"Il sistema radiotelevisivo" lezione di Marco Follini org. da Aelle-Osservatorio Parlamentare

Pubblicheremo un forum con gli atti nell'edizione di ciascuno oggi in questa lezione esamineremo il sistema radio ogni settimana abbia televisivo anzi Marco Follini che oltre ad essere capogruppo dicendo che siamo democratico alla Camera i deputati e anche componente la commissione di vigilanza RAI
Ed è stato in precedenza anche componente il consiglio mi serve la RAI
Questo una cosa sbagliata quando ero un ragazzino
Quindi conosce il sistema radiotelevisivo quello pubblico ma anche quello privato ovviamente sia in quanto persona che attiene è stato componente contro l'amministrazione dell'ente pubblico tra l'altro momento insomma anzi no
La sua massima espansione sia in quanto componente della commissione di vigilanza RAI sia in quanto giornalista
Più o meno collaboratore di numerose riviste quindi a Marco Follini chiediamo di illustrarli il meccanismo del sistema la macchina
Radiotelevisiva alla luce del di quello che la linea per il nostro corso di formazione politica e quindi alla luce di come un messaggio politico inteso in senso vasto passi attraverso il sistema televisivo italiano che un sistema particolarmente andavano rispetto ad altri Paesi con un fortissimo Polo pubblico e con un forte anzi fortissimo proprio al privato
Ovviamente Marco Follini poi affronterà anche lei gli altri argomenti di questa questione credo anche quelli riferiti alla nuova legge sulla par condicio e quando si parla di sistema radiotelevisivo si parla anche di come la politica vostra massima sono ovviamente trasmissioni che vengono fatti nell'arco il palinsesto ma anche per le trasmissioni che possono essere fatte o non possono essere fatte durante una campagna elettorale
Regole che vi sono regole che vi sono state le regole che probabilmente vi saranno se il sistema se se al mondo hanno leso la par condicio
Fatta così come è stata approvata dal Senato la Repubblica
E credo di non dover più peraltro ringrazio l'amico Follini nella sua disponibilità oggi è solo a tenere una lezione Gamaleri abbiamo purtroppo ogni tanto queste possibilità e queste difficoltà infine la conferma degli oratori per esempio il prossimo giovedì si aggiungerà Carlo Sartori poté venire nella prima lezioni ma si aggiungerà a Gianni Massaro e faremo la lezione
La grande sorella
Appunto la televisione con Carlo Sartori
Il piccolo schermo il grande schermo scusate con Gianni Massaro finché il cinema
Perché me lo sappia Marco Follini varie lezioni saranno poi lezioni pratiche in parti sono già state con Mauro Mazza dal punto di vista della diviene la scienza della comunicazione televisiva ma lezioni anche pratiche su come poi si parla effettivamente in televisione su con il linguaggio usato sul quale lo strumento da preferire e quant'altro noi chiediamo invece una cosa più complessiva sono sistemati televisive su come la politica possa essere vincolata anche in termini legislativi anche per per quello che prevede norme inserite dal dalla pensione dalla radio
Diciamo al Comune io ringrazio per quello per l'attenzione che ha dato in questo e in altri casi credo che anche nei club due ha condiviso e condivide la necessità che noi riteniamo anche con questo corso ma non solo interno sta Trinità
Insita che noi riteniamo di formare una classe dirigente formare una classe dirigente si fa anche in questo modo vi ringrazio per l'attenzione la parola Marco Follini scusate se dovrò assentarmi
No io diviso saluto al gruppo
No no
Io ho diviso
Questo ragionamento in due parti
Trattandosi di una lezione almeno così mi è stato detto la prima parte noiosa
Perché riguarda il sistema l'organizzazione
Della comunicazione la seconda parte invece riguarda più la politica il rapporto tra la televisione e la politica e probabilmente la parte che appassiona di più ossia colui che mi però mi è sembrato doveroso tanto più in assenza di Gamaleri che questi aspetti di sistema invece
Riconosce l'Elia approfonditi anche da studioso
Fare una ricognizione a volo d'uccello sul sistema così come è organizzato come ha preso forma
E quindi cercare di descrivere un po'quello che l'oggetto
Del nostro desiderio e della nostra protesta a seconda dei casi non abbiamo in Italia un sistema della comunicazione che
Tra virgolette uso una parola brutale
Brutto immaturo
Perché è un sistema che se fondato sul alcune anomalie
Un'anomalia
Quella della RAI di un servizio pubblico che fin dall'inizio e in misura crescente col passare degli anni è stata appaltata
Ai partiti
Io ha voluto un grado di indipendenza
Molto relativo molto più basso di quello di cui hanno goduto le altre televisioni in servizio pubblico penso alla Pbs americana penso al servizio pubblico giapponese penso come probabilmente viene a tutti voi spontaneo pensare alla mitica BBC inglese questa è stata la prima anomalia
La seconda anomalia è stata quella di una televisione commerciale privata
Che fin dall'inizio ha avuto caratteristiche monopolistiche
Dopo breve periodo in cui si sono affacciati su questo mercato Rusconi Mondadori più o meno tutti hanno fallito è rimasto in campo solo Berlusconi
E quindi una televisione privata
Affidata a
Un solo gruppo imprenditoriale
E la terza compagnia va tenuta presente perché poi tutto si sta si tiene anche se non riguarda il sistema radiotelevisivo ma riguarda la carta stampata la pensano in maniera risiede nel fatto che i giornali in Italia sono nelle mani di editori impuri
In parte se ne sono liberati di questi legami ma il Corriere della Sera è sempre stato il giornale
Dell'imprenditoria milanese prime i Crespi poi insomma varie vicissitudini che hanno portato poi alla FIAT e a Mediobanca come Repubblica è stato il giornale
Per la Olivetti
Non c'è stata una imprenditoria editoriale indipendente
E questo treno mani hanno finito poi per tenersi l'una con l'altra per giù essergli ostile per sentirsi giustificato e l'una dall'altra
E al dunque poi un'altra caratteristica del nostro sistema ed è che questo sistema se
Modellato su fatti confronti
All'inizio la televisione privata era fuorilegge
è nata in al margine della legalità di quegli anni
Direi che tutte le decisioni politiche legislative sono state successive
