"Sciascia a dieci anni dalla morte" dibattito organizzato nell'ambito degli incontri letterari dell'Estate catanese '99 c/o Cortile del Rettorato (Piazza Università)

Ci siamo trasferiti
Credo
Di uno scenario non meno degna no del Chiostro
Dal Palazzo Centrale dell'Assitalia cioè in questa sontuosa Aula Magna purtroppo calda ma bisognava scegliere o questo o la pioggia che ancora ci minaccia
Nel salutare i nostri ospiti
L'onorevole Emma Bonino senatore Emanuele Macaluso
Ricordo che l'incontro di stasera fa parte degli incontri letterari della dell'estate catanese suoni diversi Catania recita del mondo diretta da Andrea Camilleri
E questa sera per l'appunto con un incontro che tra l'altro inizialmente non era stato previsto
Ci siamo
Posti come dire l'obiettivo di io credo irrinunciabile doveroso a due A a due mesi da una scadenza
Di cui converrà coi ulteriormente parlare e di cui sicuramente si parlerà
Cioè i dieci anni dalla scomparsa e Leonardo Sciascia
L'obiettivo punto è quello di ricordare questo grande scrittore questo grande intellettuale e di farlo ricordare a due suoi compagni di strada come Emma Bonino l'Emanuele Macaluso dieci anni sono scompare sono passati poco dieci anni anzi
Dieci anni saranno il venti novembre perché Sciascia morì
Atrocemente soffrendo tra l'altro il venti novembre del mille novecentottantanove
Se vogliamo fare un breve di lancio di questi dieci anni sembra proprio almeno a me sembra vorrei mi piacerebbe essere contraddetto che una sola un bello un velo di oblio
Gravi sul nome e sull'opera di Sciascia di oblio oppure di vera e propria rimozione o peggio ancora si ha la sensazione che sia piombata su quel nome su quell'opera la lastra tombale
Di una vera e propria liquidazione perché perché troppo ardua era la sua lezione di moralità e di stile
Perché troppo inquietanti imprevedibili erano le sue polemiche quel suo contraddire contraddirsi ricordate questa fuga era una sua definizione anzi lui
Fino a un certo punto avrebbe voluto che fosse una sorta di epitaffio mettere sulla sua tomba quel suo contraddire contraddirsi che si piazzava
Che proponeva sempre visuali inedite oblique che smentiva certezze e alibi
Che dell'istigata
Ideologiche e slogan del Palazzo del potere
Sciascia fu maestro di dubbio
Degno discepolo di Montaigne fu un maestro vide mistificazione critica di analisi critica della realtà e dire in questo senso si collocava in qualche modo ne costituiva il culmine
Nell'alveo di quel della grande tradizione dei letterati siciliani degli scrittori siciliani dal Federico De Roberto a Luigi Pirandello a Vitaliano Brancati quella lezione appunto di lettura critica della realtà e della storia di diffidenza nei confronti delle parole d'ordine degli slogan
Del potere di lettura della storia comincia Assante trasformismo e tanto per mettere immediatamente il dito nella piaga vorrei ricordare che anche le più discutibili quelle polemiche discutibili nel senso che hanno fatto
Giustamente a discutere
Quelle cioè che più divisero e suscitarono reazioni tanto feroci quanto stupide come il famoso articolo sul cosiddetto professionismo dall'Antimafia
Ma qui c'è tra l'altro presente Nino Milazzo allora vicedirettore del Corriere Della Sera a testimoniare che il titolo non era di Sciascia questa definizione non era Jacques Scianna ecco anche in quelle polemiche le più le più difficile più affilate e con in realtà a Sciascia si collocava in quella grande tradizione siciliana di cui parlavo senso che paventava proprio questo il rischio del trasformismo il rischio che a vittoria avvenuta come tutti si augurano in primo luogo un uomo come Sciascia che per primo ha parlato l'Amati e letteratura quando tutti ne facevano e addirittura profetizza andò negli esiti le scale l'escalation ma dalla mafia rurale alla mafia urbana e per la grande piovra internazionale ecco come tutti a maggior ragione Sciascia si curavano quando la vittoria avvenuta dello schieramento dell'Antimafia sul fenomeno mafioso si paventava il rischio che non ci si trovasse sul carro dell'antimafia i uomini del potere gli uomini collusi
I compagni di strada appunto dalla piovra mafiosa questo per quella vocazione trasformisti Ca'tipica delle nostre non solo le nostre classi dirigenti sempre pronti a saltare sul carro del vincitore così come ai tempi dei dice arreda Roberti anni
O dei o del passaggio al fascismo post fascismo al caso di Brancati nel pur di affermare
Il proprio potere
Sono passati dieci anni da quella morte da quel giorno
Dieci anni senza sapere giorno per giorno che cosa Leonardo Sciascia avrebbe detto avrebbe potuto dire di questo o quel misfatto di questa o quella impostura
Dieci anni a chiedercelo ogni giorno a interrogarci in questo vuoto di pensiero di opinioni
Nell'irrespirabile l'atmosfera direi di un nuovo e più tenace con un testo il contesto ricordata nel quel libro anch'esso seminatore di polemiche di scandalo del settantadue anni
Un contesto di omertà e di trasformismi dire rissosa e connivenze di speculari arroganze di pacificata imbecillità televisiva e non soltanto televisiva
E naturalmente dicendo quello che sto che ho detto finora rischio di parlare soltanto dell'aspetto come dire più effimero e più opinabile cioè dello Sciascia polemista
Invece dovremmo parlare dei rom Degrandis romanzi di Sciascia potremmo parlare della sua straordinaria
Produzione saggistica penso per esempio a a un libro di cui ancora non si riconosce la grandezza è che io trovo tra i più grandi Sciascia cioè al suo penultimo al suo testamento straordinario testamento laico il cavaliere la morte
Oppure pensa grandi libri appunto come il contesto Todo modo cambierò la scomparsa di Majorana anche quell'affaire Moro che un esempio estremo di quella contaminazione che solo Sciascia sette per cui praticare fra letteratura e saggi Smoke
Fra metafora e documento inchiesta indagine d'archivio spediti una forma unica irripetibile tipicamente Sciascia Ana di cui Sciascia seppe fare un uno strumento di conoscenza
Ma di tutto questo e soprattutto direi oppure anche dell'uomo di cui come dicevo furono compagni di strada di furori disincanti ci parleranno
