"Crisi delle carceri e riforma degli agenti di custodia"

Il dottor turco
Direttore dell'ISPI istituti di pena
La dottoressa Roberta Tortorici
Il dottor Malgara
La gente Santa Chiara la gente sannitico
Il professor buona mano
La gente San Filippo
Il tempo a disposizione per lo svolgimento di questo convegno è molto breve
Un tema come quello del le della situazione carceraria così complesso
Presupporrebbe un dibattito molto più vasto ed articolato
Per questa ragione occorrerà fare ogni sforzo per contenere quanto più possibile gli interventi allo scopo di permettere a al maggior numero possibile di oratori iscritti a parlare
Di potere esercitare i loro diritti
Cercherà quindi di dare io stesso il buon esempio condensando la mia introduzione a delle brevi brevissime considerazioni
Delle carceri in Italia si parla solo in occasione di rivolte gli assassini o da altri atti di efferata feroce
Le aggressioni suicidi le intimidazioni non fanno neppure più notizie
Per l'uomo della strada il carcere non è un argomento appetibile è un qualche cosa di estraneo lontano da ogni interesse
Eppure negli ultimi sei mesi all'interno degli istituti di pena sono stati assassinati ben sedici detenuti
Senza contare i casi di suicidi di ferimenti gli attentati agli agenti di custodia e ai direttori delle carceri
Una situazione che ha ormai superato
Ogni livello di guardia
Giorgio Bocca definisce il carcere italiano una fossa dei serpenti
Credo che al di là delle colorite definizioni letterarie
Sì posso affermare oggi che le carceri siano essenzialmente dei centri di produzione di criminalità e di terrorismo
Pochi hanno ritenuto fino ad ora di seguire con serietà questo processo che rischia di compromettere definitivamente l'ordine pubblico nel nostro Paese
Ci troviamo con una popolazione carceraria che supera le trentacinque mila unità
A ristretta in poco più di ventuno mila posti ricavabili negli istituti attualmente funzionanti
Due terzi di questa popolazione e in attesa di giudizio
La promiscuità fra detenuti per lievi reati e detenuti condannati per reati gravissimi è diventata una regola
Sì è giunto all'assurdo che per tenere un apparente ordine all'interno delle realtà carcerari non di rado i direttori
Sono costretti a venire a patti con i pezzi da novanta con i capibanda con i camorristi ai grossi criminali
Esistono organizzazioni criminali che operano con il terrore all'interno degli istituti
In questa situazione
L'anello più debole del sistema era presentato proprio dagli agenti di custodia
Il loro problema i loro problemi non riguardano solo una categoria di lavoratori ma ringhiera collettività nazionale
Per gli agenti vive da recluso in un carcere può essere fatali rischiano con l'assimilare in prima della violenza in cui sono costretti a venire a contatto quotidianamente
Ebbene proprio all'interno di questa categoria di lavoratori così come accadde dieci anni or sono per i lavoratori di polizia è nato un movimento democratico
Che si batte per una seria rifondazione del corpo e per trasformare il secondino in un operatore penitenziari
Abbiamo sempre sostenuto fino alla noia e se voglio volevamo veramente mettere mano ad una seria riforma dello Stato dovevamo cominciare a ristrutturare i corpi di polizia
Ma in un Paese come il nostro
Fatto di strutture ossificato alle riforme delle quali non si riesce mai a mettere mano perché ogni modifica finisce col determinare la preoccupazione del turbamento di equilibri estremamente instabili ed ogni nuova proposta diventa un'occasione di scontri e di risse
La parola riforma finisce sempre col diventare una illusione qualcosa di preoccupante
Le riforme che in Inghilterra in paesi democratici
Vengono realizzate dai conservatori da noi assumono il carattere di atti rivoluzionari
è accaduto per il riordinamento dalla pubblica sicurezza e certamente accadrà ora per la riforma degli agenti di custodia
La storia si ripete con rituale monotonia appena dall'interno dei corpi si padri separati si sviluppa un movimento che reclama legittimamente un nuovo ruolo che manifesta delle serie intenzioni
Di voler partecipare ad una necessaria ed improcrastinabile rifondazione dell'istituto si scatena la bufera i poliziotti ieri gli agenti di custodia oggi diventano improvvisamente sovversivi rivoluzionari
Ma vediamo cosa vogliono questi rivoluzionari
Il diritto ad una maggiore professionalità una diversa tecnica di assunzione permettetemi di non usare la parola ruolo ama arruolamento
Una diversa dignità per il loro lavoro un trattamento più umano
Sono queste vocazioni rivoluzionarie il convegno nasce da appunto dalla volontà di questi umili servitori dello Stato
Che intendono sottoporre alle forze politiche all'opinione pubblica la loro condizione disperata
Il convegno nasce dal bisogno di volere disinnescare soprattutto prima che sia tardi la mina vagante costituita dalle carceri che bollono nel nostro Paese
Questo gli agenti di custodia lo sanno benissimo e sentono il bisogno di manifestarlo pubblicamente
Per la prima volta gli agenti di custodia diventano dei protagonisti di una grande battaglia civile
Sarà proprio uno di loro ad offrirvi un'analisi che vi permetterà di misurare la loro crescita culturale e civile
Anche se qualcuno all'interno del ministero ha definito gli agenti di custodia degli incolti e qualche volta dei disonesti
Ebbene io non mi sento di avallare questa analisi perché se questa analisi fosse vera bisognerebbe rispondere a coloro ai quali credono che gli agenti di custodia sino in queste condizioni
Che le responsabilità non sono degli agenti di custodia mia chi ha determinato una situazione di questo genere
Mi auguro che al fianco
Degli agenti di custodia così come oggi ci sono schierati molti dirigenti penitenziari magistrati e giuristi
Ci siano presto
Le forze politiche democratiche l'opinione pubblica italiana
Più avanzata e soprattutto ci sia il grande movimento dei lavoratori italiani che come nella fase della battaglia per la riforma della polizia manifestarono lavoro forza nell'interesse delle della ristrutturazione della Polizia di Stato oggi assumano anche questo di onere
Gli avevo promesso un intervento brevissimo e credo di aver mantenuto la mia promessa questo punto do la parola
Al professor Guido Neppi Modona che vedo che finalmente è arrivato io ero preoccupato perché possa iniziare a leggere la sua relazione grazie
Mi scuso in primo luogo del ritardo dovuto a problemi ferroviari
E voglio dire subito che
In questo convegno che ha un duplice titolo
Crisi delle carceri riforma vedente di custodia
Mi è stato assegnato il compito certamente più ingrato
Per poter affrontare le cause e le ragioni della crisi
Mentre gli altri relatori si occuperanno della parte direi positiva e propositiva del convegno
E cioè dell'impegno politico dell'impegno culturale per la difesa della riforma penitenziaria e soprattutto per la riforma del corpo degli agenti di custodia
Dicevo compito ingrato perché si tratta di analizzare le cause le radici le ragioni del fallimento
Di quella riforma penitenziaria
Del mio novecentosettantacinque
Per la quale si sono fortemente battute le forze di sinistra
E quindi un fallimento
Che pesa su tutta la sinistra
Che per l'approvazione di quella riforma si era impegnata a fondo contro resistenze Penati sotterranee non sotterranee del partito di maggioranza relativa
E soprattutto contro le resistenze degli apparati burocratici del ministero della giustizia
E allora vediamo
Queste cause della crisi ho detto anzi del fallimento della riforma
Io penso si possono dividere in cause remote
Cause di fondo
E cause prossime e contingenti
Le prime quelle remote quelle di lungo periodo
Attengono da un lato ai problemi di fondo dei rapporti tra l'ordinamento penitenziario
E l'ordinamento penale nella sua complessità per intendersi tra ordinamento penitenziario da una parte Codice Penale codice di procedura penale dall'alto
Dicevo attengono da un lato questa complessità dell'ordinamento penale
Dall'altro al modo di produzione legislativa della riforma penitenziaria
Le cause prossime o contingenti
Attengono è sotto gli occhi di tutti a quella situazione di violenza di illegalità di ingovernabilità che ha travolto le carceri negli ultimi anni seguito dall'aumento del numero dei detenuti e soprattutto di quelli collegati alla grande criminalità comune organizzata al terrorismo
Direi che di questa situazione di violenza di ingovernabilità presente nelle carceri è un sintomo significativo
Sono un sintomo significativo gli stessi profili di illegalità su cui si reggono le carceri di massima sicure
E ora vediamo più da vicino Vallejo chiamato le cause le cause remote della crisi
Son cose che abbiamo detto ripetuto infinite volte
Dove ancora ritornarci
E cioè che il carcere non è altro che l'ultimo anello di una catena che a monte come presupposti il sistema penale sostanziale in particolar modo il sistema sanzionatoria
E da pure a monte il sistema processuale con particolare riferimento all'uso che il sistema processuale fra della carcerazione preventiva
Le forze politiche più attente alla unitarietà e alla complementarietà dei vari settori del sistema penale
La cultura giuridica e gli operatori penitenziari del diritto
Erano ben consci
Sin dal mille novecentosettantacinque anche prima durante gli anni del per fare la riforma erano ben consci di questa realtà cioè di questi collegamenti imprescindibili tra i vari settori del sistema penale
Non a caso il Guardasigilli del regime Rocco che il suo mestiere di legislatore sapeva farlo bene
Ha emanato congiuntamente nel mille novecentotrenta trentuno Codice Penale codice di procedura penale regolamento penitenziario Testo unico delle leggi di pubblica si corre
E che questo fosse il nodo di fondo del problema penitenziario c'è il collegamento con insieme il sistema penale
E tanto vero che in quegli anni
Gli anni della riforma dal settantadue al settantacinque erano in corso iniziative legislative di riforma importanti
Nei due settori fondamentali dell'ordinamento penale
Ricordiamo la legge delega del tre aprile mille novecentosettantaquattro per il nuovo codice di procedura penale
E non dimentichiamo che nel clima di quegli anni l'emanazione del nuovo Codice sembrava ormai a portata di mano
Non dimentichiamo che davanti alla Commissione giustizia della Camera
Quella stessa che stava esaminando la legge di riforma penitenziaria ed in discussione dal settantadue fino al settantaquattro la riforma della parte generale del Codice penale che vuol dire riforma del sistema sanzionato
Vi erano cioè le premesse in quegli anni per impostare in maniera organica e sistematica una riforma pressoché contestuale dei tre settori portanti dell'ordinamento penale
Che avrebbe comportato così
Grazie
Alla riforma del processo penale e avrebbe significato minore ricorso in termini qualitativi e quantitativi
Alla carcerazione preventiva
Che avrebbe significato abbreviazione dei tempi del processo e quindi della permanenza in carcere dei detenuti prima della condanna
Dicevo mediante questa riforma
Mediante la riforma del sistema sanzionatorio che voleva dire depenalizzazione
Sanzioni alternative e sostitutive della pena detentiva per il Milan reati meno gravi
Ci sarebbero dovute realizzare
Le prospettive entro cui nelle intenzioni dei suoi sostenitori avrebbe dovuto operare la riforma penitenziaria del settantacinque
Infatti se andiamo oggi a rivedere quel testo di legge
Che ha quasi un sapore l'archivio spiace dirlo
Vediamo che nelle sue linee di fondo
Che la riforma penitenziaria nelle sue linee di fondo
Nella sua struttura organizzativa
Nei suoi presupposti ideologici culturali
E tutti impostata sul presupposto di dover fronteggiare una popolazione carceraria non superiore alle quindici venti mila unità se sul presupposto di riservare un carcere altamente specializzato nelle forme di trattamento dei detenuti nel personale negli operatori penitenziari e nel tipo di stabilimenti penitenziari
Un carcere così specializzato riservarlo solo ai delinquenti più pericolosi e agli autori dei reati più gravi
è questa l'ottica in cui ci si muoveva in quegli anni
è a tutti noto
Purtroppo qual è stato l'esito di quelle due riforme
Che costituivano presupposto necessario per l'attuazione
Per la riforma penitenziaria
L'emanazione del codice di procedura penale nuovo
Si è trascinata di rinvio in rinvio di proroga in proroga dal settantaquattro ad oggi e a tutt'oggi avvolto nell'incertezza se e quando verrà emanato un nuovo accordo
Vi è stata è stato una ripresa che è stato una ripresa di interesse nel mille novecentottanta tre febbraio
Quando il governo ha presentato un pacchetto di emendamenti per modificare per i punti della legge delega superati dal decorso del tempo
Ecco ma al fatto che da allora sia trascorso più di un anno e mezzo senza che il Parlamento sia riuscito a varare
Le necessarie modifiche alla vecchia legge delega ebbe questo è un dato che non induce certo previsioni ottimistiche
Per quanto riguarda la riforma dalla parte generale del Codice penale questa direi che è morta di morte naturale sin dal mille novecentosettantaquattro ed è morta per le sue carenze di ispirazione politica e e culturale
Era una riforma povera e per un motivo di fondo e cioè che una riforma del Codice penale che tocchi solo la parte generale
Senza affrontare problema di fondo dalla parte speciale cioè delle gerarchie di valore che sottostanno ai singoli reati del diritto penale va a tutelare per una riforma così limitata si trasforma necessariamente in una mera esercitazione di dogmatica giuridica e cioè non va a incidere non basti oliere quelli che sono i nodi le scelte politiche di un ordinamento penale
Ed allora l'ordinamento penitenziario del settantacinque rimasto come un'oasi nel deserto delle vecchie strutture del codice penale e del processo penale non so
Ma un'oasi
In una situazione Grady crescente isolamento isolamento politico isolamento ideologico e culturale
Nei confronti di indirizzi di politica criminale
Che si andavano affermando da settantacinque in poi diametralmente opposti a quelli che costituivano il punto di riferimento ideale della riforma penitenziaria
Vediamo così che alle cause remote di lungo periodo della crisi della riforma
Sì si aggiungono cause prossime e contingenti e cioè gli indirizzi di politica criminale dal mille novecentosettantacinque in poi
Perché a partire da quest'anno per indicare una data e una legge emblematica la legge Reale del maggio del mille novecentosettantacinque
Sono prevalsi nell'ordinamento penale dei modelli di risposta istituzionale alla crescente criminalità comune organizzata e al terrorismo
Basata essenzialmente su questi punti
E cioè rinnovata severità delle sanzioni
Sia sotto forma di aumenti dei massimi edittali delle pene sia sotto forma di creazione di nuovi reati nuovamente puniti con pene molto severe
E cioè si è sviluppato una linea di ricorso agli effetti deterrenti e intimidatori propri della prevenzione generale
Secondo punto aumento dei termini massimi della carcerazione preventiva
E poi progressiva estensione del divieto di concessione della libertà provvisoria progressiva estensione dei casi di obbligatorietà del mandato di cattura esempio emblematico di queste ultime due prospettive l'aggravante di fine di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico che blocca da una parte la libertà provvisoria dall'altro rende obbligatorio larga
Cosa ha comportato questa questo indirizzo di politica criminale che qui un po'rozzamente ha cercato di che riassume
A comportato in termini assoluti un aumento generale della popolazione carceraria che ora sfiora le trentacinque mila unità e in termini relativi un aumento percentuale
Del tutto spropositato degli imputati in attesa di giudizio sino a sfiorare il settanta per cento del totale dei detenuti
E ci abbia avuto un potenziamento del ruolo di pena anticipata svolto dalla carcerazione preventiva
Il che ha portato l'introduzione di sintomi di permanente ingovernabilità nelle carte
Sintomi di ingovernabilità che sono connaturati alla posizione dei detenuti in attesa di giudizio che sono incerti non loro sorte processuale sottoposte a continui trasferimenti per esigenze di giustizia
Nei cui confronti è impossibile procedere a qualsiasi forma di trattamento e nei cui confronti risulta pressoché impossibile farli lavorare sottoporle una stabile
O anche saltuaria attività lavora
Quindi la riforma del settantacinque si è trovata ad operare sul terreno generale nelle peggiori condizioni possibili e sul terreno specifico del carcerario
Le già prona croniche condizioni di sicurezza delle carceri si sono ulteriormente aggravate sino a divenire insostenibile
Bisogna richiamare alla memoria
I dati delle evasioni negli anni settantacinque e mille novecentosettantasei
Trecentottantasei evasi nel settantacinque cinquecentoquindici del mille novecento e settantasei questo dal quadro di cosa era divenuto il carcere imperiale
La risposta questa situazione
A tutte queste queste cause remote e contingenti e prossime di crisi del carcere
è stata una risposta probabilmente obbligata in quelle date condizioni
E cioè
In primo luogo la limitazione di fatto sino talvolta la cancellazione
Di quegli istituti che qualificavano lo spirito
Più civile più progressista della riforma cioè quegli istituti basati su forme di collegamento tra il carcere e la Società libera
L'ingresso in carcere degli esponenti
Sociali
Che mostra un interesse per il recupero di tenute ricordiamo queste norme dell'ordinamento penitenziario
Ricordiamo anche come in un carcere in cui fuggono cinque sempre tenuti all'anno
Proposte di questo genere sono quasi anacronistica
Dicevo
Annullamento di quelli della riforma basati sui collegamenti tra carcere Società libera
Sulla partecipazione dei detenuti alla gestione di sia pure limitati settori della vita e dell'organizzazione carceraria le famose Commissioni per il vitto per la biblioteca per lapidazione del tempo del tempo libero
E poi le misure alternative alla detenzione
Sono cioè stati sacrificati quegli aspetti della riforma e questo mi sembra un dato importante che direttamente o indirettamente miravano a sollecitare o comunque presupponevano
Un minimo di consenso da parte della stessa popolazione carceraria nei confronti della istituzione carceraria
Sul terreno legislativo e amministrativo
La risposta di cui dicevo sopra questa situazione di crisi incipiente si è tradotta in una legge del mille novecentosettantasette quella del venti luglio
Con cui sono stati praticamente cancellati i permessi tutte le mamme distrattivo
Questa risposta si è tradotta nel decreto interministeriale quattro maggio del settantasette che ha istituito le carceri di massima sicure
Veniamo qui è uno dei nodi qualora a mio avviso uno dei nodi dell'attuale crisi
Penitenziario
E cioè la progressiva
Le progressive deviazioni
Delle carceri di massima sicurezza delle loro finalità istituzionali dichiarato
Tessera detto allora
Questi istituti speciali
Devono garantire la sicurezza esterna di alcuni stabilimenti in cui concentrare i detenuti più pericolosi ma incidendo meno possibile sulle condizioni di vita
All'interno delle carceri
Bene vi è stata certamente una deviazione progressiva da questo fine sino a trasformare in istituti speciali in tutto
Queste case che hanno voluto essere solo più sicure all'estero
Sino a trasformarle in strumento di intimidazione per tutta la popolazione carceraria
In esercizio di un potere discrezionale ed arbitrario
Nella scelta dei detenuti speciali
Dico potere discrezionale ed arbitrario perché non sottoposto a criteri predeterminati
Bene questo coacervo di deviazioni ha dato probabilmente il colpo di grazia le possibilità di attuazione della riforma alle possibilità di lottare
Anche dentro il carcere per l'attuazione della riforma
E ci siamo così trovati nel giro di pochi anni
Ad a vere sensazioni di reti metafisico distacco
Fra ciò che stava scritto nella legge del settantacinque e poi nel successivo regolamento di attuazione del settantasei e ciò che succedeva giorno per giorno nel quotidiano delle carceri
Sino appunto al clima di violenza
E all'incapacità dello stato di garantire l'incolumità fisica degli stessi detenuti dodici omicidi negli ultimi i cinesi
E badiamo bene
Che queste incapacità dello Stato di garantire l'incolumità fisica
Si riferisce a detenuti
Sia comuni e politici che avevano fatto tutti la scelta di uscire
Dai legami con la criminalità
Son tutti detenuti che stavano uscendo cioè volevano in qualche modo dissociarsi o avevano collaborato con la giustizia
E mi sembra particolarmente grave
Che uno Stato non si in grado di tutelare persone che vogliono uscire dalla spirale perversa delle scelte criminali che avevano fatto
Ed è stato pure un progressivo distacco tra la realtà carceraria e le lavorazioni della cultura giuridica erano state suscitate sollecitate dalla legge di riforma del settantacinque voglio limitarmi a ricordare tre tutti conoscono questi volumi quattro volumi
Usciti da settantasei ad oggi
Carcere emarginazione sociale numero spezzare dalla questione criminale del mille novecentosettantasei
Il carcere riformato
In un quaderno della questione criminale sempre del settantasette
Carcere fa e fabbriche un libro di Buenos Pavarini sempre del settantasette sino a due volumi recentissimi
Quello di Fassone la pena detentiva in Italia dall'ottocento alla riforma penitenziaria eterno mille del mille novecentottanta e di quest'anno l'volume curato da Gray diritti dei detenuti e trattamento penitenziario
Sembra di leggere opere collocate in un altro periodo storico in un altro pianeta
Non ci siamo più tra quello che si scrive in questi testi
Che si basano sulla su una legge e ciò che succede dentro dentro il carcere e quindi difficoltà gravissime non solo per l'attuazione della riforma ma anche per l'avvio di quelle riforme di sostegno essenziali per l'organizzazione carceraria
Prima fra tutte la riforma del Corpo degli agenti di custodia
Questa categoria di operatori
è rimasta sin dall'inizio completamente tagliata fuori dalla gestione della riforma non ha mai avuto per la sua posizione
Istituzionale strutturale dentro
Le istituzioni penitenziarie alcuna voce in capitolo ho letto alcuni giorni fa su un quotidiano
Una cronaca dal carcere di Milano
In cui si diceva che un gruppo di agenti di custodia
Che aveva manifestato il suo dissenso
Rispetto a un certo tipo di gestione all'interno del carcere ha un problema di di di ore d'aria
E di porte aperte o chiuse delle celle
Bene avevano manifestato loro dissenso e sono stati denunciati al tribunale militare per ammutinamento
A me sembra
Proprio che per questa categoria di operatori il tempo si sia fermato
Nel momento in cui la polizia
Sì militarizzata dibatte all'interno delle sue organizzazione pubblicamente i suoi problemi
Nel momento in cui persino il comandante generale dell'Arma dei carabinieri
Sì presente alla televisione ed esprime opinioni e valutazioni anche politiche sul fenomeno del terrorismo
E sui modi migliori per combatterlo
Ecco a me sembra del tutto anacronistico insensato
Che
Gli agenti di custodia che rivendicano il sacrosanto diritto di esprimere la loro opinione non su temi politici generali
Ma sull'organizzazione interna del carcere in cui lavorano
Ecco che questi agenti vengano deferiti dal loro ministro dal loro ministro
Alla giustizia militare
Ma direi che non sono stati solo il terrorismo l'aumento della criminalità le risposte istituzionali sbagliate
E e qui quelle cause più remote relative alla contrasto una riforma penitenziaria è e non riforma di Codice Penale e codici di procedura non sul pavé solo queste cause a determinare il fallimento della riforma
Vi è poi un altro motivo un'altra causa non contingente ma di fondo
E ci aiuta a capire il perché della scarsa resistenza dimostrata dalla legge dal settantacinque di fronte alle difficoltà in cui si è trovata ad operare in questi ultimi anni
E questa causa va ricercata nel modo di produzione di quella legge
E soprattutto dal ruolo svolto dagli apparati ministeriali nella predisposizione del testo di legge
Cioè abbiamo avuto una legge
Che Natta
Come prodotto della direzione centrale generale prevenzione pena sin dalla fine degli anni cinquanta primi anni sessanta e come tale è arrivata
All'inizio degli anni settanta al dibattito parlamentari
E queste due componenti della legge
E cioè componente burocratico militare da una parte componente parlamentare dall'altra
Sono di Rai rappresentate molto bene nella stessa struttura del testo definitivo della legge i due titoli
Primo del trattamento penitenziario è quello che risente maggiormente
Dei contributi del dibattito parlamentare
Little nuovo della riforma sia in tema di trattamento che dei diritti dei detenuti ed i collegamenti con il mondo esterno che di misure sostitutive che di ruolo e funzioni della magistratura i sorveglianti
Secondo titolo si chiama della organizzazione penitenziaria
E dice l'anima vecchia conservatrice burocratica della riforma c'è una struttura verticistica in base alla quale tutti gli operatori dipendono da un vertice che appunto la direzione generale per i tubi di prevenzione etiche
E ha alla prova dei fatti ha certamente prevalso questa seconda anima della riforma quella della accentramento burocratico delle strutture
Tant'è vero e la direzione generale
Direi che non ha fatto nulla per difendere la riforme per difendere le parti più innovatrici della riforma
Ne perché questo non per colpa degli uomini ma per colpa della struttura burocratica in quella direzione
Che per sua natura
Era portata più a conservare che ha modificare e da vedere in quelle innovazioni un pericolo per la conservazione del proprio potere
E allora se queste sono le cause
Remote che prossime della gravissima crisi carceraria
Sarebbe illusorio
Credere che pochi provvedimenti contingenti quali una ulteriore amnistia
O aumenti retributivi per il personale di custodia possano risolvere la crisi spesso
La crisi e la sua gravità e spiace doverlo constatare è stata compresa meglio e prima dal terrorismo e dalle forze politiche di governo
Tanto è vero che danni il terrorismo indicato nel carcerario uno degli obiettivi privilegiati dell'attacco al cuore dello Stato
Pensiamo da ultimata Risoluzione
Strategica ampiamente pubblicata dell'ottobre mille novecentottanta tutta impostata sul sul carcerario
Mentre mano a mano che cresceva questo offensiva del terrorismo contro le carceri assunta a simbolo di certe forme degenerate di di funzionamento dello Stato
Ma la mano che cresceva questo attacco nessuna risposta venuta dei vari Guardasigilli si sono succeduti negli ultimi anni
Se no mi spiace anche questo dirlo una risposta dà lettura sigillo Sarti che ha detto un no reciso alla riforma del corpo degli agenti di custodia
Ed allora con la consapevolezza che non esistono immediate soluzioni miracolistiche
Ma che sarà molto più difficile risalire
La china di quanto sia stato facile precipitare in questo caos di legalità e di violenza che sono le carceri
Io a dare risposte adeguate a queste cause remote e contingenti della crisi
Risposte adeguate vuol dire in primo luogo rifiutare qualsiasi tentazione
Di un ritorno ad un sistema repressivo puro quale quello delineato dal regolamento Rocco ed attuato sino alla fine degli anni Cinquanta e i primi anni sessanta certo allora
Questo cavo su questa violenza questa
Ingovernabilità
Non si
Che era un regime di ferro dentro le carceri anche se c'erano le rivolte le conosciamo tutti
Dico è improponibile un ritorno a un sistema repressivo puro non solo perché questo ritorno avrebbe un messaggio profondissimo di restaurazione
Pensiamo che la si direbbe cancellare questa riforma cantare gli spazi di libertà di civiltà conquistati intera Lezzi
Ma perché i livelli sociali economici politici di costume e di cultura presenti nella società italiana
Renderebbero anacronistico improponibile un simile carico
Ogni organizzazione
Anche qua attiva come il carcere può reggere solo se
è sorretta da un sia pure minimo consenso
E tale consenso sarebbe per definizione assente da un carcere modello anni cinquanta così artificiosamente separato
Dai livelli di progresso che sono presenti nella società l'idea tanto è vero che le carceri di massima sicurezza
Siccome è più alto il livello di repressione e quindi di dissenso
Sono divenute paradossalmente le carceri più insicure
Li ammazziamo ma talmente le rivolte avvengono soprattutto lì
Quelle appunto in cui più forte è stata l'offensiva della campagna
Del terrorismo contro il carcere e più alti di conseguenza
I livelli di riaggregazione di ricompatta azione del partito armato nei confronti dei pentiti e reti sociali
Se questo è vero
Se non si può tornare indietro
Ma evidentemente andare avanti bisogna risposta sono obbligati
Ed ebbero mirare evidentemente all'attuazione della riforma del settantacinque
I relatori che mi seguiranno
Parleranno di queste
Proposte per l'attuazione della riforma
E faranno riferimento soprattutto alla riforma del Corpo degli agenti di custodia che tema centrale non solo di questo convegno ha della realtà carceraria
Io voglio qui limitarmi ad indicare sinteticamente
I nodi
Che mi sembra essenziale debbano essere sciolti per la difesa e il rilancio nella riforma penitenziaria
Li elenco nomina ordine di importanza l'impressione che c'è una situazione in cui tutti questi nodi sono egualmente prioritari Deborah marciare ed essere risolti insieme
Ricondurre a normalità sono ai loro fini istituzionali nel carcere di massima sicurezza
E cioè non Carzeri delle vessazioni della paura ma semplicemente carceri sicure
Ecco io sono convinto che sarebbe ipocrita
Negare l'esigenza in questo momento storico di caratteri particolarmente sicure
Perché le strutture edilizie penitenziarie sono quello che sono
Non si è in grado di garantire la sicurezza dall'evasioni in tutti gli stabilimenti penitenziari
Quindi inutile nascondersi sotto una foglia di fico
è necessario avere carceri super sicura
Per detenuti super pericolosi cioè quelli appartenenti alla criminalità organizzata
Ma qui appunto deve fermarsi da loro specialità
Tutto quello che si è detto sugli effetti dirompenti Caputo
Che hanno avuto le deviazioni istituzionali delle carceri super sicure dai loro Fini
Va punto rovesciato in positivo per evitare di continuare a dire questa spina delle carceri super sicure distorcono i fini all'interno di tutta il sistema evidenziare
Veda lei poi
Un'esigenza di maggiore e più accurata
Differenziazione degli stabilimenti penitenziari
Attualmente ho l'impressione che la distribuzione dei detenuti avvenga soprattutto sulla base di di di una routine burocratica
Che non so bene
Su quali criteri si fonda
E necessario di fronte a forme di criminalità che sono sempre più differenziate tra di loro
Date appunto dal terrorismo dalla versione politica dalla criminalità comune organizzata dalla vecchia criminalità individuale di tipo tradizionale
Andare a distribuire i detenuti in stabilimenti asseconda non tanto dell'astratto titolo di reato
Ma delle forme di aggregazione criminosa a cui appartengono ed anche del loro atteggiamento verso la giustizia e probabilmente sul terreno del breve periodo dell'immediato una delle vie
Per cercare di ricondurre ha un clima più civile meno intimidatorio meno violento la realtà carceraria
E naturalmente questo vuol dire anche carcere differenziate
Nel senso di Carzeri particolarmente aperte verso lo separi da parte dei detenuti
Che sono suscettibili di più rapido o comunque suscettibili di recupero sociale
Terzo punto la riforma del Corpo degli agenti di custodia già abbiamo detto l'anacronismo di mantenere questo corpi una struttura
Disciplinare militare
E di averlo completamente estraniato da quel ruolo di protagonisti della riforma che era essenziale perché i più di ogni altra categoria vive dentro il carcere a contatto con i detenuti
Son cose dette e scritte verranno ripetute ancora in questa sede ci sono disegni di legge di vari partiti
I politici più tardi ti diranno qual è l'iter parlamentare che si pensa di assegnare a questa riforma
Al quarto punto metterei la riforma della direzione generale per gli istituti di prevenzione eritemi
Questa di Renzi direzione non per carenza di uomini ma per tipo di struttura burocratica ha dimostrato di non essere in grado di affrontare sia sul terreno organizzativo e amministrativo sia sul terreno politico pensiamo solo all'incertezza delle risposte date da questo organismo alla campagna carceraria del terrorismo
E ce lo ha dimostrato di non essere in grado per la sua composizione e struttura burocratica di affrontare le gravissime tensioni del settore penitenziaria
Pressoché tutte le categorie di operatori penitenziari sono in crisi dal personale amministrativo i magistrati di sorveglianza agli agenti di custodia dagli assistenti sociali alle nuove categorie di specialisti previste dalla riforma crisi dovuta anche al fatto che tutti questi operatori ad eccezione del magistrato di sorveglianza
Fanno parte di una struttura rigida è accentrata di carattere burocratico non hanno voce in capitolo non partecipano alle scelte di gestione della macchina carceraria né a livello nazionale né a livello locale
Allora il primo obiettivo è quello di rendere più democratica più partecipata per usare un termine che era di moda si no a qualche anno fa la gestione della macchina penitenziarie
Questo è il primo passo per superare la crisi non solo morale ma anche di efficienza di funzionalità degli operatori penitenziario
Propongo qui non l'ha fatto altre volte
Come sbocco di
Di questo obiettivo d'una gestione penitenziaria più democratiche più partecipata
L'istituzione di un consiglio penitenziario
Rappresentativo di tutte le categorie di operatori penitenziari
Che concorra con metodo democratico in quanto rappresentativo
Concorra a formulare le scelte e gli indirizzi di fondo di politica penitenziario
Che sono sempre più urgenti più pressanti per Roma e son vere e proprie scelte di politica penitenziaria criteri di trasferimento dei detenuti il ruolo delle carceri di massima sicurezza collegamenti con gli enti locali collegamenti con la società leader
Strutture
E impostazione delle misure alternative su un tutti i problemi implicano scelte di politica non tanto penitenziaria quanto di politica criminale in senso più generale
Non possono essere affidate più una struttura burocratica Prato sottoposta scarsi controlli qua nessun controllo impermeabile a quella che è la realtà
Dei singoli stabilimenti dev'essere gli operatori a concorrere in tali scempi
Sono loro possono capire cosa succede dentro un carcere in questo momento
Consiglio penitenziario che si affianchi
E sia l'organo di di riferimento politico dell'attuale direzione generale istituti di prevenzione e dite
Ma soprattutto ne sono al quarto e ultimo punto premessa per l'attuazione al rilancio della riforma
E per il recupero
Di condizioni minime di legalità dentro le carceri
E quello che dicevamo già prima all'inizio c'è la riduzione del numero dei detenuti
Il che vuol dire
Avere ben chiaro che da questo vicolo cieco del carcere non si esce
Se non si rilancia la riforma del sistema delle sanzioni
Se non si rilancia la riforma del processo penale
Ma soprattutto direi che
Queste proposte questi obiettivi di di di riforme globali
Del sistema penale
Vogliono soprattutto significare dice un rilancio di quella cultura delle riforme di cui la legge penitenziale del settantacinque è stata una realizzazione importante
Rilancio di quella cultura delle riforme una consapevolezza politica maggiore maggiore oggi di quanto potesse essere allora
Consapevolezza dei nessi che legano in maniera indissolubile tutti i settori nell'ordinamento penale
Io credo che la crisi carceraria che ha dimostrato a sufficienza queste connessioni
Tocca ora non più tanto che nella cultura giuridica quanto alle forze politiche prendere atto a livello di governo e di Parlamento di queste connessioni
Tenendo presente che sono stati i ritardi e le inerzie di questi anni
A trasformare il settore carcerario in uno degli obiettivi privilegiati del terrorismo
La chiusura
Di quell'istituzione
Che è una vergogna per le nostre carceri che era l'Asinara durante il sequestro del giudice D'Urso
Io penso che debba costituire un nel modo in cui avvenute
Un salutare incitamento a sciogliere in fretta
Vede i nodi della crisi carcerarie
Sono pervenuti alla Presidenza due telegrammi che rileggerò
Impossibilitato ad essere presente vostro convegno ringrazio cortese invito il rinvio miei migliori saluti ed auguri di buon lavoro Nicola Capria ministro del Commercio estero
Impegni politici impediscono mia presenza convegno voglio esprimervi comunque mia profonda solidarietà e che disponibilità vostri problemi esigenza comune e società civile onorevole Giancarla con i primi anni
Ha la parola la gente Antonio Sanfilippo a nome del Coordinamento nazionale degli agenti di custodia
Le carceri italiane perché sedici detenuti sono stati uccisi dai loro compagni di cella ed altre decine sono stati feriti anche gravemente perché gli agenti di custodia si odo consegnano
In altri istituti di pena appaiono oggi come dei veri e propri serbatoi di violenza una violenza che ogni tanto esplode in forme distruttive domicilio che spesso sfocia suicidi ma che più frequentemente si manifesta in forme subdole più strisciante
è la violenza colpita quotidiana ed impalpabile che si respira i nostri penitenziari con la quale conviviamo che spesso siamo costretti a subire
Una minaccia da parte di un detenuto un'Alice sta una licenza non concessa il trasferimento imposto dai vertici l'assassinio di un nostro collega o di un direttore e le cronache degli ultimi mesi sono pieni di simili episodi
Ecco alcuni esempi delle condizioni psicologiche e materiali nelle quali si svolge l'attività degli operatori penitenziari
L'opinione pubblica non viene a conoscenza della reale situazione carceraria se non sporadicamente nei casi di porte in particolare esplosione di violenza consistenza come una rivolta un omicidio un'azione clamorosa quale per esempio il sequestro del giudice D'Urso
C'è un problema concreto di disinformazione del cittadino un problema di cui noi agenti di custodia siamo disposti a farci carico e che ci impegniamo fin d'ora a colmare
Ma c'è anche un altro problema per così dire psicologico di cui dobbiamo tenere conto la gente non vuole sentire parlare di carceri ha rimosso questo problema come se il solo accostarvi si procurasse danno o vergogna
D'altra parte come non giustificare questo atteggiamento mentale ed il conseguente comportamento di indifferenza
Le nostre carceri in sostanza non sono diverse da quelle dei Borboni Nea diversa la concezione della prima la Costituzione italiana anche su questo punto e rimasta inapplicata e l'articolo ventisette dove si afferma che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato appare oggi null'altro che una bella frase
La nostra lotta appunto tende a modificare questo stato di cose a rendere più umana l'istituzione carceraria ad attuare il disposto dell'articolo ventisette della Costituzione a garantire la sicurezza all'interno dei penitenziari
In una parola ad elevare le condizioni di vita sia degli operatori penitenziari sia degli stessi cittadini detenuti
Se la battaglia lunga e difficile che oggi stiamo conducendo per la riforma del nostro corpo
Avesse un carattere esclusivamente corporativo non staremmo oggi qui a cercare la solidarietà dei cittadini e delle forze politiche democratiche
Avremmo percorso altre strade più facili e meno rischiose
Non sono come qualcuno pensa le due mila lire di aumento sullo stipendio o il miglioramento delle condizioni normative gli obiettivi della nostra lotta chiediamo ben altro al Parlamento al governo chiediamo una ristrutturazione complessiva dell'ordinamento carcerario nell'interesse dei cittadini e del Paese
Senza la quale nulla valgono le misure tampone adottate nei nostri riguardi dai vari governi che si sono succeduti a settantacinque ad oggi
Sulle finalità della nostra lotta non devono sussistere dubbi d'altra parte la storia del nostro movimento parla chiaro come chiari furono gli obiettivi del movimento per la riforma della polizia che ha portato al varo della più importante riforma istituzionale della nostra storia repubblicana una riforma penitenziaria in verità nostro parlamento la già varata nel settantacinque
Ma essa è rimasta sostanzialmente inapplicata e presenta inoltre numerosi limiti il più evidente di questi è rappresentato dal fatto che essa non faccia alcun cenno al problema del gentili custodi
Lo spirito che anima anima la legge del settantacinque è senza dubbio innovatori e tende a colmare il divario esistente fra carcere Società ma come sarà possibile raggiungere questo ambizioso ed encomiabile Obiettivo se una delle strutture portanti del sistema carcerario cioè il corpo gli agenti di custodia continua ad essere soggetta ad un Regolamento del trentasette hanno quindicesimo dell'era fascista
Inutile dire che si tratta di un regolamento anacronistico ispirato a criteri arte Oriente conciliabili con tratta avanzate come quello attuale
Facciamo qualche esempio in base all'articolo centotrenta del Regolamento del corpo la gente anche sposato non ha diritto di dormire a casa essendo al contrario una concessione del direttore del carcere quella di consentirgli la possibilità di pernottare con la propria famiglia
La gente secondo lo stesso articolo non ha diritto che ad una libera uscita di cinque o sei ore al giorno od e di dodici ore una volta la settimana
E lì in base all'articolo centottantatré non può essere destinato a prestare servizio negli stabilimenti esistenti nella sua provincia di origine o in quella della moglie
Come dire che l'emigrazione per gli agenti di custodia è d'obbligo
Lo stesso Regolamento così severo nello stabilire i doveri neppure a cena i diritti come ad esempio quello dello studio
Per la gente a differenza degli altri appartenenti ai corpi armati dello Stato è sufficiente per l'arruolamento la licenza elementare
