Tavola rotonda su: "L'export italiano alla sfida della qualità"

Vascolare dell'auto
La legge
Istruito Scatigno Molise no facciamo un calendario satellite
Vuoi no no no
Dunque l'occasione
Proteso nel libro libro dove
Va sommato
Spesso
No
Abbiamo
Nove tre
Farà riflettere d'accordo bicipiti come struttura per i segreti Luigi
L'impressione
Bene bene bene si può cominciare
Domenica
Avrebbero capire mettendo fine
Riccardo Iacona lei niente interviene solo là dove a inerenti l'angelo biondo e l'Italia e quindi
Ah ecco
Se non si siede fine comincia
L'avvocato
Dieci minuti accademici
Cominciamo puntuali io vi ringrazio di essere qua
Saluto colleghi e amici
L'autorità
Ringrazio di essere qui ringrazio
Mica anche se un po'irrituale ai colleghi che hanno gli amici che hanno organizzato questo convegno ma i piacerebbe sta dall'altra parte perché
Io credo che il Codice una giornata di lavoro
Diversa dal da da altre
Si basa su una un lavoro scientifico
Che sta per essere spetterebbe intente dato alle stampe anzi credo che sia stato dato alle stampe ma sta per uscire
Che affronta questo tema dell'export italiano e della qualità
è un tema che si presta a due o tre letture diverse
La
Principale è che è un tema pressante
Dal punto di vista del Paese cioè in un tema non ne esoterico può sembrare un tema centrale
Io Lola all'ossessione anti declini sta da una sorta di ossessione crescente che mi deriva anche dal mestiere francamente chi fa il mestiere del della banca ed è pieno di di aneddoti vive di aneddoti di imprenditori che vedo di cui sente parlare
E per anni se ha letto i giornali che parlano del declino e gli articoli
A una somma di aneddoti che sistematicamente negano che le imprese italiane siano stiano battendo in ritirata al dovendo soffrire pagare
I loro punti deboli strutturali essendo i quali che che che sono una dimensione troppo piccola due la connotazione familiare tre la connotazione settoriale sulle cose che fanno l'Italia
Piccoli familiari e tradizionali
La logica deduttiva dice si batte in ritirata la logica professionali esperienza professionale mi ha detto in questi anni non è vero
E poi è noto che le banche fanno bilanci buoni anche perché le sofferenze si riducono il costo del credito si riduce nonostante Basilea due
Qualcosa della logica deduttiva non ha funzionato e quindi al centro ci sono le spreme in prese
Che esportano e la loro capacità di reggere l'esperienza dice che le imprese reggono gli imprenditori singoli dicono che reggono e poi dicono di del della loro collettività che in grave difficoltà ma questo una sindrome italiana ed europea che tutti stiamo individualmente decentemente bene ma ma siamo pessimisti su quello che ci circonda che poi fatto Mildred da una somma di individui
Abbiamo pensato che questa cosa dovesse Vespro essere portata fuori dalla dialettica fra l'aneddoto e la logica deduttiva e per farlo bisogna far funzionare il cervello
Che è quello che è stato fatto e far funzionare il cervello vuol dire guardare i numeri
Cercare di generalizzare quello che da aneddoti indiane dottrina debbano in aneddoto non si riesce a generalizzare
Questo il lavoro che è stato fatto l'intuizione
Che è il secondo argomento sta in un grafico almeno personalmente ma credo anche di ben Beniamino
Io mi ricordo eravamo a Milano a un convegno in cui si presentava il sempre pregevole rapporto ICE c'era un grafico impressionante che diceva che le quote di mercato in quantità italiane si stavano sgretolando ma c'era un altro grafico
Che stava dopo che diceva ma che le quote in valore reggevano storicamente e anzi in alcuni Paesi aumentarla
Parte articolai pene cento euro
Chi sangue andati in faccia e ci siamo detti ma qui c'è qualche cosa che non funziona nel modello deduttivo perché ciò che conta sono i valori non sono le quantità le quantità sono una cosa strana
Se c'è una divergenza fra tra valori e quantità così pronunciata vuol dire che i prezzi salgono e se i prezzi salgono e le quote in in in a prezzi correnti reggono e vuol dire che sotto c'è una qualità che forse cambia questa era la non lo spunto su cui abbiamo ragionato
In modo ancora abbastanza intuitivo i numeri anche cominciato dà ragione perché il fenomeno del due mila tre due mila quattro è proseguito nel due mila e cinque e anche nel due mila e sei
A questo punto abbiamo cominciato a ragionare collega cominciato a ragionare su due fronti i numeri
La realtà diciamo nel mondo a uno del mondo due
Quindi riconciliare l'aneddoto è la regola
Questo è il convegno in cui cerchiamo di riconciliare l'aneddotica aneddoti cioè l'esperienza empirica settoriale individuale di impresa
E quella che appare essere una regola dedotta empiricamente dal dai numeri
Ciò che ne risulta un Paese che regge
Un indusse italiana che ha retto non che regge che ha retto negli anni orribili dell'Euro del la Cina del ristagno della domanda interna
Ha retto meglio dell'industria manifatturiera di altri paesi accreditati di essere più forti di noi
E oggi cerchiamo di capire detto che è vero perché
Grazie a quali circostanze il paese tutto sbagliato per dimensioni specializzazione e struttura proprietaria
Cresce meglio di chi è accreditato di caratteristiche diverse e si riteneva priority o consone alle sfide
Oggi io credo che possiamo fare un passo in avanti vero
Per rivedere una logica deduttiva che tende a essere più ideologica che finché empiricamente fondata
Questo spero che che che serva a tutti noi a me di sicuro perché
Sì ripeto sì o se se uno è convinto del declino
Dà credito per eccezioni sono è convinto Della tenuto ad un modello da credito per regola e non lo dà per eccezioni che sono due cose diverse
Avendo diciamo responsabilità in questo enorme cosa che si sta costruendo di una pezzo qui importante della per l'economia italiana io credo che sia dovere intellettuale e morale
Fare scelte
Che che tutti diciamo scelte basate su una faticosa percezione della realtà insomma e non sulla su una superficie all'accettazione di modelli o aneddoti somme di aneddoti o di modelli troppo facile e troppo deduttivi questa insomma oggi credo che dovremmo fare questo passo per convincerci
E la realtà empirica di tutti i giorni dell'impresa e la realtà che emerge dei numeri si riconciliano e questo forse ci fa fare un passo in avanti nella percezione di che cosa questo Paese dirmi niente di più niente di meno
Quindi
Credo che sarà una cosa interessante oggi io sono
Aspetto di imparare
E quindi quindi grazie ancora
Sapete il programma
Comincia Beniamino
Interi Krhin Quintieri erano illustrarci il lavoro che è stato fatto e poi di volta in volta ci sono due due sezioni in cui si alterna l'economista e l'impresa e poi i la terza sezione dalle undici
Sì questo escluso spetta tutta la schiettezza sezione dalle undici
In cui si fa il punto sulla diciamo sull'interpretazione dei numeri sui dei prezzi dei valori mediamente all'esportazione il collega di cui non mi dimentico
Gregorio De Felice col mio collega capo ufficio studi della nostra banca a il compito di diciamo moderare credo che non sarà un compito difficilissimo
Di coordinare gli interventi vi do la parola
Grazie grazie mille Pietro per la sua introduzione e vuole fare soltanto qualche brevissima considerazione prima a della presentazione della della ricerca ricerca curata
Dalle Sandra Lanza e da Beniamino Quintieri con i contributi dei ricercatori del dell'Isa e del San Paolo
Della fondazione Maglio Masi dell'ICE che della Banca d'Italia
Una prima considerazione e macro economica il tema della competitività dell'industria italiana avuto un forte impatto sugli aggregati macro economici questo credo che non dobbiamo a dimenticarci lo a prescindere dalla dall'aspetto declini smog meno ma è un dato di fatto
Che la ragione principale per cui la crescita dell'Italia è stata all'incirca la metà negli ultimi dieci anni rispetto alla media dell'area dell'euro
Deriva a dalla deludente performance delle esportazioni
L'Italia è cresciuto in media negli ultimi dieci anni dell'uno virgola quattro per cento due virgola tre per cento l'area dell'euro se guardiamo da andamento della domanda interna consumi Investimenti la crescita è stata poco diversa tra Italia e il resto resto dell'area-euro
A dove veramente abbiamo mancato è stata è stato il tema delle esportazioni la Germania in particolare a aumentato le proprie quote di mercato
Alle nostre quote di mercato calcolate a prezzi costanti ma che poi è quello che rileva dal punto di vista della macroeconomia a sono scese quindi noi del per esempio tra il due mila e uno e il due mila e cinque le nostre vendite all'estero
Sono sostanzialmente rimaste invariate mentre il commercio internazionale cresceva del venti per cento
Questo cosa significa giusto per fare un piccolo calcolo algebrico che se l'Italia avesse mantenuto invariate
Dal novantacinque ad oggi le proprie quote di mercato bene la crescita media del Periodo dal novantacinque ad oggi non sarebbe stata dell'uno virgola quattro per cento ma del due virgola due per cento una crescita non dico il doppio ma del settanta ottanta per cento più ampia basterebbe questo per dire perché importante il tema e e perché c'è tanta c'è tanta tanto interesse su questo
Seconda osservazione rispetto a questo rispetto questo dato che a ha un connotato un po'pessimistico ci sono però importanti seggi miglioramento negli ultimi trimestri già alla fine del del due mila e cinque ma si sono rafforzati nel corso dell'anno
Quello che noi osserviamo e che la stagnazione economica dell'Italia le difficoltà competitive che l'Italia subito hanno implicato una forte scrematura né il sistema produttivo
Alcune riprese hanno chiuso
Ma le imprese che sono rimaste sono oggi più forti sono oggi più attive
Si sono rafforzate con innovazione con strategie con un miglior mix di prodotti quindi ci sono importanti e segnali di reazione e credo che l'osservatorio di una banca di di di tipo il fai il il business col mondo delle imprese e siano sale l'Osservatorio migliore
Segnale di reazione su che cosa sul processo di diversificazione dei mercati di sbocco
A le imprese italiane
Hanno ampliato significativamente i mercati verso cui sono in grado di esportare non sono più sempre i soliti sempre i soliti dell'Europa o degli Stati Uniti
Ma c'è molta più attenzione ad esempio verso la Russia verso i Bric e così via
E c'è poi questo grande riposizionamento su cui la ricetta poi si sofferma in modo particolare a su fasce più alte della gamma produttiva le imprese italiane stanno internazionalizzare Dossi a più che contare soltanto sulle esportazioni delocalizzano molto di più di quel rispetto a quanto facevano fino a un po'di tempo fa e delocalizzano le produzioni naturalmente produzione a più basso valore aggiunto tenendo quelle a più alto valore aggiunto in Italia
Effettuano un pochino più di investimenti in ai ai siti si riorganizzano e cercano anche di crescere dal punto di vista dimensionale
In sostanza oggi che cosa abbiamo una una base produttiva che forse un po'più piccola sul territorio italiano
Ma certamente più attrezzata per affrontare la concorrenza internazionale e quando poi parliamo di base produttiva dovremo pensare non solo a quella collocati in Italia ma anche quella collocata in Cina in Romania eccetera eccetera
Questi fenomeni ultima osservazione non sono diffusi e non sono generalizzati la crescita dei valori medi unitari delle nostre esportazioni
Su cui ripeto la la la la la ricerca si sofferma con molto dettaglio non riguarda tutte le imprese non riguarda tutti i settori nella stessa misura ci sono fortissime differenze
E questa mi spinge all'ultima considerazione ossia che i dati aggregati
Rischiano di essere quindi sempre più fuorvianti
E sono perciò necessarie analisi sempre più sottili e dettagliate sull'evoluzione dell'economia italiana armati in particolare sul tema del nostro export Trovo quindi particolarmente opportuna interessante e utile nei tempi e nei modi in cui è stata sviluppata questa ricerca e e credo che dopo aver detto queste cose abbiamo creato sufficiente su sparse a terra per ascoltarne
I risultati quindi dare la parola a Beniamino Quintieri
Siccome l'agenda è veramente molto fitta e ho il compito di fare da moderatore pregherei i relatori principali di contenersi strettamente nei quindici minuti e di scarsa anta di stare nei cinque sette minuti al massimo perché altrimenti salta il caffè
Beniamino Quintieri grazie
Buongiorno a tutti
Il mio compito è oggetto spiegare le ragioni che ci hanno portato a fare questa questo lavoro di ricerca che è andato avanti per molti mesi e coinvolto oltre la Fondazione l'ufficio studi del Sanpaolo anche l'ufficio studi dice la Banca d'Italia del designer un numero abbastanza ampio di ricercatori è una ricerca che di prossima pubblicazione verrà pubblicata nella collana la Fondazione per
I tipi della Rubbettino quindi chi poi avrà voglia potrà chiederne copia annoio la
Può andare al San Paolo e libri dica
Al San Paolo in testa devo abituarmi a questa
Nuova sono lavori abbastanza tecnici abbiamo cercato di andare in profondità con stima econometrica oggi abbiamo ho pensato
Ovviamente per una presentazione non tecnica presentare risultati il succo di quello che abbiamo trovato
E coinvolgendo come di scarsa ante o quelli che sono i maggiori responsabili istituzionali e quindi i presidenti
Del delle associazioni di categoria che ringraziamo per aver accettato quindi abbiamo cercato di combinare il lavoro
O di studio di ricerca con chi poi sta sul campo tutti i giorni credo che siano lo ha detto già Modiano è forse oggi il tema parlando di competitività del futuro dell'Italia e quindi credo che
Ci sono implicazioni di policy molto importanti che ovviamente poi saranno discusse nella fase finale della mattinata de la collaborazione del San Paolo con la Fondazione nasce dal fatto che e il San Paolo uno dei soci fondatori del della fondazione insieme all'ICE e nasce anche dal fatto che abbiano l'ha detto per modestia che questi temi sono temi di cui lui si occupava magari non dico in che anni
Insieme a Fabrizio Onida che anche qui quando questi temi non erano al centro del dibattito quindi fosse sembravano delle cose
Così non ancora pronte in realtà fosse avevano anticipato quello che sarebbe stata l'evoluzione della del mercato internazionale oggi è un problema vitale noi abbiamo cominciato questa ricerca puntando su alcuni settori può perché la scelte stare Marin profondità e abbiamo cominciando dai settori del made in Italy quelli tradizionali quindi
Di beni di consumo come si cerca la persona per la casa abbiamo lasciato da parte per adesso
La meccanica che il primo settore del nostro export e altri settori dove invece siamo indietro in almeno in termini di specializzazione
E quindi contiamo adesso vedremo in futuro cosa ci serve andare avanti e soprattutto intendiamo poi lavorare sui servizi che sono un altro aspetto di grande importanza
Ecco e il
La storia che che c'è stata raccontata parlando di declino negli ultimi anni la conoscete come per accennava prima Modiano negli ultimi dieci anni l'Italia
Ha perso in termini di quote in quantità
Ribadisco questo questo punto parecchie quote di mercato costantemente e nel novantasei avevamo il quattro virgola quattro oggi abbiamo il due virgola nove
è stata una discesa continua delle quote appunto misurati interne di numero comunque misurati di beni che siano stati esportati
Questo era il risultato del fatto che la velocità con cui faceva i nostri spot sono cresciute nostre esportazioni all'incirca la metà rispetto alla crescita del commercio mondiale vedete che nel trenta del novantasei qui c'è un errore nella Sly Mazzola tra il novantasei e il due mila cinque l'esportazione mondiale sono cresciute praticamente del cento per cento nel novantadue per cento le esportazioni italiane sono cresciute della metà
Nella seconda parte
Novanta due mila due mila cinque le esportazioni mondiali sono cresciute del sessanta Bergé despota sanitarie sono molto più vicini quindi abbiamo sofferto alla fine degli anni Novanta però quando si va ma questa è una storia che racconterò fra poco a guardare da a scomporre questo aumento si osserva che molto è dovuto all'aumento
Del
Dei valori e molto meno alla alle quantità
E quindi l'abbiamo perso anche quote di mercato non solo spetta ai Paesi di nuova industrializzazione ma anche ai Paesi che ci stanno più vicine sesso guardiamo sempre le quote di mercato vediamo che l'Italia effettivamente negli ultimi dieci anni ha sofferto col seguendo questa impostazione
Allora che cosa
Abbiamo fatto intanto vedete che in questa tabella sono riportati in rosso
I settori nei quali d'Italia specializzata sono valori standardizzati per cui quelli maggiori di zero indicano specializzazione quelli con valori negativi despecializzazione e vedete che a parte la meccanica i settori dove siamo più specializzati sono quelli
Cosiddetti tradizionali i settori che cui si associa il Metheny Charlie tessere abbigliamento calzature
Q cuoio vetro e ceramica cioè prodotti per le per l'edilizia mobili gioielleria a questo abbiamo aggiunto
Il settore degli alimentari che pur non essendo un settore di specializzazione in senso stretto è certamente considerato un settore in cui l'Italia
è considerata nel mondo ha qualcosa da dire
Questi settori cioè i settori in cui siamo specializzati sono quelli che hanno perso più quote di mercato
Se voi vedete a fronte di una perdita del l'ex proprio di un punto percentuale i settori del delle calzature del vetro dei mobili della gioielleria moltissimo
Hanno perso più quota quindi abbiamo perso più quote nei settori dove eravamo più forti
Questo non è sorprendente
Per ci sono due ragioni almeno per spiegare questo fenomeno il primo e che sono settori la cui dinamica della domanda mondiale era più lenta a trainare il commercio mondiale non lettere
Le diciamo le settori si tira elettroniche alla chimica e noi non di non c'eravamo
E l'altro elemento che in questi lettori siamo più fortemente esposti alla concorrenza dei Paesi emergenti di quanto non lo siano in ogni settore questa tabella credo che sia indicativa i più indicano la specializzazione potete osservare come
La nostra specializzazione e molto più simile a quella di Cina India Brasile per esempio che non rispetto a quella è un po'alla Spagna ovviamente che non rispetto ai Paesi più industrializzati
E quindi ha conseguenze che noi certamente sulla base del del diciamo di questa struttura industriali questo specializzazione siamo che indubbiamente più esposti
Da qui il pessimismo il declino cioè l'Italia è destinata a perdere quote irrimediabilmente si sono avanzate negli anni confusamente una serie di argomentazioni alcune valide
Alcune meno ha finito il nanismo dell'impresa e la scarsa competitività
Di nuovo la specializzazione produttiva alla Cina eccetera cioè persino l'euro e le svalutazioni
Ecco questo era il quadro piuttosto pessimista
Qualcosa invece cominciare a cambiare all'inizio della degli anni due mila vedete la quota in
In quantità
è vedete la quota in valore perché e quella come dire ricordavamo piano affine che conta c'è nessuna impresa guarda al numero di di prodotti che ha venduto guarda fatturato se se vende meno prodotti a con un a prezzi più alti del fatturato cresce diciamo e ed è quella la variabile
Vedete come dal due mila le nostre quote
Di mercato
La nostra quota di mercato in valore Cervaro del nostro ecco
è rimasto sostanzialmente costante c'è stato una piccola flessione due mila cinque ma pare che nel due mila sei certo di nuovo una ripresa quindi siamo come eravamo negli ultimi sei anni abbiamo sostanzialmente
Sostanzialmente
Resistito
Che è successo e successo che a fronte di una quota sostanzialmente appieno non la vedrete fatto qualcosa che non devo fare sarà a fronte di una quota sostanzialmente costante il valore è una riduzione della quantità sono aumentati i valori medi unitari
Ricordo che i valori medi unitari sono una media del valore
Dei beni che sono esportati quindi contengono sia una indicazione circa i prezzi ma sono anche il frutto del mix produttivo che viene che viene esportato questo è l'aspetto meno metodologico di grande rilevanza perché oggi c'è un diciamo un dibattito su come si calcola debbano essere calcolati questi valori medi unitari
Per esempio c'è un una discrepanza oggettiva tra quelli calcolati dall'Istat che pure sono in corso di revisione quelli indicati dall'Eurostat che sono molto più
Più piatti cioè indicare un bar una crescita dei valori medi unitari ricche italiani
Molto più contenuta rispetto a quelli indicati dall'Istat
Comunque sia e qualunque serie venga apprezza
Il risultato non cambia cioè l'Italia è il Paese che ha aumentato di più i valori medi unitari Zita di capire di quanto ma anche prendendo i dati Eurostat l'Italia il e il Paese che nell'adesso ve lo faccio vedere che è aumentato
C'è un'implicazione da da cosa due implicazioni a considerare la prima se i valori medi unitari fossero cresciuti in meno
Di quanto indicato dai dati Istat allora le quantità sarebbero ridotte di me fino a non avremmo perso quote in quantità a quel punto per otto di loro quello che conta è il valore di ciò che esportiamo
La seconda implicazione che è stata alla base della nostra ricerca e che per avere informazioni
Su un fenomeno così complesso come si diceva prima su quale se effettivamente al di là dell'aneddotica è difficile capire delle tendenze bisogna partire dal basso
Piuttosto che questa analisi macro che vi sto facendo è utile partire dai dati micro cioè o dalle dati dai dati d'impresa che pur ahimè in Italia sono abbastanza carenti
Ho dai dati disaggregati commercio internazionale solo da lì possiamo evitare le distorsioni associate con
Una ricomposizione per costruito bene anche questi dati questo però ve lo diranno
Alla Lanza ragionamenti interverranno dopo si evince che c'è stato indubbiamente una crescita dei valori vedete che nei settori del del made in Italy la linea verde
Questa tendenza all'attrice valori medi unitari è risultata
Più amplificata rispetto al resto del settore manifatturiero cioè proprio nei settori dove siamo specializzati dove abbiamo sofferto di più abbiamo aumentato di più i valori medi unitari
Questo graffio fa vedere sempre dati Eurostat quindi più contenuti che comunque l'Italia si differenzia
Abbiamo tolto gli altri Paesi meno rilevanti e l'Unione europea però
Rispetto ai principali Paesi europei l'Italia è di nuovo quello che perché è aumentato di più il stesso risultavano faccio per ragioni di tempo si ottiene se prendiamo Stati Uniti Giappone fra usiamo delle aree più aggregati di nuovo l'Italia spicca fa questo possente naturalmente si potrebbe dire certo ma non è detto che l'aumento dei prezzi sia un fatto positivo potrebbe essere una segnale di ulteriore perdita di competitività certamente ci sono indizi in questo senso
Di tipo negativo dice non siamo da questo punto di vista non siamo diventati più competitivi se noi guardiamo al costo del lavoro per dipendente
E guardiamo alla produttività del lavoro effettivamente abbiamo registriamo una produttività stagnante un costo del lavoro
Che è aumentato
Questo lo si evince ancor di più guarda Ando alla al confronto con con gli altri paesi in cui si vede che il gruppo italiano commentato
Molto di più rispetto certamente a quello della Francia e della Germania lo vediamo guardando i tassi di cambio effettivi e reali
