L'attualità in archivio: la Rai, il suo ruolo, le proposte per una sua ristrutturazione, i radicali

Con i documenti d'archivio che ascolterete tra qualche stante questa volta parleremo di Rai dal suo ruotare di quanto da tempo si discute
Sulla necessità di una sua ristrutturazione e di una sua eventuale privatizzazione riesco trenta innanzitutto l'intervento del segretario dei radicali italiani Daniele Capezzone
Pronunciato in apertura di un convegno RAI privatizzare privatizzare privatizzare organizzato dai radicali nel novembre due mila e due durante uno dei tanti periodi e di crisi dell'ente radiotelevisivo di Stato al termine aria ascolterete invece alcuni degli interventi che caratterizzarono un altro convegno dal gennaio due mila e tre
Vieri per Titti dalla Rai se non ora quando organizzato dalla rivista Reset e che vide la partecipazione tra gli altri degli attuali ministri Gentiloni ed amato
L'impressione nostre all'impressione dei radicali e che le vicende delle contese anche spesso non brillantissimo di questi giorni di queste settimane la crisi di questo CDA non siano solo il frutto di una vicenda contingente
Ma siano il risultato la conseguenza necessaria per tanti versi inevitabile di un assetto del sistema radiotelevisivo che in tutti questi anni apparirà dozzinale dirla così però le cose dozzinali a volte sono anche vera non sempre ma sono anche conseguenza del fatto che i due soci del duopolio politico nonché i due soci del duopolio televisivo
La loro scelta è stata quella di non mettere mano in modo serio arrivasse tu del sistema radiotelevisivo c'è un nodo che va sciolto per la verità gli elettori avevano deciso di scioglierlo e forse perfino di tagliarlo diretto ormai sette anni fa con un pronunciamento referendario del quale oggi
Tutti mostrano di avere dimenticato i contenuti
Si tratta del nodo sciolto o reciso se preferite della privatizzazione della RAI fintanto che metta del sistema radiotelevisivo resta sotto il controllo del settore pubblico è fatale che le cose vadano così con una Rai molto semplicemente al servizio dei partiti non al servizio dei cittadini e comunque esposta a questo genere di di vicende
La nostra impressione la nostra convinzione e che non solo si debba privatizzare ma forse si debba andare perfino oltre la privatizzazione colpendo non solo questa RAI ma ogni possibile RAI
Del futuro
Attaccando in radice il principio cardine della sistema radiotelevisivo di questi decenni e cioè il principio della cosiddetta concessionaria unica del servizio pubblico radiotelevisivo cioè in sostanza il concetto in virtù del quale i compiti di servizio pubblico possono e debbono essere affidati ad un solo soggetto e ad un solo soggetto che ha da essere pubblico la nostra tesi è opposta
Noi riteniamo che il servizio pubblico non sia un soggetto ma che il servizio pubblico sia un oggetto un compito una missione questo compito questa missione questo oggetto devono essere affidati per un tempo dato per un tempo definito al soggetto non importa se pubblico-privato meglio privato per tanti versi che abbia dimostrato attraverso una gara di potere svolgere quel servizio in un dato tempo con il migliore rapporto qualità prezzo secondo il modello sperimentato noi crediamo con successo
Da Radio Radicale per ciò che riguarda la trasmissione delle sedute parlamentari
C'è un servizio pubblico da assegnare ovvie una serie di servizi pubblici da assegnare vi sia una gara o vi sia una serie di aree aperti ad una serie di soggetti ciascuno dei quali faccia la sua proposta
Il contenuto del servizio e di prezzo del servizio per un dato tempo un biennio un triennio un quadriennio e poi si proceda alla stipula di una convenzione con soggetto che avrà che avrà offerto le condizioni migliori
Fino alla successiva gara e quindi al successivo confronto alla fine del biennio del triennio del quadriennio
Qui finiscono le impressioni e comincia infatti al di là di questa nostra convinzione di questa nostra impressione i fatti dicono che in questi anni tutto hanno scelto di fare i protagonisti del duopolio politico e televisivo tranne che incamminarsi su questa strada
L'unico che ha passato i cinque anni della legislatura precedente e il primo biennio di quella attuale gridando al conflitto d'interessi di Berlusconi avrebbe potuto utilmente sciogliere anche quel nodo o aiutare lo scioglimento di quel nodo
Proprio attraverso la privatizzazione della RAI in fondo
Se cadeva il Moloch delle tre reti pubbliche cadeva anche l'alibi per la parte privata più consistente per dire no noi per competere abbiamo a nostra volta bisogna di tre reti la verità che c'è stata
Una strategia come dire stabilizzante
Scelta dai due soci del duopolio politico e mediatico nulla si deve toccare sul versante RAI in modo che nulla possa essere toccato sul versante Mediaset e in fondo
Quella che sembrava una solitaria denuncia di Marco Pannella alla vigilia delle elezioni del novantasei quando Massimo D'Alema
Vincitore annunciato delle elezioni andò presso la sede di Fininvest dicendo questo è un patrimonio del Paese e subito dopo vi fu l'ingresso in Borsa trionfale
Di Fininvest che divenne meglio sette e pochi mesi dopo il diciamo così la contropartita dell'elezione
Generale e unanime di D'Alema alla presidenza della Bicamerale quella lo ripeto che sembrava una denuncia solitaria di Marco Pannella e divenuta
Una confessione politica di Luciano Violante pochi mesi fa in questa legislatura quando disse ma come eravamo tutti d'accordo nel novantasei ma già nel novantaquattro
Questo è il problema l'Ulivo non ha fatto questo nella scorsa legislatura quando ha avanzato una ipotesi di privatizzazione l'ha fatto non solo corre troppo Ensi ero ma con diciamo il Progetto nero su bianco di mettere sul mercato non più del quarantanove per cento della concessionaria pubblica quindi evidentemente i privatisti come donatori di sangue di una cosa che doveva necessariamente rimanere sotto il controllo pubblico
Dall'altra parte cosa si è fatto beh intanto va ricordato il comportamento di Silvio Berlusconi in campagna elettorale
Che interpellato in campagna elettorale su questo tema dis sì siamo in campagna elettorale dunque io non parlo di questo argomento
Dopodiché
Vi è stata la presentazione del disegno di legge Gasparri su questo tema sarà interessante proprio avere dalla viva voce del ministro la sua lettura della sua proposta su questo versante la soluzione che il centrodestra sceglie attraverso questo disegno di legge sostanzialmente analogo rispetto a quello che avviene nella legislatura precedente i privati come parte minoritaria di una privatizzazione dunque in cui l'ingresso dei privati lo ripeto è visto come una donazione di sangue a un moloc che e e resta pubblico per la verità c'è un altro aspetto che va sottolineato è su cui solleciteremo il ministro misura Gasparri che è stato assai criticato per avere scelto nel suo disegno di legge il farà saltare o di proporre che salti il vincolo che oggi impedisce al proprietario di reti televisive di acquistare giornali e viceversa e si è detto contro Gasparri ma come tu fai un favore a Silvio Berlusconi
Mostre impressione è che la cosa sia molto più complessa
Non si fa un favore a Silvio Berlusconi si fa un favore a Silvio Berlusconi e ai titolari agli Polo oligopolistico attuali ma tutti gli oligopolisti attuali
