Il commento di Marco Pannella al discorso del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, con particolare riferimento al potere, riconosciuto dall'art. 87 della Costituzione, di inviare messaggi di indirizzo alle Camere

Il Presidente della Repubblica a
Diritto dovere di consigliare lo ha detto Carlo Azeglio Ciampi nel messaggio di fine anno o vogliamo continuare ad occuparcene ascoltando sono gli addetti ai lavori costituzionalisti siamo collegati con il professore Gaetano Silvestri ordinario di diritto costituzionale e rettore dell'Università di Messina buongiorno professore buongiorno amore allora questo diritto dovere esiste oppure no
Del presidente sono perfettamente aderenti allo spirito della Costituzione che vuole che il presidente sia magistratura di influenza o come diceva già agli inizi dell'Ottocento Bergamo impostando al potere neutro e moderatore
C'è la sua funzione è quella di far sì che i poteri dello Stato possono funziona armoniosamente quindi ha una funzione di impulso nei capi nelle ipotesi di Stati e una funzione di moderazione nell'ipotesi di concitazione di conflitti
E naturalmente per
E non ha poteri decisivi a potere appunto di influenzare le decisioni altrui lottando i comportamenti e gli interventi anche nonno pubblicizzati che ritiene più opportuno nei casi specifici volendo
Sottolinea
Però la dovere più del diritto spetta il dovere perché
L'armoniosità
Dei rapporti tra poteri dello Stato
Nel dove orale del Presidente della Repubblica di mantenere l'equilibrio costituzionale Pepe ha un suo preciso dovere chi sono i titolari passivi di questa e titolari Pagliarini Soro i vertici dei poteri dello Stato e di governo
Il Parlamento il Consiglio superiore della magistratura e quando questi poteri entrano in conflitto il presidente deve
Stare in tutti i modi di evitare che il conflitto là davanti naturalmente nell'ipotesi estrema e poi il conflitto viene deciso dalla Corte costituzionale ma il presidente nei limiti in cui ciò è possibile dovrebbe evita
Il conflitto arrivi a questa ipotesi estrema ecco professore parli a
Mo'di questo diritto dovere come elemento esplicitamente regolamentato dalla Costituzione o come elemento
Della costruzione cosiddetta materiale o di fatto è un elemento
Esplicitamente adottato in introdotto alla Costituzione quando dice che il presidente La Repubblica il garante dell'unità nazionale unità nazionale significativa unità di poco dal punto di vista sostanziale dei valori sia unita istituzionale cioè il
Porta armonioso fra i poteri dello Stato garantisce l'unità nazionale il perpetuarsi di conflitti interni
Abili fra poteri dello Stato rompe l'unità nazionale che il Presidente della Repubblica il dovere di mantenere
Un'ultima cosa professore per quanto
Guarda le modalità con cui il presidente esercita questo suo diritto dovere ecco le qualità possono essere di
Genere proprio perché il presidente dispone i poteri
Diciamo così affondano le loro radici in tutte le branche dell'organizzazione costituzionale dello Stato quindi poi unire all'interno del CSM può Inter Irene i suoi rapporti con il presidente del Consiglio dei ministri intervenire interloquendo in determinati modi con il Parlamento attraverso il potere di saggio può quindi adottare una serie di comportamenti che sono decisivi nel senso che non può prendere decisioni al posto degli altri organi ma può mettere gli altri organi di fronte
Responsabilità e l'ultima considerazione
Torres Silvestri sentendo pochi giorni fa a un suo collega il presidente Baldassarre ci riceva l'importante però e che non diventi un potere intrigante il suo riferimento era piuttosto esplicito alla Presidenza Scalfaro e il modo in cui il l'ex capo dello Stato avrebbe come dire influenzato il momento politico piuttosto lungo però che chiamato dello SDI transizione dalla Prima Seconda Repubblica Ezio Mauro dal novantadue in poi lei teme e condivide questi timori oppure ritiene che il sistema
Diciamo non
A rischi il
Deve essere influente ma non invadente nel senso che la sua influenze
Deve portare gli organi e i poteri
Are loro stessi un accordo non deve sostituire un proprio indirizzo politico a quello degli altri perché Presidente della Repubblica un solo indirizzo politico quello la Costituzione quindi
Evidente fosse portatore di idee proprie in divergenza e da quelle degli altri poteri dello Stato dovrebbe in linea di massima tenersela per sé de
E avvicinare le posizioni degli altri degli altri poteri laddove questo sia possibile ma per esempio non può non dovrebbe limitarsi a parlare attraverso un messaggio alle Camere oppure sarebbe troppo per questo diciamo che il mio
Norma il potere