Anche in questo caso calcolati su Cuba anche in questo caso l'Italia mostra una dinamica dei costi più
Diciamo più sostenuta
Il punto però è che a nostro parere poi questa è una delle cose abbiamo sottoposto al vaglio della dell'analisi più più puntualmente a livello settoriale
La competitività di prezzo oggi sia diventata meno rilevante posto che si sia in grado di effettuare una differenziazione dei prodotti tali da sottrarsi
Appunto a alla concorrenza di Paesi con i cui costi non si può certo compete l'altro indicatore che poi fa pensare a una confeziona questo in qualche modo il risultato del fatto che si sposta almeno in quantità
E il numero delle aziende che hanno esportato tra il due mila e due mila e quattro vedete nelle attività manifatturiere la contrazione è stata molto lo
Molto contenuta si tratta almeno uno per cento
In nei settori invece di specializzazione vi è stata una contrazione molto forte intatto un'implicazione dato che le le il numero di di imprese che manifatture che sposano rimasto costante
A fronte di un calo
Del numero di imprese che hanno esportato nel tradizionale ci deve essere stato un aumento delle imprese che hanno esportato negli altri settori quindi prendiamo anche questo come un elemento positivo
Però ci stanno anche altri elementi che depongono a favore di una
Mantenimenti presepi profitti adesso non ho tempo non ci sono segnali di un Carlo della forse lo diranno alla tavola rotonda quindi lascio stare e poi il mantenimento delle quote di mercato se si perde competitività è difficile spiegare
Come si fa a mantenere la quota per code mercato per tanti anni l'ultimo punto dal quale poi siamo partiti abbastanza interessante questo queste linee di dimostrano dell'interpolazioni che mostrano come
Vi è vi sia una correlazione negativa tra valori medi unitari e quantità esportate cioè i settori in che hanno aumentato di più i pressi tra virgolette sono quelli in cui sono ridotte sulla delle quantità
Anche qui l'interpretazione può essere duplice
Si è persa competitività e quindi si esporta meno oppure e questa credo che sia la tesi prevalente emersa dalla dal dagli studi da quello che sentirete più avanti e c'è un altro fattore
Si è puntato di più sulla qualità quindi sulle nicchie quindi
Certamente
E quindi
Si esporta meno a prezzi più alti
E quindi quello che abbiamo fatto che è stato fatto nel della ricerca e cercare di capire di spiegare questo fenomeno che ripeto è cruciale per la futura della nostra economia quali sono le spiegazioni principali che
Possono essere avanzate che sono state sottoposte al vaglio del diciamo dei ricercatori che hanno collaborato alla ricerca perdita di competitività
Miglioramento qualitativo dei prodotti cosa non facile da capire nei dati ma uno sforzo abbiamo cercato di fare maggior potere di mercato notate che il maggior potere mercato può venir fuori sia dal fatto che i prodotti sono migliori sia al fatto che si si riescono a conquistare mercati in cui si c'è una domanda di beni di lusso che sta crescendo con nuovi mercati e quindi l'Italia può essersi posizionata in maniera particolarmente buona
La delocalizzazione è indubbio che molte molti processi produttivi anche molti prodotti sono più producibilità reclusi sono stati localizzati e quindi questo spiega una ricomposizione all'export
Su beni di qualità maggiore e infine anche fattori congiunturali
Sappiamo che la rivalutazione finito
Dell'Euro comporta problemi certamente rende più difficile il contenimento quando la rivalutazione forse il contenimento dei prezzi soprattutto sui mercati al di fuori del
Delle europee ecco in conclusione queste sono le ipotesi che abbiamo cercato di analizzare e quindi sentirete quelli che sono i risultati che abbiamo raggiunto grazie
Molte grazie anche per il rispetto dei tempi il punto centrale mi sembra che sia il forte incremento dei valori medi unitari e l'esigenza di partire dal micro di non partire da analisi aggregate quindi a cominciamo con il micro con la prima relazione della dottoressa Giovannetti responsabile dell'Area studi ricerche statistiche Ethel dice e che ci parla appunto delle delle strategie relative al settore dell'abbigliamento delle calzature e dei gioielli
Prego bene grazie io mi presento quindi sostanzialmente il risultato di questi tre settori che sono assolutamente fondamentali per il made in Italy perché sono settori che sono molto soggetti alla concorrenza dei Paesi emergenti
Ci sono settori nei quali l'Italia tradizionalmente il leader a livello mondiale
A quote molto elevate a quote in calo come vedremo come avete potuto già capire da grafici che vi ha fatto vedere Beniamino Quintieri
Sono settori che hanno dell'impresa e piccoletti dimensione decisamente molto ridotta quindi in teoria sono settori che non hanno potere di mercato la prima domanda che ci siamo fatti è sono davvero importanti per l'Italia
Bene se noi guardiamo al peso delle esportazioni i questi tre settori sono ben il quindici per cento delle esportazioni italiani del manifatturiero quindi se la risposta è sì sono dei settori importanti
Quindici per cento l'esportazioni quindici per cento di occupazione
Sono i settori che sono in forte attivo se voi guardate la somma dei tre settori a circa venti mila euro di attivo commerciale quindi la metà dell'attivo commerciale del manifatturiero
Allora ci possiamo chiedere ma sono importanti anche nel mondo
Ebbene sì la posizione dell'Italia è secondo produttore di testi di abbigliamento e calzature e primo produttore per quanto riguarda la gioielleria quindi sono sicuramente dei settori molto importanti da realizzare
Chi sono i nostri principali concorrenti guardando il settore per settore sicuramente la Cina lo abbiamo già detto ma sono anche gli altri Paesi emergenti per quanto riguarda il tessile abbigliamento fra gli emergenti abbiamo il Bangladesh l'India il Pakistan
Questo grafico mi fa vedere le quote guardate la cosa l'Italia l'Italia il secondo produttore guardate la quota e la Cina ma soprattutto il numero dice l'aumento della quota a nel periodo che ne abbiamo considerato l'aumento la quota la Cina il dodici per cento l'Italia diminuisce dell'uno per per e tre per cento
La stessa cosa per gli altri settori calzature anche qui l'Italia è seconda
La variazione della quota nel periodo è il tre circa tre virgola cinque per cento di nuovo la Cina qui che abbiamo come concorrenti abbiamo il Vietnam abbiamo anche la Romania e qua ci potremo attaccare
A un discorso sulla delocalizzazione di alcune fasi a cui ha fatto riferimento
Allora prima De Gregorio
Attenzione nelle calzature l'Italia perde come la Spagna ma la Germania aumenta gioielleria
Per letto prima che l'Italia è prima in nella gioielleria ma perde molto e qui nostri concorrenti sono la Cina e l'India che guadagnano in questo periodo va moltissimo la Cina al sette per cento l'India al tre per cento il quattro per cento
A ne avete già visto nei grafici che abbiamo strato Beniamino Quintieri quali sono stati gli andamenti dei prezzi quindi le valori medi unitari e delle quantità queste viene lo ve li faccio vedere molto rapidamente
Anche a livello se del settore avviene esattamente lo stesso fenomeno quindi abbiamo un aumento dei valori medi unitari del tessile abbigliamento l'Italia e la Rivière rosso molto superiore a quello dei concorrenti europei
Un aumento dei valori medi unitari delle calzature superiore decisamente a quello dei concorrenti europei soltanto la Spagna ha un andamento simile a quello dell'Italia per quanto riguarda le calzature
Fondamentale la gioielleria leggermente diverso in realtà nella gioielleria i valori medi unitari calano per tutti i Paesi ma attenzione quelli dell'Italia in rosso calano molto meno degli altri
Cosa che ha fatto vedere prima Quintieri mi ha fatto vedere valori medi unitari in aumento quantità in calo ecco lo a livello di settori anche qui l'Italia era presentata la linea rossa tessile abbigliamento quantità in calo solo la Francia cala come l'Italia sostanzialmente calzature l'Italia in calo la Spagna che aveva dei valori medi unitari che crescevano come i nostri cala
Gioielleria abbiamo detto l'andamento dei prezzi era diverso calavano scendevano invece di aumentare le quantità quindi non scendono
Infetti però se vedete quella dell'Italia rimangono più o meno costanti mentre quelli degli altri Paesi aumentano
Quindi riassumendo e presentando poi la ricerca cosa abbiamo
In questi tre settori esattamente come nel manifatturiero e nel made in Italy abbiamo un calo dei volumi abbiamo un forte aumento dei valori medi a vitali escluso la gioielleria quindi nelle calzature nel tessile
Abbiamo però in tutti e tre i casi un andamento dei prezzi maggiore di quello dei concorrenti quindi aumenti dei prezzi superiori ai concorrenti anche europei che sono quelli che gli ho fatto vedere e quindi non solo dei Paesi emergenti
E la domanda cui lo vogliamo rispondere perché c'è dietro un upgrading qualitativo è cambiata la quantità a dei nostri beni beh misurare la qualità non è facile e lo vedrete ed cercheremo di convincervi che in qualche misura ci siamo riusciti
In genere si fa un'equazione prezzi più alti uguale qualità più alta
Questa è un'equazione che può essere vera oppure può essere verosimile
Se voi guardate nello Zingarelli che cosa è la definizione di verosimile è verosimile ciò che sembra vero e quindi è credibile
Quello di cui io mi devo convincere e che in realtà noi
Dimostreremo che o quanto meno cercheremo di dimostrare se è vera questa equazione cioè che a valori medi unitari superiori corrisponde una qualità superiore qui dobbiamo eliminare la possibilità che sia verosimile
Cosa abbiamo fatto
I risultati che io presento sono i risultati dell'aria studi dell'ICE e quindi presentano presenti per i prescritti da DiVersi miei collaboratori che hanno lavorato moltissimo per ottenere questi risultati sono risultati che si basano sull'età Besta del dice
E usano appunto il capitale umano dell'Area studi dell'ICE cosa abbiamo fatto abbiamo calcolato degli indicatori indicatori di qualità assoluta e qualità relativa e abbiamo fatto le stime econometriche
Questi indicatori che vi presenterò molto brevemente sostanzialmente ci permettono di vedere l'andamento nel tempo e l'andamento nei confronti degli altri concorrenti
L'andamento nei confronti entrambi gli andamenti possono essere poi diciamo visti o sul mercato mondiale o rispetto a mercati diversi
Ed è interessante vedere se l'upgrading qualitativo c'è stato su alcuni mercati e non su altri
Questi indicatori che sono ben descritti alla ricerca e quindi saranno poi presentati all'interno del libro entrambi possono essere divisi in tre componenti
Un effetto interno un effetto composizione è un effetto combinato
Sostanzialmente che cosa intendiamo con effetto interno intendiamo un puro effetto di prezzo come aspetto composizione che quello che poi ci interessa di più cogliamo il mix la variazione nel mix dei beni esportati
Quindi l'effetto composizione avrà un valore positivo se nel settore che noi realizziamo nel sottocomparto che noi analizziamo cresce la quota di esportazioni di beni a valore medio unitario più alto della media
Quindi è proprio questo effetto composizione che ci può rilevare liberare sostanzialmente un miglioramento qualitativo però attenzione
Perché anche a livello molto disaggregato
Anche a livello e lo vedremo poi probabilmente anche le discussioni un cappotto è sempre un cappotto un cappotto che ha una tecnologia più alta all'interno è sempre un cappotto pesa comunque a poppa l'internal sottocomparto quindi ci sono dei problemi di misurazione sono grossi che cos'è l'effetto combinato l'effetto combinato ci dice semplicemente che noi ci siamo spostando verso produzioni che hanno incrementato i propri valori medi unitari in misura superiore alla media del settore
Questo qui ho descritto è l'indicatore prezzo qualità assoluto la scomposizione per quanto riguarda relativo sostanzialmente è analoga alla gara la scomposizione ma il confronto è con i concorrenti e non con il tempo e non dell'immobile quindi lo possiamo fare una variazione qualitativa nei confronti di Francia e Germania di confronti la Cina di confronti la Spagna e così via
E questo è quello che abbiamo fatto
Gli ha già detto Beniamino Quintieri che in realtà la qualità è solo una delle spiegazioni dell'andamento dei valori medi unitari ce ne sono altre le ha citato la delocalizzazione il pricing to market e così via e quindi non abbiamo fatto una stima econometrica perché perché abbiamo voluto stimare il potere di mercato delle imprese esportatrici nei tre settori
Sostanzialmente nell'ipotesi che se la qualità dei nostri beni era migliore allora l'elasticità della quota di mercato in volume
Nei confronti delle fare Italy prezzi dovrebbe diminuire e abbiamo fatto questo come vedrete su diversi sottoperiodi
Vi faccio vedere i risultati
Nei tre settori i primi indici sono gli indici di qualità assoluta quali farò passare velocemente quello di qualità relativa per motivi di tempo
Settore tessile abbigliamento
Che cosa abbiamo la parte gialla è un quello che io ho chiamato il feto interno quindi il puro effetto prezzo bene questo come vedete spiega gran parte dell'aumento
Dal mille novecentonovantotto al due mila e cinque per quanto riguarda l'abbigliamento ben il ventuno per cento però mento del prezzo ha spiegato da questo cambiamento di prezzo interno
L'effetto composizione in e l'effetto combinato ora sono si bilanciano a vicenda
Cosa abbiamo qua che è interessante per quanto riguarda l'abbigliamento su ora quando andiamo a disaggregare fra mercati abbiamo dei comportamenti diversi su mercati diversi
In entrambi i mercati c'è un aumento dell'indicatore ma questo momento è del ventitré per cento per i mercati dell'Unione a quindici e del diciassette per cento per i mercati dell'extra UE
Nell'Unione Europea abbiamo poi un effetto composizione positivo
Che cosa che ha detto prima che cos'era l'effetto composizione cosa vuol dire questo vuol dire che sono aumentati particolarmente i beni a più alto valore aggiunto IVA e vive a più alto valore medio unitario scusate
Le calzature anche qui come vedete a sostanzialmente le stelle incremento dei valori medi unitari interno alle singole produzioni è molto più alto
Gli effetti di composizione sono trascurabili in questo caso
La cosa interessante da notare in questo caso è che la crescita dei valori medi unitari è particolarmente accentuata dal due mila e uno
Nella gioielleria
La cosa da adottare e sostanzialmente le le variazioni diciamo c'è un cambiamento la composizione merceologica delle esportazioni
La parte blu l'effetto composizione che è concentrata negli ultimi tre anni
E perché che cosa si è verificato nel settore sostanzialmente diminuito il peso dei gioielli in oro a favore dei metalli meno preziosi qui c'è stato effettivamente un cambiamento la composizione De Gioia e della dei gioielli esportati a favore dei beni a più basso a meno preziosi quindi di bigiotteria o di metalli meno preziosi
Qualità relativa a cosa possiamo dire di nuovo sui tre settori brevemente abbigliamento
L'Italia è specializzata come vedete sempre di più né i beni a più alto valore medio unitario
Come ha calcolato questo indice di qualità relativa in questo caso abbiamo fatto il confronto dell'Italia con la Francia e la Germania per quanto riguarda il mercato mondiale quindi qui abbiamo visto soltanto verso i nostri concorrenti Francia e Germania
Io prima ho individuato dei comportamenti diversi ribrezzo per quanto riguardava a mercati Diversi allora ho voluto dire volevamo capì bene eresse sul mercato dell'Unione Europea che era quello che ci interessava di più perché aveva l'andamento più interessante per noi
Il la qualità relativa rispetto ai nostri concorrenti europei rispetto agli emergenti era abbia avuto un andamento diverso
Effettivamente abbiamo delle variazioni di prezzi molto più evidenti nei confronti di Paesi emergenti che peraltro è quello che mi aspettavo qui le variazioni dell'Italia sono più forti nei confronti dei Paesi emergenti
La stessa cosa abbiamo fatto per quanto riguarda le calzature e gioielli
Per quanto riguarda le calzature ci sono delle differenze sensibili e questa pesante interessante sia nel prezzo interno sia nella composizione nel mix quindi rispetto ai nostri concorrenti
La differenza dei valori medi unitaria medi unitari tra Italia e concorrenti
Cresce dal due mila e uno e quindi è in linea con i risultati di cui abbiamo parlato prima per quanto riguardava la quantità la qualità assoluta e abbiamo ed anche questa interessante le differenze la composizione che sono crescenti anche se meno
L'effetto combinato quindi lo spostamento verso beni diciamo la specializzazione verso sporta ce n'è più alto valore medio unitario acquista una certa rilevanza dopo il Duemila
Arriva
Ma la gioielleria sostanzialmente la cosa è la stessa ma queste evidenze ci lasciano
Spazio a diverse ipotesi interpretative e come vi ho detto per vedere se upgrading qualitativo pricing market o aggredirmi indotto vale a dire uscita dal mercato di esportatori di beni qualitativamente inferiori che a me Spena o meno molto importante per questa impresa
Perché diciamo i presidenti delle associazioni categoria potranno dirci che sono molte le imprese che sono uscita le imprese che producevano beni a più basso valore medi unitari e ti sono uscite dal mercato che hanno chiuso abbiamo fatto delle stime
Le stime sostanzialmente ci dicono che l'elasticità che noi ci aspettiamo spesso il Poeta ramo ha il segno atteso e in linea di massima
Nel secondo sotto Periodo che è il periodo dal due mila e uno due mila e cinque cioè proprio quello dell'Euro quello su cui ci siamo concentrati quello di cui parlava Beniamino Quintieri
Nei due settori principali abbigliamento e calzature
L'elasticità è diminuita quindi il potere di mercato delle nostre imprese sembra essere aumentato
In particolare di stime abbiamo fatte tante sottoperiodi sono Diversi risultati sono diversi una cosa interessante per il sottocomparto dell'abbigliamento esterno che è molto importante
E che il potere di mercato risulta più elevato nei mercati più lontani ma cresce notevolmente di più nell'ultimo sotto il periodo per quanto riguarda in me illa mercati dell'unione europea
Quindi abbiamo dato alla che cosa importante di questo cosa abbiamo fatto e che cosa importante la prima cosa che abbiamo fatte abbiamo cercato di valutare questo mutamento nella qualità dei nostri esclude le nostre esportazioni com'cercando di combinare due metodologie complementari guardando agli indici di qualità due tipi di indici in modo da avere un quadro completo ossia nel tempo sia rispetto ai concorrenti sia rispetto a diversi mercati e poi nelle stime econometriche
Cosa abbiamo ottenuto abbiamo visto che rispetto ai concorrenti con gli indici di qualità abbiamo una specializzazione nelle produzioni a più elevati valori medi unitari
Abbiamo è questa l'effetto prezzo interno un upgrading qualitativo interno alle singole produzioni e abbiamo delle Daria azioni poco rilevanti nel mix dei prodotti soltanto nella nell'abbigliamento nell'Unione Europea abbiamo una variazione del mix dei prodotti abbiamo cercato di vederlo con le stime econometriche perché dicevo prima abbiamo delle imprese che sono piccole le imprese piccole in teoria non hanno potere di mercato quindi il potere di mercato che non abbiamo trovato che ci viene confermato la le stime econometriche perché abbiamo una riduzione dell'elasticità nel secondo poi sotto periodo probabilmente e proprio un potere di mercato che gli viene dato dall'aumento di qualità grazie
Questo mi sembra il punto centrale cioè per riuscire ad avere una riduzione della elasticità al prezzo se non c'è la qualità se non c'è l'innovazione
Se non c'è il gusto del made in Italy l'apprezzamento del made in Italy evidentemente
Non riusciamo a contrastare le tendenze dei dei paesi a basso costo del lavoro e quindi interessante capire dal lato dall'impresa e dal lato degli imprenditori che cosa si sta facendo qual è il loro punto di vista che cosa richiedono anche a livello di di decisioni di politica economica
Dal o o di tutela dei marchi del made in Italy eccetera a a due imprenditori di successo e di spicco Paolo Zegna
Presidente del del gruppo del gruppo Zegna e della Federazione imprese tessili e mode italiane e poi a Rossano Soldini che proprio due giorni fa
Al rilasciato un'intervista sul Sole ventiquattro Ore proprio sul tema della tutela dei marchi
Al dottor Zegna
Buongiorno a tutti ringrazio innanzitutto è l'invito che è un'occasione importante per un attimo fare anche appena chiuso un anno un attimo di verifica per vedere se le indicazioni prese qualche anno fa su una nuova tendenza di mercato sul nuovo stato delle cose di un mercato globale indubbiamente stanno cominciando a dare dei frutti o meno
Tanti dati sono stati effettivamente bombardati fino adesso e spero magari di sintetizzarli perlomeno in alcuni concetti importanti in modo da far capire come non ci stiamo muovendo come riteniamo di doverci morde qui in avanti
Che in periodi sia stato difficile non lo ripeto per via dell'Euro per via del del della stagnazione soprattutto dei consumi del dell'unione europea in cui indubbiamente noi siamo particolarmente Stati forti fino a quest'ora per tante altre questioni indubbiamente non abbiamo avuto in quattro anni
Nel biennio due mila uno due mila cinque la perdita del quindici per cento del fatturato abbiamo perso ottantacinque mila detti undici mila aziende per quanto riguarda la parte commerciale in Italia abbiamo perso undici mila punti di vendita indipendenti
Ciò nonostante come è stato detto sbagliamo ancora più quasi un quarto
L'avanzo commerciale dell'India industria al comparto industriale italiano il dodici per cento dello Q dell'occupazione e il sette per cento di produzione e valore aggiunto
Quindi sono ancora dati importanti sono dati che ci caricano di responsabilità in quanto riteniamo che finalmente il nostro sì è uno di quei comparti che all'economia italiana adatto e può ancora dare
Le nostre prime stime del due mila sei sono per fortuna e quindi il segno
Sì probabilmente la strada avviata anche se dolorosa e lasciando qualche morto e ferito sul sul terreno però era per un scrematura una pulizia è un bene quindi dal del settore futuro
Ci portano a credere a stimare che avremo un aumento di fa di fatturato non di quantità ma di fatturato che andrà intorno al due quattro per cento
Ma ancora più positivo e il dato delle esportazioni che soprattutto negli ultimi mesi si sta muovendo e dovrebbe essere intorno al cinque per cento
Ma ancora di più all'interno delle esportazioni e vedere che a differenza di quanto dicevo prima dalla forza nostra degli anni passati sui mercati europei quello che veramente aumenta i dati se non ricordo male di settembre ottobre novembre lo dimostrano
Delle esportazioni nei Paesi extra UE stanno aumentando a doppia cifra quindi è un movimento che io ritengo fondamentale probabilmente un qualche cosa che alla base a dimostra è stata la causa della diminuzione delle esportazioni cara dottoressa ricordava prima che abbiamo avuto in un certo periodo andando soprattutto sui mercati dell'UE e avendo una una forte staticità non solo in Italia ma negli altri Paesi