Della radio televisione e della editoria scritta a maggior ragione con la tesi secondo cui viene il cosiddetto un mucchio il monte delle risorse pubblicitarie e si stabilisce che ciascuno non posso avere più del venti per cento delle risorse pubblicitarie cosa vuol dire che ha cinque signori ciascuno dei quali titolare
Del venti per cento di quelle risorse sarà consentito i detenuti il mucchio complessivo proviamo a fare dei nomi a caso in ordine rigorosamente alfabetico venti per cento Danielli venti per cento a Berlusconi venti per cento a De Benedetti il venti per cento a Caltagirone venti per cento a Romiti
E il caso è chiuso
Esattamente nel momento in cui è su questo che a sparigliare Regione tutto il discorso dovrebbe mutare nel riassetto del sistema in considerazione dell'apertura al digitale terrestre del fatto che il sistema radiotelevisivo non sarà più caratterizzato da dieci o quindici da decine di canali ma da centinaia o addirittura da migliaia di canali
Beh esattamente in quella prospettiva sarebbe quanto mai opportuno aprire il mercato a una valanga di nuovi editori italiani e stranieri aprire porte e finestre
L'impressione è qualcosa di più dell'impressione è che invece tutto finisca per essere concentrato nelle mani già salde e forti di chi già oggi controlla l'audiovisivo l'editoria scritta e allora privatizzare privatizzare privatizzare io l'ho già fatto troppo lunga voglio chiudere dall'una piccola informazione che peraltro tutto tranne che uno scoop è cosa nota chi segue anche marginalmente la politica spagnola
Vedo che un po'tutti amano citare a suonare e i suoi molti meriti io vorrei ricordare che solo nei primi due anni del suo primo governo
A suonare la a privatizzato le ventinove maggiori aziende pubbliche spagnola
Dalla telefonica alla banca Argentaria dalla petrolifera Repsol alla elettrica inversa passando per la compagnia aerea Iberia
Ripeto un governo di centrodestra ma di destra che ha saputo essere destra liberale ha proceduto in pochi mesi alle privatizzazioni delle ventinove maggiori aziende del Paese io non posso non dire con un qualche sconcerto che se poco ci si aspettava
Magari dal centrosinistra su questo fronte beh abbiamo però un centrodestra che in questo Paese non solo ha fatto mezza privatizzazione ma sia addirittura opposto alla prima edizione della Centrale del latte di Roma è successo anche questo
Io mi fermo qui era il ventisei novembre due mila e due così il segretario dei radicali italiani Daniele Capezzone interveniva in apertura del contegno RAI privatizzare privatizzare privatizzare organizzato nel radicali italiani
La prossima registrazione invece dal ventidue gennaio due mila tre quando la rivista alle sette organizza un convegno via i partiti dalla Rai se non ora quando al quale parteciparono vari esponenti di partito e del settore la prima voce che ascolterete quella del professor Gaetano Quagliariello professore straordinario di Storia dei monumenti e dei partiti politici presso la Facoltà di Scienze Politiche
Lo visse
è consigliere in quel momento ad aver presidente del senato terra a seguire sui ascolterete interventi di Claudio Petruccioli dal momento presidente dalla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Di Paolo Gentiloni
Parlamentare della Margherita membro nella Commissione parlamentare
Vigilanza sulla RAI
Di Giugliano Amato esponente dell'Ulivo del direttore di radio radicale Massimo Bordin
E del senatore dei DS Franco Debenedetti
Le soluzioni che si cercano devono essere quelle più idonea a far circolare in un regime di concorrenza più mite possibili ritenendo evidentemente che questo non forme di regolamentazione eccessiva sia la garanzia maggiore e principale della libertà
Se questo discorso non lo facciamo da un punto di vista ideologico ma lo facciamo da un punto di vista storico io ritengo che il duopolio
L'attuale formati della
Della situazione dell'informazione televisiva nel nostro Paese è stato agli esordi o una conquista di libertà è stata una soluzione che ha favorito la circolazione delle perché da una parte ha rotto il monopolio della RAI dall'altra questa soluzione si è detto va
Sì è vero cosa che si dimentica troppo facilmente si è venuta a stabilizzare grazie a dinamiche di mercato con il fatto che al agli esordi sono stati anche coloro i quali si sono trovati in una situazione diciamo perdente
Che hanno spinto verso questa soluzione ed è stato un consolidamento possibile di una soluzione che in realtà appunto andava a procurare un progresso sia per quel che riguarda la circolazione delle idee sia per quel che riguarda più complessivamente il costume ritengo insomma che il duopolio della dell'informazione televisiva è stato uno dei fattori della secolarizzazione della cultura e della politica nel nostro Paese questo può piacere o meno a me piace a molti non piace Toledo anche che gran parte dell'opposizione ideologica Tecce
Nei confronti dell'attuale presidente del Consiglio si collega a questo fatto e cioè che gli si imputa di aver rotto diciamo quella quella situazione di stabilizzazione culturale in cui questo Paese si è trovato ingessato per molti decenni almeno fino alla fine degli anni
Che cosa è avvenuto
Dagli anni Ottanta dagli inizi degli anni ottanta ad oggi che in realtà hanno modificato sostanzialmente questa situazione ora estremamente schematico io credo che sono avvenute due cose di cui dobbiamo tener conto una che il il quadro delle innovazioni tecnologiche tecnologiche delle tecnologie in generale non è più quello degli anni ottanta offre delle possibilità che
Nei decenni passati non c'entra due è cambiata
C'è stata una innovazione politica della quale
Evidentemente non è possibile non tener conto cioè la politica non è rimasta statica ora qui appunto sarò estremamente schematiche anche superficiale io non credo che il problema sia solamente unicamente quello della mediatizzazione della della lotta politica questo è solamente uno dei corni del problema
L'altro che vi è stata anche una sempre più stringente dipendenza tra l'elemento mediatico e la realtà delle forze politiche la realtà stessa dei soggetti politici sono i soggetti politici che si sono tra virgolette me di attizzare se vogliamo dirlo con una formula ad effetto dobbiamo dire perché la legge ferrea delle oligarchie di Michels che metteva in evidenza che i controllori dei partiti e delle forze politiche erano coloro i quali avevano possedevano il monopolio della risorsa ideologica si è modificata negli ultimi decenni e oggi e se ancora valida ma appunto chi controlla i partiti sono coloro i quali hanno il monopolio dell'immagine
Hanno il monopolio della loro della sua spendibilità esterna e questo è un fatto che ha modificato completamente evidentemente non solo la lotta politica estera ma anche la lotta politica all'interno
Degli stessi partiti oggi ed è una cosa che abbiamo sotto gli occhi controllare l'informazione e l'immagine di un partito è molto più importante che vincere un congresso
Si può benissimo speak essere sconfitti in un congresso diventare comunque
E diventare comunque coloro i quali evidenti le guidano quella forza politici ora queste due innovazioni evidentemente hanno secondo me cambiato di segno e mi avvio a concludere la situazione dell'informazione laddove punto il duopolio negli anni settanta negli anni ottanta negli anni di stabilizzazione è stato un fattore di liberalizzazione
