"Uno Stato asociale" presentazione del libro di Tito Boeri (Ed. Laterza), organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito del Festival dell'Unità

Allora
Buonasera a tutti
Sono
Dico Carrara della direzione
Esecutivo provinciale dei Democratici di sinistra
Responsabile l'economia e del lavoro
Questa sera
Siamo qui per discutere insieme con l'autore
E
Due altri ospiti
Di un libro
Si chiama
Uno stato a sociale
E l'autore e Tito Boeri
Economista e credo direttore la Fondazione Debenedetti
E questo libro
Di cui andiamo a parlare sarà discusso
Da
Stefano Fassina che è un economista e lavora attualmente con la Presidenza del Consiglio
E con Raffaele atti della segreteria regionale della CGIL
Il sottotitolo di questo libro
è un sottotitolo importante e difficile allo stesso tempo
Il sottotitolo è perché è fallito i due al fare il pane
E dunque già questo
Un elemento di discussione di perse
Perché come sapete
Sul fallimento del welfare quindi di tutto quel sistema di protezione sociale
Chi ha in qualche modo garantito
Lo Stato democratico in questo Paese
E di tutti coloro che ne facevano parte
Dalla fine sostanzialmente dal secondo conflitto mondiale fino ad oggi
è stato uno dei grandi pilastri che ha consentito anche lo sviluppo del Paese
Allora il tema che ci propone Tito Boeri dentro questo libro e proprio
Questo
Cioè oggi il sistema di welfare sistema di protezione sociale
è ancora valido così come lo è stato
Negli anni passati
O è arrivato il tempo di cominciare invece a rimettervi le mani per cambiare alcuni meccanismi e qui si apre la discussione
Perché
Devo dire il libro di Boeri e anche molto provocatorio da questo punto di vista tutte le tesi che vi sono esposte a cominciare da quelle che dicono per esempio
Che la spesa
Sociale in questo Paese
E troppo
Come dire
Spostata sulla spesa pensionistica già questo elemento tenuti pone dice che questo è uno di quegli elementi che andrebbe rivisto
Nora una domanda che gli farò dopo avere allora forse non è stata sufficiente la riforma Dini
Perché su questo le posizioni politiche e anche del sindacato sono differenti sindacato sostiene che la riforma Dini
Ha già dato
Le linee fondamentali al cambiamento e questo cambiamento produrrà una spesa pensionistica nel tempo che potrà essere sostenuta
Quello che invece Boeri dice che probabilmente questo non è sufficiente bisognerà a rivedere questo sistema di cose
Poi ci sono tutte le altre questioni legate ad altri strumenti importanti del Welfare in questo Paese uno dei quali è stato quello degli ammortizzatori sociali no quando per dirne uno la cassa integrazione
La cassa integrazione può essere oggi uno strumento
Che garantisce in qualche modo coloro i quali vengono emarginati dal lavoro perché in quel momento l'azienda a una congiuntura sfavorevole e quindi si chiede allo Stato di intervenire sostenendo la spesa per i salari quei lavoratori
Ecco anche qui mi pare che le proposte siano da parte di Boeri
In qualche modo in controtendenza lui dice rivediamo questo istituto e cominciamo
Ad adottare dei sistemi come quelli inglesi come quelli nordici che invece vogliono in qualche modo chiudere con la cassa integrazione e propongono invece dei veri e propri sussidi alla disoccupazione che sostituiscano
Che sostituiscano questa che era la cassa integrazione
Ecco però non voglio rubare spazio agli altri ma questo soltanto per dire come credo questo libro ci siano degli elementi discussione seri dicevo provocatori perché scusate per questa sinistra e per la sinistra comunque questi sono argomenti importanti difficile allo stesso tempo
Difficile non perché non si vogliono discutere ma perché le tesi che si confronto non sono tante e diverse probabilmente questo Paese abbiamo una necessità di riformare il welfare ma abbiamo una necessità di garantire i più deboli
E i più deboli non sono soltanto coloro che noi fino a qualche anno fa consideravamo gli emarginati a tutto tondo ma sono per esempio così come li ha sempre visti la sinistra anche
Coloro che appunto andavano in cassa integrazione coloro che
Continuano a lavorare con salari molto bassi
Oggi una delle questioni legate al lavoro e
Non c'è più il capo famiglia dice Boeri nel suo libro cioè non c'è più un sistema impostato sul capo famiglia come era qualche tempo fa dove il reddito del capo famiglia consentiva alla famiglia stessa graffiante
Appunto alla all'UE tardi
Vivere di mantenersi di avere tutta una serie di servizi che accompagnavano il proprio reddito che comunque non è mai stato elevato soprattutto quello di operai impiegati quella che veniva definita la working class della classe lavoratrice e dall'altra parte oggi è vero che non è più così però e qui mi fermo però abbiamo ad esempio quelli che si chiamano i lavori atipici o i lavori part-time
Allora se una famiglia a due lavoratori composta da due persone e ognuna di queste due persone ha un lavoro part-time che ieri ha riconosciuto
Come parta inutile
Che non prende uno stipendio Piero intero ma vuol dire che prende circa metà di quello stipendio
Allora si ripropone il problema cioè due persone che stanno insieme lavorano part-time hanno all'incirca lo stipendio di quello che era una volta il capo famiglia
Questa è un'altra
Elemento che ci dice come ci faccia fatica allora introdurre delle nuove forme di lavoro se queste forme di lavoro non sono adeguatamente retribuite
Allora come avete capito la carne al fuoco di questo libro che potete trovare in libreria
E molta e c'è bisogno di una discussione abbiamo la fortuna di avere l'autore
E io intanto passerei la parola se perciò assieme è d'accordo ora incominciare con Raffaele atti
Per incominciare proprio discutere le tesi importanti di questo tipo
Ma intanto io credo si possa dire che una discussione
Sul libro del professor Boeri è una discussione di particolare interesse
Perché diciamo chiama in causa direttamente come diceva prima Diego
Del diciamo dei problemi di indirizzo delle politiche economiche sociali sulle quali non solo in Italia ma la sinistra in Europa
Diciamo sta discutendo quindi e a segnato una qualche difficoltà raggiungere dei punti di sintesi
Uniformemente accettati
Pur breve perché diciamo libro
Di dimensioni contenute si tratta di un libro molto denso sia per la dimensione dei temi che vengono trattati sia per la numerosità delle sollecitazioni che a volte anche sotto forma di incisi
Siamo col taglio anche diciamo aiutato da un taglio giornalistico del libro vengono vengono proposte quindi
Sollecitazioni che come ricordava Diego possono apparire anche provocazioni
Credo che diciamo vadano evitate nella discussione di questa sera due tentazioni quella di fare il riassunto del libro perché diciamo la presentazione di libri non deve essere sostitutiva della vettura
E anche la tentazione di ribattere diciamo ai punti alle sollecitazioni che possono apparire più provocatorie per quelli che non che non sono d'accordo
C'è una tesi fondamentale attesi fondamentale è quella che il welfare italiano è inefficace perché non persegue gli obiettivi
Di contrasto della povertà e di ridisegno di riduzione delle disuguaglianze che diciamo sono alla base della motivazione morale per cui si raccolgono le tasse e si i contributi per diciamo motivare
La spesa sociale
Perché non persegue come obiettivo fondamentale l'inserimento lavorativo perché gli strumenti che utilizzano intenti sono tesi più indennizzare incentivare la fuoriuscita dalle forze di lavoro che la popolazione che non diciamo non riesce reinserimento attraverso il lavoro
E perché usa una batteria di strumenti tanto articolata da Hume entrare
Da consolidare aumentar le disuguaglianze degli strati sociali che sono interessati questo mi pare diciamo la tesi fondamentale sul piano analitico
E a corollario di questa tesi principale stanno cui altre tesi che definirei secondarie parallele
E cioè che gli effetti distorsivi del welfare italiano siano amplificati o sostenuti da un eccesso di rigidità delle norme che regolano il mercato del lavoro soprattutto da un eccesso di tutela
Del posto di lavoro degli occupati a tempo indeterminato
Da una struttura contrattuale centralizzata che fa perno sui contratti collettivi nazionali di lavoro
Non riesce a riflettere nei differenziali di produttività nei differenziali di disoccupazione che sono particolarmente accentuati nel nostro Paese soprattutto tra il nord e il sud del Paese
Poi nella trasposizione propositiva di questo corpo non litico
Professore delinea un quadro propositivo di azioni di politica economica e sociale
Diciamo volti a mettere in campo quello che diciamo lui e anche diciamo nella letteratura corrente viene definito qual far Tuor Chongwang farà orientato a promuovere l'accesso al lavoro delle persone
Linea che fa perno sulle proposte di politica attive del lavoro sostenute da un Indesit indennità di disoccupazione
Diciamo uniforme da finalizzare all'inserimento quindi da gestire non passivamente ma da finalizzare al reinserimento