Perché Risi economica per la stanchezza di nei confronti anche magari dei nostri stessi appunto le prodotti il vedere oggi che le aziende si stanno orientando verso delle esportazioni verso i nuovi mercati emergenti che hanno voglia di made in Italy che hanno voglia di stato Scano voglio di qualità che per la prima volta si affacciano certi tipi di prodotti credo che effettivamente sia un segnale che dobbiamo cogliere positivamente
Dobbiamo dire con un po'di orgoglio che e ci ha fatto piacere che l'abbiano sottolineato Giavazzi deve sul corse Corriere della Sera de Bortoli sul Sole ventiquattro Ore
Sono risultati questi ultimi che gli ho detto che stiamo cogliendo che credo siano dovuti alla all'imprenditoria e non quello a quello che purtroppo ancora mancato che un movimento di paese che aiuta
Effettivamente a fare sì che le nostre produzioni i nostri prodotti vadano sempre più all'estero
Anche se all'interno di questa lamentela sul supporto diciamo da parte del governo devo dire che anche se poi lo citerò successivamente l'apporto dell'ICE che ho sempre difeso e continuerà a difendere è stato sicuramente importante e ancora di più credono potrà essere nel negli anni a venire
Comunque abbiamo effettivamente subito un periodo di forte ristrutturazione non si può ancora purtroppo dire concluso perché effettivamente i risultati positivi li abbiamo ancora un po'
A macchia di leopardo però per utilizzare un'espressione utilizzata questa mattina non battiamo sicuramente in ritirata
Noi pensiamo che un solo punto il percorso si astratto che dobbiamo continuare a insistere oramai la convinzione di poter competere basandoci solo sui vantaggi di costo è assolutamente in inesistente quando a un certo punto non so chi sposta le le le slide
Ma indietro
Quando a un certo punto noi vediamo dove siamo posizionati nel nel confronto del del corso a mano d'opera vediamo non solo che abbiamo un cosa manodopera ventisei volte quello della Cina ma quando anche ci paragoniamo
A Paesi più vicini come l'Egitto vediamo che in effetti anche loro sono più o meno sugli stessi costi della manodopera cinese
Hanno per di più tante altre facilitazioni che oramai non più norme abbiamo tipo un costo dell'energia che settanta per cento inferiore al nostro il gas che costa al novanta per cento in meno del nostro l'acqua settantacinque per cento
E così dicendo
Quindi è chiaro che noi di fronte a un costo la mano d'opera
E un'incidenza della manodopera sulle produzioni sia tessile abbigliamento così importante non abbiamo altra strada che Angelo punto corre più veloce dei concorrenti
La Cina un concorrente di assoluto rispetto purtroppo probabilmente l'abbiamo sottovalutato quindi non abbiamo saputo fra tutti prevedere quello che poteva essere la sua forza concorrenziale della sua aggressività che ha dimostrato l'abbiamo magari tenuto conto di tutti gli investimenti che negli anni in cui forse eravamo ancora parzialmente protetti dalle quote della Idem aiuti io loro stavano dicendo di investimenti
Giganteschi
Fatto sta che a un certo punto
La cosa c'è arrivata tra capo collo abbiamo un periodo ancora di qualche di qualche mese davanti in cui ci sono certe limitazioni su certi prodotti in importazione dalla Cina però questo non è più il discorso col quale noi dovremmo difenderci futuro il mercato aperto nessuno lo vuole fermare lo vogliamo peraltro sicuramente limitare in quelli che sono e gli rispetti delle regole di equità e e di trasparenza però sappiamo che a un certo punto la nostra direzione quella di sfuggire o essere sempre primi di fronte al concorrente che tra l'altro ricordo
Oggi è bravo ma diventerà sicuramente molto più bravo cammin facendo
Quindi il nostro discorso e quello di una condanna competere sui fattori non di Parenzo e abbiamo ovviamente qualità ricerca innovazione creatività tecnologia modelli organizzativi e servizio e marketing
In poche parole qualità a trecentosessanta gradi senza nessun compromesso
E quello che d'altra parte quanto il mondo si aspetta da noi i nostri clienti ci conoscono per delle cose di elevato livello di qualità
E quindi stanno e continuare a insistere continuare sia farla ma soprattutto come dirò tra un tra un istante a comunicarla e a portarli in giro per il mondo con con Maggiora con maggiore efficienza
L'obiettivo a me ahimè non è più quello di essere il primo Paese esportatore d'altra parte di nuovo le statistiche di prima hanno manifestato in modo eclatante che la nostra posizione e la numero due tanto per dare un ordine di idee sul campo delle esportazioni tessili abbigliamento la Cina è quattro volte quello che siamo noi quindi oramai il divario enorme però obiettivamente ecco il essere i primi della classifica per quanto riguarda il valore medio del prodotto è ancora un obiettivo che assolutamente noi dobbiamo perseguire e mantenere
Ci siamo incominciati ad allineare su questa strada il perdere l'aumentarle il prezzo medio
Effettivamente una cosa che sta verificando bisogna fare attenzione anche non sia che il risultato si ottenga perché si perde le quantità di valore basso perché il valore medio si fomentare perdendosi riveduta fascia che può essere quella è indubbiamente più bassa
L'obiettivo è quello di vendere più a livello di prima e qui anche in termini relativi ma anche in termini assoluti nella parte di qualità più elevata
E quindi nell'espressione nostra e commerciale nata dai valori del prodotto ma anche di marche che marketing che io a mio modo di vedere effettivamente dobbiamo aumentare
Quali sono le cose che noi riteniamo siano delle priorità per il nostro settore con le sulle quali quindi la Federazione sta insistendo
Ne evidenzierò cinque per perdita di tempo credo mi rimangono ancora cinque minuti
Indubbiamente anche qui l'abbiamo detto
Due mal di centri allora innanzitutto la dimensione media l'abbiamo detto noi siamo troppo piccoli
Siamo troppo piccoli quindi non ci permettiamo non ci possiamo permettere sinergie che invece dobbiamo ricercare proprio per a un certo punto allineare quelli che sono i costi dei concorrenti almeno in parte non possiamo solo vivere di nicchia abbiamo bisogno indubbiamente di di migliorare e quindi fare massa e e quindi avere sia una volontarie le industrie di imprenditoriale sia degli aiuti perché a un certo punto siano facilitate le aggregazioni
Poi credo che quello che abbiamo cercato di fare in questi anni di dover cambiare quello che può essere una percezione negativa del nostro settore col non non è facile ammetterlo ma io credo che a un certo punto per degli atteggiamenti passate sembrava che tutto dal nostro settore andasse bene e poi per degli delle per degli estremi opposti che nel momento di difficoltà
Ci sono state lamentele fin troppo elevate
Questo ha creato un effetto negativo
Esterno che che che si vuole assolutamente correggerlo vogliamo essere conosciuti per la qualità per lo stile di vita per quello che sappiamo fare e non per degli atteggiamenti difensivi visti piuttosto e protezionistica come ho detto prima non ci vedono tra coloro che ci credo
Abbiamo bisogno di migliorare le azioni promozionali del Paese
Abbiamo parlato ieri con il vicepremier Rutelli è un discorso che dobbiamo fare tutti quanti assieme
Se al gioco punto noi dobbiamo migliora la qualità va bene ma dobbiamo sapere che poi ci sono anche dei limiti in quello che possono essere isabelle gli sforzi di ricerche risultati di prodotto e anche i limiti di presso abbiamo bisogno che ci sia un po'una fascia opera di valore aggiunto che ci venga riconosciuto per quello che l'Italia tutta quanta assieme può può fare quindi a livello di comunicazione credo che sia importante migliorare come diceva
Tanto tempo non so più che bisogna saper fare il prodotto bisogna farlo ma bisogna soprattutto anche far sapere chi è che lo sappiamo fare
Dobbiamo continuare degli Investimenti come dicevo prima i concorrenti ci sono sono in vista hanno questa corre più veloce per tenerli sempre dietro
E questo per chiudere credo che poi faccia capo molto a un discorso al quale forse non si dà dedica mai la sufficiente attenzione che quella della formazione per fare meglio le cose bisogna avere gente soprattutto qualità film qualitativamente meglio preparata non solo nella produzione ma nella vendita e nel marketing
Ecco queste credo che siano le cose sulle quali noi dobbiamo concentrare credo questo approfittando del fatto che siamo in sede di Banca intesa San Paolo credo che siano gli elementi con i quali settore bancario dovrà esaminare le aziende che avranno più potenziale di di avere futuro
E io credo che cogliendo questi aspetti e lavorando su questi quella che è la colonna che orgogliosamente ho descritto essere un po'quanto crediamo di rappresentare dall'economia nostra sia ancora assolutamente una cosa la portata nostra e Possa ancora essenzialmente utile a tutto il Paese grazie
Molte grazie dottor Zegna mi ha colpito molto che nel suo intervento e stata una serie di cose a elencato una serie di cose su questa cosa gli imprenditori dovrebbero fare con l'aiuto del sistema bancario non ha citato neanche una volta
Il governo il supporto l'aiuto a da parte delle delle autorità credo che questo sia molto importante
Dottor Soldini presidente dell'Anci l'associazione nazionale dei calzaturifici italiani pregandola per cortesia
Di contenersi in cinque sette minuti tratto l'essenziale i messaggi più importanti grazie al recupero dal tempo che Paolo ha usato in più
Si viene rivolto da diverso tempo sia da ambienti politici che gli ambienti che si accreditano come culturali un predicatore un richiamo indirizzato soprattutto a settori
Del manufatturiero tradizionale quindi anche noi siamo tranquilli a fare qualità ricerca e innovazione
Che afferma ciò non sa che queste sono da sempre
Le ragioni fondamentali le autentiche chiavi competitive che ci fanno essere ancora primi al mondo dallo dando allo Stato tagliano da sempre un contributo attivo sulla bilancia
Basta ricordare che solo le calzature lo scorso anno hanno dato quattro miliardi di euro
In Italia siamo rimasti in sei mila ottocento fabbrica col novantasette mila detti che diventano quasi trecento mila con l'indotto
L'ottantacinque per cento delle nostre fabbriche
A meno diventi dipendente
Pur con queste dimensioni medie siamo i più grandi produttori di calzature in Europa e secondi nel mondo come lei ha ricordato
L'organizzazione in distretti industriali l'accessibilità hanno consentito livelli ottimali anche se sempre migliorabile di efficienza e produttività
Facciamo parte di quel sistema di piccole e medie imprese che crea in Italia il novanta per cento del PD
Quindi parlando in generale il settore manufatturiero del mi venite le avuto nel due mila cinque un saldo attivo di ottantacinque miliardi di euro con cui ha contribuito a pagare la bolletta energetica le auto e la tecnologia importiamo
E grazie alle cinquecentoquarantanove mila imprese industriali manufatturiere italiane che ognuno superiori a quelle che alla Germania la Francia l'Olanda e la Svezia messe assieme
Che l'Italia sinora limitato le perdite di quote di commercio mondiale e l'entità del deficit commerciale
Se non si difende quindi adeguatamente questa fonte di ricchezza e occupazione come si può pensare di aumentare il PIL
Da qui la necessità di tutelare il calzaturiero e gli altri settori papà ma l'ho fatto ieri tutt'altro che le corti come qualcuno si può definire spesso ed è proprio sulla continua innovazione di prodotto che il manufatturiero ha vinto le grandi sfide competitive
Queste mie affermazioni trovano ulteriore conferma il fatto che la riduzione delle cose paia
Esportate se accompagnate molti mercati la sostanziale tenuta delle quote di valore scaturita con particolare riferimento all'ultimo anno non apprezzabile crescita dei prezzi in media all'export
Questo risultato in un contesto di domanda piatti in presenza di un'agguerrita concorrenza internazionale
Da dove deriva se non da una costanza e ricerca della qualità ed un atteggiamento culturale delle imprese calzaturiere teso all'innovazione continua
Questa ricerca della qualità peraltro non va indirizzata solo al prodotto
Come in parte abbiamo già fatto proseguiremo ad intensificare il rapporto con la distribuzione in relazione alle mutevoli esigenze del consumatore
Molte aziende si stanno mettendo in grado di sviluppare sia una prima che una seconda linea di offrirsi al prodotto donna ad esempio che il prodotto uomo cosa che non avveniva fino a poco tempo fa le aziende dovranno riposizionarsi su una gamma di prodotti meglio fine dove si è una grande potenzialità di mercato
E dove ancora siamo in grado di produrre modelli e prodotti che possono raggiungere le esigenze dei costi dei consumatori
Si cercherà sempre di più e sempre meglio di coniugare la qualità alla comodità e si dovrà rendere il prodotto sempre più appetibile sotto il profilo del conforto
Andrà rafforzato reso permanente un continuo monitoraggio dei punti vendita per avere in tempo reale la sensibilità del mercato stesso
Le aziende che hanno retto eleggeranno l'impatto della lunga crisi sono quelle che hanno creduto e qui chiuderanno nel prodotto invece investito nel rapporto con la distribuzione e nella comunicazione
Naturalmente la nostra associazione si è impegnato e si impegnerà ad accompagnare questi sforzi aziendali sia con l'azione di promozione che li tutela
La qualità dei nostri prodotti infatti raggiungerà il massimo se si tutela con forza questo made in Italy simile a un attimo più soffermare
Per la promozione invece ci sta dando un aiuto incredibile e spero mi auguro che possa proseguire e la nostra associazione ha avviato diverse campagne pubblicitarie da sola molto soggetto sia in Italia che l'Europa
E Russia ma anche in Cina con cui è stiamo promuovendo fortemente le calzature made in Italy
Chiaramente devo qui definire ripetere che made in Italy è ciò che ho fatto la manodopera stabilite in Italia quindi qualunque altra definizione di made in Italy da considerate rare fuorviante e di comando
Contestualmente stiamo cercando di promuovere in tutto il mondo l'apertura dei negozi multimarca
Sotto l'insegna Norditalia Scholes
Per dare l'opportunità ai nostri piccoli associati di essere presente quell'ora brand in in un in un corner all'interno dei negozi multimarca che apriremo che i partner apriranno in tutto il mondo
Ne stiamo aprendo alcune Russia riapriremo discuteremo stiamo discutendo in in India Dubai in altre nazioni
Infatti i gestori partner interessati ecco qui che torna il made in Italy chiedono prevalentemente che ANCI garantisca produttori e prodotto made in Italy contro il rischio di contraffazioni e false indicazioni di origine che sono sempre più frequenti in assenza di efficaci controlli
Cerca le azioni di tutela riteniamo fondamentale la proposta del Regolamento sull'obbligatorietà del marchio d'origine made in sui prodotti importati prima ancora di essere uno strumento di autotutela e la vera garanzia offerta a voi consumatori
Per effettuare acquisti nella consapevoli debolezza nella conoscenza della reale rapporto esistente tra origine qualità e prezzo
Ricordo che questa richiesta coinvolge solo sei settori
E Abbiati tedesche i soliti tedeschi che hanno voluto escludere al momento in discussione la meccanica così loro potranno continuare a produrre per loro automobili le loro macchine dove vogliono e noi italiani facile acquistare credendo che sono fatte in Germania
Il medico danneggia solo coloro che fanno del silenzio sull'origine lo strumento indebito per realizzare un surplus di profitti commerciali facendo passare per fatto in Italia ciò che tagliando non è e che dovrebbe costare molto meno
La nostra associazione
E cioè la nostra situazione produttiva proprio potrebbe già avere un incremento immediato contenimento del Merlin di un trenta per cento poiché importanti brand europei potrebbero sicuramente da subito sarebbero costretti a produrre in Italia loro calzature
Il consumatore infatti ho finito
Non verrebbe ingannato e siamo certi che preferiva un prodotto italiano a un prodotto marcato made in China
In attesa che il Governo italiano raggiunga con successo la maggioranza richiesta tre Paesi dell'UE per l'approvazione
Abbiamo promosso assieme agli amici SMI Ati Federlegno
Avendo la costituzione di un gruppo d'iniziativa per l'obbligatorietà ne viene che si chiama Ahmed info trasparenze
Formato da una pluralità significativa di organizzazioni industriali artigiane e commerciali istituzioni associazioni dei consumatori e sindacati dei lavoratori
Il gruppo Stasi Ray sviluppando nei diversi paesi europei un piano di comunicazione ed iniziative pubblicitarie essenzialmente volto a sensibilizzare sul tema i governi dei Paesi ancora contrari soprattutto Germania ed Inghilterra
Per far sì che anche loro
Accettino questa proposta tra l'altro fatta dal commissario Mandelson concludendo sia le aziende che l'associazione hanno operato e continueranno ad operare affinché non molto il ruolo storico dell'Italia manufatturiera
Occorre rendere accessibile il bello il ben fatto al ceto medio che è in ascesa diversi nuovi Paesi il cosiddetto lusso sostenibile io corro a recuperare la tradizionale forte cultura dell'innovazione
Della sfida vissuta con orgoglio l'orgoglio e il piacere del made in Italy ringrazia
Grazie passiamo la parola da Alessandra Lanza collega del San Paolo responsabile ufficio studi Imprese e Territorio a che ci parla di due settori
L'importante del made in Italy come l'agroalimentare i mobili oltre che del del vetro e delle ceramiche Alessandra con la solita preghiera la segretaria
Io cercherò di recuperare un pochino di tempo perché Giorgia mi ha reso il compito molto più semplice avendo già spiegato tutta la metodologia che sta dietro alla ricerca per questi tra settori le evidenze nessuno uguali ai settori analizzati prima quindi calo delle quote in volume aumento ottenuta delle quote in valore crescita dei valori medi unitari
Le ipotesi che abbiamo cercato di testare sono ma una crescita così elevata dei valori medi unitari può essere interpretata in diversi modi
Può rappresentare un grande problema di produttività dell'industria italiana dovuta a un elevatissimo aumento dei costi che viene trasferito sui prezzi quello che Giorgio chiamava prima effetto interno tra tutto effetto prezzo
Può rappresentare strategie di sopravvivenza di breve periodo che sono normalmente strategie di prendendo oppure di pastore incompleto o del tasso di cambio magari Matteo mutamenti dirà qualcosa in più su questo nella sua presentazione
Oppure può può rappresentare una vera svolta qualitativa quindi i prezzi aumentano perché aumenta o il mix
Di prodotti o la qualità dei singoli prodotti che cosa è successo nei tre settori Chiana Rizzato l'ufficio studi di San Paolo
Questi tra settori hanno degli andamenti abbastanza eterogenei tra di loro in particolare spicca l'alimentare come settore che ha cominciato il processo di trasformazione qualitativo prima degli altri
E ha quindi operato un miglioramento qualitativo questo è il motivo dei tre Cecca sulla colonna miglioramento qualitativo più completo degli altri due settori perché è partito prima in almeno due su questi tra settori profitti hanno tenuto quindi coniugando l'analisi che quindi annunciava Giorgia prima
Sulla composizione il cambiamento qualitativo con i dati di impresa
Quello che vediamo e che anche dove il miglioramento qualitativo è stato più modesta il motivo del check su vetro ceramiche con un un solo simbolo non è dato da un miglioramento più modesto mai dato dal fatto che la situazione del comparto veto rispetto alla situazione comparto ceramiche e molto eterogenea e quindi in media il miglioramento e più modesto ma in realtà il miglioramento ha portato nelle ceramiche come vedremo nell'analisi settoriale e molto importante e questo è vero in tutti e tre i settori in più o il tre a migliorare la composizione di Mick se la qualità dei singoli prodotti in questi settori c'è anche stato il tentativo di riposizionarsi geograficamente verso mercati a più alta crescita numero uno e nei segmenti Altos pendenti di quei mercati a più alta crescita quindi non si va a vendere nei Paesi emergenti
Prodotti a valori medi unitari più bassi anzi spesso si va a vendere in quei Paesi i prodotti top di gamma perché si vende
Alla fascia di reddito più ricco campi venendo io non vi ripeto nulla di metodologia dopo scontato che diciamo ricordiate quello che ha detto Giorgia venendo alla stima del potere di mercato a di questi tre settori e cambiata o non è cambiata nel periodo di osservazione quello che noi osserviamo e che c'è un cambiamento e lo vedete nel grafico istogrammi monito significativo nel settore
Alimentare noi qui abbiamo estrapolato vino e olio perché abbiamo condotto un'analisi a livello di micro settori
Micheline nell'Oglio che sono le componenti sia più pesanti in termini di incidenza sul settore sia più importanti in termini cambiamento qualitativo ritenete elasticità come vedete molto elevato
E elevato anche per la ceramica e questi sono i tra settori dove l'upgrading qualitativo è stato più forte e questo lo vedremo quasi confermato anche dagli indici
Il caso dell'arredamento qui è un po'una Layer e sull'arredo poi il dottor mai devo porta magari smentirmi però quello che noi abbiamo trovato sulla credo che abbiamo molti più problemi di dati perché qui la riconversione qualitativa spesso è stata fatta
Cambiando proprio gamma di produzione spostandosi su produzioni si a valori medi unitari più elevati si più sofisticate ma che ricadono di più in beni immateriali in categorie di logistica di servizi di innovazione
Che quindi facendo una stima econometrica fatta sul settore tradizionale manifattura io negati non colgo più e questa è l'interpretazione che noi diamo a questa Stati perché poi se andiamo a vedere in realtà anche qui una b-side in qualitativo c'è stato
Passando all'analisi settoriale
Vado molto veloce nell'alimentare e come dicevo un outlier qui le quote sono cresciute e non calate e sono cresciute ovviamente molto di più che nella media il manifatturiero la crescita dei valori
Medi unitari anche è molto evidente ma questo è in linea con gli altri l Effetto di composizione
Che Giorgia prima vi diceva nei suoi settori era abbastanza ridotto cui è molto evidente la colonnina mediana avverte chiaro e per noi l'effetto di ricomposizione qualitativo cioè quali prodotti con valori medi unitari più alti sono stati venduti questo per noi è preponderante molto di più dell'effetto interno a testimonianza del fatto che sia nel vino sia negli oli di l'upgrading qualitativo è stato molto importante
E questo ha corrisposto a livello di impresa e a un cambiamento nella specializzazione italiana per esempio si producono più o Old imbottigliati che hanno valori medi unitari più elevati poi indotto fosse poi niente potrà essere più preciso
E abbiamo aumentato la qualità dei vini questo si vede anche in un confronto di prezzi
Nel confronto dei concorrenti tenete conto che la media dell'UE e pesantemente influenzata dal concorrente francese che ha ha la più elevata quota inviti prezzi più alti perché tutto il paniere viene spostato da il peso i prezzi degli champagne
E il fatto che noi stiamo sotto lo zero ma stiamo convergendo in termini di prezzo verso la media interpretate la media come la Francia che più semplice anche se scocca letto però quel quello che pesa di più UE direi che davvero stiamo aumentando la qualità e stiamo convergendo
