Sono intervenuti: Gianfranco Aliverti (DC), Urbani (PCI), Mario Signorino (RAD), Giorgio Gradari (MSI).
Tra gli argomenti discussi: Dc, Energia, Msi, Partito Radicale, Pci.
La registrazione audio di questo dibatto ha una durata di 15 minuti.
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Robusta sul fronte del petrolio i Paesi OPEC cioè i signori dell'oro nero che nel mille novecentosettantatré e nel mille novecentosettantanove portarono alle stelle il prezzo del barile
Hanno perso potere per molti motivi primo fra tutti le discordie interne conseguenza va i trentadue dollari del mille novecentottantuno ottantadue il prezzo del barile del gregge è sceso a sedici diciassette dollari
Dopo tredici anni di bollette energetiche sempre più pesanti quaranta mila miliardi nel mille novecentottantacinque per la prima volta nel mille novecentottantasei si prospetta per il nostro Paese la possibilità per i per minare circa dieci mila miliardi grazie alla parallela diminuzione del prezzo del petrolio e della quotazione del dollaro si tratta di una grossa occasione per il risanamento dell'azienda Italia
Sfruttabile per la riduzione del deficit pubblico o per ridurre i prezzi dei prodotti petroliferi e dei loro derivati energia sia per le imprese anzitutto puntando così ad un calo dell'inflazione con conseguente stimolo al sistema produttivo e allora
Gruppo dell'occupazione
Ma quale effetto avrà il crollo del prezzo del petrolio sull'attuazione del piano energetico nazionale discusso a fondo dal Parlamento a fine mille novecentottantacinque dalla camera come dal Senato emerse da quel dibattito un obiettivo ben preciso recuperare il tempo perduto in polemica sì nell'attuazione del piano energetico ma oggi sono ancora valide quelle di
Secondo lei nel il suo presidente non è assolutamente il caso di rivedere il programma di costruzione di nuove centrali nucleari sia a carbone all'inizio degli anni Novanta gli Stati Uniti sia affacceranno sul mercato mondiale delle importazioni petrolifere mentre alcuni Paesi OPEC per non è sposteranno più per esaurimento dei giacimenti per cui il prezzo del tornerà a salire il professor Ippolito ora parlamentare europeo che fu il padre delle prime centrali nucleari italiane afferma
Il ribasso del prezzo da al nostro Paese è solo un po'di respiro per recuperare il colpevole ritardo nella sostituzione del petrolio cioè programmiamo lo sviluppo della politica energetica nella prospettiva del due mila
Tenendo anche conto dell'esperienza avviata in Francia dal quattordici gennaio quando è entrata in Rete dell'eticità della centrale nucleare prodotta prima nel mondo da un reattore autofertilizzante a neutroni veloci
Il super Fenix uno
Certo pesa sullo sviluppo del nostro Paese il fatto che ancora oggi l'Italia dipenda per l'ottantadue per cento del fabbisogno energetico dalle forniture estere contro una media europea che non arriva al sessanta per cento la copertura di questo fabbisogno e assicurata ancora per il sessanta per cento dal petrolio mentre qui in Francia e Gran Bretagna l'energia da idrocarburi sfiora appena l'undici per cento
Che in Germania si attesta al quindici per cento si discute molto sulla entità della convenienza del chilowattore
Io Rincine nucleare o da carbone rispetto a quello derivato dal petrolio ma tutti riconoscono che comunque occorre diversificare le fonti energetiche di conseguenza se non si procede con le opzioni del piano energetico per nuove centrali nucleari o a carbone come per lo sviluppo del energie alternative con recuperabili la fattura energetica resterà sempre un ostacolo pesantissimo alla ripresa economica l'alto prezzo dell'energia pesa infatti sui costi delle imprese
Riducendone la competitività internazionale e genera rilevanti spinte inflattive
Ma come uscire da queste strettoie se l'aggiornamento del piano energetico approvato dal Parlamento a fine mille novecentottantacinque non entra in fase operativa turchi in tempi stretti