Mentre quindi il livello culturale medio del detenuto ha seguito l'evoluzione della società quello richiesto agli operatori penitenziari si è fermata e temperamento Zanardelli del mille novecentottanta o pardon del mille ottocentonovanta
Quando essi dovevano soltanto saper leggere e scrivere e far di conto
Il problema della formazione generale professionale dell'agente di custodia è determinante nella nostra che attacca c'era aria caratterizzata oggi dalla presenza di una forte inattiva componente politica all'interno della popolazione divenuta stesse
è necessario offrire agli operatori penitenziari quindi gli strumenti culturali doni a far fronte a questa nuova realtà
Giungiamo così al problema delle scuole che dovrebbero offrire ai futuri agenti una formazione tecnico pratica e che invece consistono esercitazioni militari le marce che certo non servono agenti il quale terminato il corso di addestramento gli senesi ci verrà catapultato nella realtà carceraria del tutto impreparati ad affrontarla e dovrà sospese e senza la preparazione professionale adeguata imparato a vivere o meglio a sopravvivere in questo nuovo mondo una volta entrato nel servizio effettivo l'agente di custodia non ha certo il tempo negli sono offerti alle strutture per costruirsi un migliorarsi la propria cultura
Al contrario egli viene sottoposto a turni di lavoro talmente massacranti che diventa problematico è spesso impossibile assicurare la stessa efficienza del servizio
Un aspetto meno noto dell'attività degli agenti di custodia è che essi non sono non solo debbono impedire l'evasione le rivolte ma devono o quanto meno dovrebbero garantire l'incolumità personale dei detenuti il che non è facile quando un solo agente di custodia deve sorvegliare in media sessanta persone
Si verificano così all'interno delle carceri con sempre maggiore frequenza omicidio omicidi e soprattutto Suicidi questi ultimi in particolare legati al problema della tossicodipendenza
Stante il rapporto di uno a sessanta fra agente di custodia detenuti ogni intervento tendente ad impedire che si verifica nelle nelle celle viso di violenza contro se stessi o contro altri risulta del tutto impossibile
Se queste sono le condizioni di lavoro degli agenti di custodia certamente non migliori sono i diritti e le libertà di cui essi dove solo dopo quattro anni dalla nascita di un movimento analogo nelle finalità nella struttura quell'operante nella pubblica sicurezza
Il ministero di Grazia e Giustizia concesso agli appartenenti al corpo di esprimere una rappresentanza attraverso un organismo denominato appunto comitato di rappresentanza
Dalle competenze peraltro indefinite
Anche nella pubblica sicurezza fu tentata dal dall'allora ministro dell'Interno cui l'istituzione di simili comitati ma molto presto gli esiti di un tale artifizio furono su fatti fallire dalla presenza del movimento democratico dei poliziotti
Anche per gli agenti di custodia questa iniziativa ministeriale falliranno i fatti dal momento che nella circolare che istituiva il comitato non venivano definite le competenze di tale organismo destinato quindi ad essere privo di reali poteri di rappresentanza e di effettivi poteri contrattuali
D'altra parte le recenti votazioni per il rinnovo dei cosiddetti comitati di rappresentanza dimostrano con sufficiente chiarezza commessi in realtà non rappresentino che una minoranza degli agenti di custodia
Infatti circa il sessanta per cento degli agenti sottufficiali ha espresso la propria sfiducia nei confronti di questo organismo astenendosi dal voto o votando scheda bianca ho ancora facendosi annullare il volo
Questa altissima percentuale è stata raggiunta anche grazie all'impegno del comitato di coordinamento per la riforma del Coni
Che negli ultimi mesi ha svolto una massiccia campagna di sensibilizzazione all'interno delle carceri per dimostrare la inutilità di simili organismi di rappresentanza e la conseguente necessità di un impegno di lotta autonomo ed incisivo
In sostanza riteniamo che la via da seguire per restituire agli agenti di custodia quella dignità che compete ad ogni lavoratore
Non sia quella dei parlamentini ma di una legge di riforma che anche con riguardo al problema della smilitarizzazione della rappresentanza sindacale non finisca per essere il solito pasticciaccio
Sarà allora il caso di ricordare che i progetti di legge presentati nel corso di questa ottava legislatura nei gruppi parlamentari comunista
Radicale e socialista alla Camera dei deputati concordano nella previsione della smilitarizzazione del corpo degli agenti di custodia
Del resto ci risulta che anche una bozza di disegno di legge approntata da esperti del Ministero di Grazia e Giustizia fin dal settantasette durante la gestione la gestione nordico preveda la trasformazione del corpo e gli agenti di custodia in un corpo civile
Sembrerebbe logica conseguenza di questo mi lamento di status il riconoscimento dei diritti di organizzazioni associazioni sindacali previsti dall'articolo trentanove della Costituzione e dalla convenzione adottata dalla Conferenza dell'ordine
Internazionale del lavoro a San Francisco il diciassette giugno del quarantotto a cui è stata data o dovrebbe essere stata vi è stata data piena ed intera esecuzione con la legge ventitré cinque cinquantotto numero trecentosessantasei
Ed infatti i progetti di iniziativa parlamentare sopra ricordati
Riconoscono agli appartenenti al corpo il diritto di associarsi tra loro in sindacati anche sì per ovvie ragioni ieri in linea con l'articolo quaranta della Costituzione precludono agli stessi ricorso all'uscio
Ma torniamo alla bozza del ministro di Grazia e Giustizia l'articolo centoquarantuno si legge che gli appartenenti al corpo della sicurezza penitenziarie è vietata l'iscrizione ai partiti politici e sindacati
Mentre per la tutela dei propri diritti e si sono rappresentati da un comitato generali di rappresentanza
è necessario che tutto cambi perché nulla muti questa ci sembra essere la filosofia di una formulazione del genere
Ed infatti la norma della bozza mantiene in vita un organismo quale il comitato di rappresentanza che per i poteri limitatissimi di cui dispone le modalità di élite di elezione le modalità di riunione non certo assorto e tanto meno si si può pensare che potrà assolvere in futuro ad alcune di quelle funzioni che possono genericamente definirsi di tipo con quale e sindacale
Parte da qui ricordare che al comitato di rappresentanza vengono attribuite funzioni meramente consultive che lo stesso Comitato per il fatto di essere costituito con decreto del ministero di Grazia e Giustizia
Finisce per essere un organismo privo di quelle caratteristiche quali ad esempio l'associazionismo tipiche di ogni istituzione che persegua fini sindacali e si ricorda infine che il Comitato di rappresentanza non potrebbe neppure delle elementari diritto proprio di organi di ogni organismo collegiale di poter fissare le proprie riunioni ci sembra che le disposizioni di tal genere mal si conciliano con il con con il dettato costituzionale e con gli impegni assunti dall'Italia in sede internazionale
Con la ratifica che della già citata convenzione se come si legge testualmente piena ed interessi funzione deve essere data a tale accordo e se in virtù di tale clausola interprete abilitato a trarre direttamente
Un'altra Tato le regole per i casi affidati alla sua soluzione
Riesce difficile comprendere come il divieto di organizzazione sindacale l'istituzione imposta per legge
Di un comitato di rappresentanza di cui abbiamo tratteggiato le caratteristiche possa conciliarsi con la norma base contenuta nell'articolo due
Nella convenzione secondo più di lavoratori e gli impiegati senza distinzione di sorta hanno il diritto senza autorizzazione preliminare di costituire delle organizzazioni sindacali a loro scelta
E in base a tale norma che va letto il successivo articolo nove della stessa convenzione che prevede l'applicazione dei principi direttivi Gades fidati alle forze armate e delle forze di polizia
La bozza del settantasette elaborata dal ministro Mollino sull'onda della nascita e del tumultuoso sviluppo del movimento per la riforma del Corpo degli agenti di custodia
Pur con tutti i suoi limiti è il solo progetto complessivo di ristrutturazione mai affrontato da un Governo adesso seguiva un rallentamento dell'iniziativa del movimento ed una parallela inerzia sui problemi carcerari dei governi che si sono succeduti dal settantasette ad oggi
Bisognerà attendere i primi mesi dell'ottantuno per vedere il nuovo esecutivo impegnarsi con un proprio disegno di legge il Progetto porta la firma del ministro starti affondato insieme al Governo di cui faceva parte dallo scandalo della loggia massonica P due
Il progetto Sarti è un esempio di come non debba essere concepita la riforma del nostro corpo
E sono in realtà non ha la pretesa di riformare nulla ma solo vuole senza per altro riuscirci proporre soluzioni tampone alcune fra le più oggetti la nostra categoria
Per quanto riguarda la filosofia tra virgolette che ha ispirato questo progetto di legge basterà dire che esso va nel senso contrario rispetto alle nostre esigenze ed alle nostre richieste nel senso cioè di una iper militarizzazione del corpo
Ma noi siamo ora nei particolari queste proposte o spiegando che una di esse non voglia tener conto il nuovo esecutivo presieduto da Spadolini e specificamente il Guardasigilli onorevole Clelio Darida
Nella sua relazione
Alla Commissione giustizia della Camera il sedici aprile scorso l'allora ministro Sarti affermò di aver provveduto a disporre un disegno di legge per reclutare altri otto mila agenti
Venne subito da domandarsi indolenza se pensava di poter trovare otto mila persone
Disposti peraltro ad arruolarsi nel corpo e gli agenti di custodia così come oggi organizzato in base ai dati scarsi della verità di cui disponiamo risulta che le domande di arruolamento nel corpo umano sempre più diminuendo
Del resto il fatto che la stessa polizia di Stato abbia avuto fino all'approvazione della presente della recente legge di riforma una carenza di organico valutabile intorno alle quindici mila unità
E che anche i Carabinieri e la Guardia di Finanza si trovino di fronte ad Amauri problemi dimostra anche in altri settori esistente una notevole difficoltà di reclutamento
Un altro punto della proposta Sarti è la rivalutazione della gratifica speciale che viene corrisposta agli agenti di custodia per le ore di straordinario prestate e per le giornate di ferie o di riposo non fruibile
Il fatto che fosse ormai indilazionabile un provvedimento tendente alla rivalutazione di questi compensi
Non può esimerci dal denunciare che la volontà espressa dagli agenti di custodia non è certo quella di ricevere una manciata di danaro come compenso per tacere sui turni la di lavoro insostenibile
Nove o dieci ore di lavoro giornaliere un giorno di riposo ogni quindici lavorativi non possono essere pagati nessun compenso straordinario
Turni così massacranti quali quelli cui sono sottoposti oggi gli agenti di custodia finiscono oltretutto per incidere come già accennato
In senso negativo sul servizio degli operatori penitenziari dovrebbero svolgere all'interno dell'istituto nella loro opera costante
E di costruttivo contatto umano con il cittadino detenuto
Come si può pretendere che gli agenti che gli addetti al settore penitenziario possono svolgere una funzione socialmente qualificata cioè sottoposti poi a turno di lavoro di questo tipo
Per questo gli agenti di custodia in linea con l'impostazione democratica da sempre seguita da loro movimento rivendicando il diritto di essere considerati così come sono lavoratori a tutti gli effetti
Ritengono che la via da seguire sia ancora una volta quella disegnata dalla nostra Costituzione secondo cui articolo trentasei ultimo comma
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e affari annuali distrutte destituito retribuite in un po'rinunziarvi
In risposta alla smilitarizzazione del corpo che costituisce elemento caratterizzante di tutti i progetti di legge di iniziativa parlamentare e della già ricordata bozza di disegno di legge ministeriale del settantasette
Sarti ebbe a proporre da una parte una iper militarizzazione immediata da attuarsi tramite il potenziamento l'organico degli ufficiali i quali sia detto per inciso non svolgono alcuna funzione operativa visto che nessun ufficiale destinata a prestare servizio all'interno dei penitenziari
Quindi a meno che non si pensasse di destinare un cospicuo numero di ufficiali al diretto comando degli agenti di custodia all'interno dei penitenziari
In sostituzione peraltro di marescialli brigadieri non si riesce a capire quale funzione possa essere loro attribuite
In secondo luogo si proponeva con un'impostazione a dir poco stravagante data l'assoluta ineliminabili diversità di attribuzioni caratteristiche fra Polizia di Stato e agenti di custodia
Rinviare di un biennio il discorso relativo alla smilitarizzazione
In attesa di poter tenere conto dell'esperienza della polizia
Da ultimo l'ex ministro di Grazia e Giustizia ha prospettato l'ipotesi che per risolvere quanto meno in periodo breve alcuni dei più assillanti problemi del mondo penitenziario si possano utilizzare i carabinieri nel servizio di custodia della cinta muraria
Questa soluzione definita come ipotesi di lavoro da dito da alcune perplessità in primo luogo risulta che anche all'interno dell'Arma tale proposta sia stata colta con molte riserve
Ha poi sottolineato che come già avvenuto per il passato provvedimenti inizialmente definiti come provvisori hanno finito per diventare permanenti
Ed è chiaro che un corpo di polizia quali carabinieri i cui compiti istituzionali le cui preparazione professionale nulla hanno a che vedere con la funzione che gli operatori penitenziari devono svolge negli istituti di pena finirebbe per inserire nelle carceri un elemento completamente estraneo i cui affetti sarebbero difficilmente calcolabile soprattutto alla luce dei progetti di riforma del Corpo
In cui l'elemento smilitarizzazione è inteso soprattutto in funzione di recupero la professionalità specifica
Le proposte di sarti si soffermano poi su altri aspetti particolari di cui non è possibile raggiunge il tempo fare cinema
Che si muovevano sempre nell'ottica di tappare le falle creandone altri forse anche più grossa
Di fronte all'atteggiamento che potremmo definire provocatorio del passato Governo al movimento per la riforma del Corpo degli agenti di custodia non è restato che riprendere la lotta tentando di sensibilizzare l'opinione pubblica le forze politiche sui loro problemi
Ci sono stati numerosi e significativi incontri con esponenti del PSI del PC del partito radicale e del PD
Una rappresentanza del comitato di coordinamento è stata ricevuta anche dalla presidenza della Commissione giustizia della Camera
è nostra intenzione andare avanti sulla strada degli incontri con gli esponenti politici senza tuttavia abbandonare la lotta siamo stati costretti in questi ultimi tempi ad effettuare un notevole numero di ore di auto consegna la sola forma di protesta che c'è consentita le nostre mogli sono scesi in piazza in una pacifica ed ordinata manifestazione davanti al ministero di grazia e giustizia per far conoscere all'opinione pubblica le condizioni di vita e di lavoro dei loro mariti
Una di loro peraltro l'ascolterete direttamente in questa sede su due direttrici di analisi della realtà carceraria di impegno per il rinnovamento si muove dunque il nostro movimento ettari direttrici sono presenti anche in questo convegno che è il momento più alto e significativo della nostra battaglia
Non ci presentiamo a questo importante incontro con proposte definitive non gli agenti di custodia che ci riconosciamo nel comitato di coordinamento per la riforma del Corpo non presumiamo di avere la verità a portata di mano
Al contrario siamo disposti ad accettare tutti i contributi le idee e le proposte che emergeranno da questo convegno limitandoci per quanto ci riguarda a mettere a disposizione di tutti la nostra esperienza
Diretta e spesso dolorosa maturata all'interno del sistema carcerario
Alla parola il dottor turco direttore d'istituto il piena
Il
Da tempo
Anche da parte dei politici che hanno assunto negli ultimi anni la responsabilità del dicastero della giustizia
Si sottolinea la convinzione che il problema delle carceri
Sia prioritario rispetto ad altri pur se la assillanti situazioni come quella della non domati versione
E della crescente criminalità
Problemi
E pur caratterizzati da tematiche proprie
Confluiscono comunque in quello delle carceri
Per il conseguente considerevole aumento
Della popolazione detenuta
E delle sue tensioni e
Sta di fatto che prescindendo degli altri componenti negative
Idoli ripetere per la terza volta questo dato ma evidentemente fondamentale
A fronte dei ventuno mila posti esisti attualmente una popolazione che supera abbondantemente le trentaquattro mila unità è stato le trentacinque mila
Di cui un'alta percentuale di detenuti
In attesa di giudizio il
Ciò diventa ancora più significativo
Quando si considera che l'organico effettivo del personale in custodia
Ristagna a parte impegni promessi ai disegni di legge eccetera
In un quadro numerico di sclerosi Zatta insufficienza
Anche per la risposta sempre più esigua ai bandi per l'avvento in un corpo militare
Che chiede molto e che offre troppo poco
Soprattutto dal punto di vista dello status giuridico
Ne può risultare appagante il mondo operativo
Non tanto e non solamente per il rapporto con il particolare tipo di utenza
Quando per la difficoltà
Di attribuire al proprio ruolo una identità che risulti appena accettabile nell'ambito delle istituzioni
E che nel contempo trovi riferimento con parametri analoghi nell'ambito della sfera lavorativa del mondo esterno
Difatti nel mentre i colleghi della polizia di Stato
Hanno realizzato con il varo della legge che disciplina l'ordinamento dell'amministrazione di pubblica sicurezza
Una collocazione nel mondo del lavoro che li rendono più partecipi delle in degli anni comunitarie
Orti all'attribuzione di un scritti civili
Gli agenti di custodia restano ancorati alla fissità di normative logore e con rischio di correre
In prospettiva il pericolo di Vieri accentuate certe peculiarità di sapore militare
E che i prodotti del malessere di una società in crisi con le sue dichiarazioni di sì quindi
Vengono veicolati nel carcere ove scontrandosi con le convenzioni proprie di una istituzione totale diventano oggetto di lavoro da affidare all'agente di custodia
Al quale con molte ambiguità
Sì delega la gestione di una popolazione che dovrebbe essere custodita ed insieme rieducato
E
Io mi sono assunto l'impegno di svolgere questa relazione
Che ha per tema
Il rapporto direttore penitenziario agente di custodia
Qual è e su quali elementi si fonda tale rapporto
Si limita esso a un momento meramente ed esclusivamente operativo
Poi invece coinvolge un insieme di dinamiche che rendono così scritta nella sua globalità la realtà penitenziaria
Tale rapporto
E fissato dalle schematiche lasciali a rigide note delle tabelle di servizio
O non vive invece di quell'insieme di momenti che emergono dall'impegno comune
Di risolvere i problemi talvolta di prospettive per gli ospiti stretti
Ma sovente anche di situazioni che in Sire e difficili
La realtà di tale rapporto
A parte le caratteristiche e le capacità più o meno accentuate della relazionalità che possono distinguere ciascuna persona
Sia essa un direttore con gli agenti di custodia
E costituita da una sola verità
Si vive insieme
Ed insieme
In un'area operativa particolarmente difficile
Con i problemi e le ansie di ciascuno
E di ciascuna delle due categorie
Sta di fatto che non risolta condizione dell'una si ripercuote accentuando i disagi dell'alta categoria per le inevitabili confluenze producendo negative conseguenze nell'ambito del lavoro e rendendo sempre complesse le soluzioni dei veri problemi nel mondo carcerario
Io in questa relazione non intendo approfondire un'esposizione dei temi legati al contenuto
Degli impegni e degli obiettivi che persegue la categoria dei funzionari direttivi sia per la convinzione che un'affrettata esposizione potrebbe tradire il senso di certi intenzioni
E non essere esaustiva delle complesse tematiche
E sia per un'aderenza il più possibile corretto al tema spesso della relazione
Tuttavia per il nesso che come accennavo esiste nel rapporto tra le due categorie
Mi sembra per il caso utile indicare gli elementi emersi in occasione del settimo congresso nazionale dell'associazione dei funzionari direttivi che verteva sul significativo tema il direttore atipicità dei doveri tipicità dei diritti
In quella sede nel considerare lo scarso impegno dell'autorità politica e dell'amministrazione centrale alla risoluzione della crisi della istituzione con riguardo specifico ai quali operativi
Si sottolineava ancora una volta come causa di malessere del personale penitenziario
E di minore efficienza
Con corresse anche l'esclusione di funzionari direttivi dalla gestione centrale dell'amministrazione mi pare che ne abbia fatto cenno anche il professore Guido Neppi Modona
Altro importante obiettivo che sembra finalmente avviato a soluzione
E quello rivolto al tema dell'organizzazione degli uffici periferici dell'amministrazione penitenziaria
Che si fonda sulla convinzione
Che un effettivo decentramento che si articoli nella creazione di ispettorati su base regionale con funzioni di coordinamento di vari istituti per una politica Regency aria legata alle condizioni regionali
Risponde in termini moderni alla richiesta della nuova realtà politico sociale
Ho ritenuto opportuno fare questo breve accenno agli impegni agli obiettivi che interessano la categoria dei ritiri non per utilizzare strumentalmente una importante occasione come quella di questo convegno ma per puntualizzare con una volta come il problema del riordinamento del personale penitenziario vada affrontato in termini di globalità
Se si desidera effettivamente definire in maniera moderna e funzionale il problema delle carceri
Ciò per dare significato ad una istituzione che appare sempre più anacronistica se non confortata da un'organizzazione e da un'impostazione politica
Che consideri intendi autentici l'importanza di equilibrare
L'esigenza della vigilanza con un trattamento terapeutico socializzante
Appare sempre più chiaramente di fatti
Il grande divario che esiste tra i lavori e nuovi bisogni della popolazione detenuta
E le risposte tradizionali finora offerte dall'apparato Clinton penitenziario tradizionale
Il giovane disadattato o del detenuto tossicodipendente per semplificare presentano delle problematiche così complesse e originali alle quali non si può opporre l'erogazione di un servizio custodiale ancorato a schemi logori inadeguati antistorici
Questo è un altro se non il fondamentale inutili per i quali si impone l'impegno della lotta per la conquista di una diversa organizzazione del servizio penitenziario di custodia
Ne discende la necessità di affiancare con pari decisione di impegno
Al rinnovamento strutturale
La programmazione del rullo per un rinnovamento culturale anche nel campo dei lavoratori penitenziari addetti alla custodia
Senza del quale la stessa riforma penitenziaria
Non può realizzarsi in forma democratica
E quindi veramente innovativa
Alcuni operatori penitenziari
Di ruoli direttivi o di concetto gli educatori
Hanno ravvisato sovente la difficoltà presentata da operatori che la custodia
Nelle occasioni in cui ad essi si chiedeva la redazione di un rapporto scritto o l'esposizione di un esame comportamentale
Tali operatori si presentavano con un comportamento non solo esitante e impacciato atte ed impacciato di chi si sente subalterno ma spesso anche di chi abdica al ruolo sociale di lavoratori
Che li aveva visti poco prima tanto partecipi nelle sezioni e nel contatto con i singoli detenuti
Quindi la meta alla quale si deve mirare e quella di definire in termini precisi la rifondazione di un un ruolo di operatori penitenziari
Che non tenda sulla mente alla smilitarizzazione come ad un meeting utopico traguardo anche se tale momento e fondamentale ed irrinunciabile
Ma che si ispiri soprattutto ad un processo di democratizzazione
Fondamentale ai fini di una riforma così spinta nella nella qui discenda storica gli interessati siano partecipi e protagonisti
Una riforma che smilitarizzati
Senza che le cose importanti cambino non servirebbe molto
Il lavoratore custodiale
In un'epoca storica di rinnovamento
Non può essere elemento di statica esecutività
Non può continuare a essere colui che solo ubbidisce perché così gli si dice
Me le invento dinamico il cui contributo sarà tanto più utile quanto più esso Sarli espressioni di persona attenta ai processi interni della istituzione
Ma anche e soprattutto capace di cogliere tutti i fenomeni e di fermenti nuovi che investono la società
Ma prima di proseguire in un discorso di prospettive
Può giovare una riflessione sull'attuale situazione normativa e sulla collocazione dell'agente di custodia nell'ambito della riforma del mille nove centosettantacinque
Tale ordinamento
Quando rivolge la sua attenzione all'intervento dell'agente di custodia
Quando lei fa riferimento
Se ne parla solo nell'articolo due del regalo del Regolamento di esecuzione
E tale norma e talmente prevede che vale la pena di riprodurre integralmente
Ordine e disciplina degli istituti penitenziari
La sicurezza l'ordine la disciplina degli istituti penitenziari costituiscono la condizione per la realizzazione della finalità del trattamento dei detenuti ed internati
Il servizio di sicurezza di custodia ed istituti penitenziari diversi dalle case mandamentale e affidato agli appartenenti al corpo militare degli agenti di custodia che esercitano le loro attribuzioni in conformità delle leggi e dei regolamenti vigenti
Prima di tentare un'analisi sulle intenzioni del legislatore
Sulla finalità che si ripromette in tale norma mi pare corretto indicare la condizione di vita in cui opera l'agente di custodia
Va detto allora
Che il rapporto tra agenti di custodia detenuti e generalmente un rapporto duro teso cattivo
Talvolta esasperato anche per la collocazione della gente nei quadri militari
E probabilmente anche quell'etichetta che crea remore per lo spiraglio di un dialogo
Che in renderebbe meno incombente e tetra l'atmosfera sia detenuto che l'operatore penitenziario
E
Ma
Per definire seppur brevemente nelle sue carenze il dettato normativo della trecentocinquantaquattro
Occorre puntualizzare connesso non cogliendo ma esigenza di una diversa caratterizzazione culturale del momento operativo custodiale
Abbia ulteriormente rafforzato il solco esistente negli attribuzioni tra il personale civile e quello militare
In altri termini seppure inconsciamente i legislatori hanno sancito con la riforma la definitiva delega ai nuovi previsti operatori
Psicologo educatore assistente sociale di quel processo di umanizzazione tanto auspicato all'interno delle strutture carcerarie
E da cui e risultato totalmente escluso l'apparato custodiale
Ulteriormente relegato e riconfermato nei propri compiti repressivi
Questa mutazione con la sua purezza non intende stigmatizzare la linea di tendenza opportuna e giusta di allargamento dell'aria degli interventi con l'introduzione dei nuovi operatori ma vuole anche sottolineare la esigenza di avviare il processo per la definizione di una vera e propria cultura costo idealistica alternativa
Ma ciò può realizzarsi solo con la formulazione di una ideologia penitenziaria nel suo complesso alternativa alla ideologia e alla prassi di quella attualmente imperante
L'errore fondamentale delle innovazioni legislative
Forse è stato proprio quello
Di non aver saputo o voluto completare una ipotesi operativa in cui venisse finalmente attribuita la gente in maniera esplicita un'autentica dignità di lavoratore sottraendolo alla caratterizzazione repressiva dei suoi compiti
Per una concreta attuazione del processo di spoliazione del se
Di cui rimane vittima il detenuto nel suo progressivo inserirsi i meccanismi istituzionali di per sé umanizzante i appare quanto meno dubbio il come l'intera previsione normativa la riforma non faccia mai riferimento ad una diversa attribuzione delle funzioni trattamentali di questi operatori penitenziari
Ed è in effetti fondamentale direzione l'indirizzo programmatico da perseguire che va rivolta l'attenzione le lotte degli ultimi anni del Comitato periodicamente il corpo degli agenti di custodia
Ha infatti avuto il principale merito di avere provocato un'autentica presa di coscienza
Non solo i propri diritti delle reali esigenze legate ad una condizione lavorativa meno le Nante disumani Zampetti
Ma soprattutto della necessità di stemperare l'immagine di un agente vissuto come a metterne essenziale per la realizzazione di dinamiche oppressive all'interno di contesti cassiera
Il
Tale movimento
Le cui difficoltà di costituzione d'intervento
Sono note può facilmente intuibili
Si è battuto perché la gente venga finalmente restituita
L'opportunità di concretizzare in termini di autonomia
La propria identità operativa
Il grado di umanizzazione raggiunto in molte situazioni istituzionali può certamente apparire adeguato
Ed in taluni casi addirittura stimolante per avviare un oggettivo passo salto in avanti ma contemporaneamente spesso si realizza nelle stesse istituzioni
Una dimensione parallela
Essa ripropone un quadro in quel carcere sembra dividersi in due realtà a se stanti
L'una
Concernente il carcere di buoni
Quella dell'ottimale rapporto intercorrente tra i nuovi operatori detenuti
L'altra riguardante quello dei cattivi gli agenti riproposti come emblema Dean capacità relazionale
E tuttavia
L'apporto di agenti aperti al problema e di nuovi operatori disponibili ad un'alternativa democratica
Hanno prodotto la cristallizzazione di una dimensione dinamica da cui possono nascere le premesse e l'obiettivo finale che rappresentato da un tutto armonico che Calizzi le tensioni
E i momenti socializzanti per una crescita collettiva rapporto quale di tutte le componenti istituzionali
Creare una cultura custodiale
Il sincronismo al raggiungimento della smilitarizzazione progressiva del corpo
Rappresenta oggi come più volte detto il punto di arrivo dell'azione di lotta del movimento
Ma perché si affermino tali propositi occorreva che i responsabili politici affrontino concretamente la problematica penitenziario nel suo insieme
Nel frattempo deve crescere la capacità di gestione da parte degli agenti verso l'integrazione corale alla risoluzione dei problemi detentivi
Molto più facilmente sarà allora possibile per le componenti educative
E in questo senso adesso intesa anche la figura del direttore
Evidente e
Tale angolazione non esaurisce le competenze del ruolo direttivo poiché ciò risulterebbe mistificare riduttivo
Ma è chiaro che l'impegno della promozione del coordinamento delle funzioni di capire costituisce per un direttore moderno elemento
Operativo certamente non secondario
E comunque più facilmente sarà allora possibile delle componenti rubati riorganizzare la politica di intervento e di collegamento con le strutture territoriali che costituisce la finalità operativa primaria per un processo di effettiva democratizzazione
Delle dinamiche penitenziaria
E ciò per l'inevitabile rapporto con il sociale
Società inquieta
Carcere inquieto affermato taluno
Professor Conso
Il riscontro del malessere storico
Dalla società esterna ed il mondo carcerario e tipico della nostra epoca
Per il fatto che le tensioni
Le angosce i problemi sociali Milone in un giorno
Tutti si agitano e si scontrano con la realtà carceraria
La cui gestione è comunque delegata con tutti se nei all'agente di custodia
Queste le ragioni per cui pago localmente puntualizzata la prospettiva e la professionalità dei nuovi operatori custodiali
Al di là dell'intervento politico
Che dovrebbe garantire livelli di retribuzione più appropriati alla notevole mole di lavoro svolto
E consentire un salto di qualità
Nelle mansioni da esplicare in condizioni più gratificante formative
A mio avviso occorrerebbe nutrite di contenuti questo periodo di transizione preliminare all'entrata in vigore della vera riforma il corpo di quella riforma della quale parliamo noi
Questi contenuti come più volte precisati devono inerire alla formulazione di una rinnovata ottica professionale
Per giungere ad una condizione all'interno delle strutture meno Levante meno formale o codificata in rigidi schemi occorre realizzare una diversa attribuzione delle funzioni a tali operatori
Che soltanto in questi termini
Potranno riappropriarsi delle personali capacità socializzanti e mettersi al servizio di una dimensione relazionale all'insegna della crescita rapporto quale
E in tale senso due sono gli elementi da considerare in una continua verifica operativa
Il primo elemento riguarda il rapporto tra la figura direttiva e l'apparato custodiale
Legato oggi a concezioni stratificate e ancorato a tradizioni che poco hanno concesso al fattore umano
Esaltando al contrario la componente autoritaria
Esso deve essere impostato invece secondo modalità di confronto
Comporre questo squilibrio relazionale di antica data deve risultare quale obiettivo principale di una rigenerata prassi operativa
Il risultato di tale operazione per i riflessi che ogni riceverebbe la dimensione istituzionale produrrebbe benefici effetti anche per la popolazione detenuta
Ciò per il fatto che il contatto con la gente nonostante tutto continua a rappresentare per il recluso l'esperienza più diretta di rapporto con il mondo esterno
Sfumando il contenuto autoritativo
Del dirigente e possibili anche caratterizzare in termini alieni alle concezioni autoritarie la nuova interpretazione il ruolo operativo custodiale
Si potrà formulare così ipotesi di una realtà carceraria in cui finalmente vengono frantumate le barriere relazionali tra le diverse componenti istituzionali
Tale proposta
Costituisce l'elemento propedeutico per aggredire gli elementi del secondo
è importante secondo me è realizzare tale rinnovamento
Solo se si giunge alla creazione di momenti aggregativi tendenti alla riqualificazione professionale degli operatori custodiali attraverso funzionali corsi di formazione
Sino ad oggi
Provenienti dalla stessa fascia sociale di origine in genere del sud autentica fucina disoccupati
Gli agenti hanno fatto prevalere nella contrapposizione di ruoli indotta dal carcere la componente reazionaria
Nelle ribadendo secondo una diffusa opinione
Della propria condizione di frustrazioni e affermando la propria dimensione di normali contro i diversi cioè i detenuti
Ciò non corrisponde se non in riferimento all'ambiente che minaccioso ed incombente Fausta la vera immagine del personale custodiale
Per modificare tali parametri di giudizio occorrerà prevedere una realtà in cui una diversa cultura operativa avesse finalmente ragione di essere
Le condizioni perché ciò avvenga sono legate alla prospettiva di rinnovare con nuova linfa ai quadri operativi
Ma ciò sarà possibile
Vi sarà una ventata di nuove leve allettati dal desiderio di inserirsi in un'area di lavoro stressante ma nel contempo stimolante
Mi piace concludere
Questa scarna certamente lacunosa relazione
Con un brano tratto da una relazione al re
Del ministro dell'Interno degli Stati sardi
Quanto difficile
Sia di operare la riforma delle carceri senza un ottimo personale
E come le persone di cuore l'intelletto siano lontane di aspirarvi
Per la povera carriera
Che loro si offre queste parole forno pronunziate il tredici novembre mille ottocento quarantanove
Prima di dare la parola al dottor Alessandro a Malgara
Giudice di sorveglianza che dovrà concludere le relazioni io vorrei
Per mettere finì sul rogo veramente felice visto che abbiamo il piacere della sua presenza
Al generale Enzo Phelps anni coordinatore nazionale del SIULP
Il sindacato di polizia
Di portare il saluto a questo convegno dei lavoratori di polizia
A me mi sembra sembra che
Parlare qui
Sì a Dini
Qualche cosa di più
Che portare un saluto
Saluto visto senz'altro
Io il cuore
Faccio io identifico storia
Per fortuna loro battaglia
Ma ecco che cosa di più
Perché
Noi siamo partiti molti anni fa
E riferimenti alla battaglia fatta
Dalla pubblica sicurezza
è obbligatorio direi
è una
C'è il consenso del genere
Siamo partiti credendo
Ad alcuni principi
E su questi principi
Tutta la sinistra
Più che la sinistra
Anche perché di Ranci
Ci sono ritrovamenti
è anche una parte
Della Democrazia Cristiana
Ora se crediamo in questi principi validi per o un corpo di polizia
Noi non possiamo poi
Considerare
Sottovalutare questi principi e rifiutare di estenderli agli altri corpi di polizia qui non si trova non si è trattato per il caso della riforma della Polizia di Stato di un'isola e in un mare in cui le altre cose restano con nessuno qua si tratta di rinnovare il rapporto nello stand trasporto e
Strumenti
Di cui lo Stato
Dispone per
Applicare certe no
Ora se questi principi sono validi per la Polizia di Stato questi principi sono validi per tutti i corpi di polizia
C'è una esigenza anche della Polizia di Stato a spingere su questi problemi altrimenti se la polizia di Stato resta isolata
E allora la riforma della polizia di Stato farà poca strada
Allora le gambe corte
Non è una riforma che è stata gradita dagli apparati burocratici ai quali si è fatto riferimento nel corso dei precedenti interventi
Io mi permetto di di riproporre un paragone che ho fatto recentemente su questi apparati burocratici dello Stato
Ho ricordato un paragone che c'è e i non romani ce li ha avuto un un certo successo negli anni scorsi così parlò Balla Bellavista
In cui essi mitizzo essi parla di un essere il mitico che uomo nella parte superiore del corpo e sedia
Nella parte inferiore ecco questi fra organizzazione burocratica che ci siamo trovati contro Vieri che ci troviamo contro oggi e quella che blocca
Al di là
Degli interventi e delle sensibilità politiche qualsiasi cosa ogni riforma si tenti in questo Paese
Anche quando il Parlamento con una maggioranza
Che raramente forse mai
Sì
Trova
Certamente non in questi momenti approvò una legge come la legge di riforma dalla polizia
Ecco che poi interviene la gestione di questa legge cioè fatta dalle stesse persone
Che a suo tempo ci sono opposti alla riforma hanno ritardato la riforma non hanno voluto la riforma e oggi che la riforma è passata
Si riempiono la bocca della riforma della polizia ma perché si riempiono la bocca perché vogliono che tutto resti come il primo
Ora la battaglia
Del gli agenti di custodia
E la stessa battaglia che noi abbiamo combattuto ed è una battaglia dura io lo dico agli agenti di buco di custodia quella battaglia
Nella quale noi stessi
Abbiamo corsi il rischio diventare ospiti
Del cachet di custodia di cui qui oggi si parlerà e non abbiamo
Non ci siamo fermati di fronte
A questa ipotesi
Occorre che questa lotta venga fatta con i incisività
Ed è una lotta quella che riguarda i corpi di polizia che interseca la legge di riforma dalla pubblica sicurezza anche per un altro motivo
Quando si parla di coordinamento tra i vari partiti pulizia
Il coordinamento dei vari corpi di polizia si fa anche se si risolvono questi problemi questi problemi lo stato giuridico dei corpi di polizia questo problema delle libertà democratiche dei corpi di polizia
Questo volevo dire
Non voglio sottrarre tempo ad altri interventi
Ripeto che la battaglia è unica e la battaglia per la riforma dello Stato in senso di ma democratico perché questo Stato acquisti Honda credibilità che oggi indubbiamente non ha grazie
Alla parola Alessandro Malgara giudice di sorveglianza
Ecco ogni problema che riguarda il carcere oggi
Va inquadrato nella crisi del nostro sistema penitenziario
Tale inquadramento consente di avvertire come tale crisi sia profonda e strutturale di comprendere come non sia sufficiente a risolvere una semplice enunciazione legislativa
Di ricercare soluzioni che tengano conto delle cause della crisi e siano in grado di intervenire su di esse non di renderle ancora più pesanti
Questo discorso vale in modo particolare per uno dei nodi della situazione critica in atto quello del personale di custodia
Le considerazioni che svolgo riguardano in buona parte la crisi del sistema penitenziario e il momento critico della riforma che ne è stata tentata il discorso sulla riforma degli agenti di custodia viene quindi iscritto nel discorso generale della riforma del carcere
Senza la comprensione del secondo discorso ritengo il primo resterebbe astratto esteri la riforma penitenziaria pone a confronto
Cerco di chiarire due istituti cerco di ribadire due istituzioni penitenziarie profondamente diverse Luna
Il carcere nuovo che la riforma disegna come istituzione sociale di recupero delle persone e la società
A un loro ruolo e alla loro vita in essa l'altra l'altra istituzione il vecchio carcere che è la realtà nella quale la riforma si è calata
Questo è un istituzione di mera custodia volto alla realizzazione dell'isolamento nella persona del suo ambiente il recupero sociale dei detenuti è una prospettiva del tutto estranea a tale tipo di carta
Il passaggio da un tipo di carcere all'altro rappresenta una transizione istituzionale che comporta l'abrogazione per così dire della vecchia istituzione e la sua sostituzione con la nuova emergono allora due problemi la riforma penitenziaria è prevista dalla legge e quindi dovuta ma credo ci si debba chiedere e ripetere sempre se sia possibile
Si va sostenendo oggi da molti che l'unico possibile il vecchio carcere l'alternativa sarebbe fra carcere duro e non carcere il carcere nuovo o riformato
è utopia e per ciò stesso mistificazione comunque non è realizzabile
Cerco di rispondere
Il vecchio carcere è una struttura omogenea della sua indifferenziati sei rozzezza è un concetto nitido e senza ombre il nuovo carcere racchiude invece una contraddizione fra l'uovo di privazione della libertà
