60° anniversario dell'eccidio dei 40 martiri - (presso il Mausoleo dei 40 Martiri, via Mausoleo)

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Buonasera a tutti
In occasione di questo sessantesimo anniversario dell'eccidio dei quaranta martiri
Prende la parola e porge il saluto il sindaco Orfeo Goracci
Signor presidente della Camera onorevole Casini
La città di Gubbio onorata della sua prestigiosa presenza le dà il benvenuto e le esprime profonda gratitudine
Per aver accettato di essere qui con noi nella ricorrenza del sessantesimo anniversario dell'eccidio dei nostri quaranta martiri
Il saluto che le porgo e a nome della città intera
E a questo si uniscono le autorità religiose civili presenti a partire dalla Presidente della Regione Lorenzetti anche questa mattina qui a Gubbio
Gli onorevoli deputati e senatori che tra ieri e oggi sono stati a Gubbio e non capita così frequentemente di averne e così tanti e di così alto prestigio a partire dal presidente della commissione stragi onorevole Tanzi Illy
All'onorevole Stramaccioni all'onorevole Carli presenti ieri insieme al nostro deputato Giulietti oggi sono qui con noi in questa occasione anche i senatori Ronconi del senatore Marino
Cioè insieme ci tengo a ricordarlo anche il l'ex sindaco di Stazzema Gian Piero Lorenzoni presidente del Comitato per la verità e la giustizia sulle stragi nazifasciste che tanto si è adoperato affinché fosse fatta luce su pagine oscure e dolorose della nostra storia ovviamente il saluto e la gratitudine anche ai diversi colleghi sindaci che sono qui con noi oggi e parlerò poi anche successivamente di questo legame forte anche nella tragedia che c'è nelle nostre zone
Bobbio è una città dalla storia millenaria ricca di testimonianze valori profondi ha vissuto momenti di splendore ed altri più duri e difficili
Quello che è successo all'alba del ventidue giugno del quarantaquattro è stata certamente una delle pagine più tragiche tristi dolorose di tutta la nostra storia
Quando il nove luglio dello scorso anno sempre con il fondamentale contributo del forte interessamento del l'onorevole Giulietti il nostro parlamentare di collegio
Lei signor Presidente ci ricevette a Montecitorio insieme al Comune di Capistrello hanno delegato da storia analoga identica e dall'associazione delle famiglie dei quaranta martedì con la sua Presidente che è qui con noi
Che sono in questo luogo e nella città il riferimento più importante per quanto riguarda la vicenda dell'eccidio
Ricevemmo subito da lei signor Presidente l'impressione positiva che la sua persona la sua altissima carica istituzionale
Fossero attente alla brutta incomprensibile pagina della vicenda dell'occultamento di fascicoli finiti nell'armadio della vergogna riguardante tante stragi
Commessi dai nazifascisti ritirata ed anche attento dunque e oggi ce lo dimostra alla nostra tragedia eugubino
Ieri c'è stato qui a Gubbio l'importante confronto con il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause dell'occultamento dei fascicoli presieduta dall'onorevole Fabio Tanzi Illy
Qui con noi che ringrazio di nuovo per il lavoro e per la disponibilità sua e dei suoi colleghi parlamentari e commissari
L'incontro è stato molto utile ed ha permesso di saperne di più che di arricchire conoscenze e materiale a disposizione il fascicolo che ci è stato formalmente consegnato sarà da noi studiato e approfondito
Confidiamo che sul piano formale ci siano le opportunità
Per riaprire processualmente il caso Gubbio ed auspichiamo che i tempi di lavoro della Commissione vengano adeguatamente prolungati
Signor presidente la sua presenza qui oggi insieme a quella della commissione del presidente Tanzi Illy istituita commissione istituita per far luce su ritardi omissioni e colpe delle stragi civile nazifasciste
Simbolicamente rappresentata dal cosiddetto armadio della vergogna
Sta a significare la volontà forte dello Stato affinché sia data una risposta su una vicenda che tocca tante parti d'Italia e per quanto ci riguarda l'intera comunità e Ugo Bina
Profondamente colpite umiliata dalla scelta dell'archiviazione i e dalle motivazioni addotte sul piano giuridico