Lavorativo
E di diciamo ridurre o informare il sistema degli ammortizzatori sociali attorno a questo istituto
Linea
Collocata in un contesto nel quale viene pollo posta una particolare insistenza
Sull'eliminazione delle pensioni di anzianità sulla limitazione del diritto di reintegro in caso di licenziamento sul superamento di minimi salariali uniformi a carattere
Nazionale
Ho detto prima
Il tema un respiro europeo io voglio dire voglio esplicitare subito
Diciamo un'opinione mentre condivido l'idea
Che diciamo il quella che viene chiamata guai for words debba essere la strategia la che guida un processo di riordino degli ammortizzatori sociali
Perché
Condivido idea di fondo cioè che noi dobbiamo passare da un quel far che ha una natura che ha avuto un impianto prevalentemente risarcitorio a un welfare che abbia invece una
Connotato prevalentemente inclusivo
E che quindi la promozione a un lavoro sia un penso che questo si possa fare
Diciamo senza necessariamente rovesciare il mondo e soprattutto senza punire oltremisura una serie di soggetti sociali specifici
Che secondo me non è necessario investire con la profondità di modifiche
Che sono invece contenute nel quadro propositivo delli
Vorrei allora concentrare su alcuni aspetti
Primo aspetto il problema della caduta dei tassi di partecipazione al lavoro delle persone anziane
Che è tema generale cioè riguarda tutti i Paesi occidentali con poche eccezioni di cui poi proverò a dire solo
C'è stata una tendenza generale non c'è dubbio che questa tendenza diciamo è stata agevolata dagli strumenti che sono stati messi in campo per affrontare le riorganizzazione dei processi produttivi
Non c'è dubbio però altrettanto che diciamo risulta almeno alle prime impatti d'esperienza i tentativi di agire modificando gli strumenti per indurre modifiche in questa tendenza hanno risultato del straordinaria difficoltà
Badate lo stiamo parlando solo del caso italiano noi abbiamo avuto un ricorso massiccio ai prepensionamenti
Sicuramente le ristrutturazioni hanno incrociato un istituto che c'era già e che diciamo faceva parte delle vecchie norme del sistema di pensionamento italiano le pensioni d'anzianità
Sicuramente ha incoraggiato l'uso delle pensioni di anzianità
Ci sono diciamo potenziati strumenti specifici
Che hanno avuto come obiettivo quello di scoraggiare l'accesso la la permanenza sul mercato del lavoro professore in città una parte sicuramente la mobilità la mobilità lunga il modo come si è diciamo sono gestiti gli obiettivi diciamo noi insolubile
Possiamo dire che questo è avvenuto sul sistema di welfare che aveva di suo delle distorsioni clientelari sulle quali forse andrebbe evidenziato una maggior responsabilità della classe politica di governo dei ceti imprenditoriali
Il sindacato ha avuto subito più di quanto sia stato protagonista nell'uso e nella definizione degli strumenti ciò di cui ci si può rimarcare che continua a subire a partire dalla questione dei prepensionamenti che sono diciamo continuamente riproposte dalle aziende ristrutturazione a partire da quelle
Non più pubbliche ma in cui il pubblico esercita ancora una funzione significativa
Siamo a cosa succede tra Poste Telecom
Però dicevo
Il punto quale se vogliamo invertire questa tendenza che è una tendenza varato il sindacato nostro dei pensionati organizzato un bel convegno lavoratori maturi occupazione modelle riguardava in cui diciamo si sono fatte delle verifiche anche a livello internazionale su questo problema che il problema qual è il problema è che le aziende disinibite smettono di investire sulle risorse umane dopo i quarant'anni
Questo è il tema
E io credo che sia illusorio un'azione che guarda solo a depotenziare gli strumenti che hanno accompagnato la fuoriuscita verso la condizione
Di
Diciamo non attività non forze di lavoro delle persone che sono diciamo espulso i processi se invece non si illusorio se contemporaneamente forse prima non si trovano gli strumenti per rimotivare le aziende investire nelle risorse umane
Dopo i quarant'anni oggi il meccanismo interno delle aziende realizzato diciamo con cura in questa nelle ricerche che sono state fatte per questo convegno proprio questo dopo i quaranta si si chiude la vicenda dell'investimento sulle risorse umane non si forma non si aggiorna a quarantacinque si trasmette al lavoratore la sensazione che lui si avvicina verso la fase di uscita della sua e a cinquanta diciamo ci chiude
Allora
Se noi non invertiamo questo dato
Una correzione degli ammortizzatori direi l'insieme delle misure proposte nel libro
Rischiano di produrre un pesante impoverimento che è stato invece evitato da quell'uso improprio anche di molti ammortizzatori
Degli over cinquanta cioè ce l'ho e ci immaginiamo la contestuale realizzazione degli obiettivi indicati dal professor Boeri debbo dire non giudico malvagio
Diciamo discutere di questo
Senza appunto mutare questa propensione delle aziende a liberarsi delle persone oltre i quarantacinque cioè se noi pensiamo che aboliamo le pensioni di anzianità e passiamo subito la soldi ai sessantacinque anni
Che modifichiamo gli ammortizzatori nel senso che esiste solo un'indennità di disoccupazione che però vi occupa decrescente è un décalage quindi diciamo deve rioccupare le persone
Non c'è la tutela del reintegro del licenziamento senza giustificato motivo
C'è diciamo un adeguamento dei salari alla bassa produttività di quel e alla bassa qualificazione di questi lavoratori avranno ma insomma uno si immagina uno scenario di impoverimento progressivo di larga parte degli over cinquanta in tempi significativamente Ratti
Qual è c'è c'è l'alternativa
Ci sono due Paesi nel diciamo nel contesto delle analisi che sono state presentate che hanno resistito meglio di altri
A questo trend
Diciamo non è che hanno impedito hanno resistito meglio solo due pesi significativo nella sua versione Giappone
Sono significativi perché mettono in discussione dei luoghi comuni
Il Giappone perché ha usato fondamentalmente come incentivo la permanenza delle persone anziane cioè ha incentivato le aziende a tenere le persone anziane
Ha incentivato le aziende a investire sulla permanenza delle persone ovvero sessanta lei nel rapporto di lavoro
La Svezia
è interessante per un altro aspetto perché è un Paese che esso io non diciamo non ho approfondito il caso quindi lo pongo come elemento di riflessione tra un Paese che presenta alti tassi di attività anche nell'età elevate con un alto anzi altissimo livello di spesa sociale trentacinque per cento del prodotto lordo smentendo in qualche modo un'idea che l'alto livello della spesa sociale
C'è uno dei fattori che concorrono a ridurre i tassi di attività di occupazione da un luogo comune che non imputo alla professor Guarino ma diciamo che nel dibattito sul rapporto tra spesa sociale occupazione
Abbiamo più volte sentito questa era una prima un primo ordine di riflessioni che volevo diciamo proporre
è ovvio che
Tema fondamentale è invertire innanzitutto i comportamenti delle imprese verso i loro dipendenti che avvicinano i cinquant'anni
Bisogna evitare di rendere più facili i licenziamenti questo mi pare un primo punto e questo mi pare un punto che contrasta in maniera significativa con questa idea di modificare la legislazione che è vero esiste in Italia in pochi altri Paesi pochissimi altri paesi che garantisse la cosiddetta tutela tutela reale
Quindi io giudico l'insistenza su questo punto uno dei punti deboli del libro
Assieme all'altro quello sull'assetto contrattuale del nostro Paese su cui dirò rapidamente c'è un po'di tempo più breve Diego di dirmi quando debbo smettere cosiddetto
Licenziamenti intanto io credo dobbiamo uscire tutti da un'ambiguità nel nostro paese non è difficile licenziare purtroppo sperimentano molte persone ci può licenziare con tempi certi sulla base di ragioni la diciamo industriali ci sono licenziamenti collettivi si può procedere al licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo individualmente
Esiste un tempo lungo dei pronunciamenti della magistratura ma io non sarei portato a interpretare proprio alla luce di questo tempo lungo la diciamo il numero significativo di conciliazioni così come l'interprete Ichino e come mi pare anche il professor Boeri tendo interpretare cioè l'alto livello di conciliazioni come prova che il datore di lavoro ottenne il giudizio e in quanto tale asseconda
La conciliazione
Che è la tesi di Ichino e che il professore fa sua io sono portato a diciamo evidenziare un punto di vista diverso
Che l'evidenza PRA l'evidenza anche sindacale mi suggerisce cioè la pratica sindacali suggerisco essendo che i tempi lunghi del pronunciamento la magistratura sono a svantaggio del lavoratore perché nel frattempo il lavoratore a casa
La conciliazione è la prova che il tempo lungo indice il lavoratore a rinunciare all'esercizio perché anche lavoratore consiglio all'esercito peso ma è diciamo non è una prova ovviamente io penso che bisognerebbe mettere la magistratura nelle condizioni di esprimere giudizi in tempi molto rapidi e che bisognerebbe scavare la magistratura di una parte significativa di contenzioso rafforzando strumenti riconcialiazione di arbitrato
