Oltre l'ONU di vetro. Per una pace fondata sul realismo

Partendo da commedia lo dissi
Nel finale attenendoci dà il via libera
Scusa sempre favolose
Buona sera siamo qui a Bari per presentare il numero ottantotto di Quaderni radicali
Bimestrale che esce in abbinata con il Riformista lo potete trovare edicole in abbinata con il quotidiano arancione diretto da Antonio Polito
Numero ottantotto di questa rivista di cultura laica liberale radicale
Che ha presenta come monografia iniziale un ampio un'ampia riflessione sulla crisi dall'ONU presentando spuntini di riforma per l'istituzione di New York il sottotitolo della rivista dice per una pace fondata sul realismo per andare oltre l'ONU e in anni dopo l'undici settembre nei quali Lomu viene ha spesso presentata come l'istituzione delle utopie di un pacifismo utopico è scarsamente ancorato alle relazioni internazionali della tra occidente in Medioriente io credo che ha sia sia opportuno ragionare un po'sul futuro
Dell'ONU ancorandolo più hanno dimensione realistica
Se pensiamo anche alla vacuità delle dissertazioni sulla riforma del Consiglio di sicurezza
Dell'ONU una riforma che difficilmente verrà approvata viste le divergenze tra RAI gli Stati che fanno oggi parte del Consiglio di Sicurezza e vista la farraginosità
Della della procedura che bisognerebbe approntare per la riforma del Consiglio di sicurezza dell'ONU e opportuno ragionare in termini realistici
Ed allora ecco che Quaderni radicali si occupa ad esempio della ricorda un po'i fallimenti dell'ONU riguardo alla mattanza di febbre mica inanella Bossi nel massacro di Sabra Erika nel mille novecentonovantacinque
Il e soprattutto la questione israelo palestinese che vede orologio spesso troppo sbilanciata in chiave antica anti israeliana
E a poco poco efficace per garantire un futuro di pace
Che possa portare alla creazione di già due popoli e due Stati nel territorio nel territorio palestinese
Interessante e anche la alla conversazione con il responsabile economico della Margherita
Enrico Enrico Letta e offre un suo personale sempre incisivo punto di vista sulla necessità di tagliare la spesa pubblica
Denunciando la mancanza di coraggio dell'attuale a classe politica soprattutto ovviamente cui la via quella di governo quella che governa oggi l'Italia nella nel proporre politiche economiche incisive
Terra la riduzione della spesa pubblica e per il rilancio delle dell'economia seguono letta consuete tessere di domino che rappresentano un po'il nucleo della politica editoriale della di Quaderni radicali
Si occupano come al solito di questioni di ricerca scientifica di giustizia di garantismo e di politica internazionale concludono il sommario della rivista una un'ampia ricostruzione dell'affaire Buttiglione e e ha di ciò che è accaduto nel mese scorso nella nella Commissione europea relativamente alla all'approvazione della della commissione Barroso cedo ora la parola Nicola Latorre candidato dell'Ulivo alle suppletive di ha gennaio nel collegio di Bari Bitonto grazie
Sì io volevo un attimo chiederà Nicola scusa per fare anche gli ascoltatori di Radio Radicale riferimento preciso evidentemente questa presentazione a Bari di Quaderni radicali che rivista che ha una storia
Ormai più che ventennale è anche un fatto politicamente voluto in fondo se e io sono grata Nicola di essere qui abbiamo ritenuto di farla coincidere con questa scadenza elettorale
Questa coincide con la volontà della direzione della rivista
Mia personale come direttore di cogliere l'opportunità
Di questa scadenza elettorale per significare come perché le battaglie per i diritti civili Hill approccio di analisi politico culturale complessiva si pone le difficoltà di un quadro politico
Quando deve misurarsi con una scadenza con un'opportunità elettorale che ha il dovere di assumere una propria opzione di civiltà in questo caso lo ringrazio Nicola per la scelta di essere venuto qui a presentare come quadri radicali nella maggio ma diciamo infernale di queste ultime ore di campagna elettorale per il collegio di Bari due che appunto il collegio senatoriale dove si voterà per le suppletive il ventitré e ventiquattro questa naturalmente una specie di premessa alla quale poi aggiungerò altri piccole considerazioni dopo che Nicola avrà portato il suo contributo di cui ancora una volta gli sono grato
Intanto partecipare ad una discussione di questo tipo alla presentazione di un numero così importante della rivista Quaderni Radicali oltre che un atto doveroso nei confronti di una pubblicazione che da tanto tempo accompagna e il dibattito politico culturale di questo Paese