Presidente attraverso dopo aver tra della presidenza Pertini entrato nella prassi e io ho sempre sostenuto che il potere di esternazione va usato con molta moderazione proprio perché
La Costituzione vuole che tutti gli atti del presidente siano controfirmati
Silenzio non sono controfirmate i membri vanno diciamo in modo libero allora nessuno può impedire al presidente naturalmente nell'ambito dalla proprio frutto del proprio prudente apprezzamento di esprimere posizioni che vadano appunto in direzione
L'elemento dell'equilibrio costituzionale ma
Pare che precedente esprimesse proprie posizioni politiche grazie allora alla professor Gaetano Silvestri ordinario di diritto costituzionale il rettore dell'Università di Messina
Il Capo dello Stato a il diritto dovere di consigliare lo ha detto Carlo Azeglio Ciampi nell'intervento di fine anno vogliamo parlarne vogliamo continuare ad occuparcene e ne parliamo con il professor Giovanni Bognetti professore ordinario di diritto pubblico e direttore dell'istituto di diritto pubblico presso la facoltà di giù densa dell'Università di Milano buongiorno professore Cogollo allora esisti hanno questo diritto dovere di consigliare
Per il Presidente della Repubblica ma bisogna fare
Delle distinzioni in relazione alla materia l'oggetto sul quale può cadere il consiglio del Presidente non c'è dubbio che presidente in quanto come da lui stesso ricordato nel suo discorso garante della costituzione in materia costituzionale oltre cioè relativa a dati del Governo Progetti
Di legge regolamenti atti amministrativi che in qualche maniera possano concede la Costituzione principi della Costituzione non c'è dubbio che il presidente ha il diritto dovere di consigliare anche perché con riguardo ad esempio alle leggi progetta dal ai disegni di legge e ai regolamenti il presidente porre deve dare per costituzione Pannella autorizzazione alla alla presentazione deve emana R. con la band del project del della proposta deve emanare il Regolamento e quindi potrebbe annunciare il documento negare la sua autorizzazione quindi per la materia costituzionale non credo che ci siano dubbi Presidente a questo potere
Che è un diritto ed un dovere di interloquire collo al governo avvertirlo preventivamente di certi rischi che ci possono essere incerte prese di posizione da parte del governo per quello che riguarda invece materia in cui valori della Costituzione i principi della Costituzione non siano coinvolti va be per nel campo della politica estera questo interventismo se possiamo accogliere così del presidente può essere in una certa misura giustificato perché il precedente ma rappresenta l'Italia nel consesso internazionale quindi vi è anche giusto che possa esprimere sotto questo profilo la propria opinione al governo per quello che riguarda la politica interna il discorso potrebbe essere un po'diverso ma va osservato che le funzioni del presidente Repubblica non sono definite in maniera rigorosa nella nostra Costituzione sono delle funzioni che presentano degli elementi di elasticità notevole il corpo essenziale quella della garanzia della Costituzione ma la prassi ha fatto sì soprattutto attraverso certe presidente che la ruolo e le funzioni del precedente nel sistema politico costituzionale si siano allargate per cui io dubito che si possa contestare al preside il diritto anche qui anche in questi campi invitare dei consigli al governo lo hanno fatto largamente addirittura pubblicamente con esternazioni molto incisive altri presidenti è comprensibile che sulla base della prassi presidente attuale per i fini di avere qualche cosa se lo ritiene da suggerire al governo la
Consigliare al al governo mai il presidente non avrebbe solo il messaggio alle Camere come strumento di comunicazione diciamo di b questo come
Lo sappiamo tutti ma non è stato i presidenti hanno a cominciare dallo stesso nelle Inaudi perché occorre dirlo hanno consigliato il governo anche al di fuori dal messaggio alle Camere c'è una lettera importantissima di e Inaudi atte nella Rinaldi presidente appella in materia di di gestione del bilancio che non è che va avvertisse il governo che stava conducendo una politica contraria alla costituzione allora suggeriva che però sarebbe stato bene che il bilancio venisse gestito in una certa Raniero parlo di Einaudi ma poi ci sono stati altri presidenti che hanno concepito la funzione del Presidente come ammendante aldilà in maniera netta dalla da quella ristretta della garanzia costituzionale e quindi
La prassi ha portato a questa
A questa configurazione del Presidente della Repubblica in termini più più allargati
