2° Congresso Nazionale del PDS (Roma, Palaeur, 20-23 febbraio '97)

Nelle posto
La prima parte della seduta di oggi sabato sarà dedicata a interventi gli esponenti del Forum della sinistra
Che è stato istituito il venti dicembre dell'anno scorso
Si è riunito varie Walter lavorato in questi mesi continuerà a lavorare perdere e ed era lavorare secondo un percorso che parallelo ma collegato al nostro congresso per portare in conclusione alla stesura di due son di due principali contributi un documento di tipo programmatico e utile documento di tipo politico sulla formazioni politica ASP
Del primo gruppo il gruppo che lavora sulla documento programmatico e e coordinatore e l'onorevole Giorgio Ruffolo mentre del secondo gruppo e coordinatore l'onorevole Cabras a Trenno
Diversi interventi di esponenti del Forum della sinistra delle diverse anime delle diverse culture politiche nelle diverse tradizioni anche culturali tiene nel faldone della sinistra sono presenti si confrontano in un lavoro di scambio e di collaborazione che ha appunto lo scopo di portarci alla costituzione di una formazione politica unitaria e morale della sinistra
Io lo chiamo per il primo intervento l'onorevole Gian Franco Schietroma
E forse non è ancora arrivata in sale allora chiama l'onorevole dealer Bordon
Veltroni
Ci ricordava ieri esiste ancora la differenza tra destra e sinistra credo però che occorre che oggi ricordiamo nel medesimo tempo che esiste una nuova coppia oppositiva
Conservazione innovazione in Italia in questi anni si è infatti prodotto a una richiesta di Condé cambiamento sostanzialmente positiva pure con qualche caduta qualunquisti che ha che ha prepotentemente messo in discussione il meccanismo di una democrazia bloccata e i suoi frutti bacati questo desiderio di cambiamento ha trovato diversi e spesso contraddittori terminali politici rimanendone spesso tradita e delusa questa richiesta di cambiamento però è collegata alla stessa possibilità non soltanto di entrare in Europa ma di rimanere in Europa in un'Europa che come è stato ricordato in questi giorni in Europa che non è fatta solo di parametri economici ma anche di comportamenti quotidiani di efficienza di efficacia della pubblica amministrazione di regole certe e di rispetto di queste regole
Ricollegato a chi lavora nella qualità
Sia esso lavoratore dipendente o lavoratore autonomo il quale sente sempre di più i limiti la vera e propria camicia di forza delle incrostazioni e delle superfetazioni di cui questo nostro Paese è spesso vittima ecco dunque dove si salda la questione del cambiamento con quella della grande riforma e comunque dove però si può entrare anche in forte rotta di collisione se i metodi e le abitudini le forme della politica continuano a rimanere immutate
L'Ulivo è stato ricordato è stata una novità io aggiungo una grande novità che ovviamente va ben oltre quei settecento mila cittadini che lo hanno votato nel maggioritario senza avere votato i partiti che lo componevano nel proporzionale perché attraversa anche il voto dato a quegli stessi partiti che dalla scelta dell'Ulivo hanno ricevuto nuova linfa e vitalità ma è ancora oggi così si può onestamente dire che l'Ulivo avrà pienamente corrisposto a quanto i nostri comportamenti avevano fatto presagire in campagna elettorale ha già risposto mi pare autorevolmente il vicepresidente del Consiglio ricordando che paradossalmente al governo dell'Ulivo è mancato l'Ulivo la domanda e quindi retorica la risposta è ovvia non completamente questo e dunque il problema e qui sta il punto e non nella discussione del tutto accademica e spesso fuorviante se trasformare l'Ulivo in un unico partito politico che oggi questo non sia all'ordine del giorno e del tutto infatti evidente anche se ciò non aggiunge né toglie nulla a quelli che come me che come noi pensano che sullo sfondo possono ben starci questo obiettivo e questa ricerca ma se oggi il problema non si pone e dunque non ha senso agitarlo astrattamente qualche volta strumentalmente come una clava ciò non risolve il fatto che l'Ulivo non può neppure essere come rischia di essere una pura e semplice sommatoria tra i partiti in una vecchia logica di coalizione di governo
Silla e carri di come si sa sono vicine eppure da lì che dobbiamo passare dando organizzazioni alle regole a quel valore aggiunto che l'Ulivo può costituire trasferendo alla coalizione parte della soggettività politica che tradizionalmente appartiene ai partiti
L'Ulivo non è infatti un'invenzione astratta
E stato e deve rimanere un luogo nuovo della politica che non si pone in contraddizione con i partiti che lo costituiscono ma che nello stesso tempo è qualcosa di più nella loro semplice giustapposizione
Se non facessimo così sarebbe un grave errore l'ultima risposta ed anche la peggiore che potremo dare alla grande richiesta di cambiamento la politica come grande relazione tra gli uomini oggi non si salva
Se non è in grado di ripristinare un canale serio di comunicazione
Di uscire dalla trappola dei micro linguaggi divini venire risposta concreta e progettualità comprensibili
L'antipolitica
Di cui spesso si è parlato non è il nuovo che avanza
Ma è la naturale faccia della stessa medaglia della vecchia politica la risposta nell'uso distorto e caricaturale non è quindi regredendo ad una sorta di lingua morta della politica che essa si combatte
La politica non si salva con il richiamo al simulacro della politica ma con il recupero di qualcosa che dia la politica di nuovo il valore al timo del massimo esercizio democratico nel governo di un Paese
O l'Ulivo saprà confrontarsi a questa altezza su questo o non ce la farà ove esso saprà coniugare le diverse matrici diversi filoni del progressismo democratico e nello stesso tempo però saprà andare oltre
Qui ed oggi o esso rincorreva un dibattito tutto e solo nominalistico tra quanti sono schierati per il partito democratico all'americana
E quanti lo sono per il partito socialdemocratico senza accorgersi che né l'una e nell'altra esperienza
La contaminazione ormai avvenuta tra il comunitarismo cristiano del pensiero liberaldemocratico e quello democratico socialista
Ha ormai prodotto tali e tanti mutamenti da fare fatica a riconoscere immessi quei modelli astratti a cui spesso controprove in Charlie's mo'qui in Italia ci rifacciamo
E senza accorgersi che proprio l'esperienza dell'Ulivo con le sue novità radicali a fornire a quegli stessi partiti un'esperienza da conoscere e su cui riflettere
Alleanza democratica era nato nell'ottobre del novantadue per questi medesimi obiettivi
Nel suo manifesto fondativo affermavamo di credere che ci fossero ormai le condizioni per costruire una grande alleanza democratica che si ponesse come punto di riferimento per tutti gli italiani
Essa dicevamo
Non poteva che nascere dal superamento delle vecchie appartenenze e costruirsi nell'incontro e nella ricomposizione dei tre grandi filoni culturali del progressismo italiano
Quello cattolico quello laico quello socialista coniugando l'etica della responsabilità con quella della solidarietà e con quella dell'ambientalismo
Non era dunque un nuovo soggetto partitico ma un movimento politico per la riaggregazione
E se anche qui e là nel tempo
Più di qualche volta abbiamo pagato impegno le tentazioni della pratica micro partitica non abbiamo mai perso definitivamente la cognizione che tutto ha vi poteva diventare tranne che l'ulteriore prodotto di quella frammentazione
Ancora oggi come avete sentito
Ieri direttamente dalla sua voce assieme ad Antonio marchiani go diamo vita l'Unione democratica per rappresentare al meglio quella parte della tradizione della sinistra che solo in parte era presente nel PC ma che non si esauriva nel PC e che si ritrovava i si ritrova in due filoni quello laico azionista e quello liberale socialista
Sulla base di questa esperienza noi ci accingiamo a confrontarci nel forum mantenendo ovviamente le nostre valutazioni critiche e qualche preoccupazione
Che il tutto non finisca per essere solamente una raccolta di gruppi dirigenti senza capacità effettive di rappresentare ogni più lontano angolo di una sinistra diffusa democratica e moderna che è ben più vasta di quanto ancora oggi nel forum riusciamo a rappresentare c'è infatti il rischio evidente che accelerando i processi il quadro Sire stringa e non si allarghi così il consenso
Come c'è l'altro rischio che la forte ripresa di identità
All'interno dell'Ulivo di due aree così ben definite come quella del cattolicesimo democratico rappresentato dal Partito popolare e quella della sinistra finisca per dare spazio a chi riproporrà l'inconciliabilità strategica di queste aree giustificando l'attuale alleanza solo in termini strumentali e tattici pur tuttavia siamo qui perché oggi è ancor più difficile comprendere quanto altro Di Serio vi sia nel panorama politico per tentare una strada che pure si presenta comunque mille e mille incognite
Cercando di mantenere
Quella funzione edicolante di propulsione che prima ricordavo nei confronti della prospettiva dell'Ulivo e se la politica è anche il rapporto con la realtà effettuale a me pare che possa valere la pena provarci specie se avendo la cognizione dei limiti
E dei pericoli sapremo elevare la nostra ricerca e i nostri comportamenti non già al contingente ma l'esigenza di quella grande e straordinaria trasformazione di cui ha più che mai bisogno l'Italia grazie
Do ora la parola Gianfranco Schietroma si prepari Paolo Cabras
Compagno Presidente compagne e compagni
Grazie per l'invito al vostro congresso
Un congresso che per certi versi versi consideriamo anche un po'nostro perché una cosa è certa non possiamo ritenere uccisi soltanto semplici ospiti
In un'assise come questa in cui la parola socialdemocrazia sembra aver assunto un ruolo centrale e proprio per l'enorme importanza politica della proposta di D'Alema
Il nostro non sarà solamente un saluto formale
Noi socialdemocratici infantili intendiamo innanzitutto ribadire da questa tribuna che con l'animo e con i fatti siamo con voi
E non siamo tra quelli che stanno con voi soltanto dopo il successo elettorale dell'Ulivo lo eravamo da molto prima abbiamo per questo addirittura estromesso un segretario nazionale il mio predecessore
Abbiamo vissuto insieme con voi l'esperienza del patto federativo della sinistra e quella della coalizione dell'Ulivo
Cinquant'anni fa fumo divisi quando Saragat a Palazzo Barberini fu motivato dalla convinzione che lo sbocco europeo era l'unica necessaria premessa della conquista della democrazia e del socialismo
Oggi a distanza di cinquant'anni
Siamo finalmente uniti nel condividere insieme l'opzione europeista il crollo del comunismo internazionale ha infatti reso possibile questa nuova formula dell'Ulivo
In cui la sinistra assume finalmente per la prima volta in modo unitario responsabilità di governo alleandosi peraltro molto significativamente con quella parte delle forze di centro più sensibile alle istanze sociali
Finalmente tutta la sinistra è al Governo e dobbiamo innanzitutto difendere e rafforzare questa grande novità con senso di responsabilità nell'interesse generale del paese
E veniamo al forum della sinistra e dalla cosiddetta Cosa due
Care compagne cari compagni voi sapete che a riguardo circa un mese fa ricordando di cinquant'anni di Palazzo Barberini ho curato sinceramente a Massimo D'Alema pur nelle difficoltà oggettive che provengono dal passato
Di essere il Saragat del due mila
Se così sarà saremo certamente al suo fianco
Proprio in questi giorni una voce autorevole a sinistra
Ha invece definito il PDS un partito liberaldemocratico affermando che D'Alema il nuovo Ugo la Malfa
Se ciò fosse vero le nostre strade sarebbero ovviamente diverso perché noi siamo socialdemocratici e non liberaldemocratici
E conseguentemente siamo fortemente motivati a difendere lo stato sociale a salvaguardare pensioni e sanità ad eliminare totalmente tasse ingiuste come quelle sulla prima casa
Noi sosteniamo lealmente il governo Prodi anche perché ha perseguito l'obiettivo pulita prioritario dell'Europa rispettando però lo stato sociale le pensioni la sanità ed alla fine dopo qualche discussione anche la prima casa
Siamo convinti che i compagni del PDS non vorranno abbandonare questa impostazione e queste battaglie peraltro tipiche dei partiti socialdemocratici di tutta l'Europa
Se così sarà sarà certamente più facile realizzare insieme il progetto della Cosa due
A questo riguardo vogliamo essere estremamente chiaro noi socialdemocratici abbiamo ribadito una scelta di campo storica e irreversibile quella della coalizione di centrosinistra
Non siamo quindi interessati ad esempio a liste di area socialista che si pongano al di fuori dell'Ulivo
Riteniamo invece che liste di area socialista all'interno della coalizione di centrosinistra potrebbero essere utili
Peraltro se Giuliano Amato fosse disponibile
Sempre nell'ambito dell'Ulivo
A capeggiare un Raggruppamento socialista comprendente appunto i socialisti di Boselli ai laburisti di Spini
Noi saremmo certamente favorevoli a parteciparvi anche perché siamo convinti che potrebbe essere questo il modo per recuperare una parte dei tanti voti socialisti e socialdemocratici che negli ultimi anni sono andati a Forza Italia o si sono astenuti
Questo non vuol dire che siamo pregiudizialmente contrari alla Cosa due
Anzi al contrario abbiamo inviato tre osservatori al Forum nazionale ed abbiamo lasciato ampia libertà ai compagni nelle varie sedi locali di partecipare anche a pieno titolo
Noi ripeto con i fatti siamo con voi siamo già alleati collaudati e non a caso personalmente ho aderito subito al gruppo parlamentare della sinistra democratica
Il problema è un altro si tratta di valutare se un'immediata partecipazione
Nostra e dei socialisti al nuovo partito della sinistra sia davvero utile e cioè se sia tale da poter raggiungere voti all'Ulivo
Anche perché forse una maggiore gradualità nel processo di unificazione della sinistra e consideriamo comunque un obiettivo ineludibile
Potrebbe alla fine portare maggiori consensi alla coalizione di centrosinistra
In ogni caso sin dal mille novecentottantanove il risultato che intendiamo perseguire è quello di favorire la nascita di una grande forza socialdemocratica che dia sostegno all'azione comune che svolgeremo domani in Europa insieme con gli altri partiti socialisti e socialdemocratici europei
Caro Presidente care compagne e cari compagni grazie per la cortese attenzione e auguri affettuosi di buon lavoro
Parola Paolo Cabras si prepari Giorgio d'oggi
Nuova formazione politica della sinistra riformista alla quale il Forum sta lavorando
L'altra faccia della riforma istituzionale che impegna il Parlamento senza la riforma della politica e dei partiti non ci sarà una forte democrazia dell'alternanza
La pluralità della sinistra che vogliamo emerge dalla storia delle culture della sinistra italiana che è una storia di percorsi diversi di conflittualità ma anche di valori condivisi e di scelte comuni
Nella nuova formazione verrà superata la divisione ideologica della sinistra italiana
Si sfideranno prospettive diverse per il cattolicesimo democratico che si è espresso a sinistra dentro e oltre l'orizzonte di partito
Sì apriranno opportunità nuove per le correnti riformatrici d'ispirazione liberaldemocratica
Le culture di riferimento del riformismo non operano per una giustapposizione
Hanno preso atto che il sistema di fratture culturali e sociali all'interno e la divisione internazionale all'esterno appartengono ha una storia conclusa
è una politica per la situazione ai tempi nuovi richiede una nuova identità collettiva parliamo di riforma della politica dei partiti e reagiamo alla declamazione di una politica antagonista dei partiti o all'evocazione di una società civile contrapposta ai partiti e dotata di capacità Salvi
Abbiamo sotto gli occhi gli affetti di questo vento dell'antipolitica che ha soffiato robusto dopo la stagione della corruzione e dell'intreccio fra politica e mafia fra politica e affari
Il falso movimento di una politica contro i partiti ha generato il partito azienda i partiti virtuali e una dissennata proliferazione di formazioni politiche
Sollevando umori regressivi che tendono a ritorno alla proporzionale come leva per scardinare quel tanto di bipolarismo che ci siamo dati non è solo il passato della frammentazione politica che dobbiamo evitare
Ma dobbiamo anche evitare di replicare in qualsiasi modo lo scenario noto della prevaricazione dei partiti sulla società e dell'occupazione delle istituzioni
La necessità di un inizio nuovo indica il partito come forma alta di servizio alla comunità e di parte e strumento di partecipazione popolare
Per la nuova forma partita lo indichiamo il modello federativo non significa una confederazione di partiti maggiori e minori uniti da un patto politico e da solidarietà elettorale
Il modello federativo Stars significare che i soci fondatori del nuovo partito
Aderiranno come soggetti collettivi e che tale forma di adesione sarà estesa anche ad associazioni
Circoli culturali movimento
L'aggregazione viene oggi fra forze diverse per storia e peso politico organizzativo
Tenendo conto della grande realtà che è rappresentato dal partito democratico della sinistra un partito radicato nella società strutturate diffuso su tutto il territorio nazionale
Questo non può essere un ostacolo perché è comune la volontà di Jarod vita all'esperienza unitaria che non mortifichi i valori delle culture di riferimento
L'obiettivo che ci siamo posti richiede un modello di partito più flessibile
In un partito a base pluralista le regole della convivenza interno concorrono non solo offrire garanzie agli associati alle componenti politico-culturali presenti ma arricchiscono il confronto interno senza promuovere per questo compartimentazioni e organismi paralleli
Le diverse culture politiche dovranno avere opportunità di organizzazione di iniziativa sui temi politici e programmatici e il partito dovrà assicurare il mordi e l'esercizio di questa presenza
Mentre non posso non potrà interessare a nessuna componente di figurare come la riserva indiana confinata in un recinto simbolico nella fase iniziale alla nuova formazione deve garantire la pari dignità alle aree politico culturali costituenti e rendere visibile il carattere pattizio fra più soggetti questa fase di transizione una fase delicata
Ma segnaliamo che la bozza di statuto del congresso del Partito democratico della sinistra è in sintonia con le esigenze che io ho ricordato questo testimone un approccio aperto e mi auguro che il congresso nel varare definitivamente lo Statuto
Lo mantenga in collegamento con l'insieme di regole di indicazioni che verranno dal Forum della sinistra
Il carattere originale di un partito che unifica nell'impegno culture diverse contribuirà alla razionalità e alla laicità della politica rispecchia tutta le vecchie appartenenze e influenzerà positivamente il rinnovamento politico istituzionale
La nuova formazione politica deve avere un solido ancoraggio nella sinistra europea e mondiale a sua volta plurale e per noi significa il riferimento all'Internazionale socialista
Un partito di una società sviluppata dell'Occidente non può non allargare i propri orizzonti per intrattenere relazioni essenziali all'agire politico
Il modello federativo ispira l'articolazione interna del partito che immaginiamo con un'autorete che comprende la struttura territoriale
Il gruppo parlamentare a livello locale i gruppi consiliari e le sezioni di approfondimento dei temi specifici il partito struttura è presente sul territorio
Ed è dotato di grande autonomia sulla regolamentazione l'organizzazione e la gestione dei compendi rappresentanza
Ci dovrà dovranno essere stabilite poche regole a livello centrale demandando alle Unioni regionali l'ulteriori e regolazione rispettando esperienze e tradizioni specificità delle diverse realtà
Accanto al partito struttura sarà garantita una speciale autonomia dei gruppi parlamentari che riflettono il rapporto con il corpo elettorale in un sistema maggioritario in un quadro di responsabilità tenuto conto della realtà di coalizione
Il terzo polo d'articolazione riguarda l'istanza di partito impegnate nell'elaborazione del programma su determinati temi e settori della vita sociale
Queste istanza dovranno essere aperti alle competenze alla professionalità
Allargata ai non aderenti al partito e capaci di realizzare uno scambio intorno a temi specifici a progetti con il sindacato collasso cioè
Joni con i movimenti del volontariato nel rispetto della reciproca autonomia con la volontà che questo confronto non sia episodi
I settori tematici devono diventare anche il luogo del confronto col movimento dell'Ulivo
Inteso come esperienza unitaria della coalizione di governo
La nuova formazione si colloca saldamente la mente all'interno della coalizione dell'Ulivo
Questa coalizione ha significato un grande progresso rispetto ai patti fra partiti consueti nella trascorsa esperienza repubblicana è nata attorno a un leader si è data un progetto per governare il programma di base ha popolato energie e risorse umane e si è presentato al giudizio degli elettori ottenendo la fiducia
è importante mantenere coesa la coalizione
Riflettere insieme sull'azione di governo comunicare con i cittadini e mantenere il coinvolgimento di quanti pur non aderendo a formazioni politiche si sono mobilitati per la vittoria del centrosinistra
è giusto impegnarsi perché la coalizione diventi come tale un soggetto politico dotato di relativa autonomia ma non un partito
Sarà necessario stabilire nella coalizione un sistema di regole condivise a cominciare dalla scelta della premiership e dalle candidature comuni
Il partito unitario della sinistra dopo aver dal canto suo regole trasparenti per la vita interna e su talune scelte di programma di orientamento sarà opportuno interpellare gli scritti anche attraverso un referendum
Nel futuro sarà opportuno prevedere l'elezione diretta del segretario del partito da parte degli iscritti
Per la designazione dei candidati alle cariche rappresentative si segnala la necessità di promuovere la sperimentazione di elezioni primarie lasciando agli organi regionali del partito l'adozione delle regole per disciplinare tempi modalità e procedure
è prevista l'istituzione di una fondazione per la ricerca la lavorazione culturale e politica con riferimento all'identità del partito la Fondazione avrà anche il compito di formazione dei quadri dirigenti dei rappresentanti nelle istituzioni
Queste sono talune linee del nuovo progetto politico sulle sulle quali nel forum si è svolto un confronto ricco di analisi e di proposta
Mentre ci accendiamo a redigere un documento definitivo attendiamo di conoscere compiutamente il contributo del congresso del Partito Democratico a sinistra questo congresso come il lavoro del Forum contribuì a monte ad avvicinare il nostro obiettivo
è un obiettivo ambizioso sicuramente non è facile
Pur venendo da storie ed esperienze diverse il solo fatto di esserci messi in movimento insieme è un evento carico di novità e di speranza grazie
Ma parola Giorgio Bogi si prepari Giorgio Ruffolo
Il tempo previsto per gli interventi pretende che si scandisca hanno sui nodi fondamentali per ragionamento allora io mi riconosco in una corrente politica quella azionista repubblicana di origine risorgimentale di tradizione culturale europea
Questa corrente della sinistra italiana accanto a quella di origine marxista è stata una parte rilevante nella vicenda politica di questo secolo dalla lotta al fascismo alla resistenza
Dalla battaglia per la Repubblica allo sforzo poi fallito della programmazione dello sviluppo economico
Dall'impegno per la salvezza del Paese nella solidarietà nazionale all'impegno per l'unione europea
Una degli elementi che ricorrono frequentemente nel dibattito politico culturali è perché la sinistra
Nelle grandi società industriali democratiche
è indispensabile la presenza di una formazione politica capace di raccogliere le istanze di giustizia sociale di avere il senso improponibile della sofferenza sociale e della esclusione civile
Di mantenere con continuità il perseguimento dell'obiettivo della massima cifra storica di libertà
Questo perché una forza politica di questo tipo garantisce coesione sociale e modalità di governo democratico dello sviluppo economico è per questo che una forza politica di questo tipo si candida da solo e o in alleanza al governo del Paese commesso il fatto il ventuno di aprile nel meccanismo di grande contrapposizione politica cosa c'è oltre questa forza c'è il darwinismo sociale della destra
E poi c'è una formazione politica della sinistra di tipo come si dice antagonista la quale è in realtà un avversario da sola facilissimo da battere per la destra
Il problema della forza politica di sinistra di governo e riassumere le varie istanze non protesta Tagliamento in maniera antagonistica come sistema ma riassumerle nel Complesso di una politica di governo
In Italia la costruzione di questa forza politica è iniziata più tardi che negli altri Paesi dell'Occidente
Il problema che abbiamo adesso è capire quali sono i passaggi che ci portano al compimento di questo percorso iniziate sì certamente con la svolta dell'ottantanove del PDS ma non solo con quella
Che che cosa sono gli estremi della realtà che condizioneranno le caratteristiche il modo d'essere di questa forza e che cosa sono le modifiche dialogico culturale piede con otterranno le caratteristiche perché la modificazione della realtà alla quale si applicherà questa forza politica è stata così intensa che gli strumenti storici adottati precedentemente risultano oggi inadeguati ma non so il compromesso socialdemocratico che fu certamente uno degli estremi di massimo livello del secolo che si sta concludendo
Del della lotta tipica della sinistra per l'eguaglianza la sicurezza sociale
E naturalmente compromesso dalla modificazione dei connotati del capitalismo che non dà più nazionale dallo scomporsi del rapporto tra lo sviluppo capitalistiche la possibilità di ridistribuire la ricchezza che viene prodotta così come onestamente risulta un'idea di guappi gli stessi elementi storici della della politica d'la liberaldemocrazia di sinistra oggi non applicheremo la programmazione democratica come la proporrò quando è mia proposta negli anni Cinquanta
Non immaginiamo oggi un'economia duale mista pubblico-privato come immaginavamo negli anni Cinquanta
Questo non significa all'interruzione del processo storico nella perdita di memoria rispetta i fatti precedenti ma è l'elemento di inevitabile adeguamento della forza politica una realtà radicalmente modificata
E l'altro elemento che inciderà e la fine delle ideologie ma per darvi un'espressione sintetica non ha più senso parlare di modelli finali di società
L'unica cultura che resiste e la cultura critico scientifica che non mi accidentalmente è stato il motore dello sviluppo delle grandi società moderne
Ed è come dire la cultura che sta alla base del meccanismo di riformulazione di una nuova grande sinistra di una nuova grande sinistra per cui ogni tentativo di conservare elementi oggi superati risulta certamente erroneo devo dire che trovo veramente incredibile che residui di ideologismo immagino che applicarsi
Al riequilibrio degli scompensi tempo indurre un capitalismo con un eccesso di spontaneità significhi rinuncia dei valori e rinuncia alla critica della società
Ma non sono questi i termini il contrario vivere in queste società come una forza di sinistra presuppone di aver il re o un complesso di valori il perseguimento dei quali può vedere la modificazione degli strumenti operativi che utilizziamo se questa è l'analisi fondata come a me sembra onestamente
Ma allora non si giustifica più la frammentazione della sinistra in organizzazioni autonome
Le quali risponde avessero corrisponderebbero solo ad esigenze contrattualistiche delle piccole formazioni e tenderebbero a fissare i connotati storicamente superato
Mentre invece il problema è un giacimento culturale rispetto a quella che è la nuova situazione che la realtà ci propone
Quali sono i problemi rispetto ai quali la sinistra dimostrerà la sua adeguatezza e le sue effettive caratteristiche ma sono certamente la crisi dell'occupazione e la crisi dello stato sociale che sono peraltro strettamente legate uno all'altro
E rispetto a questi problemi la sinistra manifesta la sua adeguatezza in questo momento
è chiaro che se fallisse rispetto a questi verrebbe talvolta
Che cosa si pretende per l'occupazione ma nel meccanismo di mondializzazione di cui parliamo spesso si pretende che il sistema economico conservi competitività e da questo punto di vista l'Europa non è un obiettivo è la condizione fondamentale perché si possa essere competitivi nello scenario mondiale
E quindi immaginare che come dire i vincoli di Maastricht siano un passaggio imposto ci dà dai banchieri è un errore di valutazione
Perché invece sono la condizione per costruire l'Unione europea senza la quale la nostra possibilità di stare nella competizione le si ridurrebbe consistentemente e la possibilità di perseguire l'obiettivo di superamento della crisi dell'occupazione verrebbe meno quindi l'unione europea a la caratteristica della condizione fondamentale per la competitività ma anche come condizione fondamentale per incidere politicamente sui grandi fenomeni in corso e quindi questo è il meccanismo che nel momento in cui la sinistra assume assume come dire l'Unione europea come la condizione fondante del suo comportamento politico in quel momento crea le condizioni per un grande salto politico di qualità del suo progetto programmatico di modernizzazione
E naturalmente il problema della occupazione dell'occupazione di tutti i suoi ceti come elemento fondante della nuova società
E legato allo stato sociale perché non avremmo alcuna possibilità di riformulare non di riformare di riformulare uno stato sociale al quale noi dovremmo affidare obiettivi non meno importanti rispetto al nuove prospettive alle nuove condizioni di quelle che affidammo appunto nel nel secolo che sta finendo allo stato sociale che giustamente possiamo definire Vecchio ma se noi non abbiamo un'occupazione sufficientemente diffusa la possibilità di realizzare uno stato sociale di queste entità
Finirebbe sulla linea dello zero ecco questa è la dimensione con la quale si confronta la sinistra
La concezione della cultura critico scientifica come strumento fondamentale appunto come vi dicevo non non porta alla negazione dei nostri precedenti ma portale si senza dei meccanismi di adeguazione degli strumenti rispetta gli obiettivi che conserviamo e dalla nostra forte intenzione di impedire che la società si squilibri con elementi distrutti di sofferenza sociali insopportabili
O con escluso di civile che non potremmo condividere un'ultima osservazione voglio fare che mi sembrava espressa con grande precisione da Cofferati ieri
Giungere a questi obiettivi pretende una transizione i prezzi della quale potrebbero essere socialmente molto duri
La sinistra deve essere capace di contenere questi prezzi
Nel connotato come dire sociale sopportabile e deve fare in modo che questa sua azione di tutela rispetto a un eccesso vi sofferenza che la destra potrebbe indurre deve fare in modo che questa tutela non contraddica il grande obiettivo finale se è così se i termini sono questi allora è alla nostra portata un grande cimento di compromissione di ognuno di noi per una grande moderna forza politica della sinistra
Ha la parola Giorgio Ruffolo poi Famiano Crucianelli
Qualcuno
Ha espresso il timore
E il forum della sinistra
E poi al di là del Forum
L'impresa di unificare la sinistra riformista italiana si risolva in una operazione di riciclaggio
Magari dico io
Il riciclaggio è il processo ecologicamente più nobile e avanzato
E proprio di una grande operazione di riciclaggio ecco storico che avrebbe bisogno la sinistra
Del resto non ha cominciato proprio il PC a riciclarsi attraverso un'operazione audace e coraggiosa
Tutti abbiamo bisogno di un buon riciclaggio certo anche noi socialisti ciò che non mi stanco di dire ai miei compagni e che dobbiamo fare del nostro orgoglio ferito ma vivo
Una forza che alimenti il futuro
Non un rancore che avvelena il presente
No il vero rischio non è il riciclaggio
è come ha detto ieri Marco Minniti l'assemblaggio un'operazione di raggruppamento puramente spaziale piatta
Perché questa impresa sia vitale occorre inserirla profondamente nel tempo
Nella memoria e nella prospettiva
Bisogna saper ripercorrere criticamente il passato il passato di noi tutti
Per questo non per bigotta pedanteria abbiamo scelto di dedicare uno dei temi del Forum alle culture della sinistra che cos'hai vivo
Che cosa è morto
Ciò che c'è di morto bisogna saperlo abbandonare ciò che c'è di vivo bisogna saperlo rinverdire
Le ispirazioni e le aspirazioni profonde i valori della sinistra anzitutto come dice il poeta cambiano cielo non cambiano anima coloro che attraversano il mare noi tutti stiamo varcando un difficile mare conosciamo cieli nuovi dobbiamo ritrovare la nostra anima per poter cambiare
Dobbiamo poi soprattutto a volgersi decisamente al futuro il mondo cambia e negli ultimi due decenni come se sentisse il varco del secolo più velocemente
Una volta erano i marxisti ad affermare che i cambiamenti sono scanditi dalle innovazioni delle tecniche dei modi di produrre che rivoluzionò i rapporti sociali una volta era Marx ad affermare che il capitalismo è una prorompente forza che non conosce confini e tende ad includere nel suo vorticoso progresso il mondo intero vogliamo regalare alla destra questa lucida coscienza del pensiero marxista
Anziché demonizzare la mondializzazione nella rivoluzione tecnologica
O all'opposto beatificare la Pandino siano a mente dobbiamo comprendere la e governarla
Il contrasto tra destra e sinistra non è più tra conservazione e progresso
E tra due modi di intendere il cambiamento
Come processo da affidare al gioco iniquo dei rapporti di forza
O da guidare verso obiettivi definiti dalla ragione e sostenuti dal consenso
è in corso ormai da qualche tempo nella sinistra europea un nuovo e grande dibattito sugli obiettivi e sui modi di un governo del cambiamento
E in questo dibattito che intendiamo inserirci nel nostro forum
E tramontata da tempo la pretesa di mettere le brache alla storia riassumendo la tutta in un progetto politico totalitario e Palin genetico
Sappiamo che la partita politica si gioca nella complessità e nell'incertezza
Ma non vogliamo rinunciare a giocare l'affare le nostre mosse non vogliamo lasciarla tutta al computer del mercato
L'euforia del nuovo liberismo è il sonno della ragione
E noi sappiamo che il sonno della ragione genera mostri
Noi dunque cercheremo di tracciare non un programma definito ma un approccio progettuale nei quattro grandi ambiti nei quali si stanno compiendo trasformazioni profonde cariche di occasioni e di rischi
Quello della organizzazione economica della Società nazionale e internazionale
Quello degli assetti istituzionali quello delle nuove forme del sapere e della comunicazione e quello nel quale in gran parte questi tre ambiti si incrociano costruttivamente e cioè la grande sfida dell'Unione europea
Dedicheremo a questi temi insieme a quello che ho già richiamato delle culture politiche della sinistra cinque intense sessioni di lavoro del nostro gruppo
Non intendiamo però chiudere in questo ambito ristretto la discussione condensando nelle conclusioni in un breviario uno dei tanti vogliamo aprire le piste di un dibattito che possa gradatamente estendersi ad allargarsi dal recinto del nostro gruppo ad incontri ed ambiti più vasti perciò al termine delle nostre cinque sessioni di lavoro
Intendiamo promuovere una serie di incontri e di confronti aperti dai quali trarre gli elementi conclusivi per il messaggio che il Forum invierà chiudendo i suoi lavori entro la fine di maggio alle forze politiche impegnate nella costruzione del nuovo partito
Non possiamo nasconderci le difficoltà i rischi e i limiti di questo tentativo
Possiamo impegnarci ma non certo garantire che esso avrà su
Nella sua profonda pervicace
In coercitivi le allergie avverso l'opzione socialdemocratica
Verso la cosa è verso il nome della corsa
Socialdemocrazia vituperata ieri come deviazione reazionaria
Oggi onorevolmente tumulata come reperto storico
Intendiamoci
Quando il segretario del PDS esprime un'opzione politica nei riguardi della sinistra europea che con assoluta prevalenza socialista e democratica non credo che voglia proporre l'iscrizione del nuovo partito alla Seconda Internazionale Riccardo è caustico
Sappiamo tutti che il tempo è passato
Io penso che egli intenda investire la forza del PDS e di tutte le altre componenti della sinistra moderna non in uno stagno
Ma nell'alveo di quel grande fiume della sinistra europea che scorre
E che si rinnova e non in qualche altro fiume
Che scorre non so dove e forse da nessuna parte
E del resto quale altro significato avrebbe l'adesione del PDS all'Internazionale socialista e al Partito socialista europeo
Ho una grande e sincera amicizia per Vittorio Foa
Ma non posso essere d'accordo con lui quando ripete a voi
Lo stesso ammonimento che rivolgeva più di trent'anni fa hanno voi socialisti di non scivolare nella socialdemocrazia
Magari fossimo scivolati allora noi tutti socialisti e comunisti nella socialdemocrazia dei laburisti o in quella di vibrante di OLAF Palme di Bruno Krajicek
Quella che ha costruito il vero a utenti costato sociale che ha portato la sinistra al governo che il reality che ha realizzato la piena occupazione
Che ha illuminato il volto umano del socialismo
Penso sommessamente
E quando si è scivolati nell'errore una volta bisognerebbe evitare di ricadere circa una seconda
Ma indipendentemente da queste dispute che mi sembrano francamente un po'anacronistica e c'è per questo progetto ambizioso un rischio più grande
Noi non ignoriamo l'accoglienza scettica che in questo Paese riservata tradizionalmente a tutte le imprese progettuali
Siamo troppo scaltri noi italiani per lasciarci andare forse per questo tendiamo a restare dove siamo
Avverto già l'accusa più devastante che in Italia si possa allevare quella di illuminismo a quell'accusa potrei sommessamente osservare che gli illuministi sono stati tra i pochi pensatori dal cui cervello sia nata una rivoluzione tutto sommato riuscita
Ma si può azzardare un argomento più convincente
L'illuminismo dei progetti e delle idee chiare e distinte poteva essere tacciato facilmente di utopismo
Nei tempi nei quali all'arditezza degli obiettivi di progresso sociale corrispondevano capacità tecniche alquanto modeste
Mi sembra che oggi avvenga proprio il contrario
La potenza tecnica esplode e quelle che Kant chiamava idee regolative scarseggiano
Insomma in qualche modo l'utopia ha delle chance per diventare non tanto scienza
Quanto soprattutto politica
Un pensiero innovatore robusto e quel che serve in particolare per rianimare la politica dallo stato di depressione nel quale è caduta per ridare alla sinistra che si è sempre riconosciuta nel primato della politica la consapevolezza delle sue ragioni
C'è insomma compagni e compagni un immenso potenziale di progresso da cogliere politicamente nel mondo turbolento della potenza tecnica
Se io fossi giovane vedrei il mondo di oggi con molto ottimismo della volontà come una grande sfida alla creatività vorrei dire alla imprenditorialità della politica non riterrebbe in mente il mondo non ricordo se dice Angelo restio o di Léon Blum comunque di un vecchio socialista che si rivolgeva ai giovani osate di scegliere di scegliere il futuro di scegliere la speranza
Mentre Crucianelli si avvia a prendere la parola vorrei dare un annuncio i delegati siciliani si riuniscono immediatamente nell'aula della commissione Statuto
La parola Famiano Crucianelli si prepari per il successivo intervento Gino Giugni
Care compagne
E cari compagni
Voi mi scusi opere mi scuserete
Qualche spigolosità
Perché io interverrò sulle questioni anche che sono al centro del vostro dibattito che poi è il nostro
Noi abbiamo alle spalle e alcuni mesi densi di eventi straordinari
Dopo cinquant'anni la sinistra intere di nuovo al governo e la destra fatto eccezionale in Europa è stata sconfitta
Si è detto che siamo solo al primo passo il cammino non sarà breve e non sarà senza difficoltà
La destra era forte è ancora forte anche se divisa e in crisi di leadership Conserva un vasto consenso sociale Veltroni ha detto che non vi è Barracco peraltro i governi
Sono d'accordo sono convinto che non si debba cedere al canto delle sirene alla tentazione di abbandonare la rotta non vi è uscita dai problemi difficili che premono seguendo la via delle ampie convergenze di un'intesa con il Polo di Fini e Berlusconi
Sarebbe una scelta sbagliata e ad altissimo rischio
E tuttavia la situazione non può temere
Se resta questa permanente logorante contrattazione fra l'Ulivo e Rifondazione Comunista
Da tempo noi sosteniamo il passaggio dalla maggioranza figlia della desistenza a una vera maggioranza politica
La scelta a nostro parere oggi non è più differibile
Dopo le elezioni lo stato dell'economia e l'emergenza sociale si sono fatti più aspri
La politica della deflazione competitiva voluta dalla Bundesbank ha prodotto stagnazione produttiva e disoccupazione
E le cifre in Italia come in Germania indicano un preoccupante dodici per cento
è il segno di una difficoltà legata non solo alla congiuntura ma ben più strutturale in queste condizioni il governo non ce la può fare con una semplice navigazione a vista
Certo la fragilità di questa situazione dipende non poco dalle resistenze del gruppo dirigente di Rifondazione Comunista a concordare almeno un programma minimo dall'illusione di capitalizzare al meglio una rendita di posizione
Ma è tutta qui la verità non credo in realtà il segretario di Rifondazione comunista
Può farsi alibi di alcune scelte o meglio di alcune non scelte del governo ripeto i meriti indiscutibili dell'opera del Governo come già vista ieri Veltroni l'avvio di riforme importanti un risanamento finanziario che sin qui non ha pesato sui lavoratori e sulle classi più disagiate
Sono fatti di rilievo ma che rischiano di essere compromessi dal buco nero della disoccupazione di massa dalla crisi della domanda interna e della produzione e da un prodotto interno che si prevede fra i più bassi d'Europa
Non sarà profonda recessione ma certo siamo sul bordo della stagnazione
I tassi di interesse sono calati l'inflazione pure ma il circuito virtuoso non si muove lo sviluppo economico e fermo la locomotiva tedesca che doveva guidare il treno europeo non dà segni di vitalità
E a mio parere non si muove non per una questione di tempi ma perché nell'era dell'economia globale le vie del capitale finanziario le vie degli investimenti e del lavoro non seguono più spontaneamente i percorsi tradizionali
Qui la grande illegittima sofferenza del sindacato
è sorprendente lo voglio dire con chiarezza
Il primo governo progressista dell'Ulivo lasci il sindacato in una drammatica solitudine politica non sappia raccoglierne e valorizzarne la disponibilità e il senso di responsabilità
Qui la necessità di una svolta
Io ho saltato con grande attenzione la rielezione di dal la relazione ieri di Veltroni e debbo dire che non ne sono convinto
Non nego la possibile utilità di una flessibilità contrattata come si prevede nell'accordo governo Confindustria e sindacati e però dubito e l'esperienza non certo brillante della Francia che prima di noi ha sperimentato queste misure rafforza i miei dubbi soprattutto ciò che voglio ricordare che l'ipotesi di flessibilità controllata non annulla quel vivere con il modello americano certo vi si è giunti al cinque virgola sei per cento di disoccupati ma senza dimenticare che negli ultimi anni i salari si sono ridotti dal quindici al venti per cento
Questo congresso adottato una bella frase diritte il futuro entra in noi molto prima che accada ma voi tutti è noto che il tratto caratteristico dell'immaginario americano e l'incertezza la paura del futuro
Un profondo sentimento di precarietà figlio della flessibilità e della precarizzazione incontrollata di quel sistema
Non sono qui a proporre la rinuncia dell'Obiettivo rimaste non si deve riflettere da risanamento finanziario ma non si può fare un totem di Maastricht venne delegare il governo del paese al ministro del tesoro o alla Banca d'Italia