E per dare una risposta a questo comune ai tanti altri interrogativi che si possono sollevare sul problema energie sia moltiplica questo dibattito cui partecipano per la Democrazia Cristiana il senatore Liberti il senatore U urbani per il gruppo comune sta il senatore De Lazzari per il movimento sociale ed il il senatore il signorino per i radicali partirei da una domanda di stretta attualità il Parlamento ha approvato dire con una maggioranza del Nova il cinque per cento le indicazioni dono piano energetico e cioè l'aggiornamento nuovo piano energetico quando queste indicazioni queste direttive si trasferiscono a livello locale regioni comuni e compagnia bella insorge l'opposizione al per la nei confronti delle nuove centrali in centrale sia nucleari che al che fare che al carbone opposizione che molte volte pure il dissi ma parte promossa dagli stessi partiti che appare che a livello nazionale hanno approvato le direttive del piano energetico come si stia
Da questa contraddizione se ancora vive volessimo risolto questo problema probabilmente avremmo risolto il cinquanta per cento dalla difficoltà di gestione del nostro Paese cioè se le direttive del centro fossero immediatamente recepite forse anche criticamente dalle amministrazioni locali probabilmente noi avremmo un altro sistema ma io credo che la dialettica nel nostro sistema è un fatto positivo d'altra parte certo che gli enti locali che devono insediare le centrale hanno problemi che derivano dal l'impatto diretto che la popolazione esercitano su di loro per cui credo che sia un un fatto assolutamente negativo certo le conseguenze che si sono
Registrate nel nostro Paese sono state di ordine assolutamente negativo perché nell'arco di dieci anni non siamo riusciti a realizzare quella programmazione né
Ci dica che noi c'eravamo io ma vorrei fare alcuni esempi per il senatore Urbani che d'altra parte conosce benissimo lepre nucleari vedi Lombardia viadana Mantova San Benedetto Po poi in Puglia ad Avetrana Carone ci sono dei tempi inattesa rilocalizzazione Cosmai ammontano a quattro addirittura dieci anni altrettanto per il carbone vedi Gioia Tauro per tra le altre cose all'unica l'unico modo di utilizzazione di quello che è stato fatto a Gioia Tauro si riesce a Schio dare questa opposizione a dire si fa alla centrale perché il Paese ne ha bisogno ma intanto devo precisare una cosa non è vero che il Parlamento ha votato per il novantotto per cento Bompiani noi comunisti non l'abbiamo approvato il piano di aggiornamento
Non abbiamo provato per due ragioni primo perché in tre anni di gestione fallimentare il Governo non dalla credibilità di gestire il piano in modo positivo e la seconda cosa perché la seconda ragione perché il piano l'aggiornamento che era stato presentato era largamente negativo
Nell'ottantuno noi abbiamo votato a favore e si è creata una grande maggioranza energetica i risultati non sono stati positivi questo noi questa volta non l'abbiamo voluto coprire il Governo che è il maggiore responsabile se il piano energetico nazionale non si è realizzato tuttavia quattro punti importanti
Sono stati votati insieme e dirò guarito sono essenzialmente la necessità di un governo unico dell'Energia la cui mancanza e la ragione prima di tante incapacità di realizzare impianti
Compresi quei ritardi
Se nell'allora letterario monitor
L'altro punto è la necessità di risolvere i problemi della sicurezza e che l'ambiente con la istituzione delle impianti rischi soprattutto per la sicurezza nucleare e per la questione relativa invece la
Del Sol formazione delle centrali a carbone
Avversata appena cementi dall'ENEL
Che il governo non voleva al Senato si è creata una maggioranza diversa da quella governativa ed è passato su nostra iniziativa e con l'aiuto del presidente della Commissione agricoltura Diana
Questo provvedimento che tuttavia il Governo non vuole approvare leggendo gli articoli e determinante per una sua dinamica una maggioranza del caso mai partiva da una convergenza strumentale tra diciamo mo'e senatori attente agli interessi del mondo agricolo e quello schieramento piuttosto esile che arriva interesse a rendere se vogliamo anche più difficile la localizzazione delle centrali Jabra chiaramente corredata dallo stress da per il futuro male ma da questo punto di vista delle mi scusi prego una quota di la direzione bene io dico per completezza di cronaca il PC non ha approvato il piano il documento formale ma è d'accordo sul centro la e a lei ma il piano economico del governo su hanno dato solo semestrali quattro viene che io vi volevo elencare e che se lei Natalia un un po'era buona per lui no l'ultima ieri tra due no esautorazione ecco l'ultimo le centrali