Si è cercato a un certo punto di dare veste di legge ad una realtà che aziendalmente imprenditorialmente era cresciuta in un certo modo
E che però
Come dire difficilmente corrispondeva
A un indirizzo legislativo
Non abbiamo avuto una televisione che è cresciuta spontaneamente
C'è stata la RAI poi a un certo punto il monopolio dalla RAI è stato interrotto nel settantacinque mi pare da una sentenza della Corte costituzionale
Che stabilirà che
Quel monopolio ignora incostituzionale
Quella è stata la breccia
Attraverso cui sono passate le prime sperimentazioni di emittenti soprattutto locale Telebiella anche Canale cinque è nata all'inizio come una televisione di ambito locale
Poi
Pian piano questa televisione si sono andato organizzando nel modo che vi dicevo prima
E attraverso questa guerra di successione si è arrivati
A Fininvest come si chiamava allora il gruppo Berlusconi
Cioè ad una forte pollo privato
Dotato di tre reti
E quindi speculare è simmetrico alla RAI tre reti da una parte e tre reti dall'altra
Due parole che
Si combatteranno
Si contendevano le risorse pubblicitarie
Erano impegnate quotidianamente alla guerra degli ascolti e però nello stesso tempo si tenevano un po'in piedi l'una con l'altra perché Luna trovava nell'altra una ragione per mantenersi così com'era
Io uso i verbi al al passato ma potrà usarla presente perché questo aspetto della situazione
Tale vera è tale è rimasto
Io mi faccio grazia di tutti i passaggi legislativi le accenno solo sommariamente
I passaggi che contano
Sono avvenuti nell'ottantaquattro poi ancora nel novantuno e e poi da ultimo in questa legislatura con la prima parte
Della legge Maccanico
Dire assumono solo molto sommariamente nell'ottantaquattro
I pretoriani tra Regioni di punto in bianco decidono l'oscuramento
Delle TV private
Perché alloro detta quelle televisioni sono fuorilegge quelle televisioni trasmettono in contemporanea su tutto il territorio nazionale quindi hanno caratteristiche che esulano dall'ambito locale non c'è una legge al riguardo e quindi pretori pensano che si possano oscurare
Allora andavano di moda i puffi sulle televisioni della Fininvest cioè la rivolta
Come potete immaginare dell'opinione pubblica il Parlamento corre ai ripari vara in quattro e quattro otto in mezza giornata un decreto
Che sana la situazione della Fininvest
Sancisce il pieno diritto a trasmettere di Canale cinque Retequattro e Italia uno
E contemporaneamente modifica la struttura dirigenziale della RAI
Che fino ad allora era stata una struttura in cui il consiglio d'amministrazione l'aveva fatta un po'da padrone restituisce almeno in cemento al direttore generale i direttori di rete di testata poteri più ampi
E su questo equilibrio su questo compromesso si fonda un equilibrio che dall'ottantaquattro fino grosso modo
Alla fine della Prima Repubblica regola
I rapporti tra polo pubblico e polo privato
Nel novantuno il ministro delle Poste ma mi prepara una legge che viene definita una legge fotografia una legge che sostanzialmente sancisce questo stato di cose lo fotografa
Dovendo stabilire un limite scende quello
Secondo cui chi e proprietario di televisione non può aver nulla a che fare con la carta stampata
Con una concezione secondo me molto
Arretrata già allora
Tanto più adesso che siamo ragioniamo sulla multimedialità sul sull'intreccio tra televisione carta stampata computer e così via
Praticamente quella legge
Conferma le tre reti della RAI conferma le tre reti della Fininvest
Costringe Berlusconi alla cessione del giornale
Quello è l'unico cambiamento che viene introdotto dalla legge
Legge che viene approvata un po'faticosamente perché una parte della DC la sinistra ritiene che quella legge sia troppo come posso dire riguardo rosa nei confronti del polo privato troppo amichevole nei confronti di Berlusconi e Dell'Utri che poi le questioni anche di maggiore attualità politica che affrontiamo in questi giorni erano in campo già allora
Per protesta contro quella legge cinque ministri si dimettono vengono rapidamente reintegrati
E da quel momento fino al
Novanta sette
La legge sulla tv resta quella salvo qualche dettaglio
Nel novantasette viene approvata alla Camera la legge la prima parte della legge Maccanico che inventa l'Authority e demanda la maggior parte dei compiti a questa autorità di garanzia del sistema delle comunicazioni
è un organo che un po'sovrapposto alla Commissione parlamentare di vigilanza
è un organo che ha i compiti più impensabili
La sorte di Rete quattro un giorno o l'altro dovrà essere portata sul satellite
In un dei principi dell'Antitrust
è affidata all'autorità che dovrà valutare se e quando ci sarà una diffusione di parabole tale da consentire che una rete che attualmente trasmette via etere possa essere portata
Sul satellite
Questo il compito principale che viene affidato all'autorità ma tutte le materie controverse che la politica la legislazione non sanno bene come affrontare come risolvere vengono messe sul groppone dell'autorità c'è un'altra parte della legislazione
Che resta in sospeso
è tuttora all'esame delle Camere quando ho sentito parlare del disegno di legge mille centotrentotto è quel tale disegno per il quale vengono
Regolati gli affollamenti pubblicitari sulla base della normativa europea e viene avviata la trasformazione della RAI in una routing viene cambiata la struttura societaria della RAI
Prima che anche nei prossimi mesi diventerà di qualche attualità perché la RAI figura formalmente nominalmente di proprietario di ieri numeri chiude i battenti nel luglio del due mila e quindi di qui ad allora occorrerà provvedere a che la Rai abbia un proprietario formale
Sapendo
Che fino ad ora il proprietario sostanziale è stato volta per volta il Governo però il sistema dei partiti probabilmente un po'l'uno dopo l'altro e che ieri è sempre stato come dire un azionista apparente
Ora questa è la situazione ad oggi e probabilmente nei prossimi pochi mesi
Non occorre andare troppo in là con l'immaginazione noi ci troveremmo alle prese con un futuro che sarà
Completamente diverso da quello che abbiamo sotto gli occhi
Intanto perché non dovremo affrontare una competizione internazionale che sarà sempre più serrata sempre più massiccia
Già oggi