Oggi è un fattore che invece blocca probabilmente ulteriori liberalizzazioni porsi
E porta ad una situazione nella quale evidentemente gran parte della lotta politica si trasferisce sulla conquista della RAI
Io non credo evidentemente credo che in questa stanza pochi
Possono aderire all'idea che appunto media sette per quanto appunto questo non è una cosa che esaurisce il problema del conflitto di interessi se proprio non vogliamo essere di una rudezza eccessiva
Insomma dire che Mediaset tra virgolette e di Berlusconi ha utilizzato politicamente da Berlusconi secondo me è una delle sciocchezze
Più incredibili che si possono dire che tra le altre cose non tengono conto di che di come è cambiato il regime di proprietà
Nel negli ultimi decenni
Detto questo evidentemente probabilmente la situazione di media sette una situazione tra virgolette di congelamento
A livello Polizzi
Che porta a un'esposizione della RAI o un'esposizione supplementare dell'Ara
Io credo che questo è uno dei motivi fondamentali per i quali
Da un po'di tempo
Ora ultimamente in maniera assolutamente decisiva
Alla RAI
Sulla RAI appunto le soluzioni politiche che vengono trovate definiamole così possono essere possono essere ritenuto delle soluzioni politiche deboli e più sono deboli più funzionale perché le soluzioni deboli in un contesto di quei di questo tipo
Laddove appunto quel terreno è diventato così decisivo per la lotta politica sono anche quelle che riescono più a garantire però sono anche lega le soluzioni che vanno meno bene per l'azienda
Fa io mi stupisco molto
Diciamo da intellettuale rifà per il fatto che su questa situazione che si è determinata la RAI
Tutto sommato
Non ho sentito
Urli e strepiti che sarebbero stati del tutto legittime
Come mai appunto c'è tra virgolette tanta tolleranza
Poi se mi vado a vedere l'elenco delle nomine che questo Consiglio a di amministrazione dimezzato affatto
Inizia a darmi qualche risposta
E capisco che poi tutto sommato questa è una soluzione che potrebbe anche garantire proprio per la sua debolezza non per la sua forza
E allora
Vogliamo continuare in questo modo vogliamo continuare appunto con con questa patina di omertà e anche in qualche modo
Di di superficialità oppure vogliamo accertare di affrontare
Il Toro per le cose io credo che la situazione di debolezza una situazione di fatto
La si può perseverare
La si può appunto implementare per essere tutti quanti un po'garantiti oppure la si può sfruttare per cercare invece di creare qualcosa di nuovo qualcosa che riesca a sbloccare a liberalizzare la situazione
Questa situazione di blocco secondo me è un'occasione è un'opportunità è un'opportunità politica è un'opportunità politica per chiedere che non ci si limiti in questo momento solamente ad alcune nomine ma si vada anche oltre si immagini un percorso per il quale si possano andare verso una situazione che permetta da una parte una privatizzazione possibile
Dall'altra una riduzione delle attuali reti secondo sentenze già
Già a nostra conoscenza e che dunque permetta la creazione e la possibilità di esistere sul mercato di nuove voci
è un percorso possibile è un percorso realistico evidentemente non bisogna utilizzare privatizzazione come una bacchetta magica bisogna porsi problemi
Effettivi ma se ci sono delle vol della volontà politica evidentemente questo è così
è possibile anche se si agisce con un metodo trasversale questo è stato il motivo per il quale personalmente ho aderito a questo appello perché ritengo che appunto questi sono interessi possono essere rintracciati in tutti gli schieramenti
E che iniziano forse questo è un tratto di novità che va in qualche modo valorizzato a farsi strada anche all'interno dell'azienda cioè beh quello che mi ha colpito colpiva negli anni passati esisteva una sorta di impenetrabile partito RAI
Con il quale non era possibile pronunziare la parola privatizzazione oggi l'azienda scrisse inizia a comprendere il proprio interesse
Che se non vuole appunto tra virgolette fare una brutta fine questa una strada con tutta l'età le cautele tutte le attenzioni del caso da intraprendere
Nel numero di Sette che avete sul tavolo quindi
Bosetti ha avuto la bontà di pubblicare un
Il mio intervento a conclusione del convegno che abbiamo organizzato come Commissione come
Insieme con l'autorità per le comunicazioni in cui io dico la mia su queste questioni diciamo compresa la privatizzazione che aveva che ha toccato adesso Quagliariello
Argomento sul quale io suo condivido diciamo la parte critica sua vi denuncia di una certa di una
Ristrettezza di visione di una chiusura anche di carattere ideologico in quello che ha definito il partito RAI che c'è stato e adesso secondo me non c'è più anche perché ne mancano le basi
Proprio istituzionali e e però come ho detto anche dopo l'intervento del presidente Pera che ha inaugurato quel convegno penso che la privatizzazione e rischia anch'essa di essere utilizzata come un passepartout che dovrebbe aprire tutto e non conclude nulla però
Perché la privatizzazione dell'azienda è una chance che si può considerare in modo assolutamente convincente tuttavia la privatizzazione non risolve il problema del servizio pubblico dell'esercizio del servizio pubblico
E l'esercizio del servizio pubblico oggi non è una opzione che si possa anche pensare di cancellare in Europa c'è il
è stato siglato recente qualche qualche tempo fa poco tempo fa ad Amsterdam un protocollo nel quale i paesi della della dell'Unione si e e concordano sulla necessità
Di Avvenire il servizio pubblico televisivo
Con una è in farsi che diciamo conduce questo servizio quasi alla pari della funzione della scuola pubblica quindi va così avere tutti i soggetti economicamente privatizzati sulla sulla sul mercato è che il problema di come diciamo la missione del servizio pubblico viene espletata resta tutto in piedi quindi non si non c'è la la la la risposta automatica
Ma detto questo
Io sulla alla questione di fondo che qui ci ha riunito cioè sul fatto che il consiglio di amministrazione non debba essere più emanazione della politica sono assolutamente convinto per le stesse ragioni che hanno detto Bosetti e Quagliariello
Che e noi abbiamo alle spalle un sistema che può essere molto criticato però a nella nella Repubblica proporzionale era un sistema che aveva un senso
Ognuno rappresentava nel mandato del consiglio d'amministrazione i suoi partiti c'era la Commissione parlamentare con una presenza proporzionale dei partiti
Se e le cose funzionavano all'interno del consiglio d'amministrazione della RAI benissimo altrimenti
Si ricorreva all'istanza di secondo grado che era la commissione parlamentare in una sorta di corte d'appello lì eccessivi confrontarla e si trovava una soluzione e quindi era lineare adesso non è più lineare nulla
Perché prima di tutto i partiti non sono più nel consiglio di amministrazione ci sono cinque membri e non più sedici come era una volta d'altro canto il sistema maggioritario toglie alla presenza nel consiglio di amministrazione ma anche nella stessa Commissione parlamentare di vigilanza
Quel significato di garanzia che aveva il passato
La commissione di vigilanza oggi si è presa la si è si è adottata la misura di emergenza di assegnarle la presidenza un esponente della minoranza
