"Sviluppo locale e competizione globale" conferenza organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia 2-3 luglio, c/o Centro Congressi Ecotekne dell'Università degli Studi di Lecce (Via per Monteroni)

Arrivato sorvegliato da eccetera
Aveva
Quando
Per piacere prendere posto
Como
Signor Presidente del Consiglio dei ministri autorità signore e signori
Tocca a me
Riassumere brevemente i risultati dei lavori di approfondimento
Che si sono svolti
Nella giornata
Ieri con il contributo
Di qualificatissime relatori e con una attiva e altrettanto qualificata partecipazione di quanti sono intervenuti alla Conferenza nazionale
La Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia
Ha lanciato un progetto forum newsgroup Puglia con il quale si intende in collaborazione con il sistema imprenditoriale scientifica e culturale pugliese mobilitare le intelligenze del mercato e delle istituzioni
Per rilanciare
La cultura dello sviluppo strategico guardando ai grandi scenari del cambiamento abbiamo scelto come primo tema di approfondimento
Il tema della qualità
E dell'eccellenza del capitale umano
Cercando di approfondire quali
Possono essere le specificità di questi attributi considerati ormai un fattore di successo
Tenuto conto che ci troviamo di fronte ad una transizione dall'economia tradizionale di tipo fordista alla nuova economia basata sulla conoscenza
Riteniamo che il tema di questa tavola rotonda e attuale
Impegna organismi sovranazionali ma anche il nostro Governo nazionale il Parlamento di imprenditori i sindacati il patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione
Da ampio spazio all'alta formazione universitaria
Il rapporto Amato sul Mezzogiorno consegnato alla cinque con cui Inter commissione permanente Bilancio Tesoro e programmazione economica considera la valorizzazione del capitale umano meridionale come un obiettivo centrale e strategico per uno sviluppo autonomo e duraturo
Le strategie europee dell'Agenda due mila sono ampiamente incardinate sugli sviluppi dell'economia della conoscenza e la valorizzazione del capitale umano perché questa economia concorre a creare valore ricchezza e benessere economico e sociale
Ma questo deriva è soprattutto importante per il nostro Mezzogiorno dove si evidenzia ancora una volta sintomi preoccupanti di una evoluzione negativa rispetto al Centro-Nord e all'Europa
La situazione induce alcuni documenti
Deriva programmazione nazionale a parlare di economia in bilico
E quindi a ipotizzare per poter invertire la tendenza la crescita del PIL le con sbocco di lavoro nel nostro Mezzogiorno una crescita in misura doppia nei prossimi anni nel medio lungo periodo rispetto alla previsione media europea
Noi riteniamo che questo sia un obiettivo necessario prima che coraggioso al fine di invertire nell'interesse dell'intero Paese le tendenze in atto
Negli stessi atti del Governo e del Parlamento che si muovono in questa direzione si richiede un impegno nuovo dello stato ed una volontà forte concreta delle forze più vive del Paese
Di quelle forse soprattutto Katie più possono creare spirito imprenditoriale persino nel lavoro dipendente
E forte e lo si avverte il bisogno di cambiare approccio su alcune questioni fondamentali
Ad esempio la concertazione costruita sulla negoziazione fra capitale e lavoro e sui processi redistributivi sostenute da risorse pubbliche erogate a pioggia non tiene più
In questo caso si tratta di cambiare passando ad una concertazione costruita su piani e programmi su risultati attesi a partire dai risultati in termini di nuove imprese e di nuovo lavoro il riequilibrio fra aree deboli aree forti riemerge ancora come missione nazionale ma in termini di maggiore realismo e concretezza di connessione diretta fra sforzo è risultato cambiamenti di questa portata nelle basi stesse della concertazione non avvengono facilmente non avvengono se non si innalza la qualità delle realtà relazioni fra gli attori molteplici dello sviluppo
Una qualità basata sulla comprensione e condivisione dei fini da mettere in comuni e sulla reciproca fiducia nella capacità di tutti i partner della concertazione di sapere e volere svolgeva ognuno la propria parte
Allora si potrà fermare che lo sviluppo e l'occupazione potranno contare su un diverso tipo di infrastruttura
Allora si potrà affermare che i territori potranno contare nessuna infrastruttura di valore enorme nota in letteratura come complesso o dei beni relazionali
Come tali patita dei sociale patrimonio di un territorio attraverso le persone ed i gruppi le imprese le istituzioni che le anime allo sviluppo concordando degli obiettivi i risultati ed i processi per i loro conseguimento
In questa direzione si muove il progetto forum sviluppo pubblica contribuire a migliorare la qualità delle relazioni tra i diversi soggetti ed è per questa ragione che noi abbiamo voluto nella giornata di ieri approfondire alcuni connotati dello scenario del cambiamento per mettere in evidenza la rilevanza del capitale umano in questa transizione
Un primo tema sul quale i relatori e gli intervenuti hanno portato contributi importanti e la discontinuità del cambiamento tecnologico
Il passaggio cioè ad un'era nella quale era bassa e tecnica su cui organizzata alla produzione le relazioni le transazioni e i processi economici si stanno modificando radicalmente
Ormai evidente internet non è una banale
Un banale progresso tecnologico un banale sviluppo tecnologico
E internet oggi con tutti i servizi ad esso collegato rappresenta il modo con cui si stanno organizzando le nuove forme di mercato un nuovo spazio della competizione un nuovo spazio di organizzazione anche dei distretti produttivi su scala mondiale una base tecnica che rende immobile in maniera rapida la conoscenza accumulata prodotta e creata nello scenario dell'economia digitali i mercati assumono proprio nuove forme e nuove organizzazioni la cosiddetta web e Polonia non lei uno di cui dello scenario del cambiamento ma e lo scenario del cambiamento
E direi che la stessa globalizzazione dei mercati
Che oggi registrato un ritmo di crescita notevole e dovuto a questo intreccio dinamico tra globalizzazione e economia digitale una perfetta sinergia nella quale oggi una qualunque impresa e in grado di organizzare su scala globale e le sue attività ricercando i vantaggi del costo del lavoro e dell'alta produttività del lavoro
Un secondo elemento che è stato oggetto
Di approfondimento ieri ha riguardato il cambiamento strutturale della competizione i confini dei settori industriali territorio
DDT Dezza e difficile oggi parlare di settori industriali diventa sempre più evidente la interdipendenza tra settori industriali
E settori dei servizi avanzati generati dallo sviluppo dei sistemi produttivi e in un certo senso i Paesi che oggi riescono a combinare in maniera felice lo sviluppo industriale allo sviluppo tecnologico generano attraverso questa fertilizzazione valore aggiunto che prospetta nuovi posti di lavoro in alternativa o in sostituzione a quei posti di lavoro per tutti per effetto dell'innovazione tecnologica di processo
Ma cambia è un altro elemento su cui abbiamo riflettuto ieri e cambiamento nel lavoro oggi le parole chiari del lavoro parlano di flessibilità di autonomia di apprendimento continuo e un mondo del lavoro nel quale ci si avvia verso le grandi concentrazione da un lato e dall'altro reti di piccole
E piccolissimi attività economiche che condivido le scambiano occorre scienza con le loro grandi aziende
Ma uno dei punti che è stato al cuore dell'approfondimento e della discussione di ieri è stato l'approfondimento della conoscenza come risorsa strategica
Direi che nel nostro Paese ancora si rivale
Si cerca di collegare questa problematica alla cosiddetta società dell'informazione nei dibattiti del nostro Paese si percepisce una interpretazione riduttiva della società dell'informazione quasi di coincidesse con la Società della multimedialità ma noi sappiamo che la conoscenza oggi rappresenta una risorsa un attributo che riguarda i prodotti i processi di produzione la qualità dei prodotti la qualità delle transazioni
Economiche la qualità dell'organizzazione del lavoro sociale della coesione
Nelle strutture dei sistemi locali
Scambiare conoscenza non significa soltanto scambiare conoscenza scientifica ma significa scambiare esperienze di lavoro
Esperienze di natura diversa costruire cioè i momenti di condivisione
Di valori e di integrazione nella prospettiva di costruire tessuti forti dei territori nei quali operiamo oggi l'imperativo dell'impresa e lo sviluppo di conoscenza e l'uso creativo delle tecnologie nelle più grandi aziende americane oggi i cosiddetti asset intangibili pay sono due volte di più
Degli asset tangibili diventa sempre più forte il valore creato dalle iniezioni di energie di materiali sulla produzione fisica questo drammatico cambiamento è intervenuto in poco più di un decennio negli Stati Uniti pertanto il costo del prodotto sempre di più e basato sui costi della ricerca e sviluppo del Desailly nel del marketing e piuttosto che sul costo dei fattori di produzione
Ed attualmente si parla sempre più spesso di noleggi Besa the business di attività economiche basate sulla conoscenza e sulle organizzazioni di apprendimento vorrei ricordare un recente rapporto della banca mondiale dedicata alla cambiamento di prospettive nell'immaginare i nuovi sentieri dello sviluppo
Prospettive che assumono a priori la risorsa della conoscenza come fattore strategico dello sviluppo e picchiava le attenzioni dei governi dei paesi il ritardo nello sviluppo di accelerare la fase di inserimento in questo nuovo mondo per evitare che alle tradizionali povertà ma se ne aggiungono altre povertà le povertà generate dalla emarginazione dai fondi dell'istruzione della conoscenza del saper fare del saper creare pertanto la conoscenza assume il fattore la caratteristica di un fattore d'accumulare da condividere da distribuire secondo logiche problematiche e progettuale ed in questo contesta che ieri abbiamo approfondito si è cercato di capire come muoversi abbiamo parlato decade gestita signor Presidente di legare la questione meridionale ad un grande progetto nazionale di modernizzazione ma soprattutto un progetto che abbia come strategia alla riduzione delle disparità nell'uso delle conoscenze nell'uso delle conoscenze del mondo della produzione nel mondo dell'organizzazione dei servizi nel mondo dell'istruzione nel mondo anche della ricerca scientifica occorre quindi cercare di organizzare le reti che rendano mobili della conoscenza
La conoscenza acquista oggi il significato dell'acqua dell'Energia non si corre intere un'agricoltura irrigua cura agricoltura fertile se non la si abitua ma per il regalo da occorre organizzare le grandi reti oltre che gli adduttori
Di questa distribuzione lo stesso vale per l'Energia non basta solo produrla poco vorrei distribuirla per i diversi usi la conoscenza oggi che esiste a livello globale occorre prelevarla distribuirla in Canada e metterla in collegamento insediati sia con la conoscenza creata a livello locale occorre questo creare questa felice incrocio tra una conoscenza che insiste su un mercato globale che la conoscenza esche si crea a livello locale
Ed ecco perché sono importanti per noi per le nostre comunità
Gli investimenti esteri dividere innovazione che spronano i produttori locali a cimentarsi nel mettere in atto le migliori pratiche ed accedere alle fonti più importanti della conoscenza
Occorre incrementare la capacità delle persone di assorbire conoscenza
Ma non la conoscenza trasmessi da ma la conoscenza vissuta la conoscenza che si costruisce dei momenti di apprendimento attraverso una grande operazione di riforma del modo stesso di essere della nostra università e del nostro sistema d'istruzione
Occorre costruire la conoscenza del fare la conoscenza dell'esperienza consentitemi la conoscenza anche nel saper vendere perché occorre anche sapere valorizzare ciò che sia perché possano svilupparsi delle intelligenti operazioni economiche occorre incrementare la capacità delle persone di comunicare
Ormai che ha acquisito in tutti i Paesi che oggi registrano tassi di crescita intorno al tre per cento che le reti di telecomunicazioni e tutte le reti dei servizi a valore aggiunto rappresentano lire venti gli assetti strategici dello sviluppo vivo venti prioritari che consentono alle comunità periferiche di poter operare in un recente viaggio in Canada dove ho avuto l'onore di partecipare insieme al ministro del commercio estero onorevole Fassino ho potuto verificare direttamente in un paese così vasto così esteso così a bassa densità democratica come comunità locali lontane di quattro sei mila abitanti attraverso questi sistemi aveva ONU scuole efficienti
Presidi sanitari di alta qualità capacità degli imprenditori esistenti localmente di potersi non sentire emarginato dai punti più alti dello sviluppo del loro paese per paese mondiale
Ed è stato in quell'occasione signor Presidente del Consiglio
Che è stata firmata un accordo tra un'impresa multinazionale canadese la Northern network la discutere il governo canadese favorire un accordo di partenariato che veda lì su Fini e il Salento come punto di riferimento per una sperimentazione di una comunità che tragga benefici dall'organizzazione attraverso queste nuove reti di comunicazione della conoscenza
Questi elementi che sono stati oggetto della nostra riflessione c'hanno portato a
Ricavare alcuni aspetti propositivi del dibattito
Dell'economia della conoscenza abbiamo visto che occorre fantasia occorre creatività occorre grande capacità di gestire in maniera efficace ed efficiente le nuove tecnologie della comunicazione non dobbiamo soltanto essere consumatori di informazione di conoscenze ma dobbiamo essere produttori anche di conoscenze e di informazione
Dobbiamo evitare che il processo di globalizzazione della conoscenza legata soltanto a condizioni di consumo non si traduca in una forma di colonizzazione di cultura e quindi dobbiamo organizzare le nostre economie locali perché sappiano trovare un giusto equilibrio tra il consumo della conoscenza per la produzione della conoscenza
Ed è nata qui l'idea l'idea di vedere qual è la leva strategica perché nel nostro Mezzogiorno ma dell'intero Paese ci sia una forte accelerazione
Dell'economia nazionale verso la frontiera dell'economia dalla conoscenza signor Presidente del Consiglio la leva del cambiamento sono i nostri giovani e io credo che noi dobbiamo cercare tutti insieme di sostenere il Governo il Parlamento le istituzioni di governo locale e qui c'è una grande responsabilità del sistema universitario perché venga fuori un grande Progetto Giovani leva del cambiamento in alternativa di una utilizzazione direi piuttosto umiliante del giovane i lavori socialmente utili
Dobbiamo cioè essere convinti che il cambiamento oggi non può prescindere da una piena valorizzazione di questa leva giovanile
Manifestai grande flessibilità grande immaginazione e che ha proprio le caratteristiche necessarie per poter accelerare questi processi di governo e di gestione della conoscenza
E intorno a questo punto ieri si sono registrate e mi avvio alla conclusione due indicazioni due prime indicazioni positive
Costruire un grande accordo
E direi che il presidente dell'Agenzia Sviluppo Italia diciamo che si è inserito in maniera virtuosa nel nostro dibattito ha lanciato questa iniziativa costruire intorno alla Rete
Dell'eccellenza nella formazione di eccellenza nazionale una prima maglia sulla quale incardinare i primi programmi di formazione basata sull'esperienza che crei la nuova classe dirigente che sviluppi i giovani con una grande imprenditorialità creativa vedendo intorno a questa rete nazionale attraverso un accordo una grande capacità di integrazione e qui l'Alleanza del Nord è vissuto diventano convergenti rispetto all'obiettivo di sviluppo
Incardinare dei progetti pilota che consentono a queste scuole di eccellenza di sviluppare un lavoro di coordinamento con tutta una serie di altre iniziative
Formative universitari e anche iniziative che nella nostra regione vedono impegnati anche due parchi scientifici e tecnologici