Da molte parti vengono captati programmi
Attraverso le parabole di emittenti straniere
Io già oggi imprenditori stranieri pensata Murdoch per fare l'esempio più ovvio cominciano ad annusare il mercato italiano e a chiedersi se vale la pena di investire di essere presenti
In un mercato che
Molto appetibile dal punto di vista delle risorse pubblicitarie perché da questo punto di vista l'Italia è un mercato ricco e peraltro un mercato debole
Dal punto di vista della sua capacità tutte le operazioni in altre aree del mondo non è avremo questo svantaggio di essere un Paese
Come dire
Che fin qua è stato
Forte del fatto che tutto avvenisse dentro i confini di casa di comune avanti dovrà fronteggiare colossi internazionali molto più ricchi di quanto non lo siano
RAI media sezione
Io dovrà affrontarli in un mercato globale in cui l'Italia come Paese più debole non fosse altro per il fatto che e debole la lingua italiana nel mondo e quindi non siamo da questo punto di vista un Paese che ha un handicap da recuperare che produce inglese a un mercato potenziale vastissimo chi produce in italiano si rivolgerà gli italiani in Italia gli italiani nel mondo che sono tanti ma non tantissimi e che molte volte sono abituati a consumare prodotti televisivi nelle lingue dei paesi presso i quali si trovano a vivere
Ma soprattutto la grande trasformazione che abbiamo di fronte è quella di tipo tecnologico noi passeremo
Dal sistema analogico al sistema digitale
Ci sarà data una possibilità adesso non so
Quanto vale la pena di addentrarsi nei tecnicismi ma il segnale attraverso cui vengono trasmesse le immagini suoni oggi con la tecnica digitale può essere compresso impacchettato in modo tale
Che nel mettere adesso
La risorsa dello spazio è una risorsa scarsa per cui si discute del fatto che tre reti da una parte preventiva l'altra sono troppe
E dodici reti complessive
Perché queste sono Loreti
Che operano in concessione
Tenendo conto anche di Telemontecarlo delle altre e più delle altre reti nazionali più piccole
E dodici reti sembrano una enormità
Io non sono poiché queste reti occupano frequenze
Che sono
Una risorsa scarsa negli anni scorsi tra la RAI e Fininvest Mediaset come si chiamava
E c'è stata una contesa durissima sulla frequenza e sulla occupazione di quello che è un pezzo del territorio nazionale sia pure un territorio come dire aereo
Poi sono arrivati i telefonini insomma
Lettere è stato come dire occupato anche un po'selvaggiamente e i colonizzato
Per quanto ci possa sembrare strana questa sensazione da quella parte non c'è più spazio
Ma la possibilità
Di come dire ridurre
Immagini e suoni a DOP a caratteri digitali Cassini
Che le possibilità di trasmissione che fino ad ora sono state limitate diventeranno pressoché infinite
Per quello che siamo abituati a vedere
Tre quattro cinque sei televisioni e a considerarla una enormità dovremo abituarci a pensare che nei prossimi anni ma non saranno anni molto lontani avremo cento televisioni a disposizione
E queste televisioni ovviamente cambieranno le loro caratteristiche perché non prevalga fino ad oggi la concorrenza è tra televisioni cosiddette generaliste
Televisioni che offrono di tutto un po'televisioni che spaziano dall'informazione allo spettacolo
Cercando di offrire prodotti
Che raccolgano
Audience sterminate intorno al al teleschermo per quell'obiettivo è il Festival di Sanremo o la partita della nazionale con sedici milioni di telespettatori
Beh questa cosa non non ci sarà più
Noi avremmo delirio di televisione che offriranno programmi molto mirati per cui uno sia Bonera
Alla televisione che gli offre il calcio alla televisione che gli offre
Le ricette di cucina la televisione che gli dalle previsioni del tempo alla televisione tipo la Cnn me che gli dà notizie ventiquattro ore su ventiquattro lo schema dell'offerta televisiva sarà completamente stravolto
E cambierà molto profondamente il rapporto tra il pubblico e la previsione infine andiamo verso la multimedialità andiamo verso una convergenza tra televisione telefono telefonino computer
E per cui nel nostro futuro anche qui non lontanissimo c'è un aggeggio che non so bene come chiamare
Visto che la cosa
L'ha battezzata a sinistra dovremo trovare una parola
Un po'meno generica ma insomma sarà
In coso
Attraverso cui noi avremmo
Per le possibilità di comunicazione
Quelle che oggi vengono veicolate da
OLAF dal computer
E quelle che vengono veicolate dai telefoni
Questo per dire che mentre noi oggi in Italia abbiamo una legge per la quale chi ha una televisione non può avere un giornale perché sembra una concentrazione di potere democraticamente insopportabile
E in America dove sono molto più avanti in questo genere di processi dal punto di vista materiale ma anche dal punto di vista del ragionamento c'è da tre quattr'anni in vigore una legge che stabilisce che non c'è barriera barriera di nessun tipo e che chi ha televisione può entrare nel campo dei delle telecomunicazioni e viceversa
Sapendo che quella è la naturale evoluzione del mercato e che anche l'attività dell'impresa e va in qualche modo sostenuta
Questo naturalmente ci porrà un problema di rapporto con le imprese italiane perché noi da un'angolatura nazionale ma direi provinciale
Vediamo due imprese che ci sembrano troppo grossa
Crediamo che nel nome della libera concorrenza occorra togliere qualcosa alla RAI togliere qualcosa a Mediaset
Per aprire un mercato per avere più concorrenza per avere il terzo polo è in prospettiva altri poli
Televisivi
E però dobbiamo anche considerare che queste stesse televisioni questi stessi gruppi che hanno e appaiono così imponenti e così massicci
Sono volgarmente uno sputo nell'oceano cioè nel resto del mondo sono dimensioni d'impresa assolutamente non competitiva
Io non entro nel merito perché se no la farei troppo lunga di quello che può essere il futuro della RAI e il futuro
Del sistema della comunicazione privata commerciale
Nella legislazione che verrà altrimenti apriamo un campo
Che è vastissimo
Mi limito a dire per quanto riguarda la RAI che c'è un obiettivo che
Credo debba essere perseguito
A tutela dei telespettatori ma anche in corrispondenza questa evoluzione del mercato che vi ho detto e cioè quello di separare impresa il servizio pubblico noi oggi abbiamo costruito