Emanuele Macaluso ed Emma Bonino che sostituisce degnamente Marco Pannella che in un primo momento avrebbe dovuto venire e che poi non ha potuto per motivi di salute
Che furono ecco in primo luogo direi amici di Sciascia Sciascia praticò una la religione dell'amicizia ma poi e non secondariamente furono dico la Bonino a Macaluso spettatori partecipi delle due avventure politiche dell'impolitico Sciascia lo di consenso più nobile alla Thomas Mann
Delle due scommesse pubbliche di Leonardo Sciascia che come ricorderete fu col Partito comunista nel settantacinque alle comunali di Palermo
Dal consiglio comunale Palermo si dimise nel settantasette poi dal Partito comunista fu diviso la polemiche lei lo ricorderete le polemiche su Stato e di R. le polemiche sulla funzione dell'intellettuale la polemica con un altro grande personaggio come Giorgio Amendola e poi quelle le polemiche successive al sequestro Moro
E nel settantanove invece si schiera con i radicali e con i radicali viene eletto sia al Parlamento europeo che alla Camera opta per quest'ultima cioè per il Parlamento
Italiano ripercorre in questo passaggio in qualche modo dall'area comunista quella radicale ripercorre l'itinerario del suo primo maestro Elio Vittorini che anch'egli
Tutto sommato percorsa e questo questo questo itinerario questa traiettoria e che fu il suo primo maestro come modello di intellettuale impegnato in questo senso Vittorini fu un grande modello per tutti nel dopoguerra poi però abbandonato da Sciascia in favore dell'altro grande modello definitivo cioè di vitaliano Brancati
Del dell'intellettuale liberale dell'intellettuale distaccato l'intellettuale critico non schierato bene allora io passare ora la parola
A chi per primo ditemi voi
Al senatore Macaluso
Questa bellissima introduzione
Ci ho dato già nei
Quadro roccia
Il differimento dell'opera e della
Dell'uomo
Leonardo Sciascia
Io discesa sono stato soprattutto amico
Amico perché lui studiava Caltanissetta la mia città
All'istituto magistrale
C'era allora
Vitaliano Brancati che faceva il professore istituto magistrale
E Leonardo ricorda quel periodo
Diceva Caltanissetta in quel periodo era
La pene della Sicilia
Perché fu un periodo in cui
Per
Stranezze della della della vita si radunarono umana
Tanti intellettuali tante persone
E anche un nucleo di di giovani attorno a
A queste a questi grandi intellettuali
Che abbiano un costituirono
Un raggruppamento antifascista
E con Colajanni con Alessi con concernono cortese e con altri negli anni Quaranta appunto io cono
Sui insieme a Sciascia in questo in questo gruppo anche se lo conoscevo da prima perché
Suo fratello era mio compagno di scuola lui visse perplesso ne scrisse
Con una grande tragedia fratello si si suicido
Leonardo Sciascia era figlio di un piccolo imprenditore di miniera
E il fratello studiava
Faceva fece il perito minerario andò in una miniera Labrini la bambinello nella provincia di Enna
In una zona desolata e isolata ed era un ragazzo molto introverso lo ricordo ancora
E nella solitudine
Si uccise
Leonardo soffrì molto questa questa questa vincente tuttavia
Ricorso che lui tra le cose che lui ha scritto di quel periodo
Io ricordo questa frase che ho trascritto la una delle poche cose che ho trascritto
Lui dice di quel periodo pensare oggi a quegli anni
Mi pare che mai più aborro nella mia vita sentimenti così intensi così per così puri
Mai più ritroverò così persa misura di Ama di amore di Orio
Nell'amicizia la sincerità
La fiducia avranno così viva luce nel mio
Questo
E il periodo che ricorda Leonardo Sciascia e scusate l'accostamento anch'io sento questo periglioso queste questi sentimenti
Di questa purezza nei rapporti
Di questo approccio alla alla politica come impegno civile
Alla cultura come capo volontà di capire di o rompere gli argini
Che è legato a nomi un giovane siciliano degli anni Quaranta alla realtà che noi tutti ricordiamo
E
La vicenda
Lettera l'aria di di Sciascia la conosciamo e non vorrei che stasera
Ripercorrerla quanto invece l'intreccio vorrà io brevemente parlarne
L'intreccio tra quello che fu appunto il suo impegno di grande scrittore di polemista di moralista
Di saggista
Con il suo impegno politico
Perché a a rileggere anche tutti i suoi libri c'è quest'intreccio tra
Letteratura e la
E l'impegno civile l'impegno dell'impegno fuori
Giustamente è stato ricordato che
Il suo il libro la
I suoi libri hanno fatto conoscere non solo la Sicilia hanno fatto sono stati è stato Giorno della civetta è stato il libro
Che ha fatto conoscere Alitalia all'Europa e al momento possedeva lama
Qual è l'intreccio tra il potere e la mafia il sistema i rapporti sociali
è stata la prima garante verità detta sulla solo su questo su questo
Sciascia quale fu un suo rapporto appunto con la politica
Il suo problema il problema di Leonardo Sciascia del resto c'è in tutti i suoi libri era il problema del potere
Il problema di
Di come di un potere che lui avvertiva
Come oppressivo
Un potere che condizionava la vita degli uomini e della e della società
E avvertiva quindi la necessità come una esigenza primaria fondamentale
La contrapposizione alto
Al potere nelle nella sua accezione più più lata diciamo così
E io penso che la sua
Su accostamento alle al Partito Comunista per cui non non fu mai scritta
Ebbe questa
Questa spinta fu questa spinta a muoversi
Prima contro il potere fascista ndr ha scritto delle pagine bellissime su questa
Su questa fase sia poi contro il potere così come avveniva si presentava nel nostro Nana Anna nel non solo in Sicilia in Italia e nelle e nel mondo
E
Il rapporto quindi fu un un rapporto molto dialetti
Un rapporto dialettico che io vissi molto intensamente
Punto per anche per questi miei rapporti di di amicizia
Perché la sua libertà intellettuale era talmente forte e la sua indipendenza di pensiero era talmente vera
Che non risponde non risparmi o mai
E non fece mai nessun compromesso
Con se stesso
In ragione in favore della forza politica con cui aveva un rapporto
E quindi un rapporto critico
E perciò io ricordo Sciascia
Molto vicino diciamo così al Partito comunista negli anni dei garanti année
Io li considero grandi anni per la Sicilia
Delle lotte vado a terra
Quel grande in tre intreccio della lotta alla al feudo e alla mafia che punì intreccio