Era un nucleare e Carbone limitato e controllato in sostanza sei mila megawatt a carbone sei mila megawatt nucleari che son quelli che in pagina regoleremo viene aggirata aggiuntivo rispetto aggiuntivo e sostitutivo per le centrali che devono essere quelli sono i guai domanda perché magari è possibile quantificare le conseguenze della mancata realizzazione del piano energetico dell'ottantuno in termini di inflazione aggiuntiva
Di perdita di capacità competitiva del nostro sistema industriale e direi di mancata creazione di posti di lavoro
Cioè se questa Energia Cosimo Guida produrla livello nazionale tre affiancandoci almeno in parte dal petrolio con tutto quello che ha contribuito lo scatto Paolo voto sempre in crescendo del prezzo del petrolio la riabilitazione del dollaro in termini di inflazione e di mancata creazione di posti di lavoro in tutto questo che cosa porta inventando mi consenta di dire visto che i colleghi hanno voluto sottolineare la posizione
Dei loro partiti in merito a questa problematica e Movimento sociale italiano sia nei confronti del spengo ottantuno sia nei confronti del documento di aggiornamento ha espresso pesanti e vi serve che nascevano fondamentalmente da cosa dall'aver individuato in questo che dovrebbe teoricamente essere un piano le caratteristiche esattamente contrarie
Nel senso che non si è mai configurato come uno strumento di vera e propria programmazione non soltanto nel grande purga under settore tenda inerzia ma soprattutto nel grande settore della politica economica dalla politica industriale
Ora lei mi chiede di quantificare gli effetti di questa mancata attuazione e io lui sottolinea di questa carenza strutturale del piano certo ci possono anche quantificare analizzando le tabelle che lo stesso documento di aggiornamento ci fornisce laddove per esempio evidenzia che la la fattura energetica
La mancata realizzazione del piano incide ancora per oltre il sei per cento sulla prodotto interno lordo a confronto di percentuali notevolmente inferiori di altri paesi industrializzati che ovviamente ne beneficiano sotto il profilo concorrenziale
In termini occupazionali documento parla ma mi pare in modo abbastanza riduttivo di duecento mila unità che avrebbero potuto trovare occupazione laddove ci fossero realizzate determinate cose ma nella sua domanda e Soutine
Fece un discorso ben più grande che è quello di un indotto in senso lato che si Polo lega e la rinuncia che si collega con un anno
Oggi che industriale che oggi dovrebbe puntare proprio attraverso un'attenta disciplina del problema energetico verso settori ad alta innovazione tecnologica ad alta presenza di fantasia di intelligenza di capacità prima più che verso settori che per tanti anni basti pensare ai comparti della chimica della petrolchimica dalla si
Perugia hanno sorbito qualcosa come il settanta per cento delle risorse senza creare di fatto occupazione vocale del nucleare ossigeno i temi della battaglia radicale
Ambiente Nord nucleare
E dive le energie rinnovabili e i tutela appunto dell'ambiente come emergono e come si collocano in queste direttive in questo documento che il Parlamento ha approvato di aggiornamento del piano energetico ma si collocano
Io in Senato sono da solo ha rappresentato un certo tipo di posizioni quindi lì la maggioranza del cento per cento ma io sono abbastanza soddisfatto di come è andato il dibattito in Senato
Non soltanto per questa posizione di minoranza perché la nostra preoccupazione e e quella soprattutto di lottare per una politica energetica innanzitutto tutti i colleghi ti saranno d'accordo che il grosso difetto dell'Italia che non ha saputo realizzare una qualsiasi politica metti né sul nucleare né sul carbone né in altri settori che sono molto importanti
E questo si fa però creando una politica convincente perché in dieci anni i partiti e sono quasi tutti un'anima non sono riuscite a realizzare queste scelte secondo me anche perché la politica del loro sostenevano e sostengono non è convincente diverse