In maniera da ma da questo a tradurlo invece nella diciamo nella caduta del reintegro
Nel caso di licenziamento varate per giusta causa per cioè senza giusta causa o giustificato motivo
Diciamo
Se questo è un primo corpo di argomenti poi magari se c'è modo di tornare sulla questione dei contratti di un altro paio di punti
Allora Raffaele atti dice
Che alcune delle tesi
E il professor Boeri
Possono sicuramente essere discusse
Perché
Lo stato sociale complessivamente inteso in questo Paese ha avuto chi lo ha distorto in qualche modo e alcuni elementi di distorsione per esempio sono venuti dalle imprese le quali imprese annusato
Faceva il caso della cassa integrazione questo strumento
Allora a favore mettendo in crisi dall'altra parte le persone che lavoravano di questo strumento gli garantiva di diciamo così ammortizzare il periodo in cui poi sarebbero andati in pensione questo era uno degli elementi poi le cose che ha detto Raffaele Attila sentite ma io voleva prendere questo spunto e chiede la professor no non sono va bene allora dottor Fassino che comunque
Una delle persone che lavora su questi temi presso la presidenza del consiglio di
Dire quali sono le sue impressioni rispetto a queste questioni che adesso sollevava Raffaele atti e naturalmente insieme alle altre che invece mette insieme il libro di Tito Boeri
Innanzitutto
Voglio farvi un invito a leggere questo libro perché è raro trovare un testo che tratta temi anche complesse in modo così diretto e anche così piacevole alla lettura si legge veramente volentieri
Le semplificazioni non fanno perdere di vista poi lo spessore degli argomenti e delle analisi che nel libero
è contenuta e questo è un merito non non da poco anche al a ha raggiunto per raggiungere uno di quelli uno di quelli che sono gli obiettivi che poi vengono proposti nel libro c'è una maggiori informazioni dei cittadini
Al fine di facilitare dei processi di riforma avere dei momenti di divulgazione che aiutino la comprensione dei problemi è sicuramente un tassello fondamentale sistema democratico per arrivare ad attuare poi dei processi di riforma
Il libro contiene molti molti spunti quindi cercherò solo di consente di concentrarmi
Su quelli che ma a me sembrano i più importanti che alcuni dei quali ora sono stati sono stati richiamati dall'intervento dall'intervento precedente innanzitutto mi pare che l'analisi di fondo contenuta nel libro sia assolutamente condivisibile
E cioè lo Stato sociali che si è venuto a costruendo in Italia nel corso del secondo libro dopoguerra che era sostanzialmente fondato sul sull'impalcatura costruita durante il periodo fascista è uno stato sociale corporativo in cui prevalgono gli elementi di iniquità rispetto a quelli d'equità in cui prevalgono
I particolarismi in cui prevalgono
Diciamo le discrezionalità di dell'amministrazione nell'attribuzione dei diritti è uno stato sociale che come ricordava giustamente prima dell'intervento in qualche modo è stato rafforzato da chi ha svolto funzioni di governo durante la la storia dell'Italia repubblicana però in qualche modo uno stato sociale che ha visto che le forze dell'opposizione e in parte anche le porzioni sindacali assumersi la responsabilità di un pezzo di di di del del processo che si andava che si andava a costituire l'elemento che voglio richiamare che è importante che distingue le lo statuto sociale italiano è che non è stato un impianto tradizionalmente fordista perché non ha beneficiato solo il lavoratore
Dipendente con contratto a tempo indeterminato della grande azienda è stato un sistema che poi alla fine è riuscito ad includere in in misura molto consistente e questo spiega anche poi le difficoltà di dell'innovazione anche anche tutto il mondo del lavoro autonomo
Sia informe e dirette
Ad esempio il sistema pensionistico se è stato generose di sforzo rispetto al mondo del lavoro dipendente lo è stato in misura molto più consistente distorto e iniqua nei confronti e lavoro autonomo nel e e e passò parlando anche di provvedimenti realizzati non decenni fa
Ma anche alla fine degli anni Ottanta coglierla ripromessa pensionistico riguarda i lavoratori autonomi sono stati introdotti delle modifiche che hanno agli Illy aumentato
Il i privilegi di queste categorie quindi una delle ragioni che poi Porta a ad amplificare le difficoltà ad amplificare difficoltà di innovazione sta proprio il suo carattere diffusivo che è stato un un non quel fare che sul paese costruito se raccolto il consenso decidi medie e da questo punto di vista è stata un'operazione di consenso chiaramente notevole quindi la la parte la parte la litigare nella critica alle distorsioni a mio avviso assolutamente condivisibile ed è una parte che sostanzialmente è stata alla base degli interventi di riforma che
Da una parte sono stati tratteggiati all'inizio degli anni Novanta
Hai dalla dalle forze del centrosinistra e in parte questo Paese è uno dei il puntiglio e voglio sollevare e in parte anche e realizzati durante questi quattro anni di di governo e anche diciamo nel periodo precedente diciamo a partire dal novantadue ad oggi a mio avviso un un punto sul quale
Avrei chiesto maggiore attenzioni e libero
Una
Una come dire
Un'attenzione a e processi che sono avvenuti ai passi ai passaggi di riforme che si sono realizzati nel corso di questo di questi ultimi anni perché lo dico molto francamente siamo per già un dibattito in cui credo cerchiamo di una discussione utile per tutti impressione alla alla leggendo arrivando la fine del libro di pressione che che ha uno come me che ha avuto un'esperienza in questi anni di prima dal Tesoro padre senza il Consiglio di osservatore in qualche modo seppur marginalmente
Partecipa partecipante alla al alla definizione di alcuni di alcune delle riforme la realizzate l'impressione che si è avuta e che il libro tenga poco conto di quello che è stato realizzato ovviamente
Molto rimane da fare è un processo che è in atto si tratta di lavorare e alcune delle indicazioni che il libro contiene Paci questo
Vorrà voglio fare due battute alcune delle gambe indicazioni che il libro contiene sia sulla riforma del sistema pensionistico pubblico sia sulla riforma degli ammortizzatori sociali sono indicazioni preziose per portare avanti il processo di riforma
Che è stato iniziato è tuttavia in questi anni in processi stato iniziato
Lì si è messo in moto un cambiamento per rendere quello stato a sociale meno a sociali e possibilmente uno sterrato amico de di chi lavora e di cittadini in generale
Io l'acqua non voglio fare l'Elenco delle misure che sono state introdotte però ad esempio su un punto fondamentale quello della tutela dei cosiddetti lavori atipici
Che appunto è uno dei punti che Palidoro nel libro
Ed è riproposto attraverso la discussione dello schema insider e outsider e cioè i lavoratori che sono protetti all'interno del mondo del lavoro perché hanno un contratto a tempo indeterminato tutte le garanzie che da esso ne conseguono e lavoratori invece precari che sono privi di garanzie andare su questo punto che è un è uno da centrali soprattutto per un governo di centrosinistra e cioè la tutela delle Nuove Tribù del mondo di lavoro che sono poveri sul tema dei diritti sociali
A mio avviso sono stati fatti passi avanti significativi fino al novantacinque questi lavoratori cosiddetti collaboratori coordinati e continuativi non avevano alcuna tutela previdenziale
Nel novantacinque quella di cosiddetta riforma Dini è stata prevista una prima copertura
Nel novantasette con la riforma del governo Prodi questa copertura è stata estesa e progressivamente perché si tratta di far pagare dei contributi al datore di lavoro e al lavoratore progressivamente questa copertura arriverà a portare il il il collaboratore allo stesso livello di copertura del lavoratore autonomo cioè alla fine pagare pagherà con complessivamente con il datore di lavoro
Un'aliquota contributiva del diciannove per cento avrà un accredito del venti per cento Chauvet avrà un bonus di un punto percentuale così come lavora al il lavoratore autonomo
E seppure non pienamente equiparato al lavoratore dipendente di tipo tradizionale pur tuttavia è stato inserito in un sistema un sistema di tutela
Sul piano pensionistico nel novantasette poi a questi lavoratori è stata riconosciuta anche un'indennità alle lavoratrici l'indennità di maternità che fino ad ora sarà stata è anche
Una copertura degli assegni familiari se puri in un in misura ridotta rispetto a quella del lavoratore del lavoro autonomia
Quindi anch'su questo piano un passo avanti si è fatto giustamente libro mette sotto accusa il welfare italiano perché poco attento alla alla povertà a contrastare la povertà
Meno di altri sistemi di quel partito attenta ai bisogni di categorie tra virgolette porte o comunque già protette grazie ai bisogni dei dei soggetti più deboli