Vorrei notare peraltro che il presidente nell'messaggio anche sottolineato che non spetta a lui di governare questa l'ha detto con estrema nettezza e questo è un'opera a mio avviso indicativo del fatto che il la compito del consiglio che il presidente ha rivendicato a se stesso è un compito che va bilanciato con quell'altro del governare perché indubbiamente se il presidente assumesse sia pure appunto non pubblicamente ma in contatti continui con il Governo un atteggiamento pressante
Stimolante o provvidenze sia pure sempre in sul terreno del consiglio inevitabilmente dal punto di vista pratico il Presidente verrebbe a introdursi nel circuito delle operazioni governative io ho l'impressione che si mette a se si tiene conto anche di questa ferma altra affermazione che il presidente ha fatto si può pensare che il presidente nella attività di Consiglio che ha rivendicato a sé stesso assumerà una un atteggiamento pur sempre prudenziale consapevole che appunto il suo compito da non è di entrare in maniera netta precisa in quelle in quel circuito vorrei poi aggiungere una cosa prego presidente ha parlato di un di un diritto dovere di consigliare credo che sul diritto vista la prassi che si è instaurata che ha portato a una interpretazione complessiva allargata della funzione del del presidente sul diritto dal punto di vista costituzionale non è sempre naturalmente con quelle gli elementi limite che ho detto prima cioè del non entrare troppo intensamente nel circuito politico sul diritto non ci siano forse osservazioni critiche da fare sul dovere del Presidente del io di ritengo che questo dovere sussista quando entrano in gioco valori costituzionali viceversa Festival Pilati il quello forse cioè si entra
Nella valutazione di vero questioni opinabili di carattere politico sia pure di carattere politico dei grossi importante secco su questo dovere io li non lo vedrei magari un diritto dipendente dalla scelta che presidente faccia nella sua prudente nella sua discrezionalità che gli appartiene nella scelta che lui faccia della proprio diritto a ma non perché esiste un vero e proprio
Capisco che e Pannella abbia sollevato delle eccezioni in vista del di un'interpretazione rigorosa restrittiva della funzione presidente e per dire la verità io penso che se dovessi scegliere o una cosa che d'altra parte ho anche fatto più volte un modello di formati di governo a me gradita un Presidente del Consiglio eletto direttamente dal corpo elettorale responsabilità e la mente per i ed esclusivamente per l'indirizzo politico è un presidente Repubblica che funziona soltanto ed essenzialmente come garante della Costituzione parla il presidente del consiglio dà anche dei consigli ma sempre quando siano dei valori costituzionali ovvero il gioco dei principi costituzionali che possano essere compromessi datazioni del governo che vengano prospettate altrimenti invece si astenga rigorosamente ma questa come dicono è una visione auspicabile mi pare che Pannella perlomeno per quello che riguarda la la funzione presidenziale la la sposi
Non mi pare che sia la quella risultante alla dal nostro ordinamento costituzionale come avvenuto finora affermarsi Pannella auspica Secchieri forme destini direzione anzi chi l'applicazione del sistema americano il presidenzialismo americano tout-court venga e dovette altra da chiarissimo che se dovessimo arrivare a quello
Allora il discorso non si pone neanche per scherzo rione indirizzo politico appartiene al Presidente della del del dallo stile della Repubblica quindi
Non non c'è c'erano i poveri da fare certa da nessun altro capita che non ci sarebbe professor
Bognetti l'ultima questione su un altro aspetto dell'intervento di Ciampi le lei ha di recente pubblicato un un testo sul federalismo dell'utente ed un altro anche un'altra una volta ha avuto anche un'altra obbligazione sempre in materia di federalismo però più sul sul versante europeo diciamo questo per introdurre l'argomento che riguarda appunto le riforme fatte nella passata legislatura in ambito di di regionalismo e il discorso di Ciampi Ciampi non ha parlato di federalismo non ha pronunciato la parola federalismo e ha concluso il suo discorso dicendo la Repubblica è uno è indivisibile secondo Vincenzo Caianiello i nostri microfoni due giorni fa si tratta di una scelta consapevole e una scelta giustificata dal fatto che secondo Ciampi la parola federalismo non è compatibile con la parola
Attivati con una repubblica unica e indivisibile lei che opinione ha spesso aspetta ma io credo naturalmente qui interpretò con faccia un'interpretazione un po'
Arbitraria perché non ho dati per per suffragare la ma penso che il Presidente non abbia voluto usare quella espressione con riguardo al decentramento che è già intervenuto fortissimo che durante intervenuto dei poteri in Italia a seguito della la riforma del titolo quinto e quello che potrà vero va intervenire ancora più ampiamente se si procederà ulteriormente nel senso delle riforme che il governo ha promesso non l'abbia fatto
