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ECONOMISTA
Buongiorno allora portatrice di ascoltatori
Negli ultimi giorni di aprile è stata annunciata una fusione tra la società italiana Autostrade per il ventitré per cento e la società spagnola Abertis per il trenta per cento
Il codice di maggioranza della società Autostrade
Che da concessionaria dell'Anas gestisce il cinquanta per cento della rete autostradale italiana il settanta per cento del traffico
E la Società Schema ventotto controllata al sessanta per cento dalla famiglia Benetton e in misura minore da altri proprietari tra cui Generali Mediobanca UniCredit
La Società Schema ventotto entra nel business autostradale attraverso la privatizzazione realizzata dall'IRI acquistando nel mille novecentonovantanove all'epoca del governo D'Alema
Titoli allora quotate poco più di sette euro oggi di un valore eccedente i ventiquattro euro
A quel momento la Società Schema ventotto compera il trenta per cento di Autostrade con circa due miliardi e mezzo di euro
Oggi grazie a una serie di operazioni societarie essa controlla metà di Autostrade che vale sei miliardi nove e beneficia di una grande plusvalenza
Senza contare la cessione di due pacchetti il dividendo straordinario deliberato in occasione dell'accordo con Abertis e in molti dividendi percepiti in questi anni
Una tale brillante per forma non del TAR fatto solo elogi
Nell'esposto presentato un paio di giorni fa alla magistratura romana dall'Adusbef l'associazione dei consumatori presieduta da Elio Lannutti
Saremo in particolare dall'inizio di aprile di quest'anno che la quotazione di borsa del titolo Autostrade evidenzia e leggo
Una fase di forti turbolenze al rialzo e ben prima dell'annuncio del ventuno aprile scorso della fusione con Abertis
Dal tre aprile il titolo da quota venti virgola settantacinque euro ha iniziato una corsa praticamente inarrestabile scrive l'Adusbef fino al dato di sfondamento di quota ventiquattro euro facendo registrare un guadagno del quattordici e cinquanta per cento con volumi di scambio più che raddoppiati
Pertanto su sollecitazione dell'Adusbef un paio di giorni fa la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla fusione tra le due società
E contemporaneamente la Consob ha deciso di affrettare i tempi dell'indagine preliminare iniziata lo scorso ventiquattro aprile
Per verificare se si debba formalizzare una induttori a a però spiegare le cause di eccezionali volumi di scambi dei titoli Autostrade ed i loro anomale oscillazione dei prezzi prima della fusione
Del resto
Indipendentemente dagli interventi inquirenti della magistratura e della Consob la fusione Autostrade Abertis detta in Italia molte perplessità
Tanto dentro all'azienda italiana
Dove all'amministratore delegato Vito Gamberale critico è stato revocato l'incarico per giusta causa mentre il presidente Gore Pietro è stato il massimo artefice dell'operazione insieme l'amministratore delegato di Abertis alle mani
Quanto esternamente l'azienda nel mondo politico fra gli esperti vari esponenti della Margherita per primo Rutelli e più recentemente Enrico Letta criticano la fusione quest'ultimo affermando che essa non crea un campione europeo ma un campione spagnolo
Evidentemente con riferimento al maggior peso della Berti se nell'operazione e al patto parasociale siglato secondo cui linee o soci avrebbe un diritto di prelazione tu quarantanove virgola uno per cento delle azioni della futura società dopo la fusione
Il DS Bersani più cautamente propone che riflessioni approfondite superiore otto trota tali i relativi investimenti vadano fatte dopo il pediatra il governo a prescindere dalla fusione
In proposito da Lima in un'intervista al Financial Times da un lato sostiene che bisogna preoccuparsi di garantire che gli impegni previsti gli investimenti da Autostrade siano mantenuti
E dall'altro afferma che eleggo bisogna introdurre concorrenza in molti settori dell'economia
Che questo della concorrenza perché un discorso rilevante per le autostrade e però lecito dubitare lo spiega bene fra i tanti esperti l'economista Ferdinando Targetti che sull'Unità del ventinove aprile colpiti da prime e leggo