Un mostro
Lo dico benevolmente lo dico da parte mia anche con affetto che mette insieme concorrenza
E quindi una televisione come tutte le altre
E
Sacri doveri di servizio nei confronti del pubblico la RAI avrebbe compiti di promozione della cultura di elevazione del livello della programmazione da un lato e e dall'altro a libertà e direi perfino oneri di competizione per cui deve fare
Festival di Sanremo piuttosto che fantastico piuttosto che la zingara piuttosto che le cento mila trasmissioni di parietale leggeri le più frivole
Che possono attrarre investitori pubblicitari questa cosa in prospettiva non non ci dovrà più essere o meglio bisognerà tracciare una linea che distingua il sacro e il profano
E stabilisca una volta per tutte
Che cosa e pagato dal Canone
E quindi dare istituito ai cittadini sotto forma di servizio con vincoli e regole molto precisi
E che cosa invece pagato dalla pubblicità e quindi non fa differenza che sia prodotto dalla RAI piuttosto che da una emittente commerciale
Questa è la prima parte io l'ho fatta un po'più lunga di quanto avrei dovuto volevo però rapidamente
Dentro questo scenario alcune considerazioni più di carattere politico più legate al rapporto tra la politica e la televisione
Legate al tentativo di immaginare quali siano le conseguenze
Della televisione del suo assetto ma soprattutto dei suoi programmi perché poi ogni televisione quello che manda in onda
E rispetto
Alla politica
Io vorrei uscire un pochino dalla disputa di queste ore gli sporto il proibizionismo è una disputa giusta però ci fa vedere solo un angolino del problema
E il problema è
Il modo in cui la televisione influenza la coscienza del nostro tempo il modo in cui la televisione altera se l'altera la competizione politica
E il modo in cui persone che hanno una qualche sensibilità verso la politica
Debbono organizzarsi per ascoltare tutti i giorni e per comunicare quelle volte che hanno la possibilità di comunicare attraverso la televisione
La RAI così come l'hanno conosciuta ai vostri padri e forse i vostri nonni
è stata lo specchio di questo Paese lo è stata nel bene e nel male dalai è stata l'immagine di una certa Italia
E l'Alitalia
Di uno Stato proprietario
In Alitalia dei partiti
Aggiungo di quei partiti Arai è stata la proiezione televisiva
Dell'arco costituzionale
Di un sistema politico che era fondamentalmente imperniato sulla DC sui comunisti un po'sui socialisti
Che anche lì avevano una loro rendita di posizione molto pur marginalmente sulle altre forze politiche
La Rai è stata l'idea che la politica fosse la principale leva di comando di questo Paese in anni nei quali questo probabilmente era anche vero
Perché erano gli anni nei quali
Processo di
Crescita del Paese la sua mobilità la sua innovazione erano tutte affidate alla cabina di regia della politica perché la politica era un passo più avanti
Dell'impresa della cultura
Aveva una capacità di interpretazione
Di quello che era il paese uscito dalla guerra molto maggiore di quanto abbia oggi è molto più
I levata di quanto noi oggi riusciamo ad immaginare
E quindi da questo punto di vista io dico che quella RAI con tutti i difetti che aveva dirà anche una forma
Moralismo
La disputa
In quel Paese non troppo lontano che chiamiamo convenzionalmente primarie fu
Dato positivo un dato negativo è una disputa interminabile io non la voglio aprire qui
Segnalo però che per quanto quella RAI fosse assolutamente intrinseca al potere politico per quanto quella RAI fosse legata in modo ombelicale prima al governo e poi dopo il settantacinque al parlamento e quindi ai partiti
Qualche difformità c'era qualche libertà in più c'era
A Sora affidamenti rassegna quelli che sono stati gli amministratori delegati storici della RAI e il primo era un certo kuala che era signore che poi si fece frate trappista
Il quale
Aveva la intuizione che la RAI proprio per essere l'unica televisione
E quindi per avere il privilegio di operare in condizioni di monopolio doveva rastrellare il meglio che c'era nel Paese tra i giovani
E quindi mi auguro una straordinaria stagione di concorsi
Che portarono
Invidio dietro il video nel nella produzione televisiva una grande quantità di persone note e meno note
Che
Non erano precisamente le assunzioni lottizzate che sarebbero venute negli anni successivi da Umberto Eco faccio due nomi a caso a Bruno Vespa
Entrano in Rai dei signori che non avevano santi in paradiso che venissero regolare concorso che corrispondevano a una certa idea che era molto ambiziosa l'idea che la RAI fosse dovesse essere lo specchio del Paese quindi dovesse
Drenare attrarre a sé le migliori intelligenze migliori talenti che c'erano a prescindere
Dalla loro politica
Poi arriva Bernabei Bernabei fu un direttore che governò la RAI per molto tempo fu un direttore molto controverso
Chi abbia letto le sue Memorie uscite
Qualche mese fa può divertire sia
Rievocare episodi nobili e meno nobili di quella storia fu certamente un uomo di governo di potere per qualche aspetto anche di regime
Può anche però capace anche lui di qualche libertà
Negli annali della televisione italiana
Contabile della registra
Negli annali della televisione italiana TvSette fu uno straordinario esempio di libertà
Di investigazione giornalistica
Che non era precisamente quello che i governi dell'epoca amavano vedere trasmesso
Dava l'idea che anche in quella RAI che pure era come dire un po'a padrone
C'era una possibilità di lavoro
Di una certa indipendente poi venne Agnes venne la Terza Rete
Anche qui
La discussione può essere molto lunga e molto controversa
Però indubbiamente etc
Tutta questa tutte queste successive generazioni
Si sono succedute sul ponte di comando della RAI l'idea
Che si la televisione serviva a far passare un certo messaggio quel messaggio era sicuramente in linea di massima quello più favorevole
Al governo ai partiti ognuno tirava un po'l'acqua al suo mulino
Non era precisamente la cosa più corretta da fare che però accanto a questo c'era qualcosa di più c'era qualche possibilità in più
Comunicazione investigazione
C'era qualche elemento di libertà che secondo me ha fatto sì
Che la RAI
Forse
Anche negli anni in cui cominciava la crisi la fine
Della prima Repubblica