Verso il concorrente più temibile che abbiamo la stessa cosa vale per gli oli dove però invece siamo noi a detenere una leadership anche qui rispetto al compagno ai concorrenti abbiamo un effettui
Nonostante fossimo i più forti e quelli con i prezzi più alti ancora stiamo aumentando pesantemente la qualità tutto l'effetto di istogramma
Mi diano verde più chiaro è effetto qualità per intenderci
Veniamo al settore di ceramiche e vetro qui l'assoluto la situazione meno brillante dell'alimentare un prestata un pochino più faticosa come vedete abbiamo perso quote nonostante questo i valori medi unitari sono aumentati abbiamo perso più quote dei concorrenti
E tutta la perdita di competitività in parte in parte sicuramente come veniva ricordato anche prima questo è un settore a elevati costi perché è un settore energia intensi del costo all'energia in Italia è molto più alto di quello dei dei concorrenti
E quindi l'incidenza del costo sui prezzi in questo settore è stata importante nonostante questi profitti hanno tenuto allora se i profitti hanno tenuto ci domandiamo ci deve essere uno spostamento di qualità altrimenti non si spiega
E in effettui seppure limitato ed è preponderante l'effetto prezzo si vede che un effetto di composizione comincia a esserci dove si vede nelle ceramiche si vede moltissimo
Se guardate la crescita come composizione di prodotti tra il novantotto e il due mila e cinque Da Molo cottura già storce la NATO dove la monocultura un prodotto di bassa qualità trasporti c'era nato un prodotto di alta qualità
C'è un evidente spostamento verso prodotti di gamma alta dove si vendono questi prodotti e questo interessante
Se guardate i mercati di sbocco questi prodotti
Si vendono molto in mercati emergenti grandi come la Russia
Chi è incominciano ad a vere classi di reddito alto splendente sempre più estese
Veniamo ai mobili in anche la la situazione del settore arredo
Si colloca a metà diciamo tra cui due che abbiamo appena descritto quindi è un settore che ha sofferto ma è un settore dove l'upgrading qualitativo
Si è cominciato e si fa in maniera importante
Qui vedete per esempio che non tutto il settore ha sofferto di perdita di quote di mercato per esempio i mobili da cucina in legno chiesto hanno due caratteristiche a sono sistemi completi perché sono una composizione di Pezzi di versi ebit il legno è stato un materiale molto rivalutato tecnologicamente perché ha comunque capi capacità benefiche per l'ambiente c'è molta più attenzione oggi all'ambiente di quanta non ce ne fosse una volta con mio marito reale pulito che respira che assorbe anidride carbonica e ci aiuta a respirare qui
Quindi alta qualità la quota in realtà è aumentata
Ricordiamoci che in questo settore la componente di contenuti immateriali e gli spostamenti
Verso settori attigui ma fuori dalla classificazione e molto elevata e quindi la misurazione
Dell'effetto composizione che vedete qui e sembrerebbe ampiamente
Limitato addirittura c'è un un'inversione di tendenza
Ha un potere esplicativo più limitato con i settori che abbiamo analizzato precedentemente in ogni caso questo dipende anche dalla domanda e dei mercati di sbocco perché se guardate in questo caso l'andamento seppur con un po'
Una un'ampiezza differente tra Italia e Germania però completamente speculare quindi la domanda ha influenzato il comportamento
Delle singole impresa
L'ultima notazione che vuol restare sul settore dei mobili e che fosse pochino Mino intuitivamente di quello che diceva stamattina Beniamino sulla crescita del numero di imprese esportatrici in questo settore eccessi Stato
Un consolidamento delle imprese esportatrici ma è un consolidamento che noi vediamo in maniera benefica perché ha aiutato le imprese a crescere di dimensione un in questo settore sono cresciute lento media impresa ENI
E le ha in questo modo prete capaci di competere con una forza più maggiore e con una qualità più grande
Allora anche qui sentiamo l'opinione degli imprenditori cominciamo dal presidente Federlegno Arredo il dottor Snaidero bene con Giordano
Innanzitutto ringrazio gruppo Sanpaolo Imi gruppo Intesa per questo studio che è stato fatto credo dire che se per quanto riguarda il nostro settore rappresenta del negatività questo gli serve anche per migliorare permettetemi di fare un quadro un attimo di cos'è il settore del legno arredo in Italia oggi il settore del legno la filiera legno
Ha un fatturato la produzione di oltre trentotto miliardi di euro
Abbiamo di cui circa il trentacinque per cento esportato esportiamo in circa duecento Paesi ma i primi dieci Paesi rappresentano cinquantacinque per cento da esportazione
Abbiamo un rospo circa ottanta mila in prese con quattrocento mila Betti quindi vedete che la media per Impregilo cinque persone sono un mercato dalla del lavoro molto frammentato e quindi anche l'aspetto di esportazione diventa difficile quando non ci troviamo di fronte a delle grosse aziende che possono essere possono essere di riferire
Fino al agli anni novantanove due mila l'Italia era il primo esportatore mondiale nel settore del mobile arredamento oggi siamo il secondo
Il secondo Paese esportatore
Ma sono stati superati di gran lunga dalla dalla Cina
I dati che la dottoressa presentato prima si riferivano fino al due mila e cinque il due mila sei che abbiamo chiuso con circa un due virgola nove per cento globale di aumento
Come diceva se abbiamo ad analizzare settorialmente i vari comparti vediamo che ci sono le punte
Cucinavano bene così con grande esportazione che mi dice farle farle bene ma mentre abbiamo la delocalizzazione per esempio di alcuni di alcuni articoli tipo i divani
Grossa impresa italiana che rappresentavano l'interno del nostro fatturato globale di esportazione grosse cifre hanno trasferito la produzione in Cina ma non per un fatto prettamente di delocalizzazione selvaggia ma altrimenti avrò perso
Avevano perso il mercato americano oggi il più Cina hanno queste fatte queste produzioni ed esposto direttamente sul mercato americano quindi bisogna analizzare anche di un certo qual modo qua nodo questi dati
Il discorso che faceva lei dottor perché se prima che nessuno ha parlato degli aiuti del governo l'accompagnamento io devo dire con tutta tranquillità sincerità che porto anche degli esempi specifici che sconosciuta presidente nel due mila due di Federlegno Arredo
Le esportazioni verso la Russia erano circa duecentoquaranta duecentocinquanta milioni di euro
Assieme a dicevamo fatto un tempo un programma di accompagnamento di crescita su questo mercato il due mila sei chiudiamo con circa seicentocinquanta milioni di esportazioni quindi un salto enorme
Oltre alla questo programma di marketing di sviluppo commerciale sul mercato che abbiamo la Federazione accompagnato tante impresa grandi e piccole naturalmente oggi risulta facile no ma anche a livello diciamo come come banca cioè la federazione ha cercato di dare un aiuto a queste piccole a queste piccole impresa sappiamo che all'estero il sistema bancario italiano pochi istituti pochi gruppi hanno dalle presenze concrete in questo caso il gruppo intesa con cui abbiamo stipulato un accordo proprio il mese di ottobre a una banca proprio a Mosca Zao Banca con cui la federazione a a stipulato un accordo per aiutare queste piccole imprese
A vivere a a crescere avrete informazioni dirette sui mercati solo in questa maniera ritengo che possiamo dare un segnale chiaro non solamente io ho fatto l'esempio del mercato russo perché mi hai più semplice da fare ma le in altri ma marcate sono facciano la stessa cosa perché oggi andare a vedere tesi uno poco in una sedia cosa volete non se l'è fatta così uno
Non possiamo andare scoperto discutono sul prezzo o diamo un servizio una parità o diamo un segnale di di della stile di vita italiano questo non vogliamo siamo un po'abbiamo impostato con la federazione andiamo a vendere lo stile di vita italiano sui mercati internazionali e made in Italy qui concordo pienamente con gli amici
Paolo ero sano come continuamente ci troviamo su queste argomentazioni e i problemi no mi esimo della sua federazione la tassazione sono uguali
Però chiediamo bassi per carità e siamo abituati ad avere concorrenza in Italia in Germania in Francia da per tutto chiediamo solamente il rispetto delle regole internazionali io la prossima stima alla cassa ho preso tutto il mio consiglio direttivo lo porto in Cina abbiamo fatto uno abbiamo programmato degli incontri con la federazione dei mobilieri cinesi per dare un punto fermo perché altrimenti questa barriera non riusciamo è un mercato grande Lazio io lo vedo in maniera positiva non negativa dove i prodotti italiani possono crescere su questi mercati
Ma io non mi vedo che noi alla fiera di Dubai del mese di novembre
Dove ho visto dei mobili prettamente italiani convinto fossero italiani mobili cinesi al trenta per cento del prezzo perché noi contemporaneamente vendevamo su quel mercato chili o noi diamo una regola queste quindi potrà potremmo recuperare su quelle che sono erano gli standard fino al Duemila è chiaro che non potremo mai superare la Cina perché ormai ci ha lasciato molto indietro
Ma io penso che e il prodotto italiano che ha avuto un salto di qualità e norme confermato anche sa voi sapete che come fedeli organizziamo il sogno del mobile di Milano aveva mese di aprile io ho visto aprile dell'anno scorso un salto di qualità delle aziende italiane notevole ecco questo e lo spirito ci siamo trovati proprio in un momento di crisi totale
Nei primi anni del due mila dei gli imprenditori hanno saputo
Crearsi ricrearsi rifare le aziende ristrutturarle investire sulla sul prodotto
Investire sul Desailly e oggi i risultati si vedono come federazione vediamo Pavia guardiamo avanti il Governo ha fatto varo mappa dal che va dal due mila sei al due mila dieci pretenda prestazione quattro punti principali abbiamo la salute e l'ambiente ne parliamo tante volte dal l'ambiente esterno ma noi abbiamo anche una sicurezza interno nelle case
Non so quanti voi loro sappiano che noi portiamo dei mobili da altri Paesi dove sono dei contenuti di formaldeide che sono al di fuori di qualsiasi parametro che le nostre aziende italiane
Sono tenute a rispettare queste cose purtroppo guardo solo il prezzo bisogna guarda la qualità noi come Federazione sta muovendo in tal senso
Cultura e infine informazione e formazione
Ero diceva Paolo Zegna prima formazione formazione perché nel dobbiamo vedere che il futuro nostro
Io parlo del mio settore ci sono pochissime scuole
Pochissimi i giovani si presentano per venire a lavorare nella sua azienda dove ormai non è più la storia del vecchio falegname che andava in giro con condito tagliato perché aveva sega a nastro tagliato il dito oggi viviamo in una nostre aziende con camice bianco col computer dove un ambiente salubre abbiamo passa Lars perché vengono a visitarci ogni giorno quindi è un ambiente sano sicuro
Io la passione ecco in un'azione tra l'altro io mercoledì la prossima settimana gran parte per la Cina finora un accordo col CNR come federazione per dar modo alle piccole e medie imprese di utilizzare le strutture della federazione assieme a cenare per innovare ricercare nuovi materiali per il solo in questa maniera le imprese italiane possono avere un futuro
E ultimo l'internazionalizzazione che penso sia la cosa più importante perché mercato intervallo ma il più importante mercato estero dove ritengo che il prodotto italiano la qualità italiana siano da sempre superiori a tutti
Grazie grazie molte dottor splendono effettivamente lei ha citato la Russia a mi piace dire che più di un quarto quasi un terzo delle esportazioni distrettuali
Dell'Italia verso la Russia sono proprio relative alla al settore del mobile quindi immobile e è un pilastro a e ha contribuito moltissimo proprio verso questa grande crescita dell'export italiano verso la Russia
Parliamo ora di alimentare ci sa credo un po'di di acquolina per vista vista l'ora a con l'occasione annuncio che il caffè non facciamo un intervallo ma c'è un caffè itinerante nel senso che chi vuole si assenta due minuti dalla sala
C'è un caffè nella nella sala attigua perché siamo in ritardo e altrimenti non riusciamo a completare nei tempi dovuti
La parola al dottor Rossi direttore generale Federalimentare non vorrei che
Cantina avendo cancellato il coffee break ci fosse un effetto dilatatore sui tempi e quindi cerchiamo di mantenerci sempre sui tempi grazie sì anche se la tentazione no volevo
Voglio ringraziare innanzitutto la frazione Masi Enti da San Paolo perché hanno fatto uno studio interessantissimo presentato che peraltro smonta
Anche un po'un ragionamento sul declino che si fa nel Paese e di cui non sappiamo innanzitutto la la mia presentazione è che la prima cosa che emerge che non si possa più parlare di settori tradizionali
Cioè la modifica della composizione
La dinamica dell'export era dinamica dei valori medi vitale ci inducono a pensare che è ora di finirla di chiamare questi settori settori tradizionali questo nei settori di punta dell'industria menta nel nostro Paese
Secondo ragionamento che voglio fare e quello sulle tecnologie incorporate ne parlava con la borsoni da la effettivamente questo studio non ce la fa ancora catturare quanto quel cappotto è cambiato non ce la fa catturare quanto la scatola di pomodori è cambiata
Effettivamente se introducessimo anche un'ulteriore variabile a parità di categoria merceologica cioè la tipologia incorporata
E dei prodotti alimentari nostri così come nel mobile credo così come le calzature di Soldini credo che si abbia dirittura una rivoluzione nel meccanismo di composizione nostro export e deve un celebre rinuncerebbe un miglioramento ulteriore delle nostre capacità perché se non si spiega la tenuta delle quote di mercato se mancano anche nel merceologico
Terzo ragionamento da vecchio statistico
Che faccio è è che tutto questo studio è bellissimo e devo dire non vedo l'ora che venga pubblicata però non tiene conto di quella che noi chiamiamo la delocalizzazione buona
Dedusse alimentare credo anche tutte le altre indusse me particolare indossa dimenticarlo mai presenti in Turchia abbiamo tre tracciate mercato turco abbiamo il vetro certi quello Gusso iniziamo la Cina sono state Shanghai adesso con Cibus finita lì
Abbiamo il venti per cento l'America
Abbiamo il Canada per non parlare del Sudamerica quindi e le nostre in paese non hanno più solo esportato metà quella quindicina d'anni ma hanno delocalizzato impianti produttivi Venture eccetera questo non è spiegato da Telex corto che mente pensiamo la Ferrero in Germania
Che che la realtà che superata che con l'italiana
Pensiamo a Barilla isterica America pensiamo alla stessa Paride Germania cioè esistono casi talmente eclatanti di delocalizzazioni cerchiamo buone perché son delocalizzazioni dove l'impresa a costruirsi il mercato localmente non fa come alcune aziende i testi per sfruttare i differenziali di prezzo del costo del lavoro e importare nel nostro Paese sono caratteristiche estremamente positive virtuose devastazione che non vengono catturate allora dico se a questi dati
Lo volessimo aggiungere la composizione per categoria colite come già incorporate e anche questa spetti delocalizzazione buona credo che tutti i nostri settori qui citati
Fosse d'eccezione postriboli Soldini ha sofferto più di tutti passerebbe con a segnali positivi
Quarto argomento Flash che governativo
Del resto fossero strage niente
Quanto al momento fece non sapete è quanto ci aiutate sistema capitale che di Tizio e finanziario
Cioè non avete idea che passo avanti che non sono affatto la nostra industria ma anche la collaborazione così stemma creditizio e finanziario formidabile l'abbiamo da Pato privilegiato come Federazione unite da San Paolo ma anche gli altri gruppi hanno seguito nelle diverse realtà penso la Polonia Romania dove già siamo presenti penso anche al bacino mediterraneo d'Egitto e Tunisia
Quanto ci hanno seguito in quest'attività di crescita li devo ringraziare anche molta anche dice Simest e Sace
Che ne abbiamo altro struttura deputata dell'avvocato alimentare siamo a buon Italia che ci segue occupazionale sto perché tantissime campagne su punto per i piccoli medi imprenditori abbiamo fatte in questi Paesi con l'aiuto di queste strutture governative
E devo dire in questo l'Italia è molto molto cambiata rispetto a solo cinque sei anni fa ed è merito sostanzialmente più che dell'azione del governo che tu dell'azione delle singole istituzioni che hanno capito quante necessarie collaborare quintogenito Flash voglio essere brevissimo e se no mi bacchetta l'altra volta
La bisogna rassegnarsi al fatto che queste regole che dovremmo stabilire pensata alimentare campomelani sicurezza alimentare importantissimo nei rapporti con la Cina con l'India
Pensate anche ai meccanismi distributivi e la catena del freddo che delicatezza che a questo settore
Così come hanno anche gli altri può questo perché lo inseriamo e quindi ancora più delicate anche l'attenzione del pubblico sui temi e sicurezza elevatissima anche recentemente l'influenza aviaria e la carne bovina hanno insegnato
Però queste regole non sarà facile stabilire le in tempi brevi le faccia una battaglia formidabile collezione mondiale commercio
Collega potrebbe far sua contraffazione nostri prodotti sulla tutela
Dei minimi degli standard
Quali quanti e qualitativi dei prodotti però non sappiamo che sono regole che andranno a stabilirsi più mercato si rende globale però in tempi medi nel frattempo non possiamo perdere ulteriormente
E qui io voglio dire due iniziative del Governo sono state molto positive sia affine al Governo e che Rizzo Tuca sia questo nuovo governo su cui bisognerebbe volete lavorare in maniera un po'più assidua una e quella di favorire i crediti di imposta per l'attività promo Punzi Paolo pubblicitarie o comunque di marketing sui paesi terzi non comunitari e questa è una misura utilissima per le aziende che sono all'estero e per rientrare
Di alcuni costi di avvio in questi Paesi quindi questo la misura che già contenuta la finanziaria che andrebbe estese a un secondo ragionamento e ne facciamo per quanto riguarda l'estero è aiutare moltissima cresce a dimensione d'impresa di questi Paesi
Non possono essere conquistati con dell'inganno Hacienda delle micro aziende come siamo noti alimentare abbiamo pensate solo dieci aziende supera di mille i mille dipendenti
Quindi bisognerebbe anche l'ipovedente fa uno sforzo ulteriore e non basso uno strumento solo
Per legge venti ciò che rende commercio diciamo le fusioni l'impresa cioè quello di vantaggi fiscali servirebbe altri tipi di vantaggi
Nel medio Periodo che consentirebbero questi vantaggi di superare le resistenze che sono anche culturali del nostro settore voi dovete pensare l'alimentare
Di uno due massimo tre generazioni quindi spesso il capo azienda ancora l'ottantenne novantenne imprenditore che si mettano l'azienda e a una fatica enorme a pensare diffondersi di limitare su controllo di perdere
Anche il destino generazionale dell'intesa coi figli quei figli definitivo sapete tutti questi un po'beni che in Italia sono più importanti in altri Paesi ecco mi sarebbe studia strumenti come dico io le qui presente Modiano squillare di sale in partnership di accompagnamento silenzioso per poi ritirarsi indietro la Simest adesso a questa possibilità ma tante altre imprese creditizie finanziarie possono lavorare in questa in questa direzione grazie
Grazie per il messaggio molto chiaro molto netto e per il rispetto dei tempi sono davvero molto grato
Comincia ora una seconda parte della presentazione finora abbiamo visto ai settori questi sei settori nello specifico ora ce la parte relativa molto interessante relativa all'analisi dei bilanci
Comincia prima Matteo fuga Meli dell'asserito studia Bankitalia credo che i due campioni di BPD Emea di di di bilanci siano diversi quello di Isacco Bankitalia
Vediamo un po'che risulta che ci portano se c'è una concordanza non lo vedo più perché è salito qui dietro ecco qua Balmelli grazie non vengo quassù per maniere di grandezza ma perché ci sono delle differenze la gestione del mio file
Di mia responsabilità per cui devo stare qui e non posso stare
Ringrazio Beniamino Quintieri e dal Alessandra Lanza per avermi coinvolto in questo interessante Progetto come si diceva il mio è un lavoro basato sudati d'impresa ovviamente qui avete già ascoltato tanto delle motivazioni la presentazione di Beniamino è stata alquanto chiare in questo senso quindi posso velocizzare
Le motivate e lavoro sono connesse con le difficoltà dell'economia italiana che da un misurato sia dal lato della crescita e poi c'è la questione della competizione competitività internazionale della perdita di quote di mercato mondiale questo è una versione diversa diciamo ma sugli stessi dati dei dei del grafico che l'ha fatto vedere
E Beniamino nella prima presentazione fatte cento le quote né mio né centrata sei questo è quello che accaduto a quelle italiane ed è cresciuto il quaranta per cento rispetto a Francia e e Germania
E
Quali sono i motivi di questa perequati mercato lo si è detto anche in questo caso la specializzazione produttiva concentrata nei minimi settori che ancora io ho chiamato tradizionali
Più esposte alla concorrenza dei Paesi in via di sviluppo la ridotta dimensione d'impresa e poi in ultimo questa strana peculiare dinamica dei valori militari che sono la migliore misura che abbiamo al momento
Dei prezzi all'esportazione come si è detto in presenza non sono prezzi sono la l'unica misura che noi abbiamo ripreso l'esportazione
Una dinamica che come dimostra in questo grafico è stata clamorosamente più forte di quella di Francia e Germania
Detto questo e passo l'obiettivo del lavoro l'obiettivo del lavoro è quello appunto di scendere dai settori come avete visto finora all'impresa e per cercare di distinguere le quattro ipotesi possiamo dire alternative
Che possono spiegare questa dinamica dei valori medi unitari la prima essendo la più ovvia cioè che c'è un problema di competitività di costo cioè le imprese alzare i prezzi perché i costi
In Italia del lavoro e non stanno aumentando più che altrove tipicamente diciamo questa anni non è l'analisi condotta finora questa spiegazione
Andava un po'sullo sfondo essenzialmente questo è un modo di di di di di di di interpretare diciamo questa tendenza a non considerare il le componenti di costo come rilevanti cioè riguardare al rapporto tra i valori medi unitari cioè i prezzi all'esportazione e i prezzi alla produzione cioè i prezzi praticati dalle imprese sui mercati interni ebbene uno guarda questo grafico e viceversa se i costi incidono più o meno allo stesso modo si presti interni presti Estella queste i prezzi esteri c'ha qualcosa
Diciamo di di diverso
Quindi ci sono altre tre spiegazioni in campo la prima è e quello che statisticamente si può chiamare errore di misurazione cioè i dati che noi stiamo utilizzando dei valori medi unitari
Sopra stimano la dinamica dei prezzi all'esportazione ci sono motivi statistici per ritenere che questo accada con quando il prezzo non è un vero presto ma è un valore militari avete già sentiti poi c'è la la storia la seconda che è quella su cui è incentrato il gruppo di lavoro di una ricomposizione qualitativa detto in altri termini la globalizzazione la Cina e quant'altro ha buttato fuori dei mercati esteri le imprese meno competitive sono quelle cioè con prodotti meno produttive con prodotti di minore qualità e quindi di prezzo più basso e quindi c'è una ricomposizione per cui il prezzo medio la fine e la media di prezzi più elevati