E questa è una prima idea detenuta erede di concertare tra il ministro dell'università della ricerca scientifica il ministero dell'industria il ministero del Bilancio e della Programmazione alcun programma che abbia un obiettivo specifico formare dei giovani su progetti pilota per poterne diciamo avere benefici della utilizzazione di questa nuova economia della conoscenza guardando a tutta una serie di problematiche
Che vanno dal governo dei beni culturali alla organizzazione dei distretti produttivi virtuali fino ai processi di modernizzazione della pubblica amministrazione e questo già è un primo indirizzo che è venuto ieri
Ma per poter dimostrare la deposita l'importanza di questi incontri di lavoro vorrei segnalare un'altra elemento un altro evento che si è determinato ieri in una delle relazioni
Di del dibattito della della coda conferenza ci è stato segnalato una felicissima iniziativa del Politecnico di Milano che insieme a istituti finanziari ha creato una fondo quasi come un Venture Capital per favorire lo spin-off della ricerca universitaria Bertagna e direi che questa questa notizia questa indicazione che è venuta fuori nel dibattito
Ha portato alla reazione positiva della prestigiosa Banca del Salento ieri proprio in pubblico ha dichiarato la sua disponibilità di costruire un accordo politecnico Università degli Studi vissuti per riportare nel nostro Salento questa esperienza aiutando quindi anche la nostra università a favorire i processi di trasferire entro sul mercato della ricerca che viene accumulati io credo
Di poter considerare positivi i lavori che si sono svolti ieri e direi che noi possiamo sicuramente impegnarci a continuare in un approfondimento verso queste tematiche a sviluppare all'interno dei nostri territori quella capacità di disegno strategico e quella capacità di progettualità che possano signor Presidente
Fa sentire ancora più importante il nostro Paese di quanto è la non ha potuto registrare negli ultimi tempi grazie
Previsto adesso un intervento per il sindaco del comune di Lecce onorevole Adriana Poli Bortone
Più che un intervento un semplice saluto doveroso da parte della città di Lecce al Presidente del Consiglio al ministro Zecchino al al rettore tutti quanti coloro che sono intorno a questo tavolo al corpo accademico della nostra prestigiosa università e sottolineo la nostra prestigiosa università
Che sempre più sotto la guida del nostro Rettore il professor Rizzo ha avuto negli ultimi anni un impulso decisamente notevole io so quanto il rettore della nostra università
Abbiamo spinto per realizzare questo progetto che a Luis sta particolarmente a cuore ma che sta a cuore a tutti quanti noi come istituzioni che in parte almeno abbiamo fino a questo momento collaborato
Perché vorremmo sentirci sempre più coinvolti nella realizzazione di un progetto globale che ci interessa particolarmente io ho ascoltato con grande attenzione la la dotta introduzione del professor Romano che ha inteso riassumere i lavori di ieri e chiaro sintetizzato alcuni momenti particolarmente significativi della nostra vita futura della nostra vita in termini economici in termini sociali in termini culturali in termini di sviluppo complessivo bene non si può parlare di Isufi e quindi di scuola di eccellenza senza legare questo questo tema a quello che sarà lo sviluppo del Mezzogiorno e quando il professor Romano capo lutto ricordare la iniziative di Sviluppo Italia in testa a a creare una ulteriore sinergia con la nostra università
Per formare dei giovani su progetti pilota io come amministrazione comunale di Lecce
Voglio anticipare che nei prossimi giorni l'amministrazione comunale di Lecce firmerà una convenzione con l'agenzia Sviluppo Italia
Su un progetto specifico di sviluppo del territorio intorno al quale la stessa amministrazione da Messi si è interrogata per cercare di contribuire in parte da quest'estremo lembo del sud d'Italia per cercare di contribuire al lo sviluppo del Mezzogiorno d'altra parte io
In onda capirei commessi possano parlare complessivamente di sviluppo del Mezzogiorno senza investire innanzitutto sulla formazione
Lo sappiamo bene noi e vedo che in sala ci sono diversi sindaci
Ma lo sappiamo bene noi amministratori locali che operiamo su un tessuto attualmente ancora non adeguato a quella modernizzazione anche delle istituzioni che è propedeutica a qualunque fase sostanziale di cambiamento
Ben venga dunque egli surfing secondo gli orientamenti che sono stati quindi indicati con i diritti e le politiche euromediterranea noi siamo in una zona di frontiera lo ripetiamo spesso noi ci stiamo confrontando danni e ci confronteremo sempre di più
Con tutte le problematiche che vorremmo tentare di tre interpretare come risorse
Tutte quante le problematiche che ci provengono dalla bacino del Mediterraneo
E credo che dobbiamo essere culturalmente attrezzati per affrontare il futuro di questo del Salento ma il futuro della nostra regione più complessivamente del nostro Mezzogiorno cosa che noi riusciremo a fare soltanto se tutti quanti insieme
Ci rimetteremo di impegno come si suol dire per cercare di contribuire ciascuno per la sua parte in termini di sussidiarietà e senza sovrapposizioni assolutamente ma ciascuno per la sua parte per contribuire alla crescita e dallo sviluppo complessivo del nostro Mezzogiorno ne abbiamo una università che è cresciuta moltissimo e cresciuta non soltanto in termini numerici che già sarebbe un dato positivo
Ma è cresciuta soprattutto in termini culturali di approccio alle tematiche complessive del nostro territorio complessiva e complesse del nostro territorio
Questo ci inorgoglisce particolarmente e noi commenta rappresentanti belle autonomie locali siamo particolarmente attenti a questa azione peraltro della nostra università perché sarà certamente un momento molto importante nei riguardi di tutte quante quelle istituzioni che debbono assolutamente crescere culturalmente è stato già ricordato che mai abbiamo delle potenzialità che sono in quella risorsa spontanea che sono i tanti nostri giovani
Che sono presenti sul nostro territorio in tutte quelle menti che molto spesso sono costrette ad andar via dal nostro territorio e che ci piacerebbe invece vedere reinvestite su questo Salento e nel Mezzogiorno perché e quello a mio avviso il primo elemento di crescita
Grazie dunque al nostro rettore grazie al governo e a tutti quanti coloro che ci aiuteranno accrescere complessivamente
Magnifico rettore nonché coordinatore de visu Fini presenterà adesso brevemente i programmi operativi con i quali è stato Isufi e in passeggiata di partenza
Signor Presidente del Consiglio signor ministro autorità tutte colleghi il Signore Signore
Io credo che qualsiasi lettore anche il più attrezzato dentisti nell'esercizio di questa prestigiosissimo incarico sarebbe un po'interessato da una punta di emozioni
Io vi confesso di essere interessato da un elevatissimo livello di emozioni che rischia di abbassare già limitato livello di brillantezza vivacità degli interventi ve ne chiedo scusa
Ma ciò non mi impedisce di ringraziarvi di cuore per la vostra presenza qui deve ringraziarmi anche nella veste di presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia
Che organizza questa manifestazione la manifestazione di ieri e di oggi e che vede nella vostra presenza qui come una testimonianza di stima al suo operato a quel voler realizzare dei progetti fra cui il Forum sviluppo Puglia in cui si inquadra questa conferenza dei progetti con cui contribuire concretamente allo sviluppo della Puglia del territorio in cui opera
Dicevamo sviluppo Puglia
Entriamo nel tema sviluppo locale competizione globale
Non esiste sviluppo senza il carburante dello sviluppo quello privilegiato il capitale umano i giovani in particolare
E allora
Noi siamo siamo attraversando un periodo di transizione non solo perché passiamo dal secondo al terzo millennio tutti si aspettano chissà quali rivoluzioni
Io credo che il primo gennaio del Duemila sarà esattamente uguale al trentuno dicembre del mille novecentonovantanove però è indubbio che in questo periodo sta cambiando stanno cambiando dal percorso
Questo cambiamento porta degli impegni delle sfide
I segnali principali sono la globalizzazione dei mercati
L'organizzazione in rete di processi economici e sociali non esiste più un processo che interessa una comunità e solo quella comunità perché qualsiasi processo che riguarda una comunità è legato a tutto quello che vi era intorno
La conoscenza come risorsa strategica per la crescita e lo sviluppo ho la sensazione che sta riferendo un nuovo Risorgimento
In cui non era importante avere grande ricchezza grandi produzioni era importante conoscere sapere ed esportare questo saper
La complessità dei processi di sviluppo generata dall'Inter dei dipendenza tra variabili tecniche economiche per istituzionale è sotto gli occhi di tutti gli influssi che possono avere certi movimenti attorno a della Borsa di New York all'eccesso o a Roma o a Torino
Cioè nessuno è solo tutti facciamo parte di una comunità globale
E per questo abbiamo bisogno di capitale umano diverso
Il nostro sistema universitario quello deputato il principale deputato a formare questo capitale umano non credo sia adeguato con per le per la bisogna di queste sfida
Perché dobbiamo creare un capitale umano in grado di cimentarsi col maneggi mente creativa con la gestione efficace ed efficiente della conoscenza
Cioè non valgono più con l'imprenditorialità creativa del mercato con la flessibilità di operare di fronte a problemi concreti questo presuppone niente schematismi di più non si può partire da un corso di laurea che parte parlo del mio in cui sono laureato che parte con l'analisi matematica fu sviluppa la fisica la geometria per arrivare alla laurea in crisi bisogna sì sì istrione tecnologie bisogna sapere l'impatto di queste cose tecnologia con la società con il diritto con l'etica quindi tutte cose
Che vanno
E qui nasce in questa visione nasce l'idea degli su l'Istituto Superiore universitario informazione interdisciplinare
Un istituto che eroga formazione di eccellenza ma utilizzando metodologie e tecnologie innovativa cioè quanto di più avanzato insiste sulla frontiera della conoscenza dell'uso di queste
Un polo di eccellenza per lo sviluppo della di manager il management e di imprenditorialità creativa
Perché
Lo vediamo già in piccoli esempi ma non possiamo lì commentatore Filograna che saluto ha trovato cioè non possiamo ricalcare schieri che ormai hanno mostrato qualche carenza quindi dobbiamo insegnare ai nostri giovani imprenditori di seguire strade nuove
Unica un incubatore di processi di spin-off imprenditoriali possibilmente legati alle frontiere della conoscenza ci sono illustri esempi in Europa di zone del Paese che sono cresciuta enormemente con queste metodologie
Il nodo meridionale della rete dei centri di eccellenza non servirebbe a niente risulti se fossi isolato si facesse tutto questo ma da solo non sarebbe non sarebbe sufficiente estremamente utile
Inserito in una rete come diceva il professor Romano prima una rete di centri che si scambiano informazioni metodologia personale perché no che fanno circolare i loro rilievi questo un e e qualcosa è un obiettivo che sicuramente può essere utile a nessuno
Una rete che si inserisce a sua volta in una rete internazionale quindi risulti come nodo di una di una rete dei paesi del Mediterraneo
E tutto ciò
Attraverso un forte una forte innovazione sia nel processo della formazione siano il prodotto per la formazione
Innovazione di prodotto parlavo prima delle sempre il corso di laurea in fisica
è necessario partire già da una base culturale interdisciplinare
Bisogna insegnare nostri allievi la capacità di agire localmente pensando globalmente sembra un un uno slogan ma effettivamente non possiamo pensare allo sviluppo di Lecce se questo non è inserita in un contesto ben più vasta
La capacità di oberata di operare efficacemente efficientemente nelle reti di alleanze strategiche
Qualcosa del genere probabilmente le ce la sta facendo la capacità di creare valore dalle risorse locali e dal carcere l'atto capacità di coniugare le risorse quelle che sempre che venivano definite le aspirazioni o le caratteristiche locali con le più alte tecnologie le une per essere valorizzate delle altre delle tecnologie perché trovi in una un lavoro finalizzazione
Nel processo nell'innovazione di processo formativo bisogna tener presenti ambienti di lavoro che non siano più siano anche ma non più esclusivamente le Aule o i laboratori tradizionale un ambiente innovativo in cui l'allievo comunità in lavora in gruppo e comunica con il resto del gruppo e con il resto del sistema
Che impari da subito a utilizzare i servizi internet e intranet ed extranet per le tecniche di apprendimento a distanza c'all'eccesso si può utilizzare benissimo le cose più avanzate che fanno al Politecnico di Milano all'Università di Pisa all'università di rinvio per utilizzarle indiretta diciamo abituare i nostri allievi ad operare presso le sedi in cui poi dopo svolgeranno la loro attività con degli stage programmati
Coinvolgere nell'attività formativa dei migliori risorse possibili a livello di docenza risorse sia nazionale che internazionale
Su queste basi abbiamo impostato il programma il piano operativo dell'istituto
Che prevede
Attività percorsi formativi che si svolgono sia pre laurea anche se in questo momento signor megastore bisogna un po'definire cosa significa per la la fase in cui siamo di decreti decreti dare ad a autonomia didattica
Personalmente sono convinto che l'istituto come Isufi a livello per Laura significa il secondo livello agganciarsi al secondo livello anche perché dovendo operare sul numeri limitati non potrebbe fare diversamente
Con l'attività integrative a quelle che erogano ormai mentre le università
E poi andare sull'attività post-laurea con basta con scuole di specializzazione con scoli dottorati
Senza trascurare anzi impegnandosi forte dell'attività di formazione continua
Anche a distanza te nella trattamento attraverso scuole internazionali di tematiche di particolare rilevanza che coinvolgono direttamente agli operatori le persone impegnate su questa tematiche
Percorsi formativi che debbono rispondere tutti ad alcune caratteristiche l'interdisciplinarità l'abbiamo messo nel nome formazione interdisciplinare Tom per ribadire il corpo ma nostra volontà
Perché solo dall'apporto di diverse aree culturali possiamo trarre il massimo vantaggio per i nostri allievi
Marti colazione sia temporale
Cioè tematica
Proprio per sfruttare al meglio l'interdisciplinarità possiamo operare su diversi giudizi ovviamente regola del percorso formativo su step intermedi comma altrettante verifiche l'Inter istituzionalità per poter contare sull'apporto di enti o istituzioni diverse che portano contributi diversi e che arricchiscono il percorso formativo
La risentirla residenzialità che non solo è un valore in sé perché permette un impegno pieno degli allievi ma che permette una sola licealizzazione fra di loro e fra di loro dei docenti da queste un valore che ho avuto la fortuna di sperimentare
Chi sono i destinatari delle sue sulle attività degli studi
Per la formazione per Laura sicuramente allievi studenti dell'università di Lecce
Ma non solo dell'università di Lecce perché universelle c'ha già eccetera e vuole potenziare una rete di alleanza universitaria per cui io mi aspetto che lo studente dell'ISU filettato all'università di Lecce ma da fare alcuni disciplina al Politecnico di Milano all'Università di Catania all'Università di Pisa
Per quanto riguarda l'attività post-laurea giovani laureati italiani e stranieri e qui abbiamo voluto dare un nostro connotato particolare vissuti nasce a Lecce sulla penisola salentina
Che
Basta guardare la carta geografica sempre veramente un ponte lanciato tra il continente l'Europa e il Mediterraneo
E noi abbiamo voluto rivolgere la nostra attività statutariamente al Mediterraneo riservando il trenta per cento una quota considerevole
Dei nostri dei posti disponibili in qualsiasi iniziativa formativa a studenti provenienti da dai paesi del verso il bacino del Mediterraneo non comprese nell'Unione Europea