E capace di una sopravvivenza legata anche in parte ha qualche
Tale in Trentino
Voglio dire che
Questa idea è invalsa fuori negli anni su
Per la quale la televisione è una specie di un quello che trasmette quello che manda in onda è oro colato
E quindi quello che conta è impadronirsi del microfono
E affidare al microfono proprio punto di vista le proprie considerazioni di più vantaggioso e contare che sicuramente la conseguenza sia che un pubblico sprovveduto passivi accetta tutto
I chierici e tutto fa tutto suo
è un'idea che contrasta con la storia politica della televisione del nostro Paese perché non abbiamo avuto una televisione che è stata
Campania Anna
Democristiana Pantani Anna cattolica un po'integralista un po'bacchettona
Negli anni in cui sì votare il referendum sul divorzio e nel paese di c'era una larga maggioranza fino
Abbiamo avuto una televisione
A Uto
Partitocratica una televisione sotto stretto controllo delle forze politiche novembre buoni come Luciana la crisi della Prima Repubblica
Abbiamo avuto una televisione nella quale i comunisti hanno avuto straordinarie possibilità di influenza attraverso la Terza Rete
Nel momento in cui cominciata autovettura elettorale del Partito comunista italiano molto prima che cadesse molto per qualche anno prima che cadesse il muro di Berlino
Allora cosa volevo dire attraverso questi esempi che quest'idea un po'ingenua
Che la proprietà della televisione
Determina non soltanto politico per quello basta a vela la televisione averla inverno poterla gestire
Secondo lei democristiano la conseguenza democristiana sedurre comunista la conseguenza comunista
Inoltre sono Zenone della capacità di evocare un pezzetto all'interrogazione tuffarmi nel megafono darà proprio per propaganda politica è quello che in realtà apre con la realtà non abbiamo avuto in Italia due partiti
Loreto sociale la lega che non hanno avuto nessuna possibilità di far senatore nero ragioni
Nel quale produrrà Brucio nel Pavese
A quello seguito vittorie elettorali assolutamente impreviste senza che nessun santo nel paradiso televisivo dessero una mano che condurrà dovrebbero indurre che il rapporto tra quello che viene mandato in onda e Romolo invenduto che sta al di là del teleschermo è un rapporto più libero è un rapporto pubblicato di quanto a volte si pensi
C'è una leggenda che gira anche recente la leggenda che vince sono dati dell'Osservatorio di Pavia
Se sarà venuto qualche volta Starace vedeva la sicuramente citate come da in Commissione parlamentare
Nel novantaquattro Salvatore parla stabili che il Polo aveva guadagnato
Quattro luglio proprio attraverso le televisioni private
Poi
In progressiste in ciò la sinistra aveva guadagnato dopo due minuti attraverso la RAI
Voti che si erano spostati ragione di predicazione televisive da una parte e dall'altra
Questa leggenda prosegue oggi dicendo che le elezioni europee sono andate come sono andate perché che ha fatto gli sport principalmente Berlusconi alla Bonino hanno avuto risultati pericolosi dei commisurati all'investimento
Che hanno fatto nella pubblicità io un'altra credo che questa sia una visione molto
Poco fantasiosa
Molto poco rispettosa dei telespettatori cittadini-elettori che si che si fa non me ne vogliano classificare
Per
Comunque non molto ingenua
Naturalmente tutti
Tutto il mondo politico continua a fare questo ragionamento inopportuna
Cercare di accaparrarsi pezzi
Dei televisione a guadagnare qualche centimetro sulla mappa del potere televisivo perché corpo dando l'illusione implora assicurante che andando in televisione
I propri seguano
Non alta il rapporto tra quello che viene trasmesso e muscolose elettorali sono come ho cercato di uno stabile prima
Fanno parte del rapporto molto labile io credo che la televisione sia decisiva volevo spostare le preferenze personale
L'esempio che viene sempre fatto del il battito del primo grande storico dibattito televisivo quello che nel sessanta prosecuzione Kennedy
E poi ecco di questo tipo
Perfetto
Quella volta andarono in televisione Dussin oriundo era giovane bello abbronzato tirato a lucido l'altro aveva la barba lunga su vada era in palese difficoltà
Che ne dipinse la presidenza degli Stati Uniti per poche decine di migliaia di volte quello che non vengono da questa presenza televisiva quelli che avevano ascoltato lo stesso identico dibattito alla radio avevano deciso che non sono era stato molto più coinvolgente
Ma siccome la maggior parte l'aveva visto in televisione le immagini avevano rovesciato il verdetto allora questo è un caso in cui sicuramente alla televisione ha un effetto forte
Così come la televisione ha un effetto come posso dire di tenuta culturale
Nella caduta delle regioni dell'Est europeo l'effetto della televisione si è fatto sentire
Club ha viaggiato qualcuno in quel Paese ancora prima della caduta del Muro deborda soprattutto nei villaggi di frontiera
Antenne paraboliche attraverso cui quei cittadini si sintonizzare hanno a cuore le televisioni occidentali facevano raffronto tra la propagandato un'ombra che veniva offerta dai loro cugini e dov'è un giovedì questo Occidente sfavillante pubblicitario consumista straordinariamente ricco o benestante
E neanche libero
E nel confronto sciopereranno
Allora non c'è dubbio che la televisione questo effetto Dunga gettata ce l'abbia non c'avrebbero che una influenza come dicono gli esperti subliminale legata alle cose che uno sente dire ma le cose che stanno tra le uniche che stanno nascoste
Beh un'operazione di questo tipo ci sia per sulle grandi trasformazioni epocali dell'ultimo decennio e segnatamente su quella che è stata su quello che è stato lo sgretolamento
Vengono di Berlino su tutto questo la televisione a mio giudizio è stata fortemente decisi da
Mi sembra invece
Molto ingenuo e molto poco fantasioso e anche molto poco veritiera
Continuare a curarsi nella illusione
Che la televisione possono fare la differenza
Tra
I partiti
E quando tornerà a pensare
Che un aspetto in Perù
Una presenza in più al telegiornale tutte le cose sulle quali tutti noi dirigenti politici affanniamo ci danno l'anima abbia una conseguenza così rilevante aggiungo che non abbiano e dietro di usura che assolutamente inadeguato perché ogni sera con Turano lungo tutto dedicate a questo approvino e non è questo che fa la differenza
