Notiziario del 19 maggio 2004

<br><strong>Indice</strong><p>«<strong>Non ci sono le condizioni per fare campagna elettorale</strong>» avevano detto i radicali sabato scorso in una conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dati sulle presenze in tv degli esponenti politici dal 10 aprile ad oggi. Da allora in nessuna trasmissione di approfondimento giornalistico - da Porta a Porta a Ballarò - c'è stato spazio per i temi proposti dai radicali. Sulla denuncia dei radicali, sentiamo il ministro delle comunicazioni, Maurizio Gasparri.

<br><strong>Anche l'Usigrai</strong>, il sindacato dei giornalisti rai, con il suo segretario Roberto Natale, <strong>ha affermato che la denuncia dei radicali è fondata</strong>, e che segnala uno squilibrio nella informazione pubblica e privata. E ieri l'ex presidente dell'ordine dei giornalisti Mario Petrina ha detto di essere d'accordo con queste denunce dei radicali non da oggi ma da molti anni. Sentiamo lo stesso Petrina, al microfono di Sergio Scandura.

<br>Anche la Fnsi ha invitato i radicali a discutere di questi temi in una convention che si terra' alla fine della settimana a Gubbio. <p><strong>Intanto prosegue la raccolta di firme per il referendum che si propone di abrogare la legge sulla procreazione medicalmente assistita</strong>. Ricordiamo che i cittadini possono firmare presso tutte le segreterie comunali, oltre che nei tavoli previsti in alcune città. Chi volesse dare una mano nella raccolta di firme può chiamare il numero 06 689791 - le firme raccolte fino ad oggi - a un mese dall'inizio - sono circa 60 mila.

<br><strong>Si terrà domani, al termine delle comunicazioni del Presidente del Consiglio Berlusconi, il dibattito sulla missione in Iraq.</strong> Il centrosinistra, con l'eccezione dell'Udeur di Clemente Mastella, si prepara a presentare una mozione unica per chiedere il ritiro delle truppe italiane. Il capogruppo dello Sdi Ugo Intini, ha tuttavia chiesto che la lista unitaria si differenzi con un preambolo alla mozione stessa, dalla sinistra pacifista: è necessario evidenziare, secondo Intini, che la linea di politica estera del listone è diversa. Sentiamo cosa pensa della possibilità di inserire questo «preambolo» Pietro Folena, esponente della sinistra diesse.

<br>Enrico Buemi, deputato dello Sdi, ha spiegato al microfono di Alessio Falconio le perplessità sulla mozione che chiede il ritiro immediato dei soldati italiani dall'Iraq. Ascoltiamolo.

<br>In un'intervista al quotidiano inglese The Independent, l'inviato del segretario generale dell'onu in Iraq, Lakhdar Brahimi, ha precisato che, nella situazione attuale, le nazioni unite potranno svolgere un ruolo limitato: «vado ripetendo a tutti - ha detto Brahimi- di smetterla di parlare di ruolo vitale: ruolo è più che abbastanza. La coalizione deve definirlo e dare all'onu gli strumenti per farlo». Sentiamo cosa ne pensa il vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, Lucio Malan. lo ha intervistato Claudio Landi.

<br>La lotta internazionale al terrorismo e ad al-Qaida è la necessaria conseguenza di uno scontro di civiltà in atto? sentiamo cosa ne pensa il politologo Luigi Bonante, che insegna relazioni internazionali all'Università di Torino.

<br><strong>Arriva in aula alla Camera la riforma dell'ordinamento giudiziario</strong>, sulla quale ieri il ministro della giustizia Castelli ha lanciato un appello agli alleati di governo. «il tempo è quasi scaduto», ha detto il ministro. secondo Castelli infatti la maggioranza deve dire «cosa intende fare, possibilmente prima delle elezioni»- sul provvedimento il centrosinistra ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità sul punto che prevede che la titolarità dell'azione penale sia solo dei procuratori capi, e non più dell'ufficio, e quindi anche dei sostituti procuratori. Sentiamo cosa dice di questa pregiudiziale di costituzionalità il deputato di Forza Italia Carlo Taormina.

<br><strong>Il Presidente del Consiglio ha dichiarato che il taglio delle tasse promesso agli italiani sarà possibile dopo le elezioni.</strong> Sentiamo cosa ne pensa Giorgio Benvenuto, già segretario della Uil e attualmente deputato diesse.

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