O perché privi di copertura pensionistico perché disoccupati o perché privi di privi di di di altri redditi anche acqua alcuni alcune misure sono state sono state realizzate nel nel giro di due anni le pensioni sociali sono stato mentali di centoventi mila lire al mese che è una cifra per carità mi rendo conto non soddisfacente tuttavia è circa il venticinque per cento di aumento rispetto a quello che c'era a alla livello che c'era prima
Sono stati previsti assegni per i nuclei familiari numerosi quelli che hanno almeno tre figli assegni di duecento mila lire al mese per i nuclei familiari con almeno tre figli sono state incrementate le detrazioni per per i figli
E in base e di progressive in base alla alla livello a decrescenti del reddito
è stato introdotto seppure in via sperimentale un istituto importante che diciamo distinguere negativo la cui assenza distingue negativa del nostro Paese rispetto agli altri paesi europei il reddito minimo di inserimento
Che è stato introdotto in via sperimentale degli anni fa su trentanove comuni misti Lido finalizzato a la lotta alla povertà e all'inclusione sociale e sperabilmente anche lavorativa dei soggetti che ne beneficiano
Core con un ottica che è proprio quella che correttamente a mio avviso il libro mette in evidenza del Welfare to work cioè fare in modo che anche queste figure che hanno particolari disagi
Possano trovare nell'intervento pubblico non solo un trasferimento passivo che in qualche modo cristallizza quella posizione di esclusione ma possono trovare il sostegno a una carente a una integrazione o reintegrazione del mondo
Nel mondo del lavoro
Altri provvedimenti sono stati presi penso tutto a tutto il capitolo della previdenza complementare che poi è un tassello decisivo per riuscire anche a
Ai intervenire
Eliminare le distorsioni
Dei problemi che andranno affrontati dei problemi molto seri allora i rimedi di cui parlava prima Stefano Fassina sono importanti cioè quello di cercare di estendere alcune tutele anche a questi lavoratori però mi sono vi è un problema di fondo un problema
Molto importante che bisogna far sì che questa dualismo del mercato del lavoro questo fatto che vi sono alcuni lavoratori con i contratti a tempo determinato e dico e dei lavoratori che invece hanno dei contratti permanenti venga poi progressivamente riassorbito c'è una parte fisiologica di un'occupazione che probabilmente andrà avanti e davvero e dei rapporti di lavoro Brevi però bisogna far sì che la maggioranza dei lavoratori abbiano invece dei contratti
Permanenti dei contratti a tempo indeterminato dei contratti che non siano definiti proprio sulla base dell'instabilità del rapporto di lavoro
Perché questo serve per aumentare la produttività del lavoro serve per motivare se da questo punto di vista vi Bibbia ampia appunto letteratura che molto ha come questo sia sia estremamente importante anche per per questioni di di efficienza e soprattutto bisogna vere ed è dei regimi contrattuale delle forme contrattuali che creino dei posti per i datori di lavoro ce datore di lavoro devono essere posti in una condizione quando licenziano qualcuno debbano pagare qualcosa
Ecco quello che sta succedendo la situazione a metà per lavori italiano
Il fatto di mantenere un un regime di protezione molto forte per le persone che non contratto a tempo indeterminato dall'altro lato di dare molta flessibilità al margine questi nuovi chiudere contrattuale esattamente producendo la situazione opposta a quella che appunto
Ci si riprometteva quella di far pagare di di di di rendere di creare degli ostacoli al datore di lavoro mi licenziare dei i i propri lavoratori quello che sta accadendo è che noi andiamo verso una situazione in cui sempre di costerà sempre di meno
Al datore di lavoro licenziare perché si potrà rifare su questi lavoratori con dei contratti con dei contratti con dei contratti per questo è un esempio tipico di come certe istituzioni che venivano ideati per compiere certe funzioni
Il regime di protezione dell'impiego dovevano essere qualcosa che scoraggiare licenziamento
Oggi come oggi stiano avendo gli effetti perversi è il mantenimento di queste protezioni eccessive per i lavoratori acconto arcano dei contratti permanenti che sta facendo gonfiare a dismisura questa fascia di lavoro temporaneo e che di fatto passi che oggi se le cose dovessero cominciare ad andar male per fortuna siamo in una fase congiunturale positiva ma se le cose dovessero peggiorare nostro paese io credo che noi dovremo prepararci ad una forte ondata di licenziamenti ad una distruzione di posti di lavoro
Molto pianta quella che siamo abituati queste quello peraltro che successe in paesi che si sono mossi prima di noi su questa strada in Spagna
Dopo che è successo questa cosa in due anni dal novantadue novantaquattro in una fase congiunturale difficile si sono ridotti di un milione di unità e posti di di lavoro proprio perché i datori di lavoro ci sono liberati di tutte questi lavoratori con dei contratti a tempo determina io credo che il modo migliore per superare questa situazione sia quella di cercare di ridurre le asimmetrie tra questi nuove figure contrattuali i contratti permanenti contratti a tempo indeterminato
E per farlo nel giudizio bisogna agire proprio su queste tutele eccessive che vengono fornite a chi ha dei contratti a tempo indeterminato non c'è altro modo
Questa è la strada che è stata anche qui intraprese in Spagna e ha mostrato che vi è più conversione di contratti a tempo determinato in contratti permanenti proprio perché i datori di lavoro hanno meno disincentivi a farlo oggi non hanno nessuna era è e basso tasso di conversione dei contratti a tempo determinato i contatti permanenti per perché vi è una tale assimetria di trattamento che datore di lavoro a pochissimi incentivi a offrire dei contratti a tempo indeterminato
Allora se noi pensiamo la tribù dobbiamo pensa quindi che io non non dopo le prenderle Lella la posizione dei giovani che sono attualmente ne contrae piano attualmente dei contratti a tempo determinato
Unicamente ma questi lavoratori questi giovani che hanno dei contratti a tempo determinato diventeranno e degli occupati in età centrale delle delle persone che in futuro avranno saranno soggette ad un rischio di licenziamento molto
Passiamo al problema degli anziani e qui si è parlato molto appunto del del del del del del fatto che vi sono tassi di partecipazione
Per i lavoratori anziani e bassi non solo nel nostro Paese ma anche in altri Paesi questo è sicuramente vero e molto vero quello che diceva che si diceva prima all'inizio sul fatto che tutto ciò è dovuto all'utilizzo di prepensionamenti ed è molto vero che i prepensionamenti sono stati spesso voluti dal dai datori di lavoro dalla Confindustria dai datori di lavoro che le imprese più a più potenti con maggiore potere economico d'altra parte le decisioni in questo da questo punto di vista le decisioni sulla concessione di strumenti che riducevano i costi dei licenziamenti sono delle decisioni prese in modo spesso molto poco democratico nel nostro Paese era il CIPE era il Governo che direttamente prendeva certe riceve sulla base di pressioni di gruppi di potere quindi lobby potenti e spesso non era sindacato direttamente ma erano il datore di lavoro a farli quindi ci sono si sono creati tutti questi meccanismi
Devo dire che quindi quello che successe che si sono creati degli istituti che
Punto permettono di affrontare le situazioni di esubero che siano degli istituti molto selettivi
E che appunto non non coprono la maggioranza dei lavoratori di coprono per quei pochi che ricoprono li coprono portandoli al di fuori del mondo del lavoro io credo che la sfida che si ha di fronte non è quella di è quella di trasformare questi istituti che sono degli che ripeto portano al di fuori accompagnano delle persone fuori dal mercato del lavoro i degli istituti che invece gestiscono del diritto delle delle fasi dieci minuti supero debiti
Dei dei problemi che aziendali favorendo il fatto che queste persone poi possono trovare una reintegrazione del mercato nel mercato del lavoro quindi bisogna creare metà dotarsi di strumenti diversi da quelli attuali sono degli strumenti che promuovano quale
Della
Invece quello che successe noto paese che appunto abbiamo avuto sempre degli strumenti selettivi prepensionamenti ammortizzatori sociali che hanno una durata molto lunga e che poi sfociano quasi inevitabilmente ne prepensionamenti
E non invece degli ammortizzatori delle delle il degli degli schemi di protezione sociale che appunto potessero accoglierà una più vasta platea di persone che vanno contro il rischio di rimanere licenziati che poi si proponesse la dire integrare queste persone nel mercato del lavoro questa è la sfida che sta di fronte oggi a tutti e sta di fronte anche al sindacato
Io che voglio voglio dire una cosa perché so che poi si vuole parlare della contrattazione quindi mi sembra una cosa chi paventa