Con tanti caduti
Con tanti morti
E lui considerava le penso giustamente quella fase non solo una fase in cui i grandi masse di Giovanni forse Della sua Società muovevano contro appunto quelli poté grande potere che era stato il potere feudale
Il potere dell'aristocrazia il potere mafioso
è anche
Lo vedeva quel movimento come una movimento
The dava una spallata alla vecchia Sicilia
La Sicilia Feudale
Movimento che mosse si mosse per la modernizzazione massicci
E quindi voi con i suoi libri colleghi
Suo iscritte accompagnò questo movimento
Sempre ripeto con la
Con grande libertà critica perché se noi ricordiamo
I suoi scritti sulla morte di stare credo che sia uno degli scritti più belli la storia di Calogero e gli zii di Sicilia
La storia di del calzolaio Calogero
Come e dei suoi dialoghi con nella notte del voto del quarantotto
Con costale né che
Gli gli diceva le e i suoi dialoghi tale notturne costava in alla vigilia del voto
Ha proposto dalla sconfitta che poi ci sarebbe stata
L'unica attraverso quello ecco quelle poche pagine
Nelle poche pagine
Riesce a
A dare un quadro una visione di quella che era appunto il comunista di quegli anni
Con le sue illusioni
Con la sua vibrante onestà e buona fede
E nella stessa nello stesso tempo come c'era una mistificazione nella stessa ideologia
Delle di cui il Partito Comunista era portatore
Tuttavia appunto può sembrare una critica bonaria
Con aria non solo nei confronti di Calogero ma anche nei confronti lui descrive un altro intellettuale che veniva da Caltanissetta che andava a trovare che Calogero andava a trovarla Caltanissetta per
Consigliarsi su questi su questi sogni che faceva che faceva Calogero il calzolaio Calogero bene dicevo
L'UI in questa
In questa metafora che può sembrare bonaria invece c'è una critica
è una critica radicale anche al modo d'essere del del del Partito comunista è una critica che
Si sposava appunto col suo impegno invece in questa lotta che lui vedeva assensi alte di questa forza che si contrapponeva
Alla alla alla vecchia società feudale
Alla
Eppure
Cha cha Puglia a
Un momento di momento più di un momento di
Di di critica di rottura
Col Partito comunista
Quando li ha questi momenti ecco io questo su questo cuore perché
è una riflessione che bisogna fare per vedere anche dieci anni dopo cosa significa Leonardo Sciascia
Io ricordo due momenti
Il primo mi riguarda quasi personalmente perché con me per una polemica molto seria che fu negli anni del Milazin l'operazione Milazzo
Che lui non ha non non abbiamo
Lui considerava quella operazione
Un'operazione che
Vedeva appunto sembra il rapporto in ragione al potere
Commovente o di quello che poi sarà chiamato il consociativismo
Fu una polemica molto seria anche nelle conversazione perché io considerava invece per l'operazione come una rottura del sistema di potere potere più grande più generale
Del una rottura che avveniva dalla Sicilia al nel sistema di potere democristiano che allora
Sì impersonato appunto col Fanfani Isma'
E in un momento che io qua consideravamo
Una un potere integrato tra il partito lo Stato quelli che oggi chiamano si chiamano i poteri forti e che quel compromesso quella quella rivolta perché di una rivolta in definitiva si trattò o rompeva appunto dava un colpo a quel grande poteri
E lì
La polemica fu inconciliabile con Leonardo
E d'altra via via l'altra polemica
Fu nel settantadue
Con la popolazione del contesto
Io
Scrissi sulle sull'Unità un articolo una recensione suo libro
Fu una recensione critica
Molto critica
E scrissero anche Renato Guttuso
Lucio Lombardo Radice Napoleone Colajanni
Ci fu una polemica molto aspra molto ampia
Un una polemica che partiva dalla dal rifiutò
Della dal quadro della visione che Sciascia dava nel contesto perché questa era la metafora venerate un partito comunista che si integrava nel sistema del potere
Ora io
Ho ripensato a quel momento a quella
Debbo dire che
Che Leonardo Sciascia aveva visto qualcosa
Che io non avevo visto
Impegnato nel in prima persona quindi con una mia responsabilità quel momento nell'impegno
Un processo questo processo diciamo così ci vuole l'editto
In cui
Poi sarà chiamato il consociativismo
In cui il va dialettica
La
Contrapposizioni il conflitto conflitto politico il conflitto sociale
Si attenuava si andava attenuando
In ragione diciamo così
Di
Di un inserimento nella vicenda politica italiana in quello che il Partito comunista poi considerare nel mille novecentosettantasei l'esigenza
Di entrare nell'area di governo
E poi io
Io ho riletto poi libero ritiro dei propri parlato con Leonardo di questa di questa fase
E credo che lui avesse li avesse avuto raggiunto
Cioè intravedeva un processo
Anche se poi ecco
Io quando lui nel settantacinque
Accettò di fare capolista insieme a Guttuso
Resta di Palermo
Io rischi scrivi scrisse gli stessi pubblicamente
Sul giornale che ci gli auguri insuccesso
Ma anche di scetticismo
Questo Occhetto non mi ha mai perdonato questa mia uscita di scetticismo perché conoscevo
Leonardo Sciascia
Sapevo qual era la prospettiva e l'obiettivo del partito con
Sapevo bene
Che Leonardo Sciascia
Non avrebbe resistito molto agli sviluppi
Di quella politica
Era
Scritto nelle cose la rottura
Che formalmente fu del settantasei Marchesi consumo rapidamente
Lui tra l'altro diceva che le riunione del consiglio comunale
Convocate non so parlar sette cominciavano alle nove Luiso presentava sette a prima
La sua prima diciamo così uscita
Istituzionale ma non fu noto il problema degli orari
L'insofferenza verso diciamo così il tran-tran politico che pure insofferenza per uno scrittore per un uomo
Come come come Sciascia
Quanto il fatto che
In quegli anni si avvia quello che fu appunto del compromesso storico
Si avvia una fase politica che è contraddittoria Rispetto alla storia stile non ardo Sciascia la sua visione del potere
Della sua radicalità nella nella contestazione diciamo così questo potere in quello che appunto l'unità stesso aveva visto nel contesto
Io francamente trovai contraddittorio anche il suo giudice
Su atteggiamento la sua candidatura
Ma lui pensava ecco forse
Pensava che dalla Sicilia da quella da quell'esperienza politica potesse venire un'inversione
