All'ordine del giorno: 1) Nomina dei referenti distrettuali informatici per il biennio 2000/2001
2) Resistenze in giudizio
3) Incarico extragiudiziario
4) Ricorso contro il rifiuto di accogliere la richiesta di dimissioni
5) Ricorso contro il decadimento per assenza ingiustificata
6) Rinnovi di applicazioni extradistrettuali
7) Ricorso al TAR Lazio e costituzione in giudizio
8) Sostituzione di un componente dimissionario di una Commissione di concorso
9) Nomina dei comitati di vigilanza sui concorsi
10) Ricorsi e richieste al Ministro di costituirsi in giudizio
11) Richieste di candidati del … concorso del 1998 di copia di atti
12) Incontri di studio
13) Ricorsi
14) Conferma di giudici di pace
15) Circolare sull'informatizzazione della giustizia
16) Incompatibilità ex art.
2 17) Osservazioni sull'organizzazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Belluno: modifica dei criteri di organizzazione 18) Nota del direttore generale dell'organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia con cui si trasmettono gli elenchi di candidati al concorso per Uditori giudiziari con diritto all'esonero dalla prova preliminare 19) Nota del direttore generale dell'organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia con cui si trasmette l'istanza del dr.
Pinto 20) Ricorsi per contestare la non ammissione alle prove orali di un concorso 21) Prosecuzione di tirocini 22) Copertura urgente posti 23) Resistenze in giudizio 24) Incarichi extragiudiziari 25) Funzionalità delle aule destinate alle celebrazioni dei processi di criminalità organizzata con specifico riferimento alla sicurezza per i Magistrati, all'adeguatezza tecnica, all'effettiva utilizzabilità rispetto alle concrete esigenze di giustizia 26) Assenze dal lavoro 27) Datazione diversa di un procedimento di cessazione 28) Riammissioni nell'ordine giudiziario Il CSM nelle agenzie di stampa CSM TRASFERISCE D'UFFICIO GIUDICE SPEZZINO MAESTRI (AGI) - Roma, 8 Mar.
- Trasferimento d'ufficio per incompatibilita' ambientale: e' il provvedimento preso oggi, all'unanimita', dall'assemblea plenaria del CSM nei confronti del giudice del Tribunale di La Spezia Angelo Maestri, salito agli onori della croncaca alcuni anni fa, quando la sezione disciplinare gli contesto' di essere stato affiliato alla Massoneria.
Per questa vicenda e per altre che gli hanno fatto guadagnare sanzioni disciplinari, il magistrato ha perduto - secondo il Consiglio - nella necessaria credibilita' nell'attuale sede di lavoro.
In particolare Maestri si e' guadagnato il trasferimento per una serie di comportamenti giudicati non ortodossi: oltre al legame avuto con la Massoneria dall'82 al '93 (secondo quanto affermo' la sezione disciplinare), l'essersi attivato per far ottenere contributi economici ad una societa' sportiva della quale a un certo punto e' diventato presidente, l'aver chiesto e ottenuto da una banca - della quale era stato direttore un imputato in un processo da lui trattato - un fido senza garanzie prima sino a 100 milioni e poi progressivamente quasi triplicato.
Facendo proprie le conclusioni della prima commissione referente al termine di una indagine (relatore della pratica il consigliere Santi Consolo), il plenum ha contestato a Maestri di essersi venuto a trovare "in una chiara situazione di incompatibilita' ambientale" determinata dalla eco che hanno avuto i suoi comportamenti e dalla perdita di prestigio nell'attuale sede di lavoro.
Ora dovra' essere deciso, sentite anche le sue preferenze, in quale nuova citta' e ufficio giudiziario trasferirlo.
ROGATORIE: ROSSI (CSM), NESSUN BAVAGLIO A RIFLESSIONI BORRELLI''TEMI RIENTRANO IN SUA COMPETENZA, HA INDICATO CARENZA GRAVE'' Roma, 8 mar.
- (Adnkronos) - ''Finche' vi sara' un Csm all'altezza delle funzioni che la Costituzione gli affida, ai magistrati non verra' imposto il silenzio sulle questioni di giustizia.
Intendo dire che non ci saranno bavagli o censure per riflessioni serie e meditate come quelle svolte dal procuratore generale di Milano Borrelli sulla mancata ratifica del trattato tra l'Italia e la Svizzera sulle rogatorie''.
Il consigliere del Csm Nello Rossi, togato di Magistratura democratica, scende in campo per difendere Borrelli, criticato per le sue affermazioni dal presidente dei senatori di Fi Enrico La Loggia.