E la trama del racconto
Che al telegiornale
Come dice Berlusconi pare non abbia cinque mila Berlusconi ne andranno tre mila cinquecento sicuramente divario stridente ma non è un problema
Il problema sta nel fatto che c'è nei telegiornali lo racconto dell'attività del governo che è improntato a un certo grado di ulteriori immobili
Proietta l'immagine di un Paese che non è quello che insomma basta che un abbandono alla stazione Termini e provveda alla stazione Termini raccontata la sera al telegiornale e la differenza cioè si vede ed è quella differenza
Che
Per una volta in servizio che la RAI offre al governo e un danno che produce all'opposizione adesso nomine prossimi concludo su questo nei nei prossimi giorni nelle prossime settimane sarà impegnata in una disputa
Durissima sugli stop e questa purtroppo è giustificata
Perché gli spot sono una forma di comunicazione moderna
Vanno regolamentati ma non è giusto vietarle
Naturalmente
Il dibattito si è così avvelenato che non c'è più spazio per una posizione intermedia per cui la maggioranza Livorno duettare e cercherà di vietarli oggi al Senato ha ottenuto che la legge passasse così
E la l'opposizione che pure dovrebbe lavorare regolamentari finirà per dire Meglio nessuna regola piuttosto che una regola che di fatto solo costituisce solo uno dietro
Questo dibattito amara anche qualche settimana speriamo alla camera di riuscire a correggere la legge perché così come è una legge veramente antidiluviana
Però insisto quello che conta nell'approccio a questi temi
E sapere che non avviene mai questo è l'esperienza che io mi sono andato in quindici vent'anni che servono questi argomenti voglio dire non è che quello che balza all'occhio è quello che fa notizia quel giorno
Rivisitato a distanza di un anno o magari di dieci anni sia stato così decisivo come lo è stato nel momento in cui abbiamo vissuto noi siamo abituati a ragionare sulla televisione degli eventi
Nessun evento sul particolare sul dettaglio di quel giorno pensiamo che ci sia un fatto cosmico
Siccome la televisione due venti ne produce in continuazione
E infatti Cosmacini brucia uno dopo l'altro noi dobbiamo stare attenti
A tutto quello che
L'anello di questa catena
Ecco quell'accordo con prodotto da una considerazione
Che è quella di non soffermarci o troppo sul particolare c'è sempre un episodio che fa scandalo che fa impressione
E nasce l'idea che quell'episodio sia molto più decisivo di quanto in realtà non sia stato l'affetto profondo l'influenza che la televisione esercitato su di noi non è legato a qualche cosa che ricordiamo non è legato a una cosa che abbiamo visto e portato impressa nella memoria
Ma a qualcosa che è entrato di dentro di noi nella nostra immaginazione senza che ce ne siamo accorti
Non credo che la televisione sia il Grande Fratello non credo che sia quello strumento diabolico infernale che raccontava Rural per descrivere un mondo in cui non c'era più libertà e c'era solo questo grande schermo che incombeva sulle punte di sudditi ridotti a rango di
Subiti senza
Credo però che dobbiamo porre una particolare attenzione
Però sono tutti quei condizionamenti tutte quelle influenze che la televisione esercitato su di noi come persona e come cittadini come telespettatori e come parte di un processo produttivo di un processo decisionale democratico
E chiede a cui non ci sia nato a tutti noi sta l'effetto voluto della televisione in vista la conseguenza buona che la televisione ha voluto sulla politica sulla democrazia bariletto ancora sulla vita di tutti i membri io mi fermo qui
Ho messo insieme un po'alla rinfusa argomenti disparati non so bene
Se il vostro interesse sia per sulla prima parte sulla seconda ma sono a disposizione delle nostre domande
Valido
Un piccolo cappello è quello riassuntivo cioè io non ho capito
Esattamente sia della televisione
è uno strumento di controllo del consenso un seppure e è uno strumento che praticamente utilizzabile a seconda delle ceto politico chi diciamo dirige dirige addossato ecco diciamo così e la prima cosa
Cioè è uno strumento che permettimi di controllare e in prospettiva il potere di guadagnare gli spazi politici uno è uno strumento che va lasciato a se stesso e quindi va considerato l'esclusiva menti
Un fattore aziendale cioè un elemento che serve a produrre profitto a produrre analizzare diciamo così guadagni ecco questa la domanda
Le quali noi
Ma guardi al
In quei momenti
La televisione secondo me non è un grande
C'è la quando lo spettatore evitato
Faccio un esempio per fregarmi meglio
Che nel telegiornale
Ci possa essere una forzatura per la quale il ministero a dire una cosa che evidentemente pro domo sua
Sì
Lanciamo altri crimini protesta però non è così decisivi
Chi D'Alema vada una sera da Morandi a cantare canzoni
Quello puntata molto
Perché di come dire lo spettatore non vede di
Concede l'amico di Gianni Morandi
Il quale Morandi fuori un signore mi piace molto
Poteva contestarlo però è un signore che dentro le sue canzoni a un certo mondo
Cioè dei cantori Morandi sono sulla guerra del non solo sull'invasione della Cecoslovacchia
Anche questo non è irrilevante
Perché anche questo poi nell'incontro delle persone
Dai e dai deposita l'idea che invasione del Vietnam
Una roba
Tribunale di non
Lei per l'invasione della Cecoslovacchia
O meno
Stiamo attenti a tutto quello di cui non si accorge
Peso politico dalla televisione non è così schiacciante come pensiamo ma lo è qualche volta
Ma insomma secondo me era tale il contrasto tra la televisione e la realtà
Fin qui
Non era così
Così decisivo come come si voleva erede come forse le classi dirigenti di quei Paesi pensavano
Chi ha vissuto nella Russia sovietica offerto non è che vedeva la Cnn vedeva l'apparato da
Versione televisiva e quindi assisteva alle sfilate sulla Piazza Rossa
Sentiva quest'discorsi interminabili della nomenklatura sovietica
Io però
Torno a bomba perché poi l'argomento è sempre quello non ho mai avuto la sensazione che questa tecnica di impoverimento fosse così utile
Io ricordo forse alcuni di voi lo ricordano quando
Avvenne la rivoluzione in Romania
