"Carlo Rosselli e Antonio Gramsci nella storia d'Italia e del movimento operaio italiano. Le nostre radici, il nostro futuro" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Regionale dell'Unità (presso il Palazzetto dello Sport, Spazio dibattiti, via Enrico Fermi)

Una sera si sente sì
Questa sera la l'incontro
Che occupa lo spazio dibattiti
Dedicata quest'argomento Carlo Rosselli
E Antonio Gramsci nella storia d'Italia e del movimento operaio italiano
Le nostre radici il nostro futuro
Ne discutono
Giorgio Spini
Storico Insigne
Non credo vi siano bisogno di parole per presentarlo
E il professor Silvio Pons che il direttore
Dell'istituto Ganci
Non sarà presente perché non poi non ce l'ha fatta venire
Mario Pirani che come sapete è uno dei vicedirettore di repubblica
Io nel come dire nella nell'introdurre questo
Dibattito vorrei partire
Da un fatto
Quando alcuni mesi orsono
Nella
Ricorrenza della morte di Gramsci
Una delegazione dei DS
Guidata dal presidente della direzione da Valdo Spini
Si recò a rendere omaggio alla tomba
Ci fu il solito commentatore
Genuinamente liberale naturalmente
Che sul maggiore quotidiano italiano
Parlo di Pellegrini fuori dal tempo
Ora Puna
Un giudizio
Che mi colpì molto
Perché se consideriamo i Democratici di sinistra
Come esclusivamente il partito del post comunismo
Forse la critica si poteva anche capire
Visto che il comunismo italiano la mai vive solo nelle allucinazioni del Cavalier Berlusconi
Ma essa a dire la verità mi apparve del tutto
Fuori luogo
Se si considerano invece i Democratici di sinistra
Come il partito diciamo del multiforme Isma'della sinistra italiana
Sia esso di provenienza comunista socialista laica ed anche Cristiano socia
A Torino
Partito dei Democratici di sinistra
Hanno compiuto un passo significativo
A Torino sia scelto Carlo Rosselli
Vuol dire che improvvisamente i DS
Sono diventati tutti socialisti liberali
Questo non credo che certo si possa dire
Ma compiendo quella scelta
Che devo dire mai nemmeno così come riferimento esclusivo il vecchio Partito socialista italiano aveva fatto si è dato penso una risposta al tormentone sull'identità del partito
Che ci ha travagliato per mesi facendo capire se non altro
Che
Non siamo
Come dire
Più alcune cose anche se non siamo ancora tutto quello che vorremmo essere
Un dato
Eccetto Rosselli
è stato
Riscoperto
E ciò significa qualcosa di più non solo sul piano storico ma su quello politico
Anche se ancora in maniera non organica
In maniera un po'titubante
Senza spingere troppo
Affondo
Ma cento la sinistra mi sembra avrà un futuro Home diavolo abbia un futuro da protagonista se sarà socialista liberale
Socialista quindi non direi solo democratica di sinistra che può essere anche come dire una definizione un po'indistinta
Attenta alla libertà le libertà la giustizia sociale al federalismo ecco eccetera eccetera su questa strada quindi si tratta di marciare sul piano dei comportamenti
Sia come partito organizzato sia come il profilo di gruppi dirigenti sia come linea strategica sia come contenuti programmatici ma in fondo mi sembra anche
Che il Progetto due mila il documento il Progetto due mila anche esso presenterà al Congresso
E già un'espressione
Di questo
Oggi Rosselli sicuramente va di moda vive una stagione
Di grande interesse
Mai è andato così di moda io spero che non sia solo una volta mi auguro non sia solo un amo
Gramsci oggi va meno di moda
Ma credo sia giunto il momento
Di rileggere come dire Gramsci in maniera oggettiva
Fuori cioè da quelli accomuna menti del suo pensiero che è stato che talvolta dobbiamo riconoscerlo
Il tutto oggettività
Sono stati fatti nel passato per giustificare talune scelte legate ad alcune stagioni che la vita del Partito Comunista Italiano
Gramsci e Rosselli a mio avviso sono i maggiori pensatori della sinistra italiana del Novecento
E dura all'ottica comunista
L'altro da quella socialista si sono posti a ben vedere io sto in questi sintetizzo molto sono posta per vedere la stessa domanda
Perché la sinistra italiana
Il movimento operaio sono risultati perdenti
E mentre la risposta di Rosselli è stata una risposta compiuta
Quella che Gramsci affida ai quaderni
Non appare compiuta
Se leggiamo in maniera diacronica i quaderni e le lettere
Si vede come il pensiero di Gramsci si tormenta
Sulla questione della democrazia
Non dimentichiamoci che la fine propulsiva della i volumi della Rivoluzione d'ottobre
Prima di Berlinguer era stato Gramsci a rilevarlo così pure peraltro un'altra grande socialista un po'diversa l'aveva già rilevato come Rosa Luxemburg
Si tormenta sulla questione della democrazia vale a dire sulla questione che Rosselli
Fuori dallo schema marxista
Pone al centro del ruolo del socialismo e che il rivoluzionario Gramsci affronta una volta appurato che la rivoluzione non si è riusciti a fare
Io credo
Che Gramsci abbia ancora molto da dire alla sinistra italiana
E che Gramsci e Rosselli siano senza contraddizione dentro la nostra cultura
Nell'opera di costruzione di una moderna forza socialista degli anni due mila
Tutto ciò però
Non serve ad una discussione accademica diciamo così tra professori
Solo culturale non è una questione di pensiero politico
Ma di politica
Di quella politica che serve per governare il paese di inventare un futuro serve
Perché vi sia una sinistra che sappia fare
Il proprio mestiere lo sappia fare bene
Insomma tutto ciò serve per rispondere all'interrogativo quale sinistra
Voglio dire che il problema dell'identità e culturale e politico nel contempo e non si risolve certo con le citazioni di documenti
Ma con valori di riferimento che divengano poi gli atti politici
Comportamenti concreti punti programmatici
Mi dispiace che questa sera manchi tra nuovi tiranni perché in questo ambito proprio Pirani
Nel luglio del mille novecentonovantasei
Aveva invitato i DS
Rivolgendosi a D'Alema a dare spazio
Alla tradizione del Partito d'Azione
E avrei voluto domandare se era sempre della stessa idea
In quell'invito
Che io avevo particolarmente apprezzato
Vidi soprattutto l'invito a pensare in grande
A disincagliare diciamo in qualche modo la sinistra
Da una sfera politica mediocre di cui magari finiva anche per accontentarsi
Il dibattito di questa sera serve quindi a da andare fuori
Affondo insomma a confrontarci
Al contempo sul problema delle radici che sul problema della prospettiva che abbiamo davanti credo questo sia il senso ma che i che ha pensato mettere insieme una serata in una occasione così importante ben riuscite a quale questo Festival
Regionale dei Democratici di sinistra
La questa era l'intenzione invitandoci a parlare di questo
Non so
Allora più giusti
Entrambe
Consapevole
Scommesso
Sì sì
Va beh la mamma mi mis mi fecero vicino allora bene stia in piedi per vedere no
Dunque
Non so se vi ricordate che lo scrittore fascista
Curzio su
Più tardi ribattezzato così Curzio Malaparte
Racconta che subito dopo la marcia su Roma
Ebbe uno scambio di idee importante
Colpitore pure fascista Ardengo Soffici
In un caffè di Firenze caffè moderno e glielo rendessi condensare libero firmato da Succher tra ma un'ampia parte di Soffici
Uscito nel ventitré col titolo L'Europa vivente e poi diffuso in un altro libro
L'Italia barbara uscito nel mille novecentoventisei
I due rami d'accordo nella dare al fascismo
Vittorioso nella pratica