Un'inversione di un processo che invece era già nelle corse
Cioè il Partito comunista
In quella fase riteneva come ora abbastanza abbastanza noto ed evidente
Di
Operare di fare un'operazione politica che avrebbe otto
La
La discriminazione chiamiamola che c'era stata e in ogni caso si sarebbe tornata quella che era stata l'unità antifascista democratica che aveva dato vita alla alla alla costituzione del nostro paese cioè alla unità
Beh grandi dei garanti dei grandi partiti ritiene acconto
Era appunto contraddittoria rispetto alla alla missione
E da qui quindi la sua natura quindi fu politica
E fu anche accentuata dal fatto che a Palermo la democrazia cristiana
Si presentava poi col volto
Di Lima
Col volto di Ciancimino
Con un volto un cui non era pensabile non era possibile evidentemente nessun compromesso come non fu poi fatto nessuno come
E da qui poi la sua candidatura nel Partito radicale
Ha una logica
Ho sempre detto
Ha una logica perché la la candidatura nel Partito radicale per lui e la risposta diciamo così radicata ecco
A quella a quella di Centa politico
Che si era consumata e quindi passa a una contestazione a una radicalità nella contestazione di quella di quella politica e lo fa appunto con la forza che esprimeva in quegli anni in quel momento appunto questa questa critica radicale a quello che era il compromesso
Quello che sul calmato il compromesso il compromesso stoppie
Quindi punto sì consumo diciamo la
La vicenda politica
E tuttavia c'è una cosa una questione che io non posso ci
Qui non senza
Sarebbe mesto tace
Perché fino a quel momento
La polemica anche il aperta
Con Leonardo Sciascia era stata come si ricordi con una parola una polemica civile
Polemica democratica
La polemica con un uomo che avevamo considerato
Un mio interlocutore anche scomodo
Ma una voce forte libera di questo Paese con cui fare i conti
E invece
Poi venne
Il momento in cui quanto Sciascia fece quel famoso articolo
In cui qui è stato ricordato anche il titolo
Una il così detto perché così io lo chiamo cosiddetto comitato antimafia cui Ricci era fortemente impegnato presente
Fecero un comunicato in cui disse che Sciascia con quell'articolo si era messo uso questa parola
Fuori della società civile
Io le agili scrisse un articolo vinto male di quella di quel ignobile documento
Che aprì una ferita una ferita
Nato il perché
Anche negli anni
Nella polemica sulle Brigate Rosse
La polemica sull'unico del virus l'unico di animismo con con Giorgio amento ala anche se tua spara
Fu tenuta su un terreno politico-culturale
Anche se fu molto
Ma
Quando si pretende
Dimettere Leonardo Sciascia fuori della società civile
Con un decreto fatto da questi signori
è chiaro che la questione cambia cambia il senso di tutto
Cambia il senso di tutto è sia infatti una fase
Della vita politica
In quella momento che poi proseguiva
Per anni
E cioè la conta
La
La esclusione
Di tutti i colori male
Mettevano indubbio
O avevano un'altra linea in una questione fondamentale che l'appunto la lotta alla mafia
E io rivendico invece come mio orgoglio personale
Viene eseguito su questa questione alcuni delle indicazione degli insegnamenti del neonato
E cioè che la mafia questo fu perché poi la polemica è tutta qui
E tutta qui è ancora oggi
E tutto su questa questione
Se la mafia bisogna lottare USA con la legalità
Con le garanzie
O se per lottare la magnifica
Questa è la questione
Questa le la legalità può essere travolta
Il fine giustifica i mezzi
La mafia uccide questo lo abbiamo saputo sempre ama avere un cancro terribile questo lo sapeva ha sciato eccetto non meglio di quanto lo sapessero con gli altri
Il punto era ed è ancora intatta
Se il cancro vai estirpato
Con la legalità con la lotta politica con la lotta culturale
Con la lotta civile
O se si pensa
Che appunto occhio per occhio dente per dente
La ditta
La mafia può essere sradicata Soro
Se si forzano le leggi
Solo se si interpreta la noi si forzano la Reggio o si ricorre alla legge speciale e se il ricorso alle ci specie
E qui c'è stata
Sempre una grande polemica che del resto e nella storia
Del nostro Paese perché a reggere tra il
L'inchiesta di di di solito meno già in quella inchiesta di Franchetti e Sonnino
Quanto vanno a parlare con i magistrati
Di di Palermo
Siamo nel nel settantasei l'Ottocento seicento anni cioè più di cento anni fa
Il magistrato di Palermo gli dicono che
Per combattere quella delinquenza
Mafia
Era necessario fu fuso fu usata questa parola forzare le leggi
E i due rispondono che se
Da parte dei magistrati si forza alle leggi in nome del bene
Si dice ai cittadini perché ognuno poi il bene lo interrompe
Se stessi
Si dice ai cittadini che si può forzare o eludere la legge
Perché esse la legge viene punto forzata e quindi Violante
Da chi dovrebbe custodirla e applicarla
E allora il cittadino ritiene che appunto posso poi fare lo stesso più
E da qui critiche la discussione che c'è stata e c'era già allora sulla illegalità di massa
Sulla su che cosa è l'illegalità nel popolo siciliano perché c'è questa questa visione questa concezione è questo rapporto col potere
Ebbene io ritengo che la lezione di Leonardo Sciascia
è stata straordinaria ed è questa mio caro professore la ragione dell'oblio di questo perché
Questa è l'area più
L'oblio è perché se si ritorna a Leonardo Sciascia
Ai suoi scritte ai suoi insegnamenti al suo messaggio e allora bisogna di bisognerebbe vive cose che alle potere così come ci è stato esercitato in questi anni non ne in ordine suonava alle alle orecchie e alle orecchie anche di una certa informazione
Anche di certa forse dalla cultura
Che hanno ritenuto e ritengono appunto e del resto e dalla storia della Sicilia questo nella storia d'Italia
Le emergenze emergenze le emergenze in nome dell'emergenza tutto nome dall'emergenza è chiaro che
Questa Leonardo Sciascia era diciamo così ritornare a Leonardo Sciascia era la contraddizione rispetto a questa visione e a questa e a questa concezione dell'emergenza e io finisco
Finisco dicendo dieci anni
Dieci anni e tante cose sono cambiate certo Leonardo Sciascia ci manca da questo punto di vista
Cambiato il sistema mondiale
Lo
è cambiato il sistema
Politico italiano
