti quando essi non ci sono ecco dunque seguitiamo ad a vere
Una visione ti arresto
Io ero un seminario italo-americano qualche giorno fa e dico e Ricky si ritrova anche lì questa tra virgolette criminalizzazione del capitalismo selvaggio americano è ancora è una terminologia che ancora è corrente nei confronti del maggiore solidarismo del sistema europeo no rifiutandosi di volta di vedere perché esiste questa enorme differenza dei tassi d'occupazione e di disoccupazione
Tra i due sistemi
Ecco quindi che veniamo poi
Appunto a questa illusione sugli investimenti europei
Il secondo me per l'Italia e la cosa è particolarmente grave cioè perché noi non vediamo se evitiamo non vedere mi qui mi richiamo alle varie osservazioni esempi esempi che ha fatto anche Gardi
D. qual è la specifica negatività italiana quella che fa sì che il tasso di sviluppo italiano sia il più basso ormai da alcuni anni
E che la disoccupazione almeno a livello ufficiale resti alta
Secondo me è nel rapporto esiste una percezione diffusa laddove c'è questa disperazione di non può ne ha parlato ma non Andrea Manzella
Di fronte alla pubblica amministrazione alle inefficienze della pubblica amministrazione
Ora queste anche qui noi vediamo queste deficienze come una specie di fenomeno della natura
Non aggredibile e le vediamo al di fuori della politica a mio avviso la specificità italiana che penalizzare il nostro sviluppo il nostro sviluppo tecnologico il nostro sviluppo produttivo il nostro tasso di occupazione deriva da scelte di fondo politico sociali più che da problemi economici secondo me non mancano i soldi per gli investimenti
Mancano le condizioni per gli investimenti
Condizione che derivano dal nostro modello politico questo non non risulta ancora molto ben percepito
Noi abbiamo un sistema politico che è nato si è sviluppato nel dopoguerra attraverso un sistema fortemente basato sul Parlamento e sulla le asset le assemblee a tutti i livelli dal governo fino all'ultimo Consiglio comunale
A scapito della potestà degli esecutivi dico dal massimo livello fino all'ultimo
Questo ha fatto sì che si legiferasse su tutto e si si sondati più che notti ma non li vede intimità non li abbiamo introiettato
Il fatto che ci siano centocinquanta mila leggi e un milione di regolamenti e corro occorrerebbero altre centocinquanta mila leggi per abolire le centocinquanta mila leggi per cui i tentativi sono sempre le mani ogni volta
Questo si accompagna a questa come dire sul parcellizza questa democratizzazione diffusa la democrazia diffusa per cui esistono poteri di veto ad ogni livello
E poteri chili
Il diritto di veto
Questa cosa poi si combina e rende impossibile sia fare un grande lavoro pubblico sia portare avanti il processo civile per cui ci vogliono dieci anni
Fa fallire la Bicamerale e anche rende impossibile mettere una targa senza venti permessi ad un negozio cioè noi siamo giunti oggi alla paralisi del sistema decisionale perché fino adesso
Due come dire
Due camminamenti nascosti c'era uno è rimasto o dell'economia vera l'economia sommersa economia sommersa non è un anche questo un fenomeno è l'unico modo molto modo di sfuggire alla rigidità del sistema italiano
E dunque il sistema economico regge attraverso questo camminamento nascosto l'altro dalla necessità di Tangentopoli
Tangentopoli serviva soprattutto per compere atti legalmente accettabili anzi
Legalmente definiti
Che in questo meccanismo si inceppa aprono e l'interesse congiunto
Dell'amministratore corrotto e dell'imprenditore o del politico che aveva bisogno di compiere quell'atto dovuto ha portato a questa IVA diffusa e generalizzata illegale che era la tangente
E che comunque serviva
In qualche modo per superare la barriera dei veti democratici e dei poteri di ricorso diffuso ecco questa è la specificità italiana oggi è giunta al secondo me al culmine
Questo questo elemento di blocco di rigidità del sistema e tutti gli investimenti i piani i contratti d'area
Le qualità e quant'altro le decisioni del governo le cabine di regia abbiamo inventato anche come si chiama la lo sportello unico perché non lo sa è il fatto che si riuniscono intorno al tavolo i rappresentanti dei vari ministeri o dei vari assessorati o dei vari consigliere i quali dissi talora tutti assieme decidiamo che quel quell'arco così per per la casetta si fa dopodiché siccome sono tutti assieme e poi tornano nei loro uffici ognuno riprende le sue competenze e malgrado lo sportello unico quella cosa non si fa basta seguire l'iter di alcuni contratti d'area e alla fine del gioco dell'oca tre anni dopo ci si è accorti che certi poteri distruzione spettavano non al ministero del Tesoro ma al ministero dell'industria per ricominciare tutto da capo ma questo non è un male di natura è il frutto di un sistema che in una che non è riuscito o non riesce l'abbiamo visto che la Bicamerale a riformare i suoi meccanismi decisionali dall'elezione diretta con poteri del Presidente della Repubblica
