23 FEB 2002

Confindustria: «Progettare il futuro delle relazioni industriali» (II giornata)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 21 min

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Il ministro Maroni, i leader sindacali e il presidente di Confindustria si ritrovano riuniti allo stesso tavolo in occasione di un convegno sulle relazioni industriali e chiedono al governo di astenersi da qualsiasi proposta per i due mesi concessi per trovare l'avviso comuneTorino, 22 febbraio 2002 – Si è svolta presso il Centro Congressi dell'Unione industriali la seconda giornata del convegno internazionale promosso da Confindustria dal titolo "Progettare il futuro delle relazioni industriali".

Sono intervenuti nel corso della tavola rotonda, Roberto Maroni, ministro del Lavoro, Salute e
Politiche Sociali ed i tre leader sindacali Sergio Cofferati, Luigi Angeletti e Savino Pezzotta.

Ha chiuso i lavori il presidente degli Industriali Antonio D'Amato.L’incontro ha permesso ai protagonisti del confronto sulla riforma del mercato del lavoro italiano di confrontarsi ancora una volta.

Ma governo e Confindustria da una parte sono rimasti fermi nella rivendicazione della validità del progetto di riforma, la Cisl e la Uil rinnovano la disponibilità a discutere, la Cgil è sempre determinata a proclamare lo sciopero generale il 5 aprile.

Spazio alla trattativaImprenditori e sindacati su un punto hanno concordato: il governo farebbe bene ad astenersi da qualsiasi proposta per i due mesi concessi alle parti sociali per trovare l'avviso comune.Disponibilità del governoIl governo, afferma Roberto Maroni “Ascolterà le ragioni di chi partecipa al dialogo sociale.

Valuterà le proposte e se ci sono argomenti interessanti di modifica della delega, si impegna autonomamente a intervenire”.

In particolare sull'art.18 “Se Pezzotta riuscirà a convincerci ne prenderemo atto - afferma Maroni - E' possibile tutto”.La Cgil non demorde“Se una persona viene licenziata senza una giusta causa si lede la sua dignità.

E la dignità non si paga con i soldi”.

Questo il commento del segretario generale della Cgil Sergio Cofferati alle proposte di monetizzazione degli indennizzi per i lavoratori licenziati.Con la discussione dell’Art.18 per Cofferati si configura l’ipotesi di una cancellazione di un diritto fondamentale delle persone con lo scambio di un risarcimento.A chi poi lo accusa di fare propaganda politica il leader della Cgil conferma che l’iniziativa del 5 aprile “non è uno sciopero politico”.

Essa ha invece per obiettivo “il governo, che faccia sparire la questione dell'art.18.

Se si contesta l'iniziativa del governo, cosa c'entra la politica?”.“Le riforme si devono fare con il consenso”Luigi Angeletti aggiunge che “il governo di un paese democratico, eletto legittimamente dalla maggioranza dei cittadini deve tenere conto dell'opinione di questa maggioranza”.

Sulla questione della riforma del mercato del lavoro la maggioranza “sembra diversa da quella del governo.

Chiunque si adeguerebbe comprendendo che le riforme si devono fare con il consenso”.“Alla trattativa andiamo con le nostre idee - afferma il segretario della Cisl, Savino Pezzotta - con i nostri sì e con i nostri no, cercando di convincere il ministro sulla questione dell'articolo 18”.“Non si discute ed è bene che i lavoratori lo sappiano – chiarisce Pezzotta – le questioni relative alla flessibilità e gli ammortizzatori sociali.

Andiamo a trattare per tutelare al meglio i lavoratori”.La crescita economica impossibile senza riforme“I passi avanti si fanno solo con le riforme”.

Antonio D'Amato interviene concludendo i lavori del convegno e si rivolge direttamente ai rappresentanti dei sindacati, presenti in sala.

Le riforme debbono essere realizzate, chiarisce il leader degli industriali, “con il più ampio e responsabile consenso”.Molto grave “il fatto che la Cgil abbia continuato a mettere la testa sotto la sabbia continuando a sbattere la porta in faccia alla storia e non sedendosi al tavolo”.Anche per D’Amato “il governo deve soprassedere per un paio di mesi da proposte” di vario genere e deve lasciare alle parti sociali il campo della trattativa.Discutere anche sull’art.18Quanto all'art.18% “se il sindacato ha idee migliori le porti al tavolo - continua D'Amato - Ma da anni in Italia le riforme non si fanno”.

Da parte sua “Confindustria qualche proposta l’ha fatta e ne sta facendo delle altre”.A Cofferati gli industriali rimproverano “una campagna contro Confindustria indicata come quella che vuole negare i diritti ai lavoratori.

Chi lancia queste campagne ideologiche non è all'altezza”.

Gli imprenditori italiani, conclude D’Amato “non hanno mai chiesto libertà di licenziamento, chiedendo invece libertà di assunzione”.

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  • Giuseppe Ghezzi, Unione Inustriali Torino

    Indice
    0:00 Durata: 6 min 29 sec
  • Marco Biagi, Università di Modena

    0:06 Durata: 20 min 49 sec
  • Renate Hornung Draus, Direttore affari sociali europei e internazionali, BDA

    0:27 Durata: 17 min 32 sec
  • Odile Quintin, direttore generale DG Occupazione e Affari Sociali, Commissione Europea

    0:44 Durata: 16 min 48 sec
  • George Jacobs, presidente Union of Industrial and Employers' Confederation of Europe, UNICE

    1:01 Durata: 13 min 13 sec
  • Emilio Gabaglio, Segretario Generale Confédération Européenne des Syndacats, CES - ETUC

    1:14 Durata: 17 min 59 sec
  • Marco Biagi, replica

    1:33 Durata: 2 min 19 sec
  • Bruno Vespa, giornalista, coordina

    Tavola rotonda
    1:38 Durata: 1 min 8 sec
  • Sergio Cofferati, segretario generale della Cgil

    1:39 Durata: 11 min 27 sec
  • Stefano Parisi, direttore generale Confindustria

    1:50 Durata: 5 min 4 sec
  • Savino Pezzotta, segretario generale Cisl

    1:55 Durata: 7 min 29 sec
  • Luigi Angeletti, segretario generale UIL

    2:03 Durata: 10 min 1 sec
  • Roberto Maroni, ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali

    2:13 Durata: 10 min 8 sec
  • Stefano Parisi, sullo sviluppo e i limiti del mercato del lavoro

    Dibattito
    2:23 Durata: 4 min 49 sec
  • Cofferati, sulla posizione della Cgil nella trattativa

    2:28 Durata: 6 min 28 sec
  • Pezzotta, sull'emersione del lavoro nero

    2:34 Durata: 7 min 38 sec
  • Maroni, sul ruolo del governo nella trattativa

    2:42 Durata: 9 min 20 sec
  • Angeletti, sull'avviso comune

    2:51 Durata: 5 min 39 sec
  • Parisi, sulla posizione degli industriali nella trattativa in corso

    2:57 Durata: 6 min 33 sec
  • Antonio D'Amato, presidente della Confindustria

    Conclusioni
    3:04 Durata: 20 min 56 sec