C'è un quando al balcone a pronunciare un discorso e questo discorso era Pelé trasmesso perché ma buona regola della società comunista era che la televisione forse parte di questo processo di educazione delle masse per cui c'è un rischio parlava e la televisione seguiva diligentemente giornalista italiano mi raccontò un'intervista
Surreale con Ceausescu giornalista della RAI comandata intervistare Ceausescu
Quello pretese domande scritte
E organizzò le risposte scritte per cui questo faceva la domanda
Come fate a lato pose
Sapeva in anticipo
A un certo punto però opulenta
Sì diventava veramente una realtà virtuale
Tutto bello quarta perché serve quelli al bancone sta pronunciando il discorso è la folla cominciava a rumoreggiare comincia a protestare comunicano alla e lui si accorge che la situazione non è sotto con
Poi ricorderete
Però e su quello è
Però è un esempio che deve far riflettere era stata confezionata una messa in scena che doveva essere la più rassicurante
Ha ricavato
Andò in onda
Puntualmente
Durante
Ha dedicato
Ha presente
Doveva essere un rito di convalida del potere e in realtà l'effetto fu esattamente l'opposto quindi io credo che tutta la propaganda tutto l'imbrunimento che è avvenuto nelle televisioni dall'estro
Non sia servito gare di un solo giorno la vita di quei regimi poi certo erano prigionieri di condizioni geopolitiche insuperabili per cui
Non era la televisione che vi poteva liberare
Però la televisione non ha costruito nessun tipo di consenso
Perché poi quando la televisione diventa appunto ma tecnica di di propaganda la propaganda è così abissalmente lontana dalla realtà
Quanto può durare l'imbroglio
Un giorno una settimana un mese poi a un certo punto finisce
Ma non è ora ma i regimi dell'Est non è che si puntellato hanno sulla televisione si punta all'anno su cosa molto più robuste
E all'occorrenza c'erano i carri armati non è che serviva il
Bruno Vespa del per lei sta
Io non lo non lo nego però dico che è molto meno di quanto dice lei e aggiungo che adesso dato che le frontiere sono cadute dato che in nessun Paese sarà più possibile vedere solo la televisione di quel Paese
E il destino di qui in avanti
è tale per cui e difficile immaginare che ci sia come dire un Paese che chiude le frontiere si si può dire io non faccio entrare i libri non faccio entrare i giornali
Però
Sì però anche in Cina ma quanto potete pensare che duri questa situazione dal punto di vista proprio
No lo capisco però cioè il tris c'è come dire in tribuna informazione internazionale
No
Spesso
No
Grasso
Sì io però sono più ottimista cioè credo insomma è chiaro che non è che i i cinesi adesso il quell'esempio per la Cina è molto particolare ma non è che non è più vicino non è che si può immaginare in Cina un miliardo di parabole però
Probabilmente nel nelle grandi città comincia ad organizzarsi un tipo di ascolto che è quello che c'era in Italia negli anni Cinquanta quando nei da mar nelle nelle case del notabile di paese intorno alla televisione si radunavano un po'di gruppi familiari non è che tutti aveva avessero la televisione
C'erano molti più spettatori di quanti fra di quante fossero le televisioni per nucleo familiare perché c'era una sorta di ascolto collettivo e poi ci sono delle forme come dire un po'avanguardisti che
Che secondo me dobbiamo dedurre anche con un po'di di fantasia proiettarla nel tempo cioè quando a Tienanmen la rivolta è fatta da giovani cinesi
I quali inalberano cartelli di protesta in inglese
Beh vuol dire che sanno bene che il loro destinatario non è
Il telespettatore cinese
A cui verranno negate quelle immagini ma quel messaggio lì
Redatto in inglese e non in in carattere
E destinato al circuito internazionale
Ed è destinato al circuito internazionale perché non non si pensa che il signor il messaggio nella bottiglia che chissà quando chissà se un giorno arriverà a destinazione sente e pensa di fare appello a in un sistema dell'informazione globale
Che prima o poi arriverà anche lui
Quindi con questo sarei ottimista nessuno di noi poteva immaginare adesso son passati dieci anni dalla caduta del muro ma se uno torna con la mente a vent'anni fa
Dieci anni prima dalla caduta del Muro quando i russi invadevano l'Afghanistan nessuno poteva immaginare che quel mondo crollasse
Per la cronaca
Certo aveva delle difese prodotta pre
Una delle quali era anche il controllo del sistema dell'informazione ma secondo me insisto non era la principale nonostante questo è crollato allora coi nella storia ci sono dei processi di liberazione
Che qualche volta uno non riesce sul momento a vedere
E che però sono il frutto di cose che sono state messe in circolazione di idee di di di di progetti di
Pavarotti
Che pian piano come una talpa scava nel loro percorso del Po e arrivano a destinazione quando uno meno se l'aspetta quindi in questo io
Invito ad essere anche un po'ottimisti divertono i problemi di casa nostra
Paradossalmente
Noi che abbiamo come dire contrasto più liete tra la televisione e la realtà
Abbiamo forme di condizionamento di propaganda meno grottesche
Noi paradossalmente siamo più esposti noi rischiamo di più questo tipo di condizionamento però se devo vedere le cose in prospettiva io dico che si va verso una forma di liberalizzazione che dall'informazione poi si trasmette alla politica i diritti di cittadinanza
Poi parliamo sempre di informazione limitatamente alla televisione ma poi ci sarebbe da aprire tutto il discorso
Delle forme di comunicazione legate al computer che sono un'altra occasione di liberazione in più perché lì il rapporto non è più dall'alto in basso il rapporto è assolutamente paritario
No tutto questo per dire che non è che non vede problemi che però c'è una tendenza positiva
Che troverà ostacoli difficoltà ma è una tendenza secondo me che va nella direzione giusta
Corpo contundente
Mi sia
Stima
Ma io la considero una battaglia di libertà e di modernità
Insomma
Gli sport siano una forma moderna di comunicazione
Regolata limitata
Resa accessibile
Alle forze politiche non per sproporzione di denaro quindi credo che alcuni paletti vadano messi
Ma questo trovo che la linea del governo di proibire gli spot
Completamente durante la campagna elettorale sia assurdo perché il governo dice