E di penalizzazione e luogo di risocializzazione della persona ritenuta fra luogo quindi che separa dal sociale luogo che tende a ricongiungere lo stesso
Riconoscere la contraddizione non significa però ammettere il prevalere del termine negativo della stessa
In sostanza se la realtà carceraria ci segnala una profonda resistenza la riforma ci segnala anche momenti scarsi devo dire di affermazione della stessa non molte non in molti istituti non sempre chiare nelle ispirazioni nei risultati
Ma ad esempio le esperienze di semilibertà di lavoro all'esterno fanno apparire possibile di realizzarsi del termine positivo della contraddizione
Essere consapevoli di questa contraddizione significa anche sapere che la stilista sarà gestita dalle forze operanti nella istituzione e intorno ad essa secondo la logica che è propria di ciascuna di tali forze così sono forse che cercheranno di sviluppare il momento d'isolamento del carcere tutte quelle che sono modellate dal vecchio carcere che la legge di riforma lasciato immutate sono invece forse che tenderanno a sviluppare il momento della socializzazione l'altro termine della contraddizione quelle che esprimono i nuovi ruoli previsti dalla legge di riforma e siccome tutte queste forze al di là della logica che si gola che singolarmente le ispira nel concreto della situazione reale creata dall'entrata in vigore di una legge
Nuova in un carcere vecchio sono toccate dalla contraddizione che si è indicata si potrà aggiungere che queste introduce un elemento di crisi nei vari ruoli
Così il personale che viene immutato nel suo decine delle sue figure dal vecchio carcere può avvertire la trasformazione profonda enunciata dalla legge di riforma mentre al contrario il nuovo personale dinanzi alla dura resistenza della realtà del vecchio carcere
Può rifugiarsi in una visione burocratica improduttiva delle proprie funzioni
In questo confronto o scontro possono aggiungersi alle forze interne operanti in carcere le forze che stanno fuori dal carcere possono anche assumere un ruolo di segno positivo le forze della comunità Esterna solo che ne siano persuase percorse come sono dagli umori del momento sociale
La comunità detenuta invece è troppo eterogenee eterogenea per avere una propria dinamica
Omogenea di consenso di negazione anche se alcune sue componenti hanno una valenza ben chiara più netta quella della componente terroristica che cercando lo scontro mobilita la difesa istituzionale chiudendo il carcere
Più ambigua la componente della delinquenza organizzata che cerca di strumentalizzare ogni apertura con ciò oggettivamente pregiudicando la allora alla domanda se la riforma è possibile che lo si debba rispondere affermativamente ma non verrà regalata dovrà essere il frutto di una lunga e non facile lotta nell'ambito di questo discorso
Un rilievo pure se è ovvio può essere fatto ogni trasformazione anche parziale delle vecchie strutture favorisce il superamento in positivo della contraddizione delineata non c'è dubbio che una delle forze di notevole resistenza all'avanzamento da riforma è quella rappresentata dal personale di custodia posto proprio nel punto dove più acute sono le frizioni fra la realtà del vecchio carcere le richieste di trasformazione se si sceglie la via della militarizzazione esasperata
Che sembra proprio di un progetto di dire sembra un po'che è propria di un recente disegno di legge governativo si rinforza la dinamica di resistenza la riforma all'opposto accade se invece si opera una riforma degli agenti di custodia
Che attribuisca agli stessi ruolo attribuzioni ruolo qualificazione e funzioni ridisegnati sulla nuova istituzione carceraria prevista dalla legge di riforma penitenziaria
Quindi ecco il primo problema che mi ero posto ho cercato di rispondere sul punto della
Possibilità della riforma il carcere nuovo e quindi a mio avviso possibile
Ma certamente non esiste ancora quello che esiste il carcere vecchio il problema quindi è quello accennato all'inizio la transizione istituzionale
Dall'uno all'altro una cosa è chiara che la transizione non potrà essere attuata dall'organizzazione penitenziaria che è espressione del vecchio carcere
Sia perché la ispirazione di questa organizzazione quella della istituzione che dovrebbe essere soppressa
Sia perché la trasformazione istituzionale un'operazione gli straordinari amministrazione che la vecchia e non efficienti organizzazione non è in grado di attuare
Se si vuole una riforma del carcere si devono esprimere strutture anche non definitive che siano in grado di realizzare ciò che la normale struttura non sa esprime il bilocale Ando quindi queste prime riflessioni riformare il carcere vuol dire sostituire con una nuova istituzione carceraria quella esistente questa sostituzione non è impossibile è però l'operazione di straordinaria amministrazione che la vecchia organizzazione penitenziaria non è in grado di esprimere ogni riforma ad operare nelle singole parti della struttura penitenziaria è condizionata in condizione a sua volta dall'attuazione della riforma del carcere ciò vale in particolare per la riforma degli agenti al vecchio carcere può essere omogenea
La organizzazione degli agenti in corpo militare che invece indubitabilmente eterogenei frenante rispetto alla realizzazione di un carcere riformato
Ma la riforma penitenziaria
Può può a passa anche attraverso il rispetto di alcuni criteri che vorrei ricordare Primo essenziale la differenziazione della risposta penitenziaria il carcere va applicato quando è necessario e nell'applicarlo deve essere possibile articolare risposte diverse
La differenziazione
Della risposta penitenziaria è fondamentale vi sono fasce di detenuti che richiedono sorveglianza minima come quelle di come quelli degli istituti di semilibertà
Li ha messi al lavoro all'esterno e Nico può essere limitata anche la sorveglianza nelle case mandamentale intenzione delle case circondariali nelle quali siano ristretti i soggetti con pene modeste che possano fruire in tempi brevi dei benefici suddetti
Vi sono poi Pacini detenuti che richiede un regime di sorveglianza ordinario ed una fascia infine che richiede una sorveglianza intensiva
Una istituzione penitenziaria efficiente riesce a distribuire le proprie forze sul piano della sicurezza secondo la necessità
La istituzione attuale non realizza praticamente alcuna visti distinzione ed è costretta ad una risposta indifferenziata per situazioni profondamente diverso
Secondo come si è anticipato al punto precedente la riforma del carcere la sua trasformazione istituzione sociale non significa affatto ignorare i problemi di sicurezza significa semplicemente organizzarli ripeto secondo la necessità distribuendo le forze secondo le varie fasce della popolazione penitenziaria che sono sopra indicate
Ed una volta fermata la sicurezza degli istituti significa essere consapevoli che essa non è il fine ma un mezzo per la realizzazione delle attività che devono caratterizzare il carcere di forma
Terzo è necessaria la territorializzazione delle strutture penitenziarie la legge di riforma prevede che il carcere sia espiato salvo controindicazioni del luogo in cui il soggetto abita nell'ambiente cioè nel quale si dovrà cercare di inserire dire inserirlo ma il carcere attuale non è in grado di fare questo vi sono istituti ubicati in luoghi in cui non è possibile stabilire alcun rapporto adeguato con l'ambiente sociale ed inoltre questi luoghi sono distribuiti senza alcuna razionalità
Che in Lombardia ed in Emilia ad esempio non vi sono casi di reclusione in tutto il Nord Italia ve ne sono tre in Toscana sette e quattro di queste sono in isole
Anche qui si ritorna ad un punto che riguarda strettamente gli agenti di custodia ingeneri personale penitenziario
Per servire questa lite penitenziaria distribuita con il criterio che si è visto il personale civile può essere pericoloso può essere pericoloso che sia del tipo che sia civile che sia civilizzato smilitarizzato più agevole in questa situazione e appunto ricorrere a personale militare che può essere inviato i luoghi ingrati in isole sperdute distribuire razionalmente gli istituti sul territorio rende più ah cipolle la smilitarizzazione e per converso evidente smilitarizzata e gli accenti rafforza la necessità della territoriali della territorializzazione del sistema penitenziario
Desidero proseguire dopo queste indicazioni più generali e concludere le mie riflessioni con le indicazioni di alcuni momenti che ritengo essenziali per la pratica attuazione delle indicazioni generali che ho svolto in precedenza
Mi soffermo in particolare su due punti essenziali quello delle strutture edilizie e quello del personale
Strutture edilizie non credo si possa dire che si spenda poco certamente si spende senza un piano organico di ridistribuzione degli istituti costruendo istituti nuovi ma misurati sul carcere vecchio si spende troppo in sostanza per il risultato che si ottiene non entriamo nel discorso dei tempi di realizzazione delle opere progettate che sarebbe ancora più tragico
Che cosa occorre a mio avviso occorrono intanto programmi regionali che rilevati i bisogni di un dato territorio né indichino le risposte
E chi e qui credo fermamente che si costerebbe che si può realizzare un sistema efficiente essenziale spesi enormi di cui si parla
Ho detto poco fa che le miglia ad esempio non ha alcuna casa di reclusione ordinaria aggiungo che in Emilia razionalizzando le strutture esistenti con spese non particolarmente rilevanti si potrebbe avere una rete di istituti completa i più capiente dell'attuale così da non avere il cronico problema del sovraffollamento che affligge il nostro sistema carcerario a questo discorso ripetibile per le altre regioni ma non c'è dubbio che questo programma si appoggerebbe su due punti essenziali
Il ripristino delle cacce rimanda mentali il sistema esistente pressoché inutilizzato e la capienza prevista per il suo e di quasi sette mila posti
Ed inoltre la creazione di istituti di semilibertà fuori delle strutture carcerarie attuali
Ricorrendo in particolare a strutture pubblico di comunità che non siano più utilizzate
I semiliberi oggi sono circa mille cinquecento ma solo che il sistema ricettivo funzionasse potrebbero aumentare con un più lungo largo ricorso al lavoro all'esterno e questo numero sicuramente aumenti era con l'entrata in vigore della legge sulla depenalizzazione che prevede la cosiddetta semi detenzione da espiare appunto negli istituti di semilibertà oggi ovviamente scarsissimi e sovente sovraffollato
Mi sembra chiaro che per tale via si avrebbe finalmente l'organizzazione di una risposta articolata e differenziata le varie esigenze penitenziari
Introna quale potrebbe trovare soluzione anche il problema di zone di particolari sicurezza per i casi che richiede una speciale sorveglianza
Non credo si possa dire che gli istituti di Attu di che gli studi attuali di massima sicurezza abbiano dato una prova molto felice i super carceri come si poteva prevedere hanno esaltato il non mortificato una specie di super delinquenza
Ed invece possono essere realizzate piccole sezioni o istituti più distribuiti sul territorio ubicati razionalmente in cui se lo si voglia la sicurezza interna sia assai più praticabile di quanto non accada nelle strutture attuale
è chiaro che un programma di questo tipo non si attua dall'oggi al domani tempi che richiede non sono comunque lunghi come quelli interminabili degli attuali accomodamenti del sistema esistente
E nel tempo intermedio si potrebbe anticipare in alcuni istituti che già la consentano un intervento di già lo consente un intervento penitenziario riformato da estendere poi progressivamente a tutti gli altri
Il problema del personale ma la trasformazione istituzionale di cui si è parlato non significa soltanto un luogo nuovo ma un fare nuovo e quindi un personale completamente diverso
La riforma penitenziaria solo inserito alcune figure nuove in un'organizzazione che è rimasta esattamente quella precedente come si è ripetuto
La riforma è stata data al personale del vecchio carcere mentre occorreva ridisegnare per tutti funzioni ruoli e qualitative e qualificazione
La riforma è stata estremamente timorosa su questo punto guardiamo le nuove figure inserite l'educatore in posizione subalterna e sembra una figura creata per escludere che al personale di custodia o almeno ad una parte di questo possa essere attribuita effettivamente al di là di enunciazioni retoriche una tale funzione
L'assistente sociale resta una figura esterna l'istituto l'esperto di osservazione del trattamento è un consulente esterno modestamente compensato per un un massimo di cinquanta ore mensili secondo quello che poi emerso nella prassi
è curioso ma si può rilevare che con queste figure si è cercato di riversare su soggetti esterni o subalterni rispetto alla vecchia struttura penitenziaria
La professionalità e la qualificazione che avrebbero dovuto essere propria degli operatori penitenziari nel carcere riformato
Il personale del vecchio carcere quindi rimasto esattamente quello che era ed è chiaro che non può continuare ad essere così
Anche una trasformazione dell'organizzazione di Lizzie ammesso che si possa produrre con l'organizzazione del personale attuale non consentirebbe il decollo della riforma
Parlare come si è fatto recentemente di super militarizzazione del corpo degli agenti di custodia equivale a bloccare definitivamente la riforma penitenziaria che deve invece passare per la via esattamente opposta
Che cosa significa l'organizzazione militare degli agenti di custodia
Significa possibilità di mobilitazione continua ed assoluta significa esaltazione del rapporto di gerarchia di disciplina significa rigidità del rapporto con il detenuto ogni apertura umano al quale può diventare violazione della consegna significa identificare questa consegna nel custodire e solo nel custodire realizzando ordine sicurezza negli istituti non quali mezzi l'ordine e la sicurezza per qualche cosa d'altro ma quali Fini che escludono il qualche cosa d'altro
Tutto questo è chiaramente il contrario di ciò che dovrebbe essere anche la possibilità di mobilitazione costante del personale non è un bene per la efficienza della istituzione è all'origine infatti della stanchezza e frustrazione degli agenti
Che provoca un rapporto di tensione di ritorsione nei confronti di detenuti innescando una spirale ulteriori tensioni
E ritorsioni
Si dice che per molti agenti di custodia le stellette sono rimaste l'unico punto di riferimento valido questo significa soltanto che bisogna dargliene altri superando attraverso la sua riorganizzazione riformatrice la profonda crisi del carcere
Anche qui si deve rifuggire dall'idea che la smilitarizzazione significhi l'abbandono della sicurezza quale quella attuale questa può ben essere abbandonata la smilitarizzazione può e deve corrispondere ad una rivalutazione del ruolo ad una riqualificazione professionale degli operatori
Ad una complessiva e conseguente riorganizzazione del servizio svolto procedere in senso diverso come si fa nel nuovo progetto governativo
Equivale a svolgerà una marcia militare ma funebre per la riforma penitenziaria
Con l'intervento del
Di del dottor Malgara si esauriscono le relazioni possiamo cominciare subito con le comunicazioni
Era parola
All'avvocato Viterbo del centro Calamandrei
Abbiamo ascoltato con molta attenzione i vari interventi delle varie relazioni ma in particolare ci ha colpito
Personalmente mi ha colpito la relazione dell'agente di custodia Antonio fa San Filippo di cui penso che quasi tutte le asserzioni e tutte le affermazioni tutte le analisi sono assolutamente condivisibili
Questa relazione inizia con una frase che potrebbe essere il compendio di tutta l'analisi di tutta la discussione che stiamo facendo
Le nostre carceri in sostanza non sono diverse da quelle dei Borboni
Ne e diversa la concezione della pena
Questo secondo punto direi che può essere decisivo
Nelle nostre carceri c'è nella nostra istituzione carceraria nel nostro Stato
La pena
A un concetto ha una valenza una portata non diversa e ce lo dice un operatore ce lo dice un operatore che ha un'esperienza un'analisi dirette di questo fenomeno di questo aspetto della società
Ha una valenza non diversa da quella che poteva avere al tempo dei Borboni
Cioè noi abbiamo una concezione di fatto nella costituzione e nella legge esistente nella realtà oltre che nella legge scritta
Specialmente in un tempo in cui le leggi scritte contengono molte sezioni di principio e poi in realtà agiscono nel concreto e nel reale in senso diverso dalle sezioni di principio
Noi abbiamo che in questa legge scritta la pena è essenzialmente una pena volta alla remunerazione alla afflizione e alla difesa sociale della società nei confronti di individui considerati pericolosi
Questa è un concetto che noi ritroviamo nella scuola penalistica cosiddetta scuola classica e in tutto il concetto della pena del pensiero conservatore e cattolico
Nel quale per il quale che poi si travaso nel concetto etico dello stato del fado da parte del fascismo
Il la pena come luogo di espiazione di una responsabilità personale il diritto dovere dello Stato a punire il cittadino che ha infranto la legge penale
Questa è un'analisi che era stata travolta era stata sottoposta a un'indagine critica molto attenta
Alla fine dello secolo scorso contemporaneamente alla nascita rinforzarsi delle forze socialiste e della visione dell'analisi della realtà portata avanti dalle forze socialiste
Dalla scuola positiva
E da socialismo giuridico i quali per primi cominciarono a proporre il concetto
Che bisognava analizzare la popolazione carceraria per capire qual era la valenza dello scopo il fine dell'istituzione carcere in uno stato dato e così allora si constatò per esempio che nelle carceri dello Stato borbonico
A cui si riferisce la gente San Filippo la popolazione carceraria era essenzialmente formate esclusivamente formata da contadini analfabeti di zone di assoluto sottosviluppo del nostro Paese
Così come oggi se si analizza la popolazione carceraria sì troverà che il novantanove per cento di questa popolazione carceraria appartiene all'emarginazione economica e sociale del nostro Paese
Tant'è che già allora come oggi nasceva la problematica dei cosiddetti delinquenti coi colletti bianchi cioè coloro che violano alla tipologia di reato
Che esiste porre in un codice classista ma che quasi sempre non vengono reclusi nelle carceri
Come appunto i corruttori e i corrotti di Stato i bancarottieri gli evasori fiscali i contrabbandieri di valuta e così via
Quindi si ricoverò già alla fine del dello secolo scorso con degli effetti poi di riforma sulla legislazione esistente
Una concezione più scientifica più concreta più reale più inserito nella realtà un anche un'indagine dell'istituzione carcere
Che partiva dall'analisi del carcere di quello che era il cassiere di chi viveva nel carcere di chi erano gli organi dello Stato a detti al carcere quindi i giudici sorveglianze quindi sia gli agenti di custodia e quindi tutti gli operatori del diritto inseriti nella realtà carcere
Poi negli anni Trenta
A seguito anche di una certa involuzione gravissima della nostra società
La scienza penalistica si sposta su posizioni completamente diverse
Sì propone il così detto neutralismo giuridico
Gli scienziati del diritto penale si dovevano occupare di analizzare il diritto positivo esistente
Lasciando ai politici il compito di farle le leggi quindi il giurista il penalista dove analizzare la legge esistente doveva interpretarla e doveva dare le direttive per l'applicazione della legge
Il codice Rocco tutta l'ideologia fascista l'etica dello Stato
E tutta fondata su questo principio a cui gli accademici a cui i giuristi a cui gli uomini della cultura giuridica italiana si adeguarono
La politica fa le leggi i giuristi sia in si occupano dell'analisi della legge in un mondo di tecnicismo giuridico
Poi ci fu in questa dialettica di posizioni progressiste reazionari progressiste reazionari legate due visioni evidentemente opposte della realtà o comunque non conciliabili
Una rivincita delle forze della polvere del progresso al momento della costituzione al momento della Pro con la promulgazione della nostra carta costituzionale
La quale carta costituzionale evidentemente ricco opera tutta una serie di conquiste che la scienza giuridica progressista aveva fatto soprattutto riaffermando la la la necessità che la pena sia umana
E la necessità che la pena tenga conto delle caratteristiche del reo e sia volta al recupero sociale al reinserimento nella società del reo di colui che ha commesso il reato
Poi c'è tutta l'involuzione l'involuzione degli anni fino agli anni cinquantacinque cinquanta
In cui le forze cattoliche riescono a riprendere politicamente quindi in termini culturali il
Il predominio e tutte le conquiste vengono lentamente
Deformati ad esempio una dei phone deformazione gravissima è il principio giuridico e questo dimostra che nel diritto c'è sempre la politica
Della distinzione delle norme costituzionali tra programmatiche precettive
E un concetto che sembra che ho acquisito è un concetto che sembra ormai indiscutibile che invece fa sì che gran parte della nostra costituzione emessa nel limbo del dell'irreale del sogno mentre invece la nostra costituzione doveva essere una carta
Di diritti da realizzarsi non da distinguersi tra quelli che potevano essere dei progetti politici e quelli che potevano essere invece dei progetti giuridici da realizzarsi
Tant'è che persino abbiamo una presa di posizione di papa Pio dodicesimo a un congresso a Roma di diritto penale il quale dice anche la sua sulla concezione del reo sulla concezione della pena sulla concezione della funzione della pena
E riafferma il principio del libero arbitrio della piena responsabilità dell'individuo che commette il reato
E quindi esclude cancella non non introduce alcun rilievo degli aspetti storici sociali ambientali e comunque dell'analisi scientifica concreta reale operativa di quello che è il mondo dei carcerario
E quindi del metodo di partire dall'analisi l'esistente per giungere a delle conclusioni per cercare di modificare con la norma giuridica l'esistente stesse
A partire dagli anni cinquantacinque in poi fino a metà del settantacinque abbiamo una grande ripresa dell'offensiva progressista
Nel mondo del diritto
Una serie di vittorie straordinarie che si riflettono in termini giuridici tra cui ad esempio lo Statuto dei lavoratori per quanto nato da un compromesso comporta un avanzamento una serie di dichiarazioni di principi e ad esempio la riforma del penitenziario che per quanto anche quella nata in una serie di situazioni compromissoria comporta evidentemente un grande avanzamento se non altro una linea di sviluppo e di
Il progresso
Rispetto all'esistente
Queste analisi partivano dall'indagine di nuovo così come cinquanta sessanta anni prima delle della realtà sociale esistente della popolazione carceraria di che cos'è l'istituto carcere che cosa serve l'Istituto case in una certa società quale funzione politica l'istituzione svolge rispetto a una certa società e quindi a un certo lo scontro di potere politico tra chi lo detiene e di chi si oppone cerca di sostituirlo
Si analizzano e si vide come ad esempio la popolazione non soltanto del carcerario ma la popolazione oggetto della giurisdizione penale questo è un dato che viene poco riferito ma che è importante
Forse una popolazioni poche centinaia di migliaia di persone sempre le stesse cosiddetti delinquenti abituali o professionali rispetto ai quali avveniva un fenomeno di Ricci tormento assolutamente perverso
Arrestati
Giudicati condannati reclusi
Rimessi quasi sempre in libertà per amnistie o condoni e non per l'espiazione della pena
Ritornato in libertà riciclati di nuovo in questo meccanismo perverso perché questo è l'aggettivo giusto del giurisdizione penale la cui funzione quindi era una funzione di certificazione notarile dell'emarginazione di una parte della società
Ecco che quindi sì rivendicando il ruolo in termini di politica penalistica ma che vuol dire politica in senso generale
Il ruolo fondamentale della giurisdizione penale e dell'Istituto carcere
Che non devono ha fatto vedere la valenza di luoghi di reclusione o di luoghi di espiazione di una pena assolutamente e soltanto una pena retributiva
Ma invece devono assumere e danno un può una funzione un ruolo importantissimo in una società democratiche e progressiste socialista
Devono essere luoghi dove si misura il livello di civiltà il livello di consenso il livello di capacità di analizzare i propri fenomeni sociali da parte in una società il carcerario diventa un problema fondamentale un luogo dove ci si misura dove si valuta il livello di avanzamento politico e sociale del nostro Paese
Quindi fin qui io penso di aver aderito a gran parte delle asserzioni che sono state fatte stamattina che condivido in pieno
E che forse questa mia ricostruzione imposti Betica ma sia più o meno accettabili
E il problema diventa grave e delicato e su questo punto evidentemente ci troviamo in molti in disaccordo su che cos'è successo dopo
Perché all'improvviso questo sviluppo questo trend che eravamo dico intendi grande civiltà giuridica
Che aveva riguardo non solo alle istituzioni carcerarie riguardo al processo penale aveva riguarda i diritti del della difesa
Ai diritti del cittadino di esser difeso di essere riconosciuto innocente fino alla sentenza passata in giudicato ci troviamo di fronte a un capovolgimento totale di trecentosessanta la cui misura viene data essenzialmente dalla prolungamento della carcerazione preventiva la quale carcerazione preventiva non è giurisdizione è un provvedimento di polizia
A cui il cittadino viene sottoposto e quindi viene consegnato nelle mani della discrezione del potere esecutivo dello sta fino a periodi lunghissimi di dieci anni questa è la misura del collo di tutta quella civiltà giuridica di tutte quelle battaglie che le forze del progresso avevano portato avanti negli anni Cinquanta settantacinque e che si ricollegavano a ad analoghe battaglie portate avanti dalla scienza giuridica
Nelle Italia degli anni ottocentonovanta
Ottocento dieci
Che erano poi quelle vecchie battaglie portate avanti sulla scia dei discorsi di Turati sulle analisi della Società portate dei dei primi socialisti
Cosa è avvenuto perché sì forse ci trovassimo di fronte a un crollo così incredibile a un sovvertimento disegno così totale
Ecco la nostra la la mia interpretazione è che a parte la e l'analisi della situazione politica generale quindi della confluenza delle forze di sinistra rappresentata dal Partito comunista nel compromesso storico con tutto quello che questo ha significato in termini direttamente politici
La nostra opinione e che le l'alibi politico culturale che ha scatta il messo lo scatenamento di questa paurose involuzioni imbarbarimento del nostro mondo giuridico politica e quindi del carceraria e quindi della giurisdizione penale
è stata rappresentata dall'alibi della guerra del terrorismo politico cosiddetta guerriglia urbana
Il quale è un alibi
è un alibi perché se noi utilizziamo gli stessi concetti del della scuola positiva e comunque siamo di sinistra e quindi partiamo dall'analisi della realtà e non dalle affermazioni astratte e generali per raggiungere quelle conclusioni
La quale quale terrorismo politico si misura in base a un dato che è oggettivo
E il dato è questo
Ormai siamo arrivati al punto che la mafia la 'ndrangheta è la camorra sono quasi vicini a un migliaio di vittime alla che significa un trend un aumento progressivo della violenza nella società
Vuol dire che dagli anni settanta agli anni Ottanta la criminalità comune e organizzata ha commesso migliaia migliaia di omicidi quasi tutti impuniti
La criminalità politica non aveva in dieci anni accento omicidi
Questo è un dato oggettivo che non ci deve far perdere di vista l'elemento qualitativo è straordinariamente nuovo della criminalità politica del terrorismo politico
Però questo ci fa vedere come il terrorismo abbia permesso due alibi culturale e vi dirò qua secondo noi
Primo alibi culturale è sul ha un effetto immediate in senso diretto sulla legislazione e sul carcerario e sul concetto della pesca
In quanto evidentemente tutte le scuole progressiste partivano da un concetto scomodiamo Socrate socratico che il reo il colpevole alle ore in quanto non conosce il bene e che quindi in una certa misura un intervento di esplicazione di messa del reo a contatto con la possibilità di studiare di capire di analizzare era una via percorribile
Il detenuto della guerriglia urbana il pervenute detenuto il terrorismo politico non rientra in questa categoria
Perché è un detenuto che si dichiara reo confesso si dichiara detenuto politico è un detenuto nei cui confronti il politica del della Costituzione la politica del Ricupero sociale è quasi per definizione impossibile
Di qui
O il sovvertimento profonda
Chiarezza di idee sul e cosa doveva servire il cast
Perché allora in carcere
Non poteva più essere quell'istituzione che abbiamo prima delineato il cardo e se del caso in massima sicurezza
Il carter doveva essere il carcere militarizzato il carter diventava un luogo dove i nemici irriducibili una certa società venivano chiusi per essere lì detenuti
Per impedire che loro con la loro pericolosità sociale in vedessero la società quindi un un atto di difesa di emarginazione di cordone sanitario nei confronti di costo
E questo è una grave gravissima conseguenza che il terrorismo politico ha creato e poi c'è l'altra conseguenti ancora più gravi
La perdita di attenzione ai fenomeni sociali collaterale
Del cosiddetto crimine comune la perdita di attenzione al fatto che camorra 'ndrangheta e mafia volevano dire migliaia di omicidi
Una violenza diffusa in una società dei livelli drammatici probabilmente raramente vissuti dalla nostra società dal dalla riunificazione
E quindi l'abbandono la la disattenzione Lil deterioramento all'imbarbarimento dell'istituzione carcere dove lo sappiamo che l'istituzione calze
Nei confronti della criminalità comune non è affatto un'istituzione volta mettere il reo a contatto con la possibilità di capire i propri errori è un luogo dove si organizza i primi è una luogo dove i capi e i boss mafiosi hanno il potere al punto da addirittura condizionare quelli che sarebbero i rappresentanti dello Stato gli agenti di custodia
è un luogo dove si spazi alla droga e un dopo da cui si dirigono le imprese criminose all'estero
Ecco Petta
E il quadro complessivo drammatico apocalittico di fronte al quale noi ci troviamo
Io sono costretto a dovermi far perdonare il mio fiscalismo ma ho detto che bisogna essere estremamente tentano di ventitré nero fine credo di aver dato un quadro è vorrei però a questo punto fare in pochissimi minuti
Una critica alle posizioni della sinistra in particolare la posizione del Partito comunista rispetto a tutto ciò quale partito comunista
Ha perso gran parte di tutta quella forza ideale che lo aveva spinto ad essere il promotore o uno dei promotori a uno dei promotori della riforma fino al mille centosettantacinque tant'è che anche su Rinascita sul numero di rinascita Africa a firma di Francesco Galgano troviamo analisi molto interessanti
Dove si dice che nel discorso complessivo nei confronti delle istituzioni da parte dalla cultura comunista si è perso di vista l'aspetto il rapporto norma giuridica e istituzionale
Neppure io entrano nel discorso sulle istituzioni codici il processo e non sono collocati sulla scena politicamente rilevante delle istituzioni ma in quella politicamente neutra del diritto che sono la tecnica al servizio
Di Fini predeterminati nei confronti del quale si può fare tutt'al più quel tentativo di un uso alternativo
Ecco la sinistra deve recuperare deve non se superare questi limiti
Dichiarati dei comunisti a loro stessi da un compagno comunista che scrive sulla rivista teorica del PC e quindi è un comunista che si rivolge ai suoi compagni e dove invece riprendere un'analisi positiva
Del problema di fronte al quale ci troviamo e capire che l'unico modo per uscirne rilanciare l'istituzione carcere e la funzione giurisdizionale del penale dello Stato democratico insegno e in senso e intendenza assolutamente positiva contrariamente a quello che è avvenuto negli ultimi anni
Ha la parola mi chiedo il codino magistrato
No devo
All'inizio in questo mio intervento portare il saluto al convegno della Consiglio Superiore dalla magistratura
Uscente ma ancora in carica per quale io faccio parte il professor Conso vicepresidente è stato qui stamattina si scusa essersi dovuto allontanare devo anche dire che il Consiglio superata la magistratura si è interessato nel quadriennio passato attivamente dei problemi nel carcere
Fin dal suo insediamento ha affrontato il problema dei permessi ai detenuti quando si insediò a questo Consiglio
Scoppio la polemica
Sul permesso i detenuti vi erano notizie allarmistiche statistiche addirittura errate date dal ministero della giustizia Consiglio Superiore ridimensionò questo allarmismo fece una sfida al fine giunse a determinate conclusioni
Poi il consiglio si è
Attivamente interessato dei rapporti fra giudici di sorveglianza e amministrazione penitenziaria fino ad arrivare all'istituzione di una commissione mista col ministero per cercare di risolvere i problemi che si ponevano
E devo anche ricordare alla fine che nella relazione che il Consiglio superiore alla magistratura ha fatto il palo al Parlamento sulla sua attività viene appunto uno capitolo delicato ai problemi del carcere
Detto questo vengo alle mie intervento che sarà estremamente breve anche data allora
E il problema della crisi del carcere la crisi dal carcere si manifesta verso la fine degli anni sessanta raggiunge il suo massimo come manifestazioni all'interno del carcere fino agli anni settantacinque fino all'entrata in vigore della riforma penitenziaria
Ma la crisi non nasce così per germinazione spontanea all'interno del carcere a delle sue ragioni per le sue ragioni politiche a mio parere è abbastanza chiare
I fermenti democratici del paese che si manifestano negli anni Sessanta determinano anche nel carcere una presa di coscienza da parte della popolazione carceraria
Del suo stato di emarginazione politica
E questo determina una aggregazione all'interno del carcere questa presa di coscienza politica determinò l'aggregazione all'interno del carcere e porta a manifestazioni collettive
Manifestazioni collettive che alcune volte sono pacifiche io ricordo ancora manifestazioni che chiedevano la attuazione delle riforme la riforma del processo penale la riforma del sistema penale sostanziale
Ecco le volte assumevano carattere violento però la caratteristica era questa
La con le no proprio manifestazione collettiva cioè il detenuto non era più il detenuto tradizionale cioè solo e impaurito ma cominciava ad essere un detenuto che agiva collettivamente
è questo apposto in estrema difficoltà il sistema tradizionale di custodia
Perché appunto il sistema tradizionale i custodi era basato sul detenuto solo ed impaurito quando il detenuto si è collettivi azzardò il sistema tradizionale di custodi andato in crisi
E abbiamo visto i carceri colabrodo degli anni settantatré settantaquattro settantacinque le cinquecento di sparire evasioni citate da Nitti nella sua relazione che si sono avvenute nell'anno settantacinque
Di fronte a questa situazione cioè a questa crisi del sistema custodia distico tradizionale il sistema ha risposto che ha risposto in un certo modo
Cioè vi è stata una risposta pronta sul piano della sicurezza cioè sul piano dell'impedire le ulteriori evasioni
E vi è stato da risposta nulla o quasi nulla sul piano sostanziale cioè sul piano delle vere riforme
Cioè non sia sfoltita la popolazione carceraria cioè non si è dato come giustamente diceva Guido Neppi stamattina non si è posto mano alla riforma del diritto sostanziale che avrebbe dovuto permettere di assottigliare la popolazione carceraria fino ad arrivare a quelle dieci al massimo quindici mila unità per il per le quali era stata studiata la riforma perché noi sappiamo benissimo che la risposta del carcere nella gran parte dei casi e alla piccola delinquenza è una risposta erronea
Non si è dato mano alla riforma sostanziale ma si è dato mano alla riforma sulla sicurezza
Creazioni di dapprima la sicurezza esterna affidata ai carabinieri al comando regionale la chiesa e poi il la istituzione del carcere di massima sicurezza eccetera
Quindi non sia posto mano alle riforme di fondo la riforma penale è una di queste ma si è ho risposto con un indurimento del sistema come molto spesso accade nella risposta politica che si dà nel nostro sistema ai problemi politici
E quindi permanente anzi si aggrava il sovraffollamento delle carceri
Sovraffollamento che
Di per sé stesso determina ingovernabilità io ricordo sempre
L'esperimento dei topolini certo dopo i topolini messi in un certo spazio vivono certa vita ma mano se si restringe lo spazio a disposizione dei topolini diventano sempre più aggressivi e ingovernabili
E lo stesso accade nelle carceri un una una istituti carcerari che hanno un'ospitalità massima di ventitré ventiquattro mila persone sono costrette ad ospitare trentasei mila persone questo specie nel periodo estivo rende insopportabile da Vito nel carcere quindi aggrava l'ingovernabilità
Ma direi che il ingovernabilità
E anche aggravata dalla posizione personale dei detenuti è stata ricordata qui la posizione dei detenuti inattesa di giudizio bene io che faccio il giudice penale so quanta gente sta in carcere inutilmente
Mi riferisco alla norma del da procedura penale che prevede l'arresto obbligatorio in flagranza per reati anche minimi
Si deve restare e chi è colto in flagranza di reato per un punibile con la pena nel massimo tre anni ora ne sappiamo che nel nostro sistema quasi tutti i reati sono puniti con la pena massima di tre anni di reclusione ebbene questo comporta
L'ingresso in carcere di un gran numero di persone che in carcere non dovrebbero entrare perché poi
Parte le assoluzioni ma poi la gran parte di queste escono per concessione della sospensione condizionale della pena
Ebbene una riforma di questa norma che non prevedesse l'obbligatorietà dell'arresto in tutti questi casi minuti già determinerebbe uno scollamento notevole del carcere
Perché questo sovraffollamento e poi aggravato dalla prassi di molte procure della Repubblica di portare a giudizio direttissimo questi arrestati
A Roma io faccio il giudice penale a Roma a Roma vi sono due sezioni che lavorano quotidianamente su questi processi direttissime di questi arrestati per reati minori sono quasi tutti oltraggi furtarelli eccetera
Sì c'è la mano a Roma circa trentacinque quaranta processi ogni giorno per come gli imputati detenuti per reati di scarsissima rilevanza India gente che sta in carcere
Quindici venti trenta giorni inutilmente perché il novanta per cento di questi esce
Per concessione dalla sospensione condizionata appena o concessione la libertà provvisoria data la scarsa rilevanza della reato da loro commesso
Quindi anche questo anche queste prassi oltre che le norme determinano sovraffollamento inutili del carcere
A questo poi si aggiunga il problema rilevato dalla precedente oratore della allungamento dei termini di custodia preventiva che purtroppo hanno fatto del nostro Paese un Paese simile a a molti Paesi sudamericani perché quando si lascia un individuo per quattro anni e due mesi prima dalla sentenza è la prima sentenza
In carcere in realtà nelle mani di un solo uomo che il giudice istruttore a mio parere non c'è molta differenza da quella norma che c'è in alcuni paesi sudamericani per cui l'individuo può essere tenuti in carcere a disposizione del ministro dell'Interno se non altro ministro dell'interno
A una minima responsabilità politica sia pure nei regimi dittatoriali dono invece non c'è nemmeno questo per cui anche la custodia preventiva che nei suoi allungamenti non è tanto un'esigenza processuale di condurre a termine certe indagini perché certe indagini si riescono a condurre a termine anche in
In più Frey ma a mio parere al fondo c'è la convinzione che i fenomeni delinquenziale si possono combattere più efficacemente con appunto queste tipi di di di di di sanzioni tipo la custodia preventiva perché poi al processo determinate indagini
Difficilmente reggeranno al vaglio processuale e quindi il coloro che hanno promosso ho diretto queste indagini ritengono che intanto per quattro cinque anni una persona viene tolto dalla circolazione anche questo dalla quota preventiva è uno dei dei lunghi termini questo aderenti uno delle cause del sovraffollamento del carcere con popolazione che non dovrebbe essere in carcere
Ma ecco la mancata
Nell'ambito di queste mancate riforme vi è una sola riforma che viene varata nel settantacinque
Ed è la riforma penitenziaria
Questa ben seguito né che ha messo in luce la doppia anima da riforma penitenziaria l'animo burocratico e l'apporto invece democratico parlamentare
Questa riforma resta inattuata per direi nella sua sostanza che quella che prevedeva il trattamento del detenuto e questa resta sostanzialmente inattuata
Viene immediatamente contro riformata nell'istituto dei permessi che era un istituto che veniva usato ai fini del trattamento dai i giudici di sorveglianza
E direi viene scusata nella suo spirito di razionalizzazione dell'esistente
Perché in realtà alla riforma penitenziaria riporta una calma apparente nelle carceri a mio parere perché a due mezzi di colazione sui detenuti
Il la prospettiva del premio per il detenuto buono premio che consiste nella riduzione di pena nella possibilità del permesso di essere messo al lavoro all'aperto eccetera e il castigo per i detenuto cattivo
Castigo che consiste nel trasferimento nel carcere di massima sicurezza o addirittura nel manicomio giudiziario quindi questi queste due possibilità del preme del castigo
Razionalizzano resistente danno era istituiscono un un po'di calma alla popolazione carceraria
Però ecco per icona calma alla calma imposta non è una calma