Una espressione adeguata nella teoria occorreva infatti secondo loro cito Parodi su internet
Chiarire dimostrare lo stato di superiorità dell'Italia Barbara rispetto all'Europa civile
E per conseguenza anche del fascismo
Nostro fenomeno autoctono rispetto al socialismo
Si era infatti secondo questi signori
Cito a un gigantesco duello tra lo spirito critico di natura occidentale nordica
Opposto a quello dogmatico di natura orientale e meridionale
Ovvero tra la civiltà anglosassone
Protestante e puritana oggi dominatrice e quella latina cattolica oggi schermi soffocato
Italia Barbara era l'antitesi dell'Europa del liberalismo che la democrazia dell'umanitarismo del pacifismo del socialismo
In questo era accerto il consenso di Benito Mussolini
Cito ancora
L'iniziatore della rivoluzione italiana
Rivoluzione antimoderna cioè anti europea
Naturalmente non voglio dire che Rosselli abbia scritto Socialismo liberale per risponderà Italia barbara distrutte anche se lo conosceva sicuramente non foss'altro che appartenevano tutti a questa cultura toscana in cui siamo anche noi stasera
Però tutto il pensiero e l'azione di Rosselli sono avanti tutto una insurrezione contro l'Italia barbara
E per la resurrezione
Di un'Italia civile
E civile appunto perché moderna europea intensamente pervasa da quelle forze che altri liberalismo democratico umanitarismo pacifismo socialismo in cui l'Italia Barbara era la negazione
Con una franca accettazione di quelle scaturigini che su carta la sua ignoranza chiamava anglosassoni e che più esattamente ci riportano alle due le due rivoluzioni inglesi
Del Seicento all'occhio alla rivoluzione americana e a Jefferson
Vogliamo per favore ricordare quello che in Italia spesso ci si è scordati che la dichiarazione americana
Aveva inizialmente nel suo testo l'affermazione che tutti gli Uomini sono creati liberi e uguali hanno uguale diritto alla vita alla libertà inizialmente c'era scritto alla proprietà
Ma poi fu cancellato
E fu sostituita con la formulato alla ricerca della felicità
Perché non era necessaria la proprietà privata
Questo è la dichiarazione allegata l'Italia barbara
Sapete bene da elucubrazione di intellettuali come su creste come Soffici divenne subito una realtà concreta
Seguito alla consegna Mussolini del governo dell'Italia da parte del re nella patria di Cesare Beccaria le esecuzioni capitali e la tortura del bastone tornarono spettacoli quotidiani solo come sotto l'Austria in cucina
La sola differenza era che nell'Antico Regime
Pena di morte e torture si davano con procedure legali per fatti considerate delittuosi e sotto Mussolini si mandava a morte si torturarlo assenza al processo
Solo per l'esercizio dei diritti più elementari
E più cresceva la barbarie più alzava il coro di osanna dell'Imam di civiltà dell'Avanti modernità ricordate vero il Selvaggio di Mino Maccari uomo salvato Papini
Strappa esiste il famoso Niccolò Machiavelli di Prezzolini del mille novecentoventisette
Anti Europa di Carabelli eccetera eccetera
E su tutti
L'amava dall'alto delle idee dell'idealismo assoluto Manifesto degli intellettuali fascisti qui Giovanni Gentile
Carlo Rosselli fu avanti tutto nel pensiero e nell'azione l'avversario fino in fondo senza esitazioni e senza compromessi dell'Italia ma
E con lui lo furono
Suo fratello Nello Rosselli il suo professore Gaetano Salvemini suoi compagni di lotta di avventure come Ferruccio Parri Ernesto Rossi Riccardo Bauer e tutti gli altri poi di Giustizia e Libertà
Cominciarono subito dopo l'assassinio di Matteotti
Col primo giornale clandestino dell'antifascismo non mollare
Cui fascisti fiorentini risposero
Con gli assassini di Pilati di console Benciolini delle altre vittime della notte di sangue del televoto
Continuarono con l'organizzazione della fuga di Turati dall'Italia nel mille novecentoventinove e con la sfida lanciata a regime da Rosselli e Parri al processo di Savona adesso successivo
Poi la nuova clamorosa sfida della fuga aveva l'impari i Rosselli Lussu e Nitti e immediatamente dopo la fondazione del movimento di Giustizia e Libertà con la sequela dolorose gloriosa
Nei processi
Ai suoi militanti
E delle imprese avventurose come il volo su Milano Bassanesi e dolci nel mille novecentotrenta ci fu non con una sorta di progressione nello slancio verso l'avvenire il no veramente impressionante parallelo una marcia inversa dell'Italia Barbara dalle leggi fascistissime con cui vennero Sukur cavato ogni libertà politica e civile alla camicia di forza del corporativismo imposto dalla classe lavoratrice all'inquadramento totalitaria relatore dell'ONU
Al concordato col Papa del mille novecentoventinove
Poniamo
Tuttavia la grandezza storica di Rosselli
La sua sconcertante attualità di oggi
Parlo solo nel suo inflessibile antifascismo
Stava soprattutto nel momento costruttivo del suo pensiero
Cominciare da almeno
Arrivato passa
Tale nuova
Fa nell'opera fondamentale il verbale
Che non a caso
Alessandro Bergamo
Internazionale
Facciamolo
La fascismo così
Quel binomio Giustizia e Libertà apparve una novità sconcertante allora
Quasi potrebbe dire una stravaganza
A più di uno degli antifascisti autorevoli e illustri
Ricordate la chiusura opposta lì da Claudio Treves
A mente più lucida il cuore più generoso dall'emigrazione antifascista
Ricordate
Anche anni dopo
Il sorridente revisione del grande filosofo come Benedetto Croce per quello che egli chiama l'ircocervo del liberalsocialismo
E non parliamo delle insolvenze vere e proprie lanciata da Palmiro Togliatti conto Rosselli perché direi che appartengo alla cromata deteriore dello stalinismo Italia
Ma appunto perché tanto innovatore rispetto al tempo in cui comparve l'opera di Rosselli a pagine che sembro mirate ai problemi nostri attuali ascoltate
A tutti appaiono chiari i pericoli dell'elefantiasi burocratica dell'invadenza statale
Della dittatura dell'incompetenza dello schiacciamento di ogni autonomia e libertà individuali del venir meno dello stimolo dei dirigenti e negli esecutori
Sembra che parli del nostro tempo
E sembra di Urbino tracciare direttive per l'ora presente quando afferma
Occorre concepire il socialismo non come il risultato di imposizione di una minoranza illuminata ma come il risultato di persuasione attraverso una lunga catena le esperienze positive e continua
Non avete troppa fede nelle leggi
Si possono fare tutto in legge che si vogliono ma assenso non sanzionano uno stato di fatto in via di affermazione e non riposano già sul costume si risolvono troppo spesso
Incoronati infruttuoso
Occorre avere più fede nelle proprie forze lavorare sperimentare lottare senza pregiudiziali e programmi troppo rigidi solo conservando sì fedeli alla alcune direttive fondamentali
Ciò che in ultima analisi veramente importante
è il processo di elevazione della massa e la riforma dei rapporti sociali in base a un principio di giustizia che si armonizzi col rispetto che la libertà dei singoli e dei
E non è questo proprio questo ciò che la sinistra italiana di oggi ha bisogno urgente di proclamare alto e forte uscendo dalle troppe timidezze le troppe incertezze di linguaggio terranno afflitta in questi ultimi tempi
E lo stesso direi della lapidaria attesi decima dello scritto di Rosselli i miei conti con Marx
Il socialismo non si decreta dall'altro Massi costruisce tutti i giorni dal basso
