Sono stati discussi i seguenti argomenti: Giustizia.
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Rubrica
Commissione
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Buona sera agli ascoltatori con la parte dello Speciale giustizia dedicata ai processi in corso a Napoli in particolare il processo alla con lo una napoletana delle Brigate Rosse quella tanto per intenderci che ha eseguito fra i vari attentati messi in cantiere anche il sequestro dell'allora assessore regionale democristiano Ciro Cirillo liberato dopo tre mesi di reclusione nella cosiddetta prigione del popolo dei brigatisti al termine del buon esito delle ben note trattative
Che formano oggetto di una inchiesta giudiziaria separata questa inchiesta giudiziaria che finora e ha visto l'emissione di una decina di comunicazioni giudiziarie registra ora il primo imputato formalmente detenuto si tratta di Giuliano Granata ex sindaco democristiano di Giuliano un paese dell'entroterra già a tutti gli effetti coinvolto nell'inchiesta sulle trattative ma finora per la precisione fino al ventinove aprile scorso soltanto in qualità di testimone nel corso poi di un dramma ma dico interrogatorio nell'ufficio del giudice istruttore di Napoli Carlo Alemi Giuliano grana nata è stato arrestato sia pure all'inizio sotto forma di un mandato di arresto provvisorio con l'imputazione di falsa testimonianza mediante reticenza questa un modalità dell'arresto attraverso il mandato provvisorio si è poi trasformata in una incriminazione a tutti gli effetti sempre per quei titoli di reato nell'ambito dell'inchiesta sulle trattative svoltesi all'interno e all'esterno del supercarcere di Ascoli Piceno fra i camorristi capeggiati da Raffaele Cutolo gli emissari delle Brigate Rosse che erano stati fatti trasferire appositamente da altre carceri del sud e del nord nel carcere di massima sicurezza di Ascoli Piceno gli emissari dei servizi segreti sia il SISDE il servizio informazioni dipendente dal ministero degli interni che soprattutto nella seconda e decisiva fase il SISMI la struttura para la dipendente dal Ministero della difesa funzionari e alti magistrati del Ministero di Grazia e Giustizia soprattutto della direzione degli istituti di prevenzione e pena che spianano la strada allo svolgimento di queste trattative e amici di famiglia e di partito del dell'assessore Ciro Cirillo prigioniero all'epoca della colonna napoletana delle Brigate Rosse capeggiata tutti gli ex tetti anche con logica frazionista all'interno dell'organizzazione brigatista dal criminologo Giovanni Senzani che processato appunto per questo e altri reati nell'ambito del dibattimento in corso da mesi nell'aula bunker di Poggioreale l'arresto di Giugliano Granata rappresenta senz'altro una svolta nell'inchiesta una svolta che può riverberarsi anche su un altro po'cedimento che è stato stralciato dal dibattimento generale sull'attività della colonna napoletana delle Brigate Rosse già all'atto del rinvio a giudizio e cioè il procedimento per l'omicidio dell'allora capo della squadra mobile di Napoli Antonio Ammaturo il capitolo delle trattative per arrivare alla liberazione indolore
Di Ciro Cirillo e i retroscena possibilità e l'omicidio di Antonio Ammaturo avvenuto a un anno di distanza dal la le dal sequestro e dalla liberazione di Ciro Cirillo e precisamente il quindici luglio del mille novecentottantadue unitamente allo scoccare ante capitolo della pubblicazione da parte del quotidiano del Partito comunista L'Unità del falso documento che aprì COMU dunque ufficialmente le indagini sulle trattative che si erano svolte nel carcere di Ascoli Piceno questi tre avvenimenti formano oggetto di un po'mento stralcio condotto sempre dal giudice istruttore di Napoli Carlo Alemi con l'ausilio del sostituto procuratore LAN Cuba
Che ha presenziato a queste ultime convulse fasi delle indagini che hanno portato in questi ultimi giorni in queste ultime settimane all'emissione di tre comunicazioni giudiziarie nei confronti dell'allora direttore degli Titus di prevenzione e pena del Ministero di Grazia e Giustizia Ugo Sisti e di due alti magistrati sempre del suo ufficio e ha portato soprattutto all'arresto già citato di Giuliano Granata
Noi vi abbiamo trasmesso alcuni giorni fa la replica della deposizione di Giuliano Granata davanti ai giudici del dibattimento contro la colonna napoletana delle Brigate Rosse chiama tanto a testimoni a are e pungolato soprattutto dalle domande del rappresentante di parte civile per la famiglia del vicequestore Ammaturo in nella persona dell'avvocato Brusciano Giuliano granata forni risposte a dir poco reticenti dello stesso tenore di quelle che verosimilmente a tutti gli effetti deve aver fornito al giudice istruttore all'ENI che lo interrogava Nello sì Figo sul problema tanto controverso delle trattative per arrivare alla liberazione di Cirillo e quel suo comportamento molto probabilmente è alla base dell'arresto ordinato
