Il Cairo, 4 dicembre 2003 - Corrispondenza della stampa araba da parte di Emma Bonino.
Al-Ahram titola: Le fazioni palestinesi si concentreranno nel dialogo al Cairo sulle questioni della tregua, del diritto al ritorno e dell'unità nazionale.
Alcuni articoli sono dedicati alla visita in Egitto del presidente rumeno.
Al-Akhbar riporta un dato di ira in Israele per il fatto che gli americani sostengono il patto di Ginevra.La Bonino analizza quindi i fatti salienti di politica estera.
La divisione dell'Iraq in tre stati è probabile, perché questa sarebbe la sola soluzione per uscire dal pantano … iracheno, sempre mantenendo il controllo americano sulle risorse petrolifere.
Questa divisione però - asserisce l'editorialista - non porterà alla stabilità in Medio Oriente come credono i teorici dell'amministrazione Bush.
La rassegna poi passa all'esame dei risvolti del dialogo Israele-Palestina e dei rapporti tra Egitto e Stati Uniti.
Un altro dei temi toccati dalla corrispondenza è la polemica sulla proibizione del velo.
Al-Akhbar riporta una lettera aperta all'ambasciatore francese al Cairo in cui si sottolinea che la laicità significa in primo luogo la libertà dei culti e dei vari credi religiosi, si rileva che il divieto di portare il foulard costituisce un'aggressione diretta contro la pratica della religione islamica.
Si augura che la Francia continui ad essere un simbolo privilegiato della libertà, della giustizia, della fraternità e dell'uguaglianza e che non sia contaminata da una politica dei due pesi e due misure.
La leader radicale legge quindi alcuni commenti che riguardano la posizione iraniana sui regimi talebani, la riunione dell'Opec di domani ed i suoi problemi, prevalentemente di natura politica.
L'ultimo argomento è un'analisi sul dialogo palestinese in corso, rilevando come Hamas non ritiene che possa avvenire o comunque duri una tregua.
Corrono infine voci, tra i gruppi palestinesi, che la resistenza sappia dove siano Osama Bin Laden e Saddam Hussein, ma l'idea è quella di trovarli ed ucciderli a qualche settimana dalle elezioni presidenziali americane, utilizzandole come scoop elettorale.
Al-Ahram titola: Le fazioni palestinesi si concentreranno nel dialogo al Cairo sulle questioni della tregua, del diritto al ritorno e dell'unità nazionale.
Alcuni articoli sono dedicati alla visita in Egitto del presidente rumeno.
Al-Akhbar riporta un dato di ira in Israele per il fatto che gli americani sostengono il patto di Ginevra.La Bonino analizza quindi i fatti salienti di politica estera.
La divisione dell'Iraq in tre stati è probabile, perché questa sarebbe la sola soluzione per uscire dal pantano … iracheno, sempre mantenendo il controllo americano sulle risorse petrolifere.
Questa divisione però - asserisce l'editorialista - non porterà alla stabilità in Medio Oriente come credono i teorici dell'amministrazione Bush.
La rassegna poi passa all'esame dei risvolti del dialogo Israele-Palestina e dei rapporti tra Egitto e Stati Uniti.
Un altro dei temi toccati dalla corrispondenza è la polemica sulla proibizione del velo.
Al-Akhbar riporta una lettera aperta all'ambasciatore francese al Cairo in cui si sottolinea che la laicità significa in primo luogo la libertà dei culti e dei vari credi religiosi, si rileva che il divieto di portare il foulard costituisce un'aggressione diretta contro la pratica della religione islamica.
Si augura che la Francia continui ad essere un simbolo privilegiato della libertà, della giustizia, della fraternità e dell'uguaglianza e che non sia contaminata da una politica dei due pesi e due misure.
La leader radicale legge quindi alcuni commenti che riguardano la posizione iraniana sui regimi talebani, la riunione dell'Opec di domani ed i suoi problemi, prevalentemente di natura politica.
L'ultimo argomento è un'analisi sul dialogo palestinese in corso, rilevando come Hamas non ritiene che possa avvenire o comunque duri una tregua.
Corrono infine voci, tra i gruppi palestinesi, che la resistenza sappia dove siano Osama Bin Laden e Saddam Hussein, ma l'idea è quella di trovarli ed ucciderli a qualche settimana dalle elezioni presidenziali americane, utilizzandole come scoop elettorale.
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