E di una forza che al di là degli aspetti elettorali come il partito radicale rappresenta un ruolo svolge un ruolo importantissimo nel panorama politico italiano soprattutto per le funzioni di stimolo e interni in talune battaglie anche di avanguardia che essa ha avuto e determinata anche dal merito del dal tema che questo numero di Quaderni radicali affronta io credo che si sia ad un passaggio cruciale
Epocale vorrei dire di quello che il grande tema di un nuovo governo mondiale
E in questo senso la discussione aperta sul ruolo e la funzione che deve avere l'organizzazione delle Nazioni Unite così
Come dovrebbe essere e invece il ruolo che essa ha sinora svolto una discussione che ha delle implicazioni incredibili
Usciamo appena ora da una usciamo non siamo ancora usciti ma è ancora calda la vicenda irachena attorno alla quale emerso sono emersi contestualmente due questioni da un lato quanto sia importante a vere organizzazioni sovranazionali in grado di svolgere pienamente la loro funzione
E quanto di contro violare
Il ruolo e la funzione di organizzazioni di questo tipo possono determinare scelte sciagurate
Come è stata quella della guerra in Iraq adottata in contrasto con le decisioni delle Nazioni Unite ora non vi è dubbio
Che l'Organizzazione delle Nazioni Unite così come
Si rivela uno strumento inadeguato ad un governo mondiale dalla d'altro canto come essa è stata pensata e si è sviluppata in un contesto mondiale assolutamente diverso dall'attuale c'era il famoso o un mondo diviso in due blocchi contrapposti
C'erano i cosiddetti paesi terzi non non allineati c'era tutto uno scenario mondiale ed un'organizzazione del mondo
Nella quale la funzione dell'ONU era più come dire quella di regolare il traffico ma non certamente quella di intervenire
Nella vicenda mondiale posto che tutto si reggeva sul famoso equilibrio del terrore
Il tema è si è posto prepotentemente quando questo equilibrio venuto meno e quando sulla scena è rimasta un'unica grande potenza cioè gli Stati Uniti e quando invece contestualmente nuovi paesi tutta una parte del mondo che fino ad ora era stata tenuta fuori e non era più non era non non era stata considerata protagonista nel dibattito politico mondiale interviene in questa vicenda entra prepotentemente sulla scena e si apre un grande problema come si definisce un nuovo equilibrio io credo che il tema della del della riforma dell'ONU è un tema che è legato a questo stato di corse ovviamente io credo che il tema di questa riforma sia un tema da affrontare
Credo però che nelle more di questa realizzazione riconoscere la funzione e il ruolo dell'organo delle organizzazioni aziende le Nazioni Unite e cioè di un organo sovranazionale che diventa il punto di equilibrio di un nuovo governo mondiale è un passaggio assolutamente necessario e quindi non sono d'accordo con quanti tendono come dire a
Arrendere come dire marginale la funzione dell'ONU per una scelta pregiudiziale
Se mai sono convinto che questa funzione va rafforzata da un intervento di riforma che inesorabilmente deve modificare l'attuale stato di funzionamento
Nel dire questo ovviamente io credo che il ruolo che l'Italia oggi sta giocando in tutta questa vicenda è un ruolo assolutamente marginali non un ruolo di chi non è protagonista di questa discussione
è un ruolo di chi va a questo quando magari un posto nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dell'organizzazione nazioni unite
In una logica però assolutamente ma subalterna agli Stati Uniti senza un profilo autonomo senza una di un un ruolo e una funzione che secondo me dovrebbe essere molto più ancorata ad un rapporto forte con gli altri Paesi europei
Ma qui entriamo in una discussione più ampia di politica estera che insomma sulla quale non credo sia il caso qui di trattenersi dice erto io ritengo
Che le linee
Di fondo seguite a dall'attuale Governo di centrodestra su tutta questa tematica ma in generale la collocazione internazionale del Paese è una collocazione a mio avviso assolutamente inadeguata tra l'altro la perdita di prestigio di credibilità ed il ruolo assolutamente secondario che il nostro Paese immeritatamente sta svolgendo in questa fase e non solo su tematiche come quelle della guerra in in in Iraq ma anche su grandi progetti umanitari
Ma anche sul grande tema del rapporto con i paesi in via di sviluppo su tutta questa materia e su tutta la questione per esempio mediorientale