Che hanno colpito due volte i familiari e la cittadinanza tutta così come ebbe a dire a caldo la presidente dell'Associazione famiglie quaranta martiri
Questa città non cerca vendette o condanne giustizialiste per chi non c'è più
Ma verità giustizia onore e rispetto
Noi non siamo né giuristi nei registratori ma uomini di questo mondo e rappresentanti di una comunità così duramente colpita
Crediamo che certe efferatezze come l'eccidio nostro del ventidue giugno del mille novecentoquarantaquattro che sono crimini contro l'umanità e la vita non possano e non debbano mai essere prescritti
Riaprire l'inchiesta sulla strage dei Quaranta Martiri di Gubbio sarebbe per noi un significativo passo in avanti
Anche se non sottovalutiamo certo il fatto e mi ripeto ancora che la sua presenza dimostra una forte e positiva volontà istituzionale di rendere onore ad una città e ad una comunità per un torto che ha subito così grave ed irreparabile
Ha visto quanti giovani donne sono cadute sotto i colpi della violenza e della barbarie
Chiedere giustizia insieme al coltivare la memoria come stiamo facendo e l'impegno di una comunità in che una comunità intera si è posto e si badi
L'intento va ben oltre il Comune di Gubbio ci basti pensare ai crimini commessi nei comuni hanno limitrofi di Gualdo Tadino sigillo costa Acciaro scheggia Pietralunga Umbertide Città di Castello
Perugia tutti i comuni tra l'altro qui rappresentati
E tutto ciò lo facciamo non solo per onorare i quaranta concittadini strappati alla vite di propri cari e sentirci vicino alle loro famiglie
Ma per fare in modo che sopraffazione violenza intolleranza razzismo non abbiano più a ripetersi
Visto anche i tempi tragici che viviamo dove guerre uccisioni e distruzioni sono situazioni abituali per il pianeta
Concludo citando una frase scritta dal Presidente della Repubblica Ciampi al sindaco di Sant'Anna di Stazzema la memoria storica è un dovere
Trasmettere il monito di quelle terribili vicende è il modo migliore per rafforzare soprattutto nei giovani la consapevolezza dei valori della libertà e della giustizia grazie signor presidente
Prende la parola ora la Presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti
Signor presidente oggi è una giornata molto importante nel segno del dolore per quanto accadde sessanta anni fa
Ma insieme nel segno della memoria e dell'impegno mai venuti meno
Un impegno adoperare per mantenere vivo il ricordo di questo tremendo crimine commesso contro civili inermi inermi le loro famiglie e l'intera città di Gubbio
Per questo eccidio nessun processo penale è stato celebrato nessuno ancora ha reso giustizia assume dunque un particolare significato che lei signor Presidente
Abbia deciso oggi di essere qui con noi a celebrare i sessant'anni dall'eccidio
Dopo aver contribuito e di questo la ringraziamo a varare la speciale commissione d'inchiesta sulle cause dell'occultamento dei fascicoli relativi a crimini nazifascisti
Lei rende onore alla memoria la ringraziamo la ringraziamo per questo gesto importante
Di una istituzione democratica come la Camera dei deputati nata come tutte le istituzioni dalla Resistenza e dalla lotta al nazifascismo
Signor presidente
Questa orrenda strage è una ferita che ancora sanguina per Gubbio e per l'Umbria l'auspicio come ha detto poc'anzi il sindaco e che si possa riaprire insieme ad altre anche l'inchiesta sui quaranta martiri
Sessant'anni fa
Anche la nostra regione
Cominciava a pagare direttamente il suo alto prezzo di lutti sofferenze distruzioni ad una guerra nella quale il nostro Paese era stato colpevolmente trascinato dal fascismo
Il CD di decine di inermi cittadini
Perpetrati dalle truppe nazifascisti ritirata
Hanno fatto di tanti luoghi dell'Umbria i luoghi della nostra memoria
Gubbio i quaranta Martini rappresentano le cifre più barbaro
Fu in quella primavera estate del mille novecentoquarantaquattro che tanti nostri concittadini conobbero direttamente la ferocia del conflitto mondiale