Non ci voi non c'è più la DC né quella di Toto modo
Ne è quella nell'affaire Moro perché lui
La grandezza di Sciascia fu che seppe scrivere Todo modo e L'affaire Moro
Non c'è più il partito comunista e non c'è più e non perché oggi c'è un'altra cosa che si chiama DS non c'è quella quella storica
E
Non c'è più quel sistema politico diciamo
E difficile dire oggi quale del sistema politico che è stato sostituito
In che cosa è stato sostituito
Perché dieci anni sono dieci anni che segue chiamiamola quella che si chiama la transizione
Dopo dieci anni e non si sa ancora qual è la transizione qual è lo sbocco di questa transizione
Non per fare
Non so
Notazione nostalgiche
Io voglio ricordare eh ma non sarà forse d'accordo con quello che dirò
Che dal quarantaquattro al quarantotto in quattro anni
Quattro anni
Perché Togliatti torno in Italia nel marzo del quarantaquattro
Il gruppo diciamo così
Assunse la responsabilità della ricostruzione democratica del Paese
Togliatti e De Gasperi Nenni diramati facile
In quattro anni
Si fece il trattato di pace fu risolta
La questione di Trieste e anche quella del separatismo siciliano
Fu fatta la Repubblica
E la Costituzione e dato un sistema discutibile fu dato un sistema è un ordinamento politico all'Italia e la ricostruzione dopo la guerra in quattro anni
Sono passati dieci anni dall'ottantanove dico dieci
E ancora si parla della transizione non si sa quale riforma costituzionale forma politica del forma dei partiti qual è lo sbocco che deve avere
Per questo io
Scusate Nostalgia anche di Sciascia forse forse
Mancano mancano in questo Paese
In una fase in cui forse sarebbe necessario
Da un canto gli uomini della costruzione
Questi numeri sono necessarie
E dall'altro le voci critiche forti
Autorevoli
Perché è una dialettica si costruisce così un Paese una classe dirigente si costruisce così
Si costruisce in questa in questa dialettica
Forse la ragione della tristezza scusate dei tempi e dovuta a questo a questa assenza
E tuttavia è importante per questo io ringrazio
Il comune di Catania
Per aver organizzato questo manifestazione che segna una rottura
Rispetto all'oblio
Di una voce che dobbiamo ancora sempre richiamare e ricordare anche in questa fase
Per la ricostruzione diciamo così
Di questa dialettica della vita politica e della vita civile nel nostro paese grazie
Ringrazio vivamente al senatore Macaluso
Sono stato informato ed informo che siamo in diretta nazionale su radio radicale è in diretta real video anche sul sito internet di radio radicale e passo la parola per il suo intervento all'onorevole Bonino
Grazie mille
Da parte mia grazie per tre motivi
Il primo perché appunto avendo dovendo sostituire Marco per ragioni di salute come tu giustamente hai detto mi avete costretto e ve ne ringrazio a rileggere alcune pagine
A frugare nei ricordi
A mobilitare chi di noi l'ha seguito più vicino dicono i di famiglia radicale non so da Valter Vecellio anch'a mobilitare Scandurra che lo mandasse insomma avrete costretto a fare un attimo di silenzio interiore per perché molto spesso a volte succede che nella vita frenetica di attività o di abitazione politica
Come dire la forza del fare ti fa rinviare a domani dopodomani dato di riflessione quindi per me e avermi obbligata un attimo di tempo interiore è stato peraltro proprio in questi giorni in questo momento di grande rilevanza
La seconda e perché e io non credo che ci saranno molti
Come dire appuntamenti di ricordo di Sciascia a dieci anni dalla sua morte
Ma temo anche di più
Temo che se mai ci saranno ci saranno tentativi di omologazione
Dell'espulsione
Basti e il meglio che possiamo fare o che si può fare stabiliscono in generale
Insomma
Chiudere una fase io ho ovviamente molti bei ricordi di Leonardo Sciascia
Diversi da quelli di Emanuele Macaluso diversi anche nel tempo diversi per come io li ho vissuti è interiorizzato quello di un'altra generazione
Di un'altra parte d'Italia quindi un il mio incontro con con Leonardo
Apparentemente ma l'orribile ci tornerò quanto di più di sei mila si possa
Leonardo così pudico
Così sempre composto così finito poi sostanzialmente
Io mi sono più estroversa più insomma da per affetto per stima tutte le volte che lo incontravo mi veniva da braccia e tutte le volte che lo facevo lo sentivo che si irrigidiva per una sua undici ti apre un suo modo di vivere la fisicità
E tutte le volte mi riproponevo di stare più attenta appunto per rispetto insomma confesso che non ci sono mai riuscite qui tutte le volte assistevamo un po'a questa ce lo dico sul piano personale
Però non è questo quello che vi volevo dire
Io ricordo solo elabora erano tre o quattro cose che mi ricordo
A partire da una frase che visse una volta appunto si discuteva sulle leggi d'emergenza sulla mafia ne ha già parlato Emanuele Leonardo disse una frase lapidaria
Ebbene così la mafia resterà e se ne sarà andato il diritto
E a partire da questo mi disse una volta Leonardo qualcuno che gli chiedeva di descriversi insomma di vi disse io sono uno che cerca di semplificare secondo verità
E trovo che quella frase
A proposito delle leggi d'emergenza così sintetizza bene così e alla fine faremo che la mafia resterà e il diritto e la legalità pene Faranda
Su questo potremmo elaborare ma a me rimane questo come insegnamento importanti
Dicevo tanti bei ricordi per esempio i giorni a cavallo tra l'ottanta e l'ottantuno
Che forse è uno degli episodi appunto che non si vorrà ripercorrere dopo tanto tempo
Ed erano i giorni
Forse lo ricorderete in cui le Brigate Rosse avevano rapito il giudice Giovanni D'Urso e per la sua liberazione volevano la pubblicazione di alcuni loro deliranti comunicati sui giornali
I maggiori giornali
Che fino a quel momento avevano pubblicato senza che fosse loro richiesto i documenti dei terroristi
Decisero che quella volta no
Non si doveva accendere non si doveva pubblica
Naturalmente come oggi sappiamo che forse che sapevamo anche allora dietro quella decisione non c'era solo una scelta editoriale
Lo scontro era politico e per certi versi si crearono le stesse divisioni
Le stesse lacerazioni
Le stesse contrapposizioni nate nei cinquantacinque giorni del sequestro di Aldo Moro