Il rapporto tra Israele Palestina che oggi alla luce dell'elezione di Abu Mazen da un lato e del nuovo governo di unità nazionale in Israele
Si pone in termini completamente nuove rispetto al passato con una prospettiva positiva seppure condizionata da quest'ulteriore sciagurati attacchi terroristici di di settori del movimento o palestinese che innesca poi un ulteriore reazione del governo israeliano
Pur in presenza di queste difficoltà si aprono una serie di scenari nuovi di opportunità che richiederebbero un'altra politica estera un altro ruolo del nostro Paese
Che purtroppo oggi non c'è è uno dei temi di cui sto discutendo in questa campagna elettorale
è che credo sia uno dei temi fondamentali sui quali concentrare anche la discussione l'attenzione dei nostri dei nostri ascoltatori nella fattispecie dei nostri elettori corso del mio lavoro elettorali
Ora io credo che questo sia un po'il canovaccio di una riflessione da approfondire
Vi ringrazio per questa opportunità che mi avete dato e copre insisto per me motivo di grande soddisfazione poter discutere di queste questioni in occasione della presentazione di un
Di un di di questo numero di Quaderni radicali una grande ed importante rivista che peraltro
Di cui io ho l'onore di di di di di el cosa che l'altro la cui lettura è un esercizio al quale non mi sottraggo mai come il direttore San molto bene
Ed è anche un'occasione per sviluppare un rapporto positivo con il movimento radicale che io continuo a ritenere Possa debba svolgere una grande funzione
Al di là del tipo di discussione sua alleanze non alleanze che devo dire francamente non mi affascina più di tanto soprattutto in questo momento
A parlar di Renato De Manuele editorialista di Quaderni radicali ricordo agli ascoltatori di radio radicale che siamo oggi a Bari per la presentazione del numero ottantotto di Quaderni radicali
Rivista di cultura laica liberale radicale fondata nel mille novecentosettantasette che in questo numero affronta come Focus introduttivo una discussione sulla riforma delle Nazioni Unite
Oltre lavori vetro per una pace fondata sul realismo
Cedo adesso la parola alla fondatore è direttore di Quaderni radicali Giuseppe Ripa
Bene dunque io naturalmente
Un saluto adesso l'amico Nicola Latorre che prosegue la sua campagna elettorale chi con molta discrezione ha voluto anche ribadire come le politiche dell'alleanza e non sono necessarie né obbligatorio per definire il dibattito politico ma in questo caso che per quanto ci riguarda e proprio all'interno di né sintonie comuni che voglio ribadire la non occasionalità con cui patria di cani e qui oggi in occasione appunto di questa scadenza per le suppletive
Non voglio
Portarla a lungo su questo terreno ma voglio ribadire un concetto di fondo secondo la quale col
Un Nicola è possibile che alcuni dei delle valutazioni delle analisi comuni possono prendere strada naturalmente in sede istituzionale in un contesto come quello che stiamo vivendo questo sicuramente sì presente si delinea con particolare problematicità però e utile ricordare che sta in fondo quaderni e oggi a un margini diffusione più ampia attraverso la collaborazione con riformiste anche grazie alla attenzione con cui alcuni attori del mondo anche della sinistra con la quale non ci mancano motivi di dissenso anzi che nessuno abbastanza all'ordine del giorno questo è un fatto di cui va ha reso merito è segnalato
Relativamente alle questioni che il il fascicolo segnala io voglio ribadire alcuni concetti di fondo fatti anche recentemente in una conversazione con Massimo Bordin
Che che però in questo così ne voglio sottolineare con maggiore con maggiore precisione quali sono gli aspetti gli aspetti che io ritengo essere Richter ritengo essere essenziali innanzitutto è evidente che e il numero per chi lo sfoglia a una precisa impostazione la polizia impostazione che noi riteniamo comunque l'ONU essere uno strumento importante essenziale nel quadro degli equilibri mondiali ma il sottotitolo Non è capzioso e esprime descrive un elemento di cui bisogna tenere ben in conto e cioè che molto spesso l'ONU dislocato fuori da una realistica capacità di esercitare la propria effettiva funzione negli equilibri negli equilibri mondiali
Io voglio citare un solo esempio che dà la misura di questa valutazione critica che però non ci allontana dalla convinzione che è propria di tutti i radicali
E cioè quella che comunque e al di là di una valutazione molto severe critica c'è bisogno di spingere l'ONU verso un'azione riformatrice perché di un luogo di un momento