Per quanto riguarda la formazione continua avanzata il personale già inserito nelle istituzioni gli agenti operativo
Sempre Luigi all'interdisciplinarietà abbiamo individuato tre grandi macroaree attività ovviamente intercomunicanti anche fra di loro
La prima il settore diritti e politiche euromediterranee coordinato dal professor Ernesto Sticchi Damiani
La seconda economia dell'innovazione sviluppo dei sistemi locali coordinato dal professor Aldo Romano la persona materiali e tecnologie innovative con
Le prime iniziative di tutti e tre settori
Il particolare per quanto riguarda diritti e politiche euromediterranea
Partirà ad ottobre un master su diritti appunto col nome del corde col nome del settore che ad edilizia Diritto del commercio internazionale e diritto amministrativo comunitario sul gli stessi indirizzi si svilupperà una Scuola di dottorato triennale sempre del settore diritti e politica euromediterranea
Per quanto riguarda il settore economia dell'innovazione e sviluppo dei sistemi locali quest'anno è stato già alla data di partenza del diciotto ottobre a partirà l'attività del master e mi sviluppo e marketing dei sistemi territoriali con due indirizzi gestione turistica del territorio e internet marketing del territorio più una scuola internazionale che si sta organizzando a chi prevede tutta una serie di attività su tematiche di estrema rilevanza
Per il settore materiali e tecnologie innovative anche qui è pronto tra l'altro nel avete già i bandi pronti star solo alcuni sono stati già emessi altri se stanno per essere messi in questi giorni un master in materiali e tecnologie innovative con gli indirizzi su tematiche di particolare rivelando rilevanza per lo sviluppo come metodologie avanzate di progettazione è processo sistemi spaziali per l'osservazione della terra materiale tecnologie innovative per la diagnostica dei beni monumentali
Mentre sarà questo master sarà affiancato a breve da una scuola di dottorato per che si svolgerà Pera su quattro orientamenti nanotecnologia per dispositivi avanzati combustione conversione dell'energia tecnologia di calcolo e cronico all'alta prestazione reti di comunicazione via via satellite
Sta per nascere distrutti ma non è solo ha già saputo costruire una rete di sponsor importanti
Ha cominciato a ministro dell'università della ricerca scientifica e tecnologica che ha ha siglato con l'università di Lecce un accordo quadro arreca che io lo definisco insieme all'Università di Catania e di Pavia ma poi un ulteriore un secondo accordo quadro il primo agosto del novantotto che è un contratto è un contratto per realizzare un programma cofinanziato dall'università e dal ministero
Senza dimenticare l'opera della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia che è stata la promotrice di questo progetto
E che ha dato sempre con delibere con atti concreti un sostegno finanziario considerevoli dissi per passare al Consorzio universitario interprovinciali salentino che ha avuto un ruolo fondamentale per la nascita dell'università di Lecce e che lo stesso ruolo vuole giocare per risultino oltre ad un sostegno finanziario già deliberato
La Regione Puglia già deliberato che approvato una legge regionale mi costa che deve essere coperta finanziariamente Prospero a breve proprio destinata solo unicamente all'istituto
Per passare al Comune di Lecce nel Tennessee dove è andato via che si è impegnato attraverso la stipula di un protocollo d'intesa a sostenere finanziariamente Isufi mi costa che stiamo adottando delle delibere in tal senso
Per andare agli enti economici come la Fondazione Cariplo che è andato un notevole contributo economico per l'attività dell'esecutivo e la Banca del Salento che ha
Ha fatto un programma di intervento finanziario all'università di Lecce per sostenere l'attività del riso per finire l'ho lasciata per ultimo all'amministrazione provinciale di Lecce con cui esiste una sinergia forte di attività una comunità in tutti i sensi
Per gli studi è sicuramente l'ente che ha risposto di più e meglio più prontamente ha messo a disposizione sempre attraverso delibere due prestigiosi stabili della Città di Lecce il convitto Palmieri come seguirli su più della villa Vellone come sede di rappresentanza delle sue tutti e ci si sanno cosa significa
Ma oltre a questa rete di sponsor vissuti conta già sulla rete su cui di collaboratori
C'era il sistema universitario nazionale maturi io ricordo che il presidente la cui fa parte del consiglio scientifico su incarico della tu il rettore del Politecnico di Milano fa parte del consiglio scientifico
La rete scientifica pubblicata Enea CNR che i vari in varie forme hanno dato il loro hanno dato il loro sostegno alle sue il sistema ricerca regionale a cominciare dall'università di pugliesi Università di Bari Politecnico di Bari dell'università di Lecce
Oltre alla alle strutture ricerca negli enti pubblici chiare di ricerca del CNR di Lecce di Bari i consorzi di ricerca cocktail a prevalente partecipazione Chandler eccettua prevalente partecipazione tenere le sezioni dell'Istituto nazionale degli distillazione di fisica nucleare velisti un'azione decisiva la materia il parco scientifico e tecnologico di Bari Tecnopolis e ultimo ma più importante la nostra struttura di riferimento di ricerca il parco scientifico-tecnologico Pastis c'è la rassegna
Vissuti ha favorito ha fatto anch'l'attenzione i soggetti industriali notevoli come da la veloce consuntivi ringrazio gli amministratori presenti in questa sala della Sissa Nortel Networks tasse Marduk tutta gente tutti soggetti che vogliono collaborare con
Persons Romano ha parlato della rete di centri d'eccellenza
Io credo signor presidente signor ministro che qualsiasi Paese si impegnerebbe su un progetto del genere
è una rete già esistente che collabora che funzioni si tratta di sostenerla di potenziarla di aiutarlo
Credo che sia lo strumento forte per l'intero Paese è una rete che parte da Trieste e con una dorsale che attraversa tutta la penisola
Parte da Trieste con la Scuola internazionale superiore di studi avanzati passa per Pavia attraverso il collegio pavese di studi superiori nella scuola di ateneo di formazione integrata per Pisa la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna per Lecce vissuti appunto per arrivare a Catania la scuola superiore di Catania
Abbiamo gli strumenti per citare il professor Romano per sostenere prestare utilizziamo io credo che il Paese risponderà pienamente apprezzerà un'operazione Talice
Vorrei concludere con due considerazioni mi sia consentito una di carattere geografico
Si è sempre parlato della penisola salentina appunto come ponte tra Europa e Mediterraneo probabilmente vissuti con la sua impostazione può rappresentare veramente lo strumento che attiva questo ponte
E noi contiamo di farlo una seconda considerazione
Io sono molto grato personalmente a Pavia e alla sua università per la formazione che mi ha dato
Ho sempre nel cuore il Collegio Cairoli di Pavia sono legatissimo prendete mi ha fatto enormemente piacere sapere che quella la sede della scuola superiore di Pavia
Io mi chiedo perché Lecce non può essere una città universitaria come Pavia pur avendone le caratteristiche e la cultura le tradizioni perché anche a Lecce non ci posso può essere un altro collegio Caroli anche se poi si chiamerà collegio Palmieri grazie
Pregherei il dottor Callieri di intervenire
Buongiorno grazie mille particolarmente gradita questa occasione in per il Lecce per per parlare un po'dei problemi di fondo del sistema educativo e formativo italiano in relazione alle esigenze dell'Italia di stare nel sistema competizione globale mi particolarmente gradito poi a vedere
In ascolto il Presidente del Consiglio che è il massimo responsabile della politica di educazione del Paese atteso che le competenze del governo sull'educazione e formazione sono molto frammentate
E una delle esigenze fondamentali di un moderno processo educativo e formativo e che appunto si è un processo e non l'insieme dei tanti spezzoni di tanti segmenti tra loro non sufficientemente cortine
Questo è ciò che purtroppo avviene da anni nel nostro Paese e malgrado gli sforzi di coordinamento che di volta in volta le presidenze del Consiglio cercano di esercitare continua a rimanere uno dei grandi problemi la
Impostazione attuale riconosce questo è definito
è sancito in più di un accordo tra parti sociali e il governo e in più di un provvedimento che il sistema educativo e formativo doveva essere visti in modi integrati
In realtà la la spinta riformatrice che sta attraversando questo settore sistema perdendo per molti rivoli e sta producendo dei risultati che tra loro sono coerenti e soprattutto non sono coerenti con l'esigenza di un deciso passo avanti
Del nostro sistema educativo e formativo
Per sviluppare nel Paese quel sistema di competenze che appunto necessario per competere
Competenze competere hanno delle radici filologiche comuni e non è un caso è tanto più vero oggi in un sistema in cui le risorse materiali cioè le risorse di conoscenze sono vincenti nella competizione globale
Oggi non si compete più tanto per le risorse naturali come per il passato non sono le risorse
Naturale la base fondamentale su cui un Paese competitivo ma il sistema delle conoscenze e la sua capacità di alimentarlo e di tradurlo poi in competenze cioè conoscenze finalizzate alla soluzione alla prevenzione di problemi sono fondamentali che cosa sta avvenendo del nostro sistema educativo e formativo
Ci sono esigenze del tutto condivise da tutti gli operatori si economicità e culturali di Hibbert
Stare l'educazione di base
Attraverso l'innalzamento della scuola dell'obbligo
Come sapete questa esigenza fondamentale per un Paese civile
è stata mediata si fa per dire
Con un provvedimento che ha portato l'obbligo a quindici anni in modo del tutto irragionevole razionale
Creando come sempre avviene quando si prendono decisioni relative a un ciclo del processo educativo
Delle conseguenze abnormi a valle a valle in termini di possibili scelte delle famiglie possibili scelte dei soggetti e carichi per il sistema educativo
Questa aggiunta di un anno anziché di due che poteva essere la base per una prima riforma del ciclo scolastico è stata la classica mediazione politica che ha dato risultati pessimi darà risultati pessimi i primi risultati sono che nelle aree del paese in cui esiste non sono molte un sistema di formazione professionale adeguato in cui le famiglie e i giovani erano già deciso di orientare
La loro attività la prosecuzione degli studi verso la formazione professionale
Costoro famiglie e giovani si sono trovati cacciati in un'area di parcheggio perché non ha nessun senso e nessun contenuto da un punto di vista educativo e formativo
Perdono un anno nella formazione delle loro competenze
Ma questo non è la sola dalla questa non è la sola conseguenza perché anche chi diciamo non aveva scelta immediata orientamento immediata la prosecuzione in termini formazione professionale viene comunque si tolta dalla strada
Ma mantenuto in una condizione del tutto priva di orientamenti e di finalizzazione aggravando i problemi delle scuole e che devono gestire questi transitori in modo del tutto inadeguato e inefficace
Con l'accordo Di Natale con il Patto per lo sviluppo un qualche piccolo rimedio si è tentato in termini di organicità delle definizioni attraverso la definizione del cosiddetto obbligo formativo obbligo formativo che il modo per recuperare il mancato innalzamento dell'obbligo scolastico è già il fatto che si debba ricorrere a strade laterali e dice che la razionalità non è proprio della riforma o dei vari pezzi di riforma che sono stati portati avanti
Ma la cosa più difficile sarà poi dare contenuti effettivi a questi obblighi formativi che sono obblighi Dazzi tutto delle persone e sono obblighi del sistema scolastico e del sistema educativo di mettere a disposizione risorse attività finalizzate perché a chi faccia capo a quest'obbligo di apprestare strutture ancora e poco chiaro eccome quest'obbligo possa poi essere concretamente assolto ancora non è chiaro ci sono evidentemente una serie di strumenti
Sui quali si sta lavorando principalmente direi il rilancio dell'apprendistato
Come momento formativo di base e di formazione sul lavoro ulteriore che potranno sopperire soccorrere alle esigenze ma ancora una volta una mancata visione organica dei problemi e l'estrema riluttanza con cui il Parlamento va avanti nell'esaminare la riforma dei cicli
E tutte le altre modifiche fondamentali dell'ordinamento educativo di base fanno sì che si proceda per rattoppi procedere per rattoppi non è sicuramente la strada che è un Paese moderno che voglia entrare fino in fondo nella competizione globale spingendo
E l'investimento in risorse ecco procede per rattoppi nella strada che un Paese ecco queste ambizioni può o portare avanti
Dopodiché quindi atteso che esiste un problema riforma dei cicli scolastici
Che li irrisolto atteso che è stato definito l'obbligo formativo e ancora devono essere dati adesso effettivi contenuti atteso che e l'obbligo scolastico è a metà strada vive a quindici anni in modo del tutto inutile
E anzi rischiose generatore di contraddizioni e ci sono tutti gli altri problemi aperti su cui si sta lavorando ma si sta lavorando ancora una volta con visioni molto segmentate per è un po'tanto particolaristiche
Particolaristiche per non dire corporative
Alcuni aspetti della riforma del ciclone diversità Enrico e alcuni aspetti delle delle riforme che esso sottese decreti d'area dicono che l'impostazione che viene data ai problemi dell'educazione della formazione superiore sono ancora chiude intendersi illogica di conservazione dei privilegi e di chiusura del sistema universitario che non illogica di apertura
Spiace doverlo dire qui in una università che certamente aperta all'esterno
Ma il fatto che l'autonomia universitaria non preveda un obbligo non una facoltà ma un obbligo di confronto della struttura universitaria del suo corpo docente con tutte le Autonomie
Esterne in particolare nei confronti dei rappresentanti dell'economia
Del sociale della cultura fa sì che si sospetti quanto meno e in molti casi questa viene che l'autonomia venga intesa come
Turris eburnea
Turris eburnea cioè autoreferenziale e questo in qualche caso sta avvenendo allora
Se questo è il primo tema al secondo tema immediatamente diventa quello dei contenuti dei dei cicli universitari nel famoso tre più due più tre e delle diverse innovazioni che si sta portando avanti per esempio nella logica della formazione tecnica superiore e nella logica
Del perfezionamento quindi delle scuole del dei dottorati di ricerca
Su questi ancora una volta il tipo di approccio che traspare in tutta evidenza dalla formazione dei decreti d'area e quello di un sistema che e molto poco aperto al confronto e tende a dare i contenuti alle ai diversi segmenti
Di attività formativa educativa più in funzione di esigenze dell'offerta quindi del sistema accademico perché non in funzione le esigenze della domanda con particolari poi attenzioni a
Consolidamenti delle posizioni di docenza e bassissima disponibilità al confronto bassissima disponibilità all'apertura alle docenze esterne
E perché se c'è qualcosa che può con forza rivitalizzare il rapporto tale sistema universitario e la società che vive intorno e quella dell'interscambio della contaminazione culturale lasciatemi dire tratti opera in ricerca e cultura e chi opera in soluzioni di problemi sulla base evidentemente anche dei risultati di ricerca e cultura
Quindi i problemi del corpo il Giurì del dello stato giuridico del del personale problemi chiamiamo gli premi punizioni se vogliamo di selezione e del personale docente
Sono del tutto prodotti toccati rimangono così come sono sempre stati con ben poca disponibilità al confronto allora se queste sono le linee io temo che i grandi propositi che son sospesi ai principi di autonomia scolastica dell'autonomia universitaria vadano nel senso piuttosto di chiudere se così gestiti perché non aprire il sistema educativo al confronto il confronto la contaminazione l'interscambio sono ragioni fondamentali e di progresso da sempre
La purezza non ha mai giovato a nessuno come noto è un fattore di tipo regressivo non progressivo
