"Dall'Euro alla Costituzione europea" - organizzato dal Gruppo Parlamentare dei Democratici di Sinistra (presso il Centro Convegni del Palazzetto delle Carte Geografiche, via Napoli 36)

Io direi di cominciare i nostri lavori anche perché come avete potuto vedere al programma la sono abbastanza intensi e si protrarranno
Con tutta probabilità anche nel pomeriggio io intanto ringrazio tutti i partecipanti guidano caloroso saluto a nome del gruppo delle
Parlamentare europeo e a nome dei DS del partito dei DS italiano
A tutti gli intervenuti in particolare ai relatori
Ai membri della convenzione siano essi titolari o supplenti
Ai quali facciamo un augurio di buon lavoro anche perché il lavoro sarà impegnativo lungo ed intenso e anche perché ci aspettiamo molto da loro
E il gruppo europeo considera questa una riunione di lavoro una straordinaria occasione per mettere appunto attraverso uno scambio che naturalmente non nasce oggi una le idee forza di una parte importante della sinistra italiana
Come è noto a tutti il ventotto febbraio la convenzione inizierà i propri lavori
Così come indicato dalla rete dichiarazione di Lacan terminerà i lavori dopo esattamente un anno
è la prima volta in una revisione dei trattati che si annuncia profonda
Che questo avvenga attraverso il lavoro preparatorio di un'Assemblea rappresentativa
Dei Parlamenti nazionali ed europeo associando anche i parlamenti dei Paesi candidati i rappresentanti dei governi della commissione
E gli osservatori tra cui istituzioni importanti come Comitato delle Regioni Comitato economico e sociale
Le parti sociali oltre ad un forum con la società civile che affiancherà
I lavori della Convenzione quindi finisce il metodo intergovernativo di revisione dei trattati e si avvia una nuova stagione per la la prospettiva di riforma europea
E tutto questo attraverso un metodo trasparente come fu per la carta per elaborazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea cioè tutti i lavori saranno messi su internet potranno essere seguiti è la prima volta inoltre che si parla esplicitamente di una revisione che potrebbe arrivare ad una approdo costituzionale credo che Giorgio Napolitano nella sua relazione approfondirà questo spunto
Perché come sanno i più avvertiti di questo dibattito
Bisogna dire costituzione ma non basta dire costituzione perché dietro questo o nominalismo si possono nascondere Progetti
Ho conduce ad azioni o peggio tentativi di codificazione minimalisti Ca'della
Del ruolo
Dell'Europa è addirittura
Può essere anche il regno della intergovernativi ITA codificata altra parte abbiamo sentito
Ripetere la parola costituzione anche da ministri del governo italiano come il ministro Tremonti che sicuramente non brilla per entusiasmo europeista
Quindi credo che questo punto sarà approfondito nella mia introduzione non voglio assolutamente sovrappormi da quello che sarà oggetto delle comunicazioni che poi seguiranno
Invece credo che il mio ruolo sia quello di dare conto del dibattito e del ruolo
Del gruppo soprattutto
Del socialismo europeo e anche del dibattito aperto nella famiglia socialista
Bisogna dire che la convenzione è stata fortemente voluta dal Parlamento europeo
è stata fortemente voluta dai socialisti europei dal gruppo europeo ed in particolare nel gruppo europeo dal gruppo Spinelli e si è costituito all'interno del gruppo europeo
E io credo che chi di voi ha seguito il congresso di Berlino l'ultimo congresso del Partito del socialismo europeo ha potuto vedere che l'Ibl Stato non solo la presentazione di questo documento
Che vi è stato distribuito ancora una volta questa mattina ma di fu una pressione sulla famiglia socialista che veniva dai membri del gruppo Spinelli
Che distribuiranno nel corso del congresso di Berlino una
Come come si chiama una
Sì una un Baggio dove c'era scritto conventio Yesser convenzioni in tutte le lingue dell'Unione proprio per premiare sulla famiglia socialista e perché la famiglia socialista si facesse
Promotrice del approvando convenzione
Ad onor del vero bisogna però ricordare che la prima convenzione quella che elaborò la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione fu frutto dell'iniziativa del Consiglio europeo di Colonia
Durante la presidenza tedesca e quindi in qualche modo venne da uno stimolo di un governo tant'è vero che alla fine del lavoro della convenzione che lavorò la carta e di fronte alle timidezze e anche alle reticenze persino dei governi socialisti
Ad assumere nel trattato di Nizza fino in fondo la carta diritti fondamentali
Noi dicemmo che vita era lì anche qualche incoerenza rispetto al fatto che questa convenzione fu avviata proprio per iniziativa possiamo dire dei governi socialisti in qualche modo il mandato della convenzione è ampio anche qui va ricordato che esse prendo l'avvio dalla famosa dichiarazione di Nizza sul futuro dell'Unione e lì va credo ricordato che fu per iniziativa del Governo italiano presieduto in quel momento da Giuliano Amato che si ottenne dopo il magro risultato di Nizza Ya famosa dichiarazione sul futuro dell'Unione
Che consisteva nei famosi tre punti sussidiarietà divisione delle competenze e ruolo dei parlamenti nazionali semplificazione dei trattati oltre che naturalmente la questione del destino della carta fondamentale dei diritti che
Continua ad essere un punto presente non solo nel dibattito ma anche nell'edizione europee questo mandato
Coro comprende anche il tema del governo economico che è un tema diciamo importantissimo tant'è vero che allora gli osservatori più attenti di zero che forse la cosa più interessanti di inizia fu appunto
Esattamente il dopo Nizzola la prospettiva che si apriva polemizza
Se per riassumere il dibattito nella famiglia socialista in particolare nel gruppo io lo riassumerei con tre parole difficoltà progressi e battaglia politica
Perché difficoltà perché anche nella fare la famiglia società e perciò socialista non è esente da due limiti culturali e politici il primo è il tentazione della intergovernativi ITA
Che in qualche modo si è fatta più forte
Non vi sembri un paradosso proprio perché i socialisti ad un certo punto della storia dell'Unione hanno avuto molti governi fino a tredici governi su quindici oggi sono molto meno ma questo a forse accentuato
Il il senso di potenza del Consiglio rispetto a altre istituzioni
Come la Commissione il Parlamento è il secondo rischio è quello di una scissione culturale tra
Le istituzioni e la sua riforma e la politica perché una parte della solo in famiglia socialista tende a sopravvalutare le politiche sottovalutando le istituzioni
E in questo momento nella storia europea non vi è politica che si possa consolidare o promuovere senza
Che vi siano o riforme istituzionali o strumenti istituzionali tornerò su questo anche rispetto a recenti polemiche quindi il gruppo Spinelli che si è costituì nel gruppo socialista
Nasceva da una certa preoccupazione che noi registrammo subito dopo Nizza perché
Si si era avviata con il discorso vi ricordate degli Oscar Fischer il dodici maggio due mila Berlino
Un dibattito sull'Europa e ma questo dibattito i nei primi momenti era assente diciamo una famiglia socialista da questo dibattito
E una parte del gruppo euro scuro per appunto decise di costituirsi
Come gruppo per un nuovo federalismo e denominandolo sì gruppo Spinelli perché questo
Perché anche nei popolari esiste un gruppo Suman
Perché la a una Chiara diciamo
Opzione europeista federale e perché fosse esplicito che anche nel nella famiglia socialista vi è un dibattito politico sul futuro dell'Unione
E e e vi è una battaglia delle idee
E per non accettare più che anche nella famiglia socialista nel gruppo la sintesi delle posizione si facesse per sommatoria e sottrazione rispetto alle singole posizioni nazionali cosa che spesso ha portato a non avere diciamo una
Uno slancio anche nel ruolo delle proposte devo dire che oggi il materiale è ricchissimo perché dopo l'intervento all'intervento del di Fischer sono seguite posizioni di capo di Stato e di governo socialisti ma anche
Popolari o o di centro
Documenti prese di posizione di uomini politici documenti politici nazionali come quello dell'Spd come quello congiunto Franco
Tedesco quindi cioè una ormai un ricchissimo materiale tuttavia nella famiglia socialista il documento Spinelli
Resta a tutt'oggi l'unica elaborazione a carattere sovranazionale
Di un gruppo di deputati di dodici nazionalità
E che ha ricevuto tra l'altro la firma della maggior parte dei del dei parlamentari europei
Quindi e con le stringhe intergruppo sfidanti abbia invertito il processo abbiamo dimostrato che si può partire da un livello alto
Naturalmente attraverso un percorso democratico di elaborazione successiva eccetera e ottenere anche a maggioranza del gruppo nel gruppo europeo quindi questo deve incoraggiare questo però fa capire che anche nella famiglia socialista vi è una battaglia delle idee e a volte questa battaglia politica è dura anche perché il gruppo Spinelli all'epoca si trovò subito dopo Nizza di fronte una posizione era minoritaria ma era presente che in quel momento fosse utile dare uno shock
All'Unione attraverso la non ratifica di Nizza e noi polemizziamo con quella posizione perché dicemmo che in quel momento lo choc sarebbe
Forse è stato utile per un processo di dissoluzione e che invece bisogna in investire decisamente sulla prospettiva politica cercando di aprire lo spazio per la convenzione è infatti credo
E questa posizione poiché sia stata pagante perché oggi siamo
In questa in questa altra fase e vero che la comma la la la costruzione europea è una costruzione progressiva e continua ma è anche vero come si dice nel gruppo spie nel documento il gruppo Spinelli che oggi l'Europa è ad un crocevia serio e quindi o si imbocca la via di un di ulteriori riforme o altrimenti si rischia un addirittura la dissoluzione del progetto europeo anche perché l'allargamento che abbiamo fortemente voluto se non è avviene in un contesto di forti riforme istituzionale rischia anch'esso di poter SPD porco contribuire diciamo
E e anche nel documento Spinelli trova un buco punto importante l'abbandono diciamo del funzionalismo dei cosiddetti piccoli passi delle riforme non dette oggi ora occorre diciamo uno slancio che noi speriamo la postura
La convenzione riuscirà a dare quindi come vedete nella documento Spinelli non entro nel merito perché è un documento tra l'altro molto semplice di facile lettura non è scritto in il linguaggio criptico però si fa un'opzione molto chiara che quella poi fatta dagli interventi dei presidenti Ciampi ero row cioè quello di una Federazione di Stati-nazione e quindi un'idea che non è quella del ROS superstato ma non è sicuramente il regno dell'intergovernativi TAC quindi queste sono le nostre opzioni culturali che polemizzano con chi oggi tende a mettere in contrapposizione il sentimento di appartenenza nazionale con la costruzione di una dimensione europea di tipo federale
E questa è una mistificazione ha fatto bene il Presidente Ciampi a reagire
E tardare diciamo la giusta rotta anche in questa dei dibattito che rischia di essere e strumentale quindi
Avviandomi diciamolo conclusione voglio provare anche a leggere in termini e istituzionali la polemica politica che a
Riguardato anche la sinistra non solo la sinistra è lo stesso giudizio sul documento Blair Berlusconi
Perché mi pare questa chiare non sia stata molto usata neanche la stampa
Forse voi potete dire che la piego all'utilità del mio ragionamento forse è vero ma credo a questa lettura sia interessante
Che cosa vuol dire vuol dire che si sta preparando Barcellona
Il Consiglio europeo e si sta preparando con con alcuni documenti della Commissione di cui uno molto interessante che si chiama appunto governare
E produrre il cambiamento anzi dove la Commissione europea cosa fa tiene ferma la barra sulle opzioni
Di Lisbona
Anzi in questo documento come ricordava ieri a bella intervista di Bruno Trentin all'unità molto precisa nel merito
Si fa un bilancio critico è anche si fa un bilancio critico verso il Consiglio è verso i governi dicendo che vi è stata una scarsezza di risultati
Proprio su punti cruciali della strategia di Lisbona come la ricerca e l'innovazione
La conoscenza della formazione la stessa coesione sociale e le stesse politiche dei governi avrebbero dovuto mettere in moto per esempio per aiutare la posizione delle donne nel mercato del lavoro anche quando le donne come voi sapete ormai in Oropa sono quelle che si laureano di più soprattutto anche nel nostro Paese che però continuano avere difficoltà serie
Di
Conciliazione tra la vita familiare e la vita lavorativa su tutto questo c'è
Quindi un bilancio ma c'è una rotta che la Commissione vuole attenere a Barcellona ed è evidente che alcuni governi particolare quello italiano e quell'inglese per altri motivi vogliano indebolire la posizione la commissione
Verso Lisbona beh verso Barcellona e qui quindi noi che cosa dobbiamo fare dobbiamo cercare d'impedire tutto questo e qui dobbiamo cercare
Di avere una forte alleanza tra Parlamento e Commissione che non sia soltanto un'alleanza costi istituzionale ma che coinvolte le parti combo dalle parti sociali il sindacato i consumatori
Gli ambientalisti e anche gli imprenditori e non sono pochi i quali non accettano questo binomio semplicistico flessibilità occupazione
Che non è l'opzione che fa la commissione tant'è vero che omissione ogni volta che parla di piena occupazione la compagna sempre con migliori posti di lavoro
Che l'opzione ed il salto che l'unione europea deve fare e anche dello nel suo famoso libro bianco esattamente indicava questa come strada devo dire che l'altro giorno è venuta a Bruxelles a Confindustria anche il presidente D'Amato noi abbiamo avuto un incontro
E la cosa che a me ha fatto piacere credo anche a molti altri colleghi che non abbiamo sentito nell'intervento da Confindustria né nel documento che ci hanno presentato gli echi diciamo di questo dibattito nostrano
Ma abbiamo visto la concepì industria se volete concentrata seppure parzialmente perché temi ambientali e temi sociali sono stati poco a bordati ma sicuramente sull'opzioni
Strategiche europee per quanto riguarda per esempio la liberalizzazione del del mercato dell'energia le questione delle grandi reti transeuropee le questioni dell'innovazione le questioni Progetto Galileo tutte cose che noi condividiamo naturalmente insieme a tante anch'infine una parola sulla politica estera ne parlerà Umberto Ranieri nella comunicazione però questo il campo in cui io sono più impegnata a livello europeo e fatemi dire in modo semplice
Anche da esperienze recenti il fatto che ormai ineludibile
Il fatto che l'Unione parli con una sola voce e abbia un'unica
Diplomazia io credo che se fino ad oggi l'impulso più importante all'integrazione europea è venuta la politica interna oggi l'impulso più importante all'intero del sono per di N dai rapporti tra l'Europa e il mondo
Io credo che anche di fronte al fatto che in questo momento il consiglio sembra in grande difficoltà e questa difficoltà sì riflette sul ruolo dell'Alto rappresentante
E dello stesso Solana che rischia di logorarsi perché deve continuare ad avere un mandato da queste estenuante stop and go che gli viene dalla mediazione tra il quindici governi l'abbiamo visto
Fisicamente l'altro giorno nel Consiglio affari generali
Non si è riusciti ad avere un documento sulla situazione in Medioriente si è risolto il tutto inviando di nuovo Solana una settimana
In Medioriente a diciamo a tenere i rapporti tra le parti e nel Consiglio europeo sembra essere tornata indietro una posizione che si era fatta strada ciò quella di lavorare più sulla prospettiva per cercare di disinnescare la violenza che ormai sembra inarrestabile e invece sembra una parte del Consiglio essere ritornata
Alla timing del rapporto Mitchell prima la cessate il fuoco e dopo la prospettiva ma noi sappiamo che se queste diciamo filosofi avesse funzionato noi non ci saremmo trovati di fronte alla crisi
Del rapporto Mitchell del suo piano quindi probabilmente l'opzione dovrebbe essere o altro ma anche in questo caso io voglio non non polemizzare ma voglio far riflettere chi ha letto la polemica pro con Blair il solo in chiave
Politica della risolvibile diciamo in un chiarimento la famiglia socialista
Guardate quanto le le le questioni istituzionali influiscano le politiche e guardate come in questo momento è molto più ferma e lineare la posizione del commissario europeo Patten che è un conservatore inglese quindi sulla questione
Forse non avrebbe che di quanto sia molto più logorata
La revoca posizione e ruolo di Solana e pensate quando sia importante la questione istituzionale nella politica europea
Se appunto un conservatore riesce ad essere molto più riferimento di quanto non sia un socialista
Europeo questo non toglie niente al ruolo la personalità di Solana ma sicuramente noi siamo preoccupati del fatto che l'uso stesso ruolo dell'alto commissario basta logorarsi per questo noi pensiamo
E il documento ivi raggruppò Spinelli elaborerà sta elaborando un documento sulla politica estera in cui si fa l'opzione chiare del superamento dei tre pilastri
Del fatto che anche la politica estera bisogna andare verso la comunitarizzazione
E quindi sia la commissione ad essere anche in questo campo naturalmente con un rapporto con il Consiglio col Parlamento questo è improrogabile io ho vengo ora da una da una missione complicate in Marocco in Algeria sul sanare ci dentale
Ce lo dobbiamo dire chiaramente lì la politica estera di due Stati membri
è parte del problema non è parte della soluzione del problema
E l'Europa si presenta lì con quel volto ed evolutive dire rinviamo alle Nazioni Unite perché nel Consiglio di Sicurezza e Nazioni Unite continua la stessa politica tra i due Paesi che si riflette nell'ONU
E quindi quando noi vorremmo presentare in quadranti difficili e complessi il vero volto dell'Europa quello che parla una sola voce
Non solo bastati i tragici dai drammi di dieci anni dei Balcani per capire che questo ormai l'accelerazione da fare senza indugio verso appunto europei questo tipo quindi io con questi spunti termino
Annunciando che il gruppo europeo
La delegazione italiana del gruppo socialista europeo inaugurerà in occasione dei lavori a convenzioni un sito internet che noi vorremmo gestire in cooperazione
Con il partito dei Democratici di sinistra ma anche con tutti quelli che con noi
Vogliono aiutare la diffusione e la partecipazione ai lavori della Convenzione quindi vorremmo che questo sito forse interattivo e quindi non solo di divulgazione anche perché ci saranno di siti anche ufficiali che faranno questo
Proprio perché la
Labile la vicenda europea e la prospettiva europea deve cominciare ad essere
La dimensione la politica e anche forse ad appassionare alla politica una generazione che credo oggi abbia il compito
Non piccolo di costruire l'avvenire dell'Europa e quindi dentro la velina Europa quello del nostro Paese e quella della sinistra nel nostro Paese
Grazie
Io quindi ed è immediatamente la parola a Giorgio Napolitano per la prima
La relazione
Grazie
Decisione presa alla che andrà in capi di Stato e di governo di dar vita a una convenzione su modello di quella che nel Duemila redatto la Carta dei diritti fondamentali
Per elaborare risposte impegnative ai quesiti sull'avvenire dell'Unione europea e quindi sottoporre a una nuova conferenza intergovernativa ha rappresentato un importante successo
Delle forze europeiste più conseguenti e combattive
Per lunghi mesi nel corso del due mila e uno abbiamo toccato con mano le resistenze le reticenze di molti governi rispetto alla proposta della convenzione avanzata subito dopo Nizza dal Parlamento europeo
Ci siamo sentiti dire ripetutamente alcuni governi non l'accetteranno mai
Sono state necessarie via via le prese di posizione di movimenti europeisti della Commissione Prodi dei governi più sensibili e infine l'impegno dalla presidenza belga per far maturare le condizioni del sì che infine venuto dal Consiglio di lacche
E un'influenza positiva ha avuto in particolare la convergenza ricercata dal Parlamento europeo cui parlamenti nazionali e sfociata anche se con qualche difficoltà nella risoluzione della COSAC di Stoccolma
Ho voluto alla vigilia dell'insediamento della convenzione
Ricordare questo antefatto perché è importante partire dal valore del successo che si è ottenuto e dal significato dell'innovazione che si è decisa l'idea stessa della convenzione e parte del Progetto democratico
Da perseguire in questa fase della costruzione europea un Progetto democratico che comprende tra i suoi elementi essenziali la valorizzazione della componente parlamentare dell'Unione
Intendendo con questa espressione sia il Parlamento europeo sia i parlamenti nazionali entrambi garanti nel loro distinti e diversi ruoli della legittimità democratica dell'Unione Europea in quanto unione di popoli ai cittadini e non solo di Stati
Una valorizzazione che con la convenzione si traduce in esercizio di un potere costituente condiviso dai Parlamenti con i governi e con la Commissione
Quel potere di rivedere i trattati finora riservato ai soli governi salvo la ratifica da parte dei Parlamenti nazionali e dunque oggi di elaborare un trattato costituzionale equivalente a una Costituzione
Pur restando l'ultima parola ai sensi dell'ancora vigente articolo quarantotto del trattato a una conferenza intergovernativa non dimentico certo
Che per lungo tempo i movimenti europeisti e federalisti ampie maggioranze nel Parlamento di Strasburgo anche per impulso di Altiero Spinelli
Forze politiche di centro e di sinistra come quelle italiane in particolare con il referendum del mille novecentottantanove avevano rivendicato l'attribuzione al Parlamento europeo di un pieno mandato costituente e ancor prima si era invocata l'elezione di una vera e propria Assemblea costituente ma è stato giusto credo
Prende atto dell'impossibilità di conseguire quel risultato e quindi riformulare quella rivendicazione nei termini che ho indicato
Sempre mirando a rompere il monopolio dei governi associando i parlamenti nazionali
Nell'esercizio di una sia pur non esclusiva funzione costituente
La nostra idea mi riferisco a rapporto da me presentato e votato a Strasburgo il sette febbraio
E fare della convenzione non un esperimento una tantum per la sola prossima revisione dei Trattati ma la soluzione
L'istanza la combinazione parlamenti più governi più commissione da far valere d'ora innanzi in materia di elaborazioni il revisioni di valore costituzionale
Il Progetto democratico
Che ormai indispensabili assumerebbe lo sviluppo dell'Unione comprende nello stesso tempo come elemento non secondario quello della trasparenza e della partecipazione
Trasparenza del processo decisionale e specificamente del processo di formazione delle scelte per la revisione dei trattati
Il metodo seguito ancora della Conferenza intergovernativa del Duemila non la in nessun modo assicurata mentre può assicurarla come già per la carta dei diritti il metodo della convenzione
La pubblicità dei suoi lavori l'apertura a contributi esterni il collegamento con la società civile e molto importante che dal primo momento e fino alla conclusione si proceda davvero in questo senso che si dispieghi Ino tutte queste potenzialità
E ciò dipenderà dalla sensibilità e dall'impegno dei membri della convenzione e del suo Praesidium ma anche dalle sollecitazioni e dalle iniziative che verranno da tutti i Paesi membri dell'Unione
Molto importante sarà lo stesso sforzo per dar luogo a un intenso rapporto tra i rappresentanti dei Parlamenti nella convenzione e i rispettivi parlamenti
Informandoli e coinvolgendoli sistematicamente altrimenti la convinzione potrebbe non mantenere le sue promesse
Non dare pienamente il contributo per cui è stata concepita a una più forte legittimazione democratica della costruzione europea
Sono partito da questo tema dal grande tema della democrazia nell'Unione e su di esso desidero ancora soffermarmi non si tratta di agitare in modo ripetitivo la denuncia o lo slogan del deficit democratico
Di strada se ne è fatta non poco
Da quando non c'era neppure un Parlamento europeo eletto a suffragio universale o da quando un formidabile impulso viene dato con l'approvazione del febbraio mille novecentottantaquattro da parte dell'Assemblea di Strasburgo del Progetto Spinelli
Non starò a ripercorrere tutte le tappe percorse con l'atto unico e le ulteriori successive revisioni dei trattati specie sulla via della parlamentarizzazione dell'Unione grazie all'attribuzione del Parlamento europeo al Parlamento europeo di incisivi Poteri specie di codecisione legislativa
Ma non ci si può di cento ritenere appagati
Non si può sottovalutare il dato obiettivo e il motivo di disagio
Rappresentato dall'insufficiente il potere di intervento di istituzioni rappresentative legittimate dal voto popolare nella formazione e nel controllo delle decisioni in diversi campi dell'attività dell'unione
Né si può sottovalutare la grave difficoltà di comprensione e di partecipazione detiene i cittadini europei lontani dal modo di operare dell'Unione
E che si traduce in un senso di e strani azione in un crescente disincanto se non peggio
Anche per confusione nelle aspettative cui corrispondono delusioni talvolta immotivate dinanzi ai risultati conseguiti
Di qui il rischio già emerso ad una perdita di consenso per la costruzione europea e persino di una crescita di oscuri timori e dunque un imperativo di primaria importanza il rafforzamento da tutti i lati dell'impianto democratico dell'Unione
Nella fase nuova che sta per essere segnata da un allargamento senza precedenti e insieme dalla necessaria assunzione di nuove immissioni e priorità
Di qui per quel che riguarda il processo di parlamentarizzazione le proposte anche di recente votate a Strasburgo per superare i limiti del potere legislativo e di bilancio del Parlamento europeo
Per arricchirne le funzioni di indirizzo e di controllo anche nella materia degli attuali secondo e il terzo pilastro per attribuirgli la prerogativa di eleggere il presidente della Commissione europea
Soluzione quest'ultima da preferire a quella propria di un modello presidenzialisti Ko e di una dialettica politica rigidamente bipolare dell'elezione diretta da parte dei cittadini
Sempre nello stesso quadro le nostre proposte per una stretta cooperazione tra Parlamento europeo dei parlamenti nazionali
La proposta in particolare di un vero e proprio accordo interparlamentare che lì lei di in un impegno di esercizio
Complementare e convergente dei rispettivi distinti mandati il discorso sulla democrazia dell'Unione non può però limitarsi al peso da dare senza più Riserve terremo ore ai Parlamenti alla componente diciamo pure al sistema parlamentare europeo tra gli altri capitoli da affrontare non meno decisamente mi limito a richiamare quello della crescita di partiti europei che non siano semplici e flebili aggregazioni di vertice dei partiti nazionali
E più in generale della crescita di una ricca Rete di attori politici e sociali su scala sovranazionale
Di consistenti spazi di comunicazione e di dibattito pubblico di un'opinione pubblica europea
Più che presupporre tutto ciò e presupporre magari la mitica nascita di un popolo europeo la scelta di una Costituzione europea può con grande forza sollecitare un tale processo e vengo acquisto che deve rappresentare più chiaramente di quanto non sia letto
Nella dichiarazione di latte l'obiettivo della convenzione
Già dall'ottobre del due mila con il rapporto Dio Hummel il Parlamento di Strasburgo ha elaborato sue proposte puntuali sui caratteri e i contenuti di una costituzione europea
Sul modo di giungere a quel traguardo per la via della semplificazione ristrutturazione dei trattati sulla necessità di ottenere per via referendaria l'assenso dei cittadini
La base più significativa da cui partire è quella della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione
Che ha rappresentato uno straordinario balzo in avanti nella costruzione di una cittadinanza europea anche se le resistenze di alcuni capi di governo hanno impedito di integrarla già a Nizza nei trattati
Ma non ripeto qui tutte le posizioni e proposte che saranno portate dei rappresentanti del Parlamento europeo al tavolo della convenzione
Ora è piuttosto ribadire con la più grande convinzione a conclusione di questa parte della mia relazione quello che considero il punto cruciale
Vale a dire l'assoluta necessità
Di dare risposte soddisfacenti a tutti gli aspetti del problema della legittimazione e della partecipazione democratica
Per poter riguadagnare il consenso e il sostegno dei cittadini alla causa dell'integrazione e dell'unità europea
Sarebbe un grave errore che ritenere che quella legittimazione possa scaturire di per sé dalla bontà del prodotto che l'Unione riesca ad offrire che quel consenso sia cioè legato solo al soddisfacimento di interessi materiali
Al conseguimento di risultati tangibili in termini di benessere equità e sicurezza e non anche a delle garanzie di carattere democratico
E ha delle possibilità di effettiva identificazione di ciascuno con i valori e con un traguardi dell'Unione Europea con una visione che mi guida l'attività e gli sviluppi la stessa prospettiva ormai così tardi avvicinata ravvicinata di di unificazione come si è detto o di unificazione dell'Europa