Di una
Diciamo organizzazione complessiva degli stati il mondo ha bisogno per poter delineare politiche di pace evidentemente però se non si accompagna questa determinazione ad una filosofia un'etica una impostazione culturale precisa
Il tutto rischia di trasformarsi in una sorta di simulacro di rappresentazione fasulla di una visione della pace che giunge attraverso una incapacità anche ad affrontare i termini del conflitto spesso
Non siamo del noto dei
Pacifisti secondo la vulgata presente nel mercato culturale che vediamo intorno a noi abbiamo sempre come radicali sottolineato la determinazioni a sentirci e più dei non violenti di tipo gandhiano e questa non è un'affermazione casuale
Non poche occasioni ho voluto richiamare l'esempio di una di un intervento di Gandhi
Che in un'occasione pubblica volle ricordare una conversazione con suo figlio
Conversione che terminato questo tipo di tenore suo figlio è tornato a casa si rivolge al padre chiedendo quale il comportamento che doveva venire un convinto propositori di una visione non violenta della lotta politica nel caso lo avesse trovato com'era già accaduto qualche mese prima ancora vittima di un'aggressione che stava per divenire mortale
E de Gandhi lasciando in qualche modo intuire quali sono gli i contenuti culturali di un'azione non violenta caro nazione di dismissione nazione di competizione molto intensa contro una soluzione violenta dei conflitti stessi
Appunto sostenne che che non vi era ombra di dubbio andava realizzato immediatamente un comportamento che avesse come finalità quello di difendere la vita del padre senza possibilità di restarne completamente
Lontani
A supplire ad accettare l'azione di aggressione
è una impostazione che da chiaro il contenuto di come la non violenza non sottende un'azione diciamo di remissione a secondo le culture che hanno attraversato il secolo scorso e che hanno avuto il suo apice per esempio un pacifismo quello di Vichy
Dove di fatto
La intelligenza di fondo dell'azione quel pacifismo corrispondeva volontariamente involontariamente a una sorta di accettazione di un'azione aggressiva e anche di una sovrapposizione
Violenta sui destini del mondo e sul suo percorso
In questo senso ancora voglio segnalare gli ascoltatori di radio radicale è un bellissimo testo di più purtroppo non riesco a ricostruire la memoria il titolo nella quale due testimoni di Vichy raccontano ci raccontano reciprocamente
In un nella Lager di Dachau
La terribile esperienza vissuta appunto negli anni del del nazismo loro entrambi
Testimoni di quel pacifismo con le loro famiglie
Della cui esistenza Roma e uno perso memoria perché erano tutti quanti stati annullati eppure erano assoluta buona fede è una testimonianza di grande intensità alla quale si fa intuire come una lotta pacifista non può mai dismettere da un azione attiva e il motivo per cui per esempio Karl Popper in occasione della tragedia di sé brevis lancia un appello al mondo a intervenire anche militarmente e urgentemente
Questi aspetti naturalmente devono essere ben intuiti e compresi perché e il carattere antimilitarista a cui molto spesso si è allontanato un punto di precisione non corrisponde ad una sorta di abbassamento della guardia rispetto alla gestione in quanto tale di qui il senso di una sottolineatura per una pace fondata sul realismo che dal nostro punto di vista non pur non tener conto di quelli che sono anche i processi delegittimazione a cui a cui lo stesso ONU si è esposto il numero comprende alcune analisi di fondo cerca il descrive quali sono gli attori principali dell'ONU ne distingue anche alle caratteristiche diciamo anche operative tecniche di governo della dell'assemblea del Palazzo di Vetro
Con un segretario generale la cui funzione e sicuramente particolare onnicomprensiva ma molto spessa anche connotata da un mix di impotenza e di velleitarismo
Una consiglio di sicurezza configurato dentro degli equilibri mondiali per lei nati nell'immediato dopoguerra dopo il secondo conflitto mondiale nel quale naturalmente
Erano configurati degli aspetti di del gioco di potenza di potere di risistemazione del mondo dopo la tragedia la seconda guerra mondiale che oggi non appaiono più realistici configurati
Un'assemblea generale di carattere universalista che sicuramente non può non essere tale considerando che l'auspicio ad allargare il numero di partecipanti all'assemblea stessa è assolutamente fondamentale ma larga parte dell'ONU e sicuramente con configurate connotato da un'assenza di una coscienza una coscienza democratica