Tuttavia però le regole parlamentari come sappiamo so sono ancora quelle per cui e la maggioranza quella che decide perché o o impedisce una decisione quindi non non è che questa funzione diciamo che stamani questa misura sia questa misura segnala la consapevolezza che esiste un problema ma il problema è ancora assolutamente irrisolto e da questo punto di vista la indicazione la sottolineatura del messaggio del presidente Ciampi è chiarissima adeguare del resto non sono in campo televisivo ma in tutti i campi
Del che di rilevanza istituzionale adeguare le garanzie al maggioritario che sono diverso e dare garanzie nel proporzionale e come come è evidente
La materia come sappiamo è quella del teste all'oggetto dello dell'esame del Parlamento della cosiddetta legge di riforma del sistema legge di sistema la legge Gasparri che propone le sue soluzioni ma non sfugge alle questioni io penso che dei in quell'occasione e su quell'occasione bisogna concentrare il massimo di sforzo naturalmente rientriamo qui ma nullo
Non l'ho considero nel grande tema che è in discussione in queste ore anche al Senato se e come si possano fare delle riforme in modo con la partecipazione delle forze della maggioranza delle forze dell'opposizione se questo sia auspicabile sul questo sia possibile e così via io credo che sia assolutamente auspicabile mi auguro che sia possibile naturalmente perché è chiaro che se non si rispetta questa condizione tutti gli interventi avranno un senso di precarietà che non li rende risolutivi
Sul punto del passaggio Legacoop contingente legato alla crisi di questo consiglio di amministrazione anche qui io ho detto più volte in maniera perfino come si può dire tignosa la mia
Il io credo che i presidenti di Camera e Senato
Si trovino di fronte non dico quello che devono fare si trovino di fronte ad un problema
Che la legge non risolve né in un senso né nell'altro
Laico la Corte dei conti a in maniera diciamo ovvia Coop del considerato che per quanto riguarda la continuità delle funzioni amministrative
Vale il codice civile e una società non può restare nelle condizioni di non poter che intervenire dal punto di vista della sua amministrazione
Quindi che e il terzo dimissionario le sue dimissioni non diventino operative fino a che non è stato sostituito questa è una norma del Codice civile che quanto alle funzioni amministrative vale per tutte le società per azioni e quindi anche per la RAI
Se la legge non dice nulla di diverso e in e e in questo caso la legge speciale non dice nulla di diverso quanto le funzioni amministrative però la legge attribuisce al consiglio d'amministrazione della RAI anche la funzione di di controllo e garanzia quanto alla realizzazione delle finalità del servizio pubblico e questa è la specificità della legge i presidenti di Camera e Senato devono dire devono valutare devono dire se vorranno dirlo
Se a loro avviso la ricostituzione di questa funzione di controllo e garanzia che la legge prevede sia possibile attraverso la semplice integrazione lasciando quei due consiglieri è in particolare il presidente che non dimentichiamo è stato
La causa delle di
Nella motivazione delle dimensioni lasciandolo lì dove io ho capito se fossi presidente della Camera del o del Senato l'avrei già detta la mia opinione ma non lo sono e quindi tocca tocca all'ormai questo il problema ecco questo il problema e e allora questa io credo molto chiaramente che sia difficilmente immaginabile
Che restando una la una parte restando lì una parte così palesemente esposta nella polemica
Inamovibile è chiaro che le funzioni di garanzia che il Consiglio dovrebbe avere e non possono essere pienamente restaurate
E questo naturalmente rende difficile ho finito la soluzione del problema però il problema è questo io non direi però che noi possiamo tranquillamente
Per un periodo lungo immaginare che la resta sospese sarà questa funzione di controllo e di garanzia
Professor Quagliariello ha fatto riferimento alle nomine fatte dai due diciamo no dal consiglio a due
Va be'ma le nomine del Consiglio a due alcune delle quali sono sinceramente scandalose
E poi gli altri atti amministrativi veramente volgari direi che sono stati fatti per esempio non so la attribuzione di funzioni alla dottoressa Bergamini
Fatte in un modo togliendo pezzi di competenze ma questi sono pettegolezzi diciamo non sono mi serie detto questo però e le nomine erano già state fatte prima
è una delle ragioni per cui è andato in crisi il consiglio d'amministrazione è che le nomine sono state fatte sempre tre ardue
Cioè il consiglio d'amministrazione sotto questa presidenza della RAI non ha mai funzionato come organismo collegiale nella sua interezza
La presidente la maggioranza orientata governance dal punto di vista governativo
Ha deciso tutte tutte le le cose esiste da parte del presidente della Commissione di vigilanza una nota sulle sulle e per discutere come di competenza tra Commissione delle nomine
E beh questa nota è stata stilata dopodiché non abbiamo potuto a discutere perché si è aperta la crisi è però eh lì e agli atti
E depositata e ci sono giudizi e dati molto precisi su queste su queste nomine quindi anche dal punto di vista
Io sarei anche propenso a dire beh
Non è così grave se due o tre mesi stanno guarda non il consiglio resta così diciamo pure congelato e esso spesso però guardate che le conseguenze sono molto serie proprio sul terreno dell'amministrazione oltreché perché la RAI è in condizioni effettivamente voi potete capire interlocutori anche sul mercato ecco qua quale sia dallo stato di paralisi credo le piccole questioni sono diciamo quasi siamo ridotti all'ordinaria amministrazione peraltro fatta anche male quindi bisognerà che a questo punto i presidenti parlino dicano la loro che non possiamo aspettare una soluzione
Affidata soltanto all'approvazione della nuova legge perché questo vorrebbe dire almeno un anno ecco o quasi sempre
La compenetrazione tra partiti in RAI e
è talmente nella nostra tradizione politica talmente forte e consolidata che non si traduce solo nella nomina del CDA o nelle famose lottizzazioni ma diciamo sollecita interpella continuamente i partiti responsabili dei partiti di queste cose
I quali ovviamente non si sottraggono perché uno dei meccanismi tipici
Di virgolette visibilità di cui parlava prima Quagliariello a intervenire interloquire a parlare a dire la loro sulla come va alla RAI l'azienda cerca
Quindi la cura necessaria per questo per questa per rispondere a questo problema è una pura che don non si fa
Di colpo perché diciamo i problemi con cui abbiamo a che fare sono molto molto radicati e quindi non lo so sono però voglio dire detto così del motivo ASP semplicemente appunto di discrezione del cubano firmato quest'appello io lo condivido
Tutto e e quando dico tutto lo condivido tutto nel senso che penso che ci sia una concatenazione tra i punti che venivano evidenziati
Da Bosetti e da Quagliariello
Partendo dalla sollecitazione del titolo se non ora quando
Il se non ora quando secondo merci ci suggerisce di avere un'attenzione particolare alla eccezionalità della situazione che abbiamo
Perché su questo io forse invece non condivido alcuni accenti che si sentono ogni tanto non tanto l'incontro di stamattina e cioè male
C'è sempre stata alla lottizzazione dei partiti ma la malattia antica dal dopoguerra da quando è nata la RAI
Che volete
Naturalmente c'è sempre stata però io nel se non ora quando colgo anche l'evidenziazione di una situazione molto particolare che c'è oggi
