La crisi dei DS dopo le recenti elezioni regionali del 16 aprile e e il voto sui referendum del 21 maggio scorso. I rapporti tra i DS e i radicali dopo le aperture di D'Alema prima delle elezioni del 16 aprile scorso.

Vittorio Parola senatore dei Democratici di sinistra il vostro partito in questo momento attraversa come dire una fase non proprio facile il cinque è prevista la direzione ieri una riunione dei segretari regionali con Walter Veltroni insomma come dire si sta riflettendo sul che fare la sconfitta alle Regionali l'esito del referendum intanto i termini del problema del DS secondo te quali sono i termini del problema dei DS la venuta meno voti disegno strategico complessivo nel senso che tentativo vita vita unica formazione del centrosinistra che c'è stato sempre almeno come si può dire come la grande ipotesi delle della politica
Soprattutto
Dell'ala ulivista ma anche
Del segretario del partito Veltroni e nei
Questa ipotesi che avevo poi sullo sfondo anche il Partito Democratico e così via è un'ipotetica venuta completamente a mancare anche perché il principale alleato
Di questa politica che erano i democratici come si può si sono rivelati incapaci di offrire una prospettiva politica divisi al loro interno e adesso
E adesso bisogna ricostituire un disegno strategico io avevo pensato per
Talmente che Torino avrebbe rappresentato un elemento grande elemento di novità soprattutto con l'affermazione di Massimo D'Alema che aveva
Dato atto che era la la stata la socialdemocrazia storicamente Avi cioè
E però dato che questa politica non ne è andata avanti quindi Torino ha costituito una svolta rispetto alla politica fallimentare del partito democratico bene dobbiamo sapere che sostanzialmente proprio quell'affermazione dato che non è stata portata avanti è diventata quella che ha portato al governo ma cioè se i gli ex comunisti se il DS non sono stati in grado in qualche modo di gestire con grande forza la costruzione di una politica diciamo socialdemocratica nel nostro Paese è chiaro poiché
La cosa è passata in mano alle forze che derivano più quarantenne
E dal partito socialista storicamente e quindi problema un problema molto ma molto seria io credo che occorra per ricostruire una strategia europea
In come si può dire volgere di più verso l'Europa
Da parte del i Democratici di sinistra guardare con più attenzione direi in salsa italiana guardare dove a Parigi per esempio a Londra o Berlino ma io su questo non ho particolare per fare preferendo
Perché poi in grado tazze euro un elemento di fondo che la coesione sociale e la storia di ciascun paese dei quartieri molto anche all'Italia io credo cioè che in Italia sia possibile fare una
Alleanza direi proprio storica in qualche modo tra una moderna socialdemocrazia e del popolarismo cioè noi non abbiamo lavorato per rompere ad esempio voglio dire in qualche vado a contrastare la politica del Partito popolare europeo nel momento in cui popolari venivano assorbite in un disegno conservatore non abbiamo fatto nessuna politica io credo che uno degli errori e delle più molto grande sia stato da parte di e s dopo la caduta di Prodi di previde Giare però il rapporto con l'Asinello rispetto al Partito popolare
Logicamente non potevamo tirarci indietro di fronte a Ciampi però Ciampi è costituito in qualche modo un sacrificio perché se fosse stato eletto un come si crea un popolare alla presidenza Repubblica probabilmente D'Alema sarebbe ancora presidente consente cioè purtroppo cerca
Gli equilibri sono degli equilibri storici e
Il centrosinistra aveva questa grande possibilità aveva questa grande direi elemento positivo di costituire una e anzi fra un movimento operaio e democratico e col sulle del rimborso del ritmo sociale cattolico e quindi della presentare grandi forze ma questo significava mantenere un equilibrio invece purtroppo
Io pensavo che i democratici comunque porta sono avanti una politica invece hanno portato soltanto delle proposte organizzative e sono venuti a mancare quindi ad una capacità di proposta
Politica sopire ironizzando i propri alleati noi sempre meno sinistra e un centro sempre più litigioso nostro almeno
Dal punto di vista della
Del condito blocco sociale di mento e delle espressioni su blocco sociale si dice in un momento di difficoltà anche un po'l'istinto di sopravvivenza la cosa più naturale sembra rivolgersi per esempio proprio al sindacato la CGIL del partito come