Da una parte il cosiddetto partito della fermezza
Ho ripartito
Che altri chiamavano dell'immobilismo
Che inattesa del cadavere magari per far passare grazie a quel cadavere ipotesi appunto emergenziali
Dal punto di vista delle leggi antiterrorismo
E dall'altro quello che si vuole definire il partito della trattativa partito al quale anche noi radicali venimmo iscritti pure se non volevamo alcuna trattativa eravamo infatti per il dialogo ma per tornare a Sciascia
Lui che pure era uno scrittore affermato
Le cui collaborazioni dai giornali erano contese in quell'occasione non trovo nessuno
Che fosse disposto a pubblicarne gli scrive
O appelli dirette alle Brigate rosse perché lasciassero sempre lasciassero senza condizioni dure
E così lui
Pur refrattario a parlare in pubblico andava a Radio Radicale
Con quel suo passo incerto e timido saliva queste scale così tante così lungo
E per qualche minuto arrivava a Radio Radicale per Gava con la sua penna stilografica nei primi foglietti che gli capitavano a tiro questi suoi appelli e poi con quella voce roca resa ancora più roca dalle tante sigarette fumate con quella sua cadenza lenta si rivolgeva direttamente alle Brigate Rosse
Non all'organizzazione ricorda Emanuele
Specifico
In modo che pur molto significativo anche se non raccolto alle
E credo sono profondamente convinta che sia alla fine D'Urso venne liberato senza condizioni
Lo si debba anche a quegli interventi di Sciascia ignorati dai giornali ma che invece i brigatisti e questo lo sappiamo di certo ascoltavo né valutavano con attenzione
Questo ha una cosa che forse una delle cose che saranno più espulso ma ancora sul filo dei ricordi
Tema non è l'accennata dal settantanove
L'anno in cui accettò contraddizioni contraddico vi ricordate vorrei che questo fosse l'epitaffio accettò di candidarsi nelle liste del Partito radicale sia per le europee
Per le nazionali
Ovviamente era molto corteggiato segue la lettera di culture di cultura quanto mi sorprende è la risposta bellissimo
Sull'amicizia
In cui dice Guttuso tu sei sorpreso perché tu puoi salvarmi l'anima tu intendi l'amicizia come qualcosa che va al di là io ti voglio rimanere amico continuerò essere amico ma la differenza e che io non ti voglio salvare la e pieni vana quella lettera bellissima dicendo almeno potessimo come dice un compare dalle mie parti credo sia un posto proverbio
E dice sempre
Siamo d'accordo ma la pensiamo diversamente
Ebbene fosse almeno così che fosse ancora consentito di essere d'accordo su alcuni punti ma di pensarla diversamente e non per questo di essere tacciati o esposti
Prego una frase di diciamo c'era pure verrà consegnata quelle queste ricorda
Tutti quelli che la pensano come noi sono appunto quelli che non la pensano come noi
No esattamente disse noi siamo d'accordo ma la pensiamo diversamente che è meno banale di quanto possa sembrare che se uno poi ci pensa inserita
Grande privilegio grande felicità grande miracolo essere d'accordo su alcuni punti ed avere la tolleranza profonda quindi al rispetto propongo di pensarla diversamente
E quando questo avviene di Ester avversarie non nemici
Questo credo in politica è una cosa difficile da acquisire
In cui uno appena la pensa diversamente diventa il nemico mentre via essere più semplicemente l'avversario di un progetto dell'iniziativa poi
Certo è difficile
Mi rendo conto non è facile raccontare quello che accade durante quella candidatura con la proposta di candidatura Manuela già ricordato la rottura che si era consumata
Il la divergenze sul Milan attivismo eccetera eccetera
Però provate immaginarvi la scena
E infatti questa sua adesione che poi non si capiva poi Shasta stesso raccontò perché accetto
Ma provate immaginarvi la scena come lui poi la racconta e mi rendo conto che non è facile racconta ad ogni modo cercare immagina Pannella
Questo gigante grande grosso
E di fronte a lui Sciascia mingherlino silenzioso
Pannella parla parla parla parla
Sciascia ascolto
Naturalmente non perdeva una sillaba di quello che Marco diceva è quello che pensava lo racconta Rado lo racconterà lui stesso dopo
Disse pensavo mentre Marco parlava al dialogo tra lo scrittore Boris Pasternak quello del Dottor Zivago per intenderci costali
Il dittatore Pasternak aveva chiesto di parlare con Stalin perché voleva perorare la causa di un altro poeta perseguitato Mandes ma è una sera all'improvviso suona il telefono
A casa di Pasternak
Era Stalin in persona
Parlano di Mandas manca
Stalin in termini molto duri
E a un certo punto Pasternak dice a Stalin vorrei incontrarli
E perché vestali
Risponde lo scrittore per parlare della vita e della morte
Dall'altra parte del filo nessuna risposta
Solo il picco della comunicazione interrotta
Tali non voleva assolutamente parlare della vita e della morte
Ecco racconta Sciascia alla fine di questa mentre Pannella parlava io ho pensato che bisognava parlare della vita e della morte in questo Paese
E che ne parlassi io come scrittore la cui pagine alla più vicina all'azione che si possa immaginare
Io diceva Sciascia so di essere questo tipo di scrittore la cui pagina è proprio al limite dell'azione
E allora la tentazione di entrare nell'azione diretta è stata talmente forte che alla fine di ecceduto
E disse a Marcon certo punto tu sei venuto sapevi che la porta era aperta
Lite quanto tempo per riflettere
Dopo che Marco
E Marco dice non c'è tempo non so neanche più se sia tecnicamente possibile
E Leonardo disse
Vado a fumare una sigaretta
E se ne andò
Il tempo di due minuti intorno
Accetto di fronte a un marco completamente allibito
E dice appunto sei venuto perché sapevi che la porta era aperta
Ed è molto probabile che la ricostruzione di Emanuele nella rottura politica nel avvio del compromesso storico
In questa contestazione virgolette o critico azione radicale contro quella linea politica certamente ha giocato un ruolo questa evidente correvano gli anni del compromesso storico e ricordo ricordiamo
No che c'erano i partiti dell'arco costituzionale
Tutti eravamo fuori
E il movimento sociale italiano all'epoca e noi quattro radicali so arco
C'era l'arco e poi c'erano
Coppa