La la quarta spiegazione che invece siano le strategie di prezzo dell'in paese che qualora fosse così avrebbero privilegiato la massimizzazione dei margini tali di profitto rispetto a difendere i volumi le quantità e quindi le quote di mercato sui mercati internazionali
Per fare questo e utilizziamo i dati da Banca d'Italia in finte questa indagine che la Banca d'Italia conduce annualmente presso un campione
Di impresa in questo lavoro utilizzano soltanto quelle manifatturiere con almeno cinquanta detti perché per soltanto soltanto per queste imprese io un indicatore di prezzo
Tutte le cose buone che si possono dire di questa base dati levato tasso di partecipazione e così via quello che mi interessa
Qui è che la base dati che è rappresentativa rispetto all'universo Istat di queste imprese manifatturiere con almeno cinquanta addetti quello che conta è che queste imprese secondo i dati Istat generali settantacinque per cento deportazioni di beni quindi stiamo lavorando con un campione che può dare buoni indicazioni sulle esportazioni
Di beni la cosa cruciale diciamo gli elementi cruciali e utili a ai nostri scopi per la di questa base dati sono che all'impresa è stato chiesto nel due mila cinque di indicare la variazione dei prezzi per mercato di destinazioni distinguendo interno verso l'esterno quindi nono i diversi mercati di esportazione quindi questa è una misura alternativa cura di lista dei questa ovviamente è una condizione necessaria per per fare un teste suo rispetto ai dati Istat ed è un vero prezzo perché le imprese non rispondono con valori militari mento vivamente
Secondo elemento questa domanda è stata chiesta dal mille novecento nota ottantasei
Per i prezzi medi quindi senza distinzione per mercati destinazione vi dirò poi come questa informazione mi torna particolarmente utile secondo elemento cruciale che all'impresa è stato chiesto nel due mila e tre di dare più o meno un'indicazione della qualità dei loro prodotti questa è una domanda che si può prestare a un po'di critiche però diciamo costituisce a un altro pilastro fondamentale del del del mio lavoro in questo caso come vedrete le imprese ho ho distinto le imprese tra quelle che dichiarano di avere una qualità medio-alte quelle cristiane per una qualità medio-bassa dove però medio-bassa ma deve essere intesa negativamente ma con un buon rapporto prezzo-qualità
In generale lavorando con dati l'impresa impossibile avere una serie di caratteristiche l'impresa da verificare da correlare all'andamento dei prezzi e quindi fa trarre qualche indicazione su strategie di prezzo potere di mercato e così via
Ora molto brevemente questo questa è la parte forse più faticosa
Del lavoro cioè come gli ho detto
Io Erodoto aveva un prezzo per mercato di destinazione una variazione dei prezzi quindi non il livello la variazione dei prezzi per mercati destinazione soltanto nel due mila cinque
Cosa ho fatto
Una serie di ipotesi mi sono ricostruito la serie storica all'indietro a partire dal mille novecentonovantuno
Dei prezzi interni dei prezzi esteri fondamentalmente quello che ho fatto e ho chiesto ai dati del due mila e cinque di dirmi di darmi una funzione di presso sui prezzi interni petti di prezzi che le imprese pratico sul mercato interno più controllabile quindi occorre lato in un certo senso i prezzi interni che osservavo che una serie di caratteristiche l'impresa che io avevo anche per gli anni precedenti ho preso quelle caratteristiche le utilizzate per stimare i prezzi interni
Ovviamente avendo i prezzi medi avendo i prezzi interni sono ricavati prezzi esteri
Con come quota di fatturato quindi chiaramente la cosa importante è che questa questo lavoro ha sottostante una stima cioè io ho visto presentando i prezzi esteri presenta mica sono una stima vi dirò cui perché ritengo di aver fatto un buon lavoro allora i risultati del primo risultato diciamo determinante e che la dinamica dei prezzi all'esportazione che io calcolo in in Winder è inferiore a quella dei valori medi unitari
Di circa due punti percentuali all'anno nell'ultimo decennio questa è è una diciamo è un'enormità
Perché ritengo che la mia stima sia buona be'a ci sono alcune indicazioni in questa tavola
Se voi la prima è che guardando la dinamica il prezzo interno rilevato uno stimato rilevato dai vinte nel due mila cinque quell'uno virgola otto per cento crede tra la seconda colonna
è più fondamentalmente uguale ai prezzi alla produzione che lista spesso e rileva e che sono il miglior indicatore di prezzo interno quello meno zero due è la differenza tra la mia il mio prezzo rilevato e il prezzo Istat
Se guarda in serie storica i prezzi medi rilevati che sono fondamentalmente determinati la cui dinamica fondamentalmente terminata da quelli interni perché nel fatturato esportazioni sono solo il trenta per cento di nuovo ritrovo una somiglianza tra i miei pezzi medi rilevati
E i prezzi alla produzione di lista
Quando vado al mercato estero astrazione completamente diverso c'è la situazione è che il mio prezzo rilevato del due mila cinque eh drammaticamente inferiore nella dinamica valore militare dell'Istat la mia stima che quindi è uno due tre quella quinta colonna
Dei prezzi esteri è di nuovo drammaticamente inferiore
A quello
A quella dei valori medi unitari dell'Istat queste differenze sono significative anche tenendo conto del margine statistico di orrore che io posso aver commesso come dicevo lo sono nel due mila cinque quando il dato rilevante non stimato ed è ampia anche nei settori
Tradizionali risultato è che la dinamica di questi prezzi esteri che stimo in vinte è ancora inferiore a quella di Francia Germania ma quella quella differenza e decisamente è decisamente minore le le due linee in grassetto sono le mio fatto diverse ipotesi diciamo per aggregare i miei dati a livello di con beni complessivi vedete che le mie le due richieste se sono molto sa al di sotto del dato Istat fatto curioso il dato eurostat che citava che citava Beniamino nella nella sua presentazione
E in mezzo ai miei dati questo mi conforta molto
Ora sulla differenza tra Istat
Ed Euro state è un fatto importante che occhi dice occorre rilevare qui è che tutti i pezzi che in questa indagine in questa lavoro sono stati utilizzati sono preti a livello di singolo prodotto e quindi non comportano diciamo le non non in un anno in Selleck distorsioni che sto vedendo nel dato Istat le distorsioni che stabilendone dato Istat sono frutto di un processo di aggregazione metodologie statistiche non so non sorgendo pesato i state sbagliate quello ero state giusto sono due differenti procedure
Statistiche
Okay detto questo ovviamente nel momento in cui nel momento in cui uno vede differenze nella dinamica dei prezzi ben deve tornare a rivalutare le quote di mercato
E questo lo faccio in questo grafico in cui mostro che con i miei dati a rimane la questione della deludente performances d'sui mercati internazionali delle nostre esportazioni mai chiaramente
Ridotta rispetto a prima perché a parità di valore corrente io sto utilizzando un pezzo che cresce meno e quindi sono le quantità che sono cresciute di più in questo caso quella perdite del quaranta per cento che gli ho fatto vedere nel primo nel primo grafico tra novantasei e due mila cinque è ridotta al trenta
è ridotta al trenta per cento
Ok allora le due linee spesse sono due versioni della mia stima in mezzo c'è il dato Eurostat sotto in fondo c'è quello Istat e soprattutto la Francia Germania
Secondo implicazione secondo me molto importante per ritornare a quelle che sono le cause del declino
è che quando noi come dicevo prima guardava guardiamo i valori militari presta produzione diceva ove ma qui c'è qualcosa di strano dirittura abbiamo scritto in nel nella nella relazione annuale della Banca d'Italia che è forse forse questo rappresenta una tendenza a massimizzare privilegiare i margini tali profitto all'estero ma perché le imprese italiane stavano facendo questo ebbene diciamo secondo i miei conti no non è più così
Le imprese italiane hanno drammaticamente difeso le loro quote di mercato sui mercati esteri e comprimendo i margini di profitto questo rapporto tra i miei pezzi e il clou costa lavoro per unità di prodotto e si vede che i nostri magico rito sono andati giù quindi hanno sofferto le imprese non sono andate fuori a fare soldi perdendo quote di mercato
Poi
Diciamo il resto dell'analisi si concentra come dicevo sull'aspetto qualitativo e sull'eterogeneità tra impresa allora quello che esce la in i numeri sull'aspetto qualitativo che questo non conta tanto secondo me non è in contraddizione con quello che avete sentito
Finora per due motivi primo perché la mia misura di qualità consente di fare delle considerazioni però è l'impresa che dice qualità alta qualità bassa magari uno dice perché devo di qualità bassa io dico altro
Riprodotto non fa schifo quindi insomma ci possono essere delle distorsioni secondo io lo misuro in modo residuale
E quindi già questo diciamo può comportare gli errori di misura terzo io vi sto facendo una valutazione a livello di comprimari fattura nel Complesso quest'analisi era sui tradizionali quando io guardo dentro i tradizionali effettivamente vedo che l'effetto qualità conta di più
L'ultime cose a mio avviso interessanti riguardano l'eterogeneità nei comportamenti di prezzo tra impresa e cioè facendo analisi econometrica in cui guardo la villa la dinamica dei prezzi esteri spetta quali prezzi interni mi chiedo ma quali sono le imprese casa dei Paesi esteri più di quello interno
E trovo che sono le imprese dei settori tradizionali e quindi di nuovo tutta quell'armamentario di valori militari di si ritrova qui qualitativamente quindi ho soltanto abbassateli dalla dinamica ma non ho tolto qualitativamente
Sostanza collocheremo detto finora sono le imprese che vendono beni di qualità più elevata sono le imprese più piccole soprattutto se esportatori marginali questo secondo me è una cosa interessante cioè potrebbe esserci un fenomeno in cui le imprese piccole quindi che essendo piccole non hanno elevate quote di mercato e che esportano poco in percentuale il proprio fatturato forse sono quelle imprese che quando il mercato va bene si presentano sul mercato e caricano il massimo presso quando il mercato va male seri
Vanno e quindi sono quelle imprese che nella dinamica dei prestiti quando entrano l'anno danno un contributo verso l'alto
Significativo quindi l'esportatore marginale o i c'è un'evidenza anche sulla delocalizzazione cioè delocalizzare aiuta a tenere i prezzi ovviamente più bassi ho finito
Davvero molto interessante e potrebbe anche aprire una una svolta in un certo senso nel senso che se non ho capito male calcolando il il tema in in questa in questa direzione e l'Istat sostanzialmente ha sottostimato la la crescita
Delle sorte quindi la crescita dell'economia italiana in cui in un qualche in un certo senso giungere parrebbe dovrà rispondono presentando il patrimonio si sono in contumacia ma va bene ok ovviamente lo sappiamo cosa cadute i prezzi all'import parte anche quelli sono cresciuti tassello sulla crescita io non so quale potrebbe lanciarsi però però ecco la sino alla suggestione clienti mi veniva caldo se si era di questo genere
Sentiamo cosa ci dice Sergio
Grazie Gregorio voglio ringraziare chi io come fatto Matteo ossia Beniamino Quintieri che Alessandra Lanza per avermi invitato a partecipare a questa ricerca perché quello della qualità un pallino occhietti portò un po'da tempo e quindi miss sarebbe dispiaciuto un essere parte di questo panieri porto da tempo
Insieme a dei colleghi tra cui certo Brizio truffa qui in sala quando lavoravamo insieme la Confindustria io sono andato via eccolo continuato a seguire adesso che sto all'ISAE io presento questo lavoro che ha questo titolo
A cui hanno collaborato soprattutto Roberto Brasile Alessandro Girardi carni Pappalardo e poi ci sono anch'io purtroppo o dovete ascoltare né perché ve lo presento
Il punto di partenza è simile molto simile a quello di maggio poche meglio impone a tutte le ricerche indicazioni ufficiali
I dati Istat sui valori medi unitari e i prezzi all'esportazione in particolare l'anomala andamento dei valori medi unitari all'export
Soprattutto in alcuni settori tradizionali qui sono rappresentati quattro grafici l'aggregato manifatturiero
Il teste abbigliamento con le calzature e altri prodotti manufatti
Non fatevi ingannare dalla scala ho scelto una stessa scala per porre in evidenza il settore in cui il fenomeno più macroscopico che cui calzature
Ma anche nel testo abbigliamento nella punta che c'è all'inizio del due mila e cinque a differenza per governare unitario Istat il prezzo la produzione praticato sul mercato interno e di circa venti punti
E anche praticato manifattura anche se mi lamento nell'ultimo periodo di circa sei punti quindi questo è il nostro punto di partenza
Cosa dicono questi andamenti sotto ricordato da Matteo fondamentalmente tre nessuno che le ipotesi che competono per spiegare questi andamenti modifiche nel mix qualitativo politiche di prezzo anomale
E aberrazioni statistiche nel senso che derivano dalla costruzione di questi indici di queste spiegazioni non sono necessariamente e e non si escludono si debba necessariamente a vicenda
Purtroppo con le i dati ufficiali ma riusciamo ad andare molto lontano non si può rispondere a queste domande al di là di una certa soglia e si devono cercare delle strade alternative
Una strada alternativa è quella che c'era indicato Matterhorn Boughanemi con i dati Ingrid
Noi avvisare abbiamo seguito la strada delle inchieste Ysaye che possono aiutare ad contribuire a una questione specifica
Non a tante questioni questione specifica quella delle politiche di prezzo perché perché trimestralmente designer
Domanda all'impresa è la seguente domanda i pezzi all'esportazione dei vostri prodotti sono risultati rispetto ai prezzi interni dei prodotti stessi superiori uguali o inferiore
Ed è e questa è un informazione per quanto di tipo qualitativo e di fonte campionaria molto preziosa e che non si reperisce in altre otto in altro in altro la fonte
Ed è preziosa per questi Pannunzio indicato qui e in primo luogo ci si riferisce al veri e propri prezzi non a valori medi unitari
In secondo luogo implica un confronto tra i livelli ma le dinamiche dei prezzi esterni interni e questa è una cosa piuttosto rara che di cui siete alla ricerca in termini di terminologia le figurine Panini questa Pizzaballa degli anni sessanta e la signorina molto rapida
Terzo punto
Riguarda il confronto tra i prezzi di uno stesso prodotto
Venduto dalla stessa impresa in due differenti mercati in due differenti transazioni all'interno e all'esterno e proprio quindi una formazione che l'analista cerca per studiare le politiche di prezzo
Infine è questa informazione può essere posta in relazione con tutte le altre informazioni che quest'inchiesta fornisce il riguardano ogni i fattori che influiscono sulla per Fornasier sport azione dell'impresa e quindi ostacoli costo domanda estera
Tipologia di competitori tipologie i mercati di sbocco in un quadro coerente per analizzare e i comportamenti dubbi degli operatori perché e la stessa impresa che da le sue valutazioni a volte sono percezioni anche di variabili tipo macroeconomico cioè della competitività recuperiamo una in cambio effettivo reale in generale ma è quella che percepita dal azienda in particolare la domanda e quelle precipitazione dall'azienda
Un primo sguardo a questi grafici a questo indicatore cioè il margine di prezzo qui c'è un errore interno è strano estero su interno
E e questi sono sa e dati aggregati il i dati sono dati qualitativi appello e aggregare i dati qualitativi sì
Sì adotta il cosiddetto metodo dei saldi cioè si fanno delle differenze
Fra le frequenze percentuali di chi dice auto chi dice Basso in questo caso fra le frequenze percentuale di chi dice prezzi esteri superiori ai prezzi interni e frequenze percentuali di chi dice prezzi esteri inferiori prezzi interni
E segnalano una dinamica mi sembra che se non si comincia a vedere una dinamica un po'particolare proprio negli anni due mila ho voluto specificare che si tratta di salti perché questa domanda
Esclude la domanda diciamo la risposta alla domanda intermedia prezzi esteri uguali ai prezzi intende interni che costituisce una fetta molto importante la maggioranza risposte si trova lì quindi in qualche modo questo ci dice
La variazione al margine del comportamento di prezzo di questa massa di imprese che stiamo analizzando ora correre avevo accennato all'inizio non so se Beniamino c'era nei ringraziamenti
Noi abbiamo iniziato a lavorare su questi dati perché ci incuriosiscono da un po'dopo diciamo negli ultimi penultimo anno e mezzo
Sono i risultati sono usciti in rapporto ISAE nel rapporto ICE e e però abbiamo lavorato fondamentalmente sui dati aggregati e in particolare si analizzato sui dati aggregati abbiamo voluto analizzare la risposta delle politiche di prezzo degli scorre campioni esaltare
A shock di competitività e a shock di domanda
E né il lavoro già fatto
Si è trovato una discontinuità
In questo comportamento a partire dalla fine del due mila e uno inizio due mila e due da quel momento in poi emerge una tendenza a praticare prezzi all'estero più elevati dei prezzi all'interno in risposta
In risposta sciocca versi conferita prima non si è non c'era questa anomalia la reazione andava nel verso giusto sciocca verso i confini da andata giù il prezzo essere spesso apprezza interno e il secondo punto rilevante che questa discontinuità che l'abbiamo vista per l'aggregato dell'intera manifattura e principalmente guidata dal comportamento dei settori tradizionali
Cioè quelli che sono maggiormente esposti alla crescita della concorrenza internazionale e di questo periodo questo quello che abbiamo fatto c'è già uscito in questi Paesi rapporti cosa il ulteriore passo che però fatti in quest'occasione per questo
Ricerca
E di esaminare le relazioni che governano i comportamenti disprezzo a livello di singole imprese poco ma il fatto come affatto Matteo Bouchra Mehdi su un'altra banca dati
Quindi l'analisi ma è più basata sui dati aggregati dati aggregati posso dire molte cose ma per esempio nel tessile si suppone che tutte le singole imprese del tessile sono uguali che fanno lo stesso pezzo provo le stesse quantità hanno la stessa tipologia fronteggia stesso domande rispondo in modo omogeneo così fosse una stecca un'unica impresa
Invece sfruttiamo la ricchezza di questa dataset che abbiamo di informazioni individuali per tener conto della eterogeneità intra settoriale degli esportatori loro scelte di prezzo inoltre andare Ata analizzare i microdati ci consente di tener conto anche di quella domanda che attira tante risposte che sono Prezzi esteri uguali i prezzi interni non solo quindi e due fasce estreme che si utilizzano per fare differenze percentuali
Le domande alla base dell'indagine empirica quindi volevo subito essere chiaro su un punto diciamo l'obiettivo del lavoro
Non è uguale all'obiettiva Aol principale uno dei principali obiettivi Di Matteo Gambelli cioè noi non vogliamo utilizzare questi dati per vedere se l'andamento i valori medi unitari all'export si identifica con prezzi andamenti prezzi all'esportazione questo no
Noi vogliamo utilizzare i dati di quest'inchiesta per studiare le politiche di prezzo Tenet cercando di tenere in conto cercando di tenere conto di alcune varianti a quei fattori che influenzano queste queste politiche
E in particolare quindi la domanda che ci si pone questa le imprese italiane considerate nel loro comportamenti individuali hanno capacità di praticare prezzi differenziati nelle varie destinazioni particolari interna ed estera questa domanda
E il lo stesso e equivale corsi e lo stesso che chiedersi le imprese italiane sono dotati di un potere di mercato che le consentì differenziare i prezzi dei vari destinazione perché se non hai sul potere di mercato
Merita qualcosa di più
Salmone nessun potere di mercato
Non potrebbero fare queste differenziazioni e in particolare
Sì articoliamo in questi tre punti
E se adottano politiche di prezzo diversificate sui mercati destinazione per assorbire le perdite competitività di prezzo
Per stabilizzare i volumi poiché perita in un mercato bisogna fare degli investimenti che sono comportano dei costi fissi e se non si vogliono perdere
Si devono modificare i prezzi esportazioni questo riposi viene definita di prassi into market oppure adottano politiche di prezzi diversificati sui mercati destinazione extra in Terna
Per sfruttare le differenti condizioni domanda prevalenti dei due mercati una scelta di breve periodo ma è una scelta di ottimizzazione
Infine terzo punto poiché qui siamo interessati ai settori tradizionali
Sono le prese i settori tradizionali si comportano in modo diverso rispetto all'aggregato manifatturiero visto che dovrebbero essere più esposte alla concorrenza dei Paesi emergenti quindi più vicine situazioni concorrenziali prossima la concorrenza allora qui
Caro Ligorio vado dritto
La solo per indicare che la relazione che il nuovo per fare dei lavori di un certo rigore bisogna fare anche questo purtroppo e la reazione Tournoi studiamo e l'ultima in cui i prezzi esteri in meno i prezzi interni sono sono guidati da una componente che sono i prezzi dei competitori nella nostra moneta una componente che la domanda estera una componente che la domanda interna
Vado velocemente perché Gregorio altrimenti sì sì
Disturba e le nostre stime ci dicono questo
Guardate quello che è scritto bieca secondo le nostre stime ci portano a dire che idee capacità di praticare discriminazioni di prezzo tra mercato nazionale mercato estro queste riferito all'intera in industria manifatturiera Nunzio nei settori tradizionali
Questa discriminazione riflette sia l'effetto della conferita nel senso che quando ha compiti da peggiora
Il prezzo estero si abbassa rispetto al prezzo interno sia brutto la domanda resta l'effetto positivo la domanda estera
Ed è una coppetta di costo per l'insieme delle imprese manifatturiere non rilevante per quelle che fronteggiano produttori dei Paesi sviluppati dimensione d'impresa e fatturato all'export incidono ma su questo non mi soffermo ulteriormente
La stessa stima l'abbiamo fatta per le imprese settori tradizionali intendendo per settori tradizionali il tessile abbigliamento cuoio calzature
Alimentari e minerali non metalliferi
Fondamentalmente troviamo confermata questa capacità di discriminare il prezzo estero rispetto all'interno in risposta a condizione pagare di condizioni di competitività e al variare condizioni domanda
Però a differenza dell'aggregato quando guardiamo soli prese dei settori tradizionali è rilevante anche la competitività
La Rachel compita di costo per le imprese che fronteggiano
In produttori dei Paesi industrializzati
In conclusione
Questa stima econometrica ci porta a dire tre punti
Capacità di discriminare il prezzo estro interno da parte di imprese manifatturiere
E questa capacità e confermata quando si consigliano i settori tradizionali
Questa differenziazione di prezzo riflette in senso negativo il peggioramento la competitità si abbassi il prezzo estro rispetto a prezzi interno quando copriva peggio cura
E in senso positivo la domanda estera si aumenta il prezzo estero rispetto al prezzo interno quando c'è un'espansione la domanda