E quindi anche alla a ruolo di Sergio Cofferati è possibile lo genere per esempio come Guido è
Il partito oppure se è possibile anche o meno un rischio ma io credo che il problema sia ricostituì nel costruire una strategia io dico dentro qualcuno pensa ricco riforme D'Alema e cioè io per non penso che questo sia il problema cioè bisogna avvenire una strategia un progetto politico quello che attualmente manca e non basta dire ritorniamo a Torino perché alcuni problemi Torino li ha risolti allora certamente non può essere Cofferati che risolve questo io problemi anche se c'la mente alcune esigenze anche come si può dire alcune esigenze di difesa di interessi sociali probabilmente dobbiamo guardare con più attenzione perché questo è uno dei problemi che abbiamo in parte trascurato abbiamo guardato molto
Alle l'economia delle aziende ma l'economia delle aziende o il partito azienda di Berlusconi che si avvantaggia Cretti politiche di questo genere dobbiamo guardare di più anche all'economia delle famiglie all'economia delle famiglie oggi
Probabilmente anche un rapporto tra un pensiero cioè socialista moderno e pensiero come si può dire popolare sociale cristiano può trovarsi anche proprio su questo riferimento alla famiglia non come elemento più certamente noi avremo sempre delle differenze su cosa è la famiglia però la famiglia come componente anche di un'economia un'economia oggi alla famiglia e cioè la gara spesso che la famiglia ad esempio il
I telefoni telefonini gran parte diretta spesso dei ragazzi giocano in borsa ci sono cioè
La famiglia è una cosa molto più complessa di un tempo ci sono relazioni con la società voglio dire molto rilevanti e più difficili tutte
E allora ecco probabilmente ripartire anche da una economia delle famiglie non pare ideologizzare la perché ma in una fase in cui i consumi sono in difficoltà consumi in tema
Mi probabilmente un elemento di equilibrio cioè non vorrei che noi con tutte le misure a favore dell'azienda in qualche modo ciò ponessimo alla all'inno pone nel senso che ci poniamo a livello dell'azienda marginale già facendo vivere aziende marginali che non hanno possibilità poi dia spazio
Vogliamo fare un problema di nomi di persone ma Walter Veltroni come si può giudicare un attore mancato pure un responsabile
Oppure che cosa
Ma io ho apprezzato molto Walter Veltroni per tutelare per la politica culturale quando è stato ministro cultura devo dire che non condivido rosse per
Recita sul suo disegno politico e
Non vorrei che noi continuassimo ad accumulare ecco sconfitte non vorrei che Conti sconfitte anche adesso questa proposta della
Sinistra plurale è una proposta che non viene raccolta nessun perché bisogna avere una politica poiché allora voglio dire si raccolgono anche a decisioni convergenze ma non si può fare
Dare assoluzione organizzative io devo dirlo con franchezza questa politica di prevalentemente organizzativa di unità con gli altri aggregazioni eccetera eccetera io sento molto un risvolto della vecchia politica un Kharja del PC ma quello era svolto in una posizione la posizione di difesa non vivono posizione di offesa adesso che c'è una strategia politica io credo che l'Italia in una scelta europea ebbene se riuscissi a mettere a sì mi il popolarissimo cioè ma veramente come tradizioni storiche come forza che non c'è niente a vedere con la riproposizione della DC come una moderna socialdemocrazia ecco io credo che in questa alleanza tenendo conto anche dell'istanza e poi liberali che bisogna far propria per quanto riguardano la vita dell'individuo e anche la l'organizzazione la società io credo che sia ancora una formula vincente cioè certamente beige se non siamo sconfitti da Berlusconi siamo sconfitti da un Berlusconi che in realtà poi segue l'andamento della gente cosa vuole la gente questa cosa di sondaggi e molto più sintomatica di quella che appare perché non fa i sondaggi
Poi dice le cose pone Jackson leader quindi vi seguo eccetto sonda sono libere e quindi vi seguo
E quindi bisogna stare attenti perché qualche vittoria pure bisogna darla se si vuole poi vincere la battaglia cioè logicamente bisogna anche sentire cosa vuole la gente però avendo poi un progetto se non si al progetto nome vincente né seguire corso con la gente né contrastare in ogni momento cosa vuole la gente perché a queste sino all'oscillazione tra questi due momenti