Nel segno dell'unione non implica solo adattamenti funzionali come quelli malamente concordati a Nizza
Delle istituzioni dell'Unione ma una sua Rifondazione simbolica una sua rinnovata finalizzazione una sua forte riconoscibilità democratica
La convenzione non può in concreto non muovere da tre esigenze incontestabili
Quella di un governo delle politiche economiche che integri il nuovo punto di forza rappresentato dalla moneta unica ne colga le potenzialità e le punte al servizio di una crescita competitiva dell'economia europea
Quella di un ruolo effettivo dell'Europa sulla scena mondiale
Richiesto dalla lotta contro il terrorismo internazionale ma ancor più dalle tensioni e dalle incognite che il processo di globalizzazione porta con sé
E quella di un'azione comune a tutela sia della sicurezza sia dei diritti dei cittadini
Sono tre in missioni tre priorità che conseguono alla eccezionale novità dell'introduzione dell'Euro in dodici Paesi e alla drammatica scossa dell'undici settembre due mila e uno
C'è forse già una larga condivisione di queste esigenze
Delle soluzioni a cui tendere del disegno da ridefinire per il futuro dell'Europa unita dico francamente che non bisogna indulgere alle apparenze e alle illusioni
Anche se tutti si dichiarano d'accordo sulla parola d'ordine di una unione non sono efficiente ma più democratica sull'obiettivo di una costituzione europea e in sostanza sulla necessità di più Europe
No tutte queste espressioni risultano ambivalenti
Che possono alludere a impostazioni addirittura opposte e inconciliabili penso sia necessario perciò indicare alcune discriminanti
Attorno a cui ruoterà il confronto di indispensabile chiarimento e infine mi auguro la ricerca di un'intesa
Nella convenzione e nella Conferenza intergovernativa
Ma non partendo dall'assillo prematuro del compromesso finale in cui giungere non dando magari per insuperabili le posizioni e le resistenze degli interlocutori più chiusi
Primo democrazia
C'è chi la imbocca
Per mettere in questione l'intera esperienza comunitaria e più specificamente i poteri della Commissione come istituzione sovranazionale
Quasi che essa una volta investita dal Parlamento europeo fosse meno legittimata dei governi che ricevono l'investitura dei parlamenti nazionali
La campagna che conduce in Italia la lega nord contro un pugno di tecnocrati senza volto che dettano legge a Blix sale contrapponendo vi l'appello al popolo soprano
E una pedestre espressione di questo modo di Ines di mistificare l'esigenza di una unione più democratica
Ma anche da parte degli ambienti politici più qualificati compresi alcuni capi di governo siti Orissa comunque l'impossibilità di concepire la democrazia se non nel quadro nazionale
Si ignora o si svaluta la funzione rappresentativa e la concreta capacità di intervento del Parlamento europeo
Si rimuove il discorso su una prospettiva di democrazia sovranazionale europea nei suoi molteplici elementi che Possa integrarsi
Con gli storici presìdi democratici nazionali e anche concorrere a rinvigorire
Da tale vizio di trazione discende tra l'altro la proposta della creazione di una cosiddetta seconda camera composta dei parlamentari nazionali
Che senza poter soddisfare le giuste istanze di valorizzazione dei parlamenti nazionali dei rapporti col processo di integrazione configura una grave confusione e sovrapposizione di ruoli ai danni del Parlamento europea
Secondo Costituzione
Intanto non è scontato che ci sia già accordo a farla scaturire come risultato della convenzione e della conferenza intergovernativa le maggiori riserve restano quelle inglesi
Ma anche tra quanti consentono su quell'obiettivo si colgono sia elementi di adesione solo generica sì elementi di evidente strumentalismo
C'è chi rinvia la definizione secondo il proprio particolare modello calcolo dico la Costituzione europea l'accettazione di ogni concreta di Toni concreto sviluppo sulla via dell'integrazione
Abbiamo visto parlarne a proposito del mandato di cattura europeo
C'è soprattutto chi pensa alla costituzione come strumento per porre limiti insuperabili all'ulteriore corso del processo di integrazione se non addirittura come leva per farlo regredire
In questo senso il nudo rappresentato dalla ripartizione delle competenze tra Unione e Stati membri che andrebbe ridefinita appunto in Costituzione
Terzo necessità di più Europa sembra difficile per chiunque
Sfuggire all'argomento della palese inadeguatezza di risposte nazionali sia alle sfide che le economie anche dei maggiori Paesi europei debbono fronteggiare sul piano della competitività globale
Sia alle responsabilità che spettano all'Europa per un più equo sicuro ordine mondiale
Ma con le spese va con l'espressione Pierre più Europa si può intendere più cooperazione intergovernativa anziché sviluppo conseguente del metodo comunitario e della dimensione sovranazionale
E perciò venuto il momento di fare fino in fondo i conti con alcune posizioni che penso possano essere solo definite mistificatoria
C'è stata davvero una estensione incontrollata e abnorme delle competenze dell'Unione dell'iniziativa dico della commissione dei poteri di apparati democratici apparati tecnocratici oggi è stato piuttosto un eccesso di normative di dettaglio
Un attenuarsi della distinzione tra decisioni politiche decisioni tecniche tratti politici e attempati legislativi e atti amministrativi
Si tratta di stabilire finalmente una gerarchia delle norme e di decentrare misure di applicazione degli indirizzi fissati con le direttive o che cos'altro
Quali competenze quali politiche bisognerebbe rinazionalizzare restituire agli Stati nazionali il terreno è estremamente infilo
Una cosa è essere rigorosi nella delimitazione delle competenze dell'Unione
Ma sapendo guardare avanti come fa il relatore della Commissione costituzionale del Parlamento europeo su questo tema che nell'affermare un criterio di rigore suggerisce tuttavia di includere la politica estera tra le competenze esclusive dell'unione
Una cosa è essere seri nell'affermazione nel rispetto del principio di sussidiarietà prevedendo anche la possibilità di un controllo giurisdizionale
E aprendo largamente il discorso alla considerazione non solo di Leo del livello di governo nazionale ma del livello di governo regionale
Altra cosa e invece denunciare una presunta linea di sempre più stretta integrazione formula che non si trova nei trattati i quali parlano solo di sempre più stretta unione tra i popoli
E insistere ossessivamente sulla presunta tendenza alla costruzione magari strisciante di un superstato centralizzato
Che sommerga si è arrivati a dire anche questo le identità nazionali
Con tutto il rispetto per qualche illustre uomo di governo come il primo ministro Blair che agita questo spauracchio lasciamo stare i leghisti nostrani
Che vedono dietro la Commissione di Bruxelles né più né meno che l'ombra di un superstato sovietico
Proprio vispa Urach scio di falso e strumentale bersaglio si tratta
Si dica chi quali forze politiche di governo in Europa perseguono questo obiettivo
E se nessuno lo persegue come obiettivo c'è forse davvero una tendenza oggettiva un rischio implicito in quel senso
Lo si dica lo sì dimostri
La verità e che ci sono forze che resistono ancora alla logica di uno sviluppo coerente della dimensione sovranazionale del processo di integrazione europea mente
Il più maturo movimento politico e culturale europeista non contesta la compresenza di una dimensione intergovernativa e tantomeno il persistente ruolo degli Stati nazionali
Non miglia nell'una o nell'altro ma si oppone alla deriva intergovernativa che è visibilmente in atto e che da alcune parti si vorrebbe accentuare
Non è bastata la lezione di Nizza per dare il segno dell'effetto micidiale
Del prevalere dei particolarismi nazionali dei più meschini giù Woking calcoli nazionali dei poteri di veto i negoziati tra governi che finiscono per prendere il posto di una comune visione europea
Il disegno costituzionale
Che ormai si richiede di finire e quello di uno sviluppo in senso federale dell'unione europea
D'altronde nulla e più alieno da un'ispirazione federalista che la prospettiva di un superstato centralizzato
La definizione proposta anni fa Dacia dello federazione di Stati nazionali può considerarsi valida a patto che alcuni dei suoi più recenti adepti non le toccano il collo o meglio non le taglino la testa assumendo nei il richiamo agli Stati nazionali per ignorarle il soggetto federazione
Non sono comunque innocenti li accentuazioni di alcuni esponenti dell'attuale maggioranza di governo italiana
Sugli Stati nazionali come base come asse da cui far partire il discorso sul futuro dell'Europa il disegno degli Europa del futuro
Non sono solo parole o riferimenti anacronistici come quello che pure di recente si è letto all'Europa delle patrie cara dei gol
Ma possono essere preannunci di posizioni che contrasterebbe Ron radicalmente con la tradizione dell'europeismo italiano
Posizioni che peserebbero in modo grave in una partita destinata a giocarsi concretamente in seno alla Convenzione su temi come
Estensione del voto a maggioranza una maggioranza di Stati che rappresenti una maggioranza della popolazione totale dell'Unione dei poteri del Parlamento europeo del ruolo di governo della commissione
Ci auguriamo che non ci sia un simile allontanamento da enunciazioni finora condivise
Un simile slittamento negativo delle posizioni di maggioranza e di governo
Specie tenendo conto del ruolo che può toccare Alitalia nel semestre di presidenza dell'Unione se si osserverà il calendario che anche noi consideriamo indispensabile per evitare di giungere senza conclusioni del processo costituente alle elezioni europee del due mila quattro
Ci auguriamo che da parte del centrodestra italiano non si diano sponde a nessuna forza politica e di governo di altri paesi a nessun'altra forza di destra o anche non di destra
Che voglia ostruire o frenare il cammino verso la costruzione di un'Europa più unite più forte neanche se dovesse trattarsi dell'attuale governo britannico un governo il cui primo ministro ha preso le distanze con accenti drastici nel discorso del novembre scorso ha ben venga
Da quelle posizioni che nel passato hanno finito per collocare la Gran Bretagna ai margini del processo d'integrazione europea
E che si orienta superando un già serio ritardo ma per evitare un più grave errore a proporre agli elettori l'ingresso nel sistema della moneta unica
Un governo che appare però ancora condizionato oltre che da pregiudizi alimentati pesantemente dai mezzi di informazione di quel Paese
Dai riflessi di una tradizione storica poco sensibile alle ragioni di una comune impresa europea
Viene fatto di ricordare come farli alle origini nel lontano mille novecentocinquanta il tentativo francese di associare Londra a quell'impresa come esso si infranse sullo scoglio del rifiuto da parte del Governo e del partito laburista di qualsiasi forma di autorità sovranazionale anche perché argomento che oggi magari non viene rispolverato avrebbe interferito nell'esperienza socialista britannico
Faccia molta attenzione l'onorevole Berlusconi il Presidente del Consiglio anche in quanto presidente di Forza Italia
Non può collegarsi a posizioni retriever su quei temi chiave per il futuro dell'integrazione europea che ho poco fa ha richiamato e nello stesso tempo dichiararsi d'accordo
Sulla linea ha ribattuto ribadita ancora nello scorso dicembre da cui il Partito popolare europeo di cui si considera parte integrante una linea che riflette la continuità dell'impegno europeistico di varie componenti di quel partito e in particolare dei cristiano democratici tedeschi
Molto vicini su questi temi nel loro Paese al partito di maggioranza socialdemocratica
Questo orientamento by partisan di un partner fondamentale dell'Unione europea come la Repubblica federale tedesca
Le tendenze europeisti che sempre vive nella sinistra in altre forze politiche francesi i compressi Manon cristallizzati equilibri che caratterizzano l'attuale dibattito nell'Europa dei quindici le possibilità di dialogo
Fruttuoso anche se non facile con i rappresentanti dei Paesi candidati insieme con gli indirizzi largamente maggioritari del Parlamento europeo fanno della convenzione un campo aperto anche se arduo di confronto
E molto importante che l'Italia vi contribuisca dalla parte giusta
In questo senso l'incerto noi opere Remo in quanto democratici di sinistra in quanto forze di centro sinistra credo di poterlo dire nel loro insieme
Considerandoci a giusto titolo eredi e continuatori del lungo cammino dell'europeismo italiano nella pluralità delle sue espressioni fin dai primi passi sulla scena del dopoguerra e nella ricchezza dei suoi sviluppi non è stato arbitrario accostare come ho fatto intervenendo alla Camera il trenta novembre i nomi di De Gasperi e di Spinelli
Non è arbitrario richiamare la più anzi la più ampia comunanza di vedute realizzata sì in fasi successive
Ciò non significa essere acritici Laura attori o ingenui apologeti
Dello stato presente dell'Unione qual è emerso non solo alle conclusioni di Nizza ma da significative vicende e prove recenti tutto quel che son venuto dicendo finora mostro d'altronde in modo inequivocabile che acritici Nunzia
Quel che conta però e il punto di vista da cui si esprime un atteggiamento critico e la direzione in cui si sollecita un cambiamento
Il nostro punto di vista non può essere quello dei non pochi oggi in Italia
Che svalutano il formidabile Bilancio di cinquant'anni di Europa comunitaria rappresenta l'Unione come un mostro burocratico seminano diffidenza o in tutte le sfumature possibili scetticismo di fronte alla campagna della lega nord
Nonché ai silenzi o e o alle ambiguità che si si accompagnano in altri settori della maggioranza e dell'opinione di centrodestra consideriamo un elogio il sentirci tacciati di euro figlia
Sul piano storico ci rammarichiamo piuttosto del ritardo con cui la sinistra in una sua parte specialmente scelse il campo degli europeisti
Ne il cambiamento che noi vogliamo può essere quello auspicato da quanti in realtà pensa lo ha un ritorno al passato
Alla difesa della sovranità nazionale in campi in cui è necessario passare a una condivisa sovranità europea U al suo ristabilimento in campi nei quali essa è stata per buone ragioni
Già trasferita a un livello più alto
Anche la tutela in seno all'Unione dell'interesse nazionale qua
Quando sia davvero questo e non altro in giuoco e cosa da non confondere con una retorica o delle prove di forza esiziali per lo sviluppo di una Europa più unita
La nostra Eurofidi io o meglio la vostra fiducia nella forza della causa europea non è cieca siamo preoccupati per l'avvenire dell'Unione
Il rischio che si vada verso una paralisi delle sue istituzioni comunque verso una sua ingovernabilità o verso una deliberata diluizione del processo di integrazione e reale bisognerà dimostrare di essere all'altezza delle responsabilità dell'Europa e delle fondamentali intuizioni dei pionieri dell'impresa comunitaria
In loro era ben chiara l'idea di una comunità politica anche quando decisero di cominciare col carbone e con l'acciaio o quando migrarono senza successo a una difesa comune
E che si trattasse di gettare le prime basi di una indispensabile federazione fu scritto nel documento fondativo di quell'impresa il mezzo
Lucidamente indicato da diciamo nelle
Affidarsi all'effetto di trascinamento progressivo delle realizzazioni parziali e delle solidarietà di fatto per giungere all'unione politica ha ormai dato tutto quel che poteva
Fino alla nascita trascinata dal completamento del mercato interno della moneta unica
è venuto il momento come ci dice la stessa scelta della convenzione di un progetto compiuto di un disegno costituzionale da perseguire esplicitamente se si è esaurito un metodo non si sono esaurite anzi si rafforzano rinnovandosi in un contesto storico tanto mutate
Le motivazioni dell'impegno a costruire un'Europa unita secondo un'ispirazione federale
La sfida consiste nel far corrispondere a tali motivazioni e profonde ragioni nella ricerca di valide soluzioni un più alto livello di coscienza europea un più alto livello di comune volontà polisti
Grazie
Grazie Giorgio inizieremo con la prima comunicazione guardando
Proporremmo quindici minuti per le comunicazioni
E otto minuti di tempo per gli interventi siete d'accordo qui la prima comunicazione quella di Andrea Manzella
E tema Sala
L'esperienza della carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea anche perché Andrea Manzella fece parte di quella convenzione
Consiglio a me
Sì in questo e comunicazione diciamo di collegamento tra una convenzione e l'altra mi pare giusto partire da da un'affermazione di Giorgio Napolitano cioè la convenzione come parte di un progetto democratico ed è vero
Perché l'eredità più vistosa virtuosa della prima comprensione dell'anno due mila è stata una rivoluzione di metodo
Fino allora la trattazione delle materie costituzionali del a unione era stata fatta con metodo diplomatico intergovernativo
La composizione
Del due mila ha invece dimostrato che si può passare dal metodo diplomatico ad un metodo parlamentare
In quella convenzione infatti come nell'attuale la componente parlamentare era prevalente
Il Consiglio di vacche da dunque raccolto Pinna in primo luogo questo insegnamento
E questa rivoluzione di metodo significa che il processo istituzionale dell'Unione a rompere anche formalmente i legami con la vecchia concezione internazionalistica e definisce compiutamente
Un processo costituzionale quindi la decisione procedurale prefigura già la qualità giuridica per risultato che essi che si vuole raggiungere
Ma se dall'esperienza per la prima convenzione si passa
Ma V qua qualche altra indicazione se possono ricavare altri cinque essenziali insegnamenti
Il primo insegnamento era chiuso in due monosillabi tedeschi ALS Oboe
In italiano le sillabe sono tre come si fu il metodo indicato dalla presidente della prima commissione convenzione il tedesco Zocco
Per troncare sul nascere la discussione sul valore da assegnare alla carta disse lavoriamo alzo Oboe come se dovessimo fare un testo giuridico poi si vedrà
Quel metodo tornerà buono anche alla nuova convenzione
Ora che da qualche parte e naturalmente l'abbiamo sentito echeggiare anche in Italia ci dice che la convenzione dovrà limitarsi solo dopo Sironi di Indirizzo a raccomandazioni
Alla futura conferenza intergovernativa e ora che anche il presidente Giscard sembra indulgere ad una procedura lunga in tre tempi ascoltare aveva Rizzo rare proporre e proprio ora invece con metodo appunto parlamentare è bene che la convenzione concentri subito i suoi lavori sulla costruzione di un testo
Quel testo coerente ecco come si è detto al Parlamento europeo dovrà essere alla
Fine sostenuto da un consenso molto ampio da verificare con votazioni indicative
D'altra parte un primo testo di base su cui cominciare a lavorare con aggiunte ed emendamenti già esiste
Ed è quello preparato dall'Istituto universitario europeo di Firenze che su incarico del consiglio della Commissione europea ha già elaborato una sintesi critica dei trattati vigenti separando le norme i principi di caratterizzazione costituzionale dall'apparato di norme ordinarie riguardanti le varie politiche dell'Unione
Il secondo insegnamento della vecchia convenzione spinge a tener conto del particolarissimo ambiente giuridico dell'Unione segnato da una pregiudiziale di sospetto diceva
Napolitano al termine del suo intervento da una pregiudiziale di sospetto da parte degli stati razionale di qualche Stato nazionale e dunque l'insegnamento è quello di di fare valere
L'astuzia di un metodo che sarebbe forse bene espresso in una massima inversa a quella del Gattopardo perché tutto cambi tutto o quasi deve rimanere come prima
La prima convenzione sembrò infatti nascere per un compito non creativo
Raccogliere mettere ordine trovare un comune denominatore per l'assemblaggio dei diritti fondamentali
Ora però non c'è giurista che non riconosca la intrinseca capacità innovativa che ha avuto quella ricognizione delle sue esclusioni delle sue inclusioni delle sue contaminazioni
Ci sono semmai i molti giuristi preoccupati per la forza espansiva dalla carta per i suoi coordinamenti per le sue garanzie nonostante il suo incompiuto status giuridico ebbene questi metodi dà diritto mite
E sono quelli più consigliabili per la convention essa per raggiungere i risultati più alti deve partire dal basso e configurarsi come un soggetto che coglie innanzitutto
Il frutto maturo di un movimento di codificazione costituzionale di una consolidazione normative istituzionale
Solo partendo da questa piattaforma sarà possibile un'ambiziosa revisione costituzionale consensuale
Il terzo insegnamento che la vecchia convenzione dalla nuova e quella di ordinare istituti e norme mediante principi di ordine costituzionale
Questo metodo acconsentii alla convenzione del due mila di sfuggire alle trappole delle vecchie classificazioni dei diritti diritti civili sociali politici economici
Assumendo a criterio di distinzione i principi di dignità libertà uguaglianza cittadinanza giustizia e solidarietà il catalogo dei diritti europei ha guadagnato direi in arrivo si Taiji storicità incomprensibilità
Così dovrà essere anche per il Progetto di Costituzione europea
Essa si deve vera necessariamente come una costituzione coordina processi che ordina procedersi ciò come la Costituzione che si troverà innanzitutto a risolvere il grande problema della circolarità delle decisioni
Del pluralismo istituzionale dell'Unione dagli Stati membri
E poi con una costituzione che dovrà risolvere in vista del necessario allargamento io anche il problema di conciliare l'unicità del quadro istituzionale Consiglio Parlamento Commissione Corte di giustizia con la Denver sita di quelle cooperazioni rafforzate che sorgeranno
Fra gli stati membri in diritto in fatto come quella cooperazione giudiziaria rafforzata che la settimana scorsa a Santiago di Compostela è nata tra i più grandi Stati europei con umiliante esclusione dal nostro Paese
Ebbene per varare questa Costituzione processuale
è necessario che la nuova convenzione si preoccupi innanzitutto di formare con la tecnica per principi un quadro costituzionale di riferimento un quadro che come nella prima convenzione permette di inserire i temi della riorganizzazione istituzionale in un sistema di principi costituzionali estratti o rinnovati dall'ordinamento che vige nell'Unione e gli Stati membri
Principi che nel nuovo disegno costituzionale si annunciano di triplice natura cioè principi che impongono valori che solo quelli dettati dalla stessa Carta dei diritti fondamentali
Principi di natura organizzativa generale che sono quelli che devono guidare la costruzione di procedure di e istituzioni secondo i criteri del pluralismo e quindi della nazionalità del localismo della della della sussidiarietà del coordinamento aperto della sostenibilità
Principi di natura organizzativa delle politiche di settore infine quelli che depurati dalle norme di dettaglio devono disegnare la fisionomia essenziale costituzionale appunto dalla cooperazione tra Unione e Stati nazionali e governi territoriali nei vari campi dell'azione pubblica europea
E questo intreccio di principi che come nella prima convenzione potrà definire saldamente il sistema senza irrigidire lo con minuti meccanismi e soprattutto offriva
Ai decisori ultimi dalla conferenza intergovernativa del due mila e quattro una misura di flessibilità sufficiente
Il quarto insegnamento che va dalla vecchia alla nuova convenzione e quello di puntare sulla cittadinanza anche questo
Giorgio Napolitano ha detto cose
Essenziale
Cittadinanza come nucleo fondativo di ogni assetto costituzionale futuro
Il patrimonio costituzionale europeo ci dimostra che l'integrazione attraverso i diritti marcia più veloce della politica istituzionale soprattutto come ha fatto la vecchia convenzione
Con l'accaduto quando con la Coop catalogazione dei diritti si è incorporata tutta la giurisprudenza formata sì intorno ad essi in sostanza la prima
Costituzione al guardato ad un cittadino armato armato dei suoi diritti e delle sulle garanzie
Ora e importante che alla convenzione che si apra collega questo dinamismo interno dalla cittadinanza europea e la porti ad un punto ancora più avanzato rispetto alla stessa carta
La nuova convenzione può cioè collegarsi a questo valore di una cittadinanza rafforzata senza mai perdere di vista la centralità e può quindi costruire l'ordinamento dell'Unione dal basso come svolgimento istituzionale direi come organizzazione di questa cittadinanza il quinto
E ultimo insegnamento
Secondo dentro
Per la convenzione che si apre e quello di prendere come bussola il modello sociale europeo
Il preambolo della carta
Dei diritti quello che bilancia il godimento dei diritti con responsabilità e doveri nei confronti degli altri
Come pure della comunità umane delle generazioni future ha dato forma definitiva davanti a tutto il mondo la all'idea dell'Europa come potenza civile ora nel ritmo della costruzione europea la convenzione dovrà per così dire al nuovo convenzione dovrà fare un incontro giro cioè il percorso dalla prima convenzione è stata dal mercato
Ai diritti ma ora si tratta ha detto Giorgio Napolitano
Un governo economico europeo si tratti costruire un governo economico europeo un governo per lo sviluppo con il vincolo della coesione sociale e dei diritti fondamentali racchiusi del principio di solidarietà
La convenzione dove allora
A prestarsi al percorso inverso
Dei diritti al mercato
Dovrà prepararsi cioè a mettere a punto una decisione politica complessiva sull'ordine economica e sociale dell'Unione
Insomma per l'interdipendenza tra ordine giuridico suo economica e sociale e ora nella costituzione politica del progetto di Costituzione politica che si deve dar vita dura costituzione economica
La misura dei principi di coesione sociale di solidarietà di diritto dei lavori che sarà immessa in questa costituzione economica contro il determinismo dal mercato sarà anche la misura
Della civiltà costituzionale del nuovo ordinamento dell'Unione
La misura insomma
In cui la politica e il diritto faranno dell'Unione non uno scivolo verso la logica della globalizzazione ma il più potente fattore di resistenza e insieme di Progetto per un nuovo ordine mondiale
Ecco qui cinque messaggio moniti o insegnamenti da una convenzione all'altra cinque messaggi che però non ci passano sulla testa come se fossimo spettatori di una staffetta
Sono invece come campane anche per noi successo della nuova convenzione dipende dall'accompagnamento di Parlamenti nazionali del Parlamento europeo dei consigli delle delle Autonomie territoriali di tutta Europa dalla forse ha dovuto opinione pubblica europea da un movimento insomma consapevole della partita che vi si gioca
Grazie Andrea senza fare alla vigilia Dust ritorta voce del Forum europeo della società civile
Grazie dei
Grazie di questa possibilità resterò nel negli otto minuti
Condivido in larga parte la relazione di Giorgio Napolitano
Ma vorrei portare due elementi di riflessione e anche se vuole di di dissenso
Il primo è quello relativo alla al metodo la convenzione
Contrariamente a quello che pensa Manzella io non ritengo che il metodo da convenzione uno debba essere applicato alla convenzione del due credo che se la convenzione un due lavorasse con lo stesso metodo da convenzione uno farebbe un grosso errore probabilmente alla fine arriveremmo a dei risultati
Non all'altezza degli obiettivi non arriveremmo a risultati che ci sono stati prospettati e indicati da Giorgio Napolitano bisogna partire dalla convenzione uno ma tener conto di quello che la convenzione due non deve fare rispetto alla convenzione uno
Ma come gioco come sappiamo il collo Marengo dato anche Manzella doveva in qualche modo fare una fotografia dei diritti esistenti ma come azione due deve largamente innovare rispetto alla al sistema politico istituzionale attuale quindi il lavoro la convenzione due ben diverso rispetto a quello della convenzione uno
La convenzione due nonostante il fatto che abbia una composizione diciamo di anime uguale a quella della convenzione o uno governi parlamenti nazionali Parlamento ma Commissione ha una composizione strutturalmente ben diversa perché i rappresentanti dei Paesi candidati parteciperanno i lavori della Convenzione due
Praticamente allo stesso titolo degli altri anche se come detto nella direzione dalla grave non potranno può impedire la formazione di un consenso ma in qualche modo il loro contributo
Sarà determinante sarà importante nei lavori della della convenzione quindi a questo punto di vista la natura stessa della convenzione due richiede un lavoro di tipo diverso
E impone una riflessione che io sono convinto che e già fatta in questi giorni
Relativamente al fatto di passare dal metodo del consenso per il principio del consenso che è stato in qualche modo utilizzato la commissione omaggio di diverso che consenta alla Convenzione due alla fine dei lavori porta possibilmente probabilmente di avere un testo che non sia un testo pieno di opzioni come rapporto vestendo tua
