Il convegno in corso a Bruxelles "Le cellulle staminali: per la libertà di ricerca in Europa" promosso dai radicali italiani, dal PRT e dalla Lista Bonino. Le iniziative del Parlamento europeo sulla ricerca scientifica

Gianfranco Dell'Alba un Bilancio di questo convegno organizzato dei deputati della lista Bonino al Parlamento europeo sulle cellule staminali alla libertà di ricerca scientifica ignoro ma un bilancio positivo secondo me
Presenze hanno con
Venuti tutti coloro
Non sono eccezione hanno dato vita a un dibattito molto ricco che si è svolto come noi pensavamo e cioè con una
Nata dedicata a un approfondimento scientifico che c'è stato ed è stato molto interessante con l'esperienza e Don't Annika esperienza italiana l'esperienza grave diciamo del Comitato di Bioetica rappresentato dal suo vicepresidente l'esperienza croata l'esperienza direi di nuovo italiana
Di qualcuno che opera già
Praticamente
Sulle cellule staminali sul
L'uomo quindi con di prospettive grandi incognite grandi
Di speranze naturalmente e poi oggi con un dibattito sulle questioni way Tyco filosofiche in una prima parte e politiche pienamente politiche nella seconda
Iniziata già con interventi del senatore belga ma uno che ha proposto una una
Gli operatori della clonazione terapeutica e da Daniele Capezzone che ha fatto un affresco un po'della storia dei radicali dell'impegno dei radicali su questo e poi il confronto dei delle forze politiche ma direi più che altro dell'individui delle di tanti deputati europei di molti gruppi che sono venuti alla nostra tavola rotonda per esprimere lo lo sci convinto a via che dia la maggior libertà possibile la ricerca scientifica in Europa e infine alle conclusioni molto molto pungenti molto molto come senza mai come sempre molto
è molto politiche di Marco Pannella ecco domani il ventisette
Dove l'anniversario di Porta Pia questo convegno assume in un certo senso significato ancora più forte essendosi svolto l'antivigilia la vigilia un chiaro Indirizzo a lasciare libertà di ricerca scientifica licenziati libertà etica di religione per i propri credenti alla alla Chiesa è un inno
No alla vita e alla difesa da la vita vista naturalmente come dal punto di vista di quelle vite di quelle migliaia o milioni
E di vite che oggi in pericolo e che la ricerca scientifica spinta una ricerca scientifica che compia Progress
Sì stavo di Mary come sta già facendo in poco tempo può contribuire a salvare contro un astratto un'astratta difese di una vita che non ci sarà
Contro appunto ipocrisie infingimenti morali che invece ecco non
Peso rispetto al la ai drammi delle ditte che si consumano che potrebbero invece avere tutt'altra destino se solo la ricerca potesse avere più fondi più investì ti potesse non essere lasciata per esempio assolutamente al privato o a quegli stati che lo consentono ma potesse avere un altro forte impulso da parte dell'Europa delle istituzioni dei governi quindi questo è lo spirito col quale abbiamo effettivamente fatto il ponte un po'con la giornata di domani
Nelle quale Pannella tratto la conclusione dicendo che così come in altri campi la religiosità abitanti credenti si esprime
Un essendo necessariamente in linea con i dettami del Vaticano noi in questo convegno abbiamo espresso l'auspicio che il Parlamento e in genere l'Europa non si lasci le aree da una da un una serie di di ieri Ticket sarebbero oltretutto impraticabili lei contro contro l'Aston Oria contro contro la ricerca contro appunto quest'che questa possibilità di creare vita e speriamo che questo convegno possa e la manifestazione anche di domani possono contribuire a un a un risveglio su questo di tante coscienze assopite e a una presa di posizione più coraggiosa di quelle che si stanno delineando del Parlamento europeo non sono mancate prese di posizioni importanti quindi su queste lavoreremo nelle prossime settimane perché ci sarà qui il voto a fine novembre del di tutto su tutta questa materia della commissione che da un anno ci lavora e sarà il momento un po'della verità sicché senza compromessi deve andare in un senso o nell'altro ma in modo netto e chiaro senza compromissioni io che sono sempre il minimo denominatore comune come Marco Pannella voluto di ricordare in chiusura della sua intervento grazie a Gianfranco Dell'Alba