Caro per ragioni di opportunità ecco per ragioni di opportunità alle situazione attuale dico forti conflitti tra le parti politiche di uso di certe parole chiaramente a scoppi ora propagandistici di polemica chiedere al devono averlo sconsigliato di entrare di usare una parola di questo genere che potrebbe aver fatto molto piacere ad altri ad altri avrebbe creato magari delle perplessità eccetera dal punto di vista della della sostanza venendo
Al problema proprio costituzionale innanzitutto vorrei
Sottolineare che la parola federalismo questo molto su questo molto i rischi visto nella lavoro che ho fatto sul federalismo quella carattere generale oggi la parola federalismo usata non solo da me ma direi
Ma presso moltissimi studiosi non senso molto ampio e della ecco che abbraccia tutta una serie ieri è di fenomeni che non coincidono con il vero e troppo io ed esclusivo Stato federale la figura dello stato federale si parla di federalismo anche nei confronti delle confederazioni si parla di federalismo nei confronti di un'Europa che si stacca liberalizzando si è già in una certa misura federalista tra e quindi si parla di federalismo nei confronti di un genere di unioni sovranazionali di stare in un senso quindi estremamente vasto che abbraccia ogni forma di divisione di poteri politici sulla verticale la figura dello stato federale classico è una delle varie figure in cui si può concretare questa poco tendenza alla alla divisione dei poteri politici detto questo da un punto di vista generale tornando alla all'intervenendo a all'Italia c'è da osservare che la Repubblica oggi una e indivisibile secondo il nostro articolo quinto però per in porta del nuovo articolo della costituzione del primo del del titolo quinto si compone di comuni di province di città metropolitane di ragioni e dello sta quindi ha già una come la composizione della Repubblica una composizione garantita dalla Costituzione vero pluralistica pluralistica il riparto sulla verticale delle dei poteri politici veramente politici tra lo Stato e le Regioni a seguito di della riforma intervenuta
è una un riparto nel quale le regioni posseggono già un corposo nucleo di poteri politici un corposo nucleo di poteri politici e io non credo proprio che ci possano essere dei dubbi che per quello che riguarda e perché ovvero le le prossime riforme annunciate auspicate dalla forze di maggioranza questi rientrino ovvero nell'ambito del il fattibile sulla base dell'articolo centotrentotto della Costituzione senta offendere il principio dell'articolo quinto della costituzione lo credo ma perfettamente fattibile quindi credo che sì anche realizzabile che ci guarda
A questi spostamenti ad altri che potrebbero intervenire nell'ambito della nostro sistema essi offesa del principio della indivisibilità dell'italianista orazione di un vero e proprio Stato federale all'interno del nostro ordinamento credo che questa negazione la negazione di questa possibilità era stata fatta da parte di ieri costituzionalisti agli inizi degli anni novanta ma è una negazione che poi rientrata non l'ho più sentita vero affermare anti per la verità di federalismo e anche nel senso forte restrittivo della partita la parola non ho parlato molte forze politiche oggi che le forze di opposizione che non non desiderano queste nuove riforme che verrebbero mai incidere ad allargare le riforme
Dalla vecchia dall'attuale opposizione alla vecchia maggioranza realizzato verrebbero incidere che la nuova che l'opposizione naturalmente si avvalga di termini combattivi per dire perché queste riforme stanno per distruggere l'unità dell'Italia l'indivisibilità della Repubblica italiana fino chi della Repubblica italiana già così comporta che questa la proposizione lo faccia per ragioni polemiche per ragioni politiche che si avvalga delle delle armi e degli argomenti ovvero che lega appaiono più efficaci lei Europa è possibile ma è ed ed è fare è anche comprensibile che lo faccia ho l'impressione che proprio su questo sfondo crescente ad io evitato la parola la parola federalismo va Audley inauguro perlomeno perché altre ragione eh sia opera di nelle zone di questa sia la ragione e mi auguro che il preside e te non pensi perché sarebbe a mio avviso è un'interpretazione errata della Costituzione che non si possa andare avanti con ulteriori trasferimenti di potere dallo dallo Stato alle alle regioni
Grazie allora al professor Giovanni Bognetti direttore dell'istituto di diritto pubblico della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Milano