Dimensioni di impresa e fatturato all'estero incidono queste e in queste conclusioni quindi comportano che le imprese italiane sono dotate in media di un potere di mercato
Gli economisti dicono fronteggiano una domanda da questi sarà il prezzo non è infinita
E quindi possono sfruttare le segmentazioni tra mercato estero mercato interno per opportunità di profitto
E questa considerazione e vera anche per le imprese dei settori tradizionali ora purché le imprese i settori tradizionali non hanno non sui caratterizzano per economia di scala non si caratterizzano per dimensione medio-grande non hanno grandissime possibilità di differenziazione orizzontale
Questo potere di mercato dovrebbe discendere dall'esistenza di una barriera di tipo qualitativo che riduce appunto quella famosa elasticità della domanda al prezzo che dai poteri nei mercati ultimissime due righe e qui però entriamo nel campo della speculazione che in parte però suffragata dalle osservazioni fatte in precedenza
Da
Da dai iniziati ad Alessandra Lanza e da Giorgio Giovannetti
Gli ho detto le relazioni gli ho detto che appunto il precedente lavoro
Avevamo trovato che a partire dal due mila e due
Gli esportatori italiani hanno teso a praticare prezzi all'estro più elevati dei prezzi interni
E allora tenuto conto di queste relazioni micro che abbiamo trovato
Ciò sembrerebbe dipendere dal prevalere in questo periodo e gli anni due mila di un effetto del ciclo estero espansivo su quella competitività ma come è possibile che in questo periodo di tremenda performance negativa illustrata sci da tutti delle quote di mercato in quantità l'elemento di concorrenzialità diventa meno debole e qui appunto e la speculazione che però in parte suffragata dalle tesi dette in precedenza dall'evidenze fatte in precedenza
Che appunto possono essere uscite le imprese che producono beni di minor pregio e sono sopravvissute quelle che si collocano appunto nelle gamme qualitative più elevate e che hanno maggiori poteri mercato
Grazie Sergio scusami per la la la la l'urgenza la fretta che ti ho messo Pietro volevi dire una cosa rapidissima no fitto della mia poco geografico
Parlo una cosa Fabrizio è il collega
Quando lavoravamo molti anni fa sulle funzioni d'esportazione
E le funzioni dei prezzi all'esportazione risultava un indicatore abbastanza inquietante sementi venne e mi ricordo che i prezzi all'esportazione tendevano ad andare più bassi
Quando il ciclo economico italiano da più basso e questa è la prova che noi dicevamo che l'esportazione o residuali
No per saturare la capacità produttiva quando il mercato interno non andava vendi a prezzi più bassi e questore il fatto dicevamo allora
Rito che rifletteva il fatto che la piccola impresa e tradizionali e queste cose il fatto che sia successo in contrario oggi ci sembra banale ma è una rivoluzione che l'econometria mi pare
Rivendicazione cromatica non è onnipotente
Però tutte queste cose dicono che sta dietro questa apparente staticità perché le le inteso sempre piccoli settori sono sempre tradizionali c'è un dinamismo che comincia a emergere in termini macroeconomici
Che a me sembra che si riveli anche in questo di residuale non c'è più nulla cioè le esportazioni sono diversi sono il mercato
E questo successo da due mila in poi cioè nel suppone il negli anni del supposto declino
Salvo missione
Fabrizio Onida che ha il proprio compito di discutere due ma non per questo ha molti minuti in più rispetto agli altri sì
Si scomodi stimo compito sia perché il coffee break e non per colpa mia viene saltato sia perché ormai abbiamo qua i più interessanti dei partecipanti alla tavola rotonda credo di se mi potete mettere l'inizio non lo vedo ancora
L'inizio delle mie quattordici slide
Va be
Datemi tre senza tre sensazione la prima che stiamo assistendo a un passaggio di testimone
Modiano comodi abbiamo fatto questi lavori poi per lungo tempo molto la letteratura se ne disinteressata adesso osservo con grande simpatia
Affetto questo ripresa dei lavori quantitativi che come con metodologia ovviamente assai più sofisticata delle nostre no non è questo che io ho bisogno ho bisogno della della mia file che che lo mette
Quello intitolato Basile tali lodato stamattina
E pregherei di trovarlo eccolo lì
No il il il primo il primo in alto
Grazie perfetto ringrazio
Prima sensazione questa che quasi in passato il testimone Pietro quindi non possiamo che essere la seconda sensazione che l'Istat prima o poi ci dovrà dare qualche statistica sui veri prezzi all'esportazione come fanno altri Paesi non è ancora chiaro perché non abbia ancora fatto
La terza cosa che c'è comunque spazio per confrontare in questi lavori che ci sono stati presentati i risultati che vi dico subito non sono coincidenti quindi c'è molto da da confrontare
Parto dal dal dal secondo pei pare che mi sembra un interessante conferma come è già stato detto l'approfondimento in cui l'eterogeneità lavorare su banche dati micro suggerisce delle cose interessanti
In particolare qui riassumo il loro i loro risultati su questi dati trimestrali confermano l'anomalia del caso italiano confermano che l'aumento relativo dei prezzi all'esportazione dipende loro hanno fornito una spiegazione di questo divario tra prezzi all'esportazione e prezzi interni misurati ripeto sullo stesso prodotto quindi in questo caso l'indagine vuole cogliere il vero fenomeno dei prezzi
Le spiegazioni sono naturalmente la pressione di competitività che compare con segno negativo c'è più c'è più si avverte con pressione competitiva più si modera
La decisione di prezzo all'estero il ciclo della domanda estera ma non il ciclo della domanda interna qua mi rifaccio alla all'osservazione di Modiano ripresa in un'altra slide successiva
Perché è un aspetto che non mi è del tutto chiaro
La dimensione di impresa nel senso il segno positivo cioè che più grande l'impresa più fa marcare e qui dico subito che invece il paper di Boca me li porta un risultato contrario interessante tarda vedere poi cioè non non in questa sede naturalmente i motivi per cui possono arrivare a un risultato di forme e lo stesso vale per l'incidenza dell'export sul fatturato che in questo lavoro appare nella fascia dieci qui cinquanta per cento dall'export sul fatturato favorire una politica di maggiori prezzi all'esportazione il che non avviene nella lavoro di Vogue America
Ecco quindi
Diversamente diceva dal dal lavoro di Bogarelli non ci si propone di estendere l'analisi alle misurazioni di fasce di qualità e quindi tanti il tentativo di cogliere fenomeni di upgrading di portafoglio prodotti
E vale questo
Affacciamo ma telegraficamente dei dubbi ma degli aspetti più tecnici non sono in questo momento interessante il primo l'ho già accennato
E il fatto che non ci sia un effetto significativo dalla domanda interna mi lascia qualche dubbio è lecito attendersi invece che quando il ciclo interno e vassoi il che avviene ancora le esportazioni possono essere viste come una una variabile compensativa e viceversa quando il ciclo domestico è alto
Ci sia un minore incentivo a esportare i volumi e quindi un maggiore incentivo ad aumentare i prezzi questo me lo aspetto non viene fuori dalla risultando alla indagine può essere interessante anche di andare a disaggregare ulteriormente
Infine la salto la seconda osservazione il terzo dubbio si afferma che i settori tradizionali hanno una minore possibilità di differenziazione orizzontale questa affermazione discutibile nel senso che certamente non sono a differenza di beni strumentali prodotti come vi si dice nel gergo casto Morientes e quindi per definizione differenziati però sappiamo anche non solo in Italia che e proprio il campo dei beni di consumo di fascia medio-alta che ampi da ampio spazio alla differenziazione per varietà di prodotto
Salto i suggerimenti perché sono questioni un po'più tecniche che vedremo con in altra sede venendo alla secondo Peppard anche questo di di grande interesse invidio un po'questa banca dati che la Banca d'Italia
Raccoglie perché indubbiamente potente ma questa copertura di circa tre quarti delle esportazioni manifatturiere contiene molte variabili di non tanto di bilancio ma comunque di caratteristiche dell'impresa e appunto cioè come è già stato detto non vado devo ripeterlo le risultato rivede criticamente questo divario tra prezzi all'export e prezzi interni così come viene misurato dall'Istat
Attribuisce questo forte divario all'errore di misurazione questo sì io su questo vocalmente penso sia d'accordo
Nonostante tutto
L'Istat continua a produrre dati che sono che non sono prezzi ma sono appunto valori medi
Paragonati al confrontati non ha agli stessi prodotti ma al peso fisico di unità fisiche quindi anche scendendo al massimo livello di disaggregazione alle cosiddette cinque sei otto cifre dei codici doganali
Anche lì il valore medio unitario Istat è inestricabilmente mi fornisce ai inevitabilmente un'informazione confusa in parte di vero prezzo allo stesso prodotto così come noi definiamo il prezzo ma in parte anche di mutamento
Dei prodotti specifici in quel micro gruppo di prodotti poi micro per modo di dire perché molte di queste voci sono piuttosto rilevante
Resta la differenza rispetto ai dati del campione tisane che appunto dicevo porta a una conclusione è un po'diversa
E
Sullo si nota questo ridimensionamento dei margini di profitto degli esportatori italiani che quindi hanno in base a questa analisi e ragionevolmente una strategia non miope ma una tale la strategia che in qualche modo contiene margini di profitto per attutire i fenomeni di
Concorrenza
Conferma per il settore tradizionale conferma il alcune riflessioni sul Pastro del tasso di cambio ma anche questo non è in questo momento fondamentale
Sottolinea che i risultati dall'analisi Bankitalia con su questa banca dati differiscono da quella dall'analisi del design anche con riferimento alle determinanti delle strategie di pricing in particolare la tendenza a realizzare maggiori margini di profitto all'export appare correlata negativamente l'ho già accennato sia la dimensione dell'impresa sia al rapporto export sul fatturato
Il risultato forte è già stato enunciato cioè questo
Questa sconfessione in un certo senso che
Del del dell'indagine Istat
Che non che quindi non fa emergere un effetto di composizione o misti di prodotti noi pensavamo che questa banca dati si rivelasse è invece il risultato sembra dire che questo effetto di composizione di Bari di mutamento del mi sei prodotti non è evidenziato dai dati
E va be e questo ripeto fa parte del delle cose su cui riflettere che quando potremo ragionare a un tavolo più tecnico sui con nel confronto di questi lavori
Vengo alla fine con severa azione finale che alla al di là di questi due importanti contributi credo resta in contestano incontrovertibili
Alcune cose da un lato che la composizione settoriale dell'export italiano a grandi linee non è molto mutata rimane rimaniamo a come sistema fortemente ancorati ai settori cosiddetti tradizionali e di meccanica specializzata
Settore che in precedenti lavori dello stesso Matteo Boe cammelli vengono definiti i settori a bassa intensità di lavoro qualificato e su questo messo un punto interrogativo perché in altre sedi
Cerchiamo di spero anzi con nuovi dati di fonte INPS di arrivare a verificare fino a che punto misuriamo questi skill purtroppo molti lavori
Parlano di qualifiche come riferimento unicamente alla differenza tra operai e impiegati che ovviamente una definizione estremamente grossolana
Siamo anche un Paese come è noto in cui la scarsa dimensione dell'impresa è di per sé rappresenta un ostacolo alla internazionalizzazione della piccola impresa che deve sostenere i cosiddetti costi affondati
Per l'esportazione altro contributo dello stesso Bocchino Infante negli anni scorsi
Resta aperto il dibattito se questo modello in qualche modo pur ancorato come dicevo prima stia effettivamente migliorando nesso io personalmente ne sono convinto che condivido
L'intuizione dell'aneddotica citata all'inizio da Pietro Modiano credo che alcuni spunti in particolare del Pepe Rezaï diano
Elementi a favore di questa cosa ricordo che altri lavori e concludo altri lavori che hanno usato metodologia in parte diverso e cioè andando a misurare la fascia di valori medi unitari alta medio bassa all'interno degli stessi settori confrontando l'export italiano con quello di altri Paesi arrivano a concludere in modo anti declini sta diciamo che è vero che l'Italia assomiglia come modello complessivo
Di specializzazione più alla Cina che non che soli Orlando gli Stati Uniti ma tuttavia le fasce di qualità non sono le stesse quindi non competiamo sugli stessi prodotti ovviamente questa cosa
Infine va anche ricordata questo è un'osservazione di tendenza non esclude che il futuro delle nostre imprese debba scontare che anche chi ha cominciato dal basso Cina in testa
Non è fermo
Continua a migliorare continua a fare l'upgrading e quindi la rincorsa che ben conosciamo dalla dalla teoria Schumpeter ideale delle navi azione la rincorsa e continua non c'entra
Non c'è modo di assestarsi magari con provvedimenti di tipo difensivo puramente difensivo su quello che abbiamo conquistato c'è sempre una fetta ancora di territorio
Da conquistare grazie
Benissimo ringrazio anche il professor Fabrizio Onida per il tempo
Le interessanti osservazioni estremamente puntuali che ci ha fatto
La prima parte terminata credo sia molto difficile trarre delle conclusioni del e vi abbiamo vi sono state proposte un'infinità di analisi di osservazione da parte degli imprenditori forse l'unica sintetica conclusione che possiamo trarre e che vero rimangono tanti problemi per quanto riguarda la competitività dell'industria italiana però i segnali di reazione ci sono sono forti ha certamente non sono omogenei non sono diffusi ma proprio per il fatto che c'è una diversità di comportamenti tra operatori io direi che possiamo definitivamente chiuderla
Con la parola declino eliminarla dal linguaggio oltretutto anche i giornali ultimamente anno mi ho smesso
Di parlare di declino l'industria manifatturiera italiana sta attraversando una fase di trasformazione di cambiamento ma la reazione e forte e c'è come fare per rafforzarla come fare per farla diventare più robusta per avvicinarci alle performances tedesche il benchmark presso cui molto spesso puntiamo beh credo che questo sia l'oggetto della tavola rotonda che segue che vede impegnate e lì il mondo delle delle imprese con il dottor Moltrasio le banche con con Pietro Modiano lei il l'autorità di governo con il ministro Emma Bonino è che ringraziamo per essere qui con noi il tutto mescolato dalla scienza del professor Riccardo Faini
è io ringrazio tutti per l'attenzione e un brevissimo cambio di tavolo e passo il testimone ad Alberto Orioli grazie
Grazie
Ma
Tra l'altro
Va
Be'
Va
Bene
Voleva anomale
Andrebbe
Vivaio testo foto
Lamenta un vivaio presa scuotono la minestra pastore rafforzato dalla dai forza ragazze
Vestirsi se cortesemente prendete posto che diamo inizio alla seconda fase della nostra giornata grazie
E l'opposizione anche
Dove la mettiamo
Ecco cortesemente prendiamo posto altrimenti usciamo
Dà i tempi
E manchiamo di rispetto a chi è stato così severo nella prima parte della nostra giornata nel contenimento dei medesimi
Bene dire che possiamo cominciare
Ringrazio
Naturalmente però in limitata a questa
Interessante giornata di studi perché occuparsi di export
è sempre un tema molto fascinoso perché ne metto sempre la fotografia del Paese che non è mai quella che normalmente si vede attraverso altri punti riguarda Tura come dire
Ed è interessante perché ci costringe chiaramente a
A confrontarci con i Paesi concorrenti con il mondo né quindi
L'elemento del fascino è inevitabile indubbio però questa è la tavola rotonda che deve occuparsi per l'appunto di quali diventano le politiche obbligazioni pubbliche diciamo così di chi è coinvolto nel sistema Italia per sostenere migliorare le performance del Paese tornando la fotografia che abbiamo visto in questa prima parte della mattinata
Mi sono fatto l'idea che siamo a una fotografia di un atleta che sta facendo il sa un salto salto in un salto in lungo di un atleta che al quale abbiamo
Del quale abbiamo calcolato la velocità d'ingresso della rincorsa la battuta sulla pedana più che regolare ottimale la velocità l'ingresso nel salto magari la prima falcata ma francamente ancora non ho capito dove dove arriverà alla fine l'atleta e quale sarà il risultato finale del suo a lungo anche se devo dire dalle dai dati che abbiamo visto effettivamente le velocità di rincorsa velocità ribattuta la prima falcata indubbiamente
Mostra parametri se non sbaglio di è una di un di un atterraggio atteso molto molto buono da molto migliore di quelli che non son degli altri salti che sono stati fatti negli anni precedenti
Comunque insomma questa è stata la tavola rotonda che mi pare abbia sbriciolato alcuni falsi miti a cominciare a quello del declino ho sentito citare una convergenza di intenti un riconoscimento di ampie
Collaborazioni tra la par la parte dell'impresa e la parte pubblica dell'ICE Sace Simest cosa che non non era frequente in convegni sull'export aprendo questo tipo interlocutori
Ho sentito riconoscere sforzi da parte dei governi ho sentito riconoscere addirittura una comunanza di Verne alcun anzi strategie tra imprese e credito è anche questa francamente mi è parsa una discreta novità
Però insomma io non moderatore non deve porre troppo tempo in mezzo e però è evidente che da questo tavolo dobbiamo tirare fuori e quali sono gli elementi per il sostegno ulteriore a questa buona performance del Paese al di là della fotografia buona che abbiamo visto
Quindi dobbiamo capire quali diventano le politiche pubbliche migliore gli atteggiamenti da tenere all'interno all'Europa ventisette nel momento in cui è fallito il Doha Round e così via
Come suggerimento operativo penso che sia sufficiente fare in un solo giro di tavolo magari un po'ricco e quindi doc senza altra parola dottor Modiano
Per il primo intervento di un grazie non è il primo intervento di cantare il terzo più tardi vado veloce
Io non so se oggi si è sbriciolata all'idea del declino che questa tempo troppo forte sicuramente credo che oggi lo dico al ministro perché arrivato adesso abbiamo lavorato abbastanza intensamente sulla complessità il declino un'idea non complessa di una situazione complicatissima suggestiva diciamo a priori fondata
Empiricamente incerta dal punto di vista dei suoi contenuti oggi abbiamo da questo punto di vista credo fatto davvero un punto d'un passo in avanti definitivo che dice prima di
Mettere a fattor comune sotto un ombrello di un'idea semplice una realtà così complessa lavoriamo sodo
Il declino l'idea semplice forte suggestiva è pericolosissima per una comunità che se percepisce se stessa come in declino declina
E quindi è va maneggiato con cura di declino si parla quando se ne sicuri soprattutto le classi dirigenti di questo Paese e oggi abbiamo detto
Non è proprio sicuro ci sono evidenze molto forti nel punto più delicato e fragile della nostra economia che la manifattura
E nel punto più delicato e fragile della manifattura che sono i cosiddetti prodotti tradizionali attenzione che anche lì nel cuore della fragilità italiana non è detto che l'etichetta sia il declino non è detto il che significa attenzione anche lì nel punto più fragile del punto più fragile non è detto che ci sia declino io non non credo che si possa forzare di più io lo so che qualche volta forzo di di battute quando uno dice non c'è declino dice allora ero sobri cardo mi sgrida ragione insomma
Per amore qualche volta di polemica uno si fa trasportare per l'impressione va tutto bene non è vero che no
Ci sono problemi molto grossi però credo che la definizione di oggi che nel punto più fragile del punto più fragile della dell'industria italiana non ci sono evidenze unico di di declino dica moltissimo
Sulla delicatezza con cui questo concetto vada usato da qui in poi è proprio da qui in poi
Non lo usiamo più per favore se è vero che se è vero quel che ci stiamo dicendo che anche nei prodotti manifatturieri tradizionali questa nozione è probabilmente errata o troppo semplice allora non applichiamo la tutto il resto
Non applichiamo al paese questo è la raccomandazione che mi sento di fare dopo questa giornata
Fatto ringraziando tantissimi colleghi che che che che che ci hanno lavorato insomma gli imprenditori che hanno partecipato che andato l'idea di un della complessità francamente non è andato l'idea dello fuori ha mandato l'idea della complessità
Della capacità di reggere di difendersi in condizioni francamente difficilissimo che Bettino potesse esserci nel due mila
Di fronte appunto Cina saluta azioni competitive finite domanda interna che che si arrestava con un'industria basato su piccole imprese familiari e tradizionali poteva esserci di sistema economico italiano ha vacillato la la psicologia collettiva ha vacillato
Abbiamo avuto paura
Ecco oggi segniamo la fine la paura adesso francamente basta lei non solo perché c'è la ripresa in Germania ecco io un'altra raccomandazione si dirà il declino è finito no perché la vita c'era Di Presa no dell'io non c'era
Tant'è che la ripresa può innescare dei dei dei degli elementi virtuosi anche da noi
Non semplifichiamo di nuovo questa cosa
Non è la fortuna che finalmente c'è la Germania allora i peccati strutturali non è così
Se arriviamo all'appuntamento riprese in piedi senza l'esercito in rotta e perché in questi anni durissimi è successo qualche cosa che visto da sopra non si vede perché le imprese sono piccole sono familiari e tradizionali nei settori come prima
E quindi candidati a prenderle
L'impressione di staticità di questo sistema ma mano che ci si avvicina
Si sgretola questa propositi elettorali è tutto meno che è stato il e oggi ne abbiamo avuto la prova e la prova si anni nei comincia a emergere i dati macro economici cioè la macroeconomia e l'econometria che fatalmente segue perché ha bisogno di sedi storiche un po'consistenti
Finalmente dà conto del fatto che questa vitalità che chi sta dentro il sistema come chi fa il mio mestiere
Ha sempre non ha mai smesso di di di di di osservare ha un effetto macroeconomico e di sistema no
Che entra nei numeri entra nelle statistiche la questione dei prezzi che sembra una cosa per addetti ai lavori siamo un po'maniaci eccetto i valori medi unitari non sono prese imparato da Fabrizio Onida
Eravamo più giovani eccetera
è fondamentale lo dico anche dal punto di vista e la banca se io vedo un'impresa che riesce a vendere a prezzi più alti o a valore medio videro piatti li faccio credito molto di volentieri che se vedo un'impresa che vende a prezzi base un sacco di pezzi io sono felice di questo
Ovviamente va messo alla prova il fatto che la crescita dei prezzi sia sostenibile e dopo cinque anni vuol dire che qualche sì dato che le quote in valore sono stabili quote di fatturato sono stabili è sostenibile dopo la sosta arrivano le analisi macro economiche econometriche dicono sì effettivamente se sotto una componente sostenibile che deriva dalla vitalità micro economica è stata messa in in in valore dal dai comportamenti singoli delle imprese tutti insieme l'hanno fatto
E questa è la prima cosa che non è diciamo io non so cosa si deve fare dopo ma