Quello che però appare indubbio che l'ONU perde ogni forma di lì delegittimazione di legittimazione chiedo scusa nella misura in cui non percepisce quanto anacronistico sia nella sua traiettoria di pace configurare il fronte della della sua azione autorevole avendo per esempio nella miriade di commissioni che che caratterizzano la sua azione operativa
Una commissione come quella per i diritti umani dentro la quale il consiglio direttivo operativo è formata in larga misura da Paesi connotati caratterizzati da una visione autoritaria e da una gestione antidemocratica lolite
Questi a a suo modo la mente a specchi elementi che fanno capire come il processo formativo
Della di una traiettoria quella designata descritta dire con grande intensità anche come così come storicamente si veniva definire cioè di essere mantenimento delle l'assicurazione del mantenimento della pace
Il superamento dei limiti
Dei singoli aspetti nazionali sono assolutamente legati proprio a una ridotta evoluzione di quest'organizzazione perché è la stessa appare priva di un'anima di un'intensa configurazione intensa anima che può essere
Può essere di fatto caratterizzata da un da un impegno da un impegno in grado di potere essere efficace credibile autorevole oggi il realismo a questi caratteri finito il bipolarismo internazionale finito la spartizione del mondo e quindi di carattere con cui venivano sistemati
Gli interessi sottesi a questo bipolarismo che per anni abbiamo definito un bipolarismo violento un libro una una coazione
Diciamo autoritaria sul mondo stesso che pure aveva una sua efficacia diciamo di governo del mondo stesso
Abbiamo assistito direi quasi est in modo poco adeguata la comprensione delle situazioni
Ad una sostanziale deriva del dell'ordine del Serena delle Nazioni Unite
Una deriva lenta la quale erano compresi molti aspetti ideologici assenza completa di una traiettoria che faceva intuire quale poteva essere il modo con cui si riforma Avati si dava sostanza ad un ad un luogo ad un momento dentro al quale il conflitto potesse in qualche modo essere affrontato senza il prevalere distanze che potremmo chiamare anche corporative sul piano mondiale
Questo aspetto a mio avviso è stato segnato dalla diciamo anche dalla debolezza con cui l'Occidente nel suo insieme con cui l'Europa nel suo insieme ha affrontato il proprio ruolo la propria coscienza in quanto tale io adesso non starò a portarle per le lunghe però dico anche che non mi sento di smentire la funzione universalista del dell'uomo stesso ma non riesco ad immaginare una possibilità dell'ONU dell'uscita dalla sua crisi di impotenza e di inefficacia
Nella di di dirimere i conflitti
Ovvero di d'andare a riequilibrare
Le sorti del mondo attraverso un connotato di pace se non si mette a fuoco un aspetto che mi avviso non è più non è più rinviabile relativamente alle condizioni alle condizioni pratiche l'ONU e molto spesso
Il punto di riferimento di diciamo azioni penso a quelli che si sono sviluppati all'interno del Consiglio di sicurezza dove il carattere di veto ha sistematicamente
Messo dello stesso
Lo stesso organismo il più autorevole di governo nella impotenza tradito operativa nostro
Adesso a ripercorrere come questo veto si è sviluppato corresponsabilità da parte di tutti non soltanto per dirla dei francesi relativamente a un certo una certa dinamica una certa sofferenza o anche a un certo velleitarismo che per taluni che è stato definito di di di micro Potenza velleitaria
Quello del concetto di micro potenza è addirittura una graffiante dire anche freddo rosa anche cattiva forma di approccio alle questione ma è indubbio
Che è mancato un patto di solidarietà una condizione strutturale dentro la quale gli attori principali di questo momento di organizzazione avessero fissato i perimetri il parametro entro qui muore una certa azione quindi il concetto che abbiamo più a più riprese sottolineato di dar corpo ad un'organizzazione mondiale delle democrazie
Non corrisponde necessariamente ad un conflitto colono hostess ma corrisponde la capacità di dare forma nel mondo attraverso un allargamento dei processi di consapevolezza
Dei della globalizzazione dei diritti come momento diciamo di influenzamento di una certa azione dentro la quale fa convergere tutto il patrimonio secolarizzato di coscienza democratica di diritti civili di civiltà democratica che deve con direi determinazione in questo caso Candiana cioè di non in un cedimento