Nelle coscienze nei sindacati nella cultura
Sì costruisce
Tutti i giorni dal basso nelle coscienza ecco
La democrazia di sinistra in questi ultimi anni ha sicuramente governato molto bene
E giustamente chiederà agli elettori un voto di approvazione
Del suo governo ma
Ha davvero costruito tutti i giorni dal basso nelle coscienze
Si ha l'impressione che la parola coscienza
Non sia molto di volta e la nostra Italia di oggi
Neanche la parola socialismo avuto molta circolazione forse perché non è più molto chiaro a noi stessi possa tale parola significhi oggi anno due mila
E ascoltiamo di nuovo Rosselli
Il socialismo non è la socializzazione
Ne il proletariato al potere e neppure la materiale eguaglianza
Il socialismo colto nel suo aspetto essenziale è l'attuazione progressiva dell'idea di libertà e di giustizia fra di loro idea innata
Che giace più o meno sepolta dalle incrostazioni dei secoli al fondo di ogni essere umano sforzo progressivo
Di assicurare a tutti gli umani una eventuale possibilità di vivere la vita che solo ai degna di questo nome
Sottraendoli alla schiavitù della materia e dei materiali visioni che a oggi ancora domina il maggior numero
Possibilità di svolgere liberamente la loro personalità di una continua lotta per il perfezionamento contro gli istinti primitivi e bestiale
E contro le corruzioni di una civiltà troppo trenta del demonio del successo e del denaro
Le corruzioni io una civiltà troppo preda del demonio del successo e del denaro
E non è questo il problema che oggi
Anche anche nella ricca Americans proprio per direi in America quanto il Paese ha così avanzata
Ma sentiamo ancora rosse lì in una delle tesi dei miei conti col marxismo
Il socialismo è in primo luogo rivoluzione morale e in secondo luogo trasformazione materiale
La replica marxista in realtà inesistente che dialettica ve n'è una sola senza aggettivi letti i capi sottratti di Cristo di tanti
Non è che l'etica fondata sull'uomo economico
La religione mascherata del cinismo e del materialismo proprietario non è che un capitalismo disegno contro
E ancora
Io non esita a dichiarare che la rivoluzione socialista sarà tale in ultima analisi solo quando la trasformazione dell'organizzazione sociale si accompagnerà la rivoluzione morale
Cioè alla conquista perpetuamente rinnovando tesi di un'umanità qualitativamente migliore più giusta più spirito va compare comprando a questo punto io potrei fare anzi forse dovrei tacere
Lasciare parlare voi
Perché diciamo la stessa non siete convinti anche voi che questo è il linguaggio che oggi vi attendete da uno a sinistra degna di questo nome
E non sono queste
Le grandi idee guida di cui noi abbiamo bisogno per batterci contro l'Italia barbara di oggi
Contro le urla barbarica della Padania
Con cui Bossi rinnega il Risorgimento loro la di Forza Italia con cui il cavalier Berlusconi vuol convincere dagli che agli italiani in porta un solo le partite di calcio
Le urla di Storace e dei nostalgici di Alleanza Nazionale vedove inconsolabili della cavalleria fascista
Ma per non lasciare a metà la rievocazione storica
Ricordiamo almeno come del mille novecentotrentatré Rosselli individuò subito
Le conseguenze apocalittiche dell'ascesa di Hitler al potere e scrisse quell'articolo veramente profetico fa impressione a rileggerlo oggi la guerra ritorna
Poi arrivò nel trentacinque la guerra di Etiopia e Rosselli e Giustizia e Libertà non condivisero le illusioni del socialismo ufficiale sull'efficacia delle sanzioni decretate dalla Società delle Nazioni ma in alternativa tentarono di far leva sulle condizioni create dalla guerra alle masse popolari per promuoverne la citazione a cominciare da Torino operaia
Il regime fascista fu avvertita da tempo da un traditore purtroppo abilissimo
E stroncò la mossa di Giustizia e Libertà con circa duecento arresti soprattutto a Torino
Fra gli altri allora che invitare un fondo finire in galera
Ma Rosselli non si sgomento e l'anno dopo nel trentasei partito per la guerra di Spagna allatta esterno colonnari volontari antifascisti italiani
E non solo fu il primo a partire quando ancora dai fronti popolari come quello francese si parlava di si facevano solo grandi profferte di solidarietà e magari offerte di medicinali
Ma con la consueta eccezionale lucidità politica volle che la colonna di Giustizia e Libertà intervenisse non sul fronte di di Madrid dove andarono poi le brigate internazionali
Ma sul fronte dalla Catalogna libertaria e autonomista per indicare chiaramente
Un'opzione regionalista anti centralista anche per la futura Italia del dopo fascisti
Ricordate moto Rosselli vero oggi in Spagna domani in Italia
La radio Barcellona
E quando anche l'intervento comunista si attua in proporzioni imponenti con le Brigate internazionali
L'indomabile rivoluzionario toscano Pancho agli sogno di una unità delle forze antifasciste che si forgia Saccà auto nella guerra di Spagna e si trasferisse senza indugio in Italia
Anche stavolta Mussolini farò il colpo
Lo fece assassinare Carlo e Nello Rosselli abbaglia ozio norme in Francia nel giugno mille novecentotrentasette
Ma è davvero superfluo ricordare che la storia non Fini con quel delitto
Le idee di Rosselli è il simbolo stesso di giustizia e libertà a spalla fiammeggiante con il motto insorgere risorgere
Vissero nella Resistenza e in una delle sue più combattive formazioni armate fino al crollo definitivo
Della barbarie fascista
Siamo a Pistoia
Non posso dimenticare che proprio sull'Appennino pistoiese si coprirono di gloria le formazioni partigiane intitolata Rosselli al comando il Pippo ma ricordo Ceschi
Siamo a cinquanta anni dalla Resistenza ma oggi l'Italia come presidente Ciampi che allora erano dei giovani che risposero all'appello del socialismo liberale di rosse
Siamo in un'Europa che sta diventando sempre più una in questa Europa è comparso
Comparso giovedì scorso l'avrete visto certamente sui giornali
Il manifesto della nuova sinistra
Manifesto che è stato pubblicato giovedì scorso e firmata dal laburista Blair che l'Inghilterra
Dai socialdemocratici Schroeder e Goran
Terzo capi di governo rispettivamente della Germania della Svezia ed ha vinto Coco per Ruanda
è un documento eccezionalmente lucido e vigoroso
Una finestra spalancata sull'avvenire
Se lo leggete con un minimo di attenzione qui salta agli occhi che ha un classico politico del socialismo liberale alla maniera di Rosselli
Direi di più
Direi che oggi nell'America spessa
C'è il Tirreno ce lo scontro
Fra un conservatorismo repubblicano quello di Bush
è un centro sinistra quello di Gore in cui è palese la componente socialista liberale
In America la parola socialismo si sa è tabù da quando si è identificata col nemico politico dell'Unione Sovietica
Però
Vorrà pur dire qualcosa
Che Bush per colpire il suo apporto avversario Goya lo accusa appunto di promuovere la lotta di classe no tradito assistenzialisti
Sì Mussolini poté a suo tempo far morire Rosselli ma le idee di Rosselli Socialismo liberale di Rosselli la fiamma di luminosa grandezza morale di Rosselli sono oggi più file di prima
Noi siamo usciti
Da non molto
Dal tunnel quarantennale della guerra fredda
Durante quel quarantennio i due termini Giustizia e Libertà
Hanno potuto apparire contrapposti di qua interno del capitalismo americano di là il perno del comunismo sovietico