L'umiliazione e la barbarie dell'occupazione così come fu allora che molti giovani scelsero la via della Resistenza e della lotta partigiana che restituì dignità e libertà all'Umbria e all'Italia
Questo è dunque per noi un anno particolare un anno l'abbiamo ricordato il venticinque aprile che non possiamo non dobbiamo non vogliamo dimenticare
Certo molto tempo è passato da quegli anni terribili
Ma è in quella tragedia che allora si consumò e nella capacità di riscatto del nostro popolo umbro del popolo italiano che affonda la parte più robusta di ciò che oggi siamo sono lì sono qui le nostre radici della Repubblica della democrazia della libertà di ognuno e di tutti
La memoria la scelta di non dimenticare di tenere vivo il ricordo di trasmettono le future generazioni
Questo è l'impegno concreto che noi vogliamo assumere con voi che rappresentate qui a Gubbio il dolore di allora e la sete di giustizia di sempre
Con quei giovani che allora scelsero di mettere la propria vita a disposizione di un futuro migliore per tutti noi impegno non dimenticare ad assumere i valori della lotta di liberazione della pace della libertà della democrazia della giustizia come i più forti e più sicuri punti di riferimento per il nostro futuro e per quello dei nostri figli
Specie in un momento tanto difficile come quello che il mondo sta vivendo
Siamo ormai in sala ormai scomparendo gli ultimi residui di quegli equilibri di quelle regole che proprio dalla drammaticità della seconda guerra mondiale avevano tratto origine non si tratta di guardare con lo sta al Gia a un tempo un mondo che non c'è in più da oltre un decennio ma sentiamo il dovere
Anche qui davanti a quaranta martiri di manifestare tutta la nostra preoccupazione
Per il frequente ritorno del ricorso alla guerra per risolvere le controversie internazionali
Per gli atti di terrorismo
Per la teorizzazione della guerra preventiva per gli omicidi mirati per il diffondersi del drammatico fenomeno del sacrificio della propria vita per toglierla persone innocenti con atti efferati di terrorismo in ogni parte del mondo
Dall'Umbria signor Presidente terra di pace e del dialogo non possiamo non dire anche oggi che siamo preoccupati
Per la debolezza degli organismi internazionali l'ONU che dovrebbero mette un freno a questa escalation che siamo preoccupati per la nostra Europa perché tarda a diventare quella potenza di pace per la quale proprio partendo dagli orrori della seconda guerra mondiale molti grandi uomini del secolo scorso scelsero di lavorare di impegnarsi
Impegno non dimenticare dunque impegno a mantenere in vita il desiderio di giustizia per quell'orrendo crimine contro l'umanità commesso uccidendo quaranta inermi cittadini
Impegna moltiplicare le tante azioni che l'Umbria compie in favore della pace e per il dialogo fra i popoli e le culture contro ogni forma di intolleranza e di razzismo
Così vogliamo rendere omaggio alla memoria dei quarantenni martedì trucidati sessanta anni fa alle loro famiglie e la città di Gubbio
La parola al presidente della Camera dei deputati onorevole Pier Ferdinando Casini
Desidero ringraziare in primo luogo il sindaco di Gubbio Orfeo Goracci
Per avermi invitato a prendere parte alla commemorazione odierna saluto con Luís il presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti a lungo collega in Parlamento
I rappresentanti lì da presidente in particolare dell'Associazione famiglie a quaranta martiri
Che accompagnati dall'onorevole Giulietti vennero un anno fa da me alla Camera i deputati saluto il presidente
Della commissione di inchiesta Flavio Tanzillo i le altre autorità civili e religiose in particolare consentite ma i miei colleghi deputati e senatori
Vorrei abbinare al saluto
Particolare che rivolgo a tutti sua Eccellenza il vescovo
E tutti i sindaci che oggi sono qui
In rappresentanza delle loro comunità
Comunità che hanno avuto la singolare avventura
Di essere comunità sofferenti
Di subire pagine dolorose te la nostra storia nazionale
E a loro che sono qui
Con la fascia tricolore segno de L'Unità e dell'indivisibilità della nostra nazione
Voglio rivolgere un augurio in quanto neo eletti di amministrare bene nell'interesse della nostra comunità