Pretendere che abbia diciamo valenza centrale nella traiettoria dell'agenda dell'ordine del giorno entro cui si muovono le situazioni scrisse senza questo questa sinergia appare evidente che ci troviamo di fronte ad una situazione che sgretola l'ONU
Che allontana le possibilità che porta un processo di radicalizzazione
Antri anti
Americana con conseguenze che descrivono assolutamente una situazione irreale
è assolutamente evidente che il mondo ha bisogno di un'organizzazione di tutti gli stati è assolutamente evidente che nessuno le adesioni tutti gli Stati può fare a meno del dell'unica superpotenza rimasta rimasta intatta
Se cito se questo è il contesto il percorso da conseguire è naturalmente legato alla capacità con cui tutti gli attori quelli principalmente connotati da una consapevolezza democratica e se eccedono abbia funzione
Di indirizzo sulla situazione stesso
è evidente che uno spazio uno spaccato problematico quello che si viene a configurare
E io voglio dire che il numero di quaderni non ha voluto dare per concluso il percorso solo uno ha voluto ribadire la convinzione che l'ONU resta un punto di centralità quale non si può con superficialità e assumere Nico fu tra i quali non si può con specialità assume un atteggiamento spregiativo liquidatorio non si può però neanche accettare
Diciamo questa questa rappresentazione un po'parossistica che molti fanno e io ho ascoltato tutti noi abbiamo ascoltato come molto spesso l'uomo diventa una specie di paravento dietro la quale poi si nascondono i tentativi di impotenza anche di cialtroneria sul piano provvedere responsabilità da assumere in questo senso il numero ha riportato il numero di quaderni si intende una serie di esempi di questa clamorosa impotenza dello quando parliamo di sé brezza quando parliamo del Ruanda quando parliamo dello scandalo o il for food non intendiamo svolge una funzione spregiativo rispetta non intendiamo dire che l'ONU eh affetto da una tisi dell'anima e che questa caratteristica è un pericolo reale ad una capacità di affrontare disco
Libri del mondo
E che non sarà attraverso un processo di criminalizzazione dell'America e dell'unica superpotenza che si otterrà un riequilibrio così debole situazione
Totti sono i caratteri diciamo anche piuttosto surrettizi e anche non non certo nobili che accompagnano le contraddizioni dell'Occidente i rapporti
Tra le varie culture e varie realtà che anche i caratteri
Diciamo tipici del conflitto del nostro tempo che qualche volta taluni amo noi scrivere sul terreno del conflitto delle fedi e delle religioni ma che in realtà hanno tutt'altro tipo di valenza credo che si possa affermare con assoluta limpidezza che non esiste un conflitto di civiltà ne esiste un conflitto di fedi esiste un conflitto di interessi materiali con i quali bisogna fare i conti e che
Non può essere abbattuto casomai facendo lievitare una cultura dell'anti globalizzazione economica di un altro atto di cecità totale e soltanto attraverso l'innalzamento
Della globalizzazione dei diritti
Dei diritti di partecipazione Dellas diciamo restituzione dei diritti ad attori parlo di cittadini di larga parte del mondo privati di questi diritti che si potrà realizzare una condizione entro cui in chiave democratiche conflitti possono essere risolti
Quaderni esce come abbiamo detto con il Riformista siamo grati all'editore del Riformista di consentirci un più ampio spazio di visibilità evidente che però uscendo con un numero di copie che non supera le sette otto mila ed essendo ventidue mila le dicono in Italia ed essendo un migliaio di queste copie distribuite tra abbonati e e e libri specializzate il numero è sempre largamente insufficiente
Però è sicuramente stato un'opportunità molto significativa quella di uscire in edicola fino ad una volta dopo ventisette anni
E la testimonianza di queste legata proprio dal numero vastissimo di giovani intellettuali di diciamo anche analisti politici che hanno espresso a loro volontà di collaborare a quelle non voglio adesso assumere una valutazione critica su un modello d'approccio delle organizzazioni radicali di questi ultimi dieci quindici anni ma è indubbio
Che al di là dei vizi intrinseci del di un processo di regime
Che ancora compagna vitali di cui abbiamo avuto proprio in questi giorni segna anche dalla sentenza dalla Corte costituzionale più adattativa ai bisogni del potere politico che in grado di offrire garanzie
Alla diciamo al diritto e alla legalità