Oggi la partita politica a scala mondiale
Tra chi si aggrappa ancora al passato della guerra fredda
E chi vuole risolutamente voltare pagina e porsi al di là delle contrapposizioni del passato
Più chiara che altrove tanto per cambiare la contrapposizione in America
Da una parte chi vuole esaltare il retaggio militaresca e patriottarda o della guerra fredda e l'altra che vuole guardare verso nuovi orizzonti di elevazione sociale e di quel multiculturalismo i cui è simbolo la candidatura di un ebreo alla vicepresidenza degli Stati Uniti
Qui in Italia sembra facciamo di tutto per figurare come il fanalino di coda
Il metà di globalizzazione mondiale
In giorni in cui alle Nazioni Unite i capi di Stato di tutti i Paesi si stanno incontrando per trovare i modi
Di una lotta a scala planetaria contro la fame le malattie l'ignoranza sofferenze umane noi abbiamo una galleria i personaggi di segno diametralmente opposto
Abbiamo il cavalier Berlusconi vero che urla Forza Italia come se davvero l'avvenire forse l'Italia
Abbiamo Bossi che lo vuole anche vitale ama vuole la Padania vero
E Fini che ci dà la ricetta di Alleanza Nazionale
Come panacea dei mali del nostro tempo e non parliamo neanche del comico irresistibile del professor Buttiglione
Elabora
Una filosofia della destra cattolica peraltro per garantirci un radioso avvenire
In qualsiasi Paese civile
Personaggi così grotteschi
Sarebbero da mandare a tener compagnia ai naziskin seguaci di le Pen
Ma in Italia ecco che giornali e televisioni si sbraccia ma assicurarci che son gente che dobbiamo prendere sul serio anzi personaggi che vinceranno le prossime elezioni
Addirittura
Dobbiamo svegliarci compagne e compagni e fare fronte con fermezza a questa nuova barbarie
Dobbiamo trovare le vie del superamento dei fronti che ieri cimitero contrapposti della guerra fredda
Ricordiamo Rosselli quando incitava socialisti democratici e repubblicani ad archiviare le tessere e a sentire sicuri nella lotta per un'Italia libera democratica protesa verso un avvenire di ascesa sociale
Anche noi oggi abbiamo un gran bisogno di archiviare definitivamente le vecchie tessere
Essere del PC tessere del PSI teste del PRC è anche un certo numero di tessere Ricci
E tutti insieme portarci coraggiosamente al di là delle vecchie barricate
Ma appunto tutti insieme dobbiamo costruire una nuova casa nella chiarezza ideologica e programmatica non basta governare bene e saggiamente come si è fatto finora
Ancora meno serve avere ancora paura i residui del passato paura di apparire troppo avanzati magari troppo Wahishi vero paura della parola stessa socialismo paura di fare coraggiosamente i nostri conti con tutta la nostra storia la storia di quelli di noi che furono nel partito di Togliatti e la storia di quelli Dinoi che furono
Del partito socialista la storia di quelli che furono con la Malfa e avanti così
Ma conti col passato che non siano sogni di rimettere indietro le lancette dell'orologio ma ci proiettino verso l'avvenire non dobbiamo avere paura riguardare House sopra il famoso solo dell'avvenire
E l'avvenire ormai è chiaro per questa celebrazione almeno non può non essere Socialismo liberale lotta di emancipazione termica additati da Rosselli
Della conquistava perpetuamente rinnova altresì di un'umanità qualitativamente migliore più giusta più spirituale
Sì ci è permesso se c'è promessi in questo prospettive potremmo se ci porremo in questa prospettiva potremo affrontare serenamente lotte difficili persino momenti momentanee sconfitte potremmo
Superare le incertezze non potremo mai dubitare
Che la vittoria finale nell'ultimo periodo su scala oggi europea domani mondiale planetaria
Non resti alle viali congiunti della giustizia della libertà
Grazie
Lo fa
Grazie
Ma mi voglio ricollegare subito a una
Tesi che è stata presentata molto lucidamente da Giorgio Spini
Oggi sono all'opera forse molto significative molto attive nel nostro Paese che altrove
Che sono abbarbicate ai paradigmi della guerra
Aggiungerei forse che queste forze non sono solo le forze della destra ma esiste anche esistono anche parti minoritarie della sinistra che fanno fatica a staccarsi da qui si parla di
Paradigmi che ci sono stati di politiche identitarie esclusive
Di non riconoscimento piena legittimità dell'altro e così via
Il problema di una ricostruzione
Culturale intellettuale della sinistra
E anche identità sinistra oggi si pone in questo contesto non può prescindere
Da questa questione
E le due figure storiche principali da sinistra di questo secolo Italia gran cielo se li sono state delle vittime va da sé per tanti aspetti soprattutto Rosselli ma in una certa misura e questo vorrei argomentarlo ma anche Gramsci
L'invito di Paolo Bagnoli a rileggere Grancini sembra molto opportuno perché di gran ci sono state date negli anni della guerra fredda
Delle letture che sono delle letture riduttive pensiero migranti
Io credo che
Noi non dobbiamo
Arretrare
Di fronte alla rivendicazione
Di una figura come Rosselli e di una figura come Gramsci
Come parti essenziali della cultura politica
Della nuova sinistra italiana
Dopo la fine della guerra fredda dopo la fine del comunismo qualcuno ci accusa di ieri di trasformismo culturale essere un po'disinvolti nell'accoppiare queste due figure
Qualcuno ci accusa di svendere Gramsci da bandiera del comunismo a bandiera di qualche cosa che non si sa bene di cosa si e così via
Io credo che questo tipo di accuse vada respinto
Fermamente certamente la storia della sinistra italiana la sinistra mondiale del del Novecento è stata una storia di divisione
Gran cielo se li sono due figure diverso
Noi non dobbiamo sottacere dobbiamo discolo far finta di ignorare queste divisioni
Ma oggi dopo la fine del secolo prende dopo la fine della guerra fredda noi possiamo recuperare una storia che non è soltanto di divisioni ma anche di essenziali radici comunque
Mi riferisco in particolar modo credo di fare uno degli esempi più classici
Alla ricchezza del dell'antifascismo così come si è espresso in Italia
E nell'Europa degli anni trenta e quaranta
E alla lettura caricaturale che ne viene data esattamente dai propugnatori dei vecchi paradigmi della guerra fredda
Pensate al modo come nell'idoli François Fiore
E anche in organizzazioni molto diffuse come il libro nero del comunismo e anche in
Letture che vengono quotidianamente fatte
Dagli editorialisti di alcuni quotidiani italiani in particolar modo nel modo più rispettabile ma anche ideologico da parte degli editorialisti del Corriere della Sera
Il problema dell'antifascismo nella storia del Novecento viene presentato come se l'antifascismo cos'è stato un espediente dei comunisti una un'invenzione una maschera
Una specie di cavallo di Troia usato dei comunisti per legittimarsi in qualche modo e poi svolgete il loro disegni politici di conquistare il potere
Pensate a quanto è grottesco
Presentare una figura come quella di Rosselli in una chiave di questo genere
E anche naturalmente pensare a Gramsci in un contesto di spiegazione dell'antifascismo di questo genere
Ma nello stesso tempo
Credo che si debba sottolineare sia di Gramsci che di Rosselli
Un elemento che in nella loro differenza le ha un po'accomunati Granziero se li sono stati un po'due eretici no
Sono stati d'un po'due eretici di Rosselli si sa Rosselli