Di di consenso mai la calma imposta che rischia di essere sopraffatta dalla collera giusto io ricordo il ministro precedente dalla giustizia che proponeva una ennesima amnistia proprio per cercare di svuotare il carcere perché il sovraffollamento estivo è una causa di disordine
E dico una delle risposte del sistema è proprio quella dell'amnistia
Cioè in pratica il sistema i telegrammi stia ha una sua giustizia di fondo forse perché serve è servita negli anni passati a depenalizzare di fatto i i reati minori
Intendiamoci una depenalizzazione indiscriminata che quindi ha portato a depenalizzare anche fatti socialmente rilevanti puniti con pene minime come noi ben sappiamo infortuni sul lavoro inquinamenti eccetera
Però dico sostanzialmente ha introdotto questa depenalizzazione di fatto che ha svuotato di volta in volta le carceri
E che ha riportato una certa equità nel sistema in mancanza delle riforme di fondo sul sistema penale
Connesso allora problema della del sistema carcerario strettamente connesso esiti il problema degli agenti di custodia
Innanzitutto vi è la insufficienza numerica degli agenti di custodia ne abbiamo in diciannove mila agenti di custodia di cui diciassette mila effettivamente presenti nelle carceri su una popolazione carceraria trentacinque trentasei mila persone mi si dice che il rapporto ottimale detenuto agente di custodia sarebbe uno a uno quindi vi è un vuoto di necessità più che di organico perché l'organico è pieno un vuoti necessità deve dirlo circa trentacinque quaranta per cento
E la mancanza il questo voto l'agente di custodia
Sir riflette sull'indurimento delle condizioni carcerarie perché la mancanza di possibili impossibilità di sorveglianza
Comporta appunto l'indurimento delle condizioni carcerarie la chiusura anticipata delle celle la impossibilità o la giustificazione all'impossibilità di vita collettiva all'interno delle carceri che poi la vita collettiva sarebbe le sono proprio in momenti di di di possibilità di risocializzazione e soprattutto i momenti di contrasto alle mafie che si installato al potere all'interno delle carceri
La mancanza di custodi apporta anche a fenomeni aberranti come le alleanze direzione mafia Interna direzione Camus camorre Interna per assicurare la la la la l'ordine nelle carceri non per niente nel carcere di Palermo non accadono disordini
E cioè ci sono forti sospetti che la mafia domini anche all'interno del carcere di Pale
Quindi voglio dire la insufficienza di organico a parte poi i fatti di specializzazione di preparazione del personale ma la stessa insufficienza di organico assisi su vicenza di organico rispetto alle necessità
è essa stessa una causa di indurimento di e di imbarbarimento della vita carceraria perché porta a fenomeni anche come ha detto di alleanze fra la direzione la ma che interna al fine di mantenere l'ordine l'ordine del carcere
E quindi per quanto riguarda poi gli agenti di custodia è stato già detto inutile che io lo ripeta vi sono tre Progetti tre proposte di legge di iniziativa parlamentare per la riforma
Ma a mio parere in tutte e tre le proposte ieri una affermazione verbale di privi di privilegio del momento del trattamento della funzione il trattamento info dal affidare agli agenti ma sostanzialmente rimane la funzione costo di olistica io parere andrebbe bene individuata questa funzione di qua di Ultori del trattamento da fare al detenuto che si vuol dare all'agente di custodia perché di fronte all'affermazione verbale a mio padre a me sembra che non vi siano sufficienti istituti che e permettano di tradurre in pratica questa funzione di qua di tori al trattamento e venendo al trattamento e con questo chiudo
E a mio parere necessario porre l'accento anche sul problema degli educatori in negli istituti penitenziari vi è un organico di di seicento persone per gli oltre duecentoventi duecentotrenta carcere
E non vi è nessuna
Proposta di aumento di questo organico per cui seicento educatori che dovrebbero essere quelli poi che solo tendono a trattamento che dispongono che attorno il trattamento queste seicento persone sono assolutamente insufficienti
Devo dire anche che si dovrebbe pensare a un miglioramento
Di preparazione di questi educatori che per ora sono dei diplomati quali una volta vinto fanno un concorso sull'esame anche di pedagogia psicologia poi fanno un breve corso ma a mio parere sarebbe necessaria una ulteriore specializzazione e un ulteriore specializzazione e poi problematico anche l'inserimento a quanto mi si dice non ho esperienza di carcere ma quanto mi si dice gli educatori sono mal visti sia dalla direzione che dalla dal dal verbale dei militari dagli agenti di custodia perché li si accusa di essere portatori di una cultura di tipo contestatore
Ecco a mio parere vi è anche questo grosso problema oltre che della aumento dell'organico degli educatori della loro maggiore specializzazione per il problema dell'inserimento di di questi nel struttura del carcere grazie
Prima di sospendere ci sono ancora due interventi quindi io do la parola l'onorevole Luciano Violante
E poi si prepari il dottor De Leo
Rilevato da Monti che una delle caratteristiche di questa iniziativa soprattutto negli interventi
E di coloro che appartengono al corpo degli agenti di custodia
è stata quella di
Aver colto la dimensione complessiva di questo problema cioè non essersi chiusi nella trincea del corpo non essersi chiusi nelle dimensioni della riforma del Corpo ma aver colto il problema complessivo della riforma degli agenti di custodia
E questo credo che sia il segno di un ottimo inizio
Perché indubbiamente sarebbe stato assai più complesso muoversi su un terreno di questo genere se si fossero affrontati i problemi della riforma del Corpo degli agenti di custodia soltanto con i problemi interni
L'aver colto il raccordo che c'è tra la riforma di questo corpo riforma delle carceri credo che sia un punto di partenza ripeto molto positivo
E importante andare avanti su questo treno così come hanno fatto l'altra parte alcuni degli intervenuti e innanzitutto cogliendo il dato della non separatezza dei problemi carcerari dai problemi complessivi e della società civile e dei problemi complessivi del sistema istituzionale
Innanzitutto tenendo presente che il carcere e un momento altrettanto importante per la tenuta del sistema democratico nel suo complesso
E per le garanzie delle libertà civili dei cittadini di quanto lo sono l'ordinamento giudiziario i codici e così via
Credo che sarebbe profondamente sbagliato se ne pensassimo di affrontare il problema della riforma
Dell'ordinamento giuridico i pro penale il problema della difesa delle libertà dei cittadini soltanto a livello di codici che soltanto a livello di ordinamento giudiziario non guardassimo anche quest'altro settore d'altra parte la riforma di polizia equipara molto frequente ma inevitabile è stata condotta avanti ed è stata rafforzata proprio nel momento in cui si è colta la dimensione complessiva di questa riforma come attraverso quel tipo di riforma noi
Con gli avevamo con la dimensione collettiva della difesa delle libertà individuali dico che collettiva e d'altra parte bisogna riconoscere che su questo terreno si è verificato un fenomeno che non si era non si è mai verificato né in nessun altro Paese europeo abbiamo avuto il movimento sindacale il movimento operaio che si è impegnato per una riforma di un corpo come la polizia
Io credo che dobbiamo svolge re un'azione complessiva diretta a creare lo stesso tipo di fino certo le condizioni politiche complessive le condizioni economiche sono molto più difficile oggi di quanto non lo erano alcuni anni fa ma l'obiettivo deve essere questo
Deve essere quello di costruire un largo movimento in cui forse della cultura forze politiche democratiche forze sindacali forze del lavoro intellettuali ecco colgano
Su questo terreno un momento di unità
Un momento di spinte in avanti e tenendo presente che qui ci sono questioni
Assai complesse e tutto il problema della libertà personale
Il problema della civiltà della detenzione il problema della pena
Che è un problema culturale politico di grande tensione che cosa vuol dire scontare una pena oggi in una società moderna
Fino a che punto si può parlare di rieducazione non rido che cosa vuol dire poi riduca
Ammesso che questo sia sempre in ogni caso il termine di riferimento
E Inc come bisogna andare probabilmente anche verso carceri istituti di minima sicurezza
Tenendo presente che c'è una cospicua fetta di detenuti che non presentano problemi di pericolosità o di particolare pericolosità e nei confronti dei quali si può agire con immediatezza con interventi di raccordo immediato la società civile
Quindi credo che su tutti questi terreni ci sia la possibilità per intellettuali uomini di cultura per movimento sindacale ecco di cogliere questa dimensione complessiva ecco io non so se nelle città prodotta scendere terra terra
I cittadini si siano resi conto che la garanzia delle loro libertà stanno soloni giudici sta non solo gli agenti di polizia ma sta in quei duecento trecento uomini per carcere che rischiando la vita quotidianamente difendono la libertà dei cittadini
Questo è un dato che bisogna cercare di far venir fuori
E io discutevo tempo fa con un dirigente un ex dirigente degli istituti di pena e lì mi diceva questo beh se gli agenti di custodia avessero il tasso di assenteismo
Che c'è in media nel pubblico impiego o che c'è in media nel mondo degli impiegatizio libero e apre Caccetta dovremmo chiudere con primi e secondi determina qui si fa di pentole casi perché non abbiamo più nessuna possibilità di governo vuol dire che c'è in questo corpo come dire una capacità professionali una coscienza del proprio ruolo che molto superiore a quello che molto spesso c'è in qualche altro colpo che c'è per esempio in altri settori del pubblico impiego
Questo è un altro dei dati questa consapevolezza del proprio ruolo sul quale bisogna lavorare che bisogna costruire bisogna cioè cogliere tutto una serie di aspetti positivi che c'è in questo corpo la stessa capacità che questi uomini stanno avendo rischiando perché rischiamo ci sono degli incriminati per le cose di Milano
Ma rischiando d'altra parte però quando come si comincia un movimento così importante e ci sono dei rischi raccordo certo quelli che rischiano sanno che si troveranno vicino accanto a sostegno difesa grandi forze democratiche
E credo che questo qui costituisce la garanzia di questo tipo di iniziative ecco non piccole forze velleitarie voglio dire grandi forze democratiche che sanno conoscono storie tradizioni analisi capacità di movimento di mobilitazione
E di questo possono stare evidentemente sicuro
E un altro un'altra riflessione di carattere complessivo che bisogna fare credo che sia sempre sul terreno della non separatezza
E che il carcere e una un'articolazione della società civile del settore istituzionale
Tante volte il carcere considerato dico anche nelle discussioni parlamentari come uno separato
Come se fosse possibile attraverso una serie di interventi formali restituire ordine in questo pezzo di società quando non c'è l'ordine nel pezzo di fuori
è assolutamente impossibile se pensiamo che in un carcere come Poggioreale entrano ed escono quotidianamente impari ottanta novanta detenuti al giorno
Se pensiamo che la rotazione e più o meno le grandi carceri a questi livelli ci rendiamo conto che entrano quotidianamente all'interno di un carcere tensioni problemi conflitti drammi che sono drammi di fuori
Ed escono e rientrano nella società civile tensioni problemi drammi conflitti che sono databili c'è un interscambio insomma continuo
Tra società civile e carcere per cui è assolutamente illusorio pensare di avere lì una soluzione d'ordine quando poi ci sono lì i motivi della ingovernabilità del della crisi del del dei problemi sono motivi che stanno molto spesso anche fuori
E qui cogliamo tutta quanta la illusorie tanto il progetto del ministro sappi che pericolosi pericolosamente vediamo che Spadolini vuole ripescare sulla ulteriori militarizzazione degli agenti di custodia
E noi crediamo che la strada della militarizzazione su una strada profondamente sbagliata infatti il nostro progetto proponiamo la smilitarizzazione ma questo non sulla base come dire di una riflessione astratta sulla base di una riflessione concreta
Di che cosa ha bisogno un agente di custodia di saper marciare bene di sé per impugnare le armi di saper fare in attenti o ha bisogno di conoscere i problemi
Delle carceri una ragazza di diciotto vent'anni sbattuto in un grande carcerario come San Vittore come le nuove si trova quotidianamente di fronte a problemi di violenza carnale di tentato omicidio di aggressioni spaccio di droga e così via nessuno gli ha detto cosa deve fare
Nessuno gli ha detto come deve comportarsi e dobbiamo rendersi conto che i modelli di risoluzioni di questi conflitti non sono certo nel mondo militare che Ali le sue benemerenze servì a ben altro
Ma non serve certo a risolvere questo tipo di problemi
E allora credo che andare per esempio a prospettare la possibilità dei reparti mobili come si agenti di custodia fosse un corpo dei marines francamente significa non avere capito quasi niente
Di che cosa attinti delle cose di cui c'è bisogno per lavorare in carcere e questo naturalmente e particolar mente drammatico e preoccupante se viene da chi dovrebbe poi dirigere e governare in carcere
Ecco tenendo presente un altro dato una riflessione che così veniva di fare con alcuni compagni un attimo fa
Insomma in carcere ci sono dire volta trentacinque mila circa detenuti
Circa diciassette mila guardi circa un migliaio tra funzionari civili
In carcere vivono gran parte della loro vita cinquantatré mila persone
Questo vuol dire che il carcere è una città
Il mondo penitenziario una città che presenta perché è una città di cinquantatré mila persone
Che presenta problemi di igiene problemi di salute problemi di ordine di convivenza civile di regolarità delle relazioni civili che sono rispetto poi a quelle di una città in crisi enormemente potenziati per il fatto di essere cui si eccetera
E allora o si va ad affrontare questi problemi con la mente a una mentalità complessiva una capacità complessiva di direzione di queste questioni quali ci vuole per dirigere una media città in crisi oppure non si risolve
Noi cosa contestiamo contestiamo che si sono visti i problemi separati spaccati in uno dall'altro
In certi periodi è emerso il problema dei detenuti in altri momenti problema delizia penitenziaria in altri sembra emergere il problema degli agenti di custodia dico sembra perché poi non lo si risolve però
Poi una politica una visione complessiva di questi problemi manca tutto e compito credo anche di coloro che lottano nel corpo degli agenti di custodia questo contribuire a formare una politica anzi aria che non può venire dall'alto
Perché ha trovato sappiamo bene che tipo di separazioni che esiste la tradizione istituti penitenziari e corpo degli agenti di custodia funzionari civili e tale per cui chi dirige non conosce chi conosce non dirige
C'è chi dirige il carcere non conosce il calcio e chi conosce il carcere non dirige il carcere
E questo è evidente bisogna spaccare questa separatezza perché altrimenti non riusciamo altrimenti andiamo avanti con i modelli che propongono in generale gli agenti di custodia mi pare poi un'altra delle soluzioni brillanti se non ricordo male
Ecco ci sono quindi tutta una serie di
Di dati di fatti sui quali dobbiamo lavorare insieme e per i quali oggi si apre una prospettiva seria di lavoro comune
Voglio dire una cosa peraltro che c'è l'elemento il dato della violenza nelle carceri infine sul quale credo che dobbiamo fare insieme qui stasera non so se la fossi e però bisogna fare una difensivo
è chiaro che il non governo delle carceri il lasciare un corpo come quello degli agenti di custodia alla deriva senza mezzi senza direttive lasciato praticamente a se stesso a dirigere conflitti di quella drammaticità da un lato e lasciare i detenuti in condizioni basta indicare le cifre sono popolamento che sono state ampiamente citate ventuno posti carcere circa trentacinque mila detenuti per non parlare d'altro di cui due terzi in carcerazione preventiva tutto questo crea stato di tensione norme CEI
E questo ha creato anche dei fatti di violenza che credo debbano essere seriamente profondamente condannati da tutti
E stiamo attenti è una cosa che è chiaro che le regioni di quella violenza sono nella mancanza del Governo
La mancanza di capacità di direzione è chiaro che quando non ci sono le regole per governare un settore le regole vengono imposte dei gruppi più forti che cercano di imporre all'interno i detenuti che cercò di imporre con regole che provocano che creano tensione e all'interno di questo poi si innescano
Fattori provocazioni disposte di violenza
E noi qui dobbiamo essere molto Santi
Stiamo attenti che su quel terreno c'è un altro tipo di provocazione
Per cui il livello del rapporto scende sempre più in basso si degrada sempre più giù
Per cui sostanzialmente perde anche l'agente di custodia la capacità di essere soggetto politico di promozione di un processo di trasformazione perché se inserito in una logica che negativa è profondamente deflattiva di contrapposizione arresta i movimenti della società civile
Io capisco che governare un carcere vivere in un carcere deve essere una cosa terribile
Capisco ancora che la capacità del corpo e di rispondere con civiltà con Democrazia a queste condizioni terribili
Rispondiamo a queste cose con il campo legandoci nei modi corretti alle forze esterne perché portino fuori queste questa situazione
Denunciamo quello che c'è che non funziona che provoca che innesca meccanismi di violenza ma sfuggiamo
Sfuggiamo la logica Dario perché questa logica della sconfitta del movimento democratico
Queste logica della separazione della contrapposizione e la logica per la quale poi gli altri restano in sella
E continuano a dare direttive di un certo tipo perché non c'è la capacità e la possibilità di controbilanciare ricontrattare insomma di essere soggetti politici trasformazione ecco questo è un elemento finale che volevo ricordare egli a me stesso
Come dire alla vostra riflessione
Credo che avremo ulteriori momenti di incontro
Avremo ulteriori momenti di confronto avremo la possibilità di approfondire settore per settore le singole questioni sarà necessario che ora che riprenderà il lavoro parlamentare ci sia nelle nelle forme opportune un raccordo costante con le Commissioni parlamentari proprio perché voi possiate seguire il tipo di lavoro che si sta facendo e lo possiate seguire non come un corpo seguito i problemi ma come un operatore democratico segui problemi del mondo in cui lavora
Prima di dare la parola al dottor De Leo
Vorrei consentire alla moglie di un agente di custodia di fare un brevissimo intervento la signora Susa è pregata di
Non meravigli che anche la moglie di un agente di custodia a nome di tutte le altre sparse in Italia intervenga questo convegno e prenda la parola
Anche noi abbiamo da dire qualche cosa sulle condizioni di vita dei nostri mariti
Lei presidente si nelle carceri italiani
Siamo anche scesa in piazza recentemente ed abbiamo sfilato per le vie di Roma per far conoscere ai cittadini ai parlamentari alla stampa qual è la condizione statista delle nostre famiglie
I nostri mariti impegnati nel difficile e pericoloso lavoro all'interno degli istituti
Non conoscono riposi settimanali le festività le ferie continuative e per questo finiscono per diventare degli strani per noi per i nostri figli e per la famiglia
La battaglia che vede impegnati gli agenti di custodia per la riforma del Corpo
E quindi per una maggiore sicurezza delle carceri ci vede interessate per questi motivi il primo come cittadine italiane che sentono la necessità della riforma del corpo degli agenti di custodia ormai fatiscente
Con un Regolamento che addirittura risale nell'anno mille novecentottantotto
Secondo con le donne che come ho accennato subiscono una condizione di vita inaccettabile a causa del lavoro dei loro mariti
Terzo con le mogli degli agenti di custodia perché insieme a loro abbiamo subito certe discriminazioni e certe difficoltà che l'organizzazione carceraria ha perpetuato in dagli anni di gestione
In tutti questi anni noi mogli degli agenti di custodia con i nostri figli abbiamo subìto disagi contraddizione paura lutti morti
Le famiglie subiscono i danni derivanti dalla persistente dapprima indennità legislazione della disorganizzazione dei servizi dagli orari di lavoro impossibile stressante dalla mancanza di un organismo sindacale di tutela
Dall'impossibilità di programmare qualsiasi momento di vita familiare comune
Ebbene anche noi attraverso la costituzione di un comitato moglie dagli agenti di custodia abbiamo deciso di affiancare i nostri mariti nella lotta per la riforma del Corpo
Se guardiamo alla storia del nostro Paese vediamo che proprio le donne sono state protagoniste anche se spesso disconosciuta di tutte le grandi battaglie sociali per il problema se per la democrazia
Così come le contadine che occupavano le terre le donne che durante la guerra manifestavano contro il conflitto per il pane noi vogliamo lottare nel pieno rispetto della legge e della democrazia a fianco degli agenti di custodia
Siamo intenzionati a scendere in piazza ancora se sarà necessario per manifestare al posto dei nostri mariti che una comunisti costato se militare rischia di far finire in galera se solo si azzardano a chiedere i propri diritti
Sull'esempio per noi importante di quando hanno fatto negli anni difficili le mogli a dei poliziotti siamo convinte che l'apporto che possiamo dare a questa lotta può essere decisivo
Per questo vorremmo che tutti voi che siete qui convenuti parlate di questa nostra iniziativa in Parlamento nelle l'università sui giornali nel sindacato perché essa non rimanga un fatto isolato da guardare solo con curiosità
Ai nostri mariti diciamo che abbiamo subito e subiamo insieme con voi i momenti bui del nostro tempo insieme a voi vogliamo essere
Le protagoniste della riforma del corpo degli agenti di custodia
Basta con i rinvii con i decreti di iper Mellitah Rizzoli che iper militarizzando gli agenti con le manciata di soldi noi saremo al vostro fianco per sostenerli e per dirgli di lottare sino in fondo grazie
Alla parola dottor Romeo
Sì è molto tardi io accennerò soltanto brevi mente schematicamente
All'oggetto del mio intervento che è costituito dalla situazione
Delle carceri nel settore minorile non si è parlato fino adesso di questo settore oltre ad essere un settore minorile e anche minoritario
Però qualitativamente a una grossa importanza per ragioni ben nonché e inoltre anche dal punto di vista quantitativo bisogna tener presente che si tratta di un settore nel quale transitano ogni anno circa undici dodici mila ragazzi minorenni
Nel quale lavorano varie centinaia di agenti di custodia spero che oggi siamo presenti siano presenti anche nel mondo nel movimento agenti di custodia di questo settore
Questo settore oggi a alcune caratteristiche particolari
Che però vanno attentamente i visti e non soltanto per quanto ci dicono
In relazione al settore minorile ma per quanto ci possono dire da un punto di vista generale
Teniamo presente che il settore minorile storicamente è sempre stato un settore di sperimentazione
Di tendenze che sono state poi applicate
Nel settore più generale in senso penare
La riforma dei settantacinque accolto una serie di elementi già presenti nel settore minorile
Quali sono queste tendenze caratteristiche oggi nel settore minorile che lo differenziano anzitutto apparentemente la situazione è meno preoccupante meno grave
Ci sono delle tendenze paradossali rispetto a quelle citate questa mattina anche la professor Neppi Modona cioè non si assiste ad un aumento da popolazione
Istituzionalizzata ma si sta assistendo in questi ultimi anni ad una diminuzione dei ragazzi in carcere e altro aspetto anch'altrettanto importante ad una diminuzione dei tempi medi giornalieri dei tempi medi di permanenza
Questi due dati
Sono abbastanza indicative stanza significativi è in qualche modo riflettono una tendenza storica è stata messa in evidenza anche per il carcere in senso complessivo mi ricordo in uno scritto di Pavarini PMS in evidenza che negli ultimi cent'anni la popolazione carcerarie di novità notevolmente di dieci volte
Oggi apparentemente sembra che questa tendenza si stia invertendo ma si tratta di capire di che tendenza sito si tratta e i quali caratteristiche a e se ha delle caratteristiche si svilupperanno in senso storico
Un'altra tendenza però di segno opposto e questa e cioè che se i ragazzi in carcere sono di meno e se ci stanno per meno tempo è anche vero che complessivamente i ragazzi che hanno rapporti con la giustizia sono aumentati cioè sono aumentati i ragazzi
Denunciati sono aumentati i ragazzi che sono in libertà ma sono in attesa di giudizio sono aumentati i ragazzi in libertà provvisoria ma con un procedimento sospeso e che rimane sospeso per anni sono aumentati i ragazzi sottoposti a misure di sicurezza che sono non in istituto ma hanno un rapporto particolare con la giustizia l'analisi di questi fenomeni ha messo in evidenza che
Incongruenze contraddizioni confusioni a questo livello possono essere più criminogene della stessa permanenza in carcere e forse per questo che in questi ultimi anni c'è stata una maggiore attenzione
A in senso riformistico laburista da riforma
A né aspetti come il del procedimento penale e la legislazione penale piuttosto che l'ordinamento penitenziario per i minorenni cioè c'è un'attenzione maggiore
A riformare il procedimento penale e la legislazione penale piuttosto che
L'ordinamento penitenziario perché e noto ormai acquisito che un cambiamento qualitativo delle condizioni delle procedure dei meccanismi del procedimento penale
E le i meccanismi del del codice penale relativi ai ai minorenni produrrebbe effetti rilevantissimi dal punto di vista anche della condizione di ragazzi in carcere perché appunto ne farebbe entrare ancor di meno e li farebbe rimanere poco quanto necessario per esigenze strettamente legate alla alla giustizia e non per esigenze spurie come avviene ancora attualmente
Ecco questi aspetti non ci devono far sottovalutare la situazione Interna degli istituti anche qui c'è crisi anche qui c'è molta confusione gli orientamenti noi sappiamo che nel settore minorile c'è stato e c'è stata una grande così speranza di attuare un progetto riduca attivo oggi si sa che il Progetto rieducativo non può essere attuato all'interno degli istituti quindi c'è un tramonto definitivo questo non sono nella coscienza degli operatori ma anche nella pratica un tramonto definitivo
Del progetto educativo realizzato realizzabile da realizzare all'interno dell'istituto se mai si cerca di verificare queste ipotesi problematica
Nei rapporti con l'esterno
D'altra parte anche le tendenze di riforma su questo profilo legislativo
Dell'ordinamento penitenziario minorile non sono andate avanti nonostante questo progetto fosse notevolmente contraddittorio
Non è stato però neanche discusso neanche preso in considerazione
Vanno considerati alcuni aspetti per capire che cosa potrà avvenire anche nel settore adulti nel nel più vasto settore penitenziario degli adulti
Nemmeno lire si è cercato di cambiare la condizione di detenzione da condizioni di lavoro degli agenti di custodia e di tutti gli operatori attraverso questo stratagemma cioè modificando qualitativamente il rapporto agenti di custodia operatori tecnici qualificati cioè si pensava se non
è
Creerà
Ma molto più favorevole al progetto educativo piuttosto che al progetto custodia distico questa ipotesi non si è verificata non è stata verificata meglio dire ed è molto in di lei riflettere su questa su questa verifica perché non si è verificata questa ipotesi perché dire che oggi numero degli operatori qualificati all'interno del carcere minorile abbastanza rilevante sono centinaia di giocatori centinaia di stenti sociali per una buona azione detenuti che non è molto alta e il non
Degli esperti non è alto ma e significativo non si è verificata questa ipotesi però perché
Aldo
Sì e punta
Tanto su questi operatori tecnici per cambiare la condizione
A me di detenzione il clima interno si è creato un oscuro scontro frontale fra questi operatori e gli operatori gli agenti di custodia e questo scontro frontale ha determinato essenziale
Lento e la paralisi di questi operatori tecnici i quali sono messi praticamente in condizioni di non operare
Si è fatto di più quand'
Invece nel poche situazioni in cui
Si è avviato un processo di coinvolgimento complessivo sia degli operatori tecnici qualificati sia gli agenti di custodia e questo ha portato ad un clima di con la colazione fra queste figure in questi in questi in questi casi in queste situazioni i cambiamenti sono stati più evidenti ma non che gli operatori tecnici poteva lui è sulla situazione quanto ed essenzialmente perché cambiava
Uno degli agenti di custodia cambiava praticamente la potenzialità operativa gli agenti di custodia e con una verifica import tantissima fatta riunioni dei questa l'unica figura strutturalmente necessaria all'interno di un carcere e l'agente di custodia tutte le altre figure sono figure direi ideò oggi è in qualche maniera non sono strutturalmente necessarie se ne può fare a meno e se ne fa molto spesso a meno quindi questo ci dice che sono
Antonio esclusivamente modificando il
Uno degli agenti di custodia e possiamo dire
Niente modificare la condizione all'interno degli istituti sono una
Anzi queste altre figure ma queste altre figure Pos sono benissimo avere un rapporto con l'esterno non essere istituzionalizzate la cosa importante per incidere sulla condizione istituzionale e il cambiamento qualitativo qualitativo della condizione della
Oro per la gente di questo qui dovrei dire alcune cose che sono state già dette mi limito semplice
Impegno a dire che le verifiche nel mio dire anche qui ci ci insegna che
Si può cambiare questo ruolo è possibile farlo perché avvenuti in vari casi anche informalmente si può cambi rosse si sposta
La responsabilizzazione di agenti di custodia dal livello repressivo a quello creativo se sito
Caratteristica sostanziale oggi da agente di custodia se se cercassimo una definizione agenti di custodia
Ma oggi dire che si tratta di un operatore che ha una Porto esclusivamente con le parti fisiche dell'istituto la chiave da portare il mondo cioè lo spazio fisico bisogna far sì che venga rotta questa catena di rapporto con lo spazio fisico e si apra invece una
Mano dell'istituto con gli operatori e con i i conti detenuti diretto l'obiettivo fu
Tale di questo lago
Come questo direi in qualche caso si è verificato e si è potuto vedere che è possibile
Interessante fare queste verifiche così discutere forse fra
Operatori del minorile settore adulti
Ecco questa questa tendenza va incoraggiata e non è soltanto una questione di formazione e a
Una questione di formazione di sensibilizzazione di aggiornamento ma è essenzialmente una questione di non ha è una rarità di presenza dell'agente di custodia all'interno dell'istituzione per garantire però che l'obiettivo di fondo il rispetto dei diritti del detenuto essenziali in modo che questi questi diritti e qui Grey sono d'accordo sul fatto che binari sottolineare questa questione di diritti il settore minorile si fatta troppa attenzione ad un concetto vago
Non ho di bisogno è stato manipolato interpretato vagamente da vari operatori e si è messo da parte il concetto di diritto menta e molto in
Male alla questione dei diritti ridefinire in maniera precisa e far sì che questi non ve
Mento della detenzione grazie
Abbiamo
Marcia e quindi possiamo sospende
Quindici e tre in
E di essere tutti puntura questo ci consentirebbe
Di questo nostro lavoro grazie
Qui
Qui
Qui
Quindi
Qui
Qui
Sì è presente
Io avevo inviato una comunicazione scritta al territorio in contributo più utile più stringato convegno di cui conoscevo già ai tempi del conto ristretti pensando che questo potesse esimermi dal prenderà la parola nell'intervento comunque siccome questo comunicazione dello steso un po'di getto forse dedicherebbe qualche puntualizzazione
Ecco io prendevo le mosse la la vecchia analisi ormai vecchio il trucco
Sul passaggio ormai secolare
Da un lato dallo splendore dei supplizi
Alla dolce proprio per per Irene
In cui è detto anche che tutto l'esercito di tecnici ha dato il cambio al boia
Alla provvista immediato dalla sofferenza sorveglianti medicina per l'anima che altri psicologi
Educatori mettiamoci anche il giudice di sorveglianza difficoltà
Di queste categorie professionali di sorveglianti cioè legioni di custodia sembrerebbe da coloro che sono rimasti a contatto più
Diretto con il corto del condannato
Perché in qualche modo si potrebbe dire che sorvegliare è
Pulire
Che cosa si chiede realmente
Agli agenti di custodia
Di custodire secondo me
Non è che non si chieda otto veniamoci disponibili ad accettare che ieri l'altro si è parlato rispetto alla custodia vigilando redimere
Questo è stato il frutto di un anno ideologico
Queste ormai vecchio discorso che prende le mosse da tutto almeno indagine sociologica perché si è fatta sulle istituzioni cosiddette totale tutte le istituzioni del genere in particolare quel del carcere del manicomio
Si è detto che alle istituzioni non si chiede anche che raggiungono lo scopo dichiarato
Per il carcere
Rieducare
Uno scopo che spesso è puramente verbale e ideologico quello che il sistema si attende dalle istituzioni e che esse svolgono determinate funzioni
Che prescindono completamente dallo scopo dichiarato che spesso vanno in senso opposto che nessun rappresentante ufficiale del sistema sarebbe mai disposto ad ammettere quello che è stato chiamato lo scopo latente
Delle istituzioni
Questo è un danno il biologico questa truffa delle ricerche prego mi è stato detto
Doveva funzionare e ha funzionato
Più ancora dei per i custodi
Che per i custodi
E allora cominciano a estrarre qualche corollario in termini operativi
Se la truffa delle etichette deve essere dei mistificatoria ventata superarlo rinnegata
Cominciamo a dire che quando si parla di smilitarizzazione
Evidentemente questa è questione che non risolve il problema della cosiddetta nuova professionalità auspicata dagli agenti di custodia
Che c'è tutta la questione dell'ovviamente di reclutamento andare possibilmente meno sub culturali
Del mutamento da queste aree per ragioni abbastanza noto soprattutto di carattere
Enterale socio economico e ragione anche di certe frustrazioni
Che sono a loro volta fronte fonte di aggressività
è necessario rimuovere secondo me la truffa
Il biologico che sta sotto questo e fa offre etiche e recuperare una concezione realistica
In che modo quindi noi saremo a iniziare da questo convegno
Vicino a fianco agli agenti di custodia che rivendicano questa Moro professionalità
Certamente non mettendoci ad intonare l'inno degli agenti di custodia
Che c'è veramente un inno del proprio lo ignoravano appreso nei non pochi anni ormai esercizio della funzione del giudice di sorveglianza è un inno etico cantare su tutti i motivi
Militari o civili dell'umana redenzione non siamo artefici silenti dalle vittime Domenti noi dominano il nostro cuore
Noi saremo più utile agli agenti di custodia più vicini alle ragioni reale che la loro rivendicazione cercando di renderli partecipi del vero problema va bene Cavacini del di di comprendere le ragioni anche sociale che l'esclusione carceraria
Per coinvolgerli in una visione realistica
Della questione penitenziale
Quindi vigilare si chiede e sia vigilare ma basta corredino adottando a questa storia della redenzione che poi non è scritta neppure della Costituzione dove si parla di di educazione fisica trazione eccetera
A questa storia dalla redenzione non ci credono più neanche cappellani questa forse può essere una base strutturale ma anche culturale morale e politica più credibile per rivendicare questa famosa professionalità
è questo un punto dall'amico di Fazio il cui forse vale la pena di chiarire che io con questo non intendo minimamente
Svalutare quella che è la funzione dell'agente di custodia riducendola a una meta funzioni custodiali Istica
Vi basti soltanto accennare schematicamente che c'è custodia e custodia altrove custodire evidentemente armati di mitra dall'alto di una torretta un campo di concentramento
Altro
Custodire nel rispetto della persona umana persone unanime
Il coordinamento con la altre professionali altri soggetti professionali ai quali toccherà evidentemente più specificamente tutti rieducare rifaceva rizzare quindi psicologi ed educatori eccetera
E questo quindi presuppone come punto di partenza ma volontà di acquisire una dignità dei rapporti con questi altri operatori professionali all'interno del carcere
Naturalmente la questione di non è finzione adeguata per quantità e qualità secondo il dettato dalla Costituzione articolo trentasei è una garanzia rispetto dei propri diritti rituale mi sembra serva stata abbastanza esplicita
La moglie dell'agente di custodia però dobbiamo dirci francamente anche in una prospettiva così realistica per quanto limitata apparentemente
Io ragioni di pessimismo per quanto riguarda la volontà e la capacità di recepire istanze di questo genere
A fondamento di una riforma seria che sia una riforma nel corpo degli agenti di custodia di quelli che non hanno la massima responsabilità
E intendo per i massimi responsabili di questa attuazione disastrosa della situazione carceraria che certamente non sono neppure certamente non storico store
Neppure i custoditi io direi
I massimi responsabili sono la dittatura
E il Ministero di Grazia e Giustizia
Per quanto riguarda la magistratura sempre tornando a Foucault
Ho detto che
Una volta l'inquisitore e la più in diretto rapporto col corpo che era oggetto dell'esecuzione penale va bene
Se è ancora necessario per la giustizia manipolare e colpire il corpo dei giusti tagliandi lo farà da lontano con decenza
Secondo regole austere mirando a un obiettivo più elevato l'anima
Il passaggio alla dolcezza delle pene che poi l'ha patrocinato dall'Illuminismo
Ponsacco quello che Neppi Modona chiamava il metafisico distacco che da sempre ha caratterizzato le istituzioni penitenziarie nella storia carceraria italiana metafisico distacco dei giudici della magistratura in genere rispetto alla realtà
Dell'esecuzione delle pene come da chiunque frequenti un tribunale come capi ma ciò che quando scrisse in un libro le lettere dall'interno del PCI ormai Vecchio lontano libero che a a Napoli Castel Capuano non era altro che il primo cerchio dell'Inferno
Di Poggioreale
Una conseguente ad esempio di questo atteggiamento di distacco
Dei magistrati in genere
Rispetto alla funzione dell'esecuzione delle pene è quello che nel rapporto con i magistrati di sorveglianza che sono considerati poco meno che parenti poveri in qua una specie di ieri colleghi cugini
Che esercitano qualcosa di di strane o alla vera funzione del giudicare eppure dobbiamo ricordare che ad esempio la riforma penitenziaria del settantacinque attribuisce non cercano in modo prevalente corno del Giurì sorveglianza
Ma anche all'autorità giudiziaria ordinaria cosiddetta procedente finché dura il processo poteri di intervento basti pensare ai colloqui dei permessi
Ai ricoveri nel western o di cura alle autorizzazioni ad esercitare un lavoro all'esterno che sono non secondarie
E pensiamo naturalmente alle carceri speciali non dovrebbe esserci un inquisitore un magistrato requirente o giudicante che sia talmente ignorante disinteressato e non occupata nel preoccupato del modo come viene esercitata la custodia preventiva in queste carceri
Cosiddette di massima sicurezza
Allora si tratterebbe di puntare su un coinvolgimento
Più complessivo di tutta la magistratura al GRA per la funzione della magistratura di sorveglianza nell'attuazione di questa riforma carceraria per assicurare in questo modo attraverso un intervento più capillare più diffuso qual è quello dalla magistratura
Per sua natura e funzione un intervento di garanzie di controllo che sia appunto più diffuso di quello intervento isolato singolo il più delle volte impotente ne potrei citare il giudice di sorveglianza passiamo al Ministero di Grazia e Giustizia del quale qualcosa ripetuto ancora una volta oggi nel primo anno
A proposito di questa brillante idea artificiale non a caso storicamente al mille novecentoventidue dicembre del ventidue
Di trasferire le competenze per la direzione generale delle carceri dal ministero degli Interni ministero dalla grazia e giustizia naturalmente non è una questione di ministero è una questione di affidamento a magistrati come tali e quindi per attitudine preparati
Propensi alla conservazione anche nella fase dell'esecuzione delle pene dell'ordinamento giudiziario esistente
In questa direzione generale non sembra molto affidabile nella prospettiva di un riforma del corpo dagli agenti di custodia innanzitutto è composta e diretta come sappiamo dai magistrati quindi per quanto riguarda proprio l'estrazione
Dei magistrati degli scioperanti
Risente di una certa diffusa incapacità di questi operatori magistrati per mentalità per cultura per habitus professionale per quella famosa cosiddetta politicità
Incapacità ad opporre seri resistenze a certe pretese o errori anche poi riconosciuti dei responsabili cosiddetti politici del dicastero dalla incapace anche di opporsi all'invadenza di corpi estranei più o meno separati insomma nella gestione delle carcere vedi carcere speciale pensiamo alla serviva chiusura
Sotto il ricatto terroristico che che si dica del più infame di questi carceri speciale l'elenco potrebbe continuare basterebbe scorrere il testo mai smentito delle dichiarazioni rese da un giudice
Il giudice D'Urso in una prigione cosiddetto del popolo dichiarazioni e io non vorrò neppure qualificare interrogatorio soltanto per non vuole dare nessun riconoscimento neppure indiretto di legittimità a questo tribunale del popolo