In molti diciamo che è necessario una svolta una fase due lo stesso segretario del PDS e spesso lo ripete ma qual è il cuore di questa svolta
In due parole intrecciare da subito una politica di sviluppo e politiche attive del lavoro con il risanamento finanziario promuovere nel contesto europeo quei grandi investimenti già presenti nel piano Edolo
Capovolgere una tendenza suicida nel nostro Paese si procede alla progressiva deindustrializzazione dei settori tecnologicamente più avanzati sordi sostenere e organizzare nuovi settori di protezione sociale e ambientale
Si tratta più in generale di evitare il passo disinvolto dallo statalismo burocratico e acritico al feticismo delle privatizzazioni sempre comunque anche contro la stessa razionalità economica
Si tratta di rifiutare oggi non domani quando sarà troppo tardi di principio della stabilizzazione di un'Europa regolate governata dai principi monetari e dalle banche centrali
Sviluppo occupazione rilancio dell'economia l'Europa del futuro non possono restare ripiani retorici o esaurirsi ne compì
Ogni e nelle tavole rotonde
Questa è anche la premessa per affrontare la riforma dello Stato sociale
Parliamoci chiaro
I casi sono due o si vuole ridurre la riforma dello stato sociale a un capitolo del risanamento della finanza pubblica e allora parliamo con chiarezza di tagli e di residualità dello stato sociale o si vuole davvero come si è detto modernizzare lo Stato i servizi dare corso infettivo alle riforme annunciate e allora ci sarà bisogno non di meno ma di più risorse
Torna quindi nelle nostre mani con forza oggettiva il nesso stretto fra sviluppo produzione di ricchezza e riforma dello stato sociale
Vedete sono voluto partire dall'urgenza dei problemi politici perché questo è il primo vero campo di sperimentazione di una nuova forza della sinistra è vero il destino del nuovo partito il destino del governo il destino dell'Ulivo fanno tutti e si crescono o dei predisporre insieme se il governo vuole essere trasformazione del Paese se vuole avere con sé il sentimento positivo di milioni di lavoratori di giovani di cittadini
Se immaginiamo un New Deal italiano è necessaria la presenza e il protagonismo visibile di una forza di sinistra e riformista
E viceversa una politica riformatrice del governo e decisiva per il Progetto di una nuova forza della sinistra
Questa premessa vale per noi Comunisti unitari come condizione necessaria per partecipare unitariamente alla costruzione del nuovo soggetto
Necessaria ma non ancora sufficiente
Vi è il rischio che il progetto che Minniti ieri a Barry preso reintroduzione diventi residua non prenda slancio perda in capacità di attrazione e di suggestione
La sua vulnerabilità non è solo politica stanche della incompiuta esplicitazione della sua ragion d'essere del suo orizzonte strategico culturale ideale della sua progettualità il mio augurio credo il nostro augurio che il formarsi Appia riempire questo forme questo vuoto e già questo congresso può dare un contributo importante
C'è bisogno di una riorganizzazione di una unità della sinistra ma non c'è bisogno di un partito per risolvere un contenzioso storico fra ex comunisti e socialisti
Per ridurre la folla dei rappresentanti dell'Internazionale socialista o per adornare qualche disperso
Questi nostri tempi ci chiedono questo impegno
Ci troviamo di fronte a contraddizioni che spesso prendono una forma di divenire la con la bollettazione si va affermando come dominio del da parte del capitale parassitario finanziario
Come negazione dei diritti dei lavoratori come fine delle democrazie nazionali come disgregazione di interi continenti e tuttavia proprio questa nuova fase del capitalismo mette in luce una dipendenza interrogazione delle economie degli assetti societari in ultima istanza degli individui le può offrire all'umanità una straordinaria occasione di democrazia di produzione di ricchezza di estensione a vaste aree del mondo di nuove opportunità di sviluppo di lavoro
Qui la sinistra gioca la sua partita fondamentali qui si decide il suo futuro potremmo dire con una grande intellettuale dei nostri tempi
Cresce la intere l'azione del gol mini e se vogliamo uomini sempre più consapevoli della loro libertà possibile non può che accrescere l'obbligo morale di tutti a salvaguardare incoraggiare la libertà il benessere di tutti
Ma per questo obiettivo non basta un'accezione ristretta o anche solo formale dei diritti di libertà occorre invece che la libertà si declini anche come impegno sociale
E proprio qui emerge credo concluso in questa straordinaria impresa storica la debolezza
La mia opinione della teoria e della strategia delle due sinistre
Una inguaribile mente governative su balbetta una e l'altra previsti nata l'opposizione
Una sinistra divisa avversa al suo interno una sinistra che coltiva le sue rendite di posizione inesorabilmente finirebbe per subire cambiamenti do per restare ai margini dei grandi mutamenti per non dare voce speranza diritti e per milioni di uomini e donne richiede una società più giusta più quei quattro liberale
E questa consapevolezza che deve impegnarsi non ad annullare le diversità il pluralismo delle idee e delle culture ma lavorare a costruire un Progetto un obiettivo un futuro comune
C'è una galleria smarrita appartiene al delegato Alessandro Rossi che può avvenire a ritirarla la presidenza
Ma adesso la parola Gino Giugni seguirà Pierre Carniti
Compagni e compagne
Non ci presentiamo qui
Come i casi catecumeni alla porta del tempio che chiedono ora di esservi accolti
Siamo qui
Nella nostra qualità di rappresentanti del movimento dei democratici e dei socialisti
Qui rappresentato anche da Giorgio Ruffolo
Ne parlerà anche Valdo Spini
E siamo qui invitati a parlare al vostro congresso ma non come ospiti
Perché siamo consapevoli che ormai si appartiene un destino comune
Ed è il destino che in termini Brady in termini oserei dire immediati
Consiste nel contribuire ora e subito alla creazione del nuovo partito della sinistra
Dopo il forum mi auguro che ha tempi brevis segua un prossimo congresso
Che sia però al congresso di tutti
Che parta con una numerazione nuove e noi del Movimento dei democratici e dei socialisti
Ci riconosciamo siamo qui a testimoniare
Il nostro modo di riconoscersi nella forte tradizione della cultura del socialismo europeo
Un socialismo europeo
Una socialdemocrazia europea se preferite
Che dopo aver attraversato un lungo travaglio si identifica in realtà
Come voi identificate con noi con la nostra cultura
Nell'essere tutti quanti i portatori dell'idea del riformismo e della grande socialdemocrazia europea
Alla cui espressione organizzata l'Internazionale socialista il Partito socialista europeo voi come noi appartenente qui a pieno titolo
A volte si sente evocare Lecco di un'antica ma mai sempre sopita polemica
Ed è una questione che in realtà non ha ragione d'essere
è un'affermazione diffusa
Che ha trovato eco anche presso autorevoli ed amati compagni quello che afferma sostiene il superamento la necessità di andare oltre l'orizzonte
Chiamato sovente con distacco insufficienza
L'orizzonte tradizionale della socialdemocrazia
Ma la verità compagni
E che oltre tale orizzonte
Se questo lo assumiamo come l'orizzonte del passato ci sono già tutti o quasi tutti i socialisti europea
I quali hanno dimostrato un'approfondita consapevolezza della propria capacità di rinnovarsi
Di presentarsi rimessi a nuovo all'appuntamento del nuovo secolo come si erano presentati all'appuntamento del vecchio e ormai quasi terminato secco
Ed è per questo che va posto la domanda ma quale altra via quale altra via si può prospettare all'infuori di questo orizzonte
Che l'orizzonte organizzativamente Espresso nell'Internazionale socialista
è una terza via
Credo che abbiamo imparato essere almeno prudenti dell'impiego di questa ipotesi
è una nuova via ma il grande rischio e quello che sia un cammino verso l'ignoto io vi invito caldamente a non cadere del re nella vecchia tentazione o nella superbia della diversità
Nella tentazione della fuga in avanti ideologico
Perché nella sinistra europea
E nell'Internazionale socialista in realtà non ci sono Port poltrone posti riservati per noi è solo per noi
è un destino comune quello che dopo di cui dobbiamo essere partecipi
è piuttosto vero un altro aspetto
Che in fondo è il senso di gran parte di questo mio intervento
Ed è che nella grande area della socialdemocrazia europea c'è un enorme spazio aperti
La socialdemocrazia non è una forza politica mono culturale
Meno che mai è una compatta ideologia
è in tutto e per tutto la sinistra riformista
è un grande crocevia culturale
Ed è davvero sarebbe davvero inutile compito quello di chiedersi se questa grande fonte di energia politica stia Ost Tara per esaurirsi
La verità è che essa continua oggi a dar prova di una straordinaria vitalità
Noi
Possiamo dirlo Rico Gendo ci ai Telegatti di questo congresso e in questo partito che non è ancora al nostro
Ci sentiamo eredi di un grande passato
Un grande passato che questo sì è comune
è il passato nato dal movimento operario
Il quale ah per conto suo superato ormai da decenni operato ormai da decenni la scelta di campo nella riformismo e nel socialismo liberale
E in questo è anche andato ben oltre qui occorre dirlo lo stesso orizzonte della classe operario
Ma restando fermi e resti fermo
Il legame con il mondo del lavoro
Che vada anche oltre i confini più tradizionali del lavoro dipendente
Che riesca a coprire anche l'area che percepiamo nel modo sempre più tragico del non lavoro
Uno un lavoro dove non vale idea di flessibilità o di garantismo perché più semplicemente c'è il nulla
E proprio a questo proposito
Se un'annotazione critica al dibattito è consentita direi che poco produttiva appare è apparsa la formazione di unirsi non schieramento ideale tendenzialmente garantista
Confrontato con uno opposto che potremmo chiamare flessibili sta
La verità è che c'è piuttosto bisogno di una grande inventiva
Nell'immaginare un sistema di protezione sociale
Che faccia grazia delle rigidità di ieri e di oggi ma non dimentichi che le ragioni per cui esistiamo e siamo esistiti e che lo sfruttamento e ancora una realtà del tempo nostro e non solo di paesi lontani
E che la fiducia nel futuro non deve farci dimenticare le angosce del presente
Compagni mi si permetta a proposito di questo congresso
Di cui non sono ospite ma ritengo ormai partecipe
Una leggera
Notazione critica
Ci sono certi rituali e simboli
Che indubbiamente vanno cancellati in gran parte sono stati cancellati
Ma in questa sede
Io credo che non ci sarebbe stato male l'inno dei lavoratori
Arriviamo verso la conclusione vi ringrazio perché sta applauso mi ha mi è stato di molto conforto
Ci sono voluti almeno sette decenni per arrivare a un esito in cui si possa affermare che distruttivo duello a sinistra si è finalmente ricomposto
E non ha nessuna importanza ormai chiedersi Cozzi come e perché è rimasto sul campo oggi stiamo lavorando per riconoscerci nella stessa identità
Questo lo devo dire con una preoccupata attenzione rispetto a quanti
Nostri compagni
Nutrono incertezze razionalizzano posizioni di a tesa imparate vivono ancora in un passato che ha avuto meriti e anche commesso errori ma che dopotutto si tratta sempre di un passato
Voi sapete che un'intera classe dirigente di un grande partito di sinistra è risultata distrutta in gran parte si è avuto distrutta
Ma centinaia di militanti e di quater migliaia di lettori
Non sono oggi indifferenti arricchiamo che viene da gruppi circoli iniziative che rifiutano il destino dividere solo del rimpianto e meno che mai di vivere nel rancore determina dell'emarginazione
O il destino di presentarsi come dei saldi di fine stagione
E allora compito nostro in particolare
Ed è per questo che ci presentiamo a questa tribù Honda e ricondurre nell'ambito di ricondurre nello stesso ambito tutti quanti hanno memoria di un diverso passato
Per una speranza da coltivare ma purché sia chiara e irrinunciabile una opzione
E cioè l'appartenenza al mondo della sinistra
Ai compagni del PDS
A voi compagni del PDS
Un saluto carico non solo di speranze ma di certezze
E di responsabilità nel proporci un congresso fondativo
Che dovrà dare un segnale di unità vera aprire un processo di integrazione di assimilazione
Dire no dire no
All'idea di una unità di piccoli gruppi rivali di correnti federate ma polemiche tra loro
Di una unità ad una unità lottizzata
E dire di no come ben è stato detto nel dibattito di ieri a una unità assemblata
La strada del comune ormai del cammino comune è ormai segnata e noi vogliamo che porti il segno del futuro di quel futuro che è già entrato innovi non dimentichiamo però nel parlare di questo futuro le pagine di storia che sono già state scritte
E in particolare soprattutto di quelle pagine
Che hanno scritto e fatto vivere la grande conquista del secolo testata al lo stato sociale
Sono pagine che dobbiamo anche raccontare
Abbiamo il compito e il dovere di raccontarle e di farle capire ai nostri figli e nipoti ci aiuteranno meglio al meglio a scrivere le pagine del nuovo secolo
Se non altro per non fare gli stessi errori grazie
La parola Pierre Carniti segretari by Valdo Spini
Cari amici e compagni io non vorrei spendere neanche un minuto del poco tempo che ho disposizione per parlare con voi del se utile dare ditta ad una nuova
Ormai azione dalla Sinistra democratica e riformista perché credo che il Sesia info assolutamente fuori discussione
In ogni caso lo è per i cristiano sociali a nome dei quali io qui vorrei esprimere qualche considerazione
Relativa al come in particolare su due punti
Il primo quello relativo alla funzione
All'uopo al modo d'essere dei partiti anche in relazione al progetto istituzionale
Secondo quello relativo al progetto strategico
Vale a dire gli orientamenti le proposte le discriminanti essenziali per ricostruire
Anche per il tramite della politica
La speranza civili
Sulla prima questione va detto subito che le difficoltà che stiamo vivendo sono il prodotto di una incompiuta transizione da un sistema politico degenerato in partitocrazia che ha portato alla crisi della Prima Repubblica
Ed il tentativo ancora senza esito
Di realizzare
Una più diffusa e nello stesso tempo più efficace democrazia
A questo riguardo considerò fonda la preoccupazione espressa
Da Biagio De Giovanni sull'Unità di martedì scorso
Per Giovanni teme che il giusto richiamo almeno in via di principio al fatto che il senza i partiti la Repubblica muore non poco scarica il rischio che la Repubblica torni a morire per la ragione opposta
Cioè
Semplicemente perché riesce si impadroniscono le leadership dei partiti
Perché aggiungo io vedo forte il rischio dopo una prolungata Quaresima
I partiti anziché promuovere la partecipazione dei cittadini
Siano tentati di garantire se stessi cioè di garantire fondamentalmente un ceto politico
I segnali di questa regressione ci sono almeno mio giudizio
Non andrebbero fare sottovaluta
Questo esige che sia fatta una discussione seria sulla funzione dei partiti e sulla forma partito tanto più quando tutti ci propone come noi ci proponiamo di dar vita ad una nuova ed originale formazione politica
Ma esige anche una discussione sulla concezione sul ruolo dalla politica
Per quanto mi riguarda avverto la necessità di ribadire assieme all'importanza ad un recupero di autorevolezza e quindi di credibilità della politica anche la nozione Bellini
Della politica
Non solo perché ci sono cose che la Torah scendono che interpellano la coscienza di ognuno e dunque non possono comportare alcuna disciplina di appartenenza di partito di gruppo di schieramento
Non solo perché almeno per quanto mi riguarda a differenza di Asor Rosa
Sono persuaso che il giacobinismo
Alla lunga produca sempre
Più danni che risulta
Ma soprattutto perché sono convinto che lo Stato non contenga tutta la vita
Che la società venga prima non dopo
E che le società complesse
Possono essere governate il solo con forme di democrazia pluralista
Che non significa solo pluralità nelle istituzioni o ma di istituzione di potere io ordinamento
Che debbono riguardare tanto le Autonomie locali che le autonomie sociali autonomie istituzionali e sociali che una sinistra democratica e riformista
Deve non solo riconosce ma mettere in valore aveva lavori zar
Occorre infine fare chiarezza su un altro
Il proposito di dare vita ad un'aggregazione dalla sinistra
Dove separabile dal Progetto istituzionale che sarà concretamente perseguiti
In particolare dalla legge elettorale che ne è presupposto in conseguenza
Personalmente non credo
Ad un processo di ricomposizione politica imposta dalla legge elettorale
Ma cari amici e compagni non credo nemmeno nel suo contrario
Cioè ad una ricomposizione che avviene nel quadro di una legge elettorale che incoraggi
La frantumazione
Se prevalessero le tentazioni proporzionalista
Sia pure corrette col premio di maggioranza come prevedono i devoti dal Tatarellum
Sono convinto che lei spinte alla dispersione e dalla disarticolazione farebbero premio sinistra
Sul bisogno L'Unità e di ricomposizione
Senza contare che l'alternativa tra il rafforzamento del sistema elettorale uninominale maggioritario ospite abilmente a due turni ed il ritorno più o meno mascherato al proporzionale pro comporta due scenari politici diverso
Perché il primo chiede all'Ulivo nomi in farsi partito ma soggetto fondamentale del bipolarismo e gli chiede quindi di darsi regole appropriate condivise trasparente per la formazione delle decisioni e soprattutto per la formazione e la rappresentanza il secondo concepisce invece l'Ulivo come pura e semplice alleanza elettorale tra diversi partiti tenuti assieme finché resiste dalla convenienza e tutti noi sappiamo bene te nessun sentimento e più infido di quello fondato sull'interessa sul tema altrettanto cruciale il progetto strategico debbo limitarmi per necessità a pochissimi centri
Su tre punti fondamentali
Sul risanamento che coincide con quella che è stata definita la fase uno del governo il bilancio che è stato ieri qui riproposto da Prodi è a mio giudizio positivo anche se naturalmente è stato tutt'altro che indolore
Per quanto riguarda la fase due mi sembra invece ancora nebulosa
Ed indeterminato
E quindi troppo esposta al rischio di esiti deludenti
Innanzitutto per quanto riguarda la questione del lavoro
Mi sembra evidente che non si possa accettare l'attuale stato di cose quello che è avvenuto ieri a Napoli sta lì ad indicare stiamo ormai se non l'abbiamo già fatto superato
Il livello riguardi
Stiamo andando inesorabilmente verso una società segregazionista
Nella quale un numero decrescente di persone costrette a lavorare troppo ed un numero crescente di persone a non lavorare affatto
Allora voglio dire con chiarezza che il pieno impiego non nelle forme tradizionali canoniche
Che ha avuto storicamente
è stato il significato storico di questa proposizioni cioè un lavoro di otto ore al giorno cinque giorni alla settimana quarantotto settimane all'anno per tutta la vita ma nei termini di una moderna società attiva nella quale tutte le persone che vogliono lavorare anche in modo differenziato
Sia messo in condizione di poterlo fare deve questo obiettivo deve tornare ad essere una discriminante tra destra e sinistra
C'è chi obietta anche a sinistra
Il lavoro non è tutto
Certe e io aggiungo fortunatamente
Ma la perdita o la mancanza di lavoro e sempre un intollerabile esclusione una menomazione i diritti di cittadinanza una perdita di identità personale familiare sociale
Ora checché ne dica Fossa che ogni tanto straparla
La farmacopea tradizionale non ha rimedi in grado di risolvere questo problema
La diminuzione del lavoro produttivo
Non è un evento con cause misteriose
Al contrario il risultato di un'equazione molto semplice
Che può essere formulata così
A produzione costante se la produttività aumenta l'occupazione diminuisce
è esattamente quello che da almeno due decenni sta producendo la più veloce ed impressionante rivoluzione tecnologica dalla storia dall'umanità
Poiché questi sono i termini del problema
E chiaro che esso non può essere affrontato e risolto se non si mette in campo anche lo strumento fondamentale di una riduzione degli orari in funzione di una diversa e migliore ripartizione del lavoro
Voglio dire per inciso che questa
Esigenza non è in alcun modo risolta dal progetto di legge presentato in dicembre dal governo che si limita ad arricchire incerto utilmente l'armamentario degli strumenti per fronteggiare particolare situazione di crisi
Per la riduzione degli orari in funzione di una più equa ripartizione del lavoro Michel Rocard ha fatto una proposta che è stata discussa ed approvata dal Parlamento europeo
Rocard ha proposto di adottare una diversa modulazione dagli oneri sociali che incentivi gli orari corti e penalizzi gli orari lunghi lasciando alle parti sociali il compito di decidere in piena autonomia caso per caso i regimi di orari da adottare
Due settimane fa Giorgio la Malfa rilevando che con le politiche tradizionali non si può venire a capo del problema si è chiesto perché mai il governo non incarica un gruppo ristretto ed autorevole di persone di valutare in tempi brevi le condizioni per la praticabilità dalla proposta
Io mi associo alla domanda di la Malfa e la giro ai tanti autorevoli esponenti del governo che sono presenti a questo congresso e che spero mettano all'ordine del giorno concretamente il problema
Un'ultima rapida considerazione perché il tema del lavoro è intrecciato strettamente a quello dello Stato sociale di cui si discute molto qualche volta a proposito assai spesso a sproposito
C'è un edificio costruito nell'arco di parenti
Concludo subito presidente abbia bisogno di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nell'ordine naturale delle cose
Ma poiché si imbocca la riforma come occasione di risparmio per la finanza pubblica faccio osservare non tanto alla destra di cui capisco benissimo il movente politico
Ma quegli esponenti della sinistra che si sono buttati un po'spericolata mentre nella discussione che la richiesta di una riforma palingenetiche a dello stato sociale è assieme velleitaria e pericolosa
Velleitaria perché si propone un obiettivo impossibile quello di semplificare la complessità pericolosa perché invece di parte risparmiare comporterebbe maggiori specie così come tutti i lavori di manutenzione straordinaria comportano maggiori investimenti e vorrei sommessamente far osservare che forse questo non è il momento migliore
I termini complessivi della questione sono noti l'Italia è al di sopra della media europea per quanto riguarda la per la spesa pensionistica ma è nettamente al di sotto della spesa per l'insieme delle prestazioni sociali pensioni comprese
C'è quindi bisogno di aggiustare riordinare correggere alcuni aspetti redistribuire meglio
Ma tutto questo non ha niente a che fare con un'idea di riforma pensata e brandita come una clava per un'ulteriore diminuzione della spesa sociale nel suo insieme in queste Ocampo polpa da tagliare non ce n'è più Sensi Italia sì Italia Nostra ormai vorrei che su questo ci fosse chiarezza
Su questo tema ieri Prodi ha detto due cose chiare rassicuranti almeno per me
Primo
Che il governo di centro sinistra considera lo Stato sociale una irrinunciabile conquista di civiltà e che perciò il livello di protezione complessiva non sarà in alcun caso ridotto
Comunque non sarà ridotto dal suo governo cieco cioè la salute è un bene pubblico
Da tutelare e perciò non potrà mai essere accettato dello stato di salute di una persona o di una famiglia possa dipendere dallo spalto dalle sue sostanze
Ci sono dichiarazioni mette ed impegnativa
Che aiutano diradare un po'veneti
Ma che comportano una conseguenza che deve essere esplicitata una volta per tutte
Il riordino pur necessario del sistema di protezione sociale diventa possibile e credibile solo se viene logicamente cronologicamente separato
Tanto dalla imminente manovra di aggiustamento dei conti pubblici che dalla finanziaria del mille novecentonovantotto anticipata ho notizia
Oggi altra scelta
Fatta il nome dalla necessità del realismo dalla saggezza rischia soltanto di portare ad un'avventura in ogni caso per quanto ci riguarda
Io credo che si debba ribadire che le compatibilità non sono soltanto vincoli tecnico finanziari che ci sono e vanno rispettate ma sono anche soglie di tollerabilità sociale che non possono mai essere superato
Cari amici e compagni
Ho volutamente accennato solo ad alcuni problemi sui quali sono sicuramente dovremo tornare a discutere so bene che il con meno che dobbiamo compiere non è facile
Ma sono convinto che non è nemmeno impossibile ci possono perciò essere ragioni di preoccupazione ma io credo e spero non di pessimismo certi l'esito dalla partita che abbiamo aperto dipende da molte cose e non tutte sono nelle nostre mani ma dipende anche da quello sapremo fare noi se vogliamo
Come io credo sia necessario fare restituì
La parola Valdo Spini seguirà Antonio Giolitti
Care compagne e cari compagni
L'architetto Gregotti ci ha messo un po'lontani mi sembra è un po'isolati ma io non mi sento nel lontano isolato penso che il nostro dibattito possa essere molto ravvicinato in secondo luogo i nostri interventi sono stati collocati nel ambito e nella sessione partito
Ma diciamo la verità noi stessi c'è un filo rosso che lega tre aspetti della nostra azione
La riforme istituzionali la costruzione di un nuovo partito adeguata alle riforme stesse la possibilità di fare esprimere un moderno riformismo socialista un nuovo laburismo attraverso le strutture
Di una democrazia governanti che senso avrebbe
Completare come dobbiamo fare ed è compito di Massimo D'Alema in particolare la riforma istituzionale ed elettorale del nostro Paese in modo da dar vita ad una moderna democrazia dell'alternanza
Se poi non costruiamo insieme un grande partito che sia in grado di esserne il protagonista che senso avrebbe costruire un nuovo soggetto politico e già Pierre Carniti lo notava si è di fatto continuassimo poi ad incentivare ogni forma di proporzionalismo
Ma che senso avrebbe
Costruire i meccanismi di una democrazia veramente governante
Se non per permettere ad una volontà riformatrice qualora risulti vincente nel Paese di portare in Europa un'Italia socialmente economicamente e civilmente all'altezza delle grandi democrazie europee e quindi la verifica del lavoro che andiamo a fare è una verifica simultanea su tutti e tre questi ambiti
Ci si domanda ed è legittimo che lo si faccia e è stato fatto anche in questo congresso ma il soggetto politico che potremo costruire può essere si è chiesto qualcuno realmente qualcosa di nuovo
E io intenderei dire molto brevemente quello che secondo me è un soggetto politico nuovo nuovo secondo me quel soggetto politico che quando viene a parlargli il presidente del Consiglio Romano Prodi
Lo applaude convinto ma li mette anche in mano una proposta concreta per un piano straordinario per l'occupazione giovanile il problema sociale più drammatico dei nostri tempi
Nuovo e quel soggetto politico che non ha paura di volere una grande riforma delle istituzioni e della pubblica amministrazione solo perché negli anni Ottanta l'hanno detto i socialisti
Ma si mette alla testa di un movimento di carattere democratico contro l'ingovernabilità della democrazia e l'efficienza di un sistema istituzionale
Nuovo è quel partito e lo faremo in Parlamento
Che presenterà una mozione che dice che se si costituisse un gruppo a cinque sulla NATO che escluda l'Italia delle grandi decisioni sui temi della sicurezza europea afferma che non riterrà valide per l'Italia quelle decisioni nuovo può essere quel partito che si dichiara come fanno i laburisti inglesi disposto a eleggere il suo leader a suffragio universale fra tutti gli scritti come avvenuto per Tony Blair nuovo può essere quel partito su strutture aperte federativa in cui convivono su un piano di reale parità credenti e non credenti uomini e donne di provenienze socialista comunista o di sinistra laica giovani che vogliono trovare la sinistra del futuro e non la sinistra del passato
Nuovo e quel partito che non si tiene sull'uscio della politica ma affida l'elettorato le scelte su qui avrà responsabilità di governo
Ancora come avviene in Inghilterra e non li affida una mitica coalizione che per giustificare le sue scelte invoca il dogma dell'Immacolata concezione nuovo e quel partito e potrà veramente riuscire a realizzare questo Quaglia anzi a perché in tutt'Europa
Il duello a sinistra ha portato alla scomparsa o dei socialisti o dei comunisti noi in Italia dobbiamo fare il contrario e cioè avere la capacità di ricucire le tradizioni e di sapere riportare l'elettorato ad una dimensione consistente pensate care compagne e cari compagni
Che se noi togliessimo la nostra Toscana
L'Emilia l'Umbria alla percentuale nazionale o le marche del partito democratico della sinistra non saremo a una percentuale poi di dimensioni molto eccezionali
E noi sappiamo invece che per essere protagonisti del nuovo dobbiamo riuscire a costruire un grande partito e allora nuove quel partito mi sia permesso
Che non si divide fra chi vuole uno Stato sociale le garanzie e chi lo vuole ed opportunità
Ma sa riconoscere che uno Stato sociale tele dare delle garanzie se no che è stato sociale ma non permette a queste garanzie di arrivare al punto di schiacciare le opportunità
Nuovo e quel partito che si guarda intorno e l'Europa
E che sa che la maternità la si difende la si incoraggia non tornando indietro rimandando la donna casa
Ma riformando la società in modo da permettere di lavorare e di avere una famiglia nuova e quel partito che non lascia le donne sole a difendere la legge sull'aborto confermata da un referendum tra i cittadini
Anche perché non credo di mancare di pietà cristiana o di carità cristiana
Quando dico che quando vedo l'organizzazione mondiale della sanità interessarsi all'Italia
Per aver fase avuto far diminuire sia agli aborti clandestini che quelli legali ne traggo motivo per rallegrarmi e non per attestare mine traggo motivo per unire su obiettivi in positivo e non per ricacciare il Paese in una contrapposizione frontale
Nuovo care compagne e compagni e quel partito che potrà dire teso ai riferimenti ideale di valore sono stati rinnovati ma non annullati
In altre parole parlavo in particolare
Non un partito che passa dalla via italiana al socialismo o dalla terza via all'indistinto richiamo alla democrazia
O magari a confondere riferimenti religiosi
Che attengono alle coscienze con riferimenti politici che attendo l'ASI laico dei partiti
Ma nuove quel partito che non cade nel nulla ma sa riconoscersi nei valori di una moderna sinistra europea e occidentale
E su questo sa trovare la sua autonomia rispetto al centro e su questo intende rispondere alla mondializzazione dell'economia con la mondializzazione della politica con la solidarietà operante alle forze della sinistra europea
E internazionale
Ma allora care compagne e cari compagni
Qualcuno dice ma qual è questo partito nuovo
Qualcuno dice può essere l'Ulivo
Lasciatemi approfondire questo concetto
Diciamolo francamente ma se l'Ulivo volesse strutturarsi come un partito con le regole di partecipazione
E di democrazia proprio di un moderno partito politico
Ma chi sarebbe quel settario che dovrebbe opporsi io non mi opporrei io sarei fra quelli che sarebbe pronto a confrontarsi su queste ipotesi
Ma se questo non avviene come non avviene mi dite voi perché voi del Partito democratico della sinistra dovreste accettare il ruolo di rappresentante del vecchio delegando alla coalizione dell'Ulivo il ruolo di rappresentante del nuovo insomma compagni e compagne
Non facciamo l'errore di non costruire quel grande partito socialista socialdemocratico laburista
Che ci può essere anche in Italia in nome di un Partito democratico che non c'è e tre di cui non ci sono le condizioni perché di fatto questo vorrebbe semplicemente dire bloccare la situazione attuale e non andare avanti quando è necessario è possibile andare avanti
Care compagne e cari compagni
Noi ci siamo costituiti nel mille novecentonovantaquattro in Federazione laburista per dare un segno di concreto di rinnovamento
E per prepararsi a questi appuntamenti
Eravamo allora piuttosto isolati nell'aria laica e socialista
E oggi vediamo con molto piacere che molti altri ambienti autorevoli nell'area laica e socialista si pongono questo problema
Ce ne rallegriamo rispettiamo anche chi fa una scelta diversa
Ma diciamo con franchezza e se parte davvero ed è il nostro Burio un nuovo soggetto del socialismo europeo l'Italia alla fine esso coinvolgerà tutti quelli che si riconoscono in questi valori a meno che non si accetti di diventare centristi Ikea assolutamente rispettabile
Ma non si sa che cosa abbia a che fare con una militanza socialista
Care compagne e cari compagni per tutta la mia vita io ho fatto colori stai con coerenza il socialista non vedo perché dovrei diventare a questa età un centrista semplicemente perché il partito democratico e la sinistra ha abbracciato il socialismo europeo all'Internazionale socialista
Bene
Ieri sera non ho potuto
A sinistra la bella relazioni Menniti perché una volta tanto impegnato in sessioni di tesi alla mia facoltà una tesi in particolare su fra quelle dove la nazionale l'azione del gruppo socialista al Parlamento europeo nella prima legislatura mille novecentosettantanove mille novecentottanta qua
In questa storia c'era un enfant terrible che scombina la tutti i lavori del gruppo erano i laburisti inglesi c'era un assente il Partito comunista italiano che non ne faceva ancora parte
Oggi il partito laburista inglese addirittura la presidenza del gruppo socialista al Parlamento europeo e non ha paura di guidarlo il senso europeista il partito democratico a sinistra un grande ruolo in quel gruppo che è l'unico gruppo in Europa che possano sommare in sé deputati di tutti i paesi europei l'unico che ha un carattere universale nessun'altro in queste condizioni
Ebbene perché questo socialismo europeo non dovrebbe essere un punto di forza anche per l'Italia oppure veramente pensiamo che il cancelliere Kohl o il presidente Chirac guardi non è la peculiarità italiana un punto è un motivo per essere più aperti o più tra o più l'assistito o diciamo così o meno intransigenti nei nostri confronti
L'Internazionale socialista aveva un erede designato di di vibrante
Era OLAF Palme ma venne ucciso ora dal Sudafrica di Nelson Mandela viene fuori che forse potrebbe essersi trattato come si suol dire di pezzi di servizi segreti deviati del regime razzista allora al potere è una storia in cui possiamo riconoscerci non solo noi ma in cui possiamo chiamare altri a riconoscersi così come hanno fatto proprio i laburisti inglesi
Ed è questo quello che il vostro congresso deve riaffermare con chiarezza
E su questo ci confronteremo nei prossimi mesi sollecitando le energie più profonde nella riflessione dell'azione
Della società italiana allora potranno sommarsi delle tarati allora i tatticismi delegittima incertezze potranno essere superate vincerà chi guarda avanti
E non ti guarda indietro e voi e termino compagnie Company delegati potrete dire che supererebbe il PDS non per il gusto del nuovismo ma per essere tutti insieme ancora più forti ancora non presenti ancora più radicati in una società italiana che vogliamo collocare in Europa qui vogliamo dare costituzioni politiche e costituzioni economiche esaltino e non con prima no le grandi potenzialità della sua società civile peso ai lavoratori dei suoi giovani
Mentre Antonio Giolitti si avvicina al palco per quello che sarà l'ultimo intervento di questa serie del forum della sinistra
Vorrei ringraziare a nome della presidenza e di tutto il congresso i compagni e amici del forum della sinistra che ci hanno portato il loro contributo non come ospiti ha detto bene Giugni
Ma come partecipi di un cammino comune di un'impresa comune
Cari compagni e compagne
Mi hanno stimolato a chiedere la parola in questo congresso sentimenti riflessioni connessi
A un impegno politico intellettuale nell'area della sinistra che dura ormai da oltre cinquant'anni
E perché credo che questo congresso può e deve costituire un capitolo assai importante nella storia del socialismo in questo Paese e in Europa
E non vorrei poi trovarmi a dire sospirando io non c'ero
Sì
Momento della storia del socialismo alla quale appartiene anche quel sì con sì quel singolare personaggio che è stato il Partito Comunista Italiano
Ed è ora il Partito democratico della sinistra
E nella quale molti di noi vorrebbero
E io sono tra questi
Aprire un nuovo capitolo a partire proprio da questo congresso
Nuovo capitolo che non è di Rifondazione
Ma di ricostruzione e trasformazione profonda
Le fondamenta non sono state abbattute escreto latte come alle volte sembra si voglia far credere quando si intona un po'alla leggera il Requiem per il socialismo per la socialdemocrazia che una incarnazione partitica del socialismo democratico delimitata nello spazio e nel tempo
All'inizio di questo secolo
Mio nonno pronunciò una volta in Parlamento una frase scherzosa di apprezzamento per quei socialisti riformisti che cito avevano messo Marx in una soffitta
Alla fine di questo secolo
Io suo nipote certo con l'autorevolezza ben minore vorrei invece raccomandare di non mettere classe cioè la socialdemocrazia in soffitta o nel museo delle cere
Non prendiamo lucciole per lanterne
I partiti nei quali le grandi idee si incarnano
Nascono prosperano si logorano si trasformano muoiono anche ma la loro sorte non coinvolge necessariamente quella della luce che li ha ispirati e guidati
La luce che a mio giudizio non si è spenta anzi illumina il nostro futuro è quella che socialismo democratico e riformista
Oscurata dalle alterne vicende di sviluppo e decadenza alle volte di involuzione anche di crisi di singoli partiti socialisti
Che però hanno sempre esercitato un ruolo di protagonisti nella storia Europa in questo secolo
Ciò che è stato vivo e valido nella storia dei due grandi partiti
Che la sinistra italiana e di altri partiti gruppi movimenti che si collocano nel sullo stesso grande Alfredo e così in altri paesi europei è il riformismo di stampo socialista democratico
Così il riformismo praticato dal Partito comunista italiano nell'opera di costruzione crescita della Repubblica democratica nonostante la famosa doppiezza
E parallelamente dal Partito Socialista specie nell'esercizio di responsabilità di governo nelle coalizioni di centrosinistra
Che il Partito comunista allora ebbe il torto di guardare con l'altezzoso di sdegno e forse anche con un po'di invidia per una impresa cui avrebbe voluto partecipare
è questo il patrimonio di esperienze che il Partito democratico della sinistra ha voluto e saputo raccogliere aggiornare arricchire con in più la dimensione europea della visione dei problemi delle prospettive e dei programmi come dimostrano i documenti preparatori le relazioni e il dibattito in questo congresso
Dobbiamo dare atto al partito della burocratico della sinistra di avere ben saputo distinguere sarà naufragio e sfacelo dell'esperienza comunista incarnata del cosiddetto socialismo reale e logoramento ma capacità di rinnovamento dell'esperienza del socialismo democratico e riformista
Che ha sempre mantenuto non dimentichiamolo uno stretto legame con il sindacato dei la i sindacati dei lavoratori
Perciò la cosiddetta Cosa due che si propone con questo forum al quale anch'io sono impegnato con i compagni e amici provvisoriamente raccolti
Nella unione democratica e riformista come Giorgio Ruffolo Federico Coen Giorgio Bogi e tanti altri non è annessione da parte del PDS bensì confronto e confluenza
Di storie di esperienze idee di propositi tradotti in programmi
E trovo strano
Che dei socialisti e socialdemocratici sospetti no il PDS e di ambizioni egemoniche quando esso dichiara di perseguire la costruzione di un partito del socialismo democratico non è certo una serpe che nasconde sotto la lingua il perito del comunismo che ormai non si trova più neanche a Cuba
è questo un valido il necessario sostegno della coalizione il governo di centrosinistra
Che ha bisogno dei partiti come luoghi di educazione alla politica di confronto di opinioni di elaborazione di programmi di selezione delle capacità
Ognuno secondo la propria storia la propria cultura
Dunque concludendo
Io vedo qui realizzarsi la speranza
Che esprimevo nella mia lettera di dimissioni dal partito comunista nel mille novecentocinquantasette
E poi nel distacco dal Partito Socialista all'inizio degli anni ottanta ma non ricordo queste mie vicende col compiacimento di chi pensa
Di avere avuto ragione bensì per confermare la convinzione che c'è nell'esperienza del socialismo democratico una validità e vitalità
Ben più consistenti delle singole esperienze vicende individui i movimenti i gruppi
Spero che sapremo mettere in opera questa capacità di discernimento e lungimiranza le due doti indispensabili per il politico che spera nel presente mirando al futuro
Grazie ad Antonio Giolitti
C'è una comunicazione per i compagni delegati di Verbano sono pregati di avvicinarsi alle principali la presidenza per parlare con il Giulio Calvisi
Do adesso la parola Giuseppe Bova il segretario regionale della Calabria
Il mio care compagne cari compagni
E un intervento come dire
Dalle parti della Bulgaria
O meglio dalle campagne della Bulgaria
Se è vero come è vero che a fronte del novantotto e sette per cento di consensi alla mozione congressuale su scala nazionale nella mia regione la Calabria questi dati sono di quasi il novantanove virgola cinque per cento
Tutti unendo misticamente dunque sotto l'ombrello del segretario il voto di un'organizzazione ritardo è arretrata o addirittura all'inaugurazione di una nuova stagione Confort mistica dai confini del contado
Io non ripeto quanto affermato a questo proposito giovedì da Massimo D'Alema partito unito non unanime ma pluralista
Questo è vero
Per quanto ci riguarda voglio dire però che le ragioni di fondo di un così alto consenso sono dovuti al fatto che in tanti abbiamo avvertito o almeno percepito
Che ci veniva sottoposto un documento di rara onestà intellettuale di intelligenza politica che assumeva pienamente dentro di sé le ragioni del sud
Anzi
Diciamolo meglio dei Sud e della Calabria
Per dirla coi col compagno Nicola Rossi non abbiamo coltivato nuove illusioni
Anzi il documento che abbiamo discusso era assai problematico sollecitava sulla base di un analista assai crudele realistica una ricerche uno snodo assai impegnativi e innovativi per uscire in avanti dalla crisi italiana
Non a caso la parola principe attorno a cui si snoda tutta la mozione congressuale e opportunità
Opportunità pari tra uomini e donne tra anziani e giovani tra i sistemi le regioni del nord e quelle del sud
Tutto e tutti dentro una nuova e grande opportunità per l'Italia regione d'Europa
Si esce così dagli approdi sicuri ma ormai del tutto insufficienti delle vecchie sicurezze
Si considera giustamente la vittoria del ventuno aprile non un punto di arrivo ma la base di partenza per uno straordinario se pur rischioso cambiamento possibile ma necessario
A tutti viene richiesto una più alta e più piena responsabilità un più consapevole protagonismo cerchi opportunità non sicurezza
Ma in tanti in troppi al Sud non hanno né avranno mai nella situazione data alcuna sicurezza né alcuna protezione opportunità è finalmente un passaggio vero verso il futuro io capisco le preoccupazioni di chi tra noi vede tutta la delicatezza e il rischio alto del passaggio a cui siamo chiamati ho sentito l'intervento della compagnia Gloria Buffo i suoi quesiti su questi Italia sulle sue miserie le sue quotidiane ingiustizie avverto pure io che la questione non può essere affrontata solo con politiche di bilancio ma ho visto e in tantissimi come me hanno visto qualche settimana fa la trasmissione di Gad Lerner Tirana Italia il punto è tutto lì chi risponde con quale progetto e se non ora quando qui a partire da noi deve operarsi lo scatto vero il colpo di frusta rispetto allo stesso nostro modo di agire superare una cultura di ipocrisia o di vera denunzia verso il precariato il lavoro nero ma non solo questo forse o troppo presente la mia regione
Il suo continuo oscillare tra rassegnazione e ribellione lo struscio apparentemente sempre uguale essenzialmente di migliaia di giovani nelle strade principali dei cento e cento paesi della Calabria