E che i governi dell'Ulivo la situazione molto particolare è figlia anche del cambiamento del sistema lo diceva Claudio Petruccioli dal sistema proporzionale al sistema maggioritario
E dal modo in cui questo rapporto tra la politica e la RAI si è modificato con l'evoluzione dal proporzionale al maggioritario
Allora questa modifica negli anni di governo dell'Ulivo è stata tenuta molto sotto controllo
è avvenuta in forme striscianti prudenti non clamorose nell'ultimo anno anno e mezzo noi abbiamo invece l'esplosione di questo problema
Che io traduco in tre dati molto semplici primo il conflitto di interessi
Secondo sta venendo avanti l'idea che esiste un ministro del Reich un Ministro della televisione
Voi vi ricordate dichiarazioni dice il c'è il presidente Amato di Maccanico o di Cardinale nessuno
Tra i programmi televisivi conduttori gli ascolti ma quando mai Antonio Maccanico faceva dichiarazioni su questa i ministri delle Comunicazioni si occupavano del sistema televisivo
Adesso noi stiamo andando il contratto di servizio approvato
Che verrà firmato in questi giorni è gravissimo da questo punto di vista soprattutto perché lascia non solo per la commissione di cui si è molto parlato in Commissione di vigilanza in cui ministero controlla
Partecipa al controllo della qualità RAI ma anche per la discrezionalità nella determinazione degli aumenti del campo
Che per chi conosce questo mondo non è poca cosa lasciata nelle mani del ministro
Terzo punto
Beh insomma questo questo fatto che da due mesi sono passati due mesi io qui invece non son d'accordo con Claudio Petruccioli quando dice va be se per due tre mesi
Non lo sa
E e di Minniti sì però però mi mi verrebbe
Fatico ad a Giuliano Amato
Mi verrebbe da da urlare e quando Quagliariello dice nessuno urla perché sono tutti d'accordo
Il conto ricerche per a piangere nel senso che non solo non è vero che nessuno urlava che svolazzi qualcuno sia d'accordo perché acchiappi qualcosa non lo so
Ma non solo non è vero che nessuno urla perché son tutti d'accordo ma ogni tanto nessuno urla perché è difficile capire dove si urla
Allora e concludo io condivido dicevo prima tutto l'appello nel senso che lo considero come come posso dire un passo indietro e due avanti non solo il passo indietro
Il passo indietro che i partiti fuori dal vertice RAI
Che mi sta benissimo io lo collego a due questioni la prima la neutralizzazione
Del vertice
E quindi la possibilità che ci sia un percorso legislativo preferenziale se n'è parlato molto non ci sono stati tranne che nel discorso del presidente Casini
In aula quando arrivò il messaggio di Ciampi Casini concluse quel dibattito in Aula dicendo per quanto mi riguarda io non nominerò
Non vorrei non mi ricordo se detto Non nominerò non vorrei più nominare con le regole attuali il CDA RAI
Penso che vada modificato
Quindi so che c'è anche nella maggioranza parlamentare un interesse a questa questione ma al momento aperture sulla possibilità che la neutralizzazione del vertice abbia un percorso legislativo più accelerato autonomo non ne abbiamo vista
E invece lo dobbiamo ribadire poi le soluzioni tecniche ci sono delle proposte nella proposta di legge Maccanico ce ne sono altre come arrivare a questa neutralizzazione del bene
E il l'altro passo avanti è quello che diciamo così viene etichettato con la parola privatizzazione che io preferirei chiamare
Liberalizzazione ma solo per un motivo
Io non credo alla alternatività tra la liberalizzazione del sistema e la cancellazione del servizio pubblico cioè penso che sia assolutamente possibile
Un meccanismo nella proposta Maccanico ma anche in tanti altri discorsi si parla di cedere una rete RAI è una rete Mediaset che tra l'altro risponderebbe alla spesa
Alla interpretazione della Corte costituzionale ribadita anche nella sentenza quattrocentosessantasei
Il problema è che i i primi due passi il passo indietro il primo passo avanti se non c'è anche questo secondo passo cioè della introduzione di competizione di concorrenza in questo mercato in cui i i dinosauri siamesi c'hanno il novantasette per cento delle risorse pubblicitarie cioè noi abbiamo due soggetti che hanno il novantasette per cento delle risorse pubblicitarie
Se non si intacca questo quindi se l'appello diciamo non viene almeno nella battaglia politico-culturale lasciamo perdere i risultati
Seguito in tutti i suoi punti alla fine alla fine resta restammo c'è da dire che le aperture da parte della maggioranza su questo percorso sono modestissimi cioè il disegno di legge Gasparri è un assegno postdatato cioè una roba che dice il problema si risolverà con l'avvento del digitale tra tre anni quattro anni cinque quindi praticamente rinvia la soluzione di questi problemi
A
La fu il famoso Paradiso realizzato del digitale che tutti gli esperti ci dicono almeno nei tempi previsti non verrà realizzato e quindi purtroppo siamo da capo
Il intento ho apprezzato molto
Il taglio che operatore Gentiloni al suo intervento perché ha chiarito meglio di quanto avessimo fatto noi stessi voi che avete lanciato l'appello quelli di noi che hanno aderito
Dopo che c'era stata aggiunta la frase chiediamo ai politici che perché in effetti all'inizio gente come me non l'avrei voluto firmare
Quei chiarito molto bene che qui noi abbiamo davanti due problemi che ormai vediamo come parte di una medesima gelatinosa matassa
Ma sono due problemi distinti quello del rapporto tra politica e televisione e quello del duopolio e quindi dell'asfissia dello stesso mercato televisivo
Sono due problemi distinti in libertà che possono
Le cui re rispettive soluzioni possono concorrere a dipanare la matassa da angolature diverse evidentemente queste molto giusto ma io vi dirò che
Purtroppo
Io sono ormai vecchio
Qui ho vissuto tutta questa faccenda della televisione insomma pensando proprio alla RAI con me
Crescendo grazie anche al monopolio che a lungo ha avuto a
Fatto maturare delle straordinarie professionalità televisive cioè nella storia c'è il bene ma cioè proprio e un'azienda ricca di professionalità anche di motivazione un po'come lei è stata un'azienda eccezionale in Italia perché pubblica e perché quindi sentiva in servizio pubblico no
Allo stesso tempo proprio perché inizialmente di monopolio pubblica
è stata esposta acquista i penetrazione della politica che ha generato al suo interno tutta una serie di mali
E quindi c'è il bene e il male lì dentro non possiamo vedere solo solo ma anche paradossalmente sono un po'figli della stessa matrice che era la insomma inserì nel nel nel nella storia degli esseri umani è sempre così siamo noi che dipingiamo Dio come fonte del bene
E Satana come fonte del mare perché ci fa stare più tranquilli ma in genere la fonte di entrambi è sempre la medesima è probabilmente siamo noi a fronte di Franco no
Ecco ma io vi vidi nascere il problema politico proprio all'ingresso del mio partito il Partito Socialista Italiano mille novecentosessantatré sessantaquattro ero ragazzino ma
Ero già in circolazione
Quando entrarono i socialisti a dare io mi ricordo che ogni tanto Luciano io conoscevo Luciano Paolo ricchi perché io ero stato socialista da ragazzo tra Lucca e Pisa e quindi conduciamo ci vedevamo la poi io ero un giovane assistente universitaria non era presidente