Ma ricordiamo i ripetuti riferimenti a scelte diverbi politici superiore
Fa confessata ignoranza gli episodi che pure erano avvenuti in luoghi dove la presenza del procuratore dalla Repubblica certo non costituirà un alibi
Per l'amministrazione delle carceri
E persino la confessato ignoranza della località dove avveniva la detenzione di importanti personaggi più o meno pentiti ecco voluto puntualizzare questo
Con un auspicio per una più realistica Esperia visione del ruolo degli agenti di custodia anche come riconoscimento da parte mia
Che meriterebbero gli agenti di custodia comunque riformate
Riformati governative dirette da ben altri amministrato
Avrebbe dovuto prendere la parola e il dottor Elio Fassone il magistrato di Torino
Il quale non è potuto arrivare materialmente a Roma e ha mandato la sua comunicazione che naturalmente non abbiamo il tempo di poter leggere per esteso qualche passiamo agli atti termina possibile pubblicazione
Prima di dare la parola al professor Pavarini per la sua comunicazione la presidenza ritiene di dovere
Dare la parola a due sottufficiale degli agenti di custodia in rappresentanza del comitato di rappresentanza
Intervento che non era previsto in questo convegno ma siccome ci è stato richiesto noi riteniamo di poter fare un'eccezione alla regola quindi far parlare il brigadiere Cocco che io prego di lenire alla tribù
Delle prove Coco
Nel salutare l'Assemblea tutti i convenuti ringrazio la presidenza per la concessione finché affatto alla rappresentanza ufficiale del corpo gli agenti di custodia di farlo
Premetto che il Comitato generale di rappresentanza eletto il sei giugno mille novecentottantuno a largo sopra cioè con larga maggioranza
Riconosce l'impegno individuale dei sedicenti appartenenti al Comitato
Di coordinamento per la ricorda il colore gli agenti di custodia ma tiene a precisare che gli agenti di custodia tutti nelle elezioni libere e democratiche svolte il sei giugno ottantuno si è dato
Una rappresentanza ufficiale
Con la maggioranza dei suffragi ripete in tutte le regioni d'Italia escluse Lazzi attraverso questa è soltanto questa rappresentanza ufficiale gli agenti
Un attimo ecco i nomi una lingua non voleva assolutamente il nostro oratorio proprio brutto lo spunto sul un Achille volesse le percentuali dei votanti sono scritte tratte dai verbali
Delle votazione tenute in tutti gli istituti d'Italia sono disponibili per tutti quanti e soprattutto per i giornalisti presenti
Attraverso questa ripeto è soltanto questa rappresentanza ufficiale gli agenti di custodia esprimeranno all'opinione pubblica e alle forze politiche
Quali direttive di marcia intenda adottare per raggiungere unitariamente gli scopi di riforma e rivalutazione del corpo degli altri al quale appartengo invito pertanto coloro i quali appartengono a sedici sedicente comitato di coordinamento per la riforma identico storia che non rappresenta la mi hanno detto qui in aula il settanta per cento dei suffragi ma soltanto ad una fascia minoritaria del due vogliamo concede il quattro per cento
Di convenire a un dibattito attraverso il quale trovare un punto d'incontro tra il Comitato generale e il comitato di coordinamento per unifica gli intenti atti a raggiungere lo sviluppo e la riforma del Corpo degli agenti di custodia questo teneva precisa la rappresentanza ufficiale si riunirà tra il venti e il ventitré luglio avrà contatti col direttore generale e il ministro di Grazia e Giustizia preciserà quali sono le direttive
Che gli agenti di custodia intendono prende le comunicherà attraverso i presidenti della Camera e del Senato al Parlamento cercando in qualche modo di trovare soluzioni che scaturirà dalla base acconsentano la riforma il colpo gli agenti di custodia nel modo in cui gli agenti di custodia la desidera ho finito grazie
Ha la parola al professor Pavarini
Anche per quanto vale per la mia relazione abbiamo presentato una scritta
E quindi penso che potrò soltanto accennare alcuni punti
In maniera sintetica
Nella stampa democratica e progressista di questi ultimi anni di fronte alle invasioni e alle rivolte dei detenuti in più occasioni si è potuto leggere
Non dovrebbe esserci alcun conflitto tra rieducazione del condannato e necessità di sicurezza in un sistema penitenziario ideale
è che sono profondamente convinta invece che valga esattamente il contrario
Nel senso che il conflitto è radicale
Non solo in Italia ma in tutti quei sistemi
Che nella loro evoluzione storica hanno cercato di realizzare entrambi gli obiettivi
Il compito all'interno l'istituzione penitenziaria non è quindi pertanto tra le diverse finalità
Che tradizionalmente e più dal punto di vista più filosofico che reale si attribuisce alla pena rieducazione retribuzione o altro ancora ma tra l'obiettivo principale del carcere che è la sicurezza
E tutte quelle altre finalità che nel tentativo di realizzare si possono mettere in pericolo quell'obiettivo principale
Una dimostrazione possibile che l'obiettivo principale dell'istituzione e la Sicurezza Interna
E dato l'esempio sulla scorta di alcune analisi
Dalla definizione di teste che si può dare di obiettivo principali in una organizzazione cioè
Ecco l'obiettivo per il quale l'organizzazione stessa è stata creata bene allora se applichiamo questo principio possiamo abbassare una definizione che nel mondo anglosassone porta il nome del disastro clamoroso
Cioè se l'attività imprenditoriale per fare un esempio è soggetta al disastro clamoroso se fallisse in quanto il suo obiettivo principale è produrre profitto
Applicando all'organizzazione che alterare lo stesso criterio sembri indubitabile che la sicurezza sia lo scopo principale ed infatti il carcere fallisce disastrosamente di fronte all'ingresso all'evasione e al rivolte dei detenuti
Assoluta pertanto la sicurezza quale scopo principale non è il problema non è quello di negare la possibilità di altre finalità ma quella di assumerli criterio della compatibilità
Di queste altre finalità con lo scopo principale
Ora fino a quando la funzione principale del sistema penale è stata la retribuzione o la prevenzione generale
Nel senso che queste erano le giustificazione dell'ordinamento penale l'interpretazione dei giudici o nell'intenzione del legislatore nessun conflitto si è mai determinato
Piena e assoluta compatibilità regnato tra la finalità a cui tende il sistema di controllo penale e la regione di esistente all'istituzione carceraria cioè la sicurezza
Oggi invece nella crisi di legittimazione di quelle originarie finalità prevenzione generale retribuzione e la proposizione di un diverso scopo della pratica penale
In grado di incontrare un più esteso il consenso sociale quale appunto
A partire dagli anni quaranta e cinquanta una democrazia occidentale di incipiente ho sviluppato vuol fare l'ideologia della rieducazione si è determinato un insanabile conflitto quelle ragioni spessa dell'esistenza dell'istituzione penitenziaria
In altre parole se le finalità educative di risocializzazione dovessero realizzarsi anche nella pratica custodiali Ispica ad essere messa seriamente in pericolo è la sopravvivenza stessa dell'istituzione
Da qui ci sono possibili esiti di questo conflitto noi abbiamo conosciute qui mi riferisco rifatta la realtà italiana in parte da altre realtà ad esempio ad una progressiva e irreversibile crisi dell'intervento istituzionale perlomeno nel senso che se è venuto sempre più a ridurre l'area di intervento
Del carcere nella politica del controllo sociale ovvero altre ipotesi uno svilimento delle finalità educative
Alla pratica del consueto trattamenti l'istituzione non ho mai saputo bene che cosa significhi ma penso che vuol dire qualcosa di assai poco definito e molto assimilabile ad intervento terapeutico
Di ricondizionamento psichico
In questo caso è qua evidentemente compatibilità
Oppure è questa la situazione italiana una ripresa del finalità della prevenzione generale della deterrenza in questo modo
Attraverso una nuova legittimazione dell'istituzione carceraria l'attendente costante verso l'ipotesi di istituzioni di massima sicurezza
E a ben guardare la situazione internazionale dubito che esistono realtà che non rientrano in queste tre info
Ma quello che vorrei sottolineare come l'evento più interessante per il dibattito che si tiene in questa sede e che pur nelle diverse situazioni che sono storicamente determinante
L'istituzione penitenziaria non sembra aver mai ceduto pena e a realizzare il famoso clamoroso di Lastra suo scopo principale cioè la sicurezza in
Il che non significa affatto che non ci sono state rivolte non si siano stati proprio parte guarda la realtà italiana non solo il Pagliara questo poche volte ad esempio causa
Viene allora che tutto ciò significa in tempi in termini ben diversi che lo stato di guerra da intendersi una situazione in cui non si danno mai vittorie sconfitte definitive che pertanto sfugge all'interpretazione classica dell'annientamento del nemico
Per assumere vezzi contorni di un conflitto in cui la posta in gioco è sulla supremazia dell'avversario attraverso il controllo del medico lo stato di guerra bisogna pure riconoscere e il modo reale di conduzione del carcere
In questa prospettiva l'amministrazione penitenziaria e in particolare il personale di custodia diventano al di là di ogni diversa volontà o intenzione politica i protagonisti oggettivi di uno dei due schieramenti in lotta
è ovvio che la situazione di belligerante non la mente molto più complessa rispetto agli schemi che io qui rappresento
Pensiamo al fronte dell'ostilità poi estendere molti estendersi moltissimo determinando a volte alleanze diverse opinioni pubbliche i mezzi di informazione alcune iniziative di forze progressiste le organizzazioni politiche dei detenuti o dei familiari dei prigionieri l'attività dalla magistratura più bravi quelli sorveglianza possono e a volte anche con un peso determinante condizionare lo sviluppo del conflitto in un senso in un altro ma non possono in nessun caso porre fine al colpito spesso se non dando una definitiva soluzione a quanto invece obiettivamente risolvibile almeno credo non si voglia consapevolmente
Indirizzarsi verso una soluzione totale che l'eliminazione del carcere ma con questo mi sembra siamo già nella fantapolitica
Ora non ricordo se lo stato di guerra permanente ritengo che sia una necessità perché è vero anche se scomodo dirlo questo non comporta traguardo tende a sembrare dal tono di queste prima parte dell'azione delle conseguenze
Catastrofiche
Io ritengo che se è stata di guerra c'è testardo in guerre è una stazione permanente e ineliminabili modi in cui si danno i rapporti tra detenuti sta carcerario da quando i campetti accadesse imposto storicamente come le pene principale
E questo lo si può verificare storicamente oggi si è parlato molto della militarizzazione
Gli agenti di custodia ma che il personale carcerario c'è sempre stata delegata istituzionalmente la sicurezza del carcere è un dato costante della storia precaria in tutto il mondo di quella struttura militare che caratterizza l'organizzazione degli agenti di custodia attraverso una riconosciuta gerarchia di comando autorità nella conferma evidente non solo in Italia
Questa realtà non è mai stata negata né mistifica da vedente nel passato fino a quando la pratica culto idealistica è riuscita politicamente giustificarsi mettermi della deterrenza e della prevenzione generale
L'antinomia invece è scoppiata tra finalità manifesti e finalità latente di restituzione solo quando l'emergente ideologica dalla prevenzione speciale ha portato l'iter impartito azioni di questa finalità come finalità primaria
Ora l'aumento costante della conflittualità istituzionale
Sono il primo a riconoscere in primo luogo imputabile no oggettiva modificazione della popolazione tenuta alla sua crescita politica non sto che riflesso ovvio di una diffusa conflittualità all'esterno del penitenziario è per me anche in parte il potabile alla crisi di legittimazione all'istituzione stessa alla sua appalesate impossibilità di trasformarsi in qualche cosa di altro riconvertire la sua organizzazione affini socialmente certamente più accettabili
Ma incompatibile con le ragioni della sua sopravvivenza
Questa è una tendenza di lungo periodo
A quel che ha detto di lungo periodo credo di poter individuare una tendenza più recente ma anche questo di tipo strutturale cioè le nuove domande
Di ordine e di massima sicurezza né altre parole quando lo stato di belligeranza dall'attente virtuale diventa manifesto primo cuori i contendenti saranno costretti a dichiararlo ufficialmente
Non mi voglio soffermare su questo aspetto in altre occasione ho terminato qual è a mio parere l'origine del carcere di massima sicurezza che è una contingenza dalla situazione italiana ma di tutto l'universo penitenziario occidentale e l'Italia semmai è uno dei Paesi che arriva molto molto dopo ad altri paesi in testa gli Stati Uniti d'America chiuderla nel novecentoquaranta hanno carte di massima sicurezza
E l'attuale popolazione detenuta in carta di massima sicurezza in America supera il sessanta per cento
Le ragioni che io ritengo di natura strutturale non contingente perché il penitenziario si trasformi in penitenziario di massima sicurezza
Sono ad esempio ravvisabili nell'ipocrisia architettonico originario le carte le massime sicurezza e quella che l'architetto pinze su delega del governo americano già negli novecentoquaranta progettò
Cioè una struttura architettonica che deve essere uno spazio facilmente militare disabile uno spazio direttamente trasformabile una trincea assicura contro l'azione di Masseroli ha rivolto questa era lo scopo e questo fu l'esecuzione come organizzazione degli spazi col modello architettonico
Ora se questa esigenza primaria è soddisfatta di conseguenza se ne avranno
I nuovi termini della stessa esecuzione in altre parole i riflessi politici del linguaggio spaziale di massima sicurezza sono a tutti evidenti ed è la distruzione preventiva di ogni resistenza da parte del nemico
La temporalità tema sicurezza nasce per garantire un controllo in una situazione anche di guerra dichiara
Ora queste due tendenze
E salto una parte la mia relazione abbiamo subito alle conclusioni secondo me sono tendenza obiettive
Difficilmente e possibili ignorando difficilmente è ragionevole pensare che se ne abbia una inversione allora se le cose stanno così quali sono gli spazi per una riforma degli agenti
Di questo
Io credo che le considerazioni di natura storica teorica che ho svolto tendono a definire i limiti molto realistici
è impossibile valicare
Essi si tenta di farlo si rischia addirittura di alimentare una speranza secondo me sconveniente che quel di pensare che il carcere posso essere qualcosa mi in altre parole chiunque si muova nel settore penitenziario deve tener presente oggi perlomeno tre regole fondamentali ogni intervento di riforma deve determinare situazioni compatibili meglio se armonizzabili felicemente con le esigenze di sicurezza
Secondo esistono oggi tendenze difficilmente contestabile in favore di un elemento della soglia di pacificazione portata del penitenziario attraverso alcuni irrigidimento dei meccanismi di disciplina di controllo pre
La struttura disciplinare penitenziaria non può piegarsi a finalità che le sono estranee quale la finalità educativa
Per queste considerazioni direi che è raccomandabile in primo luogo un interesse verso qualcosa di altro che il carter cioè fuori dal carcere
Cioè non tanto verso il penitenziario nel senso di una sempre più improbabile sua riforma quanto nel senso di una riduzione della sua non più giustificati invadenza nella politica del controllo sociale
Il che intende propositivo di operare in un'ottica che mi sembra obiettivamente molto compatibile con le tendenze in atto nella società moderna
Vale a dire una riduzione drastica della popolazione detenuta lo si è ripetuto più volte che il vento credo che sia stata che calcolato che una popolazioni invisi fusione di pena l'unica attrazione preventive che non supera il sette otto mila unità realizzare certamente da la massima sicurezza
E perché siccome si passa a ridurre la popolazione detenuta strumenti si sono dal punto di vista della tecnica legislativa
Un intervento sui meccanismi processuali può se non eliminare quanto meno contenere la percentuale scandalosa dei due terzi dei detenuti in attesa di giudizio e poi progettare e condurre però al termine finisco
Un piano di edilizia penitenziaria rispondente alle esigenze di sicurezza
Bene detto questo non è detto però che non si possa fare qualcosa anche all'interno del penitenziario
Cioè io sono profondamente convinto che piace non piace il nuovo penitenziario per una popolazione di tenuti che vorrei sempre più contenuta non può che essere improntata alle esigenze di massima sicurezza con tutto ciò che ne consegue
Detto questo però cioè a riconoscere l'ineleggibilità dello stato di conflittualità nelle carceri in mano e primo luogo le carte in massima sicurezza non significa affatto legittimare una pratica sconsiderata e stupire
Dice che la repressione del nemico interno o del detenuto
E vale esattamente il contrario ho già chiarito mi sembra che il progetto architettonico puliti ubicate sicuro Speziale vado proprio nel senso completamente verso in favore di un controllo soffice
In modo tale che lo stato di guerra permanente ad intendessimo nei termini della distruzione o dell'annientamento ma nei termini del controllo
Esattamente la stessa italiane quella che era presente cosa succede quando questo non si realizza cioè quando non sono in atto questo non è in atto questo processo di razionalizzazione si va in conto invece alla ingovernabilità del penitenziario e gli effetti inevitabili
Che il pericolo reale del disastro clamoroso corpo
Quindi si si vede
Intervenire politicamente anche nel settore degli agenti di custodia è soltanto un minuto pulite fino secondo c'è uno spazio reale per interventi uno spazio reale che non vede certamente Gabriel cerchiamo perché probabilmente non lo sono stato nelle premesse teoriche un più e efficiente addestramento all'uso delle armi da fuoco gli altri mezzi di colazione
Senta per queste protesa in quella raccontare o impedire della retata inconcludente raccontarsi la bella favola dell'agente di custodia che si fa educatore personale specializzato nel trattamento si siede politicamente intervenire conviene con coraggio e persino in un progetto di razionalizzazione orientato prevalentemente garantivano le vele elevato di sicurezza all'interno di istituti
Ma attenti soltanto laddove venisse garantito questa elevata soglia di sicurezza secondo me è possibile tentare numeri qui il nuovo pertanto il più realista del re rifugiarmi l'utopia tentare anche un'ipotesi di un recupero di una professionalità che non sia soltanto quella di una pratica finalizzata alla custodia
Che cosa voglio dire
Voglio dire che possa rappresentare uno scenario futuro ma penso possibile una contenuta la popolazione carceraria rispetti in strutture penitenziarie che nella loro organizzazione architettonica garantiscono un margine elevatissimo di sicurezza
Beh non intende soltanto nei confronti dell'evasione delle rivolte ma anche nei confronti dell'integrità fisica degli agenti e delle cose ora questa situazione di alta sicurezza potrebbe determinare una situazione di assoluto vantaggio di proporre dello staff penitenziario
Citazione questa che potrebbe permettere di mantenere lo stato di conflittualità al di sotto di quel livello di guardia superati in quale vengono automaticamente violate quelle regole del gioco
Che lo Stato invece è tenuta a rispettare anche nella guerra nemiche interni voglio con ciò intendere che se le funzioni e le competenze di un il formato A quattro agenti di custodia
Devono essere arrivate queste potrebbero in negativo definirsi sui diritti costituzionali di cui in positivo
Anche i detenuti e le province nel senso che fatte salve le inderogabili esigenze di sicurezza dall'ordinamento non può condurre se non delegittimando siccome è stato democratico e costituzionale
Una guerra nella violazione delle regole e dei principi su questo fonda la sua autorità
E non c'è alternativa Orsi Arzenton ipotesi massima sicurezza che è un'ipotesi aggiornati seducente di deportazione ovvero si può sperare che nella raggiunta la massima sicurezza si è possibile ottenere una tregua nel rispetto dei principi che se violati delegittima ed è lo Stato stesso nella sua politica di controllo sociale
In questo senso una funzione reale del Gerico storie verrebbe essere quella di tutore dei diritti costituzionali dei detenuti
Prima di dare la parola
Alla gente Gianfranco Santa Chiara del coordinamento nazionale
Che io non chiamerei proprio sedicente
Perché quello che conta non sono le idee
Vorrei chiedere
Prendesse la parola per un saluto la signorina signora un va fuori una tara a nome degli educatori che operano all'interno degli istituti di pena
Gli educatori degli istituti di prevenzione pene per adulti ritengono improrogabile l'attuazione della riforma dei smilitarizzazione del corpo degli agenti di custodia
Come primo passo dimostrazione di volontà politica per la Pretty dell'applicazione degli intenti normativi della legge trecentocinquantaquattro
Ciascun educatori infatti ha potuto accertare una pratica quotidiana le intollerabili condizioni di lavoro sia degli agenti che dirige gli edifici che influenza dagli interventi di tutti gli altri operatori penitenziari
Si sostengono quindi le giuste da ottenere indicazioni del movimento degli agenti quali strumenti indispensabili ad una crescita civile ebbe l'emergere di nuove direzioni della realtà carceraria
Alla parola centro Santa Chiara
Vorrei soffermarmi al su alcuni aspetti relativa alla vita della gente di questo ero mai luogo comune sostenere che le condizioni di di un agente addirittura peggiore quella di quella del carcerato che vedono incluse l'agente di custodia
La stampa dedicato finalmente negli ultimi tempi un'attenzione al nuovo al nostro ruolo ma credo che si sappia ancora troppo poco sulla realtà del nostro servizio
Si è parlato di turni stressanti ma non tutti sanno o riescono ad immaginare cosa significa per un giovane sui vent'anni essere sbattuto all'interno di una sezione dove sono stipati centinaia di detenuti trascorrono trascorre oppure quando va bene senza saper bene qual è il lavoro che si deve fare
Di fatti nelle nostre scuole insegnano a marciare a fare qualche tiro che niente mi ha detto sulla realtà della vita dell'istituto sui problemi che si incontreranno sulla situazione d'arte drammatica che ci si trovi ad affrontare per non dire poi delle nostre le nostre difficoltà avvolgere una vita civile molto spesso non siamo in grado di programmare una giornata dedicata ai nostri figli allora sulla famiglia si è sempre disponibile ad entrare in qualsiasi momento in servizio senza un minimo di tranquillità
Certamente ci rendiamo conto che il nostro lavoro comporta sacrificio dedizione che la situazione è tale da richiedere i ancor maggiore misura ma sappiamo anche che molto poco è stato fatto per migliorare le nostre condizioni pensare a questo proposito un esempio degli agenti ausiliari che ogni anno a migliaia svolgono il servizio militare di leva l'intervallo il suo corpo sono pochissimi quelli che si affermano eccetto che l'esperienza che però in questo periodo totalmente negativa che si preferisce spesso la triste prospettiva della disoccupazione ad un lavoro stabile ed onorato anche se in una banca
Adeguata la velocità del servizio
Scusate anche se non adeguato invadono alla proprietà del servizio
Basta pensare allo stato delle caserme alla scarsa organizzazione delle mense ai problemi relativi ai permessi adiposi alle licenze
Quando maneggevole ho già disposto a sottostare a queste condizioni è evidente a questo punto che solo attraverso un cambiamento profondo delle condizioni di lavoro e di vita degli agenti di custodia
Si può pensare di recuperare personale in numero sufficiente per le esigenze delle delle istituzioni penitenziaria
Ma e anche ritenendo che che per cambiare occorrono allontana reale per fare una politica penitenziari diversa che sappia veramente ridare un ruolo ed una dignità da Gianni di custodia
Non credo
Che in questa sede le forze politiche le portava via presenti possiamo dare la la loro opinione perché si giunga ad attuare una riforma che danno aspettiamo
Gli agenti di custodia siamo sempre in prima linea
Abbiamo credo spesso le nostre richieste in modo perfetto vorremmo delle risposte chiare aperta a distanza che nessuno può considerare corporativa ma che esso potesse viceversa per regolare funzionamento veste dedicate apparato dello Stato grazie
Alla parola Salvatore Senese segretario nazionale dell'associazione magistrati
Nei giorni difficili del sequestro Durso a me è capitato di fare una breve conversazione alla RAI e dire tra l'altro che il carcere rappresentava il ventre molle dello Stato nei confronti dell'attacco terroristico
Perché nel carcere
Si determinavano una serie di situazioni che contraddicevano violentemente con gli elementari principi di convivenza civile assunti a base del nostro patto sociale
Un senatore del partito dalla Democrazia cristiana che anche mio collega magistrato insorse e non saprei proprio bene perché contro queste affermazioni
E mi invitò dalle colonne del popolo
A dire
Se io ero a conoscenza di fatti specifici
Ecco io penso
Che questi mesi trascorsi abbiano offerto risposta più che esauriente
A quella domani
E credo che oggi
Sia del tutto inutile ultronea indicare ma basta sfogliare i giornali a cominciare dal Corriere Della Sera
E pieno di cronaca sulla invivibilità
Sul carcere come intanto
E però non mi credo che sia opportuno cercare di capire cosa c'è dietro resistenze che si esprimono attraverso queste contestazioni di fa
Io sono convinto che sui fatti
Si finisce sempre per mettersi d'accordo come diceva tanti anni fa Norberto Bobbio e forse sui valori che le divisioni sono più profonde e più difficilmente componibili
E credo che su queste polemiche influisca forse un modo diverso di porsi rispetto ai valori
In questo caso rispetto ai valori che la Costituzione stabilisce per quanto riguarda il car
Vi sono dei connotati costituzionale della pena
Lasciamo stare alla finalità rieducativa
Ma certo che il connotato
Indiscutibile che la Costituzione assegna la pena e che essa non ultimi contro i principi di umanità
Non anni venti la persona sia rispettosa
Del valore dalla persona quale posto per esempio nell'articolo dove tra i princìpi fondamentali
Credo che all'interno del nostro dibattito politico culturale e giuridico vissi ancora molta gente che ritiene che questa sia un'affermazione danni una bella cioè che sia una pia illusione
Che cioè non sia realistico
Io invece sono profondamente convinto che vi sia una grande saggezza realistica in questo precetto ha costi così come sono profondamente convinto che tutti i principi costituzionali in materia di libertà di garanzie delle persone
Esprima ma non soltanto dei valori etici ma esprimono anche dei valori di nazionalità per la realizzazione della convivenza che la Costituzione disegna
In altri termini la norma che vieta la tortura non soltanto posta a tutela direi di quell'insopprimibile sentimento etico che qualsiasi persona di meglio educazione avverte e che la induce a ribellarsi dinanzi all'ipotesi che si tortura mai posta anche a guida direi della sagace investigativa degli organi di polizia
E in un certo senso una indicazione proprio di razionalità dice guarda che se tutto duri non farai molta strada nelle indagini prima o poi Hincapie RAI in qualche grosso svarione
Analogamente la norma che dice le penne
Debbono essere ispirata al senso di umanità debbono rispettare un plafond minimo di diritti che mi pare lo dicesse anche Pavarini sono poi quel plafond fissato nella Costituzione come è il quadro di riferimento fondamentali tutta la convivenza civile
è una regola che dice guarda che intanto l'apparato coercitivo può funzionare e dell'apparato coercitivo segmento terminale indispensabile il carcere in quanto nel carcere si rispettino queste regole
Ove queste regole non vengono rispettate nel carcere allora entra in crisi tutto
E credo che una riflessione su ciò che avviene oggi nelle nostre carceri ci porti proprio la conferma di questa profonda saggezza realistica del principio costituzionale
E quindi vi è un nesso allora vi è un nesso tra quella crisi culturale
Che da vari anni sta saccheggiando nel nostro Paese e che porta a considerare tutte queste posizioni costituzionali come espressioni di anima bella e non come espressioni di saggezza politica non come strumento
E indirettamente legato al fatto che si è creduto che non si potesse andare avanti con la riforma in una situazione in cui il Paese la situazione generale esigeva sicurezza e non si è visto che la sicurezza era ottenibile
Una sicurezza realistico una sicurezza governabile proprio attuando la riforma attuando una serie di istituti ed interventi che in qualche modo prepara sono il terreno
Alla ad un carcere rispettoso di quel principio
E detto questo faccio un rapido cenno
Al messo che lega allora riforma del Corpo degli agenti di custodia con attuazione alla riforma penitenziaria ma al di là di questo con attuazione di una serie di misure che possano rendere praticabile
Concretamente attuabile e la riforma penitenziaria e la riforma del corpo gli agenti di custodia io sono perfettamente d'accordo con le indicazioni che vengono la smilitarizzazione la formazione professionale
Direi diretta non tanto ad una bieca custodia ma ad un un intervento intelligente culturalmente avvertito
Anche prendendo la formula suggestiva che ho sentito poco tempo fa da Pavarini un intervento che attui la sicurezza attraverso la salvaguardia dei diritti minimi costituzionale il detenuto si sono perfettamente d'accordo con tutto questo
Ma avverto
Attenzione perché si possa ridefinire un ruolo sono necessarie condizioni soggettive condizioni oggettive
Le condizioni soggettive accerto una riforma del Corpo un diverso
Una diversa forma di reclutamento distruzione e così via affisso nelle condizioni oggettive cioè un diverso modo di porsi del carcere e qui fintanto che il carcere
è fatto in modo tale da aveva una popolazione carceraria superiore di quasi il doppio a quella che può essere ospitato negli istituti di pena
Sì tanto che nel carcere si trovano promiscuamente affastellati
Delinquenti primari piccoli delinquenti recidivi giovanissimi anziani il tutto in una situazione di grande promiscuità sin tanto che nel calcio i due terzi della popolazione costituito da imputati in attesa del giudizio
Nessuna possibile riforma nel penitenziario né del ruolo degli agenti di custodia e pensa
Ed ecco perché io credo che un contributo alla spinta che pure va incoraggiata per la riforma del corpo gli agenti di custodia
Provenire da un'azione che tenda a creare a monte alcune delle tante molteplici condizioni che possono rendere realistica e praticabile questa ridefinizione del carcere e del ruolo
Degli operatori che Ines sono impiegati e in questo mondo lasciatemi dire che nella mia qualità di segretario dall'associazione magistrati la l'attacco e l'associazione magistrati sta conducendo ormai da sette otto mesi
Per attuare per vedere finalmente realizzati alcuni interventi minimali un'ampia depenalizzazione dell'introduzione di misure alternative
Forme di patteggiamento che rendano più celeri i procedimenti un aumento delle competenti una redistribuzione delle competenze che possa in qualche modo rendere più funzionale la macchina giudiziaria e quindi evitare gli ingorghi le lunghe detenzioni preventive
Una riforma più complessiva dell'intero apparato è un contributo indiretto ma non meno importante a questo impegno e a questo obiettivo e credo che questo convegno potrà raggiungere veramente suo scopo se non perderà di vista la molteplicità di piani sui quali occorre muoversi per raggiungere il risultato di restituire al carcere una sua vivibilità una sua funzionalità mi che possibile solo a condizione che il carcere
Esca da questa violenta violentissima contraddizione dalla quale oggi si trova con una serie di fondamentali principi proprio
Ha la palla non sottosegretario Francesco Spinelli
Ho voluto partecipare a questo posto al convegno
Sia nella mia figura di sottosegretario uscente alla giustizia
Sia come buono un politico estremamente interessato ai problemi che oggi voi dibattere i temi questo convegno
E tra l'altro non tocca a me direi in risposta un intervento precedente
Che è da qualsiasi parte vengano iniziative di questo genere sono iniziative sempre
Utili e occasioni preziose da non sprecare al di là della contesa circa il valore istituzionale di questa o quella organizzazione che promuove un convegno è un tema del quale mi sono occupato
Diverse volte anche sulla stampa
Ricorderò tra l'altro
Un'intervista al fatto proprio al alla rivista che ha contribuito a organizzare questo convegno la nuova polizia se non vado errato nell'agosto settembre
Del mille novecentottanta altri interventi sull'Avanti sul manifesto sulla Repubblica eccetera
E proprio perché credo che quello delle carceri e non uno dei problemi più acuti ormai da affrontare
Appunto per due serie di motivi
Motivi di carattere contingente per quello che il nuovo tipo di criminalità
E politica e organizzata in genere
Che rende più grave il problema della custodia e il problema del raggiungimento delle altre finalità della istituzione penitenziarie
E però io credo che al di là di questi motivi contingenti bisogna guardare anche a motivi di carattere più strutturale che erano quelli a cui accennava anche se non vado errato il professor Paladini prima
E cioè io credo che non bisogna farsi deformare soltanto dal contingente ed è quella che è la situazione che viviamo
Ma bisogna guardare con occhio attento a quella che e una polo problematica di più lunga durata e di consistenza istituzionali
Che ci sia una crisi delle carceri è noto non sto qui io ad aggiungere
Altre informazioni perché è un problema ormai largamente dibattuto anche sulla stampa di larghe informazione
Posso soltanto dire che non è soltanto un problema italiano
Per esempio il sovraffollamento delle carceri non è solo un problema italiano
Qualcuno di voi legge certamente anche i giornali stranieri avrà letto anche di recente ad esempio sul più prestigioso giornale francese le Monde
Che la popolazione carceraria francese e addirittura di oltre quaranta mila detenuti
C'è di più dei nostri trentaquattro mila e cinquecento che è l'ultimo dato ufficiale che io posseggo e che risale al febbraio del mille novecento ottantuno
Quindi c'è questo problema di sovraffollamento delle carceri in rapporto all'aumento del fenomeno criminalità in rapporto alle caratteristiche che la criminalità viene a assumere in una società moderna di tipo industriale
Alla criminalità ideologizzata di carattere politico
Ci sono le tante carenze strutturali che sono particolarmente acute nel nostro paese
E il che vanno da quelle che sono le strutture più elementari delle strutture edilizie a tutto il resto
Ecco io voglio qui riferire questo sì che può essere un apporto come uomo politico di governo che ha avuto responsabilità anche in in questo settore
Che ad esempio nel campo della edilizia penitenziaria un grosso sforzo indubbiamente stiamo compiendo oggi nel nostro Paese
Per merito del Parlamento che con la legge finanziaria dell'ottanta eppure ancor più con quella dell'ottantuno ha messo a disposizione
Dell'amministrazione cospicue somme per l'edilizia penitenziaria
Mi pare che per la prima volta quest'anno si sia in grado di indicare un piano un programma preciso di edilizia penitenziaria e di indicare anche dei tempi ragionevoli di e realizzazione delle opere progettate
Che sono state programmate in base a criteri oggettivi ecco di priorità e non a criteri capricciosi come magari poteva a cadere nel nel passato
Quello che ci si è previsto prefisso e di realizzare queste opere in un termine di quattro anni oltre a quelle già incompleta
Se questo si riesce a fare nel termine di quattro anni
Anche calcolando i posti detenuto che si perdono
Per le strutture che devono essere necessariamente abbandonate per la loro totale inadeguatezza nel termine di quattro anni dovremmo avere altri tredici mila posti detenuti
Ma è indubbiamente sovraffollamento delle delle carceri non si risolve soltanto con l'edilizia penitenziaria
Si risolve anche con i mezzi legislativi e processuali non devo aggiungere altro a quello che diceva già l'amico senese poco fa circa la necessità ed urgenza che il Parlamento approvi
Certi provvedimenti che indubbiamente possono servire non solo a sfollare di istituti di pena ma anche a dare alla pena detentiva
Quel carattere che deve essere più proprio cioè di colpire
Realmente il criminale che ha bisogno di essere detenuto invece di colpire con altre specie di pena alternative
Criminali che non hanno bisogno di questa pena detentiva indubbiamente al di là delle illusioni
E che delle dell'età talvolta anche di carattere illuministico
Che tutti quanti abbiamo avuto nel passato che in parte hanno anche ispirato la riforma penitenziaria del mille novecento settantacinque
Credo che oggi siamo convinti nera un riflesso anche io cito ancora una volta questa pregevole relazione alla relazione del professor Pavarini
Siamo tutti convinti che non tutti i criminali siano rieducabile e quindi lo scopo unico della dell'istituto penitenziario non possa essere quello
Della rieducazione che ci sia anche una necessità
Di difesa sociale di fronte a molte specie di criminali e a molti soggetti anche se indubbiamente il trattamento e la prognosi vanno personalizzate e qui entra in campo anche la figura della agenzia di costo
Agente di custodia e che attualmente e insufficiente come figura e insufficiente dal punto di vista quantitativo il rapporto quello che l'aumento della popolazione penitenziaria
E insufficiente anche e non se ne vogliono amare anche e gli agenti che sono qui presenti ma è una realtà che anche se hanno descritto a me tante volte oltre che ad altri e insufficiente anche dal punto di vista qualitativo e non certo
Per colpa degli agenti che attualmente sono in servizio per quelli che li hanno preceduti
Ma poi il tipo di arruolamento che è stato fatto che continua ad essere fatto per il tipo di preparazione professionale se tale la possiamo chiamare che viene conferita e questi agenti di custodia dopo il cosiddetto arruolamento
Parola che riflette immediatamente il carattere militari distico che è stato dato al corpo degli agenti di custodia
Ora anche se io ritengo che bisogna ovviamente mantenere una distinzione di ruoli
E che l'agente di custodia e comunque non possa diventare di educatore o l'operatore sociale di altro genere all'interno degli istituti di prevenzione di pena esistono altre figure che ha
Che esse vanno potenziate dal punto di vista quantitativo e qualitativo deputate a questi scoppi e però pur vero che l'agente di custodia non ha già oggi nella realtà e non può avvenire soltanto un compito costitutivamente secondo di di custodia
Perché in effetti e quell'operatore che più a contatto quotidiano con la realtà del
Del detenuto
E quindi anche quello che devia vere un minimo non solo di cognizioni ma anche di intuizione di capacità di intuizione psicologica
Per indirizzare l'équipe complessiva del istituto di pena nel trattamento personalizzato rispetto sono beh i valori umani come dice la Costituzione del
Detenuto
E allora io mi rendo conto che ci sono dei problemi immediati anche quantitativi perché gli agenti di custodia sono pochi perché quindi occorre aumentarne il numero
Eccetera eccetera e però se noi continuiamo ad aumentare questo numero allo volendo arruolando gente che ha soltanto la licenza elementare
Che accede a questo tipo di occupazione non dico per vocazione che è una parola troppo grossa
Ma indubbiamente senza una particolare predisposizione ma soltanto per un bisogno economico un bisogno di occupazione che proviene il più delle volte da vegetazione più povere dalle fasce più emarginate della popolazione ecco io credo che non riusciamo a risolvere neanche i problemi di custodia
Da parte di questo personale e allora bisogna individuare una strada io non sto qui adesso a fare
La questione della militarizzazione smilitarizzazione di cui abbiamo di qualche riflesso anche nel dibattito odierno attraverso mi pare di aver capito l'intervento del rappresentante del comitato istituzionale rappresentativo degli agenti di custodia ma è certo che io credo non possiamo andare contro una tendenza se è vero che come il Parlamento come cittadini anche abbiamo voluto un certo tipo di riforma della polizia che pure e un corpo
Che deputato a scoppi di ordine pubblico a scopi di indagine Polibio di polizia etc e abbiamo voluto un certo tipo di riforma che dobbiamo stare attenti a non palpabile perché in Italia siamo bravi a fare le riforme legislative chiede riforme
Ben scritte sulla carta ma poi magari siamo semmai pronti a farle far vivere nella realtà ne abbiamo avuto un esempio in altri settori lo stiamo vedendo
Quello che sta accadendo ad esempio per la riforma sanitaria e quindi dobbiamo stare come forze democratiche e progressiste estremamente attenti a come si attua poi in concreto anche questa riforma di polizia ma ripeto abbiamo tracciato una linea di tendenza
Che non può non essere tenuta presente
Anche per settori
Che hanno un minimo di assimilazione come quello degli agenti di custodia
Non può non essere tenuto presente anche rispettando quelle che sono le regole del gioco cioè a dire che certo il fatto
Che ed il corpo degli agenti di custodia e così come oggi quello della polizia non si è più militarizzato non significa che si guarda intorno al caos
Incontro a causa l'Anarchia etc significa che questo corpo deve avere comunque una sua disciplina una sua organizzazione concreta abbastanza