Forse non diventi Pippo che di Crotone e gli operai la classe operaia storica della Montedison che non trova più altra argomenti per farsi sentire o almeno parte di vedere dall'intero Paese
Forse purtroppo presenti tanti
I troppi delitti di mafia rimasta ancora impudica a differenza di altre aree del sud in quel pezzo d'Italia
Persona onesta e normali assassinati dalla natia come i nostri compagni Gatto Valerio chilo sardo o magistrati come il giudice di Cassazione Scopelliti
Non dimentico non dimentichiamo anzi rispetto a questo chiediamo a tutti noi coerenza impegno risorse vere a partire dall'obiettivo decisivo del ripristino della legalità
Che richiede innanzitutto nove i parametri per gli organici delle giurisdizioni calabresi a partire da Reggio Calabria ma non solo questo lo diceva bene Walter Veltroni urge creare quella Sinistra democratica e liberale attenta ai bisogni di chi almeno e alle aspirazioni di chi ha talento
O come diceva ieri Minniti una grande forza riformista
Tutto questo ancora non c'è e lo sforzo da produrre davvero grande
Ma non è possibile e più care compagne e cari compagni accettare passivamente una situazione in cui i diritti sono per pochi e troppi non hanno opportunità alcune per questo urge riflettere su come superare anche a sinistra
Quella cultura statiche di conservazione dei risultati conseguiti nel tempo che ci inchioda ancora il bel palazzo sta in fiale
Quando invece occorre battersi per un del bar dell'opportunità concrete vere incerto cioè per tutti prima di tutto per le giovani generazioni
Questo deve a mio parere significare per la Calabria per il sud che una parte rilevante delle risorse disponibili vanno spostate dal terreno dell'assistenza per il lavoro che si distrugge su progetti che creano nuove occasioni di lavoro sulla scuola sulla formazione e sul nove imprese su lavorino proprio significa saper utilizzare per intero le risorse europee significa avere banche sistemi informativi agenzie capaci di sostenere tutto questo significa impegnarsi in un lavoro di lunga lena definendo un quadro non demagogico di compatibilità
Significa adottare un sistema di flessibilità del mercato del lavoro significa indetti di in definitiva cambiare anche a sinistra nei partiti nei sindacati le gerarchie delle scelte dello stesso modo di affrontare i problemi
Per tutto questo lo ripeto tanti consensi in Calabria la mozione congressuale e non sarebbe davvero cosa da poco anche se lo snodo della mozione avesse riguardato solo il sud
Forse in quest'Italia nel senso comune di tanti il Sud com'è sparito
Forse sentito da tanti comunque a Speedy o un peso insopportabile
Per noi oggi e non solo la terra in cui viviamo
Ma cominciamo a vederla come la più grande regione d'Europa una grande realtà di venti milioni di italiani la parte dell'Italia più proiettata verso il Mediterraneo tutto questo anche in Calabria regione che rimane un vero rompicapo e che rispetto agli altri Sud a indicatori dove il segno negativo ed esteso e più marcato
Ma anche lì
Se non vogliamo lasciare che quaranta cittadini su cento stia né ai margini e non votino se non accettiamo che tanta parte della gioventù
Per frustrazione o per rabbia esprimo un voto contro dall'estrema destra non possiamo restare tranquilli col nostro ventuno per cento nella vittoria dell'Ulivo del ventuno aprile anche lì non ci sono alternative alla scommessa
Per la modernizzazione competitiva di cui parliamo
Certo questa linea un passaggio decisivo in un assetto federale dello Stato
Può sembrare paradossale ma noi condividiamo pienamente le osservazioni e le indicazioni venute da questa tribuna da Vannino Chiti e Walter vitali per noi che ci si vuole essere parte ventuno può patto nazionale
Di una classe di stringente responsabile dei destini della propria terra praticare una linea capace di suscitare io unire il pluralismo i territoriali dei diversi su affermare per questa via una sorta di capitale reticolare del sud
Per questa via si esce dal fallimento del regionalismo però una sua vera opportunità anche una regione estrema come la Calabria oggi una base una finestra per questo passaggio ci sono si chiamano sistema universitario calabrese si chiamano aria portuale di Gioia Tauro come qui ricordato dal presidente Prodi termino il PDS in Calabria nel sud approvato questo progetto
Pensa di essere parte di una grande forza che assieme ad altri tre dunque il progetto in politica e che crei il nuovo soggetto politico che assuma sudiste la guida di tale progetto
Penso che su queste basi tanti meridionali avranno come non mai il senso di sé esprimeranno un orgoglio intelligente e saranno in grado di praticare un nuove grande autonomismo
Capiranno soprattutto una cosa che la sinistra per dirla con Bobbio e inclusiva
Che rinnovarle o unirla significa lo sforzo grande per renderla davvero tale che l'Europa è la grande opportunità che la sinistra del futuro è già in campo
No davvero non sono cose da poco è stato giusto allora votarla così in tanti e di questo gli ho voluto parlare
La parola Pasqualina Napoletano parlamentare europea seguiranno ITL salvati
Qualche mese fa L'Unità pubblicava un bell'intervento dell'ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt
Nel quale era contenuta una previsione che alla luce degli avvenimenti di questi mesi rischia di apparire realistica e lungimirante
Egli osservava che il principale ostacolo sulla via della realizzazione dell'unione monetaria
Stava proprio nell'impostazione monetarista e liberista della banca Champigny posta dalla banca centrale tedesca e accettata dal governo di col il rischio che Luis paventava
Era quello di un nuovo isolamento della Germania insieme al fatto che problemi sociali quali la crescita della disoccupazione e delle disuguaglianze
E l'identificazione tra politiche restrittive e moneta
Avrebbero contribuito a formare un sentimento ostile a questo ulteriore importante obiettivo dell'integrazione europea
Il dibattito aperto oggi in in Germania
E gli umori degli oli o con l'opinione pubblica in molti paesi europei e la vittoria delle destre estreme in Francia e prima ancora delle elezioni austriache rischiano di dargli ragione per quest'oggi una rimessa in discussione unilaterale dell'Italia
Dei tempi previsti dal trattato rischia di essere tardiva è inutile indebolirebbe la posizione di un Paese il cui governo sta operando il massimo degli sforzi per il risanamento della finanza pubblica
Politica che andava fatta ha ragione Bassolino a prescindere dal vincolo europeo
Macché è doverosa per noi stessi per le generazioni future per eliminare o diminuire quella che lui ha definito la più ingiusta delle tasse
Voglio ribadire qui per dovere di chiarezza che uno slittamento peggio una rimessa in discussione della moneta unica
Non sarebbe positivo né per l'Italia né per l'Europa altri interventi hanno argomentato su questo tra gli altri quello Autori volitivo del Presidente del Consiglio
Ma hanno ragione quei compagni io sono d'accordo con loro che lamentano il rischio di un approccio punitivo alla dimensione europea infatti ammesso che tutto andasse del meglio che l'italiano aggiungesse il traguardo dell'ingresso già nella prima parte dell'unione monetaria rimarrebbe comunque il problema cosa fare dei diciotto milioni dei disoccupati in Europa
Il dramma della disoccupazione e la crescita europea che comunque non si prevede anche per il prossimo futuro capace di andare oltre l'uno l'uno e mezzo per cento rivela tutto il limite dell'attuale politica
è vero lo ricorda spesso Sciacca dell'orrore e lo ha ripreso anche Veltroni nella sua introduzione
Che il trattato di Maastricht oltre alle condizioni di rigore finanziario previsto dal Patto di stabilità prevedeva il coordinamento delle politiche economiche europee al fine di costruire le condizioni per un nuovo sviluppo per l'occupazione e per una coesione economica e sociale del continente
Tant'è vero che contamina contemporaneamente alla ratifica del trattato dello presentano il suo libro bianco su crescita competizione sviluppo ma a distanza di alcuni anni c'è da chiedersi perché quell'unione che avrebbe dovuto essere appunto economica e monetaria sia diventata unicamente monetaria
Questo punto intero dalla sinistra europea il nostro partito i sindacati il nostro governo in quanto soggetti di questa politica infatti l'Europa non è fuori Dinoi
E fino a che continueremo a viverla con il Complesso di chi deve aderire a qualcosa costruito da altri sarà ben difficile pensare nelle scelte
E concorrere a colmare quel vuoto politico che oggi è drammaticamente visibile nel governo dei grandi problemi del nostro continente
La verità e che in Europa e non solo in Europa fino ad ora hanno vinto quell'impostazione liberista che non accetta in alcun modo l'intervento del RIS i doccioni europea nell'economia e non accetta nuovi livelli di regolazione sovranazionale a fronte di processi dicono verbalizzazione economica e finanziaria
E la sinistra finora è apparsa subalterna e comunque impotente rispetto a tutto questo
Le proposte per invertire questa tendenza non mancano a cominciare dal livello europeo come ad esempio quella provata al penultimo
Ingresso del Partito del socialismo europeo che andava nel senso di costruire un fondo europeo per gli investimenti
Da finanziare sottraendo le risorse nazionale degli Stati dal conteggio del debito come base per reperire ulteriori capitali sul mercato
Garantiti dal bilancio dell'Unione queste risorse avrebbero potuto contribuire insieme capitali privati a quelle innovazioni di cui l'economia europea ha bisogno di fronte alla nuova redistribuzione del lavoro a voi a livello mondiale
Ed ancora sul lavoro e sull'occupazione Alfiero Grandi lo ha ricordato qui l'emendamento accolto dal compagno D'Alema della risoluzione
Che assume la la politica della riduzione dell'orario
Molti economisti affermano che questa proposta non è una soluzione per la creazione di nuove opportunità di lavoro erbe vero che la natura attuale della disoccupazione dovuta all'impatto del processo tecnologico sulla produzione e sul lavoro sulla produttività
Pone dei problemi difficilmente risolvibili solo attraverso la redistribuzione del lavoro insistenze
Ma vorrei chiedere agli accomuno ministri se esiste oggi una proposta che da sola
Sia in grado di risolvere il complesso problema della disoccupazione io non l'ho ancora ascoltata e allora una politica che dia un quadro di riferimento alla riduzione dell'orario del lavoro può essere utile così come indicato
Dal rapporto Rocard approvato dal Parlamento europeo e ricordato qui da Pierre Carniti in primo luogo esso può evitare ulteriori espulsioni dal mercato del lavoro infatti molte crisi aziendali in Europa sono state risolte così
In secondo luogo non è vero che non esista alcuna relazione tra orario e occupazione lo dimostra l'Olanda che il Paese europeo in cui si lavora meno dal punto di vista dell'orario e che ha meno disoccupazione
Ed infine la riduzione dell'orario di lavoro consente di affrontare la questione della flessibilità in modo non difensivo nel residuale e non capisco perché anche qui l'ottica con cui è stato affrontato non sia stato quello per esempio offerto alla sinistra
Da una riflessione delle donne che non accettano un mercato del lavoro a misura maschile e stanno tentando di modificarlo attraverso un'idea di flessibilità
Che non sia soltanto sotto il segno dell'interesse o delinque necessità dell'impresa
Ed ancora a proposito dell'Europa come opportunità non dobbiamo dimenticare che a fronte di una difficoltà a disporre di risorse nazionali
Esistono fondi europei come i fondi strutturali che tuttora non lo utilizziamo o utilizziamo male come quelli finalizzati e alla formazione professionale si tratta di molte migliaia di miliardi che si concentrano soprattutto nelle regioni meridionali
Il governo sta cercando di migliorarne la capacità di utilizzo altrettanto devono fare le regioni se non vogliamo perdere colpevolmente definitiva a mente risorse che potrebbero essere utilizzate per lo sviluppo di aree in cui tra l'altro si concentra gran parte della disoccupazione in Italia
A questo proposito rivolgo un vero e proprio appello ai compagni delle regioni meridionali ai gruppi consiliari
Di fare di questo punto una vera e propria campagna una battaglia politica rigorosa in quelle regioni quali la Campania la Puglia la Sicilia che sono scandalosamente
Io adempienti Aggiano a testa so e noi pensiamo di farlo come argomento di campagna elettorale quando tutto sarà perduto
In conclusione è evidente però che i problemi della disoccupazione della crescita insufficiente che a tagliarla che attanaglia nel nostro Paese
Nel nostro continente non possono essere affrontati se non nel quadro della globalizzazione dell'economia non c'è tempo per sviluppare questo argomento ma solo un dato vorrei sottolineare e cioè che oggi nell'era della globalizzazione
Gli investimenti diretti nel mondo sono in termini reali allo stesso livello se non inferiori a quelli dell'inizio del secolo questo è un dato sconvolgente
E questo soprattutto per la scelta che nell'attuale modello post fordista il capitalismo internazionale affatto
Di privilegiare la globalizzazione finanziaria resa possibile dalla deregolamentazione dei movimenti di capitale a livello mondiale l'Europa deve essere capace di aggredire questa questione in questa dimensione
Le proposte non mancano come ad esempio quella dell'economista americana Tobin sulla tassazione delle transazioni di cambio
Ma che cosa ha impedito fino a questo momento che questo altre proposte poterlo parte propria dalla sinistra europea e su di esse si sviluppasse la sua Opel offensiva politica
A mio avviso questo è successo perché si tratta di obiettivi di carattere sovranazionale il fatto è che al di là delle grandi enunciazioni la sinistra europea non riesce davvero a superare l'orizzonte nazionale
E questo la porta a schiacciarsi sugli interessi nazionali anche questi quando questi ultimi sono interpretati da governi di destra
E su questa incapacità che si consuma la crisi delle socialdemocrazie europee
Ho terminato
La sinistra europea può costruire un nuovo orizzonte solo se supera la resistenza prendere atto fino in fondo della crisi dello Stato nazione e a trarne tutte le conseguenze
Solo così potrà parlo svolgerà all'Europa quel ruolo che tutti invochiamo di soggetto determinante per una diversa qualità dello sviluppo del pianeta grazie
Compagne e compagni è giunto poco fa il congresso e salutiamo calorosamente con affetto il compagno Pierre Moro quam presidente internazionale socialista
Che parlerà nel pomeriggio
Una comunicazione i delegati che si sono riconosciuti negli emendamenti Barbera si uniscono alla fine della seduta di stamattina presso la Commissione Statuto nell'atrio dietro la presidenza
Ha la palla alla alla parola il compagno Michele Salvati deputato si prepari Giovanna Melandri
Care
Compagne e compagni
Vorrei fare un ragionamento che tocca il nucleo politico di questo congresso la questione sulla quale soprattutto siamo chiamati a discutere e a decidere
Lo farò col minimo di fronzoli e anche di argomentazioni addizionali
In questa sala dovremmo capirsi al volo e vengo subito al dunque
Da un lato il nostro governo e il PDS che lo appoggia sono impegnati in un tentativo difficile
Di completare il risanamento finanziario del nostro Paese e di portare questo paese tra i primi ad aderire all'Unione monetaria europea
Dall'altro le conseguenze di questo tentativo sono impopolari in via generale il particolarmente impopolari a sinistra
Nel pezzo di società che noi rappresentiamo ma soprattutto nelle organizzazioni e nelle culture attraverso le quali stabiliamo un raccordo tra la società e la sua rappresentanza politica
è bastato che Walter Veltroni pronunciasse la parola infame flessibilità perché Cerfeda che agisse in modo esasperato
E l'intervento durissimo di Cofferati rivela una zona non piccola di sofferenza
Sofferenza che è emersa in molti interventi in questi due giorni interventi molto applauditi e dunque che esprimevano un sentimento diffuso tra i delegati sofferenza che ormai permanente nei nostri rapporti con Rifondazione Comunista
Insomma gran parte della sinistra
Buona parte dell'area politica di quasi tutta l'area sindacale che appoggia questo governo piange
Senza che ridà l'area di centro del nostro schieramento Dini e i suoi danno un giudizio del governo Prodi che altrettanto tiepido se vogliamo usare uno femminismo
Di quello che da Rifondazione o il grosso del sindacato o anche pezzi del nostro partito
Questo naturalmente è un altro modo di dire che la nostra area di centro sinistra la maggioranza che sostiene il governo e una maggioranza eterogenea altrettanto eterogenee dell'opposizione forse meno mi affretto ad aggiungere ma questo mi consola assai poco perché se nei rapporti del giorno per giorno mal comune
E mezzo gaudio nella grande politica nella nuova politica in cui vogliamo avviare sì nella politica del bipolarismo e dell'alternanza mal comune è un male doppio
Le due The congenita si sommano non si elidono ove si cancella ma torniamo a casa nostra
Alle differenze interne alla maggioranza che sostiene il nostro governo
Qui le due domande politiche cruciali che dobbiamo porci e alle quali questo congresso deve una risposta seno vuol dire che ci siamo sfogati nonché abbiam fatto politica sono queste
Prima riusciamo come partito che sta in mezzo che ha le maggiori responsabilità nel tenere insieme la maggioranza
A cucire una linea programmatica coerente e che però faccia soffrire il meno possibile lana di sinistra del nostro schieramento
Che trovi d'accordo nonostante i mugugni Bertinotti e Dini
E seconda domanda se non ci riusciamo se cioè risulterà impossibile nella futura azione di governo mantenere una rotta che soddisfa il tutte le aree della maggioranza quale via di uscita ci lasciamo aperta è veramente nell'agenda politica una grande coalizione
O siamo disposti Giuliano di farsi cucinare a fuoco più o meno lento insieme a un governo costretto all'inconcludenza dallo teologi unità della sua maggioranza siamo disposti a tener duro sul bipolarismo costi quel che costi
Alla prima domanda la risposta che mi sentirei di dare questa riuscire a condurre con questa maggioranza una linea coerente di governo è difficilissimo ma possibile
Difficilissimo a causa delle disse l'altezza degli ultimi vent'anni e a causa del modo in cui si sta tentando di costruire l'unione monetaria modi sui quali anch'io ho molte riserve noi dobbiamo mettere in conto anni futuri di crescita modesta
E forse ulteriori risparmi il suo grandi comparti della spesa pubblica
E dobbiamo sapere che la crescita sarà tanto più forte quanto più saremo competitivi in condizioni di cambi fissi questo è il quadro generale ed è un quadro che comunque lo si interni
Scendere una crescita più vigorosa anche da un grande sforzo di efficienza e dunque da notevoli disagi per alcuni gruppi molti gruppi di lavoratori
Purtroppo il tempo non mi consente di entrare nel merito di fare il mio mestiere da economista ma chi è interessato a farsi onestamente un'idea sulla questione a chi a chi è interessato io sono pronto a dare tutte le indicazioni perché posso farcela da solo
Lasciatemi solo affermare senza poterlo dimostrare che Bertinotti si sbaglia anche se mi piacerebbe tanto che avesse ragione
Non possiamo cambiare da soli la rotta macro economica che stiamo seguendo
E data questa rotta non possiamo applicare con successo nel breve periodo grandi idee semplici ieri seducenti come la riduzione generalizzata del tempo di lavoro
Possiamo incentivare in ogni modo questa riduzione ma poi dobbiamo lasciare il problema l'autonomia delle parti e a molti lavoratori che una riduzione del costo di del tempo di lavoro non la vogliono proprio
Cofferati non si sbaglia perché non è entrato nel merito mai stato a mio avviso troppo duro
Non è entrato nel merito di politica alternativa ha solo espresso il disagio del sindacato e l'esigenza che il governo faccia di più
Il disagio è reale e fare di più è sempre possibile
E quindi lo si deve fare ma noi abbiamo mandato al governo le persone in migliori che avevano e così hanno fatto tutte le componenti dell'Ulivo e tutti lavorano tra infinite difficoltà difficoltà ventiquattro ore su ventiquattro
I nostri ministri sono sfilati tutti qui
E tutti vi hanno illustrato i loro programmi le riforme che hanno messo in cantiere tutti a cominciare da Walter Veltroni
Gli hanno espresso l'ansia di coniugare il disegno di un grande Paese futuro con il proposito di rendere questa difficile fase di passaggio la più giusta possibile in termini di riparto dei sacrifici
E la meno penosa per i ceti più deboli
Come vede sette se tento di S. un po'demagogico
Mi viene da scrivendola va be mi attengo al mio stile ed è per questo cari compagni e compagni che mi hanno sorpreso non poco le critiche che la sinistra che da sinistra da Rifondazione dal sindacato sono venuti a Veltroni
Ma è possibile mi sono chiesto che non si rendano conto che Veltroni nell'ambito del PDS è tra quelli che la sinistra vogliono più bene tanto per usare un'espressione del troiane
è possibile che non si rendono conto che Veltroni gli disse in faccia verità anche dure
Ma perché li vuole portare importo tutti insieme perché lui e Prodi hanno già pagato e sono disposti a pagare prezzi molto alti affinché questa maggioranza stia insieme
Possibile che non si rendono conto che l'Ulivo fa bene all'unità della sinistra possibile che non si rendano conto che una linea politica diversa è già nell'aria che il famoso taglio delle ali
E che questo sarebbe la fine per l'Ulivo per l'unità della sinistra e forse per qualsiasi speranza di rafforzare un disegno bipolare della nostra vita politica e di indirizzare il lavoro della commissione bicamerale in questa direzione
Ma è possibile che non si rendono conto che se si tira troppo la corda questa si spezza e allora diventerà questo è il punto di fondo compagne e compagni diventerà che lo vogliamo o no
Dominante soprattutto l'esigenza di rispettare il disegno macro economico europeo che ci siamo imposti e prevarrà quella coalizione politica che sarà più credibile per garantirlo quali che siano i costi in termini di riorganizzazione razionale democratica bipolare del nostro sistema politico
Queste sono le domande che mi facevo quando ascoltavo gli interventi di Bertinotti e Cofferati
Per consolarmi mi dicevo che sono entrambi i due sindacalisti e conoscono bene le arti della contrattazione questa è una grande arena contrattuale dove si alza il prezzo e si porta a casa quel che si può e siccome sono due bravi sindacalisti continuava a dirmi che devo per Cofferati su Bertinotti ho qualche dubbio sanno questi saranno dove il punto di rottura e sanno dove fermarsi ciò non di meno sono preoccupato perché il punto di rottura non è lontano e perché vedo troppi compagni nel nostro partito nella maggioranza che non se ne rendono conto
è per questo
Che dal nostro congresso deve venire un messaggio di indirizzo forte che riprenda e stringa e faccia proprio il messaggio di Indirizzo con cui Veltroni l'ha aperto che lasci essi aperta la porta alla politica del giorno per giorno ma che fissi anche le pietre miliari oltre la quale la politica del giorno per giorno non può andare questo sarà il compito che affidiamo segretario
Personalmente consentitemi di concludere con un appello ai compagni che hanno espresso maggiori dissensi con l'introduzione di Walter Veltroni
L'espressione le due sinistre non mi piace per niente
Perché i nostri avversari
Il Paese la storia si vedono e ci giudicano come una sinistra sola
Mi sembra quasi la cosa di Bossi quando pensa che il giudizio sugli italiani sarà diverso se stacca la Padania d'arresto no anche i padani sono sempre italiani nel giudizio degli altri
Se la sinistra di opposizione farà mancare il suo appoggio alla sinistra di governo sarà l'intera sinistra risultare sconfitta anche se i singoli partiti se la potranno cavare nel confuso quadro politico che emergerà
Chi sarà sconfitto
E per un periodo imprevedibile sarà il popolo sarà chi ha investito in noi la sua fiducia sarà l'Ulivo e con esso l'idea alta e civile dell'Italia che ha fatto momentaneamente prevalere grazie
Una comunicazione la delegazione del Veneto si riunisce alle quindici e trenta presso la saletta della commissione verifica Poteri
Alla parola Giovanna Melandri responsabile delle politiche dalla comunicazione poi prenderà la parola Franco Passuello presidente delle ACLI
Dunque
Contando in campagna
Oggi che siamo forza di governo dobbiamo una risposta a chi ci chiede anche in questo congresso di precisare meglio la nostra carta d'identità
Il cantiere è aperto e io vorrei che la nostra carta d'identità si incardina se con convinzione attorno a un valore che ha mosso Dal Moro talvolta anche carsica mente tutti i processi di emancipazione umana il valore della libertà
Nel codice genetico della sinistra c'è molta giustizia sociale c'è meno libertà
Ci sono molte mass ci sono meno individui
C'è equità ci sono meno diritti di cittadinanza
Eppure e perfino banale dirlo non c'è coesione sociale senza libertà
Così come non c'è solidarietà senza sviluppo e così come non si raggiunge equità se non si agisce per aumentare le capacità le opportunità le responsabilità individuali
La nostra ricerca sullo stato sociale nasce da qui
Il welfare va riformata per lasciare maggiore autonomia libertà responsabilità all'individuo nel costruire il proprio futuro per rendere più agevole il passaggio di donne e uomini da un'attività all'altra da un'età all'altra da una famiglia all'altra
Nessuno vuole smantellare la più grande conquista di questo secolo però non si può nemmeno negare in Italia lo Stato sociale porta visibili ancora i segni dell'assistenzialismo di un tempo
Forse in prospettiva la spesa sociale sul PIL potrà anche crescere e attestarsi ai livelli europei ce lo auguriamo
Ma oggi non è così e dobbiamo scegliere se vogliamo meno rafforzare con i vincoli da quegli strumenti che aumentano le opportunità degli individui per scegliere mo'con coraggio il terreno dell'estensione dei diritti di libertà renderemo a mio giudizio anche più autentica la competizione tra le sinistre italiane
Caro Bertinotti qui è oggi non nel Chiapas nelle economie occidentali è sinistra quella che saprà dare risposte concrete ai bisogni dei giovani disoccupati dei laureati preoccupati per il loro futuro dei nuovi nomadi di un mercato del lavoro che esige una formazione continua e permanente e sinistra
Quella che saprà rispondere ai bisogni delle donne ancora schiacciate come se non più di prima tra lavoro e maternità
E allora io dico mettiamo la libertà proprio la libertà al centro della nostra ricerca
E chiediamoci cosa libertà nelle soglie nelle storie alle soglie del ventunesimo secolo in un mondo che si fa sempre più piccolo e in cui grazie ai fratelli e al cavo alla rete assistiamo alla morte della distanza che cosa cioè libertà individuale oggi che i processi di globalizzazione si sono spostati dallo sfondo alla ribalta della coscienza delle persone mentre aumentano le opportunità di riscatto per popoli in crescita ma si affermano nel mondo anch'nuove forme di povertà
La distanza muore nell'economia globale della comunicazione ma non ovunque infatti se nell'emisfero Nord in questo preciso momento molti stanno dialogando da casa con New York Pigmei Bombay nell'emisfero Sud sempre in questo preciso momento milioni di donne e di uomini stanno percorrendo decine di chilometri a piedi per trovare dell'acqua potabile
Perché quando parliamo della distribuzione delle risorse pubbliche ci dimentichiamo sempre di una voce gli aiuti verso i Paesi in via di sviluppo
Come se non riguardasse la sinistra affrontare i temi della distribuzione delle risorse non solo a casa nostra ma tra un Nord che ne consuma l'ottanta per cento e un Sud a cui restano solo le briciole
è lecito chiedersi nel cantiere aperto della sinistra cosa libertà in un'epoca nella quale le cose che non sono necessarie affermano le nostre uniche necessità e in cui l'omogeneizzazione si diffonde attraverso lo schermo della televisione come un fuoco nel bosco
E cos'è libertà per i nostri figli quando accanto al debito finanziario si accumula un debito ecologico pensare per pesantissimo che come tutti i debiti chiede un prestito la salute dei cittadini il dissesto del territorio e come tutti i prestiti chiede di essere remunerato primo poi da qualcuno e allora oggi la vera unica moderna opera pubblica è un grande improrogabile piano Marshall per l'ambiente e il territorio in grado di mobilitare energie economiche ma anche risorse intellettuali emotive le opere pubbliche del futuro non sono davvero più né ponti in autostrada come diceva Bassolino ieri
E cosa è libertà di decidere di se stessi quando l'etica che per due mila anni ha ispirato i nostri pensieri sulla vita e sulla morte di fronte al lo slittamento di questi confini rischia il collasso cosa libertà di fronte a scelte ultime come l'eutanasia la possibile manomissione dell'identità genetica della persona la nascita dentro una provetta cos'è libertà quando annua visti corrispondono leggi vecchie che pretendono per esempio di fissare l'identikit dell'ideale genitore adottivo per età è stato civile
O quando i nuovi crociati dell'embrione preferiscono riaprire il conflitto sull'aborto piuttosto che preoccuparsi di regolamentare la sperimentazione sugli embrioni e di dare una legge saggia ai fini della provetta quelli Giannaro loro sì
Indiscussi soggetti di diritto
Cosa è libertà di fronte alla schiavitù della droga quando sulla proposta di legalizzazione delle droghe leggere tende un pregiudizio moralista che si rifiuta di vedere Nesta uno strumento contro chi traffica sulla vita
E infine cos'è la libertà di iniziativa in un universo economico ancora dominato da grandi monopoli pubblici o da oligopoli protetti cos'è cioè la libertà di concorrere in mercati liberi
Ma regola
La sinistra non deve lasciare il terreno dell'estensione dei diritti di libertà alla destra
Non la libertà dell'uomo contro l'uomo non un darwinismo sociale selvaggio ma nemmeno come dici da diceva Veltroni ieri la frustrazione dei meriti dei talenti
I principi centrali del liberalismo l'uguaglianza di rispetta opportunità la libertà personale la tolleranza verso la diversità morale e religiosa non contrastano affatto con la ricerca di una moderna sinistra europea piuttosto questi principi devono essere presi da noi molto più sul serio di quanto abbia fatto e continui a fare una destra che ama definirsi delle libertà ma che ha trasformato questo campo nella difesa di privilegi acquisiti e di posizioni dominanti
Non è scontato che riusciremo a costruire un partito radicato nella ricerca della libertà
Scrive Simmonds belli solo i fanatici danno valore alla propria esistenza unicamente nella misura in cui essa serve una causa collettiva a dire il vero non è proprio stato sempre così ci sono stati momenti della storia del nostro Paese in cui la difesa della libertà ha chiesto agli individui di annullarsi nell'istanza collettiva ma oggi non è così oggi i partiti hanno bisogno di militanti appassionati non di persone che nella politica si annullano
C'è stato un processo di laicizzazione della politica l'impegno si è allentato ma questo non significa che non vi sia una nuova domanda di partecipazione anzi
E perfino più esigente
Oggi chi aderisce a un partito non aderisce a una chiesa
Non lo fa più per fede in un'ideologia ma perché ne condivide idee e progetti
Dobbiamo offrire sedi nuove a chi oggi vede nell'attuale organizzazione dei partiti compreso il nostro il prevalere di barriere di ostacoli all'ingresso di autoreferenzialità effetti politici
La vera differenza non è tra ulivisti e partitissima piuttosto tra chi conserva le forme della politica e chi invece come scriveva Gramsci rinuncia alla boria di partito e si lascia attraversare da ciò che cambia
L'Ulivo è nato attorno al grazie al collegio uninominale
Che diciamoci la verità i partiti si sono trovati tra i piedi adesso sta ai partiti non mettere in discussione quel collante
Dunque l'Ulivo può essere rafforzato attraverso una legge elettorale imperniata sul doppio turno che conservi il cardine del collegio uninominale a proposito il doppio turno
Sembra essere una nuova incarnazione di Godot noi lo aspettiamo da tempo aleggia tra noi ma nessuno ne parla più ve ne siete accorti
Non lo corriamo scesi in sterili discussioni non c'è chi milita nei partiti contro l'Ulivo e viceversa
C'è invece la possibilità di incardinare una nuova legge elettorale e permettere finalmente a bordo di arrivare negli ultimi anni non abbiamo trattato gli scritti con il dovuto rispetto iscriversi a un partito non può essere solo l'espressione di una testimonianza nella proposta di Statuto che sono delle novità importanti penso alla centralità dell'autonomia tematiche
Penso alla possibilità di adesione anche per i non iscritti a singole campagne o singole iniziative che introduce l'idea importante di una cittadinanza politica dinamica che sta fuori ma fa anche bene
Penso alla proposta di inserire nello Statuto anche il riconoscimento di un'unione tematica tra persone il cui territorio di riferimento non è la Sicilia o la Toscana ma il territorio virtuale
Non vogliamo seppellire il PDS dello spazio però vogliamo che la politica entra in rapporto con la Rete
Internet
Costituisce una porta di accesso in più ha un sistema politico sempre più veloce
è una sede alternativa di incontro tra persone che forse non possono sincronizzare loro orologi con gli orari della politica ma che possono sintonizzare loro computer
Avete idea di quanti accessi al nostro sito internet ci sono stati in questi primi due giorni di congresso quando me lo hanno detto sta per concludere
No no non ci volevo nemmeno credere
Più di dieci mila e cento mila persone sono entrati nel nostro sito è internet in questi due giorni più di quante persone potrebbero entrare in dieci Palermo
Ma se la società della comunicazione e concludo su questo punto
Cambia la militanza nei partiti la politica deve a sua volta regolare l'evoluzione della società della comunicazione in questo settore è in atto una vera rivoluzione
Immagini suoni dati non viaggiano più ognuno per la propria strada ma tutti insieme su un'unica autostrada
Raccogliere la sfida dell'era digitale il nostro compito è un'occasione irripetibile di sviluppo di grandi potenzialità occupazionali e creative
Direi che accanto alle sfide della conversione ecologica e qui che si fondano le basi della futura competitività dell'economia italiana
Che non potrà dipendere in eterno come pensano i settori più pigri dalla svalutazione della lira o da forme di protezionismo più o meno rivedute e corrette
Ecco
In questo quadro si inserisce naturalmente anche la definizione delle regole del sistema televisivo un sistema che vogliamo svegliare anche attraverso l'antitrust dal lungo sonno del duopolio RAI Mediaset
Nessuno operatore generalista nazionale che attinge risorse dal mercato deve poter avere più di due reti terrestri
Non vogliamo azzoppare nessuno però vogliamo un antitrust che faccia evolvere il sistema fuori dalla camicia di forza della legge Mammì che non parli più solo di antenne ma anche di parabole di decoder di televisioni tematiche non si dovranno più essere figli e figliastri che tutti gli operatori debbano avere le frequenze per coprire l'intero territorio nazionale noi lo abbiamo detto da tempo non abbiamo scoperto solo a due minuti dal fischio d'Italia Inghilterra
Sono ormai due legislature che il Polo risponde con l'ostruzionismo alla nostra volontà di riscrivere le regole della televisione
Silvio Berlusconi l'altro ieri ha inviato al Congresso una lettera lo ringraziamo vorrei però sommessamente fargli pervenire anch'io un messaggio che i trans siano allergici all'Antitrust è nella natura delle cose ma noi non accetteremmo più che un partito azienda impedisca all'Italia di avere un antitrust moderno
Ecco
La sinistra al governo lo ripeto ancora una volta vorrei un partito spinto è morto dalla voglia di libertà un partito teso a sviluppare nella società ciò che appartiene di diritto all'uomo
In quanto individuo attivo e integrato e a far regredire ciò che la società USA contro di lui
Aggiunto
Giunto poco fa il congresso
Lo saluto
L'onorevole Lamberto Dini ministro degli esteri che fra un po'prenderà la parola
Ora invece compiacere do la parola all'amico Franco Passuello per metodo aggiunge l'amico fraterno Franco Passuello presidente delle ACLI
Dopo di lui parlerà Cesare Salvi
Sono quasi trent'anni che i presidenti dei reati intervengono nei congressi prima del PC e poi del PDS all'inizio furono gesti di coraggio sfide ha una mentalità
Episodi di un dialogo durato mo'per molto tempo poi diventò un confronto più di merito
Tra soggetti autonomi che si stimavano che si ponevano reciprocamente i problemi
Questa è la prima volta che un presidente delle ACLI può intervenire in un congresso dopo che la democrazia italiana si è finalmente sbloccata
E mentre al Governo una coalizione è una maggioranza che vedono sia voi che noi
Tra i sostenitori mi scuso di questo paragone noi ci riteniamo tra le radici sociali tra i soci costruttori dell'Ulivo e di questo governo e voi ne siete sicuramente la forza di maggiore sostegno
Ascoltando i vostri dibattiti in questi giorni
Ne ho tratto la sensazione che è difficile sottovalutare i livelli di responsabilità
Che il Governo la coalizione le singole forze che le compongono la più vasta maggioranza il voi anzitutto le responsabilità che ci vengono addossate in questa fase
Perché già affrontare da solo la questione del governo come abbiamo sentito sia dalla relazione di Veltroni e poi dagli interventi che si sono succeduti è questione difficilissima
Le emergenze del Paese sono tante i vincoli macroeconomici sono stati appena ride scritti dall'intervento di Salvati
Già questa è questione durissima ma su questa si definiscono altre tre responsabilità che bisogna imparare a tenere come dire distinte ed insieme convergenti una responsabilità costituente
è vero
Il processo costituente non è diciamo di quelli tradizionalmente e definiti ma tuttavia ciò che accadrà nella Bicamerale è in realtà un imperfetto processo costituente
Ed è del tutto evidente che le ragioni di identità programmatiche che sono valide per la logica del governo sono già meno valide per la logica costituente
Dove è fondamentale la capacità di raggiungere intese più larghe
Di non cadere nella sindrome di fare regole istituzioni che siano solo figlie di una di una maggioranza che non della quale tutto il Paese non si possa riconoscere e già questa è una responsabilità diverso
Ce n'è una terza
Tutti i soggetti politici della coalizione sono in via di ridefinizione c'è un percorso di ridefinizione dell'identità cui anche questo vostro congresso appartiene o da poco porta presenziato al congresso del Partito popolare anche lì era evidente questo e la rendita iniezione dell'identità tende piuttosto come dire a marcare gli agoni Smith tra le forze che a mettere l'accento su ciò che unisce sulle ragioni della coalizione
Ma anche questo passaggio inevitabile perché veniamo tutti da una fase che ha scompaginato le vecchie forme le vecchie identità e anche i vecchi programmi politici le vecchie cultura
Anche qui c'è una responsabilità grande che per voi precipita in questo dibattito che anche stamattina ha avuto un suo largo spazio il dibattito su come formare
Dal parto dal partito democratico della sinistra procedere verso un più vasto soggetto della Sinistra democratica in questo Paese e questo pone un problema
Pone il problema che proprio perché tutte le soggettività politiche culturali civili sono ridefinizione il processo di ridefinizione non può avvenire semplicemente unendo
Ciò che resta dei vecchi soggetti delle vecchie culture ma deve sostanzialmente aprirsi
A quelle dislocazioni nuovi a quei soggetti nuovi che emergono dalla società e che si stanno liberando nella società e questo costituisce un ulteriore problema se si fa corto circuito già fra queste tre cose che ho detto il rischio è molto grande
Il rischio appunto è di riproporre un distacco
Tra sinistra di governo e sinistra di opposizione una sinistra che ha insieme responsabilità di governo e responsabilità costituenti possono giocarsi fino all'ultima risorsa che ha per vincere questa fase non può farne a meno
E vale per tutti i democratici
Ma c'è un'altra responsabilità che quella che mi sta più a cuore sulla quale vado alla parte conclusiva del mio intervento
Non è in campo soltanto un problema di ridefinizione delle istituzioni e di un nuovo programma di governo
De anche soltanto una ridefinizione dei soggetti politici delle forme dei partiti come la importante relazione di Minniti ci ha detto ieri è in gioco una riforma della società
E non c'è la possibilità di una politica dei due tempi prima le forme istituzionali poi la riforma della società
Se non si tiene continuamente insieme la logica del Governo con la logica di una ridefinizione di una società civile di un nuovo processo di socializzazione in Italia la crisi di coesione sociale e anche nazionale cui stiamo assistendo rischia derive drammatiche
E prima o poi lo scarto tra logica del Governo del ed è la fase costituente e logica del del della società diventerà divaricate
Ecco perché io credo che il nodo dei nodi si concentra attorno alla questione dello Stato sociale
Qui voglio dire rapidamente solo alcune cose
Il dibattito lasciatemi dire anche quello che si è svolto qui risente del fatto che la questione dello Stato sociale è stata posta sul tappeto da due versanti
Uno è un conflitto aperto dalla destra neoliberista l'altra è l'ansia del rientro dal debito pubblico ed è e dentro i parametri di Maastricht
Sono due punti di vista che hanno le loro ragioni non discuto ma che non sono quelli che debbono stare al centro di una fase progettuale nuova
La verità è che la sinistra al lei i tutti i democratici hanno loro un interesse ad una riprogettazione di uno stato sociale che non non perché esso stia diventando finanziariamente insostenibile ma perché sta diventando socialmente insostenibile
Ancora Minniti qua ha ricordato l'equazione tra sinistra e processi di e strategie di inclusione della cittadinanza dobbiamo prendere atto che lo stato sociale del lavoro e con tutti i suoi difetti sette i suoi limiti e quello del propone ancora siamo non è più in grado oggi di includere nella cittadinanza strati crescenti
Di giovani che non hanno lavoro di lavoratori atipici di forme di armi e di lavoro autonomo di seconda generazione che in realtà sono il frutto di un di un di una flessibilità selvaggia per usare ancora questo termine
Allora il problema da porre sul tappeto la grande discussione ad aprire né nella nella coalizione io spero soprattutto per la sinistra è di mettere al centro questa questione
è vero o non è l'ordine del giorno non è tagliare le pensioni di chi le ha
Il problema l'ordine del giorno è come si costruisce una prospettiva di previdenza di sicurezza sociale per quelli che lavoro non hanno per i disoccupati di lunga durata
Per tutti quei soggetti della società che non hanno oggi nessuno interesse nessuna convenienza a stare dentro non solo le opportunità ma anche le responsabilità dello stato sociale del lavoro
Prima apriamo noi questo dibattito sulla di progettazione di uno stato sociale che sempre più deve diventare Società della solidarietà
Me che sa tenere insieme le dimensioni statali sociali comunitarie della sicurezza e della solidarietà
Prima ci metteremo al riparo dal rischio che a imporci una divisione drastica e questa sì riduttiva del welfare siano i grandi processi
Macro economici e ci siamo già dentro
Quindi il problema non è stare sulla difensiva sullo Stato sociale il problema non si concentra su come si tagliano le le le le pensioni questo come dire è questa disputati attiene alla logica immediata del governo
La discussione che va aperta etiope spero che la sinistra democratica ponga l'attenzione di tutta la coalizione ed e della sua maggioranza è l'altra come si ridisegnano oggi
Delle forme delle strategie di cittadinanza che tengano saldo il programma
Senza del quale non esiste una sinistra di solidarietà e di giustizia sociale straziante del dello stato sociale ma nelle forme nuove che l'affacciarsi di un nuovo modo di produzione sta imponendo al Paese questo