Io credo che il sindacato oggi sia un po'vittima di questa situazione di questo e del fatto che si sono introdotti nel nostro Paese degli strumenti così selettivi
Come dicevo prima c'è stato chi ha voluto fare degli interventi a doppi degli interventi selettivi e fronteggiare delle crisi aziendali con degli strumenti molto generosi che per forza di cosa non potevano essere dati a tutti i
è stato spesso il patronato voler fare queste cose
Questo però ha fatto sì che oggi il sindacato
Si trovi di fronte ad una situazione in cui per forza di cose sono stati introdotti degli strumenti di gestione degli esuberi il e denti
Gli diedi appunto per ridurre i costi della disoccupazione che non solo che sono per forza di cosa si ritiri che coinvolgono soltanto un ristretto gruppo di lavoratori
E questo ristretto gruppo di lavoratori per forza di cose oggi vuole tutelare queste sue protezioni questa sua situazione di privilegi relativi rispetto ai nuovi lavoratori alle nuove persone che vengono assunte sotto questi contratti però oggi gli iscritti al sindacato sono principalmente tra questi
Lavoratori che sono oggi protetti ed è normale quasi fisiologico che il sindacato non posso che fare gli interessi dei propri iscritti
Io credo che la sfida oggi che sta di fronte al sindacato è una sfida di cui ne parlavamo recentemente in un convegno che la Fondazione Debenedetti organizzato a a Napoli e padre o quella di cercare progressivamente dia estendere la propria rappresentanza di questi nuovi lavoratori questi nuovi lavora questi nuovi lavori estendere le rappresentanze anche tra i disoccupati perché questo permetterà poi anche a sindacati di adottare delle strategie Diversi fin quando il sindacato rimane
Un sindacato unicamente di lavoratori tra l'altro sempre più anziani perché c'è un processo di invecchiamento
Inattualità del sindacato rischierà quasi inevitabilmente di appunto prendere sempre la posizione di questi lavoratori che difendono strenuamente dei privilegi che rischiano di diventare poi sempre più a anacronistici insomma qui è sempre più difficili da tale da mantenere da mantenere da mantenere da mantenere in piedi per cui c'è un proprio un po'un problema di trasformazione anche del delle degli iscritti al sindacato
Che credo bisogna cercare di favorire e credo una possibilità
Sì bisogna studiarsi parla prima dell'esempio scandinavo e quello di avere un sindacato quel gioco un ruolo più importante più attivo nella gestione sussidi di disoccupazione
Avere un sindacato che come nei Paesi scandinavi permette una gestione più efficiente rissosi disoccupazione potrebbe essere un modo per favorire anche il sindacato nella nel mantenere più iscritti tra per esempio i disoccupati i lavoratori che hanno una posizione del mercato del lavoro più più più fragile
Bene
Mi fa molto piacere che sia stato lo stesso Boeri apporre alcune questioni cruciali
E alcune questioni che sentirle nominare così ci fanno anche un po'ma dico ci fanno perché
Per noi
Abbiamo rappresentato continuiamo a rappresentare gli interessi
Comunque dei lavoratori delle classi che la sinistra
Ha rappresentato io non direi protetta rappresentato che sono state le classi più deboli ecco quando si sentono queste argomentazioni
C'è no ci sarebbe il Dinoi almeno in me anche uno spirito qua invece di immediata risposta può invece pacatamente si cerca di ragionare sulle case
E di capire che vero primo che da una parte
I sistemi di produzione stanno cambiando c'è questo nuovo elemento che viene trovato che la tecnologia che sta cambiando il lavoro e la vita di molti
Però dall'altra parte la questione
E giusto che questo elemento che si chiama tecnologia e che tende a cambiare il rapporto di lavoro tra datore di lavoro e lavoratore puoi incida anche totalmente sulla scelta di optare per alcuni di qui per le molte ma Tormo ammortizzatori sociali
Perché vedete questa è una questione complicata
Qui stiamo parlando ad esempio di possibilità di lavorare a casa dietro il PC
Quindi la persona che per esempio e riprendo quest'ultimo punto della rappresentatività
Una persona chiesta case lavora sul computer e manda i suoi dati ad un'azienda
In che modo può essere rappresentata un sindacato primo ma secondo ha dei diritti oppure no
Cioè qualsiasi cosa che gli viene chiesta deve essere queste sono questioni che poi l'altra cosa che mi ha molto colpito sia dal libro che dalle cose che adesso diceva Boeri viene
Questa questione del
E home intatta l'occupazione perché si sono stimolate nuove forme di occupazione siamo diventati più flessibili
Il governo ha contribuito a determinare maggiori forme di flessibilità
E allora tutto questo fa in modo che vengono assunti
Vengano assunte più persone soprattutto giovani attraverso degli strumenti nuovi avete sentito parlare del lavoro interinale in questa città ci sono ormai quattro agenzie di lavoro interinale no
Quindi ci si iscrive si viene chiamati si va sul posto di lavoro e si ricopre il lavoro per quattro cinque mesi un anno a seconda del tempo pieno
Ecco
Questi elementi
Tendono a sono questi gli elementi che incentivano
Come dire di più il mercato del lavoro nel senso che soprattutto i giovani potendone beneficiare vanno a lavorare di più allora gli ottocento settanta mila nuove assunzioni sono frutto di questo elemento
Perché se vado indietro nel tempo trovo che dal novantotto a oggi sommando le seicento mila e questo ottocentosettanta mila probabilmente abbiamo superato quel tetto che Berlusconi promise e poi non fu mai gravi mantenere del milione di posti di lavoro
Però sono lavori che come si diceva prima non certo turnover un certo ricambio si va poi non si sa quanto si può restare si riesce allora io pongo una questione la popolare Raffaele atti che è anche una questione che per noi è sempre stato importante una questione che va sotto il nome di qualità della vita cioè riprende una cosa anche iniziale
Chi lavora part-time o chi lavora non sapendo quali sono le proprie scadenze
Come può essere incentivato ad una ricerca di lavoro continuo
In questo Paese non c'è mai stata da parte delle imprese una sufficiente offerta di lavoro per poter diciamo così incentivare questo elemento della flessibilità mentre in altri Paesi
Paesi scandinavi ma anche la Germania stessa l'offerta di lavoro quindi numeri di posti di lavoro messi a disposizione è sempre stata molto superiore il divario Nord Sud di cui ci parlava il bel libro di Valli descrisse la piena anni settanta è ancora lì
C'è questo divario di offerta di lavoro c'è ancora tutto siamo nel due mila e questo divario è stato colmato solo parzialmente
Allora voglio dire è chiaro che se in questi anni si fossero creati i maggiori offerti di lavoro forse oggi avremmo meno necessità di rendere tutto d'un colpo più flessibile il mercato del lavoro e di chiedere ai lavoratori che sono chiare un lavoro a tempo indeterminato di rinunciare perché questa poi e la cosa che mai sui giornali no
Cioè i lavoratori che lavorano a tempo indeterminato rinuncino a qualcosa del loro perché in questo modo si possono aprire più possibilità ai giovani qua coloro che comunque devono intranet questo ovviamente fa rizzare le orecchie
E questi che come sapete hanno dei salari tutt'altro che straordinari noi abbiamo il contratto dei metalmeccanici in alcune grandi imprese di questa zona che parte da un milione tra un milione e quattro allora quando si chiede qualche cosa
Da persone che partono da un livello di salario così basso è logico che la risposta dall'altra parte non poteva essere ma perché noi cioè mi metto anche e quindi le cose anche per noi di sinistra sono abbastanza complicate da questo punto di vista facciamo fatica a tenere insieme il nuovo il non nuovo se ci chiedono
Se ci chiedono dico perché io mi sento di questa parte di rinunciare dopo che bene o male dopo il patto sociale del novantaquattro anzi del novantatré luglio novantatré
Se c'è stato qualcuno in questo Paese che ha consentito paesi di entrare in Europa probabilmente allora
Su molte cose capisco perché le stimolazioni di Boeri sono
Come direbbe la cosa giusta
Però dall'altra parte facciamo i conti con
Un sistema Italia che non è certo il sistema Germania è un sistema debole è un sistema che dal punto di vista industriale deve ancora raggiungere delle capacità produttive nelle capacità anche tecnologiche che oggi fanno la differenza e dunque è un paese di allora
E vengo alla questione che mi ha stimolato moltissimo Boeri secondo Raffaele atti come queste cose possono essere tenute insieme e dall'altra parte è vero che queste rigidità
Consentono ai datori di lavoro di usare di più
Il lavoro flessibile un lavoro a più basso costo e a minori diritti per così dire anche se oggi come ricordava prima Fassina c'è un tentativo di tutela e mi dispiace che per esempio la legge sui lavori atipici non sia stato approvato in forma organica fino ad ora
Sarebbe interessante in cui il centrosinistra