Terre ma e quindi non è problema di Starlette o non le stellette questione di come intendiamo che debba svolgere i suoi compiti l'agente di custodia come debba essere assunto come debba per svolgere le sue funzioni come debba progredire come debba essere preparato professionalmente perché questo poi e il nodo di tutta la questione come debba per perfezionare il giorno per giorno
Questa sua preparazione professionale
E da questo io credo che deriva anche un secondo problema che particolarmente acuto
Anche nella contingenza cioè il problema dei quadri ecco chi comanda di agenti di custodia
Inoltre francamente mi sono meravigliato adesso lo posso dire perché sono al di fuori di questa struttura anche se faccio parte del governo di certi criteri
Con cui si vorrebbero arruolare i quadri degli agenti di custodia
Come quello di prelevarlo Dei di ufficiali in congedo non so che cosa significhi fuori
Questa parola nel concreto uno che ha fatto il servizio militare come ufficiale per un anno chissà perché dovrebbe essere più abilitato a comandare
Magari lo ha fatto cinque anni Paolo dieci anni fa a comandare gli agenti di custodia di quando non lo possa essere un ottimo funzionario che pace bongos ad hoc
Che si prepari per questo che venga valutato in base alle sue conoscenze in base alle sue attitudini in base alla sua preparazione e allora io credo che questi sono i problemi reali che abbiamo di fronte per gli agenti di custodia e che dobbiamo risolvere ma risolvere in questa maniera che è una maniera reale di progresso altrimenti io credo che continueremo ad andare avanti cercando di impinguare i numeri ma non ha arrivando a quello che la riforma essenziale cioè la riforma della professionalità dell'agente di custodia e come operatore penitenziario da non confondersi con altri ma che tale deve sentirsi deve sentire quella che è la sua funzione
Di operatore penitenziario anche pesante anche scomoda anche talvolta ricca dilati non simpatici ma che comunque deve a vere
Questa consapevolezza che deve avere questa preparazione adeguata per svolgere il suo compito grazie
Ha la parola alla dottoressa Tortorici direttore istituti di pena
Stamattina il collega turco nella sua relazione ricordava come nella riforma del settantacinque la riforma penitenziaria non si faccia nessun cenno agli agenti di custodia se non all'articolo due del Regolamento di attuazione
Eppure subito dopo la approvazione della riforma penitenziaria sì senti il bisogno di andare a una modifica di quel Regolamento del trentasette che appare ancora oggi del tutto
Sul piatto per dire poco
Io non non voglio farla lunga ma vorrei ricordare semplicemente l'introduzione al Regolamento in questi dice che questo stesso regolamento del corpo gli agenti di custodia rispecchia l'ideologia fascista
Che ne al fondo
Nasce quindi questa esigenza
In un momento in cui il movimento di polizia lo ricorda i giocatori cordata stamattina anche il generale Terzani
L'ottava per l'approvazione della riforma e di pubblica sicurezza
Cosa succede e gli agenti di custodia cominciano a prendere coscienza di una serie di problemi legati alle condizioni di lavoro
Legati anche all'esigenza di una professionalità nuova dare apportare nuove figure istituzionali all'interno del carcere nuove figure che entrano psicologi educatori e via dicendo
Ma c'è anche l'esigenza e forse ancora non è bensì entità ridare una nuova configurazione al personale femminile delle carceri de e di giocatrici in penitenziari di cui non si parla
E non tutti sanno che per fare la vigilia attrice cioè dividere a contatto con le detenute basta superare un dettato e un colloquio senza tema senza alcun un riferimento neanche legislativo cioè un colloquio
Così in
Dicevo nasce quindi un movimento sulla base di queste esigenze primo elemento reale e credo che oggi noi abbiamo una prova nascono in seguito alcuni progetti di legge di da parte di alcuni partiti il partito radicale di condurli di tempo il Partito comunista il partito socialista che prendono come punti di partenza per una riforma la smilitarizzazione una nuova professionalità diremo soltanto dal punto di vista del trattamento ma anche una professionalità nuova che deve essere credo determinata anche per quanto riguarda le esigenze di sicurezza non è che si sono opposte dopo i fatti e gli eventi drammatici che hanno attraversato il nostro Paese
Questo movimento
Fa manifestazioni pubbliche
Prende contatti con i partiti con le forze sindacali con la stampa scendono in campo anche le mogli degli agenti di custodia e stamattina ne abbiamo avuto una testimonianza
E il Governo cosa fa
Beh nel settantasette fa un questionario per sapere se gli agenti di custodia vogliono essere smilitarizzati o no di questo si questionario non si è mai saputo nulla
A parte che l'ha fatto in modo molto confuso per corrispondere già un un tentativo estremamente difficile
Ma i risultati questo questionari non sono mai stati e tirato fuori
Viene creato un comitato di rappresentanza
La cui esperienza è stata a dir poco fallimentare
E i cui compiti solo semplicemente consultivi oggi nell'ottantuno
Noi ci troviamo di fronte un progetto governativo firmato Sarti
In un aggiungo altro
Che è
Un tentativo provocatorio
Perché nel momento in cui noi dico noi perché io credo che i direttori e stamattina abbiamo dimostrato si sentano parte di questa lotta
Nicola non possiamo definire in altro modo perché sì va ad una estrema militarizzazione si danno e lo ricordava lo stesso senatore espugna il momento fa incarichi ad ufficiali che non hanno mai svolto compiti d'istituto
Sì rende questa struttura estremamente militarizzata addirittura si superano le competenze del vecchio comitato di rappresentanza
Perché al benessere del corpo dei docenti di custodia e delegato un ufficiale superiore siamo a questo punto
Non viene ancora accordato nel luglio dell'ottantuno il diritto di riunione che o di diritto elementare qui si ha detto che c'è un comitato sedicente beh io innanzitutto vorrei ricordare che i dati ufficiali più del cinquantadue per cento degli agenti di custodia quando non hanno votato o hanno espresso schede bianche cinquantatré per gli agenti cinquantadue per cento per i sottufficiali ufficiali hanno votato tutti
Questa è la situazione al momento attuale ed è chiaro che poi vengano fuori momenti come San Vittore
Momenti di disperazione perché è vero che quello che è successo servitori non voglio entrare nel merito di una questione che purtroppo la procura militare dovrà giudicare
Ma all'interno dell'inferno di San Vittore permette di Milano ispezioni che non credo retorica credo che il giudice cappelli forse di Poggioreale possa darmi definizione abbastanza simile
Io credo che i comportamenti i lavoratori che non hanno neanche riconosciuto il diritto di riunirsi e di dibattere possa anche avere momenti di esasperazione ed i va incontro per cui io credo che da questa sede stasera
Debbano uscire fuori innanzitutto un impegno da parte dei partiti di pervenire a quelle elementari diritto di opinione che è necessario momento di partenza attende creare forme di democrazia di partecipazione che non esistono all'interno del carcere
Il calcio è una realtà
Una realtà all'interno del quale la democrazia non esiste e non esiste anche per quei motivi di cui molti oratori avrei quali molti oratori hanno accennato cioè la struttura burocratica
Del ministero della Giustizia dove
Sì no poco e piccoli centri di potere permettetemi di affermare queste cose
Io credo che anche stasera debbano venire risposte chiare da parte delle forze politiche che prenderanno parte alla tavola rotonda cioè che si pronuncino sugli elementi di fondo di questa riforma insulari era reale volontà politica di ciascun partito sia dei partiti che fanno parte del nuovo governo sia di quelle che non ne fanno parte
Ha la parola l'onorevole Manuzio
Io credo che sia stato opportuno ad operare come punto di partenza
Per un discorso sulla riforma del corpo gli agenti di custodia
Una riflessione sulla crisi del carcere undici
Opportuno anche perché c'è sicuramente una tappa intermedia a questo discorso
Ed è la crisi del corpo degli agenti del custode
Crisi del corpo degli agenti di custodia
Che un momento della più vasta crisi Del Carlo
Ecco questa crisi complessiva
Carcere e agenti di custodia
Mi pare dipenda sostanzialmente
Da una crisi di egemonia
Di consenso
Qualche tempo fa nel corso d'una visita effettuate sì sì l'articolo sessantasette della legge di riforma penitenziaria nel carcere di San Vittore abbiamo domandato quale fosse negli anni Cinquanta
Il rapporto agenti detenuti
Ed abbiamo ha preso che quel rapporto era assai più sfavorevole rispetto all'oggi
C'è stato però ho detto che all'epoca ma stava
Agente di custodia per mettere in fila e per mantenere in fila cinquecento detenuti
Può darsi che l'espressione fosse in qualche modo enfatica ma certo risponde
Schematicamente una realtà
Oggi equilibri simili è evidente che non reggono
Eppure allora queste quelle condizioni
Del carcere erano in fammi e il Regolamento penitenziario vigente era quello che noi sappia
La governabilità del carcere a quell'epoca dipendeva da ciò da questa durezza da quelle infami condizioni materiale in cui venivano tenuti detenuti e dalla
Eccessiva severità
E inadeguatezza democratica delle norme che regolavano il carcere
Certamente no
Dipendeva dalla egemonia
Di quel modello di carcere
Dalla sua relativa integrazione nel patrimonio di acquisizione culturali sociali e politiche comuni
Ecco a quell'epoca negli anni cinquanta
Non vi era molta differenza anche rispetto alla vita di relazione tra la l'esistenza che non detenuto conduceva all'Asinara e l'esistenza che un pastore sardo conduceva in libertà nella sua isola
E forse non è neppure molto ripartenza fa l'esistenza di un agente di custodia conduceva all'Asinara resistente anche lo stesso gli agricoltori avrebbe condotto nella sua terra se avesse continuato a fare il pasto
La realtà è che da allora
è cresciuto il livello delle acquisizioni sociali e politiche la democrazia
E avanzate
E questo comporta una contraddizione
Domande sociali nuove
Che sono proprio di tutti
Ecco un carcere che invece resta vecchio
I detenuti non sopportano più le condizioni date le venti ore
Di chiusura in una cella equatoriale
In una cella che non che non è il tetto che un cortile innovativo le assegnazioni accendo distanti
Dei loro interessi e secondo criteri del improntati alla massima arbitrarietà i trasferimenti che avvengono nello stesso modo igloo raggruppamenti affatto casuale
Tutto ciò non è più sopportato dalla popolazione penitenziaria effetto è la mancanza di consenso della popolazione di terziaria rispetto a questo modello penitenziario esistenti
L'effetto è il conflitto in conflitto che prima registi effetto ulteriore poi era ingovernabilità Riccardo perché è vero come è stato detto che il carcere nonostante le sue sbarre a Finest ben aperte
Ad di inghiottire tutto il malessere spiega
Ma è vero anche che c'è un malessere specifico del carcere come sono specifiche e artificiale rispetto alla vita esterna le condizioni di vita del caso
Ora tutto ciò comporta una grande crisi di identità della istituzione
Una grande crisi di identità ti colpisce non soltanto i detenuti
Ma anche gli agenti di custodia quanto i detenuti
Perché nel né la Costituzione l'articolo trentasei giorni è scritto il diritto ai vittoriosi settimanali è scritto il diritto alle ferie
Vi è allestendo un movimento sindacale che difende questi diritti e questi diritti sono conculcati per gli agenti di costume
I quali sono soggetti complessivamente a una mortificazione
Che rappresenta una grande sfasatura rispetto al modello costituzionale vigente come è penetrato nella cultura e nella capacità di far politica della CEI
Oggi un agente di custodia non mette più infida cinquecentosette era invece è chiamato a governare e ciò che è divenuto ingovernabile
è in prima linea a gestire questo dissesto e che spera ragioni di fondo della crisi del Comune
Ora noi sappiamo che e nel notare dei modi di produzione
Che ha origine il carcere
E che il carcere entra in crisi quando si modificano questi muri produzione diventando da casa di lavoro casa di terrore
Oppure approvando in altri contesti come il nostro il nostro italiano
Fin dall'inizio come casa di terrore
Ecco il nostro tempo compie un'azione di rigetto un rigetto oggettivo prima che soggettivo nei confronti di questa mozione di carcere come casa di terrore
è un rigetto irreversibile
Irreversibile in quanto potrebbe avvenire soltanto nell'ambito di un processo involutivo generale della società
Non se le condizioni date alle stampe
E allora la riforma
Il quesito questa riforma la riforma della legge settantacinque e Fallica come è stato detto l'asserito bidone ecco io sarei un po'meno pessimista pur censendo i gravissimi ritardi perché
Questa riforma fa parte di un patrimonio istituzionale che comunque abbiamo e qui si acquisito
Nella fisionomia del nostro ordinamento è una potenzialità
Che ci mette in mora continuamente e che sempre sono in grado di usare rappresenta di per sé con tutte le sue carenze un passo verso una gestione razionale meno violente ricca anche se poi ciò detto si devono riconoscere le carenze intrinseche di questo testo
Intrinseche sì certo al fatto che per esempio testo legislativo affetto frutto di una mediazione politica come in genere sono i frutti i testi legislativi
Quindi qui siesta violetto in questa sala
L'ipotesi che pare centrale del trattamento e che invece e assai poco risolutiva e che confina con la manipolazione umana la configurazione di questo testo come carta di diritti
Che non sono azionabili coi in realtà
E il suo maggior punto di debolezza che è quello di aver pretermesso il punto dello organizzazione che invece poi dimostra d'avere un primato sostanziale dentro il caso
E poi il grande deficit di quello che non c'è in questo testo via di riforma tutto bloccato sul serio sul suo in sei
E quindi la mancata attenzione sul piano oggettivo non sul piano delle intenzioni dei singoli operatori la mancata
Presenza di interazione istituzionali come è stato detto Codice Penale codice di procedura penale ma anche di Roma
Una strumentazione più ampia che comprende l'ordinamento giudiziario che occupa gli artisti
Altrettanto indispensabile
E poi il punto il nodo delle strutture e noto che più ci tocca qua perché più addentro la sua pena dello staff e sono assolutamente pretermessi dal
L'idea la riforma così come si è concretata nella legge del settantacinque
Questa riforma che non è passata
Suscitando una protesta
Vana sostanzialmente dei detenuti
Che si pongono gli agenti di custodia come controparte
E quindi
In qualche modo situarsi degli agenti di custodia come controparte della riforma età condizioni per uno di essi questa riforma si giochi contro di loro
Il che in gioco in perdita non soltanto per gli agenti di custodia non soltanto per la riforma penitenziari ma io ho l'impressione parte qualcosa ancora di più
Ma
Ciò detto
Io non vorrei che
Queste critiche
Sì funzionino da alibi per altre carenze carenze intrinseche alla attuazione
Dove la legge di riforma del settantacinque è mancata un'azione di governo riguardo ad essa si si deve dire
Non si è anche i limiti di questa legge ciò che si poteva fare non si è fatto
Qui la documentazione potrebbe essere assai lunga il tempo non mi consente di il
Dilungarmi quello che voglio dire è che questa legge che poteva servire da piattaforme istituzionale
Spostamenti che poteva aver luogo in avanti
Non è stata adoperata in questo seri
Ecco e invece gli spostamenti sono avvenuti indietro come
L'esperienza dimostra non sono passati e contenuti una riforma lo so ma se nonostante un piano di buoni complicazioni
Prodotto anch'esse per le trasformazioni sociali terrorismo nuove forme organizzative della criminalità
La droga come consumi se consumo di sette di massa tutti quanti questi ma di nuove chiedevano per una risposta
In questo specifico carcere perché anche in questo specifico carcere agivano e agiscono questi fatti
Anzi diciamo fondamentalmente in questo specifico
E qui son più gravi le responsabilità di chi lo ha saputo dare una risposta
Perché il circolo vizioso tra per esempio tra carcere e terrorismo e Packard cerca il grande criminalità e tre carceri Pietro
I contenuti la riforma non passano è ora il conto piace come viene effettuato ed a chi diciamo anche perché non vorrei che il mio discorso apparisse tanto sì dicono i governi che si sono succeduti con i i tradizionali strumenti dei trasferimenti dei detenuti usati come deterrente della violenta da legata alla criminalità che c'è dentro il calcio di controllo criminale del carcere e poi la valvola di sfogo ultima della amnistia
Mentre il controllo tradizionali che non funzionano più e che anzi sono spine irrita attive
Che producono ulteriore ingovernabilità giacché i trasferimenti si vede un sempre più un detonatore di tutta una serie di sommosse penitenziarie
La violenza da legate alla criminalità scredita la la finalità rompe Adele va che grata eccede e lo dimostra la caccia generalizzata l'infame che paghi stia facendo in alcuni casi per esempio a San Vittore
è l'amnistia è un degli esempi massimi
Di questo scandalo istituzionale che si consuma quotidianamente e che sono pompe la credibilità delle istituzione ecco io vorrei rispondere
A un quesito di Margaret una formazione Pompidou magari magari si domandava il carcere nuovo possibile e cercherà di dimostrarlo ecco io volevo lasciare questo interrogativo di un'affermazione e dire che non è possibile il vecchio carcere
Come dimostrano i sedici omicidi in pochi mesi come dimostra
Il ruolo di Istituto di confusione totale del carcere come oggi come dimostra il fatto che il rigore non serve il mero vigore a Berna rischia
E allora
Non basta l'ipotesi questa ipotesi di custodia
Il carcere custodiale non basta più e nemmeno custodi
è necessaria una strategia le riforme diversa
Che trascende il limite della carta dei diritti soggettivi
Perché il diritto al lavoro è scritto nella Costituzione la costituirono abbiamo necessità di riscriverlo però disoccupati napoletani restano senza lavoro nonostante che sta
Grandissima solenni affermazioni
Costituzionale eroi ci sarà una strategia diversa sole ci sei ipotesi organizzative riversa che rendano concreto questo diritto al lavoro della massa detenuti
Per adeguare il carcere
Al modello democratico per realizzare la ricomposizione socio e nel concludere vorrei proprio dimostrare come
La necessità di
Passare dal terreno degli soggettivi a quello delle ipotesi organizzative qui c'è una conferma ulteriore se ci caliamo nello specifico versante degli agenti di cultura anche qui i diritti costituzionali che sono quelli con pratiche sono lesi continuamente sono scritti sulla Costituzione
L'articolo trentasei per esempio
E non non dovranno riscrivere la Costituzione perché gli ha scritto
Si tratta di trovare degli strumenti per dare efficacia a queste norme esisti
E cita di trovare un modo bello un voto diverso
Nuove si è però da quello
Sostanzialmente ha verificato di chiavi di piante secondo le
Denominazioni più comuni
E che invece si ponga Valente professionali diverse che parte dalla convinzione che se l'osservazione è indispensabile del carcere sulla osservazione
E strumenti di osservazione indispensabili sono gli agenti di custodia perché son loro che vengono a contatto con i detenuti le ventiquattro ore su venti
Però tutto quanto questo qui così sommariamente ho accennato non si realizza senza l'autotutela
Non si realizza senza un'attività dirette riconquista da parte dei diretti interessati degli agenti di custodia
Per questo la smilitarizzazione affinché gli stessi autotutelarsi è istituzionalmente possibile attraverso l'associazione per lo sforzo di tutti interessa
Ma io mi pare Vito davvero concludo perfetto più grosso è quello che Malgara mi pare accennava
E cioè la
Ho rifiutato la riforma nel corpo docenti tutor monitorizza
Ai fini poi una specifica ricomposizione sociale ai fini della costruzione difficile faticosa di un carcere non so pala separata
La rottura di questa separazione corporativa e l'ingresso nella logica della collettività grazie
La parola l'onorevole Giacomo Mancini
Ebbero qualche conservazione
Le questioni che sono state poste tutte interessanti
Nel
Prima parte della giornata alla quale ho partecipato
Sono state anche tentate
Definizioni nell'attuale situazione carcerarie
E sono state anche prospettate
Situazioni nuove
Una una realtà carceraria per come
Forse non abbiamo il coraggio di
Di dirlo
Delle carceri italiane
Sono gironi infernali
Sono il punto d'incontro
Del massimo di a
Avvelenamento della Società italiana
è in questa situazione poi questa situazione naturalmente
Divenendo
Continuo
Avvelena anche coloro i quali
Operano per fini di giustizia
All'interno del carcere
E sono intrisi di veleno
Anche se ripeto non non sia alla
Il coraggio spietato duro
Nella denunzia che andrebbe fatta
E andrebbe fatta con forza
Da tutte le forze politiche
Fuori ricordarle
Dalle valutazioni tecniche che sono necessarie mi rendo conto
Se non ci fossero anche problemi tecnici
O di tecnica giuridico giudiziaria da affrontare
Ma sono anche di altra natura
A mio avviso
Ed è su questo punto che mi permetterò di richiamare l'attenzione
L'Assemblea
Riallacciandomi oltranzisti avendo forse la pretesa di sviluppare un tema che nella esposizione del primo relatore era anche accennato
Anche se restava poi a metà
Nel momento in cui
Ricordava
Che in precedenza c'era stato un cammino che si era svolto secondo determinati orientamenti e impulsi democratici
Il quale si era bruscamente interrotto
Nei bis fissava anche la data mi pare
Nel mille novecentosettantacinque fissava anche il momento giuridico nel momento in cui ricordava
La legge Reale di questo credo che dobbiamo parlare poi se vogliamo essere sinceri con noi stessi
In rapporto alle previsioni a quello che si può fare a quello che si deve fare
E quali devono essere le forze interessate
Ai fatti nuovi nel sistema penitenza penitenziario
E carcerario
Io fermo subito dico subito
E non possiamo
Saremmo faremo un peccato di ipocrisia dire
Che dovranno essere i
Gli agenti di custodia
I primi operatori dalla riforma e anche della parte che interessa
Gli agenti di riforma
è giusto dirlo ai contadini in queste
è giusto dirlo agli operai
Ma si fa slealtà politica e civile sessi dice si afferma che i primi operatori dovranno essere gli agenti di riforma
Gli operatori sono devono essere all'esterno
è devono essere individuati nel forse che in passato hanno poi accompagnato
Hanno stimolato
E hanno anche ottenuto le grandi riforme in questa fase che stiamo vivendo
Se pensiamo che nel panorama politico
Giudiziario
Repressivo del nostro Paese
La riforma del penitenziario del carcerario ed affidare al alle
Agli agenti di custodia o alle forze
Avessi più vicine diremo cosa che sappiamo
Non possibile nella migliore delle ipotesi potremmo avviare un altro processo un processo come dire di corporativi d'azione delle forze che operano nel carcere
Un miglioramento delle loro condizioni economiche è sacrosanto
Un aumento del numero degli addetti ma non
Le grandi questioni delle quali e ci vogliamo occupare delle quali peraltro si sono occupati stamattina anche più direttamente gli interessati
Credo che la sinistra nel suo complesso che in questo momento politico deve riflettere
Sui suoi comportamenti
In rapporto a quell'interruzione di cui ha parlato si è parlato stamattina nel mille novecentosettantacinque
Perché gli impulsi dalla sinistra io faccio parte all'interno della sinistra del partito socialista perché all'interno della sinistra gli impulsi che impari in precedenza
Erano presenti si sono affievoliti io sono addirittura scomparsi
E questa la riflessione che spetta a noi pare per vedere se
Oggi non sia il momento non tanto perché sarebbe sbagliato e non ragioneremo voi
In positivo ma in negativo non tanto al fine di
Rimbalzare responsabilità che pur ci sono
Di riversare
Sulle diverse zone politiche anche dalla sinistra
Ritardi
E i gravi errori ma al contrario per vedere se all'interno della sinistra nel suo complesso ed immagino una sinistra sempre più larga
E non angusta o limitato soltanto
Ai partiti storici a una sinistra che deve soprattutto comprendere il sindacato
Molto freddo devo dire
Su queste questioni
Non compete a fare una riflessione critica
Non competa
Dire che quello che è avvenuto non è avvenuto per caso e diciamolo pure lo dico al compagno che ha parlato prima di me
Non è nemmeno giusto riversare le responsabilità sui Guardasigilli al suo governo
Che è questione che è sempre presente direi in Italia in ogni momento è però ci sono problemi che sono nostri
Sono della sinistra che non possono essere delegati ai quali non possiamo rinunziare ai quali dobbiamo essere legati
In ogni momento per poter dire di avere le carte in regola le carte & regolano le abbiamo avute noi
Forze di sinistra dal momento in cui in presenza del terrorismo non abbiamo più ragionato secondo i nostri
Precedenti orientamenti
Non è che c'è stata una strozzatura soltanto in rapporto alla riforma
Carcerario per intensi ha riacceso tutte le questioni che riguardano le riforme
C'è una involuzione precipitoso diciamolo pure c'è una delega da parte del Parlamento italiano
Che affida tutto
Ai grandi apparati repressivi
E che trasforma la vita del nostro Paese che trasforma i comportamenti alle regole della magistratura
Che trasforma i comportamenti delle regole delle forze politiche che su queste questioni
Discutendo in modo superficiale discutono distrattamente discuterlo soltanto quando sono pervase da forti emozioni che purtroppo non sono mancate devo dire
Nel corso di questi anni e sono nozioni che ci vengono appunto dal sangue
Che versano vittime che sono nell'ambito
Degli agenti di custodia nell'ambito delle forze di polizia alla stessa magistratura ma da questo momento che noi non siamo più in grado di ragionare nel modo giusto
E oggi dovrebbe venire nel momento di di dire a noi stessi se non sia il caso di mettere sotto esame
La politica che le forze democratiche di sinistra hanno adottato nei confronti del terrorismo è questa la questione
E quali risultati ha dato questa politica in onda porte i grandi problemi che sono davanti a noi anche il rapporto
All'obiettivo che avremmo voluto sconfiggere che non abbiamo sconfitto se è vero che mai
Come in questo momento d'altra parte nessuno lo dice ci sono ben cinque sequestrati nelle mani delle brigatiste rosse non uno D'Urso ce ne sono cinque
E la loro voce non arriva
All'esterno
Soltanto stamattina
Per iniziativa del manifesta abbiamo sentito una voce molto ma molto amare devo dire e gravemente preoccupante quella che viene
Dal fratello del
Il brigatista pece che apre nuovi squarci pericolosi allarmanti
In una situazione che già di pericoli gli allarmi
Ne contiene chissà quanti e quindi puntiglioso
Il mio contributo qui si ferma devo dire vogliamo patacca pacatamente riflettere su quello che sta avvenendo in interni sulle forme di repressione sul sono gli errori che abbiamo fatto
A passare la legge Reale e forse a non fare la nostra parte di dovere fino in fondo anche
Nei confronti dei referendum che si sono fatti sulla reale sulla Cossiga o dobbiamo dire che non c'è un errore che abbiamo fatto nel corso di questi anni noi socialisti e insieme con voi comunisti
No la nostra linea è costellata di errori errori che ci portano poi poi fino al punto in questi giorni di essere così le garantì
Ai singoli che noi stessi abbiamo creato che non abbiamo il coraggio di dire mentre lo abbiamo nei confronti di tutti
Che è il capo della repressione italiani è un piduista questo non è nessuno lo dice
Però siamo silenziosi
Reticenti a tal punto siamo perché i singoli li abbiamo creati a questi singoli siamo attaccanti
Pena forse la nostra squalifica
Qui
E nel match del terrorismo io direi che è venuto il momento di vedere se queste leggi che abbiamo approvato non debbano essere
Non debbano subire un'opera di smantellamento
Se gli orientamenti che abbiamo portato avanti non debbano essere modificate perché se questo non avviene
Senta le le norme e le leggi che regolano la nostra vita democratica i comportamenti dalla magistratura i processi
Quello che avviene purtroppo nelle carceri
In linea trasferimenti sono detenuti che nel giro di ore di nove mesi sono trasferiti undici volte
Nelle carceri
Le questioni gravi che avvertiamo e delle quali non ci occupiamo ecco se tutto questo poi in questo panorama può esserci posto
Per una riforma democratica del carcere poi un ruolo diverso da parte degli agenti di custodia diremmo cosa non giusta e non era il volo che spetterebbe se non si modifica una situazione di questo genere nei confronti degli operatori valorosi poi Repetti per me che sono nato in Calabria
C'è un
Come dire un rimprovero permanente che mi taccio di non aver capito ancora meglio questo neanche nel in tempi passati
Di questa
Zone del carcere altro non è che un
Proiezioni negativo della questione del soluto
Le guardie gli gli agenti sono o miei compaesani possano sardi
Nel migliore per la loro grande parte e forse andava stamattina ricordando quando si parlava del professionalità ad ogni costo voluttà
Degli agenti e questo
Se questa situazione generale non si modifica
Io opero nel carcere gli agenti di custodia saranno chiamati a compiti sempre più duri
Di dequalificazione dalla loro
Non del loro ruolo ma della loro personalità umana questa è la funzione che rischiano purtroppo riavere in Italia se non lo rompiamo subito
Questo circuito nel quale noi
Ci sta proviamo ad essere coinvolti
La politica democratica del periodo contro il terrorismo deve battere strade diverse da quella che noi abbiamo battuta soprattutto la strada dell'intelligenza politica
Non la strada secondo la quale Protti devono essere gli attrezzi allo stesso modo
Senza nessuna distinzione diventando veramente alleati dei brigatisti e di coloro che aderiscono al partito armato che vogliono dividere la popolazione carceraria
In due settori il settore dei pentiti o leda Eboli come oggi lo chiedevano è il settore è settore debba degli artisti Rossi alcuni settori meglio
Non devono esserci però allora forse noi non abbiamo fatto all'esterno un po'a volte le stesse cose di voler dividere la popolazione italiana secondo lo stesso modo di vedere cioè ok Jordan sulla durezza ad ogni costo sulla repressione o chi non giurando su questo e prospettando
I suoi dubbi democratiche rischia di essere un continuo come si dice o un amico o un sostenitore
Del partito armato e noi dobbiamo più al più presto a mio avviso
Questo periodo che è stato almeno per il nostro Paese nerissimo per la forza della magistratura devo dire che dovevano essere dovevano devo dovrebbero svolgeranno un ruolo molto importante
In rapporto ai processi che non avvengono che non si fanno cosa fanno i magistrati se non prendesse in consegna gli arrestati
E metterli in carcere interrogando l'una volta forse
E poi basta inattesa che una Corte d'Assise una seconda sezione Della Corte d'Assise si decida
Appare il processo di questi casi chissà quanti potremmo
Ed è in cambio qui ho finito perché il mio più io e il mio pensiero meritando devo dire molto sofferto anche e a volte in questi periodi molto solitario
E di questa semplicità però desti dobbiamo essere
La vostra riforma sede dev'essere una riforma democratica
Se vuole avere il consenso esterno se vuole contribuire a ecco va inserita
In un panorama diverso politico diverso diversamente
Grandi passi non si faranno ci rivedremo molto probabilmente parleremo ancora
Diremo che il ministro sarto il successore del ministro Sarpi
Non ha fatto il suo dovere ma i problemi non faranno molti passi in avanti invece proprio per il rispetto che dobbiamo a tutti a questa nostra società che non tollera
Questa zona di infezione che si chiama il carcere italiano che lo respinge perché non non vuole sì
Non vorrebbe più vederlo
Ogni tanto poi se qualcuno viene la fantasia di dire se avessimo avuto in Italia in questo periodo il cinquanta
Basaglia forse in rapporto al carcere qualche cosa di più
L'avremmo ottenute guadagnata ma siamo sempre in tempo perché per fortuna le forze della sinistra non sono spente sono forti sono più forti
Trovando nuovi incoraggiamenti non più non vi parlo di un'intera intendiamo
E nemmeno del successo socialista però in Francia una cosa l'han fatta ai
Non hanno nominato
Senza volere niente
Mancare di rispetto del Guardasigilli che abbiamo avuto nuovi
Uomini di scarsa esperienza hanno nominato ministro di grazia e giustizia in Francia l'uomo l'avvocato più noto tra i democratici francesi quello che si è abbattuto per la pena di morte contro la pena di morte
Per una nuova civiltà nel carcere
E questo è molto ma molto importante che può essere anche un buon esempio porno
Ha la parola
L'onorevole Granata
A cui devo raccomandare a mani giunte i tempi perché qui siamo nei guai
Dal Milan mi rendo conto
Io devo resistere appunto così alla alle sollecitazioni che sono venute sia stamattina e nel pomeriggio a parlare di carcere e in una serie di altre cose che sono state adesso introdotte dalle
Dall'onorevole Mancini rinuncia a bere ubbidito non mi non permetterò perché ne nell'economia dei lavori e faccio un disco sino a brevissimo mi limito a fare due considerazioni
Di natura così strettamente politica
E parlamentare
Per perché il confronto ecco tra le forze politiche che oggi pure sta avvenendo avviene e avverrà a conclusione di questo di questi nostri interventi con la tavola rotonda che seguirà eccetera dopo aver tra poco
Da questo confronto emergano in sostanza le le differenze le diverse scelte politiche sul problema in modo purché si capisca perché questa riforma
Di cui parlo della riforma del corpo degli agenti di custodia di cui si parla da parecchi anni perché già dai primi anni Settanta già tutti ricordiamo il dibattito sulla riforma penitenziaria
Sulla quale sono stati presi
Molti precisi e solenni impegni politici e programmatici da parte di vari governi che si sono succeduti in questi anni
E sulla quale sembra che più o meno tutti siano d'accordo
Questa riforma però non si è fatto fino ad ora non c'è e io vorrei dire qui a solo questa due parole alle
All'onorevole Mancini
Interroghiamoci pure come sinistre
Io non ignoro l'importanza degli interrogativi che sono stati qui posti
Però oggi noi non facciamo l'esame della politica e della legislazione sul terrorismo
Oggi noi dobbiamo parlare di carcere capisco che i problemi sono legati però dobbiamo parlare di carcere e di riforma del Corpo degli agenti di custodia e su questo punto le SIM sinistra cioè i progetti di legge che giacciono da due legislature in questa Camera e che non sono arrivassero arrivati adesso all'esame della competente Commissione giustizia ci sono c'erano dal settantasette quindi
Inoltre vorrei dire anche un'altra cosa perché non si può parlare dei governi
I governi ci sono sono una realtà sono una realtà le maggioranze sono una realtà i ministri e su queste questioni su questa questione
I governi le maggioranze non hanno adempiuto agli impegni programmatici che avevano solennemente assunto in più occasioni
Perché dicono sì Clay da qui ci sono anche persone che non vivono la vita politica e parlamentare
Non credo alla lungaggini che ne so procedurali che ho ho al Palazzo o alla classe politica che non fa il suo dovere e non fare le riforme o ma così si e si assumano
Lei uscì si vi hanno i giudizi sulla base di quelli che sono i fatti reali e allora io dico brevissimamente Settima Legislatura
Tre proposte di legge in materia di riforma del Corpo non arrivano alla discussione proposta comunista proposta socialista proposta radicale
Luglio settantasette accordi di programma impegno preciso sancito appunto nel testo dell'accordo sulla riforma del Corpo dichiarazione dell'allora Guardasigilli Bonifacio
Fatta in Commissione giustizia nel novembre del settantasette ribadita nel novembre del settantotto con indicazione anche dei contenuti della riforma che sommariamente erano quelli che sono contenuti nelle proposte presentati smilitarizzazione qualificazione professionale ruolo eccetera
Ma scadenze anche governo Andreotti marzo settantotto stessi impegni
Mille novecentosettantanove parere favorevole della Commissione giustizia Progetto di Bilancio per il dicastero della giustizia per l'anno settantanove subordinato a questo e a dar all'esecuzione e l'attuazione di questo e di altri impegno ministro Molino il governo presenterà il progetto dopo l'approvazione della riforma di PS
Riforma di PS sappiamo approvata nessun Progetto ministro Sarti
No alla riforma sostanzialmente e Progetto che contiene le cose che sappiamo che contiene gratifiche vari eccetera non mi dilungo è noto e noto è una controriforma questo è sono i dati della situazione
Oggi la con istologico alcune settimane fa la commissione Giustizia iniziato l'esame di questi di questi progetti da tempo giacenti in Parlamento mi pare che sia un fatto positivo però manca ancora un progetto del governo
Si tratta di vedere quale sarà la proposta del governo del nuovo governo che si va a formare se la proposta Sarpi o se sarà un'altra proposta
Quale impegno si assume a questo riguardo
E credo che ce lo debbano dire in questo confronto politico che seguirà le forze politiche di governo della maggioranza e in particolare ce lo dovrà dire io spero che ce lo dica la Democrazia Cristiana che il primo partito
Di maggioranza relativo
Basta con la retorica dei reclusi tra i reclusi che voglio dire dietro la quale tutti quanti si coprono lei
Diverse forze politiche
Tutti i gruppi della sinistra
E anche altri gruppi compresi il gruppo liberale hanno preso per esempio opposizione
Meriti mi richiamo la questione posta dalla dottoressa Tortorici con precisi atti parlamentari su o una questione che noi riteniamo importante che mi pare anche il il comitato degli agenti abbia posto come una delle prime rivendicazioni cioè il diritto di Assemblea dentro gli istituti penitenziari
è vero che i tanti governi che si sono succeduti in questi anni hanno preso l'abitudine di non rispondere a questi interrogazione
Questo lo sappiamo
Di fatto il diritto l'assemblea non c'è non è stato concesso ora io credo che questo convegno non si debba chiudere prima che ci si sia pronunciati tutti almeno su questo punto oltre che sulla riforma complessiva del del corpo questa è una delle rivendicazioni più immediate
è una prima misura necessaria e opportuna mentre l'iter parlamentare almeno speriamo procederà e qui dobbiamo pronunciarci perché questa cosa questa scelta questa misura che comporta semplicemente una circolare ministeriale venga adottata subito
E prendere l'impegno perché l'iter della riforma sia rapido e sia il più possibile nelle linee che questo convegno ha indicato grazie
Dell'onorevole granati ha chiamato in causa la commissione Giustizia credo che sarà estremamente interessante ad ascoltare il presidente della commissione Giustizia nove ore sedici
Il quale
Era venuto qui questa mattina
Nella presunzione di avere delle idee semplici e di riuscire ad esporle
E deve confessare con molta semplicità ritrovarsi viceversa
Di fronte ad un problema del quale si cominciano ad apprezzare i termini
Che sono vasti e complessi
E tali appunto da creare una condizione che ci consiglia di considerare questo primo contatto per il quale io ringrazio i promotori
Come un primo contatto da approfondire ulteriormente anche per quel che riguarda
Per me e per alcuni altri la condizione
Di dovere poi in una qualche misura riuscire a tradurre in termini di gestibilità il testo della riforma davanti al quale ci troviamo
Viviamo in epoche nelle quali la complessità dei temi è tale per cui di qualunque argomento ci si voglio occupare finisce finiamo inevitabilmente per essere coinvolti in una questione di carattere generale
E io lo vedo dei temi che si sono succeduti qui questa mattina e oggi pomeriggio in particolare alcuni dei quali l'ultimo quello del per compagno Mancini
Porta certamente un elemento di riflessione e di pensa vento sulle vicende che noi ci preoccupiamo di risolvere perché la gli strumenti la riforma del corpo degli agenti di custodia tende in sostanza fornire uno strumento vanno concepiti e posti in essere avendo alcune condizioni generali dicono senza i di certezza rispetto agli scopi che si vogliono raggiungere
A me è apparso
Abbastanza importante e questo consente di Legambiente alcuni altri interventi
A parte tutta la questione
Legata al fenomeno del terrorismo e al modo col quale ha questo sia risposte si sta rispondendo l'altro aspetto più specificamente interessante la materia di cui ci occupiamo e cioè che la questione
Dei compiti
Carcerarie
Con riferimento agli agenti di custodia non è una questione che possa vedere soltanto in questo corpo che pure assolve a sue funzioni particolari
Il complesso dei problemi e dei compiti che spettano per una corretta gestione del sistema penitenziario del nostro Paese
Vengo ad alcune considerazioni rispetto alle cose che sono state dette nel corso delle relazioni cominciando se mi è consentito ma molto modestamente
Di farla di togliere di mezzo alcune esagerazioni relativi a luoghi comuni come quelli che sarebbero evidenti soltanto in questo momento
Ci sono citati alcuni dati
Trentacinque mila presenze carcerarie mentre stiamo parlando in questo momento qualcuno poteva giungere si può aggiungere che diventano cento mila ed oltre nell'arco di un anno
Se si considerano le presenze a due tre mesi di permanenza per cui nella somma finale dell'anno
Sono circa un cento mila cittadini e forse più
Che passano per il canale
Questo dato consente di fare alcune considerazioni
Anche sull'altro dato
Due terzi di queste persone sono in attesa di giudizio
Balza a questo punto abbastanza evidente una considerazione che è la seguente
Il carcere il momento carcerario
Finisse per essere l'ultima trincea il momento di impatto col vento e cruciale di una serie di inadempienze non attua di di di mancate adempienze dei momenti precedenti