E soprattutto in un del mondo in cui le e l'evoluzione delle conoscenze e la rapidità di messa a fuoco di nuove competenze sono vincenti per la competizione questo tipo di impostazione mi sembra molto a rischio e perdente
è evidente che in tutto ciò ho fatto il panorama del negativo e conosco molto bene invece gli esempi positivi di quelle università di quei sistemi scolastici che malgrado l'impostazione norme sono andate avanti su strade completamente diverse utilizzando fino in fondo il potenziale rivoluzionario che il sistema e la fol dell'autonomia offre esistono università le quali forniscono corsi di studio in cui non c'è il riconoscimento del titolo grande tabù italiano che sono altamente apprezzato io sarei lieto di registrare dalla base dell'università una ribellione a riconoscimento del titolo legale del titolo di studio e la rivendicazione della più ampia libertà di strutturare
Percorsi formativi e percorsi educativi che siano apprezzabili e dal mercato siano cioè apprezzabili in termini di libera scelta da coloro che vi partecipano ed a coloro che poi utilizzano successivamente
Sì non scolo stiamo il sistema educativo italiano da tutti i suoi vuoti formalismi
E da tutti i suoi irrigidimenti tipo corporativo il Paese non farà grandi passi avanti e allora la raccomandazione
Che mi sento di fare al Presidente del Consiglio al ministro dell'università al ministro della pubblica istruzione al ministro del lavoro ciascuno per le loro competenze
Procedere in modo più rapido e più deciso in una riforma che porti avanti una visione integrata di trasformazione dei processi educativi e formativi
Per una valorizzazione dei principi dell'autonomia e della competizione su educazione formazione in modo tale da massimizzare libertà di scelta degli individui in modo tale da premiare i generatori di migliori risultati per gli individui e per la società portare avanti in questo modo le riforme che stanno peraltro languendo stanno ritardando tantissimo sarebbe un contributo fondamentale per lo sviluppo del Paese della sua posizione internazionale dell'occupazione
Della civiltà poi i termini di fondo di questo nostro Paese a una università come la vostra
Nata
Recentemente dotata di bellissime strutture per un raccomandazione siate abbiate il coraggio di essere rivoluzionari abbiate
Il desiderio la voglia dare la disponibilità la responsabilità di un confronto continuo con l'esterno e abbiate la capacità di eludere di violare un sistema di regole che del tutto improduttivo e del tutto
Congelate immobilizzate i potenziali che sicuramente in questa terra esistono è sicuramente dei giovani e i tutti gli operatori di questa terra possono manifestarsi sì libere da stupide costrizioni grazie
Interviene adesso
Dottor Rocco Palese vicepresidente della giunta regionale Presidente Distaso e all'estero non ha potuto intervenire grazie
Onorevole presidente del Consiglio signor ministro magnifico rettore autorità gentili signore e signori una premessa è fondamentale prima per quanto già ricordato di argomentare il mio intervento di sicuro il capitale umano nella nostra nazione in particolare nella regione Puglia rappresenta il fattore più preziose importante di ogni processo di produzione
Nei sistemi economici complesse Davanzati il ruolo che il capitale umano deve svolgete quale fattore di sviluppo e di consolidamento dei vantaggi acquisiti rispetto ad altre aree geografiche
è senza alcun dubbio la sfida che istituzioni e imprese dovranno affrontare nell'immediato futuro l'evolversi dell'economia e dei sistemi di fare economie hanno del resto influenzato notevolmente il processo di conoscenza di formazione del capitale umano che richiede grati di specializzazione sempre più elevati e sempre più orientate ad una conoscenza globale delle problematiche
Che si affrontano anche per riuscire a rispondere alle esigenze della globalizzazione stessa
Dei sistemi economici
In un quadro così problematico il ruolo degli enti pubblici è quello di predisporre sistemi e processi formativi che sappiano abbracciare le esigenze esposte dall'imprenditoria locale inoltre altro ruolo fondamentale è quello di creare classi di lavoratori che portino in dotazione all'interno del mondo del lavoro uno spirito competitivo di continua innovazione e aggiornamento che faciliti i processi di acquisizione formativa derivanti da continui progressi e dalle nuove esigenze del resto gli enti pubblici in particolare dovrebbero agevolare processi formativi che vadano in parallelo la programmazione in genere il concetto che si vuole evidenziare e perseguire di creare un sistema integrato che abbracci la programmazione economica e sociale sotto tutti gli aspetti
Da quello territoriale a quello economico a quello appunto dei processi formativi in un'ottica rivolta alle imprese in particolare piccole medie singole o associate che difficilmente hanno la capacità e i mezzi necessari e sufficienti a gestirli personalmente la formazione e la qualificazione delle risorse umane assume rilevanza strategica per uno sviluppo competitivo dell'industria del sistema economico nel suo complesso
Si rende però necessario ricercare un corretto raccordo tra tipologie i ribelli e modalità degli interventi formativi delle politiche di sviluppo delle attività economiche locali al fine di evitare pesanti squilibri tra domanda ed offerta locale di occupazione qualificata
Questo squilibrio strutturale può essere rimosso collegando organicamente la formazione delle risorse umane all'obiettivo di rilancio dell'industria e dell'impresa economica
Occorre perseguire una strategia formativa che individui nella formazione delle risorse umane il vettore attivo
Per la riconfigurazione diversificazione riqualificazione profferta di prodotti e servizi come leva ed accompagnamento dello sviluppo di nuovi impresso coerentemente con questa indicazione diventano prioritari interventi focalizzati sulle professionalità
Che privilegino la formazione permanente
Con progetti formativi che dovranno essere concepiti secondo la logica industriale propria del mercato competitivo attuale nel quale consumatore diventa sempre più esigente e la concorrenza sempre più aggressiva le professionalità che si verranno a realizzare sono l'elemento motore ed il valore aggiunto dell'economia ed è risorse finanziare allocate per la formazione di tale figura devono rappresentare reali costi di investimento nell'ottica di una concreta valorizzazione delle potenzialità di sviluppo
Data l'analisi fin qui condotta appare evidente come la formazione la qualificazione delle risorse umane del territorio assuma un ruolo di estrema rilevanza nelle politiche di sviluppo del nostro territorio
Tali aria difatti caratterizzata da uno sviluppo economico che per cause strutturali è risultato incerto ed incomplete l'assenza di una diffusa cultura d'impresa ha ostacolato la tutela e la valorizzazione delle risorse endogene del territorio e quindi una sua più ampia crescita alcuni dati dimostrano ulteriormente tale carenza dopo decenni di politiche di agevolazioni finanziarie fiscale i processi di industrializzazione hanno registrato complessivamente parziali successi
In tale aria prevalente la presenza dei settori industriali tradizionali i quali peraltro registrano un alto tasso di frantumazione quali l'ottanta per cento dell'impresa di tali settori ha un numero di addetti inferiore alle cinque unità con una bassissima propensione allo stage attivissimo
Si impone pertanto un mutamento nelle politiche di sviluppo guidato e sostenuto da nuovi orientamenti culturali riguardanti in particolare la sperimentazione di modelli di sviluppo endogeno mirati ad incentivare di impegnare tutti gli attori sociali e soprattutto le leve giovanili nella valorizzazione economica delle risorse locali la tendenza all'internazionalizzazione dei mercati può essere prospettata come potenziali opportunità ma anche come vincolo per l'espansione i sistemi economici la discriminante tra opportunità e vincoli dipende dalla rilevanza che le politiche di sviluppo attribuiscono all'esistenza in loco di capacità e condizioni per produrre valorizzare diffondere conoscenza all'importanza del saper fare
E soprattutto deve saper vendere degli attori del sistema locale tutte queste debitrici di cambiamento evidenziano il ruolo strategico della formazione che rappresenta se opportunamente calibrata sui fabbisogni sulle lacune del sistema socio economico della nostra regione una concreta opportunità per il superamento di barriere strutturali allo sviluppo per la diffusione della cultura di impresa a tutti i livelli sociali e quindi per lo stimolo di comportamenti imprenditoriali propensi all'innovazione alla creatività e dalla internazionalizzazione a questa condizione di base tuttavia occorre imprimere la determinazione per emergere competere e vincere sfide che si aprono nel mercato globale qui si inserisce la tematica della cultura della qualità in effetti i sistemi che evolvono devono puntare con sempre maggiore determinazione a far bene comunicando all'interno ed all'esterno dell'impresa le azioni intraprese che le potenzialità aziendali evidenziando i benefici che si profilano per l'utenza da servire
Queste la qualità delle imprese il valore aggiunto per competere che occorre perseguire
Ed in Puglia occorre evidenziarlo vi è già chi è in fase avanzata sul tale percorso ed è all'evidenza del mercato internazionale in campo industriale abbiamo eccellenze che hanno consolidato la capacità di fare e sono giunti alla necessità di doversi rafforzare integrandosi e consorzi andarci per socializzare i rapporti economico industriali e per competere con strategie di filiera produttiva integrata
Proprio a queste ultime occorre prestare attenzione offrendo conoscenza
Competenze formazione idonea a stimolare l'emersione lo sviluppo il settore tessile abbigliamento in generale quello metalmeccanico e quello agroalimentare presentano requisiti di base forti a questi soggetti imprenditoriali bisogna porre in evidenza le strategie di sistema da sviluppare per competere un ultimo accenno infine merita il settore del turismo le potenzialità del territorio sono enormi per questo aspetto ed i soggetti interessati alla problematica sono particolarmente numerosi allora occorre offrire azioni di marketing del territorio che anche in questo caso passano dalla necessità del rafforzamento della qualità dell'offerta
Una qualità intesa come responsabilità del servizio offerto
Qui il compito delle università diviene determinante sia per l'azione di stimolo culturale da trapassare verso le comunità di appartenenza sia per la rete di relazioni che esse pongono e devono stabilire verso l'esterno i nostri valori vanno portati in evidenza e diffusi con una strategia organica che dia dignità errori ad ognuno dei soggetti coinvolgibili è innegabile che la pubblica amministrazione
Non è ancora attrezzata per individuare prontamente le effettive esigenze che il mercato pone per selezionare efficacemente gli indirizzi formativi e quindi realizzare un'effettiva politica di valorizzazione qualificazione del capitale umano questo ritardo si può colmare a mio avviso attraverso l'istituzionalizzazione di confronti quale quello di oggi
Il Coni vestita istituzioni nazionali e locali e privati possono dialogare verificare i risultati obiettivi e politiche di programmazione la difficoltà è quella di adeguare alle mutate esigenze del mercato del lavoro alla necessità di qualificazione specializzazione del capitale umano le strutture educative e formative esistenti
In buona sostanza non vi è una immediata rispondenza tra le richieste le necessità del mercato del lavoro i processi formativi proposti dalla pubblica amministrazione la flessibilità del mondo del lavoro potremmo dire che impone una pari flessibilità delle istituzioni nella scelte selezione dei percorsi educativi e formativi a maggior ragione quando dati quali quello sull'indice della natalità che collocano l'Italia tra gli ultimi posti impongono un sostanziale ripensamento anche delle politiche del lavoro nel nostro Paese
Bisogna saper cogliere
Fino in fondo le opportunità di strumenti innovativi quali quelli previsti dal patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione di ciò che al momento si intravvede nelle pieghe del Documento di programmazione economica e finanziaria e della straordinarietà di un'occasione forse irripetibile come Agenda due mila
Così come strategica risulta l'attuazione
Della riqualificazione della classe dirigente della pubblica amministrazione umana e tecnologica
Per cogliere fino in fondo rinnovazione determinate dalle spinte normative leggi Bassanini dall'istituenda in Rete unitaria della pubblica amministrazione dalla firma digitale il protocollo informatico l'archiviazione ottica la carta d'identità elettronica la sicurezza dei dati le carte microprocessori la tessera sanitaria il telelavoro sono i motori del cambiamento in atto
Occorre che pare cambiamento necessita di un drastico ridisegno dei processi di erogazione dei servizi pubblici che travalichi l'organizzazione sistemi è evidente che nell'era della globalizzazione dei mercati sono queste ad imporre le scelte in materia di formazione e qualificazione del capitale umano scelte che le istituzioni devono prontamente recepire dalle quali devono adeguarsi
Per questa ragione
E per questo motivo il mercato di riferimento quello naturale rappresentato non solo dall'Europa
Ma dell'intero bacino del Mediterraneo rispetto al quale la Puglia gioca la sua grande scommessa dello sviluppo individuare le professionalità
I servizi le attività necessarie allo sviluppo delle Regioni verso il teste è vitale per continuare a mantenere i nostri livelli di crescita quindi lei non esita gli strumenti di formazione per qualificare attrezzare il nostro capitale umano quale protagonista dello sviluppo delle altre regioni del Mediterraneo fuoco deve rappresentare uno degli strumenti più efficaci per consentire la crescita della nostra regione attente Andorra questo processo quella della infrastrutturazione del territorio e qualificazione delle produzioni industriali per questo motivo la Regione ha accolto con entusiasmo sin dal primo momento la preziosa iniziativa del Magnifico Rettore dell'Università di Lecce per la costituzione e l'avviamento degli surfing occorre avere in definitiva il riscontro delle azioni svolte nel senso della partecipazione alla diffusione della strategia dello sviluppo con maturità e senso del sacrificio la Puglia è stata impegnata a portare pace e sicurezza alle popolazioni dei Balcani questo dà il senso della moto Rita morale del nostro territorio il nostro impegno merita il pieno riconoscimento della comunità internazionale che deve riconoscere le potenzialità del ruolo che la Puglia deve assicurare con i Paesi dell'est Europa in questa azione e coinvolta l'intera collettività
Che sia come istituzioni che come formazione di impresa è chiamata a svolgere un ruolo determinante per la rinascita della speranza di milioni di individui un ruolo di avamposto che la Puglia sta svolgendo vuole continuare a svolgere con consapevolezza e dignità grazie
Il professor Luciano Modica presidente della conferenza dell'università italiana è impedito a partecipare perché all'estero e ha delegato il professor Rizza rally a rappresentare la Crui
Signor presidente
Onorevole ministro autorità
Gentile ospiti
Con particolare piacere che
Do
Il benvenuto a nome la Conferenza dei rettori acquisti iniziativa promossa insieme all'Isufi alla cassa del di risparmio di Puglia in questo il luogo che mette in evidenza
Sulla concretezza delle iniziative dell'università
E se mi consentite è anche un riconoscimento alle capacità dell'università di Lecce parlo spinta propulsiva del suo rettore e di tutti i suoi componenti credo che vada dato atto a questa opportunità che ci viene offerto da di portare all'attenzione nazionale come il sud non sia solo speranza ma sia realtà
Le università hanno partecipato signor presidente allo sforzo che tutto il Paese affatto vera adeguarsi a quelli che erano i vincoli imposti dalla nostra vocazione europea
Le università hanno come tutto il Paese