Della RAI ma tra lucchesi pisani viareggini a Roma ci si vedeva negli anni sessanta di questa era la ragione per cui lo vedeva non non per altro
E lui coglieva pure essendo il presidente socialista i rischi insiti nel passaggio da una monarchia assoluta illuminata ad un sistema di pluralismo costituzionale Acerbo
Così la vedevo io assistente di diritto costituzionale all'epoca perché lui entrava nella RAI di Bernabei no una RAI che come tu giustamente dici era quella che aveva fatto inizialmente crescere queste professionalità e che con tutti i suoi difetti
Aveva un suo equilibrio che cosa succederà mi diceva Luciano
Me lo ricordo ancora vice che avremo un telegiornale
Che sarà filo israeliano un telegiornale che sarà filo palestinese e un terzo telegiornale che parlerà d'altro puoi servizio pubblico informare in questo modo dice va bene ma una forma di pluralismo
Però non è per questo che noi siamo
Dentro io penso che bisognerebbe cercare di allargare i polmoni culturali della RAI senza preoccuparsi di metterci io quello che fa il filo arabo e tu quello che fa il il filo israeliano è un'altra è un'altra cosa che non è mai accaduta nella realtà perché paradossalmente il male della politicizzazione è sembrato iniziare con la lottizzazione quasi che prima la democrazia cristiana fosse solo spirito santo e che gli altri ci abbiano messo il figlio o il nipote parte Venezia eccetera radici sono lo Spirito Santo ma in qualche modo così affini ha finito per essere certo
Avventori è nato veramente un male perché io parlando di recente con un illustre
L'intellettuale italiano che si trovò ad essere presidente della RAI in anni molto successivi
E che Andolfi nella convinzione di poter concorrere ad un irrobustimento dei polmoni culturali della RAI si sentiva issato soltanto da richieste di sistemazioni di persone cioè questa tendenza della politica agire agire a manifestarsi in questa forma
Si è rivelata probabilmente i i inesorabile
E per cui abbiamo voi queste varie nicchie dove ciascuno ha collocato i suoi che che non sono venute meno ora infatti io devo dire la verità uno dei paradossi della situazione attuale
E che noi dell'opposizione parliamo di una specie di tentacolare monopolio che si è impadronito di tutto poi a me capita di accendere il televisore né siamo tanto convinti
Che una sera io che accendo raramente il televisore accendo il televisore
E vedo Moretti che sta parlando con Deaglio egli dice queste testuali parole era lui parlava il c'era dal monitor io leggevo RAI tre
Quindi parlava su una delle reti della televisione pubblica
Diceva ma in questo Paese con sei reti interamente monopolizzato e dalla stessa persona
Che dicono tutte esattamente la stessa cosa beneficio di quella persona che hanno ormai i funzionari che lavorano tutti per quella persona e ne riflettono le idee e la macchina qui si spostava su Beha
Riva è qui non possiamo più andare avanti così allora di avere un po'di pluralismo io mi sono sentito francamente a disagio su vanno perché ecco di valore ed è via cambiare tutta questa roba qui bisogna assolutamente cambiarla tutta perché non non non sta né in cielo né in terra una una faccenda di diverse bisogna cambiare bisogna cambiare perché oggi è vero che c'è un elemento in più è vero che ciascuno ha la sua nicchia
Ma che si è creata questa tendenza rafforzata alla televisione di governo infatti è verissimo che la cosa vi aveva colpito anche me
Il fatto che il ministro delle Poste parli di merito
è un po'come se avessimo un ministro della Giustizia che anziché occuparsi esclusivamente dei servizi della giustizia si occupasse di giustizia e pensati come se
Pensate ecco messe
No ecco messa no senza secco pensate come se Namir e qui mi riferisco a cose che di certo non accadano
Mentre lo lo ricordava Giovanna ne ne nei nostri governi l'unica che ogni tanto apriva bocca era lei per protestare contro i contenuti sfacciata
Mente intollerabili che spesso la nostra le televisioni conferivano ma parlava il ministro della cultura che non aveva alcun potere formale nei sui soldi neri sui contratti di servizio né su altro della RAI
E non venivano prese benissimo per cui noi ora
Ci troviamo io penso davanti ad un doppio rischio per il futuro il rischio che punto essendo diventati maggioritari
Siccome le perversioni tendono a trasmettersi al di là delle parti politiche
Come la prima malattia futura lottizzazione ereditata da tutti
Se si aggrava come malattia di televisione di governo la possono ereditare tutti siamo davanti a questo rischio il secondo è quello di mercato
Il secondo problema cioè qual è perfetto di proseguire con questo assetto duopolistico questo
è vero è vero che all'inizio in fondo l'arrivo del secondo aprì un mercato che era prima monopolistico su questo non ci piove
Ma è abbastanza evidente che a questo punto questo no mercato si è assolutamente scrivere utilizzato i due corrono regolarmente la stessa corsa tra collusione e collisione che avvengono entrambe al ribasso io plaudo alle cose scritte dal supplemento del Financial Times perché interamente le condivido da sempre io sono uno di quei bigotti che non riesce a capire perché dalle tredici
Fino a notte fonda in tutte le trasmissioni si alternino Graziosi Issime ragazzine discinte
Mi sfugge il senso di questa cosa qui e rimpiango le femministe di una volta che davanti a cose del genere protestavano seriamente per la reificazione che si faceva della donna
Attraverso tutto questo ma grazie al duopolio tutto questo ormai in è invece passato
E mi piacerebbe che qualcuno oggi riprendesse a gridare contro questo scandalo
E c'è questa cosa terribile dell'audience a due ecco l'audience due e terrificante perché li porta sul medesimo binario necessariamente l'audience nessun mercato duopolistico porta a ad andare tutte e due esattamente nella stessa direzione quindi è assolutamente essenziale de politicizzare e liberalizzare perché la digitalizzazione non sarà
Quella moltiplicazione perenne dei pani e dei pesci e dei canali
Ma anche perché non lo sarà in quella misura nella misura più ridotta in cui accadrà rebus sic stantibus sarà interamente conquistata da dopo se le cose rimangono così
Sarà una macchia d'olio che si allargherà sarà una macchia d'olio che si allargherà quindi
Guardate che siamo davanti a rischi consistenti in assenza di cambiamenti efficaci e cambiare come diceva Giancarlo si può
Si può
Cioè non non dobbiamo vivere la cultura che io ho dentro essendo di matrice siciliana che le cose accadono e io che ci posso fare
Che è questa la cultura che io so di avere dentro come siciliano un po'no
No io tutta la famiglia siciliana ogni volta io rivedevo Placido Rizzotto in queste sere il padre di Placido è così no critiche perché ti devi io ma perché ti oppormi che che ci vorrà quell'era mafia noi qui parliamo di altre cose per l'amor di Dio
Però c'è una cultura del dovere doversi assuefare alle cose come stanno andando avanti e invece no appunto e dobbiamo muovere in quelle due direzioni
Io privatizzare liberalizzare
In modo da creata negli spazi creare impedire che vengano conquistati creare spazi per gli altri e garantire un servizio pubblico io in questo sono assolutamente d'accordo
Affidato a qualcosa che abbia le caratteristiche di una fondazione
L'Italia a risorse culturali sufficienti per poterla gestire senza necessariamente infiltrazioni della politica una fondazione finanziata con il danaro del contribuente lei sì