Perché se avessero funzionato senese lo ha detto per esempio alcuni momenti del giudiziario in termini più con rilievi e più corretti e più completi
Se avessero funzionato rispetto al distinguo presenti o che è un precetto che all'interno della riforma
La distinzione nella custodia tra quelli in attesa di custodia e quelli di tra quelli in attesa di giudizio e i detenuti viceversa in espiazione di pena un un monte di situazioni come quelle di cui stiamo parlando che possono essere poi
Gli ha chiuso in una sola parola il contati John la contaminazione il postino arancio e cose di questo genere noi non le avremmo davanti a noi
Quando nel mille novecentosettantacinque io me lo ricordo anche perché fui relatore a questo riguardo noi approvammo
La riforma carceraria
E qui si è detto qualche cosa che forse fa pensare all'opportunità di rileggere alcune cose dicemmo con molta chiarezza
Ma le parole passano e qualche volta sono semplicemente un rito dicemmo con molta chiarezza ma non soltanto qualcuno lo dicemmo tutti in quell'occasione in Parlamento di siano ancora leggibili questi atti
Che la riforma carceraria in sé e perse
Con il suo poi coi notevoli contenuti che essa contiene che possono essere sintetizzate in tre nozioni in tre in tre in tre schemi di carattere generale il trattamento la giurisdizionalizzazione
E le misure alternative alla detenzione per cui si è cominciato dalla coda anziché cominciare dalla testa
Le misure alternative alla detenzione le si sono applicate in sede di espiazione quando viceversa regola vorrebbe che si applica un insieme di erogazioni di di processo in sede di emanazione della sentenza
E non aspettiamoci miracoli né qualitativi né quantitativi da quel progetto che probabilmente fra un mese o due sarà legge operante che si chiama depenalizzazione perché l'ampiezza di quella possibilità è estremamente ridotta e illimitata per cui miracoli di sgonfiamento del carcere attraverso questi sistemi non ne possiamo sperare
Per cui la vicenda nostra carceraria continuerà nonostante le competenze maggiori al pretore nonostante la depenalizzazione ad essere pesante per parecchio tempo ma dicevo quando approvammo
La legge carceraria nel mille novecentosettantacinque ci diciamo con molta chiarezza questo che
Quella legge avrebbe finito per essere controproducente di affetti e addirittura provocatoria all'interno delle carceri offrendo degli strumenti di diritto al detenuto
E io gli agenti di custodia se non ci fossero state nel contempo altre almeno altre due cose
A prescindere dal Codice di procedura penale del quale già si discuteva a prescindere dalla riforma del codice penale non soltanto prima parte
Ma anche la parte speciale se non ci fossero fatte almeno due cose
L'una
La riforma del corpo degli agenti di custodia l'altra un piano di edilizia carceraria che consentisse di darle
Il vaso di darle gli strumenti di dare le strutture perché le regole del trattamento contenute nella riforma potessero trovare applicazione pratica
Dal mille novecentosettantacinque di anni ne son passati sei o sette
Ha ragione e chi ha osservato che non è mica giusto e non è neanche corretto individuare nella persona i dispone la persona il PCI lo un responsabile quando in effetti quella che è la conclusione in cui ci troviamo appartiene un pochino a tutti e perché e che il discorso della ricerca delle colpe diventa un discorso estremamente limitato
Diventa il Muro del Pianto diventa la recriminazione mentre quella che deve essere fatta e la ricerca per certe soluzioni
Anche perché vicino Napoli dircelo proprio in un discorso all'interno della sinistra mi pare che questo sia il tipo di rappresentanza che c'è qui oggi
Intendiamoci bene dal mille novecentosettantasette al mille novecentottanta i tipi di maggioranza che si sono stati sono un tornati in una certa misura per cui tutto quello che diciamo a carico di qualcuno finisce per riversarsi globalmente a carico un pochino di tutti
è una critica e una riflessione sotto questo profilo all'interno della sinistra se non viene fatta significa continuare a nasconderci dietro una posizione di colpe da retribuire quando viceversa c'è un grosso discorso di approfondimento da farci insieme
L'altro aspetto che non può essere disgiunto da questo prese che si è parlato di referendum
Ecco con molta franchezza perché se le cose non ce le diciamo così finiamo per essere ipocriti anche fra noi stessi quando si propongono strumenti di questo genere bisogna avere non solo la consapevolezza della capacità di provocazione di spinta di prorompente sa che una proposta referendaria propone ad avviso neanche prospettarsi quello che può essere l'esito che al referendum compiuto può poi gravare su tutti quanti
Secondo me con molta franchezza diventa difficile anche poi in un contesto di cose che è la realtà che stiamo vivendo
Non tener conto che la legge Reale
Ha avuto una convalida al settantacinque per cento dei voti fra la gente quando noi l'abbiamo chiamata l'abbiamo interpellata pronunciarsi e che sulla legge Cossiga e il risultato è ancora
Più pesante di questo il che significa che certi messaggi sicuramente validi
Vanno anche condotti in modo tale perché sono come posso dire di natura vice Tiziano recettizio significa che se il destinatario del messaggio
Non lo poniamo in condizione di capire il tipo di risposta che ci deve dare quella risposta che poi ci proviene noi ce la troviamo sul groppone dopodiché diventa molto difficile tant'è vero che della Legge Reale come ipotesi di modifica qualcuno potrebbe ricordare i tempi
In cui facciamo la corsa a cronometro tra la scadenza del momento referendario e la commissione che continuava ad andare avanti a sedute notturne per arrivare in tempo prima della scadenza referendaria Fini poi alla conclusione che sappiamo
Siamo ancora qui questi problemi li abbiamo davanti secondo me va verificata anche un'altra cosa
Perché se no non si spiegano e che cioè c'è un tipo di realtà esterna che è andato avanti in un certo modo
C'è un a realtà Esterna ecco per esempio prendiamo quei famosi dati
Trentacinque mila cento mila
Mettiamo da parte un momento di due terzi in attesa di giudizio il che significa e mi pare che i magistrati che sono qui intervenuti in definitivo lo abbiano detto
Questa è una addebito del giudiziario a carico del carcerario e non una colpa del carcerario che se l'avete attribuita questa pesantezza
Ma sui cento Milo i trentacinque mila se si vogliono prendere quelli al momento in cui stiamo parlando
Nel corso di questi sei anni nei quali noi abbiamo aspettato bordeaux cioè
Ministro Bonifacio mai semplifico soltanto per attribuire per dar certezza la notizia e successivamente il ministro Mollino ci hanno sempre detto parleremo
Della riforma
Della gli agenti del Corpo degli agenti di custodia quando avremo approvato la legge della riforma della polizia essendo i due argomenti abbastanza
Omogenei fra di loro e anche perché il tipo di soluzioni che ci appresteremo dare alla riforma della della scelta della riforma della polizia potranno adeguarsi in qualche misura
Alla riforma del corpo degli agenti di custodia nel corso di questi se gli anni ripeto abbiamo aspettato tutto questo indusse ecco secondo me una colpa della sinistra sta in questa tesa
Che è stato l'atteso un po'miracolistica di fiducia date in bianco
Che nascondeva in fondo secondo me inconsciamente
La dichiarazione specifica del non essere in grado di affrontare il problema nel momento per cui queste cose potevano anche essere visti in termini di appesa essendo difficile poterle risolvere affrontandoli in un certo modo
Nel frattempo la situazione si è venuta modificando torno a quei trentacinque mila nati ecco i trentacinque mila presente in carcere
Che erano tali anche nel mille novecentosettantacinque quando facevamo la riforma sia ben chiaro che erano trentatré cui trentaquattro mila anche allora
Erano di nuovo trentasette trentaquattro mila o trentaquattro mila e cinquecento nel mille novecentosettantotto quando abbiamo fatto la mistica
E sono calati di otto o nove mila unità soltanto nel periodo che va dal dall'agosto del settantotto e negli anni immediatamente nel mesi vorrei dire ma comunque diciamo pure negli anni immediatamente successivi salvo ricaricarsi immediatamente
Per cui questo perde dei trentacinque mila della presa in più sembra quasi da dieci anni a questa parte salutato pressoché costante
E quindi bisogna farci i conti con tutto questo
Ma la cosa più interessante sotto il profilo negativo per lo meno della riflessione che io sottopongo è un'altra ed è questa
Che mentre dieci anni fa vorrei essere confortato da chi ne sa più di me su questo il tipo di delinquenza o meglio di presenza carceraria che avevamo
Era un tipo di presenza carceraria come potrei dire che accettava le regole del gioco che era funzionale al sistema
Delitto punizione sconto della pena accettazione di certe regole oggi questa questa questa popolazione carceraria e completamente trasformata
Ce n'è circa un terzo per esempio della quale io domando
Se sia legittima la collocazione carceraria parlo della pendenza dei drogati in carcere se questo sia un problema da risolvere sul piano della sanzione carceraria o non viceversa in altro modo
La vecchia delinquenza di tipo tradizionale che accettava le regole del sistema per cui se se sbaglio pago e quando ho finito di pagare torno fuori e magari torno a sbagliare
Si è ridotto a un quindici venti per cento secondo alcuni dati io non ne ho di precisi se qualcuno li può fornire meglio però pare che questa sia il resto
Il resto se venuto qualificando qui qui qualcuno ha detto non vogliamo offendere nessuno ma pensate a livello di cultura che c'è cultura nel senso più piccola però
Tra la popolazione carceraria di un certo tipo e gli agenti di custodia esempio posti come strumento gli uni degli altri a vivere insieme a un certo punto il tipo di vita
E alla possibilità di contestazioni Disciple di Ulrika tutto su tutto un complesso di cose che finisce per umiliare pesantemente
Quelli che sono i più miserabili e disperati servitori dello Stato che sono questi agenti di custodia anche per il tipo col quale vengono educati reclutati e compensati
C'è una delinquenza che si è qualificata sul piano la crescita disordinata e selvaggia di tipo industriale che abbiamo avuto alla sua rappresentanza perfetta ed esasperata nella presenza carceraria di un certo tipo parlo della delinquenza politica e fa la politica parlo della delinquenza organizzata
Mafiosa o dei sequestri o della organizzazione criminale come sistema e metodo di vita di certe importazione del nostro Paese ecco siamo di fronte a questo voglio concludere alla svelta
Anche perché per la verità io sono venuto qui più per ascoltare che per dire anche perché siamo destinatari
Di un impegno che vogliamo portare avanti ci troviamo a fare il quadro generale e quindi tutte le questioni non deve degli Arci dal fatto che discutendo sempre da Adamo fino ad oggi si finisce che i problemi non li affrontiamo mai perché il modo di procedere anche quello di prendere un tema
Inquadrarlo in una posizione di carattere generale e poi arrivare a risolverlo voglio dire questo che se ci mettiamo a discutere seriamente approfondita avente come vogliamo fare
Della riforma del Corpo degli agenti di custodia e lo affrontiamo sulla base delle proposte che ci sono alla discussione di quei temi generali di cui si è parlato compresi quello del terrorismo compresi quelli della situazione carceraria eccetera
Compreso quello della edilizia carceraria che per la verità da un anno a questa parte sta cominciando ad andare avanti con un piano di edilizia che ha trovato finalmente anche una destinazione di soldi
Ma ne parleremo fra quattro cinque anni e nel frattempo la pentola sta bollendo e come si sta bollendo ecco tutto questo noi lo dobbiamo affrontare adesso in che modo
Io ho avuto qualche rampogna per la verità molto benevola per il fatto che un giorno
Con il consenso dell'Ufficio di Presidenza della Commissione giustizia della Camera ho ricevuto un comitato informale o sedicente come ho sentito dir coi
Dichiaro che siamo pronti a ricevere chiunque venga per potersi portare elementi di pienezza e di conoscenza
E che sia in ecco se mi è consentito di dire sommessamente credo che sia quel signore che sta uscendo in questo momento una parola questo riguardo la parola è questa
Non fatte come i polli di Renzo
Non siete voi del Comitato out il Comitato BE agenti di custodia ad essere in conflitto fra di voi c'è ben altro che vista sopra e ristampa osso è un tipo di solidarietà quello che è uscito anche ghiaccio ed accenti
Molto commossi la signora per esempio aveva il cuore in gola mentre parlava ma credo lo avesse non tanto per l'emozione
Quanto perché si sentiva la portavoce e di una serie di posizioni di sofferenza lungamente sofferte e lunga e impossibile ad esprimersi c'è di questi c'è questo di diverso per esempio
Tra l'azione che hanno portato avanti
Gli agenti di polizia e quella degli agenti di custodia
Quest'ultima è molto più difficile
La vostra vita essendo chiusa all'interno e non avendo mai possibilità di contatto
Gli agenti di polizia per lo meno in contatto con la piazza qui partiti con la gente in un qualche modo nell'esercizio delle loro funzioni e le avevano per voi si dice esattamente il contrario
A me pare che a questo punto sull'esempio che ha dato la commissione che continuerà a dare il reclamare al di là della legittimità o meno delle rappresentanze così come si sono formate
Che il ministro di Grazia e Giustizia chiunque esso sia poi che spetta a lui e non ad altre
In fondo quella carceraria è l'unica vera competenza che ha perché per il resto il ministro di Grazia e Giustizia non è che un povero economo tenuto ad Arquà treni per l'organizzazione giudiziaria senza avere qualcuno dice anche troppo io dico anche meno possibilità di un intervento qualsiasi sul modo col quale la giustizia funziona nel nostro Paese dico questa competenza ce l'ha
Ebbene questa benedetta circolare di autorizzazione
Che ripeta pari pari i termini di quella che fu a suo tempo essendo identica la questione militarizzazione ONU smilitarizzazione degli agenti di custodia rispetto a quelli della polizia venga data anche se io so
Che la nostra battaglia è la vostra battaglia non sarà né corta né facile
Mentale ci sono delle posizioni abbastanza omogenee
La posizione governativa e credo di non rivelare proprio niente di nuovo anche in relazione mi sia consentito dirlo a quello che io suppongo essere il pensiero del nuovo titolare del dicastero è sul punto specifico della metà militarizzazione
Forse più rigida che non quella
Che sotto alla firma di quel testo di proposta di disegno che ancora peraltro alla Camera non è arrivato perché il disegno è stato assunto in sede di Consiglio dei ministri il deposito per in è in relazione alla crisi di governo
E la pubblicazione di esso l'ha l'ha l'ha dichiarata la la ufficializzazione delle città
Beh pervenire nel giro dei prossimi giorni quando la crisi sarà risolta e da quel momento noi ci porremo in una condizione che è quella di chiedere conforto a tutti per riuscire a fare una cosa buona chiudo con l'ultima osservazione dove la mente finite le queste qualcuno ha detto il problema carcerario non e degli agenti di custodia direi che l'intero problema degli agenti di custodia
Noi dobbiamo riuscire a coinvolgere il massimo delle forze anche perché la riforma va attuata con un massimo di forze nei limiti del possibile
E dobbiamo coinvolgere un'opinione pubblica e politica a questo riguardo
Offrendo qualcuno se dico che non siamo razzisti su questo terreno
Offrendo qualcuno se dico che in Italia l'ottanta per cento della popolazione guarda la realtà carceraria come una cosa che voglio ignorare che vuole dimenticare come una malattia che vuole cancellare
Per cui il portone chiuso è un prodotto e una chiusura che va al di là della materialità di esso
Offrendo qualcuno se dico che c'è una vasta opinione pubblica che non lo confessa ma lo pensa e dice che se si ammazzano da soli
Sedici centosessanta o di più in fondo è un modo col quale risolvono i problemi ebbene la coscienza democratica
Secondo me deve rispondere a queste cose
Dicendo no ma ci vuole una proposta politica ragionata capace che Levi livello culturale come condizione per riuscire a darci una buona riforma gran
Alla parola senatore Spadaccia
Io appartenga a una forza politica che il carcere lo visita spesso qualche volta anche come detenuti ma comunque negli occhi quando si è parlamentari utilizzando ampiamente quindi con gli agenti di custodia credo che ci conosciamo abbastanza come lo abbiamo conosciuto scontriamo
Spesso loro colleghi nelle carceri che ci capita e che scegliamo di visitare
Il mio discorso quindi non sarà rivolto loro sarà rivolto
Agli altri che loro hanno giustamente sollecitato
E vorrei con rapida sintesi precisare alcune cose
Alcune cose riguardano il passato
Altre cose riguardano compagno Felicity il futuro l'imminente futuro
Per Kune altre cose riguardano
Il rapporto fra il carcere e le politiche
Criminali giudiziaria
Perché io sono profondamente d'accordo potete immaginare quanto con Giacomo Mancini quando dice
Che il carcere un girone infernale
Che il piacere una zona infetta che trasferisce la sua intenzione sulla società
Vorrei anche dire che carcere è un terminale
è il terminale di un virus che nasce altrove
E nato altrove
Questo è il senso del discorso
Di Giacomo Mancini vanno dice ora che la sinistra spietatamente analizzi i suoi errori
Le sue scelte politiche
Perché quando nelle carceri di massima sicurezza
Ci sono brigatisti rossi
Pentiti
Criminali comuni
Che non hanno altra strada che quella di allearsi con i brigatisti rossi è il mezzo una zona grigia che spinta ogni giorno e ricattata dalla violenza e dal terrore a scegliere
Fra il pentimento obbligato non la diserzione ma il pentimento obbligato
La collaborazione e la collaborazione scegliere fra la collaborazione con gli uni e con gli altri nella morsa di questa no Chica militare militaresca
Bene questa e il risvolto carcerario di una politica che è stata scelta e non è stata scelta giustamente dice Mancini da Bonifacio rilassati è stata scelta la Bonifacio da Mollino e da Sarpi
Ma con altri consensi
Con altre complicità
Con altre responsabilità
Io primo devo dire anche per precisione storica
Alcune cose alla compagnia grana
Ricordo molto bene le cose settantasette non ero parlamentare
Ma battevo gli ambulacri gradua commissione
Della presidenza della Camera dei deputati in quel periodo perché dal settantacinque noi dicevamo non si può andare avanti con cinquecento evasioni l'anno queste cinquecento evasioni l'hanno preparato i super carceri
Preparano le carceri di massima sicurezza preparano la controriforma e quindi il problema della riforma penitenziaria di mandare avanti il problema del processo penale che oggi ricordava giustamente coraggiosamente Neppi Modona
Il problema della riforma del degli agenti del Corpo degli agenti di custodia
E p.c. un digiuno con Adelaide Aglietta di settantaquattro giorni
Mai come in quel periodo e credo con grosse conseguenze fisiche per ciascuno
Di tutte per tutti e due più visibili per un certo periodo quelle per Adelaide ma
Bene in quel pericoloso mai siamo stati così vicini a ottenerne la riforma del corpo gli agenti di custodia apparentemente
Certo noto ci fu un intoppo
E l'intoppo fu rappresentato da una scelta politica che badate allora in quella circostanza in contrasto con la scelta dichiarata l'Andreotti fece il Ministro Bonifacio
Noi guardiamo le sollecitazioni la presentazione dei progetti di legge la scelta politica fu questa
E fu condivisa non soltanto dai democristiani perché altrimenti non sarebbe passata
Prima la riforma di pubblica sicurezza poi la riforma del Corpo e agenti di custodia noi dicevamo noi intanto partiamo da questo perché forse facilita anche il problema militarizzazione smilitarizzazione la borsa della pubblica sicurezza non ci siamo trovati
E poi sono stati qui ricordati dalla direttrice piuttosto rigida altri i questionari
Le le le le rappresentanze tutti gli alibi trovati prima da Bonifacio e poi con le stesse metodologie Tamborrino per prendersi in giro per diluire per rinviare i tempi della riforma e sappiamo tutti la storia di quegli anni
I sei anni di ritardo della riforma della polizia
Io la riforma del Corpo di agente di custodia che continuano le prese in giro ancora non è sul tavolo del presidente della Commissione giustizia
Sappiamo tutti sappiamo tutti che i politici che da chi è stato pagato il costo Occhetto
Termini drammatici è stato pagato dagli operatori di polizia di questo Paese la pubblica sicurezza
Certo in termini drammatici viene ogni giorno pagato dagli agenti di custodia nel girone infernale nella zona infetta il velenosa che il carcere oggi nella nostra società
Ma in che termini
è stato appagato dalla società
Ho pagato dalla società in termini diviso ordine diviso ordine costituito costruito ammette o di più meticolosamente ogni giorno pietra dopo pietra
E parlando del presidente deglutire
Che quando si dice il disegno di legge di sacchetti è una provocazione
Io dico ben venga questa provocazione basta con le violazioni basta con i rinvii
Noi abbiamo bisogno in democrazia vale Icaro Felicetti l'esercizio calmo Croazia allora abbiamo bisogno delle assunzioni di responsabilità la Democrazia Cristiana questo governo in cui sono ministri socialisti
Le opposizioni ci devono dire quali sono le loro assunzioni di responsabilità
Perché c'è un problema di volontà politica perché da precisa
Ci sono termini
Fatti scattare dalla presentazione dei disegni di legge
Dobbiamo applicare il Regolamento Melacca delegando i regolamenti delle Camere sempre disattesi
Dobbiamo costringere mettere Coleman perché il governo perché metta il su un tavolo il suo progetto di legge certo sarà il progetto di legge di controriforma
Ma siamo qui
Per affrontare quel testo di legge di controriforma compagni comunisti sarà una controprova una verifica
Come terreno di lotta
Perché con i libici
Con la paura delle assunzioni di responsabilità di chi dagli avversari
Pone dilazioni
Con la paura delle provocazioni o delle controriforme o di favorire noi stessi la controriforme non si fa la lotta politica non sempre riesce a
Portare dobbiamo invece affrontare avere il coraggio e affrontare in tutti i suoi termini certamente a partire per ciascuna delle scadenze
Quella della delega del Codice di procedura penale
Quella del corpo degli agenti di custodia ma i problemi generali del disordine costituito Karima davanti a cui dobbiamo porre rimedio
Perché qui io devo dire anche per i settima corsa
E non non abbiamo sbagliato a fare quei referendum
Perché e Pino
Sono stati convalidati da una maggioranza
Ma c'è stato dibattito nel paese presa di coscienza paese ora questi governi queste maggioranze
Queste politiche che vanno ben oltre i singoli governi alle singole maggioranza
Hanno tutti gli strumenti nessun alibi
Si diceva che si sconfigge la criminalità e terrorismo con le leggi locali le leggi Cossiga
I pentiti e non so che altro
Venerdì porta la sfida è
Dovete garantirci la
Se questi sono gli strumenti dell'ordine ebbe devono essere
Il risultato qual è Felicetti anche alla coscienza a questo punto di coloro che hanno votato sì che hanno votato non solo la coscienza chi ha votato sì all'abrogazione di quelle leggi ma anche alla coscienza
Alla consapevolezza certamente maturata di chi ha votato no
Avallando le nostre politiche
Perché la sia il pagamento è fatto non è di sostenere con noi l'abrogazione o la riforma di quelle leggi la scelta che avete fatto e innanzitutto posta nuova scaricate sugli altri di convalidare
Bene alla consapevolezza quello che vien fuori
E che il capo dell'Antiterrorismo si parla si preferisce parlare i Gervaso di Costanzo
Ma il problema P due non è Gervaso e Costanzo sono Santovito Grazzini nominati nell'unità nazionale convinto Pecchioli
Ma convinti anche altrimenti è partito di aver fatto la riforma dei servizi di sicurezza
Nella in quella lista che della chiesa nominato capo dell'Antiterrorismo tre mesi dopo l'iscrizione alla P due
Questo è il problema il vero problema P due
Abbiamo oggi la deposizione di Roberto Peci
Abbiamo la risposta dei brigatisti rossi nella stessa logica
Che c'era né a norma dei pentiti
Abbiamo quattro sequestrati non più in caso d'uso quattro sequestrati
Due funzionari
Di grandi aziende
Di stato privati
Un assessore
Il fratello di un pentito in una logica e diventa sempre più agghiacciante
Dobbiamo renderci conto dobbiamo chiamarli a rendermi conto di a render conto di questa situazione
Perché se la strada per sconfiggere tutto questo per assicurare ordine pace sociale democrazia nostro paese erano quelle leggi ebbene quelle leggi li avete li avete danni
Non erano quelle leggi
Non sono quelle leggi non solo queste carceri
Sono le norme che dovete avere il coraggio compagni comunisti o socialisti andate a rileggere la riforma penitenziaria bizzarra la differenziazione di trattamento tutta c'era che era tutto scritto
Chi doveva stare in quale carcere Juan perché il giovane non doveva essere con l'anziano incallito criminale nel suo insieme
Perché la l'uomo in attesa di giudizio non poteva essere il messo insieme con quello con con quello che già deve scontare la condanna perché chi deve scontare la condanna per un reato
Migliore non deve essere messi insieme per prime coppe Minale del partito
Pentito erano i termini e i problemi delle carceri mandamentale io so è una presa in giro su un sette anni otto anni che se ne discute non ci riesco a far funzionare quel neanche legati rimanda mentali quella la differenziazione di trattamento non quella delle carceri speciali
Che nascono apparentemente come una contraddizione con un paradosso
Perché ogni carcere in uno stato degno di questo nome deve essere in massima sicurezza
Ma in realtà non nascono per assicurare sicurezza nascono peraltro nascono nell'ambito di quella logica di militarizzazione che non solo la DC è un suo alcuni ministri
Ma ben oltre in questi anni è questa che deve essere rivista
Questa che deve essere messa in crisi
Questa fa fa tendenza che deve essere battuta per ritrovare la vera fermezza non la fermezza dell'impotenza
Non la fermezza ricavato Oria ma la fermezza ad uno Stato che si riconosce nella legge nel diritto e nient'altro che nella legge del diritto
Agli agenti di custodia soprattutto del comitato di coordinamento ma direi anche agli altri una sola cosa
Sentito dire o parlare di sedicente comitato di coordinamento sbaglia comitato di rappresentanza assumere questi atteggiamenti
Sedicente non è un'offesa
Sedicente sua avvisa
Chi si dice chi si definisce chi si dichiara
Amici del comitato di rappresentanza
Fate parte di un corpo in cui vi è si è gli si è ricordato in quel vengono negati ancora diritti elementari perfino l'elementare diritto di riunione e allora una forza di tutti di tutto il corpo degli agenti di custodia che si sia qualche sedicente comitato per la riforma del Corpo degli Alpini custodia perché è il maggior con il coraggio per contenere l'aggiornamento dell'operatore penitenziario
Ha la parola il dottor Buonamano ex dirigente generale degli istituti di prevenzione di pena
Uno studioso che ha dedicato gran parte della sua vita i problemi del carcere
Quale resta non poco spazio per procedere esporre quello che nel corso della giornata
Venivo annotando
Naturalmente
La mia presenza qui sta a indicare che sono favorevole alla smilitarizzazione del corpo
Il corpo degli agenti di custodia non è nato come corpo militare sulla rivista nuovo polizia un po'fatto un po'la storia per corpo
La prima legge che
Detto nell'ordinamento del corpo delle guardie speciali prevedeva l'organizzazione in coppia con un corpo civile militarmente ordinato così le successive i successivi
Regolamenti
Il regolamento del mille ottocentottanta che segue la il Codice Zanardelli il Regolamento Belvedere tra le spoglie del mille ottocentonovantuno che corresse dopo una no
Il regolamento del
Venne ottocentottanta i regolamenti del Milano centosette del mille novecentoventi e perfino il regolamento
Allegato a quasi a sospetto del mille novecento trentasette
La
Il mio certificato di nascita mila il privilegio di essere entrato nell'amministrazione penitenziario un anno dopo l'entrata in vigore del Regolamento
Di cui qui oggi si è parlato
Gli agenti dico spero di aver
Erano
Appartenevano a un personale che non aveva niente di militari non avevano ufficiali
La gerarchia età
Anche nominalmente diversa da quella dei militari esistono la guardia il capo guardia il comandante e basta
Il Sottocapo
Ma non si parlando di né di brigadiere negli maresciallo negli ufficiale
Il saluto di tipo militare
Vestivano la divisa soltanto
In servizio
E così via un fatto però mi preoccupo fin dall'inizio cioè poco prima di essere chiamato per partecipare alla guerra
Il fatto che le carcere
Avevano utilizzavano a questi appartenuti
Civile militarmente
Avevano
Ha dato il compito ingrato
Dal mille novecentoventisette
Usare
Nell'ordinanza
Oggi abbiamo sentito che è necessario indispensabile per le forme il corpo della gente e per questo e si è detto quasi tutto
è stato dimenticato un fatto secondo me molto in
Se il cognome la bozza di regolamento
Per il concreto il pericolo proprio in relazione al proprio dopo due anni che imporre commenta che intende civilizzare il corpo degli agenti e di questo
è stato importato Orsini perché semplice e l'articolo centosessantanove deterioramento del mille novecento trenta sette in merito al museo
Dell'arma dà fuoco questo è un fatto molto importante
Visto che certamente chieste la ragione per cui l'architettura penitenziaria
Quando
Si parla di stabilimenti evidenzia in
Rivedere la costruzione dei cosiddetti immobili cinque sul quale corre il cosiddetto camminamento di sul camminamento di ronda è ben visibile un agente di custodia armato di Mitterrand
Il quale devo essere pronto secondo l'articolo centosessantanove a farne uso al di fuori e al di dentro del muro di cinta sul quale lui in un certo senso Camacho
Ricordo che
Fra le tante perplessità dovuto alla contraddizione che presentava l'organizzazione penitenziaria italiana
Quando dall'ispettore generale mi recavo in uno stabilimento del Lazio per attuare i in una casa penale
Per Giovanni il cosiddetto Group counselling che è una tecnica di trattamento tutta particolare che si può fare in qualunque situazione detentiva
Il direttore di questo carcere mi disse ispettore io diviso i miei agenti in due categorie io gentile probatori e in agenti
Addetti alla sorveglianza cioè emergenti spalatori no
Io dissi
Collega ma non è una contraddizione questa
Lei ha degli agenti
Che fanno il gruppo e Causio e cioè il colloquio di gruppo con i detenuti cioè legato e degli agenti che svolgono un certo tipo di
Attività educativa
Mentre il detentrice ogni riunione con questi agenti i quali invece debbono rappresentare lo stato dei giocatori dalle finestre questi agenti questi detenuti venivano andare inciucio penso sono il collega
Della gente educatore armato di mitra pronto a dirgli col discorso del mitra dallo stabilimento non potrà riuscire perché ti posso anche uccidere io credo che nella riforma
Del
Regolamento per il corpo
Anche se il corpo come tutto vediamo vera smilitarizzato bisogna assolutamente tener conto nel dovuto conto
Non solo dell'arma
Da poco
Io vi leggo
Ed è bene
Ricorda parlano
Il
L'articolo cento
Sessanta nove speriamo di fronte
L'uso delle armi
Oltre che nell'ipotesi comune di esercizio di un diritto l'adempimento di un dovere di legittima difesa e di stato di necessità perduto nell'articolo cinquantuno cinquantadue e cinque ha trovato il codice penale
Però però posso gli agenti possono fare usare armi nei seguenti casi pericolo nell'interno dello stabilimento quando vi sono costretti dalle necessità di sedare una rivolta
Di detenuti o internati
Adulti con minorenni
Ore spingere un'aggressione dall'esterno
Secondo nei posti dove i detenuti lavorino all'aperto oltre che nelle ipotesi di cui al numero uno per impedire la fuga proiettano incriminazioni
Colpo in aria
Nel servizio di vigilanza esterna degli stabilimenti
Ma penetrazioni
Quando dall'esterno si tenti di penetrare all'interno dello stabilimento auditor banco ci sono proprio ieri in caso di tentativo di fuga da parte dei detenuti
Quando il fuggitivo si oppone al fermo con vie di fatto o con minacce di violenza o malgrado l'intimidazione non desiste dal tentare l'evasione enormi signora altri mezzi efficaci per impedirlo
Se il fuggitivo nel cuore norme corporative di fatto ora minaccia di violenza l'uso delle armi è vietato quando si tratta dubbio l'evasione dai manicomi giudiziari orgoglio formatori giudiziari
Le ipotesi di uso delle armi previste dall'articolo centosessantanove in argomento hanno con ovvio carattere di estrema ratio sono imposte
Viene scritto dalla necessità di attuazione dava alla volta statale ma si tratta pur sempre di ipotesi gravi specialmente nei riguardi del minorenne degli internati per i quali è da considerare come un altro oppure l'evasione non è configurata come aveva
è ovvio che l'articolo centosessantanove è una norma particolare ex articolo cinquantadue del codice penale
E nata per il nostro ordinamento giuridico esistono altre norme particolari circa l'uso legittimo delle armi
Voglio anche ricordare per
Sottolineare le difficoltà di riformare questa norma sulla quale ci si passa sopra con indifferenza periodo che oggi di questo non si è parlato
Che
L'articolo centosessantanove al proprio Button nel mille novecentotrentasette comprende allo spirito della legge quattro agosto del mille novecentocinquantacinque numero numero ottocentoquarantotto che raccoglie l'articolo due
Lettera a rendere la Convenzione del Consiglio d'Europa per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
Per il quale è esclusa alla illiceità dell'omicidio
Trattini perché salta alcuna parola prova un pesce il problema impedire l'evasione ed una persona regolarmente detenuta
Secondo
Per le primarie conformemente alla legge
Con una rivolta all'insurrezione
Nell'altrettanto vero che la vita le proprie cinge scorso hanno formato oggetto del corso com'è noto a monte di magistrati presenti alla giurisdizione ordinaria
Però la giurisprudenza ha ritenuto la legittimità della norma
E varie sono le sentenze della corte di cassazione
E dato che il nodo della garanzia amministrativo di cui all'articolo sedici del Codice procedura penale
Autorizzazione a procedere a varare un per reati ammessi in servizio
Di pulizia dichiarato incostituzionale con riferimento al di contatto della Costituzione devono quella di diversa natura e portata introdotto la legge ventidue maggio settantacinque concernente Rifondazione a tutela vendite pubbliche eccetera
In merito all'attenzione appunto dei convegnisti
Sotto questa norma e difficile
Evidentemente modificare unità
Anche in un in relazione a quanto vi ho letto circa quello che è stato dichiarato dal consiglio devono
Però e il perfettamente inutile
Il significato iniziò nel corpo
Democratizzare sindacali sanno quando l'agente di custodia che vogliamo professionalizzare
Chiede sempre in mano inviterà non una rivoltella per difesa personale ma inviterà circa la vigilanza esterna vorrei fare questa osservazione ho visitato molte carceri all'estero in Europa anche in Asia Minore
A parte il fatto che dalla maggior parte dei Paesi i sorveglianti delle carceri non solo militari
Hanno una un ordinamento di tipo militare ma non solo non fanno parte delle forze armate che dello Stato
A parte questo diceva il mio vicino intatta al camminamento di ronda l'abbiamo soltanto noi
C'erano per esempio in Francia
Come citato Ivano stabilimento alla Francia non non ammutolì di Cinzia il carcere il nuovo carcere fra gli
Delle
Da noi è un carcere che presenta delle pareti esterne chiuse
Le questo cielo sono attaccati al muro di cinta non cioè i camminamenti ritorna
E la vigilanza esterna dettata dalla gendarmeria
Il cittadino carcerario eh sotto la soggezione
Della gente ed è questo il quale a due sorveglianti quale a una pistola
Quando si trovava in determinati settori non ha contato quindi per difesa personale
All'esterno cioè narrando della Gendarmeria cioè quella Gendarmeria e che è stata creata per i cittadini che all'esterno del poi della cinta perimetrale dell'istituzione penitenziaria
Non vedo quindi la ragione per cui la vigilanza esterna armata e la vigilanza delle detenuti internati ammessi all'esterno debba essere effettuata
Da agenti di custodia armati di meriterà armati di Mila è un problema questo che secondo me io ho soltanto per lo stereo da
Risorto non gli ho indicato le soluzione perché non posso da solo nonostante l'esperienza che ho è dall'indicazione così ci va portato con l'esempio di alcuni paesi stranieri ad ogni punto toccava altri argomenti
Gli accenno appena si è parlato qui della presenza ai a livello direttivo ministeriale nell'amministrazione penitenziaria di magistrati
Ma non è stato ricordato la ragione per cui i magistrati nel mille novecento ventiquattro e non come si dice mi cimento ventitré
Hanno sostituito a livello
Direttiva al vertice amministrazione insieme i funzionari direttivi dell'amministrazione dell'Interno quando l'amministrazione penitenziaria nel venti trenta
Passo dall'interno alla dicastero della giustizia
Forse
Nessuno sa forse che quando fu disposto questo trasferimento
E fu risposto darle regimi fascista ansioso di fare le riforme l'amministrazione dello Stato a tutti i costi
Avendo torto
Parlamento lo studio
Per questo trapasso che aveva iniziato nel mio centoundici in Francia in altri Stati
Abbondanti
Prende il un decreto del continuo disposto ex abrupto diciamo così questo trasferimento trovando impreparato il ministero devono di della giustizia degli affari di culto come si chiamava al allora impreparato
E un'altra cosa che che non è conosciuta quest'anno a quell'epoca fino a tutto mi centoventitré il quello delle direttive del ministero di Grazia in del ministero della giustizia e gli affari di culto
è un animati da personale amministrativo i quali facevano parte di un ruolo organico
Amministrativo del ministero spesso indagini sperati
Della della ritornare ordinario che opera erano in quella trincea giudiziaria a devono da tempo al posto alla rivendicazione
Di occupare i posti direttivi al ministero quando ancora non era stata trasferita la la misurazione pensieri aria
Avanzando questa Regione Cina amministrativo non è adatto a gestire a livello ministeriale Lattanzio la la l'amministrazione
Della giustizia l'aspetto amministrativo della funzione giudice
Noi vogliamo portare al ministero la nostra preparazione giudiziaria e la nostra esperienza giudiziaria
Queste due argomentazioni del torrone
La vittoria a questo avvenimento entrati nel dicembre del mille novecentoventidue non ricordo bene adesso gli estremi del genere almeno non dicendo che mi centoventitré in i quadri direttivi del ministero della Giustizia furono affidati tutt'tutti ai magistrati
Ma coordinare venivano collocati fuori del del non ordinario
Assennati al ministero
Quando l'amministrazione penitenziaria venne trasferita come ho detto in in un modo così precipitoso rimase fuori la porta
E poi circa un anno continua a vivere con i quadri dei ministeri dell'interno
Nel mille novecentoventiquattro sciogliendo la riserva che era contenuto nel Regolamento nella legge delle ventitré
Senza una ragione precisa lettere direzioni generali del Comune da questi limiti all'amministrazione pensione può africana
Alle e magistrati
Ai sensi appunto della leggendo Vicentelli
Queste situazioni fu ribadito nel ventisette fuori periodo ancora nell'ordinamento giudiziario del quarantuno e recentemente nel mio centosettantadue
Con la legge sulla dirigenza dell'amministrazione statale è stata ribadire quell'articolo trentasette
A posteriori sono state create tutte le dottrine tutte le teorie per giustificare la presenza dei magistrati al ministero per completano il quadro
Ricordano anche che l'amministrazione
Penitenza Daria non è soltanto centrale ma anche in periferia e in periferia sono Armani
Dell'amministrazione pensieri anch'il capo degli uffici del pubblico ministero e cioè il procuratore generale e il procuratore della Repubblica questo fin dal mille novecentoventitré
Con le decreto che trasferisce il nome
L'Amministrazione pensieri intorno alla mano mi raccomandano
Al fine di contenere cioè le attribuzioni che agoni perfetti sotto perfetti quando l'Amministrazione dipendeva del ministero
Dell'interno forma trasferì trasferite alla procura alle procure giallo per la Repubblica
Sempre per completare il quadro circa settanta carcere giudiziario oggi chiamate case circondariali sono affidate alla direzione del procuratore della Repubblica e tutto nel carcere mandamentale sono attivati ai
Pretori come vedete
La magistrature
In un i magistrati
Fare una amministrativa non occupano soltanto i posti direttivi amministrazione centrale
Manca addirittura i posti direttiva del curi istituti pensare questo va tenuto presente
In relazione a quanto è stato detto da un magistrato queste notizie circa la spiegazione dei funzionari direttivi di portare al ministero come fece a suo tempo i magistrati la loro preparazione iniziali ed allora esperienza per iniziare grazie
Siamo dottor Buonamano
E dobbiamo dire che la presidenza
Riuscita non senza fatica
A mantenere il ruolino di marcia siamo alle diciannove venti dovremmo quindi dare inizio alla tavola rotonda ci sono ancora alcuni interventi
Io proporrei sì ai convegnisti sono d'accordo
Anche perché fra i rappresentanti politici che dovevano partecipare a questa tavola rotonda ci sono degli assenti
è presente l'onorevole Flaminio
Coluccia quelli del più è presente l'onorevole Franco De Cataldo del Partito Radicale
Non è presente l'onorevole Oscar Mammì il quale ha mandato
Un messaggio dove dice che per improvvisi impegni non è in grado di partecipare alla tavola rotonda e quindi si scusa