Fino all'ultimo Consiglio comunale infatti l'unica cosa che si è fatta è stata l'elezione non tanto l'elezione diretta del sindaco quanto la il potere del sindaco di scegliersi gli assessori al di fuori dei gruppi
Politici ecco su questa tutta una delle poche cose che ha fatto in qualche modo muovere una parte dall'amministrazione noi seguitiamo a parlarne in termini economici
Mancano i soldi gli investimenti industriali sono cattivi chissà perché vanno nel Galles e mentre hanno del Galles perché nel Galles ci vuole un mese a fare questa trama pratica che in Italia dopo tre anni non si fa
Ecco allora se tutto questo mentre seguitiamo lutti a pensare i gli opinion leader la gente che bisognerebbe fare dei grandi investimenti europei visto che non riusciamo a fare quelli italiani
E se eviteremo ad avere un'Italia arretrata da tutti i punti di vista oggi aggravata nella concorrenzialità che l'unione monetaria comporta
Ecco questo a proposito di lei dell'onda
Come dire del non abbracciare acriticamente dei risultati soltanto perché le statistiche ci dicono che così pensano gli italiani o gli opinion makers che sono ancora peggio degli italiani sarebbe meglio scegliere una media entra veramente delle soluzioni migliori
Limitarsi sì
Ho detto questo un altro punto che vorrei fa notare sempre un po'più negativo è abbastanza strano ma qui il scarsissima attenzione hanno e in tutta la ricerca i problemi che sono come dire più rappresentano più della metà dell'attività della Unione Europea cioè i problemi dell'agricoltura abbastanza interessante come queste attenzioni vediamo il bilancio della comunità dell'Unione vediamo che peso schiacciante all'agricoltura siano qui non ci se ne accorge Patrizia crisi apporti de la questione delle quote latte ma per esempio sulla questione che ora in corso che riguarda i prodotti tipici che dovrebbe essere di enorme interesse per l'Italia
Perché non è che cala comunque quello che fa la l'Unione Europea sia tutto sempre buono per esempio sì sono omogeneizzati tutti i prodotti devono essere tutti uguali devono essere intaccati nello stesso modo il produce dove si fanno i formaggi e vini bisogna che ci siano delle belle stanze anche delle malghe alpine debbono avere due bagni due ingressi imposto per gli handicappati
E persino quel formaggio non si può fare ai ma questo riguarda anche le sale ci c'è del Dibitonto polloni dove questo porta al un disastro di larga parte dell'agricoltura più specializzata o del dell'agroalimentare italiano salvo quello delle compagnie multinazionali che ormai ce le hanno che hanno imposto sotto la scusa della concorrenza anche queste norme
Siccome poi gli altri stanno più attenti Dinoi i francesi per esempio si sono messi a difendere il nome della sussidiarietà
Giustamente la specificità dei prodotti tipici e entro la fine dell'anno
Dalla fine la comuni l'Unione l'accertato entro la fine dell'anno i i prodotti tipici debbono essere definiti i francesi li hanno presentati più di cinquecento mila di prodotti tipici per cui possono farli anche nelle malghe come son sempre fatte
Da noi credo che ne abbiamo presentati sessantanove per cui alla fine avremo sempre lì la mozzarella incartata dev'esserci Dibitonto non se ne parla più
Perché saranno proibiti subito dall'altro dalla un la comunica poi sono nell'applicazione del delle l'evento coercitivo sono estremamente invece
Ma e questo per quanto riguarda l'agricoltura è un esempio Coffa l'altro aspetto e questo non poteva venir qui molto fuori perché come dire la maturazione politica
E delle ultime settimane
E c'è ed è il problema della difesa
Ora il problema della difesa secondo me così come quello dell'euro sta diventando un tema percepito dall'opinione pubblica prima ancora che del trattative
E dei trattati e nella nomina di mister pesci e così via comincia a esser percepita come lo era ai tempi della CED la necessità di una Paolo di difesa europeo sia per agire di concordi come in concordanza con gli Stati Uniti sia per avere una nostra forza di di fronte a una situazione che del tutto nuova in questo senso il monitoraggio