E nonostante questo il problema è che molto spesso la vicenda radicale e accompagnato da una sindrome della torre d'avorio che rischia di essere poco fruttuosa nonostante tutto io qui lo voglio dire con molta serenità e pacatezza
Evidentemente come tutti gli altri radicale democratici patto con molta intensità la campagna di raccolta firme abbiamo puntato con molta determinazione affinché i referendum fossero messi nell'agenda politica ma è altrettanto indubbio che non è una scoperta casuale che la Corte costituzionale non è un soggetto dello Stato democratico a più riprese io vado ripetendo
Che Enrico De Nicola nominato primo presidente della Corte costituzionale ad interim in attesa appunto di uno processo di definizione
Ebbe a dire una cosa che aveva un valore direi enorme
Ce lo rivelò proprio un suo diciamo allievo che è stato poi Presidente della Repubblica Giovanni leone che in occasione del suo novantesimo compleanno raccontò un episodio che merita di essere ricordata anche agli ascoltatori di radio radicale
Disse appunto
Quello che Nicola ebbe a pronunciare diciamo intimità non in sede pubblica ma con molta convinzione la Corte costituzionale sarebbe stato il luogo dell'assassinio della Costituzione
Se il Paese era quel grumo complesso articolato di contraddizione molto spesso
Di dinamiche corporative evidente che è una Costituzione dai valori altissimi così numerosa da configurata
Nel momento in cui doveva cavarsela notai aveva un soggetto autorizzato ad interpretare l'adattamento questo soggetto sarebbe stato il soggetto dia diciamo l'atto il braccio armato del potere così come si fattuali Java per indirizzava nei modi che deve essere indirizzata
E dentro a questa capacità di analisi del processo di regime che il soggetto antagonista misura la propria azione che la misura con la capacità di non assumere atteggiamenti
In questo caso di micro Potenza o di velleitarismo che molto spesso finiscono per spiazzare la situazione e per ridare legittimazione a soggetti che non che non sono in grado di di averli quando nel settantaquattro
Fumo in grado di portare il PC nella condizione di non potersi più sottrarre alla allo a al confronto su un tema determinante corre al divorzio questo accadde perché
Il lavoro complesso messo in essere ci consentì ad un tempo di rivelare al paese a se stesso di avere maggiori strumenti di consapevolezza di quanto
La realtà informativa e il quadro ci veniva fornito ma avevamo anche coltivato
Delle politiche di alleanze che non ci portavano delle complicità ma con l'aria socialista ma con l'area liberale ma con le culture contigue ad una visione libertaria avevamo creato le condizioni per cui quando il il gioco si strinse quando il PC ricattava il PSI di De Martino quando il De Martino era braccato dal centrosinistra non voleva demolire la situazione si aggiunse l'istanza ultima per cui per i socialisti era un gioco proprio anche di vitalità di ragione
Diciamo sociale del proprio esistere
E quindi non potettero che fare fronte contro il tentativo di liquidare i referendum la legge cartoni e quindi avvenne che lo scontro si potette realizzare il confronto potete essere restituito alla cittadinanza
E in quel momento all'improvviso sul bocciò la rivelazione che il sessanta per cento del paese era nonostante la consapevolezza Castori che è cristiana su una posizione Dio allunga diversa e cioè il Paese ha ricattato dalla presenza clericale
Era un Paese che aveva coscienza cattolica e cristiana molto più vicino a quelli che sono i contenuti anche
Della dottrina cattolica e cristiana tant'è che proprio in questi giorni abbiamo ascoltato
A Strasburgo a Bruxelles il convegno religiosità e laicità che in quel convegno abbiamo avuto una piccola grande rivelazione i grandi teologi hanno per esempio affermato che non è scritto da nessuna parte dei sacri testi
Che l'indissolubilità del matrimonio passa attraverso il criterio diciamo anche ricattatorio di pressione che veniva fatto sul
Ma con l'avevamo già rivelato noi con alcuni piccoli atti la signora settantenne ottantenni veri militanti del movimento della leader lega italiana divorzio che erano tratti Moratti di Dio che avevano una consapevolezza della fede e della cristianità che non riuscivano a motivare le ragioni per cui dovevano rispetto ai pronipoti aprire una un atto di ingiustizia casomai uno sposato un sedicenne perché il costume familiare gli dettava questa logica
E questo tipo di situazione aveva determinato anche un evento particolare che a diciassette serio lasciata ventuno hanno trovato i compagni dose Peter arrivato a settant'anni ancora non poteva e e viveva