è sbagliata e allora una semplice annotazione quando si parla di ridurre la il la cosiddetta bolletta petrolifera cioè quello che l'Italia paga per importare petrolio secondo me si sbaglia quando si riduce il discorso solo alle centrale elettrica
Perché se vogliamo allora restare i numeri questi riguardano sì e no neanche un quarto del consumo totale di petrolio che si importa mitra in Italia quindi la mia domanda è non soltanto la mia intentato nulla che probabilmente e più importante che il governo i partiti e tutti i privati anche si impegnino per incide sui tre quarti anche questo non esclude che intervenga materia derivarne energetica è una legge che per l'Italia io voglio dire questo e termino che la cosa positiva che io vedo anche in questo dibattito in Senato e che tutti i tutti hanno convenuto tant'è che il governo ha accettato come raccomandazione delle indicazioni in cui si si chiedeva di porre al centro ma non nominalmente come è stato fatto in questi anni ma come impegno preciso il la politica di il risparmio energetico di uso razionale dell'energia in base anche alla massima uno che l'energia costa meno è quella che non si consuma
Il costo del lavoro allora ecco passiamo al Senato è una cosa molto importante insomma riusciamo a quantificare i dati dei cinque ce ne sono tante in giro ad un certo punto a fare un confronto kilowattore di origine nucleare
Da Carbone da petrolio
è una vecchia
Nove che con gli onori oggi dai neolaureati gambe azzardare qualcosa garantendo per Venezia irrazionali di usare il governo ognuno espone grafica non solo io ma le sue parole ma il rappresentante del Partito radicale Aldo con
E intanto con la sua mozione alcuni costi riferiti alle diverse le fonti primarie che sono state e smentite anche in Parlamento contro dello stesso io non voglio contraddire altri contraddette io voglio qui non voglio il richiamare le le singole voci perché sarebbe improprio però ritengo che anche oggi il costo da nucleare sia inferiore a quello da petrolio e grosso modo sullo stesso piano di quello del carbone
E questo è una valutazione ed è una valutazione che abbiamo fatto ieri quando il prezzo del petrolio che era inferiore notevolmente a quello a cui è arrivato invece successivamente e inferiore anche oggi
Con una tendenziale ribasso del costo del petrolio ma con un dollaro che è aumentato rispetto a qualche anno fa
Però il tema centrale della politica energetica non è tanto quello di valutare il costo per prodotto delle fonti prima
Il tema centrale della politica energetica è quello che un paese si dia una programmazione energetica Silvia degli obiettivi
I sabati emergenti a questi obiettivi cioè realizzare una vera politica in Italia questo sforzo lo si è fatto nel settantacinque nel settantasei ma non si è fatto in che modo cercando di far capire alla gente che la ratio che sottendeva al piano energetico nazionale era quello di sviluppare il sistema
Perché il sistema elettrico sviluppare innovazione perché il sistema elettrico sviluppava tecnologia perché il sistema elettrico avrebbe consentito di allargare il consumo elettrico e di diminuire quello di altre fonti
Prova ne sia che il risultato allo stato delle cose quale che noi abbiamo ancora un consumo elettrico dimezzato rispetto alla Francia rispetto all'Inghilterra rispetto alla Germania e questi sono i dati del mille novecentottantacinque quando abbiamo registrato mediamente che il nostro consumo elettrico e nettamente inferiore a quello dei tre Paesi che io ho citato una si può condividere o meno questa ratio che sottendeva al piano energetico
Però credo che era l'unica che dava una capacità di innovazione e nello stesso tempo si immetteva sul mercato quale quello internazionale che apre le porte consentito al nostro Paese di esercitare la sua funzione soprattutto di coprire un certo ruolo