Quali sono le terapie c'è tre difficile dirlo non ci sono le soluzioni certe ma già una ricetta e questa smettiamola su
Cioè valorizziamo il buono che c'è stato che è stato straordinario tanto più perché partivamo battuti
Dopo cinque anni e bello registrare che partivamo battuti e non siamo stati battuti non è che abbiamo vinto siamo tornati indietro siamo andati un po'indietro meno di altri ma molto meno di quanto ne se si credesse questo il messaggio secondo me che ha un suo rilievo anche politico
Oggi peraltro in linea con questo nessuno ha parlato male dell'altro
Vero no
Si parla bene dell'ICE
Si parla bene delle banche
Perché qualche anno fa non succedeva quando noi c'era l'elenco delle cose che bisognava fare per migliorare c'è poi c'è dice
Dal non costa nulla parlar male di qualcuno a cui chiedi qualcosa dice poi dalla Peugeot lo stimoli degli si parla bene
Tutti gli imprenditori han detto e poi siamo stati aiutati guarda nella mia esperienza che non è cosa consueto
Est io ci sono stata poco per altre ma è stato preso appunti dal mio direttore generale caprioli e siccome compreso appunti
Mi stavo chiedendo se era vero o se aveva vero Walter alla valeva di è vero
Ed è cosa notevole come vedete cosa notevole dico egoisticamente che chi ha parlato di banche ne ha parlato bene
Sì no ma non è solo per non averla no è Parona parlar male dalle banche esporta sfortuna qualche volta però insomma se la false però se ne parla si parla bene dell'ICE si parla bene delle banche non si parla male dei governi oggi è andata così almeno e questo è un abbozzo
Fare sistema abbozzo perché dato che fino adesso tutto quello che di buono c'è stato è stata la spontaneità Schumpeter rianimano di degli imprenditori che presi dal panico e dalla paura reagito perché è andata così
Da qui in poi cominciamo a guardarci in faccia e mi ha detto ma in fondo siamo andati a braccetto neanche male non ce lo siamo detti ma quando le banche di fronte al declino Isma'dicevano ma io continuo ad atti credito
E il credito alle imprese è stato addirittura sovrabbondante visto che il costo come ritiri
Sui sui sui crediti erogati si sta riducendo precisa facendo molta concorrenza per far credito alle imprese
Vuol dire che il sistema è in realtà ha ha già cominciato interagire positivamente a esistere come sistema le banche andatura mano le imprese ancorché sistemicamente in difficoltà
Le imprese fondate da fare le strutture pubbliche hanno sostenuto qualche cosa di buono è successo
Questo è il punto secondo me da cui o usciamo e poi abbiamo un po'da da fare i conti anche sui numeri e lo dico per come ultima cosa ci son dei numeri bruttissimi sull'Italia impartiva sulla produttività
E la cosa su cui Riccardo Faini tira sempre la giacca
Però scusatemi se è vero adesso faccio il vigile le l'ex economista
I prezzi dentro i Piva Lori unita dentro i prezzi il depuratore del PIL è un po'troppo alto in Italia
Probabile qua voi sapete mi fa il pino il piccolo che cresce dell'uno due per cento la divisione fra il PIL valore a prezzi correnti e un indice di prese il depuratore Céline io penso e mal calcolato vuol dire che il PIL è cresciuto un po'di più
E per quello che si sta dicendo oggi se noi assumiamo che i prezzi italiani siano andati più o meno come prezzi tedeschi e francesi
Che è quello che nel mercato unico è successo a parità di tutto il resto di qualità di prodotto guardate non è possibile tenere prezzi diversi sul mercato unico
Per più di sei mesi
Se noi assumiamo che questo sia successo il PIL manifatturiero valore aggiunto manifatturiero a prezzi costanti e cresciuto assai di più
Di quanto non dicano le statistiche e quindi la produttività per ora lavorata è andata assai meno peggio di quanto si dica questo un grati Couto che Lori lo dimostra
Siamo Italia di contabilità nazionale quella verde
Proprio sotto sotto se la si ricalcola secolo depuratore fra francese tedesco
Torniamo nel gruppo affoga Corini in coda i migliori ma insomma non male il che fra l'altro quello che è l'ultima cosa che dico riconcilia me stesso con i dati che vedo dell'impresa i profitti vanno bene
Sono in discesa i margini operativi non solo per i taxi dal due mila al due mila
E sei sono scesi un po'in Italia
In altri Paesi la Germania sono saliti un po'se i dati Eurostat non sono sbagliati immagino per attivi sul fatturato dell'impresa manifatturiera cioè quella fragile italiana sono ancora un po'più alti di quelli tedeschi
Germania sono bravissimi hanno anche preso un Paese in via di sviluppo cioè la metà Germania una media di un paese del G otto più un paese con una riserva di potenziale di produttività aggiuntiva estremamente significativo
Questo è quello che è successo questo è quello che mi fa dire
Arriviamo all'appuntamento la ripresa del ciclo europeo dopo anni terribili in piedi
Con banche disponibile a dare credito imprese che nella media
Se lo meritano il credito e quindi facciamo credito per regole non per eccezione
E con una struttura pubblica
Che ha ha accettato la sfida e non da adesso
Quindi diciamo le premesse ci sono questo è quello che io credo che ho da oggi esca e quindi le responsabilità aumento
Grazie direi di a questo punto quindi di cambiare l'ordine previsto un primo tempo il nostro calendario Vespa Sale senz'altro la parola al vice presidenti confindustriali in genere Moltrasio perché beh è chiaro sono sicuro che le imprese
Hanno un punto di osservazione un punto di vista che può essere un pochettino più complessa rispetto
A a quello che io stesso semplificando rinnovo Prescott prospettato nell'introduzione
Però è vero che credo vadano colti questi segnali che sono emersi anche oggi dal mondo dell'industria che è per l'appunto ci ha spiegato come non è più opportuno parlare i settori tradizionali perché lì la Levin qualitativo è già stato fatto probabilmente si intercettano prodotti con maggiori magico raggiunto intercettano pubblici differenti una domanda più sofisticate di qualità
E e quindi secondo lei appunto l'atleta italiano perché poi atlete italiane in questo caso sono prese dove andranno dove andranno a cadere nel loro salto diciamo così in questa performances soprattutto considerando l'esportazione
Va be'mi sembra che la mattinata sia stata interessantissima questo punto di vista insabbiato diversi spunti
Mi chiedo dopo anni di servizio civile in Confindustria se fosse oggi del primo giorno negli ultimi cinque in cui mi capita di dover dire qualcosa di diverso perché fino adesso
Ho dovuto sempre testimoniare l'assenza del declino io sono un crociato contro il declino sono stato in questi anni dei in particolare a difesa del manifatturiera italiana
E di quelle zone d'Italia in cui questo manifatturiera si Espresso in maniera non paragonabile
Rispetto ad altre parti d'Europa in maniera estremamente eccellente che secondo me è stato il vero motore che ha sostenuto l'Italia in questi anni difficoltà
E che dovrà sostenere la anche nei prossimi anni su quei dovremmo forse avere più attenzione mentre si tende a guardare sempre le aree depresse
Piuttosto che le zone in difficoltà e si dimentica che la manutenzione al motore che tira l'aereo oltre l'atleta insomma che primo è più importante
E a questo proposito a parte che io penso che porti sfortuna anche parlar male del manifatturiero in generale quindi vi sarebbe non parlare più vini però la situazione dell'Expo per l'anno scorso è sicuramente una situazione molto positiva rispetto agli anni precedenti nei Steam
Amo come centro studi Confindustria un più quattro virgola cinque per cento che è un dato che veramente non ci ricordavamo
E ci sono però elementi di continuità ed elementi di discontinuità gli elementi di continuità rimangono degli elementi di debolezza del sistema che sono stati ricordati in parte dagli interventi stamattina adesso Tormo diano che sono
Con un PIL che come si può
Vedere servano a però ha una dinamica più negativa rispetto ad altri Paesi
Una produttività che comunque la grande questione del nostro Paese che poi dipenda più dai servizio dalla pubblica amministrazione che del manifatturiero si può discutere ma qui e aperto un tavolo
E Confindustria vuole assolutamente affrontare perché è un problema e non dobbiamo dimenticarcene per un po'di brezza che abbiamo di esportazione abbiamo agli indici di volume delle quote esportate che comunque sono negativi io sono d'accordo che anch'io preferisco quando in azienda vedo mentale fatturato e i volumi rimangono più o meno costanti o mentono di poco il che vuol dire che stiamo guadagnando valore però i volumi io li guardo sempre anzi devo dire otto Modiano che la prima cosa riguarda la mattina
E quanta Mat quanto materiale abbiamo spedito dall'azienda il giorno precedente perché alla fine i volumi ci danno dissenso dalla produttività ci danno la capacità anche di occupare degli spazi quindi non li dimenticherei completamente
Abbiamo un costo del lavoro per unità di prodotto che proprio stamattina che comunque è molto la dinamica è stata più negativa rispetto a quelle di altri Paesi
Abbiamo un andamento demografico che vede un invecchiamento del nostro Paese che e tutto sommato abbastanza preoccupante quindi quando parla di studenti tende a dire andate pro create liquido in causa diverso però voglio dire
Attenzione che abbiamo una abbiamo un tasso di immigrazione nel nostro Paese in certe zone io vengo da Bergamo ma posso dire Treviso Pordenone nelle zone industriali che ha un tasso di immigrazione che ha dei problemi di multiculturalismo che secondo me è il grande issue culturale dei prossimi anni come gestire multiculturalismo in un Paese come il nostro è la grande questione su cui la politica dovrebbe esprimersi e son contento di dirlo
Davanti al ministro Bonino che ha uno studio pieno di fotografie delle sue esperienze internazionali che ritenga sia la persona
Che nel governo ha più esperienza di multiculturalismo e dovrebbe in qualche modo imitarla anche negli altri
Componenti e di tutta la politica italiana
Le competenze noi abbiamo
Delle competenze misurate col sistema famoso si sta Pisa eccetera la matematica noi abbiamo come paese delle competenze molto inferiori rispetto al resto d'Europa poi ci sono delle divergenze mostruosa tra nord e sud però anche questa è una che stava da mettere a posto non si può pensare di avere un Paese con delle competenze così scarso nella lettura matematica eccetera e abbiamo il famoso avvicinamento questo traguardo di Lisbona
Che ci vede abbastanza lontani da Lisbona un po'al difetto della finanziaria tutto rispetto voglio parlar male oggi c'è da dire però con tutti quei variabile tutti quei parametri alla fine uno non sa se ha guadagnato se ha perso legale e la lo stesso Lisbona troppi parametri alla fine è difficile capire se si è sulla strada giusta o meno
Niente quindi è una strategia senza denti come mi piace definirla cioè una roba che si dice fate così ma nessuno riesce a mordere per cui
Se andiamo a vedere però le zone più industrializzate d'Italia
Noi siamo più vicini parametri di Lisbona nelle zone dove c'è più manifatturiero rispetto al resto d'Italia che vuol dire che la famosa economia della conoscenza anela trasformazione e nella produzione il suo cuore
Elementi quindi questi che ho detto di continuità a fronte di questi abbiamo elementi di importante discontinuità che non c'erano nei dibattiti o nelle analisi di tre quattro anni fa io sono
Prima di tutto stamattina due cose ho visto veramente assenti che vorrei dire adesso la prima è che
C'è un Paese cioè siamo in un continente che si chiama Europa che ha una unione che storicamente è un fatto straordinario due nuovi paesi sono entrati
L'ottanta per cento delle regole delle nostre imprese nel bene e nel male sono decise in Europa
Quando si parla di export sarebbe bello parlare dell'export fuori dall'Europa perché l'Europa sarebbe bene cominciare a considerarlo un mercato domestico
Eppure anche stamattina in una così qualificata discussione ci siamo dimenticati della parola Europa allora a questo punto se prendiamo la mappa dell'Europa
E andiamo a vedere
La l'occupazione del manifatturiero cento alleare con più alta intensità di manifatturiero non son mica tanti sono diciotto regioni
E andiamo a prendere le specializzazioni industriali vediamo che c'è una sovrapposizione che vuol dire che dove si è fatto manifatturiere in Europa
Non c'era alta specializzazione al di là di quello che si crede quindi noi come continente e come manifatturiero in particolare
Siamo ancora una fase di assestamento rispetto agli Stati Uniti alla stessa Cina dove hanno concentrato maggiormente le specializzazioni questo è un processo difficile in cui le imprese si sono messe
E che si chiama aggregazione di un mercato a fronte del quale si è stati costretti a disaggregare i nostri business che vuol dire rompere le filiere invece di andare nelle nostre valli bergamasche a fare tutto il ciclo del tessile si fa il filato e in Egitto si tenesse in Ungheria il manufatto lo si fa in Polonia e l'OSCE assembla nella Val Seriana della Bergamasca il che vuol dire avere rifatto completamente la filiera questo e quello che sta alla base di un successo che vorrei dire e tutto dell'impresa ha fatto bene Paolo Zegna di elogi perché lui è un esempio per esempio di questa capacità
Di essere globali e quindi
La prima cosa c'è un Europa
E questo Europa io credo che l'impresa è sentano la necessità che venga governata sempre di più
Anche per l'esportazione e anche per l'internazionalizzazione
E il primo modo per governarla è quella di garantire come Confindustria io penso che qualcuno l'abbia anche in qualche modo apprezzato che la Confindustria cioè l'associazione sindacale dei datori di lavoro ha fatto un convegno quest'l'anno scorso dedicato alla concorrenza cioè invece di proteggere i gli interessi dei mercati singoli dell'impresa di singole ha parlato di concorrenza di fronte anche associati che obiettivamente qualche problema con la concorrenza potrebbero averla
Questo coraggio che è stato dimenticato dalla sciatalgia del premier che c'è stata e a vicenza in quell'occasione
è un risultato rivoluzionario perché vuol dire che noi imprenditori riteniamo che al centro della politica europea ci sia la concorrenza
Allora se così è è chiaro che noi in questi giorni stiamo particolarmente vicini al commissario Kroes che sta facendo il suo mestiere il commissario alla concorrenza sta dicendo che vuole verificare se ci siano in questo Paese in questo continente che l'Europa le condizioni per poter operare da parte delle imprese
Non possiamo quindi nascondere di fronte a queste situazioni
Uno sconcerto nel vedere che si parla di un'Europa di faccendieri di banchieri eccetera categorie questi Tucker
Però voglio dire non allora no però che si parli di quelle non si capisca che un commissario deve fare il suo lavoro e che un commissario in Europa
Rappresenta l'Europa nel con le sue competenze come ministro Bonino ha egregiamente fatto nei suoi anni di
Come commissario e non era difendere l'interesse spiccio dal campanile Italia perché questa non è il modo di concepire dell'Europa
Ma è lì a difendere l'interesse dell'Europa se no facciamo cambiamo sistema facciamo una governance feudale in cui abbiamo i vassalli valvassori
E andiamo tutti a questo Hoare a Bruxelles quindi questo centralità dell'Oropa della sua concorrenza secondo me oggi è stato un po'dimenticato
Poi quello che è cambiato è che anche i nostri imprenditori hanno individuato dei nuovi mercati strategici io mi ricordo che quando si parlava che non cede al declino ma in realtà c'è una situazione difficile
Si esportava di più in Grecia che è un mercato piccolissimo che in India e Cina sommati tra di loro questo trend sta come aveva visto anche oggi per fortuna cambia
Questo non non ho nominato tramite studi rumori strani passa il
La cosa interessante è che noi oggi ben parlato di export ma giustamente qualcuno nella mattinata letto non si può più parlare di esporsi parla di internazionalizzazione dell'impresa
Che è un concetto ben diverso che vuol dire andare a presidiare dei mercati con delocalizzazioni a basso costo ma anche con l'attività di vendita in questi Paesi è un concetto che un salto di qualità che la Confindustria
Questa Confindustria ha cercato anche in qualche modo di
Guidare con delle iniziative che tutti ricorderanno io sono stato alla missione in Cina insieme al ministro
Ma e qual è stata anche un po'se vogliamo cori cinese bisogna essere anche un po'formali così ma tante azioni concrete sui tre settori che Confindustria ha messo a disposizione i suoi associati che sono i mercati da presidiare Mediterraneo Balcani dove già abbiamo anche una politica estera che in qualche modo c'aiuta come immagine oltre che una capacità commerciale
I mercati ponte che vanno dal Messico la Thailandia che sono quei mercati che accettano il business volentieri per entrare nei mercati più grandi e poi famoso Bric è stato ricordato stamattina
Le missioni di Confindustria non sono le solite missioni del presidente e dei suoi cari andati a vedere questi Paesi
Sono state dimissioni finalizzate business to business cinque mila cinque me cento contatti ci stanno seguendo tutti i ritorni di queste attività e secondo me anche quello è un cambiamento culturale importante
Le reti
Questa della rete lunga no andare nel Paese ma io che ho lavorato sul territorio tutti questi anni
Credo molto anche nelle reti corte cioè il famoso distretto che è stato studiato che interessa molto perché vengono giustamente gli Stati Uniti a studiare come abbiamo fatto organizzare questi cluster locali
Però ha avuto in innovazione in questi anni che non so se tutti hanno percepito perché io ho visto costruire le cosiddette via della conoscenza interporti la conoscenza in cui a livello territoriale
Si fa l'università si fa un centro di trasferimento tecnologico si sviluppa un aeroporto Bergamo presente al quarto rapporto italiano superato oggi Venezia lo dico perché un po'di campanilismo in questo caso Giua
Il si fa il
L'università oppure degli studi sul questo crea nel cluster un cambiamento rispetto alla manifattura di subfornitura tradizionale con la Germania
E crea quell'orientamento alla filiera più verso il cliente che più verso la materia prima come invece tradizionalmente i nostri distretti avevano è un grande cambiamento che va apprezzato e va sostenuto perché queste son cose che servono
Sull'ultimo numero della provvista del club Harvard Business Review di dicembre c'è un articolo che invito tutti andare a cercare del professor deleganti che è un bresciano che insegna Milano-Torino
è stato pubblicato un articolo che già quella è un avvenimento che andrebbe ricordato è un export di intelligenza che non è come
Dove fa evidenzia il cluster del design lombardo e dove dice
Una cosa interessantissima che
Nel nostro cluster lombardo settanta
Le aziende che sono faccio dei nomi Alessi Artemide B&B Italia Cappellini Cassina Flos Kartell eccetera
Sono cresciute negli anni novanta quattro due mila e tre del settantacinque per cento con quattrocentoventisette milioni di dollari
Quando l'Europa in questi settori crede nella settore dizionari però che non c'è più è cresciuta
In questi stessi anni dell'undici per cento il che vuol dire che quando si parla di qualità è giusto all'econometria stamattina ma affascinato perché sono mezzo statistico però quando andiamo a misurare queste cose il settantacinque per cento di crescita contro l'undici per cento questo è un altro cambiamento una discontinuità che noi dobbiamo segnalare e che è tutta però
In capo all'impresa
Quindi questo comporta dei profili più elevati nel momento in cui si chiede non di non fare la terza media per mettersi in fabbrica come si chiedeva vent'anni fa ma di avere un profilo più elevato per entrare nelle nuove aziende morale il made in Italy cosiddetto le quattro AD Fortis eccetera son cento miliardi comunque di esportazione di cui cinquantatré sono automazione meccanica che oggi non è stata toccata
Che però oltre a quello che sto ricordato dei colleghi molto brillantemente stamattina nel tessile nelle calzature eccetera cinquantatré miliardi automazione vogliono dire anche qui qualche cosa di cambiamento nei settori ad alta tecnologia
Chiudo con alcune riflessioni sulle cose da fare
Play tutta per chiare causa Effetti quindi le continuità vanno rimosse cioè non possiamo noi pensare che per un po'di brezza del quattro e cinque di esportazione questo Paese non ha più problemi perché se no come abbia fatto male a suo tempo col declino adesso non vorrei che ci fosse il l'antico io non entro perché qui voi voi l'euforia e poi anche le statistiche ho imparato negli anni che si possono
Facilmente su costruire per supportare delle tesi io credo bisogna veritieri per terra essere concreti come sono state le imprese in questi anni andare avanti negli investimenti in qualità e improduttività
E nell'ambito dell'intervento pubblico che anch'io mi sento di non dover
Assolutamente fare quelle solite quelle solite piagnistei de sull'ICE piuttosto che sul governo eccetera perché tanto non servono a niente e info e non aiutano a cambiare credo però che l'imprenditore italiano se voi andate a prendere l'ultima statistica del Nordeste fatto Marini presentato Marini alla nostra Winter University emerge che l'imprenditore che vanno all'estero per il cinquanta per cento vanno da soli
Questa è un piccolo schiaffo che intanto prendiamo noi come associazioni perché noi abbiamo sempre difeso d'interessi sindacali delle imprese adesso vogliamo imparare come stiamo facendo in Confindustria ma a livello territoriale è più complicato
Ad accompagnare l'impresa in questa norma muova mission che hanno
Però è uno schiaffo anche a tutti gli altri perché fatte le interviste cinquanta quando a soli sedici vanno con le associazioni undici fanno con le banche otto fanno con l'ICE il che vuol dire che ci ci sono diciamo così degli spazi di miglioramento
E nello stesso tempo chi era in Cina come ma la ministro Bonino
Quando vede le regioni italiane che si presentano con il gelato siciliano la pagnotta Apruzzese ecco obiettivamente non credo che sia il ruolo delle regioni la confusione
Di ruoli tra Regioni e governo Province
Mio presidente bergamasco la provincia la mania di portare cinesi Gao dicendo che lui che fa lavorare le aziende bergamasche in giro per il mondo
Tutti hanno questa sindrome del DS ministro degli esteri tutti fanno viaggi in giro
Perché non ci dividiamo i ruoli e allora le Regioni le Province
Nell'ambito dell'Internazionale zone assumano un ruolo di attrarre gli investimenti esteri in Italia perché anche quelle internazionalizzazione su quello non lavora nessuno troviamo un meccanismo per fare del del come fanno all'estero in Francia e altri Paesi
La compito regionale nell'internazionalizzazione e atterrava in Investimenti lasciamo Alice e ha la al Paese nel suo complesso
Di promuovere i nostri prodotti è una banalità ma per dire dividiamoci comodi non andiamo in dieci in Cina in India al cono a far conoscere i nostri prodotti nostri paesi e questo penso che non è una critica così severa e ci sta in questa mattinata
Di di bontà finiscono
Ci sono sicuramente delle risorse scarse
C'è questo caos degli enti io credo che ci sia però spazio per investire bene queste risorse e chiudo richiamando semplicemente quello che ha detto Paolo Zegna stamattina che condivido al cento per cento che quattro
Punti sono ambiente formazione innovazione internazionalizzazione su questi punti Confindustria impegnata con questa presidenza moltissimo