E di ricordarsi sempre che questo nostro tricolore questi nostri stendardi questi nostri vessilli
Hanno una storia lunga fatta anche di pagine dolorose come quella che oggi simbolicamente ricordiamo
Sessant'anni dopo ciò che è accaduto a Gubbio
E che oggi ho l'onore di ricordare insieme
Alla vostra comunità
Costituisce una delle tappe più efferate che hanno segnato la storia del nostro Paese nei mesi che seguirono l'otto settembre del mille novecentoquarantatré
Anche a Gubbio
Come in tanti altri sfortunati centri d'Italia
La ritirata delle truppe nazifasciste incartate dall'avanzare degli alleati e dall'azione delle formazioni partigiane
Lasciò dietro di sé un segno di morte di inaudita ferocia
Che ancora oggi suscita al nostro ricordo una sensazione di incredulità e di sgomento
Il sacrificio dei quaranta martiri fa parte della memoria storica della nostra nazione
E partecipa a pieno titolo della sua straordinaria originalità
Tuttavia a mio avviso e sono assunte anche un valore emblematico di portata più generale
L'eccidio di sessant'anni fa
Ci consente infatti di scrutare a fondo attraverso la prospettiva impietosa della verità storica
Il sovvertimento devastante che i rapporti tra gli esseri umani subiscono inevitabilmente sotto il dominio della guerra
Quando c'è la guerra
E soprattutto quando esse combattuta villaggio per villaggio casa per casa
I punti di riferimento per comprendere la realtà che ci circonda cedono il passo alle logiche insensate ed imprevedibili della violenza
Quando c'è la guerra ad esempio riappare all'orizzonte delle possibilità la pratica della rappresaglia
Per quanto le conquiste della civiltà
Merenda noi insopportabili leader attuazione soprattutto sui prigionieri sui civili inermi essa finisce per esplicare inesorabilmente i suoi devastanti Effetti regressivo
Per lunghi interminabili mesi tra il mille novecento quarantatré e la fine della guerra
La pratica sistematica della rappresaglia ai danni delle popolazioni civili assegnato tragicamente il destino di tanti d'ostriche concittadini dal Meridione sino al nord dell'Italia
All'alba del ventidue giugno mille novecentoquarantaquattro in questa nobile cittadina
Quella pratica ha trovato una delle sue più eclatanti e feroci manifestazioni che evidenzia ancora adesso tutti i segni emblematici dei più gravi eccidi compiuti dalle forze occupanti
Nelle rappresaglie nazifasciste il senso della dignità umana fu travolta dal meccanismo di quell'assurda contabilità
Che crede di poter differenziare il valore della vita d'un uomo rispetto a quella di altri suoi simili
Assegnandogli un peso due dieci cento volte superiori
A Gubbio
Contro l'uccisione di un ufficiale tedesco trovarono allora la corte quaranta innocenti
Che nemmeno l'eroico vescovo Ubaldi offerto si coraggiosamente il loro contraccambio riuscì a scongiurare nelle rappresaglie
Nazifasciste si fece leva in modo spregiudicato sul delicato rapporto tra la responsabilità individuale e il senso di appartenenza alla comunità nazionale
Furono colpiti uomini donne giovani senza colpa per indirizzare un tragico segnale a tutti coloro che ne condividevano la cultura le tradizioni i valori in modo da affievolire recidere i legami che quei valori avevano creato e alimentato ma in quegli anni disperati la rappresaglia piuttosto che spingere gli italiani a cercare la propria salvezza rifugiandosi nella dimensione dell'interesse individuale
Finirono Colle saltare il senso di responsabilità solidale contro cui essi erano dirette
Accrescendone la forza e la tenuta in questo essere G. strano un clamoroso ed evidente fallimento
Se questo accade
Fu perché tanti italiani tanti uomini comuni ebbero chiaro che quella solidarietà trovava le sue radici più profonde nella condivisione dei valori di libertà e di democrazia
E che la loro affermazione
In quel contesto lacerato valeva anche l'estremo sacrificio
In nome della libertà e della democrazia combatterono e morirono coloro che praticarono attivamente la lotta partigiana
Ugualmente nobile
E drammatica
Fu una scelta degli uomini delle forze armate italiane