Accesso uno sforzo anche in Parlamento e riuscisse a portarla fino in fondo perché mi pare che il grado di copertura attuale dei versamenti previdenziali sia abbastanza basso e dunque c'è sicuramente la necessità di enorme Raffaele
Cioè le erbe
Provare a immaginare un mercato del lavoro in cui ci sono anche le imprese che diciamo sviluppano i posti di lavoro non solo in funzione
Diciamo
Della Petit verità del lavoro ma anche e soprattutto in funzione degli obiettivi produttivi che debbono perseguire cioè io ho l'impressione che in tutta la discussione sull'occupazione quando la si prende da un lato delle flessibilità del mercato del lavoro delle rigidità si finisca per perdere di vista che la leva fondamentale chi allarga lo stock di posti di lavoro disponibili
è la qualità della base di produzione di merci e di servizi di un Paese io temo
Che finiamo per perdere di vista questo
Le politiche dell'Unione Europea hanno molto diciamo assecondato questa visione diciamo del mercato del lavoro
Io vorrei ricordare che l'elemento di debolezza con cui noi ci misuriamo e quello sottolineato ripetutamente spesso da Marcello De Cecco
Cioè che il nostro Paese sta regredendo nella divisione internazionale del lavoro che stiamo perdendo quote di mercato nelle fasce alte
Delle produzioni
E che io leggo diciamo intemperanze della Confindustria anche come una difficoltà a stare dentro il nuovo quadro di compatibilità
Diciamo determinato dall'unione monetaria
Diciamo la difficoltà a
Una mancanza di volontà a perseguire l'unica via rugbistica elevare in maniera significativa come del resto era contenuto tra gli obiettivi dell'accordo del novantatré che erano non solo il Governo la politica dei redditi ma anche diciamo lo sviluppo della competizione delle imprese anche attraverso il raggiungimento di obiettivi in termini di quantità di
Prodotto lordo investito in ricerca innovazione sviluppo su cui siamo dice su cui non abbiamo spostato nulla
Allora
Questo tema lo evoco perché noi bisogna che facciamo uno sforzo di diciamo sì
Di di provare a mettere a fuoco qual è il tipo di lavoro che noi pensiamo di offrire alle persone alle quali vogliamo chiedere di partecipare di più un mercato del lavoro
Io penso che noi dobbiamo immaginare un lavoro qualitativamente migliore dal punto di vista la qualità
Da un punto di vista diciamo anche della
Del contenuto professionale e delle condizioni nelle quali dal punto di vista delle tutele e dei diritti uno uno strano
Come funziona la flessibilità in una situazione nella quale gli imprenditori hanno fatto non cose straordinarie ma un po'di più di quello che han fatto nel resto d'Italia cioè in un sistema produttivo che già oggi ha un tasso di attività garantisce ha permesso un tasso di attività e un tasso di occupazione superiore alla media nazionale di sette otto punti come la regione Emilia Romagna
La lettura che Gilberto Serravalle quindi io declino le responsabilità
Diciamo in sede a Parma che diciamo responsabile anche dell'Osservatorio sul mercato del lavoro della Regione Emilia Romagna quindi che cura responsabile il comitato scientifico dell'Osservatorio
Ci descrive un mercato del lavoro nel quale la flessibilità al margine come la definisce professione
Viene è stata usata per elevare i livelli di efficienza delle imprese nella fase di aggiustamento
E nella fase di espansione
Diventa un lungo periodo di prova successivo che crea un mercato del lavoro in cui i lavoratori costruiscono una specie di carriera esterna
Alle imprese ovviamente qui pesa il fatto della peculiarità della nostra struttura produttiva pesa il fatto di una dinamica diciamo dell'economia distrettuale che però un modello diciamo che trova qualche riferimento non solo nella nella regione Emilia Romagna
Nella fase di ciclo in cui si espande si assume a tempo indeterminato cioè queste persone diventano sempre più tardi
Quello che variare il periodo
Tanto che noi ci stiamo ponendo ci stiamo interrogando come sindacato se a questa carriera esterna non dobbiamo cominciare a diciamo rafforzarla
Lavorando molto sul problema della riconoscibilità delle competenze acquisite nei percorsi professionale dei lavoratori
Come uno degli strumenti di sostegno alla
La vita alla qualità del lavoro
Dalla nostra esperienza diciamo non pare che il tema della tutela forte sia il tema fondamentale verso la dico diciamo senza l'obiettivo del comizio
E allora torno all'altro punto qual è
Diciamo
Quali sono gli ostacoli a perseguire con più determinazione
L'obiettivo che adesso l'Unione europea comincia a perseguire di stabilizzare il lavoro perché dopo molta enfasi sulla sulla flessibilità adesso l'Unione europea si pone il problema della stabilizzazione
E
Di diciamo significativa riduzione dei divari di occupazione che ancora persistono
Diciamo tralascio il ragionamento sulla contrattazione per ragioni di tempo sono faremo magari in privato dopo prendo qualcosa
Perché mi interessa invece sottolineare due aspetti il primo aspetto e che l'Unione europea a arretrato da obiettivi che aveva annunciato non europea si era dato l'obiettivo
I governi di sinistra l'Unione europea hanno vinto le elezioni promettendo di rivedere
Ridando un significato agli aspetti diciamo della dimensione sociale dell'Europa di rivedere non i parametri di Maastricht ma il senso dell'unificazione europea
Halloween To con quel messaggio e se lo sono significativamente rimangiato
Il professore città il caso la Fontaine nel libro
E lo cita secondo me
Affrontando una parte che è parziale del problema
Del problema la fonte
La Fontaine perde la sua battaglia perché esso non è vero viene meno l'impegno che con lui aveva preso di sostenere con determinazione la precondizione per fare politiche sociali in Europa
Che è quello di mettersi al riparo dalle manovre speculative dei capitali e
Dalla dumping fiscale sul capitale questo in un'intervista che apparsa su un quotidiano spagnolo El Pais in maggio
Lafontaine è stato su questo punto molto chiaro dice c'era un patto
Se da un certo punto ha deciso il suo orientamento di isolamento dei francesi su questo punto è stato decisivo
Sotto la pressione di Blair e di Clinton io credo che bisogna ripartire di lì bisogna ripartire dallo spirito con cui Romano Prodi proponeva l'interrogativo su come usare le Riserve per promuovere grandi campagne di investimento sui due versanti
Delle grandi reti e della del sostegno alla new economy
Cioè bisogna partire immaginando di poter potenziare nella dimensione europea e poi nello specifico italiano da un lato di riguadagnare margini di politica economica che l'Unione europea
Che l'unione monetaria ridotto e che la globalizzazione rischia di annullare margini di manovra delle politiche perché la sinistra non può rinunciare alle politiche per fare questo la politica la sinistra le sinistre hanno bisogno non di produrre
Un'operazione di divide et impera
Ma ha bisogno di fare il contrario di conquistare il consenso anche dei soggetti di cui vuole trasformare la condizione
Io penso che la gradualità delle pensioni di anzianità così come congegnata nella foto della riforma sia utile posso discutere cinquantasette anni se li discuto nel sistema generale
Ma essendo che nel due mila otto quindi dopodomani andiamo a regime perché tocchiamo quel punto che il punto di intersezione tra il requisito per accedere alla pensione d'anzianità e
Il la soglia minima della pensione
Col nuovo sistema ed essendo che con l'estensione del contributivo pro-rata
Si mette sotto controllo la dinamica della la si risolve il problema la famosa gobba gobba tanto più la si risolve se la dinamica del PIL in questi in questi anni è più alta del due per cento su cui erano fatte le prime stime che davano la gobba
Io difendere quella precisione poi si può ragionare se il cinquantasette anni ma in quel modo
Cioè ci sono i cinquantasette che si elevano come base dell'età flessibile allora son d'accordo che possa essere elevato anche il requisito per le pensioni di anzianità
Diciamo Cobra che sta ma è una gradualità che a me pare possa essere difesa ma a prescindere da questo aspetto io penso che la questione cruciale per la sinistra sia che i voti si contano ma non sono tutti uguali
Cioè il problema di rappresentanza sociale
Che attiene anche al fatto che noi ci siamo per dar voce a quelli lì e il giorno in cui non riusciamo a dar voce loro abbiamo già fallito una parte della ragione per la quale siamo qui
Poi per questo io vivo con un'esperienza
Diciamo che è stata traumatica
Ma esaltante l'esperienza della riforma del novantacinque
Perché e credo che sia una grande sottovalutazione di cosa significa tornare chiede alle persone che avevano traguardato loro vita anche solo di allungare la permanenza al lavoro di due anni di tre anni come è stato per centinaia di migliaia di persone
Quindi sul piano prettamente politico io pongo diciamo questo problema dopodiché discutiamo gli obiettivi
Facciamo rispondere subito e poi nel