Sembra a me è il cuore del problema
E qui allora incontriamo un tema che forse è stato sottovalutato fino a questo momento nel congresso che aveva già affrontato Nuccio Iovene nel suo intervento e cioè la questione della riforma del welfare è anche questione
Di come si costruisce oggi nel Paese una forma civile e ecco sociale dell'economia
Un'economia che fa delle grandi frontiere dei servizi sociali delle della previdenza della mutualità non soltanto un problema di redistribuzione ma un ma una dimensione che è capace di creare lavoro
Di creare
Utilità sociale di di come dire accorciare la distanza che sta crescendo fra logica dell'economia globale e logica dello sviluppo su della società
Ecco io spero che questi temi siano presenti e spero che da questo congresso esca un contributo alto come quello che oggi serve a
Grazie Franco Passuello l'applauso è la conferma di quello che sempre di più unisce il PDS le anche lui io voglio dare due comunicazioni la prima è che la Commissione politiche si riunisce alla fine della seduta la seconda è che i delegati le delegata della Sinistra giovanile si ritrovano alla conclusione della seduta di questa mattina alla sinistra della presidenza
Ha ora la parola il compagno Cesare Salvi presidente del gruppo del Senato seguirà l'intervento dell'onorevole Lamberto Dini
Care compagne e cari compagni
Affrontare con serietà e responsabilità consapevolezza la prova del governo
Non può voler dire per un partito politico esaurire la propria ragion d'essere nel compito di governare ed amministrare
Tanto più per un partito della sinistra
Tra le ragioni della sinistra c'è la speranza del cambiamento e dell'innovazione c'è la volontà del cambiamento e dell'innovazione
Proprio per questo sarebbe sbagliata a sinistra ogni posizione conservatrice
Anzitutto sui temi dello Stato sociale il punto è un altro e che le innovazioni siano coerenti alle ragioni dello stare a sinistra le ragioni di chi vuol far crescere le libertà ridurre le ingiustizie
Questo è credo il senso della discussione che si svolge apertamente ed ebbene tra noi non sei Novario conservare ma come cambiare senza smarrire le ragioni della sinistra un tempo quelle ragioni si riassumevano nell'utopia di una società diversa
Di una società alternativa a quella esistente
Abbiamo imparato che per cambiare necessaria la fatica quotidiana di governare di amministrare di essere nelle istituzioni e nella società giorno per giorno
Abbiamo imparato che la libertà si costruiscono le ingiustizie si riducono anche con il realismo il pragmatismo di chi vede le cose come sono ed opera secondo il metro della concretezza e della serietà ma sbaglia eremo si è abbandonata l'ideologia abbandonassimo anche quella tensione ideale che nasce da una visione critica dell'esistente
Se non mantenesse IMO ben viva in noi la consapevolezza che la storia di per sé non va in nessuna direzione ha soltanto il senso che ad essa danno le azioni degli uomini
E un partito politico il grande strumento che la storia ha prodotto perché uomini e donne provino insieme a dare un senso alla storia
Per un partito della sinistra ciò vuol dire nuovo sin dare nuovo significato ai grandi ideali che hanno motivato la passione politica di tante generazioni
Non più vecchie ideologia e quindi ma neppure passiva accettazione di altre ideologie
A cominciare da quella oggi così forte del moneta Rismondo
Quando si dice che il problema del debito pubblico in Italia la spesa sociale si fa ideologia
Nella sua forma di falsa rappresentazione della realtà
Perché il debito pubblico in Italia a differenza che negli altri Paesi europei deriva degli interessi sui debiti contratti negli anni ottanta da una classe dirigente il responsabile clientelare non dal peso delle pensioni
L'Italia è il Paese europeo con il più elevato avanzo primario il risanamento indispensabile per utilizzare queste avanzo primario per investimenti nella ricerca nel lavoro del futuro dell'Italia il risanamento è un mezzo per avere più sviluppo e più socialità non il contrario
Anche perché vedere nella moneta e nei parametri di alla moneta fanno riferimento l'unico criterio di omogeneità fra le nazioni d'Europa e ideologia ed è falso europeismo
L'Europa sarà tale solo sulla sfida lacerto una moneta unica una comune politica monetaria non siamo impegnati fino in fondo a sostenere le cose che ha detto Romano Prodi ieri su questo punto ma dovrà darsi anche comuni politiche macro economiche fiscali no comune politica di coesione sociale
L'Europa sarà se si darà davvero soprattutto istituzioni democratiche comuni se saprà creare una vera democrazia europea
Ho apprezzato il testo del documento sullo stato sociale pubblicato nei giorni scorsi
è un'impostazione equilibrati ma allora teniamo la tutta insieme nella sua coerenza non accettiamo anche nelle parole emblematiche che usiamo i messaggi che lanciamo idee formarne il senso d'insieme
Discutiamo di flessibilità
Non ne facciamo anche qui una questione ideologici
E non era certo questa i trasformare la flessibilità nella parola d'ordine prioritario in materia di occupazione intenzione il senso delle cose dette da Walter Veltroni
Discutiamo delle garanzie legate al rapporto del lavoro
In una società dove i lavori cambia nel cambieranno
Ma non contrapponiamo i diritti faticosamente conquistati e garantiti a chi un lavoro lo ha alle esigenze di chi lavoro lo cerca e non lo ha garantito
Perché non è giusto additare un operaio come un garantito che toglie qualcosa a qualcuno e perché non è vero che riducendo le garanzie di uno si aumentano automaticamente le garanzie di altri
Discutiamo della riforma delle pensioni ma non avvaliamo la tesi che contrappone i giovani e anziani perché non è giusto additare i pensionati che nella loro maggioranza hanno pensioni inferiori ad un milione al mese inimicizia i giovani ed i nemici del risanamento
E perché non è vero quei davvero troppo semplicistico dire che tagliando le pensioni oggi si creano le pensioni che ci saranno fra trenta e quaranta
Non è così che si misura la capacità d'innovazione della sinistra
La sinistra si chiede di dare risposte nuove a problemi nuovi non di fare propria la risposta e di altri passare da una vecchia ad una nuova idea dello stato sociale
Oggi nella società della mondializzazione e la crisi delle identità di classe della nuova composizione mobilità sociale essenziale ma richiede a sinistra una grande autonomia di intelligenza critica qui alla funzione dei partiti ed è il partito della sinistra
Di chi non accetta passivamente la fine della politica
Ed è per questo che non possiamo accettare di rimuovere il drammatico problema della disoccupazione
La sinistra non è tale se non ripropone testardamente l'obiettivo della piena occupazione
E se non più il posto fisso nel passato parliamo allora di una società della piena attività
Proprio la crisi dell'idea tradizionale del welfare ripropone non il tema di un nuovo assistenzialismo che un rischio che si annida in alcune proposte
Quella crisi del welfare ripropone con più forza il tema del lavoro come di rito fondativo della cittadinanza sociale come premessa della libertà e della democrazia
Leggendo il citatissimo bestseller sulla fine dei lavori di germi Risi viene ho trovato sottolineata con forza l'affermazione che la creazione di nuovi lavori ha a che fare con la natura democratica dello Stato
L'Open Sato al principio che apre la nostra Costituzione Italia una Repubblica democratica fondata sul lavoro oggi più che mai la connessione fra democrazia e lavora in un senso oggi nella società che si trasformano più che mai il cuore dello Stato democratico e il lavoro
Quando la maggioranza dei ragazzi e delle ragazze
Da Roma in giù ma anche in tante altri del parti del Paese e in tante parti d'Europa non trova lavoro questo non è solo un drammatico problema sociale questo è un grande problema di libertà
Con le sole politiche monetarie non si crea sviluppo
E lo stesso sviluppo di per sé non danneggia seriamente occupazione
E con le nuove sfide che dobbiamo affrontare
Le sfide di cui discute oggi la sinistra moderna in Italia in un'Europa
Questo è il vero europeismo e qui dobbiamo dispiegare tutta la nostra intelligenza e tutta la nostra passione politica
In questi giorni il partito socialdemocratico tedesco ha sottolineato il rischio che la gente leghi il cammino verso l'Unione europea alla distruzione dello stato sociale e alla crescita della disoccupazione
Nostri compagni tedeschi hanno invitato a una grande iniziativa europea per l'occupazione
Questo invito va raccolto perché come ha detto giacché dell'ormai l'Europa ci vuole la sinistra è fondata sulla solidarietà sulle istituzioni del welfare sulla coesione sociale queste grandi conquiste di civiltà che l'Europa ha costruito
Nessuno mette in discussione il mercato
Semmai in Italia compito della sinistra e creare un vero mercato eliminando i troppi monopoli pubblici e privati
Ma l'economia di mercato non può diventare la società di mercato
Riflettiamo sul fatto che a ricordarcelo sono gli stessi maestri della liberaldemocrazia
Norberto Bobbio che non memorabile saggio degli anni Cinquanta aveva invitato ed aveva ragione la sinistra italiana cambiare ad accettare fino in fondo e senza doppiezza
I principi della libertà e della democrazia oggi e invita a mantenere vivi e vitali i valori originari della sinistra
Ha ragione Bobbio e questa la sinistra che serve all'Italia che serve all'Europa
Abbiamo abbandonato ormai da tempo il mondo della Nostalgia delle illusioni
Se qualche residuo è rimasto superiamo lo definitivamente
Ma non dobbiamo e non vogliamo rinunciare a indicare la speranza nel cambiamento
Nell'azione di questo governo innanzitutto
Con tenacia con impegno come diceva Walter Veltroni nella sua introduzione
Ma anche nei più ampi scenari nelle più grandi sfide del futuro
Questa è la sfida del nuovo partito della sinistra che vogliamo costruire
Governare il Paese in modo serio e responsabile ma anche trasmettere quella passione quella tensione ideale senza le quali la Sinistra neppure assenze e due cose stanno insieme
Perché questo oggi come ieri e il grande compito della sinistra dare corpo concretezza visibilità alla speranza nel cambiamento alla fiducia nel futuro
Con grande piacere che ora do la parola all'onorevole Lamberto Dini ministro degli Esteri e presidente del Rinnovamento Italiano
Cari amici
Desidero portare a tutti voi e al vostro segretario Massimo D'Alema il saluto di Rinnovamento italiano è il mio personale
Sono
Felice di essere qui fra voi esponenti di un partito di cui ho potuto apprezzare l'impegno serio e la limpida lealtà nei quattordici mesi del mio governo
Rinnovamento italiano è nato per evitare ha un'area di ispirazione liberaldemocratica
Che con la crisi della cosiddetta Prima Repubblica e dei suoi partiti ha rischiato di non essere di non avere più rappresentanza
Come ha ricordato in avvio del vostro congresso il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni
Il ventun aprile dello scorso anno abbiamo insieme proposta agli elettori una moderna alleanza fra le forze della sinistra riformiste
E le forze moderate che si richiamano alla tradizione cattolica democratica e laico liberale
Per noi di Rinnovamento italiano il percorso che il Partito democratico della sinistra sta compiendo conferma e rafforza le ragioni di quell'alleanza
Seguiamo dunque il vostro congresso con attenzione e con interesse
La stessa attenzione e lo stesso interesse con i quali ci auguriamo che il Partito democratico della sinistra guardi al nostro tentativo di costruire una forza liberaldemocratica di ispirazione europea
Capace di superare la tradizionale separazione tra laici e cattolici
Il Paese attraversa una difficile incompiuta fase di transizione
Ed è chiamato al difficile compito di risanare la finanza pubblica
Rilanciare l'occupazione e assicurare il pieno ingresso dell'Italia in Europa a beneficio di tutti noi e in particolare dei nostri giovani
Il nostro sistema economico e finanziario presenta ancora preoccupanti segnali di provincialismo e deve essere messo in grado di competere nel mondo della globalizzazione
Un apparato pubblico pletorico burocratico e legata a criteri di astratta legittimità deve essere ridotto decentrato educato a obiettivi di efficienza e di efficacia
Istituzioni invecchiate e spesso malamente invecchiate debbono ricostruire quel rapporto di fiducia con i cittadini che è assolutamente essenziale ad ogni democrazia
Il confronto con la realtà internazione
Apre riforme decisive
E Rinnovamento Italiano vuole concorrere a questa impresa portandovi valori e la cultura di quelle donne e quegli uomini laicità tonici che credano in una democrazia liberale fondata su regole diritti valori di solidarietà
Ma
Lo ricordava ieri con forza Marco Minniti per porsi in grado di dare risposte concrete celeri alle esigenze del se una élite politica seria deve anzitutto ricostruire una ragionevole articolazione del sistema dei partiti
A meno di cedere alle irresponsabili sirene del populismo noi tutti dobbiamo riconoscere che i partiti hanno una funzione insostituibile nell'assicurare i cittadini canali di partecipazione democratica e nel proporre agli elettori concrete alternative fra gruppi dirigenti e fra programmi di governo
In questa difficile transizione italiana il sistema dei partiti che aveva dominato i primi quarant'anni repubblicani è andato in frantumi
E ora responsabilità di tutti noi ricreare una nuova articolazione della politica nazionale e Salvi quel che deve essere salvato delle tradizioni e del patrimonio ideale dei vecchi partiti
Ma che si adatti alle nuove esigenze di una società in rapida trasformazione
E che renda possibile una seria articolazione bipolare degli schieramenti politici
Voi avete intrapreso questa nuova strada con impegno e determinazione
Questo congresso discute di dar vita anche in Italia ha una forza politica di ispirazione socialdemocratica
Carrie unifichi le energie della Sinistra democratica e di governo
Io guardo con interesse e simpatia a questa prospettiva
Non già perché essa coinvolga Rimini Rinnovamento Italiano che una forza del Centro democratico ma perché vi vedo un contributo essenziale
Alla riorganizzazione del sistema politico italiano verso un più completo bipolarismo
Spero che con altrettanto impegno e altre in tanta determinazione possiamo intraprendere una strada simile noi che ci riconosciamo nell'aria liberaldemocratica
Mi auguro che ancor prima che la Cosa due della sinistra giunga in porto possano avviarsi a realizzarsi una cosa dei liberaldemocratici laici e cattolici italiani
Nella nostra area politica ci sono segnali positivi di riorganizzazione e di disgelo
Occorrerà ora procedere con coraggio senza inutili gelosie reciproche e sensi di sterili e nostalgie
Conto che il vostro percorso al quale mia al puro il miglior successo Possa di esserci di esempio
Come ho già accennato oltre alla nascita di un più moderno e rinnovato il sistema dei partiti il compimento della transizione italiana esige che venga ricco Vito quel rapporto di fiducia fra cittadini e istituzioni che è assolutamente necessario perché ogni democrazia rimanga vitale e si sviluppi
A questo riguardo riconosciamo al Partito democratico della sinistra un grande merito essersi assunto il compito di concorrere a pieno titolo alla riforma costituzionale italiana
E a verbale ha avuto il coraggio di prestare a questo ambizioso ma necessario Progetto il proprio leader
Massimo D'Alema
Dunque abbiamo sostenuto con convinzione l'elezione a presidente della bicamerale sa che può contare sul nostro impegno leale determinato e convinto perché si approdi a quelle riforme indispensabili per assicurare al sistema politico istituzionale italiano stabilità efficienza effettive possibilità di alternanza raccordo efficace con l'Unione europea
I temi all'attenzione del dibattito istituzionale sono numerosi
E tutti di grande rilievo e non è certo questa la sede perché io precisi le nostre posizioni
Voglio solo ricordare che tutte le grandi democrazie si trovano o si sono trovate in questo secolo ad affrontare il problema della forza giuridica e politica dei governi democratici
Questo problema non è stato invece affrontato nel nostro Paese
E ora tempo che si assicuri all'Italia un governo dotato della stabilità della forza e della legittimazione democratica necessarie per consentirmi di realizzare il programma proposto agli elettori
Come noto noi di Rinnovamento Italiano sosteniamo che nella situazione data e senza travolgere la tradizione parlamentare italiana un moderno semipresidenzialismo costituisce lo strumento migliore per raggiungere questi obiettivi
Il PDS ha proposto una soluzione diversa che punta su un premier designato dagli elettori
Discutiamo senza pregiudizi delle varie soluzioni ma approdiamo in tempi brevi a una soluzione ragionevole che guardi più che agli strumenti agli obiettivi essenziali della riforma
L'altra questione strategica sulla quale vorrei soffermarmi riguarda la costruzione dell'edificio europeo
Rinnovamento italiano apprezza il forte impegno europeista che caratterizza il vostro partito
Come voi sapete la fiducia nelle istituzioni comunitarie nel percorso che dovrà condurci all'unità economica e politica non è altrettanto fortemente condivisa da tutte le forze della sinistra europea
Mi pare che questo sia un alimento distintivo del PDS
Mi auguro che esso risulti confermato e se possibile rafforzato nel vostro congresso
Chi come noi trovarle proprie ispirazioni ideali né i protagonisti del grande europeismo italiano rinviene
Nel vostro atteggiamento verso l'Europa un'ulteriore conforto alla scelta di alleanza a suo tempo compiuta
Il tema europeo non può non richiamare alla nostra attenzione una questione legata alla più stretta contingenza della politica
Come ho appena osservato il governo è nato sulla base di alcuni fondamentali obiettivi comuni fra questi vi era e vi è la prospettiva di partecipare a pieno titolo alla costruzione della moneta unica europea fin dalla sua fase di avvio
La manovra di bilancio per l'anno in corso fanno poche traversie è stata impostata su questo obiettivo
è ormai evidente che in corso d'anno occorrerà introdurre alcuni correttivi affinché quell'obiettivo non sia mancato
Come più volte dichiarato dal presidente del Consiglio Prodi questi correttivi non potranno agire dal lato delle entrate ma solo dall'alto dei risparmi di spesa
Attendiamo che i ministri competenti facciano le loro quantificazioni e le loro proposte di intervento
Per parte mia ritengo che un ulteriore incremento delle entrate potrà derivare solo dalla lotta all'evasione fiscale che necessita maggiore impegno e determinazione
Non sono possibili nuove imposte né permanenti né una tantum nepalesi nel mascherate che gravano sui cittadini e sulle imprese
E questi giorni si è molto parlato della necessità di ulteriori interventi sul nostro sistema previdenziale
A riguardo voglio ricordare che la grande riforma concordata nel mille novecentonovantacinque ha prodotto un sistema più equo e più in linea con i sistemi pensionistici degli altri Paesi europei
Io sono orgoglioso di quella riforma come credo che lo siano i responsabili delle organizzazioni sindacali e in primo luogo di Sergio Cofferati qui presente che saluto cordialmente
Che si impegnarono con coraggio e grande senso di responsabilità per la sua realizzazione
Noi sappiamo per esperienza e per convinzione che in questa delicata materia si può procedere con successo solo ricercando il consenso e non con atti di imperio suscettibili di compromettere la coesione sociale fattore determinante per un progresso duraturo
In totale accordo con l'iniziativa assunta dai capigruppo di Camera e Senato del PDS riteniamo che misure correttive di finanza pubblica
Debbano in primo luogo essere oggetto di aperto confronto all'interno della coalizione che sostiene il governo
Tuttavia di fronte alle offerte di collaborazione che sembrano giungere dall'opposizione
Non dobbiamo rifiutare il dialogo e il confronto
Il fatto che l'obiettivo europeo sia condiviso da un fronte più ampio di quello che si riconosce nell'alleanza di governo è un elemento di forza del Paese
Ci sembrerebbe miope se il nome di rigidità incomprensibili qualcuno operasse per indebolire invece di rafforzare quell'ampio accordo intorno a un obiettivo di portata storica per il Paese
In conclusione di questo mio intervento di saluto mi pare necessario sottolineare gli elementi della situazione presente che giustificano un ragionevole ottimismo
La nuova classe dirigente uscita dalla dolorosa fase di crisi dei vecchi partiti sta dimostrando una forte ripresa della capacità di governo
Pur con le difficoltà appena accennate negli anni negli ultimi anni la finanza pubblica è stata ricondotta sotto controllo
Il tasso di inflazione è stato piegato verso i livelli costituiscano il record dell'ultimo quarto di secolo si è avviato un serio processo di riforma delle istituzioni
Ora non ci possiamo fermare a metà del guado completiamo la transizione
Disegniamo il moderno sistema bipolare che è nelle nostre intenzioni avviciniamo le decisione ai cittadini
Liberalizziamo e privatizziamo l'economia introducendo introducendo misure specifiche per rilanciare l'occupazione
In poche parole assicuriamo a questo Paese una guida politica adeguata ai tempi e più simile a quella che l'élite politiche assicurano alle grandi democrazie dell'Occidente
Solo lungo questo percorso l'alleanza fra le forze moderate le forze della sinistra confermai confermerà la propria ragion d'essere ed è rafforzata dalle scelte che voi state compiendo la bella frase che avete scelto nel vostro ah motto del vostro congresso recita il futuro entra in noi molto prima che accada
Stanno i falsi che quel futuro sia quello migliore possibile buon lavoro grazie
Grazie onorevole Dini
Le sue parole confermando le ragioni dell'alleanza fra Rinnovamento italiano il partito democratico della sinistra grazie buon lavoro per la sua attività di ministro degli Esteri
Compagne e compagni e amici ecco noi questa mattina
Enzo Bianco sindaco di Catania e presidente nazionale dell'ANCI
Lo voglio salutare non solo per queste sue importanti funzioni ma perché sta per cominciare un'importante battaglia elettorale
Nella città di Catania io voglio dire a Enzo che gli assicuriamo il nostro impegno al tuo fianco nella prossima battaglia elettorale
Perché vada avanti quella lotta di ricostruzione di liberazione dalla mafia della città di Catania del mezzogiorno auguri Enzo
Do ora la parola per l'ultimo intervento della mattinata
Al presidente della Camera onorevole Luciano Violante
Care compagne
Care compagne e cari compagni
Questo congresso
Poi incide fu una fase nella quale come mai rispetto al recente passato si intrecciano speranze preoccupazioni contraddizioni
Una forza politica chiedendo rottura dell'unità nazionale e contemporaneamente non c'è settimana che non venga edito un libro ho pubblicato un articolo sul concetto di patria e di nazione
I mezzi di informazione hanno creato la figura di una generazione mostro partendo dal crimine commesso a Tortona
Mentre nella stessa città a pochi chilometri da quel cavalcavia ottanta giovani si sono avvicendati per mesi giorno e notte al capezzale un ragazzo cerebroleso per cercare di rianimarla
Pensavamo che il mondo civile si fosse tutto schierato senza equivoci contro il nazifascismo
Abbiamo scoperto che loro rapinato da quegli eserciti ai cittadini di religione ebrea era stato custodito nelle silenziose casse
Forti di alcuni capitali europee addirittura utilizzato in alcuni casi come garanzia per gli affari internazionali del Terzo Reich
Sappiamo di vivere in un mondo dove ci sono più diritti più civiltà e più progresso rispetto a qualunque altra fase della storia del mondo
Sui libri della nostra adolescenza abbiamo letto inorriditi e commossi dei trafficanti che rubavano donne ed uomini dalle coste dell'Africa per portarvi come schiavi in America oggi
Sotto i nostri occhi a volte troppo pigri bande criminali sequestrano giovani donne e bambini loro paesi poveri per costringerli con la violenza la prostituzione nei Paesi ricchi e di quella costrizione
E di quella costruzione approfittano uomini civili del nostro Paese del nostro continente del nostro mondo avanzato
Non c'è molta differenza da quell'altra schiavitù questa può essere in qualche caso peggiore
Il luogo comune di un Sud annichilito dalla macchina svanisce di fronte di migliaia di scuole delle regioni meridionali che sono all'avanguardia per tecniche di insegnamento e per impegno di insegnanti e studenti nella educazione alla legalità
Il luogo comune di un Sud inerte svanisce di fronte ai venti mila progetti di giovani per il prestito d'onore
Quando si prevedevano solo cinque mila domande il settantacinque per cento dei quali contiene serie proposte per l'occupazione e svanisce quel luogo come une di fronte alla notizia per la quale l'impresa e nel mille novecentonovantasei o mentono più in alcune regioni del Mezzogiorno che nella media nazionale
Il crollo dei sistemi comunisti accelerato la crisi delle grandi idee poteva essere il tramonto della contrapposizione Miccoli Nico e l'inizio della costruzione di nuovi valori civili unanimemente condivisi ma non è ancora così
Ciascuna grande idea purtroppo esprime il meglio di sé delle proprie regioni nel confronto con l'avversario
Quando l'avversario ha ceduto di schianto com'è accaduto appunto i regimi del blocco sovietico
La cultura europea si è cullata nella vittoria si intorpidita nella sicurezza sembra aver perso la capacità di mantenere il primato delle sue idee e dei suoi valori
E toccato a Giovanni Paolo secondo mettere in guardia dei rischi di un eccesso di trionfo del capitalismo per i diritti e le libertà delle persone più deboli dei Paesi più poveri
Alcuni filosofi europei per spiegare la complessità del mondo in cui viviamo e per spiegare di difficoltà dell'uomo contemporaneo suggeriscono di abbandonare la freccia cartesiana che avanza dritta nella foresta
E di fare ricorso invece alla più complessa figura del labirinto
Il viaggiatore di questo labirinto dicono quei filosofi avanzerà quando crederà perpetrare si perderà quando crederà di essere giunto al traguardo
Dei punti che gli sembrano lontani saranno in realtà vicinissimi
Sul pavimento della cattedrale di Chartres costruita nel tredicesimo secolo la difficoltà dell'uomo di raggiungere Dio lo scopo ultimo della sua vita secondo la teologia dell'epoca è raffigurata attraverso un'enorme labirinto sul pavimento la stessa figura per simboleggiare la stessa difficoltà si ritrova in alte trenta chiese della stessa epoca italiani francesi inglesi la fiducia nella scienza e nell'uomo poi propria del Rinascimento sostituì simbolo dell'Api dell'Abi rintocco di più solare Albero della vita
E singolare che sette secoli dopo si possa ricorrere la stessa figura per rappresentare difficoltà ad un dell'uomo nell'affrontare la storia del proprio tempo nel cercare un senso alla vita del mondo in cui lui stesso vive
In realtà la questione posta dei teologi del tredicesimo secolo non è molto diversa da quella posta dei filosofi alla soglia del ventunesimo secolo
Gli uni e gli altri si pongono la questione del significato della vita dell'uomo gli avendo più prudenza nel valutare le possibilità umane rispetto a quanta ne bevano Rinascimento e Cartesio
Rappresentano a distanza di sette secoli lo stesso problema con lo stesso con la stessa figura
In pieno Medioevo
Il filo per uscire dal labirinto era rappresentato dalla fede
Qual è il filo ci aiuta ad orientarsi nel labirinto laico dei nostri tempi
In un mondo come quello attuale dominato dalla velocità dalla interdipendenza dagli intrecci più compressi dove gli sviluppi della scienza pongono via via interrogativi sempre più drammatici che si sostanziò nel capire che non tutto quello che si può tecnicamente fare si può eticamente fare come si ritrova il filo della regione della gerarchia dei valori del bene e del male se si può ancora usare questa difficile contrapposizione
Voglio dire come recuperiamo l'intelligenza e la passione come rafforziamo sogni e speranze come costiamo fiducia come guardiamo non solo la faccia sporca ma anche la faccia
Pulita dei nostri anche del nostro Paese che noi abbiamo concorso a costruire con Edo veniamo le incertezze come trasformiamo la voglia di un futuro migliore da scommessa l'impegno come guadagniamo l'orgoglio di trasmettere alle generazioni future i valori che ci hanno fatto resistere vincere nei momenti della tragedia
Quando si aprì la voragine sull'autostrada di capaci o quando fu trovato il corpo di Aldo Moro rispondere è il nostro compito e la nostra responsabilità
Il politico di oggi
Quello singolo che ciascuno di noi o quello collettivo che il partito ripercorre il mito di Teseo
Deve sopprimere il Minotauro della violenza delle nazionalità del cinismo del razzismo della discriminazione
Per sconfiggerlo deve uscire dalla sua comoda patria su barche leggere deve affrontare il mare tempestoso come fece teso io
Deve entrare nel palazzo del mostro che labirinto della società contemporanea deve rischiare di essere distrutto soppresso e li deve governare il presente e progettare il futuro lo li deve dare coraggio e fiducia né lotta quotidiana nei momenti del dolore della solitudine perché quando si vince siamo tutti i giganti
Il politico che dimostra e se tale quanto vale se le reti alla fiducia che accordata quando perde se capaci di riprendere lottare
E vincere non vuol dire solo uccidere il Minotauro bisogna per portare nella città alla libertà e la sicurezza quelli che nel labirinto erano rinchiusi così sono persi
E difficile
Ma se fosse facile mostre mo'qui a parlarne io così facili non me li ricordo come
Fissato
Il fatto che bisogna restituire alla politica la capacità di orientare i processi economici e quelli sociali
L'economia e la società sono veloci la politica lenta l'economia e la società attendono la globalizzazione la politica è prevalentemente nazionale perciò dobbiamo darci istituzioni politiche di luci quelle che costituiscono una democrazia decidente
Dobbiamo sviluppare relazioni internazionali uscire da uno stato vince a costruire la più Rupa politica solo in questa dimensione l'istituzione
Politiche possono competere efficacemente con le logiche economiche che come è noto non si occupano di chi soffre o di chi è debole
Dei quali invece di preoccuparsi la politica se non vuole perdere il senso della propria funzione
Questo cambiamento va sotto il nome di modernizzazione
La modernità che ci serve è quella che ormai possiamo definire classica nel del nel senso del primato della regione della tendenza alla giustizia sociale le pari opportunità
Di accettazione del diverso di rottura delle gerarchie tradizionali di rifiuto del regno della lentezza che assorbe i tempi e distrugge la qualità della vita
Penso alla modernità che non si confonde col modernismo reazionario quello che si presenta come nuovo ma contiene dentro di sé discriminazione falsificazione tangenti ed abusi tutti i caratteri del più tradizionale dominio dell'uomo sull'uomo
In questa modernità quali sono le responsabilità i compiti della politica il primo dovere a mio avviso e la ricostruzione di una classe dirigente
La storia italiana di questo secolo ha subito due strozzature diverse per natura carattere d'origine ma entrambe dannose per la formazione e lo sviluppo di una classe dirigente
Il fascismo prima della guerra fredda poi da quella fede interno il fascismo bloccò lo sviluppo civile del Paese ingessando lo nelle maglie della fedeltà al partito unico e del conseguente servilismo
L'antifascismo e la lotta di resistenza a formare una classe dirigente di straordinaria qualità politica e morale ma la guerra fredda né congelò le potenzialità sull'essere e sentirsi cittadino per molti anni ha prevalso il sentirsi appartenente ad uno dei due schieramenti che dominavano il campo quello antifascista e quello anticomunista
L'appartenenza ha prevalso sulla cittadinanza
Una delle più gravi conseguenze è stata la debolezza del senso dello stato della cultura della legalità l'uno e l'altra sono forme di educazione civile caratterizzate dalla fiducia in una società retta da regole attenta all'interesse pubblico
Comportano l'esercizio responsabile dei diritti adempimento dei doveri senso dello Stato e senso della legalità comportano rispetto per le istituzioni e per il proprio Paese
Quando nelle azioni sulla cittadinanza prevale l'appartenenza si indeboliscono le virtù civili
Naturalmente non è mancata evita di una classe dirigente e mancata invece un sistema consolidato di produzione della classe dirigente autonomo dagli interessi di parte
In questa mancanza c'è anche una responsabilità di parte degli intellettuali
Emblematico la riflessione di uno dei più grandi scrittori italiani moderni Italo Calvino che già richiamato in un'altra occasione
Calvino il quindici marzo mille novecentottanta pubblicava sulla ripubblica un apologo sulla onestà nel paese di corrotti questo il titolo
Egli pronosticava per la contro Società degli onesti la possibilità di sopravvivere solo nelle pieghe della società dominante guidata dei principi della Trocino pubblico e privato
Questa contro società concludeva Calvino forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli in margine al costume corrente senz'altra pretesa sacche di vivere la propria diversità di sentirsi dissimile a tutto il resto e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa di essenziale per tutti
L'apologo appartiene le pagine più significative di Calvino non solo per i suoi meriti letterari esce lo specchio del modo in cui la parte migliore dell'intelligenza italiana ha vissuto quasi in modo giacobino la propria estraneità dall'Italia
Quella frase senz'altra pretesa che di vivere la propria diversità disegna anche lo Stato un attimo la condizione spirituale di una grande parte del ceto intellettuale richiama due giudizi su Enrico Berlinguer all'indomani della sua morte
Eugenio Scalfari intitolò il suo fondo straniero in patria
E Giorgio Bocca lo definì anti italiano
In Francia dovrebbero definito un grande francese in Germania un grande tedesco perché non definirlo un grande italiano
Che un onesto
Perché è un uomo onesto non poteva essere definito cittadino della sua patria italiano per eccellenza
La questioni atti nel modo in cui molti intellettuali italiani dopo il fascismo hanno vissuto con orgoglio non la propria appartenenza al Paese ma la propria estraneità e ciò rafforzati dall'altra estremità quella del Partito comunista italiano che per ragioni storiche politiche ben conosciute faceva della diversità il proprio codice genetico
Questa diversità politica quella del Partito comunista italiano che fu anche motivo di orgogliosa educazione civile e fondamento di una rigorosa etica pubblica e privata sta tutta rotta troppo spesso degli intellettuali che la sinistra facevano riferimento ed era o la maggiore parte nel sentire d'Italia come altro da sé
Eppure nulla era più lontano dall'idea che Gramsci aveva del ruolo degli intellettuali
Queste stranita ha ritardato la costruzione di una classe dirigente perché ha ostacolato l'affermarsi di un'idea democratica dei valori nazionali e della identità nazionale senza dei quali impossibile progettare il futuro
Se non si crede nel proprio Paese infatti non se ne può costruire il futuro
Oggi si assistiamo a forme inedite di selezione del corpo politico basate proprio sul rifiuto della figura del politico professionista ma in una vecchia illusione reazionaria e si possa governare facendo a meno della politica
Non è possibile
L'esperienza del governo richiede qualità e competenze che si acquistano con la conoscenza del paese con la padronanza rispetto dei meccanismi istituzionali i con la capacità di ascoltare di dirigere di ottenere risultati queste qualità si costruiscono non sono innate
Per questo perché i sei possono battere il Minotauro e uscire verso la libertà e necessario pensare ai luoghi di formazione della classe dirigente
Le nostre istituzioni formative e la nostra ricerca non sono adeguate alla necessità l'Italia destina alla ricerca circa l'uno virgola due per cento del prodotto interno lordo Germania e Francia investono più del doppio ad ogni ricercatore italiano corrispondono due ricercatori in Francia in Gran Bretagna tre e mezzo in Germania nove in Giappone tredici negli Stati Uniti
Il figlio di un operaio di un contadino a venticinque possibilità in meno di laurearsi rispetto al figlio di un laureato
Questa la intollerabile discriminazione sulla quale bisogna operare per una cumulare ingiustizie sociali umiliazioni
Per non fare perdere
Per non fare perdere al nostro paese migliaia di giovani intelligenze che hanno il solo torto di essere nato in una famiglia povera essere di sinistra vuol dire combattere e vincere questa e le altre iniquità sociali altrimenti la sinistra non serve
Copriamo
Dobbiamo costruire recuperare ci serve voglia di futuro senza desiderio di futuro non esiste classe dirigente degna di questo nome
Abbiamo bisogno di pensiero strategico il pensiero occasionale aiuta solo nel quotidiano e come l'appiglio incerto in montagna che ti serve per un momento soltanto e se ci fai troppo affidamento ritrovi malconcio
Ci servono chiodi d'acciaio Cordero buste ci servono il nostro coraggio la nostra volontà dobbiamo moltiplicare le sedi nelle quali si possono formare con continuità e con parità di condizioni di accesso le classi dirigenti del nostro Paese per domani e dopo do
Mani occorre suscitare nella scuola per docenti e studenti la cultura della qualità e dell'eccellenza con incentivi e riconoscimenti e che spingono le capacità individuali li aiutino a riconoscere i segni della disponibilità allo studio sacrificio per il risultato ma nel frattempo
L'Italia non è priva di competenze di capacità professionali di spirito di sacrificio in alcuni settori civili e militari disponiamo di vere e proprie punte di eccellenza
Chi ha responsabilità politiche e noi tutti dobbiamo deve avere il coraggio di esporre pubblicamente la necessità di dare obiettivi e valori costitutivi a coloro che hanno queste competenze queste capacità per farli sentire classe dirigente nazionale
Una classe dirigente di ispirarsi a due valori fondamentali l'adesione ad un'etica pubblica e la capacità di costruire il futuro
L'etica pubblica comporta responsabilità senso dello Stato competenza onesta
Il senso di responsabilità e la coerenza tra dovere comportamenti il senso dello Stato comporta la netta distinzione tra la sfera del pubblico e quella dei privato
La competenza comporta la capacità di mantenere un rapporto permanente con gli specialisti di settori di interesse l'onestà e un preciso dovere di chi appartiene alla classe dirigente in un Paese democratico
La crisi che ha investito l'Italia negli ultimi anni ha rivelato una crisi delle etiche pubbliche ma anche una preoccupante corruzione delitti che dei privati evidente infatti che non ci sono corrotti se non ci sono corruttori
Per troppo tempo
Una parte considerevole anche se non maggioritaria della società italiana ha ritenuto che l'onestà delle classi dirigenti fosse una variabile priva di effetti sul piano dei risultati
I risultati invece li abbiamo letti nelle sentenze di Milano e di Palermo
La capacità di costruire il futuro è legata innanzitutto la fiducia nel proprio Paese su questa base si costruiscono il primato della scuola e della formazione
La capacità di indicare le certezze fondamentali per i cittadini e per l'impresa la capacità di tutelare i diritti delle generazioni future la capacità di motivare coloro Caldoro attorno ad un progetto facendoli sentire partecipi e protagonisti della realizzazione
Una classe dirigente non si costruisce all'ombra dell'egualitarismo che porta straordinarie ingiustizie perché fa andare avanti solo coloro che hanno forti protezioni tipo familistico economico sociali o clientelare
Occorre che tutti abbiano pari opportunità di partenza puliti avrà più capacità più desiderio di conoscere di affermarsi percorrerà più strada e servirà con responsabilità maggiori proprio paese
Il riconoscimento del merito compagni e compagne la cultura della flessibilità non sono trucchi sono gli strumenti con i quali la politica costruisce una giustizia sociale concreta e non ideologica
Una classe dirigente deve sapere dire i no necessari non tutto ciò che si può fare materialmente illecito o moralmente compatibile con i diritti degli altri
Chi dirige deve sapersi assumere anche la responsabilità di porre limiti cominciando ad osservarli per primo
Una classe dirigente deve avere il coraggio dell'utopia non parlo del limite realizzabili e hanno già generato menzogne e disastri
Parlo dell'utopia strategica
Quella delle impossibilità relative e delle emancipazione i necessarie
Parlo compagni della capacità di guardare un metro oltre l'orizzonte solo un metro ma il confine tra l'orizzonte quel metro in più se fare ineluttabilmente quelli che hanno paura di pensare da quelli che hanno il coraggio di vivere quelli che amministrano da quelli che il Governo
Una classe dirigente
Una classe dirigente si ispira ai valori della Repubblica quella italiana e l'unica Repubblica nata da una guerra al nazifascismo
Chi combatte per la Repubblica italiana non volle soltanto abbattere la monarchia
Volle ripristinare della nazione italiana alcuni valori che costituiscono nella storia europea degli ultimi due secoli dopo la Rivoluzione francese l'essenza dell'essere repubblicani essere repubblicani vuol dire avere la necessità della regola
Il senso della continuità dei valori civili fondamentali nello scorrere delle generazioni la religione del servizio che si ha il dovere di rendere i cittadini significa essere laici rispettosi dell'opinione altrui ripudiare le contese ideologiche affrontare coraggiosamente la battaglia delle idee
Credere che il futuro dentro le nostre mani e che ogni generazione si legittimano il giudizio della storia per quello che riuscì riesce a consegnare alle generazioni future
Non ci legittime Remo sulla base degli applausi che riusciremo a scambiarci ma per ciò che riusciremo a consegnare a quelli che verranno dopo di noi
Questa sostanza della Repubblica è stata per troppo tempo trascurata
Nell'opera di Rifondazione di sistema politico di sui valori costitutivi necessario riaffermare il valore propositivo dinamico della forma repubblicana dello Stato come punto qualificante della nostra identità nazionale e come carattere essenziale di una nuova etica pubblica di un nuovo modo di intendere la cittadinanza
Bisognerà con prudenza e con rispetto per chi dissente agevolare la ricostruzione di una storia unica della nostra Repubblica senza omissis e senza vendette nella quale tutti possono riconoscersi
Cesare Pavese concludendo la casa in collina un lungo racconto scritto per settembre quarantasette febbraio quarantotto che ha come scenario da guerra di liberazione scrive mentre guarda il cadavere di un militare nazifascista
Ora più visto cos'è guerra civile so che tutti sì un giorno finisse dovrebbero chiedersi e dei caduti che ne facciamo perché sono morti
Io non saprei cosa rispondere non adesso almeno evitare che altri lo sappiano forse lo sanno unicamente i morti e soltanto per loro la guerra è finita davvero
Pavese aveva intuito che la guerra civile sarebbe proseguita con altri mezzi nei decenni successivi commi poi stato con le stragi terroristiche gli omicidi politico-mafioso
Ora
Superato il bipolarismo e di sui tragici condizionamenti l'unico modo per conquistare la P due la piena autonomia rispetto al passato
Per raccontare tutto il passato con pienezza di verità senza punti considerandolo nel bene e nel male una parte della storia d'Italia
O i singoli fatti ogni cittadino di parte politico di storico confermerà o darà il suo giudizio le sue valutazioni in piena tolleranza in piena libertà
Teseo aiutato da Rihanna
Ci aiuterà i Teseo del terzo millennio
Arianna nel mito rappresenta la forza di valori umani quelli non eroici ma essenziali per vivere che combattere
Sono i valori delle donne che consentono agli uomini di non essere Macchini e ci consentono di essere padri figli fratelli mariti compagni quelli che ci consentono
Quelli che ci consentono più semplicemente di essere uomini
La nostra e la sfida alla diritto controlla resa alla diritto