Un'ultima domanda predetto il problema adesso non è come molti pensano che cosa farà D'Alema se per esempio torna oppure anche evidentemente siamo nell'ambito di una fase in cui molto si parla della del ruolo di chi guiderà chi potrà essere il candidato di centro che vince di più rispetto ad un candidato postcomunista c'è un problema di nomi c'è un problema di leader in questo momento c'
è un leader quindi per il centrosinistra Giuliano Amato gioca per sé il gioco per la coalizione ma devo dire che io guardo con grande simpatia Giuliano Amato io ho l'impressione che giochi per la coalizione Maggio che anche perso
Cioè Amato
Anche le cose che ha detto o il ha detto in questi giorni al convegno della Confindustria mi pare molto interessante cioè essere allo stesso tempo libera socialisti cioè nel senso di vedere appunto le le tendenze squilibra anti di un idea liberale ma con la necessità d'una coesione sociale che in qualche modo tempera i conflitti cerca di risolvere le situazioni
Lo che questo sia una questione molto molto importante cioè a rivendicare oggi di essere socialisti ma non socialisti tanto perché scritti nel passato al Partito socialista ma in quanto anche tu una teoria viva e operante non è una cosa da poco alla
Concludiamo dicevamo dell'
Di di D'Alema D'Alema sembra essere da molti considerato l'uomo con capacità di governo a sinistra nomi io a questo punto di vista però evidentemente qualche errore lo ha commesso se poi è finita come è finita per adesso allora come si può descrivere che sa di trazione rispetto a D'Alema
Rispetto al suo possibile ruolo ma io credo che D'Alema abbia dato molto al Paese io so il prestigio internazionale anche quando parlo poi come senatori deputati di altri paesi cioè prestigio di D'Alema grande prestigio
Però devo dire che anche lui si è mosso con grandi contraddizioni rispetto al problema del partito e quindi dato che voi
Fino a essere un po'dalemiani mancati cioè nel senso che hanno sostenuto molto D'Alema però nel momento in cui lo sostenevano hanno avuto anche grandi
Di come si e delusioni però oscillazioni anche troppo forti non credo che possa risolvere il problema del partito e quindi
I fornita dalla Fondazione Italianieuropei essere certa può dare un grande contributo può dare un grande contributo attenzione che in altri pare partiti socialdemocratici europei le fondazioni hanno avuto dei grandi
Il momento di rilievo anzi sono state le basi programmatiche avendo Verni e quindi è tutt'altro che da sottovalutare credo che anche D'Alema sappia d'una sua difficoltà nella gestione del partito
Altro nello Falomi vice presidente dei senatori dei Democratici di sì tra parliamo del
La cosiddetta crisi dei DS quanto in ogni momento non facile del centrosinistra che però vede nella partito più grande più importante un po'la l'epifenomeno di quello che sta succede allora intanto senatore Falomi quali sono i termini della la questione de e del problema c'è il problema ma io credo che innanzitutto una delle questioni come si legge l'esito del referendum
Perché dentro questo referendum io non penso che ci sia come dire una richiesta di proporzionale destro questo referendum c'è un blocco di astensionismo strutturale ricordo che nel settantaquattro al momento del divorzio andò a portare l'ottanta per entro italiani quindi comunque già c'era un mozzo con il venti per cento sappiamo che con lo zoccolo si è ampliato notevolmente fino a sfiorare in qualche caso il quaranta per cento poi c'è dentro questo referendum quella parte di elettori che hanno raccolto l'appello astensionista peraltro politicamente variamente motivato e una parte che invece è andato a votare quindi la lettura e molto più con
Sa di quello che si vuol far credere io penso che la il problema che su cui deve riflettere debbano riflettere i DS sia quello di come si è evitata di dare per un lato un calcio nel sedere a chi è andato a votare ha votato per il sì e per un altro lato come si raccoglie veramente per la delusione del maggioritario che ha spinto molti elettori a non andare a portare perché dobbiamo sapere che abbiamo promesso nel mille novecentonovantatré con quel referendum e i cittadini avrebbero deciso i governi che i governi sarebbero durati cinque anni sarebbero stati stabili tutto quello che è successo da allora in poi ha smentito clamorosamente diciamo quello che erano le aspettative dei cittadini una parte dei quelli che non son d'a votare sono i delusi per quello che è accaduto ma quello che è accaduto però non è il portato del sistema elettorale quello che è accaduto è il portato del comportamento dei partiti