Fatto sacrifici
Si sono adeguati al cambiamento non
Cambiando una mentalità e accettando di non è avere più il carattere di autoreferenzialità
Che le ha contraddistinte come veniva ricordato nel passato
Siamo
Come paese in Europa
Però non
Possiamo dimenticare che si apre una nuova fase di competizione anche all'interno dell'Europa
Se abbiamo l'Europa dell'euro
Dobbiamo costruire un Europa della conoscenza dove la competizione sarà sempre di più
Affidata alla qualità delle nostre risorse umane
E il problema della competizione in Europa credo che sì al centro anche dalla sua opera signor Presidente ogni giorno lei sperimenta il continuo confronto tra gli standard del nostro Paese rispetto agli standard degli altri Paesi
Che costituiscono l'Unione europea
Ma non c'è dubbio
Che il fattore di competizione come ci veniva ricordato che può far vincere la sfida e ha fatto e affidato soprattutto alla qualità delle nostre risorse umane
Qualificazione e costi lo ricordavo ieri sono le priorità che guidano gli investimenti delle grandi multinazionali non solo in Italia ma nel Mezzogiorno abbiamo appurato dalla ricerca presentata dall'atti Kearney qualche mese fa che non è la sicurezza il fattore prioritario chi guida gli investimenti delle multinazionali in Italia
Ma è la qualificazione e i costi la qualificazione viene prima dei costi ed è quindi una grande responsabilità delle università
Di tutta la filiera formativa aver chiaro che lo sviluppo del Paese passa attraverso questo terzo compito istituzionale affidato alle università non solo didattica non solo ricerca ma risposta alle esigenze prioritarie del Paese
Abbiamo però
Da affrontare in questo contesto una situazione di grande divario rispetto agli altri Paesi europei
Qualche
Tempo fa Economist ha posto il problema se più cioè se l'università di massa è una necessità che tende verso il peggio
Noi sappiamo che in questo contesto vogliamo università sempre più aperta ai nostri giovani in questo in particolare il nostro Mezzogiorno ancora un grande una grande possibilità di crescita visto che la natalità non è complessivamente negativa e visto che il trasferimento dalle scuole secondarie all'università e di quasi venti punti percentuali signor Presidente in meno rispetto alla media del Paese non possiamo accettare
Che più significhi peggio questo non lo può accettare il Sud sono può accettare il Paese
E però è anche vero che non possiamo accettare che per undici mesi come dice qualcuno si parli dell'esigenza di investire nella qualificazione dell'alta formazione e poi al momento in cui si scrivono i DPEF le finanziarie ci sia un vuoto un'amnesia
Come direttivo della Conferenza dei rettori insieme col ministro Zecchino siamo venuti a trovarla
Abbiamo ha preso della sua volontà di intervenire
Aspettiamo con ansia che la finanziaria
Dia risposte
A un sit-in mento del paese che non ha goduto in questi anni degli interventi che hanno goduto gli altre settori la sanità avuto incrementi
La sicurezza avuti incrementa
La giustizia avuti incremento i beni culturali anche c'è un modo diverso dal tradizionale hanno avuto la possibilità di incrementare le risorse
Non saremo certo noi
A dire che questo non era giusto ma non possiamo non mettere in evidenza come siamo l'unica grande filiera che non ha avuto la possibilità di adeguarsi rispetto alla competizione se lo diciamo nel momento in cui
Anche ormai da parte
Di chi si occupa di fattori di dati statistici emerge con grande evidenza che esiste una simmetria nel nostro Paese tra gli investimenti
Per la scuola materna per la scuola dell'obbligo per la scuola secondaria rispetto agli investimenti per l'università tutti gli altri Paesi hanno maggiore equilibrio negli investimenti nei vari settori della formazione noi siamo squilibrati abbiamo un investimento che cinque volte inferiore rispetto alla media europea nel settore dell'alta formazione questo dato è importante perché emerge un'immagine dell'università
Che è un'immagine spesso negativa solo il trenta per cento riusciamo a laureare si dice ma il trenta per cento costa di gran lunga meno di quanto costa oggi negli altri paesi europei
Quindi nel riconfermare che non è possibile per il Paese l'equazione l'eguaglianza più è peggio bisogna trovare Investimenti ma bisogna anche
A vere presente quali sono
Le nuove sfide che attendono a questa realtà dell'alta formazione abbiamo avviato partecipiamo alla creazione del secondo canale formativo
La formazione integrata superiore che sicuramente permetterà di rivedere questo percentuale del trenta per cento perché vengono paragonate cosa spesso non paragonabili perché in Inghilterra in Germania esiste questo secondo canale alternativo all'università quindi quando si fanno le percentuali spesso si fanno tra realtà non comparati
Siamo convinti che esiste un appuntamento non più rinviabile di giunzione col sistema produttivo che non può fare riferimento ad alcuni casi emblematici ma che desse diffuso in tutto il Paese e quindi bisogna rompere alcune difficoltà qui inerenti all'autonomia dell'università
Siamo d'accordo che
Abbiamo bisogno di dare ai nostri giovani uno sbocco occupazionale
Più concreta
Rispetto alle nostre capacità di ricerca rappresentiamo una realtà in cui didattica e ricerca sono indissolubilmente legati ed è una identità della nostra università rispetto ad altre università europea
Però abbiamo bisogno in regime di competizione che ricordavamo all'inizio di una maggiore identità autonomia si collega con identità un'identità forte che veda la possibilità che in Europa sia possibile identificare il sistema dell'alta formazione Italia dentro questo dentro questa formazione integrata superiore dell'università di massa cui non vogliamo non possiamo rinunziare qualche anno fa l'attuale presidente dell'Accademia dei Lincei scrisse su un mulino mille normali in Italia
Oggi lei ha sentito l'orgoglio di un rettore dirle come questa sfida delle mille normali ovviamente in dimensioni diverse come è giusto che sia viene accettata
Viene accettata per una maggiore identità della nostra del nostro sistema formativo une identità che non può fare a meno dell'eccellenza
Un'identità chi ha bisogno
Di sperimentazione che ha bisogno di avere un consenso sugli obiettivi che vuole raggiungere glielo chiediamo sapendo quanto lei sia orgoglioso del nostro Paese e vorremmo che fosse orgoglioso di questa richiesta di identità del sistema formativo che il principale la principale risorsa che potremo spendere in Europa
Per fare questo però naturalmente in questa rete di eccellenza alla quale chiediamo a lei e al ministro Zecchino che già
La Favorite continua favorirla una particolare prioritaria attenzione come ieri ci ricordava Patrizio Bianchi ovviamente non per le singole università deve essere un'identità di rete in cui ciascuno dei componenti della rete conosca una propria vocazione
Qualcuno come quelli come lei in realtà già affermate la prestigiosa Scuola Normale di Pisa il Sant'Anna hanno una loro particolare vocazione le altre
Pavia
Lecce Catania hanno anche loro definiti nell'accordo di programma una particolare vocazione ma è un valore aggiunto di rete che noi vogliamo sottoporre alla sua attenzione così come abbiamo scoperto ieri ieri è solo il sistema una realtà di sistema che in grado di assicurare sviluppo locale e competizione globale fondata sul capitale umano
Questa rete e Rete tra università
Ma in Rete anche mediante alleanza con tutti i portatori di interesse traducendo questa parola dall'inglese di cui naturalmente enti locali imprese famiglie partecipano a questo ma questo sforzo e in questo non abbiamo paura di perdere purezza al di là di alcune a realtà che hanno già potuto dimostrare di non voler vivere puri al di fuori del rapporto con il mondo dell'impresa
Però ci permettiamo di ricordare che l'arco temporale della formazione e un arco temporale che non è facilmente rapportabili alle esigenze immediate del mondo delle imprese
Bisogna è un problema bisogna discuterne vogliamo discuterne
Ma non affezioniamo ci troppo all'idea
Di questa
Razionalizzazione di questa formalizzazione perché invece abbiamo bisogno anche qua di flessibilità nel momento dei di rispondere alle esigenze di giunzione col mondo delle imprese non è detto che questo debba passare
Per forza attraverso la formalizzazione noi sperimentiamo e quell'unica cenno che faccio alla mia qualifica di rettore dell'università di Catania ne sperimentiamo con successo come voi sapete perché lo dicono gli altri
Rapporto al mondo all'impresa che non ci ha mai chiesto di formalizzare un rapporto di definizione di percorsi formativi ci ha chiesto di dare i migliori studenti
E a questi noi
Dobbiamo affidare un messaggio forte che oggi quello che loro conoscono domani non servirà più
E quindi dobbiamo dare gli strumenti perché il dinamismo del mercato il dinamismo delle conoscenze permetta questi di essere in ogni momento capaci risponde al mondo dell'impresa naturalmente poi esistono altri appuntamenti come per esempio la formazione post laurea in cui attraverso lo strumento dalla formazione permanente e doveroso rispondere alle esigenze e alle domande dalla Società e delle imprese
Un'ultima raccomandazione se mi è consentito
Nel patto sociale
Per l'occupazione e lo sviluppo per la prima volta si parla di formazione superiore
Credo che forse
Sarebbe bene individuare
Dei possibili interlocutori anche nelle università
Abbiamo credo in regime di autonomia una grande responsabilità
Avremmo il desiderio di potere esprimere questo nostri progetti
Per assumerci né ancora di più ma non possiamo avere responsabilità senza poter
Infine diceva giustamente Aldo Romano i giovani sono del nostro futuro e la nostra certezza
Mi si consenta di sottolineare signor Presidente che bisogna passare da un astratto diritto all'accesso a uno concreto diritto al successo per i nostri giovani grazie per lo stoccaggio
Ci tocca gestire con molta attenzione i tempi che abbiamo a disposizione prima dell'intervento del ministro c'è lo spazio per un solo intervento
Del rappresentante degli operatori economici della provincia di Lecce il presidente della Camera di Commercio dopo passiamo la parola al ministro e il Presidente del Consiglio dovrà poi conclude dei nostri lavori
Buongiorno un saluto a tutti signor presidente signor ministro Benvenuti
Sarò veramente brevissimo perché delle relatore che mi ha preceduto il magnifico rettore dell'università di Catania ha tolto parte anche di quel brevissimo intervento che intendevo fare la ringrazio perché lo ha saputo fare
Molto meglio di quanto avrei potuto farlo io
Però nel dare i saluti agli intervenuti da parte di tutto il mondo produttivo della Provincia vorrei richiamare l'attenzione alla necessità che il sistema economico-produttivo a di a vere materiale umano d'eccellenza signor Presidente le ricchezze e tutti il gli altri elementi partecipi dello sviluppo si possono trovare sul globo
Ma la risorsa umana e qualcosa che è diverso
Sono gli uomini che trovano i mezzi e non viceversa
Partecipare alla globalizzazione partecipare alla competizione globale non si partecipa solo con i mezzi si partecipa con le persone
E penso che questa ricchezza il nostro per territorio l'abbia dobbiamo puntare un po'sulla elevata qualificazione degli stessi io non vorrei trovarmi nei panni
Del ministro della pubblica istruzione tra due o tre settimane immagino che cosa succederà
Però signor ministro occorre prendere di petto questa situazione perché io non concordo con quanto ha detto il Presidente Carrieri io direi che l'università ha un po'che svolge il ruolo come le imprese io direi nonostante tutto l'università creato l'eccellenza
Purtroppo dobbiamo trovare il sistema insieme perché l'eccellenza che con difficoltà viene creata dalle università poi rimanga e dia i frutti sul territorio ringrazio tutti che auguro buona concluso
Pregherei signor ministro di svolge il suo intervento
Caro Presidente autorità signore e signori io ritorno qui dopo circa tre mesi
Ed vengo
In un certo senso per completare il discorso avviato ed anche per dar conto delle novità intervenute
E della consentitemi sottolineatura della coerenza degli impegni concreti delle cose concrete realizzate rispetto alle agli impegni assunti
Lecce e una giovani università
Che l'svolge un ruolo molto importante nel sistema universitario del nostro Paese
E chi rappresenta una delle realtà più vide io voglio dirlo qui per giusto un riconoscimento senza alcuna indulgenza verso l'ospite ma come sottolineatura di una condizione vera
Questo dato tra l'altro contraddice uno come dire dei miti più radicati della storiografia meridionale questo Mezzogiorno tutto uguale questo mezzogiorno uguale nella negatività mezzogiorno alla sua di tacita e la sua diversità che è un fatto che vede indurci a molte riflessioni e Mattia molta attenzione
Questa università nella autonomia
Ancora non compiuta dimostra di saper muovere passi importanti noi siamo tutti orientati
Voglio dire tutti il governo siamo orientati ad aumentare come voi sapete questi spazi dell'autonomia universitaria noi riteniamo che la scommessa dell'autonomia sia una scommessa da portare avanti con grande forza e con grande decisione abbiamo realizzato in questi anni l'autonomia statutaria l'autonomia batte Tarja occorre realizzare l'autonomia didattica che è la vera grande scommessa che è in qualche modo il completamento le altre due sono autonomia strumentali quella Budget arie quella statutaria l'autonomia vera che connota i caratterizza l'università e l'autonomia didattica
Io voglio qui confermare senza alcuna esitazione che con l'anno accademico due mila due mila uno la nostra università le nostre università il sistema universitario potranno vivere in un regime
Di più marcata autonomia didattica nel quadro di una nuova architettura degli studi università
Io assunto questo impegno
O anche assunto l'impegno dichiari inutile all'università un tempo congruo di un anno per realizzare l'adeguamento della loro organizzazione dei loro ordinamenti a questa grande innovazione ma io aggiungo anche che intendo utilizzare fino in fondo tutto il tempo concesso perché l'innovazione di troppo
Grande rilievo perché non possa essere ritenuto utile e necessario
L'approfondimento e la riflessione fino al limite consentito il limite consentito l'autolimitazione che noi ci diamo e questo di che era inutile un tempo di un anno in breve entro
L'autunno entro
Novembre noi avremo definito con i decreti con il decreto generale con i decreti ideare avremmo definito la nuova struttura della nostra università ma fino a quel tempo noi abbiamo lo dico anche al Presidente Carrieri noi abbiamo tutta la possibilità di riflessione
Di approfondimento le cose che lei ha detto Presidente Imma certa misura condivisibili in altra misura
Da capire bene il lettori Ricciarelli le cui parole io una condivido pienamente su alcuni punti noi dobbiamo intenderci su quello che il volo reale dell'università su quella che è la funzione dell'Università rispetto all'impresa noi abbiamo il dovere di formare
Giovani
Che siano attrezzati dal punto di vista dell'acquisizione delle metodologie dello studio e che abbiano acquisito una capacità critica rispetto alle discipline guai ad immaginare di approntare una preparazione finalizzata alle specifiche inevitabilmente contingenti e transeunte esigenze del mondo pronto il mondo del lavoro noi dobbiamo garantire proprio rispetto alla
Modificazione alle variazioni noi dobbiamo garantire questo tipo di formazione questo tipo di preparazione naturalmente c'è da realizzare un più forte una più forte capacità di apertura dell'università la sua espressione turris eburnea io credo che si attagli in un certo senso alla condizione nella quale l'università italiana ha tradizionalmente di supporto una condizione di non grande apertura c'è stata noi ci muoviamo nella direzione di inviare in dire attraverso l'autonomia la capacità alle università di aprirsi alle esigenze delle realtà locali
Di tutte le realtà locali questa è la grande scommessa la autonomia didattica significa flessibilità dei curricula in funzione delle esigenze