Noi chiederemo insieme competenza edonista
Noi intreccio Remo coraggio ed amicizia noi guarderemo alle generazioni future alla solidarietà
Noi ci stiamo impegnando per costruire istituzioni politiche che aiutino la vita quotidiana dei cittadini invece che rendere più difficoltosa come oggi spesso di mi noi lavoreremo perché tutte le forze politiche dalla sinistra alla destra possono partecipare la costruzione delle regole e dei limiti della competizione politica
Infine siamo in cammino e non siamo arrivati è vero ragione Massimo D'Alema
Ma quanta strada di un percorso compagne e compagni in quanto poco tempo
In mezzo a noi alle mie spalle ci sono tese i coraggiosi e Arianna intelligenti
Cioè ne resta ancora molta di strada ma andremo avanti perché abbiamo passione politica e voglia di combattere per gli stessi ideali che ci hanno lasciato alle donne il nuovo i partiti che hanno costruito l'Italia repubblicana libera e che oggi credo potrebbero essere orgogliosi di queste donne di questi uomini e di questo partito
Dopo questa
Dopo questo momento così intensa e così bello o si conclude la seduta della mattinata
Vi pregherei un attimo di attenzione perché voglio dare un'informazione sulla seduta del pomeriggio
Noi riprenderemo alle ore quindici e ci saranno alcuni interventi
Di una serie di personalità prestigiose della società civile che hanno accettato il nostro invito e che in porranno delle questioni e daranno un contributo al nostro congresso
Interverranno il pittore Jannis Kounellis l'imprenditore Diego Della Valle Claudio Costamagna direttore della Gold Hamm Goldman Sachs Italia il professor Giorgio Parisi fisico premio Boltzmann l'imprenditrice Elvira Sellerio Editrice e l'archeologo Paolo Mattioli dopo questi interventi noi ospiteremo una finestra internazionale interverrà il vicepresidente del sindacato indipendente della Corea del Sud Thai essi Congo protagonista della straordinaria al nota dei lavoratori sudcoreani una rappresentante della lega nazionale per la democrazia della Birmania unghie finte tu ma e poi Pier Moro a presidente dell'Internazionale socialista alle ore quindici e trenta la delegazione di Bologna si riunisce presso la Sala della commissione Statuto
Buon pranzo
No
Dare il buon esempio sotto nettamente le prime nomine in ambito scientifico hanno lasciato perplessi
Aspettiamo di vedere cosa succederà all'Istituto superiore di sanità e al CNR pregiudicare
Per cambiare sul serio non basta però nominare un presidente capace intervenire seriamente nell'organizzazione degli enti di ricerca solleverà a resistenze accanite la buona volontà non basta
I regolamenti e le strutture degli enti di ricerca devono cambiare
Non è un caso che l'ente di ricerca che a detta di molti funziona meglio INFN ai direttori dei singoli laboratori eletti da ricercatori e tecnici
Il presidente dell'ente eletto dal Consiglio direttivo formato da direttore dei laboratori e da alcuni rappresentanti del governo
Democratizzare l'organizzazione degli enti di ricerca può essere un primo passo
Inoltre assolutamente necessario disporre di criteri oggettivi per poter giudicare il grado di funzionamento delle varie strutture
Esistono metodo semplice seguite molti paesi ma qui in Italia quasi completamente sconosciuto quello dei comitati di valutazione
Conosco bene come funziona il sistema un certo numero di Esperti anche stranieri visite laboratorio per qualche giorno
Senta e relazioni parla con i ricercatori discute con il direttore e alla fine estiva ad apporto pubblico su quello che ha visto o sentito
Questo avete fatto non solo per i cinque laboratori ma anche per gli enti di ricerca
Sapere aldilà delle apparenze quali sono le strutture realmente funzionante quelli decadenza non risolve il problema è un punto di partenza di poter intervenire il governo attualmente tutti gli strumenti per farlo proceda rapidamente consultandosi però con quelli che fanno veramente la ricerca oggi non con quelli che fanno finta di farla l'hanno fatta vent'anni fa non l'hanno mai fatta
La selezione dei nuovi professore universitari è un problema molto delicato e sentito accade sempre più spesso che il vincitore dei concorsi non sono scelte in base alle loro capacità ma secondo amicizia parentele con personaggi accademicamente potenti
In questo modo le grandi potenzialità delle nuove generazioni sono umiliate
Discutere a fondo come eliminare questo malcostume porterebbe via molto tempo
Mi limiterò soltanto a dire con intervento solo sugli organismi concorsi avrebbe probabilmente un effetto limitato
Fatta la legge trovato l'inganno e necessario piuttosto fare in modo che sia convenienza dei singoli il professore aveva i colleghi più capaci possibili
Un meccanismo potrebbe essere diventati finanziamenti dei dipartimenti a una verifica non formale alla qualità anche la didattica nella scuola università compresa è un punto dolente
Molti di noi sì ricordando di professore eccellenti che dedicavano un'con una grande passione all'insegnamento e altri professori invece che cercavano di lavorare il meno possibile
Non solo tutte e due le le categorie sono pagati ugualmente ma addirittura non esiste nessun criterio di valutazione attendibile del vero valore didattico
E non può esistere un tale criterio finché gli studenti saranno Muti e non verranno consultati in
In altri Paesi è una procedura standard alla fine dell'anno fa riempiva gli studenti questionari sui corsi chiedendo nei pregi e difetti e fa segnare punti differenziali a vari parametri per esempio che a Vezza didattica interesse della materia possibilità deve spiegazioni
Risultati di questi questionari sono pubblici
Così si dà un meritato riconoscimento pubblico all'insegnante che si dedicano al loro lavoro esisti modella ma proprio degli altri insegnanti
Bisogna dire che spesso gli insegnanti non si rendono conto davvero dei loro difetti
L'anno scorso nel mio corso di laurea è stato restituito agli studenti un queste navi ad adempire ed esigibili anonimo mi sono reso conto che le mie lezioni Avane infetti che non mi sembra aspettato sapere l'effetto che fa agli altri è sempre una cosa utile
Tutto questo può sembrare un dettaglio ma in realtà ha un significato politico ben più profondo
Uno dei punti fermi che a mio avviso se farà la sinistra dalla destra e la convinzione che lo Stato deve essere in grado di erogare servizi di buona qualità a tutti i cittadini in maniera di garantire un minimo livello per tutti
Lo stato sociale oggi è sotto attacco e non è difficile capire perché se si guarda alla qualità dei servizi erogati in molti ospedali pubblici viene la voglia di pensare che i soldi dati allo Stato per questo scopo sarebbero stati investiti molto meglio nel privato
La sinistra può vince la sua battaglia solo se dimostra che i servizi pubblici a tutti i livelli possono essere gestiti con la stessa efficacia di quelli privati e che la parola pubblicò non è sinonimo di scadente
Per ottenere questo risultato è necessario che i cittadini percepiscano concretamente che le strutture pubbliche sono al loro servizio
Che la loro opinione su quello che funziona è su quello che va cambiato è importante conta nel processo decisionale
Non bisogna mai dimenticare che gli utenti sono i più qualificati che osserva e disservizi e proporre cambiamenti
La trasparenza l'accesso del pubblico a dati attualmente riservati qua vere e grandi effetti benefici fatemi fare l'esempio di un episodio avvenuto pochi anni fa nello Stato di New York dopo quante esitazioni accanite resistenze si è deciso di vende pubblici i dati tutti gli ospedali sull'operazione al cuore per ciascuna categoria i tentativi di successi e fallimenti è stato un piccolo terremoto
è risultato che alcuni ospedali avendo un tasso di mortalità dello stesso tipo di operazioni ben tre volte superiore a quella dei migliori ospedali paradossalmente l'utilità maggiore non è stata tanto per i pazienti che potevano in questo modo se nell'ospedale migliore martedì veggente degli ospedali peggiori
Che confrontando i loro dati con quelli degli altri ospedali hanno dovuto prendere atto della situazione disastrata
Il risultato è stato che gli ospedali peggiori hanno radicalmente cambiato la loro organizzazione interna hanno selezionato i DVD e il tasso di mortalità e decisamente diminuito
Passare da uno Stato che controlla il cittadino e che a uno stato passa da uno Stato che controlla il cittadino a una situazione in cui il cittadino giudica in valuta lo stato non è un'operazione indolore
Le resistenze sono tante e non è facile vincere mediante decreto bisogna cambiare la mentalità l'azione del partito con la sua diffusione capillare è indispensabile per vincere questa battaglia
E una comunicazione per i componenti della commissione verifica Poteri la commissione si riunisce alle quindici e quarantacinque nella sala della commissione
Adesso la parola a Claudio Costamagna amministratore delegato della Goldman Sachs goldman Sachs è una delle più importanti banche d'affari internazionali Claudio Costamagna responsabile per l'Italia da Goldman Sachs
Buongiorno vorrei anch'io ringraziare il PDS organizzatore del congresso per avermi invitato qui oggi a parlare con voi come esponente di un mondo quello finanziario che storicamente non può essere considerato particolarmente vicino alle tesi della sinistra ma che effettivamente ha capito forse prima di tanti altri che il cambiamento avvenuto in Italia con il governo dell'Ulivo era un cambiamento strutturale importante
Nell'ottica di una forte volontà di integrazione economica europea
E l'andamento di tutti i principali indicatori di mercato degli ultimi mesi dalla lira e titoli di Stato anche alla Borsa sono la prova della fiducia che il mondo finanziario italiano e internazionale ha dato a questo governo
Ma c'è oggi un altro cambiamento che i mercati si aspettano da chi governa
L'Italia si trova la vigilia di una svolta radicale in termini di politica economica
Una svolta che al tempo stesso sfida e l'opportunità mi riferisco al processo di privatizzazioni e soprattutto al modello di privatizzazioni da adottare
La tradizionale struttura dell'economia italiana che piaccia o no ha consentito a questo Paese di prosperare per anni di Frischia mi riferisco alla cosiddetta economia dei grandi gruppi familiari e delle piccole e medie imprese
Questa struttura non è in grado né di assorbire né di gestire l'impatto di dismissioni importanti come quelle che l'Italia per poter competere in un mercato globale deve affrontare non si tratta di opporre un modello ad un altro bensì di riconoscere l'evoluzione del processo economico a mettere in buona sostanza che so che poteva funzionare vent'anni fa e oggi inadeguato a garantire competitività e quindi a favorire sul medio periodo maggiore occupazione
Per questo ho parlato di svolte non di Scelta è un percorso obbligato in epoca di globalizzazione economica e di mercato senza più frontiere
Dal nostro vocabolario vanno bandite parole come Monopoli autarchia nel contesto economico mondiale di oggi sono sinonimo di fallimento
Evoluzione economica dunque progressione verso un nuovo modello di economia retto su impresa proprietà diffusa che hanno nel management i loro punto di riferimento in una vastissima platea di azionisti i loro padroni
Ciò di cui parlo non è altro che la democrazia dell'azionariato diffuso questa è la via che mi auguro intra prenderanno lezioni italiano in via di privatizzazione da quelle di pubblica utilità acque del credito delle telecomunicazioni dell'energia
Evoluzione economica di un Paese significa anche evoluzione o meglio progressione sul piano sociale affrancamento da una logica assistenzialista ed emancipazione della vita della libera concorrenza
Essere azionisti significa partecipare alla convivenza sociale alla condivisione di rischi e di opportunità significa in ultima analisi stimolare la crescita e la maturazione dell'individuo del paese queste mie parole possono apparire come divagazioni filosofiche ma credo che in questa transizione italiana vi sia una dimensione filosofica di fondo che va ben oltre un'interpretazione dei modelli econometrici l'Italia è una svolta culturale
Da anni ormai vivo a Londra e faccio la spola con l'Italia forse posso essere accusato di aver assorbito la visione politica economica e perché no anche filosofica degli anni Ottanta del Serianni
Non ho mai personalmente del tutto condiviso le politica di Margaret Thatcher ma oggi a distanza di anni le va riconosciuto almeno un grande merito aver intuito modello vincente di sviluppo il quadro macroeconomico dell'Inghilterra di oggi Lumina ante il tasso di disoccupazione attuale nel Regno Unito al sei per cento è la metà della media europea
La trasformazione inglese è stata radicale violenta costosissima sul piano sociale nel breve termine e mi auguro che mai l'Italia debba vivere i patemi di quegli anni in Gran Bretagna
Se i mezzi non sono condivisibili il fine del però essere lo stesso emancipare l'impresa dall'abbraccio dello stato e rendere l'individuo il cittadino protagonista della vita dell'azienda diversi livelli con diversi ruoli
Su questo presupposto politico si era già la scelta del modello economico di privatizzazione Inghilterra insegna che la public company lasciata preferibile i risultati delle privatizzazioni di British Telecom delle società elettriche regionali da abiti stile di tante altre società sono sotto gli occhi di tutti visto che quasi tutte queste società sono passate da situazioni di parità finanziaria costante e di grande di servizio al pubblico all'inizio degli anni ottanta a utili crescenti in presenza di servizi migliorati e in taluni casi come British Airways maggiore occupazione
In alto
Il cambiamento culturale che l'Italia deve fare per poter adottare questo nuovo modello di sviluppo è enorme e passa attraverso l'accettazione di concetti che sembrano ovvi e banali ma che in Italia hanno raramente trovato fino ad oggi applicazione come ad esempio gli azionisti sono tutti uguali non esistono distinzioni tra azionisti di controllo e azionisti di minoranza
L'unico comune denominatore per tutti gli azionisti deve essere l'andamento del titolo le società in borsa il management totalmente indipendente deve essere motivato non attraverso l'aumento del fatturato e del numero dei dipendenti per accrescere il proprio potere politico ma attraverso la crescita del valore dell'azienda che viene stabilito tutti i giorni dal mercato
Dipendenti azionisti per favorire la creazione di ricchezza e dare stabilità alla vita dell'azienda anche attraverso una patto sindacale diverso non conflittuale e costruttivo
Le dirette conseguenze della situazione politica culturale di questi principi sono immediatamente misurabili dalla risposta che il mercato potrà dare in presenza di atteggiamenti di totale trasparenza tra la società e il mercato di dialogo continuo tra i dipendenti gli azionisti e il management per individuare le strategie che possono raggiungere quegli obiettivi di accrescimento costante del valore dell'azienda
Quello che vorrei oggi verificare con il partito di maggioranza alla coalizione che governa il Paese e l'identità di vedute sulla necessità di questo cambiamento di mentalità che la classe dirigente italiana deve effettuare ma anche chiedere se queste promesse fossero condivise che venga introdotto un quadro normativo che possa garantire l'adeguato funzionamento delle società ad azionariato diffuso nell'ambito dell'integrazione europea
Non posso quindi non citare degli aspetti tecnici che devono assolutamente essere rivisitati dal legislatore perché questo nuovo modello di sviluppo possa essere implementato
Non essendo questa la sede adatta mi limiterò ad elencarne quattro Primo potenziamento del potere di controllo di intervento della Consob il mercato deve essere libero di fare le proprie scelte all'interno di norme e regole chiare e da tutti accettate controllare che ciò avvenga e diritto e dovere di uno Stato moderno
Garanzia di totale indipendenza i gestori di fondi d'investimento e fondi pensione che diventeranno i veri protagonisti del mercato assumendo sempre di più la responsabilità nella gestione dei risparmi dei cittadini così come avvenuto nei Paesi che hanno già fatto queste scelte
Ridefinizione delle norme di corporate governance di governo dell'azienda quindi ridisegnare i ruoli le competenze i limiti degli organi societari come il Consiglio i sindaci e l'assemblea degli azionisti oltre all'adozione di norme che permettano la facile esecuzione dei programmi di stock option per tutti i dipendenti
E per ultimo l'accettazione delle direttive comunitarie già oggi operanti in diversi Paesi europei sull'offerta pubblica d'acquisto e sull'insider trading strumenti questi fondamentali per garantire quella trasparenza del mercato assolutamente necessaria perché le società ad azionariato diffuso possono prosperare
In chiusura vorrei ribadire che questo nuovo modello non deve essere visto come un'alternativa al modello di capitalismo familiare che conosciamo noi oggi i due modelli possono e devono coesistere addirittura dovrebbero completarsi
Bill Gates famoso imprenditore americano nasce vent'anni fa con un piccolo imprenditore
Sviluppa la sua società come una delle tante piccole e medie imprese della provincia italiana
Ma una volta raggiunto una dimensione importante trasforma Microsoft in una vera e propria public company portandola sul mercato borsistico e adottando programmi di stock option molto aggressivi per tutti i dipendenti
E poco più di dieci anni oltre ad aver creato enorme ricchezza perse e per tutti i suoi dipendenti gestisce una delle più grandi innovative dinamiche società al mondo
Abbiamo ad evitare l'opportunità per creare le premesse perché il prossimo benché passa nascerà in Italia e per poter svilupparsi non debba andare in California a Londra o a Shanghai grazie
La parola balzava professor Paolo Anna niente ordinario di archeologia e storia dell'arte nel missina niente all'Università la Sapienza di Roma e direttore nella no ammissione anche all'antica italiana membra
La mia esperienza personale e come forse sapete quella di archeologo nell'immaginario comune contemporaneo sul mestiere dell'archeologo da un lato pesano ombre negative e dall'altro aleggia un mito positivo
Nel primo caso l'archeologo è un ricercatore anacronistico conservatore inutile superato dai tempi con lo sguardo rivolto al passato anziché al futuro
C'è uno studioso dedito per lo più a creare gratuiti intollerabili vincoli ad esempio urbanistici ambientali che sembrano voler bloccare lo sviluppo
Nel secondo caso si percepiscono spesso confusamente tre aspetti che rappresentano il fascino e la suggestione dell'archeologia
Primo poiché la scoperta il fine della ricerca in nessuna disciplina la scoperta e più concreta visibile fisica che nell'archeologia
Secondo sì è vero come è vero che una delle angosce del mondo moderno e la scissione insanabile tra lavoro manuale lavoro intellettuale quello dell'archeologo è uno dei pochissimi mestieri in cui in ogni segmento del lavoro come in ogni grande progetto di scavo le operazioni manuali si intersecano inevitabilmente con le operazioni mentali
Ogni movimento dalla Caf suolo del piccolo Cino dipende da una interpretazione da una decisione terzo e soprattutto indagare il passato attraverso le testimonianze della cultura materiale dagli strumenti della sussistenza all'espressione artistica che il compito dell'archeologia è in realtà un viaggio Complesso insidioso ma appassionante tra l'identità e l'alterità in ogni brandello del passato che recuperiamo Nolli al tempo stesso riconosciamo qualcosa che ci è familiare e vicino annulli e qualcosa che c'è estraneo terremoto dal nulla se il nostro compito di ricercatori e di conoscere il passato senza falsificare lo modernizzando lo banalizzando lo come spesso purtroppo si fa in ossequio alla moda consumistica il confronto non settario ma partecipe con le nostre radici tra alterità e identità e uno dei più efficace distruttivi allenamenti alla tolleranza
Viaggiando come sempre fa l'archeologo alla ricerca del passato può accadere di riscoprire tracce eccezionalmente significative dell'umanità scomparsa
E ciò che è accaduto a chi vi parla che in una ricerca durata finora trentatré anni ha ritrovato nel cuore della Sicilia a Debra come ha detto un grande studioso americano una nuova lingua una nuova storia una nuova cultura di oltre quattro mila anni fa
I diciassette mila testi economici amministrativi letterari musicali giuridici degli archivi cuneiformi del due mila trecento avanti Cristo i gioielli bronzo i lavori delle tombe reali del mille ottocento i santuari palazzi le sculture dell'età di Hammurabi di Babilonia sono il frutto del lavoro il trentennale di un gruppo di ricercatori dell'Ateneo della Sapienza entusiasti tenaci competenti
Questi risultati eccezionali subito percepiti nel loro significato storico fuori d'Italia e conseguiti tra difficoltà inconsuete hanno restituito alla Repubblica araba di Siria un passato glorioso di cui si era persa ogni memoria già nel mille duecento avanti Cristo al tempo dalla guerra di Troia
E hanno dato all'Italia un patrimonio di prestigio e di fama che non può e non deve essere sprecato
L'Italia per comprensibili ragioni storiche è stata uno degli ultimi tra i Paesi dell'Occidente dopo Francia Gran Bretagna Germania gli Stati Uniti insieme a Danimarca Belgio Svezia e Olanda a impegnarsi in quella teologia orientale che opera nei territori dove ebbero luogo le due fondamentale rivoluzioni economico sociali della storia umana quella neolitica e quella urbana e dove nacquero le tre concezioni monoteistiche a fondamento etico oggi per i successi spettacolari l'impegno accanito e l'obiettività delle interpretazioni degli scavi di Ebla in un'area dove spesso le ricerche storiche archeologiche non sono uscisse da impostazioni e ricostruzioni tendenziose al nostro paese è riconosciuto un ruolo primario nel recupero del passato dalla Siria Libano dalla Giordania la Palestina alla Turchia e oltre sino in Iraq in Arabia
E sulla base di questa esperienza singolare particolarissima che sembra necessario oggi indirizzarsi alla politica che in concreto ai politici per rivolgere un appello ormai pressante che vorrei articolare in tre punti
Si tratta di temi forse offrire ma proprio l'ovvietà di queste materie mostra quanto lungo sia ancora il cammino da compiere nel nostro Paese in materia di ricerca e di cultura
Per un sostanziale e non solo di facciata nostro allineamento reale con gli altri Paesi dell'Occidente
In primo luogo per l'esigenza di un'attenzione profonda cantine ma irrealistica della politica alla ricerca scientifica e umanistica e ai suoi valori oggettivi
La sensazione prevalente che chi vi parla approvato per lunghissimi anni e quella della solitudine dell'isolamento e del disinteresse ai nostri giorni è folle continuare a ritenere che la ricerca possa prosperare per la fantasia ingegnosità e l'iniziativa dei singoli quando i Paesi più sviluppati ottengono risultati notevoli per l'attività di ricercatori magari mediocri
Ma inseriti in strutture organizzate ed efficienti in Italia tuttora è inutile nasconderselo i finanziamenti per la ricerca modesti ma non minimi vengono distribuiti prevalentemente secondo i criteri sciagurati della polverizzazione delle risorse dell'appagamento clientelare dei richiedenti
I premi Nobel italiani come si fanno ricordarlo non solo sono quantitativamente pochi ma sono stati sempre ottenuti negli ultimi decenni da studiosi che hanno effettuato le loro ricerche all'estero
E solo due giorni fa uno di questi premi Nobel affermato con coraggio che in Italia in merito nella ricerca non paga non è riconosciuto non ha cittadinanza
La conseguenza è come tutti sanno la fuga dei cervelli dunque sono i politici che devono porre la ricerca in primo piano non in maniera rituale formale ciò che sempre si è fatto ma in maniera sostanziale
Creando centri di eccellenza attorno ai nuclei esistenti di provato valore internazionale
Tanto non le scienze umane quanto in quelle naturali
Questa attenzione deve esplicarsi inizia attraverso indirizzi sia attraverso verifiche perché senza farsi illusioni l'occasionalità la polverizzazione il clientelismo diventino l'eccezione anziché come oggi la regola
In secondo luogo non è più ammissibile che il nostro Paese se vuole stare con dignità in Europa continui a rinunciare ad avere una politica culturale all'estero
Continui ad ignorare che la cultura perfino sul piano della produttività in termini di rispetto e di prestigio può essere trainante anche dell'economia sul mercato internazionale
Alcuni anni or sono dopo aver tentato di illustrare ad un direttore generale delle relazioni culturali del nostro ministero degli Esteri l'effetto conseguito anche sul versante economico dalla politica culturale francese nei paesi in via di sviluppo
Mi sentirei rispondere candidamente e cinicamente
Ma professore lei mi parla della Francia di un paese che fa politica culturale
Vorrei essere chiaro sarebbe necessario che alla politica culturale all'estero come alla ricerca venissero strutturalmente attribuiti maggiori finanziamenti
Fino a raggiungere
Sino a raggiungere almeno un livello medio europeo massi come è giusto si devono fare economie il primo urgente irrinunciabile provvedimento è quello di evitare di situazioni
Operativamente il ministero degli Esteri deve essere molto più vigile nell'impiego dei fondi della cooperazione allo sviluppo
E in quest'ambito in particolare i progetti di natura culturale non possono essere ratificati in base a decisioni lobbistiche delle strutture amministrative interni
Ma giudizi di valore scientifico oltre che di strategia politica ancora operativamente e più che consigliabile un coordinamento tra ministero degli Esteri università e ministero dei beni culturali per individuare i settori di intervento concepire i Progetti con competenze provate e realizzare i programmi in maniera soddisfacente in terzo luogo e da ultimo è scontato che il grande tema la grande sfida della partecipazione all'Unione Europea siano studiati dibattuti e se possibile risolti sul piano economico ma non è tollerabile anche questa nuova realtà comunitaria
Signori con ineffabile serenità i valori della cultura
Si presenti senza remore né rimpianti come priva di memoria storica
Delegando di fatto la cura della cultura a quei Paesi che tuttora con ammirevole pervicacia non intendono rinunciati ancora una volta quasi soltanto la Francia la comunità europea ha individuato alcuni anni or sono una serie ampia di aree tematiche che sono le uniche per le quali l'unione attuale mette a disposizione fondi per la ricerca tra queste aree in base certo al pregiudizio che si è ricordato all'inizio non compare l'archeologia ma perfino la storia né bandita
Ora un'Europa senza memoria storica non voglio dire certo che non avrà futuro
Può avvenire però un futuro non invidiabile né auspicabile ma soprattutto si accinge ad affidare la sua incontenibile attento attrazione solo al fascino gelido della sua economia e della sua tecnologia si priva consapevolmente dell'unica voce umana e universale in cui ha sempre preteso di eccellere quella della cultura
Voce che appare essenziale in quel dialogo sempre più necessario con i Paesi del Mediterraneo che non sono parte dell'unione
Proprio alla recente presidenza italiana dell'Unione Europea va dato atto di aver curato per la prima volta l'avvio di questo dialogo tra culture diverse
Con le conferenze interministeriali di Bologna di Barcellona
Aperte ai Paesi della riva sud del Mediterraneo
Questo dialogo sarà debole incerto se nella realtà sarà costruito sempre con l'occhio rivolto solo al petrolio e al mercato
Può essere molto più convincente sì nella realtà profonda e non solo in un'apparenza ingannevole sarà anche un dialogo vero tra culture e valori che sono diversi ma possono essere fortemente avvicinati
Fuori della storia e di quella serena valutazione del passato che è l'archeologia moderna ogni avvicinamento è temporaneo parziale strumentale in una parola effimero
Il nostro Paese può avere in ciò un ruolo da protagonista se di questo sotto la pressione di altre emergenze ci si dimenticasse sarebbe un'altra occasione perduta grazie
Grazie
Adesso la parola
Uomini a
Definisce nella Sellerio editore un intende gli italiani assegnati testimonianza di una Sicilia operosa e minacce
Buonasera
Ho Reggiani sia quando pensa sempre che tutta una questione di punti di vista io era terrorizzata all'idea intervengo venire qui ora che ci saranno
Mi spaventa quanto di più
Le mansioni con cui ha fatto all'invito a parlare al nostro congresso
Il timore è che sempre mi prende quanta devo rivolgermi a chiedo di una persona è diventata moderno panico quante in televisione ho vista questa scena
Ora che stanno è diventa fisicamente Mirenda tanta dell'importanza no in sala Stracca ma bene a identificabile di queste Rubens e vi ringrazio Malta operare richiama
Sia che condividere l'appartenenza al Partito democratico della sinistra sia come me non ne fa parte
Non può che cantare con un straordinario interessa all'esito dei vostri lavori
All'impegno che vi attende nella società tra i cittadini e con i cittadini
Io sono una di questi
Una donna e vive e lavora in questa società a Palermo in Sicilia
Ma non vi parlerò della mia terra che amo moltissimo dei suoi drammi delle sue attese
Delle sue contraddizioni e delle sue aspirazioni
Di tutto questo si parla molto è molto spesso in maniera cinematografica
Pensate che a Palermo in questo momento si stanno girando sette firma contemporaneamente
E tutti parlano di mafia non vi parlerò della mia attività di editore della casa editrice che porta il mio nome
Sebbene qualunque cosa io dica è un riferimento al mio lavoro e alla mia attività
Io pubblico una collana di romanzi giudiziari
Che si intitola il gioco delle parti
Se è il caso Sofri perché dico resto qui voglio parlare
Fosse un romanzo in quella collana ci starebbe benissimo
Ma il processo Sofri come tanti altri processi che si svolgono in questo momento non è un romanzo ma una durissima realtà perché a ventidue anni di carcere
Sono
Una durissima realtà
è in questo caso in più io parlo di un amico di un amico carissimo da molti anni fraterno
Un'amicizia di cui sono fiera
E non mi pare e mi pare il modo migliore di usare l'occasione che mi offrite per chiedere su questo argomento la vostra attenzione
Perché voi sapete che io non sono una giurista
Ma so delle sentenze vengono pronunziata in nel nome del popolo italiano
E di questo popolo io faccio parte oggi forse compiuti tormento ecco più angoscia di ieri
Credo esso che con questa definitiva la sentenza di condanna è stata compiuta una grande ingiustizia
C'è chi dice che dopo sette sentenze non si possano avere più dubbi
A me pare
Che quando una Corte d'Appello condanna
Un'altra Corte d'Appello assolve una terza Corte d'Appello condanna in qualunque cittadino qualunque sia la sua estrazione politica questi dubbi dovrebbero emergere a me pare che quando le Sezioni Unite della Cassazione annullano la prima condanna e poi la stessa Cassazione annulla anche l'assoluzione
E da ultimo ancora la cassazione rende definitiva la condanna se qualcuno ancora riesce a capirci qualcosa questi dubbi dovrebbero essere rafforzati
Io ho la convinzione profonda dell'innocenza di Adriano Sofri che ha sempre dimostrato in modo meticoloso e puntuale la falsità delle accuse
Nel mille novecentonovanta alla mia casa editrice ha pubblicato la sua memoria
E si basa solo su fatti certi è la cui lettura e ancora oggi è tanto più oggi sconvolgente
Nel mille novecentonovantuno lo storico Carlo Ginzburg ha scritto e pubblicato da Einaudi il giudice e lo storico interamente su questa vicenda
Prima di morire Leonardo Sciascia addebitato uno dei suoi ultimi libri ad Adriano Sofri a futura memoria
Malgrado tutto questo il ventidue gennaio la Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a ventidue anni di carcere per Adriano Sofri e i suoi amici però presi e Pietrostefani
Accusati dell'omicidio del commissario Calabresi
Da quel momento
Il mio animo e terribilmente angosciato
So bene che è il malessere e le inquietudini della giustizia sono un argomento centrale del vostro dibattito Pepper vostro impegno riformatore
Ma
Io penso che è quelli realtà è capitata assassini pietra spontanea da un pensi
Non sia una cosa giusta
Perciò anche a Bologna
Perciò amiche e amici del partito democratico della sinistra consegno a voi anche a voi questa mia angoscia a voi che avete avuto la generosità di ascoltarmi io chiedo
Prendete anche nelle vostre mani anche nelle vostre intelligenze anche nei vostri cuori questa causa di libertà Enti giustizia
Ha avuto a tutti voi e al vostro segretario Massimo D'Alema buon lavoro grazie
Grazie Elvira no adesso la parola a Jannis Kounellis grande artista scultore e pittore
Approfitto di questa occasione
Associare ogni al discorso della signora Sellerio per il caso di Adriano Sofri che è un intellettuale di primo ordine firmato in Italia e all'estero penso dunque che la rielezione del processo sia la via giusta
Parlo oggi in questa sede congressuale del PDS cosa che per un artista è una rarità
Ma i problemi dell'epoca che riguardano la cultura i cambiamenti veloci e radicali che ci investono lo consente in questa Assemblea di questo partito amico portatore di novità parlo non per difendere degli interessi di categoria ma per i clienti in questo paese le immagini visionarie che nel tempo sono state dipinte dagli artisti vivono da protagonisti per questo penso che sia giusto che un artista far
Non per chiedere delle leggi a favore
Ma invece per invocare un maggiore impegno verso la cultura
Meno spettacolarità nel dire più concretezza nel fare e capire
E capire che con urgenza che negli altri paesi si fa di più
Bisogna difendere della modernità
Come gusto ma diventare partigiano del moderno
Che assume l'identità che trova nel popolo la sua custodia e del popolo trova la spinta Peroni metamorfosi
Ebbene informare la classe politica
Che i teatri non sono spazi vuoti da riempire con delle compagnia di grido
Ma non sono innanzitutto delle decapita dove si recita la propria lingua i propri drammi e chi è questo
E l'inizio corretto per trovare la via dialettica che gli interni al suo laicismo oppure
L'arte moderna non è una questione di stile
Ma una divisione drammatica del mondo che cambia davanti ai nostri occhi
E si dice una formalizzazione che comprende il presente e il passato senza però il fanatismo del passatismo
L'indebolimento dei confini
Può essere l'inizio di una curiosità Nova
Vedere l'altro come un amico amabile pronti a scoprire che forse ha ragione
E i di iniziare con lui un rapporto paritario e a petto
Questo è il senso del nuovo internazionalismo libertario
E li ha però par della quale parliamo tanto
Non può essere solamente una questione di valute e di debiti
Ma devi essere il Paese dove le diversità convivono con uguale peso
E per noi che abbiamo vissuto quel lunghissimo dopoguerra europeo questa nuova legalità e l'Arcadia
Questa condizione
E il materno territorio del creativo e noi artisti di questo Paese con le nostre tradizioni ideologia umanista possiamo partecipare e offrire molto
Ma bisogna capire
Che in questo gioco di rigore è d'obbligo
E che l'idea mondana dell'approssimazione penalizza e allontana l'approccio desiderato
Bisogna salutare con Giorgia la nascita di questa fase di una lunga primavera politica
De che l'attuale nella pittura una mia Gene nazione è stata per tutti dice
E proteggerne l'arte da una selvaggia l'idea dell'economia
Chi avvelena la verità morale che si annida dietro ogni quattro eoni poesia
La Mitologia delirante della mercificazione dell'arte
Distruggere la sua credibilità
Il bello frutto di una idealità perde la sua efficacia eversiva
E i nuovo del quale si aspetta con ansia dall'acida vieni al mondo
Con i contorni sfumati e con le prospettive incerte
Attenzione che le premesse libertaria di ieri possano diventare strumento di omologazione per una caduta di livello e di conseguenza un inizio di cattività
Per questo motivo si chiede a questa Assemblea ma anche alla crisi e alla classe politica
Di raffinare la visione della cultura e attribuirli l'importanza fondamentale che merita di investire su quel terreno con delle idee nove e non considerarla come un fattore marginale o decorativo
Noi artisti non possiamo certamente offrire nero su bianco del gel percentuali di investimento o di produzione non possiamo risolvere il problema della disoccupazione giovanile
Ma possiamo offrire con segni veloci e precursori che si trasformano ogni alita basta una frequenza per capire a questo mondo
Poliedrico problematico
Rompere l'isolamento essere presenti da protagonista nella scena mondiale pretendere di contribuire al Cam
Troppa Eze affronta quelli della cultura e dell'arte possono sembrare secondari
Ma non è così perché molti di questi problemi sono nati appunto da una decadenza culturale la crisi dell'identità indica una mancanza una distrazione su delle questioni di fondo e dunque un facile prendere in prestito
Delle idee confezionate e suggerite altrove senza capire l'origine e la finalità senta prendere il tempo per riflettere attraverso la propria storia sul del possibile metamorfosi
Si cerca di dare le energie all'energia un volto i guasti grande affresco dicembre ITC segnati della condizioni avverse si contano a migliaia
Non posso non essere dalla loro parte in quella ritirata in forme drammatica finché le forze mi reggono in fondo quello che è veramente cambiato nella pittura del dopoguerra a oggi e la volontà libera di disegnare l'idealità i sentimenti e le visione in un'altra lingua in uno postfazione
Nati da rapporti dentro
E fuori dei confini
Signori noi aspettiamo dalla classe politica un impegno a sostegno della cultura in generale e dell'arte in particolare serve una diversa valutazione sul peso dell'immagine
E queste disponibilità sarebbe uno dei cambiamenti che aspettiamo da anni
Grazie la parola a Diego Della Valle imprenditore e amministratore del gruppo Della Valle
A sera
Io sono stato invitato a parlare qua immagino per sapere cosa più o meno la gente che fa il mio mestiere industriali
Pensino o che tipo di problemi avere questo momento
Io parlo per me ovviamente ma immagino che il mio punto di vista posso essere condiviso da tanta gente che fa il mio lavoro
Ho visto che è uno dei degli argomenti che più
Hanno toccato le persone presenti che più polemiche hanno sollevato sono stati quelli legati al problema dell'occupazione
A come cercare di fare occupare le persone
E ha come cercare di farle stare meglio
Le persone spesso debbono essere occupate dagli industriali
Eccole qua uno davanti a voi che vi dice quello che pensa e come l'avete a titolo del tutto personale
Per fare occupazione ci vogliono industrie che funzionino
Ci vogliono
L'industria che funzionino con prodotti che funzionino
Visti nell'ottica di una competitività mondiale
E quindi per fare questo le industrie non possono fare altro
Che mettersi sul mercato e cercare di vincere una competizione che non è assistenziale
Ma che viene demandata ai consumatori di tutto il mondo
E quindi voglio dire non c'è possibilità di ammortizzatori
O di errori nello svolgere questo mestiere la situazione che abbiamo oggi in Italia è semplice idea che abbastanza drammatica
Abbiamo un costo del lavoro artistico
E quello è ineccepibile qua e magari possiamo vedere perché può essere alto meno abbiamo l'efficienza della macchina statale debole
E abbiamo un una tassazione questo vale per tutti per gli industriali e per i dipendenti e che di di conseguenza va a gravare sul costo del lavoro enorme
Queste cose bisogna aggiustare le queste cose sono figlie di decenni di gestione
Che magari non possiamo considerare efficientissima
Però io non mi vorrei occupare ha fatto del passato ma vorrei cercare invece di dirvi che cosa dovremmo cercare di fare in fretta i stima per far lavorare le persone
Per cercare di dare una pensione più alta io ai alle persone anziane che prendono poco denaro per togliere le pensioni a chi non le deve avere per cercare di far lavorare i giovani
Non c'è dubbio che bisogna mettere mano ad una situazione che può non essere simpatica
Lo stato assistenziale l'Italia deve assolutamente finire
è un discorso che non deve far paura
Perché questo non vuol dire non occuparsi più del prossimo soprattutto di chi ha bisogno ma vuol dire cercare di avvicinarsi a una cultura di efficienza che metterà in condizioni le aziende di funzionare meglio
Le strutture dello Stato di dare i servizi che la gente che sta a casa oggi paga
Sopra di cercare di arrivare ad avere una situazione di buonsenso senza nascondere alla gente che non si possono più portare avanti
Delle realtà incancrenita negli anni che hanno prodotto il risultato che abbiamo milioni di persone giovani che non lavorano
Pensionati che quando campi Keanu con delle pensioni più che modeste molti altri che prendono come ho detto pensione che non dovrebbero avere industriali abituati a farsi più o meno tutto da soli perché in definitiva lo stato poco cita
E poco ci ha dato in passato
Se non si entra nella logica
Di affrontare in un modo serio questo tipo di problemi siamo punto e a capo io ho sentito e ho letto
Che Cofferati è stato applaudito nell'applausometro dei giornali riuscito a vincere lì parente
E ha contestato
Un alcuni passaggi del discorso di Veltroni io debbo dire che dal mio punto di vista personale pur considerando Cofferati un sindacalista serio credo che era molto più facile fare il suo discorso è prendere applausi qua
E ha avuto molto più coraggio Veltroni a fare il suo e apprendere magari qualche fiocco a
Vedete
Io credo che sia molto meno lontana la posizione degli industriali italiani delle persone che lavorano di quello che per comodità ideologica nel passato è stato fatto credere
Gli industriali si dividono in alcuni industriali che hanno sempre pensato poco al proprio lavoro
E molto agli affari loro e in tantissimi industriali che hanno sempre pensato invece a far bene il proprio mestiere cercando di farlo con un rispetto di chi lavora nelle proprie aziende che è una cosa reale che esiste
E che sono l'industriale che ne vorremmo avere poi per il futuro no
Allora a questo punto agli industriali del secondo tipo quelli che io devo acuto moderni fa piacere sentire discorsi
Che siano dei discorsi molto coerenti e che siano dei discorsi che cerchino di spiegare e soprattutto spiegati dalla parte di chi garantisce i lavoratori perché questo è un partito che fino a prova del contrario che i lavoratori deve garantire a noi fa piacere sentire delle aperture in quel senso questo vuol dire che se poi queste parole saranno
A pallate da fatti c'è la possibilità vera di cominciare a pensare ad aggiustare le cose
C'è un governo che per la prima volta è un Governo
Di coloritura diciamo così garantista di delle persone che lavorano
E questa vista dalla mio punto di vista pur avendo io delle idee un po'diverse non è una cosa negativa
Perché questo è un governo che si può permettere secondo me di prendere delle posizioni che possono essere nel Breve delle posizioni poco piacevoli ma però che gara finisce nel medio periodo se sono bravi una soluzione che porti al mondo delle persone che lavorano ad avere una condizione migliore
Quando intendo il mondo delle persone che lavorano io non faccio il sindacalista di pace l'industriale però nelle mie aziende più le persone stanno bene quando lavorano e meglio va la mia azienda quando cerchiamo di far star meglio le persone attraverso dei passaggi che non sono più dei passaggi che rientrano nella logica della concorrenza che il mercato impone oggi a chi produce e oggi il mercato va inteso non solo europeo ma mondiale quelle sono delle logiche che potranno soltanto portare a simpatie di breve periodo ma risultati scarsi
Quindi è importante a mio avviso
Che si prenda coscienza che la situazione drammatica
Che la soluzione può passare solo attraverso
Un programma chiaro e anche abbastanza duro ma per tutti no naturalmente sicuramente più duro per le aziende ma a me sta bene che lo sia e meno per il pensionato che ha bisogno perché è un sacrificio che farei volentieri e tanti industriali stanno facendo volentieri
A patto che tutto questo porti però ad una soluzione che sia quella di poter avere una competitività vera sul mercato