Diciamo che in qualche modo hanno chi più chi meno resistito ad adottare fino in fondo la logica del maggioritario si può parlare di anticorpi della
A Prima Repubblica o della partitocrazia me sicuramente adesso
Si può parlare sicuramente di resistenze di sopravvivenza chiamiamoli così di posizioni e di tipo proporzionale distico che naturalmente i parte sono state come dire qua accantonate in attesa di tempi migliori e in parte sono vissute quasi un qualunque inconsapevolmente in molti comportamenti dei partiti
Però non c'è dubbio che ci sono stati dei passaggi né alle vicende di questi anni che dimostrano che la assunzione piena di un comportamento bipolare che un comportamento maggioritaria è mancata perché manca novantaquattro quando abbiamo deciso di presenta diciamo così quando sta di fatto si è pensato di fare un centrosinistra dopo il voto e non di presentarlo prima del voto indicando una chiara leadership
è mancato
Do successivamente quando il governo Berlusconi è stato messo in crisi con l'uscita di Bossi e mancato dopo nel novantasei penso diciamo al fatto che il giorno dopo la storia dell'Ulivo nessun cioè l'idea di costituire gruppi unitari dell'Ulivo non è passata per la testa nessuno penso al passaggio che a mio avviso poi ritengo un errore capitale di questa vicenda della caduta del governo Prodi
Di quando in una logica bipolare la scelta dovrà essere si torna a votare Beckwith tutti questi passaggi testimoniano che questa in proiezione profonda richiamo del metodo B del bipolarismo del metrò maggioritaria non c'è stata e adesso ne paghiamo le conseguenze è evidente che si candida ad essere l'come dire l'erede anche il capofila di queste spinte che non gradiscono il bipolarismo cantore dell'attivismo sigari essere Silvio Berlusconi che e quindi lo del centro sinistra quale dev'essere inseguire Berlusconi oppure fare altre
Ma io penso a questa almeno è la mia opinione che il centrosinistra diciamo dovrebbe da un lato ecco fino in fondo accettare la logica del bipolarismo perché non è possibile tenere in piedi un una coalizione che non ha
Abbia una comune visione del modo di essere della democrazia del modo di essere delle istituzioni del modo di essere sistema politico perché questo è un punto è uno dei pilastri di un accordo programmatico che deve unire una coalizione questo vuol dire per esempio nell'immediato che prima della stessa questione della legge elettorale bisogna risolvere il problema di norme antiribaltone perché questo è il punto
Vero duramente questo implica modifiche costituzionali ma se ci fosse volontà di attuarla si potrebbero fare comunque queste modifiche costituzionali però attenzione sembrano non affrontiamo questo nodo rischiamo di dare fra risposta illusoria
Magari darà un altro colpo al bipolarismo lo attendeva ulteriormente
Nella sul serio la ripresa della vecchia della vecchia logica politica quella che poi ha portato il Paese ai due milioni di miliardi di debiti che ha portato il Paese sul rischio dalla bancarotta
E questo per quanto riguarda coalizione però c'è anche un problema evidentemente non è slegato dalla coalizione ma che riguarda il vostro partito dei Democratici di sinistra c'è stata questa segreteria che ha visto figlio di sue dimissioni in poi sostanzialmente rifiutata di perché la sinistra si è detto non è questa la sede ma si dice non è questione di
Di di classe dirigente questione del Progetto Pollini il del del partito
Sì non c'è dubbio che in questo momento
Non serve come devono fare la caccia ai responsabili capire che la chi è la colpa il problema è capire dov'è l'errore prima che le Grande bisogna capire l'errore perché lì e il punto dal quale partire per adottare tutte quelle correzioni che fossero necessarie che sono a mio avviso necessario perché altrimenti si rischia
C'è lo spazio di un dibattito politico che invece deve essere un dibattito politico può approfondito libero senza pregiudiziali capaci effettivamente di farci fare un passo a fare a questa forza politica a un passo dalla
E allora in conclusione quelle l'errore la serie di errori che riguardano il vostro partito per esempio Macaluso scrive ormai da mesi che è mancato un gol ingresso e quindi è mancata la prepara
