Commissione Giustizia del Senato: presto al voto la riforma governativa del sistema elettorale del CSM

Martedì la Commissione giustizia del Senato comincerà votare la riforma del sistema elettorale del Consiglio superiore della magistratura ne parliamo con Elvio Fassone senatore dei Democratici di sinistra lei e a nome della opposizione l'estensore degli emendamenti oltre che di una proposta alternativa a quella presentata dal ministro o castelli allora partiamo dalle due proposte in campo le chiediamo anche di uno sforzo in più per spiegarci quali sono le differenze e anche rispetto al sistema attuale
Ma entrambi i disegni di legge muovono da una premessa condivisa e comune era opportuno ridurre
Il peso e l'incidenza oggi molto forte delle correnti nel Consiglio superiore
Il disegno di legge del governo no si prefigge di raggiungere questo obiettivo eliminando le liste cioè ogni magistrato volta liberamente
A tutto campo tutti votano tutti se così posso sintetizzare il disegno di
Legge invece di cui sono primo firmatario si propone di raggiungere lo stesso traguardo mantenendo le liste perché le correnti sono una realtà che non si può cancellare con un tratto di penna ci sono e ci sarebbero comunque e però cerca andò invece di agevolare fare il percorso dei magistrati che non si riconoscono nelle correnti e che oggi rappresentano una quota abbastanza consistente della magistratura
Per quanto riguarda il
Voto di martedì
Sembra che il governo questo è anche tra l'altro giorno ali la maggioranza anzi né
Possa
Senta signora presentare delle proposte di modifica ulteriore una di queste riguarderebbe la separazione degli elettorati passivo e attivo tra P m e giudici e per voi è nell'mento di ulteriore peggioramento del testo di maggioranza
Indubbiamente aumenta la distanza fra i
Testi il disegno di legge governativo già oggi prevede una divisione degli eleggibili nel senso che prevede un collegio naz vale per i giudici un collegio nazionale per i pubblici ministeri se lo si volesse ulteriormente accentua aree prevedendo anche che ciascuno si vota i suoi cioè i giudici votano i giudici e pubblici ministeri votano i pubblici ministeri certo questo aumenterebbe a nostra contrarietà a anche perché non ritengo che giovi all'obiettivo che tutti ci prefiggiamo se i pubblici ministeri sarà non votati solo dai colleghi di funzione ritengo che ne saranno esaltate le loro caratteristiche di pubblici ministeri mentre se ne raccolgono voti anche dai colleghi giudici è più probabile che siano più vicini alla cosiddetta cultura della giurisdizione all'imparzialità e all'attenzione alla legalità su questo penso che la nostra posizione
Dovrà essere abbastanza ferma lunedì alle venti scade il termine per la presentazione degli emendamenti e e ho
Io in queste ore nei prossimi giorni saranno degli incontri dei confronti provare a capire se come ci sembra la maggioranza
Sarà desideri si possa arrivare
Riforma condivisa almeno in
O comunque con con l'opposizione è contraria a tutti i punti del dell'articolato secondo lei come dire c'è questa possibilità oppure al di là delle buone intenzioni mancano gli argomenti
Mario muovo sembra dallo
Dal presupposto della buona fede di chi il nostro interlocutore a anche noi riteniamo che riforme di questa portata che in qualche modo incidono su organismi costituzionali siano il più possibile condivisa
Alcune cose sono certamente tratta abile negoziabili su altre invece è difficile acconsentire ad esempio tutto ciò che in qualche modo rimarrà cantici par in misura più o meno surrettizio una separazione delle carriere
Al momento ci vede contrari cioè sessi desiderato si affronti nel merito questo problema
Ma introdurre surrettiziamente credo non possa portare un consenso