Che fa servizio pubblico che se ne frega se la sua scegliere venti ventidue perché quella è la naturale share di una a de de de de de de di oggi è un servizio pubblico
La gente Rai non deve pensare che non il comodo di assicurarsi un futuro è quello di mantenere questa zia Done perché con questo a zia Andone si mantiene un futuro ma un futuro mediante la grande ecco compatta della RAI c'è stata la RAI ci ha dato questa professionalità e ora la diffonda per un mercato pluralistico non prego da un pretendano quelli della RAI di poter sopravvivere
Solo se continuano a stare tutti insieme appassionatamente in un'unica azienda
C'è stata questa seminagione e ora Neff whisky un mercato pluralistico
E ci sia una fondazione di servizio pubblico nel frattempo diano il buon esempio i presidenti delle Camere
Ecco io ho sempre difeso e chiudo le nomine fatte dai presidenti delle candele preferisco alle nomine fatte da maggioranza e opposizione perché
In loro comunque c'è un ruolo istituzionale che è quello dell'imparziale gestione degli affari delle rispettive assemblee che le nomine proiettano su un un su un ambito più ampio diciamo che mi mi mi fu detto dice ma questo fu un espediente nato negli anni novanta sì Natoli mantenute questa non è una ragione per per eliminarlo Diano buoni esempi non ascoltino nessuno
Non ascoltino assolutamente nessuno e scelga non facciano capire attraverso le scelte che faranno che loro ci credono non c'è una procedura da indicare ci sono delle scelte da fare sia chiaro rendano chiaro dalle scelte che faranno che se ne stanno al di fuori di tutte le telefonate che ricevono
Se lo fanno
Anche chiedi cultura siciliana può capire che se si vuole si può
E solo se non si vuole non si può
A mio avviso il problema della RAI si è sempre posto un altro tipo il conflitto di interessi si posti da sei
Perché poi in fondo le RNC cucite insieme un momento è un bell'esempio Cetto di come stenta formata non solo e non tanto pur benemerito i socialisti degli ultimi per il maestro Manzi ha insegnato a scrivere a molti italiani
Ma
E come si è formata anche una cultura in un blocco sociologico che ha poi determinato incarichi posizionamenti strutture all'interno di due opzioni sostanziali
L'opzione cattoliche
E l'opzione comunista spezie
Anche se in RAI di Bernabei sappiamo anche altri forse erano sicure forze culturali erano presenti la Democrazia cristiana era senz'altro largamente invasiva
Però non c'è dubbio che il succo
Basta avere dei binomi basta andarsi a ricordare di Umberto Eco ha cominciato nel suggerire alle reali Furio Colombo credo lo stesso della funzione ma poi
E
Ecco ora
Ora del
Io posso solo rappresenta posso sono sono quanto ha già Lila giocoso essere solidali senatore Debenedetti ceduta verbale no quello che volevo dire quindi e che in realtà e il problema lei data data per la politica italiana e da da prima del conflitto di interessi e poi peraltro si focalizza sempre sul questi nel mille dell'informazione delle etilene ma insomma c'è un conflitto d'interessi fosse cure più corposo sulla pubblicità e e anche lì c'è un problema di mercato estesi
Ma io quello che volevo dire adesso in conclusione del due mila e finalmente alla conclusione è e questo allora i partiti non destinino è una probabilmente è una spera poi voglio dire laddove dovessero ma non ci credo venire a mancare le indicazioni dei partiti vi saranno altri che saranno senz'altro prodighi di indicazioni e forse già lo sono una cosa per tutte siamo davvero certi che pur non essendo un partito il Vaticano non abbia già delle persone grate e delle persone non grate
Vi ricordate quando nell'ultima tornata di nomine nel passato consiglio di amministrazione si ebbe a scrivere su un giornale quel tal giornalista virgola essendo ebreo non è sicuramente credito elvetiche
Va bene così e che è subito da Nesta quello essendo che il giorno dopo nessuna abbia ripreso in quell'incredibile affermazione nessuno ci si
Sinceramente indignato
Ma anzi tutti abbiano considerato per esempio quella particolarità come normale problema etniche entrava nella famosa lottizzazione ecco quindi non sono solo i partiti ad a vere ad avere poi un potere gruppo televideo
Quello che però invece MD interessa è proprio il discorso della privatizzazione
Dico solo due cose due concetti che so essere profondamente minoritaria io mi rendo conto che il modello europeo prevede un servizio pubblico statale
è anche vero però che non è l'unico modello è anche vero che per esempio negli Stati Uniti il servizio pubblico esiste
Esiste esattamente nei termini che citava Giuliano Amato cioè non è un servizio pubblico concorrenziali rispetto agli audience delle grandi reti
è un servizio pubblico interamente sovvenzionato dallo Stato in una situazione politico economica non particolarmente inclini alle sovvenzioni statali ma che però è affidato a privati cioè non esiste
L'ente di Stato
Esistenti
Ed è non è casuale la totale liberalizzazione del sistema da questo punto di vista consentitemi un'altra un altro ritorno al passato dice Petruccioli per il partito RAI non c'è più se mai c'è stato
Beh ma per la verità qui non solo c'è stato il partitone concedetemelo c'è stato un atteggiamento del ceto politico che tuttora in molti casi persiste
Di ancora mancato adeguamento addirittura sentenze la Corte custodia corti costituzionale quando agli da come si suddivisi penalizzato lette
Voglio dire e il concetto del servizio pubblico e poi il resto è il nemico l'evasione pura qualcosa da cui guardarsi modello culturale altro è qualcosa che ha resistito a lungo
Ecco da questo punto di vista ripeto non non riesco ad trovare
Peraltro la questione la privatizzazione delle sottoposte a referendum ed ebbe un risultato significativo che naturalmente è stato messe in non cale del Parlamento non poi proceduto
è anche vero però che mi rendo conto che essendo la RAI quello che è stato non si arriverà istantaneamente la sua privatizzazione qui è evidente che
Si deve cominciare un cammino che non deve essere insomma la Lunga Marcia di Mao Tze Tung possibilmente può essere forse più breve
Mi rendo conto che non c'è un colpo di bacchetta magica
Mi rendo conto però ecco e qui vengo al secondo lei quando che in questa fase particolare sarebbe assai utile
Che da Bari
Noi non necessariamente solo dalla Società politica
Venisse la spinta per mettere chi deve fare le nomine nelle condizioni di poter fare ma questo deve venire soprattutto la scelta politica per i capi dei partiti dal Parlamento quindi alle istituzioni
Per un consiglio diciamo di transizione quanto lunghe non saprei dire ma certo non lunghissima per arrivare poi davvero alla privatizzazione
E all'apertura del mercato perché poi fra l'altro punto è giusto quello veniva detto nelle relazioni dal professore di Quagliariello mi pento
Il duopolio che all'inizio è stato davvero il prodotto di un conflitto anche un po'da far west ma perché il potere politico non aveva fatto le leggi e quindi è stato il prodotto di un conflitto comunque in qualche modo di qualcosa che somigliava al mercato oggi il duopolio è un elemento di freno
E lo scontro c'è c'è il primo nemico oggi della privatizzazione credo sia il proprietario di Mediaset ragionevolmente perché dovrebbe crearsi dei concorrenti quanto a la possibilità di urina di uno spazio di mercato inoltre credo che Robert