Dal magistrato napoletano questa sera vogliamo far di riascoltare altri due documenti tratti dalla cronaca di quel processo che segue diciamo in una maniera ottima alle parallelamente gli sviluppi dell'indagine separata sulla trattativa per arrivare alla liberazione di Cirillo si tratta della la registrazione dell'intervista realizzata il quattordici aprile scorso nell'aula bunker di Poggioreale da Massimo Bordin all'avvocato ora uscita hanno appunto patrono di parte civile per i familiari di Antonio Ammaturo e della replica sempre degli interrogatori in qualità di testimoni sempre sul capitolo Ammaturo dell'attuale dirigente della DIGOS di Napoli dottor Ciccimarra e dell'ex questore di Napoli Walter Scott blocchi
Ma torni amo nel vivo della vicenda Ammaturo sentirete sia dalla ricostruzione polemica fatta dal rappresentante di parte civile che dalle doma Anne de dalle risposte che hanno per oggetto l'interrogatorio dei due funzionari della questura di Napoli sentirete che al centro c'è una il testo di un'intervista rilasciata da Antonio Ammaturo diversi mesi prima di cadere assassinato dalle Brigate rosse con la complicità accertata di alcuni camorristiche fornirono rifugio è anche aiuto sul piano sanitario
I brigatisti che si allontanarono dal luogo le ha dell'attentato dopo aver ucciso il vice questore il suo autista di scorta sentire perché al centro c'è questa previsione fatta da Amaturo di sviluppi nell'ordine di settimane dimessi a un il filone molto promettente di indagini che andava conducendo in quel periodo sui rapporti fra la criminalità organizzata la la camorra l'anno ova camorra organizzata di Raffaele Cutolo in particolare e ambienti del mondo politico
Di quell'intervista si parla espressamente nel corso degli interrogatori che potrete riascoltare e nell'intervista nel vivo del processo alla colonna napoletana delle Brigate Rosse si parla ma anche di un misterioso rapporto riservato trasmesso da Antonio Ammaturo proprio poco tempo prima di cadere assassinato dalle Brigate Rosse direttamente al ministero degli interni a Roma quindi se le cose stanno effettivamente in sì saltando alcuni anelli della catena gerarchica che prevedeva altri passaggi di mano per un documento di quell'importanza proprio su questo filone così delicato ma al di là dell'intervista che anticipava queste m'forse e che il vicequestore avrebbe fatto abbiamo rintracciato alcuni documenti e ritagli di stampa dell'epoca della fine del mille novecentottantuno dai quali si deduce che effettivamente Ammaturo lavorava in questa direzione Ammaturo ad Eva coordina nato l'operazione di una squadra speciale alle costituita all'interno della squadra mobile composto di ventidue elementi che agì l'otto settembre del mille novecentottantuno nella residenza di Cutolo a Ottaviano in quella circostanza venne arrestato il figlio di don Raffaele Roberto che proprio nei giorni scorsi è tornato in libertà per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva nonostante due condanne subite in primo grado e in appello per l'attività della Nuova camorra organizzata prima santa ma la Capovetere poi in appello a Napoli e riuscì a sfuggire all'arresto per il rotto della cuffia Rosetta Cutolo l'apparentemente imprendibile sorella del boss bene in quella circostanza è cosa ormai consacrata agli atti venne sequestrato fra la altro l'indirizzario della Nuova camorra organizzata e tutto lo schedario con le lettere la fittissima corrispondenza che Raffaele Cutolo intratteneva con gli altri c.t. gli anni all'interno del carcere e all'esterno fu ritrovata anche la con abilità dell'organizzazione e una sorta di guida per poter decodificare il linguaggio in codice appunto utilizzato per alcune comunicazioni evidentemente riservate bene tracciando un vi ANCI o di quell'operazione è proprio lo stesso vice questore Antonio Ammaturo ebbe a dichiarare ai cronisti giudiziari intorno alla metà di settembre del mille novecentottantuno incassa Cutolo trovammo una documentazione copiosa e intere sante l'abbiamo esaminata a fondo e ora stiamo ricostruendo l'intero organigramma del clan Cutolo i sessanta ordini di cattura firmati dal magistrato sono il primo frutto di questo lavoro cominciato con l'irruzione nella villa di Ottaviano i sessanta ordini di cattura cui faceva riferimento Ammaturo erano quelli firma fatti dal sostituto procuratore Miller di Napoli che insieme con il giudice istruttore Costa Viola avrebbe poi portato a termine la prima inchieste sulla Nuova Camorra organizzata altri alcuni di questi ordini di cattura vennero notificati in carcere a