Dovrebbe essere più attento non no non sia chiaro questo monitoraggio annuo non può essere che essere
Ex post ma dico un monitoraggio più generale anche dei mezzi d'informazione di RAI per cogliere
Al di là dei fatti immediati la valenza che sta emergendo attorno ai temi della difesa cioè il fatto che noi ragioniamo ancora
Come tujone diffusa non solo di vertice con i parametri
Del mondo bipolare e degli strumenti per impedire la guerra che nascevano dalla dissuasione nucleare
Per cui ci troviamo oggi di fronte a fenomeni che riusciamo malamente a definire questa dell'intervento umanitario o cose che però assumono di per se stesso delle delle delle delle ambiguità noi non riusciamo ancora definire nei il quadro di una situazione in cui la destabilizzazione operata anche da piccole potenze marginali della fa diciamo della fascia che va dall'Algeria fino alla Georgia se vogliamo ma può essere anche estesa
Ci sono elementi di destabilizzazione elementi in cui piccole potenze possono arrecare danni enormi
In cui l'uso dei mezzi di distruzione di massa a basso costo dall'Arma batterio non solo nucleare di Forlan l'arma batteriologica l'arma chimica a disposizione di piccoli poi di piccole potenze
Tutto questo si sposi combina come forme di destabilizzazione e di oppressione etnica
E dunque queste cose sovrapposte danno un quadro di destabilizzazione non ancora ben definita non neanche per cui non non sappiamo bene come far più fronte
Sentiamo che dovremmo farci fronte perché destabilizza anche noi
Non abbiamo ancora chiari gli strumenti per cui
Come dire si va col bombardamento ma forse ci voleva prima prima una forza di terra
Definita e legittimata proprio perché europei o anche euro americana o anche atlantica ma possibilmente europea se vogliamo per l'Europa
Che è più interessata di tutti gli altri a questa con per la per contiguità a questi fenomeni
Sia in grado di intervenire e di in qualche modo assumersi e la rete l'onere e l'onore di queste cose
Perché poi ci si lamenta che sia alla fine l'America di intervenire a comandare ma è chiaro che se di fronte alla a un'assenza da una corretta persino a una non volontà di fare il ministro anzi a menti su questo per cui noi sì mi chiamo ad avere il rifiuto della Germania e dell'Italia o degli altri Paesi ad avere un'arma nucleare europea c'è la vecchia intuizione di De Gaulle che Luis ci siamo affrettati a condannare di continuo anca durante gli ultimi esperimenti il muro ora dell'anno scorso ma è chiaro che noi combattiamo come se avessimo accettato nel Seicento di stare ancora con le lance non più col con le armi da fuoco
Con un agente scelto il cui o scadiamo in un pacifismo a tutti i costi o nella e incapacità di reggere Ornella delegare agli Stati Uniti questo elemento con questi ultimi fatti secondo me assurge a livello di massa si ripropone a livello politico il la questione della difesa anche qui l'Italia assente perché l'unica elaborazione che è avvenuta e quella avvenuta tra ed è un fatto nuovo tra Francia Germania ed Inghilterra se Mauro quando hanno con coupon ricominciato a parlare
A definire i termini di una difesa europea o teniamo conto che questa cosa artista evolvendo in questi ultimi tempi
In annuncio è stato chiesto di parteciparvi noi non chiediamo di partecipare per ragioni della nostra politica interna fondamentalmente ma è chiaro che non potremo lamentarci senz'
E l'ho sempre più marginalizzati da questo punto di vista la scommessa dell'Euro non basta se non ci troveremmo di fronte a una difesa europea
Con un triumvirato che
E disposto informarci di tanto in tanto ma al quale noi non chiediamo di bussare perché non non vogliamo pagare il biglietto d'ingresso
Perché questo ecco però questo è un altro degli elementi che secondo me non ci troveremmo il rapporto dell'anno prossimo ma acqua lo dobbiamo pensarci fin da oggi un'ultima osservazione lo volevo fare
Sulla questione di Malpensa
Beh
Qui non è che c'è un comico un si è vista una contrapposizione tra l'Italia
E l'Europa sì visto la contrapposizione molto più trasversale perché la polemica era tra la Commissione europea e l'Alitalia e direi i viaggiatori italiani da Malpensa che ancora oggi ne hanno tratto quasi esclusivamente degli svantaggi per cui sono d'accordissimo con la Commissione europea