From molto importante che si parli di Europa parlando dei sistemi di protezione sociale quindi vorrei un po'raccogliere l'invito
A parlare d'Europa d'altra parte anche prima quando parlavamo di uno dei fallimenti del Welfare
Partivamo da un da così da un da un messaggio dato a livello europeo cioè a livello europeo si è detto bisogna cercare di far sì che fra chi è in età lavorativa dice una partecipazione maggiore al mondo del lavoro unitaria non possiamo continuare ad avere che una su due persone tra i quindici sessantaquattro anni lavorano ci poniamo l'obiettivo quello che è l'obiettivo sottoscritto anche dal nostro governo di portare questo rapporto a sette a otto insomma avere più persone che lavorano su quelle che sono in età lavorativa e quindi dobbiamo adottare delle politiche che siano adeguate al raggiungimento di questo obiettivo perché e l'unico modo con cui ne possiamo pronta Arci con gli sviluppi demografici con tutti i fenomeni che stavano bene
Ma l'Europa ci ci crea anche molte altre pressioni molte altre spinte che vanno anche al di là delle dichiarazioni formali dei governi e di questi vertici di capi di governo
Una di queste pressioni né della pressione molto forte ed è una pressione crescente
è una pressione competitiva sui sistemi di Guelfa
Io sono d'accordo sicuramente la Fontaine in quelle sue preoccupazioni raccoglieva un problema evidenti che c'è
E a livello europeo e cioè il fatto che il fatto nell'ambito del dell'unione monetaria con dei capitali che si possono muovere liberamente tra Paesi perché non c'è più nessun rischio di cambio
Si possono creare delle situazioni in cui ci sono delle competizioni tra Paesi nel garantire dei regimi più favorevoli agli investitori e quindi che cominciano così a ridurre la tasse e quelle forme di imposizione che vengono percepite da tutti come provvedere appunto delle forme di tassazione che rendono meno conveniente
Lo spostamento del del capitale tra tra tra Paesi e questo sicuramente è uno dei fattori che crea oggi maggiori pressioni competitive sullo smantellamento dei sistemi di Welfare appunto cerca crea delle per i siti delle delle delle forti pressioni sul mantenimento di
Forti forme di Cassazione
Se questa è la situazione in cui non ci troviamo
è evidente che voglio dire
Noi abbiamo quindi delle pressioni molto forti anche nel nostro Paese e siano delle pressioni per anche qui ridurre la tassazione ridurre le aliquote contributive e quindi ridurre diciamo alle parti di chi tiene il finanziamento di qualsiasi sistema di welfare
Il problema è che noi abbiamo queste forme di pressioni competitive pur avendo un sistema di welfare che costa meno di altri paesi
Europee il ce ne abbiamo un system una spesa sociale in rapporto al prodotto interno lordo inferiore per esempio a Paesi come la Francia e come la Germania
Quindi l'integrazione in Europa con l'attuale sistema di welfare a mio giudizio sta diventando una specie di gioco al massacro perché abbiamo pressioni molto forti per ridurre un sistema di protezione sociale che già adesso e largamente insufficiente
E credo che questa preoccupazione stia stia venga vissuta da dai cittadini italiani o credo che bisognerebbe molto riflettere
Sul su alcuni sondaggi d'opinione che vengono fatti sempre più a livello europeo e anche a livelli italiane che ci mostrano che l'Italia è il Paese per antonomasia più europeista quello che si è battuto di più
Per l'ingresso per per l'avanzamento del processo di integrazione europea
Che ha sostenuto entusiasticamente lo sforzo di ingresso nell'Unione monetaria c'è stato una caduta di entusiasmo rispetto al progetto di europeo verticale abbiamo avuto un per la perfetta tra dieci e quindici punti percentuali delle persone che si dichiarano
Fiduciosa nel processo di integrazione europea non solo nell'Europeo all'euro in parte si può spiegare col fatto con le sorti di questa moneta così fragile così debole eccetera ma dice poco importa una sfiducia ecco
Nel rispetto all'integrazione all'integrazione europea
Se uno guarda più a fondo il perché di questa sfiducia guarda chi sono gli sfiduciati ci si rende conto che ha un profilo molto marcato sono i disoccupati sono i giovani sono i lavoratori temporanei sono le persone che vivono al Sud che tutto sommato si sentono sempre meno protette di fatto l'Europa
Pone di fatto spinge ad uno smantellamento di quei sistemi di protezione che in passato avevano avuto e al contempo non c'è la capacità di fornire altri strumenti di dare dell'opportunità queste persone quindi si trovano
In grossa difficoltà l'unico modo per rispondere a queste pressioni competitive che l'integrazione europea la maggiore competizione a livello europeo sta ponendo sul finanziamento ai sistemi di welfare e quello di molte martedì renderli chiede più funzionanti di renderli più efficienti
In in ci sono paesi europei che hanno dei sistemi di welfare più efficienti del nostro e tipi differenti Paesi scandinavi possono anche mantenere di stelle che sono più costosi ma perché le persone percepiscono questi sistemi di Welfare
Come dei sistemi che tutto sommato sono utili a loro sono delle assicurazioni che uno si compra che servono a proteggere di fronte a dei rischi che uno cui uno va incontro che sono a rischio di perdere il posto di lavoro
Che sono efficienti nel redistribuire che perché che impediscono che vi siano forme di emarginazione sociale io credo che la gente posso capire se queste funzioni vengano svolte insomma
Per la gente Prete ha paura degli immigrati in Italia perché pensano che gli immigrati credo un problema di ordine pubblico e io credo che in Italia ci sarebbe una disponibilità a pagare per avere del regime di protezione di ultima istanza delle forme di assistenza sociale
Che siano accessibili anche
Agli immigrati alle famiglie degli immigrati che si insedia nel nostro Paese e che impediscano che queste persone che arrivano otto Paesi
Quando non riescono a trovare un posto di lavoro finiscono in condizioni di marginalità di povertà estrema e poi vengano assorbiti da attività criminali io credo che la gente capirebbe che pagare un sistema di quel tipo
Serve per impedire che l'immigrazione diventi un problema di ordine pubblico per esempio
Quindi un sistema che funzionasse
Potrebbe resistere a queste pressioni competitive le pressioni saranno sempre più forti finché il nostro sistema funzionerà male il nostro sistema purtroppo funziona male funziona male perché è un sistema troppo selettivo da troppo a troppo pochi
I prepensionamenti l'accompagnare una persona che perde il posto di lavoro che si trova in un'azienda che nicchia degli esuberi fuori dal mercato del lavoro è uno strumento troppo costoso che può essere dato troppe poche persone
L'unico modo per
Ammodernare questi s'e e quindi viene percepito da chi sacche comunque di questi strumenti non potrà fruire il e che deve comunque pagare per questo strumento come una tassa nessuno la vuole pagare quindici vuole uscire da questo sistema di qui le pressioni sul nostro guai
Quindi non è un caso che sia e puta raccontava prima Stefano Fassina degli sforzi compiuti da questo governo ne sono convinto perché so che le persone che stanno facendo che si sforzano convinti sono le le conosco molte di queste persone le conosco anche personalmente so che sono personalmente convinti della giustezza di alcune riforme del welfare di ridisegno per esempio il disegno delle reddito di inserimento dell'assistenza sociale il disegno di creare un sistema di ammortizzatori sociali cabina copertura
Universale che sia che sia uniforme quattro Trattamento
Se no spero che ci sia molta gente che ci penso che è convinto di questo pensiamo anche lo stesso
Se vi ricordate al rapporto della Commissione Onofri detta Commissione che si è stata insediata dal governo Prodi proprio all'inizio dell'esperienza di piede dell'ultima legislatura e che era uscita con le raccomandazioni molto precise
Però tutte questi messaggi qui tutti questi tentativi siano dei tentativi che hanno avuto dei risultati molto parziali perché si arenano di fronte ad un ostacolo di fondo che è quello della carenza di risorse
La riforma degli ammortizzatori sociali non riesce a partire proprio per un problema di questo tipo il reddito minimo di inserimento in otto introdotto come uno schema sperimentale
In realtà la sperimentazione è stata fatta credo piuttosto male e oggi si trova ci si trova grossa difficoltà se si volesse estenderlo non si è potuto fare bene la sperimentazione oggi non si hanno le risorse per ampliarlo
Ecco quindi bisogna sicuramente siamo costretti ad agire su questo problema su questi due fare in modo
Coordinato tra i diversi terreni
E siccome oggi noto sistema è così sbilanciato rispetto alle pensioni le pensieri che sono chiamate a svolgere tutte queste funzioni improprie tra cui quella di ammortizzatore sociale noi non possiamo che intervenire anche sulle pensioni mentre interveniamo sugli altri aspetti
L'unico modo per riformare per redistribuire per concepire un sistema di welfare