Per fare questo bisogna avere pazienza la pazienza non ce la stiamo mettendo
E ce la stiamo mettendo sul serio
La difficoltà nella competitività mondiale è durissima
Il valore di cambio della nostra moneta non permette più vantaggi di sorta
A chi lavora e quindi il discorso adesso la corda si è molto accorta se molto accorciata il discorso è soltanto tra quello che riusciamo a migliorare in casa
Con un mercato europeo che come vedete non ci regala nulla
E con una competitività di mercato mondiale che almeno che meno ancora è disposto a darci dei vantaggi se volete che i vostri figli voi ragazzi laureati che oggi non lavorano tra qualche anno possano lavorare quello credo sia l'cosa più auspicabile per tutti compreso mio figlio è quella voglio dire di affrontare in un modo serio le cose
Con industriale invitato a parlare come se il PDS
Cosa posso dire
Incidere
D'Alema Veltroni e tutti gli altri ad andare avanti in questa direzione e cioè nel cercare di essere senza dimenticare ovviamente perché sarebbe puerile pensarlo qual è targate dei loro votanti ma cercare di cominciare a spiegare che le cose voglio dire vanno un po'riviste e di incidere anche se
è un discorso che nel breve forse può non dare dei vantaggi alla politica a una politica di questo tipo anzi si può prestare a operazioni di sciacallaggio elettorale da se è utile
Alleati di governo chiamiamoli così
Però è l'unica strada per cercare di arrivare a poter avere dei risultati
Questo è un governo
Che in quanto arriva diciamo così tra virgolette in buona parte da sinistra a le carte in regola per essere garante nei confronti dei lavoratori che gli impegni che si prende con i lavoratori cerca di mantenerli e quindi non si tratta di ridire alla gente
Rissa criticabili per la quarantasei ma volta per poi vedere cosa succede questa potrebbe essere l'occasione buona per cercare di verificare se invece dei sacrifici che dobbiamo per forza fare sia noi e chi lavora porteranno a dei risultati veri
è un Governo che lo può fare
Con una certa facilità il vostro partito un supporter forte di questo governo debbo dire la verità che non c'è una condizione migliore di questa per poterlo fare
Tranne voglio dire
Alleati di governo che mercanteggiare no l'adesione o no in base a diciamo così strategie elettorali però pensate al governo che a suo tempo avuto Berlusconi con quanta difficoltà poteva lavorare avendo un alleato molto meno affidabile di quello che avete voi oggi Bertinotti che a mio avviso fa finta di essere inaffidabile ma poi alla fine una persona che sulle cose ragiona
Hanno farebbe piacere
A me farebbe piacere a me perché io sono qui a titolo personale
Come imprenditore poter avere una chiarezza in questo senso
Mi fa piacere contribuire quando serve se servirà dato che si abbiamo già contribuito senza andare tanto indietro negli ultimi mesi a dare una mano a un risanamento di questo tipo però bisogna avere la forza poi di andare avanti
E quindi voglio dire
Mentre l'industria si deve impegnare e mi pare che la parte dell'industria seria
Che alla grande maggioranza dell'intesa che c'è in Italia lo stia facendo
Non sto dicendo voglio dire che l'industria da trent'anni si comporta in un modo eccellente sto dicendo che l'industria degli ultimi anni sta cercando di fare in un modo serio cose che prima forse qualcuno diceva di fare un modo serio alla fatte un po'meno seriamente anche a discapito di chi lavora
L'industria disposta a fare la sua parte
Mettete lì nella condizione
Più
Per mettere a chi sta governando di fare delle cose senza fare gli corre il rischio di togliere il consenso
Perché pensate che quelle cose possano essere delle cose che danneggino solo perché nella logica del breve periodo io ho l'impressione che se si aprono queste strade e se c'è la possibilità di far lavorare l'attuale governo per me non è né meglio né peggio degli altri ha comunque l'attuale governo io credo che risultati si possono ottenere una situazione obiettivamente così comoda non si potrà piovere e cioè cercare di operare in una situazione che richiede rigore con un garante per conto di chi lavora un governo che è vicino al mondo di chi lavora io credo che obiettivamente è una cosa di questo tipo non sarà mai verificata a me come industriale ripeto nulla penso
In un certo senso il parco sì in parte no come
Con con diciamo così
Il
L'agglomerato politico che governa ora mi andrebbe benissimo istaurare
Un dialogo di questo tipo
Io parlo per me ripeto ma secondo me molti altri industriali
La vedono in questo modo e quindi mi sentirei
Per nel concludere di dire
A chi comanda nel PDS
O a chi accentra il phon tre il consenso il PDS di avere il coraggio di andare avanti per questa strada perché saranno apprezzati
Dalle persone
Intelligenti
Responsabilità subito e se perderanno un po'di consenso per lo sciacallaggio politico che gli ho detto poco fa forse non se ne guadagnano tanto
Da altre parti che magari apprezzeranno
Questo tipo di coerenza e di serietà se fate così l'Italia la mettiamo a posto in cinque o sei anni i giovani lavoreranno i pensionati staranno un po'meglio
E lei quando andremo a vendere dei prodotti in giro per il mondo ci sentiremo competitivi alla pari dei nostri concorrenti stranieri
Grazie
Grazie io desidero ancora una volta ringraziare anche a nome di tutti i delegati gli ospiti che hanno accettato di prendere la parola nostro congresso adesso riprendiamo con il nostro dibattito la parola a Enzo la barra segretario regionale della Puglia si prepari Claudio Burlando ministro dei trasporti
Dove l'ex
Cari delegati
Care delegate cari delegati
Cari compagni e compagne
Le aspettative che abbiamo registrato attorno al nostro congresso
Nascono secondo me dal valore dell'atto costitutivo del PDS
E da quello che siamo oggi importante forza di governo del paese riferimento essenziale della riforma democratica dello Stato
Tuttavia sarebbe stato un errore
Reagire a questo dato di fatto
Con l'autocompiacimento
Nel dibattito di questi giorni
Noi abbiamo già dimostrato
La coscienza che abbiamo di quello che ancora di fronte hanno
Di compiti enormi che sono ancora da compiere
Io vorrei riferirmi innanzitutto a uno di questi
Che mi sembra davvero straordinari
Allora direttivo cioè di avviare una fase nuova dell'Unione nazionale e di contribuire noi alla costruzione dell'Europa politica
Vorrei guardare cioè al nesso fra la nostra vicenda nazionale ancora tormentata il contesto europeo soprattutto dall'ottica del Mezzogiorno
Non dobbiamo sottovalutare che siamo di fronte a un grande problema
Al fatto cioè che la crisi dello Stato centralistico approfondisce le divisioni preesistenti e comporta per il nostro Paese ancora il rischio di una profonda rottura della sua coesione nazionale
Io credo che il nostro compito il compito del nuovo partito della sinistra nel Mezzogiorno
E contribuire a costruire una nuova classe dirigente una classe dirigente moderna in grado di parlare all'Italia e di pensare all'euro
In grado come è stato detto in questi mesi di preparazione del nostro congresso di rompere il silenzio del Mezzogiorno e sul Mezzogiorno non attraverso la vecchia rivendicazioni assistenziale e neanche riproponendo la pur nobile tradizione del meridionalismo democratico che fondava nel centralismo statale la chiave per superare il divario una classe dirigente moderna che sceglie la valorizzazione delle proprie capacità
Come precondizione dello sviluppo nella sfida dell'autogoverno come principio di responsabilità delle classi dirigenti meridionali verso le proprie comunità
Del nuovo partito io vedo tre grandi obiettivi in questa parte del Paese
Il primo
Ma partecipazione consapevole che noi dobbiamo suscitare un protagonismo più diretto del Mezzogiorno nel processo di riforma in senso federale dello Stato
Il secondo la formazione compito molto più arduo di un nuovo spirito pubblico nel Mezzogiorno
Che vile interpreta la società aperta la globalizzazione non come una minaccia neocoloniale a cui opporre la chiusura separatista la chiusura nei vecchi paradigmi
Ma vivere questo processo
Come possibilità di affermazione di una più complessa identità delle popolazioni meridionali per cui si partecipa direi così delle cose del mondo imparando ad essere contemporaneamente meridionali italiani europei in terzo luogo la costruzione di un nuovo modello di sviluppo
Che parte dalle potenzialità e dalle vocazioni della realtà meridionale
Ma che chiede interventi finalizzati come qui è stato già detto da Bassolino in termini di investimenti nella risorsa immateriale della formazione della ricerca e dire in termini di moderna dotazione infrastrutturale qui io aggiungo
Il vero salto di qualità accanto alle infrastrutture tradizionali anche per il Mezzogiorno è quello della nuova economia dell'informazione il Mezzogiorno non può mancare questa spinta perché costituisce risorsa straordinaria che annulla le distanze fra le impresa fra regioni e regioni tra cittadini e istituzioni
Immediato e straordinario deve essere inoltre l'impegno nostro nella lotta al vero dramma della disoccupazione
E qui abbiamo ascoltato parole impegnative per l'applicazione del Patto per il lavoro alle quali noi dobbiamo essere in grado di far seguire finalmente i fatti per il Mezzogiorno
Questo mezzogiorno così schematicamente rappresentato per cui tante porte sono già in movimento diviene così il protagonista di un nuovo patto fra l'italiano che proietta il nostro Paese come soggetto geopolitico cerniera dell'altro crocevia europeo quello verso il Sud e dunque la questione meridionale può essere così pensata come questione dell'interesse europeo verso il Mediterraneo
Anche in ragione di questa prospettiva
La dimensione europea diviene il principale carattere del nuovo partito del nuovo partito della sinistra
Il quale diventa più organicamente protagonista anche in ragione del ruolo di governo dell'Italia
Di quel recupero di sovranità della politica che è il tema all'ordine del giorno nel Vecchio Continente
Abbiamo parlato di questo recupero come conquista di sedie di poteri sovranazionali io credo che dobbiamo aggiungere che la possibilità della regolazione democratica
E anche nella capacità non solo di questa estensione geografica di poteri nazionali verso poteri transnazionali ma anche nell'adeguamento delle forme della politica democratica
Alla velocità con cui poteri economici e finanziari o complessi sistemi della comunicazione pianificano interventi e decisioni Sinistra europea dunque come innovazione
Perché con questa innovazione
E non con lo sguardo rivolto al passato che si comincia a comunicare con la coscienza informazione di tanti giovani di tanti ragazzi
Chiudo questo breve intervento
Dicendo che abbiamo bisogno di accompagnare il processo di innovazione
Con una nuova forma della nostra organizzazione come è stata delineata nella relazione di Minniti e come ci apprestiamo a parare con il nuovo Statuto
Il nuovo partito deve nascere sulla base di una radicale riforma delle sue strutture
Ma questa sperimentazione quella che noi stiamo disegnando
Organizzazione verticale di interessi valorizzato delle differenti identità culturali carattere federale indica una funzione un'idea della politica che non coincide con il Governo e con il suo esercizio
E che supera una visione dello Stato che accompagna il cittadino dalla culla alla tomba dico cioè che nell'era del villaggio globale il recupero della funzione la politica
Significa agire nel solco della riflessione di uomini come già accadde a loro che tendono a riscoprire la politica come fattore di promozione di compì spirito comunitario
E vede in queste comunità il ruolo di relazioni in luogo di relazioni umane più ricche il tramite fra la società degli individui e lo Stato
A questa dimensione comunitaria possono concorrere molte porte molti soggetti
Ciascuno seguendo la sua missione specifica ma tutti impegnati nella promozione di un nuovo ethos civile o forse dobbiamo considerare la politica altro da questo ridurla tecnica del governo Sapienza amministrativa oggi che noi ci candidiamo come classe dirigente di questo Paese non possiamo per esempio dimenticare moniti di queste parole quegli io voglio qui leggere di Elias Canetti l'intenzione di ottenere il successo come è successo in sé ha un effetto limitante
Chi intraprende una certa strada con l'idea di raggiungere un obiettivo del successo in sé sente la maggior parte delle cose che non servono ad avvicinarlo alla meta
Come un inutile zavorra è il disegno è libera per essere più leggero non più preoccupato del fatto che forse si sta liberando della parte migliore disse
Sono sicuro che noi non seguiremo quest'errore che noi seguiremo la strada secondo la quale ciascuno di noi sente di impegnarsi in qualcosa di utile non perse
Ma per la comunità di uomini e di donne di questo tempo per il futuro delle nuove generazioni penso e spero che dopo questo congresso saremo in molti e di molte a costruire un nuovo moderno partito della sinistra europea
Allora una comunicazione per i delegati le delegate questa sera dopo le conclusioni alle venti tutti si riuniranno i segretari regionali nella sala dello Stato statuto e poi alle ventuno e trenta riprenderà la seduta per i soli delegati per completare l'approvazione dello statuto
La parola a Claudio Burlando ministro dei trasporti si prepari Agostino fra Gai
La naturale
Gentili ospiti e cari compagni che in questo congresso
Il tema del governo fosse al centro del nostro dibattito ed è naturale che noi impegnati al governo rivendica stimo quanto di buono abbiamo fatto in questi nove mesi e che altri parlassero delle ansie delle aspettative dei disagi delle soddisfazioni anche che esistono l'opinione pubblica in particolare con lo sviluppo l'occupazione al lavoro
C'è però subito un punto su cui credo sia giusto fare chiarezza
L'idea di distinguere l'azione del governo tra una fase uno guardia risanamento è una fase due a cuore lo sviluppo a me non pare un'idea giusta
Veltroni ha già detto qui che abbiamo fatto molti interventi anche per lo sviluppo che certamente altri ne servono
Ma se è vero che ogni punto di interesse meglio più vale a regime a venti mila miliardi di risparmio e se è vero che abbiamo già ridotto in Italia quattro punti i tassi d'interesse
Non sono queste risorse tolti alla rendita
E rese disponibili da una politica di sviluppo
Se è vero che il costo del denaro costa di meno anche se bisogna ristrutturare il sistema bancario non sono queste anche ai non è questo anche un aiuto allo sviluppo
In realtà in questo Paese ci sono da tempo due diverse idee che si due diverse concezioni due diversi modelli
Il primo che è quello che punto suo svoltosi alla moneta rifiuto le esportazioni sull'inflazione elevata sugli alti tassi di interesse sulla spesa pubblica sul debito lasciare agita chi verrà dopo come hanno fatto con noi i nostri predecessori cioè è un sistema che punta sia un'economia forte ma in un Paese debole il secondo modello che il nostro che punto sulla parità di cambio sua bassa inflazione sui bassi tassi di interesse sulla convergenza monetaria e che cioè pensa un'economia forte in un Paese forte
Oggi i paesi più importanti d'Europa sono quelli in cui non ce ne sono economia forte ma c'è anche un sistema Paese forme
Frutto della somma dalla pubblica amministrazione con il sistema imprenditoriale e oggi che noi siamo a un passo dalla possibilità di accedere a questo ristretto novero di paesi sarebbe assai grave se denunciasse ma l'opportunità e la possibilità di fare questo passo con questo secondo modello di sviluppo l'Italia può giocare un ruolo più forte è mio che dopo cinquant'anni divisioni tornerà a giocare una buona politica del mondo
Ma poi c'è anche un secondo modo di vedere le cose collegate a questo vedete finora in questo Paese perché ha avuto cinquantaquattro governi cinquanta anni ma che non ha mai avuto un effettivo il cambio politico
Le classi dirigenti hanno fatto un patto di basso livello non scritto con i governati
Io governo non sono che anche
Ma tu cittadino in cambio puoi fare un po'come ti pare
Se paghi le tasse va bene se non le paghe salvo che non sia un dipendente fa lo stesso si distribuiscono un po'di favori in modo clientelare siano inefficienza diffusa ma si placa ogni volta appunto perché si coinvolgono moltissime persone in questo scambio di basso livello ora qui c'è una domanda che dobbiamo farci nel momento in cui governiamo questo Paese
Vogliamo tentare di costruire un patto di più alto costruito tra governo e cittadini
Vogliamo tentava di far diventare questo è un Paese serio è troppo ambizioso pensare ad un Paese in cui la scuola funzioni ci sia o dovunque anche nel Mezzogiorno ospedali più efficienti tutti paghino le tasse magari in questo modo tutti ne paghino meno ci sia anche in Italia una scuola per la pubblica amministrazione che cambia il modo di funzionamento dello Stato ci sia una ferrovia che porta al trenta per cento di merci come in Germania e non il dieci per cento ecco se noi vogliamo fare tutte queste cose c'è un nodo che noi non possiamo eludere perché dobbiamo fare tante cose ma anche cambiare il modo con cui si lavora loro creazione del lavoro le relazioni industriali e sindacali non con una logica anche sindacale ma con un atteggiamento che guardi agli utenti ai cittadini Alitalia all'impresa ecco noi dovevamo scegliere tra queste due vie e abbiamo scelto la seconda stanza uno sviluppo basato su un Paese forte uno sviluppo basato su una pubblica amministrazione efficiente io so che la critica riguarda il lavoro
Noi tutti abbiamo l'ansia di creare nuovi posti di lavoro
Ma se noi vogliamo un Paese diverso un Paese serio
Bisogna anche sapere che non è possibile creare posti di lavoro costruendo strade inutili ospedali che non vengono mai aperti fabbrica dopo un po'vengono chiuse perché sono fuori mercato fare queste cose è facile ma non le possiamo più fare
Vedete Bassolino Cofferati anche han detto che bisogna fare di più
Ma anche a Bassolino e vescovi han detto che in periferia bisogna fare di più
Per tutti quelli che il Governo si sentono dire che bisogna fare di più
E allora anche se è un concetto difficile da esprimere in pochi minuti
Io vorrei che così come Achille Occhetto ci ha insegnato che esiste un limite alla politica la politica
Noi imparasse mo'che esiste anche un limite del governare
è un po'il concetto che Berlinguer cioè spesso equiparando la volontà politica non credo abbiamo raggiunto questo limite dopo pochi mesi sia chiaro
Ma è importante sapere che esiste che c'è è bene saperlo fin dall'inizio
Per sapere che ciò che si può fare governando un paese è limitato a un limite è una cosa che sanno i sindaci i presidenti delle Province i presidenti delle Regioni consiglieri comunali provinciali e regionali
Ed è una cosa che è bene che impariamo sono e vogliamo acquisire quella cultura di governo che abbiamo acquisito rivelò diffuso ma che a livello di governo del paese stiamo acquisendo in questo momento perché si misura per la prima volta con queste esperienze
Vedete Prodi ha fatto riferimento a Gioia Tauro è un riferimento che ovviamente mi ha fatto piacere importante
No dobbiamo riflettere sul fatto che questa bella realtà del Mezzogiorno
Che dà lavoro a cinquecento ragazzi calabresi ad altrettanti ragazzi nell'indotto nasce però un errore non per una scena
Lì si investire una valanga di soldi pubblici per costruire un quinto centro siderurgico e quello doveva essere il polso del centro siderurgico dopo vent'anni abbiamo capito che quello poteva essere invece un grande porto di transhipment
E che quindi hanno dovuto creare quei posti di lavoro spendendo un decimo dei soldi che si sono spesi per costruire tutta quell'operazione distruggendo aranceti cioè noi dobbiamo cambiare la cultura di questo Paese che ha una cultura delle infrastrutture
Legata agli appalti non al servizio agli appalti
Bisogna andare a creare posti di lavoro prendendo pochi soldi e si può
Io ho visto Gioia Tauro trentuno luglio come fosse voi sapete
L'imprenditore di Gioia Tauro son genovesi hanno avuto intuizioni a loro volta perché poi ci vogliono anche gli imprenditori non è che vide la fa il governo imposti dall'il governo deve creare le condizioni perché tanti imprenditori italiani europei mondiali vengano investire acqua non creare direttamente portino ebbene questi imprenditori mi hanno detto l'entusiasmo con cui lavorò nei ragazzi calabresi in questo porto in cui i ragazzi che a sei mesi di esperienza fanno scuola a quelli che vengono assunti oggi la soddisfazione più bella che abbia avuto venendo qua
Credo che sia la risposta che si debba dare a chi giudice per mezzogiorno ha una cultura che si oppone all'innovazione e allo sviluppo però credo che dobbiamo anche capire che dobbiamo trovare dobbiamo avere idee per investire
Poiché non è che banche le risorse non sono sufficienti
Ci vogliono anche le idee e poi ci vogliono anche in condizioni anche di flessibilità voglio dirlo quattro che è un tema discusso
I porti italiani non solo Gioia Tauro in questo decennio dopo che è cambiata la legge sui porti
Aumenteranno i loro prodotti la loro lotta affidata al cento per cento è un fatto importante
E così come la flotta italiana che ha perso il quaranta per cento di navi negli ultimi dieci anni
Puoi partire grazie al fatto che con un accordo fatto col sindacato renderemo flessibile l'accesso al mondo lavoro regolamentato e flessibile sto concludendo l'Italia una grande base logistica oggi può costruire la ricchezza su questa cosa tuttavia deve organizzare sui servizi a detta delle ferrovie non possiamo avere ferrovie così come sono organizzate oggi considerando che tra dieci anni in Europa non si poteva più andare su gomma
Ecco il punto noi non vogliamo fare un'operazione contro sindacati
Io ho avuto molti applausi nei giorni scorsi ma sapevo che c'era un consenso autentico e un consenso peloso un consenso di chi voleva cambiare le ferrovie un consenso di chi voleva dare un colpo sindacale
No noi vogliamo un governo forte un sindacato forte non vogliamo un sindacato debole ci interessa avere un interlocutore rappresentativo
Sono contento di aver fatto un primo accordo tuttavia le ferrovie preposti all'Energia e le Telecomunicazioni devono cambiare devono diventare un punto di forza di questo Paese
Non un punto di debolezza per i cittadini ma anche per il sistema delle imprese ecco io ho concluso volevo solo dire che dopo questi primi nove mesi di esperienza che assunse hanno seguito anche un'esperienza più lunga in campo amministrativo
Io credo che abbiamo fatto bene a cercare di porre la questione del cambiamento
Dopo cinquant'anni d'attesa ai nostri compagni a nostra gente ai nostri elettori non ci avrebbero perdonato se noi avessimo deciso di galleggiare
Di acquisire il consenso a basso costo ci fossimo limitati appunto a gestire il consenso tipico dei governi precedenti se ci fossimo fatti cambiare dal mondo come ha detto va io penso che invece la nostra gente magari mugugna come diciamo a Genova ma capisce
Voglio ricordarvi che l'ultima cosa che voglio dire del congresso tematico il passaggio più applaudito le conclusioni D'Alema fu quando Massimo si rivolse compagni di Rifondazione dicendo loro fateci provare a governare questo Paese
Loro han detto di sì c'è un fatto prova e ora tocca a noi cambiare profondamente questo Paese governarlo consigliata provando a dargli un futuro diverso da quello che avrebbe avuto senza questo nostro governo ringrazio
La parola
Ad Agostino Fraga e il segretario regionale della Toscana si prepari Fabrizio Matteucci segretario regionale Emilia Romagna
Ma care compagne cari compagni io credo che questo nostro congresso
Era stato descritto all'inizio come un congresso noiose piatto abbia ampiamente cambiato opinione ai mezzi di comunicazione sicuramente hanno non abbiamo dato dimostrazione di un partito vivo
Ricco di immense risorse intellettuali e di uno straordinario
è indispensabile senso civico di tensione morale credo che nella società postindustriale anche questi siano beni da mettere a disposizione del nostro Paese possiamo dire davvero dopo anni nei quali i partiti hanno avuto un'ingiusta penalizzazione possiamo dire di essere una parte importante possiamo dirlo dello sci della società civile del nostro Paese dobbiamo però adesso costruire visto che non ci auto celebriamo la nuova sinistra di costruirla anche dal basso quando torneremo alle nostre città questo sarà il compito prevalente che tutti noi dovremmo portare avanti
Toscano e abbiamo dato vita prima del congresso regionale al forum della sinistra democratica
Abbiamo lavorato per mesi qualche volta anche stimolando il processo nazionale
All'interno ciascuno delle rispettive forze politiche affinché non andasse dispersa questa grande occasione per dare al nostro Paese una più grande formazione della sinistra io dico che ne è valsa la pena
E proprio in virtù di questo lavoro capillare comune che abbiamo fatto di Toscana siamo già oltre la giustapposizione fra forze diverse tra loro
La stagione dei partiti perché di un partito nove stiamo parlando da costruire la stagione dei partiti coalizzati ogni manifestazione della politica è finita
Ma non è finita la funzione dei partiti senza i partiti infatti non può esistere una democrazia politica questo lo hanno detto in molti allora però il problema è definire la loro funzione parlare di che cosa devono fare e a quali compiti devono assolvere e questo mi sembra un problema centrale
Per le implicazioni che ha sulla partecipazione dei cittadini alla politica e al loro potere ideale verso gli strumenti della politica ma anche verso gli attori economici e culturali verso l'informazione
Ieri in alcuni interventi veniva paventato il rischio di ritrovarsi
Al termine di questa fase di transizione con una rinnovata e sproporzionata forza del potere dei partiti da una parte verso i cittadini e dall'altra verso le istituzioni
Io non nego che questa preoccupazione si è legittima ed un ego neppure che abbia un qualche fondamento dobbiamo però precisarla
Intanto nel rapporto con le istituzioni
Il sistema maggioritario la democrazia bipolare e cioè la certezza che un programma e una squadra di uomini presentato agli elettori non si mettono in discussione una volta ottenuto il voto è una questione centrale
Per evitare questo c'è poco da fare occorre limitare all'essenziali o ridurre a zero i comportamenti proporzionalisti ci del passato in sostanza il maggior potere dei cittadini del sistema maggioritario risiede nel fatto che non è consentito tradire il patto e modificare i suoi contenuti con gli elettori
Fare diversamente significherebbe tornare davvero ad una gestione discrezionale del consenso che ha provocato molta gente degenerazione del passato nel pensare al ruolo dei partiti allora a mio avviso occorre partire proprio da qui ciò che invade che turba il patto con gli elettori e prendere con gli elettori e il governo è sbagliato ma anche ridurre il ruolo dei partiti a comitati elettorali o anche solo a protagonisti culturali e insufficienti anzi sbagliato perché di perché ce ne sono molti io ne voglio soltanto capire uno
Non c'è un solo paese al mondo che ha un governo un parlamento che dopo essersi presentati agli elettori con obiettivi precisi di programma non devono nel corso del loro mandato aggiustare limare talvolta anche modificare radicalmente la propria posizione originaria è una domanda questa come si risponde una sintesi una mediazione anche nel corso del lavoro del governo sì determina sempre e a causa sostanzialmente i due motivi lo sviluppo imprevedibile degli eventi che richiede risposte adeguate ma anche la pressione della società civile degli interessi organizzati
Sentiva dei partiti
Come un cittadino può far valere la sua fosse un cittadino che non possiede i mezzi d'informazione che non partecipa rispetterei perché non parla
In quei mondo tutto chiuso del quale e nel quale sono assunte anche in passato decisioni politiche importanti io credo che lo possa fare soltanto se fa parte
Di una associazione umana queste un partito una sostituzione umana ti al pari di altre preposta all'obiettivo di far parte
Ci pare i cittadini di difendere lo vive di contribuire ad evidenziare le storture della società e cambiarla nei limiti del possibile
Questo deve fare un partito se siamo d'accordo su questo viene in evidenza meglio anche il ruolo della coalizione viene collocata nella giusta luce la coalizione il sistema più avanzato i di collaborazione rafforza il partito dividersi su alcuni principi dell'obiettivo in questo senso noi dobbiamo avere timore anzi puntare a rafforzare queste unità nella punizione nell'Ulivo ma c'è una ragione più profonda
Che ci chiede di rilanciare il ruolo e la funzione del perché noi diciamo che la sinistra non ha finito la sua funzione storica e che anzi vogliamo rilanciare una di fronte alle sfide della mondializzazione
A questo punto allora torna il problema di un nuovo partito della sinistra un partito aperto alle categorie della modernità capace di parlare ad una platea vasta di cittadini democratico pluralista radicato e capace anche di sviluppare una partecipazione attiva capace di valorizzare ed utilizzare le domande di partecipazione che sono un bene prezioso per il nostro Paese un partito quindi strutturato ma non struttura dirigistica e libero anche da alcune incrostazioni anacronistiche che lo fanno apparire vecchie più giovani perché senza i giovani non c'è niente e non c'è neppure il partito
Un partito della società e delle istituzioni nel rispetto del pluralismo sociale della nostra società e dell'autonomia costituzionale dell'istituzione un partito che sia il partito di tutta la sinistra democratica e che fa delle diverse radici storiche politiche culturali che in esso convergono il patrimonio ispiratore della propria ricchezza della propria rappresentatività per un'Italia che si riconsegna sui cittadini
Un partito che faccia propria la sfida del federalismo che è la sfida della libertà e della responsabilità della nuova cittadinanza e della cooperazione un grande cambiamento politico per riorganizzare il Paese partendo dal basso animato da molteplici soggetti autonomi liberi operanti tra loro dentro nuovi profili istituzionali ma mirata alla costruzione di una società che si organizza in uno Stato che si auto-governo un nuovo grande partito per i fondi lo Stato nella libertà nella solidarietà e della convivenza uno stato aperto nella cui politica siano partecipe forse soggetti sociali singoli cittadini e le cui politiche abbiano il senso della collettività e l'attenzione verso coloro che oggi sono ai margini della società e per i quali noi se vogliamo battere per la quale la vogliamo cambiare grazie
La parola a Fabrizio nato uccisi segretaria regionale dell'Emilia Romagna si prepari Giorgio Napolitano ministro degli interni
Quindi
Con la nostra discussione
Credo
Che con la nostra discussione
Siamo in grado di spazzare via la cosiddetta ombra bulgara
Chi artificiosamente
Si vuole giocare su questo congresso proviamo a fare il nome un discorso di verità
Sul congresso hanno influito
La vittoria elettorale
Il dato di fatto
Che nel PDS c'è molta fiducia nella leadership del partito e nella squadra di governo
Mi sembra un fatto positivo mi sembra un fatto normale sì per dirla tutta avrei trovato un po'paranoico che ciò non avvenisse
Poi c'è stata la scelta di una convergenza unitaria i contributi diversi
Ma chi ha seguito davvero il nostro dibattito congressuali in questi mesi
Si sarà Cerqua corretto che non ci siamo sottratti ad un'analisi realistica
Della società italiana e dunque non ci siamo autocelebra
Nella mozione c'è scritto chi la vittoria del ventuno aprile non è il frutto di uno spostamento a sinistra della società italiana si può provare a dire di più
E spinte a destra nella società italiana sono tutt'altro che esaurito
Ci sono correnti profonde nella coscienza nazionale
Che alimentano questa spinta a destra
Mi riferisco agli egoismi sociali
Ai corporativismi allo scarso senso dello Stato tutti i fenomeni che hanno radici molto profonde nella storia del nostro Paese
E poi ancora credo che sarebbe miope
Non vedere il rischio del formarsi nel nostro Paese di un blocco sociale Antigua e il fare potenzialmente maggioritario
Non possiamo credo rimuovere questo dato politico dal nostro dibattito
Bisogna dunque svolgere bene il tema di come equilibrare garanzie ed opportunità
Icone includere gli esclusi dalle attuali politiche del welfare e penso in primo luogo alle giovani generazioni e di come la sinistra riesce a rappresentare insieme e l'universo dei lavori su questo credo il congresso sarà chiamato ad esprimersi in modo impegnativo
Il ventuno aprile abbiamo battuto questa destra perché il nostro programma è stato percepito come più efficace la nostra coalizione più convincente la nostra classe dirigente più credibile si potrebbe dire semplificando noi siamo stati più bravi abbiamo una politica più efficace e convincente ma loro la destra continua ad essere forte nella società
Per questo direi che l'Ulivo non deve avere l'obiettivo di consolidarsi ma di espandersi di allargare la sua capacità di attrazione
Dunque l'Ulivo
Non dobbiamo avere l'ambizione di espandere della società ai consensi all'alleanza di centrosinistra
Trovo che sarebbe stato incomprensibile che su questo la mozione gli emendamenti si fossero contrapposti
Come fare ad avere l'Ulivo si è chiesto il compagno Veltroni nella sua bella relazione cerchio io non sottovaluto le scelte politiche organizzative proposte nella mozione congressuale
Ma indicherei un'altra priorità
L'Ulivo evolverà come tutti noi vogliamo la coalizione elettorale a coalizione politica
Quali Tione arricchita da ogni singola componente principalmente sul terreno del governo e sull'opera e nell'opera di ricostruzione dello Stato
Ricostruzione dello stato chiavi in un impianto coerentemente federalista uno dei suoi assi importanti ulivo evolverà nella direzione che indichiamo se saprà offrire alla società italiana un nuovo patto sociale nazionale è un progetto convincente per concludere la transizione
è utile
E anche forse indispensabile per dare sicurezza l'azione di governo dopo il lavoro positivo di questi mezzi fare un altro passo in avanti nei rapporti fra Ulivo e Rifondazione Comunista
Noi non chiediamo a Rifondazione
Di rinunciare ad un uso un po'Corsaro del proprio potere parlamentare in cambio di niente
Lo ha detto bene Fabio Mussi a Rifondazione proponiamo di definire un'agenda un'agenda programmatica e degli impegni parlamentari che vincolino tutta la coalizione
Compagni di Rifondazione ci ricordano spesso i loro corpi sono stati decisivi per vincere il ventuno aprile ciò è sicuramente vero ma è altrettanto vero che prima era caduto una cosa ancora più importante e cioè che il PDS aveva costruito le condizioni per un'alleanza che ha portato la sinistra a poter competere davvero per il governo del Paese
I voti di Rifondazione dunque sono stati decisivi perché noi prima abbiamo avuto il coraggio di provarci davvero come ha ricordato poco fa il compagno Burlando
Con questo congresso e nel vivo delle tante prove del fuoco a cui siamo chiamati noi vogliamo dare vita ad una più grande forza della sinistra democratica pienamente inserita nel campo della sinistra europea in campo fortemente caratterizzato dalle forze di ispirazione socialista ma che si apre al contributo nelle correnti della sinistra cristiana ambientalista laica e liberale credo che abbia capito bene Franco Marini nel suo apprezzabile intervento di ieri questo progetto per rafforzare la sinistra non è una sospensione dell'impegno per rafforzare la coalizione a cui anche noi vogliamo conferire il valore aggiunto di una sulla sinistra moderna unità di rinnovata le ragioni di una nuova unità della sinistra funzioneranno se questa sinistra dimostrerà che serve al futuro dell'Italia
Una sinistra ambiziosa nel proposito di una propria ampia unificazione e di una capacità di conquista di settori che appartengono al centro della società
Non parliamo di riunificazione della sinistra da costruire percorrendo a ritroso i vari affluenti se hanno preso vita dal grande fiume della sinistra di questo secolo
Voi vogliamo una sinistra che sceglie la strada della innovazione e della unificazione con la testa rivolta in avanti ai problemi di un DVD un Duemila che ormai è così vicino
E la nostra proposta delineando un partito organizzato su base federativa e territoriali di tematiche è un partito organicamente pluralista dal punto di vista delle componenti politiche e culturale già oggi il PDS non è un monolite
Questa realtà e la ricca articolazione della sinistra italiana che si chiamerà a vincere una sfida Trenitalia a mio parere non è mai stata vinta e cioè
Fare in modo che le componenti politiche culturali siano un arricchimento nel rapporto con la società italiana e non un proponimento o addirittura un elemento di degenerazione come fin qui accaduto nella politica nel nostro Paese
Nella relazione di Marco Minniti ho trovato fra le tante e concludo due cose particolarmente importanti
In primo luogo il fatto che con questo congresso
Noi vogliamo rilancia le ragioni delle della funzione dei grandi partiti organizzati in uno schema compiutamente bipolare
Lo sottolineo perché a mio giudizio in passato su questo punto abbiamo oscillato pericolosamente
Infine
L'obiettivo di ringiovanire
La sinistra italiana la sinistra italiana credo deve prendere sulle sue spalle l'obiettivo di ringiovanire la società italiana
Facendone una società ad alta mobilità sociale
Per farlo la sinistra deve anche giovanile se stessa promuovendo la costruzione di una nuova classe dirigente
Parliamo di una generazione che nella sua maggioranza non si sente molte volte non è rappresentata da nessuno
La sfida a cui dobbiamo sapere risponde quella di restituire alla politica e alla militanza politica il senso della utilità il fascino di una prospettiva mi pare che questo congresso ci aiuti
Per me le regole che nel partito favoriscono l'esprimersi del pluralismo sono i valori indispensabile e le diverse posizioni politiche culturali sono una ricchezza ma dico anche con sincerità
Che quando quelle regole del pluralismo e quella ricchezza di posizioni politiche riescono a produrre convergenze unitarie una politica forte nel nostro partito per me è sempre una buona notizia
La parola a mangiare già napoletana ministeriale
Grazie
Grazie compagne e compagni per questo
Saluto affettuoso a cui tengo molto
Aprendo questo congresso
Aprendo questo congresso Walter Veltroni ha dato conto per tutti
Della nostra partecipazione all'attività di governo
E anche per ciò non sono intervenuto per dirgli dell'incarico specifico e rilevante e cerco di assolvere assumendomene tutto il peso della responsabilità
Ma
Ma ho ritenuto di non dovermi sottrarre ha qualche schietta succinta riflessione alla luce del dibattito ormai conclusosi sul tema del partito della sinistra
E non solo per un'antica familiarità e passione
Ma proprio per la Forza Nuova con cui il tema ci viene proposto dal travaglio politico istituzionale di questi anni
E dalla stessa nostra esperienza di governo l'incompiutezza della trasformazione avviata si nel nostro Paese tra il novantadue e il novantaquattro le tormentate vicende e gli scarsi progressi nel biennio successivo ci spingono a muoversi con la massima determinazione sia sul terreno della riforma costituzionale sia sul terreno della costruzione politica
Non ho dubbi nel ribadire la convenzione la convinzione dammi ampiamente sviluppata nel riflettere sul cruciale biennio dell'undicesima legislatura che si debba andare avanti e non tornare indietro sulla via del sistema maggioritario e di una dialettica bipolare affinché la nostra democrazia divenga finalmente con tutti i controlli che i bilanciamenti necessari
Una moderna democrazia governante
A questo fine occorrono però non soltanto riforme costituzionali e amministrative revisioni dei regolamenti parlamentari e delle leggi elettorali ma Pius salve aggregazioni tra le forze politiche
C'è ancora troppa frammentazione
I due schieramenti chiamati a competere per l'alternanza nel governo del Paese non appaiono consolidati
Difetti di coesione ed elementi di eterogeneità possono metterne in forse il futuro c'è molto da fare
Per approfondire posizioni di principio e di programma di ciascuna formazione e coalizione si richiede più visione più cultura più leadership c'è da augurarsi che ne cresca la capacità e io dico ossia nel centro sinistra che nella destra
Solo così si potrà stabilizzare in termini fisiologici il giuoco politico democratico conseguire in Italia a livelli e uno pei ristabilita politica e di governo
Guardando al centrosinistra il problema non si risolve solo costruendo un forte partito della sinistra L'Ulivo come coalizione
E come soggetto unitario di governo
Come punto di riferimento politico essenziale nel confronto democratico richiede il rafforzamento di altre presenze di altre componenti
Ma appare ma appare evidente
Il contributo che può venire da un partito della sinistra capace di superare frammentazioni e ispezioni in questa storica è sempre viva area politica e sociale il contributo che può venire né a far crescere non solo uno dei due schieramenti alternativi ma la democrazia dell'alternanza nel suo insieme
Parliamo di un partito già convocato ed a convocare unitariamente nell'aria del socialismo democratico europeo in seno all'Internazionale socialista non vorrei tornare sul discussioni di altri tempi nei indulgere alle dispute stucchevoli su una vicenda storica sul nome socialdemocrazia
Condivido pienamente le considerazioni di fondo che Antonio Giolitti ha svolto da questa tribuna sappiamo tutti che bisogna oggi fare i conti con realtà del tutto diverso
Rispetto ai referenti sociali e alle esperienze di governo del passato lo sanno benissimo anche i partiti socialdemocratici e socialisti anche se tutti ci muoviamo tra impatto contraddizioni e profonde difficoltà nella ricerca di nuove caratterizzazioni e piattaforme programmatiche ed è chiaro che un partito pienamente rappresentativo della sinistra in Italia deve sapere assumere come propria molteplici culture ed energie non solo quelle del ceppo comunista e socialista
Ma questa sacrosanta preoccupazione e l'ansia del guardare avanti
Non debbono dissimulare residui di vecchie presunzioni e sufficienza comuniste e non sono comunista verso la cultura e l'esperienza delle socialdemocrazie europee verso la cultura e l'esperienza del socialismo italiano
Si deve compiere ogni sforzo per costruire un partito il più possibile rappresentativo di unitario della sinistra non da un impiegato si intende sul passato ma neppure immemore di un percorso storico su cui un discorso di verità è importante anche per i giovani che non l'hanno vissuto e da cui e da cui si può
Ed alcuni
E da cui si può ricavare superate lettighe azioni e le scorie un patrimonio democratico e riformista tuttora secondo come ispirazione egli evito di ricerca innovativa del partito di oggi e di domani
La sua attiva collocazione nell'aria del socialismo democratico ne sarà inoltre un canale per il sì io uso di partecipazione agli sviluppi della politica europea un canale prezioso per l'Ulivo prezioso per l'Italia
C'è un gran bisogno di uscire da ogni sorta di provincialismo
Quelli che ci fanno scambiare per puramente italiani problemi che tali non sono
Quelli che ci fanno pretendere di essere sempre più avanti degli altri nello stesso campo della sinistra europea
Quelli che ci fanno ripiegare sua approcci Augusta mente nazionali distensivi rispetto alle questioni del processo di integrazione dobbiamo considerarci impegnati e abilitati
Non solo a perseguire il vitale Obiettivo di una piena partecipazione dell'Italia a tutte le tappe del processo di integrazione a cominciare dall'introduzione della moneta unica ma anche a concorrere
Alla riflessione al confronto sul cammino dell'Unità europea a concorrere di attraverso il canale delle rappresentanze del socialismo europeo calandosi nel travaglio che anch'esse stanno vivendo
Ci deve preoccupare non solo il raggiungimento da parte dell'Italia dei parametri di Maastricht
Ma una lettura politica illuminata ai non restrittiva di quel trattato la ricerca del consenso
Che si potrà recuperare solo su una prospettiva di sviluppo nuovo delle nostre società
Su una prospettiva di costruzione politica democratica come il vitale per le forti dell'unione europea