Che sono varie diverso in un Paese che così Dario diverso dalle Alpi alla Sicilia questa è la grande scommessa ma badando ad esser d'accordo su questo asse culturale quella che è la funzione dell'università
Di apertura ma anche di formazione ancorata a questi grandi principi
Naturalmente il tempo che noi abbiamo davanti io sono in questi giorni caro Presidente è sottoposto a molte pressioni c'è una gran voglia da alcune parti perché si definisca subito questo questo schema o grandi inviti alla prudenza io ho forte la consapevolezza l'ho detto
E lo ripeto forte la consapevolezza dei guasti che possono derivare
Da approcci riformisti in qualche modo che sembrano in qualche modo automatici io so che e non sempre noi abbiamo nel tempo passato riformato il meglio tante cose che abbiamo riformato e allora qualche tempo di riflessione in più
Con l'invito che io rivolgo costantemente perché di questo lo dico
Ai rettori lo dico al corpo docente io di questo vorrei
Se mi consentite con grande franchezza lamentarmi io non registro una grande partecipazione
A questo dibattito gli ho inviato a tutte le università la prima bozza del decreto generale
Tentando di stimolare dibattiti reali non mie giunta grande diciamo così risposta in termini di suggerimenti
Di valutazioni critiche e che edifica non l'opera del riformatore io mi auguro che questo tempo si possa ancora recuperare
Io la Conferenza dei rettori Sarioz sono stato qualche giorno fa un rappresentato alcuni dubbi alcune perplessità su aspetti anche non marginali
Io mi auguro che su questi aspetti non marginali fino adesso di risparmio noi possiamo accrescere questo tasso di impegno collettivo di sollecitazione collettiva ma e questa è la strada lungo la quale ci muoviamo e questi sono i tempi che saranno rispettati anche perché come tutti sapete la gestione dei tempi in un certo senso nelle mani del governo
Dovendo il Parlamento esprimere un parere che è un parere tempo vincolato quanto al tempo
Ma io ho già detto in altre occasioni voglio ripetere qui
Che noi abbiamo rispetto al sistema universitario due altri grandi compiti poi verrò anche al tema specifico che in qualche modo si incentra intorno a questa
Nascita degli sufficienti grandi compiti ai quali noi dobbiamo attendere sono il riequilibrio di un sistema universitario che è fortemente squilibrato
In tutti i sensi
Sui librato territorialmente squilibrato disciplinarmente questa è una premessa di qualunque intervento
Diciamo così che Minieri alla valutazione e quindi Carla al giudizio sulla qualità io credo che noi dobbiamo porci questo problema di un riequilibrio veniamo da una condizione di storico squilibrio io ho sostenuto una polemica anche giornalistica con il più diffuso quotidiano italiano a proposito del mezzogiorno e di questa definita dissennata disseminazione delle università del Mezzogiorno io credo lo ripeto che non c'è stata dissennate Exane la nascita delle nuove università del Mezzogiorno che per quantità
Non fanno che in qualche modo riequilibrare la condizione tra nord e sud la dissennata Exa e che queste università la collega Manieri
Che ha condiviso con me impegni nella commissione Istruzione lo sa la dissennata Elsa e se mai legata al modo col quale noi abbiamo fatto nascere queste università
Nella ipocrisia del costo zero
E allora il sistema apparentemente equilibrato se si guarda la cartina del nostro Paese sì punteggiano le sedi delle università sembra un Paese uniforme ma in realtà dietro questa apparenza si nasconde una grande condizioni di squilibrio e allora il riequilibrio del sistema universitario è la il primo impegno naturalmente gli equilibri uscita con nuove risorse noi non possiamo sottrarre risorse
Alle università che hanno la fortuna di avere avuto storicamente una condizione di partenza più favorevole si fa con nuove risorse io quest'anno quando sono venuto qui a Lecce avevo assunto l'impegno via avviare un concreto riequilibrio con le pur esigue risorse aggiuntive che quest'anno eravamo riusciti a recuperare nella finanziari io vengo qui il rettore lo sa a ribadire a sottolineare che
Nel riparto critici ho definito
Negli ultimi tempi qualche settimana fa l'università di Lecce ha avuto diciotto miliardi in più
Aggiuntivi per tentare di recuperare questa condizione di grave squilibrio che l'università di Lecce aveva rispetto ai parametri che sono quelli individuati per il
De dai nostri organi diciamo così di di consulenza all'osservatorio io ho voluto per la prima volta
Introdurre
Un criterio in qualche modo innovativo il criterio lo voglio dire al Presidente del Consiglio
Abbiamo introdotto tra i criteri del riparto del fondo ordinario dell'università anche il criterio del prodotto interno lordo delle province nelle quali hanno sede le università
Perché le università debbono vivere presidente Callieri anche della capacità di attrarre risorse ma questo non è possibile in modo come dire uniforme e fortemente condizionata ante l'ambiente circostante ci sono eccezioni il rettore di Catania so che potrebbe esibire un primato la sua università è una di quelle che riesce ad attrarre capitali rispetto alla media delle università
Del nostro Paese che vivono all'ottantacinque per cento sul sulle contribuzioni statali l'Università di Catania riesce a vivere soltanto con il sessantacinque per cento dei contributi statali il resto appartiene alla straordinaria capacità io gliene voglio dare atto di attrarre risorse ma questo non può essere un dato generalizzato noi abbiamo introdotto come criterio del riparto quello del prodotto interno quello del prodotto delle del prodotto delle province nelle quali ha sede hanno sede l'Università per tentare di riequilibrare questa condizione il rettore del Politecnico di Bari che qui sa bene che non è in grado d'imporre contributi in modo come dire che si possa avvicinare ai contributi che vengono richiesti dal Politecnico di Milano
Politecnico di Milano fa pagare agli studenti quattro volte all'incirca quello che fa pagare il Politecnico di Bari e questa non è una come dire una manifestazione di lassismo o di indulgenza in qualche modo demagogica diciamo le parole del del del Politecnico di Bari e la contro la sottolineatura di una condizione di una diversità ambientale che si riflette indubbiamente
Sulla condizione sulla capacità di imporre contribuzione
E allora noi abbiamo il dovere se vogliamo realizzare
Un sistema universitario al quale possiamo guardare i dal quale possiamo pretendere anche
Ad una competizione al cui interno possiamo far scattare la competizione noi dobbiamo realizzare le condizioni di un riequilibrio questi sono gli interventi lungo i quali lo ci siamo mossi è vero vettore Ricciarelli sono ancora criteri automatici
Non sono criteri che riescono appuntare ad uno sviluppo della qualità Massei mi consente questo è un aspetto che inevitabilmente deve avvenire intanto con maggiori risorse e poi dopo che abbiamo realizzato una condizione di partenza in qualche modo omogeneo non si può creare una competizione e con partenze differenziate dal punto di vista della linea
Del via e noi dobbiamo prima creare questa minima condizione di uniformità e poi in poi far scattare perché questa è l'altra grande scommessa far scattare una vera capacità di valutazione delle singole università
Noi abbiamo presentato in Parlamento in questi mesi abbiamo realizzato abbiamo abbia più in Parlamento questa modifica del sistema di valutazione che intanto Poli degli obblighi precisi anche all'università
I nuclei di valutazione finora non hanno dato gran prova di efficienza e non hanno risposto alla funzione di prima valutazione della qualità voi abbiamo imposto con questa legge
Alle università uso questa parola un po'forte lo dico ai lettori ma la funzione del Must nell'autonomia è proprio quella di svolgere una funzione di regia noi dobbiamo avere la capacità di creare una condizione di valutazione che sia innanzitutto auto-valutazione Maputo valutazione non significa opzionalità sul fare la valutazione significa obbligo di farla e quando quest'obbligo non dovesse essere adempiuto noi interveniamo con delle sanzioni finanziaria noi daremo meno soldi alle università che non daranno conto
Della dell'esercizio nell'esercizio della funzione di autovalutazione poi c'è la valutazione che dall'alto si compirà attraverso il Comitato nazionale di valutazione in un raccordo che ci deve consentire di spingere il sistema vendeva azione della qualità questa è la grande scommessa che si lega di ripeto il discorso di riequilibrio io credo che queste sono linee lungo le quali noi dobbiamo muoverci perché soltanto su queste noi possiamo sperare di realizzare quello che tutti noi ci attendiamo una elevazione della qualità
Io voglio fare ancora un time due sottolineature prima di dare lo spazio al l'intervento del presidente del consiglio in tema
Di rapporto col mondo Esterno col mondo dell'impresa noi puntiamo sull'autonomia ma noi abbiamo già realizzato in questo tempo una importante riforma che entro il trentuno luglio si concluderà con la definitiva delibera del Consiglio dei ministri ed è la riforma della incentivazione della ricerca industriale
è una riforma che punta molto sulla capacità delle università
Di impegnarsi direttamente nella in nell'impresa delle università e dei singoli docenti e dei singoli ricercatori questa è una grande scommessa noi vogliamo realizzare la possibilità di creare impresa avendo come i protagonisti dell'impresa anche i ricercatori
Ed è una condizione di straordinaria importanza per il Mezzogiorno per il quale mezzogiorno abbiamo previsto in questo meccanismo d'incentivazione condizioni particolari
Lì le imprese che dovranno partecipare che vorranno partecipare in consorzi mentre il resto del Paese dovranno concorrere almeno al cinquanta per cento nel Mezzogiorno che strutturalmente più debole anche nel suo apparato produttivo questa concorrenza e ridotta al trenta per cento queste sono significative vorrei dire sono innovazioni culturali di mi permetterei di dire di grande rilievo che naturalmente non ci auguriamo che possono funzionare poi la pratica ma la cultura dell'impresa che si nega alla ricerca quindi è il dato in qualche modo che ha caratterizzato i grandi sviluppi grandi balzi avanti di di tante realtà che noi guardiamo come
Realtà dai militari da imitare penso al successo che negli Stati Uniti ha avuto questa formula
Speriamo di realizzarla nel nostro Paese speriamo di realizzarla concretamente nel Mezzogiorno su questo deve esserci
Un concorso di impegno del mondo universitario dei nostri enti di ricerca che nel Mezzogiorno finora non hanno prodotto granché dal punto di vista della capacità di sostegno dell'apparato produttivo
Noi ci auguriamo che da questa sinergia possa derivare una importante ragione di modifica della condizione del Mezzogiorno e naturalmente io non posso non concordare in conclusione sulla sottolineatura che è stata fatta qui
Dal rettore Rizzo prima del rettore Pizzarelli che hanno richiamato anche l'intervento del presidente Bianchi la rete di eccellenza noi dobbiamo anche saperci muovere in questa direzione io per quanto mi riguarda non posso che confermare
L'impegno l'attenzione a questa che è una scommessa rilevante e avete ben sottolineato che quando parliamo di centri di eccellenza noi parliamo non soltanto delle singole identità rilevanti ma della grande importanza della Rete che in qualche modo produce un effetto aggiuntivo queste sono quindi le linee naturalmente
Molto sinteticamente frammentaria mentre esposte
Ma ho la preoccupazione di non comprimere gli spazi all'intervento del presidente del Consiglio queste sono comunque le linee lungo le quali non ci muoviamo e lungo le quali io mi auguro che noi potremo registrare
Una grande voglia e una grande se è una grande tensione del mondo universitario del mondo della ricerca e del mondo della imprenditoria e della con la partecipazione di tutte le parti sociali
Pregherei il signor Presidente di onorarci del suo intervento
Parte
Partecipò con molto piacere a questo
Momento in cui
Si avvia un'esperienza così significativa e importante
Che è motivo di orgoglio
Non solo per l'università di Lecce ma per tutto il Salento e la Puglia
E che rappresenta concretamente
Un esempio
Di come si possa concepire e sostenere
Uno sviluppo di qualità nuova nel Mezzogiorno d'Italia
Sottolineo il fatto che avendo visto nascere crescere questo Progetto
Non nella mia qualità di presidente del consiglio aveva immaginato di partecipare a questa giornata come Presidente del Consiglio ma sono sicuro che vi avrei partecipato comunque
E questo mi rende particolarmente dice
è un progetto
Che nasce
Da qui nasce dalla forza di una esperienza culturale di una istituzione
Che è cresciuta che si è affermata all'università di Lecce
E che ha trovato ascolto e sostegno
Nella sede nazionale
Secondo una logica che io credo sia quella che noi dobbiamo promuovere un modo di lavorare
Secondo cui
Dalla forza del Mezzogiorno sta innanzitutto nelle idee e nei Progetti nelle volontà che maturano nel Mezzogiorno
E nella capacità poi di imporre questi progetti come progetti che diventano parte di una politica nazionale
Ma il procedimento inverso non ha funzionato
L'idea di uno sviluppo del Sud come applicazione qui di idee e di progetti studiati altrove non ha funzionato
E credo che
Noi siamo perfettamente in grado di chiedere alla politica nazionale di offrire un contesto di volontà di risorse finanziarie gli strumenti legislativi in grado di aiutare la promozione del mezzogiorno delle sue risorse a cominciare dalle risorse umane intellettuali che sono la ricchezza fondamentale vincere
Io vorrei tornare tornerò su questo punto ma vorrei partire dal fatto che questi segnali di un nuovo Mezzogiorno
Sì collocano
In un punto molto importante molto delicato ricco di potenzialità della vita del nostro Paese
Noi abbiamo attraversato un periodo difficile
Di crisi
Finanziaria istituzionale persino morale
Abbiamo affrontato questo Periodo con
Forte Energia e anche dimostrando di che l'Italia possiede risorse che noi stessi non sospettavamo
Siamo riusciti ad ad essere uno dei paesi che hanno costituito l'area della moneta europea
Abbiamo affrontato prove complesse come la grave crisi dei Balcani la guerra
Con tutte le responsabilità che questo ha comportato per l'Italia
Modo particolare Salento la Puglia hanno sofferto di questa responsabilità
Non si è trattato soltanto dell'impegno diretto dal punto di vista militare dal punto di vista umanitario e degli alti costi che questo
E che abbiamo fronteggiato con grande capacità efficienza del sistema Paese
Persino
Diciamo nei settori di cui noi non ci vantiamo che non appartengono alla nostra tradizione ma io posso dire di avere ascoltato con orgoglio diciamo il modo in cui i responsabili anche i militari hanno sottolineato l'efficacia dell'azione condotta dalle nostre forze armate
In carcere alto livello di competenza di preparazione
Ma poi dal punto di vista umanitario abbiamo fatto ciò che nessuno fatto e non è stato soltanto una grande slancio di solidarietà è stata anche una grande operazione di carattere
Sociale e politico
Se l'Italia non avesse deciso di gettare il ventotto marzo un ponte sull'Adriatico navale aereo e di impegnare le sue forze da soli per assistere i profughi che fuggivano dal Kosovo non soltanto noi avremmo avuto una catastrofe umanitaria di ben altra portata ma avremmo probabilmente avuto duecento mila boat people nell'Adriatico avrebbero investito il nostro Paese dell'Europa e quindi la nostra iniziativa ha rappresentato anche una Baluardo onde evitare rischi di avremmo perso li li Milosevic avrebbe vinto la guerra non ci sarebbe più stato un popolo pronto a rientrare nel corso questo ha fatto unitaria
Questo ci viene riconosciuto non ce lo riconosciamo da soli tre tipico del nostro Paese ma questo ci viene riconosciuto sulla scena internazionale e una delle ragioni per le quali oggi il nostro Paese guardato con maggiore spetta e che ha saputo vincere la sfida del risanamento economico e finanziario perché ha saputo affrontare questa prova internazionale con tanta forza serietà coerenza efficacia della sua azione
E naturalmente tutto questo ha anche comportato sacrifici