Borrelli, osserva Rossi, ''ha parlato di temi che rientrano nell'ambito della sua competenza e della sua responsabilita' e ha indicato una carenza grave che incide negativamente su decine di procedimenti in corso per fatti di riciclaggio, di criminalita' organizzata e di corruzione''.
D'altra parte, ricorda il consigliere di palazzo dei Marescialli, ''solo una settimana fa'' la Commissione del Csm che si occupa di criminalita' organizzata ha ascoltato numerosi capi di uffici giudiziari del nord e ''quasi tutti hanno confermato che importanti indagini sui flussi di ricchezza illecita si fermano sulla soglia di alcuni paesi o 'territori' stranieri nei quali e' difficile, se non impossibile, svolgere rogatorie in tempi adeguati a quelli del nostro processo penale''.
CSM: 'PALETTI' PIU' RIGIDI PER NOMINE AI VERTICI CASSAZIONE INTRODOTTI 'CRITERI OGGETTIVI' PER SCEGLIERE ROSA PAPABILI Roma, 8 mar.
(Adnkronos) - Il Csm fissa 'paletti' piu' rigidi per le nomine ai vertici della Cassazione.
D'ora in poi infatti, grazie ad una modifica introdotta alla circolare, la 'rosa' dei papabili verra' definita sulla base di ''criteri oggettivi'': per assegnare le poltrone di primo presidente, procuratore generale e presidente aggiunto della Suprema Corte potranno essere presi in considerazione soltanto i magistrati che ''negli ultimi 15 anni siano stati titolari di uffici direttivi superiori per almeno due anni, ed abbiano esercitato funzioni di legittimita' per almeno quattro anni''.
Sulla base di questi criteri verranno scelte quindi le toghe da 'interpellare' per verificare la loro disponibilita' a candidarsi.
Ma la nuova regola ha diviso il plenum, che alla fine ha accolto la modifica con 17 voti a favore, 10 contrari e numerose astensioni.
La nuova norma trovera' una prima applicazione gia' nei prossimi mesi, quando i consiglieri di palazzo dei Marescialli saranno alle prese con la scelta del successore del primo presidente della Cassazione Andrea Vela, che ad agosto andra' in pensione.
Inoltre, aggiunge Rossi, ''non vedo coerenza nella condotta di chi solo ieri ringraziava, a mio avviso del tutto legittimamente, il prefetto di Milano che esponeva pubblicamente le disfunzioni che limitano l'efficace svolgimento dei compiti del suo ufficio ed oggi vuole imporre di tacere al procuratore generale di Milano che fa la stessa cosa''.
2 17) Osservazioni sull'organizzazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Belluno: modifica dei criteri di organizzazione 18) Nota del direttore generale dell'organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia con cui si trasmettono gli elenchi di candidati al concorso per Uditori giudiziari con diritto all'esonero dalla prova preliminare 19) Nota del direttore generale dell'organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia con cui si trasmette l'istanza del dr.
Pinto 20) Ricorsi per contestare la non ammissione alle prove orali di un concorso 21) Prosecuzione di tirocini 22) Copertura urgente posti 23) Resistenze in giudizio 24) Incarichi extragiudiziari 25) Funzionalità delle aule destinate alle celebrazioni dei processi di criminalità organizzata con specifico riferimento alla sicurezza per i Magistrati, all'adeguatezza tecnica, all'effettiva utilizzabilità rispetto alle concrete esigenze di giustizia 26) Assenze dal lavoro 27) Datazione diversa di un procedimento di cessazione 28) Riammissioni nell'ordine giudiziario Il CSM nelle agenzie di stampa CSM TRASFERISCE D'UFFICIO GIUDICE SPEZZINO MAESTRI (AGI) - Roma, 8 Mar.
- Trasferimento d'ufficio per incompatibilita' ambientale: e' il provvedimento preso oggi, all'unanimita', dall'assemblea plenaria del CSM nei confronti del giudice del Tribunale di La Spezia Angelo Maestri, salito agli onori della croncaca alcuni anni fa, quando la sezione disciplinare gli contesto' di essere stato affiliato alla Massoneria.
Per questa vicenda e per altre che gli hanno fatto guadagnare sanzioni disciplinari, il magistrato ha perduto - secondo il Consiglio - nella necessaria credibilita' nell'attuale sede di lavoro.