Migliore di quello attuale e quello di operare sui diversi terreni di creare delle risorse maggiori dove oggi appunto se si oggi
La stragrande maggioranza delle risorse vengano spesi sulle pensioni ne dobbiamo intervenire sulle pensioni mentre noi interveniamo su gli altri terreni in questo rende l'operazione particolarmente difficile non sto dicendo che era un compito facile ma
Appunto per questo noi dobbiamo intervenire su tutti su tutti questi terreni mi trattengo ancora dall'intervenire sul nodo delle pensioni perché magari ci torniamo più tardi a meno che siamo troppo stanchi tutte queste cose Stefano Fassina
No se tutte queste cose sarebbe troppo complicato per condivido molti dei delle osservazioni che sono state fatte mi ha bisogno abbiamo tralasciato
Una parte del discorso che è molto importante e che poi è uno dei problemi principali quando andiamo a parlare di tassi di partecipazione e di tassi di occupazione e cioè uno dei limiti più rilevanti del nostro sistema di Welfare è stata la nonostante la nostra sto la struttura familistica diversi sistema è stata la carenza di politiche a sostegno delle attività familiari
Anche per questo non solo ma anche per questo lì
La carenza principali dei tassi di attività italiani riguarda le donne
Tassi di attività femminili italiani sono tre
I più bassi in Europa di di molti dei punti più bassi rispetto ad altri Paesi come la Germania la Francia per non parlare dei dei paesi nordici una delle ragioni fondamentali per le quali sì
Si spacci sono mobilitate risorse e si è se cercassi e porta davanti quella qui parziali interventi di riforma del welfare è stato proprio per riuscire a sostenere le attività della famiglia in modo da consentire alla donna la per la possibilità di partecipare al mercato del lavoro
Io credo che su questo sono stati conseguiti risultati importanti e incivile la tendenza negli ultimi mesi anche nell'ultimo anno di tassi di attività femminili in qualche modo riconosce questo
Questa discontinuità
Anche per la straordinaria qualificazioni che in media le giovani donne hanno rispetto alla media degli altri lavoratori
Io c'ho un punto voglio insistere che poi è a mio avviso anche alla base
Di alcuni limiti che si sono avuti nel processo riformatore fitti sin qui compiuto ho detto prima nella nel precedente intervento della carenza principale che a mio avviso riguarda
I funzionamento del sistema politico
E la e anche a e gli anni proprio di di crisi della politica in cui le forze sociali sindacati datori di lavoro sono spariti chiamati a svolgere dei delle funzioni di supplente della politica e quindi con una condizione difficile per potere poi gli esteri anche quelli che
Sopportavano i costi di determinate riforme
Ma la
Uno dei limiti a mio avviso il centrosinistra ha avuto nel prospettare questo processo di riforma
è che in alcuni momenti e in alcuni passaggi delicati questo processo di riforma è stato presentato in qualche modo in una versione punitiva nei confronti di alcune categorie decisive per non solo per il successo del processo di riforma ma anche per
Per il consenso al al centrosinistra io credo che avremmo dovuto fare tutti uno sforzo invece a evidenziare i vantaggi che appaia complessivi come sistema si sarebbero avuti a portare avanti a portare avanti determinate
Determinate realtà di riforma invece prevalsa una una impostazione più
Di contrapposizioni dei giovani contro gli anziani dei lavoratori appunto inseriti e degli altrimenti di quelli Esterni mentre un discorso che di altro tipo avrebbe messo in evidenza come anche quelle misure ad esempio l'intervento sul pensionamento di anzianità anche nel breve periodo o viste singolarmente possono produrre effetti negativi su un determinato lavoratore che ha delle aspettative
Sa guardare in un discorso più ampio di incremento poi complessivo della crescita economica del di ricadute positive sui livelli salariali sul di ricadute positive sulla qualità del lavoro anche i dischi anche interventi che isolati da un contesto risultano negativi possono assumere
Un significato
Un significato completamente completamente diverso
Da questo punto di vista mi pare che si passa si possa recuperare in in alcuni versi si è recuperato
Anche il tema spinoso delle pensioni quasi si ha cercato di affrontarlo da un lato attraverso il potenziamento preliminare del sistema pensionistico complementare dall'altro attraverso il tema degli ammortizzatori sociali che è veramente come dice Boeri nel libro la madre di tutte le riforme perché a mio avviso
Solo nel momento in cui non riusciamo a coprire con strumenti propri quelle funzioni improprie che sentire oggi sono state assolte alle pensioni di anzianità troveremo il il
Il consenso comunque inizieremo il dissenso per portare avanti per portare avanti quelle riforme infine una battuta rispetto a questo a questi spunti molto interessanti sull'Europa
Nella nel nel dibattito corrente ripetutamente ci vengono proposti come strumenti di come competitività la riduzione della pressione fiscale
E la è la flessibilità del lavoro sia salariale sia flessibilità appunto occulti occupazionale la possibilità di licenziare di licenziare i commi difficoltà
A mio avviso è importante proprio per per spezzare quel circuito vizioso di concorrenza di basso che si panni paesi europei e che in qualche modo si sta tentando di arginare da una parte col con a Lisbona con con il piano di della cosiddetta società dell'informazione dall'altra con un minimo di armonizzazione fiscale alla Fidel il pacchetto Monti Coppa che per come sta europeo riuscite a produrre un qualche tassello di di qualche elemento di limitazioni ma la la la questione fondamentale capire non solo l'Italia ma l'Europa
Che posto vuole occupare nella divisione internazionale del lavoro perché questa questo vorticosi circolo vizioso di concorrenza al ribasso si spezza nel momento in cui la sia tra i capitali non solo e non tanto perché siano le tasse più basse del mondo i lavoratori più flessibili il mondo ma perché sia un contesto di lavoro
Di lavoratori qualificati che hanno una un elevato livello di scolarizzazione e quindi possono sfruttare al meglio le potenzialità insite nel nuovo modello tecnologico perché si hanno sistemi infrastrutturali che consentono una grande efficienza pur produttiva delle imprese
Sì costruiscono degli elementi di contesto che rendono i conti i e che rendono i Paesi europei attraenti per quel tipo di produzioni che poi hanno meno bisogno di
Flessibilità e più bisogno di qualità della forza lavoro e a questo punto anche la riproposizione su scala in diciamo su conforme completamente diverse di umori di un modello di civiltà molto avanzato sul piano sociale riesce ad essere proponibile
Perché le il capitale viene attratto in in questi nuovi in quanto qui trova più che altrove delle delle risorse conoscitive delle risorse di competenza che sono poi La sette strategico nel nel in un mondo che ha avviato appunto verso sentieri innovazione sempre più avanzata questo a mio avviso è è l'elemento decisivo per se non è chiaro
Questo punto d'arrivo
Anche interventi importanti che possono essere realizzati sul piano della riduzione delle imposte dall'impresa sul piano della flessibilità rischiano di essere soltanto dei palliativi chiede che ci permettono di sopravvivere ancora un po'che sostanzialmente vanno a sostituire quelle svaluta azioni competitive che eravamo abituati a fare ogni
Ogni cinque sei anni in Italia per recuperare i nostri di differenziale di competitività ma che però non vanno a toccare la radice quelli che sono i problemi veri
Anche il tema della flessibilità salariale della e della limitazione del dell'ambito di applicazione del contratto nazionale di lavoro per recuperare una parte del sommerso e Mezzogiorno a mio avviso
Essa è un
è una misura che
Anche qua può avere soltanto un respiro di carattere contingente in Oriente
Se non intervengono altri elementi che riqualificano quei contesti che riqualificano la pubblica amministrazione che poi è un è un tassello decisivo per definire la complicità di un Paese anche questi interventi di di cui
Qui pure abbiamo discusso che di cui c'è bisogno
Rischiano di parodie di essere poi a quel punto assolutamente sterili quindi a mio avviso nel momento in cui discutiamo di questi temi deve essere esplicito a noi a qual è l'obiettivo di fondo stiamo puntando perché se no anche ricette che possono essere molto valide
Rischiano poi di non non produrrà alcun risultato
Mentre con questa nota
Stefano Fassina perdere interessante
Che ripropone un po'tutte le questioni che sono state trattate all'interno del libro di Boeri ricordo in vendita la libreria e che come avete capito uno spunto interessante stimolante anche provocanti
Per chi sta a sinistra per
A rivedere o di discutere o comunque discutere tutte queste questioni del welfare io vi saluto e ringrazio Tito Boeri Stefano Fassina Raffaele atti buonanotte a tutti grazie