Ci deve preoccupare fin dove vada li tagliai vogliamo che non perda in nessun modo l'aggancio con l'Europa ma anche dove i vandali uno e vogliamo che superi limiti e rischi così stringenti in questa fase quindi Italia siamo alle prese da posizioni di governo con il retaggio pesante
Delle distorsioni di decenni nella vita istituzionale e politica nella gestione della cosa pubblica nella crescita economica e sociale e nel costume più diffuso e W liberarci di queste nostre peculiarità negative per difficile e duro che sia come possiamo
Constatare
Ogni giorno
E io non meno degli altri
Ma difficoltà e durezze
Presentano anche e soprattutto problemi che sono comuni agli altri Paesi democratici sviluppati dell'Europa e dell'intero Occidente problemi ai quali dopo dunque la sinistra fatica
A dare risposte convincenti ed efficaci
E non possiamo cercare sollievo nell'invocazione di una provvidenziale originalità italiana
Ci tocca fare con serietà la nostra parte di fatti Ca'e così facendo potremo anche dare a qualche problema risposte capaci di suscitare interesse e apprezzamento fuori d'Italia
La tensione si è comprensibilmente concentrata su uno
Dei grandi temi rispetto ai quali è in affanno nei maggiori Paesi europei la sinistra come da opposte sponde la destra insomma la politica il tema posto vale sfide della mondializzazione dalle scelte dell'integrazione di un nuovo equilibrio che bisogna trovare
Tra rigore finanziario e obblighi sociali
Tra vincoli di bilancio impegno verso l'uguaglianza se ne discute in termini generali ad alti livelli di riflessione teorica ci si richiede grande capacità di approfondimento e di decisione fuori dei vecchi schemi
Ma in queste nostre società frammentate ed in un cliente
Prendi un altro tema
Tra i più compressi e criptici specie per la sinistra quello dell'ordine della legalità della sicurezza che va assunto pienamente
Senza lasciarne l'aberrante monopolio ad una destra estrema e antipolitica e cercando peraltro
Come sul tema dammi prima richiamato il giusto equilibrio con altri valori in questo campo valori garanzia
Dei diritti di libertà di costruzione di una civile convivenza multietnica e multiculturale
La perdita
La perdita di credito e di forza della politica e il virus dell'antipolitica non sono un fatto solo italiano
Dobbiamo reagire lì con un impegno straordinario e tenace a questa prova e chiamata
Non da solo certamente il partito della sinistra
Di cui qui abbiamo parlato non so se ce la faremo
Ne vediamo bene le difficoltà ma che questo obiettivo si sia posto al centro del congresso del PDS
è già un fatto che suscita commozione speranza in quanti tra noi sono stati guidati per decenni da un'ossessione unitaria se posso prendere in prestito questa espressione da Gramsci
Sono stati tra tentativi ed errori guidati dall'ossessione dell'unità della sinistra
Oggi ci sentiamo di nutrire speranza speranza poi nel rinnovamento della politica e del Paese
In questi giorni sono giunti al nostro congresso
In questi giorni sono giunti al nostro congresso decine di saluti da leader socialisti democratici di Segni sa di tutto il mondo oggi nel ringraziarvi tutti vorremmo leggerne uno che viene da un Paese molto lontano dalla Birmania
Perché in Birmania dal mille novecentottantanove e aperta una dura lotta per portare in quel Paese la democrazia e la libertà
Protagonista di questa lotta a un Sanssouci che nel novantuno ha ricevuto il premio Nobel per la pace
Agli amici
Le legittime attività dei partiti politici costituiscono la spina dorsale della politica in democrazia nel mille novecentonovanta di cittadini della Birmania hanno scelto attraverso libere elezioni il mio partito la lega nazionale per la democrazia per condurre il nostro Paese verso un futuro democratico
Non solo non è stato permesso al Parlamento di riunirsi
Ma il nostro partito è stato fatto oggetto di gravi repressioni
Ci rivolgiamo a tutti coloro che credono nei principi democratici perché dimostrino la loro solidarietà con la nostra causa
Facendo pressione sui governi di tutto il mondo affinché mettano in atto misure concrete per affrettare il processo di democratizzazione della Birmania
Grazie per il vostro sostegno la nostra causa e guardo con fiducia al momento in cui la lega nazionale per la democrazia e il e altri partiti politici birmani potranno anche essi godere della libertà di associarsi di riunirsi come voi fate oggi invidio anche per questo al vostro congresso i miei migliori auguri di successo o un Sanssouci
Come primo atto di questa solidarietà do la parola rappresentante in Europa del movimento per la democrazia birmana un in tour
Il presidente mai prima di iniziare il mio intervento
Vorrei seggi vorrei dire qualche parola Walter resta Guerrina per spiegarvi il mio modo di vestire
Adesso sequenze che a capo al gestione quello che tanto significativo di questo modo di vestire Harry fammi me passeranno Weah tutti dai nostri uomini Bermani si vestono così
Baggio Calancea niente di speciale ma i colori che portiamo sono diversi grazie Jagger sta già campani trasporre questo non lieve questo ambito ma Calabria Jackie MM trovai quanti il colore della mia giacca il rigetto i colori di queste righe claudicanti oggi sono avvenute gli uni va Ortis l'uniforme ufficiale Pati
Del partito dia un Santucci
E di Expo hanno abbasseremmo insomma uno dei simboli sia per il Parma del nostro impegno in Birmania
Vasto e anche si è mosso uno dei simboli della mamma della opposizione in Birmania
Le stragi è apparsa del signor Presidente gentili ospiti sette anni ormai fratelli e compagni
Pasta e lei disse in primo luogo vorrei dire di quelle che è un grande privilegio Onna Pomicino è un onore per me lui partiva avere l'occasione di parlare sì
Va ormai canzoni della lotta del mio paese sarebbero for Peace la lotta per la pace la libertà cambiamo presenza e la democrazia
Passaporto in primo luogo ormai l'hai se no vorrei vuole dire qualche parola Rambaudi background riflette su ciò che sta dietro la lotta di oggi
Ombretti M compagnia presidente
Modo Weekend anche se Venere conquistammo la nostra indipendenza rompe dalla Gran Bretagna
Essere sorprendersi elementi poi
Ritorna ma essere una nazione sovrana nel mille novecentoquarantotto
Quello a Savona offrirà attiene questa libertà sulla perdemmo di nuovo nel mille novecentosessantadue no più porre invece e non fu una nazione straniera toglier cioè un pluralismo gruppo o su un piccolo gruppo dei nostri stessi concittadini
Meletti Honda una giunta militare parere banca allora guidata dal generale nel week end
Sachs o in caserma giunte che si sono susseguite portarono avanti
La canzone di stampo ogni forma di abuso nel nel paese nell'uso delle forze armate del potere statale prenda Pippo
E andammo nei confronti del popolo stesso nel modo più orribile
Lance in bagno ma da allora la Birmania tipo collettiva fonda sentito profondamente gonna me Cao esso politico economico e sociale
Se cioè sia al Governo una situazione così non era più tollerabile
Solo con compagno mamma il popolo birmano Silibello
Recepiscono almeno una sollevazione pacifica penna e direi di nel mille novecentottantotto Toluca Obama e fu una sollevazione nell'intera Birmania
Basti durante gli studenti e come sempre venne ad Albenga Cortellessa erano in prima fila in quel movimento in quelle manifestazioni che attraversavano tutto il Paese
Ha un senso uniti causale soci o Annales la figlia del nostro eroe nazionale pausa un santo Korn ormai quindi non poteva rimanere indifferente
Guardi in me lo giuri Whiskey mentre i militari uccidevano Enti esclude scriminata mente
Due altra un web scoppia uno dopo l'altro i partecipanti a quelle manifestazioni pacifiche
Si ride Cybertron Awake frese dunque una decisione decise di impegnare tutto il suo prestigio riaccenda Bonami stiamo questi nel movimento birmano per la democrazia
Da me giudicato la crisi autorità militari RAI tre Pippo vollero ingannare il popolo estetico con la messa in scena di un finto colpo di Stato
Accade a volontà contro il loro stesso Governo sappiamo hanno emesso nel settembre del mille novecentottantotto
Classe abbiamo insomma il signor le manifestazioni furono schiacciate
L'ultima legge lei furono uccisi spietatamente Blue Steel lei roba e spietatamente arrestate grazie molti altri manifestanti che partecipano a queste manifestazioni pacifiche
Deve essere ad appannaggio istituito un nuovo regime militare può sei nove segnato consiglio di restaurazione della legalità
Non no entro la sigla abbreviata e slogan
Cosa inseriti onde Messina la signora un falso il ci informò allora la lega nazionale per la democrazia questi esco né al di pensione ad acquisire Annie eletti Sylvester nuova in questa donna già allora ha conquistato semmai le menti e i cuori del popolo birmano veri veri quelli e questo è avvenuto non sono rapidamente sedativi è divenuta Cares ma è una lingua eversivo litica carismatica
Ravenna e snellire una una leader nazionale N e sull'Inglis ordini del Quirinale il periodo di tempo molto breve
Come companies public il popolo birmano ha scelto Sanssouci se Evo
Venti sms nell'idea riconoscere fantocci è un leader nazionale di grande coraggio e di grande capacità li avessi che ha una visione chiara Messiaen fobia una missione precisa per la Birmania
Sì del del necessario ci ha poi lanciato una campagna nazionale può avere una sua versione abbiamo per il ritorno della democrazia e dei diritti umani apprendiamo in tutto il Paese
Vacanza in questa campagna sia dimostrata così potente così incisiva da Slow Food per la giunta militare
Sulla sai che la Loggia la Giunta Anna pausa vorreste ha deciso di mettere Santucci agli arresti domiciliari empolese avrà vi rimane basso Lincar celando gli altri dirigenti della lega per la democrazia INAIL questo avveniva nel luglio dell'ottantanove
Ma Campaign for facciamo la campagna per la democratizzazione del Paese pone il nove aprile Father elezioni dice lei signor libere senza manipolazione con la contesa fra volti provati
Una campagna così incisiva da me agilità ma è uguale il governo militare
Voi scrupolose fu costretto lei si è a dichiarare lezioni libera in linea e di nel mille novecentonovanta e in queste mi arrivò in queste elezioni la Lega per la democrazia ha vinto
Ora ed i più basse con il marchio dell'ottantadue per cento degli eletti per la lega
Come compagni e buona se la la ispettrice trattava di una vittoria schiacciante test per il partito di a un Santucci
Nel provavo ammende non crea un vuoto trascinante per tutto il popolo profonda e novantanove se la Giunta ignorato risultati del mandato popolare racchiusi blu ha rifiutato a cedere il potere dall'Egitto meridionale i vincitori legittimi delle lezioni
Al contrario
Del Franca con si è scatenata una repressione brutale nei confronti dei dirigenti della lega per la dominanza e anche la presa del viadotto vivo e dei rappresentanti eletti dal popolo allora il tempo ovazioni con arresti torture
Il villa presidente coesa intenda condanne pesanti ma insomma El Medina invito e altre misure di repressione nel mille novecentonovanta
Da un quella o dell'opera vista uova ha usato Succi Rinci Tricia dal premio Nobel per la pace ai molti altri premi ha un senso di chi era un santo ci arrivano da un punto di riferimento
E a me sembra con un ossimoro della democrazia foto Ap coerenza e va male popolo birmano presso il e Pippo tendente all'esame di tutti i popoli del mondo
Piccola sapiente annessione a causa della pressione internazionale
Da fontane più belle la giunta Ronaldo voto s'ove revocare gli arresti domiciliari Santucci il dieci luglio del novantacinque
Quando affastella fardelli sin dal primo giorno della sua liberazione sia il seguente all'ambasciata e okay una grande campagna Giulio baite abbiamo appreso immobile di rilancio del movimento per la democrazia
Ma a usare soddisfatti tuttavia al fine d'Italia un salice cieche a dettar legge vinto le elezioni con una vittoria così schiacciante perse un aumento riprenderà questo partito oggi si impedisce Mancini essi guardi deve funzionare come partito politico
E Bemba altri iscritti al partito parlarsi tra gli indiani sono sottoposti ad angherie e ad arresti e continui Meneghin tutto ciò continua dal maggio del novantasei ha un senso il tipo di cellula Lister prima strofa e le manifestazioni di fine settimana da de partite nel senso che ci sono stati bloccati dalla giunta militare mai Lovino abbiamo vengono bloccate le strade che portano la sua casa sesta non sappia ma la questa dalla finale dello scorso settembre
Sia divenne impacchi la lite fa intorno alla signora Santucci è confinata a casa sua
Nuova inoltre
Quando
Mai nove va e il nove novembre Velletri prova e militari hanno trasportato su camionette fino alla sua causa About piumaggio squadracce di circa duecento persone Wathek che hanno attaccato all'ok
La signora Santucci e la sua scorta spero a embargo alzassi sbarre di ferro e lancio di pietre
Viste le liste scientemente Gianna Tani celebri Jonathan cioè il presidente della giunta militare al potere Carmen M. investendo rappresenti un ministro del governo a fine ci sono arrivati fino a minacciare
La sua vita
Alza il ditino insomma la vita della signora ha un senso c'è il paese è in pericolo compagni
Senta abitini od altro fallita all'inizio di ottobre dell'anno scorso
Restituendole sono in corso manifestazione di studenti di protesta contro la brutalità della polizia rendeva corone impone manifestazione che rivendicano il diritto a costruire un sindacato degli studenti
Nel primo bene militari hanno messo fuorilegge i sindacati degli studenti appena ISEE le organizzazioni studentesche dal mille novecentosessantadue
Vai disarma l'Asia i testimoni a dicembre la protesta studentesca si è diffusa tutto il resto del Paese
Nemmeno rinchiusi da Banca d'Italia hanno utilizzato metodi violenti per disperdere
I partecipanti a queste manifestazioni pacifiche pena intende offriranno bis negando loro il diritto di manifestare in manifestazioni pacifiche non arresti Armani Hogan molti studenti si sono stati arrestati l'alcuni tram sono stati condannati a pesanti pene detentive
Sulla guerriglia di usi ho accolto dal mille novecentosessantadue la giunta viola tutte le forme di diritti umani e civili
Stati esposti leva con l'uso del lavoro forzato può esporlo venti e in particolare il lavoro forzato per il trasporto di armi e munizioni quello che si con i trasferimenti forzati di popolazione con lo stupro insieme con esecuzioni capitali illegali robaccia con la tortura all'interno e fuori dalle prigioni
Hanno furbizia insieme con la detenzione illegale di persone SNAI di sequestri e tutto ciò dal mille novecentosessantadue
La svastica erano ora la giunta la negazione da parte della Giunta di tutte le forme di riavere i tavoli proprio Mediobanca e documentando ampiamente lei da molte organizzazioni per i diritti umani like e come annessa interna Scianna Human Rights osservatorio per i diritti umani ne rientra nel mondo o gli organismi internazionali laico lei che la vigenti alla stessa assemblea generale delle Nazioni Unite quel cioè sparato al giudice Hosni sia davvero ha denunciato queste cose nelle sue risoluzione ormai da sei anni l'obiezione e così l'Unione europea come la commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani Cannas nell'organizzazione internazionale del lavoro
Io vengo alla ditta il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dei bambini soci allestita nasce l'Internazionale socialista e molte altre organizzazione
A Siena il la sei Anna sono estesi allora socialista e onesti delle nazioni del Sud-Est asiatico che stiamo l'unico organismo questi noto che ignora quasi capelli sa quello che sta avvenendo all'interno della Birmania ecco il principe che continua a ad interferire nei nostri affari interni nazionali
Vai in crisi buon Torino un sostegno sempre maggiore quel gesto ad una giunta militare che non ha assolutamente alcuna legittimazione gli ha competenze cari compagni piccola sopraggiunta ex a causa delle iniziative dal basso portata avanti in diversi Paesi Infant molte imprese straniere tra le quali Maimeri like an non a caso Bergkamp due trombe Abbes Desenzano abbandonata la Birmania pioggia dell'organo prese romana la Total la uno calava il sacco best nel continuo ma a portare avanti le loro iniziative imprenditoriali in Birmania comprese
Segni compagni inglese Bamako in Birmania ci sono mutamenti profondi veri momenti a modo dai e Sempre più incisivi
Vito Bamar rese il popolo birmano sta rischiando la sua vita venga Baudo accendi per portare avanti questo cambiamento il Longo Ezio abbiamo bisogno di più azioni e ognuno non abbiamo bisogno delle vostre parole nel bar ma abbiamo bisogno di vostre iniziative per bloccare gli investimenti esteri in Birmania quindi buona poi abbiamo la cambia abbiamo bisogno di un impegno maggiore per bloccare la campagna della Giunta per promuovere il turismo in Birmania quanto Haendel speech compagni vorrei concludere questo intervento però regno con una preghiera
Vi è poi sborsò la preghiera ed anche un sostegno più incisivo una più forte solidarietà ai più bei mai Grazia molto
Nei giorni scorsi sono giunte delle vostre case immagini molto brutte nuove
Fu la grande rivolta dei lavoratori in Corea del Sud il sindacato indipendente coreano si è ribellato
Ad una giusta legge anti sindacale da antidemocratica la risposta dei lavoratori sono davvero imponente
Oggi è qui con noi per la prima volta in Europa leader di quelle proteste vicepresidente del sindacato indipendente coreano Ties il comico
Quando assoluta
Luzon con sono quindi della corte di un saluto
D'anche a nome della l'esistenza del nostro sindacato e ringrazio il Partito Democratico palpabile significa per averci invitato qui unitario che manutenzioni così importante purtroppo siamo arrivati qui con due giorni di ritardo rispetta la tradizione dal disfattismo a causa della manifestazioni delle manifestazioni lotte un curioso siamo stati bloccati due giorni dalle autori
Dal ventotto dicembre fino al venti gennaio mille novecentonovantasette oggi sotto la guida della nostra confederazione coreana del lavoro
C'è stata in Korea
La mobilitazione di lavoratori senza precedenti a scatenare questa mobilitazione è stata l'approvazione di una nuova legge avvenuta di nascosto
Alle sei di mattina da parte della maggioranza governativa se il Parlamento fa in via Tagliamento Coriano del Congo e tutto questo certi senza avvertire le forze le opposizioni
La nuova legge quando abolisce di fatto il diritto di sciopero dice operare e autorizzato l'imprenditore a licenziare senza preavviso
I lavoratori di ben preciso siamo stati costretti a lanciare una straordinaria mobilitazione e una serie di scioperi impedendo che hanno portato ad una serie al giorno seria crisi politica dirà ripercussioni negative in campo economico pone giorno e non vogliamo si continuino ancora queste percussioni negative
Questa esperienza
Io penso sarà utile sia noi che al Governo della Corea comunque due music and i leader del sindacato arricchito di molti lavoratori hanno dormito nelle piazze sotto tende di plastica esposti al freddo del duro interno del nostro Paese in qualche modo a farci sentire meno il dottor in meno soli ci sono state la solidarietà
Esempio delle forze del movimento operaio di molti Paesi nel mondo compreso il vostro Paese
Durante questi mesi di dura lotta regioni siamo riusciti a costringere al dialogo il Governo allo scopo di ritirare la legge
Al momento di queste dialogo con il governo
Al momento questo è il dialogo con il governo va avanti ma non siamo ancora sicuri dei risultati il nostro obiettivo
è quello di arrivare ad un nuovo accordo entro il primo marzo l'accordo che cambia una legge che porti al superamento di difficoltà e incertezze che soddisfi sia noi che il Governo gli incontri più importanti sono
Primo cosicché il riconoscimento del diritto all'organizzazione sindacale noi iniziamo il fatto tuttora un sindacato illegale
Secondo all'infinito ad esprimere la solidarietà fra lavoratori Colli aziende diverso
Terzo il diritto di poter dire la nostra su questioni fu tutte più generali su un sito quarto
Giudice la cancellazione degli articoli della legge uguale aumento non licenziamento senza giusta causa della mettono one vi chiediamo di aiutarci meglio tenerci per poter essere riconosciuti nelle organizzazioni internazionali sindacali crudeli voglia ancora di negozianti
Per l'appoggio che state dimostrando alla nostra causa che
Vere l'opportunità
Che c'è ritirato Claudio Otelli a questo congresso
Omicidio infatti definito ripetersi vi ringraziamo ancora suo per essere stati i nostri i primi nel mondo aver recitato questa opportunità grazie ancora e buon lavoro
Ringraziamo tale sintonia e li confermiamo tutta la nostra solidarietà e il sostegno alla giusta lotta dei lavoratori coreani
No
Ora lettura di un messaggio giunto al Congresso che c'è anche esso particolarmente gradito
In occasione del secondo congresso nazionale del PDS vi invidio un sentito saluto a nome dell'African National Congress
L'African National Congress
Assolutamente consapevole di quanto sia importante per voi questo congresso centrato sull'obiettivo di una maggiore unità delle forze progressiste italiane
In questo mondo in via di cambiamento e sempre più interdipendente molte sfide che l'Italia ha davanti a sé sono le stesse dei paesi del Sud non ultimo il Sudafrica
Come assicurare che la crescita economica porti sviluppo sociale come combattere disoccupazione povertà solo la maggiore unità possibile delle forze progressiste può dare risposte efficaci a queste sfide
Più che mai nel passato abbiamo bisogno di solidarietà
Proprio perché i sudafricani hanno beneficiato della solidarietà degli altri essi si sentono oggi votati alla cooperazione internazionale per la pace la prosperità e lo sviluppo
Colgo questa occasione per ringraziare ancora una volta il PDS il partito da cui esso trae origine per il generoso sostegno che ha dato alla nostra lotta contro l'apartheid
Essi videro che sappiate e siamo grati a voi e a dei cittadini italiani per quanto avete fatto e continuata fare a sostegno della causa di un Sudafrica democratico senza barriere di razza e di sesso vi prego quindi di accettare i miei migliori auguri di successo per il vostro congresso Nelson Mandela presidente della repubblica sudafricana
Abbiamo ora la parola al presidente dell'Internazionale socialista Pierre Bourgeois
Se la cavava cari compagni c'era Massimo D'Alema caro Massimo D'Alema
Dopo presa d'atto che non il saluto fraterno cavarsi all'Internazionale socialista Patty revoca il Partito democratico della sinistra italiana tu devi ridotto importante si è e qui rappresentate
Proprio giudiziario io parlerò il unitamente all'occhio con straordinario al vostro tutto ha saputo compiere attiva grazie ai suoi voti Cosplay il vostro Paese l'Italia a sua volta ad accettarli compiendo partite pochi Partito Democratico della sinistra è diventato nobile al cuore palpitante pulsante della sinistra nove il fulcro
Giusto insostituibile essenziale in vigore critiche seduto qui il presente consiglia tedesco Werner edile onorevole però di più presente
Non voglio certo abusare
E lì Tarolli questi certi temi quali il clima sta con la testa realtà politica nuova pietistico mentalità che veramente storica dovessi definirlo richieste molto definire una strategia politica
Se avessi varie chiese aiuto basata su una visione chiara il socio pubblico ciò che voi le targhe ciò che potevate fare Mousavi sindacale chiede aiuto applica i con il coraggio fermezza
E allora figlie mentre ieri le forze OK forse del progresso erano divise sottoponga al foglio ci sono consegnate sulla via del riunioni e dunque un contributo va be Meoni oggi contiamo su di voi allora andare ancora oltre fossili o meno io forse il progresso e lo minoritaria oggi contro il pesce governo oggi il vostro Paese Vetterli ecco forse l'ultimo Consiglio Internazionale socialista Roma quaderni il mese scorso Assad innalzando così salutato calorosamente in corso non soltanto per l'Italia
La NATO in modo anche da voi per tutta l'Europa sette misero che voi siete due strutture i granata contro l'Europa Battistini in Italia democratica d'Italia
Ramo casa ancora e ancora
Prima ancora siete diventati già perché il Papa diventati dinanzi alle vostre azioni compatti di un grande partito di governo ottenuto lacune dissoluto nella coalizione dell'Ulivo usa vecchi voi avete creato il ritorno agli abusi governo che sostenete
Consapevole appunto chiosata affrontare i problemi
Poi le voci pay più importanti del vostro Paese esibiti con lucidità forme cercate di riformare orrido lo stato sociale rischia di riferimento essenziale forse la sua siate della socialdemocrazia
A vecchie o il coraggio pulite lottato contro la mafia dirlo stabilire l'ordine pubblico
Avete idea voglio con chiaroveggenza da venti e più a Viterbo definito Napoli l'anziano dell'immigrazione di quartiere nell'arco di tempo ingenerosa e realistica vero che sollevarle ora deve rimanere ferme sui valori della sinistra
E qui oppure ulteriori al fine avete anche dalla prova del Elena massima decisioni fermezza omofobia al vostro in ordinò europeo
Oppure Esopo volete essere presente all'appuntamento delle dell'euro USA aveva e avete ragione cupolette appartenete falliranno dentro primo treno dell'Euro USA verrete avete ragione
La giustissimo pulisco visione poetica e aperta Urso fino al saggista socialisti europei regionalizzazione sino all'Internazionale socialista
Vieni non tanto sede era impegnato la prima volta cubano indizio fin dall'inizio in questa lotta desumo sul potere verso le due ferite contare sul mio sostegno personale
Sì trentasette più che mai sono profondamente azione attaccandosi alla necessità alla cooperazione franco-tedesca
Credo sia una invocare immaginare su il taglio anche soltanto provvisoria una volta dall'Europa del Nord borghesi d'Europa del sud
Grazie concreta una vera europea Fiba-Cisl Manageritalia immaginare migliaia venga fondatore della Comunità europea
Dovuti Quadrino amministratore del fatto che e proprio qui a Roma tessili ed è stato firmato il Trattato di Roma
Lo incolpa si immagini un posto quindi immaginare quale Italia non sia parte delle loro viva smontò lei
Ancora e più ampiamente punti poteva contare sulla solidarietà Donati dell'Internazionale socialista
Pongo trasecola fosse la scelta di un'Europa politica
Nucleo controcanti Europa tecnocratica Cozzoli da Europa solitario concludeva coprono troppa egoistico definiti amor decisione di tutti i conti di un'Europa socialdemocratica leader contro un'Europa liberale
Posso Cuba con questa lotta i consiglieri e coinvolge il sud e il nord Disney tutti i socialdemocratici del mondo Brusaporco chiude offriamo molti forse con noi può dorso tavolo chiedendo ai nostri centoquaranta organizzazioni pattisti silenziosi in tutti i continenti Matteo Marcenaro ad esempio all'Internazionale socialista
Ormai la Polonia primo forza politica la propria ognuna risorse orale l'affabilità prima corsa militante
La RAI nonché ad una riunione i nostri condizione proprio qui a è una e gli atti al Cresme qualche settimana fa assai Boris era che è stato il simbolo della potenza giornate la nostra Internazionale socialista possa creare consacrato il posto palesi addosso è riuscito di occupa poco dopo i nuovi prestiti erano presenti necessarie vedere i centoventi milioni di azioni stendere
E mi alzavo saranno presenti qui in sala verso l'arrivo sospette ricco di Segrate salute rosse della legge nazionale Umberto ieri risultava avere sul predecessore doverosa sino Iacopino che hanno che hanno compiuto una sola notevolissimo
In seno all'Internazionale socialista
L'uso avvolto abbiamo ascoltato sostenuto proprio qui
Recoba abbiano ai settimo che sia venne condotta va be'sta per egli intenda slash inattesi su pattini da ghiaccio testi osservabile in Serbia Uselli cioè le elezioni comunali
Varie tutta dedicata tutti gli interagire le leggi di Milosevic letture tutto sopra la sua Ferrari non socialista
Gli USA morto storia nascosta e sostenuto proprio qui Recoba Pallotta che la pace solo insieme conduceva per per vedere la sera Arafat vola o è la prima volta rally riuniti organizza nella nostra l'organizzazione politica sette presiederà anche la prima volta degli assegni rasserenare a farsi dare anticipata personalmente meglio alle nostre riunioni e siamo felici son qua a chiederle accolto lontani è partito fratello
Il lupo metto e ora ad Arce occorre o luce ed ottanta ettari prolungando il nostro Raimondi espulso nel mondo nuovo si profila sotto i nostri occhi inutile togliamo che risponda essere rivista quello di ieri assai l'alterazione dei topolini Osval ai valori parsimoniosa Anna la base alla nostra
Alla libertà adesso nella legalità
Alla alla giustizia sociale e a dare alla pace
L'uomo un nuovo mondo che deve essere inventando l'OSCE Cavallari contanti uomo o no questo nuovo mondo largo nove luoghi sono insieme a
Insieme diventeremo Touré vede una internazionale tutti accompagna anzi tutti gli auguri dell'Internazionale socialista
Vita accompagna non sparire cerimonia allora segretario generale al ribasso Massimo D'Alema e allora se il Congresso
La solidali la solidarietà Carlo amichevole Rossi o dei socialdemocratici chiarire dei socialisti nel mondo intero
Adesso il grazie
No
Però ora
O infine lettura una bellissima lettera giunta al congresso caro D'Alema
Ho sperato fortemente di essere in grado di assistere alla seduta conclusiva del Congresso ma purtroppo non posso per ragioni di salute rincresce molto
Con la mia presenza intendevo esprimere fisicamente la mia grande speranza che il nuovo partito che state creando raccolga i valori di fondo della lunga e drammatica storia intessuta di lotte di sacrifici e di persecuzioni per la libertà dell'uguaglianza
Le circostanze storiche non fatti contingenti fanno di voi l'erede principale di questi valori e quindi mi assegnano il compito di unificare in una sola grande formazione i vari sparsi rami siamo in un'epoca nuova che pone ardui problemi rispetto ai quali siamo in grande ritardo
Occorrono risposte originali che dobbiamo dare con idee creative e con fatti coerenti in modo da divenire non un'appendice del socialismo europeo o una forza decisiva per il suo rinnovamento
Nello stesso tempo la fiducia del popolo che ha affidato di governare il Paese al quale si chiedono sacrifici continui che si è disposti ad accettare se siamo in chiaro sulla giusta distribuzione dei vantaggi del progresso che la politica di governo mostri di saper realizzare
La via da percorrere impervia ed in ciascuno di noi vi sono insidie che dobbiamo debellare luoghi comuni un ritorno al passato scambiato per modernità so anche che il tuo partito e tu stesso avete la forza morale che si richiede a chi si incammina in un mondo ancora oscuro ed incerto per modellare uno con un volto più umano vorrei che la natura già molto benevola mi lasciasse il tempo per vedere le vostre realizzazioni con affetto tuo Francesco De Martino
Ora la parola a Massimo D'Alema
Carissime
Campagne e compagni legati
Invitati
Figli ostili
Poi mi risparmierei vedi
Valutare tutti i nostri ospiti veramente molti
Quali esprimo la nostra gratitudine
Credo e in questi giorni si sia dimostrato non hanno voi lo sapevamo ma quanti potevano dubitare di questo
Che qui c'è stato il congresso vero di un partito vivo
Il nostro partito non è
Il partito di un campo
Ed anzi
Io credo che chi ha ascoltato la discussione di questo congresso
E ha visto misurarsi personalità forti
Scontrarsi di idee e proposte
Capisce quanto sia difficile essere il segretario di questo partito dirigerlo
E quanto questo sia un onore e un peso per chi vi parla
E in grande partito in un momento così difficile della vita nazionale
Non si celebra discutere interno
In modo forte
Ma il significato del nostro congresso sta nel fatto che noi
Non abbiamo discusso tanto di noi stessi
Quanto piuttosto del destino del nostro Paese
Dell'Italia
E in questo c'è il segno lasciato me lo dire
Della maturità e della forza che rappresentiamo
Un grande partito avverte la responsabilità innanzitutto delle sue decisioni di fronte al Paese doveva questo Paese
Dove noi vogliamo contribuire a spingerlo
In un momento così delicato e drammatico della sua storia
Quali istituzioni vogliamo per l'Italia quale sistema politico
Quale impatto sociale rinnovato quale unità nazionale
Che tutto è in discussione
In una crisi profonda e organica
Che ha investito ben più che non soltanto il sistema dei partiti
Ce la faremo
Dove approderà questa transizione
Sarà in grado questo Paese
Così ricco di intelligenza
Di lavoro
E tuttavia così debole nella sua struttura
E la sua organizzazione
Nel suo assetto istituzionale
Riuscirà a questo Paese a reggere la sfida dell'Europa
Di un'economia mondiale sempre più competitiva di un mondo sempre più piccolo
Questo non è un grande problema che si pone a noi
Al Governo presieduto da Romano Prodi ma io vorrei dire all'insieme delle forze politiche di questo Paese delle grandi forze sociali e della cultura
Io non sottovaluto il cammino e l'Italia ha percorso
Noi tutti ricordiamo
I giorni le settimane i mesi terribili
Per il collasso del vecchio sistema
L'angoscia
Per una caduta politica morale
Il parlamento che fu chiamato degli inquisiti
E il cedimento della visita
Segno quasi emblematico
Di una crisi profonda fuori dal Sistema monetario europeo fuori dall'Europa
La paura
Di un cedimento della struttura finanziaria la paura che il mese dopo nessuno andasse a comprare il botto e non ci fossero più i soldi per pagare gli stipendi i dipendenti pubblici
Il timore della bancarotta
Questo Paese si è aggrappato al ciglio di un burrone
Ha saputo uscire
Da questa crisi così drammatica
A ciò a concorso
La parte migliore che c'era di una vecchia classe dirigente
Della politica dell'impresa della società
Il che vuol dire che la lunga agonia Tangentopoli
Non aveva corroso le radici
Non aveva cancellato il senso dello Stato i valori della democrazia l'amore verso la nazione
In uomini che hanno saputo servire il Paese in questo momento così difficile
Io voglio citarne due uomini non cariche persone
A cui credo questo Paese debba essere grato due nomi emblematici fra altri che si potrebbero citare
Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi ha
Ma in questo momento difficile l'Italia ha trovato anche risorse collettive
Nel merito delle sue culture politiche e per quanto ci riguarda nella sinistra
Del movimento dei lavoratori
Nella sinistra democratica nel sindacato
L'hanno saputo affrontare scelte difficili sacrifici per evitare
Il collasso del Paese
Per mettere l'Italia sulla strada del risanamento e della salvezza con lo zaino pieno di pietre sulle spalle
Non dimentichiamolo mai
Poi parleremo della spesa sociale dello stato sociale ma il dramma dell'Italia e quel dieci per cento del prodotto interno lordo che si spende per interessi sui debiti accumulati da una classe dirigente che ha fatto bancarotta
Della cui vicenda pensa sull'oggi sul domani
Ben più che non la spesa sociale quella la più bassa d'Europa
E quando
Quando vedo un interrogativo ma quando taglieri della Spesal
Lo vediamo scritto lo sentiamo nel nostro Paese che noi italiani non ci vogliamo bene diceva per avere un'idea di come invece si guarda
Da fuori d'Italia la realtà del nostro Paese
Il presidente Giscard resta all'asta credo che sia un pericoloso sovversivo
Si è posto l'interrogativo del tutto opposto
Ha detto ma come si fa
Un grande Paese come l'Italia con i problemi del Mezzogiorno con la disoccupazione come fate ad avere una spesa pubblica così bassa come reggente in questa situazione
Com'è possibile
Che sia è riusciti a fare questo senza che questo desse luogo a conflitti dramma
Dato che la spesa pubblica in questo Paese con tutte poi le sue distorsioni e sull'iniquità
E il quarantuno per cento del PIL meno
Meno
Della spesa dei grandi Paesi europei
Cioè poi ci sono gli interessi sul debito
Ma quindi non vanno
Né a fornire servizi neanche creare lavoro
Allora
E chiaro
è chiaro che a questo punto nel nostro cammino
Si avverte una sofferenza
Una sofferenza sociale
Una difficoltà chi soprattutto guarda RAI Corsini qui più di altri
Il peso
Di questa trasformazione
E di questo risanamento
Io vorrei che questo lo capiscono tutti
A me piacerebbe che sui grandi giornali come si diceva una volta della borghesia del Nord ogni due articoli sulle pensioni ce ne fosse uno contro l'evasione fiscale
Questo darebbe di più il senso diciamo
Di una responsabilità nazionale dei ricchi delle classi dirigenti di questo Paese
Per l'economia ma non sempre questo accade
Ma anche se siamo in un momento così difficile io credo ricorda ed è questa una delle decisioni di questo congresso che il Paese non deve mollare apprese
Noi vediamo la luce in fondo al tunnel
L'Europa
La riforma delle istituzioni
Sarà dura
La sfida dei prossimi mesi
Ma noi saremo con il Governo con Prodi con Veltroni per parcella non mollare
Anche perché
Anche perché
In questa Europa che si unisce in modo che non ci piace
Perché vorremmo più democrazia più impegno per il lavoro
Diritti sociali di armonizzazione fiscale perché la moneta non basta
Ma per dire queste cose bisogna esserci
Altri venti
Da fuori non si conta e noi vogliamo che questo Paese composto tanto più che
Proprio per il peso che portiamo sulle spalle
E di cui ho parlato per noi essere tagliati fuori sarebbe davvero un rischio gravissima
E bastato un incertezza sulla moneta unica
Per farci capire dove andrebbero i mercati
Verso il marco
E per farci capire anche che la fiducia nella lire
Che ci ha reso forti in questo momento è fiducia nella possibilità
Che quelle lire che oggi molti investitori stranieri di nuovo comprano domani siano convertibili in Europ
A livello stabilito
E fiducia in una prospettiva seccata e quella prospettiva cade anche la fiducia
Tornano a salire i tassi di interesse
Torna a crescere l'inflazione fuggono gli Investimenti
Questa è la realtà dura della mondializzazione
Se noi vogliamo ridurre il peso della rendita finanziaria e liberare risorse da investire sul futuro dell'Italia occorre andare avrà
Io credo che farà piacere al compagno Bertinotti constatare
Che la politica di rigore che egli ha sostenuto
Anche con scelte difficili ha dato alla rendita finanziaria sono usciti adesso i dati
Meno sette virgola uno per cento nel novantasette di spesa per interessi
Ha dato
Alla rendita finanziaria un colpo assai più consistente rispetto a quelle tasse sui Bot improbabili diciamo
Fortunatamente
Sia pure con mezzi diverso si abbiamo perseguito lo stesso file ridurre il peso della rendita
Spostare risorse verso lo sviluppo il lavoro il futuro del Paese
Se noi vogliamo che si compia questo processo
Nel senso della trasformazione politico istituzionale e del risanamento finanziario
Noi abbiamo bisogno di due cose
Stabilità politica
Stabilità politica
E coraggio nell'innovazione
Il compito primario di garantire la stabilità politica
Spetta alle forze che hanno vinto le elezioni
La prova del bipolarismo sta nel farlo funzionare
Se questo Paese dimostra tutte le volte che chi vince le elezioni poi non è in grado di governare qualcuno potrà pensare che non è adatta diciamo al bipolarismo c'è qualcosa di più profondo
Per tante ragioni il Polo non vi riuscì
Per il carattere eterogeneo delle alleanze ci avevano portato alla vittoria elettorale non per l'astuzia di qualche complotto
Anche per noi è una sfida
Una sfida
Ma noi dobbiamo cercare di vincerle questa sfida
E
A chi si preoccupa
Ho diffonde sospetti
Sul fatto che certi dialoghi politici siano il preludio di larghe intese io dico non volete le larghe intese sostenete il governo con la spessa fa
Non va
Non va contro l'esigenza di stabilità
L'altra esigenza
Quella di costruire un clima e un rapporto positivo di dialogo e di confronto con l'opposizione anzi con le opposizione io vorrei cogliere ancora questa occasione
Per dire che noi aspettiamo che l'altra opposizione
Quella che si è riunita a Milano qualche giorno fa
Venga in Parlamento non soltanto per costruire ma per discutere
Per confrontarsi
E sia con noi nella Commissione bicamerale
Per fare valere se ci riuscirà le sue ragioni
Noi offriremo loro il terreno di un confronto per il federalismo
è un confronto serio vero che Bossi vuole vedere se noi siamo per il rinnovamento io credo che questo congresso lo abbia rasserenato noi siamo per il rinnovamento poi si tratta di vedere se è una cosa nuova alle soglie del terzo millennio l'idea di ricostituire Lombardo Veneto diciamo
Oppure se nuovo
Sta nel mettere l'unità nazionale sulle basi
Di una diffusa capacità di autogoverno responsabile delle nostre comunità locali rompendo l'affetto vecchio questo sì dello Stato centralista
A noi interessa anche il dialogo con l'altra i principale opposizione quella rappresentata dal Polo di centrodestra
Io sono convinto che il Paese ce la farà
Sì si svilupperà il senso di una comune responsabilità tra le forze politiche
Questa non è confusione di ruoli
Una comune responsabilità significa che pure nella diversità delle opinioni delle ricette delle proposte
L'opposizione i nomi sentiamo l'aggancio dell'Italia all'Europa e la riforma delle nostre istituzioni come un obiettivo comune
Come un obiettivo che porterà vantaggio a tutto il Paese
E poi il confronto sia ed è libero sui modi in cui perseguire questi risultati
Ma io credo che ce la faremo se colti vedremo anche questo sa in rosso di una comune responsabilità
La concezione alla quale noi ci ispiriamo
E quella della contrapposizione politica e programmatica in un quadro di regole e di valori condivisi
Io ho usato l'espressione che non è mia e di Haggard morente
Per la di antagonismo collaborante ha suscitato frizzi e Lazzi come potete immaginare diciamo
Vorrei e capisco che sia così in un Paese abituato anziché all'antagonismo collaborante alla consociazione risorse la vera tradizione della politica italiana
Mi permetto soltanto di dire che questa concezione e quella che rappresenta la sostanza delle grandi democrazie dell'Occidente
La contrapposizione politica programmatica senza confusione di ruoli
In un quadro di regole e di valori condivisi nel quadro di una comune responsabilità di fronte alla nazione
Io sono convinto che noi dobbiamo salutare come un fatto positivo
Tutti i passi che vengono compiuti in questa direzione
è un fatto positivo che il leader del Polo l'onorevole Berlusconi abbia incontrato il capo del Governo abbia discusso con lui
Confrontato le sue opinioni
Noi non ci sentiamo scavalcati non siamo
Sono due versioni oggi contrapposte le smentisco tutte e due non siamo né registi né vittime tickets siamo contenti questo dialogo diretto come avviene nelle grandi democrazie si sviluppa
è un fatto positivo
Che
Pur essendo in principio su una posizione contraria alla commissione bicamerale e preferendo la convocazione di un'assemblea costituente
Poi
Le forze parlamentari del centrodestra abbiano aderito deciso di partecipare in modo attivo e positivo
Ai lavori della Bicamerale ed abbiano in parte una parte di esse pensato di esprimere con il loro voto anche una fiducia condizionale
E condizionante come è giusto che sia in democrazia verso chi Near sunto la presidenza di questo li ringrazio
E considero questo un fatto uditivo per il nostro Paese
E ora definirla cari compagni con una cultura del sospetto
Con la preoccupazione che il dialogo con gli avversari porti con sé una carica di insidie di pericoli di pasticci
La forza della maggioranza si manifesta nel suo operare concorde nella realizzazione del programma che sia da
Non lanciare invettive agli avversari
E non è mai Stato e non è un segno di forza
Il timore del confronto del dialogo della sfida ravvicinata sui contenuti sui programmi sulle proposte
E un segno di fragilità e di subalternità
Non è un segno di forza è una malattia antica di una sinistra subalterna
Gramsci parlava della paura dei primi
Noi non intendiamo compiere alcun pasticcio né fare accordi sottobanco
Mi pare le cose che quella parola che non dico che purtroppo diciamo così testata avuto
Meritata fama io sono dispiaciuto lo dico molto sinceramente
Lo dico spero che
Se vuole qualcuno vuole guardare col cannocchiale potrà trovare conferma della mia espressione io sono dispiaciuto sono amareggia per il fatto che persone che stimo
E delle quali mi sono anche sentito amico