Perché dei cittadini di Roma quelli delle città del Nord il fatto di dover passare per un ad Oporto che per difetto nostro è assolutamente decentrato scomodo senza mezzi di trasporto per arrivarci dico
Non entusiasma nessuno tranne i vertici dell'Alitalia allora stiamo attenti quando diciamo che l'Europa
E da una parte l'Italia dall'altra sulla questione della Malpensa perché non è così Malpensa è la prova di come noi arriviamo con una serie ha fatto a modernizzare qualche cosa con una serie di arretratezza attaccate di cui non riusciamo a venire a capo grazie
Grazie creando abbiamo fatto fondò una specie di passaggio anche in per leggere in trasparenza
Questo questo rapporto dal intervento Cusio al commento del corretto analizza che Reja e poi ci potranno essere delle domande che potrebbe non si vota anche al altri presenti al tavolo che rappresentano il Comitato diciamo di coordinamento di questa ricerca presidente
No dunque io naturalmente in un panorama così ampio come quello che è stato delineato
Mi rendo conto di poter fare su pochi minuti perché mi chiedo tra poco devo veramente andare
Alcune considerazioni diciamo di carattere settoriale se così si può considerare il ruolo non dei mezzi d'informazione
Quale risulta da da questo rapporto
Perché uno potrebbe in fondo leggendo quello che dice grosse pagina centosessantanove dal punto di vista della RAI sentirsi soddisfatto dice rispetto ai dati raccolti nelle rilevazioni precedenti si conferma non solo il tradizionale maggiore impegno delle reti RAI nel coprire i temi eventi di interesse europeo
In rapporto alle altre reti televisive nazionali ma emerge anche una più marcata ottica comunitaria transnazionale di RAI due RAI tre rispetto a RAI uno
Ancora più legata a un suo tradizionale profilo nazional-popolare del mio questo nazional popolare ci insegue molto vedo che è una sorta di condanna pronunciata negli anni e che
Credo che sarà difficile togliere bene ricordare agli sì
Aspetta
Comunque dicevo questi due elementi che vengono sottolineati potrebbero essere quindi motivo di conforto e quindi in qualche modo anche giustificare una certa soddisfazione io credo peraltro di aver accennato all'inizio credo del notare anche ora
Con riferimento a questi dati che per quanto riguarda diciamo gli elementi di monitoraggio sono stati raccolti al centro d'ascolto di Roma
Noi possiamo fare del delle considerazioni in parte quella che io facevo all'inizio io ringrazio insomma in qualche modo la risposta c'è stata devo dire la verità che per la la risposta mi pare in realtà che da da questi dati ciascuno leggendo lì poi trova la conferma a cose che personalmente condivide o condivideva già non si capisce fino in fondo ad esempio quello che è quello che importo imponeva all'inizio come domanda quanto di più
Gli italiani attraverso i mezzi di informazione riescono a percepire della complessità di questo fenomeno
Salvo alcuni elementi che qui risultano ad esempio la cosa che mi ha un po'meravigliato
Nel notare che
I giornali sono più interessati alla dimensione amministrativa questo lo si capisce da un lato salvo poi alcune testate che invece hanno una connotazione più politica mentre la televisione accentua l'elemento politico
Devo dire però che questi elementi ancora sono elementi di contorno come secondo me è un elemento di contorno dicevo pur soddisfacente il fatto che le reti RAI siano presenti in questi dati quantitativi in termini elevati
Devo dire che paradossalmente noi abbiamo la positiva di fare anche una conservazione di questo tipo cioè che la quantità di informazione cioè o di Lloret di informazione su quel tema o su quei temi
Non sempre dimostra la profondità e la diversità dello spettro delle notizie che vengono date nella quantità di informazione cioè dico dunque rimandato ad esempio una trasmissione come Euro Maastricht o come euro cioè Italia Masters scusate che ora si chiama euro oppure tante trasmissioni che si dedicare a questi argomenti io c'ho qui del dei dati che naturalmente in relazione a agli eventi significativi fanno vedere come tutta la gamma della dell'informazione RAI si sofferma su questi argomenti ecco però non abbiamo nessuna rilevazione di quante volte venga ripetuta la stessa notizia cioè perché in qualche modo proprio l'allargamento dell'ambito dell'ottica fa sì che spesso si ha la stessa notizia che viene sgridata da più fonti
Ecco mentre a a volte la singola trasmissione si affronta in maniera specialisti a quell'argomento