è presente l'onorevole costa del partito liberale
è presente l'onorevole Filisetti del Partito socialista
è presente l'onorevole Ricci responsabile del gruppo presso la Commissione giustizia del partito comunista italiano non è presente il rappresentante della Democrazia Cristiana
Io credo che in queste condizioni noi rischieremmo di fare una tavola rotonda con l'assenza di due qualificate importanti forze politiche e quindi riusciremmo probabilmente ad ottenere degli affetti e dei risultati non comprendo io proporrei di rinviare la tavola rotonda
Ad un altro momento per poter continuare questo dibattito lasciando naturalmente il diritto ai rappresentanti politici che sono presenti di prendere la parola che avrebbero dovuto partecipare alla tavola rotonda se lo vorranno
E consentendo agli altri che ne hanno fatto richiesta di Parma
Io credo che questa sia la soluzione più logica
E più utile ad apprendere se siete d'accordo
Fermo restando che la tavola rotonda si farà
Perché è importante perché io credo che anche un momento di riflessione sia utile dopo tutto quello che è stato detto oggi e quindi i politici avranno il tempo e la possibilità di riflettere
Certamente certamente
è per questo che mi pare che la
Naturale
Allora
Visto che questa è la decisione possiamo chiedere ai rappresentanti all'onorevole Crucianelli se vuol prendere la parola
E Padova a sua disposizione micro
Ma molto brevemente rispettando quelli che sono i tempi
Per lavori solo per fare
Alcune osservazioni
Ma la prima che io credo che lo dovremmo
Affermare con estrema nettezza anche perché le ultime battute polemiche che vi sono state in parte hanno fatto dimenticare
Che non solo questo dibattito ma che il tipo di movimento e i contenuti che questo movimento ha espresso esprime sono un fatto di grande rilevanza
E lo sono a mio parere non solo e non tanto perché è al centro del dibattito la questione carceraria con tutto quello che rappresenta la coscienza profonda processare i livelli di civiltà che si esprimono ma perché lo dobbiamo considerare quale la situazione politica specifica
Nella quale si colloca questo tipo di movimento e questo tipo di dibattito cioè non possiamo dimenticare che oggi un dibattito sulla questione del carcere
Che ha un movimento al suo interno profondamente democratico si situa in una fase nella quale l'Italia traversato uno dei maggiori e porte più drammatici periodi dal punto di vista dello scontro con il terrorismo
Che l'Italia sta paventando continuamente questo Paese una fase drammatica di scandali che vanno lette provo gli alla P due l'elenco sarebbe interminabile che siamo entro un collasso economico politico e sociale
Entro quindi una fase politica estremamente compromessa una che entro questa fase
Così e compromessa si definisca ed emerga un movimento come questo sei di indicare a mio parere una analogia porta impropria ma comunque rende l'idea
Che questa in questa specificità questa peculiarità questo elemento caratteristico di questo Paese che noi chiamammo Forcato italiano riferendoci nel sessantanove
Ai famosi operai italiani conserva per intero in altri settori in altri momenti però conserva per intero questo valore politico io credo che quando noi polemizziamo e oggi vi è stata anche una polemica abbastanza aspra non possiamo non dimenticare anche la valenza politica che rischia altri metodi offuscare di marginalizzare questo dato
Detto questo io voglio dire con estrema chiarezza
Perché se è vero che questo movimento non pone una questione strettamente unicamente legata alla propria condizione materiale
Ma affonda questo dibattito e questa iniziativa sulla questione più in generale del carcere la crisi del carcere ora dobbiamo dire con chiarezza alcune questioni trattenuti venivano già poste nel dibattito e a me non convince veramente
E non perché sono del produttore di una porta piccola questo fatto che continuamente siamo tutti responsabili di quello che succede leggi non legge e così via qui ognuno ha le sue responsabilità chi governa chi sta all'opposizione chi dirige le presidenze delle commissioni e così via è bene che ognuno si assuma le proprie responsabilità allora
Se è vero che non è possibile come si dice come a mio parere obiettivo una riforma democratica gli agenti di custodia
Che prescinda da un quadro democratico più generale e lo dobbiamo dire con la carezze nitide fornitore che tutte le leggi a mio parere o alcune delle leggi che sono state approvate ultimamente
Dalla carcerazione preventiva fino a dodici anni al fermo di polizia sono leggi che sono profondamente contraddittorie a una possibile riforma democratica degli agenti di custodia
Questa è una cosa che dobbiamo dice sulla quale dobbiamo discoteche cioè questo quadro politico di riferimento legislativo e giuridico
Nelle sue norme costituzionali e garantiste deve essere rispettato se vogliamo avviare una riforma realmente democratica degli agenti di custodia altrimenti non vi è dubbio io
Mi sono particolarmente interessato io ho girato una serie di carceri speciali di settori speciali da Palmi Trani Fossombrone Rebibbia e così via ebbene e noi parliamo della condizione degli agenti non vi è dubbio uno degli elementi di maggiore violenza che subiscono gli agenti
Da parte del detenuto in particolare il politico è una violenza molto spesso legata anche al dato che il politico ma un ragionamento molto semplice e questo è uno Stato che non garantisce le libertà elementari e costituzionali ed è uno stato che in qualche modo è profondamente fascista ora o noi
Nelle nostre iniziative politico giuridico e parlamentari smentiamo questa che è una campagna profonda che delle pappe che ha molto peso disarmati deve combattere quotidianamente non solo sul terreno della forza anzi sul però molto spesso del rapporto diciamo dialettico politico
è con noi abbiamo un atteggiamento politico scelte politiche conseguenti o altrimenti è evidente che il tipo di riforma non potrà che essere una riforma che poi genera anche una volta sulla forma repressiva e sulla forza nei confronti della struttura carceraria egli è un'altra questione più generale
E e quindi è evidente che non si può non si può scindere non è possibile a mio parere limito proprio per azioni una riforma democratica degli agenti di custodia se in questo Paese continueranno andare avanti situazioni scandalose ad esempio come l'ultima della P due
Perché non vi è dubbio dei fatti di questa gravità di profonda immoralità pubblica
Sono elementi contraddittori rispetto ad una democratizzazione degli agenti di custodia queste son cose che dobbiamo dirci con chiarezza perché su queste cose c'è chi ha responsabilità e chi non ha responsabilità possiamo fare tutte le vacche grigi
Venendo alle questioni specifiche
Io ad esempio viene consentito con interesse l'intervento che tu facevi
Mi pare che perlomeno da parte nostra non vi è dubbio sulla smilitarizzazione
è una cosa che stamattina è stata ribatti mi pare quello di un elemento assolutamente
Senso comune almeno qui dentro
Ed è altrettanto evidente che questo del suo comune si scontra con la volontà del Governo e vedremo adesso io spero a questo governo non suona durante vedremo anche le varie oltre la maggioranza come si muoveranno all'interno di questo governo
è evidente che c'è uno scontro quindici in Italia di regole quello analoga
Ed è appunto quella di annullare di azzerare quelli che sono grandi problemi e realtà concrete e semplicemente a risolverle sul terreno della rimozione repressiva ma detto questo però io voglio porre un problema
Che è quello della vigilanza esperto perlomeno io sono assolutamente disponibile a Visco la discussione ma quello che io ritengo a me pare logicamente e anche politicamente ha tentato è che la vigilanza esterna debba rimanere nelle mani degli agenti vediamo le forme ma debba rimanere nelle mani di agenti di custodia perché io vedo un pericolo enorme venire avanti
E il pericolo enorme è quello e progressivamente i settori che noi riusciamo a democratizzare in questo Paese vengano marginalizzati e vengono testudo sostituiti da corpi speciali o dai carabinieri questo è quello che stacca completamente avvenendo
E allora qui c'è un problema perché se poi dove la vigilanza o diciamo che non c'è proprio bisogno pronti si apre tutto un altro discorso ma quello riteniamo che ci debba essere come io ritengo che ci debba essere sarebbe assurdo in una parte politico sociale come questa non riferirlo
Beh io credo che non possa essere consegnata come di fatto sarebbe ai carabinieri
E questo è a mio parere un problema che lo dobbiamo tenere presente perché altrimenti non avremo che questi che sono i settori che comunque stiamo questi piccoli capisaldi la democrazia rapine vengono presi e messi da parte ridotti ha delle ardite ruoli puramente marginale
Un'altra cosa che voglio porre che io non trovo molto spesso nel dibattito che faccia è la questione
Della professionalità ma io qui voglio dire
Anche qui la professionalità io la vedo soprattutto come una grande crescita culturale
Perché non riesco a capire cosa per il paese c'è una grande quando si dice che la gente deve essere il Garante diciamo dell'ordine costituzionale e io intendo dire questo cioè quello che riesce a comprendere a difendere
Con tutti gli elementi di figlia che facevo prima lo Stato di diritto
Quindi su questo terreno riesce ad avere un'egemonia anche all'interno del carcere qui può essere una sua funzione non astratta degli educatore
Però detto questo io non capisco
Per quale motivo e di una parte dove la mobilità è una fase storica dove la mobilità e al centro
Di tutti i dibattiti non debba essere posta anche degli agenti di custodia e non sono dei diamanti una mansione a bombardarlo abilità da interno esterno
Cioè non riesco io non sono ancora riusciti a trovare una motivazione sufficiente che mi spieghi perché vuole da fare ha detto di custodia vita
E invece non si debbano pensare anche delle forme di mobilità esterna
Cioè di quindi una qualche forma certo con dei cicli di professionalità di specializzazione di riqualificazione quello che vogliamo ma comunque non è una cosa veramente l'altrimenti questa catena dei reclusi che restano pure i reclusi della vecchia di essere punto una chiacchiera
Quindi il problema della dello sfondamento delle mura del carcere della uscita anche professionale
Degli agenti di custodia a mio parere questo è un altro dei problemi che noi dobbiamo porre e l'ultima questione che voglio porre la butto proprio così qualcosa anche questa molto spesso agitata e che detta la questione politica generale detta la questione specifica resta la grossa questione dei detenuti
Io penso che qui bisogna trovare il modo per fare una grande battaglia democratica
Perché ci sono delle cose assolutamente a perquisire dicono molte di cose parli sono le cose concrete e quotidiane che noi dobbiamo affrontare quanto prima ed è possibile io mi domando via Trani
Vi possano essere delle zone dove e che potrebbero diventare produttive o comunque potrà presentare un lavoro per i detenuti e su richiesta della Direzione del carcere vi sia un veto del ministero e questo non niente facciamo ancora riscontri sul recupero sulla socializzazione sull'attività di lavoro quali sono dei Papi Roncalli che una prova mai una questione per andare a Fossombrone dove l'amministrazione la direzione chiede di fare un corso per i detenuti e il ministero della pubblica istruzione al Ministero di Grazia e Giustizia rifiutano questo corso adesso che dice Peter andava somma anche sottosegretario Spinelli non c'è più ma son tutti i fatti concreti sui quali le parole di orientare carne insomma o si fa una battaglia questo io credo che anche per il futuro che impegna concretamente i deputati che ne hanno voglia e le strutture democratiche interne ed esterne dal carcere ma che dia dei segnali concreti o altrimenti rischiamo di fare una grande chiacchiera molto spesso demagogica mariti appunto di essere demagogica e opportunista
Rimandare a la parola all'onore all'onorevole Ricci vorrei invitare don Germano Greganti presidente dell'associazione Carcere e comunità divenire amico
Io porto il saluto e la solidarietà
Dell'associazione Carcere e comunità che si interessi dei problemi dei carcerati dei problemi anche gli agenti di custodia del porto il solito assolverete anche di operatori religiosi nelle carceri noi abbiamo dal primo un po'affrontato questi problemi
Anche nel convegno di Venezia nazionale su carceri societarie
Siamo intervenuti abbiamo anche scritto alcuni volumi come associazione battendosi per questi problemi quindi diamo qualche cosa di concreto nell'ambito appunto delle nostre possibilità i del nostro campo di lavoro
Siamo solidali con bocca degenti perché venendo la abbiamo tante volte visto il tipo del vostro lavoro
Non ci sentiamo legati anche a questo tipo di battaglia come sacerdoti perché in qualche modo siamo coinvolti nell'assise situazioni non tenere in cui si trova agli enti di custodia
Scrivevamo appunto Pino il nostro volume che un po'esprime le diede l'associazione il sacerdote nelle carceri è una creatura strutturalmente fragile idealmente minoritaria dei operativamente minorenne bisognosa di tanti permessi ministeriali anche per disporre di altri sacerdoti collaboratori
E vigilato prudentemente
E di tipo ambiguo inequivocabile per l'ibrido connubio di una missione dinamica rivelatrice diventerebbe inutile e Diana liti liberatorio la religione ovvero il via libera Monica conduce il suo popolato da Liberazione anche fisica e nella Bibbia sono ammessi alle pene ma sembra che la Bibbia rifiuta addirittura la pena del carcere
E il grido patenti quei sempre contro le sbarre perché valga la sbarra umilia talmente l'uomo dal disintegrare un toglierli quello che la sua componente e la sua struttura essenziale e cioè la libertà
Ma il sette nell'ambito appunto in queste situazioni con una funzione forzatamente estatica invece imbrigliata dei meccanismi obbligati della misura carceraria alla quale deve essere totalmente sottomesso
Quindi ci troviamo un po'in linea su questa opera di produzione di rispetto di quelle che sono le caratteristiche dell'uomo e del proprio ruolo nell'ambito della deve delle carceri
Noi siamo anche convinti per attivare punitivo diffuse questa mattina
Che dal cristianesimo vere dal cattolicesimo vengono idee precise su questo settore
Per cui nonostante i condizionamenti esterni e i fattori biologici resta sì libero arbitrio
Per cui non c'è straordinariamente la responsabilità personale ciò peraltro non libera è stato detto anche questo dalla gerarchia la società delle corresponsabilità nelle colpe del reo e abbiamo ugualmente accennato a queste situazioni quando si parlava
Sì è sì chiudere gli occhi davanti alle baracche sia pur sospette se si cammina precipitoso nelle terre della prostituzione per non sentirsi contaminati senta perché il dramma di una un po'più duratura frustrante
Se si fanno speculazioni torbida sulla paga dall'operaio sugli spazi della città sul denaro pubblico o sui capitali esportati occultati
Sì sì abbandonato a se stessi ragazzi disadattati ai giovani disoccupati allora si è coinvolti nella colpa del delinquente
Le disuguaglianze riverente del potere divenuto sistema sono il peccato di tutti coloro che accettano passivamente tale sistema quindi mi pare la posizione nostra abbastanza precisa anche su questo campo
Io a quello che la riforma degli agenti di custodia incida profondamente non solo dagli spalti economiche o sociali
Ma anche e soprattutto nella capacità costruttiva umana aderisse esordienti
Per cui essi possono diventare
Soprattutto qualificati nei rapporti molteplici ed individualizzati coi detenuti e ho finito
Ha la parola l'onorevole Ricci
Io credo che questo convegno
Che sia sviluppato in modo così partecipa così attento ed anche così teso nell'arco di un'intera giornata
Possa rappresentare
Un salto di qualità
Un momento nuovo
E me lo auguro profondamente rispetto al suo obiettivo principale e fondamentale
Che è quello che la riforma del Corpo degli agenti
Cioè che un intervento di carattere riformatore
Che oggi appare particolarmente necessario come momento istituzionale
Di quella democratizzazione dello Stato
Che non può essere affermata in modo generico ma che debba essere poi verificata nelle volontà e negli atti concreti di volta in volta e di momento in momento io avrei desiderato
Che questo convegno potesse concludersi attraverso la preannunciata tavola rotonda perché mi sembrava che questo momento avrebbe potuto rappresentare come dire una sorta di conclusione del convegno spesso un momento in cui ciascuna forza politica attraverso i suoi rappresentanti assumeva le sue responsabilità e i suoi impegni purtroppo le ragioni che ci sono stati annunciate da chi presiede ne consiglia il rinvio ad una data che peraltro mi auguro sia molto prossima
In modo che questo momento conclusivo questo momento di assunzione di responsabilità
Al di là delle parole possa veramente avere una verifica nel concreto
Perché poi di concreto è il fatto ogni riforma e di assunzione come dicevo di responsabilità
Io credo comunque che già l'andamento del convegno abbia dato un contributo importante intanto per una ragione fondamentale perché gli agenti di custodia Traverso varie voci
Voci che vengono quindi dall'interno del corpo
Voci che sono collaterali all'interno del corpo
Hanno espresso questa profonda volontà di arrivare ad una riforma
Ed io credo noi abbiamo delle esperienze in proposito che una riforma democratica del nostro Paese non possa realizzarsi
Se la volontà di democratizzare non sorge innanzitutto lungo degli obiettivi e delle scelte precise dall'interno proprio dei corpi la riforma della polizia insegna
E se non si arriva anche a quel collegamento delle istanze dei ma per di democratizzazione che sono presenti all'interno dei corpi con una realtà e Perna con l'appoggio cioè delle forze sociali
Delle componenti sociali della nostra società dei sindacati dei lavoratori lungo una strada che è già stata percorsa che ha consentito
Quella che io ritengo giustamente è stato sottolineato qui da più parti una delle riforme fondamentali
Della dalla fondazione della Repubblica in poi
Perché riguardava l'abbiamo detto fedeli a suo tempo il sistema spesso nervoso dello Stato quale rappresentato dal sistema e dalla nervatura
Degli interni del ministero degli interni e della ci
Qui sono stati
Dati anche dei contributi importanti da parte di operatori penitenziari e da parte di studiosi del fenomeno carceraria
In una situazione in cui l'emergenza e la drammaticità
Che io voglio citare soltanto per relazione perché tutta una serie di aspetti sono stati sottolineati ci sono notti vorrei dire
Cinque tono ogni giorno attraverso la cronaca cruda e drammatica che viene dall'interno della situazione carceraria
In una situazione in cui quindi occorre
Far fronte ad una situazione GRA ed una volta di più
Si pone il problema che già s'impose altra volta di dover riformare una macchina nello stesso momento in cui essa deve continuare ad andare avanti
Accingersi quindi a Quetta difficile operazione
Che è quello dello smontare il bel modificare la macchina nello stesso momento in cui non vi può essere evidentemente calo rispetto a quelle funzioni fondamentali
Che la stessa esistenza del nostro sistema democratico rende necessario che siano
Sì pure sia pure in forme profondamente rinnovate conservati e da ora io vorrei fare alcune brevi considerazioni che non avranno nulla di originale perché in fondo ripropongono alcuni temi del convegno
E cogliere innanzitutto è una connessione che è stata sottolineata da una serie di interventi che mi pare molto importante non a caso la crisi delle carceri e la riforma degli agenti di custodia sono stati collega che come un tema
Ed è la connessione quindi che esiste della questione carceraria rispetto a tutto il Complesso della questione della repressione per
Queste interazioni sono state rilevate vi sono stati interventi anche molto autorevoli Neppi Modona senese in materia
Ed io credo forse che maggiore coscienza debba aversi anche istituzionalmente di questo Continuum che non può consentire di vedere il problema carcere
Come un problema in qualche modo separato diviso dal problema generale della repressione penale
Ebbene le interazioni sono evidenti non ho qui certamente la pretesa di ripercorrerne in termini ma si pensi puramente e semplicemente alla questione relativa alla natura delle sanzioni che oggi in una società moderna in una società democratica debbono essere attuati
Io credo che la via della strategia differenziata in materia criminale
Quella cioè relativa alla grande criminalità la quale postula come tuttora come funzione ineliminabile quella della detenzione
Rispetto invece la devianza minore un meno socialmente apprezzabile rispetto alla quale può essere attuato ed è e deve essere attuato un sistema di sanzioni alternative di sanzioni sostitutive
Sia intanto una delle linee che occorre percorrere ma che già manifestamente questa relazione per esempio veniamo al concreto
Fra quella Dini ai quella soluzione di riforma di cui noi siamo stati propugnatori gli assertori per la quale ci siamo battuti e che ci auguriamo rapidamente possa essere varata
Che quella appunto relativa alla depenalizzazione
Alle sanzioni alternative alla detenzione a forme di detenzione attenuate anche nella fase di cognizione oltre che nella fase di esecuzione che praticamente consentiranno una decompressione ne della situazione carceraria indubbiamente è uno dei passaggi indispensabili perché si vada alla creazione di quelle condizioni le quali possano realizzare non solo una governabilità effettiva delle carceri
Ma anche le condizioni per poter andare ad una funzione del carcere e quindi ad una funzione della pena diversa da quella che di fatto
In violazione del dettato costituzionale è venuta quando si
Pensiamo al problema del rapporto assurdo fra popolazione detenuta giudicabile e popolazione detenuta definitiva che è un rapporto da due terzi ad un tempo
In una situazione nella quale le lungaggini del processo praticamente hanno portato a questa profonda stortura
Per cui la custodia preventiva la carcerazione immediata quando ancora non vi è affermazione di responsabilità
è diventato lo strumento effettivo
Di repressione penale in una situazione nella quale invece per il diritto i principi del diritto vorrebbero assegnare la funzione spetta soltanto al carcere irrogato come pena
Definitiva e conclusiva dell'accertamento della responsabilità ma anche qui si pone
Un problema di riforma processuale quella per cui da tempo noi ci battiamo e noi chiediamo a chi è competente ad intervenire
Gli interventi necessari per le riforme non soltanto direttamente istituzionali per quanto riguarda il nuovo pretesto ma per le riforme collaterali per le riforme di struttura ad esempio per il patrocinio per i non abbienti come passaggio indispensabile per un nuovo processo il quale garantisca non soltanto gli ambienti ma le armi le grandi fatte di coloro
Che recano nuovi hanno bisogno di una giustizia effettiva nel nostro Paese ecco io credo che sia sufficiente citare questi esempi per rilevare come vista un primo elemento di connessione profonda fra il complesso del sistema venite del sistema repressivo penale quella questione carceraria
Una seconda connessione che è venuta mi pare con evidenza qui nel convegno avanti è quella relativa alla connessione fra la crisi del carcere
Nei suoi connotati drammatici
E la riforma del Corpo degli agenti di custodia come nel momento fondamentale ineliminabile persino attraente qualcuno giustamente ha detto della riformate
Anche qui occorre andare alla creazione delle condizioni perché la riforma sia effettivamente possibile e perché essa segua delle linee di effettivo rinnovamento
Questi sono problemi che devono essere affrontati con estremo realismo senza retorica
Guardando all'esistente e anche al disegno futuro relativo alle carceri ora noi abbiamo una situazione delle trentaquattro trentacinque mila detenuti rispetto a ventun mila posti teoricamente disponibili seppur abbiamo come molto teorica molto teoricamente disponibili
Abbiamo un rapporto fra il numero degli agenti di custodia e il numero dei detenuti
Che dovrebbe essere secondo valutazioni da uno almeno che poi non diventerebbe in pratica da uno a uno perché occorre evidentemente tenere conto dei turni di riposo tenere conto anche della utilizzazione non sempre possibile totalmente degli organici degli a gente di custodia e che invece oggi è talmente squilibrato da creare delle condizioni che magari in passato diceva giustamente Salvatore Mannucci su in un attico a leone in cui il governo delle targhe rischio teneva in punizione soltanto repressiva è assolutamente impraticabile rispetto all'esercizio di una funzione reale
E anche di una nuova professionalità da parte degli agenti di custodia
Ecco dunque che occorre creare le condizioni per la riforma
Occorre quindi vedere questa interazione che prima evidenziavo parte il tema penale nel suo complesso nel sistema delle carceri e valutare il peso della riforma all'interno del sistema delle carceri
Le linee lungo le quali ci si deve muovere io credo che siano abbastanza chiare e precise
Noi comunisti abbiamo fin dalla scorsa legislatura ha presentato un disegno di legge una proposta di legge l'abbiamo ripresentato ulteriormente aggiornandola in questa legislatura
Io credo che i caposaldi che contraddistinguono questa proposta di legge possano oggi rappresentare anche alla luce del dibattito che oggi qui estati è stato il momento fondamentale di una effettiva riforma democratica
Ed anche della direzione lungo la quale noi vogliamo andare
Per riuscire a creare in carcere senza illusioni capace di governare la realtà e di introdurre nella vita carceraria quei diritti civili per gli agenti interi custodi innanzitutto ma anche per la popolazione
Che dire
Detenuto
Il perno di questa riforma io desidero che fermarlo con grande forza è quello della militari perché soltanto attraverso la smilitarizzazione mi pare evidente
è possibile
Recuperare agli stessi operatori carcerari quella gamma di esercizio di diritti civili
Dei diritti sindacali di condizioni di vita di condizioni di lavoro che sono indubbiamente Columna delle aspettative democratica garantita dalla Costituzione per le quali giustamente gli agenti di custodia firmassero
Ed è anche quello della smilitarizzazione
Un passaggio indispensabile per definire questo che finora è rimasta Ibarbo concetto della professionalità perché vedete la professionalità io credo che si possa raggiungere anche per versanti opposti
Che può essere una professionalità la quale consiste proprio in un processo di militarizzazione in un appartamento alla repressione
E questa in fondo è una professionalità che vorrebbe quel Progetto quel disegno di legge che proprio i limiti di questa crisi era stata presentata dal governo perché raggiunge gli obiettivi o si propone gli ho tipi di un ariete militarizzazione del corpo degli agenti di custodia e quindi tende a Parma e mangiare in una direzione che è esattamente opposta a quelli dei postulati di una reale riforma democratica
Ma la professionalità della quale noi parliamo
Per cui si articola anche nella nostra proposta il sistema dell'accesso
Il sistema dei profili professionali il sistema degli istituti di addestramento delle scuole e delle scuole di perfezionamento
E io credo che sia una professionalità profondamente diverta quella cioè che intende munire l'operatore delle targhe di di tutti gli strumenti di preparazione e cultura alé e di preparazione tecnica che gli consentano effettivamente all'interno della istituzione carceraria di attuare i principi della riforma del mille novecentosettantacinque e quindi per non dire parole che quei risultino velleitarie di collocare accanto alla indubbia funzione custodiale che deve rimanere fondamentale
Nel governo e nella realtà delle carceri quell'area di consenso e di spazio per i diritti civili per la popolati
Come detenuta che è indubbiamente una questione di civiltà e di credibilità quindi stessa dello Stato in uno dei suoi momenti fondamentali
Ecco quindi che
Si va definendo la linea lungo la quale noi intendiamo batterci ed intendiamo muoverci e ci auguriamo che si creino le condizioni di consenso
Le condizioni di rapporto fra le forze politiche a cominciare dalle forze della sinistra
Ma anche quei collegamenti con la società civile che sono indubbiamente in dispensa peli
Per fare andare avanti una linea di riforma che ha bisogno di questi Lare di appoggi di questi larghi consensi che del resto questo sesto convegno tende a sollecitare e ha sottolineato lungo questa linea diceva prima non si è mossa certamente la scelta
Del ministro precedente
Noi auspichiamo siamo alla vigilia delle dichiarazioni programmatiche che verranno fatte dal nuovo dal presidente
Dal nuovo Presidente del Consiglio a nome del nuovo governo
Siamo alla vigilia di conoscere gli atteggiamenti di un nuovo ministro della giustizia io credo che noi dobbiamo quindi formulare un auspicio
A dire nello stesso tempo con permetta che noi faremo indubbiamente presenti e presenti
Con tutta la nostra forza con tutta la nostra decisione in una battaglia che non da oggi conduciamo perché la riforma delle carceri fatti lungo i motivi di fondo che ho richiamato
Ecco quindi che la questione del movimento
La questione dei collegamenti che si realizzeranno con movimento democratico nel suo complesso
Rappresenta la condizione di quel rilancio effettivo di un processo riformatore di cui anche in termini generali si è parlato in questa Assemblea in cui non sono mancati accenni di carattere polemico
Nel quale io di proposito non voglio entrare perché credo
Che in definitiva le posizioni di ogni forza politica si misurino Attraverso la coerenza e la decisione attraverso la quale ogni forza politica è disposta a parte anzi sul terreno effettivo delle riforme
E noi
Voi comunisti qui in relazione a quello che è il nostro atteggiamento io credo che non ce l'abbiamo le carte in regola
Ma ci siamo sempre battuti lungo la linea dei processi di riforma
E abbiamo anche avvertito quelli che erano i processi contrari che venivano avanti sia detto a partire dal settantaquattro settantacinque rispetto ad una possibilità reale o ad una volontà reale di riforma
Non per nulla noi abbiamo assunto a suo tempo posizioni contrarie
A quella logica della repressione pretendeva evade assegnare alla gravità delle tele che e degli strumenti rivelatosi poi nella pratica inutili
Una funzione repressiva che pendeva mutare certi connotati dello Stato non per nulla abbiamo espresso a suo tempo
Posizioni negative posizioni di dissenso motivato è fermo in rapporto per esempio
Alla legge Reale
Non per nulla noi ci siamo battuti
E sarebbe stato forse possibile ottenere un successo della nostra posizione
Contro strumenti che ci sono poi verificati da un lato inutile ai limiti della costituzionalità se non addirittura incostituzionali e tali da alterare quell'immagine di coerente costituzionale del
Nostro ordinamento che noi riteniamo debba essere salvaguardato insieme alla rigorosa caserma efficienza patteggiamenti difesa delle istituzioni nel loro complesso la battaglia che abbiamo fatto con
Per il fermo di polizia in relazione tuttavia alla necessità di quella entrambi tenta nei confronti del fenomeno terroristico proprio per la vecchia
I cavi debellare un attacco alle istituzioni che ha assunto ed è inutile che io ripercorra la storia di questi ultimi anni dei connotati di gravità estremamente gravi
Io vorrei quindi fatte queste osservazioni
Dire soltanto conclusivamente una cosa noi abbiamo assistito ad una discussione in sede di Commissione giustizia sul problema delle carceri sulla base di comunicazioni del governo
Dicevo prima fatte al limite della crisi estremamente deludente
Una ricognizione neppure completa in cui era completamente assente ogni e qualsiasi disegno proiettato nel futuro ogni e qualsiasi progettualità sul piano della questione del personale quindi della riforma degli agenti sul piano dell'edilizia sul piano dello all'interno delle carceri
Sul piano del raggruppamento di detenuti per contingenti omogenei
Sul piano dell'assistenza sanitaria nelle carceri sul piano della necessità di andare anche nel carcerario quella strategia differenziata che preveda e qui c'è tutto un problema di edilizia che non può essere improvvisato le ipotesi di cantieri aperti per la deviante almeno abbinabili
Che arrivi a quei raggruppamenti omogenei della popolazione detenuta che è una delle condizioni per l'attuazione effettivamente di un carcere democratico che avviene anche il superamento di quella struttura della massima sicurezza che è stata giustificata e che comunque è stata ma lei gestita è stata gestita intento deviante rispetto a determinati fenomeni che mettevano in forse la stessa credibilità delle istituzioni quale il fenomeno massiccia dell'evasione credo che quel realismo noi ci potremmo muovere lungo queste linee e lungo questa stretta connessione fra il problema della riforma degli agenti di custodia nell'ambito come giustamente dice il titolo del convegno della crisi generale delle carceri c'è una richiesta
Che noi abbiamo fatto attraverso interrogazioni ed interpellanze ma che credo possa uscire come già altri colleghi hanno detto
Con una richiesta immediata
Con una richiesta quando mentale proprio per resuscitare le caratteristiche di quel movimento che devono essere la spinta per la riforma del corpo degli agenti di custodia ed è quella del diritto di assemblee
Io qui cari amici e colleghi
La circolare che il ministro Cossiga
E miserie l'otto ottobre del mille novecento settantasei in relazione alla riforma di polizia
Il diritto cioè di riunione di Assemblea allo scopo di discutere i temi della riforma all'interno delle carceri io credo che proprio dopo che la Repubblica riuscita a varare la riforma della polizia
Anche in base a questo strumento che è stato dato agli agenti di polizia e i lavoratori della polizia sia giusto ritornare sulla base di un'esperienza positiva democratica come attività di atto del governo che ha egli ha riconosciuto il diritto all'Assemblea per gli agenti del Costarica all'interno della istituzione pena pensi aria perché si realizzi quel dibattito quel dibattito ampio pluralistico responsabile improntato quella
Contabilità che gli agenti anche in questo convegno hanno dimostrato di avere che indubbiamente uno dei supporti fondamentali di quella partecipazione
Ad un processo di riforma che la garanzia fondamentale perché esso vada avanti lungo le linee di progresso per le quali noi siamo impegnati a parte
Ringraziamo l'onorevole Ricci
L'ultimo intervento io vi prego di rimanere ancora pochi minuti
Diamo la parola ad Anna Pavoni
Una psicologa che lavora presso l'Istituto di Rebibbia
Io chiedo scusa la dottoressa Pavoni però deve considerare che noi abbiamo fatto veramente tutti gli sforzi per riuscire a dare gli spazi a tutti ma non è stato sentito il momento è semplice questo lavoro
Non c'è nessun problema l'unica economia per cui io volevo fare questo intervento
Che comunque non è quello che io avevo pensato perché molto tardi la gente è stanca voi
Attraverso interventi che io ho ascoltato lo ha completamente modificato
E l'importante o comunque di quell'intervento è perché secondo me si è parlato giustamente gli agenti di custodia però anche parlato cioè si è accennato pochissimo al problema delle vicine felici che operano all'interno degli istituti penitenziari femminili
Secondo me nemici etici che è un personali civile e che nella riforme carceraria vanno assolutamente tenute conto e anche ha detto la situazione in cui loro vivono che è una situazione di deprivazione
Fisica psicologica e via a e di qualsiasi diritto siedono da un punto di vista proprio di donne che di lavoro
Sono innanzitutto ragazze che come diceva Roberta Tortorici entrano all'interno dell'istituzione penitenziaria attraverso una prova che consiste in un dettato o comunque non si tiene per niente conto della loro preparazione
Adesso ultimamente sono ci sono degli epilettici nuove che sono a parte laureate ma anche con una volontà di un desiderio di collaborare con il personale sanitario di cui io faccio parte molto forte ma con grande difficoltà da parte del di istituzione carceraria
Per per dare il permesso perché loro collaborano anche perché loro si occupano soltanto del corpo appunto del carcere le chiavi la porta l'accende la custodia in mai del trattamento e io che invece faccio trattamento sostengo che sono più loro a fare trattamento anche se è un trattamento entra per trattamento intendo tatami ne Da Rin consapevole quindi quando ho sentito i politici oggi che parlavano della professionalità di questo quest'altro però molti politici raramente sono stati all'interno di un carcere e hanno visto quello che sul cede dentro il carcere la prima cosa vuol dire che la popolazione penitenziarie sta cambiando ci sono alti i criminali che c'era una volta e che ci sono anche adesso tra virgolette perché potrebbe non sono criminali
Però ci sono anche i detenuti che sono quelli che arrivano con la centottanta pur rispettando tantissimo Franco Basaglia che è stato mio amico personali persone che io ho molto stimato però le centottanta che aperto il manicomio aperto molto di più carcere perché entrano all'interno del carcere delle persone che stavano in ospedale psichiatrico e che fanno un oltraggio oppure la famiglia che tenevo a liberare o quelli coperti di pretesto ma loro arrivano appunto all'interno e carcere e queste persone non si sa come trattare le io come psicologa autore posto minimamente trattarne Napoli resta tutto il problema aperto alle gira Crisci che oltre appunto a prendere la custodia devono subire la mentre la mise in scena isterica di queste persone che poi erano anche lei domani poi c'è il problema della tossicodipendenza il sessanta per cento della popolazione carceraria sono tossicodipendenti che secondo me queste un discorso grandissimo che viene da affrontare con i politici iniziali che sono anche un po'andati via perché i tossicodipendenti devono stare in carcere io
Il tono non anche se sono una che opera all'interno una tossicodipendenza con un metadone fantasmatico che si deve dare con altre cose io non l'ho capito la crisi del tossicodipendente in astinenza poi non è subisco io perché io poi la tirannide vado un contratto di loro di giorno ma subisce la vigile perisce la quale non hanno gli strumenti nella preparazione nel tempo e soprattutto è talmente frittata che non è più il desiderio anche se c'è la volontà e la anche da buona un'onta tra virgolette di seguirle e questa mi sembra una cosa che va assolutamente valutata perché gestire la malattia in carcere con un personale preparato non è vigile attrice astratta non in per compensare infermieristico e volevo rigo quindi secondo me per definire o ridefinire la professionalità va prima di tutto ridefinito il sistema carcerario poi dopodiché Bari ridefinita la professionalità volevo concludere sul fatto che poi un episodio che è successo uno proprio ieri a me un collega che sta lassù
Una ragazza tossicodipendente che entrata in carcere che perseguita la quinta circoscrizione e che era in cura metadonica quindici è stata nettamente il sito del metadone e che e la ragazza certamente in carcere Chimenti all'isolamento e quindi tutto l'iter carcerari presto non vi ripeto
Questa ragazza un po'per la malattia un po'per la paura un po'perché lo manderanno in calce avuto una grandissima crisi isterica che è stata questa crisi isterica
Premi cioè mise in scena con altre donne con altre ragazze molto giovani perché tossicodipendenti che sono a Rebibbia non diciotto diciannove anni
E con lei direttrici è è successo un quando uno dice il carcere esplode la perché il carcere Prodi si è Prodi perché la gente fiammata perché ci sono i politici Maestroni anche perché la gente sta Munari fisicamente in Mali quindi noi ad hanno gestito la crisi io e il mio collega di questa ragazza impreviste Enrica però finito l'orario di lavoro noi che stiamo i Frentani carte ce ne siamo andati le direttrici a a quelle parolacce con le con quello che poi dicevano le ragazze da infame era se non vi racconto il resto sono rimaste a gestire che cosa io chiedo un po'ai politici che se ne sono andati quelli che sono rimasti
Grazie
Il convegno si chiude qui
Il coordinamento degli agenti di custodia
Che lo ha voluto e materialmente organizzato tengo a sottolineare questa
Questa frase materialmente organizzato perché è bene che si sappia che sono stati gli agenti di custodia che hanno preparato le buste degli inviti molte delle quali sono state portate a mano
Nelle ore di libertà quelle poche ore di libertà che gli agenti di custodia più che molte di queste buste sono state affrontate con francobolli acquistati dagli agenti di custodia
Che hanno fatto alcuno sforzo economico materiale per vedere che in questo momento potesse essere produttivo per la loro battaglia
Il convegno finisce qui dicevo ma non finisce la battaglia degli agenti di custodia di tutti coloro che credono nella loro battaglia
Continuerà con la tavola rotonda che era in programma e che sarà soltanto rinviato a brevissima scadenza onorevole DC sono d'accordo perfettamente conto
Comunque non si è esaurita con la tavola rotonda
Perché il programma del coordinamento implica una serie di iniziative che vedranno in settembre impegnati gli agenti di custodia in una serie di manifestazioni e le grandi città dove esistono i grandi complessi penitenziari
Per coinvolgere la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori
Sarà una battaglia lunga gli agenti di custodia lo sanno ma hanno anche moltissima volontà così come l'hai ebbero
I loro colleghi della polizia che sono arrivati a realizzare la loro riforma io credo che non si debba dire altro che non grazie a questi
Dipendenti dello Stato
Che stanno rischiando in prima persona per dare al Paese uno strumento più civile grazie