Possano coltivare il sospetto il partito democratico della sinistra il suo segretario vogliono fare qualche pasticcio sotto banco con l'onorevole Berlusconi
Ma è e leggi
è legittimo scrive su un grande giornale sul settimanale Chi commenta non ha il dovere di ritenere che noi siamo delle persone perbene
Ed è suo legittimo di sospettare Dino quello che non è ragionevole e che noi sospettiamo che noi stessi
Io non ho alcun sospetto su di me
E se voi sospettate che i vostri dirigenti
Intendano colpire alle spalle i magistrati coraggiosi ove compromettersi sul terreno di interessi particolari se voi sospettate di questo io vi invito a cambiarci perché mi sembra l'unica misura
Tre venti
Che si possa ragionevolmente prego
Bisogna andare avanti questa politica perché questa politica è utile al Paese perché questa politica afferma il ruolo nazionale democratico della sinistra no ci fa uscire da un detto che è stato anche grandissimo stato un decreto per tanti anni
Perché nella logica della demonizzazione reciproca il Paese va indietro
Noi demonizziamo gli altri degli altri demonizzando noi
E voi sapete che nell'inconscio collettivo di questo Paese il demonio che noi abbiamo rappresentato diciamo è vissuto come tale ancora da un certo numero fortunatamente diminuisce via via da un certo numero di cittadini italiani
Se noi vogliamo rafforzare la democrazia bipolare dobbiamo andare avanti in questa politica
Che non conosce pasticci
Che non vuole larghe intese che vuole che chi ha vinto governi che ricerca il dialogo il confronto sui contenuti l'impegno comune nelle riforme costituzionali
In questa politica noi vogliamo che ci siano tutti
Il bipolarismo non vuole tagli delle ali
Ho detto più volte e ribadisco che noi considereremmo come un fatto negativi il fatto che nel nostro paese nel nostro sistema politico si produca una sorta di fattori K sulla destra
E cioè una destra non legittimata a governare
A parte il fatto che ha governato seppure per un periodo breve governa città governa Regione noi vogliamo una destra pienamente europea
Noi non vogliamo dividere il popolo
Per dare vita ad una sorta di penta partito della Seconda Repubblica
Noi vogliamo in bipolarismo che un'altra cosa
Ed è per questo siccome noi diciamo questo pensiamo questo penso che l'onorevole Fini potrebbe essere meno guardingo investire con maggiore generosità sul futuro del Paese sulla riforma delle istituzioni e sul dialogo con gli altri
E la generosità poi un segno di qualità in un leader non di debolezza
Godiamoci un poker i compagni noi che diciamo questo della destra di quella destra c'è una storia pesa non si può cancellare
Figuriamoci se noi possiamo pensare diversamente sulla sinistra
I succhi Istat alla nostra sinistra
Noi vogliamo collaborare
Noi veniamo noi figli io veramente non ha colpa che a voi non è non viene estesa vengo paragonato da qualche polemista si soddisfano così
All'ex segretario del Partito socialista italiano ma egli divise la sinistra io vorrei fare un elenco sono cose ovvie delle differenze quelle oggettive ci facciamo sta ribassi egli divise la sinistra
Divise la si
Che essi alle otto con la destra della Democrazia Cristiana contro le forze cattoliche più democratiche avanzata noi abbiamo unito la sinistra ci siamo alleati con il mondo cattolico più avanzato per governare il Paese
Cuoca
A giudicare due politiche parte gli aspetti mora due politiche più opposte difficile immaginare
E abbiamo ottenuto il filo di un dialogo di una unità di una collaborazione di un confronto anche nei momenti più difficili
Anche nel momento in cui noi ci siamo spinti verso il centro
Sostenendo il governo di Lamberto Dini
In una posizione estremamente difficile azzardata
Azzardare
Stretti
Tra Rifondazione che cercò di cavalcare un'opposizione sociale contro quei governi quindi di Erode nel nostro elettorato
E
Una informazione che ogni giorno ci spiegava che stavamo sostenendo il governo del futuro candidato del Polo quindi diciamo in una posizione difficile estremamente impegnativa e coraggiose
Anche in quel momento
Noi abbiamo tenuto il filo di un dialogo a sinistra di un confronto
Abbiamo tenuto una difficile transizione pensate e alla fine è riuscita a questa impresa un po'ci ha aiutato il sistema elettorale un po'la paura
Da soli ce l'avremmo fatta
Di
Costruire una maggioranza che ha tenuto dentro tutta la sinistra
E che ha saputo nello stesso tempo estendersi ad una parte così significativa del centro delle sue tradizioni politiche
Direi persino della sua rappresentanza sociale
Era l'unica possibilità dare un governo al Paese
L'unica possibilità
Ora
Vedete
Questo processo deve andare avanti con molto coraggio mi è capitato di dire all'indomani delle elezioni
Che noi gli avevamo ottenuto
Una vittoria politica
Quasi miracolosa
In un Paese le cui tendenze di fondo
Non vanno verso il centrosinistra
In un Paese segnato da profonde contraddizioni lacerazioni dall'esplodere di cui ismi sociali di paure di lacerazioni territoriali
La differenza è che le destre
Che rappresenta non largamente la maggioranza degli italiani
Tuttavia non sono riusciti a dare a questa somma di istanze diverse e contraddittorie tra di loro la forma di una proposta di governo
Noi siamo riusciti a dare la forma di una proposta di governo al centrosinistra
è stata una vittoria tutta politica
Ed è un'occasione che sarà smarrita sì noi non useremo questa forza per trasformare vita
Per rinnovare le istituzioni per rinnovare il Paese per ricostruire su basi nuove quella unità fra gli italiani che sembra essersi spezzata e talora persino sembra irrimediabilmente
A questo scopo
Essenziale difendere e fare crescere l'Ulivo
L'Ulivo come nucleo fondamentale di qui l'alleanza di centro sinistra che ha vinto anche perché ha saputo espandersi al di là dell'Ulivo
Nell'alleanza con Rinnovamento italiano e nell'alleanza con Rifondazione Comunista
L'Ulivo è tante cose insieme
Non è soltanto un'alleanza fra partiti
Un'alleanza strategica
E anche un campo di forze di forze della società è un incontro fra culture e tradizioni diverse
Io sono convinto fortemente
Che il Progetto per costruire una grande forza della sinistra europea democratica di governo
Non è in contrasto con l'Ulivo
Questo progetto non soltanto risponde ad un'aspirazione storica della sinistra italiana
E rappresenta a mio giudizio lo sviluppo più più coerente della svolta svolta la facemmo per questo per rinnovare unire la sinistra in una prospettiva nuova
Ma io credo che questo progetto sia utile all'Italia
Consenta di costruire in Italia come già vi diamo una grande forza collegata all'Europa e al mondo
E nello stesso tempo questo Progetto vale
A costruire uno dei pilastri del bipolarismo italiani
In tutti i Paesi democratici dove c'è il bipolarismo
Penso all'Europa c'è un grande partito di sinistra di governo che normalmente a non il ventuno per cento ma il trenta e il trentacinque per cento dei voti
La frammentazione del sistema politico è una debolezza del bipolarismo italiano
Questa scelta
Si intrecciano con quella del consolidamento dell'Ulivo
E difficile badate è molto difficile
Io ho sempre trovato un po'astratto
Tracciare un confine netto
Fra questi due aspetti
è molto difficile
E bisogna stare molto attenti bisogna guardarsi da schematismi ideologici io per esempio non direi mai l'Ulivo non sarà mai un unico partito non lo so non lo so
Certo ora realisticamente non lo è
A noi non possiamo precludere la possibilità che uno evoluzione di medio periodi la realtà politica del nostro Paese dell'Europa possa vedere un incontro anche più organi
Tra forze della sinistra democratica e forze del cattolicesimo
Anche moderato democrazia
Le forze ambientaliste forze laiche liberaldemocratica
Ma quello di cui sono sicuro
E che mentre noi dobbiamo sviluppare e siamo impegnati in questo senso forme di integrazione di collaborazione di lavoro comune
Tuttavia noi non possiamo pensa ad una sorta di integrazione forzosa dentro una sorta di soggetto sovra partitico
L'Ulivo non è solo un'alleanza fra partiti ma è anche un'alleanza fra partiti
E senza il rispetto della identità del ruolo della dignità di ciascuno di questi partiti questa alleanza non si sarebbe fatta
E non reggerebbe
Se noi diamo la sensazione è che li si voglia inglobare dentro una sorta di partito unico di cui noi inesorabilmente saremmo la componente maggiore per la forza delle cose non per cattiveria
Se noi diamo la sensazione di volere introdurre norme e discipline che cancellano identità e rappresentanza io sono per le elezioni primarie nella scelta dei nostri candidati
Ma cari compagni
Le elezioni primarie di una coalizione debbono essere fatte rispettando gli altri voi dovete pensare a come possa suonare
Non ha le orecchie vostra
L'appello alle elezioni primarie
Ma le orecchie di una forza politica piccola
Ma che ha una sua dignità che il suo milioni di voti in Italia riporta la coalizione
Se il giorno dopo le primarie non ci sarà neanche un vero candidato fino all'ultimo
E io a volte mi domando cari compagni
Se
La prima vittima di un certo ideologismo ulivista la prima inaspettata vittima non finirebbe per essere L'Ulivo
L'Ulivo è un'alleanza che abbiamo costruito insieme ad altri intorno ad un programma ad una candidatura per governare è un'alleanza che ha dimostrato di sapere sprigionare una capacità d'impresa
Oltre i suoi confini
Che ha mobilitato energie e non soltanto per i voti in più
Ma anche per quel comune sentire che si è creato fra militanti popolari gli ambientalisti pidiessini
Questo è un patrimonio prezioso
Ma se noi lo vogliamo difendere dobbiamo difendere la logica anche di un patto che si fonda lo ripeto sul rispetto
Identità e di forze diverse da noi
Non ci può essere il reclutamento forzoso ad un progetto politico
Non ci può essere
Non possiamo decidere noi un nostro documento che il Partito Popolare farà parte della sinistra europea
è un problema di cui discuteranno loro per ora fanno parte del Partito Popolare Europeo
Ecco perché
Io difendo l'Ulivo
L'Ulivo che ha vinto con il suo pluralismo e con le sue potenzialità
Non un Ulivo teorico ideologico
Che finirebbe io temo per creare molte difficoltà all'Ulivo che esiste
Poi vedete c'è un grande problema che riguarda l'Italia della sinistra italiana
E difficile pensare ad un processo di riorganizzazione della sinistra italiana se non in una prospettiva europea i mondiali
Occhetto ci ha parlato di una peculiarità italiana
è vero
è vero
Nessuno propone poi ne parlerò di importare un modello ideologico nessuno
Noi siamo noi
Con la nostra storia con il nostro
La nostra cultura e anche con l'ambizione di portare un nostro contributo originale al socialismo europeo nel suo rinnovamento
Ma attenzione attenzione
Che noi non torniamo investi nuove attivo ricusare una via nazionale
Badate quella non fu
Non ebbe una grande forza espansiva
Neppure quando la inventò Togliatti per marcare la differenza rispetto allo stalinismo
Fu una forma di autodifesa
Non ebbe una grande forza espansiva neppure allora figuriamoci oggi una via nazionale
Nell'epoca della mondializzazione
Nell'epoca della crisi dello Stato nazione in un'epoca nella quale la parola sinistra hanno una senso se non si lega alla costruzione di un soggetto riformatore sovranazionale
Europeo e mondiale capace di misurarsi a questa altezza con i processi di trasformazione del mondo
Ecco perché io sento che noi
Dobbiamo inevitabilmente tenere insieme questi due lati della nostra missione
Forza dell'Ulivo
Leale leale non partitocratica
Nessuno potrà dire che il segretario del PDS ha chiesto un vertice di maggioranza o addetto al governo di fare così devi fare così
E finito quel tempo
Io avrei voluto vedere i vecchi governi partitocratica scene
Il giorno in cui il Presidente del Consiglio
Dopo alcuni incontri europei ad inutili ha detto la finanziaria si deve raddoppiare
Avrei voluto vedere i vecchi governi partitocrazia noi abbiamo detto
Bene tu sei la guida del governo pensi così noi siamo qui
E se incerto poi c'è il problema del rapporto con ciò che è fuori dall'unico dell'incontri delle discussioni con Rifondazione
Questo problema esistente ma certamente nessuno potrà dire di avere trovato da parte nostra diciamo qualche pretesa di comando di partito
Anche su questo cari compagni però la nostra riflessione deve spingersi più a fondo
Su questo tema che ci appassiona del rapporto fra partiti coalizioni governo
Io avverto e fortemente
La necessità di non confondere il cambiamento con la restaurazione
E nessuno vuole restaurare la vecchia partitocrazia
Ma che cosa è stata la partitocrazia
Credo che forse dobbiamo fare interrogarci in modo un po'più profondo su questo tema
L'Italia è l'unico Paese dell'Occidente europeo l'unico
Nel quale la funzione dirigente di partito
è stata distinta e separata dalla funzione di governo
In Europa questo è avvenuto in Italia e nei Paesi del socialismo reale
Dove c'era il capo del governo poi c'era il primo segretario del partito sempre una figura diverso
Io ho qualche dubbio diciamo a non vedere che questa originalità del nostro Paese a che fare con la partitocrazia
La partitocrazia è io credo innanzitutto l'esercizio di un potere non responsabile da parte dei partiti
L'esercizio di un potere che si è manifestato dell'occupazione dello Stato e per certi aspetti nell'occupazione della società
Dall'altra parte sul polo opposto della partitocrazia c'è secondo me quel modello di governo e di partito che la forma delle democrazie europea che distingue le democrazie europee dalla democrazia americana presidenzialista
Il governo di partito il contrario della partitocrazia
Innanzitutto perché in questo schema i partiti e le loro leadership misurandosi per il Governo rispondono al Paese l'opinione pubblica
Non ha i sodali le correnti alle clientele interno
è un potere irresponsabile il ritmo del ricambio politico
è quello legato alla logica dell'alternanza
La prova dei partiti è del governare
Non nel guadagnare un punto zero cinque alle elezioni
La prova dei gruppi dirigenti e nel governare questo meccanismo
Che attribuisce ai partiti una funzione pubblica regolarmente sottoposto al giudizio di tutti gli elettori è l'opposto della partitocrazia
Badate dire questo non ha nulla a che vedere vorrei che almeno qui ci capissimo tra di noi
Con la pretesa di comando di dire allora bisogna che il segretario del maggior partito
Significa porre un problema che riguarda l'evoluzione del nostro sistema politico
Perché è del tutto evidente che questo richiede anche un'aggregazione in Italia i grandi forze politiche di tipo europeo
Non abbiamo un sistema estremamente frammentato friabile
Un processo di transizione qui
Ma verso dove
Perché ripeto la frammentazione politica
Ha poi un suo sbocco in qualche modo inevitabile inesorabile
Che stanno il presidenzialismo
L'unico modo di controbilanciare la frantumazione del sistema politico garantendo decisione e governabilità
Ecco perché io credo che su questo debbano ragionare le forze del centrosinistra
In particolare quelle che sono più ostili all'ipotesi presidenziale
Se noi vogliamo contrapporre queste ipotesi che ha una sua dignità democratica un disegno di riforma diverso questo non può poggiare esclusivamente sulla necessità però di un Presidente del Consiglio che amplia una qualche investitura popolare e quindi non sia soltanto l'espressione pattizia di un accordo partitico
Ma deve anche poggia sulle regole tese a favorire un processo di riaggregazione del sistema politico
E io vorrei dire si è discusso sull'uninominale io sono per l'umido l'uninominale nessun dubbio da questo punto di vista si paventa una preoccupazione di un ritorno proporzionalista
Io penso che il Paese non accetterebbe un ritorno alla proporzionale
Ma io credo cari compagni
Né si capisce come potrebbe convenire hanno diciamo pure un ritorno alla proporzionale oltre che al paese non ha senso ma noi dobbiamo mettere l'accento ovvero su un altro punto che ci caratterizza ed è l'espressione doppio turno
Perché il doppio turno consente
Un processo di aggregazione
E io vorrei dire per essere chiaro
Che questa idea del doppio turno non è affatto inconciliabile
Con soluzioni che garantisca una presenza in Parlamento
Anche di forze che non si coalizzano per governare
Io sono del tutto d'accordo
Con chi sostiene che leggi elettorali che escludono dal Parlamento
Forze politiche che hanno consistente seguito elettorale sono leggi pericoloso pericolose persino nei Paesi di più consolidata democrazia figuriamoci in un Paese turbolento confuso ma fragile spirito di coesione nazionale commenta
Ma doppio turno e rappresentanza parlamentare
Per forze che non si coalizzano per il Governo sono a mio giudizio dunque obiettivi concilia e quando ho detto che è inevitabilmente nella Bicamerale si avvii un confronto anche sulla legge elettorale
Altrimenti la discussione sulla nuova forma di governo rischia di rimanere monca o ipocrita
Io mi riferivo a questo la necessità di aprire un confronto su queste ipotesi
Che in quella sede io penso di poter proporre anche in una forma tecnicamente ecco giusto più compiuta e precise
Bisogna avere il coraggio di cambiare
Di completare il cambiamento del nostro sistema politico
Vedete
Lo dico ai nostri amici ai nostri alleati ai nostri compagni di maggioranza e di governo in primo luogo
Se noi diamo la sensazione di difendere l'esistente
La difesa della frammentazione della difesa del potere di veto dei partiti la difesa di una vecchia idea del parlamentarismo
Tutto questo non può che aprire la strada ad un cesarismo plebiscitario
Noi abbiamo l'occasione per guidare una trasformazione
Compiamo con coraggio altrimenti passeremo ad altri il testimone
Questo Paese vuole cambia
Il la vittoria del ventuno aprile
E e deve diventare un'occasione per il cambiamento
Non l'illusione di ergere un'estrema disinganno da parte delle forze rappresentative delle migliori tradizioni della democrazia italiana
Se noi
Pensassimo che quel voto è una diga contro il cambiamento
Quella chimica sarebbe spazzata di
Guai
Compiere questo errore
Per questo da questo congresso esce un appello e un impegno
Per rilanciare con grande forza l'impegno innovativo del centrosinistra e dell'Ulivo
Nelle riforme costituzionali e nell'opera di governo questo intento è parso a me chiaramente illustrato nella introduzione di Walter Veltroni
E ha trovato nel dibattito uno stimolo forte
Per fare emergere ancora di più il profilo innovatore riformatore del Governo e della maggioranza che lo sostiene
Anche con impazienza
In parte comprensibili
Anche se ho trovato giusto il modo in cui
Walter e gli altri nostri compagni che sono impegnati nell'opera di governo
Hanno in modo puntiglioso spiegato qui ciò che stanno facendo e il grande cantiere che si è aperto
Riforma della scuola decentramento della pubblica amministrazione
Riforma e decentramento del sistema fiscale
Riforme della giustizia
Nuova legge sull'immigrazione
Non pretendo di essere completo
Ma solo che noi abbiamo il senso non di ciò che ci ripromettiamo di fare ma dei lavori che sono in corso
è del tutto evidente
Che l'intreccio tra questa opera riformatrice a livello di governo e il confronto aperto nella Bicamerale
Grillini hanno una fase costituente per il nostro Paese
Non solo a livello delle regole
Ma direi che la costituzione materiale del Paese della organizzazione della sua amministrazione dell'economia del rapporto fra i cittadini e lo Stato
D'altro canto era necessario
Perché ciò che si è esaurito non è soltanto la democrazia dei partiti ma tutta una fase dello sviluppo italiano
Noi vogliamo un paese più giusto certamente ma anche cari compagni
Un Paese più moderno più aperto più dinamico
Più capace di reggere la sfida della competizione globale la sinistra vince soltanto se è in grado di dimostrare che questi obiettivi non sono in contraddizione fra di loro ma si saldano
E diventa hanno la piattaforma e i valori che uniscono un nuovo blocco sociale capaci di rappresentare la parte più moderna e più avanzata di questo Paese
Se no la sinistra perde
Io capisco
Le ragioni
Di insofferenza e di critica
Che in modo molto franco
Hanno animato l'intervento di Sergio Cofferati
E badate
Noi con questo dibattito siamo entrati in Europa diciamo non c'è partito socialista un laburista europeo che quando governa non abbia i sindacati
A sinistra nei suoi congressi quindi da questo punto di vista prefissati
D'altro canto chi governa è sempre portatore necessariamente di interesse generale di un equilibrio Complesso entra invece il sindacato è necessariamente che giustamente anche a un sindacato come quello italiano eppure ha ben fermo il senso dell'interesse generale del Paese tuttavia e e deve essere tale dei difendere quel mondo del lavoro
Dove raccoglie la sua forza il suo consenso
Questa insofferenza e l'espressione scusatemi il bisticcio di una sofferenza sociale che c'è
Di una impazienza Kitchen
Tanto più comprensibile se pensiamo a quanto il sindacato italiano i lavoratori hanno dato al risanamento del Paese
Noi noi raccogliamo questo stimolo
E il governo non raccoglie
Sono convinto
Innanzitutto come impegno a mettere al centro modo ancora più fattivo molte cose sono in cantiere anche qui
Una battaglia per creare nuovi posti di lavoro
Innanzitutto nel Mezzogiorno del nostro Paese
Dove più drammatico e il rischio di esclusione della parte grande della nuova generazione
Dal lavoro
E dove questa questione assumere oramai il rilievo di una questione democratica e non soltanto sociale
è molto difficile
Il freno del risanamento economico e l'acceleratore
Di politiche volte a semplificare la pubblica amministrazione
A rendere più agevole l'uso di quelle risorse comunitarie che l'Italia non era in grado di usare ma che ora via via
Siamo più in grado di usare
A facilitare investimenti privati
A valorizzare le risorse del Mezzogiorno del Paese
A cominciare a cominciare
Da un grande piano per il lavoro legato alla valorizzazione e alla difesa dell'ambiente del patrimonio culturale e artistico
Della Rete urbana delle nostre città suburbano
Questo è una sfida per noi
Abbiamo detto queste cose in campagna elettorale
Devo detto servizio civile
Abbiamo detto un programma per il lavoro
Molte di queste cose si sono cominciati a fare
E bisogna incalzare c'è anche la lentezza la faticosi tale delle decisioni parlamentari e io dico ben venga un movimento di massa
Non credo che stando al governo si debba avere paura
Perché si riempiono le piazze
Anche nell'incalzare per sollecitare per spingere in avanti
Ma noi dobbiamo sapere però se proprio se vogliamo spingere in avanti una politica per il lavoro
Noi dobbiamo anche avere il coraggio di un'opera di rinnovamento
Ecco qui mi sento meno d'accordo con Sergio Cofferati
E forse anche per reazione
Ho sentito anche a differenza di altre occasioni
Più chiuso in più sotto
Rispetto all'esigenza di una riflessione critica
Non riguarda soltanto il sindacato ma dalla sinistra anche noi ci sentiamo parte sfidati dalla realtà ad una necessaria riflessione critica
Vedete noi viviamo in una società in una organizzazione del lavoro
Sono sempre più distante
Dalla vecchia forma della fabbrica fordista e dell'organizzazione del lavoro taylorista
La mobilità la flessibilità
Sono innanzitutto un dato della realtà
E persino qualcosa che corrisponde ad un modo diverso nella nuova generazione di guardare al lavoro del proprio rapporto con il lavoro
Il grande problema che si pone a noi
E noi sinistro non soltanto noi sindaca
E se in questa società più appena tale
Debba inesorabilmente portare con sé e solitudine insicurezza amico
Oppure se noi rinnovando profondamente però gli strumenti della negoziazione della contrattazione sociale costruiamo nuove e più flessibili reti di rappresentanza e di tutela
Se noi non ci mettiamo su questo terreno noi rappresenteremo sempre di più soltanto un segmento del mondo del lavoro
Quello che sta in mezzo
Quelli che non sono sufficientemente professionalizzanti per negoziare da solo da solo
Quelli molto bravi
Per negoziare da soli
Oppure all'altra parte in basso
Quelli che vivono nel mondo del lavoro nero non tutelati tutti precari
Nomi
Noi finiremo per rappresentare soltanto a quelli che stanno in mezzo tra queste due realtà ma c'è un piccolo problema che quelli che stanno in mezzo sono sempre di meno
Diminuiscono sei
Allora questa è una sfida reale
Non so anch'io che nel Mezzogiorno ci sono almeno due milioni di italiani che lavorano in nero dopo i giovani
Sento anch'io questa come un'enorme vergogna
Ma non sono sicuro non sono sicuro che questo sia soltanto un problema di polizia ispettorati del lavoro
Temo che non basta
Temo che non basta
Non sono sicuro che se riscopriamo avremo sette mila miliardi di entrate in più
Io temo che se li scopriamo alcuni pagheranno le tasse in altri chiuderanno avremo forse un milione di disoccupati in più in giro per il Mezzogiorno
Allora
Io lo capisco benissimo che questo pone un problema enorme e questo pone un problema drammatico
E non chiedo certo al sindacato di legalizzare il lavoro nero lavoro precario sotto salario
Sarebbe assurdo
Ma penso
Che noi dovremmo preferire essere lì con quei lavoratori
E negoziare
Negoziare quel salario
Per migliorare quello
E negoziare i loro diritti anziché stare fuori da quelle fabbriche con in mano una copia del contratto nazionale di lavoro
Vedete è una nuova difficile ardua frontiera
Noi dobbiamo affrontarla non in modo subalterno
Per esempio io sono convinto che il primo grande problema della flessibilità è una politica per la riduzione degli orari di lavoro
E ti negoziare la flessibilità significa
Cominciare a finanziare anche una politica di riduzione degli orari che si lega però
Hanno una diversa organizzazione produttiva che camminerà di pari passo con una riorganizzazione profonda io non credo che un processo così Complesso
Possa essere regolato diciamo così da soluzioni come riduzione generalizzata a parità di salario insomma
Sono idee suggestive diciamo
Credo piuttosto la capacità di governa un processo complesso di innovazione nel quale è del tutto evidente il rischio di una perdita di potere contrattuale di un aumento dello sfruttamento dell'Alineazione ameno sfugge questo
E però anche in la possibilità in una organizzazione del lavoro non più fordista di una più alta valorizzazione dell'individuo delle sue capacità creative di un modo diverso
E migliore di lavorare
Certo se noi pensiamo che la fine della fabbrica fordista è semplicemente la fine della sinistra
Questo diciamo
Ci lascia uno spazio di testimonianza di protesta
Se noi invece pensiamo che la fine della fabbrica fordista apre un nuovo terremo più complesso ma anche più avanzato di lotta per affermare una visione creativa del lavoro
Allora questo diventa
Il criterio per riorientare le nostre politiche
Questo tema si lega alla riforma dello Stato sociale
Non al taglio dello Stato sociale
Io non ho ho già detto
Che in Italia la spesa sociale FAS
Ma oltre a essere bassa e anche iniqua mente distribuite
In modo iniquo perché soltanto una percentuale minima di questa Spesal va ai ceti più poveri
Perché sono svantaggiati i giovani e le donne
E così non siamo noi che abbiamo inventato una una contrapposizione fra le generazioni è vissuta così da una parte del mondo giovanile che infatti ha votato a destra anche per questo
Cioè di fronte alla stessa realtà disoccupato
Cittadino disoccupato noi siamo credo l'unico paese al mondo in cui il cittadino disoccupato può esserci
Può avere
La cassa integrazione
Può diventare prepensionati quindi avere un reddito garantito per tutta la vita senza lavora
Può avere una pensione di invalidità nel Mezzogiorno sedeva trova passato qualche deputato amico oppure può non avere niente quale la condizione della gran parte dei giovani disoccupati meridionali
Cavolata
Queste una diseguaglianza è una diseguaglianza
Che dal punto di vista di chi non ha niente dice non in chi non ha niente non suscita particolari simpatie verso il sindacato e verso la sinistra
Perché non si è sentito tutelato avvisa in alcun modo
Ora noi non li vogliamo mettere contro i pensionati contro i cassintegrati quelli che non hanno niente sarebbe una sciocchezza
Re ci sono ben altri privilegi da combattere in questo Paese però pensiamo che la sinistra si debba porre questo problema
In termini di riforme di riorganizzazione uno stato sociale più inclusivo
Capace di offrire a tutti le stesse opportunità
E magari di fronte alla disoccupazione investa almeno in forme di assistenza che tali sono alcune delle cose che ho citato sono forme di assistenza
Che vengono distribuite in modo diseguale oltretutto investa di più politiche attive del lavoro di formazione in grado di dare una opportunità
So anch'io e puerile contrapporre le opportunità le garanzie chiaro che ci vogliono le garanzie evidente ma quello poi nella discussione si mette l'accento diciamo quando si vuole porre un problema sulle cose nuove sulle cose che fanno discutere siccome il problema c'è
Allora noi abbiamo voluto mettere l'accento sulla necessità di affrontarlo coraggiosamente
Vedete uno stato sociale più insiemi più inclusivo che investa di più sul futuro sui giovani sulle opportunità e anche un modo di affrontare il problema
Della ingessatura del vecchiezza
Della società italiana
Dei tanti privilegi che lì si annidano
Il fatto che questa è una società chiusa non è una società perfetta
Nella organizzazione delle carriere negli ordini professionali
Nel modo come si selezionano all'interno del mondo accademico
è una società allargamenti organizzata contro i giovani
Ed a destra nella sinistra accordo questo grande problema
E
E hanno ragione hanno ragione le ragazze e i ragazzi della Sinistra giovanile che lo dicono e kebab dati
Sono una realtà viva che cresce e che qualche volta anche scomoda all'interno del nostro partito che è giusto che sia così
Perché
Una forza giovanile deve rappresentare anche questa contraddizione farla ridere anche dentro la sinistra per vincere anche le nostre pigrizia
Vedete tutto questo pone il problema non dello smantellamento dello Stato sociale
Ma di un nuovo patto sociale questo sì
Un nuovo patto sociale
Che sia un patto sociale più e uguale
Meno corporativo
Meno imperniato sulla figura del maschio adulto lavoratori
Va bene dinamico
I capaci di sorreggere anche una politica di sviluppo
Se noi vogliamo creare lavoro
Dobbiamo pensare ad uno Stato sociale nuovo che diventi anche una grande occasione per nuovi lavori
Ci sono tanti modi per risparmiare si può risparmiare colpendo i ceti più deboli questo è inaccettabile
Ma si può per esempio risparmiare costruendo una rete di servizi
Di forme di assistenza di solidarietà
Tadini dove lo si è sperimentato si è scoperto dopo un po'che si risparmiano parecchi soldi per esempio di degenze ospedaliere
Non solo ma che migliora la qualità della vita delle persone
Perché oltre ad essere aiutati vengono aiutati in una forma in una forma che crea anche delle relazioni umane cioè attraverso un sistema di protezioni sociali sempre meno burocratico statalista
E capaci di valorizzare una pluralità di soggetti si crea anche una rete di relazioni umane più ricca di quello che non posso fornire uno sportello pubblico a cui ci bisogna fare la fila
Allora io che
C'è molto di nuovo da pensare e da sperimentare
Con una con coraggio
Perché mette in discussione anche qualcosa che appartiene alla nostra tradizione e la nostra storia
Alle nostre forme di organizzazione di rapporto e i nostri contenitori ai nostri patronati la nostra forza così come è venuta storicamente organizzati pesci
Non era solo un problema italiano
Il problema della sinistra che è cresciuta con il quale il fare con il fortissimo
E che non solo in Italia
Di fronte ad un mondo nuovo
E alla necessità di ripensare
Non i suoi valori costitutivi
Che sono più che mai attuale è un bisogno di libertà di eguaglianza di giustizia sociale ed anzi io direi che la mondializzazione dell'economia sposta su un terreno mondiale globale
Il peso di questi valori poi torneremo su questo punto anche partendo dalle testimonianze che abbiamo avuto qui
Perché mi è capitato qualche tempo fa
Di discutere con chi nella sinistra vede nella mondializzazione soltanto una disgrazia
E di direi che se si mondializzata economia e il modo di produzione capitalistico primo poi crescerà anche la lotta sociale
Mi fu detto che ero stato ottimista dice
Il rappresentante del sindacato libero della Korea e la testimonianza che qui il mio ottimismo fra non è privo di ogni fondamento
Non è privo di fondamento
Sinistra dunque
è alle prese con la crisi degli strumenti
Attraverso i quali che essa ha fatto valere le sue idee nel corso di questo secolo
E tuttavia vedete io vorrei dire prima di ogni altra cosa
E tuttavia la sinistra non è stata travolta da questa crisi
Vorrei partire dalla realtà come sempre ci dice molte più cose
Dei ragionamenti che facciamo dopo
Come si poteva pensare
Chi il crollo del comunismo
E contemporaneamente la crisi dello stato sociale
Ed è il modello socialdemocratico
Sotto l'imperversare della mondializzazione e del dominio neoliberista
Si poteva pensare che questo spazza assedia la sinistra
E invece non solo la sinistra continua ad esserci
Ma per certi aspetti
Si è estesa
Ha conquistato una dimensione più largo
Ai specie ai confini fuori dall'Europa
Non so se qualcuno si è affacciato all'ultima riunione dell'Internazionale socialista
Rendersi conto di che cosa sta succedendo
Per capire che quello non è il club dei vecchi partiti socialdemocratici europei
Ma è un movimento mondiale che sta crescendo e perché cresce
Perché man mano che nuovi paesi entrano nel ciclo della produzione globale della competizione lì sorge un bisogno di sinistra
E cioè di forze capaci di governare questi processi di renderli compatibili con la libertà con la democrazia con una maggiore giustizia sociale
Aveva ragione dunque Bobbio dopo l'ottantanove
Quando ci disse attenzione ma non eravamo convinti non finisce la sinistra il bisogno di sinistro
Certi
è una sinistra diverso con meno certezze con meno certezze attraversata da nuovi interrogativi
E sposta
Ad un duplice rischio
Da una parte la subalternità alle politiche monetarie neoliberista
Cioè questo rischio c'è l'avvertiamo anche noi
Un certo senso di impotenza a condizionare il processo dell'unità europea oltre l'obiettivo della moneta unica
E d'altra parte è una sinistra che corre il rischio di ridursi ad un puro ruolo di testimonianza
E tuttavia questa sinistra ha capito che se vuole gestire il presidente
Cosa alla quale una grande forza politica non può mai rinunciato
Deve anche sapere progettare il futuro con maggiore credibilità e creatività
E inevitabili che questa sinistra muti in parte il suo vocabolario
L'ordine delle sue priorità
è inevitabile che si lascia alle spalle strumenti che non servono più e Cisco Rolli di certe sue vecchie idee di una certa idea di egualitarismo che ha finito con il comprimere l'individuo il merito e capacità
Di una certa idea lineare dello sviluppo di una cultura industrialista
Che sono entrati in conflitto
Con l'ambientalismo e la sua cultura
Di una visione maschilista
Che è stata messa radicalmente in discussione dal modo di pensare delle donne è una sinistra quindi attraversata da idee nuove
Ed è una sinistra anche chi ha dovuto dovuto riaprire il dialogo con le grandi correnti del pensiero religioso del pensiero liberale
Dovuto riaprire questo viale e d'altro canto queste correnti non furono estranee
Al sorgere della prima a sinistra del passato
Che si formò in un dialogo con queste grandi culture
E tuttavia vedete questa Sinistra democratica
Ha rappresentato non solo in Italia
In questi anni l'argine più solido
Ad una potente offensiva contro la politica
Ed è questo il cuore dell'ideologia neoliberista
Meno soltanto
Ha voluto soprattutto direi meno politica
L'antipolitica intesa come rinuncia allo sforzo per una regolazione umana dei processi sociali dei processi di sviluppo
L'antipolitica
An la legge del più forte
La politica e lo spazio della sinistra
La politica è la costruzione di istituzioni ed i soggetti in grado di regolare il conflitto
Di regolare lo sviluppo
Di regolare lo sviluppo in una dimensione globale dato che sempre di più lo Stato nazionale appare impari
Rispetto alla sfida
Della nuova stagione della globalizzazione
Insisto c'è chi pensa
Che questa nuova stagione
Segna semplicemente la fine della sinistra
C'è anzi è stato anche chi in Italia ci ha considerato con sospetto
Per il solo fatto che abbiamo vinto badanti
C'è dentro la sinistra
Un'idea della quale noi dobbiamo liberarci
E cioè che l'essere opposizione non sia una condizione nella quale ci si trova
Ma sia sostanza direi il destino l'identità della sinistra
Io credo ad una sinistra che non abbia paura di vincere io credo
Ad una sinistra che non si arrocchi nell'idea che lo spirito del tempo e contro di noi
E che quindi non resta altro che testimoniare la nostra protesta e la nostra diversità questa davvero mi verrebbe di dire cara Rossanda sarebbe una sinistra in inverno
Noi
Noi abbiamo imparato a cerca ai nostri maestri vada abbiamo imparato a cercare nelle rugosità della storia e dei processi sociali diciamo dove infilare lo scalpello dove emerge la contraddizione
Dove risorge il conflitto e quindi
Riacquista un senso la politica e quindi la sinistra
Abbiamo visto lo dicevo già
Che la mondializzazione non è soltanto mondializzazione dello sfruttamento e dell'inazione
E anche espansione delle lotte sociali
E anche nascita di nuovi sindacati e anche espansione di nuove lotte per la libertà e per i diritti dei lavoratori dell'Occidente come i NAS come in Africa
E lui c'è la sinistra non è un caso che in un grande Paese l'India vedete mentre si dice che la socialdemocrazia è finita c'è un partito che si autodefinisce socialdemocratico che al Governo in India dove ci sono novecento milioni di abitanti
E tra le cose che ha fatto primo Paese primo Paese
Dell'Asia c'è stato una legge per la tutela del lavoro dei fanciulli tra le cose che ha fatto
Allora noi ci rendiamo come
Di come
Siccome questo grande processo di mondializzazione dell'economia
Che getta dentro la fucina di uno sviluppo globale nuovi popoli apre nuovi mercati certo produce nuove ingiustizie santo cioè ma apre anche nuovi conflitti nuovi spazi alla politica nuove possibilità e nuove frontiere per la sinistra ecco
Anche per questo vedete noi vogliamo costruire in Italia
Una grande forza politica della sinistra democratica che si lega
A queste sinistra mondiale
Vedete che in questa prospettiva il nostro obiettivo appare come qualcosa di molto più impegnativo che non immuni mettere insieme i come qualcuno dice i pezzi di un vecchio sistema politico un po'di ceto politico
Anche se io non condivido diciamo questa espressione sprezzante
Anche noi siamo ceto politico
E il fatto che abbiamo avuto più fortuna di Ruffolo di Giolitti non ci autorizza a chiamare loro ceto politico
Così come noi abbiamo trovato diritto di cittadinanza nella Sinistra democratica e socialista del mondo
Così noi
Dobbiamo dare diritto di cittadinanza in questo nuovo progetto della sinistra a quei socialisti sono rimasti senza partito
A quei cattolici di sinistra che pensano che finita l'unità politica dei cattolici si possa lavorare con noi a chi vuole partecipare con noi a questo progetto
E la forza di queste persone di questi gruppi non si misura soltanto dal numero dei seguaci
Dalle idee e dalle storie dalla ricchezza
Ancora non è assolta
Io voglio leggervi non ha non abbiamo potuto leggere tutti i messaggi che abbiamo ricevuto ma ne abbiamo ricevuto uno bellissimo da parte di uno dei leader più nuovi della sinistra europea del socialismo europeo
Capo del governo portoghese Antonio Guterres in questa bella lettera riterrei si dice
Il vostro patrimonio politico culturale costituisce uno dei principali riferimenti per la sinistra europea di questo secolo Gramsci rappresenta come causa chi come Bauer commenta un valore sta
No volti così dai socialisti europei senza abiure
Così con la nostra storia
E io vorrei anche dire ho detto qui
Non si poteva forse dire più chiaramente altro che modello socialdemocratico siamo dentro un processo tumultuoso di trasformazione vogliamo andare oltre
Dico con molta serietà
Ma vogliamo andare oltre con gli altri
Non pensando di potere voi dare vita ad un'esperienza singolare
E forse guardando con una certa modesti al fatto che del Nord per un verso Tony Blair per altro verso stanno già andando oltre o la signora Brundtland è già andata oltre sulla linea dell'ambientali insomma di questa sinistra sta andando
Oltre oltre i confini della sua tradizione oltre i confini di un modello socialdemocratico
Al quale eccetto sarebbe assurdo pensare di aderire con tanto ritardo nel momento in cui e messo in discussione ed è superato da quindi che ne sono stati protagonisti
Ma questo va detto con il necessario rispetto verso quella sinistra democratica che non è crollata con il comunismo
E intorno alla quale si sta riorganizzando la sinistra nel mondo guai se viene meno il senso della storia
E se si ha la pretesa sempre e comunque di volere fare la lezione agli altri
Care compagne
Questa è la nostra politica governare l'Italia
Riformare la nostra democrazia nel dialogo con gli altri costruire in modo aperto una nuova grande forza della sinistra
Una politica chiara semplici
Che è fatta in fondo di poco idee chiare come deve essere la politica di un partito che vuole muovere grandi masse
Che vuole suscitare speranza di portare all'impegno politico tanti cittadini
Noi non solo non siamo uno Stato il PDS a che si compia questo processo
Ma siamo la garanzia che questo processo si compia davvero
E quando parliamo di un partito nuovo cioè
Di una pari dignità con gli altri parliamo di un processo di confluenza non di smantellamento
Il passo decisivo cari compagni lo strato la svolta
E dietro le nostre spalle adesso
Noi dobbiamo portarla infine
Non si può fare una svolta ogni tre mesi diciamo sui titoli forse nella storia si fanno raramente
Quella importante l'abbiamo fatto
Ora la vogliamo portare compimento
In un processo costituente che certamente misurerà la sua forza non soltanto per la quantità di leader
Che coinvolgerà
Ma soprattutto per la passione che saprà suscitare nel Paese e fra le nuove generazioni
Alla fine
Vinceremo se molte compagne e compagni che hanno alle spalle una storia diversa fra di loro ne saranno protagonisti compassione con slancio
Ma soprattutto soprattutto se verranno con noi a costruire questa nuova sinistra molti giovani molte ragazze e ragazzi che non vengono danni
Sono
Per fortuna
Nuova passione nuovo slancio nuova voglia di pensare e di lottare
E nello stesso tempo
Lavoreremo per l'Italia con quella serenità
Con quello spirito aperto chi ha fatto di questo partito una delle forze che sono al centro della vita politica italiana
Sì è molto ironizzato diciamo sull'idea è apparsa poco assai meschina
Di scarso respiro di voler fare dell'Italia un Paese normale
Guardando al modello delle grandi democrazie europee pensando che fosse anormale in un Paese nel quale si porti
La comandare per cinquant'anni o nel quale vi sono tante ingiustizie come nel nostro
Ho ritrovato una vecchia vignetta di Altan ma che non è sospettabile diciamo molto bella che non mi ricordavo ma che evidentemente era rimasta nel mio inconscio vitaliano di un popolo straordinario mi piacerebbe tanto che fosse un popolo normale
Noi ci stiamo provando
Noi ci stiamo provando a rendere questo Paese una grande democrazia del mondo occidentale forte come le altre grandi democrazie del mondo occidentale capace di better e di rinnovarsi senza perdere il nulla le sue virtù originali il suo spirito creativo creativo la sua intelligenza diffusa io sono convinto che ce la faremo
Io sono convinto cari compagni che la sfida difficili che abbiamo intrapreso si concluderà con un successo e penso che alla fine quando questo Paese avrà trovato la sua serenità il suo ex libri avrà ricostruito le sue istituzioni sarà un Paese sano e forte noi potremo dire con orgoglio di avere dato a tutto ciò il contributo del partito democratico dalla sì
Il nuovo
Lungo
Io
Lungo
No
Livelli
Non è
Perché
Intanto
Il fondo
Insomma
E viene
Devo
Così le
Bene i compagni con l'intervento conclusivo dell'onorevole dico del compagno D'Alema questa sessione è chiusa vi ricordo che alle ore ventuno e trenta riprende la seduta per soli delegati per completare l'approvazione dello statuto alle ore ventuno e trenta