Prima del compensa il telaio sul Trattato di Amsterdam ma che sia un documento unico un documento di carattere costituzionale che sia l'espressione di una maggioranza eventualmente facendo stato di una opinione minoritaria
Quindi da questo punto di vista bisogna andare al di là del mare dove il consenso che ha in qualche modo impostato e condotto fino alla fine i lavori da come giorno notte Roma e Torino diverso che sia adeguato al metodo da convenzione due che deve portarci a un documento di carattere costituzionale
Il punto è su cui diciamo dissento da dalla relazione di Napolitano è quello relativo al fatto di
Pensare che questa convenzione possa essere utilizzata nella futura Costituzione europea quando si tratterà di apportare delle modifiche costituzionali alla costituzione europea
Ora questa convenzione
Certamente la convenzione uno ma in parte anche la conversione dei due però come azione dopotutto proporre per utilizzare il termine profusi usato nella convenzione di Filadelfia
Ma che non può nulla deciderei ora se noi vogliamo superare il metodo della negoziato intergovernativo il metodo diplomatico e se noi dobbiamo pensare fra l'alto a un sistema di evoluzione costituzionale consenta eventualmente di apportare delle modifiche alla futura Costituzione europea
Il metodo del negoziato intergovernativo che ha come conseguenza quello il voto all'unanimità non potrà neppure sarà più applicato alla futura Unione europea quindi noi dobbiamo immaginare un metodo diverso rispetto a quello della convenzione uno ma certamente anche rispetto a quello da convenzione due che ci consenta di superare questo ostacolo
Quindi da questo punto di vista bisogna riflettere non io non ho la soluzione in tasca
Una soluzione potrebbe essere quella di esempio di una sorta di congresso di Versailles come quello che è convocato in Francia quando si tratta di modificare la Costituzione francese
Dando la possibilità a questo organo di decidere a maggioranza eventualmente anche una maggioranza ampiamente qualificata e il modo in cui
E pare il modo in cui nel momento in cui questo congresso di Versailles potrebbe chiamarsi congresso di Strasburgo
Prenda posizione non sia necessario passare attraverso la unanimità delle ratifiche nazionali quindi io credo che bisogna fare una riflessione questo certamente sarà uno dei temi su cui deve lavorare la convenzione due
Che è quello relativo al metodo di modifica
Della futura Costituzione europea
Terzo il terzo elemento anche qui diciamo se posso portare un elemento di riflessione di dissenso rispetto alla alla relazione del PD Napolitano una un dissenso su Napolitano ma piuttosto un dissenso dell'Ovra
è quello relativo alla Federazione degli Stati nazione quando si è cercato di capire dati l'ho per cosa c'era dietro la Federazione di Stati-nazione
Non si è riuscito a capire qual è il sistema istituzionale che immagina dell'opera quando dell'orientato nei dettagli ci ha detto delle cose che obiettivamente sono abbastanza discutibile cioè l'idea di avere due sistemi istituzionali separati
Uno che è quello dell'Unione l'alto e quello della Federazione degli Stati nazione che più ristretta rispetto all'Unione e che utilizzerebbe in parte l'istituzione dell'Unione e in parte le istituzioni la federazione di Stati nazione però ci ha un po'condotto a queste di Prodi
Di immagini all'inizio degli anni ottanta dello ha parlato della Genova geometrie variabile voglio il solito valuta degli anni novanta era ce l'ha parlato del Europa ricerchi volgendosi verso la Federazione di Stati-nazione che può andar bene ma tenendo conto del fatto che in Europa abbiamo degli stadi che sono stati d'azione degli Stati che non sono stati nazione che sono formate da una realtà molto più articolata
Gli Stati federali oppure la Spagna o altri jet certamente non possono essere considerati sta nell'azione quindi io credo che bisogna andare al di là di questo schema
Della federazione queste reazioni per immaginare un sistema politico
Istituzione europea di tipo federale che sia adatto a questa realtà europee abbastanza ampia abbastanza articolata ma non rimanere legati io credo a questa formula di dialogo che ha visto in qualche modo di bloccarci di prenderci prigionieri di un'immagine al di sotto della quale non c'è un sistema politico istituzionale adeguato
Ultima osservazione siccome si è parlato di Spinelli a a me mi stupisce un po'che dal mille novecentottantanove a oggi salvo utilizzare il Progetto Spinelli comun Dixie salvati anima mea ma e nei in in nessun documento del Consiglio europeo se mai fatto riferimento al progetto Spinelli se voi guardate dal Consiglio aveva di fronte un bloc prima il Consiglio per gli accanto non c'è nessun documento del consiglio europeo nel quale farsi fallimento al progetto Spinelli
Ora io credo che voi Tura ha fatto un lavoro su questo punto noi abbiamo da anni alzato il progetto Spinelli in relazione ai trattati dal trattato di a ma va stretto dall'atto unico fino al Trattato di Nizza e voi potete vedere come ci sono dei pezzi di questi trattati sono ripresi letteralmente dal Progetto Spinelli l'articolo sette
Uomini
No esatto dico l'articolo sette che è quello relativo alle sanzioni pestati che violano in maniera permanente grave i diritti fondamentali e ricopiato lo al progetto Spinelli
Salvo che hanno eliminato la corte di giustizia a mio giudizio sbagliando perché il giudizio relativamente uno Stato che vi aiuteremo Natali non è soltanto un giudizio politico ma anche un giudizio di voi costituzionale o giuridico
Però voglio dire è stato fatto questo lavoro in qualche modo di come dice Spinelli aveva detto
Abbiamo pescato un grande pesce poi questo pesce stato mangiato dei pescecani dovranno soltanto mangiato ma hanno preso pezzi di carne e del pesce per introdurli nella vita Tati
Ora vogliono dare si parla di le fonti o lettore di Amsterdam
Ci sono delle certo Hooper federalisti ho finito
Dell'autore federalisti nel progetto Spinelli mio giudizio varrebbe la pena un suggerimento chiedo al presidente Amato nel iniziare i lavori della Convenzione numero due di riprendere il progetto Spinelli
Divenne quali parti del progetto Spinelli sono stati inserite rivali trattati e quali parti invece restano ancora
In applicate
E tra queste batterie sono implicati Acer certamente una che quella cui si rifaceva al vento Napolitano che è quella del governo europeo
Cioè c'è un punto fondamentale sul quale io credo debba concentrarsi la riflessione della convenzione numero due che è quella relativa al sistema di governo della
Della futura Unione Europea
E questo siamo al governo abbia giudizio deve essere articolato intona ruolo della Commissione e la Commissione che deve trasformarsi nel futuro governo Beoni questo vocalmente uno
Dell'ASP over federalisti più importanti del Progetto Spinelli sui quali vale la pena che la conversione numero due
Faccio una riflessione che tutti compassione el come ha detto Abbio Meneghin mettano loro cartella il progetto Spinelli del mille novecentottantaquattro per essere ispirati a questo oggetto e non dalla convenzione numero uno sulla carta che
Castelli cascato anche emittente io mi raccomando perché siamo molti siete molti che dovete prendere la parola dalla parola Valdo Spini
L'imputato sì c'è si cena volevo visto che si si membro supplente della convenzione europea
Poi segue Giampiero Orsello così
Pasqualina riprendete
Certamente come è stato detto c'è un punto fondamentale che contraddistingue quanto uscirà dalla convenzione rispetto ai precedenti trattati che hanno accompagnato il corso della costruzione europea da quello di Roma quello di Nizza il punto è appunto che non si tratterà di accordi intergovernativi che parlamenti nazionali sono chiamati a ratificare si tratta di documenti che dovrebbero nascere da un corpo costituente in cui sono presenti sia parlamentari nazionali che parlamentari europei
è vero che sarà una Conferenza intergovernativa recepire quanto definito in sede di convenzione e a decidere in merito alle sue proposte ma è altresì vero che se si formerà uno spirito convenzionale
Cioè a dire se soffierà una specie di spirito di corpo fra i membri della Convenzione
E soprattutto ma lo ha detto D'Astoli se si eviterà di inviare alla Conferenza intergovernativa delle opzioni alternative la Convenzione stessa potrà veramente avere un ruolo protagonista naturalmente c'è un obiettivo se ne era già parlato anche con il presidente Amato precedentemente nei compiti affidati dal Consiglio di latina la convenzione sono seri legge si parla dalla razionalizzazione dei trattati esistenti si parte da questo e solo alla fine
Si indica l'eventualità di una nuova costituzione
Credo che il nostro compito dovrebbe essere quello di rovesciare questo ordine logico
E di partire subito dal tentativo di fare una vera e propria costituzione
Credo che tutti quelli che hanno fatto parte di corpi in qualche modo destinati a fare cose di questo genere sanno che il problema è partire subito bene e non dovere poi di acchiappare il la bestia diciamo così per la coda
Quindi bisogna partire immediatamente con il piede giusto certo dalla nostra parte c'è un elemento a favore e cioè che i nodi istituzionali di fronte sono veramente grossi aggrovigliati stavolta non possono essere elusi
Perché se fosse delusi certamente l'avvenire dell'Europa sarebbe estremamente frenata
E quindi frenato la sua capacità di diventare da un lato soggetto politico questa domanda di Europa che continua ad esserci ma rispetto alla quale la risposta
E così inadeguata e dall'altro il problema del deficit democratico insomma sappiamo molto bene che da successo o meno della convenzione dipende il successo dell'operazione allargamento che definirà la nuovo Europa che viene quella dopo quella che arriva ad un tempo la sua giustificazione
Ma anche il suo limite nella Cortina di ferro da questo punto di vista io credo che dovremmo lanciare una sfida al tutti i rappresentanti italiani maggioranza e di opposizione devono sentirsi legati al mandato di portare al successo la convenzione
E direi che il contributo dell'Italia per il successo e la convenzione non è quello di costituire assi più o meno privilegiati ma di dare un contributo di cooperazione e di collaborazione fra diverse tradizioni diverse impostazioni
E anche di giocare quel ruolo che Nietzsche fu giocato efficacemente anche se non è facile di collegamento fra Paesi grandi e paesi piccoli
Oggi chi sentiva io inizio di solito la giornata con quella rassegna della stampa estera che viene fatta alle sette e un quarto così posso aderire anche al club delle serie trenta visto che va di moda un club delle serie trenta io inizio concerto un quarto
E si ricordava appunto sul guardia come da parte della Gran Bretagna si sia cercato di procedere di proporre una sorta di Direttorato a quattro già in questa occasione
Come questa abbia sollevato le ire della Spagna i problemi dei piccoli mi domando appunto se l'Italia invece che lanciare assi non debba invece esercitare un ruolo di comunicazione e di cooperazione
Certamente
Come dicevo è una sfida che lanciamo alla maggioranza però è una sfida che dobbiamo lanciare hanno gli stessi nel socialismo europeo
Leggo con piacere che annunciando la propria candidatura alla Presidenza della Repubblica gli oneri sospenda scelto alcuni punti fra questi punti ci ha messo il rafforzamento dell'Europa
Perché le forze del socialismo democratico forse in genere le forze del centrosinistra hanno perso l'occasione storica di un peso minimo quasi assoluto di tredici Paesi su quindici
Direi che oggettivamente è per avere giocato con ritardo la carta europea
Vedo ad esempio che solo questo solo recentemente la Commissione ha presentato provvedimenti per una tessera sanitaria europea
Per un programma di integrazione pensionistico europeo cioè a dire per provvedimenti che possono garantire quel minimo di mobilità tutelata della forza lavoro sul territorio europeo
Ma son cose che arrivano con grande ritardo rispetto per esempio alta ai tassi disoccupazione preoccupanti che comportano alcuni paesi europei come la Germania e che sono oggi al centro della campagna elettorale di quel Paese
Insomma credo si possa dire un maggior tasso di riformismo europeo
Avrebbe aiutato di più i partiti socialisti socialdemocratici e laburisti europee nei rispettivi Paesi ed è giunto il momento di dirlo anche con molta forza certo se ho il tempo durante i lavori della Convenzione dovrebbero svolgersi il e l'applicazione della Convenzione anche altri avvenimenti
Nel due mila tre e dovrebbe arrivare in porto la formazione di una forza di intervento rapido europeo sarebbe la prima concretizzazione di la difesa europea un percorso aperto la Dichiarazione francese disse anglo francese di sé in mano
Certo siamo molto in ritardo rispetto agli ultimi avvenimenti sol che si pensi che comunque si giudichi la partecipazione le varie nazioni europee
All'operazione che il di chi lo ha fatto naturalmente l'operazione militare Enduring Freedom si è svolta con accordo nettamente semplicemente bilaterale con gli Stati Uniti non solo non in ambito europeo ma nemmeno in ambito nato sì è molto faticato in sede NATO perché la Turchia accettasse di mettere a disposizione come indispensabile della forza europea di intervento rapido gli assets militare di quell'organizzazione lo si è ottenuto
E si è poi verificato il mancato accordo della Grecia sono però abbastanza ottimista che in tempi abbastanza rapidi anche l'accordo con la Grecia possesso e realizzato in tempi utili
L'altro avvenimento di grande rilievo è che in Gran Bretagna dovrebbero aver corso quelle verifiche in grado di portare questo Paese al referendum sull'euro
Non credo dove spendere parole anche perché un tempo molto stretto su cosa vorrebbe dire l'ingresso della Gran Bretagna nell'euro
Lasciatemi anche dire con maggior coinvolgimento dei Parlamenti nazionali alla costruzione europea dovrebbe viste le tradizioni di quel Paese avvicinarla maggiormente allo sviluppo dell'europea
E veniamo all'Italia
In Italia si sta cercando di modificare i termini del dibattito politico tradizionalmente perché in Italia naturalmente l'uso democratico si vedeva con favore la così sono europea
Perché la sensazione generale è che andando in Europa ci si migliorata
Che c'erano vecchi problemi vecchie tare della società italiana che solo attraverso una collocazione europea si potevano affrontare e superare del resto l'euro è stato un punto evidente oggi si vorrebbe sviluppare nel Paese una visione contrapposte
E cioè che questa concezione dell'Italia era una concezione in qualche modo subalterna
E che invece le nuove forze che sono al governo sono capace di farsi sentire di battere i pugni sul tavolo magari come diceva Andrea sul problema del mandato dal resto europeo su un terreno piuttosto discutibile
Ma si cerca di sostituire questa Ofcom oppure come opinione comune che l'Europa è qualcosa di meglio con l'idea che quo siamo stati in qualche modo frustrati ora è giunto il momento di qualcuno che sa battere i pugni sul tavolo e sa rivendicare
La diciamo così i diritti dell'Italia e naturalmente questo comporta poi allinearsi anche al tema dello Stato nazione a quest'altra tematica che è stata giustamente sottolineato qui credo anche ci sia effettivamente un elemento di battaglia politica di battaglie ideale
E solo misurando sia a livello europeo
E solo accettando senza riserve di misurarsi a livello europeo che l'Italia può trovare forze punti di riferimento per uno sviluppo per un progresso e per una riforma ed effettivamente una buona conclusione quindi non accetto invito di Pasqualina Napoletano e solo con questo impegno lo però che l'Italia potrà ritrovare la strada di uno sviluppo di una riforma grazie
Gianpiero Sella seguirà intervento del professor Capalbo Lia
Grazie presidente ma io devo dire che vorrei riprendere un momento il tema che trattava ora Valdo Spini
Nel senso che per quanto riguarda gli interventi precedenti sia quella la nostra Presidente Pasqualina Napoletano sia per quanto riguarda la relazione di Giorgio Napolitano io sono perfettamente d'accordo
E credo che soprattutto per quanto riguarda la relazione di Giorgio Napolitano mi pare sia stato detto tutto ciò che deve essere detto per quanto riguarda la convenzione i suoi problemi
Ma io credo che noi non siamo qui in un convegno tecnico di studi noi siamo in un convegno di carattere politico
Allora credo che gli argomenti che nella ultima parte della relazione del Di Giorgio Napolitano e nell'intervento precedente
E di Valdo Spini sono state affrontate pare che merita una certa particolare attenzione cioè credo che noi dobbiamo essere particolarmente preoccupati per quanto riguarda il ruolo dell'Italia
E anche per quanto riguarda la partecipazione degli italiani alla Convenzione perché è vero che noi abbiamo per fortuna la presenza di Giuliano Amato e anche la presenza del del di Dini nella convenzione ma noi siamo praticamente minoranza siamo su sei siamo soltanto siamo soltanto due ci sono quattro rappresentanti delle posizioni avverse
E queste posizioni avverse sono Protti coralmente incidenti e su questo credo che noi dobbiamo in qualche misura riflettere perché non sono ISP sporadiche
Riflessioni sono coerenti posizione del governo e della sua maggioranza e dei suoi diversi esponenti ecco allora noi Italia abbiamo avuto per anni un ruolo fondamentale per anni noi abbiamo sempre sostenuto per fortuna che in Italia don c'erano oppositori nei confronti della nostra prospettiva di carattere europeo oggi siamo in una situazione diversa
Oggi siamo in una situazione di Alitalia ha giocato un ruolo fondamentale all'epoca della CED all'epoca dei Trattati di Roma all'epoca delle due conferenze intergovernative che hanno preparato il Trattato di Maastricht e anche per quanto riguarda Nizza se c'è qualche cosa di positivo
La la parte finale cioè il cosiddetto documento del dopo Nizza quello che essa U fu discusse e proposto da Amato e da Schroeder è l'unica parte positiva che è uscito dal Consiglio
Del Consiglio europeo di Nizza oggi la situazione ripeto profondamente
Diverso
E allora di questo credo che dobbiamo preoccuparci
Io non voglio forse poiché al di là dei quelle che sono le bugie a cui ci ha abituato Berlusconi non solo su la RAI ma anche sul problema dell'Europa mi faccio faccio riferimento anche al recente incontro con Blair purtroppo
Che sul tema del lavoro
Vorrei fare una piccola aggiunta in tema di convenzione
Dei diritti fondamentali
Quanto è in contraddizione la politica attuale del governo sull'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori con l'articolo trenta dei diritti fondante la Carta dei diritti fondamentali io credo che il questo dobbiamo fare una fare una riflessione
Mal dei Cava di questa cosa specifica è che io credo che i nostri esponenti della maggioranza e del governo
Anche contraddicendo palesemente il loro ruolo
Soprattutto quando vanno all'estero fanno delle dichiarazione che credono che noi siamo dei letterati e degli ma anche che non conosciamo affatto le lingue straniere per cui si permettono come recentemente ha fatto
Non solo il ministro Martino che ci ha abituato da molto tempo al suo euroscetticismo
Ma anche il ministro Buttiglione che dovrebbe essere il ministro delle politiche comunitarie ha fatto le dichiarazione il diciassette il sedici febbraio alle Orta Hymns che sono veramente da capo nella pelle perché ha detto non solo noi dobbiamo operare per avere meno regole da Brussel
Ma anche dico io per ridurre il ruolo alla lettera si direbbe per abolire le istituzioni europee che lei emanano quindi io credo che dovremmo fare delle riflessioni attente sulla situazione nella quale ci troviamo e credo che dobbiamo preoccuparci molto in sede voglio non voglio verso tediarvi a leggere tutto quella che è stata all'interno di questa recente interviste
Sia di Martino uscire boutique ma sono delle perle che non sono sporadiche sono delle dichiarazioni di intenzioni di una linea politica che emerge sempre per quanto riguarda l'Italia non ha ancora ratificato il Trattato di Nizza anche se è fermo
Alla Camera dei deputati
Noi non abbiamo ancora ratificato
Il Trattato di Nizza e quindi io credo che noi dobbiamo esprime come si risolve fare tutto quello che è necessario sollecitare in sede politica quello che ci può competere come opposizione tra cui questa richiesta di ratifica rapida rapida ormai del Trattato di Nizza e assumere delle iniziative che siano di carattere coerente e da questo punto di vista devo dire forse vado controcorrente
E mi rendo anche conto degli ostacoli istituzionali di quello che è il groviglio istituzionale del mille del
Semestre italiano io non vedo per quale ragione dobbiamo fare questo regalo al Governo che purtroppo sarà ancora
Nel due mila e quattro del governo Berlusconi di concludere la Conferenza intergovernativa quindi io credo che noi dobbiamo essere coerenti allora sul disegno costituzionale
Niente da dire mi pare che sia assolutamente giusto quello che Giorgio Napolitano ha prospettato per quanto riguarda la politica anche in sede europea credo e anch'io che la politica estera debba essere il comunitarizzato e questo dovrebbe essere un disegno generale quello di ridurre il ruolo della sfera intergovernativa e di accentuare il quello che riguarda la la comunitarizzazione credo che come dicevo all'inizio e Pasqualina Napoletano mi pare che un ruolo dell'Europa per esempio sul Medioriente e sul riconoscimento della Palestina sia un tema politico che non ci deve scappare grazie
Grazie attraversarle avvalgano Elia
Ho apprezzato molto le relazioni in particolare quella generale
Del onorevole Giorgio Napolitano io vorrei richiamare un momento
Più da vicino la situazione italiana ma con un accenno molto breve
Cioè io trovo nelle dichiarazioni programmatiche del governo Berlusconi e in dichiarazioni successive
Dello stesso presidente del Consiglio un carattere altamente ambiguo perché si mette l'accento da una parte sul carattere sovrano degli Stati
Un certo ritorno dieci su perennis ma anche in Italia
E dall'altra si fa propria la formula anche se ambigua del
Del presidente Chirac gestire insieme
Quote di sovranità trasferite dai singoli Stati alla unione ora si tratterebbe nelle discussioni che certamente oramai avverranno in relazione alla riunione della convenzione si tratterebbe di chiarire peste ambiguità perché gestire insieme
Gestire insieme queste quote di sovranità cosa vuol dire con quale criterio con criteri una Nimis etici
Che sarebbero quelli corrispondenti alla concezione di sovranità in senso stretto o invece anche con criteri
Maggioritari è evidente che tenendo conto anche degli aggiustamenti fatti a Nizza nelle varie rappresentanze ponderazione ecco bisognerebbe arrivare a a dei chiarimenti incalzare il Presidente del Consiglio in modo che esca da queste ambiguità per giustapposizione è un'ambiguità voluta evidentemente non è che diciamo siano cose dette puramente a caso e allora naturalmente bisogna farlo in un contesto che non è agevole perché se prendiamo per esempio il discorso di Jospin del giugno scorso del due mila e uno beh troviamo un minimalismo
Molto accentuato
E la formula di vedere in la formula dell'ornato c'è un po'dalle considerazioni anche vedere in sulle differenze tra il processo di formazione degli Stati Uniti che non è stato
Formazione di Stati nazione perché la nazione era una mentre qui le nazioni sono molte
Ecco si tratterebbe da una presa di posizione storicamente giusta di vedere quali sono le conclusioni sul piano operativo ecco invece sul piano giuridico
Anche devono essere trattate in modo che la formula del nord della Federazione di Stati-nazione non diventi un ossimoro non diventi qualcosa che nasconde in realtà la volontà del Gattopardo di vecchio tipo non quello di Manzella rovesciato ma quello in fondo che cambiando qualche parola vuol mantenere
Le situazioni esistenti grazie
Grazie accademico
Grazie grazie dell'invito innanzitutto un'occasione credo molto
Importante
Anch'io ho condiviso molto apprezzato l'erogazione generale che Giorgio Napolitano ha svolto e voglio qui svolge due riflessioni una nel merito
Credo che noi dobbiamo essere in condizioni
Nell'affrontare il passaggio che abbiamo davanti di capire che lo scontro che vi sarà in Italia su questi temi è uno scontro complicato rispetto al quale non possiamo non attrezzarci con
Proposte e linguaggi che siano all'altezza del confronto che avremo di fronte
Credo che
Dobbiamo da un punto di vista è essere molto fieri dell'essere noi i continuatori di una tradizione europeista italiana e rimarcare tutti questi elementi di continuità con grande forza ma allo stesso tempo questo è il caveat perché io mi sento di proporre con grande forza anche in questa sede
Dobbiamo stare molto attenti a non per questa nostra capacità volontà di rappresentare la continuità dell'approccio europeista del nostro Paese
Non riuscire a trovare le parole giuste per parlare all'opinione pubblica italiana di oggi rispetto a temi rispetto ai quali il linguaggio col quale Berlusconi e il governo
Si porrà sarà un linguaggio non alternativo alle cose che noi stiamo dicendo abbiamo detto o abbiamo sempre detto
Ma sarà un linguaggio che sposterà
I terminerà questo nessun altro tavolo
Io credo che noi dobbiamo essere pronti a giocare la partita su quest'altro tavolo perché se no rischiamo di essere quelli che hanno si fanno garanti di questa continuità e sono in grado in condizione di proporre delle argomentazioni molto solide
Di approfondimento di questa idea di continuità ma perdiamo al tavolo dalla partita con l'opinione pubblica italiana rispetto invece a un confronto che rischia di giocarsi su appunto termini diversi e Termini nuovi ecco perché ritengo che dobbiamo fare in questo un lo dico come coalizione innanzitutto un salto di qualità nella capacità di identificare noi prima alcuni nodi chiave sui quali
Portiamo la discussione nel nostro Paese in modo non scontato e non formale e cercando di essere noi ai link ai a indicare individuare questi nodi chiave
Io ritengo che alcuni di questi nodi dobbiamo individuarle modo abbastanza tranchant
Uno di questi è sicuramente andando avendo anche giustamente pochi minuti a disposizione cercherò di essere molto sintetica e quindi sfondo su molte considerazioni
Che legano i temi tra di loro ma io credo che noi dobbiamo fare un delle scelte di identificazione dei nodi e su questi nodi di andare a porre questioni con grande forza parlando ai cittadini italiani con altrettanta forza
E i nuovi secondo me sono alla fine i grandi nodi sono innanzitutto la questione che dentro la convenzione si porrà
Sulla estensione del metodo comunitario oppure no
E detta banalmente e dobbiamo spiegarlo ai cittadini italiani vuol dire vogliamo dare il diritto di veto a venticinque Paesi europee da oggi in poi su più materie rispetto a quelle rispetto ai quali oggi utilizzabile al diritto di veto
Questo tema che secondo me sarà uno dei temi chiave della vicenda un tema facilmente comprensibile dall'opinione pubblica
Ed è facilmente un tema di chi legge pesante serio
Perché da quello che mi sembra di poter capire su questo tema invece il Governo e la maggioranza di centrodestra cercherà di identificare una sua identità legata all'interesse nazionale italiano di dire che su alcune cose è giusto
Che vi sia la capacità di mettere la il jolly di giocare la carta che blocca tutto perché non vogliamo che dall'Europa vengano a toccarci delle cuore di
Interessi diritti
Che riguardano la nostra gente
In fondo le le le le le tesi di Bossi non si non re leghiamo la folklore perché sono tesi che poi vengono estese nei ragionamenti tremontiani per non andare molto lontano in termini molto più concreti ma che sono le tesi che a ripreso il rappresentante del governo italiano nella Convenzione Gianfranco Fini in molti degli interventi che ha fatto su questi temi quindi a me sembra che questo tema sia il tema chiave la vicenda dello spazio giuridico europeo è una vicenda che la la dice lunga su questo la volontà di usare di giocare la carta del diritto di veto su temi sui quali non è più giusto che la si possa usare assolutamente io credo che sia da parte nostra
Questo vuol dire fare provare a apporre noi la questione far fare un passo avanti il tema della comunitarizzazione del secondo e terzo pilastro credo che vada posto in termini molto chiari e netti non con questo linguaggio perché non lo capisce nessuno ha detto così
Ha detto in modo chiaro nel senso di porre con chiarezza la necessità se vogliamo far combaciare l'interesse nazionale italiano e usiamo la che non questo termine l'interesse nazionale Italia con più integrazione europea o se vogliamo far combaciare l'interesse nazionale italiano con passi indietro dell'integrazione europea perché dare il diritto di veto su più materie a venticinque Paesi ivi compresi ovviamente i nuovi Paesi entranti che nell'entrare avranno un approccio ovviamente che
Non sarà automaticamente quello di spingere avanti su ulteriore cessione di sovranità credo sarà naturalmente un approccio che tenderà a a considerare io il e la seconda questione mi mi ricordo sempre delle fatiche che Piero Fassino fece sulla vicenda Schengen
E la seconda questione quella dei dei no dei Nushi dei nuclei duri dei noccioli duri chiamiamola come vogliamo