Il non c'è la percezione reale di quelle che sono diverse opzioni in campo alla fine si è
A Torino cessarono ma la soluzione fra virgolette unitaria che però poi in realtà era quasi artificiale e questo cos'altro
Ma io credo questo cioè che c'è ora
Monica
Parole di queste forza politica dei democratiche Siris
è un patrimonio importante che deve essere salvaguardato e del patrimonio che viene rasa svolte apporto dal pc al PD
E cioè l'idea
Di una forza politica nuova
Un sistema bipolare l'idea di una democrazia dell'alternanza queste sta e sono cose strettamente connesse tra loro ora il
Toro e questo credo che è un patrimonio che non può essere messo in discussione probabilmente il punto
Deve essere corretta è questa sorta di divaricazione tra quello che si dice quello che si fa prese il punto vero su cui vedo che le cose sono irrisolte perché non si può essere bipolari e maggioritari e contemporaneamente decidere che di fronte alla crisi del governo Prodi si fa un altro governo cioè c'è c'è una contraddizione che deve essere che devono detta per apertamente ben a tale su cui è necessario e che ci sia chiarezza ed io le cose che vedo sono due come
Qui oggi nelle mutate condizioni in cui siamo
Portiamo a
Dove la democrazia dell'alternanza del bipolarismo e due
Come ricostruiamo una qualità
La ricostruzione della coalizione
Come dire ha bisogno del tre metto diciamo politico programmatico ci più che di Geometria sul numero delle gambe sulle federazioni per carità discutiamo nessuna pregiudiziale verso AN però penso che la questione dei il colla è il Progetto e il Progetto è un progetto che ha
Deve poggiare su diverse gambe una di queste ripeto è l'idea di democrazia
Enrico Morando responsabile economico dei Democratici di sinistra dunque il vostro partito sembra vivente un momento non facile risultato delle eh ma anche l'esito del referendum per come era stato interpretato questo appuntamento dalla nel da da Veltroni ma anche recentemente da D'Alema insomma che cosa sta succedendo è un momento difficile siano e quali sono i termini della del momento che vedete
Perché sia un momento difficile per il centrosinistra e quindi anche per i DS mi sembra indiscutibile noi abbiamo subito una sconfitta politica alle elezioni regionali molto pesante
E i referendum non erano certamente la rivincita
Delle Regionali mai erano una occasione nella quale
Cercare di fare esprimere ancora una volta al popolo italiano una spinta in direzione delle riforme in campo istituzionale in campo elettorale anche questo secondo azione di verifica è stata si è conclusa negativamente che si e debbo dire che naturalmente non si trattava di rendere do un promo ossidano coi
Ma insomma non c'è dubbio che quelle trentadue per cento quelle no orme di stanza dei partecipanti al voto dal quorum a apposto un problema che riguarda diciamo tu dalla strategia del ricco della sinistra riformista
La strategia che è stata seguita nel corso di questi anni e che ha avuto
Nel bipolarismo discendente o forzato attraverso il ricorso al sistema uninominale maggioritario uno dei suoi architravi l'altro la l'altra architrave diciamo della politica della sinistra riformista nel corso degli anni novanta è stata l'idea della unità dei riformisti cioè l'idea del soggetto coalizzi io né di centro sinistra il quale compete per il Governo con il centrodestra entrar beh queste due architravi sono obiettivamente entrate in crisi nel corso di quest'ultima fase perché la coalizione tende a indebolirsi progressivamente attraverso mostrando segni di un evidente disomogeneità e il sistema e le corale maggioritario ha subito un colpo molto pesante con il referendum quindi non è a mio giudizio questione diciamo di una discussione sopra i gruppi dirigenti segretari che se debbono andare che debbono restare devono essere cambiati o cose del genere è questione di sottoporre ad una a tenta verifica diciamo la strategia politica che abbiamo seguito nel corso degli anni novanta e che io vorrei aggiungere
Oggi è di fronte a un momento di crisi ma c'è anche dato ha anche dato alla sinistra riformista italiana grandi successi come quello del mille novecentonovantasei come quello dei primi referendum degli anni novanta
Come quello dell'ingresso nell'euro ma
Ma si può dire che il peccato originale di questo centrosinistra è a ottobre novantotto quando cadde Prodi non si va alle elezioni ma si va al governo con Cossiga guardi io penso che