In particolare Maestri si e' guadagnato il trasferimento per una serie di comportamenti giudicati non ortodossi: oltre al legame avuto con la Massoneria dall'82 al '93 (secondo quanto affermo' la sezione disciplinare), l'essersi attivato per far ottenere contributi economici ad una societa' sportiva della quale a un certo punto e' diventato presidente, l'aver chiesto e ottenuto da una banca - della quale era stato direttore un imputato in un processo da lui trattato - un fido senza garanzie prima sino a 100 milioni e poi progressivamente quasi triplicato.
Facendo proprie le conclusioni della prima commissione referente al termine di una indagine (relatore della pratica il consigliere Santi Consolo), il plenum ha contestato a Maestri di essersi venuto a trovare "in una chiara situazione di incompatibilita' ambientale" determinata dalla eco che hanno avuto i suoi comportamenti e dalla perdita di prestigio nell'attuale sede di lavoro.
Ora dovra' essere deciso, sentite anche le sue preferenze, in quale nuova citta' e ufficio giudiziario trasferirlo.
ROGATORIE: ROSSI (CSM), NESSUN BAVAGLIO A RIFLESSIONI BORRELLI''TEMI RIENTRANO IN SUA COMPETENZA, HA INDICATO CARENZA GRAVE'' Roma, 8 mar.
- (Adnkronos) - ''Finche' vi sara' un Csm all'altezza delle funzioni che la Costituzione gli affida, ai magistrati non verra' imposto il silenzio sulle questioni di giustizia.
Intendo dire che non ci saranno bavagli o censure per riflessioni serie e meditate come quelle svolte dal procuratore generale di Milano Borrelli sulla mancata ratifica del trattato tra l'Italia e la Svizzera sulle rogatorie''.
Il consigliere del Csm Nello Rossi, togato di Magistratura democratica, scende in campo per difendere Borrelli, criticato per le sue affermazioni dal presidente dei senatori di Fi Enrico La Loggia.
Borrelli, osserva Rossi, ''ha parlato di temi che rientrano nell'ambito della sua competenza e della sua responsabilita' e ha indicato una carenza grave che incide negativamente su decine di procedimenti in corso per fatti di riciclaggio, di criminalita' organizzata e di corruzione''.
D'altra parte, ricorda il consigliere di palazzo dei Marescialli, ''solo una settimana fa'' la Commissione del Csm che si occupa di criminalita' organizzata ha ascoltato numerosi capi di uffici giudiziari del nord e ''quasi tutti hanno confermato che importanti indagini sui flussi di ricchezza illecita si fermano sulla soglia di alcuni paesi o 'territori' stranieri nei quali e' difficile, se non impossibile, svolgere rogatorie in tempi adeguati a quelli del nostro processo penale''.
CSM: 'PALETTI' PIU' RIGIDI PER NOMINE AI VERTICI CASSAZIONE INTRODOTTI 'CRITERI OGGETTIVI' PER SCEGLIERE ROSA PAPABILI Roma, 8 mar.
(Adnkronos) - Il Csm fissa 'paletti' piu' rigidi per le nomine ai vertici della Cassazione.
D'ora in poi infatti, grazie ad una modifica introdotta alla circolare, la 'rosa' dei papabili verra' definita sulla base di ''criteri oggettivi'': per assegnare le poltrone di primo presidente, procuratore generale e presidente aggiunto della Suprema Corte potranno essere presi in considerazione soltanto i magistrati che ''negli ultimi 15 anni siano stati titolari di uffici direttivi superiori per almeno due anni, ed abbiano esercitato funzioni di legittimita' per almeno quattro anni''.
Sulla base di questi criteri verranno scelte quindi le toghe da 'interpellare' per verificare la loro disponibilita' a candidarsi.
Ma la nuova regola ha diviso il plenum, che alla fine ha accolto la modifica con 17 voti a favore, 10 contrari e numerose astensioni.
La nuova norma trovera' una prima applicazione gia' nei prossimi mesi, quando i consiglieri di palazzo dei Marescialli saranno alle prese con la scelta del successore del primo presidente della Cassazione Andrea Vela, che ad agosto andra' in pensione.
Inoltre, aggiunge Rossi, ''non vedo coerenza nella condotta di chi solo ieri ringraziava, a mio avviso del tutto legittimamente, il prefetto di Milano che esponeva pubblicamente le disfunzioni che limitano l'efficace svolgimento dei compiti del suo ufficio ed oggi vuole imporre di tacere al procuratore generale di Milano che fa la stessa cosa''.
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