Argomento quello di Schengen usato tante volte che io considero molto importante cioè un'Europa a venticinque che andiamo a costruire è un'Europa nella quale
Nessuno è sostituito nessuno è insostituibile
Forse tranne la Francia e la Germania ma nessun altro è insostituibile noi non siamo non saremo più insostituibili perché se non ci siamo noi su alcune cose ci sarà la Spagna se non ci siamo noi ci sarà qualcun altro
Nel momento nel quale venticinque su alcune materie si deciderà di partire o in anticipo rispetto agli altri o di partire autonomamente
La vicenda che qui dello spazio giuridico europeo con la partenza anticipata di alcuni Paesi ma molte altre questioni che avranno a che fare con la difesa o con altre questioni del secondo del terzo pilastro ma anche con materie nuove che verranno fuori che sono materie magari che toccano più direttamente
L'attenzione dei cittadini
Europei beh su queste materie
Il fatto che in un'area molto più vasta ogni paese andrà a ragionare su come partire come fare delle del dei momenti di integrazione propri io credo che la necessità per l'Italia di giocare questa partita sempre il più possibile in una logica propositiva in una logica di testa diciamo è assolutamente fondamentale però perché questo sia fattibile c'è bisogno di rendere nella convenzione e quindi nelle proposte per la Conferenza intergovernativa queste materie diciamo le cooperazioni rafforzate sempre più fluide nella capacità di mettersi in moto ma soprattutto perché come spesso e volentieri Giuliano Amato dice queste cose sì
Fanno e poi si dicono dopo che si sono fatte e non si annunciano
Prima essere in condizioni come Italia di creare una linea che chiaramente indica il nostro Paese come un Paese che vuole investire su questi AST avanzamenti avanzamenti anche a formati particolari
Ecco credo mi mi limito a queste due considerazioni perché ripeto son d'accordo completamente su tutte le altre cose che sono state dette sul quadro che alla relazione di Napolitano e poi l'intervento di Andrea hanno disegnato sono è un quadro che condivido ritengo che sia molto importante che come coalizione non riusciamo su questi temi a dire al Paese delle cose molto chiare molto comprensibili che obblighino il Governo a giocare indifesa a scoprire le sue carte non a fare invece su questi temi delle battaglie di comunicazione rispetto al Paese
Che ci facciano scoprire lo dico
Con una punta di pessimismo ma lo dico per esorcizzato lo che non ci facciano scoprire fra un anno
Che quell'Italia europeista
Sicuramente europeista automaticamente europeista che tutti noi conosciamo e che ci siamo detti magari scopre la fra un anno che invece a un'Italia che risponde a messaggi detti e spiegati comunicati con forza
Dalla capacità persuasiva di questo governo
Che che diciamo cambi non mutino un atteggiamento che è sempre stato di un certo tipo ma che io non voglio considerare scontato perché lo sarà solamente legato alle materie che abbiamo di fronte quindi quello che che voglio fare invitarci tutti a considerare che questa partita è una partita dall'esito tutt'altro che scontato da una partita sulla quale come coalizione di centro sinistra non ci giochiamo gran parte della nostra capacità di essere convincenti e soprattutto di far rimarcare su questo tema le distanze le di le divisioni le distinzioni
Che io son convinto ci saranno per cui il nostro approccio si su un approccio il massimo attento a fare
Della posizione italiano una posizione alla più unita possibile ma deve essere anche un approccio attento a rimarcare con forza queste posizioni a dire che cosa è meglio per l'Italia e che cosa invece non è e non sarà meglio per l'Italia grazie
Allora la parola l'audio Martini presidente della regione Toscana membro della convenzione europea in rappresentanza del Comitato delle Regioni
Seguiranno le comunicazioni sulla politica estera sullo spazio di libertà e sicurezza
Sì molto rapidamente io voglio dire che condivido molto le relazioni che hanno introdotto questo nostro convegno in particolare la relazione generale di Giorgio Napolitano
Io penso che in nel in quella relazione ci siano un po'gli elementi essenziali
Che poi dovremmo sostenere all'interno della convenzione
Ecco come diceva Pasqualina nella
Nella convenzione ci saranno anche sei presidenti di regione
Che avranno lo status di di osservatore
Non avranno potranno intervenire portare le loro proposte non potranno votare nella convenzione
Io credo che la questione non sia particolarmente
Preoccupante questa di non poter votare perché dubito che la convenzione andrà avanti molto per voti credo sarà soprattutto una convenzione che dovrà definire punti di di accordo di consenso quindi non vedo questo come una una diminutio particolare
Ecco mentre si discuteva nel Comitato delle Regioni
Mentre si sceglievano i presidenti che devono far parte della Convenzione si discuteva anche se in che modo portare un contributo come Regioni e dentro questa convenzione c'era diciamo si oscillava fra lo scetticismo
Diciamo tutto sommato di non era essere presi molto in considerazione
E tutti e al tempo stesso però anche l'impegno di di portare un contributo originale nuove io naturalmente sono consapevole che il grande gioco nella convenzione lo faranno i governi e lo faranno i Parlamenti lo faranno delle grandi iniziative che coglieranno il senso dell'opinione pubblica
E tuttavia penso che le Regioni potranno dire la loro hanno qualcosa di utile e di secondo me anche di positivo da porta intanto perché rappresentano la voci di realtà che pesano sempre di più concretamente in quello che è l'Europa
Che l'Europa oltre a essere delle idee delle dei progetti e anche dei fatti le esperienze
Come dire dei finanziamenti no delle
Dei fondi strutturali e tutte queste cose qua e in questa dimensione le regioni sono sempre di più qualcosa di fondamentale per l'Europa
Che senza le Regioni non non non vanno avanti le politiche di coesione perché è lì che vengono realizzati per esempio e in ogni caso perché il le regioni possono sviluppare dei temi che secondo me saranno molto utili anche quell'obiettivo che Napolitano ci poneva vale a dire
Come dire il sostegno alle alle posizioni più
Di euro fili no
Combattendo lo scetticismo o quel sottile
Quel quel quel set quel sottile processo di disgregazione di obiettivi che abbiamo portato avanti ecco io voglio dire per come e si organizza in questa fase il di per come si sta sviluppando in questa fase il dibattito nel Comitato delle Regioni che non è poi un grandissimo organismo diciamo del
Estremamente
Efficace
E concreto tuttavia è una tribù una è una sorta di di di di l'osservatorio su certi orientamenti io devo dire che le regioni io le vedo come soggetti che potranno sostenere quella linea
Sostenere quella linea tutte le regioni può comunque la grande maggioranza delle regioni sosterranno una linea europeista di convinzione
Perché in linea generale sono alleate di questo processo io posso dire di una discussione che in questi termini nel comitato le anche se ci sono differenze sicuramente i lender tedeschi hanno una posizione diciamo meno
Meno forte meno convinta però la gran parte delle anche regioni che non hanno tanti poteri stanno cominciando a scoprire l'utilità di sostenere questo processo
Naturalmente io mi auguro non prevalgano nella definizione le posizioni le regioni poiché logiche di schieramento per cui arriva l'input diciamo dal dal dal dalla famiglia europea a cui si fa parte e allora questo può eventualmente produrre un abbassamento di tensione
Siccome abbiamo poco tempo io voglio fare riferimento soltanto a tre temi a tre titoli che saranno le questioni sulle quali le Regioni potranno dire una parola positiva
La prima questione e il tema della ripartizione delle competenze
Questo tema della ripartizione delle competenze un tema che viene molto discusso anche a livello degli amici
E non sempre viene discusso in termini positivi
Qualche volta la la questione della ripartizione competenze viene vista come dire per separazione no
Come diciamo vediamo cosa tocca a te cosa tocca a me e poi nessuno disturbi l'altro però non è questa la posizione dominante nel nel consesso delle leggi sta si sta rafforzando l'idea invece che quando si parla di ripartizione di competenze da un lato si ragiona delle esigenze di fare anche un po'più di chiarezza in alcune zone dove dove c'è confusione però la logica delle diverse competenze viene però sempre di più viste veloce di integrazione poi delle competenze
Di questa multilevel governance che è un po'l'obiettivo verso il quale occorrente
Allora se questo tema sarà posto con forza io credo che le Regioni potranno dare una mano e in ogni caso potranno spingere in questa direzione
Perché l'esperienza che noi facciamo ormai sempre più frequentemente che anche est progetti di cooperazione decentrata
A volte si portano avanti tra Regioni e Governo e tra città le regioni e governi
Tra tra Regioni de i governi dell'Europa e Regione governi extra europee allora l'idea di una ripartizione di competenze che fissi in modo statico e separatista la costruzione di una governance nuova credo possa essere sconfitta in questo senso le regioni possono dare una mano
Prima questo una seconda questione c'è questo tema
Il tema della democrazia no della costruzione di un processo è più efficace di di governo europeo può trovare anche un contributo da parte delle regioni perché insomma non c'è dubbio che noi possiamo un pochino ridiscutere il ruolo la partecipazione delle delle regioni stesse alla vita comunitaria
Lo dicevo prima e lo ribadisco molto semplicemente una buona parte delle politiche europea ormai le fanno le Regioni
In alcuni Paesi in alcuni Paesi non in tutti i Paesi ma in alcuni Paesi importantissimi la Germania l'Italia
La Spagna l'Austria il Belgio
L'esperienza della Scozia del Galles comincia ad essere significativa anche per per l'Inghilterra e questo sollecita anche gli altri Paesi ad andare avanti
Solo quando si parla di politiche agricole di politiche ambientali questioni formazione professionale e sviluppo delle delle politiche per le città
Sì i governi nazionali stabiliscono tutta una serie di orientamenti sì ma poi chi fa le politiche concrete sono le regioni allora io penso che nella convenzione bisogna costruire un ragionamento sulla fase ascendente della definizione dei delle politiche europee e poi sulla fase attuativa per recuperare questo anello di congiunzione importante che dà efficace le politiche europee e infine l'ultimo punto
E anche qui mi ricollego a una questione che diceva Giorgio Napolitano questo tema dell'efficacia delle policy si raccorda l'ultimo questione sulle quali le Regioni possono dare un contributo ed è la questione della della prossimità la questione della della sussidiarietà
Vedete io penso che in questo processo di riavvicinamento dell'Europa ai cittadini e viceversa dei cittadini all'Europa anche per rispondere al referendum che spesso finiscono in modo negativo in tante parti dell'Europa
E avere un anello di maggiore prossimità di che collega i cittadini all'Europa è non è una cosa di poco conto non è una cosa di poco conto
E io penso che città e regioni possono essere strumenti di questa idea europeista che si incardina nel consenso dei cittadini in modo che non appaia un castello anche un po'troppo astratto che sta sopra la coscienza popolare
E infine aggiungo che questo tema non lo possiamo collegare anche alla discussione che stiamo facendo in Italia sull'attuazione del Titolo della riforma del titolo quinto della Costituzione
Perché insomma c'è un nesso tra la costi incontra la nuova costituzione europea e l'avanzamento di un processo di federalismo e di trasformazione costituzionale in Italia noi dobbiamo coglierlo questo punto io son d'accordo con Enrico quando dice scorre scoperchiando le le contraddizioni del del del del governo Berlusconi anche su questo punto le troveremo
Perché sulla questione del insomma Ivie l'abisso che separa la devolution bossiana dà un'idea che noi abbiamo invece di partecipazione delle Regioni alla costruzione dei de de dell'Italia e dell'Europa e evidentissime ci possiamo lavorare tra l'altro la e finisco davvero la riforma del titolo quinto che è stata approvata dalla dal centro sinistra Fini si snatura e confermata dal referendum contiene anche uno un avvio di costituzionalizzazione di un ruolo delle regioni come soggetto dell'Europa
Di partecipazione al processo di definizione delle politiche europee
E questo è una cosa importantissima che taglia la taglia l'erba sotto i piedi a ogni velleità di politica estera regionale
Cosa alla quale io veramente non credo non credo non credo possa avere legittimità però consente di far sì che le Regioni partecipino alla costruzione dell'Europa in questo senso io penso che le tesi
Euroscettica anche del della maggioranza in Italia possono essere maggiormente isolate ecco la mia ultima parole che intorno quindi a questa grande stagione che sapeva io non so se poi davvero così basterà un anno per per fare questo lavoro ci vorrà di più insomma queste sono cose che vedremo poi
Giuliano ci dirà insomma come ci dobbiamo comportare in questo senso io penso io penso che è io penso che noi dovremo accompagnare la presenza nella convenzione con una forte iniziativa politica e culturale verrà in questi giorni si discute molto del riaprire un dialogo con la con la cultura ecco io credo che questa è una delle occasioni sulle quali noi facciamo uno sforzo di agganciarci fortemente alla cultura
E la cultura magari fa anche se uno sforzo per agganciare il suo impegno a qualche tema particolarmente strategico e importante
Grazie Claudio Martini come voi avete visto dall'invito i nostri lavori erano previsti diciamo mattina e pomeriggio con una piccola pausa di interruzione per il pranzo io non so se come i presenti preferiscono magari prolungare di più
Nostri lavori e cercare di chiudere in un tempo che e eviti la pausa e ritorna pomeriggio allora questo però comporterà uno sforzo
Uno sporco
Da parte di tutti e quindi io comincerei dai nostri comunicatori
Pregandoli appunto di tenersi lei le nei tempi previsti è senz'altro della parola Umberto Ranieri per la comunicazione sola politica estera e di sicurezza e di difesa
Segue era poi l'onorevole faccio qui
Lo spazio di libertà e di sicurezza
D'accordo la domanda da cui è necessario partire riflettendo sulla politica estera e di sicurezza comune dell'Unione credo sia più o meno la seguente
Quale ruolo intende assolvere l'Unione in un mondo in profonda trasformazione dopo gli avvenimenti dell'undici di settembre
Guardiamo la realtà
Il punto che va messo in luce a quasi sei mesi dall'assalto alle torri di New York
E che l'intero quadro degli assetti politici mondiali è investito da mutamenti che inducono a ripensare le stesse categorie con cui abbiamo letto la fine del bipolarismo
In questa situazione se l'Unione europea non riuscirà a darsi caratteri di soggetto politico
E a compiere un salto di qualità nella sua unità politica superando come scrive Giorgio Napolitano la filosofia ormai esaurita dei piccoli passi
Rischierà di essere tagliata fuori dai processi in atto e di condannarsi a un ruolo marginale e mediocre
In realtà la crisi aperta l'undici settembre ha messo allo scoperto più di un punto debole nel quadro istituzionale che la comunità internazionale si era data nel corso degli anni novanta
Sono proprio le istituzioni in quanto tali ad essere apparse appannate quasi affaticate rispetto all'attivismo dei singoli soggetti nazionale
Il punto riguarda innanzitutto il profilo mostrato dalla NATO e dall'Unione Europea
Se nel corso della lunga crisi balcanica e da ultimo nella vicenda del Kosovo la NATO aveva dato prova di saper adattare alle nuove emergenze dei conflitti intere etnici la propria conformazione di alleanza militare nata negli anni della guerra fredda
Lo stesso non si può dire della vicenda afgana la distanza geografica dalla Regione euro atlantica non ha favorito un coinvolgimento dell'Alleanza nelle operazioni in Afghanistan
Eppure non si può fare a meno di notare come questo non abbia impedito ai membri della NATO quali Germania e Gran Bretagna di trovare modi e tempi per una diretta assunzione di responsabilità
Ma un problema analogo si è posto anche per l'Unione europea
Si trattava di farsi carico da parte dell'unione di una parte di responsabilità politica nella costruzione di quel quadro di consenso internazionale
Che è risultato decisivo per l'efficacia dell'azione militare
L'attivismo di Tony Blair in questo campo ad esempio ha reso ancora più evidente l'insufficiente presenza dell'Unione Europea come tale in questa crisi attenzione non si tratta qui di alimentare
Quella stantia retorica dell'antieuropeismo che descrive un'unione condannata al ruolo di gigante economico e nano politico
Si tratta piuttosto di mettere a fuoco un'incongruenza tra gli strumenti che l'Unione sia ormai data anche nel campo della politica estera e della sicurezza comune
E il protagonismo di alcuni suoi singoli membri che continuano a concepire il proprio ruolo politico e militare nel mondo come singole potenze
Un'incongruenza che è emersa palesemente al vertice di Lacchiarella dove la partecipazione dell'Unione Europea come tale ha la forza multinazionale di pace in Afghanistan è stata prima annunciata
Dalla presidenza belga e poi smentita precipitosamente dallo stesso Consiglio
Con l'annotazione che alcuni Paesi europei avrebbero partecipato alla forza ma solo a titolo di singoli stati nazionali
In sostanza non è la dimensione multilaterale ad uscire consolidata da queste settimane ma piuttosto la rappresentazione di sé di alcuni Paesi in quanto singole potenze nazionali
Si tratta di un'evidente contraddizione con la direzione che la comunità internazionale sembrava aver preso nel corso degli anni novanta
Quando il vuoto creato dal crollo dell'ordinamento bipolare sembrava potesse essere occupato da un reticolo di istituzioni che rispondessero alla domanda di governo che la comunità internazionale punitiva
Quella domanda non è affatto scomparsa né credibile immaginare che essa scompaia da un futuro dominato da emergenze crescenti non solo sul piano della sicurezza
Ma affinché lo spazio dell'azione internazionale torni ad essere occupato dalle istituzioni è necessario che esse dimostri non efficace capacità di assunzione di responsabilità
Da questo punto di vista l'Unione oggi è ad un bivio o dimostra che intende muoversi più in fretta in modo più coesivo
Nel settore della sicurezza e della politica estera compiendo un significativo passo avanti come soggetto politico o rischia una marginalizzazione
Del resto questo è il nodo di fondo di cui molti leaders europei appaiono consapevoli ha scritto a Prodi
Che la politica estera dell'Unione non è ancora adulta spezzettata come tra diplomazie nazionali Consiglio dei ministri alto rappresentante commissione
Gli stessi concetti sono ritornati negli interventi pronunciati da Fischer e dallo spento insomma è diffusa la convinzione che nell'attuale congiuntura internazionale l'Unione debba progredire nella sua assunzione di responsabilità verso le stelle
E tuttavia il raggiungimento di questo obiettivo non sarà solo il risultato di una buona volo di un atto di volontà storicamente i temi della politica estera e della difesa sono stati più difficili da affrontare nel corso della costruzione europea
Solo ventinove anni dopo i Trattati di Roma con l'atto unico del mille novecentottantasei per la prima volta veniva formalizzata l'aspirazione dei partner europei a presentarsi con un'immagine unitaria sullo scenario internazionale
Ma anche in quel caso la cooperazione politica europea rimaneva rigorosamente ancorata al mero carattere intergovernativo di lì a poco con la radicale trasformazione degli equilibri internazionali in conseguenza del crollo dell'Unione Sovietica e della riunificazione tedesca emergerà in modo macroscopico l'esigenza per l'unione di affermare la propria identità sulla scena internazionale
Si esauriva in sostanza tra l'ottantanove e novantuno la fase durata quasi mezzo secolo in cui l'Europa aveva rinunciato a una politica estera danno politica di difesa autonoma
Una rinuncia resa indispensabile dalle caratteristiche assunte dal conflitto Est Ovest dalla delega concessa agli USA garantire bisogno di sicurezza degli europei
In un quadro radicalmente mutate a Maastricht che riprende il tentativo di dare vita a una politica estera europea ma mentre le intese sull'Unione economica e monetaria segnarono nella città olandese una tappa ambiziosa e significativa dell'integrazione
Quelle relative alla politica estera non andarono oltre prudenti formulazione
Ma saranno proprio gli insufficienti progressi verso la creazione di una vera politica estera europea all'origine dell'impotenza dell'unione di frontale escludere la crisi balcanica negli anni novanta
Il fallimento politico dell'Unione nelle vicende della ex-Jugoslavia fu tanto più visibile perché come ricorda l'ambasciatore Biancheri gli americani si erano dimostrati disponibile a lasciare che l'Europa gestisse da sola la crisi
In un'aria che dopo il collasso dell'URSS era diventato per gli USA di marginale Interest
Sarà l'esperienza del conflitto per il Kosovo che in Primera una svolta nella condotta dei Quindici il Kosovo dimostrerà la debole coesione politica e la scarsa preparazione militare degli europei
Farà emergere la necessità di una più incisiva dimensione politica dell'Europa nel contesto internazionale di un rafforzamento della politica in materia di sicurezza e difesa
A Consiglio di Colonia nel giugno del novantanove i capi di Stato e di Governo designerà non svolgerà una funzione di mister pesca
Previsto al trattato di Amsterdam storie Solana e assumeranno importanti decisioni in materia di politica di sicurezza e difesa
L'Unione deve avere si affermerà a Colonia
La capacità di condurre azioni in modo autonomo potendo contare su forze militari credibili sui mezzi per intervenire operativamente e sulla disponibilità affare
In sostanza si produrrà tra il novantanove e il due mila e uno un cambiamento di ritmo nell'evoluzione della pesca e della politica europea di difesa incoraggiati anche dall'esplicita menzione del concetto di identità europea
Di sicurezza e difesa contenuto nella dichiarazione conclusiva del vertice di Washington
In occasione del cinquantesimo anniversario dell'alleanza attuali
E nel dicembre del due mila e alcune disposizioni del Trattato di Nizza sanciranno sul piano istituzionale gli sviluppi raggiunti su base politica
Sarà infine al Consiglio europeo di lei che anche i capi di Stato e di Governo adotteranno una dichiarazione sulle capacità operative della politica europea di sicurezza e difesa che sottolineerà come il progetto
USA perde uscito dalla fase preliminare abbia acquisito una prima concretezza la dichiarazione di Lacan ha un grande valore simbolico nonostante le difficoltà di armonizzare posizioni e tradizioni militari eterogenea e si è lavorato in modo proficuo
Certo un grande lavoro resta ancora da fare colmare le lacune per quanto riguarda alcune capacità strategiche dell'Unione perfezionare l'accordo con la NATO per garantire all'Unione il prestito di risorse dell'alleanza atlantica rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri nel campo degli armamenti ma i passi avanti sono evidenti se uno scettico sofisticato come Ralph Dahrendorf in un quadro di pessimismo estremo sulle sorti dell'Unione
Riconoscerà nel suo ultimo volumetto che la difesa comune europea costituisce ormai un aspetto naturale della cooperazione internazionale
Ma c'è un aspetto in questa complessa vicenda che sbagliare ma sottovaluta la politica europea di sicurezza e difesa inquadra le future capacità militari dell'Unione in un insieme di azioni civili economiche di cooperazione allo sviluppo e politiche
Un insieme che conferisce all'Unione nella gestione delle crisi possibilità che la NATO in quanto tale nona e che sono espressione di un più ampio concetto di sicurezza che è proprio dell'Unione Europea
Ciò comporta sul piano istituzionale che la gestione di una crisi coinvolga tutti tre i pilastri dei qui che l'impegno dell'Unione acquista un rilievo insostituibile
Nessun'altra organizzazione dispone di una gamma così varia di strumenti da mettere in campo per la soluzione di una crisi strumenti di natura politico diplomatica strumenti per gli aiuti umanitari e di emergenza
Infine importanti risorse economiche per aiutare la ricostruzione delle zone investite dai confini
La verità è che l'Unione costituisce una realtà politico istituzionale che presenta tratti e potenzialità di assoluta originalità
Guardiamo ad esempio al tema dei diritti civili che costituisce uno dei volani principali dell'azione internazionale dell'Unione
E il criterio di base delle sue politiche di condizionalità la credibilità con cui l'Unione pone questo criterio alla base delle sue politiche internazionali e legata alle stesse fondamenta della sua identità e guardiamo anche alla stabilità dei confini europei alla cui salvaguardia concorre in modo fondamentale proprio la solidità dell'Unione Europea come aria di pace e di cooperazione
E riflettiamo infine sulle capacità specifiche che l'Unione ha di affrontare le nuove minacce alla sicurezza
Minacce che come ci ha dimostrato l'undici settembre non sono più costituite dai conflitti tra Stati hanno conflitti etnici e ciclisti
Rispetto a queste minacce le potenzialità dell'Europa sono molto maggiori proprio in virtù della sua natura di soggetto nato dalla convergenza di ordinamenti civili ed economici liberali e democratici dopo l'undici settembre può diventare un elemento di forza dell'Europa ha scritto Biagio De Giovanni il suo presentarsi come potenza sostenuta dal diritto
Da ordinamenti dei diritti capaci di guardare in faccia agli altri riconoscendone la Comuna umanità
Un tratta a cui l'Europa non può rinunciare se non rinunciando alla propria identità costituzione
L'Unione europea dunque una garanzia di pace al proprio interno e un soggetto di azione globale di segno cooperativa
E se un concreto strumento per il governo della globalizzazione per una distribuzione più equilibrata e giusta della ricchezza del potere delle chance di progresso civile
L'Unione Europea l'istituzione che può meglio di altre entrare in sintonia con l'aspirazione fattasi sempre più imperiosa ad una riduzione degli squilibri e dei divari nel mondo
Il soggetto che con maggiore incisività può contribuire ad avviare una linea di umanizzazione della globalizzazione
Prima azioni aria delle istituzioni di Bretton Woods l'Europa deve lavorare per accrescerne trasparenza e responsabilità politica
L'Europa può aiutare a rompere quella sorta di maledizione su cui si interrogava recentemente Giorgio Napolitano circa il cosa rende così arduo passare dalle parole ai fatti sul tema del governo dei processi globali
Ma l'Unione occorrerà più coraggio per condurre una forte iniziativa per la pace nelle aree investite dai conflitti nei Balcani ma oggi in particolare nel Medio Oriente l'Unione ha l'obbligo di avanzare un piano europeo per il Medio Oriente esser reso necessario dall'assenza di proposte da parte dell'amministrazione Bush dal crescente disagio nella società israeliana per l'opzione militare di Sharon
Il progetto europeo dovrebbe ricalcare nella buona sostanza le linee indicate dalla intesa tra Simone Peres e Abu Ala
Ma la vera novità dovrebbe consistere nel presentare questo piano a nome dell'Unione nel suo complesso non un piano francese o tedesco ma un piano europeo una unione che si muovesse in questa direzione con una forte consapevolezza del ruolo che può giocare sui temi del governo della globalizzazione della prevenzione soluzione dei conflitti
Costituirebbe nei fatti quel pilastro insostituibile per la costruzione di quell'ordine multipolare che ci appare sempre di più come la risposta necessari alle sfide poste oggi alla comunità internazionale
Conclude su questa base che dobbiamo riflettere sul modo dei rapporti tra Unione Europea e Stati Uniti
La superpotenza riluttante secondo un termine frequentemente usato nella discussione statunitense di politica estera si trova nella condizione di disporre di una forza economica e militare mai prima d'oggi così priva di qualsiasi antagonista effettivo
è un dato di fatto è il risultato della vicenda storica dell'ultimo quindicennio in questo quadro il vero dilemma in cui si dibatte la politica estera americane tra impegno multilaterale e tendenze unilateraliste il vero pericolo non è dunque in una volontà di dominio globale statunitense
Ma nell'utilizzo della potenza scaduto statunitense in modi e direzioni svincolati dal coinvolgimento con i diversi reticoli istituzionali multilaterali
Lo abbiamo visto proprio in queste settimane quando al successo dell'azione militare contro il regime dei talebani è sembrato seguire un ritorno di Washington supposizioni di segno unilateralista dico
Le preoccupazioni suscitate dal discorso di Bush sull'asse del male
Secondo il quale gli Stati Uniti si dovrebbero preparare a colpire indiscriminatamente Stati diversi dall'Afghanistan
Devono essere lette in questo senso e se la conferma di come all'interno della leadership statunitense continuino ad essere vivere tentazione di una condotta di segno unilaterali distico