Che dopo l'otto settembre pagarono con la vita il rifiuto di consegnare le armi ai nazifascisti o di acconsentire a qualsivoglia forma di collaborazione
Ma oggi possiamo vedere con chiarezza
Che non meno determinante fu un sacrificio delle donne degli anziani dei bambini di tutti i civili che non presero le armi ma che si ritrovarono comunque ad essere combattenti e vittime
Inconsapevoli incolpevoli d'una guerra senza senso e tanto più grande di loro
è stato anche grazie a questo esercito silenzioso se il popolo italiano terminata la guerra fu in grado di incamminarsi con dignità e fiducia sulla via della ricostruzione democratica del nostro Paese
Attraverso ricordo dei Quaranta Martiri di Gubbio
Rendiamo allora uno ore e cinturini amo idealmente
Al contributo che queste persone innocenti di ogni età e condizione hanno assicurato al nostro presente di uomini liberi e al consolidamento delle istituzioni democratiche
Dopo un'esperienza di più di mezzo secolo
E se hanno raggiunto un livello di maturità
Che ci permette di guardare alla nostra storia recente senza pregiudizi e senza riserve mentali
Relegando una volta per tutte nel bagagliaio del passato la lente distorta delle contrapposizioni ideologica
Sono particolarmente orgoglioso lo ha ricordato il sindaco il presidente della regione
Del fatto che in questa legislatura alcuni segnali assai significativi di questa consapevolezza siano giunti proprio dal Parlamento
Penso ad esempio all'istituzione della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti
Fra i quali come sapete vi è anche quello relativo all'eccidio di Gubbio
Quel fascicolo ora disponibile alla libera consultazione di chiunque vi abbia interesse
Vi è stato solennemente consegnato ieri dal presidente di quella commissione Tansini
In segno di omaggio alle vittime della strage che oggi ricordiamo e per testimoniare la vicinanza delle istituzioni alla vostra comunità
Che porta ancora i segni di quella prova terribile
Ma io
Io credo che in quel gesto stia anche un significato ulteriore
E adesso rappresenta la conferma solenne dell'impegno delle camere a non sottrarsi a una loro precisa responsabilità
Confrontarsi
In modo equilibrato con la storia della Repubblica con tutte le sue asprezze e le sue contraddizioni ma anche con tutta la straordinaria ricchezza morale e ideale
In quella ricchezza sono del resto maturati i valori fondanti e unificanti della collettività nazionale
Fra i quali voglio ribadirlo solennemente in questa sede malore via dire nel discorso di insediamento alla presidenza della Camera
è e resta la resistenza patrimonio comune e inalienabile di tutti i cittadini
Si tratta all'ora di compiere un'operazione di verità
Che richiede il concorso di tutti e nella quale dobbiamo esserne consapevoli si possono anche incontrare difficoltà e si può talvolta segnare il passo
Conosco ad esempio il vostro rammarico
Soprattutto dei familiari delle vittime per la decisione dell'autorità giudiziaria di archiviare l'inchiesta sull'eccidio sulla quale ovviamente non ho titolo alcuno intervenire
Ma mi sembra che la forza della gente di Gubbio
La sua penta custodia della memoria
La sua capacità di riferire costantemente la propria identità ai valori della costituzione
Rappresenti non un atteggiamento mo'maturo e positivo di responsabilità e di fiducia nelle istituzioni
è un atteggiamento che deve essere preservato e diffuso
Esso reca infatti le premesse indispensabili per orientare con decisione lo sguardo della nostra vita democratica verso il futuro
E per lasciare definitivamente alle nostre spalle gli orrori perpetrati di chi è impunemente calpestato le ragioni più elementari della dignità umana
E questo signor sindaco
Il più grande omaggio che la vostra comunità pure in gara i suoi martiri e a tutti coloro che nella generosa terra umbra hanno creduto sino in fondo al privato della libertà
Della giustizia e della democrazia
Prepararla sperando che possano ritornare al pubblico anche Longanesi onirici serene e tranquille comune della nostra grazie
Il tattico grazie
Tanto tanto da presidente qualcos'altro
Magari Camargo