Quelli accettati perché qualche milione di italiani che non capiscono gli avevano eletti e quindi per forza però però l'arco legittimato era quell'altro
Bene credo che da allora e non vi racconterò evidentemente ma a parte questo suo voler parlare della vita della morte in termini politici mi disse han certo punto
A Borghezio che diceva
Sulla
Politica è etica no Orgel diceva la politica
Non si può fare senza etica il Mila fece anti dittatura giace in un altro periodo che spiegava che non è così esattamente e molto più sfumata la vicenda
Beh io se dovessi tenere una specie di testamento politico dice ascia
Politico dico bene e di grandissima attualità e quello della supremazia della legge del diritto della legalità
Come valore supremo e come unico collante unico collante o comunque il più importante della convivenza tra gli individui
Io credo che questo sia e quindi tutto il tema della giustizia della delega alita del diritto
Non vi preoccupate non voglio fare qui l'elogio dei referendum radicali sulla giustizia anche perché siamo fuori tempo massimo e comunque ce l'abbiamo già fatta
Ma c'è una cosa che a partire da prima ma certamente da Sciascia me rimasto commentarlo come preoccupazione come occupazione politica di fondo
Il risk
Torno della legge o se la si vuole cambiare la pratica pubblica o della disobbedienza civile o di altre forme di iniziativa ma lamentare io non parlamentari o non violente o quello che volete ma credo che questo sia un dato fondamentale
Ebbene parte corre che scrisse su con Vittorini per esempio anche lì fossero con alcune assonanze nelle rotture col partito di provenienza
Ho nella polemica dell'articolo di Togliatti credo che molti ricordano ma anche come Silone e l'influenza di Fontamara di pane e vino quando muore Sciascia dice mi ha lasciato un grande vuoto e ai funerali di Silone anche glielo dico come percorso cioè di grandi autore De Poli dici che hanno avuto a fasi alterne normalmente alla fine della loro vita una militanza è un avvicinamento radicale che la storia di Vittorini la storia di Silone
Alta l'edizione al funerale di Silone c'erano una ventina di persone
C'era Marco c'erano altri ma insomma poco
E
Silone che si appassionò alla battaglia sull'obiezione di coscienza e ha lasciato agli obiettori di coscienza partito radicale la sua biblioteca
E la sua scrivania come contributo a quella battaglia che particolarmente lo aveva lo aveva impressionato
C'era Antonello Trombadori a quel a quel funerale questo grande scrittore militante che finisce invece persino solo al momento del fumo
Io credo che
Questi sono alcuni insegnamenti Emanuele diceva Leonardo ci ha insegnato
Non perché fosse incapace di compromessi io su questo forse e che non accettava un livello di compromissioni soprattutto quando non trasparenti
Il conflitto sociali di futuri vittima vittima
Contesta mi piaci perché
Esattamente quello il problema e cioè la non paura anche dello scontro diciamo il tutto intellettuale quindi puoi anche politico
Il mondo dover avere sempre questa tendenza in cui ci sediamo dietro un tavolo e andiamo tutti d'accordo e troviamo una soluzione tra tutti gli interessi possibile stava questo modo che non niente nuovo mi sembra che conti
Non voglio continuare coi ricordi salvo dire due cose certo quando sono andata per la prima volta a trovarla Palermo era un po'intimidita entrando in questa sua casa così piena di libri con le opere complete di Stendhal o di Voltaire o le vecchie lezione dice spire di autori siciliani insomma mi ricordo che i libri erano sempre disposti in qualche modo in prima fila e mi mi colpì per esempio che vi è tra Shakespeare vi fossero le opere di Gramsci nella disposizione
E insomma
Poiché c'era Manzoni leopardi Pascoli ne parlava e Carducci le vecchia dizione da Medusa barese
Io mi impressionò in questa libreria di Longanesi del Saggiatore e tanti quadri che rivelava un amore per la pittura e disegno insomma
All'apparenza diceva Sciascia era sideralmente lontano dal nostro mondo radicale
E invece era credo radicale quanto e più di voi
Mi disse un giorno e sul senso della giustizia veterano ottantasette all'ottantasette e quattro anni dopo l'arresto di Enzo Tortora anche Luís per andare avanti in questa battaglia sulla legalità alla giustizia eletto deputato europeo radicale esatta
Ente per riaffermare quattro anni dopo e certamente va be'ha sostenuto in quel perché periodi tutta la iniziativa sulla giustizia giusto eccetera eccetera
La responsabilità civile del magistrato la separazione delle carriere insomma tutta una storia che vedete un po'ancora ci troviamo oggi di grandissima attualità perché irrisolto
Non siamo nel novantanove e possiamo andare avanti riprendendo da allora appunto senza che niente sia sia cambiata e perché
Questa ossessione della giustizia o della legalità ci univa lui disse una volta Marco il solo uomo politica italiana che costantemente
Dimostri di avere il senso del diritto dalla legge dalla giustizia ce ne sono altri
Ma spesso senza volto e senza voce
Immersi e sommerse impartiti la cui sensibilità ai problemi del diritto soltanto si manifesta quando qualche mandato di cattura raggiunge uomini del loro apparato per il resto se ne stanno in silenzio e anzi certi arbitri dall'amministrazione della giustizia quando toccano altri di altri partiti li mettono in conto della Lucky Red esatto agire dei giudici
Pannella e le non molte persone che pensano e sentono come Luisa con la quale mi onoro di stare si trovano dunque ad assolvere un compito ben gravose difficoltoso ricordare agli Himmel morì l'esistenza del diritto
E rivendicare tale esistenza di fronte ai giochi di potere che appunto nel vuoto del diritto o nel suo stravolgimento la politica italiano conduce si fa quello che si può e per richiamare l'attenzione degli italiani son così grave prestante problema Pannella spesso costretto Louis che ha ben conosce l'uomo di grande eleganza intellettuale
A delle uscite che appaiono a volte funambolo esche o grossolani cha cha non amava gli scioperi della fame manco io se è per questo problema quando uno è costretto a fare
Che è un'altra cosa neanche a me piacciono molto so fare di meglio nella vita di più divertente di più allegro che farmi non so trenta giorni di sciopero della fame o tutta un'estate ai tavoli o altre cose di questo tipo