Certo la basta reazione che quel discorso ha suscitato in Europa penso alla Spagna alla Francia è il segno che vi sono le condizioni perché l'Unione europea faccia valere un proprio punto di vista e non subisca passivamente le conseguenze di eventuali scelte unilaterale scelte che segnerebbe una grave regressione mai rispetta questo rischio che il ruolo dell'Unione europea può essere fondamentale perché essa molto più di altre istituzioni sovranazionali si trova nelle condizioni di vicinanza politica civile ideale
Per condizionare l'azione degli Stati Uniti in direzione del coinvolgimento multilaterale e del Governo multipolare
Del mondo non sfugge a nessuno tuttavia che solo una Unione che assuma i caratteri di soggetto politico in grado di pesare sulla scena globale può proporsi l'obiettivo di contribuire a orientare in un rapporto di partnership con gli Stati Uniti le grandi scelte
Che decidono degli equilibri internazionali ma sono le questioni che sono state poste da Napolitano ed Pasqualina napoletani naturalmente la consapevolezza del ruolo
Cui può assolvere l'Unione europea cresce noi la percezione della insufficienza degli strumenti istituzionali è propriamente militari di cui l'Unione Europea è riuscita a dotarsi sinora
Passavanti ulteriori da fare ci sono è il caso di chiedersi
Se la decisione di collocare la pesca ivi incluso la politica di sicurezza e difesa presso il Consiglio dei ministri piuttosto che presso la Commissione non sia foriera di inefficienze strutturali allo stato attuale è chiara
La differenza di competenze fra l'Alto rappresentante che agisce solo su mandato dei governi al Commissario per le relazioni esterni è giusto interrogarsi se non sia fondata la proposta che auspica la fusione delle funzioni dell'alto rappresentante per la pesca il commissario per le relazioni esterne del resto sia all'origine dei conflitti operano una combinazione di fattori etnici sociali religiosi economici ne consegue
Che la loro gestione comporta un uso ben coordinato di mezzi militari politici economici e c'è da chiedersi infine se l'ulteriore sviluppo della politica europea di sicurezza e difesa potrà avere luogo nell'attuale quadro istituzionale o se bisognerà trovare soluzioni diverse a Nizza non passò il principio delle cooperazioni rafforzate nel campo della pesca
E quindi l'attuale cornice istituzionale vincolata alle regole dell'umanità risulta stretta per chi voglia impegnarsi celermente allo sviluppo
Di capacità militari militari comuni
In ogni caso questa prospettiva di sviluppo ulteriore dei caratteri di soggetto politico e di potenziamento ulteriore
Partecipazione del nostro Paese ma ciò dipenderà come accade sempre nel caso dei processi di integrazione tra Stati sovrani dalla volontà politica delle classi dirigenti
Uno dei meriti del centrosinistra
è stato quello di aver fatto guadagnare al nostro Paese credibilità in campo europeo e internazionale
Ciò non è stato il risultato di una condotta di politica estera più aggressiva
Ma della capacità mostrata dal nostro paese di sapersi assumere in modi conseguenti una forte responsabilità internazionale
In campo economico con il risanamento delle finanze pubbliche in quello della sicurezza con la partecipazione ad imprese impegnative per la prevenzione e la soluzione di conflitti regionale
Il criterio che ha orientato l'azione del centrosinistra è stata la volontà di partecipare da protagonisti alle imprese multilaterali più avanzate e alle esperienze più attive di integrazione sia trattato di un modo per contribuire alla crescita della dimensione sovranazionale dell'Europa ma anche per difendere gli interessi dell'Italia in campo internazionale
Perché la nostra convinzione rimane quella secondo cui gli interessi di un Paese
Si difendono solo evitandone l'esclusione dalle sei di più evolute di integrazione e gare intendo nella partecipazione ai processi decisionali comuni e precisamente
Questo atteggiamento che oggi viene immesso messo in discussione dal governo di centrodestra
Il nome di una vecchia declinazione degli interessi nazionali radicata sull'antico vizio italiano di fare meglio da soli salvo poi ritrovarsi isolati e senza risultati
Di rilievo la vicenda dell'air bus è stata esemplare da parte italiana si è sostenuto che il progetto non era conveniente perché Alitalia sarebbe toccato di realizzare soltanto un pezzo d'ala del nuova Elio
Con il risultato che l'industria militare italiana rischia oggi di rimanere esclusa
Da uno dei principali progetti industriali in campo di sicurezza è su questo che un'opposizione incisiva
Deve qualificarsi non solo sulla denuncia di una scarsa presentabili da politica del governo ma sui rischi che esso prefigura per l'emarginazione del nostro Paese dalle sedi più avanzate di integrazione
Graziano l'onorevole Ranieri non per il contenuto per la precisione non per i tempi e che non sono stati rispettati allora a questo punto alla presidenza vi deve chiedere un pronunciamento
Perché o andiamo in effetti al primo pomeriggio e con una breve pausa però perché non siamo nelle condizioni di far parlare tutti quelli che sono previsti secondo i tempi previsti
Per la mattinata oppure dobbiamo fare delle rinunce alcuni hanno già cominciato a comunicarci delle denunce però io chiederei quanti sono quelli che sono in grado di rimanere fino diciamo alle tre e mezzo quattro per dare la parola quindi con una pausa in mezzo per dare la parola nel pomeriggio esatto verrà regolarsi giù giusto per riprendere alle ore quindici e quindi dare la parola un grosso modo alle
No no scusa scusa ma sì mi sono mi sono confusa ingressi esatta noi abbiamo bisogno quanti sono leve di sapere quante sono le persone che sono in grado di tornare nel pomeriggio riprendendo alle quindici
Quindi rispettando l'ordine che ci eravamo dati orientativamente all'inizio nell'invito quante sono le persone che ritornano
Siete siamo operativi misero siamo pochini però ecco siamo abbastanza poco
Noi avevamo previsto di dare la parola all'ultimo intervento della mattina Presidente Amato alle tredici e trenta interrompere quindi alle quattordici e riprenderà alle quindici
Però ho visto pochissime mani alzate devo dire vogliamo riprovare a potrebbe perché altrimenti non abbiamo mai nel pomeriggio ancora due comunicazioni quella di Ruffolo quella di Trentin lei ancora alcuni interventi ovviamente
Prima delle conclusioni del segretario Fassino
Mio marito
Ma
No non è giusto per la verità perché avevamo pensato una giornata per per ragionare per approfondire esattamente quindi però devo chiedervi uno sforzo per tornare ecco questo era
No no no siamo noi che abbiamo impegni non siamo legate al scusate dobbiamo proprio non meglio chiamato si annullano il convegno il problema della zona cioè voi se poi parlano da soli quelli quelle lunghe se siamo d'accordo che interrompiamo interrompiamo verso l'una e un quarto eventi si si dà la parola a Giugliano verso le due però abbiamo e alle tre ripiglia
Va bene così Trentino nella loro conforme
Io ripeto abbiamo chiesto ma nella lotta
Effettivamente tornerà
Io
Andrà ieri Angelo D'Angelo sono coloro allora scusate faziosi chi ieri effettivamente sulla base dei propri beni di lavoro eccetera eccetera in grado di aveva previsto in grado di essere presente oggi pomeriggio al convegno da Praga dove la réclame vediamo
Diciamo che sono circa la metà degli attuali Franzil fa no se capisco bene
Grosso modo qui ride reso che abbiamo predone metà se ne mettano a Samosata relative Fermana Ternana
Allora facciamo così se se tutte però siamo d'accordo perché poi non vorrei circa l'inzuccata di facessero quegli strani scherzi
Se siamo d'accordo allora invece possiamo fare motivata uniamo questo significa che prevedibilmente vuol dire andare avanti se nel saper trarre quarto costose
Sai cos'è va bene allora così come diciamo siamo costretti a questa scelta diciamo da da ragioni
Ieri tutti allora del Don Carlo tocca Elena Paciotti ed era pazzo
Sì io avevo parlare dello spazio di libertà sicurezza e giustizia un tema un po'un po'tecnico insomma
L'idea che l'Unione europea costituisca uno spazio di libertà sicurezza e giustizia ha pochi anni di vita
Risale infatti al trattato di Amsterdam che è in vigore dalla maggio del novantanove pochi anni prima il trattato con il Trattato di Maastricht
Che varava il processo di unificazione monetaria si era presentata sulla scena internazionale l'Unione europea
E si era posto fra gli ebrei estivi comuni agli Stati membri la cooperazione in materia di giustizia e di affari interni che fino allora era stata affidata esclusivamente agli accordi internazionali
In questa prospettiva l'Unione si è impegnata al rispetto dei diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e dalle tradizioni costituzionali comuni degli stati membri
Colmando così un vuoto nei trattati denunciato dalle Corti costituzionali tedesca e italiana è solo parzialmente coperto dalla corte di giustizia alla giurisprudenza della Corte di giustizia
Nell'ambito della giustizia civile con il Trattato di Amsterdam la cooperazione giudiziaria viene acquisita al diritto comunitario
Con alcune riserve però della Gran Bretagna dell'Irlanda della Danimarca la vecchia convenzione di Bruxelles del sessantotto sulla competenza giudiziaria i riconoscimenti all'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale che già aveva creato
Un'area giurisdizionali integrata coincidente con il territorio degli Stati membri aderenti alla Comunità europea
Adesso viene tradotta in regolamenti comunitari
Il Consiglio europeo di Tampere dell'ottobre del novantanove che viene dedicato espressamente la prima volta all'attuazione dello spazio di libertà sicurezza e giustizia stabilisce modalità scadenze per l'ulteriore approfondimento della integrazione in questa materia
Civile
Con il Trattato di Amsterdam anche la materia della immigrazione dei visti e del diritto di asilo diventa materia di competenza comunitaria rientra cioè in quello che è chiamato il primo pilastro della costruzione europea
Resta invece fuori e costituisce così è da terzo pilastro
Dell'Unione la cooperazione di polizia e giudiziarie in materia penale la prevenzione repressione del razzismo e della xenofobia
Obiettivo dell'azione comune in questo settore HeLa prevenzione e repressione della criminalità organizzata o comune
In particolare che il terrorismo la tratta degli esseri umani reati contro i minori il traffico illecito di droga e di armi la corruzione e la frode ed è perseguita attraverso una più stretta cooperazione fra le forze di polizia e fra le autorità giudiziaria e dove necessario il ravvicinamento fra le legislazioni
E nonostante le comprensibili resistenze degli stati membri attuare consistenti cessioni di sovranità in questa materia a dar corso cioè quanto convenuto nei trattati e poi specificamente programmato nel Consiglio europeo di Tampere
Ciò nonostante negli ultimi due anni si sono fatti passi avanti impressionanti nell'attuazione di uno spazio giuridico comune e nell'affermarsi quindi di un concetto di sicurezza interni europea
E in cui ogni stato membro è tenuto a cooperare lealmente non solo per il sei perseguimento del proprio interesse ma anche di quello degli Stati partecipanti e dell'intera un
Pone
La questa materia si avvale essenzialmente di tre strumenti
Quello tradizionale della cooperazione intergovernativa quello del riconoscimento dei provvedimenti giudiziari e quello della armonizzazione delle le citazioni
La cooperazione degli fra gli stati tende a diventare sempre più sistematica nonostante resistenze culturali linguistiche anche organizzative la convenzione di Schengen del mille novecentonovanta che ha portato al superamento delle frontiere interne dell'Unione è ormai inquadrata nel sistema dell'Unione
Mostra invece tutti i suoi limiti il metodo intergovernativo classico che si risolve nella stipulazione di convenzioni che raramente vengono ratificate delle numerose convenzioni stipulate fra gli stati membri dal novantacinque ad oggi in ogni materia non sto a citare Pelé è entrata in vigore solo quella che istituisce l'ufficio europeo di polizia all'Europol
Più efficaci sono risultati i piani di azione documenti prego programmatici che definivano obiettivi precisi da raggiungere in periodi prefissati come il piano di Vienna del dicembre del novantotto
Che hanno creato il consenso politico necessario ad avanzare verso nuove forme di cooperazione
Tra queste hanno assunto un particolare rilievo la costituzione di reti di operatori che si concentrano sulla pratica concreta della cooperazione pertanto a reti ultimi funzionali come quella di Schengen ce ne sono di specifiche come quelle di che si occupa del diritto d'asilo la euro barca
E poi vi sono reti di magistrati villette giudiziari europea magistrati di collegamento da ultimo il passo più significativo è stato compiuto con la istituzione di euro giusto
Una task force di di procuratori di tutti gli stati membri incaricata di agevolare la cooperazione giudiziaria nell'inchiesta e transnazionali
Preceduta sperimentalmente da una unità provvisoria nel marzo del due mila uno è stata istituita delle unità definitiva nel dicembre alla che nel dicembre del due mila uno
Dotata di personalità giuridica e di poteri e di mezzi efficace finanziata dal bilancio comunitario l'unità di cooperazione giudiziaria euro giusta è stata menzionata nel trattato di Nizza del dicembre del due mila
Come fosse un organo dell'Unione
Il primo fondamentale che sta alla base della cooperazione giudiziaria nell'Unione sia in materia civile sia in materia penale e il principio del reciproco riconoscimento delle decisioni giudiziarie
Fondato a sua volta sulla fiducia che gli stati membri nutro nei rispettivi sistemi giudiziari che si ispirano agli stessi principi e diritti fondamentali sotto il controllo della corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo
Anche se in Europa convivono tradizioni giuridiche differenti i capi di Stato e di governo riuniti a Tampere hanno affermato la necessità di assicurare il mutuo riconoscimento dei provvedimenti giudiziari sia in materia civile sia in materia penale
L'approvazione di regolamenti comunitari in materia di riconoscimento delle sentenze in capo civile e commerciale matrimoniale in materia dissolvenza di notifica eccetera dimostrano che il metodo comunitario
Non solo e più efficiente del metodo governativo ma soprattutto rende concreto
Il principio della cittadinanza europea la difesa dei diritti dei cittadini
In materia penale il principio del reciproco riconoscimento si è tradotto dapprima in una solenne affermazione del Consiglio europeo di Tampere secondo cui la procedura formale di estradizione doveva essere abolita fra gli stati membri
Successivamente il Consiglio ha dotato un programma di misure per l'attuazione di questo al principio infine anche per l'accelerazione impressa dalla strage terroristica dell'undici settembre
Nonostante le incomprensibili resistenze del governo italiano
Questo principio avuta concreta attuazione con l'introduzione del cosiddetto mandato d'arresto europeo in base al quale un provvedimento restrittivo della libertà
E messo a certe condizioni dall'autorità giudiziaria di uno Stato membro può essere eseguito in qualsiasi altro Stato membro previo controllo dell'autorità giudiziaria dello stato di esecuzione ma senza alcun intervento dei governi il Trattato di Amsterdam non si è limitato a estendere gli istituti della cooperazione le forme di mutuo riconoscimento ha messo anche la possibilità di una armonizzazione delle stesse norme nazionali sia a livello comunitario sia a livello dell'Unione
Ponendo le basi di un vero spazio giuridico europeo rispondono a questo obiettivo numerose azioni comuni sull'incriminazione del reato di appartenenza un'organizzazione criminale sull'incriminazione della corruzione nel settore privato sul riciclaggio la confisca dei proventi di reato
Ma mentre altri iniziative sono in corso la strage dell'undici settembre ha indotto Consiglio e Parlamento ad affrettare l'approvazione della decisione quadro sulla definizione del reato di terrorismo
Si tratta di un altro novità istituzionale rilevante perché interviene attraverso uno strumento la decisione quadro appunto che ha effettuo vincolante per gli Stati membri
Tutte queste rilevanti innovazioni non devono far perdere di vista i molti limiti e condizionamenti che il trattato di Amsterdam ancora contiene che il trattato di Nizza non ha corretto se non in minima parte
Infatti non solo nella realizzazione dello spazio di libertà sicurezza e giustizia il voto all'unanimità
E ancora la regola e quindi qualsiasi remora nazionale può bloccare i lavori è già accaduto per mesi per una diatriba fra la Spagna e la Gran Bretagna a proposito di Gibilterra si è fermato tutto
E come ho già detto Danimarca Regno Unito Olanda si sono tenuti in disparte da questa realizzazione prendendo il già complesso meccanismo istituzionale un rompicapo
Ma soprattutto il controllo democratico da parte del Parlamento è ancora in larga misura virtuale perché il Parlamento ha solo una funzione consultiva che può esercitare in tempi ristrettissimi
La corte di giustizia poi non ha piena giurisdizione proprio sugli aspetti più delicati che riguardano i diritti dei cittadini e in particolare la materia di cooperazione della di polizia
Nel terzo pilastro poi anche alterato l'equilibrio dei poteri che nell'ambito del primo pilastro e in parte assicurato dalla riserva della iniziativa legislativa in capo alla Commissione europea
Infatti il ruolo del Consiglio dei ministri in questo settore dominante sia rispetto alla commissione sia rispetto al Parlamento
Per contro la con la corte di giustizia competente soltanto e solo a partire dal trattato di Amsterdam a pronunziarsi in via pregiudiziale sulla validità o l'interpretazione delle decisioni quadro e delle decisione delle decisioni vere e proprie sull'interpretazione delle convenzioni e delle misure di applicazione
Restano squilibri istituzionali dovuti al fatto che il terzo pilastro è ancora quasi completamente regolato dalle regole del diritto internazionale pubblico caratterizzato da strutture di lavoro lente e numerose spesso ostacolato dalla scarsa volontà
Dei governi di dare spontanea attuazione agli impegni assunti con i trattati e le convenzioni è stato detto giustamente che devono avere paura del proprio coraggio perché fanno o accordi molto avanzati in sede di Consiglio europei e poi stenta a Lodi molto ad accettarne le conseguenze
Questa situazione contribuisce non poco a quell'assurda quantità di diverse procedure che caratterizza la produzione normativa del dell'unione che il Parlamento europeo ha così qual colato in seno al Consiglio la già complessa procedura decisionale visto affiancarsi vari strumenti di azione per ciascuno dei tre pilastri e precisamente diciotto nel primo pilastro cinque nel secondo e quattro nel terzo
Tale situazione non solo fa sorgere interrogativi circa la validità giuridica di questi strumenti ma rende ancora più complessa la procedura decisionale
Quando si parla del futuro dello spazio di libertà sicurezza e giustizia si introduce spesso il tema del Pubblico ministero europeo istituto che è frutto di una proposta formulata in uno studio finanziato dalla unità di coordinamento per la lotta contro la frode attualmente si chiama o l'ha fatto
Questo studio denominato corpus iuris il conclusione dunque un documento privato sia pure voluto e finanziato dalla Commissione europea
è un lavoro realizzato da un gruppo di esperti nel novantasei pubblicato per la prima volta nel novantasette
E su col quale si sviluppò un intenso dibattito voluto l'Università di Utrecht finanziò successivamente l'approfondimento del Progetto cui risultati rivelano preziose informazioni sui sistemi di giustizia penale dei Paesi comunitari
Con la dunque un valore giuridico tuttavia in diverse sue risoluzioni il Parlamento europeo ne ha chiesto la trasposizione in diritto positivo
Il Corpus iuris riguarda unicamente le infrazioni che toccano gli interessi finanziari della comunità un campo in cui è evidente l'interesse sopranazionale la sua trasposizione in diritto positivo comporterebbe
Grandi innovazioni nel diritto penale in particolare le maggiori novità riguardano l'unificazione del diritto e la centralizzazione dell'azione giudiziaria
Viene proposto infatti l'unificazione a livello dell'Unione Europea di otto reati non la la competenza è molto limitata di questo riguarda soltanto ripeto la tutela degli interessi finanziari
Quindi l'unificazione di otto reati delle relative sanzioni di una parte del diritto penale generale e la creazione di un nuovo reato specifico la frode al bilancio comunitario
Sotto il secondo profilo viene proposta la creazione di un pubblico ministero europeo la istituzione di un giudice delle libertà l'unificazione di alcune regole procedurali come la presenza obbligatoria di giudici professionali o la creazione di un processo verbale europeo
Non si crea tuttavia un tribunale europeo ma si prevede che il giudizio resti affidata ai tribunali nazionali
Il Pubblico ministero europeo dunque un'autorità della comunità e costituisce una nuova istanza giudiziaria è composto da un procuratore generale che ha il potere di avocare gli affari anche trattati a livello nazionale da procuratori delegati itineranti
Gode di totale indipendenza e ha diritto all'assistenza da parte dei pubblici ministeri nazionali
Il giudice delle libertà invece un giudice nazionale al quale va richiesta l'autorizzazione per tutte le misure investigative che restringono i diritti e le libertà fondamentali
Hai torto ustioni discosti intuisce una sintesi di diversi sistemi giuridici dell'Unione un compromesso fra il sistema anglosassone sistema continentale prende un po'da questo è un po'da quello
Devo sottolineare che euro giusta è una cosa diversa dal Pubblico ministero europeo euro giusto è una struttura di cooperazione di taglio sostanzialmente intergovernativo e a vocazione a occuparsi di qualsiasi grave reato a dimensione transnazionale
Il Pubblico ministero Peo costituirebbe invece una struttura giudiziaria sopranazionale di taglio sostanzialmente federale
Ove fossi istituito si potrebbe eventualmente in un secondo tempo pensare di unificare in capo alla nuova struttura anche le attività di coordinamento delle indagini transfrontaliere un po'con il modello della nostra direzione nazionale antimafia
A questo riguardo un futuro che non è prossimo
Invece l'istituzione del Pubblico ministero europeo che è molto caldeggiata da quanti si occupano del Bilancio e delle finanze della comunità è invece un problema attuale
Nonostante una specifica proposta avanzata dalla Commissione europea il Trattato di Nizza non ha accolto l'idea di istituire il Pubblico ministero per la commissione tuttavia con l'avallo del Parlamento europeo ripropone la creazione di una procura europea ritenute essenziale per tutelare gli interessi finanziari della comunità e a questo punto Coppo adottato proprio in nel gennaio di quest'anno un libro verde per precisare i termini della sua proposta
Il passo più significativo nella costruzione dello spazio giuridico europeo è certamente costituito dalla redazione dall'approvazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Che costituisce altresì un passaggio fondamentale nel processo di costituzionalizzazione dell'Unione
Nonostante il mancato inserimento nei trattati la sua breve vita poco più di un anno la carta dimostrato di costituire davvero un punto di riferimento condiviso una sintesi di principi e valori di carattere sovraordinato rispetta le normative europee
Ad essa fanno costantemente riferimento ai documenti anche legislativi della Commissione europea del Parlamento e anche del Consiglio
Ripetutamente richiamata dall'avvocato generale presso la Corte di Giustizia recentemente è stata citata anche dal tribunale di prima istanza della corte di giustizia a proposito del diritto fondamentale dei cittadini europei è una buona amministrazione
E mi pare questo un dato di notevole rilevanza soprattutto in relazione a quella dottrina che vede un possibile carattere costituzionale dell'ordinamento sovranazionale non già nei trattati istitutivi dell'Unione della comunità che sono stipulati sulla base del diritto internazionale
Ma nel riconoscimento di tradizioni costituzionali comuni e ora della Carta di Nizza come principi generali del diritto comunitario un riconoscimento effettuato dalla Corte di Giustizia indipendentemente da una base specifica internazionalistica sono principi e regole che non sono norme pattizie ma regole cui gli organi dell'Unione la giurisprudenza gli stati membri e i cittadini riconoscono forza normativa e forza di Amaya allora
Il Parlamento europeo con il voto favorevole della grande maggioranza dei suoi membri e con il nostro pieno consenso ha formulato proposte precise che vanno sostenuti a mio giudizio sulla necessaria riforma dei trattati sui punti di cui ho parlato
Si è chiesto in particolare l'integrazione nei trattati in modo giuridicamente vincolante della Carta dei diritti fondamentali come prima parte di una costituzione europea
La cosiddetta comunitarizzazione del terzo pilastro nell'ambito della semplificazione dei trattati cioè la fusione nel quadro comunitario della cooperazione giudiziaria e di polizia con la cooperazione in materia civile e le norme relative ai diritti fondamentali di cittadinanza dei cittadini dell'Unione
Il riconoscimento della piena competenza della corte di giustizia per tutte le misure connesse allo spazio di libertà sicurezza e giustizia
L'integrazione di Europol oltre che di euro giusto nel quadro istituzionale dell'Unione l'istituzione del pubblico ministero europeo la previsione che anche nelle materie della cooperazione giudiziaria di polizia le decisioni siano adottate a maggioranza qualificata in codecisione con il Parlamento europeo per assicurare insieme efficacia e democraticità al processo decisionale
L'unico punto su quale personalmente non concordo con le proposte del Parlamento europeo è costituito dalla reiterata richiesta di adesione
Dell'Unione alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo
Si tratta di un argomento tecnico e controverso ma personalmente considero che l'Unione o come altro si chiamerà all'esito di un'eventuale semplificazione dei Trattati ridotta a un unico trattato ridi diviso in una parte costituzionale
In una parte di politiche comuni
Un'autonoma organizzazione sovranazionale regolata dalla sua carta dei diritti la quarta le comprende ingloba la Convenzione europea ma contempla anche indi visibilmente diritti sociali ed economici non compresi nella convenzione nell'ordinamento
Della convenzione
Oltre non si
Dunque contempla diritti sociali ed economici che non sono compresi nella convenzione nel nostro ordinamento la corte di giustizia opportunamente riformata
Deve assicurare il rispetto dei diritti fondamentali delle persone da parte delle istituzioni e degli organi dell'Unione la Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Costituisce un altro e diverso ordinamento sovranazionale che ha l'obiettivo di assicurare il rispetto dei diritti fondamentali delle persone da parte dei singoli Stati che vi aderiscono i due ordinamenti coesistono le due giurisprudenze si arricchiscono a vicenda
Ma la visione dell'uno e dell'altro creerebbe a mio avviso difficoltà pratiche organizzative per esempio la nomina dei giudici perché già i quindici stati dell'Unione hanno ciascuno un giudice presso la Corte di Strasburgo
E romperebbe quella indivisibilità dei diritti fondamentali in particolare fra i diritti sociali e i diritti di libertà che abbiamo fortemente voluto nella convenzione sulla Carta dei diritti e ottenuto anche e che costituisce una caratteristica specifica del modello sociale europeo che non vorremmo aperti
Ringraziamo Elena Paciotti procediamo con le comunicazioni do subito la parola Giorgio Ruffolo il tema lui affiliato della moneta unica e il governo dell'economia europea segue lerci all'Espresso
Tante le caramelle inusuale
Ma per estrarre nel quarto d'ora no non leggo la relazione che avevo preparato ma alcune alcuni accenni molto
Molto stringati a al tema io ricordo che nel novantasette ci fu un seminario del fondo monetario sulle euro al quale partecipai per conto del Parlamento europeo
E mi accorsi che fino allora gli americani non avevano dato alcun credito alla possibilità che esistesse le euro
Milton Friedman che fa delle profezie ogni tanto
Aveva detto che durante la sua vita non l'avrebbe mai visto questa bestia
Ed ora Bush un economista anche anche lui piuttosto allarmista come dormo uscio
Disse che se l'euro ci fosse stato avrebbe provocato uno scompiglio in Europa tale da provocare persino delle guerre in intere UPIM fra europee B
C'erano invece una una un'altra un'altra tentò un'altra corrente di economisti americani che prendevano l'euro molto sul serio e dicevano che avrebbe rappresentato una sfida gravissima per il dollaro beh si sono sbagliati tutti e due
Le euro c'è è stato raccolto non con una guerra manca anzi con molta simpatia da parte degli europei e e il dollaro sta benissimo
E non sembra proprio soffrire del sfida dell'euro allora credo che non ci dobbiamo domandare