Sì di Luís si è detto che abbia operato una specie di politica della di Speedy del della distinzione no il suo
Si sa meno perché si è un po'c'hanno tenuto
Come devo dire si è un po'sottaciuto sia un po'tenuto sottobanco per decenni il suo dissenso con il movimento comunista che fu un dissenso significativo a partire perlomeno dal mille novecentotrenta trentuno
Quando gran c'era già in carcere
E fu legato ad una politica precisa del movimento comunista
Il ventinove ci fu la famosa svolta cosiddetta classe contro classe
Della Internazionale comunista che
Diciamo accantonava tutta la tema la tematica dell'unità
Delle alleanze
Che poi negli anni trenta di di lì a poco sarebbe divenuta con l'avvento di Hitler al potere il problema dell'unità antifascista sul piano europeo no
Problema che tormento sia Rosselli nella azione politica concreta sia gran certe sue
Tormentate riflessioni in carcere
Gramsci a seguito di questa svolta settaria
Dell'Internazionale comunista che portò addirittura alla infame che Oria del socio al fascismo
L'idea che i socialdemocratici fossero i principali nemici del comunismo teoria non solo infame ma anche disgraziata
Che facilitò l'avvento al potere di Hitler in Germania creando una divisione una spaccatura tragica
Nel movimento operaio tedesco tra Partito comunista tedesco e la socialdemocrazia
Noi sappiamo molto bene oggi che Gramsci avverso
Questa politica
E continuo a pensare anche per il futuro del proprio paese per il futuro del degli antifascisti in termini di unità e di alleanze
Ma questo direi che ancora poco
Perché in cosa è consistita in realtà l'eresia tra virgolette naturalmente di grande en ci fu un comunista o rivoluzionari
Ma fu anche un eretico se è esistita un'eresia di Gramsci esistita è andata al di là di quella che fu una fase politica nel movimento comunista internazionale
E credo che oggi una rilettura dei Quaderni dell'atteggiamento di gran ci verso l'Unione Sovietica
Ci porti a capire meglio
In che cosa sia consistita l'eresia di Gramsci
Gramsci non fu certamente un critico del totalitarismo
Non su questo non si può
Compiere acrobazie
E credo che questo lo lo divide da Rosselli sul pensiero diviso da quelle Rosselli questi Gramsci non fu un critico del total fu critico del totalitarismo fascista ma ritenne che esisteva un totalitarismo regressivo come lo definisce lui stesso nei Quaderni il fascismo appunto ma anche un totalitarismo progressivo
Cioè Ganci condivise largamente e probabilmente in una certa misura fino agli ultimi anni de di vita
L'idea il mito della rivoluzione russa chiamiamolo così peraltro un mito porta
Coinvolse non solo masse popolari ma tanti intellettuali dell'epoca
E Gramsci credette nella possibilità che la rivoluzione russa producesse un processo di costruzione del socialismo
Sia pure nelle condizioni di arretratezza e anche di autoritarismo politico
Erano state distintive della del bolscevismo e della sistema politico e sociale russo anche prima dell'avvento di stare
E tuttavia tuttavia ciò che distingue Gramsci da
La gran parte del movimento comunista ortodosso del movimento comunista che si stava sta limitando in quegli anni
è che egli continuò a interrogarsi
A porsi degli interrogativi analitici che tendevano a esprimere un giudizio
Sempre più senza appello
Sulla traiettoria che l'Unione Sovietica
Stava prendendo alla fine degli anni Venti
Cioè sullo stalinismo
Io qui non posso certo soffermarmi su tutti gli elementi
Ai lettori di gran ci sono in qualche modo familiare il suo pensiero concetto di rivoluzione passiva al concetto di egemonia
Ma ci sono rimasti una serie di riflessioni di Gramsci sul fatto che dal suo punto di vista l'Unione Sovietica della fine degli anni Venti
Rimaneva a quello che egli definiva uno stadio economico corporativo
L'economico corporativo che cos'era era diciamo lo Stato della bruta necessità sul quale però
Occorreva costruire dal punto di vista di Gramsci una reale egemonia cioè delle forme di consenso che permettessero
Una costruzione del socialismo tra virgolette che non pose soltanto dall'alto per intenderci per ricollegare
Creare un collegamento con la tematica della costruzione del socialismo dal basso che così distintiva
Di Rossella
Certo le coordinate di gran ci rimanevano molto all'interno del dibattito comunista degli anni Venti dibattito tra Bucharin e Trozzi il dibattito sul socialismo in un Paese solo o la rivoluzione permanente il dibattito sull'evoluzione graduale della Russia verso il socialismo o verso l'industrializzazione forzata e così via
Ma la sua soglia critica verso l'Unione Sovietica dell'epoca fu molto più avanzata di chiunque altro compreso il Trotsky dell'esilio compreso il profilo del sito e in che cosa consiste io qui lo dico in modo molto schematico mi perdonerete di queste la domanda fondamentale di Gramsci fu se la Russia rivoluzionaria del ventesimo secolo
Stesse assolvendo e potesse assolvere alla medesima funzione progressiva suo punto di vista che era stata svolta dalla Francia rivoluzionaria del diciannovesimo sei
Questa è questa è la domanda di Gramsci nei Quaderni e la risposta di Gramsci eh no
Risposta in anticipo no
Gramsci non crede nelle notte più tarde dei Quaderni parlo delle note dal trentatré a trentacinque come sapete
Trentacinque avanti egli si ammalò non poté poi più scrivere fino alla morte
La sua visione dell'Unione Sovietica è una visione interamente pessimista
E qui noi abbiamo certamente innanzitutto il dramma la tragedia
Io di un comunista europeo
Che si era nutrito alla grande grande sviluppo dei dibattiti politici intellettuali teorici degli anni Venti
Che aveva creduto nel bolscevismo che aveva creduto una rivoluzione russa che subisce i giorni ero in carcere il fascismo
La più cocente delle disillusioni
Comprendendo quello che sta accadendo sovietica
Sono esplicite
Critiche di Gramsci verso la collettivizzazione delle campagne la collettivizzazione forzata e le campagne e per quanto limitate potessero essere informazioni che gli aveva e li giudico una tragedia inenarrabile
Ma io credo che questi giudizi di Gramsci vadano oltre facciano parte
Di un patrimonio
Della della sinistra italiana e non solo di
Forse il pensiero Legrand ci va anche oltre questo ma io ho voluto soffermarmi su questo aspetto di questa critica interna del comunismo diciamo perché credo che sia uno degli aspetti essenziali e vivi del suo pensiero
La critica una visione dell'Unione Sovietica come
Potenza incapace di esprimere un'egemonia comunque essa intesa no
In termini intellettuali termini politici in termini teorici
Potrebbe essere estesa ben al di là dei primi anni Trenta
Comprendere un giudizio complessivo sul ruolo storico dell'Unione Sovietica del Novecento
Io concludo
Ritornando sulle considerazioni iniziali
Noi non possiamo ridurre Gramsci
Alla bandiera di un comunismo che non è stato ma che poteva esser questa è sarebbe una scelta
Sbagliata da parte nostra puramente identitaria di una componente postcomunista
E riduttiva del pensiero di grandi Gramsci è una grande fonte di ispirazione della sinistra per il ventunesimo secolo
Ed è in larga misura e sta diventando e non credo che ci dobbiamo vergognare un classico della politica che ci aiuta a capire a pensare il Novecento grazie
Grazie
Non c'ero
Semplice
Grazie
A Ponza questo
Profilo storico-critico politico
