La nota di politica estera

Prova certa nostalgie Gianni De Michelis il nostro è crimini gli esteri che nel mille novecentonovantuno candidamente negava l'esistenza della guerra tra la Jugoslavia e la Croazia le granate già fioccavano scritte più si ripete rinvia al sud di Zagabria ed entro i rifugi croato il potevano noi giornalisti italiani ed è in
La città e per caso quindi scoprire fossero per dar per carpire intorno le Carré bruciarono anche allora otto anni dalla politica filo serba di Italia passare attraverso la negazione dell'evidenza la nostalgia che ho per De Michelis dipende dal fatto che almeno lui guidava la Farnesina con una
Attenzione direi plastica lampante verso gli animali come deve essere anche non dovrebbero gli affari economici esaurire la politica estera Demicheli delineava progetti di ieri
Può regionale mitteleuropeo puntava espandere l'economia italiana verso est in concorrenza con quella tedesca e minimizzare il conflitto che per la verità e non soltanto agli inizi che poteva non è per il raccordo con lui ma ci metteva tutto l'impegno la guerra doveva apparirgli come un incidente di percorso tale da non distogliere dall'obiettivo principale degli accordi economici
E arriva anche qualche attenuante De Michelis Belgrado era ancora a Belgrado la capitale di una Jugoslavia ancora grande l'Unione Sovietica non si era ancora disgregata
Qualche mese fa ho sentito Dini che indica un pranzo di lavoro dichiarare che l'attuale ministro degli Esteri italiano teenager ed è rimasto l'unico e ultimo amico di Milosevic in tutto il globo per va quello e che perfino Mosca avrebbe scaricato Miloshi dice prima di lui De Michelis almeno si è dovuto ricredere lui viaggiava molto in elicottero come Dini che ha sorvolato parte del Kosovo che poi una piccola regione e negli organici UNESCO ha dichiarato che il Kosovo astratti ieri ha fermato la Val Padana in campi erano coltivati di cui chiusi il bestiame al pascolo anche pareva ci fosse poi tutta qui distruzione parole che giustificano che forse hanno contribuito come logica e naturale conseguenza anche all'esclusione dell'Italia da tutte sette le cariche più importanti di responsabilità nella ricostruzione per noi italiani c'è così poca distruzione
Un errore che neppure a Dini che evita avrebbe commesso iniettare un po'la persona che nel mezzo di una bombardamento noterebbe più che l'effetto delle granate che hanno sempre qualche pausa l'una dall'altra e c'è molto silenzio mentre ti bombarda a differenza di quello che si può immaginare ecco avrebbe notato piuttosto che i passeri cinguettano c'è poco da lamentarsi che nel Sud Italia non abbia una posizione di rilievo nella difficile partita del dopoguerra spille perseguendo certi interessi a costo di apparire eccessivamente vicino al criminale di guerra Milosevic ha ottenuto soltanto di aliena c'è anche dal vivo tra potrà apparire cinica come osservazione ma cinismo è impeccabile intendo stavolta quello di Dini di fronte all'enormità della tragedia kosovara un cinismo inutile e controproducente è qualcosa di peggio la capitolazione dell'intelligenza politica la credibilità di un Paese dipende anche da questo nel merito poi vorrei raccomandare attendibile certi bene le cronache degli inviati dei giornali in loco che per lo più quando descrivono un massacro iniziano descrivendo il contesto paradossalmente bucolico o nel quale il massacro è avvenuto questa è la ex Jugoslavia questo è lo scenario delle guerre jugoslave dove il problema non è quello di fa massima di sopravvivere di conservare integra la propria famiglia le proprie gambe braccia testa con con il proprio intelletto la propria dignità ricordo che una volta di ieri Nembo neanche ingenuamente dove fosse la moschea obiettato che mi ci trovavo sopra riguarda intorno edipica stavo camminando sopra un ammasso di calcinacci ai bianchi Pini dall'alto del suo elicottero avrebbe potuto scoprirlo nota ma certo non poteva capire Dini dall'alto della sua visione strategica elicotteristica che le cave entrate bruciata e trasformata in cimitero per i pro occupanti intere famiglie conservano il tetto ed è il tetto che vede dal cielo le tegole rosse intatte ma non quello che c'è dentro sotto la morte nulla la realtà verità sui giorni navi da crociera Stato-città ed ai militari italiani che continuano a operarsi bene come hanno fatto finora nel Kosovo non è per nulla di Liliana tabla a te al confine con la Macedonia aprire né nella zona di pesce UPEA come dicendo al barile la distruzione che Dini non ha visto età perché tematica
Semplificazioni ficcata la spietata soprattutto nei villaggi minori alla periferia delle città e nelle campagne decine e decine di chilometri di tabula rasa legarlo non serve più neppure a un presunto interesse nazione male che va in direzione opposta ho incontrato ieri un amico e collega appena tornato dal Kosovo Toni Fontana de L'Unità che nell'aria trascorso circa tre metri scrivendo vedendo quello che vedeva
E la rimasto colpito dalle dichiarazioni di Dini mi ha chiesto se volevo e partecipare a una colletta tra noi giornalisti per regalare al ministro un binocolo per guardare meglio quello che non vuol vedere io ci sto speriamo di non è per i soli