Basta vedere come questa vicenda internazionali ha inciso anche sull'andamento dell'economia italiana dati di aprile sono lì a testimoniare diciamo di un effetto guerra
Perché noi abbiamo avuto dopo una crescita molto bassa nel primo trimestre e tuttavia una crescita
Base annua dello zero nove per cento il Paese non era fermo un punto di caduta e poi sicuramente a partire da maggio una ripresa
Noi siamo entranti in una fase di ripresa
Ci sono i segni di questa ripresa essa nasce senza dubbio anche da un mutamento graduale della congiuntura internazionale
Ma anche è Effetto della stabilità politica
Delle misure di politica economica che abbiamo concertato nel patto per il lavoro lo sviluppo
Dichiariamo cominciato ad attuare
Delle politiche fiscali e di flessibilità anche qui io vorrei che noi uscissimo da una discussione che troppo spesso è di lamentazioni di esigenze
Vorrei che guardassimo alle cose che sono in movimento naturalmente per vedere come respingiamo in avanti
Non per celebrare il movimento delle cose
Ma a partire dalle cose che sono in movimento
Non è più accettabile che si parli soltanto di flessibilità
Senza vedere che le misure di flessibilità lavori interinali appartare contratti a tempo determinato introdotte in modo coraggioso da questo Governo
E dal precedente
Hanno prodotto duecentottanta mila posti di lavoro in più in questo Paese cambiando cominciando a cambiare la composizione della forza lavoro dato che più del dieci per cento dei rapporti di lavoro hanno questo carattere nuove o si potrà dire che non basta
Ma non se ne può più parlare come di un dover essere lontano bisogna parlarne come di un processo che comincia che pone una serie di problemi nuovi
Che riguardano la garanzia dei diritti di questi lavoratori la mobilità
La formazione continua eccetera
Non possiamo parlare del fisco senza vedere che abbiamo cominciato fare scendere la pressione fiscale
E senza vedere che una delle ragioni della ripresa e che è in atto sono le misure di incentivazione fiscale degli investimenti
Che il Governo ha preso
E che stanno cominciando a produrre perfetti positivi
Senza vedere che tra superbike Elvira è concretamente calata la pressione fiscale sulle imprese
Senza sottolineare che pure di fronte all'esigenza di una manovra correttiva
Perché noi dobbiamo fare una manovra correttiva perché il rispetto dei vincoli del Patto di stabilità non è un'opzione un obbligo per un Paese serio
Noi tuttavia per la prima volta abbiamo deciso di operare esclusivamente dal lato della spesa pubblica
E di mantenere tutti gli impegni di riduzione della pressione fiscale rifinanziando la super vinto
E decidendo di abbassare di un punto l'IRAP per far
Dell'aliquota del ventisette per cento quella cioè che tocca la gran parte degli stipendi e dei salari medio bassi cioè delle famiglie dei lavoratori italiani per continuare su una linea di riduzione del carico fiscale per incoraggiare i consumi interni che sono una condizione essenziale della ripresa dello sviluppo e della crescita del Mezzogiorno
Quindi io vorrei che si discutesse di questi non sono scelte semplici non sono scelte indolori sono scelte che vanno nel senso di una modernizzazione del Paese che mettono al centro alcuni grandi obiettivi la crescita noi vogliamo promuovere una crescita stabile
L'aumento dell'occupazione queste tailleur la grande occasione per il Mezzogiorno Rita
Noi abbiamo la possibilità di fronte a noi di avere alcuni anni di crescita di crescita sostenuta di crescita con basso tasso di inflazione
Perché abbiamo sconfitto l'inflazione
Basta vedere gli ultimi dati
E abbiamo sconfitto sconfiggendo l'inflazione il nemico più insidioso cioè quella tassa occulta che colpisce il reddito fisso potere d'acquisto delle famiglie
Una crescita con basso costo del denaro basso tasso d'inflazione
Più alto livello di flessibilità riduzione della pressione fiscale
Queste sono le condizioni perché il Mezzogiorno possa fare un salto in avanti
In momenti di i momenti di basso livello d'inflazione sono stati momenti in cui il Mezzogiorno è cresciuto di più
E non è un caso mezzogiorno e più ricco di di persone che di cose e l'inflazione danneggia più le persone che non le conosce
Io credo che
Valore del Documento di programmazione economica e finanziaria sta nel rilanciare con molta determinazione queste scene
Nel fatto che noi apriamo un confronto con le grandi forze sociali sul tema dello stato sociale non con l'obiettivo di tagliare lo Stato sociale
Noi non abbiamo questo obiettivo sappiamo bene che la spesa sociale nel nostro Paese una spesa bassa
Ma con l'obiettivo di aprire uno stato sociale più equilibrato più inclusivo più attento ha due obiettivi
I più giovani per l'occupazione
Perché non è affatto vero che sia indifferente ai fini dell'occupazione l'organizzazione della anzi la organizzazione dell'Uefa può essere volta a promuovere occupazione oppure no oppure semplicemente a salvaguardare aree di privilegio e diretto noi vogliamo uno Stato sociale in grado di promuovere occupazione anche e soprattutto nel Mezzogiorno dove la qualità e il livello e la diffusione dei grandi servizi collettivi e più bassa e dunque la creazione di uno stato sociale più aperto anche più aperto a logiche di mercato può essere una grossa occasione di crescita dell'occupazione tutta la produzione legislativa che stiamo promuovendo la legge quadro sull'assistenza alla legge sugli anziani alla legge per la promozione e il sostegno delle attività giovanili
Un'attività legislativa volta ad un nuovo stato sociale che favorisca la mobilità pensiamo agli aiuti per la prima casa che favorisca l'attività delle persone compresi gli anziani la terzietà sono una grande risorsa del Paese non devono essere concepiti come un peso di cui bisogna sapere anche incoraggiare e promuovere le attività socialmente utili
E in questo quadro che vogliamo aprire una un discorso
Sulle tendenze della spesa previdenziale
Non per tagliare per ridurre per far pagare i più deboli
Ma per organizzare uno stato sociale più moderno più avanzato che al contrario più attento ai più deboli
Confronto naturalmente che dovrà svilupparsi secondo quella logica della ricerca del consenso noi non vogliamo rompere il patto sociale
Ed è assolutamente sciò pensare che si possono affrontare questioni di questa portata attraverso una rottura del patto sociale chi ci ha provato non ha risolto nulla
è stato tentato l'unico risultato che non è cambiato il sistema previdenziale cambiato il governo
Ma non è vi assicuro per esigenze di autoconservazione che pensiamo ad un metodo diverso vogliamo un metodo diverso perché vogliamo cambiare le cose che stiamo cambiando le cose
Problema dell'Italia non è la rottura di un patto sociale che sarebbe una sciagura
Per tutti e in primo luogo per l'impresa che ha bisogno di una partecipazione attiva consapevoli motivata del lavoro per vincere la sfida della qualità
Non si vince senza una partecipazione attiva consapevole che è motivata del lavoro noi vogliamo costruire attraverso il metodo della concertazione una qualità più avanzata del patto sociale
Che è un'operazione molto più complesse senza dubbio ma anche destinata a cambiare veramente il nostro Paese
Ora in questa prospettiva vi sono due scelte che assumono un valore cruciale e direi che sono le due scelte che qui oggi si si intersecano in questa nostra iniziativa
Una si chiama istruzione oppure per usare una parola alla moda education perché comprende poi sotto questo titolo un po'
Diversi capitoli
Dalla formazione professionale all'istruzione di base all'istruzione superiore
E l'altra parola chiave stiamo mezzogiorno perché ripeto perché il Mezzogiorno è questo per dirla in termini assolutamente spassionato il Mezzogiorno è l'unica parte del nostro Paese dove si possa ragionevolmente pensare di contenere un tasso di crescita doppio della media europea
Nel resto d'Italia questo obiettivo intensamente
Se visto in questa prospettiva il mezzogiorno e la una delle principali risorse del nostro Paese
Noi possiamo ragionevolmente puntare ad arrivare rapidamente ad un tasso di crescita nel sud
Assai superiori alla media europea
Dobbiamo mettere insieme le risorse del Mezzogiorno dobbiamo fare delle scelte
Anche questa istituzione frutto di una scelta
Mi ha fatto piacere sentire
Ma la ritiene l'eccellenza pochi anni fa era un triangolo
Pisano antica memoria aprono dire prima famiglia ti
Era un triangolo per eccellenza diventata una rete
E che c'è stata una volontà politica che ha detto no andiamo al Sud
Poi insomma è chiaro hanno prevalso le istituzioni che avevano di più la possibilità diciamo di le le condizioni per presentarsi a questo appuntamento ma la decisione
Che il sistema dell'eccellenza non poteva fermarsi nel Centro-Nord del Paese è una decisione politica
E quindi è diventata una rete ed è importante perché intanto una rete di questo genere unifica il Paese molto più di quanto non fosse unito prima del Paese queste decisioni sono le decisioni di questi anni novanta che prima non prima si pensava al sud in altri termini e per i trasferimenti di di di di si pensava che l'eccellenza doveva stare al nord e che poi naturalmente siccome poi segnalate insieme il Paese bisognava mandare qualcosa del suo
Era un modo completamente diverso non è che non venissero le risorse anzi mi venivano anche di più
Anche perché c'è stato il tempo delle vacche grasse cioè noi viviamo un tempo delle vacche magre quindi dal punto di vista della quantità delle risorse
Mi venivano anche di più di risorse ma in un'ottica diverso
In cui appunto quelle risorse servivano ad assistere una parte del Paese in cui bisognava mantenere la pace sociale per consentire ad un'altra parte del paese di coltivare l'eccellenza
Quindi innanzitutto noi abbiamo pensato il Mezzogiorno in questo modo nuovo come punta una delle sedi dell'eccellenza dei uno dei luoghi in cui si può promuovere uno sviluppo moderno altamente qualificato io non lo so credo che
Patrizio da bianchi perché appassionato poteva con delle cartine delle cose evidenti dei lucidi io non io sono futuro umanistica riesco a leggere le cose scritte lucidità permesso una cosa avveniristica
Dove però si vede molto bene che c'è una corrispondenza tra i luoghi dove c'è l'alta cultura e la ricerca e i luoghi dove si addensa lo sviluppo qualificato
Ciascuno si vedono quelli cartine colorate si vede e prezzi il colore si infittisce negli stili e le stesse a regione quindi vuol dire che è ragionevole pensare questo non avverrà in modo automatico ma è ragionevole pensare degli Investimenti informazione cultura ricerca genereranno genere hanno una una crescita economica qualificata
E io credo che il Salento possa dire il Salento è già una delle aree che che che cresce si muovono nel Mezzogiorno
Che anche qui io credo che si debba guardare anche anche qui come OPA detto per la flessibilità e per il fisco alle cose che sono in movimento
E non ripetere una vecchia discussione fatta soltanto di esigenze dico di lamentazioni per esempio i dati relativi alle costituzione di nuove società
Di nuove imprese
Nel novantotto sono nato in Italia sessantacinque mila nuove imprese e circa la metà sono nata nel Mezzogiorno
Cioè in rapporto alla popolazione numero di impresa e nuove che sono nate nel Mezzogiorno e assai più alto che nel resto del Paese
E
Anche una parte di quella crescita dell'occupazione che abbiamo avuto la deputata
In una misura minore perché in parte quella cresce da flessibilità avvenuto ovviamente nelle aree più sviluppate
Tuttavia anche nel Mezzogiorno abbiamo avuto una crescita dell'occupazione
Vorrei aggiungere che nell'ultimo triennio noi abbiamo cominciato ad aprire nel sud una crescita di investimenti diretti esteri vero considero questo un punto essenziale
A volte in Italia si polemizza sbagliavo secondo me sulla crescita agli investimenti italiani all'estero investimenti italiani ha detto all'estero sono una parte ineliminabile della globalizzazione
Il sistema Italia tende ad espandersi
E non solo tende ad espandersi ma ci fa anche la concorrenza una una delle ragioni di una certa perdita di competitività delle nostre produzioni che oramai non li abbiamo
Una quota importante di produzioni italiane che si fanno all'estero
Fattore scatenante di questo è stato il processo di democratizzazione dell'Europa centrale e orientale
Nuove democrazie dell'Est sono i paesi nei quali massimamente sia indirizzato investimenti italiani a migliaia di imprenditori siamo siamo anche in questo siamo un grande Paese vediamoci chiaro perché questo è il destino dei grandi Paesi nell'epoca della globalizzazione
Pensate che credo il quarantacinque quarantasei per cento dell'export dell'export globale della Polonia sono prodotti italiani
Che il più importante settore industriale della Romania sono le piccole e medie imprese italiane che ci sono le imprese italiane in Bulgaria
D'altro canto questo è inibita io penso anche che alla lunga questo genera non un impoverimento ma un rafforzamento del sistema Italia se visto in una prospettiva di lungo periodo
Ripeto primo inevitabile
Che inevitabilmente una serie di produzioni mature
Si delocalizza sino in Paesi dove il costo del lavoro è più basso che da noi e per quanta fantasia ci possono mettere gli imprenditori costo del lavoro da voi non potrà mai diventare una quello della Romania e la Bulgaria o dell'Albania diciamo
Non non vedo un presidente di Confindustria in grado di risolvere questo problema senza carri armati
Quindi è inevitabile che avvenga un processo di questo genere nello stesso tempo il nostro problema è quello di attirare invece in Italia investimenti stranieri in particolare in settori ad alto valore aggiunto
Nei settori tradizionali noi manterremo comunque una leadership
è chiaro che il nuovo ciclo produttivo del tessile e dell'abbigliamento o della calzatura
Dei delocalizzare
Le lavorazioni meno pregiati
L'importante è che il cervello il disegno la commercializzazione resti vadano
Che noi manteniamo una guida e probabilmente le produzioni più qualificati
Segmenti medio alti e poi quello che decisivo la nostra capacità di diversificato
Di valorizzare altre risorse di crescere nei settori a più alto valore aggiunto dove noi dobbiamo competere coi Paesi più forti più sviluppati insisto molto su questo concetto noi giochiamo in serie A come Lecce dice
Ma con la speranza di rimanerci anche Lecce naturalmente
E in sé in serie A si gioca a quel livello lì
Cioè non non non non non si può pensare si gioca in serie A competendo con quei Paesi
Ed è in quei Paesi li battiamo se sviluppiamo quei settori avanzati dei quali che stiamo sviluppando il tema perché pensiamo a come sta crescendo il settore delle telecomunicazioni in Italia attraverso politiche coraggiose anche qui bisogna bisogna no si sta facendo
Liberalizzazione privatizzazione
Apertura di nuovi mercati
E allora il problema del Mezzogiorno è agganciarsi a questo per questo io trovo che è importante trentanove nuovi investimenti diretti negli ultimi anni con una tendenza crescente otto tredici diciotto
Negli ultimi tre anni
Più di quattro mila cinquecento miliardi perché badate questo significa che
Siamo un Paese più affidabile questi sono i metri dell'affidabilità reagente decide di investire da noi vuol dire che ci fossimo per più stabile più affidabili
Che cominciamo comincia ad a vere un'amministrazione procedure che sono più abbordabili qui davvero c'è ancora molto da fare
Abbiamo solo cominciato
Vuol dire che non è vero che il nostro sistema fiscale poiché così tremendo
Perché tutti si lamentano o alcuni si lamentano poi se si propone di l'armonizzazione dei regimi fiscali in sede europea
Dicono però che non sono d'accordo
Interessante che vuol dire che probabilmente sanno che in altri Paesi europei non in tutti ma una parte degli altri Paesi europei i regimi fiscali non sono più leggeri che danno
Ma questo dato canto all'altro cioè il fatto che cominciano ad esserci nel Mezzogiorno lo ha calcolato un recente rapporto sessantatré aree di addensamento produttivo di piccole e medie imprese manifatturiere
Che sono badate pensate al al al grande modello dei distretti
Siccome questo modello è stato il volano delle aree più ricche del Paese