Dell'idea delle delle idee di Gramsci del ruolo bilanci mi sembra che da
Due interventi i temi che sono emersi sono molto insomma
Che abbracciano la storia a Bracciano
Le ipotesi di prospettiva abbracciano il nodo di fondo della
Dimensione di cultura politica
Che una grande forza della sinistra meno un partito che aspira ad essere una grande forza della sinistra in Italia si deve porre problemi con i quali ancora probabilmente tutti i conti non sono stati fatti fino in fondo
Io non so come vogliamo procedere credo che inizia Enzo di questi incontri sia quello che non si dialoghi sono da questa parte della che del microfono ma che ci siano come dire riflessione romane interventi sollecitazioni critiche spunti e da da da chi sta ascoltare che ci sia ombre dibattito un colloquio un
Uno scambiarsi
Delle delle i temi
Non è che questa sera abbiamo parlato di storia esclusivamente visto che questa sera abbiamo messo il dito
è una questione diciamo per alcuni aspetti irrisolta cultura politica per quanto riguarda per quanto riguarda quello che in maniera compiuta dovrebbe essere la cultura politica dei DS e appunto la chiarezza sulle fonti per trovare poi la forza della creazione
E dell'iniziativa politica che di fronte a problemi del dell'Italia degli anni due mila nel contesto internazionale che anche qui veniva veniva richiamato
Quindi invito sarebbe c'è sempre qualcuno che deve iniziare del primo ecco Aldo parto
Batto
Vi è viene qui se non si sente
Beccati un vero oppure ce ne sono diverse
Né mi ero fuori Roma
Per dare una domanda al professor ponzese
Io ho sentito l'intervento molto Lucia un lucido
Interessante del professore Spini su Rosselli
Che in qualche modo dicevo rilanciava questa figura in termini attuali con dei valori fondamentali che ancora oggi possono essere di aiuto per la cultura politica dei valori
Direi quasi assoluti
E concordo con Luigi con questa sua impostazione io vorrei chiedere invece a Morse
Quanto invece di Gramsci oggi partendo dal concetto di egemonia che pure aveva accennato neri accennato nel suo intervento possa essere oggi sviluppato
Mi sembra che esista un dibattito a livello anche non solo nazionale ma internazionale su su chi dice che di Gramsci ormai tutto è morto
In quanto il concetto di egemonia poi ci riconduce alla dittatura del proletariato
Io non sono uno storico quindi dovete scusare se uso dei termini un poco
Non appropriati
E chi invece ritiene che proprio partendo dal concetto che dice Monia vi siano
Da approfondire questioni tuttora valide per un allargamento della democrazia nel nostro Paese e
In Europa e nel mondo ecco questa è la domanda che volevo che un'ultima questione che invece questa valutazione positiva credo che e con tutte queste urla che sentiamo in questi tempi sui giornali e la televisione un dibattito come questo riapre la mente e il cuore
Grazie o fuori
Sì una domanda fa tremare i polsi perché effettivamente il dibattito sul bilancio è un dibattito molto aperto si svolse lutto si svolge a livelli molto diversi
Si svolge tra i teorici della Polito ai filosofi la politica si svolge tra gli storici e così via
E molto fuori d'Italia Gramsci è vorrei ricordarlo l'autorità le hanno più letto del mondo del Novecento tolta la letteratura diciamo quindi
Naturalmente oggi è letto meno in Europa e più altrove
In America Latina per esempio banche molto gli Stati Uniti
In Giappone in India e così via insomma e e la complessità di Gramsci non rende facile una risposta
Alla domanda che è stata posta ma la domanda è legittima giusto
Per noi oggi è più facile no è più naturale addirittura rapportarci al pensiero di Rosselli che il pensiero di Rosselli ha come dire ci parla più direttamente
Quello di Gramsci necessita di una serie di mediazioni
Che sul sono rese ancora più difficili dal fatto che su Gramsci si sono incrostate una serie di interpretazioni se vogliamo anche canoniche
Non dimentichiamoci che gran c'è stato anche un po'manipolato
La prima edizione dei Quaderni di di Gramsci quella fatta Togliatti con tutti i meriti Jorge ha avuto nel far conoscere il pensiero di Gramsci
è stata un'edizione come dire tematica che intendeva a orientare la lettura dei bilanci in un certo modo
Non a caso io mi sono fermato sulle critiche dei gran ci verso l'Unione Sovietica che possono essere
Ricavate da un'attenta lettura dei suoi quaderni perché questo aspetto del critico di gran c'è stato completamente rimosso dare letture che ne furono fatte all'epoca di Togliatti e anche successivamente
Io credo che ci sono alcune categorie politiche di Gramsci che non non sono destinate a tramontare tanto facilmente
Forse parlava in modo ripeto meno diretto alla nostra cultura politica di oggi ma non credo che si possa per esempio faccio il primo esempio che mi viene in mente e perché
La persona che ha fatto la domanda si è riferito a questo concede concedo di egemonia
Io non credo che il egemonia gramsciana possa essere liquidata dicendo che è una semplice versione dell'idea di dittatura del proletariato
Credo che sia un problema della politica oggi è entrato nel uso corrente del del Lessico politico ahimè sempre più povero cui siamo abituati
La ricorrente la tendenza a dire che ogni ogni forza si dichiara come nove egemonica no nessuno nessuno dice di volere essere egemonico
Quando i DS per esempio si rapportano da quali alla coalizione di centro sinistra affermano di non volere essere egemoni dice gli altri dicono si va be'la coalizione ma non del non ci deve essere l'egemonia di qualcuno
Questo però è un uso del termine egemonia che non è quello di Gramsci
L'egemonia esistente anche oggi nella politica del nostro tempo il problema è di saper la legge di Chiesa per la capire
Se posso dirlo con le parole mie io sono uno storico quindi sicuramente userò dei termini impropri direi che uno degli spazi e l'egemonia è la capacità di imporre l'agenda
Delle questioni fondamentali
Di fronte all'opinione pubblica di fronte a chi di fronte alla alla tanta politica al momento della pietanza politica e così via
Non sempre la sinistra di questo Paese in questi anni è riuscita a fare un'operazione di questo tipo
E credo che il suo difetto di egemonia in termini gramsciani
Sia un punto sul quale meriterebbe che riflettessero i leader politici della sinistra quando sembrano ritenere che sia sufficiente governare anche governare bene magari per ottennero per allargare le proprie basi di consenso ecco se ragioniamo in questi termini io credo di sì che ci sono delle categorie politiche gramsciana e che ancora ci fanno riflettere molto e sulle quali vale ancora molto la pena di riflettere non parlo poiché l'interpretazione della storia del Novecento
Penso che è un concetto come quello di rivoluzione passiva sia un concetto molto importante per la comprensione
Della di tanti aspetti della storia del nostro secolo perché aspetti si è un po'anche una profezia di Gramsci ma su questo non mi soffermo perché il discorso diventerebbe noiose complicato
Non voglio nascondere però che esistono le parti del pensiero di Gramsci e soprattutto ne Ganci tre carcerario come devo dire che sono molto più cadute certamente
Alcuni gli slogan come quello del blocco operaio e contadino insomma o un'idea ancora molto classista
Bella lettura dei rapporti sociali sono certamente degli approcci analitici che nella sinistra del nuovo secolo tendono a decadere