Già quello era figlio ci sono state molte occasioni nelle quali noi non abbiamo tenuto fermi e in un rapporto di coerenza tra di loro quei due Pilar rivelano della nostra politica di cui ho parlato precedentemente e cioè bipolarismo con il maggioritario uninominale di collegio e unione di tutti i riformisti quando non abbiamo tenuto fermi questi due capisaldi e non li abbiamo tenuti in un rapporto di coerenza tra di loro noi abbiamo avuto difficoltà è stato nel novantaquattro quando venimmo sonoramente s'conflitti diciamo da Berlusconi perché pensammo di potere fare l'Alleanza per il governo tre riformisti dopo il voto andammo come progressisti mentre i popolari andarono per conto loro e l'idea era quella che dopo il voto si sarebbe fatta una maggioranza assieme naturalmente era contraddittoria quell'impostazione con il sistema elettorale che stavamo usando cioè con l'uninominale maggiori Mario e infatti Berlusconi ci sconfisse molto duramente poi è venuta la gara la grande stagione dell'Ulivo dove ove maggioritario uninominale e bipolarismo e unione dei riformisti sono stati in stretto rapporto di coerenza e c'è stata una grande vittoria ma già subito dopo pensiamo al discorso di Gargonza di D'Alema per esempio già subito dopo quella vittoria noi cominciamo ad insinuare il dubbio che insomma questo Ulivo non era altro che la somma dei partiti che ne facevano parte
Nessuno pensava di diciamo eliminare i partiti per fare il partito dell'Ulivo ma c'era da sottolineare il fatto che la prospettiva dell'unione dei riformisti era ben rappresentata dall'idea del soggetto politico coalizione a le Ulivo tutte le iniziative che abbiamo preso che hanno finito per minare la coesione dell'Ulivo sono state iniziative che ante e alla fine abbiamo pagato e ce ne sono e ce ne è stata più d'una certo il novantotto è un momento in cui quelle difficoltà quegli erro ora i politici precipitano ma potrei ricordare ancora l'occasione del mille novecentonovantanove quando sullo stesso referendum elettorale che oggi ha visto una partecipazione così bassa malgrado l'assenza di impegno dei DS in quell'occasione ci fu mo'della maggioranza dei DS perché molti a cominciare dal dal segretario Veltroni si impegnarono ma fu nei gruppi dirigenti ci fu un larghissimo disimpegno malgrado questo la maggioranza degli italiani andò comunque a votare esso e il quorum manco soltanto perché non avevamo fatto né e meno l'operazione di ripulitura delle liste che è stata fatta in quest'occasione anche quel disimpegno fu il segno quel disimpegno rispetto al referendum dei DS fu il segno che diciamo non avevamo più un rapporto di precisa coerenza con quei due capisaldi della nostra politica negli anni novanta che sono stati cruciali per i nostri successi adesso l'
In conclusione da che cosa ripartire e da chi anche divertire perché
Ma guardi io penso che
A questo punto
Non bisogna lasciare l'iniziativa agli altri chiudersi in una specie di testimonianza della verità del maggioritario della verità della prospettiva dell'unica dei riformisti aspetti senza fare politica aspettando che vengano tempi migliori al massimo cercando di governare decentemente il Paese nel corso di quest'ultimo anno ma senza introdurre questa prospettiva questa azione di governo dentro una prospettiva politica
Ho anch'io penso che bisogna sviluppare l'iniziativa certo tenendo conto del risultato delle Regionali e tenendo conto del risultato del del referendum cosa vuol dire vuol dire che a mio parere quello che dobbiamo salvare per il bip o la risma non si può più salvare il bipolarismo e consolidare il bipolarismo Traverso sistema maggioritario uninominale benissimo abbiamo il coraggio di dire va bene il modello tedesco il sistema elettorale proporzionale purché ci sia
Una riforma seria sul versante della forma di governo in maniera tale che quella bipolari dotazione che in passato e derivati dall'uso di un sistema elettorale maggioritario uninominale possono derivare dalla competizione tra due leader quindi designazione del candidato Preside del Consiglio sulla scheda voto degli elettori impegnativo e anche a riforma costituzionale per dare a questo presidente del Consiglio il potere di sciogliere le Camere se le Camere lo sfiducia no in questo modo secondo me si salva perfettamente la Pro attiva del bipolarismo è chiaro che il polo di centro sinistra non sarà quel soggetto politico coalizione forte che è stato l'Ulivo bisognerà Ahmed ora l'accento su