Può dare la garanzia di allargare la gamma dei temi trattati
Quindi quello che a me interesserebbe rilevare proprio questo insomma quanto qual è l'ampiezza il ventaglio di notizie che vengono presi in considerazione ad esempio Malpensa due mila di cui l'avete parlato in un certo momento ha monopolizzato certamente l'attenzione dei telegiornali e non solo i telegiornali ma
Di quello si parlava certo attualmente molto interessante anche la connotazione con la quale se ne parla ma certo
Dicevo molte altre notizie possono perdersi per strada certamente nei giornali questa viene meno la televisione può venire di più proprio le sue caratteristiche
Però a me ha colpito ad esempio al di là dei dati quantitativi ancora una volta questa tavola che poi da il giudizio in generale quale giudizio sentiti dare sul modo di trattare i temi europei da parte della tv
E qui voi sapete che si possono leggere questi dati in maniera diversa ma insomma certo abbastanza soddisfacente e circa il quarantuno trentasei il insomma quindi più del trenta per cento
Molto soddisfacente qualcosa tra il dieci il cinque
E va be però poi c'è l'altro cinquanta per cento che va a finire nella zona tra in parte insoddisfacente abbastanza soddisfacente molto insoddisfacente quindi
Ecco come termometro io valuterei questi elementi perché in fondo ci dicono che la gente per il cinquanta per cento non è soddisfatta quindi
Se non è quindi combiniamo una sorta di semplificazione che si determina nella possibilità di ripetizione degli stessi temi
E dicevo questa ripetizione non è confermata salvo che indirettamente e certamente la si garantisce meglio non ripetizione capisce o con le trasmissioni specialistiche cioè non so adesso pinocchio in questo momento parlando della guerra parla visto che era spessa la mente che lo progetta la trasmissione
Programma una serie di interventi diversi di opinioni diverse e quindi una gamma più ampia di temi
Se invece noi trattiamo insomma la moneta unica in corrispondenza del del delle scadenze istituzionali abbiamo cento trasmissioni che parlano pesano ecco
Allora conclusivamente io volevo dire che noi siamo soddisfatti parzialmente di questi dati siamo convinti che sia importante la risposta attraverso diciamo la gamma tradizionale l'offerta ma cercando di affiancare trasmissioni specializzate perché queste consentono la differenziazione dei temi
Credo che sia anche importante naturalmente quello che in qualche modo stiamo facendo lanciare canali nuovi ecco diciamo il ventisei di aprile io faccio sempre questo piccolo sporco di scusate ma la parte alla mentalità mediatica
Ventisette aprile parte o il mio uso o il Music è un nuovo canale col ad alto connotato tecnologico che ha l'ambizione non addizione soltanto ma il Progetto in qualche modo di coprire le ventiquattro ore
Ahimè parzialmente andrà sul satellite perché naturalmente quella la sua funziona
Sì ma non è un peccato e semplicità ce ne sono
No ma scusi ma ce lo dico subito perché giustamente lei mi fa osservazione e proprio per questo siccome ancora noi stimiamo che siano cinquecento mila le persone che possono vedere questo Offerta in chiaro cioè non a pagamento che la RAI sarà noi abbiamo pensato di lasciare una significativa finestra terrestre
Quindi in uno spazio diciamo in un orario non molto confacente che dalle due di notte alle nove del mattino
No no certo ma alla mattina diciamo perché naturalmente la gente speriamo si svegli prima delle nove
Alla mattina in particolare dalle dalle nove dalle sei alle nove su Rai Tre si potrà vedere o il Music
Ecco naturalmente poi chi ha voglia insomma interesse insomma con diciamo un investimento non grande molto rilevante potrà prendersi anche il satellite per vederlo in chiaro però dicevo e su questo lo spot è finito scusatemi però s'è anche una notizia parte in uno spot
Dicevo ecco lampo diciamo moltiplicazione di questi canali informativi e poi di un cane informativo come questo che per vocazione europea no perché il satellite e il digitale per vocazione europea cioè può essere visto in tutta Europa forse un modo accanto alle trasmissioni specialistiche per occuparsi diciamo di questi temi non dicendo non ripetendo le stesse notizie in questo secondo me e la sfida maggiore che abbiamo nella direzione dei temi che voi toccato
RAI l'abbiamo concluso la nostra cose ci sono dello andremo a parte possiamo continuare a chiacchierare
Franza stampa
Non vedo domande specifiche quindi ringrazio tutti di aver partecipato Bongiorno