E devo solo dire che quando abbiamo iniziato a parlare di università ho di innovazione o di internazionalizzazione qualcuno ci ha detto ma tornata a fare il vostro lavoro di sindacalisti cosa vi occupate adesso di queste cose in realtà noi oggi il film che abbiamo visto a stamattina e che questo sforzo culturale
A di promuovere questi concetti e di di fare squadra in qualche modo funzionato
Devo dire la verità io avrei preferito inserire l'intervento del ministro Bonino alla fine del nostro panel però credo ci sia un problema possano essere brevissimo
Cinque minuti sette minuti sette minuti allora sette minuti ci sta va be'sono sicuro che avremmo un completamento peraltro poi dello scenario anche più internazionale entra nell'intervento il professor fai prego
Grazie mille il moderatore precedente mi aveva affidato il ruolo di rimescola Torre non so se riuscirò ad assolvere questo ruolo quello che vorrei fare è introdurre una nota di cautela senza però spezzare questa possibilità di unanimità di buonismo
Da trentasei anni da quando conosco Pietro all'università che litighiamo sulle cose importanti per un giorno forse potremmo non impiegate
Sicuramente ci sono de segnali positivi lo vediamo nella crescita che sicuramente sarà più elevata di quanto previsto da Cioni internazionali e dall'esecutivo
Lo vediamo nei conti pubblici che citando una notizia migliore dell'altra ogni giorno
Lo vediamo anche nel l'andamento delle esportazioni un dato così importante che è stato sottolineato ma che vale la pena di precisare e il riposizionamento settoriale
Non c'è solo un miglioramento all'interno dei settori ma c'è anche uno spostamento era settori che ci sta dicendo che anche questa economia italiana che era stata assedio ma da un punto di vista strutturale si sta muovendo
Ottimismo ma io vorrei produrre solo un paio di notte di cautela fosse mio mestiere
In primo luogo ricordiamoci sì l'economia va bene ma anche questa no l'economia italiana crescerà a un tasso che inferiore di un punto percentuale pieno rispetto a quelle europee il distacco in termini di reddito può capitare per l'Italia e l'Europa non solo non si chiude ma si allarga
Anche quest'anno e stiamo attenti questo è un dato che insieme se guardiamo agli ultimi anni non nell'ultimissimo e che viene calcolato che si evidenzi anche quando guardiamo aggredito in parità di potere d'acquisto che tiene conto di tutti gli aspetti di prezzo di cui parlava Modiano prima
In cui si tiene conto si utilizzano prezzi internazionali e anche lui si chiude che cioè una
Il secondo dato che andrebbe ricordato e quello sulle quote di mercato tegole quote di mercato in valore si sono stabilizzate ma sappiamo benissimo che queste quote dipendono da due mila fatto l'andamento del dollaro il prezzo del petrolio sicuramente influiscono su questo dato e possono spiegare come mai questo figli stabilizzato in parte perché negli ultimi due-tre anni è di nuovo diminuito il miglioramento qualitativo beh ancora mi sembra che il dibattito sia per sì è vero c'è stato un miglioramento qualitativo ma sicuramente miglioramento qualitativo non spiega
Tutto l'aumento dei pezzi che si è registrato in Italia come credevamo per esempio nel settore delle calzature sì c'è stato ma non è superiore a quello che si è registrato in altri Paesi
Tutto questo per dire che uno non vorrebbe iscriversi ovviamente al partito del declino al partito degli ottimisti al partito dei pessimisti ma al partito dei carristi
Ghezzi al Prix d'ottimismo eccessivo sia al pessimismo sfrenato producono conseguenze negative
Sappiamo benissimo quali sono le conseguenze del determinismo le spiegava prima Pietro ma oggi sostenere che tutti abbiamo fatto un passo avanti gigantesco sicuramente avrebbe l'effetto di ridurre lo stimolo alle riforme
Oggi sostenere che i conti pubblici sono risanati indubbiamente non avrebbe nessun'altro effetto se non quello di aprire di ingigantire le frazioni per un aumento della spesa pubblica o cosa che è successa nella precedente legislatura per riduzioni fiscali che come si è visto poi a posteriori risulta Piero intempestiva
Allora c'è ancora un grosso programma di riforme e si è credo se noi mettiamo avanti il Caro dell'ottimismo la pressione su chi poi queste decisioni deve prende che lo abbiamo visto a luglio non sono decisioni facili sicuramente bianca di riunire
Mi dai tre minuti al predetto sale su Fabio fare una seconda osservazione un dato che mi sembra emergano alcune ricerche è un dato che condiviso ne parlava prima vicepresidente Confindustria il valore l'Effetto benissimo bella pressione concorrenziale
Matteo con cammelli quando ha presentato il suo Peppers non ha citato forse per modestia un bellissimo suo lavoro in cui fa vedere che proprio nei settori in cui è maggiore la pressione concorrenziale che viene dall'estero proprio questi settori hanno registrato un maggiore incremento della produttività ho una minore diminuzione la produttività andata peggio ed è questo una cosa condivisa lo condividono le forze riformiste al governo loan condividono gli accademici la Confindustria su questo tema aveva incentrato una il suo convegno la domanda che mi pongo
Sarà la cosa su cui io
Della cui dedico il resto di questi pochi minuti a quale concorrenza e solo la concorrenza all'interno del Paese o anche la concorrenza che proviene arresto del mondo
E vorrei sottolineare che proprio questo secondo tipo di turista che svolge un ruolo altrettanto se non più importante lo stimolo che viene Resto del mondo nel momento in cui si devono conquistare nuove quote di mercato nel momento in cui si deve risponderà alle innovazioni che vedi che emergono da centinaia di migliaia
Milioni di produttori in giro rinvenuto e estremamente forte e quindi devo dire che le voci riformiste su questo tema sono a mio parere molto più deboli
Sono molto più deboli lo vediamo
In tanti campi
Cominciamo la Confindustria
I neri in Francia
In in Inghilterra le associazioni confindustriali hanno preso delle posizioni molto forti molto precise dicendo vogliamo che il Doha Round
Abbia successo non vogliamo sacrificare gli interessi dell'industria della competitività dell'economia al interessi settoriali in particolare a quelli piccoli la con Pinuccia italiana è stata a dir poco molto più prudente
Ma comunque tanto bene Massa o non l'ha comunicato o non l'ha comunicato verticale
Mi domando quello che succede anche a livello
Dal nostro diciamo delle nostre posizioni politiche
Noi sicuramente e l'esecutivo ha portato al funzionari Balta Buttini molto importanti come quelli della difesa dal marchio che sono fondamentali ma troppo spesso su questioni importanti come di nuovo quella dell'agricoltura che ieri ha la chiave per sbloccare i negoziati l'impressione che hanno avuto lo diceva anche Enzo Grilli pacchi qualche tempo fa
E che ci si sia appiattiti di dietro alle posizioni della Francia Terzo gli accademici prendiamo il manifesto liberale libro di Alesina e Giavazzi non c'è una parola Suppa liberalizzazione per come nel commercio nei confronti del resto del mondo allora io credo che proprio su questo tema sia necessario fare una riflessione sia necessario rendersi conto che lo stimolo che viene dall'estero estremamente importante per l'aumento della produttività
Che
In una certa misura
Il che fu già anzi misure che limitano la liberalizzazione in misure di protezione non ha solo perfetti negativi dal punto di vista della produttività delle imprese esistenti ma effetti negativi sui segnali che vengono dati a famiglie imprese lavoratori
La protezione come è stata congegnata per esempio di alcuni settori tessile abbigliamento calzature degli anni Ottanta soprattutto negli anni novanta ha avuto un risultato di attivare nuove risorse all'interno di questi settori non solo non ha risolto il problema
Ma lo ha ingigantito nella misura in cui se nuove risorse interne in certi settori
E non sono risorse che rientrano e ci descrivono molti degli interventi guardando in avanti guardando alla competizione cinese guardando alla necessità di migliorare la nostra competitività in questo caso in quest'altro caso non ci ritroviamo con un problema ingigantito come poi è successo quanto tutta un certo tutt'ponti Botto meglio due mila quattro si è detto l'accordo di tutti i tipi e finito
Si ricomincia da zero
Allora credo che la spinta riformista Ica non possano essere a due marce
Una marcia pienamente innestata quando si parla di riforme sul fronte interno tira il folle o una marcia quasi il diesel ma è stata quando si parla di riforme sul piano internazionale
Cioè proprio una questione banalmente mercantili Istica che nel momento in cui si riuscirà a raggiungere un accordo a livello del Doha Round nel momento in cui si riuscirà a io discorso che è stato chiuso ben le imprese per l'investitore italiano si sfideranno le possibilità di entrambi i mercati estremamente importante
E ancora altamente protetti come quelli dei Paesi emergenti
Ed è in questi mercati veramente sono grandi sono grandi prospettive per le nostre imprese c'è un ultimo tema ma questo ovviamente non c'è tempo non c'è tempo di discuterne cosa succede alle imprese in mancanza il peso centinaia di migliaia di lavoratori
Si ritroverebbero si troveranno sempre esposti e qui si parla di che cosa si deve fare
Il problema di creare un sistema di ammortizzatori sociali fosse non solo a livello italiano ma anche a livello politico c'è una bellissima proposta di atti altre stratificazioni appunto è ovviamente
A cui forse si potrà criticare
Poco prima grazie
Subito la parola al ministro Bonino la sfida della qualità Campoli lancia anche una sfida alle politiche pubbliche
Che sicuramente lei raccoglie
Tanto qualcuno
No grazie mille dell'invito è
Io ho sentito vista avevo visto un po'i dati
E mi sembra di innanzitutto
Condivido un po'l'analisi che che viene fuori nel senso che al di là di un dibattito sul declino non declino in realtà mi sembra che parlano non perché diamo i numeri ma parlano alcune cifre che avete già ricordato variamente possono anche non essere fortemente o stabilmente strutturali hanno degli elementi che possono anche essere solo congiunturali quindi condivido quando si dice come dire bando alle infuria ci attenti all'euforia perché
Questo può essere altrettanto in qualche modo pericolose metafora per metafora
A me convince abbastanza metafora di chi vede il nostro Paese come una specie di paziente di di signore convalescente in qualche modo ma molto robusto
E mi è in realtà con una grande voglia di vivere e si spera
E che è pronto ad adattarsi ad un mondo che cambia molto velocemente anzi c'è da augurarsi rispetto a questo che si possa dire lo stesso anche dell'Italia politica sostanzialmente a me veniva in mente lo uso spesso ma non è molto con scientifico se volete ma l'idea di mordere il mondo non come dato particolarmente violento aggressivo ma come dato di testa nel senso che questa voglia di vivere questa voglia di di affrontare il mondo non come solo elemento minaccioso commesse tutti ci volessero male passasse la loro vita complottare contro l'Italia col perché dubito perché la gente normalmente c'ha da fare
Ma in qualche modo che invece ponesse un po'noi nella e infatti i dati vengono fuori quello che si dice che
In realtà è il nostro Paese il sistema produttivo con tutte le sue fragilità nel la dimensione dell'impresa in cui avete molto parlato in realtà poi messo alle strette reagisce
E i settori che sono stati individuati hanno reagito con mantenendo comunque puntando su una nicchia alta sull'innovazione su non voglio ripetere quello che è già stato detto stamattina ma voglio dire sostanzialmente tre cose primo
Credo che a far pulizia un po'di di di un linguaggio così un po'fra poco adeguata forse ci consente adesso di recuperare una discussione un pochino più pacata superò ritardi strutturali che in Italia ci sono e quindi senza farne
Una però non CBA anche capacità di sfuggire prima volta a riforme di fondo che sono dovute sarebbe Dante Desolda dieci anni e che sono sempre lì io le chiamo per ragioni di competenza ministeriale l'agenda di Lisbona voglio dire ma potremmo anche chiamarla l'agenda di qualche altra cosa
Ma l'elenco dei ritardi nel nostro paese dalla semplificazione al problema del Pubblico impiego le pensioni la ricerca all'università rivisti gli studenti
Eccetera eccetera quindi penso che c'è assenza il senso cadeva vere Caserta dove
Arriverà tra poco è quello di stabilire a mio avviso delle priorità e dei tempi di realizzazione di alcune di queste riforme
Portanti non si potrà fare tutto subito però credo che questo è il calendario a cui si chiama il Paese non perché
Perché cresciamo ma cresciamo meno degli altri perché cresciamo meno di altre altrettanto non è che abbiamo bisogno dell'ennesima rapporto del Massachusetts Institute of Foreign Relations
La lista delle ritardi del nostro Paese e abbastanza evidente il problema è la voglia la capacità i numeri
Per poterlo affrontare a viso
Ma detto questo io ritengo di dover mettere sul piatto un altro elemento che è innanzi tutto culturale poi quindi a trasposizione politica nel senso che quello che anticamente si chiamava all'export che meglio ancora oggi chiamiamo internazionalizzazione
Non è la velleità esoterica o o la voglia di esotico di alcuni di questo o di quell'imprenditore
è semplicemente una necessità cioè la seconda gamba dello sviluppo economico di un Paese e anche del nostro Paese
E perché di fronte anche ad una domanda interna più o meno sabato proprio meno fragile non volere
Affrontare Paesi emersi o emergenti che dir si voglia di dimensione assolutamente spettacolari
E quindi la la parte di del parte di delocalizzazione del sistema produttivo sono chiamiamolo come vogliamo ma insomma export internazionalizzazione in tutte le varie dando sono un elemento essenziale anche dello sviluppo economico del
Del Paese
E qui è un ritardo che per esempio all'ENI citava un altro ma in tutte le analisi o dell'agenda per la crescita
Io la parte l'importanza della parte
Export barra internazionalizzazione non la vedo mai sottolineata
E credo che questo sia un problema in qualche modo cultura la che spero abbiamo superato che stiamo superando pure questa ci porta poiché se se questo prioritari conosciamo ci porta evidentemente a tradurle degli elementi di politica di e vengo agli elementi di di politica anzitutto grazie ancora di non aver per l'ennesima volta di finito lì c'è un carrozzone del ministero da mettere la bomba atomica quell'altra eccetera
Perché anche lì può e alla fine diventa un cliché Kenzo no non perché non ci siano margini di miglioramento in base anche cifre che diceva lei ma perché io credo tre cosa voglio dire uno abbiamo nonostante il rigore di Tommaso e non perché io abbia velleità di sprechi abbiamo salvato un bilancio
E anzi in qualche modo anche accresciuto in qualche modo la parte di promozione del made
Punto numero uno quindi ci mettiamo all'opera due abbiamo avviato e lui ce lo ha fatto con grande determinazione un aggiornamento delle sedi estere
Quindi uno spostamento progressivo Vasselli come dire non più proprio prioritario in cui l'impresa ma da sola sostanzialmente
Ha sede in cui invece di mercati più complesse che sia la Cina lindi al Mediterraneo il paesi del golfo quindi un aggiornamento diciamo della regia di rafforzamento oppure anche la creazione di nuovi di di nuovi uffici io mi permetto di sottolineare anche
E paesi nuovi ricchi
Cioè quelli che stanno di ci strozzato sul petrolio ma per la stessa ragione è stato diventando immensamente ricca in cui sarebbe bene farsi trovare presenti parlo terrazze valzer parlo del Kazakistan parlo di una serie di paese
Che per ora sfuggono ancora radar delle delle priorità quindi Paesi Bric mediterranea abbiamo Caucaso sicuramente ma un occhio per favore a questi Paesi di nuova ricchezza e quindi di nuova potenzialità abbiamo bisogno di coordinamento con le regioni guardi io non voglio fare l'ennesima polemica nel che però è stata anche utile adesso il problema è partire
Girare dalla polemica c'è una rete Loreto è stata convocata per il venticinque gennaio appunto con tutte le regioni per cercare di fare sistema
Nessuno vuol togliere il passaporto di viaggio a nessuno in tutta evidenza ma è chiaro che il nuovo e non mondo di attori globali dove già all'Italia ha una sua
Dimensioni in Cina
Se poi invece di presentarsi Mangold come sistema Paese ci si presenta
A mille protagonisti è chiaro che della la controparte ti guarda un po'stranito che
Grigia per loro l'hanno inferto un paese a uno che sta in India un grande ma un imprenditore indiano già se guarda all'Europa pensa all'Inghilterra per ragioni storico-culturali con una certa fatica scopre l'Italia
Se poi chiediamo che assolutamente deve sapere dove stanno il cinquanta per quello
Effettivamente
Si trova un pochino come dire in difficoltà
Sicuramente questo secondo per quanto riguarda le imprese uno sforzo di consorziare di fare di di come dire di superare in qualche modo quello che è un handicap che è la dimensione delle impresa il Condaghe di consorzio e di messa in comune almeno di alcuni servizi la promozione la logistica perché è chiaro che è un una piccola e media impresa come dire presentarsi da sola autonomamente su un mercato da un miliardo di consumatori come come l'India poi Complesso di burocrazia di leggi eccetera uguale a noi pare paro paro chiaramente fa più fatica quindi anche credo gli strumenti che dobbiamo inventare devono essere strumenti che come dire incentivino l'aggregazione ENEL immessi immettere in consorzio di a di alcune imprese cos'altro possiamo fare
Meglio focalizzare le priorità geografiche tenere conto che dobbiamo risolvere due altre
Fragilità che abbiamo il problema della commercializzazione della distribuzione non non siamo un Paese che ha grandi mostre di distribuzione e quindi ci dobbiamo inventare qualche altra cosa e bisogna anche vedere qual è perché poi tutto made in Italy che piaccia a tutti Brugnera pure fargli arrivare il prodotto il primo poi perché se no facciamo la promozione per gli altri che non è tanto tanto utile diciamo in qualche modo tre altre cosa che vogliamo fare assolutamente
Abbiamo attiviamo adesso è quattordici si pesca anticontraffazione
Proprio nei paesi a parte che la grande contraffazione avviene spesso sul territorio italiano dico io dico così per dire alcune verità insomma poi avviene anche in altri paesi per quanto riguarda gli altri Paesi attiviamo son saranno attivi da da dalle prossime settimane quattordici Vesca anticontraffazione che accompagnino le imprese
Ad essere più più efficace da qui intanto a depositarli ma che i brevetti e due a sapersi meglio difende abbiamo persino alla velleità di vi spingerà l'internalizzazione non l'abbellita necessità ce lo chiede abbiamo sbloccato finalmente i dieci milioni di euro di confonde per gli artigiani e di Confartigianato offrono bloccati dal due mila quattro quindi speriamo di mettere in moto anche questa vicenda
Le emissioni sono da una parte molto utili concretamente devo dire dai risultati che vedo dall'altra sono anche un segnale importante cioè sono anche guardate che questi mondi saranno complessi ma non è che sono questa
Solamente una minaccia sono anche a delle grandi potenzialità quindi India febbraio vediamo Brasile insomma un modo di accompagnare anche Sudafrica vediamo un modo di accompagnare anche un'apertura
Diciamo del mondo oltre tutte le le quelle che Marocco Tunisia diciamo con Confindustria che sono più focalizzate ma che sono altrettanto ed estremamente estremamente da questo punto di vista io concordo sul fatto che gli strumenti di protezione sono utili quando sono come dire un rimedio a dei fattori
Patologici e li
Davvero di distorsione del mercato ma bisogna stare attenti che non diventi non obiettiva avente un dato protezionistico che semplicemente aiuta la come dire un andamento più pigro che pure sono tentazioni che esistono quindi non è che li escludo aprioristico che vanno usato per quello a cui sono dedicate e non per fare altre cose
E questo è un problema diverso infine una riflessione sul ma il vino e su cui non non elaborò ma di cui conosciamo i dati di cui in termini diciamo
Di numeri non stia non per il momento non è possibile fare molti passi avanti ma su cui noi stessi dobbiamo riflettere perché io vedo nel settore produttivo lo dico adesso con grande schiettezza interpretazioni molto diverso del medico
Quindi è utile forse che anche tra di noi ci cerchiamo di capirci su cosa intendiamo per medicina perché ho l'impressione per
Che tutti cioè insomma che appunto Gorki diceva prima è un prodotto inventata in Italia con le molle fatte in Tunisia assemblato in a Romania c'è il cippo del Branca dessert
E e alla fine come lo chiamiamo questo simpatico prodotto
Quindi c'è una corretta semplicemente perché ce lo chiede anche la controparte di meglio definire cosa intendiamo per me di norma è una cosa che mi sento chiedere anche dalla controparte europea per esempio da altri che cosa intendente
Medina e questo è una riflessione che ci
Quindi
Come dire gli ho detto cosa il ministero del commercio internazionale penso di fare in proprio
Ivi compreso credo proviamo con la Simest che già a elementi molto positivi vediamo un attimo come meglio poter ancora accompagnare le imprese
E che cosa voglio contribuire in termini di di compagine di governo sulla famose come dire riforme Antimo furia ma che invece vanno vanno strette sono contenta di partire da due a sette primo da un sistema produttivo sanno dal sistema produttivo in cui le cifre dimostrano che ha ben capito come sta andando il mondo che magari ancora qualche momento come dire di esitazione ma che invece con un parco accompagnamento può andare infine dobbiamo no non so se è giusto attribuirla alle regioni o no ma il problema di attrarre investimenti diretti in Italia è anche lì un problema di come dire internazionalizzazione in qualche modo ma è un problema capitale
Per va be per i motivi che già sappiamo ebbe uno degli elementi di grande fragilità del nostro Paese
A questo ci mi impegno a fare mi auguro di essere di buon accompagnamento almeno per il sistema produttivo a chi comunque hanno e guarda con una certa attesa grazie
Evitare dove scappare perché è un'ultima novità sull'Europa ventisette Europa ventisette alla legge del nostro io stesso di cosa può significare telegrafica
No allora va vendite intanto io anche lì insomma in attesa di chissà quale trattato costituzione intatta eccetera eccetera nel frattempo io credo che dobbiamo usare gli strumenti che ci sono e farle funzionare la commissione non si addice a onta che io sappia sarà in difficoltà
I fondi sono quelli che sono gli strumenti ci sono più o meno farraginosi però io penso che intanto dobbiamo assolutamente lavorare con quello che c'è estrarre al meglio di quello che c'è indubbiamente
Come dire a ventisette bisogna trovare un altro sistema per stare insieme questo mi sembra che imposta ne occupano tutti ma per il momento grande idee condivise condivise idee ognuno c'ha la sua ma insomma non basta neanche
Non ce ne sono ma nel frattempo non pensare che in attesa di chissà quale riforma di trattato facciamo finta o non la usiamo o comunque la mettiamo in un cassetto questo no
Grazie tutti
Venga
Ripetiamo
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