Quale dovrebbe essere non fare profezie come Friedman ma ci dovremmo domandare normativamente quale dovrebbe essere la politica europea nei riguardi dell'euro e quale la politica quindi che
Rappresenta in qualche modo un ottimo da perseguire in un una risoluzione del Parlamento europeo dell'altra legislatura ci occupammo proprio di questo problema del cambio dell'euro in previsione della sua introduzione
E arrivano ad una conclusione vacanza banale che non l'euro non doveva essere nel forte nel debole dovrà essere stabile
E io credo che questo continui a valere soltanto che ci dobbiamo domandare la politica economica americana da una parte e la politica economica europea vanno in questa direzione e la mia risposta è no non vanno in questa direzione
Nel breve tempo nel breve periodo ha ragione Marcello De Cecco a dire che probabilmente lei euro debole e il dollaro forte convengono rispettivamente
Alla politica al all'Europa che esporta e all'America che vuole attirare capitali e che continua ad attirare capitali però nella prospettiva corregge questa convenienza secondo me non regge alla lunga anche se e l'espressione alla lunga e piuttosto imprecisa
Alla lunga eccetera eccetera non lo ripetiamo più perché
Perché politica americana la politica americana è diventata una politica i perché Inesi Ana noi abbiamo conosciuto dall'ottanta il mix politica fiscale espansiva e politica monetaria restrittiva Reagan Voltaire no poi abbiamo conosciuto l'inverso con Clinton Greenspan cioè politica monetaria espansiva e politica fiscale restrittiva adesso conosciamo
Politica monetaria e fiscale espansiva espansiva in in in in in dimensioni assolutamente impreviste sia come taglio dei tassi di interesse tra poco Sarezzo Remondi dello giapponese in America e sia come riduzione delle tasse promessa almeno è aumento delle spese soprattutto militari quindici ambiti era espansione keynesiana l'America se lo può permettere perché l'America l'Islam gli Stati Uniti sono possono permettere perché sono come quelle come quel cliente del supermarket che va nel supermarket
Pria in piedi sul cestello di ogni ben di Dio poi passa alla cassa e invece di pagare gli danno un assegno cioè tutto quello che gli americani spendono in in in in in beni e servizi in acquisto di beni e servizi all'estero glorie Lori hanno Lori lo lo l'orlo ricevono di nuovo come come afflusso di capitali perché il dolore forte dunque hanno interesse che il dollaro si rafforzi e soprattutto hanno interesse che la spesa dei cittadini americani continui a viaggiare ad una ad un ritmo che è molto superiore a quello del risparmio anzi non risparmiano più risparmiano quello che gli danno c'è dice risparmiare i giapponesi risparmia Vanoli per dargli dei capitali allora in questo senso
La politica americana e e continua ad essere orientata verso una il dollaro forte
Politica europea politica europea e il dolore mille euro l'euro debole non è che il rovescio del dollaro forte non ci sono ragioni perché in per un euro debole nell'economia reale europea
Inter infatti tutti ammettono che l'euro in questo momento è fortemente sottovalutato rispetto alle potenzialità dell'economia reale europea
E tuttavia e tuttavia come come fare a sottrarsi a questa a questa morsa
Se lei euro continua ad essere debole
Farà la fine che fece il denario solo di dell'imperatore Costantino rispetto al solito su del loro urbi et orbi metalli smog zoppo il solido
Vedi dollaro forte è le euro le le euro oscilla attorno al dollaro come il denaro d'argento svalutando si faceva attorno al solito di Costantino
Beh è una prospettiva non straordinariamente esaltante anche perché abbiamo costituito una moneta che ha funzionato benissimo in senso difensivo è stato si potrebbe dire con una un gioco di parole l'euro è stato uno scudo ed è stato uno scudo straordinariamente efficace in in occasione dell'aumento dei prezzi del petrolio che sarebbe a capitato in Italia se non ci fosse stato quello scudo in occasione delle crisi finanziarie asiatiche non ha messicane eccetera
Come scudo ha funzionato ma il guerriero europeo e uno che allo scudo non ha una spada
Abbiamo una politica monetaria e il signor Doris sembra richiesta sempre vincendo la seconda guerra punica dell'inflazione
Non l'abbia un ce l'abbiamo più l'inflazione ma non abbiamo una politica fiscale è una politica di spesa non abbiamo un bilancio per poterlo per poterlo usare un bilancio comune europeo già l'uno virgola quel qualcosa per cento contro il venti per cento del PIL del bilancio federale americano
Quindi siamo sprovvisti di Spada allora
è evidente che questo pone un problema di instabilità
E di insicurezza che non conviene neppure all'America a lungo termine non dovrebbe convenire neppure l'America in altri termini
Una politica concordata a livello mondiale tra America ed Europa dovrebbe concernere una strategia di un dollaro più meno meno forte un dollaro più debole e un euro un po'più forte e possibile che cosa si può fare in Europa per andare in questa direzione questo è quello che poi ci interessa
In Europa in questa direzione
Per andarci bisognerebbe avere non soltanto un'unione monetaria ma come ovvio un'unione economica e quindi avere degli strumenti di bilancio che possano compensare di far i famosi sciocca simmetrici finora non li abbiamo avuti ma non c'è nessuna assicurazione che non li avremmo speriamo di non averli per molto tempo ma se dovessero intervenire
Non abbiamo la possibilità di compensare questi sbocchi asimmetrici con una manovra di bilancio comunque con con risorse compensative
Il problema che in questi giorni è uscito un libro di Strauss-Kahn che Giorgio Napolitano mi ha fatto la cortesia di di di segnalarmi che interessante molto interessante perché affronta proprio questo problema che cosa si può fare
Per avere un è con una unione economica
Che cosa si dovrebbe fare lo diceva una volta il rapporto Werner Heel
Il il famoso rapporto da cui prese le mosse disegno dell'unione monetaria
E cioè avere un bilancio che sia almeno un bilanciere ove il sette per cento si diceva mi ricordo delle delle del PIL delle risorse delle risorse disponibili
Questo è allo stato attuale utopia
Non non però non dovrebbe essere utopia il ripercorrere la la il monito è il suggerimento dice Achille Loria di costituire un fondo
Per investimenti che fosse sottratto alla mannaia del patto di stabilità e che realizzasse quegli obiettivi che enunciati a Lisbona sono rimasti assolutamente inevasi
Questo est seconda seconda questione che il Strauss-Kahn rileva il famoso governo economico occorrono non soltanto delle risorse un minimo di risorse da manovrare
Per rafforzare per dare una spada e non soltanto uno scudo all'Europa ma occorre un qualche centro
Diceva Kissinger domandava dove dove devo telefonare se devo Ciccio impone il centralino dell'Europa de un centralino bisognerebbe costituirlo che cosa un ennesimo signor
Politica economica politica economica ai europea non lo so
Strauss-Kahn dice c'è il Consiglio Europ
E nel Consiglio euro si può enucleare una troika che si assuma le responsabilità di essere il partner della Banca centrale europea che è una banca indipendente più che indipendente una banca assolutamente solitari
Allora questo minimo diciamo di nucleo di politica economica comune se non ci sarà lei euro
Rischierà Foccoli schiera molto perché con lei euro l'Europa ha fatto un salto vertiginoso impensabile e secondo me imprevedibile per per tutti per anche per i suoi promotori e però è un salto che in questo momento lo lascia a mezz'aria e a mezz'aria a molti per molto tempo non non non ci si possa allora
Un quel minimo di autorità e di risorse
Che può costituire il contrappeso centri Peto a un'Europa che tra l'altro si va allargando centrifuga avente ventinove Paesi b questo effettivamente ciò che occorre fare ma non lo fa certo il signor Dori sembrerebbe
E e non lo fanno i governi i governi europei questo il punto che e probabilmente e il punto che i socialisti dovrebbero porre a se stessi in questo scorcio di legislatura del Parlamento europeo nell'ambito del quale si terranno delle lezioni che possono rovesciare
Completamente l'asse politico in Europa
E quindi do il il la questione del governo economico dell'Unione economica del contrappeso fiscale alla politica monetaria e un problema ed è un un problema vitale vitale non soltanto per il lei euro non soltanto per l'economia europea
Ma per l'Europa e per il disegno politico europeo io credo che questo dovrebbe essere un tema fondamentale del del dibattito del dibattito europeo e della convenzione stessa
Uno sforzo centri ripeto che compensa se questa tendenza
Questa tendenza alla dissoluzione nel lungo termine della politica monetaria europea comincerebbe a disegnare quel potere europeo che nel campo dell'economia come del resto in quello della difesa e della sicurezza resta così clamorosamente al di sotto della domanda d'Europa
Si tratta ancora una volta vorrei citare Strauss-Kahn di colmare il vuoto politico che sta sotto l'euro
E che minaccia la stabilità di questa che è la rete più ardita costruzione del nostro di questo nostro tempo
Mi sembrano particolarmente appropriate le parole con le quali chiudo anche questo breve intervento che chiudono un capitolo monsieur troppe società Thaon de del libro di Strauss-Kahn
Che ho citato
Traduco chi parla i mercati chi indica la direzione che prenderà politica economica europea chieda una coerenza imprime una sforzo di coerenza all'azione che è stata intrapresa chi crea la fiducia necessaria
Presso le imprese come presso i consumatori europei in una parola chi è che fa politica la politica in Europa nessuno
Ecco perché il rischio che l'euro sia un fallimento non è del tutto scongiurato
Ed ecco perché occorre dicessero scarne una dose di supera nazionalità supplementare
Coerentemente parallelamente una ridefinizione della famosa sussidiarietà
Insomma se volessimo chiudere con un motto questo ragionamento dovremmo credo utilizzare a rovescio il il motto degli yuppies americani al al tempo del nuova icona dei fasti della nuova economia dicevano
Ci dicevano E l'economia stupido noi potremmo rispondere e la politica cretino
Grazie gelato offrono
Diamo la parola Mercedes Bresso che è presidente della Provincia di Torino nonché presidente della Federazione mondiale delle città unite poi dare la parola al presidente Amato ha Bruno Trentin e per l'ultima comunicazione poi l'intervento di Fassino per le conclusioni Mercedes
Io
Tra quelle cose lì forse forse sono supplente del del Comitato delle Regioni alla convenzione del secondo posto perché non è sicurissimo che abbiamo il supplente Claudio operando addetta glielo diciamo no io del feto il problema dei supplenti del Comitato delle Regioni è un problema importante perché il sei titolari sono risultati essere per un gioco più di partiti che di che di scelte effettive sei rappresentanti di regioni e quindi un problema della rappresentanza degli enti locali
è aperto se non non sarà consentito ai supplenti di quanto meno di assistere che poi comunque ruolo degli osservatori
Quindi io
Ci terrei poche cose non sono riuscita a sentire Giorgio Napolitano perché gli aerei questo mattina su Roma avevano ritardi orrendi
Penso che alcune di queste cose che siano sicuramente contenute nella sua relazione e poi fare un una piccola riflessione politica sul cosa su cosa fare
Intanto io sono convinta che proprio per la situazione non semplice che c'è in questo momento in Europa si si vuole uscire dalla convenzione con una bozza di Costituzione europea si dovrà fare la scelta di fondare la Costituzione europea i Poteri esclusivi dell'Europa sul poche cose
Sicuramente la politica monetaria perché c'è la politica estera e di difesa perché senza questa non esiste una vera sovranazionalità
Certamente
Se non in termini esclusivi ma home competenze chiaramente definite un nucleo comune di politiche economiche un nucleo comune di giustizia ecco credo che questi sì hanno i fondamenti di una passaggio di uno scatto vero di sovranazionalità
Da questo derivano gli aspetti
Organizzativi ma hanno una non per questo meno fondamentali come il superamento certamente del del del diritto di veto e quindi la possibilità del voto a maggioranza e una definizione di chi è legislativo e di chi all'esecutivo o no la questione della bicamerali TAC che
Fondamentale per superare la la questione del del Consiglio come organo concorrente con la Commissione come organo esecutivo quindi questo è un nodo da cui bisogna uscire con un chiarimento una secondo una seconda camera che sia degli stati e io penso delle regioni e degli enti locali e che rappresenti la il secondo la seconda camera che una rappresentanza delle degli interessi nazionali
Il regionali ma che però lasci lo spazio al a un vero governo europeo con l'evoluzione della della commissione quindi questi sono punti che senza i quali non non si uscirà con un impianto
Di tipo federale vero dell'Europa
Non entro ovviamente nella discussione di questi punti su cui il dibattito in questo momento in Europa è fortissimo mi chiedo siccome sono convinta anch'io che
Questa volta l'Italia
Non sarà uno dei motori di questo processo almeno l'Italia come maggioranza come governo
Che cosa possiamo fare
Noi del dell'Ulivo che
Credo mi pare ma siamo invece e siamo stati saremmo stati ancora se fossimo se fossimo al governo certamente fra il motore di un processo costituente europeo
Che cosa possiamo fare nel nostro Paese per far sì che la spinta che dal paese e viene in questa direzione in qualche modo influenzi anche il comportamento del nostro governo cioè io penso che noi non possiamo
Rischiare di essere soddisfatti
Dimostrando ex post che il nostro governo non attirato e quindi forse non si sono raggiunti i risultati questo non mi pare che sia un rischio troppo grosso che non ci possiamo permettere allora dobbiamo operare
Dall'interno del Paese con una forte mobilitazione che che deve dare il senso ideale di questa battaglia cioè i nostri concittadini devono capire che qui si gioca la carta fondamentale centocinquant'anni dopo era mai quasi l'unità d'Italia la Carta fondamentale per porta
Una vera Europa politica e credo che è l'idea degli Stati Uniti d'Europa
Sia in Europa molto suggestiva cominci ad esserlo cioè l'esistenza della moneta la comprensione di di cosa è successo con l'assenza di una politica estera comune nelle recenti nella recente guerra in Afghanistan la comprensione
Il il se il senso di impotenza che i cittadini ore pay hanno di fronte all'assenza di un governo politico dell'Europa comincia ad essere forte certamente lo è nel nostro Paese prima che cambi cioè prima che effettivamente una forte campagna mediatica modifichi
La la posizione perché poi è facile nove utilizzare argomenti contro un'Europa che ancora non c'è credo che dobbiamo costruire una forte campagna di mobilitazione per l'Europa che ci dovrà essere nella quale l'Italia non può non essere uno uno dei motori credo che sì partiamo giocando di anticipo la tradizionale tendenza degli italiani verso verso l'Europa che si è espressa peraltro in un referendum
Si manterrà mi chiedo anche se tra gli strumenti non dovremmo pensare veramente a un a proporre un referendum è una riflessione da fare ma abbiamo bisogno di un qualche forte
Da richiedono un referendum che che che proponga che proponga al no che che definisca la posizione del del nostro Governo in questo campo a
Non so se lo sto ben ben ben beh certo però nel due mila quattro la decisione sarà sarà fatta
Non so se lo strumento del referendum però uno strumento di mobilitazione popolare sulla richiesta di costruire l'Europa federale io credo che noi dobbiamo porcelo come problema perché altrimenti il solo strumento di mobilitazione saranno le parole che passeranno
Sui noti media notoriamente controllati dal dal governo italiano e non dall'opposizione quindi uno strumento forte
Di di mobilitazione s'non sarà il referendum iniziativa popolare però qualcosa che ci consenta di andare nelle piazze a chiedere ai nostri cittadini di pronunciarsi in favore dell'Europa
Lo pongo come come questione non ho una risposta esatta sullo strumento ma credo che ci dobbiamo porre come questione politica
Grazie al vertice do la parola ora al presidente Amato
Troppo presto no per
La scorsa
Non ne possiamo più d'Europa
Ma non lo possiamo aprire
Eh sì come quando si dice full immersion
Esimi rendete esausto prima di cominciare
Ha invece mi sembra un ottimo seminario questo qua
E ha fatto molto bene Giorgio
A segnalare quelle che l'Europa ha fatto il cliente può ancora fare le ragioni per le quali non funziona
Cioè ne dobbiamo prendere atto guai a farci trovare in questa circostanza nella condizione di Defensores comunque dell'Europa
Perché percepiamo ed è vero che noi percepiamo che ci che c'è del dell'antieuropeismo in giro
Se facessimo semplicemente questo non si capirebbe perché diavolo è stata si è voluta la convenzione
Perché c'è un tale perché si avverte così importante il risultato a cui la convenzione deve arrivare insomma se le cose andassero bene così come stanno non faremmo la convenzione non ci scalderemo tanto sul fatto che deve raggiungere
Un risultato rispetto al quale nel corso della mattinata non avete fatto che alzare l'asticella fra tutti quanti in fondo no e quindi e quindi c'è un salto che deve essere fatto ma questo questo prendiamone atto prendiamone atto perché nelle ragioni di disfunzione e nella confusione che ora c'è intorno alle missioni d'Europa
Ci sono tutte le ragioni che possono alimentare la disgregazione del mondo europeo e il prevalere dei locali dei localismi ribelli cioè rendiamo scene bene conto insomma ecco che qui c'è questo Ecce da tempo cioè non c'è dubbio che insomma
Sono state fatte così grandi attraverso l'Europa fino ad ora e va rivendicato tutto quello che è stato fatto in cinquant'anni
Ma non c'è dubbio che curioso guarda più impensate sci ora
Fin quando noi parliamo della necessità di cambiare oggi sono i più convinti euroscettici che dicono ma dove sono tutte queste esigenze di cambiamento l'Europa sta bene come
E questo io me lo sento dire dagli euroscettici avanguardie ma di quali avanguardia ci potrà essere mai bisogno di avanguardia ci può essere bisogno laddove si registrano dei fallimenti ma ma dove sono i fallimenti quindi c'è tutta una schizofrenia intorno a questa vicenda nella quale insomma di almeno tre cose preliminari dobbiamo prendere atto punto la prima che è cambiato fortemente il mondo esterno
è percepito da molti europei come fonte di minacce che una volta non c'erano e quindi c'è una ragione di chiusura
Che otto roba in nel contesto europeo una risposta efficace o è una ragione di localismo
Insomma non vincitore atterrita letteratura che tutti conosciamo ma la il principale impulso al localismo e la globalizzazione è vista come una grande minaccia no insomma giudice ormai c'è una letteratura gigantesca su questo allora o noi riusciamo a trasformare l'Europa in global player oppure il localismo viene alimentato a sua volta il localismo è qualcosa che non potete combattere con centralismo che una volta che si è radicato il il bisogno di localismo lo combattente ora io vado molto rapido insomma con un uso molto articolato intelligente della sussidiarietà
E cioè proprio con quel sistema di governo multilivello in cui non è che c'è qualcuno lassù che che decide una marce un'articolazione Stati Regioni enti locali e quant'altro questo è una cosa che va assolutamente capita cioè no no opporsi al localismo dicendo ci vuole il centralismo opporsi al localismo innestando ora in un modello di governo complessivo questo
E lo sforzo che dobbiamo essere in grado di fare altrimenti quello diventa anziché l'elemento di un sistema una e impazzita spinta centrifuga che concorre ad una disgregazione
Del sistema
Abbiamo davanti l'allargamento abbiamo una comunità che si è già allargata che ha generato fiordi entropia ha generato fior di entropia sta morendo di intergovernativi insomma
Intergovernativi Isma'che era in condizioni di partorire esso spesso soluzioni comuni e comunitarie quando eravamo sei
O quando eravamo nove che ha enorme difficoltà nel contesto allargato di oggi a produrle ancora
E che quindi è diventato la fonte di quella insopportabile discrasia atterra prodigalità nelle promesse e avarizia e nei risultati
Ci si trova nei Consigli europei che si fanno manifesti che se uno rilegge cambiano il mondo e poi i si prova ad attuarli Ghelli ciascuno ha le sue ragioni per differenziarsi dagli altri abbia è L'Humanité Ana mente uno degli indici più evidenti di inflazione del potere questo qua insomma no quando aumentano il numero delle parole con le quali si fanno promesse sempre più grandi
E diminuiscono i risultati che si è capaci di produrre
è chiaro che questo aliena l'opinione pubblica dall'Europa
è assolutamente ovvio che questo accade
Perché dopo un po'uno si domanda che cosa stia succedendo e quindi è un'opinione pubblica che questo il terzo grande fattore di cambiamento oggi molto più
Esigente
Nei confronti dei pubblici poteri ha reso la democrazia spaventosamente difficile perché è molto più esigente di quanto lo fosse di quanto non fosse una volta e più istruita
C'è più cultura diffusa c'è più consapevolezza di sé da parte di ciascuno si vuole comunque contare non necessariamente per partecipare a punto questo è un errore pensare che tutti vogliano partecipare non è vero
Ma quando c'è qualcosa che mi tocca io voglio essere in condizioni di dire da qualche parte la mia e di poter contare avendo io ho detto la mia insomma e qui c'è un altro confine molto delicato come delicato il confine tra localismo ribelle e localismo parte di un sistema democratico articolato
E delicatissimo e sottile il confine tra il cittadino esigente e il cittadino che diventa un ribelle populista
Basta un nulla
Nella inadeguatezza del sistema democratico per trasferta trasformare il cittadino democratico esigente in un populista ribelle abbiamo questi temi davanti sono questi
Sono questi quindi la convenzione è e dava l Europa e davanti a questa sfida insomma quindi è chiaro che l'Europa due problemi enormi quello di rimettere a fuoco le sue missioni
Far capire che serve
Di rimetterle a fuoco in un modo che coinvolga democraticamente di più di quanto non abbia fatto finora
Scavalcando
Questo va detto chiaro
Scavalcando gli ostacoli che i governi pongono alle soluzioni comuni perché io sono ormai convinto nono prove adeguate da portare in giudizio quindi Elena potrebbe rimproverarmi ma qui siamo in politica
Che molto spesso gli ostacoli che i governi adducono alle soluzioni comuni dicendo in nome delle loro opinioni pubbliche sono in nome di se medesimi
Dei propri apparati burocratici o di altro non è un caso sbaglierò ma o i parlamentari che sono dei farfallone Mickey vivono in un altro mondo ma quando le opinioni pubbliche sono rappresentate dai Parlamenti sono molto più europee di quando sono rappresentate dai governi
Non è possibile insomma ecco che la uno pensa che siccome in genere i parlamentari hanno dietro solo le opinioni pubbliche poveracci non hanno dietro apparati la sensazione che i governi esprimano spesso resistenze di apparato di qui ecco dice qui la io credo alla convenzione anche per questo
Perché è veramente insomma questa novità
Di due cose rappresentate dalla dichiarazione di inizio appunto dei cambiare il metodo e quindi innestare una componente maggioritaria sia pure in questo organismo consultivo quale di derivazione parlamentare tra europeo nazionale
Secondo farla lavorare in rapporto il più possibile diretto e il più possibile interattivo con l'opinione pubblica
Partendo da questa premessa non pessimistica ma ottimistica che se questo rapporto si costruisce viene fuori che l'opinione pubblica aspettative verso l'Europa
Pretende che l'Europa sia fatte in un certo modo la può sostenere se la vede fatta in quel mondo naturalmente non al posto di non al posto di anche che anche questo punto Giorgio La messo bene in evidenza insomma il primo federalismo in primo Spinelli
Aveva visto l'Europa i i in conflitto con gli Stati giustamente perché in quel momento della storia era la sovranità degli Stati lunghi a battagliare per evitare le guerre nel mondo futuro nobili doveva crescere contro gli Stati
Ora ecco
Si tratta di utilizzare in modo integrato questi due pilastri di legittimazione il buono della formula di dell'ora al di là degli equivoci che c'era dentro perché forse ve lo penso all'avanguardia in realtà queste questo è vero sta nel nell'acquisita constatazione che l'Europa si regge in termini di democrazia su entrambi i pilastri e non può che essere così
Al punto della storia al quale siamo arrivati non può che essere così ma questi pilastri non possono essere soltanto i governi torno al punto di partenza
Io l'ho scritta di mio pugno la cosa dei parlamenti nazionali nella dichiarazione di inizio Giorgio inizialmente mi rimproverò perché ci vedeva dietro il rischio della seconda Camera di Varsavia
Come tema no tu vedresti subito il rischio della terza Canzio ma di quello che poi Blera disse
A Varsavia ma non è questa ed è del resto anche gli inglesi ora ci stanno rinunciando non è questa la direzione verso la quale comunque sia Ambra nel valorizzare i parlamenti nazionali ma lì si dovrà valorizzare ma insomma una delle ragioni di scontento ma io lo vedo anche nella mia corporazione tra i giovani giuristi c'è troppa legislazione che entra fatta soltanto dalle burocrazie
Ora io sono l'ultimo a dire che basta vedere la rappresentatività elettorale perché una democrazia sia compiuta insomma
Questo tipo di Russo Isma'totalitario è ormai tipico della destra in Italia noi lo abbiamo superato da tempo
Quindi sono l'ultimo a dire che la rappresentatività elettorale insomma
Tutto ciò che basta i che serve però perbacco che nella legislazione tanta parte delle regolazioni acquisiamo assoggettati interi senza un concorso efficace dei rappresentanti elettivi francamente sta cominciando a dar fastidio a diversa gente ecco e comincia a far dubitare della circolazione democratica del nel nostro sistema quindi lo abbiamo questo problema qui abbiamo in sede nazionale lo abbiamo appunto in in sede europea
La convenzione comincia rispetto alle modifiche del Trattato a introdurre la rappresentanza parlamentare
Ed è importante l'altro aspetto il dialogo con l'opinione pubblica guardate perché serve a vincere le incrostazioni che vengono dalle posizioni dalle posizioni dei governi questo va preso sul serio è una cosa che va presa sul serio
Noi dobbiamo rimettere a fuoco l'Europa insieme a chi rappresenta direttamente le nostre opinioni collettive io mi auguro che il Parlamento italiano chi ha iniziato da due mesi o due mesi fa meglio più che da due mesi due mesi fa
Il lavoro di contatto con l'opinione pubblica nazionale Lori prenda e sia in grado di portarlo alla alla convenzione
Rapidamente ecco perché non voglio perdere molto tempo questo punto delle missioni chiave è fondamentale
Se oggi si dice in giro che l'Europa attivo può rappresentare nelle tue esigenze di mondo stabile il mondo dal quale non vengano minacce o fonti di di di di di insicurezza
Di dar atti una politica economica che corrisponda alla moneta unica che ti è stata già date deve queste missioni insomma cross frontaliere
Beh l'Europa riacquista standing in chi vive in Europa tra i cittadini europei queste missioni chiave vanno rimessi a posto
Insieme insieme mi raccomando insieme alla Presa baratto che c'è stata nel primo pilastro troppa intrusione questo è sentito molto troppa intrusione attraverso normative che per di più vengono spesso od non tanto da burocrazie ma dai governi nazionali che attraverso i consigli e di ministri di settore
E quindi si assumano le loro responsabilità nei loro paesi e davanti ai loro Parlamenti non si travestono da Europa
C'è anche questo da recuperare
Con chiarezza connettore questo va recuperato
Questo va recuperato
Per questo io sono un grande sostenitore dell'idea competenze esclusive della non il catalogo completo insomma quello assolutamente no ma l'unica competenza che sappiamo già ma insomma stabilire che dove le competenze sono parte agire la l'unione fa delle leggi quadro
E lascia alle diversità statali di esprimersi e di assumere le loro responsabilità e di assumere le loro alle regioni dove ci sono le le regioni
Questo punto per emissioni ecco dovrà entrare nella convenzione anche con cenni di strumentazione non c'è dubbio che la missione scudo Spada come diceva Giorgio esiste non sarà facile trovare definire bene la spada
Ecco voglio dire che però il problema è percepito da tutti
Curioso no noi andiamo alla ricerca della soluzione più europea automaticamente nel libro dell'amico compagno francese chi esce
Ma io avo letto prima una corsa di Peter Mandelson fra l'altro la dovreste aver letto anche voi spero perché è apparsa in italiano sul primo numero di Italianieuropei
E Peter Mandelson proponeva di più di quello che propone Strauss-Kahn
Proponeva di più proponeva visto che non abbiamo un bilancio europeo significativo
Proponeva un coordinamento preventivo dei ministri finanziari prima di presentare ciascuno la propria legge finanziaria un proprio Parlamento