Quando non c'è campagna elettorale gli spot si possono trasmettere a condizione di metterli in orari e posizioni tali da essere praticamente inutili
Quando poi si arriva in campagna elettorale cala il sipario e non c'è più nessuna possibilità di disposto
Io questa posizione la troppo
Come ho detto prima antidiluviana
Quattro segnalarlo che non passa giorno
Che il Governo non faccia una comunicazione istituzionale
Per la quale
Il più scambi info dei suoi ministri
Ha modo di dire quello che sta facendo quello che magari non sta facendo ma vuole far sembrare che stia facendo quello che sta facendo nel modo sbagliato ma vuole far sembrare che stia facendo nel modo più splendido
Cioè c'è una comunicazione anche questa surrettizia
Di cui il governo si è avvalso a piene mani per cui basta accendere la televisione la sera e cioè un ministro che fa un comunicato in cui spiega quant'è bella l'apertura dei musei quant'è bella la difesa delle foreste quant'è bello insomma le mille cose
Che il Governo fa e che non sono mai neutrali
Per cui trovo che questa possibilità di sport che il Governo riserva se e nega l'opposizione configura un problema di libertà non c'è dubbio poi io
Su o come dire parole più blande del mio amico Gasparri non dico che è una legge nazista come ha detto lui però insomma è una legge che sicuramente limita un diritto
Un diritto che va regolato quindi io credo che alcune regole si debbano fissare ma il modo migliore di non arrivare a niente
è quello che ha scelto il governo di dire si vieta tutto costringendo l'opposizione a dire al contrario tutto è permesso
Probabilmente è sbagliata l'una e l'altra cosa ma sicuramente più sbagliata quella del governo
Sono legislazioni su sono legislazioni complicate diciamo questo che nella maggior parte dei casi non dappertutto però nella maggior parte dei casi gli spot sono vietati
Naturalmente questo è un argomento che la maggioranza usa legittimamente a piene mani trascurando però per alcune differenze e io ne cito due
Primo
Negli altri paesi non c'è un servizio pubblico
Scende in campo così massicciamente
Perché questa è una bella differenza
Secondo negli altri paesi c'è una tradizione di alternanza dei partiti delle coalizioni che è molto più radicata noi stiamo costruendo una cosa che è fragilissima
Che rischia la polmonite ogni colpo di vento
E non ci dimentichiamo che noi abbiamo raggiunto o abbiamo pensato di aver raggiunto l'alternanza al bipolarismo questa condizione
Che assolutamente normale negli altri paesi europei da qualche anno ed è una condizione continuamente minacciata
Perché oggi ci governa una coalizione che è fatta da una parte che è stata votata dagli elettori un altra parte che è stata votata dai lettori che pensavano esattamente il contrario allora
Lo dico non per buttare tutto in politica ma perché indubbiamente questo processo va sostenuto non è continuativo che si arrivi al traguardo che tutti diciamo di volere
Di due coalizioni o addirittura due partiti che si fronteggiano come avviene in Inghilterra come avviene in Francia e un giorno vince l'uno un giorno vince l'altro e non succede nessuna tragedia se si perde
Qui da noi questo processo è un processo a rischio
E tanto più a rischio perché chi vince tende a pensare che lo stato diventa cosa sua
E dentro lo Stato c'è una RAI che molte volte incline ad assecondare questa tendenza allora
Gli spot sono un po'un'arma di difesa che l'opposizione si è data
A fronte di questa preponderanza che c'è nell'uso delle risorse pubbliche da parte dalla maggioranza
L'ho detto prima noi siamo complessivamente un sistema di informazione immaturo squilibrato
E anche
Un po'brutto per usare la parola più facile che mi viene in mente questo sistema va modernizzato
Non possiamo accettarlo così come
E però mi sembra anche legittimo che l'opposizione pretenda di avere nella trasformazione di un sistema nella quale nel quale la maggioranza a una parte molto maggiore di quanto abbiamo noi
Dopo
Insomma
E
Lega
Panucci Carlo Giovanardi
Non è vivo su una sana Asso e malgrado nel settantanove
Ma lasciata
Lo strumento istanza ma
Mai
Priorità
Secondo lei tutti cioè
Se
Comunque su
Fra
La
Il gioco
Senta
Un sistema prezzo del gas e aree ha controllato invenzione
Davanti
Capita imprenditore
No
Qui attesi diciamo
Sì evoluzione
Ipotizzare tra
Diverso Carnia cioè
Controllo oggi
Grazie
No significa
No no io sono decisamente più ottimista
Ma sono ottimista per cui questo
Ricordo questo cioè
A passate in rassegna in questi anni
Pensate a quali conseguenze avrebbe dovuto produrre e ha come per invece sono andate le cose
E c'è secco sì
Intendiamoci nessuno
Deve sottovalutare le possibilità di influenza di un mezzo che intra tutte le sere nelle nostre case c rovescia addosso tonnellate di di di di argomenti di parole di suggestioni però ogni volta
Noi abbiamo come dire immaginato e drammatizzato effetti che poi sono stati più blandi di quelli che si pensava
Ed è tutto sommato quella che è stata la nostra libertà
Anche la possibilità di essere come dire politicamente eticamente civilmente imprevedibili
Noi l'abbiamo difesa nonostante
La televisione come dire ci indirizza se da una parte o dall'altra insomma abbiamo sempre scelto credo come cittadini il nostro percorso
Poi certo previsione una presenza ingombrante si fa sentire
Adesso perfetto
Ma l'effetto non è quello di ridurci ad una condizione come dire un po'di autonomi
Totalmente nelle mani dei padroni dell'etere
Così non è il il petto lo sarà sempre meno mano a mano che la televisione è proprio vera verso forme specialistiche verso forme meno generaliste
E quindi avrà in meno questa suggestione che ancora oggi ha in Italia di essere una specie di focolare intorno a cui tutte le famiglie si radunano in presenza di grandi appuntamenti ecco questa condizione
Tra qualche anno non ci sarà più
Tra qualche anno saremo noi a Scelli Arci la nostra televisione il nostro palinsesto
Non a farci guidare dal telecomando
Ma a come dire impugnare il telecomando come uno strumento di scelta del tipo di programma che vogliamo vedere del tipo di rapporto che vogliamo stabilire con la televisione a farci il nostro palinsesto
Il destino e questo qui è un destino che configura una molto maggiore responsabilità
Ma contiene anche una molta maggiore libertà
Ed ero stanca