Partiti che sia lei hanno un partito partito di sinistra partito di centro e a quel punto per noi la prospettiva diventa quella di fare un un vero partito della sinistra europea ispirazione riformista unendo ci con tutti quelli che sono disposti a stare dentro un partito che appartenga al Partito del socialismo europeo e all'internazionale e all'Internazionale socialista
E quindi si tratta di
Di fare riferimento in modo più marcato è più chiaro all'
Tradizionale blocco sociale di riferimento della sinistra pure cos'altro tutto al contrario guardi questa questione della specializzazione la sinistra faccia la sinistra in buona sostanza le cose che ci dice so che quotidianamente Mastella no la sinistra la smetta di avere ambizioni particolari faccia la sinistra si occupi di ritenere dentro lo schieramento del centrosinistra Fausto Bertinotti e i suoi e il centro è è quello che garantisce la leadership ed è quello che garantisce il rapporto con la parte più dinamica della società io penso che questa prospettiva non può funzionare non è che non mi va be'e ne perché propone una subalternità della sinistra al centro non mi va bene perché uno schieramento organizzato così non vincerà mai non fosse altro perché basta fare una piccola riflessione che cosa vuole in questo momento Berlusconi
O lei esattamente che il centrosinistra si configuri così cioè da una parte il PC lui chiama comunisti anche noi anche se diciamo abbiamo fatto un lungo percorso di allontanamento da quella da quella natura da quella collocazione
Curarsi che cosa direbbe se noi di fatto già concessi ma rifare il partito comunista nelle nelle nuove condizioni e poi per vendessimo di allearsi da da da da da posizione subalterna e nei confronti di un centro riorganizzato io non dico il centro non si deve riorganizzare dico che a questo punto se la sinistra vuole garantire al cento così all'alleanza tra sinistra e centro una prospettiva di vittoria deve non ha vere una capacità Min ore di innovazione rispetto alla sua tradizione ma una maggiore capacità cioè la sinistra deve essere Essa spessa come dice Blair come dice suo tre centro sinistra devia vere un'ambizione di conquista in quanto sinistra del centro della società ed è a partire da questa sinistra che si può pensare di costruire poi un'alleanza su un versante con Rifondazione sta e sull'altro versante con un centro riorganizzato speriamo che si riorganizzi che facciano la scelta strategica di stare è dentro il centro sinistra alternativo al centrodestra a questo punto bisogna ragionare di più
Tra nel binomio partito coalizione bisogna mettere più l'accento su partito che non su coalizione anche se naturalmente l'alleanza tra questo partito di sinistra cui io penso sparito dalla sinistra europea avocazione maggiori aria con un'autonoma capacità di conquista del centro
Di forte ispirazione riformista fortemente vocato all'innovazione ti penso che questo partito si deve alleare con un centro riorganizzato che diciamo faccia a sua volta la scelta strategica di stare con la sinistra nell'opposizione a i cioè in alternativa allo schieramento di centrodestra l'ultima
Vanda D'Alema
Pochi delle vere lezioni di se non per il sedici aprile apre il ventuno maggio va aperto un confronto con i radicali che fine fa quell'intenzione secondo lei quell'ipotesi ma io penso che
Noi dobbiamo ragionare a tutto campo nella ipotesi della costruzione di questo partito a cui ho fatto riferimento tutti coloro che sono disposti a collocarsi dentro quella grande famiglia che è riformismo socialista europeo possono concorre per quello che mi riguarda all'appare in alla pari questo alla pari deve riguardare anche la formazione e la leadership collettiva di questo partito a cui io penso possono collocarsi alla pari dentro il processo costituente di questa formazione politica che io ho in mente poi nel frattempo ci saranno rapporti federativi di associazione insomma vedremo dal punto di vista organizzativo le formule possono essere le più diverse va be'dobbiamo Ave uno spettro di riferimento molto ampio penso che tra i radicali ci siano forze che sono disponibile ad impegnarsi in questo in questa
Ipotesi di di di dito di lavoro diciamo che è quella della costruzione di una sinistra davvero europea in Italia quella sinistra che non c'è mai stata come tale