E certo sempre si dice che i radicali si lamentano e denunciato la l'informazione la nessuna informazione e per questo vengono bollati come vittimista chissà se anche Sciascia faceva parte di questi dipinti
è un fatto comunque Sciascia scrittore italiano tra i più richiesti alla collaborazione da parte dei giornali quando trattava certi temi si vedeva chiusa le porte anche quelle dei giornalisti cui abitualmente scrive
E l'articolo che vi ho appena citato ma ve ne posso citare alta è stato sì pubblicato ma lo ha pubblicata in Spagna El Pais
Lo hanno potuto leggere gli spagnoli noi italiani e qualcosa vorrà pur dire
Io chiudo qui
Con la metafora di che o meglio con quello che Sciascia diceva di essersi sentito per tutta la vita
Mi sono sentito disse per tutta la vita come il pesce volante
Di Voltaire se si innalza un poco gli uccelli lo divora
Se si immerge sott'acqua se lo mangia dei pesci
Una condizione aggiunse bellissima anche se tremenda
Poi con una punta di malinconia si era domandato quanti sono oggi in Italia gli uomini di lettere disposti ad accettarla e Aviva
Io vi lascio con questa domanda con questo interrogativo
Avendo solo voluto dalla complessissima personalità di Leonardo farmi partecipe di quello che in qualche modo più ci ha unito noi così diversi questa ossessione quali della legalità non del bene appunto della legalità della legge degli
Credo che questo è una cosa che gli dobbiamo molto della sua grande qualità
è una forza delle ragioni anche del suo oblio a parte le polemiche successive Arlacchi
Non so la P due insomma ce ne sono state molte ha sempre su questa linea
Ed è impressionante rileggere oggi il Foggia una della civetta descrizione di de di Bellodi no lo dice la mafia bisognerebbe mettere le mani nei conti
Bisognerebbe mettere qualcuno che ci sappia capire di conti e Lord no ebbene e dichiarare se proprio dobbiamo fare una legge d'emergenza allora perché non la facciamo sulla roba
Beh credo che questo lo ha ripetuto nell'ottanta re questo credo sia una delle cose che si fanno che rimangono più d'attualità e per questo le più scopro io mi auguro solamente che quanti abbiamo
Amato e rispettato ci adopereremo
Non per l'Apologia diciamocelo non è questo ma almeno per pretendere la non omologazione e il rispetto di quello che Sciascia è stato che ci piaccia o non ci piaccia nelle sue dure s o nelle sue aiuti ma che abbiamo almeno pretendiamo il rispetto di quello che Sciascia è stato e per me uomo buono e giusto continua ad essere grazie
Bonino che anche lei ha toccato alcuni punti cruciali sia per controllare la definizione
L'uomo che dell'intellettuale ultimo ma direi primo realtà questo della giustizia terribilmente complesso nodo questo la giustizia nell'opera del pensiero di Sciascia che se da una parte vede lo vede e così fermamente garantista fermamente a l'intoppo abbarbicato dal principio più di quella che lui chiama la vuota ma irrinunciabile ma è stato il diritto diritto ad una parte dall'altra parte vede all'altro polo di una irrisolta ma feconda dialettica uno Sciascia anche con una fortissima umanissima direi evangelica sete di giustizia e dei detective per esempio non indichiamo lo che non esitano perfino a farsi giustizia da sé non dimentichiamo anche la simpatia un po'di Sciascia per figure come il prefetto Mori e non dimentichiamo che il personaggio col quale gli Siglienti di colpo consumato quale sia antico di più e le reti copra Diego la Matina che si fa giustizia da sé uccidendo il proprio inquisitore quindi un nodo in realtà estremamente complesso sul quale dovremmo ancora tornare tornare a discutere chissà quali altre battaglie avrebbe fatto in questi dieci anni Jean Jacques
E non possiamo dirlo lasciatemi azzardare una certamente l'avrebbe fatta in favore per esempio il suo amico Adriano Sofri coralmente sarebbe stato anche quella una battaglia di giustizia e di verità dubbi vorrei soltanto le Gerbi alcune righe si è parlato tanto gli aspetti umani di Sciascia dalla sua profonda generosità umana e nelle diceva giustamente diceva Emma Bonino quel dell'Iss ma parlava di quel bellissimo parlare della vita e della morte di Pasternak dunque anche di Sciascia cioè nel quarantotto un racconto lungo di Sciascia che fa parte come la morte di Stalin di Zilli Sicilia
Un ritratti Muti un ritratto di un siciliano che in tondo un Autoritratto di Sciascia che fa Ippolito Nievo garibaldino in Sicilia che dice perché disse Nievo io credo né i siciliani che parlano poco dei siciliani
E non si agitano i siciliani che si Rodolfo dentro e soffrono i poveri che ci salutano con un gesto stanco come da una lontananza di secoli e il colonnello Carini sempre così silenzioso lontano impastato di malinconia e di noia Maroni ma Quinto pronto all'azione un uomo che pare non abbia molte speranze eppure il cuore stesso della speranza la silenziosa fragile speranza dei siciliani migliori una speranza vorrei lire che teme se stessa che ha paura delle parole che da vicino e ha invece di Cina e familiare la morte questo popolo bisogna essere conosciuta malconcio che tale cioè nelle parole che nutrono il cuore non vince
Ecco questa speranza scontrosa questa speranza contro la speranza questo pensiero costante vicino familiare della morte questo parlare della vita della morte quest'incontro di Strasser
Era
Sia
Svolto come dire nel solco di un percorso che peraltro significati con una significativa coincidenza ci porta dal Brancati che abbiamo visto in scena dopo qualche sera fa nella splendida cornice piazza Università al Vittorini altro grande maestro e modello di Sciascia che vedremo domani sera le città del mondo a per la regia di Armando Pugliese al palazzotto Damone nel cortile appunto del l'antico monastero di San Placido mi pare che questo incontro dunque così come questi momenti di rappresentazione di autorappresentazione potremmo dire però mostra ci tale al nostro mondo dalla nostra Sicilia sia uno dei momenti alti di riflessione sia stato uno dei momenti alti
Di riflessione di questa nostra caldissima arma ricca estate grazie grazie
Anziana però fa un lavoro
No grazie
A
No oppure no l'anno
Non però