diversi persona Maggi dell'ANC o fra questi lo stesso Cutolo e nell'ambito della stessa inchiesta venne evidenziato il legame che univa all'organizzazione di Raffaele Cutolo per lo meno per quanto riguarda il carcerario con elementi della banda del gangster milanese Renato Vallanzasca un collegamento che sarebbe poi emerso con clamore dalle confessioni soprattutto di giovani tanti con nella primavera del mille novecentottanta tre un collegamento che sarebbe stato poi Ifi che alto nel vivo del processo soprattutto nel primo troncone del processo nato dal blitz del diciassette giugno del mille novecentottantatré in parte ridimensionato per quanto riguarda l'affiliazione vera e propria puffi saliti data di questi personaggi nelle file della Nuova camorra organizzata ma comunque interessante che fin da allora e a partire dal materiale sequestrato nella residenza di Cutolo a Ottaviano si fosse evidenziato questo collegamento con altre grosse le organizzazioni criminali bene parlando di Rosetta Cutolo della sua rocambolesca fuga mentre gli agenti facevano irruzione nella casa di Cutolo a Ottaviano sempre i resoconti giornalistici dell'epoca
Facevano riferimento al attività di tramite di porta ordini che Rosetta Cutolo svolgeva fra all'interno del carcere che doveva essere formalmente di massima sicurezza e che si è poi rivelato essere ben altro e l'Est terno e i gruppi di fuoco della Nuova camorra organizzata incaricati di eseguire vendette sempre gli stessi resoconti giornalistici riferivano dei primi sospetti in ordine a a collegamenti con ambienti non solo del mondo imprenditoriale ma anche del mondo politico per quanto riguarda la natura della documentazione del materiale sequestrato nella residenza di Cutolo a Ottaviano si partiva dalla circostanza che un avvocato consigliere comunale di Siano al comune di Ottaviano era stato arrestato insieme con altri Cutuli anni di rilievo nel corso dell'operazione dell'otto settembre del mille novecentottantuno e si finiva col fare riferimento ad alcune lettere trovate nel Kospi ho indirizzario nel cospicuo schedario sequestrato nella residenza di Cutolo a Ottaviano lettere scritte in un linguaggio evidentemente in codice soprattutto con i nomi dei destinatari in codice nomi dietro i quali ci sarebbero celati personaggi di prima grandezza del mondo politico su tutto questo lavorava fin da allora
Antonio Ammaturo il capo della squadra mobile di Napoli che meno di un anno più tardi il quindici luglio del mi novecentottantadue sarebbe stato assassinato dalle Brigate Rosse in una piazza del centro storico di Napoli questa è storia ormai consacrata non soltanto agli atti i di inchieste giudiziarie sono rinvenibili tutta una serie di pezze d'appoggio dalla cronaca scritta in delle vicende di questi ultimi quattro cinque anni ci sembra quindi utile poter riascoltare questo materiale registrato il primo ripeto relativo a l'intervista di Massimo Bordin all'avvocato ruches e hanno l'intervista del quattordici aprile scorso nell'aula bunker di Poggioreale e una settima ANA più tardi ventuno di aprile l'interrogatorio del capo della DIGOS Ciccimarra e dell'ex questore di Napoli Walter Scott Locchi soprattutto per quanto riguarda l'interrogatorio dei due funzionari di Paul sia sentirete che l'argomento centrale quello della protezione di cui non avrebbe adeguatamente usufruito in quella fase delicata del suo lavoro e anche per la piega che andavano prende do le indagini sull'attività e sulla pericolosità per la colonna napoletana delle Brigate Rosse protezione di cui non avrebbe usufruito il funzionario della squadra mobile intelligente dalla squadra mobile Sipa parla ancora dei retroscena dei retroscena politico istituzionali anche di quel delitto delle tante zone d'ombra che ancora costellano questa inchiesta stralcio che riguarda App otto i retroscena dell'omicidio Ammaturo il punto di partenza a livello di cronaca che ci ha stimolato a proseguire in questa riproposizione di materiali registrati a Napoli derivata dall'interrogatorio del dottore Ciccimarra davanti al giudice istruttore di Napoli Alemi che conduce questa anche questa inchiesta strada stralcio interrogatorio che si è svolto ieri mattina nel negli uffici della dell'ufficio istruzione appunto a Napoli dopo l'interrogatorio in qualità di testimone il giudice istruttore e il dottor Ciccimarra hanno visionato per un paio d'ore il filmato dei i funerali di Antonio Ammaturo nel luglio del mille novecentottantadue alla ricerca evidentemente di qualche conferma a cose che stanno emergendo nel corso dell'Inc anche su questo fronte quindi la verità sarebbe nuovamente in movimento e quanto auspichiamo molto modestamente da questi microfoni buon ascolto
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