Grazie
Prego Giorgio
Ringrazio
Comparve accappatoi a questi
E ovviamente come avete sentito da calore che messo quello che dicevo sono effettivamente convinto del carattere profetico di alcune dell'intuizione di questo rivoluzionario toscano Roselli però
Ecco vorrei non andare via di qui senza che insieme non avessimo detto pacatamente anche
Perché
Con tutte le anticipazioni intuizioni profetiche all'attualità dei linguaggi anche
Perché
Sono pure innegabilmente dal nove distanti questi due grandissimi uomini Rosselli e Gramsci
E io direi
Guardate non sottovalutiamo
Non sottovalutiamo quella pagina fondamentale di storia un italiano solo non europea solo direi mondiale addirittura
Che è stata la grande lotta contro il fascismo
Che avuto qui da noi come pagina particolarmente tramato e con la Resistenza è stata una lotta scala mondiale
Che ha visto sovietici gli americani cinesi combattere
Cari
C'è oggi una tentazione diffusissima
Non dico di dimenticare questa pagina
Ma
Il fra intende per la
Tenete per esempio
Quanto continuamente CIPE
Ritorna questo discorso insopportabilmente noioso del ma fra italiani smettiamo di Audiard ci no alla riconciliazione degli italiani
Ma che è successo una partita fra italiani
E successo la guerra mondiale
Beh da riconciliare sono gli italiani hanno fatto a botte poi dopo ora adesso si smette veraci sì
Sì va bene insieme ai nove
Qui è successo un fatto capitale nella storia del mondo
Che è stata l'aggressione all'umanità intera
Lanciata coscientemente freddamente
Soprattutto da tedeschi e giapponesi però anche della loro servi invece gli italiani
Aggressione
Sopra interamente premeditata contro tutto il mondo per assoggettarli con la legge del più forte legge della spada
E la insurrezione che ha avuto un momento
Profondamente commovente che fareste molto male cari italiana dimenticarlo
Ed ecco quella Radio Londra che era rimasta l'unica voce
Di un mondo che per un momento sembrava dominato dai dittatori
Ebbene questa grande rivolta di tutta l'umanità di uomini di razza bianca di razza aveva un abitante di tante specie
Che abbiamo combattuto tutti insieme per la salvezza della civiltà dei fondamenti contro la barbarie ora
Non ci sono parole per elogiare la grandezza di Gramsci Rosselli per carità però guai a noi se ci dimenticassimo che fra loro e noi c'è di mezzo quest'altra pagina di storia fondamentale
La storia della grande lotta universale contro il fascismo
Grande lotta di cui noi italiani non dobbiamo certamente
Fare gli arroganti ma insomma abbiamo pure scritta una pagina modesta per con la Resistenza
E ovviamente nei Gramsci Nello Rosselli potevano capire questo che poi dopo la guerra
Mentre molti di noi combattente della Resistenza pensavamo
Che proprio la lotta condotta insieme da occidentale ed orientale dai sovietici ed anglo americani
Potesse servire in un certo senso a unificare a fare appunto un socialismo liberale un comunismo liberale
è un liberalismo riformatore socialmente poi questo non si è verificato e abbiamo avuto invece quaranta anni della guerra fredda però la guerra fredda è sinistra
Ed è finita male per chi l'ha voluta continuare molto male diciamo dialetto
E ora siamo al di là della guerra ora possiamo riprendere i discorsi che fumo forzati a interrompere
Dopo il maggio mille novecentoquarantacinque
Credo che venne son cose elementari
Ma che è bene che ce la mettiamo ben chiare in testa
Fra noi
Gran scelta cioè di mezzo Borgoforte fondamentale
Ripeto guai a noi italiani se ce lo scordiamo evidentemente il Cavaliere Bossi di cialtroni d'Italia fanno il possibile perché ce lo scordiamo ma noi non dobbiamo essere così fessi da fare il gioco del Cavaliere
Del senatore Bossi abbiamo
Ci sono al richieste d'intervento
Solo solo Bartoli datato voce alla sinistra del pubblico
Allora se non ci sono penso possiamo
Chiaro torni tu
Possibile
I conti sono difficili
Siamo anche un popolo come popolo e di esili abbiamo mugugna toccando in questi mesi
Abbiamo ci siamo lamentati tanto che siamo tormentati tanto no
E bisogna dare voce al al malpancisti può insomma non si può se lo dentro non serve non
Non è nemmeno moralmente giusto quando si fa parte di partito politico
Siamo hai detto cioè una domanda da fare sicuramente
è
Io ed è di queste ore dicevo possono essere tante io
Voglio dire non so vorrei allora faccio io una domanda
Soprattutto rivolta a Giorgio che la domanda è aver voluto fare apriranno Etiopia annunciato cioè
Del due richiamava nel suo intervento il primo intervento
Questo filone di
Come dire di di di derivazione rosse Liliana
Che è partito dazione ora sull'azionismo si è discusso molto
Una questione molti aspetti ancora aperte ed è Hu è stato uno dei temi su cui una certa cultura di fiancheggiamento
Del Cavaliere e del Polo ha preso a bersaglio privilegiato privilegia la paura
Che con il processo di unificazione delle forze della sinistra italiana metterla così termine insomma un po'tranchant prendesse corpo anche
Un'altra Italia
Diversa da quella che permette probabilmente a cavaliere di raccogliere i suoi successi
Pirani aveva rimproverato a D'Alema il fatto di aver dimenticato
Il Partito d'Azione
E a seguito di Pirani c'era stato poi in altra sede per esempio
Un un articolo un capitolo di un libro di Pasquino in cui invece si faceva l'elogio dell'azionismo
Elogio dell'azionismo come diceva adesso è il momento perché quello che fu sconfitto
Allora che non provo spazi allora
Possano trovare spazio oggi elenca ma le ragioni per cui
Si doveva fare appunto
L'elogio di una politica di una concezione e la politica non mediocre eticamente motivata coraggiosa sul piano informatrice nun mossa da in tempi in cui visti cinque quanto diciamo così possono essere egoisti Filippetti di un partito
Io vorrei domandare
A Giorgio
Ti sembra
Che questa tradizione
Diciamo così non solo sia ancora utile io credo sia occorra utile perché problema che pone la cultura azionista è un problema che va affondo sulla storia italiana sul modo di essere la storia italiana e cioè che è un una questione attenta non è superata con la fine del partito d'azione sembra che poi se ce ne fosse bisogno di una controprova basta pensare a ciò che è stato Tangentopoli qualche anno fa per rendersi conto di come ci sia una tabella politica italiana c'è sempre presente ma
Tu credo insomma che ci sia bisogno di questa tradizione
è entrata acqua avviso nuove nella nel modo di essere in questo partito
O c'è bisogno di
Disse di di di cercare una semente ancora di disseminare di di farsi che nella costruzione degli elementi della cultura politica e la sinistra democratica Diana della della forza che rappresenta il luogo del socialismo italiano del socialismo democratico
La dobbiamo aver paura locale questo adoperare questo termine
E che quindi tiene conto delle varie correnti e così via non ci sia come dire da sottolineare da richiamare di più
Quella che è la cultura della rivoluzione democratica una rivoluzione democratica rinvio credo che ancora oggi questo Paese abbia forte bisogno perché al di là per lo scontro
Tra il centrosinistra e centrodestra tra la destra e la sinistra ci è c'è quel problema dell'Italia barbara che è poi il problema dell'antipolitica