In modo da cercare di a vedere un impianto comune delle politiche finanziarie di cui poi potrà essere portatore qualcuno questo che lo dice anche Strauss-Kahn è assolutamente giusto
Come dovremo arrivare ad unificare i rapporti internazionali insomma si segua l'ibridazione proposta dagli italiani o altre formule ma si dovrà arrivare a
A stringere avvalendosi delle figure istituzionali della commissione ecco stiamo attenti a non cadere dietro la novità
Che ci vuole un mister politica economica noi siamo quelli che chiediamo che la Commissione venga riconosciuta come esecutivo europeo e allora sia un super Solbes
Voglio dire perché Senna stiamo giocando due partite contemporaneamente in effetti
Non a caso stiamo pensando alla ibridazione per cercare di ricondurre mister pesche alla a al Commissario per per le relazioni internazionali
La questione del metodo europeo
Ho già detto delle competenze appunto qui non esiste ecco sfuggire al tema
Competenze in chiave o si tiene tutto come o si rinazionalizzare qualche competenza il tema non deve essere questo
Il tema deve essere che dove la competenza e concorrente non c'è alcuna ragione che la che lì che l'Europa arrivi fino in fondo si può fermare ai principi
Questo ormai dal Parlamento europeo è venuto ripetutamente questo da un lato consente la giustizia abilità del confine
Che il principio di sussidiarietà così come non consente e quindi la corte alla quale si può andare per far rispettare il limite dei principi come lo si fa rispettare in sede nazionale davanti alle Corti costituzionali in Germania in Italia
E dall'altra parte si può trovare un qualche congegno nelle legislazioni nazionali negli ordinamenti nazionali perché i Parlamenti sia hanno preventivi garanti politici
Delle Rispetto delle prerogative delle responsabilità nazionali che spetta loro adottare in quella materia o o sub in materia
è delicatissima nel una volta che si va alle competenze esclusive in primo luogo ma anche in buona parte di questa delle competenze concorrenti la questione che cosa significa sottrarre all'intergovernativo portare al metodo europeo
E deve significare a maggioranza insomma non non può non significare a maggioranza
E probabilmente però ecco questo è un punto davvero delicato questo va considerato un letto verde inizia
Perché io oggi dopo quella specie di pinnacolo che abbiamo inventato da Nietzsche a me compreso
Per la maggioranza a fare una battaglia per passare dall'unanimità alla maggioranza una cosa lo trovo quasi paradossale perché a me pare più semplice oggi come oggi è fare all'unanimità che l'abbiamo complicata talmente sta ma aveva ragione però di probabilmente binari tornare sulla doppia maggioranza maggioranza della popolazione maggioranza degli stati crea cosa che si capisce
E che anche più semplice per attuare ma se pensate che a Nizza ci siamo sbagliati noi stessi tra il settantatré virgola X il settantatré virgola y figurate poi a doverlo pure usare quel congegno delle e che cosa kafkiana
Che che deve essere questo questo veramente non sarà facile
E qui certo ha ragione in bilico
è bisogna affrontare questa questione dell'interesse nazionale insomma cioè quando tu hai collocato una determinata cosa a livello europeo vuol dire che hai preso atto che il tuo interesse lo tutela la soluzione europea
Cioè credo bisogna spiegarglielo acquisti qua
Ecco mi a spiegarglielo che l'Europa serve a tutelare l'interesse nazionale attraverso l'Europa non contro l'Europa se no è inutile averla fatta ci sono degli interessi nazionali per i quali ciascuno si deve assumere la sua responsabilità e se la deve assumere e non si deve nascondere dietro l'Europa se no nasce la confusione di aspettative di cui prima si parlava però una volta che ha portato quell'interesse a livello europeo vuol dire che è lì che lo tutela
Io sono un grande fautore di una cosa che Barnier ha proposto in una sua celebre nota del diciassette ottobre sul futuro dell'Unione
Introduciamo questo benedetto diritto di secessione
Non c'è il modo migliore di sottrarsi al ricatto ripetuto di uno o due che in ipotesi per passione o tutto se non la possibilità di dire di se non ti piace la porta e quella possiamo fare anche a meno di te
Questo probabilmente non indurrà all'uscita fuori dalla porta ma a quel punto a ponderare bene i costi-benefici dell'insistere su una posizione di diniego
E del subire invece così la posizione degli altri se e che io insomma posso esercitare tutto il mio potere di veto e sapendo che se io l'esercito non cambia nulla
Sapendo che se io lo esercito comunque per dei benefici di membro dell'Unione può darsi che ci pensi due volte insomma non abbiamo paura davanti alla parola secessione secondo me questo può servire a facilitare i rapporti all'interno dell'Unione
Il tema aveva costituto Silone
Parliamoci chiaro
Ecco anche qui attenzione ecco perché no non dobbiamo usare la retorica dobbiamo usare la sostanza la retorica serve nella fase preliminare poi dopo che si è decollati non serve la retorica se non l'aereo va giù serve la sostanza
Allora questa di sicuro dalla convenzione uscirà un trattato semplificato
No che avrà la conformazione di una Costituzione secondo i criteri che diceva Andrea Manzella all'inizio questo è assolutamente pacifico
E questo è un grande risultato di Nizza perché per la prima volta Nizza a precostituito una futuro nel quale si potevano riaggiustare i trattati non ha diritto costante ma modificandone i è la prima volta che questo accade
Bisogna bisogna modificarne il significato ma insomma per i giuristi il significato è una fisarmonica molto ampio la ratio la ratio bene
Quindi che uscirà i conformato come una Costituzione che io francamente ho pochi dubbi poi potrà essere più o meno avanza
Ma non sarà Costituzione se noi decideremo di chiamarla tale perché sarebbe troppo comodo
Allora qui i casi sono due per diventare costituzione direbbe Santi Romano ha bisogno di un fatto instaura attivo del nuovo ordinamento di cui questo affare una Costituzione ne ha bisogno
Altrimenti deve precostituire le condizioni per che successivamente diventi costituzioni
Scrivendo tra le modifiche che propone modifiche relative a come si approva essi ammenda e si emenda in futuro a me in italiano e ammenda sì
Promessi ammenda in futuro in futuro questo testo
Ma non è che oggi insomma questo è un tema da trattare davvero sottovoce ma o c'è una procedura costituzionale nelle assemblee rappresentative o il fatto instaura attivo può essere solo un referendum popolare ride
Le democrazie non conoscono altri fatti sta curativi accoppiato con le elezioni del due mila quattro non lo so ma insomma ecco bisogna avere il coraggio di guardare in faccia questa sfida enti bisogna avere il coraggio di gara no non chiedete a cento persone sia pure rappresentative chiamatelo costituzione tale sarà perché in questi roba da Porta Portese credo che in base all'ordinamento europeo vigente questa convenzione non acquista forza e sarebbe anche ingiusto attribuirgli alla sarebbe anche ingiusto attribuirgli era qui
Prego costituzione dipenderà da quello
Potrà esserlo potrà non esserlo ecco questo dipenderà dal clima che si verrà creandone ipossico nei prossimi mesi l'Europa dipenderà da una serie di variabili che includono il successo del euro se nel Regno Unito ci sarà un referendum
Chi vincerà le elezioni in Germania con quali aspettative per il futuro come la convenzione saprà e sviluppare una tensione costituente anche se non è una Costituente ma ecco bisogna avere chiaro che
La connotazione costituzionale di un documento in un sistema democratico scusate la retorica la dà il popolo
Se non ci mette becco il popolo esisterà o non esisterà quello europeo vediamo ma se non ci mette becco il popolo cento persone non trasforma non il un documento in Costituzione ecco detto
Vorrei questo ricordarlo in questa stagione cambiata l'Europa e vissuta ed è cresciuta in ragione del lavoro fatto da élite europeiste
Di è lite c'è sempre bisogno male élite da sole non potranno trasformare l'Europa esistente nella federazione con costituzione democratica che tutti qua diciamo di volere
Allora alla parola adesso Bruno Trentin dov'era la sua comunicazione
Attribuisse un veramente dentro il vicepresidente indenni e le conclusione e conclusione di Piero Fassino
Ma io dovevo fare una comunicazione sugli aspetti
Qui non è questione dell'arsenico facoltà
Giova intorno in gioventù sarà
Ce lo devo fare una comunicazione su
Sul modello sociale europeo sulle politiche sociali in Europa
Ma io cercherò di sottolineare le ragioni eminentemente politiche
Del fallimento nei fatti
Di una politica sociale a livello europeo
Il prossimo vertice Forum che si terrà a Barcellona
Nasce infatti da una decisione prese a Lisbona
Nel quadro di un ripensamento importante della politica economica e sociale dell'Unione
L'intento era quello palesemente di superare le separatezze che contraddistinguevano questi due capitoli
Dell'intervento dell'unione politica europea
Si trattava di ricostruire quello che con un brutto termine si chiama un policy mix
Che valorizzi
Finalmente
Il welfare
Non come struttura assistenziale
Ma come strumento attivo di una politica verso il pieno impiego di una certa politica
Quella che punta la piena e buona occupazione cioè ad una qualità del lavoro ad un livello professionale del lavoro che siano all'altezza
Delle nuove sfide poste dalla rivoluzione tecnologica in atto
Ora alcune tappe importanti sono state percorse dopo Lisbona
Anche si tratta essenzialmente di tappe concettuali più che di tappe operative
Penso all'iniziative prese a Stoccolma
Per completare la nozione di sviluppo e di piena occupazione attraverso l'indicazione delle strade per uno sviluppo sostenibile che assumesse il problema degli dell'ambiente dell'equilibrio ecologico con un fattore dissi sviluppo
E non quindi soltanto complementare rispetto alla politica economica penso la nuova agenda sociale europea approvata a Nizza
E tentava di dare contenuti concreti operativi ad alcuni obiettivi di Lisbona come la formazione lungo tutto l'arco della vita
Penso alla Carta dei diritti fondamentali
Con alcune significative innovazioni
Per citare in fretta la tutela della persona
Di fronte alle misure di licenziamento unilaterale
La definizione di diritti sindacali nuovi la definizione di un diritto alla formazione continua come diritto individuale
Il diritto collettivo all'informazione alla consultazione di fronte a processi di cambiamento strutturale nelle politiche industriali
Quelle cose che spiegano
La versione di alcuni governi ad assumere la Carta dei diritti fondamentali come parte del Trap di trattati vigenti dell'articolo sette
Spiega
La virulenza dell'attacco che porta Berlusconi non soltanto l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori ma l'articolo trenta della Carta dei diritti fondamentali
Ma inoltre sono state adottate delle misure significative come spia di un nuovo orientamento
La definizione per esempio in termini statistici di nuovi indicatori sociali europei da assumere come punto di riferimento per una politica coordinata dell'occupazione penso anche qui alla formazione all'investimento in formazione in innovazione ricerca e quant'altro
E infine è stato adottato dal Consiglio
Va all'istituzione di un osservatorio sulle trasformazioni industriali
Per valutarne anche le possibili ricadute sociali e quindi favorire un intervento preventivo
Sia dell'Unione che dei governi che ieri gli inizi istruzioni locali
Ma detto questo nel momento in cui si tratta di trarre un bilancio e di formulare proposte più impegnative bisogna riconoscere loro ricorda Pasqualin
Citando la il documento della Commissione esecutiva pere
Per l'appuntamento di Barcellona stato di riconosce che son stati fatti pochissimi passi
Nella realizzazione degli obiettivi dispone
Se guardiamo all'obiettivo quantificato di aumento della popolazione attiva al settanta per cento nel due mila dieci ci accorgiamo che da Lisbona ad oggi le cose sono rimaste pressoché ferme qualche rilievo evoluzione
Nel nella media comunitaria se guardiamo
Se guardiamo all'Italia vediamo che siamo ancora sin al cinquanta per cento di popolazione attiva rispetto al settanta per cento dell'Obiettivo comunitario nel due mila dieci e se guardiamo i lavoratori anziani
Per rispondere alla grossa questione l'invecchiamento e la popolazione ci accorgiamo che meno del trenta per cento dei lavoratori sopra i cinquantacinque anni sono oggi occupati hanno quindi un lavoro lo stesso riguarda gli investimenti sul capitale umano
Dove rispetto agli obiettivi fissati a Lisbona ci si accorge di una staticità perdurante a livello di Unione europea e di una regressione a livello italiano
Oggi
Gli adulti formati ad un livello medio di istruzione
Sono in Europa l'otto per cento solo in Italia il cinque virgola due per cento se guardiamo invece gli anziani oltre i cinquantacinque anni che hanno partecipato a un'età un'esperienza formativa
Troviamo che in Europa sono il due nove per cento
Poco meno del tre in Italia dello zero sei per cento sono dati preoccupanti e significativi
Proprio di una regressione che ha luogo in modo particolare nel nostro paese ma che corrisponde ad una staticità fondamentale a livello europeo
Lo stesso riguarda i termini della ricerca e sviluppo
Dove ci accorgiamo che appunto anche qui in Italia in Europa c'è un lì rilievi incremento degli investimenti
Pubblici e privati in Italia c'è una riduzione degli investimenti pubblici e privati nel campo delle ricerca dell'innovazione
La cosa è particolarmente seria
Nel momento in cui la recessione americana dimostri il suo carattere estremamente complesso
Non si tratta soltanto di una recessione congiunturale
Stata una recessione che è fatta anche di cambiamenti profondi di ristrutturazioni
E che probabilmente coinciderà con una nuova fase dell'innovazione tecnologico negli Stati Uniti e in altre parti del mondo rischia di allargarsi ulteriormente in un ritardo decennale che l'Europa scontato
Nei confronti degli Stati Uniti negli anni ottanta
Infine si è parlato dell'allargamento
E noi constatiamo che nei fatti Problemi post largamente sono stati rinviati rimossi fino adesso
Quelli di disporre di risorse sufficienti ne parlava Giorgio Ruffolo per fronteggiare i nuovi bisogni dei paesi candidati il problema di una tassa europea che era stata più volte indicato come obiettivo per aumentare le risorse nella comunità il problema
Di ridefinire soprattutto una riproduzione tradizionali a cominciare dall'agricoltura una nuova divisione internazionale del lavoro a livello europeo
Per evitare anche che in modo scomposto si ditta e meno conflitti che rischiano di aver sì
Con l'entrata in vigore dell'allargamento Roy inutile perdersi nei dettagli quello che non ha funzionato e popolar centralismo la scelta di un policy mix
Che comportava l'adozione evidentemente anche con criteri maggioritari di orientamenti di politica economica e di politica sociale fra loro interdipendenti
Rimasto una politica sociale
Che appunto ha confermato il suo carattere al di là delle velleità formali di assistenza di intervento sussidiario rispetto alle scelte di politica economica dei governi e delle imprese
E una politica economica europea latitante
Sono le cose che ricordava Giorgio nel suo intervento
L'Ecofin è rimasto il guardiano di Maastricht ma incapace di proporre una sola misure di politica economica per esempio di fronte alla recessione in atto
I ministri sociali si riuniscono separatamente dai ministri dell'Ecofin
Ed è sanzionato così una visione dell'Unione Europea particolarmente impressionante se si guarda con i problemi dell'economia prima ancora che quelli del sociale
Quello di un osservatore passivo
Dell'evoluzione congiunturale nei singoli Paesi c'è un documento che si chiama golpe in modo strano che vuol dire i Grandi orientamenti di politica economica
Sottoposto anche all'esame del Parlamento europeo che è un documento di analisi congiunturale per vedere se con quale probabilità la ripresa americana influenzerà la ripresa europea
Non esiste e fra questi grandi orientamenti politico non un solo suggerimento
Che riguardi appunto l'adozione di un indirizzo comune di un coordinamento
Un coordinamento tanto più necessario nel momento in cui giustamente in una fase come questa si intende rispettare il limite del tre per cento del PIL per il deficit di bilancio apporto in quella misura nella misura in cui forse questa non è il momento
Di riaprire la discussione su Maastricht
Esiste un problema di sinergia almeno per le poche risorse che ogni Paese a livello nazionale può utilizzare di sinergie e di coordinamento per creare una massa critica
Sul fronte in modo particolare degli investimenti in questa fase non c'è quindi nessun governo economico della zona euro o meglio c'è un Governo perché l'indipendenza e la passività della banca centrale rispetto all'evoluzione economiche non ne fa il governo economico della zona euro in chiave del creazionisti
La questione diventa tutta politica insomma non credo di tradire il compito che mi era stato affidato
O si realizzano alcuni obiettivi di Lisbona che però pongono problemi di iniziativa politica penso alle coordinazione aperti si realizzano intese sul proposta su suggerimento su promozione dalla Commissione esecutiva nel campo della ricerca della formazione lungo tutto l'arco della vita
Della lotta all'invecchiamento attraverso l'invecchiamento attivo della popolazione e questo prese implica l'assunzione di responsabilità di a parte di un gruppo di governi aperti
Alla partecipazione di altri oppure non si fa un passo avanti
Rispetto agli obiettivi di Lisbona così come esiste il problema e Secondo me lo dovrete affrontare che lo voglia attorno Giuliana
Di un coordinamento di politica economica nella zona euro
Lei euro senza governo dell'economia non può sussistere nelle rischiamo di andare ad una crisi esperienza dell'unione monetaria
Se non si definiscono obiettivi comuni di sviluppo
E di compatibilità e di competitività se non si definisce un programma per esempio nei prossimi mesi perché io non so se la recessione e destinata a finire così rapidamente come qualcuno dice
Nel campo delle infrastrutture
Dei servizi
Di una rete di telecomunicazioni nel campo della ricerca e dell'innovazione nel campo della delinea enormi Investimenti che sono necessarie per una politica seria di formazione Luther tutto l'arco della vita
è difficile immaginare che questo sia possibile senza l'assunzione di una responsabilità politica
Che dia alla zona dell'euro per il momento fino a quando altri non raggiungeranno la zona di unità monetarie la possibilità di una decisione e di una decisione a maggioranza
Ha ragione forse da Astor di temere che nella proposta di tra loro
C'è qualcosa con un'avanguardia ma io credo che è una giusta interpretazione ma è una cosa anche auspicabile per la quale non si esce
Dalla quale non si riesce credo che tutta la storia dell'Unione Europea
Ci dice che se non fossimo andati avanti in un primo tempo con sei Paesi in un secondo tempo con dodici Paesi con undici poi con dodici Paesi non avremo nessun problema
Da affrontare quelli che abbiamo oggi quello dell'unione monetaria non avremo l'Euro
Ed è anche dando l'esempio che abbiamo aperto una strada perché altri Paesi si ricongiungono a quel a quel plotone di di testa che che ha fatto l'Europa in questi anni
Allora questione diventa
Fortemente politica e si intreccia con i nodi istituzionali sul tipo di unione politica di cui parlava Giorgio nella sua relazione introduttiva
Questo è il problema che avrà di fronte la nuova convenzione
Un problema non solo istituzionale ma gravido di implicazioni politiche che noi dobbiamo cercare di mettere al centro anche in un coinvolgimento nella cittadinanza
Anche di una
Domani di un referendum sulla sul nuovo documento costituzionale
Perché se c'è un vuoto di iniziativa su questo fronte
O se noi ci arrocchiamo affrontando su delle giuste proposte di carattere istituzionale
E proprio la posto in
Il che cosa dell'interesse nazionale e coinvolto appunto nella scelta di una federazione europea
E in un vuoto di iniziativa di questo tipo allora
Si alimentano le iniziative di controriforma secondo me il documento Blair Berlusconi è un documento di controriforma
Usiamo altre parole
Sì teorizza la flessibilità come deregolamentazione
La formazione lungo tutto l'arco della vita che era definite a Lisbona come indissero c'è abitudine
Dal governo flessibile e mobile del mercato del lavoro viene relegata ad una possibile Auchan dei singoli Paesi e non viene indicato nessuna misura di finanziamento di sforzo
Coerente dei governi per realizzare
Sì sottolinea l'assoluta libertà
Che le imprese devono avere in materia di ristrutturazione
Conto delle indicazioni di informazione preventiva di consultazione che erano contenuti in una serie di documenti vincolanti
Ivi compreso la Carta dei diritti fondamentali
Dell'Unione Europea si mette in questione al contrario di Lisbona che esalta il dialogo sociale la contrazione collettiva si mette in questione il valore Hervé omnes dei contratti
E si sostiene quindi che i contratti di lavoro si vogliono fare infliggono però per l'impresa come per il singolo lavoratore adesione volontaria
Sì il diritto all'ottenga otto in qualsiasi momento
La linea dei contratti individuali che già conosceva
Sì riprende una vecchia tesi
Del di un amico i antagonista come il professor lei hard
Per il quale e l'unica affezionata al Mezzogiorno d'Italia di questo va ringraziato il livello dei salari deve essere adeguato a livello della disoccupazione
E che quindi nelle zone in cui c'è più disoccupazione serale devono necessariamente adeguarsi
Forse ignorando che esiste una piccola cosa che è nata nell'Ottocento che si chiama sindacato
E che è fatto appunto per governare collettivamente
Le remunerazioni superando dei fattori competizioni interne e ignorando le trasformazioni del mercato del lavoro questo
E veramente Vetero liberismo non neoliberismo ignorando che oggi il mercato lavoro estremamente complesso differenziata articolato
Perché non fare la Teoria dei vasi comunicanti per cui aumento la disoccupazione e in questo caso a bassi salari così aumento ero l'occupazione
Quasi che tutti i lavoratori fossero dei manovali specializzati
E non è un caso che i in quel documento l'unico riferimento all'innovazione sia riferimento alla bandiera alla banda larga per le telecomunicazioni e che nient'altro viene detto speso a proposito ricerca e innovazione
Roba da questo sì
Sì deriva io credo che è il significato di un documento che con i commenti che era una compagnia
Fanno prefigurare un certo tipo di unità politica
Quella intergovernativa con il potere di veto di almeno il più il PAI i governi dei Paesi più importanti
E a nove euro
Non possiamo fare a meno di rivedere questo problema di guardare un Ferruccio de gli occhi non non ci sono soluzioni che evito di fare fronte a questa scelta che noi dobbiamo sostenere quella che io ho definito almeno partendo dalla zona dell'unione monetaria di un'avanguardia non avanguardia per l'unione politica europea
E in questa fase il primato e quindi dell'iniziativa politica e istituzionale anche per risolvere i problemi sociali rilevanti che ci sono in Europa Sud in questa fase difficile dell'economia ma mettendo in luce le enormi ricadute economiche sociali
Di una riforma istituzionale dell'Europa
Mettendo in luce la natura della posta in gioco questo è il discorso che dobbiamo fare i cittadini questo il modo in cui dobbiamo affrontare il nodo dell'interesse nazionale ad una certa Europa
Questo è il modo in cui due possiamo creare un rapporto fra l'idea d'una costruzione federale e una partecipazione popolare alla sua sanzione alla sua approvazione
Mettere in luce appunto che l'unione federale non è una una camminata
Dire prima o se tu non è un ricevimento vinte
è una cosa estremamente difficile e sofferta che mette in gioco una serie di poteri prestabiliti e che mette in pericolo effettivamente e che mette in pericolo il destino di un'Europa economica e sociale che si sta delineando
Io accadeva regolarizziamo Amanda verso la fine
Però devo anche dire che molte persone hanno rinunciato allora interventi per consentire appunto di definire in tempo nei tempi che ci eravamo dati dei pagliacci darebbe chi da Suzzani Salvadori Andreani Rognoni Ghilardotti Lamarra Pittella Sacconi
Raffaello Matarazzo Mario Pasqualotto e Silvana parola che le hanno chiesto però volevo vorrei dire ed tutti questi interventi ci sarà la possibilità di fare arrivare li contributi scritti che saranno pubblicati negli atti i questo convegno che saranno atti utili immagino per tutti noi lavoro che dovremmo svolgere a questa parola punta la parola Renzo in beni per l'ultimo intervento prima delle conclusioni
Chiedo scusa al alla presidenza gli amici e i compagni se prolungo di qualche minuto la il grande piacere la sofferenza
Io assistere a questo nostro convegno questo seminario
Il motivo per cui
Intervengo brevemente
Non è quello di aggiungere altre domande al documento di lacche ma di sollevare una esigenze
Sulla quale credo dovremmo riflettere ancora in futuro
Prima di farlo vorrei riprendere un po'il tema cruciale sollevato nella sua relazione da Giorgio Napolitano e ripreso da Giuliano Amato e cioè le opinioni pubbliche
Perché Giuliano che cosa fa la sinistra cosa fa l'Ulivo e cosa fa l'Italia in questo anno qui in Italia a proposito di è lite di opinioni pubbliche dobbiamo dobbiamo dobbiamo secondo me dare una risposta
Non di carattere generico
Ma di organizzazione del monitoraggio e delle proposte che da parte della società civile
Della società civile e delle istituzioni locali e regionali possono arrivare alla convenzione noi dobbiamo evitare cioè che vi sia una parte dell'opinione pubblica quella più attente che si possa collocare di qui ad un anno e qualcosa in termini puramente critici puramente o positive rispetto a quei risultati senza che essa abbia avuto l'opportunità in nessuna sede di poter avanzare delle proposte allora qui ci sono le università ci sono le organizzazioni sociali economiche ci sono le istituzioni locali e regionali così come è stato richiamato
Questo è un un elemento di proposta su cui possiamo riflettere perché il punto cruciale è proprio questo tema della diciamo delle opinioni pubbliche e qui c'è stato un accenno di Enrico Letta che e poi l'elemento che mi ha portato a non rinunciare all'intervento che non mi ha convinto
Quando ha sollevato un problema giusto che è quello del linguaggio
Ha fatto l'esempio della maggioranza qualificata e del unanimità come elemento possibile di Chris ACT confronto di divisione tra noi e la gran parte della maggioranza di governo
E però secondo me non ha affrontato il problema di fondo
Che a mio avviso questo Giorgio Napolitano nella sua relazione
A mio avviso splendida
Adatto tutte le risposte di cui siamo in grado oggi di valutare l'importanza sulla sui contenuti
Della costituzione europea
Ed è il futuro dell'Unione Europea
Tuttavia
Rispetto alle opinioni pubbliche
A diciamo non dico con la parte di opposizione esplicita ma quell'accenno che tu hai fatto quella zona oscura dell'opinione pubblica che potrebbe accrescersi in termini di opposizione ad una determinata prospettiva
Ritengo che si debba dare una risposta che è fatta di costituzione di qualità della Costituzione
Ma nello stesso tempo anche di altro
Prendo il periodo che abbiamo alle spalle
Noi abbiamo avuto due Grandi Progetti che hanno reso difficile l'esercizio dell'opposizione anti europea
Dopo la caduta del muro di Berlino
L'euro
E l'allargamento
Abbiamo avuto delle zone di opposizione che si sono organizzate ma questi due progetti spazio-temporali
Hanno ha rilanciato in termini completamente nuovi il progetto dell'unione dei popoli degli Stati delle nazioni europee
Io ritengo che guardando avanti si debba pensare ha delle proposte ha dei contenuti di Progetto
Che abbiano questa dimensione
Non so parlando delle opinioni pubbliche quanto noi riusciamo di qui al due mila e quattro in vista io mi auguro di un referendum approvativo
Della futura Trattato costituzionale
Quanto si riesca a far percepire qual è la reale posta in gioco una contesa europea non la somma di tante elezioni nazionali che convergono nella nome da dei parlamentari nazionali se non ci sono progetti di quella dimensione di quel strategia di quella sostanza
Cioè in altre parole
Anche se sul tema a maggioranza qualificata e unanimità noi possiamo spiegare
L'importanza straordinaria del progetto dell'Unione
Io credo che dobbiamo riflettere
Anche su altri calendari dice
Altre strategie
Noi abbiamo per fare un esempio anche se su questo si può poi determinare una divisione nel merito dei contenuti
Per quanto tempo ancora vogliamo temere
Questo cratere questo buco
Nel Sud-Est dell'Europa
Non è tempo di aprire di nuovo un capitolo che riguarda il rapporto in termini di integrazione tra il suo teste d'Europa e l'Unione europea
Per quale motivo non dovremmo essere noi
A rilanciare ad aprire questo tema so che o non è un tema di convenzione non è un tema che riguarda questa
So bene che nacque
Cioè euro-mediterranea fintanto che c'è questa situazione in Palestina e in Israele non dipende prevalentemente purtroppo da noi
Ma anche questo è un tema straordinario di carattere temporale e di carattere
Strategico