Tutto il resto tutto questo non è stato consentito non solo non è stato possibile ma io viviamo il che no Orban grazie alla Polonia ostative alla nostra opposizione anche devo dire non è stato consentito di realizzare l'impianto nucleare di cui parla zero la linea non è così ma come non è così quel piano prevedeva novanta mi ambiento novanta sessanta centrali nucleari non aveva né Sarkozy parla di sé erano venni licenziare avvisare gli organi ventinove abbia lontano nella dimensionamento allora i marmi cinque no è una cosa il nucleare legami non solo di pensioni ma parliamo di sei centrali ha detto e quello vedeva da quarantadue a sessanta e vogliamo avere le dita di preciso al mille novecentonovanta siamo qualche apertura e si io penso che la ragioni per cui le cose non si sono realizzati indipendentemente dalle loro dimensioni ma in sostanza una politica energetica e non solo la costruzione delle centrali è una sola
Dato che il collega il ieri e la maggioranza di governo
Perché il governo nona ho saputo ho voluto o messa a punto né voluto realizzarla questa è la RAI condanna totale nobile Graham condannano non Laurent Annamaria voglio aggiungere però che questa insufficienza non ha riguardato solo il governo ha riguardato gli enti energetici
E concludo su questo dicendo che la storia quelle centrali che sono state localizzate dimostrerebbe che il primo responsabile se non il solo
Di queste insufficienti questa incapacità di di localizzare le centrali è proprio la politica dell'ENEL il modo con cui lei mentre si rapporta alle e Belisario Lionello leoni marini ora che hanno aggradare di figurine cambiamo con la
Vede il problema è la verità il problema del fallimento calcolati come vedo rendere no no come già adeguato al ruolo no era mio non abbiamo più tempo io mi sono così sforzato in precedenza di denunciare una carenza struttura
Alle del piano sotto il profilo della sua qualificazione come eventuale strumento di programmazione io trovo però singolare a livello politico che proprio dopo un'esperienza ormai decennale si continui a sostenere per esempio come a suo
Muta la grande maggioranza del Parlamento che si debba dar luogo a un forte coordinamento nella politica energetica poi nel momento stesso in cui si propone come noi abbiamo proposto la costituzione di un'agenzia
Che in qualche modo nota intorno dovrebbe limitare l'autonomia funzionale degli enti quanto formano proprio a una politica di coordinamento che passa certamente anche attraverso una revisione Geox gestionale di questi enti ecco allora sia su decolla levata di scudi della maggioranza che evidentemente non solo della maggioranza che teme evidentemente di disturbare in qualche modo il manovratore o di por mano a un vespaio di contraddizioni sì è vero o non è vero che è umano via lombo ray solo se mi fermerei se è vero come è vero che impiega Squat Signorino perché uno dei motivi per cui la politica energetica pallida e che abbiamo assistito anche negli ultimi mesi a veri e propri scontri tra ENEL ENI da una parte il premier viene
Da quell'altro non erano soltanto divergenze sono motivi di fondo che si collegano ai ruoli che vanno in qualche modo unificati e superare profonda meraviglia impedimento al dibattito che si fa e che sì ma ricerca responsabile di uno o dell'altro l'opposizione comunista dice colpa del Governo dell'ENEL eccetera deve dare adesso dice altro nessuno si pone la domanda se questa politica per decenni pallida che per caso sbagliata ma non mi sembra che sia una domanda che dovrebbe cominciare tra nella testa mi facciano esplodere la maggioranza in questo questo tema in argomento una buona applica la politica non era sbagliata perché a c'era stata la grossa in una visione di una programmazione energetica nel nostro Paese
E che successivamente nella fase di attuazione anziché tener fede agli principi chi erano contenuti nel primo piano energetico si è andato via via aggiornando questi principi
Fino al punto di renderne riduttivi firmammo tale in modo tale che c'è stato quindi anche un cambiamento degli obiettivi generali ho detto per il no dovrebbero per la politica sul dobbiamo chiudere
Purtroppo questi sono temi ed argomenti che per i quali non bastano minuti occorrerebbero ore abbiamo soltanto toccato toccato soltanto di sfuggita qualche tema lo applichiamo a alla riflessione di chi ci ascolta con il dovuto Ring cemento tenendo conto che un tema problema che ci tocca da vicino tutti quanti non soltanto per la bolletta della luce ma ripeto per l'inflazione di cui tutti paghiamo le conseguenze per l'occupazione che riguarda i nostri figli eccetera eccetera eccetera una sede
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