Della negazione della politica e del significato morale e civile che ha la politica quella domanda che nel novantasei poneva tiranni a quella domanda in termini politici né smarrito
Forse è il caso di ritirarla fuori
Bene come antico ragazzo Ida Giovanna appunto
Vanno a formare pitturazione
Vorrei sottolineare tribù
Che mi paiono estremamente a
Punto numero uno
Noi siamo partiti con il Manifesto di Ventotene dei confinati vero Rosi eccetera per l'unità europea
Certamente oggi la parola d'ordine per l'europeismo certamente è diventato universale però però
Quarantenni
Questi pannelli
C'è nessuno al bar dell'Europa
Europea
Cioè
Menta utilmente la sinistra italiana
Non si sente ancora
Come cittadina
Di quei signori svedesi olandesi inglesi che hanno firmato il manifesto della sinistra di cui parlavo un momento qualche nostro giornale tra non si senta
Guardate i nostri giornali come sono felicissimi
Se possono parlare di sciocchezze urdu dei tubini
Mai una volta che vi vengono a dire i progressi che vengono fatte progressi sociali progressi scientifici progressi nell'educazione perché
Perché il resta con una specie di diaframma
Fra
Italiani e il resto degli occidentali
è un problema che occorrerebbe approfondire cui apre anche una risposta ma
La risposta di due milioni di Papa boys cioè avete visto per quello Weah Occidente nome del liberalismo come
No quell'età da Barbara
Questi Italia Barbara per resistere
Si rifiuta di aprirsi anche quando si ammanta di sinistra
Quindi che azionismo cerca
La prima cosa ripeto fu l'apertura le il rifiuto del nazionalismo
E l'apertura europea internazionalista
E nella misura in cui le nuove generazioni verranno su
Considerandosi concittadini degli inglesi dei francesi e degli inglesi
Non qualche cosa di diverso
Te saranno adempiuti certi retaggi
Primo
Secondo
Secondo spunto
Ed è
Voi sapete che
C'è l'accusa di moralismo
Al Partito d'azione no
Di una specie di puritanesimo
Ebbene riflettenti su un momento io direi che più che vanno avanti i progressi tecnologici scientifici
Sempre più diciamo l'uomo gli uomini e le donne diventano padroni del proprio destino
Sempre più diventa di un'importanza eccezionale
Che cosa c'è un non c'è affatto nella nostra coscienza morale
Voi lo vedete questa corsa disperata a combattere la delinquenza
E allora aumentiamo le polizie
Pena di morte no però Cha spariamo crede che serva a qualche cosa
O noi
Invece dobbiamo puntare le nostre carte sopra un crescente livello di educazione no
Queste realistico e al l'alternativa banco andare quella lì
Ma dico anche la
Dico quello che poteva apparire un astratto moralismo sta diventando sempre di più maledettamente realistico
Perché più l'uomo
Insomma e povero cavaliere medievale collasso armature la sua lancia poteva sì e no infilzare due o tre persone
Un aviatore di oggi
Bandire Fossa ammazzare non si sa quindi quello che passo nella bazooka di quell'uomo che poi premerà un bottone avvista milioni in più un'importanza
Fondamentale
Questo lo vedete che cosa dette questo esempio che mi pare impressionante
La Russia che è passata dal regime comunista regime capitalista e non trova
E non trova ancora un suo ubi consistam
Proprio per la strutturale ordinaria disonestà arraffa scita delinquenza che fioriscono in quel Paese
Proponenti
Non sa neanche ben capito da svetta il sapere se
L'apparato statale
Se è marcio Semmah logorata da uomini e donne disonesti
Può fare dei dei guai spaventa evolve ormai
Infinitamente più che cent'anni fa
I qui
Questa Lalla delicatezza dei congegni è
E la importanza del legame tra etica e politica
Che sempre più ci appare come
Quello che poteva apparire un giorno la fissazione dei
La fissazione moralistica dei giovani del Partito d'Azione sempre giudice si ribella
Estremamente estremamente concreto
Perché se vi ricordate prima ancora che insorgere
Con le armi
Prima ancora che porre dei problemi politici ciò che ci mosse fu un enorme dice gusto verso la cialtroneria insopportabile del regime fascista dei suoi Starace
Le sue brutture quotidiane stellate riesco a un centro
Cioè fu una insurrezione morale quella che ci portò poi anche a fare politica
E se noi pensiamo che si possa far politica senza queste profonde diciamo urgenti motivazioni etiche ci facciamo delle bellissime illusione
Nella realtà non può non distrugge
Infine un'ultima cosa
Perché noi non andavamo nel vecchio partito socialista perché il vecchio Partito Socialista santi uomini bravissima gente
Però si era posto problemi di lotta di classe non si era mai posto il problema dalla struttura dello Stato italiano
Ora come vedete questi problemi e rischi ritorna Macallè chi sbraita di federalismo da una parte chi
Purtroppo è la struttura dello Stato italiano
Che è nato nel posto Risorgimento come lo stato dei prefetti vero lo Stato autoritario centralistico e che ancora oggi non si capisce bene quale
Veste definitiva va bene
Ecco perché io
Vecchio come sono forse perché sono vecchio ormai di rimbambito
Continuo a pensare che alcune delle tematiche di fondo
Perché motivarono la nostra gioventù
La tematica europea cioè l'identificazione dell'Italia comunque Ezio d Occidente quello che fecero i nostri avi mazziniani e garibaldini dopotutto eh Brandão quando Inghilterra sapete da che andassero
Turchia
Dalle inchieste
E Cavour lo chiamava Rollo Camillo
L'altro Verrando Woman
Una la nostra identificazione con l'Europa e con l'Occidente
L'altra il rapporto fra lei monumento etico momento dell'azione politica e il terzo il problema della struttura dello Stato italiano
C'è anche il problema della sua struttura burocratica e inutile continuiamo a urlare periodicamente contro la burocrazia meno Stato e più mercato a Marsiglia su
Ma cosa volete distruggere lo Stato per fare i comodini per fare i comodi del Cavalier Berlusconi che non vuole essere processato per le sue malefatte mandiamo
Lo Stato sarebbe necessario lo Spada un ingrediente inevitabile della vita dell'uomo moderno soltanto a bisogna sapere quale è stata
Come non possiamo fare a meno di un apparato burocratico però dobbiamo domandarci quale burocrazia e in quale rapporto con la società democratica ecco per questi io risponderei queste venisse ma ma
Spiegazione si però mantenne ma mi pare ancora motivi chiamato al
Grazie
Io devo come dire
Riscontrare Tumbiolo che noi si occupa di politica legge i giornali segue
Come
Nella discussione di questa sera sono e mezzi temi e problemi di attualità che purtroppo nella nostra discussione politica riusciamo a trovare che purtroppo non riusciamo a trovare
Che il problema della cultura politica lo ripeto è un problema
Fondamentale perché al altrimenti la vita di un partito
Una forza più o meno organizzata viene risucchiata da prassi politicista de che durano molto spesso lo spazio ripetizione di un giornale non vanno oltre quello ma
I giornali passano ma poi danni molto spesso restano e quindi
Io in conclusione mi sentirei di dire questo Gramsci rosse dei sia Spini Silvio Pons e hanno
Illustrato
E ragioni della storia
I motivi dell'attualità
Le motivazioni in un approfondimento
Credo che oggi siamo di fronte ad una scommessa che una scommessa importante per la prima volta
Per la prima volta dopo
Quasi un secolo
Di di visioni di lascerà azioni di incomprensioni
Di battaglie la sinistra gioca la carta inversa gioca la carta dell'unità
Grazie a Giorgio grazie al sito e grazie a tutti voi