Ecco allora vorrei che riflettessimo su questi aspetti insieme al grande spessore
Della dei contenuti della relazione di Giorgio Napolitano secondo me dobbiamo riflettere perché l'avvenire dell'Europa si gioca insieme sulle istituzioni come è stato detto e sui contenuti
Allora se non abbiamo potuto dire l'Europa dell'allargamento l'Europa della moneta unica
E dobbiamo dare delle indicazioni di altrettanta pregnanza di altrettanto rilievo strategico
Io ritengo ad esempio come è stato detto diritti
Solidarietà pace solo che queste parole interne ed internazionali vanno tra guardate vanno messi in calendario rispetto a delle scadenza dei cambiamenti che devono essere percepiti
Come tali come cambiamenti per cui di questa Europa c'è bisogno c'è bisogno all'interno e c'è bisogno all'esterno ecco non è solo un problema di linguaggio ma è un problema soprattutto di contenuti grazie
Ringraziare lui innanzitutto no e di ringraziare chi ha reso possibile questo nostro convegno e cioè tutta sei segretariato ma in particolare Luciano vecchi che ne ha curato l'organizzazione e lo ringraziamo particolarmente perché lui svolge appunto a un compito e responsabilità che riguarda proprio la politica europea apparati Piero Fassino
Ma io sarò breve perché mi pare
La relazione
Giorgio Napolitano e comunicazione d'intervento Giuliano abbiano tracciato mi pare
Un quadro di riferimento e un'intelaiatura della nostra impostazione mi pare chiara anch'io ringrazio tutti coloro che sono intervenuti coloro che in particolare
Hanno rinunciato ad intervenire mi scuso con loro lavori che abbiamo decisi insieme credo che bisognerà tornare tra l'altro noi non pensiamo
Che questa sia un'iniziativa come dire episodica isolata non abbiamo voluto collocarla adesso perché si trattava di definire un punto di riferimento prima dell'inizio dei lavori della Convenzione ma una delle questioni che credo
Debba essere assicurate che i lavori della Convenzione non si svolgono nel silenzio nella disattenzione generale
E questo lo si può tanto più fare se si accompagna al lavoro nella convenzione con momenti di iniziativa politica come questi che via via nei passaggi più significativi più cruciali ci consentano
Una valutazione una verifica del lavoro in progress e quindi anche la possibilità di valutare lo stato del dell'arte e via via l'affinamento delle proposte che si tratta
Sì avanza
E quindi io dico che sia subito che il nostro appunto
Intenzione dare seguito la riflessione che abbiamo aperto qui con momenti che via via compariva con mezzi ora è evidente che noi siamo in un passaggio del tutto eccezionale del della del del processo di integrazione europea per il cumulare assi di una serie di scelte che segnano in qualche modo un punto di approdo e al tempo stesso un punto di partenza del processo di integrazione
L'introduzione della moneta unica con moneta circolante la decisione di andare alla convenzione per ridefinire l'architettura istituzionale e diciamo il fondamento politico giuridico perché di questo si tratta nel momento in cui si parla di carta costituzionale dell'Unione
L'allargamento ormai diciamo alle porte
Determina diciamo davvero uno scenario che segna un salto di qualità nel processo di di integrazione qualche giorno fa
L'articolo sulle montarla l'appunto di se una secondo grande processo costituente dell'unione europea in qualche modo l'espressione giusta e corretta cioè se diciamo il lungo processo illuda itinerario cominciato con i Trattati di Roma ci ha portato fin qui siamo oggi ad un salto che segna
In avanti
Non semplicemente il proseguimento la crescita qua e l'approfondimento quantitativo diciamo del processo di integrazione ma un salto un salto di qualità
Ora è evidente che questo salto di qualità
A grandissimo avversario elegantissima avversario il rischio che il salto di qualità sia l'occasione per un ripiegamento di carattere intergovernativo
Sappiamo tutti che il processo di integrazione europea un processo che è maturato cresciuto e continuerà così in una continua oscillazione tra la dimensione comunitaria la dimensione interpretativa anzi e istituzionalmente costruito così perché coesistono le due anime le due dimensioni le due modalità
E sappiamo che ogni qual volta diciamo
Si è voluto compiere dei passi in avanti è stato il momento in cui si è fatta crescere la dimensione comunitaria e si è contenute ridotta la dimensione intergovernativa e sappiamo che ogni qual volta il processo integrazione ha conosciuto dei momenti di stagnazione o di rallentamento e perché è prevalsa una logica intergovernativa anzi sappiamo perfino che proprio per il processo non i reni così
Di tutta la vicenda di integrazione europea quasi sempre se lo andiamo ripercorre nel tempo ad uno rossa ad uno scatto in avanti diciamo che ha comunitarizzato qualche aspetto della
Del processo di integrazione è subentrato quasi sempre una fase che non era solo di stagnazione era anche di consolidamento e nel momento in cui si consolidava il passo che
Era maturato in qualche modo per consolidarlo meglio si offriva alla dimensione intergovernativa una visibilità che se non l'Offerta avrebbe forse reso più difficile il consolidamento del processo di comunitarizzazione appena compiuto no quindi è stato diciamo
Questa la modalità ora il rischio che però nel momento in cui si deve fare questo salto
Diciamo ci siano tentativi di dare alla
Costruzione europea una dimensione intergovernativa più accentuata di fin qui che di quella che si conosciuta fin qui in questo
L'allargamento che io credo sia una sfida assolutamente strategica per l'Europa è una scelta di fondo
Può diventare per chi voglia
Diciamo ridefinire il processo di integrazione in termini accentuatamente intergovernative un cavallo di Troia
Perché è evidente che nel momento in cui l'Unione europea si allarga e si allarga nella
Ha un numero di Paesi molto ampio
Si sarà verrà avanti come già venuta avanti una tendenza a dire che le dimensioni sono diciamo qualitativamente mutate e la mutazione qualitativa delle dime
Joni qualche modo rende più difficile o comunque meno praticabile meno fattibile un processo di comunitarizzazione io penso che noi dobbiamo avere presente questo rischio per
Batterlo
Perché sarebbe letale se diciamo l'allargamento che rappresenta un passaggio storico per l'Europa
è la prima volta nella storia di questo continente da sempre
Che il il processo di unifichiamo processo di unificazione avviene non come tutti quelli che sono stati tentati quasi ogni secolo attraverso la guerra e attraverso il dominio di una nazione sulle altre ma è la prima volta nella storia di questo continente che
Il processo di integrazione avviene attraverso il consenso alla pace e diciamo il riconoscimento della pari dignità tra le nazioni tra i popoli quindi è un processo di portata storica la cui difficoltà ovviamente non sfugge non sfugge a nessuno
Che
E che
Va punto non diciamo vadano è assunto come l'abbiamo sempre assunto come la priorità fondamentale ma bisogna sapere che proprio perché questo processo che ha questa intensità questo questo corposità
E questo rappresenta questa sfida ci sarà chi diciamo tenderà a utilizzare un salto in avanti così forte per diciamo dentro il salto punto ridurre in qualche modo
La portata del processo di integrazione europea e ridefinirne i caratteri del profilo
Questa operazione si salda può trovare un altro terreno diciamo su cui manifestarsi
Nell'atteggiamento diverso che le opinioni pubbliche sono venute maturando negli ultimi anni nei confronti del processo di costruzione europea parlava Giuliano ne parla parlato anche
Giorgio nel l'introduzione
Perché evidente che diciamo e crea mano a mano che il processo di comunitarizzazione è cresciuto e sempre di settori sempre più ampi di di società nelle nei diversi paesi è stata investita direttamente nell'al sua vita quotidiana nelle sue attività quotidiane nella diciamo dal dalla nuova dimensione europea be l'atteggiamento diciamo nei confronti dell'Europa è venuto maturando perché è diventato più concreto e nel momento in cui diventa più concreto nella concretezza se il gioco degli interessi ci sono diciamo ovviamente
Coloro che e percepiscono l'Europa con una grande occasione ma anche coloro che le percepiscono come un rischio coloro che nella nuova dimensione trovano
La capacità di ricollocarsi di definire se stessi e quelli che invece nella nuova dimensione si sentono sacrificati quindi noi dobbiamo sapere che
Le scadenze che abbiamo di fronte sono scadenze che sempre di più porranno il problema del consenso del rapporto con le opinioni pubbliche una come questione fondamentale
Credo che da questo punto di vista la questione di come si ridefinisce un'architettura
Del processo di integrazione che sia capace di dare legittimità democratica e strumenti di lui continua capi verifica del consenso intorno al processo integrazione stesso sia un un passaggio essenziale
Pena se non affrontiamo questa questione a un certo punto dover fare i conti con l'opinione pubblica che appunto potrebbe essere il principale ostacolo a quel processo che noi tutti auspichiamo quindi
Quindi questa questione una questione direi
Decisiva quindi
Entriamo in una fase diciamo di straordinaria importanza c'è un salto di qualità questo salto di qualità assegna
Diciamo davvero una scelta di fondazione di una soggettività politica istituzionale ed economica dell'unione strada di straordinaria importanza
Se vogliamo che
Tutto questo
Diciamo non sì al riparo comunque sia capace di governare fossero esservi pare troppo sia capace di governare i rischi che possono esserci di ripiegamento su una dimensione intergovernativa occorre sapere che qui c'è un problema di battaglia politica di consenso con l'opinione pubblica e di rapporto con i parlamenti nazionali non meno rilevante
Questa è la questione dei parlamenti nazionali in questi anni è stata secondo me in Italia e anche in altri paesi spesso sottovalutate
E invece sta diventando una questione via via sempre più rilevante perché mano a mano che si spostano competenze funzioni il da dalla dimensione nazionale dimensione europea e
Diciamo i parlamenti nazionali percepiscono che c'è uno spostamento di luoghi di decisione e quindi di potere
Eh no e non
Non possiamo credere che tutto questo avvenga senza che ci possano essere delle reazione e degli strappi e anche diciamo del delle convulsioni e quindi il problema di come noi costruiamo
Una intelaiatura vent'che coinvolga pienamente i parlamenti nazionali e li faccia sentire parte di un processo e quindi siano come dire viva nel processo ma qualcosa che li coinvolge non come qualcosa che viene alloro dispetto è questa decisi
è un'altra delle questioni che secondo me noi dobbiamo a cui dobbiamo dedicare grande grande attenzione
Per l'Italia
Questo questa scelta
Le scadenze che abbiamo di fronte
Sono tanto più impegnative perché in Italia è in corso da quando c'è questo governo in realtà un mutamento di atteggiamento nei confronti dell'euro
Un mutamento che io definisco così e cioè noi abbiamo un governo che al pari di orientamenti che ci sono anche in altri paesi europei
Guarda all'euro all'Europa con diciamo
Secondo la categoria dell'Europa minima necessaria
Anziché dell'Europa massima possibile
Noi crediamo nell'Europa massima possibile
Loro sono per l'Europa minima necessaria è chiaro che non possono dire no all'Europa
E qui da questo punto di vista dire questo canone anti europeo come dire una categoria che no come dire non corrisponde perché nessuno dice non l'Europa è però un governo che è per l'Europa minima
Come per lo Stato minimo come per tante cose minime è per l'Europa minima
Cioè quella euro
No
La televisione ma se non è sembrato il
No l'Europa minima nel senso quel tanto di Europa di cui non si può più fare a meno quel tanto di Europa che ormai come dire sta dentro l'ovvia considerazione di chiunque sappia come va il mondo sappia dove vive
Ma ecco queste
Non più di queste quindi ogni volta un atteggiamento che tende a
Ridimensionare ridurre stamattina mentre noi eravamo qui è uscita una dichiarazione di Martino che dice per bisogni a rivedere tutte le decisioni che sono state fin qui assunte sul modello di difesa europeo e sulla possibilità di costruire un modello di difesa europea
Perché funziona benissimo la NATO non se bisogna assolutamente che l'Europa si imbarchi in questa cosa è onerosa finanziariamente non ha la capacità no c'è una lunga dichiarazione
Appunto è un esempio solo quello di oggi ma ce ne sono tanti altri cioè quella di ridurre ora e naturalmente facendo valere un argomento molto insidioso un argomento molto insidioso lo richiamava lo richiamava Giuliano e cioè questa teoria dell'Europa minima necessaria viene poi come dire motivata con la difesa dell'interesse nazionale
No e quindi tra l'altro con un rovesciamento dei
Atteggiamento culturale perché
Fino a a primari che si formasse si insediasse questo governo ricordava bene Spini diciamo un senso comune largamente diffuso in questo Paese e che non è stare in Europa si guadagnavamo né che ci rimetteranno
è un tasso di europeismo in Italia più alto il nome in altri Paesi o se volete vista in un altro modo un minore euroscetticismo che in Italia si manifestava
Rispetto ad altri Paesi era motivato dal fatto che la gente pensava che stare in Europa era stare in una cosa che era più alta di noi
Perché aveva un'inflazione che era la più bassa dalla nostra una pubblica ammissione più efficiente la nostra un debito pubblico minore del nostro e quindi sì agganciavamo l'Europa come elemento di modernizzazione del Paese no di salto di qualità del Paese quindi stare in Europa Roman Taggia non era un rischio anzi ci aiutava a stare in Europa l'euro a superare le nostre fragilità e le nostre strutturale debolezza
Noi siamo per la prima volta di fronte a un governo che teorizza esattamente il contrario
E che teorizza che in Europa sì bisogna stare ma bisogna stare con esibizioni muscolari che è un'Europa bisogna fare bene attenzione a come si sta perché l'Europa non è solo opportunità mai a rischio ma danno la politica delle mani avanti
Naturalmente condotta poi diciamo in un modo assolutamente improvvido come si è fatto un mandato di arresto europeo o come si è fatto sull'erba so come si può fare su altre cose no perché poi questo atteggiamento non ha diciamo non non sta non non è figlio di una consolidata
Analisi e riflessione esperienze non è figlia di un pensiero è figlio di un atteggiamento essenzialmente non di un pensiero e tuttavia la vulgata che viene diciamo
Largamente largamente diffusa nell'opinione pubblica italiana è questo a me ha colpito molto vedere qualche settimana fa un sondaggio dal quale si ricava che
A domanda lei pensa che con Berlusconi l'Italia conti di più o di meno
In Europa
Era lì domani le dimissioni di Ruggiero cioè con tutto il cancan che c'è stato io pensavo che la maggioranza dei cittadini anni pensasse che effettivamente diciamo noi rischiasse mo'con Berlusconi in Europa ecco sondaggio diceva il contrario
Chiaro cioè questa diciamo bellica azione dell'interesse nazionale attenzione che è un terreno insidiosi sì
Insidiosi visto il
No proprio perché lo l'Europa o è entrata nella vita della gente
Essendo andata lì per esempio ci sono settori sempre più larghi di Società italiana come settore stivali di società negli altri Paesi europei che vivono direttamente la dimensione europea nelle forme di organizzazione del suo lavoro della sua attività quotidiana del no se io ricordo nella nelle nel campagna elettorale dell'ottantanove del
Novantanove andare a fare un comizio in Liguria a un certo punto si riempì la sala di pescato di gente strana invoca più utile però era chiaro che di colpo racconta tanta gente in una dibattito che un campetto all'europea in genere un anno tantissima gente troppo finito la discussione chiede eran tutti i pescatori che erano utili perché era uscita direttiva comunitaria sul la metratura
Delle barche quelli erano tutti molto preoccupati perché non ce n'era uno che avesse la metratura giustamente è chiaro
Allora allora c'è il problema il quindi ma dobbiamo sapere che poi il tema appunto gli interessi nazionali vengono facilmente declinati perché adesso facilmente declinati perché nel momento in cui sempre di più l'Europa è una cosa concreta che investe organizza interessi ebbe su quello
è chiaro che si apre si apre obiettivamente uno spazio quindi da questo punto di vista io penso che per noi una battaglia perché la convenzione sia
L'occasione per non buttare la la collocazione dell'Italia in Europa
E non cambiare il il il tipo di rapporto che l'Italia ha avuto fin qui con l'Unione Europea sia una questione decisiva
Io non sono così
Sicuro
Che che che non avverrà
E per esempio si è scelto Fini come rappresentante del del Governo alla convenzione
è chiaro che suicida come vicepresidente del Consiglio esprimerà la posizione del governo benissimo alle tre
Io però non posso dimenticare che alla vigilia del tredici maggio quindi non cinque sei dieci anni fa alla convenzione programmatica di Alleanza nazionale a Napoli è stato s'è stato detto che Alleanza Nazionale per l'Europa delle patrie
Che è l'espressione
Con cui in Europa tradizionalmente viene concepita per è vissuta vissuto chi diciamo non non non non è favorevole al processo di integrazione europea se tu dici a Bruxelles sono però patate ha capito tutti che non sempre terza troppe
Fate una cosa importante ma è un'altra cosa qui
Qui da questo punto di vista io penso che non ci sia assolutamente niente per di scontato e noi dobbiamo credo
Assumere un'iniziativa politica forte che consenta di verificare che costantemente l'Italia nei vari passaggi che la convenzione affronterà e mi passaggi che al di là della convenzione l'Europa avrà di fronte nei prossimi anni ci sia una
Scelta di presenza di partecipazione e di condivisione che non allenti il rapporto tra Italia Europa e non appunto conceda a una a una
Mutamento della collocazione della collocazione dell'Italia in euro pervenire alle questioni di merito condividendo tutto quello che è stato detto soltanto tre questioni
La prima io penso che davvero
Anche se è una battaglia molto difficile tutti ce ne rendiamo conto lo ha ben spiegato Ranieri la battaglia di una comunitarizzazione della politica estera di portare la politica estera e di sicurezza comune del primo pilastro è un elemento secondo me
Viviamo la vicenda del Medioriente che anche oggi ha avuto dei passaggi drammatici come sappiamo colpito direttamente sono colpi direttamente gli uffici di Arafat
E che diciamo rendono evidente sempre di più la necessità che diciamo
L'Europa sia capace di essere un soggetto politico forte
E parla con una voce sola agisce con una voce sola e appunto quella capacità di produrre nella negli equilibri internazionali di oggi una politica estera efficace incisi
Io penso che questo sia un punto su cui noi dobbiamo polso benissimo con Obiettivo altissimo e che probabilmente non c'è stilerà ma porre questo obiettivo è ovvio alto si vivere almeno fare dei passi in avanti nella direzione di
Tra l'altro io credo anche che porre questo obiettivo
Serve anche a come dire rilanciare su un terreno giusto il rapporto transatlantico perché badate che noi in questi mesi abbiamo visto venire avanti in Europa e il Governo italiano è stato tra i governi che diciamo si sono caratterizzati con questo profilo è tornato è venuto di nuovo avanti una tendenza di questo o quel Paese europeo stabilire un rapporto con oltre Atlantico che ci fa col tornare indietro
Perché il rapporto transatlantico e dimensione essenziale del processo di integrazione europea della complementarietà tra approfondimento del processo di integrazione e rapporto talvolta antico è del tutto evidente guai ad allentare un appunto una complementarietà
Per esempio io penso che una delle cose siccome non se ne sono neanche accorti perché non ce l'avevano chiaro
Una delle cose che ha segnato alcune scelte di politica estere e italiane l'atteggiamento di politica estera ITEA di questo governo è cambiare proprio questo il centro si governi di centro sinistra avevano condotto una politica che estera che aveva chiarissimo questo rapporto di complementarietà tra le due dimensioni
Nelle scelte delle negli atteggiamenti del governo Berlusconi questo equilibrio è questo rapporto di complementarietà eh spesso messo stato messo in discussione
A vantaggio di una
Diciamo
Scelta quasi ideologica di rapporto privilegiato che
E di altri tempi comma oltre Atlantico e non comprendendo che quel rapporto che abbiamo bisogno che sia sempre più stretto però o è tra Unione europea Stati Uniti ONU ma quella efficacia che oggi deve avere nei processi
Di globalizzazione secondo le questioni più direttamente che riguardano
L'assegno diciamo gli aspetti istituzionali
Ma io penso che ci siano due questioni che tornano
Come la questione rilevanti
La prima è quella del voto a maggioranza delle modalità di decisione
Non sarà semplicissimo risolvere questa questione e tuttavia questa questione ormai è una questione che diciamo deve trovare una qualche forma di di di soluzione
E io penso che su questo io sono sempre stato convinto tutte le varie discussioni che il il sistema della doppia della doppia maggioranza alla fine era l'unico che era comprensibile ai cittadini e semplice da applicare e quindi
Penso che può essere sempre discuterà però noi diciamo dobbiamo comunque assumere questo del del voto a maggioranza come un passaggio essenziale se senza di Chieri diciamo l'intera costruzione europea diventa difficile a gestire
No eh mi mi chiedo se non dobbiamo dire esplicitamente che questa è forse la cosa su cui bisogna lavorare pensiamo la seconda questione lo richiamava letta
è che io continua a pensare sono sempre stato convinto sulla base dell'esperienza e quando fatto sottosegretario con la delega agli Affari europei eccetera
Che uno dei passaggi decisivi del processo di integrazione e come si regolerà le cooperazioni rafforzate
E nel momento in cui si allarga l'Unione europea il numero dei soggetti cresce il problema delle cooperazione potrà diventare USA decisi decisiva
Perché a seconda di come la gestisci
Tu puoi avere o un processo di articolazione che un processo di articolazione che traina l'integrazione
Perché la cooperazione rafforzata è un punto più avanzato che tende a trainare anche gli altri la versione buona
Però parate in dentro la versione buona c'è anche l'altra versione
Che è quella di prendere atto che quando si supera una certa quantità insieme non si può stare e tanto vale prenderne atto
E andare quindi a forme di selezione in radio dichiarati gerarchizzazioni realtà del processo di integrazione che è cosa assai diverso
E che nel giro di pochissimo tempo fa saltare qualsiasi processo in qualsiasi possibilità di avere un'intelaiatura istituzionale unitario
Allora questo tema è un tema che tornerà perché l'allargamento tori propone enormemente
No e e siccome
Diciamo non è non è casuale che ogni qualvolta c'è un passaggio difficile c'è il Direttorio occulto che cerca di essere come dire formalizzato reso esplicito e poi siccome non lo si può formalizzare si ritorna in via ma insomma chiaro no questo tema di come
Allora il il punto le come si regola delle cooperazioni rafforzate
In che materie si fanno
Quindi quali pilastri si fanno dove si fanno a che condizioni si sono chiuse o aperte come entra chi entra dopo
Letta ha ricordato bene l'esperienza che aveva fatto Napolitano io per scendere
Ma cementate Schengen assume accettando condizioni molto più onerose di quelle che hanno sottoscritto quelli che hanno costituito Shannen all'inizio
Quando si costituisce un implora
Poi il suo allargamento è sempre evidentemente oneroso perché al riguardo
No e il tema cooperazione la fondante ma complessa insomma però secondo me un tema decisivo perché da qui deriva tanto più nel momento in cui andiamo nell'arco del decennio un'unione europea di venticinque o ventisette quanti saremo è chiaro che avrai su molte cose avrei molto più di oggi ottenga auto no processi di di di di di interesse più affine tra alcuni Paesi rispetto ad altri sensibilità su certe materie quindi il rischio è che a un certo punto tu vai
A un a un'Europa à la carte che pur che nel giro di poco tempo che stravolge di Travolta
Allora il problema di quali sono e tra l'altro è strettamente connesso questo sistema di voto
Perché un sistema di voto non lo vogliamo a maggioranza in quanto sia uno strumento di coesione maggiore di maggiore decisione
E va be ma allora dalle decisioni che piglio sul sul sulla cooperazione rafforzata sulle modalità di funzionamento di questo dipende molto anche come poi gestisce regole di tutta la il sistema di decisione sistema sistema di votazione
Per quello che riguarda la costituzione di un ente aggiungere cose sta dette da Manzella
D'Amato mi pare che il ci siano due questioni chi la legittima
Perché una Costituzione abbia deve avere una fonte di legittimazione
E il popolo attraverso un referendum
Sono i parlamenti attraverso la ratifica però è chiaro che la fonte di legittimazione e questo è fondamentale tendenzialmente io sono portato a dire che è preferibile fare una battaglia per avere il referendum che non la ratifica del Parlamento
è evidente
Già al Parlamento europeo ha dato questa indicazione in modo esplicito e quindi io penso che noi dobbiamo diciamo sostenere una cosa e naturalmente
L'altro aspetto fondamentale non solo come la si legittima come la si cambia due cose si tengono perché poi le due cose si tengono evidente eccetera
Infine la questione che ha tutte le questioni che ha posto Bruno sono questioni rilevantissime nel senso che
Noi andiamo ad una fase noi abbiamo conosciuto una fase i apriamo davanti diciamo uno scenario
Nel quale il passaggio dall'unione monetaria l'unione economica molto complesso e molto problematico assai più problematico di quanto l'ipotesi di scuola come dire hanno descritto
Perché monacale ci siamo arrivati
Il passaggio economica molto complesso ero che come diceva Bruno la la piattaforma di Lisbona una piattaforma che in realtà l'insulto di una scissione tra le due dimensioni questo e non siamo riusciti a diciamo a tenere insieme
E quella piattaforma farla vivere come tale io penso che però diciamo l'intelaiatura di Lisbona era l'intelaiatura corretta nel senso che teneva insieme la dimensione dell'Unione ma economica con la dimensione delle politiche sociali e quindi aveva quell'in quel in quell'impianto diciamo che è corretto credo che
Non si debba cambiare come dire di spalla il fucile si sarebbe detto in altri tempi il problema è come manovre son d'accordo ma e come noi rilanciamo su questo è qui io Oberto ma su questo come su tutto e concludo su questo e però c'è un grande problema
E il problema è che noi
Parliamo di salto di qualità dell'integrazione europea ma se non c'è un salto di qualità dei soggetti politici e non ce la faccia
O è molto più complicato gestire
I i partiti europei sono come dire molto fragile
E se posso dire tra i partiti europei partito Sud-Est europeo è particolarmente fra
Ora io non credo che noi siamo in grado di reggere bene e gestire adeguatamente i passaggi che abbiamo di fronte ivi compresa la Convenzione sulla base soltanto della somma delle decisioni che ogni partito nazionale assume sperando che poi li diciamo con il buonsenso e la politica la componeva amori c'è un problema di come c'è uno al elaborazione politica
Del del socialismo europeo del Partito Socialismo europeo che io penso noi dobbiamo sollecita perché tutti i temi che abbiamo di fronte
Sono temi che non non si risolvono solo con la somma appunto di di quindici politiche
La Can da questo punto di vista
Parliamoci chiaro e lì a dimostrare questo
Perché non eravamo partiti con l'obiettivo che il presidente dalla convenzione fosse socialista e siamo finiti a un altro risultato
è però non è che quella cosa lì si improvvisa si ottiene sulla base solo del fatto che siccome è un certo numero di presidenti del Consiglio ce la fai perché appunto non accade per solo solo perché cioè certo percorsi se
Non c'hai come dire un pensiero politico e non sai una proposta è una piattaforma insomma un pensiero un'elaborazione un che ti faccia essere diciamo uno di quelli che segna l'agenda politica e le scelte che si fanno ora io penso che da parte nostra ci deve essere una sollecitazione
Peraltro penso che queste cose che sto dicendo le pene sono i dirigenti anche negli altri partiti intendiamoci che non è che ci sono partiti più sensibile meno sensibili Polemone questo io
Ho avuto molte volte modo di dire perché ho una certa esperienza di vita di sia dell'Internazionale socialista che Verse si riproducono né i soggetti politici sovranazionali tutte le fragilità che vivono le istituzioni sovranazionali il problema esattamente lo stesso quindi
Però appunto nel momento in cui noi siamo ad un salto
Della soggettività istituzionale perché a questo serve la convenzione
Dobbiamo porre il problema di come c'è anche un salto del del soggetto politico e su questo diciamo fare
Una battaglia politica e culturale consegnare grazie
Grazie ancora non so se è stata detta o ma l'assenza di residenti rinviamo del gruppo della Camera e del Senato è dovuta al fatto che questa mattina hanno avuto impegni istituzionali
Abbiamo
Non esiste garantire Toni Avesani
Al
Ma