E io credo che queste aree di addensamento produttivo sono alcuna ricchezza importante a cui noi dobbiamo dedicare una grande attenzione infrastrutture infrastrutturazione servizi cioè
Il Salento da questo punto di vista contiene delle grandi realtà non soltanto potenzialità pensiamo Casarano
E sostenere queste are è una condizione decisiva per uno sviluppo autoctono quelle sono le nostre nuove cattedrali
In compenso non solo nel deserto perché sono nel nostro territorio sono profondamente radicate nel nostro territorio e dobbiamo fornire ricadesse servizi violenti
E strutture in grado di farle crescere
Questo avviene in un Mezzogiorno nel quale il tasso di scolarità è passato dal sessantadue virgola cinque per cento anni dell'inizio degli anni Novanta al settantanove virgola quattro
Nel se nel novantasette
E non è non sono disgiunte investita sono collegate potenzialità di crescita e aumento della scolarità
In un Mezzogiorno che comincia a funzionare comincia a funzionare e badate il fatto straordinari
Che dimostra anche la capacità di tenuta la reattività di questa società e che questi segni di vitalità e cioè crescita di una struttura imprenditoriale auto aumento della scolarità
Venuta di pari passo con una promozione di Manola classe dirigente
Che comincia anche a esserci una nuova classe dirigente Giorgio i sindaci eletti dai cittadini
Maggiore stabilità maggiore credibilità istituzionale tutto questo è avvenuto in anni in cui sei fiscalmente è caduta la spesa pubblica nessuno
Come se il Mezzogiorno messo improvvisamente è drammaticamente di fronte ad una
Ad un restringersi dei canali dell'assistenza cioè ha certamente pagato un prezzo stressati anche fenomeni di impoverimento di disagio sociale
Ma anche trovato in sé in regia in grado di reagire
E come se improvvisamente diciamo il bambino che si appoggiava perché ha lasciato solo diciamo rischiando di farsi male ha anche dimostrato di avere voglia di camminare sulle sue gambe
Che dimostra se mi consentite che bisogna
Bisogna davvero concepire in modo completamente nuovo l'azione pubblica completa l'Uruguay
Non ritorneranno mai quei tempi perché non diamo i soldi e non li avremmo mai più diciamo perché non li avevamo neanche allora tanto è vero che parte dovranno pagare i debiti i nostri si
I nostri nipoti quindi non li avremo mai più non li avevamo neanche allora stallo che adesso c'è una classe dirigente che si è resa consapevole che i soldi che non si hanno non si possono spendere diciamo questo questo piano spiega ce l'hanno detto in tedesco inglese e francese abbiamo capito si può fare
Ma quand'anche noi tornassimo ad Allegri torneremo ad avere qualche risorsa in più non dovremo mai più spende per la in quel modo
Perché era sbagliato perché non produceva sviluppo
E non produceva ricchezza
Dobbiamo concepire l'azione pubblica come
Investimento in intanto in ciò che compete allo Stato
Universitari istruzione le Grandinetti fin dove c'è la faccia dove non ce la facciamo concessioni project financing liberalizzazione perché più importante fare
Anche con il privato può essere calcolato può essere condizionato una pianura la funzione del pubblico non è gestibile è condizionare garantire l'accesso a tutti i cittadini definire le regole
Quindi questa è la nuova logica di un'azione pubblica che deve offrire un quadro di certezza di stabilità
Che deve usare con Inter
Di gente con efficacia le risorse disponibili un grande esempio è stato il modo in cui abbiamo finalmente impostato il tema delle risorse europee
Uno degli scandali nostro paese era che noi non usavamo i soldi destinati a non c'è
E finalmente abbia siamo riusciti anche qui a mettere in Rete istituzioni locali e governo nazionale forze della cultura perché una non non spendevamo perché non avevamo progetti
Qui è terra non eravamo in grado di presentarci con progetti credibili in tempo il con le carte in regola gli appuntamenti dove dove danno i soldi e ti si presenta per i progetti con le carte in regola
Abbiamo enormemente aumentato la capacità di utilizzare queste risorse
Abbiamo impostato in modo completamente nuovo il tema del Quadro comunitario di sostegno abbiamo chiamato il metodo di Catania
Però non a caso Liquid un rapporto forte con le istituzioni culturali
In un rapporto tra classe dirigente locale sistema dell'impresa e nazionale e locale mondo del lavoro istituzioni culturali
Che poi sono le le le forze vive su cui si costruisce una nuova prospettiva per il Paese
Cultura lavoro impresa è una classe dirigente nuova più moderna più legata direttamente alle esigenze della società meno condizionata da una logica di autoconservazione del ceto politico
Noi abbiamo costruito una forte progettazione dal basso
Chianti qui ha raccolto idee e suggestioni che secondo me ci consentirà di utilizzare pienamente risorse europee
Due mila due mila sei non sono neanche poche perché noi siamo usciti dalla consiglio europeo di Berlino contrariamente a quello che si scriveva sui giornali italiani sempre pronti a verbale tali sia siamo usciti non sono con il presidente della Commissione europea
Ma anche con dei soldi in più
Cosa che non era facilmente prevedibile diciamo alla vigilia di quel nell'agricoltura
E per i fondi strutturali
L'agricoltura lo sottolineo sempre con piacere perché merito di ministro salentino allora questore in modo particolare
E sui fondi strutturali e credo che noi siamo in grado di offrire al Mezzogiorno un quadro di
Di certezze dal punto di vista dell'utilizzazione dei fondi europee e del finanziamento dei progetti che sono stati definiti
Così come penso che la estensione
Della quattro otto otto al turismo
Domani al Commercio abbiamo aperto una battaglia con l'euro ossa al Sud grandi opportunità
Perché gli investimenti più significativi della rete turistica commerciale nel Paese si possono e si devono fare qui
Così come tutto il complesso capitolo dove siamo più indietro perché siamo impastoiato in procedure che ci hanno rallenta
Contratti d'area e patti territoriali dobbiamo spingerlo in avanti le erogazioni sono comincia
Dal patto territoriale invece il contratto d'area di Manfredonia in realtà le erogazioni sono cominciati
Però non c'è dubbio che tutta questa cosiddetta programmazione negoziata è una costruzione intelligente suggestiva
Ma lei netta per la quantità di soggetti che implica per la la quantità di intese di passaggi di di di convegni noi dobbiamo vedere come intervenire con misure uno degli obiettivi della manovra sarà questo con misure in grado di rendere tutto molto più veloce
Una delle ipotesi che stiamo facendo per esempio quello di una volta definito il quadro delle intese per quanto riguarda i finanziamenti alle imprese risolvere facendo un bando dedicato dalla quattro otto otto nove terminata Area
Che significa utilizzare una procedura automatica e più rapida si tratta di vedere l'applicabilità diciamo
Ma insomma dobbiamo studiare insieme dico al caldi della logica della concertazione le soluzioni in grado di rendere molto più rapido perché e in questo momento di ripresa economica che bisogna far partire tutti i patti e contratti
Perché quando un'impresa nasce in un momento in cui il mercato tira è più facile che attecchisca
è il momento in buono è questo
In cui mettere in campo le risorse per far partire delle nuove aree di sviluppo del mezzogiorno e poi c'è l'agenzia Sviluppo Italia
Un lavoro Complesso
Io credo che chi si trova in prima linea si è reso conto dell'ambizione di quel progetto
Che era tutto e il contrario di quello di cui fummo accusati all'inizio vogliono creare un nuovo carrozzone pubblico in realtà il vero problema era smontare Carrozzo
O mi sbaglio ma questo era l'obiettivo del governo tanto è vero che abbiamo chiamato uomini come camerieri a farlo sono avremmo selezionato diversamente il personale
La sfida era quella di smontare le strutture di semplificare di ridurre i consigli d'amministrazione e di creare una struttura leggera al servizio dello sviluppo dell'impresa dei bisogni reali delle imprese perché lo sappiamo la ricchezza del Mezzogiorno è l'agenzia
Per troppo tempo si è pensato che fosse lo strumento l'obiettivo no l'obiettivo l'obiettivo cioè lo sviluppo il lavoro lo strumento è uno strumento e deve essere modulato rispetto all'obiettivo
Ora io credo che
Vedete perché certo è un'occasione unica per parlare del Mezzogiorno
Ma anche perché dentro il quadro di questo nuovo meridionalismo le istituzioni culturali
Le istituzioni di alta cultura acquistano un ruolo tra Ina
Diventano
Non un fiore all'occhiello
Ma
La punta di diamante di una nuova prospettiva di sviluppo il tema della formazione dell'istruzione è un altro farò un breve cenno uno delle altre Grandi scelte della politica del governo è un tema centrale del Patto per il lavoro lo sviluppo
Un tema assolutamente centrale
E credo anche qui il il processo di riforma del sistema scolastico formativo del paese probabilmente con contraddizioni con lentezze con fatiche
Qui si toccano questioni che investono anche e convincimenti ideali culturali che vivono le vedi nel pluralismo politico italiano tutti a volte non è facile procedere questa riforma
Tuttavia l'architettura di questa riforma oramai si delinea con una certa chiarezza
Una parte dei piloni sono stati messi
E senza dubbio si è avviata in questi anni
La più basta e coraggiosa riforma del sistema scolastico e formativo italiano sia fatta da cinquant'anni a questa parte
I principi ISC ispiratori di questa riforma sono principi moderni di libertà di flessibilità perché noi quando parliamo di flessibilità spesso vogliamo solo la flessibilità del lavoro
Noi stiamo cercando di promuovere una politica di flessibilità tutto Carlo
Lavoro gli ordini professionali il sistema formativo il sistema finanziario del Po quant'quanti rigidità voglio fare il sindacalista per un minuto diciamo non è il mio lavoro quanti rigidità
Ora non si può pensare che tutte queste rigidità si scaricano sul lavoro
E che l'unico elemento flessibile diventa il lavoro
Per garantire il mantenimento di tutti questi privilegi di tutte queste rigidità noi dobbiamo mettere in movimento tutto
Dobbiamo introdurre una logica di concorrenza di mercato di competizione in tutti i campi
Certo anche rimuovendo
Barriere di tipo corporativo che ostacolano la libertà del lavoro ma nello stesso tempo rimuovendo altre varie riducendo altri costi
E allora da questo punto di vista questa grande riforma l'autonomia auto-governo chiesta una svolte no stiamo smontando il ministero della pubblica istruzione
Non è meno difficile che smontare quelle società di cui vi occupate voi vi assicuro
Stiamo decentrando funzioni amministrative alle province stiamo decentrando compiti fondamentali alle scuole
Presìdi che devono diventare manager non è facile cambiare anche il modo di ragionare di chi è stato educato per tanti anni se si rompe un vetro a mandare una lettera sull'eccellenza
Sì
Provveditore agli studi quale sulla base ministero eccetera e che adesso invece si rompe un vetro deve fare una gara per farlo riparare al più presto al minor costo possibile e cambiamo
Ma noi abbiamo messo la scuola italiana di fronte a questa necessità l'università cambia il modo di pensare di ragionare in memoria
Cambia il Paese
Università la scuola affrontano la grande sfida dell'autonomia tanto più difficile perché con pochi soldi
Però abbiamo fatto un contratto della scuola che introduce gli incentivi che premia la professionalità che incoraggia l'insegnante dedicare un tempo pieno all'autonomia scolastica
Dobbiamo arrivare all'autonomia didattica delle università senza quei timori del passato
Che aveva la sinistra che l'autonomia universitaria avrebbe aperto la strada dirittura un rapporto tra università e lei mi prese con rischio io non avverto questo
Ma non perché io pensi che il sapere deve essere subordinato alle esigenze congiunturali delle imprese
E questo sarebbe un gravissimo errore
Ma perché penso che l'università italiana
E gli intellettuali italiani hanno sufficiente spirito di autonomia per difenderla da da loro l'autonomia della cultura senza bisogno che ci sia la garanzia pubblica
E per sapere che noi vinciamo la sfida se non chiediamo l'organizzazione del sapere ad esigenze congiunturali della produzione
Perché io credo che alla lunga il nostro modello possa vincere anche rispetto ad altri Paesi tecnologicamente più avanzati perché il tasso di innovazione così rapido
Che quello che decide non è la conoscenza scientifica te dell'ultima tecnica perché l'ultima tecnica dopo due anni non c'è più
Quello che decide
Il fatto che i nostri ragazzi dei nostri ragazzi abbiano le basi culturali per apprendere rapidamente la tecnica che viene dopo
è in grado di solo scienza di una cultura esclusivamente tecnica
è rapidissimo
E invece la forza di una scuola che sappia dare i fondamenti culturali che sappia educare le persone a ragionare ad apprendere è io credo la risposta ad una società dove l'innovazione così va
Allora
Obbligo scolastico poi si può dire è giusto
Ma perché si siamo in un Paese nel quale per arrivare all'obbliga diciott'anni bisogna prima fare quindici perché poi si possono fare i cicli e poi dopo se
è vero
Perché noi dobbiamo fare tutto questo con un sistema politico istituzionale ottocentesco
Perché noi dobbiamo questo non è facile da far capire noi dobbiamo far correre questo Paese alla velocità del due Milan avendo ancora un meccanismo delle decisioni parlamentari il bicameralismo perfetto eccetera che risale ad un'altra epoca
Un sistema politico e regole che
Ci obbligano a fare il bipolarismo con cinquanta parti
E quindi con una pazienza infinita con uno sforzo infinito di di
Di costruzione del consenso per cui piacerebbe moltissimo il grande editorialista che invece uno dice sono quegli articoli bellissimi dice
Qual è il difetto del governo il Governo sta facendo un grande errore quello di ricercare il consenso della sua maggioranza
Non si leggono questi articoli persone geniali naturalmente
Alle quali forse sfugge a diciamo che il governo senza il consenso della sua maggioranza
Probabilmente farebbe una cosa giusta ma brevissimo fra molto
C'è questa idea che il metro della qualità del governare sia quello di non avere il consenso che è una straordinaria idea tecnocratica vede questa idea si può declinare in due modi diversi o con i carri armati
E allora è una cosa orribile ma seria oppure perché si evita diciamo puramente e semplicemente nel nostro Paese si sviluppa piuttosto questa seconda tendenza ex fortunatamente
Iniziare è chiaro che noi dobbiamo guidare questo processo di cambiamento dentro un quadro di regole cioè il problema vero è che dobbiamo contemporaneamente cambiare i meccanismi della decisione dobbiamo decidere perché non c'è tempo per dire decideremo dopo
E nello stesso tempo dobbiamo cambiare i meccanismi della decisione
Però io voglio dirlo io queste tutto questo è in cambio questo in cammino io sono stato molto lungo ma perché
Ho voluto parlare anche delle cose che sono cominciate
D'altro canto siamo qui a festeggiare una cosa che comincia non un progetto per il futuro
La testimonianza concreta cosa pensata
Cinque anni fa come un sogno
Non c'è il minimo dubbio o mi sbaglio rettore
Era un soprannome di diciamo una cosa facciamo la Scuola Normale a Lecce furono diceva per prendere un applauso manda a casa e si guarda allo specchio diceva non è possibile i ripensata info
Punto cinque anni fa come un sogno decisa
Due anni fa comunque anni e mezzo come un Progetto ma l'immagino con quanti dubbi indette poi fatta
Questo è veramente una cosa nuova per l'Italia ed è una cosa Elinor umilmente nuova per il Mezzogiorno di
E se noi comincia
Insieme una classe dirigente fatta di persone che hanno diverse responsabilità la politica all'impresa
L'università
Se noi cominciamo
A considerare come un successo collettivo il fatto che quando pensiamo una cosa e poi diciamo e poi la facciamo io credo che questa semplice rivoluzione copernicana cioè l'idea che una classe dirigente si misura dalla capacità di realizzare i suoi sogni e non soltanto di propaganda
Io credo che questo sia il messaggio migliore che noi possiamo dare un effetto
Vuol dire che siamo in grado di guidarlo verso la prospettiva reale di nascite di sviluppo