Va innanzitutto ricordato che quello delle autostrade operatore di monopolio naturale cosa significa prendiamo ad esempio l'autostrada Milano-Bologna
Entro un certo livello di traffico non c'è convenienza economica a costruire una seconda autostrada su questo tratto perché il costo di costruzione per veicolo servito nel caso di due autostrade
Il superiore a quello di un autostrada una sola e quindi il costo non sarebbe coperto dalla tariffa di conseguenza colui che voglia andare da Milano a Bologna o viceversa può prendere solo l'autostrada che c'è la quale si trova quindi in condizione di monopolio detto appunto naturale
La nostra parola chiavi odierna diventa quindi monopolio naturale anche al fine di meglio capire queste ultime riflessioni
Com'è noto il monopolio è una forma di mercato dove l'intera offerta e concentrata nelle mani di un solo venditore
Ciò consente al produttore di esercitare un'influenza sul prezzo in particolare ponendo lo ad un livello ben superiore a quello competitivo
Infatti mentre l'impresa in concorrenza perfetta trova il suo massimo profitto dove il prezzo eguaglia il costo marginale
E quest'ultimo in equilibrio di lungo periodo e al minimo compatibile con le tecnologie esistenti pur consentendo un profitto normale positivo
L'impresa monopolista Martini terzo profitto solo sempre eccede il costo marginale
E le eccedenze del petto sul costo marginale e tanto più elevata quanto più in elastica o rigida e la domanda di quel bene
Ed inoltre che si dovrà profitto e tanto maggiore quanto più alta è la differenza fra costo marginale e medio in presenza di rendimenti decrescenti fiscale
Finché tuttavia i rendimenti di scala sono decrescenti cioè finché costi medi non sono crescenti all'aumentare del livello di produzione
Il che implica che essi sono inferiori ai marginali anche crescenti
è sempre possibile ad una ipotetica autorità pubblica regolamentare il monopolista privato imponendogli di abbassare il prezzo fino a renderlo uguale al costo marginale
Ed è possibile farlo perché e tende costi marginali e maggiori dei medi in condizioni di rendimenti di scala decrescente al monopolista privato regolamentato rimane sempre il conseguimento di un profitto anche se non Massimo
Parimenti dei costi marginali fossero costanti ed eguali ai miti il Regolamento attore non comporterebbe perdite per il monopolista privato
La situazione è completamente diversa nel caso invece in cui sussistono rendimenti di scala crescenti perché in tale condizione il costo medio diminuisce via via che si produce una maggiore quantità di un bene o di un servizio in questo caso il costo medio di due unità di prodotto offerto da una sola impresa e minore del costo medio in corso da due aziende ciascuna producente una sola unità
E l'esempio dell'autostrada Bologna Mila no sopra citato data getti
In tali circostanze e naturale che il mercato venga soddisfatto da una piccola impresa e questo è appunto chiamato il caso del monopolio naturale
Il monopolio naturale vigente dunque quando sussistono rendimenti crescenti di scala costi medi sempre decrescenti e perciò costi marginali minori dei medi
Rende semplicemente Pietro stiva ogni forma di concorrenza nel mercato e implica l'impossibilità di regolamentare i prezzi secondo il criterio concorrenziale dell'eguaglianza col costo marginale
Infatti dell'autorità regolatrice volesse costringere un'impresa privata in monopolio naturale ad abbassare il suo petto fino a renderlo uguale al costo marginale
Vedrebbe quell'azienda uscire dal mercato poiché essendo il costo medio maggiore del marginale quando entrambi sono sempre decrescenti il petto sarebbe inferiore al costo medio e sussisterebbero necessariamente perdette per il monopolista costretto a replicare soluzioni concorrenziali
Ciò spiega perché la regolamentazione delle tariffe autostradali tiri alibi in altro modo in particolare attraverso il metodo chiamato del PRA Alcatraz talora ma non in Italia praticando anche una differenziazione fra le ore di punta e le altre al fine di ridurre la congestione e l'inquinamento
Ma questo sarà tema di un'altra puntata della nostra rubrica buona settimana tutti da Fiorella Kostoris Padoa Schioppa
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