Timorato di Dio il culto dalla famiglia e non capiamo qual è il punto di frattura era un anacronismo di un sistema di potere clericale che voleva imporre una cosa che non aveva che non aveva senso e in questa chiave
Veniva sgamato un sistema di potere che si nutriva di tanti valori che non erano certo quelli della fede cristiana o della fede cattolica questo profarmaco sempre per far capire che bisogna anche a vere una diciamo definizione tattica i radicali se non ci fossero stati i referendum non si facevano non si raccoglievano le firme né per i referendum totale sul quale è stata commessa un'ignominia della corte costituzionale né i referendum parziali
Per cui e anche diciamo abbastanza stupefacente che taluni
Penso che alcuni partiti come il nuovo PSI come lo SDI e c'è perché Pantano d'aver raccolto le firme quando sappiamo
Che su cinque referendum dal raccolto qualche centinaio di firme tanto per dire i temi la questione ma il problema da stabilire è
Se dobbiamo
Svolge una funzione di chiarificazione nel processo politico o andare a testa bassa a creare delle condizioni che sono di fatto velleitari non è che bisogna prepara delle basi condivise bisogna essere in grado di costruire delle situazioni
Per cui direi se tutti sapevamo che la Corte costituzionale avrebbe adottato la sua sentenza questa rimozione politica avevamo il dovere di creare le tre condizioni politiche per poter tentare di dice di non arrivare a una condizione dopo quella che ci ritroviamo e che potrebbe addirittura avere ulteriori passaggi senza che la mostra volontà diciamo militante al nostro determinazione
Possa farci nulla di avere casomai ulteriori cadute di referendum con leggi parlamentari e caso mai se il caso lasciare soltanto quello dell'eterologa o come come come tempi come tema referendario
Per cui una certa sinistra si vanterà di aver tenuto fede a certe certi fatti mette invece la sua consapevolezza non è questa
E alla fine cd
Troviamo potremmo trovarci di fronte a una situazione che invece di essere stata chiarificatrice ha rafforzato che ha consolidato le situazioni parossistica
Io non penso che tutto possa essere liquidato nella sommarie rappresentazione coi dati io adesso
Dico soltanto che uno degli aspetti che caratterizzava ma da molti anni la vicenda radicale e una capacità di auto isolamento con conseguenze gravi non soltanto per la giusta dice il radicale la cui essenzialità
Non sto qui a documentare ed è testimoniata anche in questa occasione non abbiamo abbassato di una virgola il tasso di approccio critico l'attivamente a una certa sinistra e pure una certa sinistra che qui ha assunto un ruolo di centralità visto che è venuto tutto l'armamentario
Diciamo del del centrosinistra fare Lodi senza che abbiamo concesso un'oncia della nostra posizione politica e qui a fare dei dati di riconoscenza sanno perfettamente
Che hanno bisogno essenziale di quella linfa di quella
Capacità diciamo di analisi strategica che non sono in grado di esprimere e sarebbe delittuoso falla tramontare o respingere dentro un meccanismo che che di di fatto sì di si rivela assolutamente logoramento
Padre i radicali
Quattro Euro in edicola insieme a riformista quindi in tutto cinque euro qualche fatica in più per andava a cercare casomai e in più edicole perché non tutte le sono fornite ma sicuramente un'occasione di dibattito di riflessione che riguarda che riguarda la vicenda radicale che riguarda l'area liberale
Laica socialista liberale e che riguarda anche la dialettica con un mondo intellettuale ammorbato sì ma pieno anche di contraddizioni il nostro dovere anche quello di andarlo
A stimolare e fare in modo che queste contraddizioni siano fruttifere
Per scongiurare diciamo un meccanismo di lente avanzato del processo di regime che a mio avviso oggi è più che mai presente anche se molto più lontano dalla coscienza dei singoli e dei cittadini
Bene nella salutarvi e nel rinnovare l'invito agli ascoltatori di quale di radio radicale a recarsi nelle edicole per acquistare la rivista ricordo Quaderni radicali
Cinque euro in abbinata con il Riformista ricordo chi è intervenuto oggi a Bari e cioè Nicola Latorre candidato del centrosinistra per le suppletive
Di domenica ventiquattro gennaio del collegio senatoriale di Bari Bitonto il direttore di Quaderni Radicali Giuseppe ribatte chi vi parla Renato da Emanuele editorialista di Quaderni radicali grazie buona sera
Tempestivo prima
Caffaro produrla visti si viola il lembo