Distinguere qui due problemi uno al problema di governance
L'altra pubblicate la definizione del contratto di servizio pubblico sono due temi completamente separati e si possono trattare indipendentemente l'uno dall'altro
Non che non ci sia una relazione tra l'uno e l'altro
Perché se ci fosse una relazione tra l'ultimo se se non ci fosse dell'altro entro l'una l'altro non staremmo a parlare di voler ricordare quindi è ovvio
Che c'è una relazione tra l'interprete tra come viene interpretato ho attuato il foglio della contratto di servizio di servizio pubblico
Poi il problema di governance
Io non credo che
Questo significa che questo problema si risolva attraverso il passo indietro dei dei partiti
Non credo perché l'indipendenza
Una qualità metafisica non definibile e quindi non falsificati
Io non credo alla sterilizzazione della politica
Non credo alla stilizzazione Aprica neanche dall'Antitrust come sì Capello
Non non è nella storia che non è così costante del gli orientamenti l'antitrust americano sono cambiati radicalmente cambiando il padre basta pensare la forse che l'attività del presidente del commissario Monti non è squisitamente e altamente politica nel senso migliore tutte
E perché mai
Questo non vuol dire che poi ci sia una un un un un eventuale commissario antitrust che faccia dei favori facendole Cozzo risorse un altro discorso della patologia ma non si capisce perché dobbiamo chiamare patologia quella che invece fisiologia
Io credo che sono contrario a questo per tre motivi nel primo e il motivo di trasparente o che poi
Il il modo praticò per la sezione
Sappiamo quali sono i limiti delle dei manager Nitti anni il problema non è che non ci siano delle aziende pubbliche che funzionino bene Torre è che le aziende pubbliche ogni tanto tendono a funzionare male
E questo a quel punto il modo il problema così della sostituzione dei medesimi Tiani è uno dei problemi fondamentali del per cui si è arrivati alle beh non è un accidente
Il fatto che
No scusa stava parlando in generale resta orfana di madre Jamie piani le le le le le scelte che vengono fatte non non non
Lo sta dicendo sia importante uno
Io sto parlando di un'altra cosa sto parlando che Cristo nel che il problema della sottende la scelta dei manager l'azienda pubblica è un problema cruciale che è uno dei problemi e la difficoltà di risolvere questo problema è una delle ragioni fondamentale per le quali si privatizza
Oltretutto a maggior ragione quanto non vengono a cessare lei
Condizioni le le le le condizione per le quali è necessario l'intervento pubblico dal momento che il privato più possibilmente non sarebbe polvere come è stato papabile probabilmente probabilmente
Nel caso dell'ENI
Ma è chiaro che e poi il quando Giuliano Amato parla dell'ENI come servizio pubblico non è casuale il fatto che questo servizio pubblico ironicamente possa essere anche intesa come servizio dei taxi come
Qualcuno forse ricorda
Ora problema del del quindi non è che non esistono delle aziende pubbliche conserva alcune funziona benissimo è una situazione in qualche modo che ha in sé una sua instabilità io sono contrario a questo no ma perché temo che la trasparenza sia un fatto fondamentale
Allora è impossibile che nella sostanza non ci sia uno spasmodico interesse a controllare a influenzare il mezzo indipendentemente
Dal fatto se il quelli che sono
Gli amministratori hanno o non hanno la tessera di partito o hanno non hanno un fratello qua la tessera di partito o hanno non hanno del storie passate di vicinanza tutti abbiamo delle relazioni
L'uomo se stesso e le sue relazioni come
Allora tutti questi mezzi secondo me inducono solo una maggiore opacità
Io credo che sia meglio allora a questo punto la vecchia lottizzazione che è un pluralismo attuali e quindi non mi piace perché ritengo che esistono agli altri mezzi
Ma perché ritengo che si sono i mezzi più automatici per ottenere il pluralismo
Seconda ragione è un problema di quindi la prima di fattibilità la seconda in trasparenza la terza di responsabilità
Beh finché il capitale e pubblico esiste una responsabilità di chi gestisce la cosa pubblica
Perché questo attiene a uso di risorse pubbliche attiene a danaro della collettività e quindi esiste una responsabilità per la quale non ci si può levare perché il giorno che la RAI fallisce tra qualcosa uno o
Pescante
C'è qualcuno che è responsabile di sta cosa e come sappiamo credo che
Come
Come no io dico esiste una problematica esiste un problema di responsabile se la RAI fallisce di chi è la colpa
E qualcuno deve essere la colpa perché sulla vari pubblicità e allora problema di forme di contenuto è un po'per questo motivo io chiedo che l'unica cosa e andare alla soluzione normale
Che la soluzione che a maggior ragione oggi che si avverrà in tutto il mondo c'è una facce si accetta la convergenza tra mezzi diverse che accettano alle tecnologie
Alle tecnologie di di fondo di di di di comunicazione edili di uso delle tecnologie informatiche
Credo che l'unica cosa normale si è passati alla privatizzazione questo non è un rumore di fondo
Il rumore di fondo sono questi illusori palliativi che invece che che che perché credono di arrivare a una soluzione che non sarà una soluzione
Io quindi credo che l'unica cosa è quella di di affrontare questo com'è che non è un problema particolarmente complicato perché quando la
Non c'è più la Giovanna
Grande dizionario non sono una cosa complicata quella vuol dire privatizzare pensavo di non vendere trovo molto semplice dopo complicati basta vendere è una cosa possibile tanto basta semplicemente anzi
Basta semplicemente a mettersi a dedicare a questo problema le energie che si dedicano alle sue Grusovin soluzione
Io non sono contrario quindi alla finta public alla soluzione dalla Public Company
Per motivi che adesso porterebbe un pochino lontani
Sono ovviamente contrario a quello che il peggio di tutto che la soluzione pubblico-privato sono sicuramente contraria che sono su molto d'accordo che ad aspettare il due mila sei e la DC dei digitalizzazione che non arriverà nel due mila sei
Sono anche contrario all'uno più uno perché l'uno più uno prendere una retto da una parte la retta dall'altra poi fondere costituisce un soggetto che di per sé perché ha in sé i germi della debolezza e della intatta
Si tratta dunque esponente la soluzione ugualmente più accettabile più facile da far passare anche quella di avere di di privatizzare due reti RAI per localmente è chiaro che le condizioni di concorrenza sul mercato
Io pongono che e
Come conseguenza che anche dall'altra parte non ci siano tre reti non ce ne siano due perché se no nessuno comprerebbe in condizioni di disparità quindi la condizione stessa profetizzare e che dall'altra parte ci sia una parità una possibilità di concorrenza ma questo ne deriva come naturale conseguenza non come qualche cosa viene
Che viene
Posto a monte basta semplicemente dire che si vuole privatizzare la conseguenza logica dalla privatizzazione che dall'altra parte se si vendono due reti dall'altra parte ma sa anche due contratti perché sono nessuno sconto e allora prima di tutto da parte del pure
Era una registrazione dalla gennaio due mila tre con questo intervento
Da da parlamentare dai DS Franco De Benedetti alla convegno organizzato dalla rivista ristrette via partiti dalla RAI se non ora quando
Termina qui odierno programma realizzato con documenti d'archivio